Presentazione del libro di Gianpiero Gamaleri "La fumata bianca della pace. La voce di dodici papi contro la guerra" (Pagine)

Poi approva
Ad esempio
Hubble buonasera a voi tutti si sente
Poco
A per
Allora per loro parliamo a voce
Grazie
Il problema le devo far temere per parlo qui allora
A livello
Allora intanto grazie per essere qui che anche con il caldo i libri si leggono
E poi se non altro
Una buona esperienza avesse un libro molto molto originale che
Io penso di sì penso alla
Allora da dobbiamo portare a un altro microfono c'erano sette otto dopo la prossima volta ne portiamo almeno uno che funziona allora
Va bene così
Così è meglio
No
Allora a Radio Radicale Pannella le Pannella docet
Eh sì ebbene Aprica
Riprendiamo dove eravamo rimasti a io amo molto questo palazzo Ruspoli perché col principe eravamo molto molto amici ha pubblicato oltre dodici libri con me
Suoi le pulizie per far del padre del fratello insomma
Sono associato e facevamo molte feste qui quindi purtroppo ci ha lasciato al gennaio scorso
E quindi però la la moglie che purtroppo si scusa per non essere presente perché è partita per Londra la figlia
Riveste il salone
Amano anche loro la cultura è il ventisette vi invito nuovamente perché appena uscito un libro dalla nostra casa editrice sulla storia di ma Mattei
Una persona di cui si è parlato tanto e troppo poco quindi si sono era un dipendente quindi usciranno fuori tante cose interessanti come in questo libro che abbiamo il parere di dodici fatti
Che fanno
Omelia
Sulla guerra
Non c'abbiamo solo questo libro del del
Di Gamaleri c'abbiamo anche un libro
Dove c'è la copertina che ho comprato il Vaticano rispecchiasse un sacco di soldi perché ciò in esclusiva una foto del Papa quando c'era piena pandemia e pioveva a piazza San Pietro da solo in una Faricelli libero c'è quella copertina che
Ogni volta che lo guardo indiscutibilmente mi create de non dicono sciocco insomma rompe il fronte densamente allor conti dominio è quello di fare bei libri
Quello lo sa e dopo non lo sai prima perché quando adesso nessuno scrittore si offenda quando vengono a libro neo tutti gli amici miei mi hanno detto che non aveva mai letto un libro così bello insomma non c'è mai uno che dice quale ho scritto una schifezza del tempo
Quindi pannolini io siano un buon direttore editoriale è un professore dell'Università di Roma
Al quale delego la funzione io sono laureato in scienze politiche indirizzo storico quindi diamo la storia tutto me stesso c'è una rissa bellissima
Che storica
Ho ricomprato il borghese che il papa nero abbonato quindi un giornale storico fondato da Leo Longanesi ho ricomprato il Candido di Guareschi don Camillo e Peppone quindi tutti gli giornali libri che
Insomma tanti di voi conosceranno avevano
Quindi il compito mio continuare a fare dei bei libri organizzare delle manifestazioni che dove si parla un po'più di cultura conoscere libri perché il libro dello sparo trovata centoventi copie ogni libreria le doveva avere un po'meno duecentoventi copioni libri davvero va be'provocata siamo continuiamo in questa serata non non guardiamo le buche che incontriamo le differenze che viviamo giorno per giorno perché dicevano Carmela non da te ne parla nel prosciutto ma parlo pure Livatino quindi indiscutibilmente la cultura non ha non gode in Italia perché tutti scrivono dove da tempo pochi leggono
Quindi questo il vero problema di una casa editrice non siamo centoquarantasei dipendenti
Non è facile io a tutti i miei collaboratori dico
Io viviamo tutti i giorni vero giorno dello stipendio
Per favore quindi ecco purtroppo non non si passano tempi felici Rossi perché purtroppo come ripeto tanti scrivono ma pochi il cono
Adesso il San Giuliano pare che sia promuovendo tante belle iniziative auguriamoci che continua per far tornare ad amare la cultura allora tra direttore la parola la diamo prima al cardinale colite tanto vuol lo cogliere con un forte applauso perché
Allora io ricordo non in questa sala ma in un'altra sala
La vigilia di Natale c'era un un una Vesco no proprio no io scusa un vescovo che veniva declamava la messa in quella sala e c'era un Bambinello del settecento era bellissimo quindi tutti Natalino passati qua da vent'anni a questa parte quindi sono tantissimi ricordi in questo palazzo
Quindi faceva piacere che tutti voi lo non parlasse a conoscere grazie per essere venuti prego Calderara lei alloggi de dedica va
Serve solo per sono
Bene buonasera a tutti
Il piacere di incontrarvi grazie per questo momento che gli offre
In questa presentazione
Professore della suo libro la fumata bianca della pace ovviamente
Il titolo è anche l'immagine CD portano ai momenti sempre unici e nuovi della fumata bianca della Cappella Sistina
Alla quale l'ultima volta in chi io ero presente non per meriti ma insomma per dovere
Per dovere che spetta ai cardinali
E
Sono particolarmente lieto di poter
Intervenire perché
Il dono di questo libro e parlo di don
Che raccoglie
Dodici gli interventi di dodici parti da Pio nonno imporgli
Non presenta una materia estremamente nuova
La novità è nel fatto di mettere insieme di collegare l'uno dopo l'altro interventi che riguardano la pace
E come un po'tanti anelli
Che sono sparpagliati e lei professore ha avuto l'intuizione e la pazienza di collegarli facendo quasi una catena speciale una collana perché della pace parliamo sempre come una catena preziosa una collana preziosa dodici papi
Quindi sono circa poco meno di duecento anni
Della storia della chiesa
Non sono pochi
Ma sono una parte importante perché a mio avviso
E il periodo in cui il papato si trasforma
E
Dal Papa re
L'ultimo
Io no no
In fondo arriviamo ad una visione del papato nella sua dimensione universale
Esce da un contesto strettamente europeo
Politicante perché dobbiamo fare la politica con i vari stati mantenere equilibri mantenere relazioni certamente importanti ma non aveva
Quel carattere universale etico che in questi ultimi duecento anni chiaramente si è sviluppato fino al giorno di oggi i papi oggi parlano per quella missione universale della Chiesa e la pace né uno degli argomenti costanti preziosi
E allora mettere insieme tutti questi aspetti fanno vedere non solo gli interventi in ordine alla pace ognuno con una visione particolare propria del suo tempo
Ma danno anche fanno anche vedere questa trasformazione come ho detto
Universale
Etica
La pace che non è solamente frutto di accordi ma richiede una cultura una mentalità una morale
E quindi anche una assorbire questi modi per farne poi parte della vita sociale
E universale
E la cosa che mi sembra di poter dire subito che questo libro è un libro che ci aiuta a capire perché non dobbiamo mai abituarci alla guerra
Tante volte
Anche a me capita di prendere il giornale quotidianamente
Ci sono le due pagine
Sulla guerra in Ucraina
Il titolo è positiva
Ma sì che siamo assuefatti ad una dimensione drammatica dei nostri giorni
