Via col voto. Il manifesto politico e sociale nell'Italia del Novecento

Ho
Bene buongiorno a tutti benvenuti a all'Archivio centrale dello Stato oggi abbiamo l'immenso piacere di presentare una giornata di studi sul il manifesto politico che nasce dalla decisione di illustrare al pubblico i risultati di un lavoro di descrizione
Di una serie di manifesti
Prodotti dai maggiori partiti politici in occasione delle elezioni del mille novecentocinquantatré che si sono si è si sono tenute propria in questi giorni tra il sette e l'otto giugno di quell'anno
Questo fondo una piccola parte della degli oltre mille manifesti che l'Archivio centrale dello Stato conserva
Compose diamo infatti o oltre cinquecento manifesti del Partito della Rifondazione Comunista
In depositò dal due mila sedici abbiamo un circa duecento giornali morali prodotti della federazione fascista dell'Urbe tra il mille novecentotrenta tra e il mille novecentoquarantadue e seicento manifesti degli anni settanta ottanta del Novecento
Come ben sapete il manifesto rappresenta un materiale documentario
Estremamente variegato particolare se andiamo a leggere anche una definizione che viene fornita
Nel nell'ambito del settore bibliografico
Il manifesto si distingue dal foglio volante per il fatto che destinato alla fissione e pertanto sul il retro e bianco a differenza del foglio volante che può avere dimensioni anche simili per cui abbiamo fogli piccoli ma anche fogli molto grandi che presente anche testo sul verso e e anche il manifesto un materiale che può essere definito ibrido meglio di confine come ho scritto anni fa
Cioè a un qualcosa che e a cavallo tra archivio biblioteca e museo che cambia a seconda del contesto del contenitore di conservazione
Il proprio valore il proprio significato diventando così bene archivistico bene bibliografico o bene storico-artistico
Ed è per questo che si trova conservato in più luoghi anche las del lo stesso documento
Cambia l'approccio di trattamento e di catalogazione nonché di studio
A seconda del luogo in cui viene conservato la presenza come noto di manifesti in nel nelle nostre istituzioni a delle origini varie diverso
Qui siamo all'Archivio centrale dello Stato la maggior parte dei di questi manifesti giungono perché sono legati ai fondi di riferimento
Quindi il manifesto e inserito nella pratica corrispondente di una di un carteggio ma ci sono anche altre ragioni per cui manifesti si trova nel nostro istituzioni
Penso ad intenti collezionisti ICI in molte biblioteche abbiamo raccolte di manifesti dovute appunto a interessi
Anche bibliofili c d collezionisti che hanno poi donato oppure di bibliotecari stessi che hanno raccolto soprattutto pensata l'evidente che gli enti locali manifesti
Legati al territorio oppure anche in molte biblioteche il manifesto giunge per deposito legale
Tramite la legge visitato che in implicava la rideposito preso determinate di istituzioni a cominciare dalle due biblioteche Nazionali centrali
Di tutto quello che era stampato quindi prodotto in serie e quindi spesso i nelle nostre biblioteche abbiamo molto mal tenuti
Fondi di di di manifesti
Che sono giunti soprattutto in anni più remoti perché poi questa pratica sia Mammana affievolita e oggi giungono solo in maniera molto sporadica
Il materiale è anche stato questo materiale è stato anche definito nella letteratura soprattutto Bibbia economica materiale effimero
O anche minore meglio effimero soprattutto dei bibliotecari in quanto è legato ad un evento e e quindi termina di suo valore contenutistico al termine dell'evento stesso
E quindi ha un valore effimero tanto che questo lo ritroviamo dal punto di vista materico perché spesso e volentieri questi questi manifesti hanno delle dei gravi problemi conservativi dovuti al fatto che la stessa carta il stesso supporto utilizzato è un supporto scadente
Con diciamo con alte componente componenti via di acidità
Che hanno compromesso spesso la la conservazione proprio perché erano materiali destinati ad essere scartati immediatamente dopo il termine dell'evento
Anche di questi temi della conservazione dei manifesti ne parleremo anche perché a al di là del de diciamo dell'aspetto materico
Nelle nostre istituzioni manifesti sono stato spesso Tati spesso piegati e quindi è a hanno subito danni di natura meccanica
E anche di fotolisi perché solo una parte è stata esposta alla luce quindi la restante parte impiegata spesso si trova nello stato originario e mentre quella colpita dalla luce
Particolarmente in brunita
E dico anche che gli standard descrittivi sono stati diversi proprio perché appunto
Trattandosi di beni poliedricità di varia natura pure in presenza dello stesso oggetto perché sono diciamo multipli
Il Manifesto frutto di un processo di stampa e quindi abbiamo più copie che però spesso li troviamo catalogati in modo diverso a seconda dei contenitori dove si trovano
Gli standard infatti descrittivi sono diversi la la però certi mistico prevede la descrizione del del manifesto all'interno dell'Unità archivistica
Quindi come specifica della descrizione del all'interno dell'unità archivistiche a
Quello bibliografiche invece l'approccio quello di un
Cioè di enucleare soprattutto i dati legati all'area di pubblicazione cioè il luogo di stampa l'editore l'anno che spesso coincide ovviamente con l'evento
Anzi in certi molti caldi non c'è perché fa riferimento all'evento stesso
Quindi
E tra l'altro Istituto centrale del catalogo unico pubblica pubblicato mi pare nel mille novecentonovantanove una guida alla catalogazione di banche manifestino e qui oggi parliamo
Di manifesti contemporanei ma in realtà i manifesti
Risalgono alle origini dalla stampa
La guida aiuta soprattutto a catalogare i manifesti e i bandi sempre destinate alla fissione
Più antichi da dalle origini punto della stampa con tutte le problematiche
Legate anche alla descrizione delle tecniche di stampa perché spesso assistiamo anche a delle varianti
All'interno dei dei manifesti cioè anche nel contemporaneo tanto che recentemente si è pure parlato di di biologia del del contemporaneo cioè spesso troviamo dei manifesti che possono sembrare identici mare alta presentano delle piccole varianti dovute a dei degli interventi tipografici in corso d'opera
L'Abi dell'oggi anche la scienza del libro come prodotto materiale o meglio di tutto quello che è stampato come prodotto materiale
Si fermava al libro antico quindi al mille ottocentotrenta ma in realtà più recentemente avevamo fatto anche un convegno anni fa alla videoteca nazionale centrale di Roma
Ci labili biologia può mantenere le le sue caratteristiche di approccio materico alle pubblicazioni anche per anni più recenti pure per il Novecento e pure per tipologie non propriamente libraria
E ovviamente anche l'approccio che descrittiva metallografico è stata anche quello
Storico artistico
Abbiamo appunto una scheda dell'ICI CD S stante e che può essere utilizzata per la schedatura dei dei anche dei manifesti e all'interno delle delle nostre collezioni d'arte
Si applica questa scheda essermene stante matrice di incisioni che è servita sia per collezioni antiche
Sia anche per
Produzioni in serie come i manifesti politici di cui parliamo oggi quindi
Ringrazio innanzitutto gli organizzatori della giornata di oggi in particolare Caterina se che nonostante sempre missione tutti i giorni la vediamo con gran piacere
E ci supporta costantemente nelle attività
Varie in più del dell'archivio e soprattutto diciamo fa un po'da mamma le giovani attiviste che son qua saluto ringrazio anche Valentina Carola che che ormai direttrice dell'Archivio di Stato di Teramo ma c'entra anche lei con il cuore al centrale e Simonetta Ceglie che anche lei accanto a me per organizzazione e per gli interventi che faranno
Quindi ringrazio poi ovviamente tutte le istituzioni in cui presenti che sono numerosissime
Mi fa molto piacere finalmente facciamo qualcosa tutti insieme ci saranno sarà una grande o occasione per noi ascoltare i vari le varie metodologie di approccio a ai manifesti da parte della videoteca di storia moderna e contemporanea
Della Fondazione Lelio e e Lisli Basso della Fondazione Spirito e Renzo De Felice della Fondazione Sturzo della Fondazione Gramsci e dell'UDI
Quindi ascolteremo con grande piacere anche
La soprintendente della Lazio Giovanna giubbini che ci parlerà cure dell'attività di tutela relativa a questo particolare
Materiale che spesso a gravi problemi proprio in tal senso lascio a questo punto la parola a Caterina arte
Che
Introdurrà i lavori parlando della comunicazione politica nei fondi dell'archivio centrale dello Stato
Io qui ho il programma così fino mi faceva domande bene bensì allora a questo punto Simonetta viene al mio posto
E introduce l'hai va bene prego
Ringraziamo intanto vivamente il sovrintendente Andrea De Pasquale
Per la sua puntuale diciamo intervento introduttivo che proprio lo ha centrato il nucleo della di questa giornata di studi sul Manifesto politica e sociale nell'Italia
Del Novecento
E intanto appunto apriamo ufficialmente i lavori dando il benvenuto in questa splendida cornice della Sala essa della sala venerdì convenite perché la gente lo Stato scusate ma sostare in cinque anni all'Archivio di Stato di Roma
E ancora diciamo ogni altare antenna relazionale all'Alessandrina organi meglio questa cornice dice ascolta il partito era don Carlo sequestrati questa moda
Questa modernità ancora diciamo dalla completamente interiorizzata quindi do il benvenuto sia agli intervenuti in presenza sia ai spero parecchi che ci ci seguono in modalità streaming per questo perché questo questa giornale studi andrà anche in diretta streaming
Allora appunto volevo sono Dio solo dire due parole sulla scelta diciamo della data appunto e la scelta del titolo cioè via col voto appunto
Come e riprendendo le parole del sovrintendente la scelta della data il proprio punto il sette giugno perché il sette e l'otto giugno e il cinquantadue si sono sensata tornata elettorale e che di cui manifesti sono rimasti appunto sedimentati sarà accolta all'interno dell'archivio centrale lo Stato e poi sono stati oggetto di di recupero e di diciamo di digitalizzazione di discrezione da parte
La collega Caterina cioè e poi anche il titolo di lavoro via col voto adesso la locandina non non non si vede ma voi l'avete presente mutuato il palo preso dallo slogan di un manifesto manifesto della democrazia cristiana di quel di quell'anno e fa capire probità ANIASA ritorni forti anche la la contrapposizione tanta neve tra il tra i vari partiti idee che fu proprio propria di quella campagna elettorale
E soprattutto questa questa forte spinta alla annuale ad avere una contro l'astensionismo perché fu giocata questa come sappiamo essendo la legge elettorale nuova la legge Scelba maggioritaria e quindi avendo riservato il sessantacinque per cento dei dei posti diciamo nella Camera dei deputati al al la coalizione alla lista che avesse ma ha avuto il cinquanta per cento dei voti validi appunto fu giocata voto dopo voto non so avuto sul voto
Poi chiaramente abbiamo referenziale cioè insomma la la storia ci dice che non non si arriva a quel quorum quindi diciamo si creò il governo
Che De Gasperi che però rimase uno dei governi più più meno longevi della storia della Repubblica gradiente perché duro gongola balneare che durò soltanto dal sedici luglio al due agosto del cinquantatré allora per diciamo per per insomma iniziamo allora proprio i lavori del nostro convegno con Caterina sei appunto
E che diciamo sì alla mia compagna cinque avventura condivisa abbiamo condiviso dice alle gioie e dolori di un'organizzazione quindi tanto del Progetto quindi l'urgenza e anche l'entusiasmo di questo Progetto però allo stesso tempo il mille diciamo nel mille Fadiga mille problemi mille diciamo imprevisti di un'organizzazione insomma dopo Pascoli da di un convegno che insomma ci sembra che però abbiamo avuto molta risposta da parte di tutti gli istituti che sono stati
Invitati
Caterina cioè fumé funzionali stavo con cerchi vista dell'Archivio Centrale dello Stato per quasi quarant'anni dal mille novecentottantaquattro al due mila ventuno
Ed è stata responsabile in particolare dei fondi al ministero della Giustizia e degli archi fascisti si nota occupata raccolta schedature digitalizzazione del vasto patrimonio ambientale conservato
Presso questo istituto prodotto le organizzazioni politiche e sindacali consistente per l'appunto i manifesti opuscoli e volantini
Tra gli ultimi interventi svolti recupero come ho detto che duecentoventuno manifesti politici prodotti per l'elezione del cinquantatré perno di questa nostra giornata lascio a lei la parola con il il suo intervento
Intitolato la comunicazione politica nei fondi d'archivio centrale dello stadio
Regole degli
Grazie dell'introduzione al sovrintendente la la la mia compagna
Va bene si sente
Poco
Così ci siamo se ci siamo in oro allora sarà presto siamo un partito non sentivo tendere
Infatti complesso
E ci sente
Uguale uguale
Mi devo mette più vicino abbiamo
Forse anche allora
Vengono chiamati mila lire
Teniamo bassa ma
Va bene allora appunto e questa questa giornata è stata a diciamo lo spunto per questa giornata di di studio dei riflessione su un manifesto politico
Stato quello di di questo lavoro di di questa diciamo così complemento di questo lavoro di schedatura di e di digitalizzazione di questa serie
Del mille novecentocinquantatré e che avuto diciamo fra tutti i manifesti politici conservati in questo istituto ha avuto una una diciamo una una una conservazione più problematica e tutti gli altri perché alzata diciamo è stata per molti anni conservata in una in una in quattro scatole
Della del deposito
E piegate i manifesti avanzati conservati piegati nelle cartelline quello ha fatto sì che questa documentazione che chiaramente era diciamo la la la la consistenza di questa documentazione era assolutamente già fragile in partenza
Provocasse dei danni notevoli alle piegature quindi
La diciamo la la la cosa principale del potere a intervenire fare un una un'opera di schedatura era quella soprattutto di digitalizzazione
E quindi il di di DC di diciamo di estendere questi manifesti e poterli vedere
E questo è stato fatto soprattutto grazie al laboratorio alla collega del laboratorio di restauro che per la prima volta il
Si sente attesa eterna
Rocco il suo il giorno del progetto così si sente è uguale è uguale a prima
Ma non siamo sempre
Prova prova
In una cascina si sente
Forse anche il tono di voce ha cercato di parlare un po'più forte
Allora diciamo che questi manifesti erano conservati in maniera assolutamente inidonea
Quindi la l'attività di di di schedatura non era assolutamente possibile io no e poi non sono diciamo un esperto in materia quindi non mi non mi sono mai occupata molto meritarsi anzi
Diciamo questa è stata una delle attività che ho svolto nell'ultimi anni della mia carriera prima appunto come ha detto la dottoressa cioè io mi sono occupata di l'altra per il tipo di documentazione
E anche perché i manifesti come diciamo come come collezione autonoma in questo istituto non sono molti
Questi manifesti erano appunto piegati molto rovinati
E grazie proprio alle colleghe del laboratorio di restauro che sono riuscite appunto estende le a fotografarli
E laboratori sipario che peraltro è stato impiantato che in questo istituto proprio grazie al sovrintendente perché prima in questa si dota non c'era assolutamente nessun modo residenza rare anche piccole cose diciamo anche piccoli documenti da mettere in consultazione
E questo è stato veramente un grande aiuto diciamo verrà per la conservazione migliore della della documentazione di questo di questo istituto
E quindi ho lavorato sostanzialmente sulle immagini
Perché i manifesti sono stati stesi messi a punto nel cassettiere e conservate
Pannella diciamo non carta velina quindi non anche diciamo dei dei dei dei piccoli
Note che si potevano vedere attraverso la l'diciamo le sa l'esame
Dal vivo di questa documentazione non è stata non è stata fatta però penso che sia importante comunque a Welles salvaci diciamo dalla dalla dal dal degrado e poterli mettere comunque in consultazione anche se in forma diciamo digitale
E e quindi anche la schedatura è stata fatta poi
Nel proseguo della della giornata verrà anche fatto vedere il tipo
A adesso si associa quella però attratta perché che improvvisamente
è stato fatto punta una schedatura su un un foglio Excel che rileva anche i danni
E lei tipo e il diciamo la conservazione delle di ogni singola manifesto proprio per per un futuro dei dividendi restauro
Come ha detto la dottoressa Ceglie poco prima questa questa questa raccolta è una raccolta strana perché in realtà solo di manifesti del mio centocinquantatré sono relativi a questo a questo evento che fu appunto questa elezione politica
Molto importante perché appunto come ha già detto è e quella che e introduce un sistema elettorale diverso da quello che era stato approvato nel mille novecentoquarantotto proprio per
Cioè approvato nel quel nelle quarantasei ma poi adoperato nelle prime elezioni politiche mio centoquarantotto dopo
Dopo la caduta del fascismo è un sistema proporzionale quello per meglio fino al mille duecentoquarantotto e la
E lo stesso che praticamente era stato usato per le elezioni dell'Assemblea costituente
E anche per le elezioni amministrative della del marzo del quarantasei che furono le prime doglie tra l'altro il voto alle donne fu esercitato proprio nel mille centoquarantasei per la prima volta e nella punto cinquantatré sì sì cerco di fare questa diciamo éscamotage per avere più governi più stabili
E ci fu questa campagna elettorale molto forte con toni molto accesi proprio perché tra l'altro bisogna ricordare che siamo in periodo di quella querela freddo dove veramente gli schieramenti
Si combattevano al diciamo una propaganda con con toni veramente molto accesi che poi si rispecchiano appunto nelle immagini di questi manifesti
Questi manifesti sono circa duecento verso anzi sono duecentoventuno
Non rappresentano tutto l'arco otto e tutto diciamo il tutto il la la i partiti che hanno corso che hanno partecipato a questa enfasi ci sono arrivati chiedo scusa insomma più
Ci sono arrivati in maniera anche non non non ben chiara perché poi sono state erano anni mille centottanta in cui veramente quando sono sicuramente arrivato in questo in questo istituto perché mi è stato conserva confermato anche da colleghe che se n'è occupata in qualche modo prima prima di me
Sono arrivate anche attraverso diciamo donazioni o anche raccolte di diciamo da da parte di
Di militanti che avevano voluto fare questa questo deposita nel io quindi non sappiamo bene diciamo le strade per cui sono arrivati però comunque sono arrivati e questo è l'importante e
Questi duecentoventuno adesso tra poco volevo far vedere immagini perché quelle immagini sono quella cosa che diciamo sono più importante ma quello che volevo più che altro elencare erano il indizi diciamo i partiti politici soggetti politici che hanno di cui abbiamo diciamo la la
I manifesti
Abbiamo trentacinque
Manifesti politici dei comitati civici
E perché per noi addetti lavori comitati civici sono dei comitati che affiancavano
Alla democrazia cristiana
Nella diciamo nella campagna elettorale non è un partito ma sono è una un'associazione diciamo che aveva al suo campo tra l'altro Gedda era la la responsabile dell'Azione Cattolica quindi sono
Chiaramente schierati il pro governo
E poi abbiamo settantacinque manifesti dalla denunzia cristiana trentacinque manifesti del Partito Comunista Italiano undici manifesti del Partito liberale otto manifesti del partito repubblicano quattordici del Partito socialista
E trentotto del del diciotto e quattordici al mattino socialdemocratici trentotto partite del Partito socialista delle hanno quindi
Diciamo che mancano mancano sicuramente alcuni soggetti politici ma questo è quello che noi che noi abbiamo
Poi appunto come detto andando alla collega precedentemente la legge elettorale che c'era stata approvata tre e tre mesi prima delle elezioni
Non scattò non scattò anche perché si partecipa a questa tornata operare una
E una piccola formazione di sinistra Unione popolare che era formata da dissidenti partito socialdemocratico
Repubblicano e e anche la ex azionisti fra questi tra l'altro c'era Carroccio Parrini primo presidente il primo presidente non dell'Italia liberata
E
E appunto c'era mi ricordo che c'era rispettando un attimo bene insomma comunque sicuramente
Chiara Calamandrei sicuramente e
Se questi dissidenti riuscirono a formare questa formazione che non fece scattare la il premio di maggioranza
E e questo fece sì appunto nella dare alla legge non ha non andò a buon fine l'anno dopo fu abrogata e ci ritorno al sistema proporzionale ecco adesso vorrei mandare appunto
Vorrei far vedere questi manifesti
Punto alla regia ci rimandano questi ecco ce l'abbiamo e questi sono appunto
Questi sono i manifesti dei comitati civici
Vedete manifesti insomma sono abbastanza in quelle condizioni però si vedono le piegature
Probabilmente ce l'ha è ovviamente anche non essendo un un un un documento unico e non può essere conservato ovviamente ovunque perché ci saranno sicuramente altre copie
Le tecniche di stampa sinceramente e
Ecco io veramente in questo anche aspetto lumi barche e più esperto di me perché non però secondo me sono molto belli perché sono abbastanza significativi
Diciamo che la la il focus sul sul voto cioè di mandare a votare le persone
E soprattutto comunque non c'era tanto problema sull'affluenza perché il le diciamo che l'affluenza al voto era abbastanza bulgara diciamo nero almeno l'ottanta novanta per entrare persone andavano a votare
Non è son belli vero
Questa è una selezione ovviamente soccombe convinti sulla scritta sì
E questo invece sono quelle remote cristiana
I temi sono La sette contro il secessionismo
E anche il tema antifascista in realtà
Questa sera cara tanti sì
Il tema diciamo decida
Dimostrare di
I pericoli della dittatura
Comunista
Ecco lauro anche perché c'era anche il il problema di un forte partito o comunque visibili tendenze monarchiche che sicuramente non erano finite quel voto nel due giugno per la Repubblica
Perché comunque la l'Italia rimaneva spaccata in due fra dodici milioni di di dire fu di di pro Repubblica dieci milioni comunque
Chiti monarchici
Ecco il tema da forti i forti Toni
I forchettone sono
Ecco qui c'è la vostra posizione fra forze comuniste quindi la repressione Menna ne ne nei paesi dell'Est nella nell'impero sovietico diciamo
E la forchetta italiana che sarebbe presentata dai dal secondo le posizioni dei partiti di governo che giocavano sulla diciamo sulla sull'essere al governo e quindi di lucrare su
I fondi diciamo a disposizione governativi
Sì canale neo fascismo e queste sono le conquiste della Renault F dieci anni del Governo
Durante questi anni perché poi in realtà sono neanche passati dieci anni dalla dalla guerra
E
Ecco questo punto sono le conquiste della Democrazia Cristiana diciamo le le realizzazioni della minoranza cristiana in questo dopoguerra difficile
Ok resto credo che ci sia ecco
Questo la legacy per il sì il
Il comitato Partigiani della Pace premi per terra c'era una una raggruppamento diciamo fiancheggiatore del partito comunista ma abbiamo un manifesto
Che chiaramente i temi sono la pace
Sì poi Adecco
Ecco questo dovrebbe essere il Partito Comunista
Questo è quello che abbiamo il Partito comunista sono manifesti molto incentrati molto identitari perché sono molti moltissimi diciamo i manifesti
E che portano i singoli
L'attenzione al voto a come si fa in lutto
Se il tema della pace mi pare abbastanza ricorrente coi
Sì queste sono delle strisce
Sì attaccavano
Già erano sembrati in America
Sovrano
Appunto Mazzarri come sostiene
Ma fino a recuperare il sì
Cambiamo pochi comunque
Sì tema
La bandiera la patina
E l'antifascismo santone
Sì magari ecco
Acceleriamo un pochino perché il seno
Bene passiamo al potete sfogliarli tutti a Milano dalla nostra vita digitale però che forse tutte sanno che se no l'Archivio centrale e inaugurato qualche mese fa
Con una tecnica particolare che abbina sia da una parte descrizione archivistici e dall'altra oggetti digitali e digitalizzati
Connessi con inventari fatta quindi indica e due diciamo due settori della stessa teca indipendenti rispondono vivere sì
In maniera autonoma sì
Diciamo questa è un esempio diciamo di tutto quelli assunse abbiamo nel cinquantatré però penso che abbia abbastanza l'idea che in quel di del tipo di manifesti che si si conservano poiché appunto come dire già detto nella collega prima noi abbiamo coi manifesti che oltre come soggetto autonomo sono quelli per esempio versati dal partito dalla Fondazione comunista sono ben cinquecento e son stati tutti degli già digitalizzati e descritti
E e poi ci sono i manifesti murali sono circa centonovanta manica assicura Ali prodotti però dalla dal dalla dalla Federazione fascista dell'Urbe quindi sono smette prodotti dalla la dal partito del pianeta
E che sono però sempre fogli però molto interessanti secondo me perché insieme a annunciava le piccole articoli di Paulette politica estera e interna
Presentano anche una serie di immagini di soprattutto di caricature degli avversari di regime
E e quindi varrebbe secondo me la pena anche dischi e dall'in altro modo nel senso di stupidità e dare conto non solo del del dell'immagine e ma anche della del tipo di comunicazione che viene data durante durante diciamo nel nel nella nel identico messaggio che viene dato nella nel manifesto
E voi sì abbiamo detto delle circa seicento manifesti vidi varie organizzazioni politiche
Dal comitati e organizzazioni co-leader gli anni settanta ottanta
Manifesti che comunque sono anche questi una raccolta non sono diciamo sono prodotti tarda varie varie organizzazioni e poi e poi ci sono quelli chiaramente che sono conservati all'interno dei fondi e di questo diciamo non c'è non non non non non ci può essere chiaramente una una menzione negli inventari
Perché sono sono tanti sono e sono diciamo conservati soprattutto per quanto riguarda diciamo il periodo fascista quindi il periodo della diciamo della repressione
Della della libertà di stampa sono conservati nei come sequestro di materiale sovversivo all'interno dei fascicoli personali
Sia dei fascicoli personali dei degli antifascisti e si è anche nel fascicolo processuale della tribunale speciale all'INPS quindi diciamo come prove a carico degli imputati
E questo è tutta una documentazione soprattutto quei non non tanto manifesti quanto volantini i cui veramente non non non c'è contezza perché la lady di numeri sono enormi
Quello che è stato fatto come diciamo repertorio e quello di nella di Paola Carucci
Quel manifesti antifascisti conservati nelle serie della della della direzione generale pubblica sicurezza nelle serie dedicate alla stampa dice appunto con repertorio della
Ci è stato fatto un censimento abbastanza diciamo esaustivo del del dei volantini antifascisti che si sono conservate nelle serie
Della S uno S quattro e le leggi cioè che sono le serie della pubblica sicurezza dedicate alla stampa
E e quindi anche quelli diciamo sono documentazione sequestrata
Durante il il il periodo fascista diciamo pure paradossalmente sono consequenziali proprio perché sono state cioè sono conservate proprio perché sono state sequestrate detassazione che sarebbero andate perse
E questo diciamo è in poi panorama di di quello che noi conserviamo diciamo
E ringrazio comunque
Abbiamo un cambio di programma per problemi diciamo sedici verrà prima sono anticiperemo eri la l'intervento nella dottoressa giubbini
Grazie perché ci lascia in anticipo e quindi niente
Sì dunque Giovanna giubbini
Da pochi mesi alla guida della segretariato regionale
Del ministero della cultura per l'Umbria assomma nuovo incarico il ruolo di sovrintendente archivistico bibliografico ad interim per il Lazio il sovrintendente delegato per la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria
Per una carriera tutta speciale la nostra ministero
Avendo ricoperto la lunga serie di incarichi dirigenziali negli istituti d'amministrazione chissà in varie regioni italiane insomma dalla la Venezia Bologna vicenza Perugia Ancona insomma se negli archivi e nelle sovrintendenze e quindi e il suo intervento è titolato i pani feci raccontano la vita politica italiana attività di tutela e valorizzazione degli archivi partiti politici e movimenti politici
Buongiorno a tutti innanzitutto un ringraziamento sentito
All'articolo centrale dello Stato al soprintendente dottor Andrea De Pasquale e ha che ha organizzato dottoressa cioè dottoresse Ceglie questo
Interessante incontro un incontro sui partiti sui manifesti politici che io cercherò di inquadrare nella mia esperienza di quello che la conservazione l'attività di tutela e conservazione in periferia cioè cosa hanno prodotto e cosa sia conservato
Delle organizzazioni partitiche e anche dei movimenti
In periferia mentre a Roma nelle sedi centrali dei partiti ovviamente c'è stato e anche Archivio centrale dello Stato raccoglie una documentazione di livello nazionale per quanto riguarda la parte diciamo periferica accanto alla parte di carattere nazionale che veniva diramata diffusa dal direzioni centrali c'è poi tutta una parte di documentazioni di comunicazioni che sono manifesti e volantini che fanno riferimento invece le situazioni locali che quindi sono importanti fonti anche queste per la ricostruzione
Donne in quella che è stata la storia diciamo nelle periferie politica nelle periferie d'Italia nelle province
Innanzitutto faccio una piccola premessa io da molti anni come vedete al lavoro nell'Amministrazione archivistica
E all'inizio di degli anni novanta gli attivisti di Stato insieme attentissimi storici alle fondazioni
Degli istituti che conservano
Carte che diciamo si occupano gli studi di storia politica italiana
Ci siamo tutti insieme occupati di quello che era la sorte degli attivi all'indomani della fine della cosiddetta Prima Repubblica quando
Negli atti molti partiti politici che erano stati protagonisti della vita politica italiana e che diciamo nel secondo dopoguerra sì dissolsero si scisse erano altri partiti in parte scomparvero o confluirono in altri partiti
E con questa in questa situazione negli archivi che i partiti politici avevano per lotto rischiavano appunto la dispersione alla distruzione
Questo perché nell'ordinamento italiano gli archivi i partiti politici sono soggetti privati proprio per la diciamo dettato della nostra Costituzione
E pertanto gli archivi che esse hanno prodotto sono archivi privati per cui non vi è nessuno obbligo di conservazione nessun obbligo di salvaguardia da per diciamo per questa patrimonio come archivistico se non interviene un riconoscimento da parte dell'autorità pubblica cioè dall'Amministrazione archivistica
Perché lei dichiara di non particolare interesse culturale per cui proprio per cercare di salvaguardare questa documentazione per tutelare questo patrimonio sì al diciamo agli inizi degli anni novanta ebbene inizio una grande attività di ricognizione individuazione degli archivi prodotti nei partiti politici
Per tutelarli e quindi assicurarne in quella futura frizione
Si formò quindi un gruppo di studio all'inizio abbastanza al primo convegno fu a Trento mi ricordo c'erano tantissimi fondazioni dallo scorso ha parlato a cioè parlato scusate Giuseppe Parlato ma che rappresenta ancora oggi la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice
Un po'da tutta veramente tutto lo scenario politico della della vita politica italiana
E l'amministrazione archivistica italiana se ce la fa parte attraverso le soprintendenze che appunto
Sono a livello su ogni regione operano e svolsero tutte un'attività di tutela di ricognizione che ebbe risultati diversi secondo anche le situazioni locali
I primi risultati furono presentati proprio in questa sede all'Archivio centrale dello Stato nel mille novecentonovantaquattro
E quello a livello diciamo centrale era cui il convegno anzi un seminario per una state dei partiti dell'Italia repubblicana forma partito organizzazione della rappresentanza identità nazionale le fonti e gli strumenti era giugno del novantaquattro nell'ottobre sempre del novantaquattro invece a Perugia
Fu organizzato un seminario sempre a carattere nazionale politica in periferia gli archivi dei partiti politici
Intanto in questi seminari furono negli atti pubblicati dalla diretta all'epoca ufficio centrale per i beni archivistici nel mille novecentonovantasei tra i saggi delle pubblicazioni degli archivi di Stato
Per quanto riguarda il seminario di Perugia perché è un po'il punto
O sullo stato dell'arte a livello nazionale e locale
Su l'attività di ricognizione degli artigli sul territorio nazionale archivi dei partiti politici e anche dei movimenti politici che sono ancora più sfuggenti proprio perché sono movimenti
E non si sono mai costituiti in una struttura fissa