Il pericolo di assuefazione alla guerra se non c'è un qualche cosa che ci scuote e terribilmente presente
I nomi perché siamo esseri abitudinari e anch'purtroppo anche alla guerra
Che non è in casa si dice che alle porte si dice che poco più in là però in un certo senso non ci tocca e quindi ci abituiamo ad altro
Ecco questo mi pare un uno dei primi aspetti
Non abituarsi Maya alla guerra che e il pericolo costante che attraversano le relazioni internazionali
Fra gli stati
E poi
Ecco c'è questa realtà di un'abitudine
Che quasi quasi non ci fa più effetto la conflittualità
Che porta con sé una mentalità di predominio
Detto così ci liberiamo
Ma quando diventiamo assuefatti queste elementi diventano latenti
Poco marcati
E credo che questo sia sempre un errore un pericolo
Il libro ci aiuta in un certo senso a recuperare
Certi aspetti che tante volte come ho detto per abitudine rimangono nascosti tra le pieghe anche delle realtà internazionali
Dei dodici Pati del professor Gamaleri
Mi pare che trovi come denominatore comune la coerenza
E lo dice lui stesso nell'introduzione dove addirittura parla di una assoluta coerenza
E si tratta dice ancora di una sola voce quindi non dei dodici dodici che parlo ma non solo a voce
Anzi di un unico grido
Io sottoscrivo pienamente
Questa visione perché nel leggere tutti gli interventi effettivamente queste la percezione che sia
Il professore poi individua due figure particolarmente più vicine a noi
Che le chiama due figure chiave Giovanni ventitreesimo e Paolo sesto
Di Giovanni ventitresimo ovviamente la Pacem in terris diventa il punto di riferimento
Anche perché collegata ad un momento di grandi tensioni internazionali che effettivamente in quel periodo facevano temere una nuova guerra mondiale
La questione dei missili sovietici a Cuba e il blocco di Kennedy
Di questo trasferimento di missili anche a testata nucleare
E poi Paolo sesto
Forse alcuni di noi almeno io lo ricordo
Paolo sesto con il suo grido alle Nazioni Unite
Per la prima volta un Papa parla le Nazioni Unite
La Santa Sede non era membro
Aveva uno status particolare minimo
Ma quello che Paolo sesto diceva noi non dobbiamo fare concorrenza ed essere tra gli uni e gli altri ma essere testimoni di qualche cosa che ci permette nazione otto di essere e di poter dire e proprio approfittando di questa speciale posizione giuridica della Santa Sede a quel tempo
Il Papa interviene
L'Assemblea delle Nazioni Unite
E
Lancia il suo grido mai più la guerra Mai più la guerra
Ed è un grido che ancora oggi spesso nostri media fanno risuonare
Per l'importanza che ebbe non solo in quel momento ma che continua ad avere un grido che non si è spento
E anche di recente papa Francesco lo ha richiamato in alcuni suoi interventi
è interessante anche il libero perché
Mette in evidenza
Come la visione del diritto e della politica
Diventa un richiamo costante dei papi
Beh non dimentichiamo che certamente in passato in secoli precedenti i patti stessi erano
Coloro che istigavano fare una guerra pensiamo pensiamo alle crociate
Pensiamo anche nel difendere
I territori della chiesa
Ma questo diritto dei papi lentamente si spegne io già in passato ho avuto modo e condanni ne abbiamo già parlato
Mi permetto di citare
Questa è emblematico queste due emblematiche figure
Che nel momento in cui i papisti Gavarno
Ad andare in Terra Santa facendo la guerra alla crociata alla quinta crociata
San Francesco
Che parte per la crociata
Ad Alessandria li abbandona
E dice a me non interessa questo
Interessa il dialogo con al-Malik
Soltanto
E poi andare a toccare in Terra Santa i luoghi dove Gesù e vissuto
E stabilisce per la prima volta la presenza francescana
Una presenza che ancora oggi dopo sette sei otto secoli
E che ha riconquistato tutti i luoghi sacri senza fare guerre
Dunque un'alternativa vorrei dire profetica quel tempo ma in fondo politica anche
E dal punto di vista invece
Civile imperiale
Federico secondo in cui abbiamo più volte parlato
Federico secondo e quello che dice al Papa sì sì vado a fare la crociata ma non va e si prende tre scomuniche
Alla terza ci va
Però anziché fare la guerra fa un accordo con Al Malik e per dieci anni al-Malik non solo lo riconoscerei di Gerusalemme
Ma permette
Che i cristiani possano andare in Terra Santa tranquillamente
Una visione dunque ecclesiale Francesco diversa da quelli del perito del tempo è un'altra visione ovviamente imperiale civile
Che nel dialogo e fa un dialogo un trattato
E quando torna dice al Papa guardi che io ho fatto la pace toglimi la scomunica e gliela dovette togliere
è interessante dico questo perché
Oggi noi viviamo un'altra dimensione delle relazioni internazionali dove ormai il dialogo
Il richiamo alla pace diritti
Sono comuni e sono parte ormai del nostro patrimonio ma non era sempre così in passato
Ecco in questa in questo libero
Noi possiamo vedere questo sottofondo della visione del diritto e della politica nelle relazioni internazionali nelle reazioni dei popoli
Per essere attuali vorrei dire lo richiama anche
Il professor
Gamaleri nel testo
Proprio riportando alcuni brani
Papa Francesco parla anche del dolore
Che la guerra suscita un aspetto che non è che gli altri non l'abbiano messo in evidenza ma forse a causa della televisione dei media delle corrispondenze di giornalisti
Sui vari fronti
Questa realtà drammatica della guerra entra nelle nostre case mentre stiamo mangiando mentre stiamo parlando eccetera mentre Civilla siamo intanto lì si muove si bombarda eccetera
Cosa produce non è la guerra come un'entità astratta
Ma e il dramma il dolore
L'UE il papa Francesco lo esemplifica in un modo molto evidente attraverso un richiamo alla sensibilità cui nessuno di noi può sottrarsi
La sofferenza delle madri
Che vedono i loro figli morire che siano russi o che siano Cragno
La sofferenza è uguale e drammatica
E non valgono tante ragioni davanti al dolore di una madre che vede il suo figlio morto perché
Tutti perché
Per quanto abbiano no una rilevanza ma non soddisfano mai e non possono mai dire nel cuore di una madre beh sono contenta bene
Il dramma rimane profondo e questo è un aspetto che papa Francesco sottolinea
Per essere non dico sale semplicemente sensibili ma perché se noi non lo rileviamo rischiamo poi di fare della guerra come dire quasi
Un argomento di cui parlare ma senza arrivare alla drammaticità delle conseguenze
Benedetto decimo sesto
Che non ha parlato moltissimo della pace però
Nei suoi otto anni di ministero ogni anno il primo di gennaio
La giornata mondiale della pace
Istituita da Paolo sesto
Emetteva mandava a tutti i capi di Stato mandano ancora anche il Pontefice attuale il messaggio della pace già parlato della pace nei suoi vari aspetti chi può avere occasione di vedere l'elenco anche su internet
Dei temi c'è una varietà enorme
Circa la dimensione della pace con la giustizia con i diritti con la verità eccetera eccetera