L'attività in questo settore ha visto realizzata l'alcol ciò mi è stata realizzata in una collaborazione fra lo stato e privati soprattutto organizzazioni politiche ma soprattutto fondazioni che hanno in parte ereditato il patrimonio culturale dei partiti scomparsi
Lo Stato in questa collaborazione ha messo a disposizione le competenze e le conoscenze scientifiche dei propri funzionari le risorse economiche per l'intervento
Degli attivisti de liberi professionisti che furono destinati diciamo incaricati di operare su questi archivi
Mentre i privati misero a disposizione moltissime fondazioni associazioni hanno finanziato gli interventi di valorizzazione dei lavori fatti in particolare pubblicazioni di inventati
Lo stato in lo Stato stesse infine si è fatto carico molte volte
Di ospitare presso gli archivi di Stato archivi di partiti che non avevano più una sede o anche se ce l'avevano non potevano assicurare la conservazione ad esempio in Umbria presso l'Archivio di Stato di Perugia
Sono stati depositati gli archivi del sia del del regionale per le provinciali del PCC della DC dell'MSI movimento di estrema sinistra
Ed è partito e un l'ultimo verso deposita è stato del Partito Radicale oltre che fondi personali la stessa cosa è avvenuto per il PC l'MSI e la DC presso l'Archivio di Stato di Terni
Questa documentazione inoltre ricordo che dal due mila diciassette
Un capitolo
Particolare della direzione generale archivi con questo capitolo si finanzia un capitolo del Belli sembra un milioni di Euro si finanzia ogni anno interventi di tutela sugli archivi dei partiti politici questa documentazione infatti non rappresenta soltanto l'attività di fonti dei propri produttori ma costituisce una fonte primaria per la storia contemporanea
E per la storia contemporanea nazionale e locale della seconda metà del ventesimo secolo
Una fonte nella quali ricercare le relazioni tra la politica e la società
La ramificazione dei partiti nella vita della gente le caratteristiche e la natura delle classi dirigenti regionali
Di quindi le priorità di azione individuate nelle loro attività questi cedere già ha fatto cenno Andrea De Pasquale prima questi documentazione di comunicazione che sono manifesti escono volantini sono parte integrante degli archivi prodotti dalle organizzazioni politiche accanto ai verbali di riunioni nelle relazioni documenti politici
E quindi lettere schede biografiche dei militari a dei militanti abbiamo anche appunto i manifesti che sono
Uniti ai fascicoli di afferenti cioè nel tesseramento avremo le riunioni per il tesseramento e tutta la il materiale che è stato prodotto proprio per il tesseramento costi le varie attività nelle attività anche legate alle consultazioni elettorali
Tra la documentazione di archivio ci sono appunto manifesti e volantini
Io volentieri e credo che sono particolarmente importante perché i volantini hanno la caratteristica di essere per lo più prodotti dalle organizzazioni locali spesso movimenti
E sono stati diciamo sono dei reperti importanti perché ci danno proprio la misura e ci fanno conoscere quello che erano anche le lotte legati e manifestazioni legate a la momenti particolari della vita anche di un località
Ora prima e le forme ovviamente il volantino con il manifesto sono le forme principali di comunicazione prima dell'arrivo del sociale in cui oggi ne siamo a abituati per cui anche la comunicazione politica avviene attraverso questi mezzi i manifesti costituivano il mezzo per raggiungere grande pubblico soprattutto nelle affissioni
In parte soprattutto subito dopo della all'inizio del secondo dopoguerra anche era un pubblico poco alfabetizzato per cui era molto importante affidarsi alla capacità delle immagini di attrarre l'attenzione di captare l'attenzione del pubblico
I manifesti oggi sono stati oggetto di attività di tutela innanzitutto sono particolarmente fragili per il loro formato sketch sono grandi
Perché sono stati come ci ha ricordato prima il direttore della CIA e dell'Archivio Centrale dello Stato sono stati spesso si sono piegati all'interno dei fascicoli quindi sono particolarmente sono stati sono assegnati la scarsa qualità della carta perché era una carta che non doveva durare nel tempo doveva semplicemente a una carta scadente
Servire per l'uso immediato della comunicazione
Per cui l'attività si è concretizzata non solo nel ricercarle nell'individuarli
Ma anche spesso nel restaurati e penso che è una cosa che è stata fatta anche qui il restauro della carta dei documenti del Novecento è molto più diciamo diffuso che per documentazione più antica
Quindi e poi schedati lì e digitalizzati lì già nel corso del suo degli anni novanta sono state realizzate mostre molte iniziative che ci sono proprio concentrate sui manifesti politici penso al Gramsci di Bologna
Tantissime che hanno iniziato io per quanto riguarda l'Umbria in cui ho seguito il Censimento dagli inizi degli anni Novanta già nel novantasette avevamo organizzato e allestito una prima mostra che davanti proprio sugli archivi che sui manifesti politici che dava proprio anche conto dell'attività di tutela
Svolta in questi anni nel due mila e sedici con la spina di stato di Perugia che conserva scrivi come netto di partiti politici delle organizzazioni
Locali efficienti regionali e provinciali è stato fatto proprio per ricordare il mille novecentoquarantasei quindi settant'anni di vita politica
Italiana nel due mila venti abbiamo presentato tantissimi Progetti realizzati di tutte di digitalizzazione schedatura
Dei manifesti in occasione di una delle domeniche di carta risonante tutte queste attività che si che si è possibile fare grazie ai finanziamenti della direzione generale artigli per quanto riguarda il Lazio
Già nel due mila diciannove Sempre con fondi
Della direzione generale sono stati digitalizzati metà datati sa dei manifesti della Centro di documentazione su risorse il minimo conservato da accapiglia e che è possibile
Consultare appunto sul suo il sito di artiglieria nel due mila e venti il manifesti del fondo e del Partito socialista conservati presso la Fondazione Bettino Craxi
Che è stato svolto questo questo lavoro da mia madre S.r.l. consultabile sul il link all'inventario pubblicato con Lazio novecento
Poi abbiamo i manifesti del fondo del Partito Comunista Italiano di proprietà della Fondazione Gramsci realizzato per i cento anni del PC che possibile consultarlo su www edipici punte che e i manifesti e volantini dell'archivio perché oltre che i partiti politici sono anche i sindacati
Del CISL intervento svolto anche questo qui a Roma e che è possibile appunto Sempre mi sembra su Lazio novecento poterli consultare quindi sono tantissime oltre c'è molto spesso i manifesti ovviamente che non abbiamo visto qui al centrale che ne hanno però una ne conserva una quantità
Enorme li ritroviamo anche in periferia ovviamente a ogni manifesto ha un suo posto diverso e quindi anche un significato diverso proprio come collocato all'interno dell'artiglio
Quindi sono ovviamente sono dei multipli quindi sono lo stesso manifesto lo troviamo in tante Shelley
Però a un posizione all'interno dell'artiglio diverso e quindi anche un suo significato da un punto di vista storico diverso rispetto altro soggetto produttore vi ringrazio
A oggi no scusa no è un dono non importa avevo preparato un video che avevo chiesto di mandarlo durante in cui appunto accanto ai manifesti nazionali erano appunto tutti questi manifesti di carattere anche di formato più piccolo di carattere locale se lo volete mandare in piccola parte non voglio rubare spazio perché con la prima e il primo la mostra nel novantasette Satta
Per Darko
Conto dei primi lavori che erano stati fatti e poi sono manifesti che vengono levate spilli appunto questi sono archivi tutti esposti nella mostra del mi sembra del due mila e sedici
è un po'lento quindi siccome lento possiamo anche sì mille novecentoquarantasette mille sedici sono per i settanta anni di vita politica della Repubblica italiana organizzato dall'Archivio di Stato di Perugia insieme a a il Comune di Perugia la Fondazione Cassa di Risparmio e provengono davanti archivi anche di anche di privati privati che hanno spesso conservato perché militanti presso le proprie abitazioni queste
Oltre che carte anche manifesti ecco questo che mi dicevo sono di carattere interessante per la storia locale perché ci sono appunto i vari
Candidati nelle varie liste elettorali e quindi hanno una particolare interesse per la storia locale e poi troviamo questo elemento
Sono moltissimi li abbiamo già visti passando non quel che esso passati prima sulla
Quindi possiamo anche una come sempre sono appunto queste cose nazionali erano interessante o che anche nell'ambito di mai ecco questi sono fondi privati che sono avanguardia operaia quindi sono anche cose un po'più difficile da trovare perché hanno avuto diciamo veramente da casa a casa son passati no non avevano eh anche questi con Lentini che sono elementi
Questo altro un manifesto importante
C'era un circolo Carlo Marx quindici sono ecco di questo tipo e che si trovano tutti comunque possibile
Sul sito anche attraverso la Soprintendenza archivistica e bibliografica
Dell'Umbria sì Jesse gruppo di anarchici a ecco sono tanti del tante di diversa provenienza
Quo
Però possiamo anche questi sono controproposte locali si debbano abbiamo avuto questo
Luogo dove stava Dario fuori figlio Jacopo Fo questa che quei dice che hanno vivaci diciamo
Prodotto anche Monica dei sì ma dialettale Pera sì si riparte messi in bar della questi questi tutti sì sì sì sì sì sì
Io non insomma se vogliamo ronzino ma infatti pensa anche a partecipanti proprio mica un confronto dialoga anche sono molto diverso dal punto che
E difatti hanno sapori è un po'diverso senza Partito Socialista Italiano delude molto c'è molto poco come un po'ovunque credo no non è stato molto
Calendario se
è così noi abbiamo tante Mario Capanna in Umbria di cui abbiamo messo da poco posto ad artiglio ecco quindi in periferia torno a queste persone letta
Dalle venti si terranno un grande movimento è una raccolta di interessa di persone
Che è diverso ovviamente da una città come Roma enti locali consiglieri concrete completamente nella storia del territorio cd fa che intendo effimero anche perché con la cioè questo che la generazione che ha prodotto prodotto per se ne sta andando quindi abbiamo cercato appunto di
Di conservare Dini ecco che si sono tutte le cose che vengono ricevo dalla zona di Casa del diavolo che proprio chiama casa viviamo nel toponimo anch'
No non simili
Cistica
I nelle questure due consensi citazione testi sono più sibili si periferia magistrato certo certo cento ad esse versano sentire verranno
Utilizzati da non sempre il sogno e non sempre possiamo prendere ancora documentazione io ringrazio tantissimo della
Ringraziamo moltissimo alla dottoressa giubbini per questo suo intervento ad ampio raggio insomma che ci ha fatto conoscere
Tutta una serie di manifesti che qui punto non sono conservati proprio per questo ciò che questo fatto di fare erede di creare un dialogo e un confronto tra tutte le varie istituzioni non soltanto scusa ultime romane ma anche umbre insomma
Adesso forse nella parola Anna collega
Valentina Carola
E funzionari a cui già funzionale dell'Archivio centrale dello Stato ed attualmente direttrice dell'Archivio di Stato di Teramo però rimane responsabile diciamo dell'archivio di manifesti del dell'occhio centrale dello Stato
Del dell'archivio del partito di Rifondazione Comunista che in deposito presso l'Archivio centrale dello Stato
E dal due mila e si DCE che conserva un notevole quantità di manifesti insieme circa seicento prodotti dal partito
E mi Dassù volentieri la parola appunto il suo intervento archivi manifesti descrizioni e confronto
Buongiorno attutirne tutte grazie alterasse per essere qui oggi un grazie particolare va ovviamente all'Archivio centrale
E alla collega la dottoressa scegliere l'organizzazione dell'evento ma mi permetto di rivolgere un ringraziamento particolare speciale a Caterina fra al nostro sovrintendente il dottor Andrea De Pasquale
Perché appunto grazie alla loro sensibilità e alla loro competenza per primi qui in archivio centrale si è iniziato a pensare alla valorizzazione di questa psicologia di oggetti documentali avendone appunto compreso l'importanza di di di questi come fonte essenziale per per la storia
Oggi infatti siamo tutti concordi nel definire l'insieme dei manifesti i prodotti o comunque raccolti da un determinato soggetto nel corso della sua attività
Come un archivio eppure si se ci pensiamo bene non è in seno alla disciplina archivistica che sono state rivolte le prime attenzioni all'oggetto manifesto per molto tempo infatti ha prevalso una visione del manifesto secondo i suoi caratteri se così possiamo definirli estrinseci cioè del suo essere ascrivibile in un certo senso alla categoria del materiale a stampa
Questo è uno dei principali motivi per cui va in ogni caso alle biblioteche il merito di essersi fatti pioniere nella descrizione di questa tipologia di di oggetti con la pubblicazione tra l'altro di importanti linee guida
Che hanno rappresentato una fase di studio e di sperimentazione di catalogazione in SBN di documenti grafici come manifesti disegni ed incisioni
Le linee guida hanno avuto l'importante il merito di aver per prime fissato alcune caratteristiche essenziali nella descrizione di questa tipologia di documenti
Chiaro avuto a che fare con timidi movimento che storicamente sono i più ricchi no per quanto riguarda la conservazione di manifesti e volantini sa bene però che la descrizione del
Del manifesto considerato nella sua singolarità non può essere però a volte è sufficiente
Nonostante infatti il suo formato e la peculiarità di essere appunto uno tratto grafico il Manifesto è a tutti gli effetti un documento
E come tale sottratto al vincolo e sempre connesso al suo soggetto uno molto più spesso ai suoi soggetti produttori e al suo con testo
In un archivio di movimento per esempio appare subito evidente come manifesti volantini danze Baudo siano legati ed interconnessi
Ricorrenze specifiche l'organizzazione di attività di eventi di Praga stati momenti di scambio di confronto come le assemblee
Possono all'interno di questi archivi dar vita vera e propria griglia Azzini archivistiche operanti creati e molto spesso dallo stesso soggetto produttore in alcuni casi nel nel pieno rispetto del principio archivistico della provenienza è stato anche possibile evidenziare il diverso soggetto produttore che appello appunto dato vita prodotto quel dato fondo archivistico
Tanto in questo caso specifico presenta al lavoro svolto dall'Associazione dell'archivio dei movimenti di Genova
L'associazione si è occupata di riordinare schedare digitalizzare manifesti e volantini pertinenti fondi archivistici DiVersi riferibili cioè a soggetti privati UA movimenti come quello degli studenti di Scienze politiche di Gianola
Negli ultimi anni gli archivi di manifesto hanno avuto modo di crescere di moltiplicarsi e siamo ormai tutti concordi nell'affermare nel sottolineare il loro valore documentale
Nel volume a cura appunto di Edoardo Novelli e di Giorgio Bassani ante resterà pulito
Alberto Negrin infatti non a caso scrive largo prima i muri e poi giornali perché le ultime notizie che riguardano la nostra come danza sociale li trovo proprio lì
Su angoli sbrecciati di moria di case
Ed è proprio così Kennedy Vienna giustificano l'operazione di ricomposizione di quarant'anni di storia d'Italia attraverso la lettura di manifesti
è indubbia quindi la valenza di documento ed è anche per questo che per l'appunto gli archivi di manifesti sono sante più comuni
Per citarne soltanto alcuni tra i più noti esempi possiamo pensare all'archivio dell'Istituto veneziano per la storia della Resistenza della società contemporanea la Fondazione Gramsci
Ma anche un archivio storico ricordi o quella del Centro sperimentale di cinematografia
Come già detto da chi mi ha preceduto nel corso di questa mattinata appunto l'Archivio centrale conserva un cospicuo archivio di manifesti oppure se sarebbe meglio dire diversi archivi di manifesti
Tra questi c'è anche l'archivio appunto del partito di Rifondazione Comunista
L'archivio dei manifesti di Rifondazione comunista è stato depositato presso l'Archivio centrale dello Stato come già detto nel due mila sedici assieme al fondo della direzione nazionale del partito
La struttura e la consistenza di questi due fondi in realtà sono frutto di una precedente opera di sistemazione archivistica
Operata già all'interno del partito stesso di Rifondazione nell'ambito del Progetto archivio che venne lanciato nel due mila nove sotto la direzione di Linda Santilli
A partire dal due mila dieci il partito poi a continuato vada insomma ha iniziato a far schedare il fondo Secondo una scheda descrittiva che utilizzava le campiture dello standardizzate che sono appunto le norme generali per la descrizione archivistica
La schedatura prevedeva infatti i seguenti campi il numero identificativo il titolo il luogo l'anno le misure la tipologia di supporto e la quanti stanza
Ad un certo punto succede anche grazie all'interessamento proprio del professor Novelli che questo archivio di manifesti è stato già fatto di un pregevole lavoro fruttuoso e fruttuoso lavoro di tesi
Portato avanti appunto con l'Università di Roma Tre
Quando è stato intrapreso il lavoro di studio dei manifesti appunto per la stesura di questa per la stesura di questa tesi chi siamo però ben presto resi conto che questa tipologia di descrizione risultava per certi versi scarna
Non concentrando infatti di effettuare rapide analisi statistiche o comunque funzionali ad esigenze di ricerca riverse
Abbiamo quindi proceduto analizzando e confrontando i criteri di schedatura utilizzati da altri soggetti conservatore
Quel conservatori come appunto tra gli altri la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna l'archivio della mondi della comunicazione dell'Università di Parma il pivot al Sistri visioni Manchester nella Library of Congress di Washington per citarne alcuni
Abbiamo provato a degli ad evidenziare Analogie e disperante tra le diverse modalità
Di descrizione proprio con lo scopo di produrre una tipologia di scheda descrittiva che fosse nuova e che rispondesse alle diverse esigenze della della ricerca confrontando i criteri di descrizioni ci siamo quindi resi conto che in alcuni casi venivano utilizzati campi con funzioni simili
Ma con denominazioni diverse come per esempio per il campo soggetto per il campo o due oppure in altri casi si evidenziava la totale assenza di campi come quello per l'indicazione della presenza o meno di Copyright di forme di Copyright
Il confronto anche evidenziato come talvolta al cantautore venisse geneticamente genericamente ha scritto anche per esempio stampatori e quindi l'azienda tipografica che aveva effettivamente stampato il documento macché nella sua genesi aveva sicuramente avuto un ruolo diverso dal disegnatore o comunque dall'ideatore in ogni caso come
Per qualsiasi documento abbiamo proceduto cercando di rilevare i suoi caratteri estrinseci e e quindi relativi al contenuto al tema trattato dal messaggio e ai suoi caratteri estrinseci cioè relativi all'organizzazione grafica e testuale
Dopo questa a tanta analisi in questo confronto abbiamo quindi creato una scheda prototipale molto dettagliata i cui campi e non sono ovviamente necessariamente tutti compilabile
Sovrastati ovviamente conservati campi già valorizzati in fase di predisposizione
Da parte appunto del partito di Rifondazione delle l'Anco rideposito
E ad essi sono stati aggiunti altri quattordici campi tra i quali ovviamente non non li citerò tutti ma soltanto alcuni il nome del file del manifesto digitalizzato in modo da poterlo associare facilmente ed in modo univoco alla descrizione il cantautore in cui si è scelto di raggruppare i vari tipi di artisti e professionisti coinvolti nella creazione del manifesto distinguendolo
Dal campo stampatori i cui valori invece potevano essere desunti dal tasso stampato solitamente in piccole dimensioni sui bordi o all'interno stesso del Manifesto oltre a questi sono stati inseriti altri sei campi di tipo tematico appunto come evidenziava prima dalla dottoressa versate capire anche il registro comunicativo
Del manifesto e quindi appunto il karma le persone rilevanti fatti storici e le categorie socio per socio demografiche coinvolti oltre che l'iconografia
I primi campi sono stati definiti inoltre sulla base di un corpo Boccardi a quello che veniva già utilizzato dall'archivio spot politici e dei manifesti dell'Università di Roma Tre consentendo quindi la scelta tra più opzioni preventivamente definiti
Per gli altri campi invece nominativa di seguito è stato invece è previsto l'inserimento di tardo identificativi che appunto come ben sapete che hanno comunque delle categorizzazione ni all'interno della descrizione
La scheda finale prenota consta attualmente di ventitré campi con santi una ricerca trasversale da più punti di vista ma come vi dicevo e tanti non sono necessariamente tutti compilabile anche perché a volte i dati mancano a volte manca l'hanno qualche non non è possibile reperirle stampatore o il disegnatore
In ogni caso appunto la scala che abbiamo Proust è stata utilizzate le sarà funzionale per questa tipologia di lavoro che è stata portata avanti
è un lavoro aperto infatti io colgo l'occasione anche per invitare tutti i pesanti chi si occupa appunto di schedatura diedi manifesti e volantini
Se ha voglia appunto di condividere la propria esperienza valutare insieme questa tipologia di scala da e magari cercare anche di adattarle di produrne una che passa effettivamente a essere standard che incontri un po'le esigenze del mondo e chi distico e di quello bibliografico per creare magari un prodotto che possa essere unico e rispondere alle esigenze di tutti
Grazie
Allora volevo prima di introdurre il la l'intervento del professor Novelli voleva appunto a ringraziare
Valentina Carola che poi mi è subentrata nella responsabilità di di di di questo settore e volevo anche comunque ringraziare il la il il collega che ha lavorato per me e con nella mia sezione che è stato diciamo anche indiscrezioni la persona indispensabile per e anima genio che è ancora il rischio è ancora indispensabile sarebbe correnti responsabile
Perché semplicemente la movimentazione di questo materiale è stata una cosa veramente importante perché soprattutto quelli dell'esondazione comunista erano in un conservati una cassettiera che è arrivata insieme a Totti manifesti dal partito della Rifondazione comunista e stavano nel depositò scantinato quindi sanno nello scantinato dovevano essere materialmente presi portati al prima alla al piano a questo piano dove c'era appunto il laboratorio i settecento di riproduzione anche punte grazie alla all'aiuto e alla collaborazione
Del del collega della fotoriproduzione che riusciva a ritagliare un po'di tempo cioè il lavoro per la sala di studio lavoro di riproduzione di questi manifesti
Non è stato diciamo una una passeggiata perché quesiti soprattutto di Rifondazione comunista erano cinquecento duecentocinquanta erano stati versati conto tira delle riproduzioni gli altri duecentocinquanta erano senza non hanno né erano stati riprodotti quindi abbiamo dovuto riordinare tutti
Lui dare un numero di corda corrispondente all'immagine e poi poter e mettere a disposizione dell'utenza tutta questa massa di documentazione e anche per tutto il resto dei dei seicento manifesti quindi appunto ringraziamento sentito
Alla collega qui in sala Francesco un bar vi è anche non vedo Alessandro Marinelli per con quelle righe né in grazia mento esteso anche dell'UE perché si è dedicato molto
A questa attività di riproduzione con grande entusiasmo anche perché probabilmente interessava proprio diciamo l'oggetto manifesto ecco adesso passiamo appunto alla a introdurre sono introdurre nel c'è bisogno il Seveso introduce dal solo perché diciamo che senza di voi è senza il nostro il supporto del professor Novelli io personalmente non sarei stata in grado neanche di di vedi di capire quello che sta facendo perché ripeto non era proprio nel nelle nelle mie cioè non è era nelle mie corde ma sicuramente non aveva la competenza necessaria
Per permettere dei dati diciamo importanti su una scheda ecco querela con ritardi del professore anche se
è professore ordinario
Presso la Universidad di Roma Tre dove insegna Comunicazione politica e sociologia di media i suoi interessi si concentrano sulla storia della propaganda delle campagne elettorali e sulle interazioni tra immagine il sistema politico sistema mediale
Su questi temi ha pubblicato saggi ed articoli curato mostre viaggiato programmi televisivi e guidato progetti di ricerca internazionali responsabile marchio di di sport politici
Italiani e dell'Archivio delle campagne elettorali europee collabora con il Venerdì di Repubblica una testata
Domani
E l'ultimo libro diciamo pubblicato nel due mila ventuno per i tipi Carocci dal titolo i manifesti politici storie immagine dell'Italia repubblicana elevazione senz'altro la parola il suo intervento dal titolo la comunicazione politica no del titolo il documento manifesto strumenti e percorsi di ricerca
Posso Chinook
Grazie grazie mille volevo solo sapere se per le immagini le chiamo io se posso sono
Perfetto a dire che a mano a mano
Grazie mille va be'innanzitutto anche voglio ringraziare l'Archivio centrale dello Stato il sovrintendente
Andrea De Pasquale Suma che e diciamo ha ospitato e ha promosso questa iniziativa di questa attività di recupero
Di questo fondo di manifesti questa giornata che credo sia molto molto importante molto interessante proprio perché mette insieme una serie di competenza e di conoscenza di esperienze
Particolarmente unica e poi mente voglio ringraziare anche Caterina pecche animata da una passione sfrenata devo dire che va oltre la professionalità se innamorata del dei manifesti e quindi insieme abbiamo condotto questo questa questo lavoro inizialmente poi anche molti dei presenti che sono qui che ho spesso importunato nelle mie ricerche
E nei miei interventi sul sul diciamo sulla come dubbioso sulla comunicazione politica sulla propaganda e sui manifesti
Il tema di oggi è un po'più generale rispetto a quello punto ma alcune cose specifiche che anche la dottoressa caro capirà visto cioè i problemi che si pongono a chi
Sì
Si trova di fronte a questo strano oggetto supporto che il manifesto politico è ed è dal punto di vista invece di chi li utilizza come un materiale di studio ed è appunto il titolo il documento manifesto strumento e percorsi di ricerca CER come utilizzarlo che come siccome possibile utilizzarlo
Il manifesto politico sappiamo nasce nella seconda metà dell'Ottocento come la versione pubblica sostanzialmente di documenti ufficiali o di discorsi ed è prevalentemente un testo scritto con minimi elementi grafici e iconografici caratteri tipografici il colore raramente Pd due
Qualche simbolo l'incontro con l'illustrazione il disegno sul finire dell'ottocento e nei primi decenni del Novecento comporta un profondo un profondo stravolgimento del manifesto l'immagine mette infatti manifesto politico in contatto non solo con i vocabolari simbolici della politica
Che erano stati sviluppati quindi quello simboli loro colori loro emblemi
Ma anche con i codici e l'estetica della pubblicità che era molto avanzata le iconografie delle avanguardie artistiche e anche i repertori visuali bellici e militari che erano stati sviluppati
E in effetti e la prima guerra mondiale che svolge un ruolo centrale
Nello sviluppare l'iconografia e la propaganda per immagini che risultano di fatto strumenti essenziali per sostenere esibite supportare lo sviluppo lo sforzo bellico nasce così un linguaggio universale
Costruito su stilemi sul topos che tra paranoica travalicano confini e trincee l'immagine di Lord Kirchner il generale militare inglese che col dito puntato invita i giovani inglese ad arruolarsi gli Stir allo zio Sam disegnato da Montgomery splende che a sua volta viene ripreso in paese contesti politici completamente differenti ma sostanzialmente analogo dalla Germania imperiale ai col col sovietici in Italia e qui possiamo vedere la prima immagine
Questo
Allora la seconda
Eccolo qua
In Italia questo stesso modello alla base del Fante disegnato
Da Manzan le minacce nel mille novecento diciassette per promuovere la sottoscrizione per il quarto prestito di guerra si tratta di un'immagine che si rifà nella composizione del gesto e nella costruzione prospettica
Da un lato al nuovo spazio sociale visivo determinato dall'affermarsi della lingua quotidiana della pubblicità qui c'è un elemento di comunicazione pubblicitaria dalla quale evidentemente attinge e dall'altro all'iconografia sacra del Salvator Mundi
Che da qualsiasi parte ci si posizioni ci guarda sempre negli occhi
E alle molte immagini del Cristo benedicente con la mano davanti al volto
Dai dipinti di Antonello da Messina a quelle di Hans Memling un insieme di dispositivi visuali nuovi e antichi che a detta agli Amenta mente analizzato carpini sport in Italia questa immagine sono andata da due
Acerra tre viene riprodotta oltre che sui manifesti anche sul Televideo enormi dimensioni issate sui palazzi del potere delle istituzioni
è un enorme campagna propagandistica senza eguali che tocca decine di città grandi e piccole il quante di Monza non si rivolge però solo ai giovani in età di leva come il Kirchner dello Zio Sam ma parla tutti gli italiani perché il prestito di guerra si rivolge a tutti con un'immagine che si presume tutti sono in grado di comprendere e che su tutti si ritiene sia in grado di esercitare un qualche effetto persuasivo
Il passaggio dal manifesto belli quel manifesto politico elettorale Breve
E si avvale dell'esperienza della prima guerra mondiale ovviamente non solo per quanto riguarda i linguaggi e le immagini ma anche per quanto riguarda l'elemento spettacolare performativo
In occasione delle elezioni del mille novecentodiciannove il candidato repubblicano Pia de'Mazza
Guadagna le cronache facendo affiggere a diciotto metri di altezza un manifesto elettorale di quarantaquattro metri quadrati sulla facciata del Teatro Valle
Per vostra fortuna non è stato conservato sono pensati Problemi di conservazione digitalizzazione chissà che carta aveva usato
Il fascismo ovviamente molto attento alla dimensione propagandistica meccanismi di persuasione sviluppa manifesto politico nei linguaggi e nelle sue estetiche
Giovanni dosi da un lato dall'esperienza del Futurismo che per primo ha deliberatamente superati i confini fra artista arte pubblicità e politica ed avendo oltretutto il vantaggio di operare in un contesto totalitario quindi una voce univoca per i suoi manifesti
Con il ritorno alla democrazia e al libero confronto democratico ai nuovi protagonisti della scena pubblica si pone anche il problema di quale linguaggio e vocabolari visivi utilizzare i per parlare ha un elettorato disabituati al confronto politico e che si era inoltre enormemente allargato grazie a suffragio universale
L'altra immagine a fianco di linguaggi stili popolari o conosciuti ma politicamente fortemente connotati e per alcuni ante compromette compromessi ve ne sono altri che invece richiamano diverse culture e stagioni politiche
Questo è un caso abbastanza fortuito ma sostanzialmente un manifesto la versione a destra ovviamente in camicia nera è stato fatto per il G il la Gioventù italiana del littorio è lo stesso latte stessa casa editrice diciamo e lo stesso Autore Manlio D'Ercoli Armen nel quarantotto loro
Lori lo rielabora per la democrazia cristiana ma diciamo l'impianto scenografico lì ma esattamente lo stesso linguaggio popolare dell'illustrazione del fascismo che viene riutilizzata
Quindi comune la riproposizione dell'iconografia delle si colgono grafico del fascismo senza avvertire necessita di alcuna mediazione sono sufficienti solo qualche piccola correzione ritocco che divertente che è la falce e martello viene la pace viene girata era troppo comunista
Nel quarantotto mentre invece nel nel trentotto non lo era vengono messi l'anno del il fucile si trasforma in una in una vanga a improvvisamente appaiono in mezzo ai papaveri do tutti rossi a
Paiono dei Fiordalisi azzurre insomma è chiaro che c'è un'operazione anche sul sul sempre valore simbolico del colore ma registro il tono visivo la costruzione simbolica restano immutati
L'altra grazie in altri casi è presente invece l'influenza di modelli iconografici elaborati in altri Paesi e loro stereotipi estetici
A una prima lettura ritratto di Togliatti e torna alla vita politica dopo l'attentato di Pallante
Presente un leader pacato riflessivo lontano sia dal modello della citazione
Di dell'agitatore di folle bolscevico ossia dal leader muscolare e prestante celebrato dal fascismo c'è un leader comunità diciamo intellettuale lavora eccetera