E Benedetto decimo sesto in questa opera omnia agli numero dodici
Norme produzione geologico culturale si interrogava ma come nasce la pace
E aggiungeva
Non con dimostrazioni nel corso Logan
E nemmeno con azioni autoritaria
Un popolo può autodistruggersi quando perde la capacità di riconciliazione e questo è il termine che lui sottolinea riconciliazione che è un termine assente
Nell'attuale dimensione politica internazionale
Nella situazione per esempio dell'Ucraina chi parla di riconciliazione si parla di diritto di ragioni
Ma di riconciliazione riconciliazione tra chi
E non dimentichiamo che il cristianesimo in questa grande area
Accomunato i popoli che non avevano una dimensione unitaria erano popoli di varia natura di varie tribù di vari gruppi che si facevano la guerra che avevano culture più o meno tribali ma non c'era qualcosa che li amalgama Aba ciò che li ha fatti diventare una realtà unica
E che papà Giovanni Paolo secondo ha messo in evidenza quando parlava di un'Europa due polmoni non solo quello occidentale ma anche quello orientale
Beh questa è stato il Vangelo
Il cancello che stato predicato
Sia nella parte della Rus
L'attuale Ucraina ma anche in tutte le zone all'interno
E la riconciliazione è il dominatore comune del Vangelo
Gesù dice io sono venuto per riconciliare l'uomo condito per riconciliare gli uomini popoli
Ma nella politica attuale
Non c'è ma la parola riconciliazioni e non è possibile che questi popoli possano a
Tornare a riconciliarsi
è drammatico pensare che nel momento in cui
Migliaia di morti da una parte e dall'altra con profonde ferite si possa quasi parlare di riconciliazione
Ma la guerra può essere eterna
E in tanti popoli come l'Europa occidentale che dove abbiamo avuto i gratta e di grandi drammi della seconda guerra mondiale per dire l'ultima se non ci fosse stata una riconciliazione lenta graduale avremmo mai avuto un'Europa
Dell'economie della mondanità dei dei viaggi
Dei rapporti della cultura della scuola
Dove noi usciamo a Roma incontriamo parlare tutte le lingue con una facilità
La riconciliazione mette insieme Popovic pur nelle diversità
Perché è vero che noi non parliamo mai di un monoblocco ma parliamo di varietà
Nella riconciliazione dove si apprezza l'altro per la sua diversità
Allora ecco queste è uno degli aspetti il Papa a me piace richiamarlo un papa che personalmente io ho conosciuto avuto relazioni da vicino eccetera eccetera
Parla di riconciliazione per affidarsi unicamente ad a linguaggio della violenze delle armi e e a della distruzione per non affidarsi unicamente a linguaggio
Della violenza delle armi e della distruzione
Mi piace sottolinearlo anche se non è venuto da grandi discorsi che poi comunque sarebbe interessante andare a vedere quando lui parla dell'Europa che cosa intende dell'Europa perché se non parla direttamente della pace parla di di ciò che accomuna i popoli
E ciò che sta avvenendo in Ucraina che come
Un'onda gigantesca originata da questo
Maremoto che travolge tutto e tutti
Pensiamo le relazioni internazionali come sono state squinternati
Le relazioni economiche
Che cosa sono andati a fare alcuni presidenti dell'Africa in Ucraina se non nel dire guardate che noi moriamo di fame se non abbiamo l'aiuto che viene da questo grano che noi compriamo che voi ci offrite che voi
Le relazioni economiche sconvolte con tutte le conseguenze di una fame
E con la fame le migrazioni ecco le migrazioni lo sconvolgimento dei popoli perché sempre c'è una catena quando si tira un anello che viene fuori
E poi
Non solo delle questioni economiche anche politiche
Quanto è difficile
Trovare delle intese e anche interreligioso sì
Anche quant'è difficile
Tra i cristiani i cristiani dell'Ucraina i cristiani della Russia i cristiani dell'Occidente e via dicendo quanto è difficile
Ecco in questo momento trovare delle soluzioni ecco c'è un maremoto che ha travolto tutto tutto
Ecco e che per generazioni naturalmente saranno marcate da questo tsunami
E intanto la parola fino ad oggi e nella forza delle armi
Mentre ogni altra alternativa sembra quasi in ascoltata
Inefficace
E qualche volta quasi inedito
E parliamo di pacchetti militari
Miliardi
Di dollari
Che captano tutte le energie
Cioè questi miliardi vengono dallo sforzo dal lavoro
Della gente non è che si produce dal nulla
E energie che anziché produrre il bene
è il contrario
Chi deve dare i pochi soldi
E dove gli impieghi questi soldi
E chi deve prendere
La produzione delle armi
Lasciatemi dire una piccola
Memoria quando ero in Iraq come Nunzio
Mi ricordo chiaramente che
La Lockheed Martini che era in crisi in quel periodo famosa famosa ditta americana che produceva armi
Era in crisi
E dove dentro c'era Rumsfeld che era uno dei dei membri di questa azienda
Con la guerra in Iraq riprese la sua quota del mondo Investimenti ricchezza eccetera
Rumsfeld era quello che era a favore della guerra in Iraq
Ma era stato anche quello che alcuni anni prima era andato con una boccettine nera che aveva dato a Saddam Hussein
L'antracite quegli altri che furono sperimentate nella nel terribile caso del villaggio di a lanciano
Dove morirono sei mila persone
Ecco
Allora non bisogna solo fare pacchetti militari
Di miliardi
Ma bisognerebbe imparare a capirsi
Perché nel momento attuale la situazione e di quella di uno stallo mentre si fanno la guerra
Da una parte si dice io ho ragione e dall'altro si parte si dice io ho ragione e basta e a questo punto non c'è più via d'uscita
E quindi si potrebbe discutere a lungo ma non si tratta di dire delle ragioni delle parti ma devi trovare in entrambe di nuovo il coraggio della riconciliazione
Trattandosi anche di popoli fratelli
E di credere in Dio perché qui Dio non è un estraneo
Io recentemente ho scritto no
C'è ancora posto per Dio in Occidente
Forse in Occidente poco
C'è molto emarginazione ma in questi popoli ancora il ruolo di Dio è presente perché la gente ha un profondo senso religioso
E se manca un appello come diceva fa papa Benedetto decimo sesto se ne mancano un appello un aggancio
Non c'è possibilità di trovare soluzioni
Quand'ero professore in un liceo
Dicevo ai ragazzi chi di voglie capace di ecco di legare uno spago attorno a questo oggetto
Si può approvare quanto si vuole ma se manca un aggancio non si lega niente
Questo aggancio etico morale e religioso e per i cristiano è Dio
Perché è dio e padre di tutti è un padre
Anche se siamo diversi tra figli anche se abbiamo e sempre padri di tutti e qui mi appello al senso che voi conoscete meglio di me come mamma e come donna e come uomini come papà
Il figlio sempre un figlio
E per quanto possa come dire anche dare tante pene e sofferenze
Non si può rinnegare
Ecco vorrei ancora di
Dunque
Che per la pace anche Gesù ha pianto
Tre volte nel Vangelo troviamo che Gesù piange
La prima volta piange davanti ad una donna che qui morto il figlio Anna in
E interviene donna non piange
E Gesù si commossa
La seconda volta davanti all'amico