Ma per coloro che conoscono l'iconografia del comunismo internazionale questo scatto che sembra apparentemente casuale ricordo assolutamente divieto agli atti lo colloca nel collocato gli atti nel corpo nel solco della tradizione iconografica sovietica
Anche le donne si parla con stili codici e immagini simbolici immaginari simbolici opposti vaga la prossima grazie
La donna madre sposa ritratta secondo i modelli dello carte dell'iconografia mariana tra l'altro questo manifesto di Dudovich ma Dudù vicino il Ludovici delle donnine degli anni Trenta la donna emancipata la donna che sfuma la donna sensuale la donna che guida che il fascismo aveva epurato ma il l'immagine della donna che Dudovich ci si sviluppo dopo nella seconda fase durante il fascismo di una donna molto più tradizionale e dall'altra parte la donna lavoratrice operaia protagonista attiva dell'economia della politica del Paese non in quanto madre e sposa ma in quanto lavoratrice ritratta con una grafica che si stia chiaramente a quella delle Van guardie
Va Wow avanguardie sovietiche eccetera
Inizia dunque a metà degli anni Quaranta un processo lento ma intenso di elaborazione del manifesto politico che assieme al comizio costituisce il principale strumento di comunicazione della politica e delle campagne elettorali
La ovviamente il comizio è un'occupazione in presenza e c'era la lampo presenza c'è la folla ma rappresenta stimiamo occupazione stima era finito il comizio sparisce
Il manifesto invece deve operare da solo deve essere autosufficiente
Ma alla possibilità di ridisegnare anche le stesse architetture anche gli stessi ambienti urbani cioè sui muri del fascismo e muri materiali venivano affissi nuovi colori nuovi immagini cioè e assolutamente una ridefinizione proprio degli spazi all'interno delle quali si stava
L'altra grazie i comitati civici evocano un universo favolistico quasi infantile popolato da mostri animali ne abbia visto anche qualcuno prima per il Gallo o il pappagallo
Mostri animali parlanti fantasmi teso a suscitare l'emotività giocare su concetti se vogliamo pre politici quali l'autostima e l'orgoglio essi non votano perché sono due conigli se tu non voti un pavido sei
Da un po'che colpiscono sul piano logico e razionale quella libertà voi la guerra quella dittatura ma se se si è un vigliacco sostanzialmente un'argomentazione totalmente oppure se è un somaro
Totalmente prepolitica ma estremamente semplice come immaginario non è metafore degli animali non funzionano benissimo anche un bambino sa come funzionano
Le campagne elettorali costituiscono l'eccezionale laboratorio di sperimentazione al contempo un momento per definire standard modelli caratteristiche del Manifesto in occasione dell'elezione del cinquantatré
Quel punto è l'oggetto della raccolta che siamo qui oggi per discutere inizia nel segno prodotti manifesti coordinati
Sul modello delle campagne pubblicitarie uniformati dalla stessa struttura grafica slogan immagino inizialmente nel quarantasei e quarantotto il manifesto ancora quasi un atto unico
Si fa il manifesto su un evento si fa un il testo per una cosa ci fa manifesto su un tema ma il concetto stesso di campagna elettorale quindi con uno slogan unico arriverà solo successivamente
Quindi abbiamo visti alcuni li avevo visti allo Sturzo e li avevo visti quelli la serie parlano i fatti della democrazia cristiana oppure quelli seri voterò vicina cinquantatré radici fa una serie significa anche che c'è ovviamente uscivo Harvey modelli pubblicitari vinse anche se c'è una standardizzazione nel nel nei modi del dei linguaggi della campagna elettorale qui devo dire ne ho visti
Alcuni parlano i fatti
A dei relativi all'Umbria quindi questo dimostra che la democrazia cristiana aveva declinato cioè vuole parlare i fatti Umbria parlano versati Puglia parlano i fatti rinveniste puro quindi la Democrazia cristiana questa campagna l'aveva declinata anche a livello regionale
L'universo di riferimento di questa produzione ancora in gran parte quello della politica con il suo dizionario lavoro operai libertà pace con i suoi repertori visivi e simbolici falce e martello scudi bandiere martiri
Ma un percorso di contaminazione elaborazione del manifesto politico ormai avviato
Il manifesto simbolo il prossimo grazie della campagna elettorale del cinquantatré oggetto del lavoro di recupero punto di questo fondo ne è un perfetto esempio
Il manifesto con De Gasperi gonnelle Scelba che trasportano ognuno ha un enorme posata
E ispirato agli uffici d'Italia agli grafici dell'ufficio grafico di Botteghe Oscure perché alcuni partiti avevano un ufficio grafico interno e quindi questo
Per esempio un problema perché comunisti non firmavano i perché è un prodotto collettivo non c'è la firma sul manifesto no quindi per coloro che devono studiarlo
Prima classificarlo voi e poi perché lo deve studiare noi è un problema non da poco
I grafici del del del resto da Botteghe Oscure in raccontarne raccontato a fare una passeggiata arrivano al Pantheon e vede un meraviglioso manifesto elettorale della pubblicità oscurato manifesto con come pubblicitario in un negozio di di posate che pubblicizzava la Venier le le posate bene e quindi ispirati da questa pubblicità della ditta Werner quei tre nanetti tornano in a Botteghe Oscure fanno questo manifesto la cosa interessante che questo manifesto della Venier che non è quello che la lite ha visto loro che non sono uscito trovare che è una versione successiva però in origine
Era stato realizzato negli anni Trenta da Boccasile lo vedete a destra che era stato tra l'altro il principale illustratore del quale grazie della Repubblica sociale italiana quindi vedete come pubblicità
Politica propaganda tradizione iconografica fascista somma si mischiano il manifesto inizia attingere a questi elementi
Pubblicità e propaganda si avvicinano si inizia a sviluppare anche una riflessione critica e teorica intorno alla funzione della comunicazione politica nello specifico sul ruolo e sugli obiettivi del manifesto politico
La successivo grazie a Catania e attivo una piccola agenzia pubblicitaria che dall'elezione del quarantasei lavora commessa per diversi partiti
Una a una cosa assolutamente anomala perché ton sostanzialmente i chi faceva il messaggio chi faceva il manifesto doveva avere un altro una sorta diciamo di attività con il partito non non poteva essere diciamo un professionista pagato preso sulla piazza come poi arriverà dopo
E lo ridevano tutta una serie di campagne aspetta che lavorano per sostanzialmente monarchici comitati civici Democrazia Cristiana blocco nazionale eccetera centrodestra diciamo
E prevedono anche l'allestimento di maxi manifesti installazioni quindi sempre rimanendo la campagna del cinquantatré questi sono i bozzetti che ho ritrovato negli archivi della Capri questo il nome dell'agenzia che prevedevano una campagna anti Stalin
Questi manifesti vedete tour da faccia lo vuoi per capufficio vuoi per carabiniere lo vuoi per medico veniva riprodotto ma prevedeva anche l'innalzamento nelle piazze di tutti i capoluoghi di statue questa qui una stata che ha h davanti al Parlamento avrebbe dovuto essere di venticinque metri una campagna approvata da Luigi Gedda ma poi abbandonata perché mo'pochi mesi prima muore statali
E quindi il soggetto diventa male con abbiamo visto alcuni manifesti con male con qui ma sono Marco parliamoci chiaro e meno potente come come spauracchio come elemento simbolico sull'altro fronte c'è Albe Steiner
Che rivendica unità trasforma propaganda contenuto culturale
Dal punto di vista formale afferma la bellezza del manifesto deve nascere dall'equilibrio della composizione dalla distribuzione dei caratteri secondi corti secondo la leggibilità
Dalla dimensione dei margini dei vuoti e dei pieni ma soprattutto dalla sincerità dello scopo prefisso per quanto riguarda il messaggio la distinzione molto netta la pubblicità infatti scrive può basarsi sull'impressione PoliMi Tarsia colpire l'immaginazione mentre la propaganda
Deve indurre alla riflessione al ragionamento suscitando l'interesse per un argomento specifico fornendo determinate informazioni pertanto un buon cartellonista deve essere innanzitutto una persona colta
Consapevole della società in cui opera Turi Vasile che era responsabile della sezione diciamo propaganda psicologica dei comitati civici quando l'incontrai
Molti anni fa mi disse che il loro obiettivo era che un manifesto delle sostanzialmente dare un cazzotto nello stomaco questa è l'obiettivo dei comitati civici di Lasino che parla il cosacco col teschio tutte queste cose e a creare uno show
A quello miravano completamente diversa e la logica l'obiettivo di star bene
Successivo grazie agli anni Sessanta segnano un cambiamento anche nella storia del manifesto politico che segue le trasformazioni della politica e della società italiana nelle stagioni della contestazioni che investe l'Italia sul finire del decennio porta con sé nuovi stili
Nuovi repertori visuali nuovi codici espressivi e anche nuove tecniche di stampa che poi nel momento in cui uno deve andare a studiarli la serigrafia l'ultima desta chiaramente un manifesto seri grafico
E il permette una produzione molto più di usano molto più semplice
Da realizzare ma ovviamente con tecniche ma qualità differente si guarda la grafica d'impresa si registra con il Partito repubblicano e Michele Spera il primo caso di un graphic designer a cui è affidata l'immagine coordinata di un partito
Cioè l'influenza della grafica piatte eradicare dell'atelier Popular del maggio francese questo qui
Dei commi della cultura pop e psichedelica americana
Quella successiva agli anni Settanta che sono dal punto di vista politico
Che sono dal punto di vista politico
Tragici e dolorosi per certi versi però rappresentano per il manifesto un movimento eccezionale
Sia per il grande utilizzo che ne viene fatto sia per la proprietà di linguaggi e di stili
Fatto è che l'ingresso nella sfera pubblica di nuovi attori politici portatori ideologia e culture politiche differenti rispetto a quelle dei partiti tradizionali che avevano Partito comunista anche graficamente si orientano verso il scuole tradizioni società arrivano dei nuovi soggetti
E ovviamente questi ma i soggetti sono molto più liberi attingono a culture e valori universi di riferimento universi simbolici appunto assolutamente diversi e il manifesto si vede la differenza
Ci potrebbero anche proseguire no nei vari anni ma oltre che per ragioni di tempo c'è da dire che nei decenni successivi la fine dei partiti
E delle culture politiche storiche si riflette anche in maniera diretta su un manifesto politico che tende a perdere i vocabolari simbolici identitaria risultare molto più standardizzato incentrato pochi elementi ricorrenti
Si parla meno di politica nei manifesti cinque Rizza meno un universo simbolico politico arriva al marketing arrivano le agenzie e quindi si si è si si rivolge non più al grafico
Steiner comunista e galattico
Prima che comunista e poi grafico per a così dovevano essere e ha adesso si ci rivolge sul mercato e chi farà la famosa campagna nell'ottantasette la famosa Forza Italia della democrazia cristiana dell'ottantasette l'Agenzia resti CGI con Mignani
La stessa che fare pubblicità di Moody'mondi Mulino Bianco o che fa Ramazzotti da bere Milano da bere quindi è ovvio che i codici son quelli
E e quindi anche questo è un fenomeno vediamo quella dopo qualcosa viene cioè insomma c'è un cambio un registro forte no e son tutti simili potremmo dire a parte che il leader si avvicina leader ti sorride quindi viene meno il Tanque era quello che veniva detto la prossimità della distanza il significato della distanza la distanza significava autorevolezza significa prestigio improvvisamente il leader ci viene addosso e ci ride
E quindi c'è un profondo cambiamento e ce ne vediamo gli ultima nei testi dell'ultima i principali dello dell'ultima campagna elettorale se manda l'ultima grazie
E crediamo insomma che c'è poco c'è uno slogan una faccia e un simbolo a lezione facciamo il gioco girate lo slogan che funziona benissimo se mettiamo pronti alle se mettiamo credo la Meloni e se mettiamo diritti la funzione non pensate come erano connotati quei manifesti di prima
Già solo l'immagine quello che c'era e esprimeva un contenuto in esprime un'ideologia quindi dal punto di vista documentario i manifesti raccontano i fatti e gli eventi che hanno segnato l'Italia repubblicana esso un importante documento della dimensione politico-istituzionale
Nei manifesti presente la storia della comunicazione visiva e delle sue stagioni scuole movimenti così come l'evoluzione della grafica italiana che porteranno anche politica ragionare in termini appunto di immagine coordinata di prendi merci
Nei manifesti c'è la storia della pubblicità italiana e delle sue stagioni dalla fase del cartello Nismo e della réclame al marketing di Marta e ancora la storia dell'illustrazione del fumetto dei consumi insomma
Molto di più di quello che De Pasquale diceva prima un materiale effimero da questo punto di vista o Matera estremamente denso manifesto politico
Sebbene oggetto di rapido consumo in quanto realizzato per un fine ben preciso è soggetto a una rapidissima obsolescenza è un testo complesso ricco articolato potremmo dire un testo colto
In quanto capace di parlare in maniera più o meno esplicita diversi linguaggi
E di attingere a diversi universi simbolici
Di questa ricchezza si sono nel tempo a corte diverse discipline ambiti scientifici che hanno iniziato a considerarle studiarlo prima di tutto la storia
Grazie a un allargamento dello Statuto della fonte documentaria che incluso le immagini e i prodotti dell'industria culturale che sono stati ritenuti i documenti a tutti gli effetti scuole negli annali eccetera
Quindi la storia dell'arte
Che ha guardato manifesto politico concreto con i criteri e le categorie analitiche sviluppato e messo a punto nello studio dell'iconografia sacra religiosa abbiamo visto prima l'esempio di splende e Antonello da Messina
E a seguire la linguistica la semiologia che hanno indagato i meccanismi di senso i processi di significazione esplicito nascosti e quelle scienze politiche sociologia comunicazione l'antropologia gli studi visuali che hanno promosso un generale però
Più di rivalutazione della dimensione visiva su quella sociale prevalentemente la lettura visiva che guida l'interpretazione sociale si dice adesso e non l'opposto
Il manifesto
E portatore di una struttura della visione
è un progetto coerente di comunicazione egemonico minoritaria
Si avvale dei freni interpretativi diffusi
Gioca sulla distinzione di Magic Victor i tiri Zeccone indici simboli utilizza significanti per evocare significati instaura con i dispensari diversi universi relazionali
Basati su differenti livelli di competenza alla scorsa contraddice Baia scultura Ale l'immagine allude richiama evoca e questa la potenza del Manifesto il manifesto è un testo che non definisce solamente i contenuti e significati interni ma ridefinisce anche aspetti per così dire Esterni che riguardano un rapporto che l'immagine instaura con chi la guarda
La distanza dal punto di vista dei quali soggetto si mostra sui mostra frontale lontano vicino sorride meno
Laterale
E ancora al punto di osservazione dato il fruitore perché è lui che decide da che punto di vista noi lo guardiamo superiore incisore paritario pensate
L'importanza di questi elementi nel caso dei ritratti politici inoltrati politici pensate ritratti di Mussolini in un certo modo pensate ritratti di altri leader politici distante improvvisamente abbia visto il leader ci viene in faccia ha tra l'altro assumendo una
Estetica che non è più un'estetica della politica quello mai viste etica molto più dello star system quei quei quelli politici sembrano più attori sembrano più personaggi dello spettacolo nelle modalità incluso non troverete mai manifesti e dico sempre di De Gasperi di Togliatti e di nemiche sorride in primissimo piano
Non esiste
C'è e un salto culturale chiaramente nei codici culturali profondo
Grazie ai contributi sviluppati all'interno questa discipline semi oggi più consapevoli del valore del semplice manifesto elettorale settanta cento e quindi dell'importanza della sua conservazione classificazione si pone a questo punto il tema centrale di questa giornata di studi e di confronto
Fra alcuni dei principali soggetti deputati alla conservazione di questi materiali raccogliere conservare classificare rendere accessibili manifesti politici sono compiti
Che si scontrano con difficoltà logistiche e tecniche economiche produttive e culturali
L'ampia produzione di manifesti pone problemi di raccolta
La loro a quantità c'è una quantità enorme non semplicemente la pluralità ma
La molteplicità di materiali prodotti lauro dimensione poni provvisto cacciò di stoccaggio la povertà e bassa qualità di supporti è stato detto navette difficile la conservazione
Infine la poca attenzione prestata loro stesso dei soggetti produttori partiti movimenti leader studi grafici e agenzie
Che ne hanno una visione totalmente strumentale finalizzate limitata la battaglia politica rende difficile recuperare informazioni non c'è l'importante è non loro classificazione quando
Pervenuto lo Sturzo anche a Gramsci quando facevo libro sul
Scorre nelle campagne elettorali guardando ai vari faldoni propaganda presso l'ufficio stampa e propaganda trovavo tantissimi minute di tutto quello che siamo anche conservati fogliettini di retro su cui c'era al l'appunto del del del del segretario delle spore
Di contenuti eccetera ma quelle più nulla su quanti manifesti erano stati prodotti di chi gli aveva prodotti dove erano stati inviati quand'era stato programmato perché viene considerata su il manifesto si dice sempre il giorno dopo e buono per girarlo
Ah quando c'erano i militanti subì il furto lo spazio bianco scrive dirò appiccicati fuori e quel manifesto era andato quindi insomma questo era assolutamente centrale
Oltretutto appunto si vedeva prima molti sono i fondi diffusi adesso che ci sono gli archivi non ufficiali ma sono raccolte fatte da ex militanti da ex Pica estremamente difficile riconnettere ricco è ricco il per ricongiungere e quindi sono vecio sono presenti per fortuna le competenze per ragionare sugli aspetti sia tecnici sia culturali
Un'ultima notazione finale non di poco conto però mi sia consentito sulla natura di questo convegno manifesto politico e sociale dell'Italia del Novecento
Così come l'abbiamo conosciuta o e per ciò che è finito è morto ragioni che
Poiché economiche sociali anche politiche all'origine di tutto ciò quindi per certi versi possiamo rallegrarci che l'annoso problema della loro futura classificazione conservazione sembrerebbe da questo punto di vista superato scongiurato
Però il manifesto è stato sostituito da e moltissimi artefatti digitali diffusi in rete da partiti e candidati la formula più note di sintesi indefinita e quella del web card a pochi sono i meme leggi i fischi figlio sociale tutti oggetti estremamente significativi e importanti documenti di trasformazioni di trasformazione che era scusate importanti documenti di trasformazione rapidissime profonde
Nelle culture politiche nel costume nel linguaggio nella società ebbene tutti questi materiali sono soggette ad un'altrettanto rapida e radicale dispersione non voglio porre oggi di fronte a ulteriori problemi tra l'università abbiamo a attivato due archivi di conservazione raccolta di questi materiali uno presenterà cogliamo gli spot politici spot politico e i quelli conti commercial per capire che negli anni ottanta e novanta sono determinanti nel segnare anche il cambio da di passaggio nei cui nelle culture nei linguaggi nei valori politici de e assolutamente sono assolutamente
Sparsi non esistono li abbia raccolti noi grazie a un prima di alcuni anni fa e l'unico luogo dove sono conservati ne abbiamo più di settecento adesso sono all'interno appunto di quest'archivio e e stiamo raccogliendo anche materiali digitali
Ad esempio se ancor Perparim al Parlamento europeo stiamo raccogliendo le campagne elettorali dal dal settantanove ad oggi sembra appunto che gli stessi soggetti produttori non abbiano alcun interesse
A
Conservare questi oggetti che sono stanziamenti documenti delle varie culture politica
Oggi è possibile incontrarci in occasione del recupero di un fondo di manifesti elettorali prodotto settant'anni fa non ci saranno libere un link un simile lasso di tempo per recuperare conservare i prodotti della comunicazione politico odierno
è un patrimonio che sta andando perdendo sì e sulla cui conservazione le autorità i principali archivi
Dedicate alla conservazione del nostro patrimonio documentario
Dovrebbero interrogarsi non solo i manifesti ma anche tutto questo materiale che sta sparendo che ormai la realtà della comunicazione politica di oggi ma che sta sparendo con una velocità enorme che non sarà più possibile conservare grazie
Ringrazio moltissimo il professor Morelli per questa interessantissima relazione particolarmente utile a me che faccio a chi come me fa Dini insomma si occupa di valorizzazione di didattica
E siamo sempre la ricerca di nuove chiavi di lettura di nuove strategie diciamo per comunicare nel mondo così un po'nascosto degli archivi a una utenza allargata un pubblico non specialistico e soprattutto al mondo della scuola
Con la sua relazione chiudiamo questa prima parte della nostra giornata e un quarto d'ora di pausa a mezzogiorno si ricomincia con il comma il fare rete diciamo all'insieme di fare rete con i vari quell'esperienza dei vari istituti diciamo conservatori di questa tipologia documentare Rieti
Sono molto felice
Al Elsa Morante nasce le
La luce
Andando questi manifesti abbiam fatto diciamo chiedo giù stazione c'è tutta una serie di cose tramite ma dice dire che infatti una nuova per sancire preso avrebbe quest'anno
Dati diciamo organizzato tradizionale presso dove si diciamo bensì vent'anni fa un intervento
Su questa su questo laboratori saranno indagati Teresa
Sembra Puglia allora asciutto faranno soltanto i ragazzi hanno accumulano prodotti vennero
Lo stile però nuove diciamo
Rimane ben chiara
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Nei governi comunque no l'attuale autrice
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Guai se cominciano a prendere posto questo qui economiche avvenente quindi è emerso son quindi va prima il video
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Sul suo alimentato si è però dobbiamo comunque dare il segno andare in cucina e noi siamo autonomi ottantuno
Allora vorremmo riprendere adesso i lavori dopo questa pausa e
Abbiamo come intervento molto importante la la la la direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea dottoressa bushiani
Che ci parlerà dell'attività naturalmente
Della del della della biblioteca dell'istituto e poi ci sarà un video che descrive manifesti su cui sta lavorando la biblioteca
A cura appunto di della dell'attivista che sta che sta Oriana Rizzuto che stava ordinando questo fondo
Do la parola dottoressa rovesciare
Allora grazie buongiorno a tutti anche io devo unirmi ai ringraziamenti all'Archivio centrale
E dello Stato al sovrintendente andrà De Pasquale a Caterina se alla dottoressa Ceglie per aver organizzato questo incontro che insomma voglio esprimere il mio apprezzamento perché è importante e necessario come è già stato più detto detto più volte nel corso della mattinata un confronto tra gli istituti che conservano questo tipo di collezioni
Sia anch'sia per valorizzarli renderli noti e far riconoscere ma anche e soprattutto proprio un confronto prezioso di di trattamenti Novelli modalità eccetera per cui ognuno di noi o in diverso modo sta in questo periodo in qualche modo organizzando e catalogando questi fondi di manifesti allora il sull'importanza del Manifesto è stato ormai detto
Dai iniziato dottor De Pasquale la sovrintendente ma soprattutto anche professore Novelli che ha un grande studioso diciamo forse più grande studioso cioè in questo momento nel nostro Paese su questo tipo di fonti e quindi sull'importanza di questi documenti e stiamo tutti consapevoli e siamo anche consapevoli del fatto che c'è una e crescente attenzione da parte del mondo della ricerca degli storici proprio nei confronti di questi documenti che come è stato detto possono essere letti a indifferente a differenti livelli e in diverse maniere e da differenti
Discipline quindi è è di fondamentale importanza che questi materiali vengano Renzi disponibili il più possibile
Allora e già anche stato detto come questi materiali sono conservati in diverse tipologie di istituti biblioteche archivi e pubblici e privati fondazioni di vario genere
E il luogo di conservazione dipende ovviamente dalle origini in cui si sono costituite
Le raccolte non lo diceva anche all'inizio dell'incontro il dottor De Pasquale e che possono essere il prodotto o dell'attività di enti produttori come per esempio i partiti i sindacati non c'è stato
Già più volte ricordato e quindi vengono poi conservati negli archivi quindi sono parte proprio dell'attività dell'ente produttore ma nascono invece a volte anche in altri modi
Come collezioni che vengono costituite in un secondo momento e questo è il caso delle collezioni conservate presso la Biblioteca
Di storia moderna e contemporanea di cui ora brevemente di accennerò per poi lasciare la parola al video dove la dottoressa Oriana Rizzuto che oggi non può essere qui con noi in cui però ci illustrerà proprio il tipo di lavoro che stiamo facendo sul fondo dei manifesti politici e sociali del novecento allora
Sul fatto che come appunto le origini di questi di queste collezioni per quanto riguarda la biblioteca noi abbiamo diciamo tre importanti nuclei
Di questo tipologia di materiali il primo nucleo consiste in settanta mila bandi legittime fogli volanti che sono prevalentemente del settecento e dell'Ottocento
Questi documenti erano stati emanati dalle autorità politiche territoriali degli Stati preunitari ovviamente e e sono in particolare molto
Diffusi anche molto consistenti quelli dell'età napoleonica in cui la diffusione di questo tipo
Di Bandini manifesti e proprio per lui comunicare le decisioni politiche amministrative eccetera era assai assai diffuso
Allora questa raccolta a origine ecco qui non possiamo dire niente all'attività di un ente produttore né dall'attività di un collezionista privato che poi invece nel caso di un'altra delle nostre raccolte
Ma questa raccolta origine direi proprio da un progetto che io definirei culturale ma anche politico istituzionale che fu fatto proprio alla fine diciamo così del periodo risorgimentale da illustri studiosi ma anche uomini politici in quell'epoca
E mi riferisco quindi al fatto che nel mille ottocentottantaquattro Pasquale Villari che era noto studioso e storico ma anche un un deputato e propose alla Camera dei deputati di stanziare un importante consistente diciamo così stanziamento proprio economico per costituire una grande racconta che potesse documentare tutta la storia
Del processo risorgimentale che si era appena concluso da pochi anni siamo mille ottocentottantaquattro la presa di Roma
Di pochi anni prima quindi con questa diciamo così intelligenza lungimiranza si decise proprio di creare questa raccolta è questa raccolta è all'origine stessa no della della nostra biblioteca che non molti di voi sapranno si chiamava in origine
All'inizio era costituita come sezione risorgimento della biblioteca nazionale di Roma
Vittorio Emanuele e in un secondo momento divenne Biblioteca Centrale del Risorgimento poi divenne biblioteca
Museo archivio del Risorgimento fino a prendere la denominazione attuale nel mille novecento trentasette quindi l'origine stessa della biblioteca è questa di essere una raccolta
Di documenti del Risorgimento e italiano e tra questi documenti come vi dicevo appunto abbiamo sono cioè di tutto pubblicazioni monografie dirlo insomma materiali di ogni genere anche perché seguito
Fu costituito insomma all'inizio appunto inizia il direttore della nazionale di Roma a raccogliere questa documentazione l'acqua nel mille novecentosei fu costituito il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento italiano di cui fu presidente Paolo Boselli che poi fu anche presidente del Consiglio
E che continuo in questa raccolta avevano una serie di corrispondenti locali in tutta Italia e mandavano diciamo così delle circolari in cui dava l'indicazione del tipo di materiale da acquisire e tra questi materiali c'erano proprio i manifesti bandi eccetera che venivano chiamati materiali effimeri come anche ricordata il sovrintendente questa mattina c'erano materiali che erano proprio a rischio poi di dispersione più di quanto non lo fosse
Libro una rivista e quindi c'era particolare cura a a recuperare anche questi materiali allora questo fondo è per lo più catalogato e anche digitalizzato può essere consultato attraverso la nostra di Gitega sul sito internet della biblioteca o anche molti sono IBAN riempiti della Repubblica romana e che quindi possono essere consultati nella banca dati della Repubblica Romana sempre attraverso il nostro sito il secondo un nucleo di diciamo manifesti
Di che di di cui voglio parlare quello relativo alla prima guerra mondiale che di fatto prosegue diciamo l'attività che era iniziata con il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento perché sempre con questa intelligenza e lungimiranza che devo dire ogni volta mi sorprende con lo scopo a pensare al confronto magari in quello che accade oggi con lo scoppio
Della guerra mondiale il Comitato decide immediatamente di iniziare ad acquisire anche tutti i materiali relativi alla guerra in corso anche perché la guerra sapete era considerata per la questione delle terre credente come diciamo così l'ultimo compimento degli atti del Risorgimento e quindi anche lì iniziò questa cospicua raccolta e anche da questa noi abbiamo in biblioteca
Questo fondo Prima guerra mondiale nel quale abbiamo duecento manifesti illustrati i bellissimi di cui uno è stato
Presentato nel
Nella relazione del professor Novelli che sono soprattutto manifesti di propaganda
Manifesti dei sette ubicati in occasione del sei prestiti nazionali che erano stati lanciati proprio per sostenere le spese dell'impresa bellica e anche della Croce Rossa o anche dei vari comitati di assistenza
Civile questi manifesti sono abbastanza conosciuti sono di bellissima frattura e e possono essere anch'essi consultati nella nostra di Gtech ha ma non solo perché questi manifesti insieme anche agli otto mila manifesti a stampa di solo testo sempre relativi al periodo della guerra io so duecento illustrati ottomila stampa
Che era erano stati prodotti questi ultimi dalle varie autorità politiche territoriali militari sia delle zone civili diciamo del fronte interno ma anche delle zone di guerra quindi coprono
O tutto il territorio nazionale
E questi tutto questo nucleo di manifesti può essere anche consultato nella banca dati quattordici diciotto curata dal ricco dall'Istituto centrale del catalogo unico delle biblioteche
E nella quale tutti i nostri documenti sono confluiti quindi anche questa raccolta come quella del Risorgimento ha diciamo così un è un progetto culturale e direi anche pubblico istituzionale no è ecco insieme ai documenti raccolti dal Comitato poi in questa raccolta sulla guerra erano confluiti
I tutta la documentazione raccolta dall'ufficio storiografico per la mobilitazione industriale che era stato istituito nel mille novecentosedici anch'esso con il compito di raccogliere tutta la documentazione relativa alla grande alla guerra in corso
Ecco questi diciamo sono il TG due nuclei che insomma hanno in qualche modo sono assai importanti per la nostra biblioteca ma il centro del nostro intervento oggi
è visto che parliamo dei manifesti
Del novecento i manifesti politici e sociali del Novecento
E quello di questa raccolta che noi e possediamo di nove mila manifesti illustrati che testimoniano l'attività di partiti sindacati associazioni culturali associazioni ieri religiose ricreative ambientaliste
Movimenti mai vari gruppi femminili e femministe in un lungo arco cronologico ti tempo che nel mille novecentoquarantaquattro al due mila e dodici
L'origine di questa raccolta invece una collezione privata
Che era denominata archivio del manifesto sociale raccolta da due collezionisti Patrizia la gioco Lazoi e Luigi Martini devo dirvi che Luigi Martini e oggi qui in sala e ci fa davvero molto piacere averlo qui perché tutto quello che vedrete ora è frutto insomma del del suo lavoro e della sua raccolta
Allora queste raccolte come private come è stato detto sono anche poi confluite in istituzioni pubbliche o perdono per acquisto nel caso in questo fondo è stato diciamo l'acquisto era stato finanziato dalla direzione generale delle biblioteche
Nel due mila dodici ma ci sono anche altre collezioni per esempio la più grande collezione di manifesti illustrati presenti in Italia che non sono manifesti politici e sociali ma sono manifesti commerciali di pubblicità
è la collezione Salce che si trova a Treviso che consta di circa venticinque mila manifesti nucleo originale che erano stati appunto raccolti da questo collezionista Nando Salce a partire dato dalla fine dell'ottocento fino al mille novecentosessantuno anno della sua morte lascio per testamento questa collezione allo stato infatti ora fa capo al nostro ministero ed è quindi più che altro anche visitabile come un diciamo siccome un museo c'è un'esposizione museale nomi questi manifesti
Allora tornando a questo fondo e di cui ora l'intervento di Oriana Rizzuto che vedrete vi farà vedere molte immaginarvi fanno anche di darà anche l'indicazione di come noi
Lo stiamo trattando voglio dire che anche questo allora in fondo arrivando teca nel due mila dodici poi come sapete la situazione
Delle delle delle risorse umane e del personale scarsissima in tutti i nostri istituti per cui è stato sistemato diciamo così ordinato fisicamente il sistema attendere cassettiere fatti dei primi
Lavori ma coi solo adesso quest'anno abbiamo dato il via grazie a un altro finanziamento della direzione biblioteca ha un lavoro diciamo così completo complessivo di catalogazione e digitalizzazione che abbiamo affidato a due società di comprovata esperienza
Che sono bivio Nova per la catalogazione e che indossa invece per la digitalizzazione
Quindi noi speriamo entro la fine di quest'anno di completare questo lavoro e tutto il naturalmente noi cataloghi ammesse viene come poi libera
Detto e seguiamo naturalmente le linee guida del lì uno che erano state citate anche dal dottor De Pasquale prima le linee guida per la digitalizzazione dei bandi manifesti fogli volanti anche le linee guida di catalogazione
E tutto questo quindi confluirà in SBN il nostro sistema bibliotecario nazionale
E la cosa bella che mi sembra importante segnalare che con l'azienda del manifesto ci sarà anche i link all'oggetto digitale quindi guardando la scheda si potrà immediatamente
Tramite SBN aprire l'oggetto digitale
Voglio anche dire che mi fa piacere che oggi dopo di me dopo di noi parleranno dei vari istituti culturali romani che conservano i manifesti che comunque sono in Rete stretta con la biblioteca perché fanno parte delli polo degli stipendi SBN ieri proprio quello degli istituti culturali di cui la biblioteca il coordinatore quindi condividiamo già da molti anni le risorse catalogo grafiche e bibliografica anche se ovviamente in questo caso immagino ora sentiremo che hanno anche delle sistemi di e catalogazione diversi anche perché loro conservano forse più quelle collezioni di cui dicevamo prima che erano parte diciamo così di fondi archivistici perché prodotti da e da insomma che sono conservati negli archivi degli stessi enti produttori ecco voglio solo dire per ricordare insomma qualcosa comunque di importante che tre mila questi manifesti della collezione appunto archivio del manifesto sociale erano già confluiti prima dell'acquisizione da parte della biblioteca nella banca dati
Manifesti politici della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna che è stata più volte
Ricordata che era stata diciamo così aveva avviato insomma questo portale già a partire dal due mila che ora diciamo contiene circa quattordici mila manifesti anche questo progetto era stato comunque finanziato dal dal nostro
Dal nostro ministero altre attività di promozione e valorizzazione di questo fondo di cui vi sto parlando erano già state e portate avanti dal collezionista spesso da Luigi Martini erano state già fatte alcune piccole pubblicazioni ma anche alcune mostre importanti e ricordo rossa che era la mostra per il centenario
Della fondazione della CGIL anche con un importante un importante catalogo quindi io ora su questo mi fermo e parlerà vi farà vedere Oriana Rizzuto il lavoro che stiamo facendo vorrei però fare anche con riferimento a quanto è stato detto prima
In particolare nel nella relazione del del professor Novelli una riflessione proprio su sull'importanza di queste fonti quindi abbiamo detto che c'è stata negli ultimi anni negli ultimi dieci quindici anni insomma una grande attenzione no da parte del mondo degli studiosi verso i manifesti
Del Novecento
Che sono appunto una fonte che può essere letta in tanti modi e studiata da diverse da diverse discipline questo già all'estero non si molto fatto con l'annuncio al professor Novelli con questi anche le nuove correnti storiografiche il visual stabiesi calcio allo stadio Is ma anche in Italia
Insomma sono stati fatti alcuni studi importanti
Il primo occuparsene forse possiamo dire che è stato tra i primi a occuparsene Giovanni Luna anche uno storico appunto che dell'una scusate uno storico importante che a tra i primi diciamo così
Utilizzato quelle cosiddette nuove fonti le fonti audiovisive il cinema le cartoline tutte fonti che erano poco utilizzata nella ricerca storica in cui nel due mila e otto
Scrisse un saggio
Che era la politica sui muri i manifesti del sessantotto in nell'arte per la strada e manifesti del miraggio francese in questo saggio insomma di notevole interesse lui dice erano parole di carta affidate ai manifesti agli slogan alle scritte ma erano parole che si facevano ascoltare in grado di infrangere il silenzio
Della stampa e degli altri mezzi di comunicazione e già qui ci dà una linea di lettura no che alcuni di questi manifesti quindi comunicano
Messaggi idee eccetera che non non non non non erano invece veicolati attraverso gli altri strumenti di comunicazione tradizionale e però allora mentre come è stato più volte detto ribadiamo e il nostro lavoro di oggi e quello che stiamo tutti facendo nei nostri istituti è molto importante per lo studio della storia
Del Novecento come diceva il professor Ivan Novelli qui si apre tutta un'altra frontiera nel senso che ai giorni nostri il manifesto come sappiamo ha perduto la sua la sua diciamo così importanza ma invece a hanno acquisito ormai è la nuova frontiera delle fonti degli storici del futuro sono altre sono la televisione web tutto quello che viene pubblicato sul web e i social media ma anche se volete altre forme
Per esempio la street art no parliamo di baschi che è il più famoso ma di tanti altri infatti un libro del professor movente è stato prima citato i manifesti politici storie immagini dell'Italia repubblicana del due mila ventuno si chiude proprio l'ultima immagine
Non è un manifesto
Non è un un opera di street art che comparse sul Collegio Romano non mi ricordo in che anno che rappresentava due mila diciotto rappresentava un bacio tra Salvini e Di Maio ecco e lo utilizza proprio a chiusura di questa carrellata di manifesti in cento manifesti in cui praticamente ricostruisce la storia dell'Italia dalla Repubblica giorni nostri
Lo cito con piacere perché voglio dire che il professor Novelli a parte che ha utilizzato in questo libro alcuni dei suoi manifesti ma devo dire che con noi ma ho capito quello ha fatto anche con tutti gli altri istituti
Ha svolto un ruolo molto importante che direi anche proprio di stimolo alla a lavorare su questi fondi no a farci comprendere l'importanza di questi fondi e della necessità che questi fondi venissero catalogati e messi
A disposizione degli studiosi questa è una cosa che abbiamo sempre saputo Tutino che conserviamo i fondi per la ricerca storica che c'è uno stretto rapporto tra noi istituti di conservazione e gli studiosi che vengono a consultare le nostre fonti ed è un rapporto reciproco no di di influenza reciproca perché laddove c'è una richiesta da parte degli studiosi di una certa tipologia di i documenti di materiali fondi archivistici che in una certa epoca è chiaro che istituti di conservazione tendono a investirci per poterli questa era una delle cose che insegnava la Carucci sei tre nelle sue lezioni il non giustifica e e invece al contrario
Succede che quando un istituto ordine mette a disposizione dei fondi cominciano le ricerche su quei fondi e quindi ha un rapporto veramente reciproca devo dire che possono meglio ho capito che l'ha fatto con tutti noi anche noi in Libia teca per lui venne da noi la prima volta che alcuni anni fa a presentare un libro nella sala conferenze e ride affisse alle pareti fuori dalla sala conferenze due manifesti delle elezioni del quarantasei uno socialista
E uno comunista ed ebbe come un'illuminazione più naturalmente già stava studiando
Queste cose quando se perché avevamo questo fondo di nove mila manifesti di quel periodo eccetera cominciò un'opera di diciamo così di pungolo no che ci è stato molto utile abbiamo anche fatto una convenzione attivato una convenzione tra la biblioteca e l'Università di storia trenta dipartimento appunto
Dove segna il professore
Il professor Novelli abbiamo avuto uno stagista che ha lavorato da noi abbiamo anche collaborato
Fornendo dei materiali ora questa banca dati che citava prima sul sulle campagne elettorali europee quindi insomma è molto importante questo
Ecco però concludendo io vorrei dire raccogliere un po'anche quello che diceva il professor Morelli a conclusione del suo del suo intervento è e di assoluta importanza in questo momento
Concentrare l'attenzione su quelle che le sono le fonti di oggi
Prodotte oggi diciamo che saranno studiate non domani perché se non si noi stessi istituti di conservazione delle fonti se non cominciamo a occuparci appunto della conservazione di queste fonti e molto andrà perduto quindi come diceva prima anche la la collega della Soprintendenza al soprintendente archivistica Giovanna giubbini e ci citava come negli anni novanta erano iniziati questi gruppi di lavoro per proprio per andare a studiare delle soluzioni per non perdere non gli archivi
Dei partiti che si stavano in quel momento sciogliendo e lo stesso io penso bisognerebbe che il ci fosse diciamo così un attimo nata un'attività si legata proprio a tutta la produzione e di queste fonti di oggi perché e concludo con un'altra citazione di De Luna
Che diceva in un articolo sulla Stampa recente il cui recessiva proprio il libro il professor Novelli
E iniziava dicendo quando parlava muri i muri hanno parlato per tutto il Novecento scrivere sui muri è stato uno dei principali strumenti per dare idee rabbia speranze e desideri
Frustrazioni e i manifesti eccetera e conclude USA articolo dicendo
Oggi unità sono in un silenzio rotto solo da enormi cartelloni pubblicitari fatti per essere guardati non più dei militanti e degli elettori novecenteschi
Ma dei consumatori e dei frequentatori del web un passaggio di testimone è avvenuto ecco io penso che tutti noi ora dovremmo occuparcene grazie
Sì ma ringrazio intanto la la la dottoressa Luciani per questo
Questo panorama degli studi e anche del diciamo nel della del della dell'importanza di questa della suo istituto perché raccoglie rispettivamente una parte enorme di documentazione e soprattutto il focoso secondo me proprio sul fatto della per la conservazione della conservazione di questi nuovi di nuove questi nuovi strumenti di comunicazione perché possiamo tranquillamente dire che ormai il manifesto come l'abbiamo conosciuto assolutamente non c'è più ma perché non c'è più la militanza non ci sono più avvertiti ma ci sono no militanti che vanno in girata accennare a dare volantini per strada e quindi è un mondo che ormai non esiste più e soprattutto secondo me e ancora più difficile raccogliere il i la documentazione di questo tipo da del dei movimenti diciamo dei dei movimenti politici che sono anche durati lo spazio debiti poco di poco tempo soprattutto non hanno alle spalle un partito organizzato che già diciamo a questo punto di vista agli istituti che si occupano della conservazione del loro materiale mentre invece diciamo elementi per immanente molto più più difficile e adesso vogliamo conto mandare questo Guido
Si verifica ogni Oriana Rizzuto che la la collega della biblioteca che sta seguendo in modo particolare la catalogazione in questo fondo dei manifesti politici e sociali del Novecento
Grazie tenta di partecipare alla giornata di studi sul manifesto politico e sociale organizzato dall'Archivio centrale dello Stato
Oggi vi illustrerò il fondo dei manifesti politici e sociali della Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Il fondo è stato acquisito nel due mila dodici ed è costituito da circa nove mila pezzi copre un arco temporale che vada al mille novecentoquarantasei al due mila dieci circa
E non commenta l'attività di partiti sindacati e altre realtà associative di carattere politico sindacale ricreativo religioso dell'Italia repubblicana fino ai nostri giorni
Circa tre mila di questi manifesti sono stati digitalizzati nel due mila grazie ad un Prodi letto che ha unito diverse istituzioni culturali è promosso dalla Fondazione Gramsci Emilia Romagna
Manifesti politici son trittici
I manifesti provengono dall'archivio del manifesto sociale AMS formatosi nella seconda metà degli anni ottanta su iniziativa di Luigi Martini che Patrizia Lazoi con l'obiettivo
Vi favorire la costruzione in Italia di un centro di raccolta
Documentazione e studio nei manifesti prodotti in Italia appunto dal dopoguerra in poi
Si spazia dai manifesti del mille novecentoquarantasei reati e divulgati dai diversi partiti in occasione delle votazioni del due giugno
Però monarchia compro Repubblica
Io no quelli dei riscontri piazza ogni scioperi degli anni settanta
O ancora dai manifesti con una grafica d'arte Carrère sensibilizzare a temi di particolare importanza come quelli di notevole caratura artistica reati da Ennio Calabria in occasione per esempio di alcuni appuntamenti a carattere nazionale sindacale come erano gli appuntamenti del Primo Maggio
La maggior parte della raccolta rizzare agli anni ottanta due mila dieci ed è un gruppo
O cospicuo di pari centinaia di pezzi l'associazionismo sindacale in primis rappresentato da
Numerosi
Numerosi pezzi prodotti sia a livello nazionale che a livello lo lo cale dalle organizzazioni di categoria
Delle forze politiche dell'Italia repubblicana coi sono documentati sia i grandi partiti di massa che quelli rappresentati a
A livello parlamentare sia formazioni extraparlamentare extraparlamentari attive dagli anni sessanta in poi
E ancora sono rappresentate aggregazioni giovanili ricreative e sportive ambientaliste femminili e femministe
Anche legate ad esperienze locali o o poco limitate nel tempo come possono essere i centri sociali di nuovo le campagne antinucleari le manifestazioni antimafia
Eccetera all'interno della raccolta
Poi sono inoltre presenti dei nuclei gli organici i manifesti e documentano l'esperienza grafica di importanti artisti contemporanei anche di caratura internazionale come Renato Guttuso Sebastian ma tascabile diciamo pure Nani Tedeschi Gianni Sassi e in tanti altri
E quindi dicevamo non solo partiti politici la raccolta comprende manifesti di associazioni gruppi enti pubblici sindacati partiti movimenti di carattere territoriale e quindi a CCG il si
Come per Lotta continua a ACLI inutili movimento studentesco e centri sociali lega Nord Forza Italia e tantissimi altri partiti
Soprattutto come stiamo vedendo
Tanti differenza anche di di formato enti illustrazioni quindi come i testi prettamente grafici a manifesti comunità diciamo con solamente testuali
Questi documenti grafici sono considerati oggi ha ragione nuovi nuove fonti storiche e svolgono
Alcune funzioni generali di orientamento sulle forme della comunicazione visiva e sulle trasformazioni delle campagne d'Italia
Diciamo sia elettorali che di comunicazione i manifesti quindi sono la testimonianza dell'evolversi del linguaggio grafico del nostro Paese e allo stesso tempo della trasformazione del ruolo del Manifesto nella comunicazione politica dicevamo e anche sociale
La raccolta rappresenta dunque un importante Fondital per ciò che riguarda la storia
E di associazioni part
Di imbonimenti le cui strategie di propaganda e promozione
Sono state diciamo attuate sia nel rapporto diciamo delle associazioni con i propri aderenti sia in relazione con i destinatari del messaggio
Sul fronte degli studi storici in particolare si è segnalata una produzione che grazie all'estensione dello status il documento anche ai materiali visivi
Ha fatto in modo che crescesse l'attenzione verso i manifesti le locandine ISFOL i volantini leggo niente e i vari prodotti riferibili alle campagne e le tornate elettorali
Oggi in occasione abbiamo portato avanti delle delle dei manifesti e riferiti proprio alla alle elezioni del mille novecentocinquantatré
E anche e le campagne elettorali e le forze politiche del dopoguerra sono ampiamente rappresentati dicevamo anche se
Questo settore può essere considerato un po'meno originale meno interessante anche perché si tratta di materiale in gran parte molte e ampiamente studiate i manifesti dei partiti sono fonte significativa e dei mutamenti subiti dalla comunicazione come basti pensare ed alle modalità mite comunicativa introdotte da Forza Italia e dal suo leader Silvio Berlusconi che con le massicce
Campagna mass mediatiche che hanno interessato le affissioni pubblicitarie attraverso poster elettorali giganti scusi capillarmente in ogni angolo della della strada
Hanno ha fatto parte della storia diciamo nella di questo paese della comunicazione politica di questo Paese quindi vediamo qui diciamo due rappresentazioni degli anni novanta vano
Vito Forza Italia e poi ovviamente anche la nascita della verità della vita no
Le immagini in passato sono state considerate per lo più come materiali corredo non di primarie in
Danza e solo negli ultimi anni si è iniziato un percorso di ricerca in ambito scientifico sulla comunicazione politica
Con una particolare riguardo all'immagine e ai manifesti intensi proprio come prodotti documenti sociali capaci cioè di fornire chiavi interpretative
Delle culture politiche e della società con i suoi processi interni e quindi produttivi comunicativi
E partecipativi
Importante ribadire il ruolo che hanno ricoperto coprono i manifesti nella storia
Nel mondo della comunicazione politica ed elettorale e che non sempre hanno ricevuto un'adeguata attenzione da parte degli studiosi anche forse per la scarsa accessibilità delle raccolte e dei luoghi di conservazione
E pertanto fondamentale ribadire il ruolo che istituzioni come le nostre sono chiamate ad adempiere ai compiti di conservazione valorizzazione e fruizione del materiale
Per ciò che riguarda la conservazione e la valorizzazione la Biblioteca di storia moderna e contemporanea sta portando avanti attività cuspidi
Generalizzati Cicchitto al fondo di Xu per ciò che riguarda la tutta la nazione e la digitalizzazione
Entro la fine del due mila ventitré tutto il materiale sarà catalogato in SBN elettricità Rizza azioni in cui offre un contesto confluiranno nel portale del il mistero della cultura internet culturale
Numerose sono in Italia le collezioni pubbliche sui manifesti e insieme a una particolare attenzione ai problemi di conservazione in queste collezioni caratterizzate da un materiale
Cartaceo particolarmente fragile negli ultimi anni si sono moltiplicate per fortuna iniziative di biotech che stanchi di in questo senso
La Biblioteca di storia moderna e contemporanea sta facendo portando avanti dicevamo diverse attività proprio al fine di organizzarle allunga le e mettere a disposizione dell'utenza
Anche attraverso
Diciamo che riguarda lo sviluppo di opaca e le nuove tecnologie digitali
Per ciò che riguarda la catalogazione
Si è tenuto conto in primis delle linee guida all'appello alla catalogazione in SBN materiale grafico manifesti
Camper disegni elaborate da lì Q nella sua versione aggiornata al luglio due mila dodici
Le linee sono il frutto dell'attività di un gruppo di lavoro costituitosi presso l'incubo con la collaborazione di alcune biblioteche tra le quali anche la Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Manifesti il materiale grafico trattato dalle linee guida comprende tutti i documenti illustrati realizzati sul Duomo o due lati un solo foglio
Comprende anche le locandine volantini e soprattutto i manifesti successive all'anno mille ottocentotrenta
In queste linee guida ligure ha fatto riferimento agli aerei Cat e alla loro applicazione avesse il DNA
E alcune indicazioni riguardano proprio la guida NATO locazioni di bandi manifesti fogli volanti pubblicati precedentemente
Inoltre le regole si rifanno agli standard da descrittivi e alle normative internazionali quali sono richieste Bil di moderno FR Pia
Ecco di mostrò una schermata di SBN web proprio come si mostrava il prato locatori quando diciamo inseriamo i vari dati riferiti ciascun ciascuno unità del del Manifesto
Per ciò che riguarda alla digitalizzazione le ha digitalizzazione e le varie fasi di essa possiamo distinguere ampiamente la prima fase di menta reazione coi ma fa sentire segnatura una fase di collocazione proprio quelli appositi numeri dedicati procura la loro collocazione fisica
La digitalizzazione fatta oggi grazie a all'interno gli strumenti adattate
Gira e che ci permettono di a realizzare per il delle cimici digitalizzazione dei file
Che avremo sia in altissima risoluzione al fine di conservarle nel migliore dei modi sia dei Fire un bassa risoluzione per permetterne
Invece è una più facile consultazione attraverso gli strumenti digitali guarda inoltre ovviamente chiese tutte le digitalizzazione saranno pure dati gli appositi metadati al file proprio dice metterne la conservazione e la fruizione infine diciamo la parliamo della conservazione perché fisica dei dei documenti ci sono allocativi in apposite cassettiere conservate in una relative cartelline è Inter folli attenta folli Assisi
Queste sono le immagini della nostra sala emeroteca potete vedere diciamo alle varie fasi i vari angoli della del perché riguardano le varie attività quindi la fase clinica collocazione disegnato Urawa anche in basso gli scanner proprio ad alta risoluzione gli strumenti ad alta tecnologia vendette anche le le cassettiere diciamo e varie cartellina e qui ci sono diciamo ai lui di gruppi di lavoro
Insieme diciamo lo staff della biblioteca insieme ai partner esterni che ci stanno supportando in queste attività
Alcuni approfondimenti ma davvero UAL stringati per ciò che riguarda aveva diciamo un eventuale questo documento Archiloco ritenesse un utile diciamo ci sono il sito della Biblioteca di storia moderna e contemporanea poi c'è la banca dati manifesti politici
Punto letti potete trovare anche sempre sul sito della Biblioteca di storia moderna e contemporanea un articolo proprio di approfondimento uscito sul non sua catene biotech relativa alla a questa raccolta e altri materiali espungere Latini proprio alla patrimonio dei manifesti riguardante proprio la la la cerca
Con questo io adesso vi ringrazio grazie PRI l'attenzione augura a tutti una buon proseguimento di giornata
Veramente molto interessante questo questo contributo della della Biblioteca di Storia contemporanea condanne contemporanea perché effettivamente ci dice ci dice tante cose anche di problemi per esempio della NATO colorazione che noi effettivamente non abbiamo in questi istituto affrontato semplicemente perché l'esigenza primaria
Era quella proprio di conservare questa documentazione e di sottrarla diciamo non solo all'oblio ma anche al deterioramento Dede della del della qualità della della conservazione perché appunto non era per niente presa
Ma in corna è stata presa in considerazione
Anche perché io diciamo a cioè il al compito enorme di
Catalogare fondi archivistici
E e quindi quindi per ben venga anche questo contributo anche in questo senso voglio dire
E adesso passiamo alle finalmente agli istituti che appunto sono gli istituti che conserva una documentazione
Prodotta sostanzialmente anche dalla dai dai partiti a cui hanno fatto differimento e quindi adesso presentiamo appunto Alessandra Carra terra che la la responsabile degli archivi della Fondazione Ugo Spirito ed Enzo De Felice
Bene grazie mi associo volentieri ai ringraziamenti all'Archivio centrale dello Stato alla soprintendente
E naturalmente alle organizzatrici Caterina cioè Simonetta Ceglie e ma anche grazie ai colleghi ai relatori che hanno ci hanno
Offerto un molte osservazioni e sollecitazioni importanti e preziose pesa il proseguimento del lavoro
Allora intanto volevo presentare brevemente la fondazione Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice
In origine Fondazione Ugo Spirito che è stata costituita nel settembre mille novecentottantuno ad opera di un un gruppo di amici diciamo meglio
Un cenacolo di estimatori del filosofo e questa queste persone desideravano che il pensiero di spirito fosse studiato e divulgato attraverso il suo archivio e la sua biblioteca
Donati alla Fondazione dalla famiglia segnatamente dalla dalla vedova Gianna Saba
Con il tempo la Fondazione ha incrementato il proprio patrimonio grazie alla donazione di archivi di altri intellettuali del Novecento
Come Attilio Tamaro Camillo Pellini sì Franco Ciarla Intini Riccardo Del Giudice Giuseppe Minardi
Ma voi da circa venti anni la fondazione ha lanciato l'iniziativa ideato l'iniziativa archivio delle destre cioè la raccolta di fondi archivistici
Di esponenti dirigenti militanti i parlamentari ma anche di enti del che afferiscono all'aria della destra soprattutto del maggiore partito della destra il movimento sociale italiano del quale sembra mancare la documentazione degli uffici centrali
Per ricostruire la quale appunto si è pensato di raccogliere gli archivi di queste personalità
E che si pensa che si pensano complementari a quella ma che contengono naturalmente anche molto altro
L'iniziativa ha avuto successo ed effettivamente adesso la Fondazione dispone di un buon numero di questi archivi
Possiamo a menzionare quelli di Nino Pala Nino Tripodi che è stato presidente del partito europarlamentare direttore del Secolo d'Italia
Di Mirko Tremaglia noto per essere stato ministro per gli Italiani nel Mondo e aver promosso il voto all'impeto Italiani all'Estero e ancora l'intellettuale l'archivio dell'intellettuale Giano Accame di Gaetano Rasi che è stato dirigente del movimento sociale poi di Alleanza nazionale ed è stato anche tra i promotori della Fondazione
E ci sono inoltre archivi dicevo di enti come l'istituto nazionali di studi politici ed economici c'era un po'una spina culturale della del movimento sociale
E e poi gli archivi di alcune federazioni provinciali
Del Movimento Sociale Italiano poi di Alleanza Nazionale diciamo che la cesura istituzionale tra i due momenti non è nettissima le le federazioni così com'era noto la la rappresentanza provinciale del movimento sociale diventati
Prima diciamo la la rappresentanza provinciale di Alleanza Nazionale dal mille novecentonovantacinque
E in particolare la le federazioni provinciali di Rieti di latina e di Messina hanno versato la loro documentazione alla Fondazione Spirito
Ora la Fondazione possiede una discreta raccolta di manifesti poi vedremo più avanti descriveremmo più avanti però prima vorrei contestualizzare un po'una questione focalizzare il periodo storico che forse qui più interessa quello a partire dal mille novecentoquarantacinque
Dal dopoguerra e vedere cosa successe subito dopo la fine della guerra nello stesso mille trecentoquarantacinque in quel mondo di reduci passato regime un mondo inquieto costituito da persone che desideravano tornare presto operare nella comune
Politico e sociale per River sardi la propria esperienza i e le proprie idee naturalmente
Quindi sorvolerei adesso sugli ultimi conati della guerra civile di quel periodo perché insomma non è un argomento all'ordine del giorno quindi mi soffermerei piuttosto su quanto accadeva all'interno dell'area che potremmo definire post fascista
L'inquietudine dico il mondo stava producendo numerosi periodici e e dando vita a partiti partitini gruppi gruppuscoli
Alcuni con nomi evocativi c'era per esempio il Movimento di unità sociale acronimo Musso
Di cui del cui comitato direttivo faceva parte Elio rotolini in qualità di membro segretario naturalmente io sono molto curiosa di poter accedere all'archivio diario rotolini non so quando quando questo sarà possibile
E c'era ancora travi altra i partiti viaria diciamo si stavano formando il Partito nazionale sociale fusioni sta che diciamo un nome direi programmatico quindi che conteneva o il desiderio del supera mento della feroce contrapposizione politico-ideologica di quel momento e un altro partito mia incuriosito
E cioè il Partito Nazionale Italiano costituitosi a Napoli nel quarantacinque chiede anche il riconoscimento giuridico da parte della prefettura nel mille novecentoquarantasei aveva un segretario politico Fausto Mele
E aveva precise finalità che sono contenute in un manifesto ecco mi ha incuriosito
Trovare un manifesto di un partito il manifesto di un partito sconosciuto ai più possiamo tranquillamente dire che però può essere interessante per focalizzare le i rapporti e le relazioni e soprattutto l'ideologia che serpeggiano in in quel mondo le finalità del Partito Nazionale Italiano come poi vedremo dalla dal manifesto che sarà presentato più tardi
Erano la ricostruzione morale e materiale dell'Italia la difesa dei suoi interessi l'integrità dei suoi attacchi quali confini naturali e nazionali la difesa del lavoro italiano all'estero la conservazione delle colonia
Ora
Intanto vi erano anche operavano anche in quel mondo alcuni giovani passati attraverso l'esperienza della repubblica sociale italiana che stavano rielaborando un pensiero basato su certi cardini del tempo passato naturalmente come il corporativismo
Cercando sinceramente di coniugarlo con visti i nuovi istituti democratici
Ora questa grande inquietudine questa questo grande sommovimento portò nel corso del mille novecentoquarantasei a numerose iniziative in particolare nel mese di novembre
Ne ci fu l'appello del in uno dei periodici Guardian area realtà blanda
Ai ai periodici affini alle riviste affine un appello di cooperazione politica per la formazione di una lega di difesa nazionale contro i partiti dell'anti nazione reazionarie liberticide con il nome molto molto importante e quindi ma al diverse e diversi periodici diversi direttori di periodici risposero come il direttori di manifesto era Pietro Marengo e che Ascoli faceva capo un po'il partito fu sionista di cui abbiamo detto
E la rivolta ideale forse uno dei periodici più noti dell'area poi ancora il Merlo giallo il Meridiano d'Italia
Di Franco De Agazio ucciso poi nel mille novecentoquarantasette dalla Volante rossa Milano per aver pubblicato alcuni articoli sulla sull'oro di Dongo e la e la morte di Mussolini
Aperta parentesi intorno alla morte di Mussolini secondo lo studioso più accreditato in materia esistono trentotto operazioni l'ultima delle quali forse la trentanovesima non so
Contenuta in una pubblicazione recente basata sulla memoriale del partigiano Luigi Canali il capitano Neri chiusa parentesi
E fra le altre iniziative di quel mille novecentoquarantasei gli fu l'incontro tra i rappresentanti di alcuni dei partiti e ho citato e il tre dicembre
Per la formazione per un'unione per creare un'unione tra un'unione che potesse Ferré
Realizzare una forza politica e che potesse incidere sulla società in quel momento
E pende cosa che poi effettivamente avvenne dal punto di vista giuridico il ventisei dicembre successivo quando fu effettivamente quando nacque il Movimento Sociale Italiano
Il il partito il si si presentò già alle amministrative di Roma del mille novecentoquarantasette conquistando tre seggi e nonché alle politiche dell'anno successivo nel mille novecentoquarantotto
Quando ottenne sei seggi alla Camera e e uno al Senato
La vita interna del partito fu sempre molto agitata
Caratterizzata dalla vere anime diverse così un po'si replicava ciò che era accaduto poi durante il fascismo che insomma non era certo un un monolite lunedì logicamente né politicamente
E della ditta dicevo del movimento sociale fu poi costellata di discussioni ma anche di scissioni Piccoli scissioni ma significative i congressi erano sempre molto ammirati e si corteggiano posizioni decisamente diverso
Il primo segretario già centotré vi sono non lascio rapidamente il posto a Giorgio Almirante della della corrente diritti potremmo definire dei socializzato Uri
E ma alla ad Almirante successe poi Augusto di Marsa miccia nel mille novecentocinquanta che già nel concreto primo con deve
Sono il momento sociale nella Milano centoquarantotto aveva lanciato il motto non rinnegare non restaurare e evidentemente suscita molti consensi tra i partecipanti
Le amministrative della cinquantuno del cinquantadue videro il movimento sociale in apparentamento con i monarchici e questo apparentemente diede frutti cospicui si arrivò anche oltre il dieci per cento dei suffragi
E ed era frutti naturalmente molto temuti dalla Democrazia cristiana poi vedremo né i manifesti la diciamo la polemica