Lazzaro che era morto
Dice il Vangelo Gesù fremente nel suo cuore
E la terza volta pianse davanti a Gerusalemme
Alla vista di Gerusalemme l'ultima settimana della sua vita mentre sta salendo a Gerusalemme Gesù piange se tu avessi ascoltato il giorno in cui ti portavo la Fallaci
Questo troviamo e il francese tre volte Gesù piange la terza volta per la pace di Gerusalemme
Gerusalemme cento volte è stata distrutta queste lo sto cento molti
Ecco gli interventi dei Parti
Che tracciano in questo modo vorrei dire continuativo ormai
Il desiderio l'incontro l'annuncio della pace
Gli interventi dei patti lo faccio come suggestione sono parole anche amare
C'è un'amarezza nel fondo di dire la pace perché si vede che molto spesso c'è l'amarezza di chi non è in ascoltato sa di essere un profeta ma un profeta inascoltato
E qui forse in un certo senso destino anche dei patti parlare della pace e piangere come Cristo
E
Il il libero che accompagna pagina dopo pagina
Proprio nell'incontro con questo concetto della pace a cui sono collegati i diritti doveri
Che dicono i papà i papi facciamoli dialogare questi diritti e doveri e non solamente proclamare ho il diritto
Poco meno il dovere ma dovremo farli dialogare
è un testo che come una somma
Che mostra questi anelli come ho detto di una lunga catena
Perché la pace
E lastricata
Di tanti aspetti
E c'è bisogno
Su questo cammino per la pace di parlarsi se è una strada da percorrere c'è bisogno di parlarsi
E quindi anche di decidere
E la pace poi effettivamente non è nemmeno un un bene stabile è un bene instabile
Paolo sesto lo diceva lo potete trovare anche a pagina novantasei la pace non è mai stabile e sicura
Ma continuamente ricercata ripensata ricostituita
E questo come ho detto lo porto all'ONU per proclamare
Mai più la guerra
Ripetendo lo
Con forza Mai più la guerra
E
Come ho già detto anche ho accennato
Il testo il volume
Che lo si può leggere negli interventi dettati appunto uno dopo l'altro e quindi ti danno la percezione
Che a volte può sfuggire quando leggo un documento ma non ricordo il precedente notte ignoro l'altro ancora
Danno appunto una visione di una politica del papato che in questi centottanta anni assunto una politica dove il denominatore comune internazionale e la pace
Che accenno brevemente prima e concludo poi per lasciare c'è stato spazio
Concludo brevemente richiamandomi per esempio
Avvio no no
Il quale in un'allocuzione non se nel del mille ottocentoquarantotto scriveva
Noi con uguale paterno affetto amiamo e abbracciamo tutti i popoli e tutte le nazioni questo è molto interessante
Perché è un po'uno dei primi interventi in cui il Papa parla in senso universale
Non più indifesa di uno Stato pontificio
Che nel giro di pochi anni si sarebbe poi completo già percepiva
Dice questo paterno affetto andiamo abbracciamo tutti i popoli e tutte le nazioni questa universalità
E leone decimo terzo per esempio
Parlava di uno stato di pace armata
Che è divenuto dice intollerabile quindi già siamo al mille ottocento novantaquattro parlava di uno Stato
Status
Di pace armata
Perché tutti i popoli in quel momento si stavano Armando perché sentivano che c'erano problemi di instabilità con le rivendicazioni nazionali all'interno dei grandi imperi e ogni
Ogni nazione rivendicava una sua libertà una sua autonomia
E anziché stabilire un dialogo anziché stabilire
Era il periodo in cui mai stava per la crollare i grandi imperi
Impero austro-ungarico già Mario l'intero della della ottomano
E nel giro di pochi anni
Di vent'anni tutti questi imperi scompariranno perché c'era l'irredentismo di tanti popoli
E allora come rispondere non ad un dialogo di una politica ma si rispondeva Armando sì la pace armata
Benedetto decimo quinto
Il quale nemmeno centodiciassette lo abbiamo sentito tante volta tante volte
Chiamava in causa la forza morale e del diritto
Quindi non delle armi alla forza morale e del diritto questa non è un espressione andò in sembra quasi o quasi acquisita
Ma a quel tempo non era così pacifica
Mille novecentodiciassette
Era il momento in cui c'è la la disgregazione di tutti realmente gli interi
Nel Medioriente dove sono stato io Milano centodiciassette è stato il periodo in cui crollando l'Impero ottomano non sono nati tutti gli Stati attuali
E dove un milione duecento mila cristiani furono trucidati
Armeni caldei assiri sì di cattolici siti ortodossi
Primo genocidio della storia
E Benedetto decimo quinto parlava della inutile strage un'espressione diventata molto familiare anche ai nostri tempi perché ricorrente in molti interventi
E poi io nonno
Che criticava la mentalità
Aperta e occulta che favoriva la violenza e soffocava il diritto
Professore la città a pagina cinquantotto
Non che l'errore di una politica dice ancora Pio undicesimo
Di una politica antisemita e la sua dannosità
Attraverso la mentalità
Poi si creano anche le violenze
E Pio dodicesimo si appellava alla forza della ragione e della giustizia quindi vedete un po'
Un pochettino con me come si sviluppano
Io non ho con questa apertura abbracciamo tutti i popoli e le nazioni leone decimo terzo critica la pace armata ebbene detto decimo purché decimo quinto parla dell'inutile dell'inutile strage e della forza del morale del diritto e con Pio undicesimo già parliamo
Ancora di una violenza che soffoca il diritto
E con Pio dodicesimo arriviamo alla forza della ragione e della giustizia
Nel radio messaggio in cui
Proclamava nullo nulla e perduto con la pace ecco
E poi arriviamo io Giovanni ventitreesimo con il suo oro raggio messaggio il grido pace pace pace
E
Mi fermo qui per non citare ancora
Paolo sesto
Per non citare
Pio dodicesimo Paolo sesto
Già Giovanni Paolo secondo
Benedetto decimo sesto e Francesco che sono quelli con i quali noi abbiamo convissuto di cui le cui parole sulla pace siamo anche diventati familiari
Il microfono
Al giornalista parlamentare particolarmente un applauso anche al nostro Pippo Franco sa
Conosco dai tempi del liceo perché dava al Virgilio kolossal all'articolo avrà Campanella io non andavo a scuola andava per loro
Paga il dito
E quindi contare gli all altro ieri insomma
Nanni Mario a lei
Non solo la questo solo per la sono c'è sempre buonasera
Non mi è facile parlare dopo il cardinale Filoni perché qui abbiamo sia propri motivi ma anche perché qui abbiamo un testimone d'eccezione non credo che tutti lo sappiano ma cardinale Filoni la guerra la vista con i suoi occhi
Quando era nunzio apostolico a tre guerre tre guerre praticamente in Iraq Nunzio apostolico venerata sotto le bombe
Posso raccontare sulla raccontato anche a Palazzo Giustiniani questo episodio quando sotto le bombe
Circolava con una centoventotto per non dare nell'occhio la centoventotto scassata deportare aiuti alle comunità
Cattoliche il Papa Giovanni Paolo supplicava di ritornare a Roma dicendo non stare lì era l'unico l'unico diplomatico occidentale che era rimasto sul campo a Bach