Sulla base di un anticomunismo che il movimento sociale la lanciava contro la Democrazia Cristiana perché naturalmente il il tema dell'anticomunismo spostata voti nome anche numerosi per nel poi alla fine del mille novecentocinquantatré di cui appunto stiamo parlando le le culture politiche del vino centocinquantatré riconobbero ventinove seggi alla Camera il movimento sociale il nove al Senato in precedenza nel mille novecentocinquanta il terzo congresso del partito che doveva al svolgersi a Bari venne vietato dalla questura un altro degli éscamotage diciamo così
Di Scelba e compagni per a mettere i bastoni tra le ruote del nuovo partito e e vediamo adesso e Attilio credere chiederei alla regia intanto se possibile di mandare in manifesti un po'a rotazione e poi li vedremo singolarmente
E intanto posso dire che i primi manifesti della Movimento Sociale furono per lo più in in bianco e nero per forti ragioni di risparmio diciamo ragioni economiche
Poi si introdusse il colore
Vedo che siamo bloccati forse sulla prima sulla prima d'immagine se è possibile mandare avanti un po'anche per vizi bisogni già neanche le altre
E dicevo che poi si introdusse il colore di solito il rosso che naturale che consente si diceva anche poco fa un notevole risalto del messaggio e il rosso accanto al bianco e nero e poi venne introdotto infine anche il verde quindi
Significa che i colori della bandiera italiana
A volte il messaggio era trasmesso in in forte decisa
Netta contrapposizione con l'avversario se possibile in andare ecco questo è il manica qua magari ci soffermiamo dopo quella il Manifesto del Partito Nazionale Italiano manifesto programmatico che contiene proprio i punti programmatici del partito e può essere una curiosità e dicevo appunto che a volte il messaggio che veniva trasmesso era in forte bici la contrapposizione con l'avversario Ciampa nello strumento manifesto in questi casi quindi non si scorgono
Come invece avviene qui non si scorgono proposte programmi e progetti Massi utilizza soltanto l'arma per così dire dell'esecrazione del nemico politico
Invece a volte ecco qui scusate qui c'è la fiala con la fiamma non simbolo sociale italiano la Fiamma Tricolore questo manifesto che abbiamo scanzonato e che e Bali doccia o dal Milan centoquarantasette
Al mille novecento dunque novantacinque quando poi nacque Alleanza Nazionale
E dicevo che apre con questa ecco un altro manifesto uno dei primi del momento sociale italiano del de per le elezioni del del quarantotto e possiamo tranquillamente dire che amano il manifesto molto triste perché un bianco e nero anche poco poco nitido e dove però c'è il simbolo del partito il suo acronimo dei nomi
Una alcuni di molto molto sintetici diciamo punti programmatici molto sintetici le parole d'ordine ordine economia lavoro
E poi i i l'elenco dei candidati al collegio di Torino prenotare per Celli
Dicevo che a volte appunto mi i i i manifesti avevano un linguaggio più propositivo con come quello che abbiamo appena visto
E con presentazioni anche nel dettaglio delle proposte politiche ecco questo invece è il manifesto del terzo congresso su quello che non si è svolto che ciò evidentemente era la preparazione era in fase avanzata che però punto non non si svolse e un un e ha notato che la le diciamo il le relazioni sarebbero state presentati sul giornale del partito lotta politica ecco questa invece è una manifesto ugualmente un posto esiste
E che USA invece diciamo il mezzo dell'ironia solitamente questi manifesti un po'più ironici erano a cura del delle organizzazioni giovanili del partito che nella
Fino al mille novecentosettantadue erano chiamate Raggruppamento giovanile studenti lavoratori poi Fronte della gioventù inseguito con Alleanza nazionale divennero Azione Giovani e cioè c'erano poi le organizzazioni degli universitari il fumo Anna come forse qualcuno saprà e poi azione universitaria
O vennero anche se ne parlava indenne le altre relazioni vennero poi stampati anche diversi volantini anzi erano molto era un mezzo di comunicazione del messaggio abbastanza utilizzato questo è ugualmente non volantino siamo molto molto divertente se vogliamo è una una poesia un sonetto come dire in A vernacolo romano
E che utilizza il colore rosso come il colore verde come secondo quindi è un pochino più di pace e ed è insomma da una possibile poi viola diciamo propagandistica insomma abbastanza divertente insomma che muove al al sorriso
E effettivamente era questo del dei del dei volantini era un una modalità molto utilizzata dal dal Movimento Sociale i ecco qui del ne vediamo un altro e dove appunto il messaggio e abbastanza netto contrapposto alla Democrazia Cristiana sempre per in in virtù della della gara tra ci era più anticomunista
E questa o qui il manifesto che vediamo adesso invece è sempre a cura dei giovani più vita cioè più più più d'impatto e dove si utilizza appunto la la inutilità nei colori della bandiera italiana ed è fondamentalmente contro la legge Scelba appunto che vieta la ricostituzione del del partito fascista
Questo è un altro manifesto no poi non so se sia un manifesto ora non ricordo ma resto un volantino ma anche questo molto ironico che fa riferimento all'ottenimento della di una della pensione da parte di Luigi Longo segretario in quel momento della Partito Comunista Italiano
E quindi si suggeriva secondo gli estensori del volantino o un manifesto che sia Longo non aveva non avrebbe avuto diritto alla pensione per cui si suggeriva ai ai pensionati di recarsi nelle sezioni della Partito Comunista tempra difendere i loro interessi
Un a questo è particolarmente d'impatto questo credo sia delle elezioni comunali amministra di Trieste penso del settantadue è una mia datazione mi posso sbagliare e sicuramente di forte impatto
Perché fa riferimento alla tragedia delle foibe come vedete ricorda i quaranta giorni c'è scritto in alto appunto i quaranta giorni dell'occupazione Titina della città di Trieste durante alle quali cominciarono gli infoibati fogli Manenti
E e in primo piano c'è appunto l'immagine di una vittima hanno con il colpo alla nuca che veniva sparato al al primo alla prima vittima della fila che poi cadendo era sul ciglio delle frodi ma cadendo avrebbe trascinato con sé
Coloro che erano legati a lui dal con il filo spinato e e questo invece è un manifesto più tranquillo della federazione provinciale di latina del Fronte della Gioventù di Latina in cui semplicemente si annuncia e in modo molto tranquillo appunto forse latina non aveva bisogno di grandi nel giugno di manifesti di grande impatto così annuncia e non convegno sull'ambiente fondamentalmente nel mille novecentosettantacinque qui stiamo andando un pochino più avanti
E ed è ed è eccone un altro però sicuramente successivo al settantadue perché qui il movimento sociale aggiunto alla proprio nome quello di destra nazionale e nove sono indicati diciamo alcuni dei temi
Che erano un po'i quelli principali che il il movimento sociale portava avanti infatti ecco volevo a questo proposito ricordare alcuni di questi temi intanto quello dell'anticomunismo abbiamo visto che faceva molta Prisa intra il quarantotto il cinquantatré
L'altro l'altro tre l'altro tema era quello dello stato del lavoro diciamo una un eredità del diciamo del fascismo quindi con riferimento al corporativismo e poi la socializzazione
Il tema del confine orientale e infatti l'abbiamo visto c'è in quegli anni dopo il quarantasette dopo il bis cosiddetto diktat ovviamente questo problema
Con Trieste che ancora non era totale Alitalia era molto molto naturalmente molto sentito
No poiché abbiamo è una manifesto poi successivo ancora successivo della dinamo centosettantotto sugli anni di piombo questo raffigura tre e giovani che vennero uccisi a di Acca Larentia forse qualcuno può ricordare questo attentato
E ecco questo è ancora più al più ancora andiamo ancora più avanti ch'e ci sono alcune parole d'ordine no questo manifesto contiene alcune parole d'ordine
Del del del partito in quel periodo quello degli scandali lo scandalo il regime questi erano un pochino le le il le parole che i derivano ripetute non solo dagli esponenti ma anche veniva ripetuta nei manifesti quindi oltre a patria Urbino c'era questo c'era una parola del scandalo scandali poi alternativa perché tutto sommato il momento sociale si poneva un po'fuori dal sistema perlomeno alcune correnti del momento usare intendevano specie quella giovanile intendeva corsi fuori dal cosiddetto sistema entrati anche sistema e una delle parole che ricondurre così come regime così come partitocrazia naturalmente in senso deteriore ma d'altra parte la parola in sé a un significato negativo
Questo è un accesso più tranquillo comunque del mille novecentottantatré che diciamo filo europeista
Dove diciamo la la personificazione dell'Europa vuole sconfiggere le due potenze che cercano di e fagocitare la celebre sovietica e gli Stati Uniti
E quindi ecco sostanzialmente queste questi sono ecco questo come un un l'ultimo manifesto che ho potuto a recuperare e sempre della del giorno delle non di una delle organizzazioni giovanili e indubbiamente come vedete ci sono sempre i soliti colui il tricolore che caratterizza un po'tutti tutti tutti invece i mezzi i media diciamo così della del partito
A ricordare i proprio l'attaccamento alla patria e all'Italia
E in un un ultima osso un'ultima annotazione nella fondazione possiede un discreto dicevo una discreta collezione a Ligresti
Contenuti in alcuni fondi archivistici in in particolar modo nell'archivio della federazione provinciale di latina
E direi che non sono pochi potrebbero essere anche oltre cento
E nell'archivio della sezione Trieste Salario del movimento sociale poi alleanza nazionale e dove c'era una forte componente giovanile e che a con voluto conservare molti manifesti Altedo anche in questo caso nell'ordine del della delle centinaia e naturale che vi aspettiamo per visionarli grazie
Ringraziamo molto per questo intervento perché appunto a questo la prima di una serie di interventi verissimi volturare che appunto sono diciamo un'altra faccia rispetto all'amministrazione l'amministrazione dello Stato e quindi diciamo è focalizza sono focalizzate la documentazione conservata proprio sulla sull'aria politica di riferimento e quindi questo anche molto interessante l'idea che poi proseguiremo abbiamo pensato nel pomeriggio con gli altri anche dovrebbe adesso intervenire la Fondazione Basso ma pensiamo adesso devo diciamo sì siamo un po'prolungati troppo e quindi per non tagliare
Diciamo interventi è meglio fare un adesso una un momento di pausa per il pranzo Prodi riprendere dopo grazie
Sì riprendiamo più o meno tra un'oretta verso le due e un quarto così facciamo un è un'ora di pausa
Un
Se non lo so
No no risale
Nelle zone
Poi venne
Allora
Continua
Ma
Attribuisce
O e nazismo apre
E
Niente
Quando stremato
Simili
Chi vuoi e pericoli comprendendo
Il signor Lavino almeno cento
Sì
No familiare Roma
Ma
Più buoni abbiamo
Sì ma Sandro
Benissimo abbiamo aderito Cosimo qui c'è abbia la raccomandazione sul posto ore
Violentata siccome è
Abbiamo assicura
Come va bene allora un ormai lo sappiamo no no no diciamo
Insomma
Niente presso materia
Verso
Lì
Nuove
Nuove ma
Dico
Iaia quando
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Tutto
Allora cerchiamo di il prendere posto così possiamo cominciare
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Ecco
Allora il prossimo intervento e di Simona Luciani della Fondazione balzo
E il titolo della dell'intervento i manifesti politici punto nero ponderato Timoteo Fondazione Basso quindi diamo la parola
Alla alla Simona Luciani così
Cominciamo tutta una serie di interventi dei degli istituti culturali
Essi
Buon pomeriggio va be'innanzitutto ringrazio a nome della Fondazione Basso l'Archivio centrale dello Stato che ha coinvolto la Fondazione in questa bella iniziativa
Io chiederei di coming di mandare la presentazione Gabriella qua devo chiedere la cortesia di girare le pagine quando lo dico insomma grazie
Va be'con il mio intervento voglio chiaramente illustrare e il patrimonio dei manifesti della Fondazione Basso cercando di far emergere le Analogie o anche le peculiarità rispetta i patrimoni Dei degli altri che si sono presentati oggi
Più che altro anche analizzare lo stato di valorizzazione o di Canzo Ipazio onere ma anche quelle che sono le prospettive volle eventuali criticità nella gestione e nel trattamento archivistico di tale tipologia documentaria
Se si può andare alla pagina avanti
Faccio come premessa quella di dire che il patrimonio della Fondazione Basso ricalca gli interessi del suo fondatore Lelio Basso
La peculiarità anche basso pur essendo stato deputato alla Costituente parlamentare fino alla sua scomparsa non è mai stato organico ad alcun partito bassa ho avuto sempre un ruolo di indipendente i suoi interessi sono sempre stati orientati verso i diritti diritti civili sociali e politici in ambito nazionale
Diritti umani e le loro violazioni in ambito internazionale a partire dagli anni sessanta e questa è una premessa perché anche il patrimonio dei manifesti ricalca perfettamente questi interessi rimbalzo anche per i fondi acquisiti successivamente alla sua scomparsa se si può andare appena dopo c'è uno schema in cui si vede attuale notazione conserva circa mille trecento documenti
Io qui non ho inserito quel centinaio di documenti che sono precedenti al Novecento perché sono anche della Comune di Parigi o della rivoluzione francese però il tema di oggi tomi sono concentrate su quelli del Novecento
Sono cinque nuclei fondamentali quelli che provengono dalla Fondazione internazionale
Quelli relativi alla stagione dei movimenti al periodo della contestazione ai movimenti di liberazione delle colonie dalle colonie portoghesi l'archivio del grafico turchi e poi i singoli manifesti conservati in archivi privati
Inizio curate da questi perché diciamo cronologicamente si pongono prima quelli che vi voglio far vedere
Diciamo questi pur non essendo numericamente rilevanti però di solito si tratta di esemplari particolarmente preziosi omaggi nato perché un privato magari conserva
Nel proprio archivio un manifesto che comunque ingombrante fisicamente solo se lo considera magari particolarmente bello e interessante
Se si può andare a quella dopo vuole un fatti mostrare i manifesti del fondo ad Alessandrini Alessandrini e faceva parte dell'Unione donne italiane e dei Partigiani della Pace questi sono dei manifesti
Dei primi anni Cinquanta cinquanta cinquantaquattro e come ci insegna fattiva Edoardo Novelli in questo periodo la comunicazione visive a tinte calde e il manifesto politico attinge molto dal cartellone cinematografico
Proprio questi però fatti vedere perché mi serve per introdurre un tema che già è stata affrontata ampiamente oggi che è quello del restauro cioè questi manifesti sì erano conservati mi sono stati conservati per decenni piegati su se stessi in fascicoli nei fascicoli relativi ai convegno alle campagne del dei partigiani della pace quindi era praticamente impossibile aprirli
Questo lo dico perché per un istituto culturale il fatto che il restauro sia propedeutico a qualsiasi intervento archivistico rappresenta un po'una problematica perché è necessario avere dei fondi se si può cliccare sul link della pagina per favore così
Se ci riuscite
Comunque no va bene è uguale comunque diciamo in questo caso ad esempio la Fondazione Basso a portare avanti una campagna di di finanziamento proprio di raccolta di fondi diciamo così cinque quindi grazie appaia
Operazioni liberali si è potuto restaurare questi manifesti però chiaramente questa politica diciamo così è stata possibile perché si trattava di un nucleo molto piccolo però quando si tratta di diciamo raccolte più grandi ovvio che questo non è possibile quindi però diciamo questa è una problematica delle un istituto culturale
Se andiamo avanti passiamo alla al il nucleo successivo che fa parte del fondo proprio delle raccolte della Fondazione Basso
Che sono un insieme di manifesti raccolti proprio su iniziativa dello stesso Lelio Basso non so se si vede dalla schermata comunque diciamo dal periodo del dopoguerra
Ma il nucleo fondamentale anche quello più grande questa che vede della schermata di Lazio novecento realizzata con l'applicativo Archive cui che è il software archivistico che che utilizza la Fondazione Basso se sino a quella dopo diciamo la raccolta
Diciamo più grande sono circa questi duecentocinquanta manifesti relativi all'asta quelle si può chiamare la stagione dei movimenti quindi fine anni Sessanta fine anni Settanta
E questi sono una testimonianza importante nove capace di raccontare la storia d'Italia nelle sue lotte politiche se Chailly al di fuori dei partiti istituzionalizzati infatti come si è detto più volte
Molto spesso Ilie movimenti gli enti che producevano questo genere di manifesti non hanno un archivio di dell'istituzione si trovano per lo più data militanti insomma che vi hanno partecipato e vanno conservati
Infatti lo stesso basso e ha fatto con una campagna di raccolta però come è stato detto anche perché il centrale noi ad esempio non non si sa non c'è traccia
Dei militanti di hanno donato questi questi manifesti che sono confluiti voi nelle raccolte se andiamo più avanti qua come vedete ha chiaramente sempre facendo riferimento a quello che diceva Novelli il
La rispetto a quegli anni Cinquanta la grafica diversa si fa più riferimento al fumetto cioè Maggiora astrazione e poi il segno grafico gran unica azione politica come si può vedere se andate alla pagina successiva
E se andiamo a quella dopo poi diciamo la Fondazione basta avuto l'opportunità di se potete girare pagina per favore di valorizzare insomma questi lavorare artisticamente questi manifesti grazie a un contributo della Regione Lazio
Per cui poi è stata anche organizzata una mostra in cui appunto volevo arrivare al tema
Della della descrizione archivistica sei riuscito non sortì care sul sul primo link del manifesto così faccio vedere no detto neanche Chicca sull'Inter volevo far vedere la base dati perché questi manifesti sono stati tutti ordinati schedati analiticamente e digitalizzati moda quello bianco no dov'è scritto manifesto ventitré
Se si riesce ad aprire Linke però ha detto che forse non sapeva se funzionava da comunque diciamo quello volevo parlare appunto della descrizione archivistica perché ora a prescindere dall'applicativo che si usano a chiaramente tutti gli istituti presenti utilizzano sempre
Applicativi archivistiche fanno riferimento agli standard di descrizione archivistica quindi diciamo si può anche fare un discorso comune anche se si utilizzano applicativi diversi però diciamo durante è chiaro che questi manifesti
Diciamo si fa riferimento agli standard quindi per gli elementi identificativi chiaramente non c'è problema però in fase di schedatura si creano delle problematiche nota anche dei dubbi quindi sarebbe anche interessante
Creare delle un delle norme condivise proprio da chi materialmente poi li affronta il lavoro della descrizione no perché Pacini ci si trova di fronte a tante a tanti dubbi no su come rappresentarli
Se andate avanti un attimo proprio accenno solo rapidamente a questi manifesti che provengono dal fondo Bruna Polimeni che è una fotografa però era la fotografa diciamo le diciamo delle colonie di Capoverde Guinea-Bissau e quindi ha una grossa con la raccolta di un centinaio di di manifesti
Prodotti in occasione dell'indipendenza di questi Paesi cioè andare ancora avanti anche questi la fondazione è riuscita a a valorizzarli grazie a un progetto della Comunità europea
Proprio sullo sviluppo del team culturismo sostenibile a Capo Verde
Nel senso che questi manifesti sono stati digitalizzati e poi le copie digitali donate alla Fondazione Cabral di Padania per l'istituzione di un museo dedicata dal Mirka Cabral
Diciamo faccio vedere in questi lavori perché questa è un'altra problematica legata al Manifesto cioè che almeno in una struttura come la Fondazione Basso se il manifesto non è digitalizzato è praticamente impossibile farlo vedere a Luther
Tutte quindi abbiamo cercato o quando sono uscite queste raccolte
Contributi più o meno grandi quello che ci offriva la possibilità per cercare almeno di di lavorare e di renderli renderli disponibile
Anche questi a Berna Gino non funzioni Linke comunque sono schedati sulla base dati di Lazio novecento che permette di associare anche vicino all'immagine anche se messa in bassa risoluzione
E col water mark
Se andiamo a quella a quella successiva ecco questo è il nucleo più grande penso questo sì anche peculiare rispetto a magari agli altri istituti perché come dicevo è legata all'attività di Lelio Basso che è relativa ai diritti a livello internazionale
Lelio Basso nel mille novecentosettantasei aveva fondato la Fondazione Internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli era un istituto che agiva parallelamente alla Fondazione Basso Istituto culturale però erano separati
E lo scopo della Fondazione internazionale era proprio quella di analizzare confrontarsi con quelle situazioni di oppressione disuguaglianza dei popoli nei vari Paesi
E quindi da qui ed è nato un grosso centro di documentazione sia istruita e poi anche di manifesti chiaramente
Tutto ha origine dal tribunale Russel due che era un tribunali d'opinione creato da basso per analizzare le violazioni dei diritti umani in America Latina questo lucido perché se si può andare a quella dopo
Cioè anche qui un altro tipo di manifesto che è già stato citato anche prima cioè che il manifesto d'autore perché Ennio Calabria il pittore Ennio Calabria aveva aderito all'iniziativa di basse quindi si era prestato
A a realizzare i tre manifesti delle sezioni del Tribunale Russell e la cosa interessante che appunto in Archiloco questo legame tra ente e artista ci sono degli appunti stilati Provinziano all'artista che spiegava il senso della rappresentazione che voleva dare nel manifesto Wigan anche tutto questo è interessante sarebbe anche da riprodurre durante la schedatura come posso dire cioè sia avanti c'è un altro esempio quello della seconda sessione le delle relativa alle multinazionali
O se andate avanti no ancora diciamo che questa adesso rapidamente diciamo i manifesti della di questo dell'attività della Fondazione internazionale quindi sono prodotti in enti italiani o un esteri relativamente alle dittature e quindi alle violazioni dei diritti umani in America Latina oppure se si va avanti in generale alle violazioni dei diritti umani alla razzismo
In Africa oppure alle lotte sì se si può andare avanti così facciamo una carrellata
Abita ancora Alemanno lotte per l'indipendenza e del magari del dell'Africa ancora uno e fino anche alla questione palestinese che c'è una grossa raccolta in questo senso se può andare avanti un altro
Ancora così alcunché ecco qui io volevo anche porre un'altra questione che il manifesto un po'dal punto di vista grafico no perché abbiamo io ho notato una grande differenza anche me nella grafica
Rispetto a quelli di manifesti che ha fatto vedere prima Alessandra cara terra della Fondazione Spirito no quindi anche interessanti
Sarebbe anche interessante analizzarli proprio da questo punto di vista chiaramente
Un manifesto prodotto da un partito in Italia degli anni Settanta sarà diverso da quello prodotto in America latina o in Africa insomma quindi diciamo il manifesto come valore estetico trovo anche importante analizzarlo da quel punto di vista se andiamo un attimo avanti faccio vedere
Con il in occasione anche questi sono stati questi per fortuna c'è stato un contributo della chiesa valdese con l'otto per mille che ha permesso anche di restaurarli che significa più o meno pulirli e restaurare dove è necessario insomma
E a ordinarie sia digitalizzare lì e chiaramente schedari sempre su archi quell'azione novecento
E siccome di norma la chiesa valdese molto interessata alla divulgazione de dei fu delle fonti no che fa che magari contribuisce a ordinare è stato creata una mossa fra molti indirizzata alle scuole questo e cioè quindi ci sono state alcune visite guidate però ecco questa è stata occasione per capire che ad esempio magari studenti anche del liceo non conoscono la storia dell'America latina degli anni settanta perché magari non è nei programmi o insomma
Però il manifesto come tipologia comunicativa funziona molto perché incuriosisce desta curiosità
Quindi questo fa pure venire l'idea di qualche strumento per affinché questi manifesti arrivi ma si di Urbino anche un pubblico più variegato di quello che può essere il contesto archivistico il contesto storico insomma io lei che chiaramente non parlo di decontestualizzare parlo solo di una possibilità di un accesso più diretto insomma la Fondazione Basso ha approvato anche quando è stata fatta però mi spiace non funzioni adesso il limite questo Progetto utopia democratica era un Progetto sulla è stato fatto una mostra con la realtà virtuale relativamente manifesti dell'America Latina
Sfruttando la posizione diciamo della Fondazione Basso che Pechino lo sa si trova a piano strada tra piazza Navona e Pantheon
Nella vetrina della sua della sala di consultazione è stato messo un non un televisore verticale in cui le persone da fuori con il movimento delle mani potevano spogliare far vedere vedere i manifesti leggere le descrizioni chiaramente è stato dopo la pandemia quindi insomma la citazione c'era un po'problematica
Però comunque questo ecco anche consegnato e per questo dico manifesti sempre è stata fatta una convenzione una piccola convenzione con questa scuola di grafica la RU fa cioè una selezione di questi manifesti è stata data questi studenti che studiano grafica per fare delle prove degli esperimenti e anche lì si è visto che l'entusiasmo no quindi diciamo il vero che manifesto politico che però può essere anche utilizzato proprio per la sua il suo valore grafico che pare ecco è sempre un discorso didattico no perché poi anche il valore grafico veicola no il i temi che il manifesto tratta questi ad esempio sulle violazioni dei diritti umani quindi comunque
Secondo me questi sono fondi di comunicazione anche importanti proprio in senso didattico e da far raggiungere il più possibile
Vado all'ultimo fondo che rappresenta anche messo un po'a una almeno per il patrimonio della Fondazione una una diversità si può andare avanti
Che il fondo di Daniele turchi nel senso questa non era una raccolta documentaria e proprio l'archivio del grafico Daniele turchi che c'è stata donata
Dal dal fratello dopo la scomparsa del grafico per lo meno donata alla Fondazione Basso le sue produzioni relative al manifesto politico perché è un'altra parte
Di archivio di turchi relativo all'il suo insegnamento alla comunicazione visiva si trova nell'archivio del progetto grafico
Comunque sì se possiamo scorrere chiaramente i temi sono sempre quelli del chiaramente della politica tra gli anni sessanta e gli anni ottanta ecco qui si pone un'altra questione che anche è stata affrontata prima che è quella dell'attribuzione autoriale
Nel senso che io ho visto che nella maggior parte dei casi il sessanta per cento il nome di turchi non è indicato su questi documenti immagino che tanti di questi siano ad esempio anche al Gramsci perché il PC e la FIGC erano committenti importanti di turchi alcuni lo anche lì riconosciuti
Però ecco questo fa vedere anche l'importanza della condivisione delle informazioni no perché ne sappiamo che sono di tutti le spie sono nel suo archivio perché Cellin Cantet altro gesto grafico però sono tutte questioni che entra fase di spot di schedatura
Emergono se si può andare avanti ecco questa è un'altra questione se invece un po'quello che dicevo prima cioè l'importanza della grafica questo essendo il fondo di un grafico questa è una campagna per un'amministrazione locale insomma però è chiaro che diciamo l'elemento grafico predominante in questi manifesti
Quindi anche diciamo è anche interessante sarebbe anche interessante vederli da quel punto di vista nel senso se io faccio una schedatura lazzo contestualizzarlo dal punto di vista storico riconosco l'evento riconosco per chi impiega occasione è stato creato però magari non so vedere la citazione grafico non so vedere il riff il rinvio a una scuola di grafica particolare invece magari sarebbe comunque anche interessante analizzare il manifesto da questo punto di vista la fondazione ecco mi dispiace neanche quando si può vedere il sito è andata la schermata successiva
Anche il fondo Turchi è stato valorizzato grazie a un contributo della Regione Lazio
E io so dico così sembra che in realtà che abbiamo tantissimi contributi in realtà quello che dicevo prima fondazione nostra cerca di Conconi soldi disponibili di fare il lavoro che si può fare ad esempio turchi non è stato possibile restaurarli erano conservati in tubi l'abbiamo dovuti stendere per più di un mese condensi sopra
Almeno per poterli digitalizzare non erano rovinati dico sinceramente però comunque in questo caso non si è potuto procedere al restauro però comunque sono stati ordinati inventariati e digitalizzati
Allora quello che vedete qui è sempre la struttura dilazione novecento dove al al fondo è stata data una struttura storica diciamo perché i dubbi fatti da turchi erano per tema che ne solleva referendum la campagna elettorale l'ambiente e quindi si è rispettato questa sua impostazione e si è data questa organizzazione
Invece poi diciamo sempre per valorizzare visto che anche questo questo progetto è stato alla fine del due mila venti insomma quindi posto cody d'è stata fatta una mostra esclusivamente digitale lo so che funziona i link se se pigiate dovesse nella pagina ad est del sito dove sta scritto a Daniele turchi
Va be'comunque stanno realizzando no non fa niente è stato realizzato un sito diciamo in queste cercando di valorizzare più l'elemento grafico che l'elemento storico alla parte andare oltre le biografie notizie ma c'è anche un contributo di Novelli con un video in cui illustra il manifesto del Novecento più focus su turchi
I manifesti in quel caso a differenza della base dati che ha un'impostazione storica sono stati suddivisi in base a criteri diciamo grafici cioè presenza del colore in bianconero pieno o vuoto
Per iniziare un cercare di evita proprio anche in omaggio a turchi che è un grafico insomma infatti usato il sito è stato apprezzato dai colleghi
Dei turchi a perché nato immissione diretta del Manifesto quindi anche questo mi sembra diciamo la cosa che mi piacerebbe anche alla fine di questa aggiornata da anche riflettere insieme avere lo l'opportunità no perché ovunque
Di di confrontarsi su dubbi e questa è l'ultima cosa che io volevo far vedere mi fa piacere che è stata citata da già dal due anche da Novelli
Che ecco il il primo che vedere concreta utopia e l'ultimo manifesto realizzato dalla Fondazione Basso
Dopodiché si è passati agli all'altro vicino che però è digitale esclusivamente digitale quindi io appunto se è stata affrontata la questione
Io mi chiedo questo qui io non posso inserire tra le raccolte della Fondazione Basso cioè tra i manifesti prodotti dalla Fondazione basche darlo con lo stesso tracciato
Io al momento non lo sto facendo perché non so se sia corretta stilisticamente come posso dire però
In realtà lascia digitale
Nasce digitale si capire la differenza è solo di una incentivi leale dimensioni centimetri e l'altro in pixel
Però comunque io ancora no ingenuo non mi sono spinta però come disdetto Novelli
Diciamo questo in realtà è vero che sono digitali ma sono ancora più labili perché poi la carta alla fine si mantiene stropicciata Cosima questi spariscono quindi secondo me in bisogna cominciare
A pensare a questa cosa
Ma si mobilitano finale volevo solo aggiungere rispetto questa cosa che anche le diciamo per quanto riguarda la dura la documentazione d'archivio che nasce digitale seguendo c'è tutto un problema veramente enorme per Luca conservazione digitale anche ricercata circostanze la conservazione dello scatto peraltro tutte e due le cose
E quindi non è più sentire che farebbe essendo io sono mettono in scena è un problema che si sta ormai ormai ponendo in atto tra la sua drammi drammaticità dei e ringrazio molto di questo di questo contributo perché ecco diciamo concordo indubbiamente purtroppo di corsa diciamo quel corpo proprio questo invito a conta condividere le le informazioni ma anche le problematicità perché tornano in oppure no almeno diciamo per quanto riguarda l'archivio non ci siamo mai posti molto il problema di come schedare abbiamo tanti dubbi quindi condividere i dubbi secondo me visto che poi i manifesti sono documentazione seriale quindi può essere conservata sia in un posto che in un altro
E ma è lo stesso Manifesto è questo secondo me cosa fondamentale insomma grazie
Allora dovrebbe c'era emerso scusate
La Fondazione Sturzo perché mi sono persa il sì giusto ok
Allora la dottoressa Reggiana sarà Fondazione Sturzo che sicuramente sarà una cosa molto interessante sui manifesti la devozione cristiana che insomma