Quindi voglio dire lunedì guerre domani a vista de sottrargli ora rimasto a due comunque sono tre sono tre la
Voglio dire è quindi la guerra Pella pagine ora io farò molto più sintetico di quanto mi proponevo perché molte cose voi avete inutile che le dica io dette dal cardinale hanno un significato dette da me l'alt e allora intanto questo libro del professor Gamaleri è un libro veramente da leggere perché è un libro di storia
Ma vorrei dire anche un libro che suscita considerazioni di Filosofia della storia mi spiego in che senso cioè noi abbiamo per dirla in poche parole
Documento due parti nel nel corso delle del pontificato dei quali c'è stata la prima guerra mondiale Benedetto quindicesimo
Pio dodicesimo la seconda guerra mondiale abbiamo avuto anche un papà
Mi mensa che stava partecipando stavolta una guerra però subito si è ritirato
Noi abbiamo tutti ricordi scolastici di Piol no logge
Lo vediamo in un certo modo il cardinale Filoni ce l'ha restituito in una luce un po'più imparziale anche più veritiera perché noi di bio non lo ricordiamo e lui partecipò alla guerra di indipendenza poi
Disse non posso mettermi a fare la guerra alla all'Austria che un Paese cattolicissimo e quindi poi abbiamo sentito che lui era per abbracciare tutti i popoli non soltanto uno e quindi voglio dire
Allora che cosa esce fuori da questa se quella di Radio messaggi messaggi appelli encicliche e il grandioso intervento di Paolo sesto all'ONU
Prima considerazione diciamo di filosofia della storia se posso dire è che i papi che non hanno armi che non hanno eserciti sono dei profeti disarmati
Stalin mi chiedeva quante divisioni ha il Papa non aveva divisioni il Papa casomai moltiplicatore di carità di di messaggi di bontà ma quindi dei profeti disarmati Machiavelli una volta disse I profeti disarmati Roy normanno cioè proprio andarono in rovina i padri per fortuna non sono andati in rovina perché di loro era rimasto attuale il messaggio invece non sono stati ascoltati amica punti c'è Paolo sesto oggi all'ONU ha detto parlando della Pacem in terris ha detto
Che praticamente è questo questa enciclica era rimasta aveva colpito tanto perché avevano sentito la forza della bontà e della sapienza
C'è Paolo sesto secondo me
Dobbiamo ancora di scoprire tutta la grandezza di questo Papa in quando è andato all'ONU lo in pratica disegnato
Il profilo dell'ONU nei vent'anni della fondazione come doveva essere lo un discorso di un'attualità sconvolgente dove lui a un certo punto dice
Ai grandi che facevano parte della
Dell'ormai grandi Paesi lo dice qui voi siete
Non siete tutti uguali come i Paesi c'è quello più grande quello più piccolo ma qui dentro rifatte uguali
Non ci deve essere uno di privare chi sull'altro non ci deve essere uno dieci senta superiore all'altro praticamente era tutta
Una critica di quella che l'uomo è diventata prigioniera come una dieta polacca prigioniera del diritto di veto
Perché la lega perché la guerra in Ucraina continua perché c'è questa grande assenza drammatica dell'ONU che è anche se volesse fare qualcosa e fare una risoluzione che impedisca che che che imponga il cessate il fuoco c'è la Russia di mette in Veneto e quindi che stiamo a parlare praticamente questo disco
Discorso all'ONU me e mi ha colpito moltissimo anche perché in questo discorso il Papa Paolo sesto spiegò una costante che una curiosità interessante da chi può sembrare o Fiamma nome disse io sono poi rappresenta un piccolo Stato sia voi volete anche da un punto di vista del portale sì mi piace dirlo ma io
è un po'è un po'è un paese un minuscolo poi se pestato quasi simbolico
Di sovranità temporale ma quanto lì basta per essere libero di esercitare la sua missione spirituale per assicurare il chiunque entrata con voi
Che noi siamo indipendenti tavolini e sovranità di questo momento
Cioè ma è un è un discorso che io vi invito a leggere per una cosa
C'è anche uno stile lapidario o no sembrano anche in certi momenti parla per slogan ma slogan ma che lasciano il segno
Dove dice appunto mai più guerra mai mai uno contro l'altro e poi teorizza anche questo discorso dell'umiltà
Dice bene poteva andare d'accordo tra voi
Dove io penserei fratelli ma per poterle essere fratelli prima bisogna essere umili perché senza umiltà non c'è fratellanza perché c'è uno dei più importante dell'altro c'è l'orgoglio c'è la presunzione c'è la voglia di colonialismo
Mille novecentosessantacinque un Papa che parlava in questo modo
Procedo rapidamente mi ha colpito anche questi discorsi dei papi la definizione alcuni definiscono la pace
E la guerra no perché la guerra la guerra che cosa è la guerra la guerra viene considerato una bruttura dell'ordine
Dell'ordine del mondo dell'ordine
De che ha deciso il creatore quindi una rottura di d'dell'ordine e in che cosa è invece la pace mi piace mi piace riferire due definizioni della pace così della pace la pace
Benedetto sedicesimo dice
Citando Sant'Agostino una tranquillità s'Ortis c'ha la tranquillità dell'ordine
Praticamente poi che cosa è esattamente la pace è una condizione è una situazione in cui l'uomo che può può realizzare la sua legge morale la sua la sua la moralità di dell'essere
E un'altra definizione più articolata e più di Papa Francesco e dice che cosa è la pace la pancia anzitutto la pace non significa
Solo assenza di guerra
Questa è la definizione in negativo ma in positivo che cos'è la pace la pace e una condizione in cui l'uomo la persona umana che in armonia con se stesso
Con la natura e con gli altri poi applicate questa questa revoca è stata questa delle verità a quello che sono i rapporti tra i popoli e poi ora
Pacem in terris
Paolo sesto lo disse all'ONU non è vero che voi non sono non siamo ascoltati perché perché appunto la risonanza è stata forte nel mondo poi e poi anche diciamo il Papa può d'altra parte cosa deve fare non è che può soltanto esortare il semplice il Papa Papa Francesco che dice il mondo è in guerra e il mondo è un ritornello quasi quotidiano
Angoscioso il mondo è in guerra
Infatti questo libro anche un'occasione per riflettere su che cosa è il mondo oggi non c'è solo l'Ucraina c'è la legge c'è la guerra in Siria da tredici anni
C'è la guerra nel Myanmar ci sono tante guerre sconosciute
Che allora questo di questo fatto lo gli fa spesso a dire
Che
Che siamo nella terra la terza dorme guerra mondiale a pezzetti io francamente con tutto non vorrei essere scomunicato Maio questa formula è più suggestiva
Che che Verzé noto avremo preoccuparci se fosse se fosse così staremmo freschi se stiamo nella terza guerra mondiale perché sappiamo che cosa è la terza cosa potrebbe essere la terza guerra mondiale Collio Colle incubo nucleare con le minacce che vengono vengono ogni tanto lancia anche da ambo le parti eccetera ora e cardinale Filoni ricordava Federico secondo
Ora quanto si sente secondo me la mancanza livello civile quel in campo religioso abbiamo abbiamo già chi parla ma a livello civile