Hanno fatto al patron abbastanza anche nel nel nel nella sede del cinquantatré grave
Innanzitutto un ringraziamento alla soprintendente il dottor De Pasquale per quest'invito
E alle attive cortesi insieme dottoressa Ceglie affetto e l'organizzazione di questo convegno io entrerei subito nel nel diciamo nel contesto del patrimonio documentario che all'interno dell'immagine a più dimensioni delle attività svolta dall'Istituto Luigi Sturzo sinceramente se francamente il centro focale in qualche modo il punto di raccolta degli archivi dei popolari e dei democratici cristiani
Ed è un luogo di riferimento sempre più obbligato per la ricerca contemporanea
Negli ultimi trent'anni l'istituto grazie anche alla lunga presidenza di Gabriele De Rosa
Ha rivolto un instancabile impegno a recuperare gli ordinare una serie di fondi archivistici al fine di riunire attorno all'originale fondamentale nucleo rappresentato dalle carte di Luigi Sturzo
Una significativa documentazione con particolare riferimento alla storia del cattolicesimo politico italiano
Dalla Rerum Novarum ai giorni nostri
La storia del movimento cattolico costituisce d'altronde parte integrante della storia del nostro Paese cui
Anzi è inscindibilmente legata e quindi accumulare nuove dati in gradi di arricchire le conoscenze attuali e per l'istituto un compito fondamentale e sempre più avvertito
Questo patrimonio conta oggi più di due chilometri lineari di documenti per un totale di più di cento fondi archivistici tutti dichiarati di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio
Bastano i nomi di Luigi Sturzo Giovanni Gronchi Mario Scelba Attilio Piccioni Emilio Colombo Giulio Andreotti Flaminio Piccoli
Per capire che si tratta di archivi di personalità che hanno svolto e hanno lasciato un segno nell'evoluzione culturale politica e civile del nostro Paese
Oltre agli archivi privati di persone l'istituto conserva però anche un'altra tipologia privata di archivi quella dei partiti
Di cui manifesti sono parte integrante dico partiti perché forse non tutti sanno che oltre al ben noto archivio della democrazia cristiana e dei due gruppi parlamentari di Camera e Senato
L'istituto custodisce anche gli archivi del Partito Popolare Italiano del partito della Sea
Nel mento democratici l'ulivo
Per un totale di beige di ben sei fondi di partito un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi se si pensa che da un punto di vista artistico antipartito grande protagonista del ventesimo secolo
Rappresenta una categoria storica immensa di grande importanza il cui recupero rischia però di sfuggire a ogni regola ogni ogni controllo
Ponendo in modo reale e talvolta drammatico il problema della conservazione che poi è ciò che a noi più interessanti
è il caso per esempio delle vicissitudini che hanno segnato la storia del Partito Popolare Italiano che disperso a seguito di complesse vicende che lo vogliono distrutto da un'incursione fascista piuttosto che da un incubo da un'inondazione del tema ere è stato in parte ricostruito attraverso l'esplorazione dei fondi personali di Sturzo ovviamente
E anche di Scelba e di Spataro
Sembrerà strano ma non molto si sa anche delle vicissitudini dell'archivio della Democrazia Cristiana
Certo è che l'iniziativa del partito di costituire un proprio archivio storico è nata solo nel mille novecentonovanta con il recupero il trasferimento del materiale
Dalle soffitte di palazzo Sturzo all'Eur alla sede al centro Alcide De Gasperi e via della Camilluccia
Dove subì un primo intervento di sistemazione fino alla destinazione all'Istituto Sturzo nel novantaquattro
Naturalmente alla sua immediata dichiarazione di notevole interesse storico
Questa documentazione ufficiale del partito ivi compresi ventiquattro fondi delle sue realtà periferiche in parte evocate dalla soprintendente giubbini questa mattina
Ed è dei gruppi parlamentari da intrecciare naturalmente con quella dei fondi dei suoi protagonisti
Trova poi il suo completamento con la documentazione prodotta dall'ufficio spesse anch'essa pervenuta nel mille novecentonovantaquattro
Si tratta di una fondamentale integrazione se si pensa che l'ufficio studi propaganda e stampa ha accompagnato con la sua attività la vita stessa del partito dal mille novecentoquarantacinque per quasi cinquant'anni
Quindi oltre che per l'arricchimento del del nostro patrimonio documentario l'apporto della spessa si rivela perciò determinante anche per una visione completa della storia democristiana
Non mi soffermo sulle vicende interne di quest'ufficio che comunque ha visto succedersi ben trenta importanti dirigenti politici che hanno di volta in volta
In presso le loro scelte comunicative da Dossetti Fanfani Forlani Piccoli coste cittadini solo per citare alcuni nomi
Ciò che mi preme qui ricordare e che grazie a contestuale recupero di questo fondo spesse insieme ai mille trecento manifesti elettorali del partito è giunto a noi anche il materiale propagandistico prodotto nelle sue varie
Tipologie articolazioni centrali e periferiche
Come volantini le fotografie le pellicole gli audio in materiale grigio con opuscoli è una selezione della stampa quotidiana e periodica molti gadget sono stati poi acquisiti con donazioni di collezionisti
Insomma tutta una complessa e articolata con lo collezione di fonti che negli anni si è aggiunta alle fonti documentarie tradizionali
Dando vita a una raccolta che sempre più si caratterizza per la sua unicità
E per il suo rilievo culturale attraverso la quale l'istituto cerca di rappresentare nel modo migliore e più completo possibile la cultura cattolica del Novecento cioè di quel secolo che con parole immagini e suoni ha prodotto
Moltissima tipologia di materiali per la costruzione della memoria
Da un punto di vista sociologico e quel pregherei se possono scorrere le immagini
Così aiutano voi anche a seguire da un punto di vista sociologico antropologico artistico
Tutto questo materiale propagandistico si presta a un'analisi del suo linguaggio iconico a verbale
Non entro certo nel merito di un'analisi tecnica perché non è il mio ruolo
Ma non c'è dubbio che la grafica che distingue questi manifesti politici mostri una forza e delle caratteristiche sue proprie culturali e persuasivi persuasive che altri tipi di grafica non hanno a dimostrazione che il messaggio morale ha mantenuto la sua funzione e la grafica politica fortemente storicizza bile
Può rappresentare un importante spunto di approfondimento della fase storica dalla quale deriva e la collezione dei manifesti della democrazia cristiana da cui sono tratte queste immagini
Unica nella sua interezza ne fornisce la più chiara dimostrazione
Pur intera seguendo un in ininterrotto filo conduttore oltre esprimere situazioni storiche differenti mille trecento documenti esprimono infatti anche una vistosa varietà grafica
Della quale si avvertono tutti i passaggi e le sfumature che ben interpretano i mutamenti nella continuità
Scontro tra schieramento democratico esso dietista centrismo trionfante evoluzione socialista centrosinistra e riforme accetti dei referendari sulle tasche per
Frantumazione del sistema solidarietà nazionale violenza terroristica sono questi in estrema sintesi
I momenti che questi manifesti propongono seguendo passo passo il cammino del partito del Paese dal mille novecentoquarantasei al mille novecentonovantatré
Tracciando nel per immagini e slogan la storia e le diverse più o meno felici stagioni
Molte sono state le polemiche provocate dal linguaggio elettorale scelto dalla Democrazia cristiana e sarebbe per esempio da rivalutare la drammatica espressività dei manifesti negli anni cruciali dell'elezione
Dell'Assemblea costituente delle politiche del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto detenuta da alcuni persuasiva ma elementare grossolana approssimativa Pardi inconsciamente sprezzante del proprio elettorato
E i primi manifesti riflettono infatti l'estrema tensione e il clima infuocato della posta in gioco democratica che in quei primi anni arriva a coinvolgere oltre a novanta mila propagandisti
E in questo in questo contesto la propaganda si esprime con il massimo potere di suggestione persuasione sebbene non manchino anche punte di ironia e di satira
Non c'è tempo per l'eleganza formale e necessaria la dinamica del messaggio e la rapidità di comprensione l'immagine e la vera protagonista il testo è un accessorio con il passare del tempo questa forza espressiva cede il passo a una comunicazione più raffinata diretta al pubblico più informato ed esigente
Migliora lo stile e il gusto figurativo le forme sia moderna hanno i colori violenti si vanno attenuando e le immagini diventano reali e il testo assume una specifica funzione
Nei manifesti della campagna del mille novecentocinquantatré tra le più accese della storia repubblicana con ben centotredici manifesti prodotti di cui una decina sono quelli che scorrono sullo schermo i modelli sono ancora quelli della campagna del mille novecentoquarantotto della guerra fredda con la paura come principale argomento al punto da recuperare contro ogni estremismo anche il tema dell'antifascismo
Però dopo anni otto anni dalla fine della guerra emerge anche lo sforzo del partito
Di chiarire e di far sapere quanto è stato fatto senza trascurare i motivi ideali e politici che hanno reso possibile l'opera della ricostruzione sino a stabilire una netta dipendenza
Tra un'Italia completamente rinnovate operante e la Democrazia Cristiana partito di maggioranza quale principale artefice e qui troviamo molto spesso lo slogan parlano infatti già evocato questa mattina
Nei quaranta anni poi divenne quaranta manifesti della successiva campagna per le terze polo elezioni politiche dell'Italia repubblicana nel cinquantotto troviamo l'innovazione in parte già accennata nel mille novecentocinquantatré
Della strutturazione in serie a più Soggetti cioè dedicata diversi temi compaiono per esempio con maggiore frequenza i temi economici
Ma coordinata molto di più nei colori nell'uso del disegno e gli elementi grafici più costanti
Atti a ricalcare criteri di serialità
Una maggiore pianificazione soprattutto una maggiore riconoscibilità mi riferisco alla presenza costante per esempio dello scudo crociato e di famosi slogan come progresso senza avventure l'ottimismo e lo sviluppo che contraddistinguono l'addio negli anni sette gli anni settanta sessanta si traduce nel messaggio di un partito ringiovanito e più attraente
Di cui sono testimonianza alcuni noti manifesti ritraenti immagini di giovani spose
Ricordo fra tutti quello del mille novecentosessantatré la DC a vent'anni
Mentre il boom economico in corso e ben rappresentato dal significativo frequenta slogan gli anni felici
Il mille novecentosessantotto al quale l'anno cruciale in cui la spessa di fronte alla nascita dei movimenti studenteschi
Deve dedicarsi alla nuova categoria politica dei giovani
E la loro intercettazione quali nuovi soggetti attivi della cittadinanza politica anche attraverso l'abbassamento della maggiore età diciott'anni prosegue negli anni settanta
Allorché la grafica si fa via via più distesa sempre meno cupa il linguaggio visivo più semplice rassicurante il cielo azzurro sullo sfondo a significare l'avvio di una nuova fase
Colpisce infine negli ultimi anni ottanta l'uso dello slogan Forza Italia se realmente utilizzato in numerosi manifesti raffiguranti famiglie giovani bambini
A simboleggiare una nuova operazione di rinnovamento del partito basato su valori semplici positivi e condivisi
Sullo sfondo troviamo sempre il cielo azzurro che caratterizzerà la produzione fino alla fine
Da non dimenticare però anche i trenta serie tristemente famosi manifesti sugli anni di piombo di cui particolarmente emblematici comunemente comunicativi quelli sull'uccisione di Aldo Moro nel mille novecentosettantotto
Rientrano nella collezione anche numerosi manifesti predisposti per le sistematiche campagna amministrative e contro l'astensionismo
Ancora i manifesti prodotti per la propaganda di categoria nei settori agricolo industriale assistenziale sindacale nonché quelli concentrati su tematiche come il divorzio la donna la famiglia e l'Europa
Infine da ricordare la larga parte avuta nella storia della propaganda democristiana anche del giornale murale
Che più che pur se diciamo segnando i periodi non immediatamente elettorali
Insieme a una serie di iniziative pubblicistiche destinata all'aggiornamento politico dei quadri e alla puntuale risposta agli avversari
Si pone come importante strumento di dialogo informazione spesso anche con una buona dose di umorismo a giudicare dalle Dini
Tempo e fin qui i manifesti politici della democrazia cristiana
Non posso però non ricordare sebbene ancora da digitalizzare e quindi non fruibile nell'immediato anche il materiale propagandistico appartenente agli altri fondi di partito custoditi dall'Istituto
Mi riferisco in particolare ad alcuni manifesti del movimento dei cattolici comunisti presenti nel fondo della sinistra cristiana giunto a noi grazie alla sensibilità storica di Gabriele De Rosa che di quell'esperienza fece parte
E poi penso ai quarantanove manifesti del movimento democratici l'ulivo degli anni mille novecentonovantotto due mila e quattro completati dalla presenza di decine di prove di stampa di manifesti altrimenti mancanti
Non tacere dei manifesti legati alle campagne elettorali dei singoli protagonisti come Scelba Andreotti mal vestiti e Spataro di cui rimane qualche traccia nei loro fondi personali
Complessivamente le intuizioni e al tempo stesso i problemi con cui l'istituto si è confrontato negli ultimi decenni sono stati tanti dall'urgenza di un'efficace tutela di questa memoria alla sua adeguata conservazione e catalogazione
Da realizzare attraverso un'apposita descrizione corrispondente a una certa complessità sotto il profilo tecnico e contenutistico ma al contempo accessibile a tutti per rispondere anche alle esigenze di un'utenza larga e non specialistica
E di valido aiuto c'è stata anche in questo caso l'ottima Scheda Gea
Fino alla DC digitalizzazione che nel due mila sei ha rappresentato il logico sbocco della catalogazione consentendo di visualizzare sul web dei mille trecento manifesti della democrazia cristiana nella loro integrità sottraendo questo fragile materiale al sempre rischioso maneggiamento fisico
Si è trattato di riflettere sul
Fortissimo potenziale genetico e sulla grande polivalenza produttiva delle immagini e più in generale sono loro che non si cicliche di un loro uso più ricco e variegato ivi compreso lo strumento cinematografico ancora troppo escluso e ignorato dai testi di storia
Molti altri sono gli argomenti sui quali ci si potrebbe soffermare
Questioni di metodo per esempio come l'individuazione recupero di queste fonti o questioni di restauro e di ordinamento che pur non potendo prescindere dal metodo storico va comunque adeguato caso per caso
O questioni gestionali che spesso presentano aspetti problematici che non vanno taciuti come la confusione che può generare l'eccessiva pluralità di centri in cui sono distribuiti questi documenti
O questioni di utilizzo come la scelta dell'avvocatura del livello di definizione dell'immagine della cessione delle liberatorie
O ancora questioni di valorizzazione che passa anche da un efficiente scambio di informazioni con gli archivi complementari come sta avvenendo oggi in questa sede
Per non tacere degli aspetti commerciali che rendono ancora oggi necessario chiarire la complessa questione di diritti anche per i bei impedire un uso indiscriminato del documento
Non ci resta che aggiungere che quel che vorremmo fare e molto di più e meglio per conferire a questa appropriazione originale informazioni visiva una funzione crescente capace di intersecare con le acque di intersecarsi con le altre fonti documentarie a vantaggio di un sempre più proficuo approfondito studio della nostra storia più recente
Per concludere inizia consentito richiamare l'attenzione sul ruolo trainante che in questo campo ricoprono danni gli istituti culturali privati che grazie a specifiche ragioni storiche istituzionali
Non si assumono solo il compito della conservazione del riordinamento dell'inventariazione ma anche della valorizzazione di questi archivi che in quei luoghi trovano l'ambiente ideale a esaltare le proprie potenzialità evocative
Anche se di interesse nazionale gli archivi politici sono nati infatti per iniziativa privata e sono cresciuti come espressione originale di un'attività e di operosità politico-culturale specifica
Senza contare che la maggior parte dei lasciti quando avvengono a una destinazione nominativa legata alla propria storia
E alla propria peculiarità a cui si aggiungono poi anche fattori psicologici da non sottovalutare più semplicemente motivi ideologici e culturali
Ne nasce sotto valutata la capacità delle fondazioni private di riuscire a concentrare presso la propria sede anche le biblioteche create dagli stessi soggetti produttori dell'archivio
Che costituiscono una raccolta monumento potremmo definire da conservare nello stesso luogo con indubbio vantaggio della ricerca questa realtà non fa confluire un'ulteriore prova della varietà della fattispecie considerata e della straordinaria molteplicità dell'universo archivistico italiano la cui gestione e affidata a una pluralità di soggetti pubblici e privati
Anche a garanzia di un più intenso libero confronto con istituzioni a fini di differenti aree politiche culturali nonché una sempre più attiva collaborazione con gli istituti statali e quelli universitari di ricerca
Dunque una sperimentazione costante impegnativa e di certo non esaurita
Che rappresenta indubbiamente uno stimolante terreno di riflessione per studiosi archivisti
E sui quali l'istituto ha investito negli ultimi decenni con l'intento di non fare impolverate sugli scaffali ma far circolare e conoscere questo patrimonio di immagini
Che essendo il figlio di una memoria viva ai merito di contribuire a rendere conto al meglio dei cambiamenti nel mondo grazie
Grazie
Addio che sono incentrati sulla sulla strada di un partito sono fondamentali per la per la ricostruzione della storia diciamo politica di questo di questo Paese
Adesso passiamo alla
Alla Fondazione Gramsci mi fate si Giovanna Bosman
Grazie
Allora intanto anche io mi unisco subito ed anche ai ringraziamenti da parte della Fondazione all'Archivio centrale dello Stato al soprintendente alla e alle organizzatrici dottoressa sceglie la dottoressa
Devo dire che questo invito è è arrivato veramente al Mohammad in un momento propizio perché non siamo in questi mesi la lavorando al terzo Progetto di schedatura dei manifesti politici i manifesti del Partito comunista
E e quindi questa aggiunge ornata di confronto c'è sembrata ed è stata molto utile
Allora io avevo preparato power point che ecco ok che per ma ho pensato di di mandare a ciclo continuo solo per darvi un diciamo affine di dimostrativo per per illustrare della tipologia dei documenti posseduti dalla fondazione
Allora noi noi oggi abbiamo censito tra le nostre raccolte circa quattro mila ma manifesti che datano dal mille novecentoquarantaquattro al due mila sette
Tre mila seicentosettantaquattro dei quali sono editi dal Partito comunista italiano per la maggior parte dalla sezione Stampa e propaganda della direzione e in piccola parte dalle federazioni locali
Mentre i restanti circa poco più di trecento dal partito democratico della sinistra e dai democratici di sinistra il nostro lavoro fino ad ora sia concentrato sui manifesti del Partito comunista
Allora noi abbiamo cominciato a lavorare nel alla lavorare questo tipo di materiale nel due mila venti con il Progetto Fonti per la storia del ti do comunista italiano Progetto di schedatura e digitalizzazione che è stato finanziato dal ministero del del della cultura
E tramite la la DG ha e abbiamo risposto al bando della di del della della della DDA e la il lavoro è stato fin fine finanziato con i contributi di cui parlava questa mattina la sovrintendente giù giubbini
Della legge del due mila diciassette che ha assegnato milioni chiaro annuali per gli atti dagli archivi dei movimenti politici sindacali e politici
E allora in questo primo progetto noi abbiamo schierato cinquecento manifesti provenienti appunto dalla direzione del PC che facevano parte di un deprezzamento effettuato nel due mila quindici dall'associazione Enrico Berlinguer
La selezione FrP con Berlinguer e diciamo il capofila
Di una rete di fondazioni depositarie del patrimonio del partito con comunista e quindi anche del patrimonio documentale
Cos'era un un versamento molto consistente che comprendeva anche l'archivio del PDS e dei dei DS e l'archivio fotografico del PC che sono oltre sessanta mila foto e la e questa collezione di manifesti
Allora questi sono umani ma manifesti che misura annunci del cento per per settanta i che data l'appunto dal dal dal quarantaquattro al due mila sette e noi ci siamo fermati al novantuno al novanta anzi
E sono stati versati in diverse copie
Allora al momento del del del versamento e per erano stati sottoposti ad un primo tra trattamento di schedatura ed erano accompagnati da uno schema di
Diviso in vari campi che elencava due mila otto ottocento tre pezzi
I campi erano questi e non erano riempiti per ogni manca manifesto c'era nanna naturalmente il numero di inventario che era altri riportato su una copia di di ogni pezzo il titolo con le l'evento l'anno
L'immagine perché in questo schema era anche riportata una pinna piccole immagine del del manifesto tipo un provino Bindi indice diciamo
Le l'editore la tipografia la data di stampa informatori le notte nelle note riempite molto poco e venivano segnalati gli illustratori cioè però appunto non non
Carraro insomma che so che abbia abbiamo scritto ritrovato il nome del del dell'illustratore
In più era segnalato siano posseduti in originale si erano posseduti informato diapositiva o se non erano ha fatto colpo spot seduti figli fisicamente
Questo quindi si è si è si è venuta prive altri rilevare che questo schema abbia aveva in realtà diverse funzioni a aveva sì una funzione di e le Elenco di consistenza e di prima schedatura
E che c'è stato molto utile nel momento in cui abbiamo commi in iniziato noi a portare avanti questa spie schedatura archivistica ma in realtà di censimenti dei ma manifesti editi dal partito comunista
Quindi i manifesti che ci che c'erano stati versati non erano due due mila ottocentotré esemplari di differenti ma erano molti di meno
Ad oggi al lavoro di di schedatura di questo primo versamento quasi completato poi sposato da possiamo dire che sono mille cinquecento tre anni trentaquattro
Insieme però allibiti diciamo alla prima copia apre con i manifesti è difficile parlare di di originali copie sanno non non è possibile
Ci sono state le state moltissime copie quindi in realtà pezzi fisici arrivano a oltre due due mila uno ottocento probabilmente altri mila quante sono le copie ancora non possiamo dirlo perché non abbiamo ancora la lavorato su su queste cose che su queste copie io diamo dato una sistemazioni fisica li abbiamo divisi per decenni ma ancora non non non non sono state comprate
Allora come dicevo i manifesti erano però inventariati inerti avevano e erano accompagnati dalla riproduzione digitale quindi a noi è stato versato sia il cartaceo che il di il digitale
Fisicamente dal punto di vista della conservazione sono con loro collocati in parti incertum una copia era collocata in cassettiera
E le altre avranno sir sistemate inni nei tubi e oppure appoggiati sui sui tavoli quindi primissimo lavoro che abbiamo fatto è stato quello di
Lavorare sul su sulle proprie sistemarle dal punto di vista fisico
Allora che tipo di schedatura abbiamo ut utilizzato noi abbiamo scartato con la schedatura Cat cataloghi raffica
Noi utilizziamo il sistema ex stanze la lavoriamo tutti i nostri archivi sulla piattaforma x il Critics'stanze che appunto che c'è c'è e se c'è stata forno fornita dalla società per Gestalt
E che è un sistema interoperabile con il sistema archivistico nazionale chiusa e con il sangue
Noi però a noi avevamo cercavamo una sieda proprio specifica per i manifesti che cito permettesse di dare una descrizione molto molto analitica quindi ci siamo consultati con la Società per gesta e loro ci hanno proposto un modulo descrittivo specializzato per la gestione dei libri manifesti basato sulla scheda Essex stampe
Che è una delle schede elaborate dall'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione
Diciamo che destinata anche alla scriverà schedatura dei manifesti e dei manifesti politici
Devo dire la sua cella schedatura con questa scheda non ci siamo Thorpe trovati bene siamo riusciti in realtà segnalare tu
Per le le informazioni l in ivi i dati che ritenevamo necessari
Questa è una scheda che ha una oltre va diciamo che riporta sia il tipo di Stella chiaro che sarebbe questa scheda S sia il codice identificativo della del della scheda l'inventario
Loggette
Dove quindi manca manifesto politico se in in originale così in copia quanti copie Cicci Santucci sono perché ogni pezzo cosa per noi molto importante perché va be'questo problema delle copie che che c'hanno che hanno che sono sogni nel Domenici ma poi andando avanti
E affrontando varierà raccolte di Mardin di manifesti di diversa provenienza e ci siamo trovati davanti al problema di altre copie non naturalmente il titolo
Il testo che noi abbiamo messo se il teste bene lo abbiamo segnalato tutto segno se è troppo lungo abbiamo indicato l'incipit e l'ex ricette basta la persona l'Autore persona dove per persona si intende l'illustratore o il grafico lì l'editore per noi stessi è sempre stato partito col Conconi sei Italiano Sezione stampa
E perché propaganda per questa prima diciamo collezione
L'istituto conservatori istituto possessore e la provenienza la provenienza per noi è stato importante perché la lana la nostra diciamo chiamiamo la collezione generale di tutti i manifesti
A diverse provenienze quindi per noi è importante conservare M memoria della della dell'origine ecco
Lo stato
Di di di conservazione e poi lei nel campus sospeso sono solo soggetto abbia ieri questa scheda dalla possibilità di descrivere
Il disegno proprio la parte grafica esempio
Ma manifesto con illustrazioni a colori sui due su due terzi del dello spazio in testa manifesto una scritta in corsivo al centro tre contadini che tengono tra le mani sulle spalle delle zappe del Pibe de delle banche ci hanno in questa descrizione la la l'abbiamo fatta
Per ogni ma ma è un manifesto l'evento se ci sono timbri accelera
Le chiavi di accesso cioè il quindici
E non gli abbiano indicizzato le persone egli antiche compaiono nel nel testo questo abbiamo fatto e che fra molto utile Suso soprattutto in fase di ricerca i provvedimenti di tu tutela l'abbiamo messo la dichiarazione di di di interesse storico che tutti i nostri manifesti hanno e poi c'è l'immagine al a allegata quindi alla stella descrittiva sempre al al alle a allegata l'immagine che si consulta in modo contestuale
Questo le il lavoro è proseguito nel due mila ventuno anche nel due mila venti e ventuno ci siamo giovati del contributo del ministero del ministero della cultura sempre tramite la Direzione generale degli archivi
In questo caso perché scusate per il primo progetto che chiacchiera che abbiamo fatto era un progetto molto vasto che comprendeva sia la schedatura di questi cinquecento manifesti Candy du du du dodici mila foto foto foto con grafia e quindi
E la la la diciamo il
Il blocco di di manifesti che che ha che abbiamo messo è limitato è stato lì limitato il secondo progetto invece era focalizzato solo sui manifesti
E e quindi nel progetto del del del due mila ventuno abbiamo fra schedato analiticamente due due mila ottocento manifesti e e abbiamo digitalizzati due mila duecento ci cinquantuno abbiamo quindi esaurito la la diciamo il versamento del due mila quindici e a e abbiamo affrontato altri raccolte quali le quali raccolta la diciamo che questo del del versamento ci ci ha dato il via per la lavorare tutti i manifesti presenti impieghi in fondazione che finora non erano stati trattati quindi abbiamo abbiamo la la lavorato una raccolta di manifesti che sono stati che furono versati all'istituto tra il settantadue settantacinque e che provenivano tutti dalle federazioni provinciali del PC questo è stato un testamento che viene fatto su richiesta dell'allora direttore dell'Istituto Franco Ferri nell'ambito di un'iniziativa promossa in occasione del cinquantesimo dal dal dalla nascita del PC
Alle e quindi in cui invece venne chiesto a tutte le organizzazioni territoriali di rinviare alla Fondazione Gramsci materiale di propaganda infatti insieme a questi manifesti arrivammo molti volantini e opuscoli e foto anche questi sono questa è una raccolta che ho e che ha un ordine geografico
E si si vada al Friuli vende pensa Giulia al Trento a a Trento alla al Veneto alla Lombardia Liguria e mi pieni di Emilia Romagna e Piemonte l'Abruzzo il Lazio la Campania la Puglia e la Sicilia
Queste sono dei manifesti che datano dal quarantaquattro al settantacinque alcuni manifesti li ho inseriti nel Power Point dove ha specificato il nome della federazione sono i manifesti che provengono da questa da da da questa raccolta
Si caratterizzano ho notato rispetto agli altri perché hanno informato di diverso intanto hanno un form informatori rettangolare sono privi a far sì di illustrazioni
Il testo a indiani è nero su bassi il più bel dei del delle volte col colorata
Ora ho notato anch'esso i manifesti che ho inserito sono solo del quarantacinque del quarantasei ma questa raccolta va fino al settantacinque
E ho notato che tutti i manifesti delle in tutti i manifesti delle fare fede federazioni è privilegiato il testo certo ci sono pochissime illustrazione
Quelli di questi manca manifestini abbiamo tratta di mille duecento se se settantacinque altra raccolta e sono stati i manifesti sempre presenti in fondazione ma che non attenevano all'archivio Matano stati versati al di biblioteca e quindi noi dell'archivio
Non li avevamo mai presi in considerazione non erano cioè Stati scusate
No non non non non erano stati tra tra trattati Fini finora e sono e sono Mannesmann il manifesto che vanno dal quarantaquattro al novanta
E se sono versati da varie Prut provenienza in buona parte dalla direzione del PC ma spesso anche da privati qua qua qualche volta anche da sezioni del del PC
Abbiamo utilizzato naturalmente è sempre la stessa mondi modalità di descrizione
Allora ultimo progetto è il pre e il progetto che abbiamo su cui stiamo lavorando dura che è iniziato ora nella gennaio del due mila venti ventitré termineranno nella primavera del due mila ventiquattro questo quella quel questo progetto che che che si chiama immagine e comunicazione Progetto per la pubblicazione di fotografie manifesti e volantini nel portale Fonti per la storia del partito con comunista i limiti italiano questo è un progetto che prevede la pubblicazione di oltre il dieci dieci mila dove documenti tra fotografie volantini manifesti del del PC cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri tramite la struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nato nazionali
E ed è stato selezionato in occasione delle iniziative celebrative del centenario dalla fondazione del partito con comunista il di hi tech italiano questo progetto prevede la pubblicazione ditta venditori mila e cinquecento ma mi faresti che prenderemo parte
Dal materiale già lavorato e in parte che sia chiederemo duecento uno nuovi manifesti saremo ex ex novo che provengono in parte da una nuova raccolta che c'è stata versata da un da un privato e e che con che comprende centosettantotto ma anni fa sì che provengono tutti dalla federazione di Reggio Calabria e dalla sezione Antonio Gramsci di Reggio Calabria
Vanno dal se dal dal sessanta al settantacinque ed inoltre i manifesti che sono conservati all'interno dell'archivio del partito comunista italiano che noi posti noi abbiamo cioè c'è c'è stato versato nel novantasei
Di pessima manifesti finora ne ne abbiamo identificati non novanta l'attivo del PC è tutto ordinatori e tutto schierato
E e quindi i manici naturalmente i manifesti che sono contenuti nei nei forni fascicoli avranno non solo un un non hanno una loro sedi inventariali Massine e naturalmente
Non saranno stralciati dal dal da da dall'archivio noi siamo riusciti a identificarne uno novanta perché la le diciamo le modalità di inventariazione dell'attivo del PC sono particolari una parte è inventariate informaticamente e un'altra parte solo su carta su cartaceo quindi la la parte chiami inventario elettronico libica gli abbiamo identificati subito la la la la la parte invece assoluto inventario Caracalla cartaceo dove tra parentesi non sono se sensi se insegnati
Ritagliati più tempo naturalmente
Allora come vi dicevo prima noi siamo siamo ci siamo imbattuti in me il problema delle delle copie e diciamo e dopo aver un po'pensato come fare