Abbiamo sentiamo la mancanza di un personaggio tipo non so Chennedy che diceva o l'umanità mette fine alla guerra una frase che è piaciuta molto a Paolo sesto della cito nel discorso all'ONU
Ho l'umanità mette fine alla guerra o la guerra metterà fine all'umanità non si scappa da qui tipa delle hanno per le hanno tentate tutte io mi sono segnato
Tutti gli aggettivi con cui hanno carte qualificato la guerra folle Paolo sesto si chiedeva quanto fece una l'Assemblea un'all'udienza generale nelle venticinquesimo anno
Dello scoppio della seconda guerra mondiale qui siamo nel sessantaquattro
Sessantaquattro diciamo antico otto ma non ha insegnato nulla ma l'anima guerra mondiale non ha insegnato nulla ma la seconda guerra mondiale non ha insegnato nulla
E cioè anche papa Francesco dice ma anche cosa deve succedere ancora
Nell'appello gli ha mandato a Putignano Zaleski ma anche cosa ancora deve succedere perché si capisca che la guerra non porta da nessuna parte che la guerra senza con la guerra non c'è futuro
Cioè e qui tutta allora una serie di e allora a Filosofia della storia con cui ho cominciato e vorrei voglio finire a quale e cioè che
La storia la storia umana se pensiamo è tutta una sequela
Gli stragisti guerre che avesse ragione l'autore delle Clancy aste che diceva nulla di nuovo sotto il sole cioè noi continuiamo a parlare di guerre
Pensavamo che ormai fosse un lontano ricordo ma abbiamo una guerra della porta accanto si può dire a due passi da casa
E allora che cosa mi porta a riflettere che come diceva Paolo sesto il pericolo non viene dalla scienza il pericolo non viene non viene dal progresso ma il pericolo è nell'uomo e nell'uomo tè usa questi queste risorse alle usate nell'altra un altro modo quindi il pericolo è l'essere umano l'essere umano per cui papa Francesco
Fra due giorni fa
Ha detto ma dove ha ricordato il doppio grido di Dio dove
Adamo dove stai Adamo dove sei finito quando s'dopo il peccato dopo aver fatto il peccato originale dove stai Adamo Mazziotti nascondere Iaccarino diceva tuo fratello dove sta taglino dove stampelle
Cioè siamo come vedete siamo cioè qui e allora ci aveva ragione forse qualcuno che diceva che la storia possibile che l'uomo non impara niente dalla storia possibile che la storia magistrati da magistrati ITA a Roma direbbero dei clienti
Magistrale abilità cioè ci ha ragione Montale che dice la storia non è magistrati niente che ci riguardi quindi allora tutto questo ci porta che cosa un pessimismo radicale no dobbiamo prendere da questi appelli dei papiri forza perché lederebbe che i Papi ovviamente un po'perché la loro
Missione ma un po'perché sono saranno pure convinti torniamo prendere d'allora l'esempio la fiducia anche questa che alla fine l'essere umano possa cambiare ecco questa la speranza
La scuola buonasera
Come dalla scuola concordare se ma io voglio essere molto sincero ogni presentazione è sempre un'incognita perché a volte è un garbato riassunto del libro altre volte così un dialogo molto gentile fra i relatori ma questa sera
C'è qualcosa di speciale perché stiamo vivendo la storia in due dimensioni molto particolari
Una è la dimensione dello studio dell'analisi che noi ritroviamo in questo libro molto prezioso che ci mostra proprio esattamente i patti come si muovono sulla scena internazionale
E come il papato affatto questo salto verso l'universalità
Abbandonando la visione dello Stato pontificio e quindi del prendere parte alle guerre come era nei secoli precedenti e questo già ce lo ha illustrato molto bene il cardinale Filoni
Ma l'altra dimensione e che abbiamo un pezzo di storia clinica qui accanto a noi perché il cardinale Filoni
Vent'anni fa esattamente è stato brevemente accennato la ricordato molto bene Nanni
Stata vantaggio stava sotto le bombe non è una cosa retorica noi tutti abbiamo visto la guerra in tutti questi anni sempre alla televisione
Questo è un pezzo del chiesa
Che stava sotto le bombe
Ha visto le macerie ha sentito il grido delle vittime
Lo stracci o dei parenti il disorientamento degli orfani la nascita di gruppi che si combatteva una vicenda la guerra dell'Iraq provocata dall'invasione di Bush
Ha provocato seicentocinquanta mila morti una cosa impressionante
E allora e lì c'è da chiedersi ma perché questo ambasciatore del Vaticano continuava a stare Ibaka quali erano gli interessi perché un ambasciatore deve difendere gli interessi del proprio Paese non c'erano interessi economici non c'erano interessi strettamente politici
Non c'era neanche diciamolo l'interesse già assolutamente legittimo di stare accanto alla comunità cristiana
E cattolica dell'Iraq c'era qualcosa molto di più e c'era cioè la consapevolezza che i Papi hanno avuto
Che
Ci si occupa
Del pianeta casa comune
Perché il cardinale Filoni ha sperimentato che cosa significava questa guerra
Per gli iracheni ma che cosa significava anche nel rapporto fra Occidente e Iraq che cosa significava per il Medioriente
Per cosa significava degli altri popoli che stanno intorno al Medioriente che possono stare in Africa in Asia e che può essere la Cina può esser la Russia e il Vaticano appunto in questa
Nuova dimensioni molto forte che ha assunto dopo la l'uscita anche dal pontificato di Pio dodicesimo quindi il salto di qualità che ha fatto Giovanni ventitreesimo e ha sempre avuto una grande capacità di essere attento ai segni dei tempi a livello internazionale sulla scena internazionale con una visione planetaria
Giovanni Paolo secondo visto che abbiamo citato la guerra che ora che è stato non è soltanto si è affacciato a dalla finestra del suo studio per dire la guerra è una cosa brutta non bisogna fare la guerra
Cioè con una così semplicemente con una esortazione Giovanni Paolo secondo si è impegnato diplomaticamente politicamente in maniera attiva perché questa guerra non si facesse
Giovanni Paolo secondo ha mobilitato tutti Nunzio del mondo che parlassero con i loro governi in modo che al Consiglio di Sicurezza mancanza mancasse
La maggioranza per dire sì siamo d'accordo con questa guerra che si sta scatenando Giovanni Paolo secondo è stato l'uomo che ha attirato tre milioni di persone in una manifestazione gigantesca come a Roma non l'ha mai vista né prima né dopo per dire no alla guerra
E io mi ricordo anche che c'era una volta che la guerra si è scatenata
Ma in certi ambienti politici in certi ambienti economici in certi ambienti che pensano di saperla sempre troppo lunga di dire va be'ha parlato ma intanto si è fatta
Passato un anno due anni tre anni dieci anni chi ha avuto ragione guardando la catastrofe chi ha avuto ragione i profitti spesso sono perseguitati
Un grande profeta come Geremia rischiato pure la vita volevano farlo fuori secondo la tradizione i profeti non è detto che abbiano consenso e applausi ma intuiscono quello che sta succedendo e Giovanni Paolo secondo aveva perfettamente ragione abbattersi perché questa guerra non si facesse
Io voglio ricordare il comunicato che il portavoce di Giovanni Paolo secondo
Navarro Vals questo giornalista spagnolo che vi ricordate era molto elegante aveva l'aria di un torero piaceva molto televisivamente lesse il comunicato alla vigilia proprio dell'invasione
In cui con poche parole veniva detto questo chi decide che sono esauriti tutti i mezzi pacifici
Che il diritto internazionale mette a disposizione si assume una grave responsabilità di fronte a Dio alla sua coscienza e alla sua storia
In queste brevi parole e detto tutto e detta l'azione della Santa Sede per bloccare una guerra o per arrivare alla riconciliazione come diceva il cardinale Filoni
Ma è anche chiaro
Non viene citato Bush non vengono citati gli Stati Uniti
Quando da qualche parte polemicamente si è detto ma Francesco non ha denunciato Putin Francesco non nomina per non la Santa Sede non si arruola la Santa Sede e al di sopra delle parti
è al di sopra vuole essere al di sopra perché al di là dei regimi degli stati dei singoli leader è dalla parte dei popoli è già stato detto
Francesco ripete sistematicamente di stare dalla parte del dolore delle mamme ucraine e delle mamme russe
E allora questo ci aiuta anche a capire qual è una particolarità del Vaticano e della sua diplomazia il Vaticano nei vari angoli del mondo non ha solo i suoi ambasciatori i suoi uomini d'affari e simpatizzanti e il Vaticano e il terminale finale di una molteplicità di comunità
Di centri di studio di assistenza e di iniziative di volontari che formano poi questo organismo di un miliardo e trecento mila
E trecento milioni di persone sparsi in tutti i continenti
E non è solo un terminale di tutta questa realtà
Ma e anche io direi un'arca di memoria
Uno scrigno in cui si conserva
I fatti che noi troppo spesso vediamo la televisione ogni severo o sul nostro smartphone spezzettati ormai sono è uno spezzatino e dopo una settimana non ci ricordiamo più cos'era stato detto fatto la sera prima allora il Vaticano è uno scrigno che che la diplomazia vaticana in particolare che conserva i fatti ma conserva anche il contesto
Nessuno di noi può chiedere che la prima guerra mondiale è scoppiata che hanno sparato a Sarajevo all'arciduca Ferdinando è vero è un fatto ma c'è un contesto sono stati liberi
Volumi scritti sulle radici della seconda guerra mondiale nessuno mette in dubbio quella che la responsabilità storica di Hitler e della sua banda di assassini ma allo stesso tempo sono stati scritti volumi per capire come si è arrivati ecco l'importanza del contesto
è il terzo punto appunto che viene conservato in questo scrigno e appunto la memoria di tutto questo che allora non ci si può affidare quando si sta alla cupola di San Pietro e si vede più lontano semplicemente alla narrativa del momento vuole slogan la vittoria
Aiuto incondizionato
E i patti sono geopolitici quelli che lo sono Ratzinger non era ci sono delle eccezioni ma gli ultimi Papi negli ultimi cinquant'anni abbiamo avuto Giovanni ventitreesimo
Paolo sesto e Giovanni Paolo secondo Francesco i papi geopolitici hanno un respiro che all'orizzonte mondiale
Mondiale e allora quando per esempio Francesco dice al patriarca russo di Mosca Kiril tu non puoi fare il chierichetto di Putin perché questo non è il tuo compito come leader religioso
Allo stesso tempo sull'Osservatore Romano
Viene poi chiarito ma anche il Papa non è il cappellano militare dell'Occidente
In Vaticano non si dimentica che il ventunesimo secolo si è aperto con il delirio di pensare di esportare la democrazia con le armi in Afghanistan o in Iraq
E non si dimentica che oggi c'è un Sud del mondo che non vuole arruolarsi né da una parte né dall'altra
Ma vuole mettere fine al conflitto che provoca è già stato detto lo diceva il cardinale una crisi economica una crisi alimentare una crisi energetica a livello mondiale
Noi da piccoli si abbiamo sentito sempre questa frase
Di Benedetto quindicesimo sedi inutile strage e l'abbiamo sempre diciamolo considerata un po'una frase retorica a forza di ripetere dice va be inutile strage poi non ci ricordavamo dei nonni che magari erano stati al Piave era una cosa lontanissima
Però credo che oggi dopo cinquecento giorni di guerra che a cui noi assistiamo anche in maniera angosciata
Per si può dire veramente che c'è un senso profondo nell'espressione inutile strage come diceva Benedetto quindicesimo e come ripete
Settimana dopo settimana Francesco e io credo che questo libro di Gamaleri che prezioso aiuta a seguire con attenzione discernimento
Quella che è l'attuale posizione di papa Francesco sulla guerra in Ucraina
è sbagliato pensare che questo sia
Un buonismo
Così una specie di pacifismo il papa non è pacifista il Papa non ebbe buonista io direi che il Papa nei suoi interventi Francesco unisce quello che
Ratzinger Benedetto sedicesimo chiamava il binomio necessario nel mondo odierno e cioè l'unione tra fede
Nel raggio
Il Papa certamente si basa nei suoi interventi sui valori evangelici ma al tempo stesso la sua analisi e molto laica e molto razionale realista
Noi non ci possiamo nascondere che in questo momento il Papa dice delle cose che sono completamente diversa da quella che la linea ufficiale della NATO di Bruxelles della sede dell'Unione Europea è inutile nasconderselo
Ed è inutile nascondersi anche che per esempio in paesi come la Polonia o in Ucraina c'è una forte aggressività
In molte persone nei confronti di Francesco proprio perché tocca il tema della riconciliazione proprio perché tocca il tema del dolore comune
E quindi non dobbiamo nasconderci che c'è questo tentativo di chiudere i suoi interventi nel dal recinto di una esortazione morale semplice May era così dice va be'
Certe volte lo sentiamo nei talkshow cos'altro può dire papà
No non è vero
Non ha senso considerare così l'intervento di Papa Francesco e la missione del cardinale Zuppi in queste settimane ha proprio lo scopo di mantenere aperta
Una via razionale e di fede al tempo stesso per uscire dal binario prefissato di una continua escalation della guerra
Francesco sa che il Vaticano non è in grado di mediare il Vaticano non può mediare sì protagonisti non vogliono la crisi di Cuba si è risolta grazie
Anche all'intervento di Giovanni ventitreesimo perché Washington e Mosca volevano che Giovanni ventitreesimo aprisse quella strada quindi in questo momento Francesco con la missione del cardinale Zuppi vuole invece che non ci si arrenda semplicemente ad una via prefissata la guerra per la guerra inattesa di una fantomatica vittoria finale ecco perché vale la pena
Di analizzare la posizione di Francesco oggi Francesco è stato chiarissimo nella sua solidarietà
All'Ucraina al popolo ucraino invase accredito ha parlato sistematicamente della martoriata Ucraina ha condannato cito letteralmente le folli uccisioni massacri le stragi
Attuate dalle truppe russe ha baciato simbolicamente la bandiera di buccia