E abbiamo pensato di fare una serie in titolata copie dove mettiamo dove collochiamo diciamo il la la i i manifesti dalla sì seconda copia in poi ognuno con la propria con la segnatura della coppia madre
E e naturalmente segnalando nella nella scheda quante copia ogni tesi esemplare
Questi manifesti sono già accessibili al pubblico si sono accessibili al pubblico però non naturalmente solo informato digitale sia per motivi di conservazioni sia per Pratt Prada per praticità di gestione e sono devo dire un un un un documento molto richiesto soprattutto dalle dalle produzioni tette le televisioni e Circe cinematografiche Cellino e poi a griglia li abbiamo quasi tutti diciamo qui che abbiamo tre trattato in in digitale quindi con consegniamo la copia digitale
Allora diciamo che con quest'ultimo progetto lui vorremmo riuscire a tirare le fila del lavoro che svoltosi sì sinora
Re realizzando questa consistente pubblicazioni sul portale che ho citato prima che esse siano appunto Fonti per la storia del partito comunista il mondo tagliano che vorremmo diventasse il luogo privilegiato per la consultazione di di questo tipo di ma di di materiali appartenente al patrimonio della del della della Fondazione Gramsci
E in questo portale i manifesti saranno pum pum pum pubblicati con lui licenza creativa Commons quattro zero dai danni ci e quindi saranno resi scaricabili
Due parole sul sul portale il portale è un è un polo fino all'il portare archivi IPCA on line già dal febbraio due mila ventuno
E è stato ha realizzato anche lui in occasione del del l'anniversario del centenario della nascita del PC e e consiste in un luogo di aggregazione
Delle descrizioni degli archivi e dei nuclei dove documentali prodotti dagli organismi delle del PCC dagli organismi nazionali
E dalle dalle e dagli dagli organismi territoriali e e e anche dagli archivi dei giri dirigenti
è stato promosso e realizzato dalla Fondazione Gramsci ma in collaborazione con nuovi istituti tra cui sono dire i bargigli Istituti Gramsci la la nella Fondazione Gramsci e mi in Emilia Romagna la Fondazione Istituto che piemontese Antonio Gramsci gli altri istituti di grammi su sul territorio
Non nazionale oltre all'Istituto Nazionale Ferruccio farsi attualmente in questo portale essi possono da questo portale si accede praticamente alla mappa degli istituti conservatori degli archivi del Partito Comunista sparsi nel territorio una nazionale finora siamo abbiamo identificato sessantacinque istituti conservatori tutti gli studi conservatori sia pubblici che privati
E e alla descrizione a livello di guida di di centonovantasette archivi prodotti da centottantatré soggetti pronti proprio produttori che sono oltre agli organismi nazionali e ai e ai dirigenti le federazioni del le le federazioni locali del dell'idea del partito comunista
Non abbiamo si possa so so sono pubblicati gli inventari dei segretari ma nazionalità Antonio Gramsci ad Alessandro Natta
E il legno le immagini dei documenti conservati nell'archivio del PC che attestano la composizione dei comitati federali già dal dal dal dal quarantacinque all'ottantanove
E qui in più c'è una carrellata di di foto per periodici e filmati ma questo è un lavoro è uno dei lavori in fieri che vorremmo implementare con quest'ultimo Progetto
E allora io ho finito volevo solo fare un'ultima notte nota notazioni siccome sia citato prima la laddove la il versamento che è stato fatto da Luigi Martini
Che è un dirigente sedi chiari che appunto in sala è un ex dirigente dell'Arci dell'UISP noi ad Martell Will Will Will Luigi Martini avversato annoia anche nel due mila dieci di dice diciannove un una cospicua raccolta
Di manifesti provenienti dal dal movimento politico sindacale e e auspichiamo che associativo i italiani tra i quali sono presenti molti ma Manigrassi dell'Arci e ma anche Diversi ma manifesti dei leader del PCI agli altri partiti tra cui immesse e Alleanza nanna torna nazionale inoltre in questa raccolta c'è una cosa molto molto interessante ci sono i bozzetti dei manifesti presentati al concorso indetto dalla direzione del piccino occasione del cinquantesimo del del partito
Che che promettono di rilievo di essere molto molto molto belli e molto interessanti bene io ho finito
Ringraziano tanto oraria Bossi ma anche perché appunto
è importante secondo la versione contro proprio per fare emergere se le criticità siete problematiche relative alla schedatura perché poi quelle sono le cose che diciamo che forse
Diciamo preoccupano un po'tutti quelli che hanno attestare come rifersi perché sono tanti i dati che sono veramente difficili da
Andare in levare
Diverso e scriviamo tutti in modo diverso diciamo non come al tiro centrale appunto siamo veramente un po'all'inizio perché siamo non è mai stata diciamo lavorata questo tipo di documentazione
è però appunto secondo me importante proprio questo incontro per fare vedere è questo scambio di di di informazioni condivisioni di Bindi informazioni allora la prossima
E
La
E l'aria Scalmani deludente
Ecco siamo anche molto contenti perché almeno c'è un archivio di donne no rispetto agli archivi diciamo i partiti
Siamo siamo molto felici di far vedere diciamo una una visione femminile del mondo
Erano io vi ringrazio perché Costanzo Mangia nata interessante che ci ha dato tantissimo lì quindi vi ringrazio anche nel dibattito e anch'io ho delle slide che chiamerò che mi accompagneranno saranno il mio canovaccio
Allora io oggi riparto del fondo nei manifesti del nudi possiamo andare avanti con l'altra slide diffondere manifesti dell'UDI praticamente come vedete sono mille cinquecentosessanta
Tra manifesti anche ci sono anche dei giornali murali l'arco cronologico va dal quarantaquattro al due mila diciotto siamo continuando ad accumulare quei pochi manifesti che vengono prodotti perché anche se no oggi c'è il digitale per esempio ludi per
Per l'otto marzo continua a stampare i propri manifesti anche se in numero chiaramente molto minori quindi una presenza di carta c'è ancora continuiamo ad a curarla
E abbiamo iniziato la raccolta di questi materiali a nei primi anni ottanta quando in seguito alla ristrutturazione dell'associazione dopo il congresso
Nell'ottantadue si decide di costituire l'Archivio centrale dell'UDI a quel punto come
Sarebbe lunga parte spiega arbitrare il concetto per cui la scelta profonde politica e simbolica della
Della nascita dell'Archivio centrale dell'udito Talia si fa appello a tutte le sedi locali affinché mandino appunto presso la la sede centrale
Nel quesito ante archivio i manifesti quindi nel nostro fondo manifesti sono presente sia
Manifesto di diciamo di carattere nazionale punto del dell'Udi Nazionale che quelli delle sedi locali e quindi già si può avere una doppia visione locale e nazionale
Possiamo andare avanti grazie allora le tipologie come vedete sono di diverso tipo
La maggior parte degli dei materiali dei dei manifesti sono materiali prodotti dall'UDC al soggetto produttore Ludi abbiamo una parte una minima parte di altri soggetti
I dottori alcuni io anche riconosciuti da quelli che abbiamo visto oggi però la maggior parte sono manifesti dell'UDI quindi il soggetto è un soggetto plurale ed è un soggetto plurale che si evince dalle dalle parole d'ordine dalle dalle immagini e anche questo questa lettura del manifesto ci dà una una prima indicazione su quello che è l'associazione
Come è stato detto anche sfogliando virtualmente i nostri manifesti è possibile vedere come cambiano i primi manifesti sono sono tutti di carte povere il problema della carta era anche gara molto costosa e questo al Muti fa che torna sempre anche in archivio leggendo
Appunto le i conti fatti dalla dall'amministrazione in alcuni casi si parlava che non vengono conteggiati meno alcuni casi tali documenti d'archivio abbiamo anche contezza di quanti manifesti venivano prodotti o venivano mandati nelle varie sedi
E questo per Degas appunto che quindi in maniera cambiamenti come vedete per esempio quello danno in Italia votate a uno dei primi manifesti
Sono di forma rettangolare sono strisce da lì a breve cambieranno così come cambia l'equilibrio tra testo e immagine a seconda della
Del veicolo di informazione cambia perché se sono manifesti diciamo pubblicitario dice di no vedere più avanti ad esempio quelli di noi donne hanno più carattere e d'immagine quindi l'immagine è più presente e
La abbia preso repliche tipo legge le avete viste gli ha preso alcuni dei nostri manifesti del cinquantatré perché visto che si parte
Si va dall'anno cinquantatré ho detto andiamo a vedere che cosa c'è nel cinquantatré come vedete vedere come vedrete possiamo anche andare avanti ci sono vari tipi
Succedono molte cose nel cinquantatré chiaramente inutile che ve le commenta le leggete direttamente questo per dirvi come sfogliando questi manifesti si sbaglia un po'la storia che l'Italia se è vero che sono manifesti di un'associazione politica femminile quindi sono
Connotati entrano con navi soprattutto sulle bastano scanditi dalle battaglie delle dalle lotte delle donne che fanno appunto in questi o da oltre settanta anni di storia ma riguardano anche l'attualità la realtà perché chiaramente i sogni
Fatto di cronaca o politico né donne prendevano parola e quindi Attraverso i nostri manifesti anche possibile leggere una storia repubblicana che
è vista da un altro punto di vista che fare sempre poco considerata possiamo andare avanti
Ecco questi sono altri anche qui potete vedere le varie tipologie di quelle che che gli ho fatto vedere prima abbiamo da quindi delle elezioni congressi i manicomi si congressi nazionali dell'UDI congressi provinciali le le rassegne sportive teatrali le feste gli appelli questi appunto uno scorcio
Una cosa che vorrei che la porta mi mi soffermavo sul fatto che le donne dell'UDI li hanno conservati e come avrete visto da alcuni ancora vedete lo Scocciolini evidentemente sono stati proprio staccati dal muro conservati
Questo e molto a mio parere molto importante perché dice proprio una cosa che le donne volevano mantenere quella memoria il volevano lasciarla quindi anche il fatto di conservare questi manifesti in degli anni fine degli anni quaranta è una scelta politica è un modo di dire non ci siamo noi vogliamo che la memoria da la memoria storica rimanga vogliamo appunto lasciare i i segni e Hatzair Marion protagonismo
Che appunto è iniziato con con la nascita dell'associazione la mostra era nel due mila cinque c'è stata una mostra dei manifesti del ludiche fatta a Roma ma non sarebbe stata in in itinerante
Per tutta Italia e dalla da quella da quella mostra sia iniziata pensare appunto all'importanza del nostro fondo
E come abbiamo visto oggi del problema della conservazione della fruizione da parte del del pubblico e su questi stimoli anche sull'impulso che dalle varie sedi locali si era avuto e sia scelto appunto di digitalizzare il il fondo manifesti possiamo andare ad Atlanta per favore
Grazie quindi il perché digitalizzare parte l'abbiamo già detto oggi alcuni documenti sono molto grandi si parte da settanta cento per arrivare al doppio perché alcuni erano proprio enormi e laboratorio
Paghi farà vedere le criticità dell'eticità di trazioni che alcuni documenti la facilità di consultazione perché ovviamente averli averli già pronti on line comunque su un file è più facile che tirarli fuori
Anche perché vi assicuro che quando da quelle cassettiere che vi hanno fatto vedere oggi si inizia nello fatto materialmente si tirano fuori questi dopo queste sempreché treni perché odio si strappano si rompono alcuni sono già rotti Santi un crack come faccio e poi sono tanti e prestiti a grano
Nell'incontro quindi la praticità e poi anche la
Nella ricerca perché chiaramente per un ricercatore anche questione di tempo molto più facile
Siamo andare avanti e qui entriamo su quello che è stato la digitalizzazione dunque la nostra vigilanza azione è stata fatta dal centro di ricerca della Sapienza di Girlanda
E hanno utilizzato l'entrata nel dettaglio perché Satana che ha sempre incuriosito hanno dimezzato il Metis gamma che io lo ha soprannominato Ragno cadente un macchinario kosovara
Una macchina fotografica anonima come via descritto e le varie luci e un pianale solo che
Su questo pianale non entravano i manifesti non tutti quindi per
Non è che eravamo il filo diretto con laboratori di utilizzazione ci raccontavano che molti metodo per ovviare
Alla digitalizzazione è stata quella di esempio di prendere delle tavole di compensato metterlo sopra l'opacità abbiamo avuto altri problemi le trasparenze e le le le luci perché alcuni manifesti ad esempio erano un po'più lucidi di altri quindi questo questo ragno come lo chiamo io che aveva tutte le luci attraversa appunto un lavoro di calibrazione della luce di di ritocco ha permesso una perfetta digitalizzazione ma insomma
Dal punto di vista tecnico è stato abbastanza laboriosa per la per il laboratorio
Come Stato ha già accennato anche noi con la scelta del sette di metadati abbiamo utilizzato le linee guida degli o che sono stati editi in Italia che sono state citate prima
Vedete un esempio nel manifesto sotto del del primo congresso che a mio parere anche uno dei più belli perché questo mancanza ci dice tante cose
Allora da una parte e vedete ci accetta di metadati che che Cesari metadati del manifesto e quelli della dell'evento
E poi questo è un manifesto per noi altamente simbolico perché è il primo congresso nazionale Luti Ludina sceglie il comitato d'iniziativa dell'odio e del quarantaquattro settanta il quarantaquattro ma poi il diciamo un momento fondativo fondamentale quello del primo congresso quindi a un punto fondamentale doccia questa donna diciamo moderna che avanza con il tricolore interessa
Alle spalle si lascia le le rovine di di quella che era l'Italia distrutta dalla dalla guerra mondiale e manifesto cessò come parola d'ordine riporta di costruire ecco questa è una parata ricostruire piccole ma come vedremo prima di massi dell'UDC sono molte parole d'ordine che scandiscono
Lecco che dell'associazione le rivendicazione anche questa deve avere la possibilità di averle digerita delle delle scritte e per un ricercatore molto utile a volte possiamo hanno dei problemi a mio parere complicatissima è stato quello della datazione perché avete visto come in altri con i manifesti anche gli altri non hanno la datazione quindi ecco lì la vere il l'archivia disposizione perché per noi sfondo manifesti è parte integrante dell'archivio non è cosa se perché chiaramente contemporanea
Ci ha dato la possibilità di accedere alla all'archivio vere e proprie quindi di fare una ricerca attraverso vari canali complicati e quindi potere riuscirà a datare acqua abbastanza in maniera precisa quasi tutti i manifesti sono pochi quelli che sono rimasti ce n'è uno particolari c'è un tricolore
Co-scritto viva la pace ora voi capite che tricolore lo scritto solo viva la pace anche complicato da da
Datare esatto
La e poi c'è un altro particolare la post produzione del manifesto che è stato un altro passaggio perché ad esempio questa di Nilde Iotti sono due manifesti perché questi veniva attaccati non fatte in da parte venivano attaccati quindi tecnicamente sono due oggetti però è anche vero che nel momento in cui io lo devo fare
Lui era un pubblico per una questione di ricerca per me ha più senso metterle insieme quindi ricongiungere nelle parti quindi ridare
Le l'interezza della del messaggio così come quello lo vedete ma in quello pace amicizia con l'URSS che accade quello invece anche rovinato dal tempo perché anche i nostri alcuni dei nostri manifesti chiaramente erano già stati impiegati tra l'altro nel l'ultimo lavoro fatto siamo abbiamo iniziato l'anno scorso che stiamo digitalizzando anche volantini operando proprio la l'archivio cronologico e tematico abbiamo ci siamo accorti che dentro ci sono altri manifesti piegati quella è stata l'occasione che invece di riaprirlo lì eviti digitalizzando e quindi in qualche modo riunirli alla
Al fondo
Andiamo avanti
Quindi digitalizzati tutti questi materiali la cosa più normale per noi era creare un sito web per renderlo accessibile a tutti quanti
E quindi però abbiamo dovuto anche pensare come farlo perché comunque noi non per vari motivi non abbiamo l'ex Dams non abbiamo questi diciamo strumenti comuni alle fondazioni quindi
Abbiamo cercato di essere più pratici diretti possibili
Pensando che questi materiali dovessero essere consultati da chiunque da chi non sapeva di andare alla storia reti era curioso e quindi abbiamo cercato di creare un sito web
Che nocciola disse tutta la pineta dati sette di metadati di cui ha parlato prima ma che desse la possibilità attraverso la ricerca in vari modi con vari strumenti di poter accedere all'informazione quindi oltre a ricerca generale
Quella che vedete in altro la classica con la lente quindi potete mettere delle parole
Chiavi delle parole che state cercando si può fare più accurata attraverso la tipologia di formati gli anni e poi entrare nella tipografia nome degli autori e quindi essere il più gestibile più questo mezza bile possibile da parte dell'utente quindi cercare di agevolare il più possibile
La ricerca
Possiamo andare avanti
Prima di arrivare alla forma artistica è successo un fatto particolare quando abbiamo pubblicato i manifesti a un certo punto abbiamo ricevuto una mail di un signore che riconosceva la propria madre
Raffigurata
Nel caso specifico nel primo congresso delle donne sarde e quindi è stato molto carino perché lui ci ha scritto una Mele ci ha detto quella Signorelli era mia mamma si chiama bonaria Jazeera no e quando ha fatto la foto del Papa non voleva che facesse la fotografia
E invece lei l'ha fatta e quindi è stata molto carina questo
E questo ci ha dato da pensare come aver semplicemente pubblicato attraverso il sito web
Nastri manifesti in qualche modo ci dà anche un sito becco non solo da parte dei ricercatori od delle società cinematografiche sono affamate di materiali di questo genere
Ma anche da parte di chiunque normali cittadini tutte le parti del mondo perché la dobbiamo pensare che e l'aria io guardo Pacini ci mette dentro le case dentro gli studi tanti ricercatori anche stranieri infatti molto un spesso contattati anche da
Ricercatori stranieri grazie a questa a questo portale perché avere un portale web di questo genere almeno per un'associazione come la nostra è anche il fare un presidio delle donne
Perché comunque così come nella storiografia belle donne sono sempre poco raccontate
Avere anche all'interno del del mare magnum del verbo un portale che dedicato alla storia delle donne in Italia dal dopoguerra in poi significa presidiare quel luogo anche dal punto di vista politico quindi
Diciamo c'ha un valore anche simbolico per nuovi di questo sito guarda quindi ha portato quando si parlava appunto del dei manifesti come documento come oggetto il biografico con veniamo parlato anche come forma artistica appunto gli ha portato il il terzo congresso che nel fare tra l'altro il digitalizzazione tema dei volantini abbiamo trovato anche il bozzetto che quello in alto che vedete e che chiaramente riprende è evidente il il il quadro indipendente Eliza da Volpedo del Quarto Stato quindi come un po'no c'è questo richiamo agli anche alla alle forme artistiche così come nella ma nel manifesto donne d'Italia salva la pace
Sicuramente c'è una un richiamo alla cieco e alla all'immagine appunto di Lilja Brik che richiama tutti a gran voce quindi c'è chiaramente una un nesso con le fondatissime Nolte come è stato anche citato stamattina
E stesso alcuni artisti si sono hanno prestato le loro capacità alludi con ad esempio Domenico Purificato e andiamo avanti forza distruttiva mensa Domenico Purificato esatto
è un quadro di Domenico Purificato in quell'altro me c'è un bozzetto e ho trovato in archivio la lettera che diceva grazie
Domenico per averci dato il pezzetto però non lo siamo per questo congresso lo terremo per qualcos'altro quindi questa appunto collaborazione con gli artisti
Contemporanea nell'epoca e poi va be'chiaramente Antonietta Raphael col suo bellissimo manifesto che è stato utilizzato per la quadro che è stato utilizzato per l'otto marzo del settantasei
Il clou quello l'otto marzo del settantasei quando vi apparato di parole d'ordine ad esempio sia il classico manifesto che ha delle parole d'ordine e che hanno forte significato dal punto di vista politico per la storia e questo appunto è importante quanti far ricerca ad esempio nel nostro archivio che abbastanza complessa
E avere partire ad esempio non semplice manifesto una delle semplici parole d'ordine in qualche modo
Rimette un po'ricolloca un po'all'ordine se non altro visivamente quindi da dei punti da piglio da cui partire per la ricerca quindi questo perfetti appunto l'utilità della digitalizzazione in questo in questo caso e in un tre trai vari nomi che abbiamo trovato che come dicevate prima Monsanto effettivamente sono sono riportati alcuni morti c'è scritto molte volte no
Andiamo avanti per favore che non so se il non mensa si c'è anche quella della cartellonistica di Ugo Giammusso che lui era appunto un pubblicitario
Che ha firmato diversi manifesti soprattutto per le donne che appunto era il giornale delude come vedete come cambiano il il messaggio e l'immagine perché chiaramente il quello che il il messaggio che passa è diverso e pubblicitarie più leggero si definisce magari cerca di attirare un altro pubblico e riprende soprattutto l'iconografia della dei grandi giornali dell'epoca come ad esempio quella quella di volta che vi ho riportato Mancini sono appunto le classiche
Pubblicità di giornali femminili di quell'epoca che quindi avevano un po'
La l'assessore la stessa tipologia e infine a mandare avanti quello fanno ho fatto questa piccola Sly da puntando l'attenzione sui simboli Italia perché quando abbiamo digitalizzato ci siamo resi conto che oltre alle parole oltre ai nomi c'erano delle degli oggetti nell'immagine che ricorrevano ad esempio la mimosa la mimosa
E Nunziante c'è scritto la seduta alla mimosa molto spesso è raffigurata ricordo che la mimosa appunto è stato di è stata scelta dall'UDI come simbolo dell'otto marzo quindi inevitabilmente
è un punto cardine nella nostra storia e quindi abbiamo pensato di mettere tre rarità anche la parola Mimosa
A ricercare bile quindi ogni volta che voi cercare mettete Mimosa come parola
Gli appaiono anche quei manifesti dove lavora la mimosa non appare ma viene raffigurata proprio perché una un elemento cardine
Così come anche la luna che ha un forte valore simbolico che ricorre ecco il tricolore
L'ho messo viva la pace quello che non sono riuscito a trovare la data per ad esempio il tricolore a un altro oggetto disegnato colorato che ricorre ai manifesti del VTE quindi l'abbiamo messa nella nel motore di ricerca
La colomba chiaramente ad esempio parlando prima non le ho messe Mandela del rapporto con l'arte
Ci sono molti riferimenti molti riproduzioni della colomba di di Picasso ho portato delle immagini della colomba delimitata di Picasso che vengono utilizzati per i manifesti dell'UDI e infine i bambini
Perché i bambini è un tema fondamentale all'interno dell'udienza soprattutto sulle battaglie dello studio e quindi la parola bambini realizzi l'assicurazione può essere una chiave di ricerca
Queste appunto per dirvi come oltre alle immagini ai targa dei nomi dall'indicizzazione
Perché un'altra cosa i nomi delle donne quando andava a fare ricerca che agli archivi sa bene che quando si cercano il cumino i nonni sul web non appare niente non si sa niente
Invece noi siamo stati molto attenti quindi ogni volta che un nome di donna è espressamente scritta all'interno di un manifesto e ora anche devo Mantini l'abbiamo riportato questo per dare proprio una presenza ridare alla storia una presenza di protagonismo femminile
E quindi almeno che appare come così scritto nel Manifesto e quindi a dare appunto memoria della presenza di queste donne considerate e che abbiamo mille novecentottanta di quel novanta per cento sono nomi di persone e tra i primi tre nomi così io mi sono andato a fare una ricerca nel beccando del del del sito abbiamo Luciana Viviani che ricorre sessanta volte
La tedesco che ne ricorre cinquantadue Maria Maddalena Rossi che ricorre quarantanove volte all'interno dei dei manifesti la parola pace centoventi anni
La parola Mimosa mimose centoquarantasei questa solo Niero divertirà ieri a cercare un pochino di numeri a fare delle ricerche perché poi appunto
La bellezza di questi strumenti digitali è proprio quella che ti dà la possibilità di fare ricerche incrociate di vario tipo così come di collegare i nostri manifesti e volantini
Finisco qua e vi ringrazio
Sì molto interessante assolutamente questo sguardo femminile perché appunto rispetto ai partiti in un'organizzazione cioè in genere giovanile alla femminile compare poco quindi insomma veramente interessante come cosa e adesso come come procedere
Torniamo info
Ah ecco nascere una biforcazione cambio di programma negli ultimi due interventi prima ci stanno i ragazzi della scuola con laboratorio poiché riscrivere strategici con i laboratori restaurò per quindi questo è tutto qua finiamo c'erano stati inutili la
E sì
Vediamo
Ancora
Pronto grazie ringraziamo per questa occasione per questo incontro
Gentilin cortesemente la dottoressa Celli emersi nelle mi ha chiesto stamani di dire due parole saranno davvero due parole io sono Simona Granelli della Fondazione Gramsci Emilia Romagna
Ringrazio anche tutti quelli che hanno già citato manifesti politici punto it che è l'esperienza che abbiamo avviato
Vado avanti
Va a là davanti va bene no davvero sarà comunque veramente molto breve la nostra banca dati appunto manifesti politici punto it è nata nel novantanove due mila all'inizio come un prototipo di cinquecento manifesti in occasione di Bologna città europea della cultura
E poi l'esperienza è andata avanti con perché in ministero dei Beni culturali ha colto un nostro progetto e quindi ci sono primo diciamo significati cofinanziamento la raccolta non abbiamo iniziato alla trattare
Quindi non nel modo con una modalità archivistica ma bibliografica
I motivi sono stati questi questa raccolta è giunta già eterogenea era completamente sganciata da ogni contesto archivistico diversamente da quelle di Cornello sito parlare finora
Quindi sostanzialmente era una raccolta di una persona si come soggetto produttore molto omogenea perché era quasi tutto PC
Locale nazionale e dintorni ma anche con altri inserimenti altre donazioni altri insiemi che si erano aggiunti quindi appunto non aveva legame con le carte
Della federazione provinciale del PCC Bologna McCall commi trattato Regional giunte anche proprio in tempi diversi
E quindi si è scelto di utilizzare Sebina che conoscete piattaforme programma della regione Emilia Romagna insieme a cerco coi Akros coi oggi data Management
Perché permetteva un inserimento dei dati già potenzialmente molto ricco la ricerca per autore traffico soggetto committenza dati molte e soprattutto permetteva è già allora in una facile di collegamento con l'immagine il link all'immagine oggi della banca dati ci sono circa sedici mila manifesti anche volantini e cartoline politica ma in maggioranza insomma manifesti
Tutti appunto con l'immagine in questo più avanti ha permesso anche quindi con un approccio bibliografico in effetti in questo caso che ha proseguito tuttora
Tuttora quello che utilizziamo
Più avanti questo ha permesso appunto di accogliere anche altre raccolte di altri enti privati e pubblici
Anche perché sarebbe stata altrimenti un banca dati diciamo molto omogenea come come produzione di questi manifesti e anche per coprire momenti sono tempi cronologie riverse
E quindi tra le sono entrate a far parte della banca dati col come l'insieme del della Biblioteca di storia moderna e contemporanea deposito parlarne prima o i manifesti di Steiner dell'archivio Albe e Lica Steiner che presso il Politecnico di Milano
Quella è una parte dei raccolti sono parsi raccolto raccolte del del Centro studi sui partiti politici dell'università di Macerata
Vivere più recentemente Novelli bellissimo insieme di manifesti i manifesti della Fondazione Luigi Nono di Venezia che non m'ha chiesto la nostra collaborazione perché catalogare nel loro popolo nel polo di Venezia i manifesti facciamo parte dello sterminato archivio del composito di Luigi Nono e i manifesti erano tappa circa quattrocento
Tra questi quelli politici quello che ha avuto in dono che ha raccolto in tutto il mondo sono anche fanno anche oggi parte appunto della nostra banca dati io poi collaboriamo con bacon Museo M nove novecento di di Mestre ma mi fermerei qui solo per dire questa differenze ecco di approccio nel nel nel nel descrivere il soggetto quindi il soggetto scusate il manifesto
Quindi dei soggetti siamo abbastanza ancora attenti come le mani che ci hanno messo mano sono tanti però
Quindi si si cerca di dare un ingresso di per soggetto sul tema sull'evento sulla persona sulla persona se è una caricatura una fotografia un'iconografia
Ma anche come come la collega dell'UDI ha detto noi abbiamo cercato anche di da almeno da un certo punto in poi di Cat di soggettività di dare un soggetto anche dell'iconografia quindi la colomba appunto le armi e missili per perché ti permette un confronto di vedere quanto queste immagini ricorrono possono essere utilizzate la famiglia al bambino queste cose importanti
Poi basta che mi mi mi fermo nel senso che noi utilizziamo promuoviamo l'utilizzo di manifesti anche per puntare di Google divulgazione storica
Gli utilizzi diamoli proponiamo nei laboratori didattici facciamo con le scuole con le scuole superiori
Che hanno portato anche degli sci movimenti creativi anche proprio da parte dei ragazzi del dei singoli studenti che parlo coi appunto creato dei manifesti celebrammo esposti e poi un'altra occasione per un fatto delle proiezioni
Esposito ma esperienze che anche voi avete ricordato
Mi fermo qua e grazie di questo ospitalità
Di questo nostro incontro con nei due laboratori frappè parleranno prima era volato a renderla si parla prima di laboratorio di didattica del Manifesto e quindi sono io insieme hanno professoressa con cui abbiamo
Concertato diciamo e poi qualche ragazzo che vorrà intervenire quindi sarà un incontro diciamo una una relazione a più voci
Io introdurre contro un attimo il di discorso alla quest'ultimo intervento che ha detto a più voci intende affrontare una parte una declinazione del Manifesto che il famoso didattico di questo tipologia documentare abbiamo partano moltissimo in questo in questo nostro incontro e questa giornata tutti i punti di vista do tutti diciamo
Da manifesto come documento di confine tra archi che vive di biblioteca manifesto quei documenti effimero come duramente usa e getta con tutti i problemi di conservazione che ne sono derivati
Poi tutto il diciamo il liberista intervento di Novelli del professor Novelli mia il mio particolarmente illuminata perché come appunto per chi si occupa di di dati e di valorizzazione lo dicevo insomma tutta questa sua diciamo carrellata di insomma storico sociale ma anche quanto tutte sorge ci ha raccontato appunto quello che lui chiama questo documento complesse inizi tra grafica ideologia anche nelle varie epoche insomma
E soprattutto a quanto mi ricollego proprio a quello che
Ha detto Novelli alla fine c'è questo fatto di questo progressivo interesse nei confronti di questo documento appunto Complesso
Che a lungo trascurato da parte in un numero crescente di discipline e di aree scientifiche una con i propri strumenti analitici interpretative che ne ha progressivamente rivelato l'importanza e rilevanza
Molto più e mo'al di là degli studi storici proprio appunto quindi per chi è in grave interrogando di farlo parlare il manifesto parla e parla anche diciamo
In da tanti insomma così sa se saranno interrogare bene si può fare tante cose può essere utile tante declinazioni come dicevo e quindi è proprio questa potenza portata comunicativa questa potenzialità di lettura e questi per consentir preda Dini diversi che si possono tracciare a partire diciamo da questo documento che hanno poiché fatto nascere anche questo progetto è questo questa idea di un laboratorio didattico interattivo con le scuole del territorio ma poiché sarà allargato si potrà larga nei prossimi anni anche come struttura diciamo che abbiamo ospitato qui nel nostri spazzerà nuova la didattica il nel nell'aprile ad scorso
E diciamo qui qui si prenderà si presenteranno dato gli esiti di queste elezioni laboratorio la le la la lezione Sosa venute a Catilina cioè appunto che si è occupata ma abbiamo visto anche in precedenza della della descrizione di qui della di digitalizzazione del recupero tutti questi manifesti delle varie raccolte che sono conservate in archivio centrale dello Stato
E tutti gli alpini ha fatto ha presentato i ragazzi una selezione di di manifesti che vanno dagli anni Cinquanta due all'ottantacinque facendo vedere appunto anche il c.t.
Questa progressione questo cambiamento nell'arco diciamo del del tempo e questo questo esercizio di lettura e insieme di decodifica delle immagini
Avuto come principali obiettivi individuare il contesto storico e sociale dei manifesti del passato riconosce le strutture delle menti del linguaggio visivo linee colori forme e volumi spazi rintracciando il loro significato espressivo
Portare alla luce le tipologie di codici le sequenze narrative di codificare i diversi significati
Immaginare ideale realizzare manifesti Trento suggestioni e spunti dal passato per esprimere i temi problematiche attuali proprio questo che poi su cui hanno lavorato i ragazzi lancio quell'idea dentro anche venuta fuori dalle tante suggestioni e spunti di questa giornata ma anche delle conversazioni con i vari di anime diciamo i vari relatori di lavorare a un progetto comune poi insomma nei prossimi anni magari di laboratorio interattivo molto più articolato che potrebbe essere su base romana ma anche oltre quindi anche punto
Anche parlando con le con le quella la collega che mi ha preceduto della Fondazione Gramsci certo dell'Emilia Romagna poi mettere a confronto i risultati ottenuti prima della parola la professoressa Ombretta Giovannini e poi anche ai ragazzi volevo
Un attimo appunto inserire insomma fare per parlare della della certa formativa dell'Archivio Centrale dello Stato in cui appunto questo laboratorio entro cui questo laboratorio didattico sul manifesto si inserisce un'offerta formativa che prevede sia di denari divisi da che i laboratori didattici differenti livelli e piani di approfondimento l'obiettivo del Servizio didattica per le scuole Acs di promuovere e sostenere le good educazione al patrimonio culturale
Per incrementare la conoscenza e la diffusione sui di fare una riflessione sulla base poi degli articoli proprio richiamando il Codice dei beni
Culturali e del paesaggio un paio di mali carte dunque quello della CS non sono da far salvaguardia a salvaguardare ma da valorizzare con attività che mettano in luce ai fini della didattica della storia
Le straordinarie risorse delle fonti archivistiche l'affascinante unicità del rapporto che si può stabilire con le vicende storiche attraverso un incontro diretto in fisico con i documenti nella loro sede naturale di conservazione cioè l'archivio storico
E che al contempo sviluppino le competenze e le nuove generazioni per un uso consapevole delle fonti
In questo caso spazio delle azioni da poco tempo a questa parte lo scrigno della memoria sono ho percorso documentario permanente sulla storia d'Italia dal Risorgimento ai giorni nostri
Che è collocato proprio nel cuore dei nostri depositi e che è stata aperta al pubblico la metà di nel marzo scorso
Ad oggi abbiamo accompagnato oltre duecentocinquanta ragazzi e ragazze in questo suggestivo immersivo viaggio a ritroso nel tempo li abbiamo resi contemporanei le antiche generazioni attraverso il contatto diretto con le fonti documentarie sulle quali sono stati costruiti voi tutti i libri di testo previamente
In quest'ottica come mi sono spesa molto per attivare dei focus di approfondimento anche su richiesta dei docenti
E anche come il garbo con detto delle lezioni laboratori spesso in associazione anche con diciamo con enti Esterni
Per esempio appunto un oggetto agli incontri che abbiamo fatto che sono andati benissimo anche perché insomma c'è questo quell'emergenza clima i cambiamenti climatici sono diciamo ci tempestano ogni giorno e quindi abbiamo fatto un laboratorio sulla metodologia di ieri e di oggi proprio a partire dalle carte dell'Archivio centrale dello Stato
E abbiamo chiamato una un dottorando del CNR Isa che che l'istituto di il di scienze l'attuazione del clima che c'ha parlato proprio di queste ci ha fatto una relazione Guibal partendo da casa positiva la cosa molto interessante ha studiato prima e non secondo momenti quindi è partito dal Collegio Romano Wessex formato le strumentazioni
Che c'erano allora quindi utilizzando però le nostre carte in particolare del ministero dell'agricoltura il ministero del CNR che sono
Appunto dove si consuma e si trovano delle carte relative alla metrologia
La crescente esigenza già testimoniata da alcuni progetti sperimentali degli anni novanta del secolo scorso di rendere accessibile a un pubblico non specialistico in particolar mondo della scuola il patrimonio archivistico di comunicare di comunicarsi
Superando la ristretta cerchia degli addetti ai lavori
Ha imposto a chi si occupa di valorizzazione di didattica e la ricerca di chiavi di lettura alternative nuove modalità di approccio e documenti la memoria nascosta tra le carte d'archivio abbisogna di strumenti e di strategie ad hoc
Per veicolare i contenuti esplicitarle una fascia di utenza allargata in particolare a due uscenti pensiamo all'esperienza del carta storie non so se la conosce ed è un Mosè aggregato al archivio Storico del Banco di Napoli fonda nel due mila e sedici che ha proprio fatto della narrazione il perno e la cifra della comunicazione della memoria sedimentata e qui una specie di museo di narrazione in cui che sicuro che rischia racconta e si racconta in varie modalità
In questo solco io sono in fase di studio da parte la sottoscritta diversi progetti di valorizzazione del patrimonio perché centrale lo Stato ne citerò soltanto alcuni così insomma per accennarli
Una l'archivio va in scena cioè una ciò cercando di creare una diciamo delle delle diritti delle letture teatrali e musicali che partono i nostri
Dei nostri documenti quindi una specie una sorta di drammatizzazione o teatralizzazione del documento qualcosa che hanno fatto diciamo a ma che la Barbie anche altri istituti che però vorrei portare anche Ina CSV sui nostri documentazioni note d'archivio con lezioni concerto persona manzo musicali basate su Savoncel documentazione
Musicale che si trova interno nei nostri fondi presentare al Casa ci sono molti spartiti partiture ma anche nel ministero della pubblica istruzione sono interessantissime diciamo delle testimonianze delle per esempio tutte le
E qui c'è anche un'evoluzione di tutte quelle che è stato il diciamo nel nel nel legali tanti che vediamo fatti alle scuole presente anche per la festa dell'autunno insomma è qui dal dal Novecento ai giorni nostri quindi potrebbe essere insomma
Anche molto interessante e poi le azioni poi diciamo anche arte cinema archivio per esempio l'archivio raccontato dal cinema o viceversa del cinema per raccontare l'archivio noi abbiamo anche molti fondi
Legati alla al cinema anche per quel fondo ci diranno fondo fotografico che tutto legato a diciamo alle alle alle varie pellicole dei dell'eventuale dagli anni cinquanta in poi
E arte documenta anche in questo caso vedere insomma installazioni artistiche percorsi d'arte all'interno del nostro istituto per esempio noi abbiamo già delle installazioni permanenti che si trova nei nostri locali
Una che ricordiamo quando entrate vedete che c'era quella installazione di Michelangelo Pistoletto che è un un ponte tra dei due corpi al nostro istituto intitolata al passo con la costituzione della Costituzione con il terzo paradiso è una sorta diciamo di passaggio
Tra il tra memorie cartacee la memoria digitale a settant'anni dalla costituzione c'è la c'è una la costituita nel due mila e diciotto quando c'è stato il settanta e l'aria della Costituzione nasce della nostra Costituzione
E poi per quanto riguarda i laboratori didattici mi piacerebbe fare qualcuno più articolato per esempio un laboratorio di scrittura creativa
Là dove abitano le storie dal documento al testo narrativo un laboratorio di storia scrivere la storia dal documento al terzo storiografico e poi delle lezioni laboratori multidisciplinari
Legati al mondo dei cantastorie i cantastorie la canzone narrativa temi a fonti Vieri Bertani empatico musicali cioè ballate costruite appartiene ai nostri documenti ma anche costruite da ragazzi
Sia ballate di cantastorie che narrano diciamo delle storie che poi sono state si ritrovano i documenti sia ragazzi stessi possono fare attraverso diciamo
Il lo studio di alcuni documenti crearci delle ballate insomma e questo rapporto è in collaborazione con Università di Messina eccone antropologo Mario Geraci l'ordinario di antropologia all'Università di Messina
Che oltre a essere antropologa anche cantastorie quindi diciamo a questa doppia lamenta un'anticipazione di quest'ultimo percorso sperimentale di valorizzazione didattica e divulgazione
Che usa le arti narrative comunicative conoscitiva dei cantastorie per veicolare servendosi del piano emozionali temi e questioni storiche l'evento in programma il ventuno
Giugno prossimo per la festa della musica si farà al centro dello scrigno della memoria sarà proprio il conto una performances del del professore Mauro Geraci che canterà
Lutrario suoi dica una una una ballata vacanze narrativa di Ignazio Buttitta questa scritta in sessantatré peraltro è stata pubblicata con l'introduzione di Sciascia perché insomma
Ignazio Buttitta un poeta canta sarei molto importante che parla della tragedia immersi nella dei nostri connazionali che sono stati diciamo sono periti nella nella
Nella sciagura mineraria e mettendo la in in relazione con diciamo idonea documentazione che si trova nello scrivere memorie che parla delle stesse avvenimenti
Quindi dopo questa dichiarazione programmatica lascio la parola alla professoressa Giovannini
Bene farla tutti siamo in chiusura
Anch'io sono allietar insomma di far parte di questa Rete con liceo artistico Caravaggio che presente sul territorio del molto vicino all'archivio con le sue tre SD
Che sono dislocate tra Laurentina tor Rino e la serie di di Tor Marancia liceo artistico è la culla di quegli artefici che abbiamo visto fino adesso
Realizzare tutti i manifesti che si sono susseguiti nelle vostre diciamo presentazioni che hanno portato comunque un un valore aggiunto a tutti noi ne siamo qui con questa piccola diciamo delegazione delli del liceo
Dimostrerò praticamente la la realizzazione il frutto di quello che è stato il laboratorio presentato dalla dalla dottoressa sceglie e che poi proseguito nel dipartimento di di grafica e comunicazione del liceo
Uno dei degli indirizzi presenti ENI nelle nell'istituto insieme ad architettura arti figurative
De Simon architettura
I lavori sono stati coadiuvati da un team ma diciamo di di professori professionisti quali nella la professoressa riga Pozzi tanto il professor Roberto Lombardi e me che abbiamo come dire una formazione presso l'Accademia di Belle Arti presso inizia che istituto superiore per le industrie artistiche con sede a Roma a Urbino
Quindi diciamo quello che andremo a vedere sono venticinque slide
Potrebbero già partire
E rappresentano proprio questa sinergia da delle istituzioni
Nello specifico un'integrazione delle competenze acquisite nel laboratorio scolastico e dalle conoscenze apprese qui
In questo luogo che custodisce il diffondere la cultura storica delle fonti del sapere
Queste splende tentano di illustrare un metodo di apprendimento possono andare avanti in cui c'è stata la visione e la descrizione potete vedere qui la dal Telestar fare
Che praticamente a come dire illustrato il metodo diciamo quella serie di manifesti attraverso un metodo un po'diverso da quello della lezione frontale in cui c'è stata la visione la descrizione di questa serie Dini di manifesti proiettati su un su grande schermo
Questa modalità sicuramente ha catturato l'attenzione dei giovani interlocutori che hanno potuto fissare i dettagli osservare
Nei tempi e nei modi più congeniali congeniali una sorta di di lezione partecipata
Su varie varie tematiche
Che sono quelli appunto della delle politiche a difesa della famiglia che hanno destato anche curiosità e stupore questi temi in quanto oggi ne ne beneficiano dei risultati
E e quindi sono anche per loro anche un po'come dire superati ecco temi che non non gli sono vicini proprio perché ormai sono leggi che abbiamo acquisito abbiamo visto appunto quali sono i risultati del leggi sulle lavoratrici madri sul pari opportunità e contro diciamo la violenza a questa prima fase possiamo andare avanti
Diciamo loro hanno appunto acquisito un bagaglio iconico io di una storia recente vicina
Andiamo avanti e poi si è succede diciamo la fase successiva è stata sviluppata in classe
E in questo caso che negli anni sono stati sollecitati a riguardare i termini dei manifesti consultati a riflettere sull'attualizzazione dei termini sociali dei nostri giorni quali sono i termini
Che ci sono diciamo che sentiamo di di portare avanti e sulla base di temi di cronaca affrontati dalle varie discipline
E considerando la pubblicità sociale come punto cardine nella progettazione del del manifesto prevista del piano degli studi del dell'ultimo triennio abbiamo scelto questi titani se mandare avanti
Uno al manifesto politico perché diciamo uno dei temi che adesso diciamo molto attuale e quello molto vicino a Namor è quello della guerra un altro il manifesto storico
Ragazzi dovendo affrontare il l'esame di Stato
Sono comunque coinvolti in quello che è
Diciamo la la ricorrenza dei centenari e possiamo andare avanti
E poi in questi altri due temi che sono praticamente tema sulla pubblicità sociale
Relativo alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne e non poteva mancare essendo nel nostro DNA diciamo l'arte il punto cardine il Manifesto sulla Mostra d'arte
Quindi
Possiamo andare avanti
Sul Manifesto diciamo politico abbiamo fatto una riflessione su quelli che sono stati i manifesti del passato
Consultando anche l'archivio Line
E abbiamo constatato che il messaggio era quello proprio di partecipare alla guerra ma un messaggio che invece negli ultimi anni totalmente ribaltato anche alla luce diciamo del degli articoli della Costituzione
E quindi questi sono diciamo i risultati
Nella slide successiva
Qui abbiamo diciamo questi tre esempi si parlava tanto di di di colore di di lettering ed è quello che noi facciamo diciamo nel nostro dipartimento
Una prima base su quello che sono i contrasti cromatici lo studio del
Del carattere tipografico e anche la composizione diciamo visiva
Se andare avanti
Questi sono altri esempi in cui potete vedere in questo stop war dove si utilizzano anche oltre alle linee diciamo di un'impaginazione che guarda la verticalità o al orizzontalità
Anche quello dell'utilizzo della diagonale che comunque un fattore che rende il manifesto molto più diciamo dinamico
Andiamo avanti
Ecco l'altro l'altro tema
Quello del manifesto storico
Manifesto che per noi diciamo a livello tecnico è costituito da un viso anche da un testo principale un testo secondario che una deadline uno slogan una boa di Coppi un marchio
I ragazzi vengono chiamati nella aggregare nel spendere o armonica la diciamo la progettazione del dell'idea che hanno in mente in questo caso l'obiettivo è stato quello di costruire un'immagine che decollasse un messaggio attuale macché rimanesse però
Legato a uno stile del passato
Facciamo vedere
Questi elaborati
Quindi anche qui i colori sono quelli della scuola della Bauhaus quindi prevalgono i colori primari il giallo il rosso e il blu con i due colori neutri che sono bianco o comunque dei colori molto diciamo contrasto che sono i i chiari l'oscuro che il mi ero
Siamo andare avanti
Questi sono altri altri esempi come potete vedere in questo centrale l'utilizzo diciamo della
Della diagonale no come abbiamo visto in quello precedente che far sì che tutta la diciamo la la comunicazione sir ruoti intorno al al messaggio
Lettering che alla diciamo verso la fine del del quinto anno Rizzi i ragazzi riescono anche un po'a scardinare a toglierli a rompere le regole compositive della diciamo dell'Anica tipografica la chiamiamo noi che è quella proprio del
Orizzontalità del testo
Si può andare avanti
Questi sono altri
Tre esempi
E abbiamo qui anche le due ragazze che hanno realizzato questi due manifesti che sono
Elisabetta che qui vicino a me in sala c'è Melissa
Molto bello diciamo questo diciamo vedete nella scritta Bauhaus il diciamo l'elaborazione no nella la creatività anche in quello che è il diciamo il
Il carattere
Possiamo andare avanti
Ecco un vicequestore un tema che a me sta molto a cuore io a loro sollecito Sempre la diciamo dei termini che riguardano la
Diciamo la pubblicità progresso
Che pubblicità progresso questa c'ha mai agenzia pubblicitaria nata negli anni settanta
Svolta divulgare appunto temi che sono perché hanno appunto una
Una sensibilizzazione a Termini sociali piuttosto che a temi di commercializzazione di prodotto
Quindi il messaggio si può caricare di di significato conoscendo tecniche di rappresentazione diverse e in questo caso vedrete anche l'utilizzo della nostra
Sarà cosa della macchina fotografica e tutta l'attrezzatura diciamo che che abbiamo nei nostri spazi se andare avanti
E quindi queste sono tutte immagini e fotografie realizzate dai ragazzi
Originali molle troverete in internet
Perché sono realizzate con dei software grafici cella scuola
Offre a ragazzi nell'ultimo triennio quindi loro hanno a disposizione un un pacchetto
Di di di software che gli permette di ottenere diciamo dei risultati anche avanzati
Possiamo andare avanti ecco questi sono Alterini diciamo altri esempi
Qui sono stati coinvolti anche i ragazzi del diciamo del del quarto anno che verranno
A visitare l'archivio il il prossimo anno
Ma che comunque sono stati coinvolti nella conoscenza di questa realtà sul territorio molto vicina al loro fruibile anche diciamo in forma gratuita perché certe volte
Ricordiamo che i ragazzi non come dire non si
Non non sono diciamo stimolati a a frequentare luoghi perché pensano sempre che si che si debba pagare un accesso no per per fruirne persiano andare avanti
Ecco questi sono altri esempi
C'è qui un esempio anche di non solo di fotografia
Riproduzione disegno ma anche fumetto
Non riusciamo diciamo a a coprire in maniera approfondita tutti interni ma cerchiamo di dare loro delle nozioni diciamo su vari su su vari ambiti
Possiamo andare avanti
Questa anche a una foto
Che abbiamo realizzato in sala cosa ai ragazzi si sono cimentati anche in truccatori non solo
In attori e progettisti insomma ricoprono un po'tutti i ruoli come la direttore il copywriter che sono le figure che sono dentro la l'agenzia di comunicazione siamo quelli le figure più principali
Mi amava anti
Ecco questo è l'ultimo diciamo l'ultimo tema che riguarda quello della mostra d'arte
Laboratorio presso l'archivio ci tengo a precisare che è servito anche a per la realizzazione di quella che è una prova simulata e ne facciamo nelle classi quinte al fine di di avere maggiore sicurezza nella nell'affrontare il tema delle l'esame seconda prova che da noi dura tre giorni
E quindi abbiamo ottenuto dei risultati
Che siamo rimasti anche molto colpiti perché c'è stata una crescita di questa classe quinta
Veramente una crescita eccezionale quindi adesso vedrete queste ultime slide
Dove hanno hanno appeso diciamo hanno hanno hanno guardato
Diciamo delle delle soluzioni grafiche del passato per poi trasferirle
In quello che diciamo una presentazione di di manifesti del del presente
Possiamo andare avanti ecco anche questo taglio in diagonale lo abbiamo visto in in molte delle diciamo delle rappresentazioni delle molti manifesti che avete
Fatto vedere questa mattina
Sempre una ricerca del lettering e di contrasti colore che pensano andare avanti
Che hanno portato appunto a considerare appunto questi questi elaborati con un alto valore valore aggiunto
Ultima
Ecco qua che poi i cioè proprio un altro tema
Adesso lascio la parola Elisabetta
Che emozione Artissima
Leggera ma
Fra tutti
Nella progettazione del Manifesto ha ricoperto diversi ruoli come progettista modella per sollecitare la curiosità delle persone anziane sono nati Houten Moni del diabete di tipo uno
Ma la chiariti segue come un'ombra per tutta la vita
Lo studio dell'atteggiamento e della cosa di fronte alla macchina fotografica vuole sconfiggere ogni possibili discriminazioni anzi porge il fianco alla consapevolezza era considerata la convivenza del segno distintivo quasi fosse un tatuaggio
Grazie
C'è un'ultima diapositive
Abbiamo fatto ecco ringrazio l'Archivio centrale di Stato illustrate ieri intera classe quarta iniqua staccare intacca
Per questa proficua collaborazione estero prosegui nel saltiamo di fare qualche attivare una collaborazione più strutturati attraverso una convenzione voglio dire soltanto una cosa sul titolo appunto intitolato intervento che non abbiamo
Detto
Parafrasando diciamo dei film americani degli anni Ottanta ritorno al presente cioè nel senso di rizzare i bagagli tonico del passato per poi costruire progettare i temi di oggi diciamo quello se l'ho fatto i ragazzi e quindi che si prosegua ecco nella nelle nuove generazioni questo è un po'il senso insomma portare il il documento del testimone no poi alla consegna il patrimonio documentario poi alle generazioni future
Appena provate sia che
Si conclude questa lunga giornata ringrazio tutti intervenuti è stato un grande piacere vederli in presenza voglio ringraziare anche il Antonio fratello perché appunto in questa diciamo in questa lezione laboratorio con i ragazzi è sempre abbinato l'abbiamo sempre abbinate una visita guidata allo scrigno della memoria e il collega Antonio frate con la collega Raffaella barba ci conducono poi vedi se guidate insomma
Con grande apprezzamento e ragazzi credo solo in questa full immersion è sempre molto gettonata
Ringrazio tutti
Scusate ma scusate il mio errore perché se ne siamo per la stanchezza c'era non si chiude acqua alta perché ignora l'ultimo intervento ma scusate scusate tutti in realtà abbiamo scambiato il gli interventi e quindi l'ultimo intervento delle delle restauratrice laboratorio di restauro che ci spiegheranno diciamo proprio il la parte conservativa di questo documento che appunto essendo un documento
Su supporti molto tragici hanno dei problemi grossi di conservazione
Allora scusa del disguido ma questa veramente bisognava chiudere in bellezza perché veramente in bellezza perché le le colleghe del laboratorio di restauro che ripeto
è una cardine diciamo delle arti dell'archivio perché senza di loro
Questa questa serie dei manifesti del cinquantatré non sarebbe potuta essere schedato anni analizzata nel nel nel studiata e niente perché erano appunto come ho detto all'inizio di questo in questi giorni questo convegno erano tutte piegate
Nelle buste nelle cartelline stavano depositi da anni e e grazie alle alle collega resterà laboratorio sarà sono state potuta essere distese fotografate e poi appunto descritte quindi la parola alle colleghe dell'apparato ti recitava
Voglio dire solo una cosa che oggi anzi ieri ha compiuto un anno quindi diciamo quindi anche il primo il primo anno e che non vi è un compleanno diciamo che questa garanzia
Buonasera a tutti voleva ringraziare per l'invito e la possibilità di partecipare a questa giornata
Di nel nostro intervento vi parleremo del lavoro di censimento e di restauro che abbiamo effettuato sul fondo dei manifesti nelle elezioni amministrative del mille novecentocinquantadue delle elezioni politiche del mille novecentocinquantatré
Possiamo andare in esso una prossima slide
Il laboratorio di restauro interno all'Archivio centrale dello Stato come diceva la dottoressa Celli è stato allestito praticamente un anno fa
E il suo ruolo e rientra in un più vasto programma di tutela conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale conservato presso l'archivio
Per perseguire tali obiettivi viene effettuata un'attenta pianificazione di investimenti orientata allo sviluppo delle attività di digitalizzazione di messa in sicurezza e condizionamento soprattutto per i fondi maggiormente consultati soggette ad anni di tipo antropico e in oltre a questo ci sono anche le attività di restauro
L'allestimento degli ambienti è stato studiato per poter intervenire sulle numerose e complesse tipologie di opere conservate nei depositi quali documenti su supporto cartaceo o lucidi registi o volumi con coperti in poi pergamena stampe fotografiche su supporto cartaceo negativi supporto video plastico ma anche tessuti e metalli
Una delle stanze è stata adibita ad elaborazioni sui grandi formati ed è stata utilizzata appunto per le operazioni di censimento e di restauro di manifesti in questione possiamo passare alla prossima slide
Nel corso di questi mesi il servizio di conservazione e restauro oltre al restauro della documentazione sia infatti occupato di effettuare censimenti conservativi
Tra cui quello relativo al fondo dei manifesti delle elezioni amministrative del mille novecentocinquantadue delle politiche del cinquantatré Grande importanza assume le attività di censimento in quanto permette di effettuare un'analisi dei fondi dal punto di vista quantitativo qualitativo dello stato di conservazione dell'ingombro di formati la raccolta di questi dati permette di ottenere una panoramica dei delle tipologie di intervento da effettuare delle modalità e dei costi
Inoltre la verifica dello stato di conservazione delle opere permette una valutazione degli interventi necessari al fine di preservare questo materiale così pregno di storia ma spesso considerate effimero in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future
Prossima slide
Ad oggi i manifesti come diceva la dottoressa fa erano conservati piegati in quattro scatole di cartone rivestiti in carta marmorizzata raggruppati all'interno di camicie in carta o in bustier
Nelle scatole erano contenuti inoltre riviste opuscoli e volantini
Il materiale giaceva in deposito privo di inventario pertanto non esisteva una descrizione neanche sommaria né una quantificazione della consistenza
Il censimento è stato di fatti utile quantificare il numero di manifesti relativi a ciascuna delle due lezioni citate ma anche per valutare lo stato conservativo complessivo del fondo e per prevedere appunto di interventi di restauro necessari prossima slide
Durante le operazioni di censimento i manifesti sono stati aperti riprodotti fotograficamente in alta definizione
A ognuno è stato apposto un numero di inventario alfanumerico composto dall'anno di produzione da una sigla indica indicanti il soggetto produttore quindi partito politico di riferimento
E un numero progressivo ad esempio il manifesto che si vede in questa slide
è il mille novecentocinquantatré cc diciotto ossia il diciottesimo manifesto che abbiamo lavorato relativo al partito al comitato civico del mille novecentocinquantatré
Prossima slide
Una prima informazione che è stata ottenuta dall'osservazione diretta di queste opere è che si tratta di un materiale estremamente eterogeneo sia per le dimensioni che qualità del supporto cartaceo
Alcuni manifesti come mi agli altri casi già citati negli altri interventi erano composti da due fogli giustapposti di dimensioni all'incirca cento per centoquaranta come l'ultimo manifesto in basso
E in generale si tratta di stampe cromo litografiche prodotte da vari stabilimenti talvolta corredati dal nome dell'artista che ha realizzato l'illustrazione ma in altri casi non sono presenti indie le indicazioni necessarie per l'identificazione sia dell'anno di produzione ma anche del soggetto produttore stesso
In particolare in quattro casi specifici due manifesti del cinquantadue due manifesti del cinquantatré l'attribuzione è stata duo
Prossima slide
I dati raccolti sono stati riportati in un foglio Excel
In funzione della tipologia di elezione e dell'anno di produzione in particolare nella prima colonna sono stati indicati i dati rinvenuti sulle camicie riguardanti i riferimenti a Busto fascicoli precedenti
Il codice identificativo alfanumerico corrisponde al numero di inventario di cui parlavo prima ed è stato coronato in funzione del soggetto produttore in modo da avere una chiara e immediata evidenza dei manifesti realizzati da uno stesso partito
Sono stati inoltre indicati il soggetto produttore eventuali informazioni riportate sui manifesti con la voce a cura di la tipografia un breve riferimento allo slogan identificativo del Manifesto le dimensioni e lo stato di conservazione
Nella sezione note sono riportati gli eventuali presenza dei timbri dell'autore dell'illustrazione al termine del censimento sono state realizzate due tappe tabelle di riepilogo riferiti alle singole lezioni da ciò è emerso che sono presenti in archivio cinquanta manifesti relativi alle elezioni amministrative del mille novecentocinquantadue e duecentoventuno manifesti delle elezioni politiche del cinquantatré i soggetti produttori dei manifesti dell'anno mille novecentocinquantatré trovati sono stati sono il comitato civico democrazia cristiana il Partito Comunista Italiano il Partito liberale italiano
Il Partito Repubblicano Italiano il Partito socialista democratico italiano e il Partito Socialista Italiano per quanto riguarda l'anno mille novecentocinquantadue sono presenti anche manifesti prodotti dall'Alleanza democratica repubblicana dal Fronte nazionale monarchico dal Fronte popolare e dal partito socialista liberale italiano
Prossima slide
Ogni immagine ottenuta è stata in seguito rinominata con il corrispettivo numero di inventario in modo da mantenere il vincolo tra i due
L'immagine è stata poi inserita nel foglio Excel come nota nella cella del corrispettivo codici identificativi pop
E ciò è stato utile per il riconoscimento del Manifesto in funzione del numero di inventario in quanto al passaggio del cursore sulla cella si ottiene una miniatura dell'immagine e quindi una visione immediata di quale il manifesto
Ecco di quali manca si tratta prossima slide
Una piccola percentuale di manifesti inserita all'interno di buste in plastica non idonei alla conservazione
Le variazioni delle proprietà fisiche iniziali della plastica quindi colore resistenza e flessibilità e l'apertura della busta su un solo lato costituivano un rischio per l'oggetto stesso e non permettevano l'estrazione delle opere in sicurezza
Questo in aggiunta al fatto che all'interno di una stessa busta erano inseriti retto verso due manifesti riconducibili a soggetti produttori diversi ha portato alla decisione di estrarre il materiale del contenitore originale
Per evitare ulteriore stress meccanico dovuta alla ripetuta apertura e chiusura delle opere si è optato per la conservazione in piano in cassettiera
I manifesti che erano stati in precedenza sottoposti ad intervento di restauro sono stati collocati in un cassetto separato
I manifesti sono stati quindi conservati aperti intenso interpoderali con dei fogli di velina sensori divisi in base all'anno di produzione e al partito politico di riferimento prossima slide
Buonasera a tutti
La manipolazione di queste opere risultata essere un'operazione estremamente delicata a causa dell'elevato rischio di perdita di piccoli frammenti la carta dei manifestini perse
Intrinseche intrinsecamente molto fragile in quanto prodotta per avere una durata limitata nel tempo quindi non curando la qualità dei materiali costitutivi
Nella prossima slide
Possiamo vedere del dei danni casting proprio l'incantesimo una carta moderna infatti spesso la porta utilizzata per le realizzare il supporto cartaceo era ricca di lignina che andando incontro nel tempo un processo di ossidazione imbrunisce per la formazione di gruppi promotori diventa molto fragile
L'ossidazione pertanto uno degli anni più diffusi a carico del supporto cartaceo riscontrato sulle opere inoltre la conservazione dei materiali del materiale piegato in contenitori non i doni ha comportato in molti casi l'insorgenza di lacerazione nella comune lungo i margini e l'indebolimento lungo le linee di piegatura
In casi estremi manifesto si presenta diviso in due parti quindi completamente lacerato lungo la piega
Per consentire alla manipolazione insicurezza si ritiene pertanto necessario effettuare un intervento di messa in sicurezza restauro sui manifesti con stato di conservazione meglio pessimo mediocre cresta estimo
Nella prossima slide e possiamo vedere cinque manifesti relativi alla campagna elettorale del mille novecentocinquantatré prodotti dalla Democrazia Cristiana che sono stati selezionati ad essere riprodotti su pannelli esposti all'interno del percorso espositivo lo scrigno della memoria l'interno dell'archivio
Nella prossima slide
Domani sera in manifesti presentano si possono dare tipologie di danno sui supporti cartacei ovvero presentano depositi coerenti incoerenti
Con accentuate deformazione lungo linee di piegatura ossidazione diffusa presenza di lacerazione lacune di ieri o media entità lungo i margini e sulle fiere che nella prossima slide sono stati elencati gli interventi di restauro effettuati su questi cinque manifesti è stata dunque seguita una depolveratura preliminare sorretto sul verso delle opere
Con pennellessa giapponese a setole morbide inseguito i depositi più consistenti sono stati rimossi con una spugna in lattice di gomma vulcani Zagato arte
Sporge e successivamente con una spugna in voglio Gaetano mercati sporge
Successivamente la successiva operazione saranno l'umidificazione che è stata realizzata in camera di vapore freddo e ultrasuoni
Ed è stata necessaria per regatare il supporto cartaceo ormai fragile e disidratato a causa dell'invecchiamento e della situazione
Infine l'asciugatura è stata completata sotto
è stata
Completata sottopeso non semplice di tessuto non tessuto carte assorbenti cartoni e tavole in DS permettendo al manifesto di acquisire una penalità ora in originale Grazia l'attenuazione delle pieghe delle deformazioni presenti
La sutura delle lacerazioni Ellera integrazioni delle lacune sono state effettuate in accordo con i principi del moderno restauro ovvero un minimo intervento potenziale reversibilità dell'intervento compatibilità chimico fisica dei materiali utilizzati
Riconoscibilità dell'intervento infine l'adeguamento Bramati con con delle lacune delle lacune che è stato realizzato con delle matite ristabilito di tipo stabile o cargo Tello infine l'ultima slide la penultima c'è questa al termine delle operazioni di restauro le operazioni sono state con le le opere sono state conservate in orizzontale in cassettiere in busta tasca in polietilene aperte su uno su tre lati oppure Inter folignate con velina scritti
Tutti i materiali a contatto con gli originali devono essere Rizzati con materiali chimicamente inerti e fisicamente stabili per evitare alterazioni chimiche fisica ma anche cromatiche il trasferimento di colore da supporto non supporta all'altro
Un altro aspetto molto importante al fine di una per una corretta conservazione riguarda i valori termometro medici in quanto le condizioni fisiche chimiche di un documento su un supporto cartaceo sono influenzate in maniera detenere terminante dal luogo di conservazione
Infatti gli aspetti che incidono sulla conservazione delle opere in carta sono i parametri di umidità relativa a temperatura e luce
Pertanto la carta per non subire danni
Deve essere conservata in ambienti con parametri ambientali controllati inosservanza in quanto riportato dalle norme UNI dieci cinquantotto sei del mille trecentonovantasette
Grazie
Ringraziamo Scarabelli ignoranza dal guizzo che in rappresentanza di tutte le altre restauratrice nel nostro laboratorio che sono veramente eccezionali
Insomma o meramente insomma studi escono a ricoverare
L'irrecuperabile poi alla fine voglio ringraziare anche la sala regia i colleghi del docente Torino asceti Massimo De Angelis e tutti gli altri collaboratori per per averci sopportato sino a tarda ora
E supportato e sopportato sul qui chiediamo a questo punto i lavori inquirenti perché riesca a Germania aggiornata ma sicuramente molto interessante credo
Aree