Ma al tempo stesso il suo sguardo ampio sul mondo dimostra che questa non è più la guerra fra due parti e quella che il politologo americano Ian Brenner perché negli Stati Uniti discutono con una maggiore libertà di quanto possa cadere anche in Italia o in certi paesi europei
Gli Umbrella R un politologo attento molto alle ragioni degli Stati Uniti naturalmente
Ha spiegato questo ormai è una guerra ibrida tra NATO e Russia che Francesco ha parlato di una guerra globale proprio per i suoi effetti globali
E allora Francesco è preoccupato uno del diffondersi dell'odio in maniera illimitata e sfrenata
Noi lo abbiamo potuto vedere come italiani al di là del Canale d'Otranto quando è scoppiata la crisi jugoslavi erano popoli che avevano vissuto insieme per decenni e improvvisamente si è scatenato un odio tetti
Ecco unico barbarico ma lo abbiamo già dimenticato quello che sta succedendo in questi momenti in Ucraina e il riproporsi
Non della giusta aggressività nei confronti del nemico anche della voglia di ucciderla questo fa parte del gioco della guerra e fa parte della natura umana ma c'è ormai si diffonde un odio tossico che tocca il terreno della cultura tocca il tema direi quasi razziale dell'altro in quanto un altro popolo è stato fatto un decreto lo sapete a chi che proibisce assolutamente la cultura russa libri russi cinema russi video russi teatro russi opera russi
Mattarella dovuto sottolinearlo quando si è inaugurato la scala c'erano dei gruppi
Ucraini che volevano che non si è inaugura secondo il Boris Godunov sta ha detto no la cultura non può non può entrare in questa spirale dell'odio un un giornale inglese di grande prestigio come il lo server l'altro giorno ha fatto un articolo dicendo ma ricordiamoci che quando Keith era scatenato la guerra contro l'Inghilterra all'opera si è continuata suonare Wagner
Mendelsohn tutti i grandi compositori tedeschi non è mai stata interrotta questa cosa allora Francesco da un lato non vuole che
Cresca e si diffonda e si moltiplichi questo odio
Francesco spinge e loro a volte lo dice in una maniera un po'giocosa ma dietro le espressioni giocose o popolaresca e c'è sempre un'architettura del pensiero ha detto non possiamo rimanere allo schema di Cappuccetto Rosso
Cioè l'esplodere di una guerra ha sempre un contesto che va analizzato per trovare una situazione di pace e di riconciliazione
E Francesco sottolinea che questa vicenda non può risolversi semplicemente con la mentalità dei blocchi militari non si può pensare che possa essere risolta soltanto lui dice di Grignan tridentino mostrando i coltelli come blocco militare e anche lì di nuovo l'altro giorno un grande giornale inglese il Financial Times
Dice c'è stata una riunione del G7
Ora il G7 sono chiamiamola così la fascia bianca del Nord Canada Stati Uniti Italia Francia Germania Inghilterra più i giapponesi come bianchi onorari
Paese industrializzato dei financial Times scrive il G7 deve capire che non può gestire il mondo
Non si può più pensare a una situazione semplicemente o bipolare o tripolare bisogna rendersi conto che c'è una parte notevole di nuovi protagonisti che vogliono contare e che vogliono dire
La loro nel trovare un nuovo equilibrio internazionale e lì in qualche modo la la modernità e la chiaroveggenza di Francesco un
Un collega in Vaticano
Del cardinale Filoni monsignor Fisichella che pro prefetto del dicastero per l'evangelizzazione ha detto profeta non è chi legge le carte o la mano profferite chissà interpretare i segni dei e Francesco
Ha capito che il segno dei tempi oggi è che una nuovo equilibrio di pace va costruito
Con tutti i protagonisti che ci sono dalla Cina all'India al Brasile l'Indonesia gli Emirati Arabi il Sudafrica quelli che in questi giorni stanno spingendo
Perché i contendenti trovino una situazione di pace
E c'è un'idea di cui si parla poco ma che
E ma appunto è
Proiettata verso il futuro e concludo con questo
E l'idea che si faccia una grande conferenza internazionale come fu quella di Helsinki nel mille novecentosettantacinque la Conferenza di Helsinki tra blocco sovietico e blocco occidentale
Pose le basi per uno sviluppo pacifico di decenni
E anche per lo sviluppo pacifico verso la democrazia del blocco sovietico
Senza la Conferenza di Helsinki non ci poteva essere poiché l'azione di Giovanni Paolo secondo non ci sarebbero stati i fermenti in Cecoslovacchia o in Polonia che portarono Solidarność non ci sarebbe stato
Corbaccio
Allora questo è l'orizzonte su cui si muove Francesco è stato detto più volte che nella Prima guerra mondiale noi siamo precipitati come sonnambuli
E presidente dell'oggi segretario generale dell'ONU Guterres
Ha detto qualche mese fa questa volta invece stiamo andando verso la catastrofe a occhi aperti l'altro ieri il Presidente degli Stati Uniti baite che molto razionale molto
Pacato nel suo modo di muoversi ha detto si è una realtà che si possano usare le armi atomiche tattiche in Ucraina
E il segretario ex segretario della NATO il danese Rasmussen ha detto beh qui se non si decide che l'Ucraina
Venga accolta nella NATO ci sono paesi come la Polonia o i Paesi baltici pronti a mandare soldati in Ucraina allora
Noi capiamo che uno dei nostri più grandi analisti Caracciolo dica qui stiamo arrivando al limite di una catastrofe con una estrema in coscienza
Francesco dicono i suoi nemici ma forse Francesco e umorale parla a scatti
E il suo lato io chiuderei con una
Frase una presa di posizione
Di un esponente che rappresenta
La Summa della raffinatezza della diplomazia vaticana
Il cardinale segretario di Stato pare un limite che proprio presentando un libro nella sede di Civiltà cattolica presente la Presidente del Consiglio Meloni
Ha detto l'unica soluzione è realista è il negoziato
La soluzione dei conflitti non giunge polarizzando il mondo tra chi è buono e chi è cattivo
La Santa Sede Dio alla dialoga con tutti e crede nel multilateralismo io credo che questa sia una via realista grazie
All'estero
Obiettivo
Forse sulla
Adesso io
Modesta
Quando
No rassicuro tutti esterna di un viluppo perché
Quindi il giardino dare ricchezza dei considerazioni che aggiungere altro
Serve
Io l'ho ascoltato con devozione anche perché questo rigore voi avete capito credo nel vivo
E circa il tre virgola scritti papi perché quindi tutte le consenso delle società coinvolte siamo nascono da con l'origine e vanno rispettate in quel modo lì in quel senso lì per cui chattato dà notizia finale
E io ho mandato il libro papà circo Busetto fa che abbiano dato Vercelli una garitta dove bisogna lasciar queste cose mi viene consegnato infatti ha funzionato tutto bene dopo aspettavo invece arrivato da busta la Segreteria di Stato e così sarà qualche incaricato che ringraziano per no decidendo questa busta c'era una lettera personale del Papa che mi ha molto Pozzovivo e la leggo perché riguarda anche tutti voi e tocca un tema che
Molto vicino a quello che abbiamo del del
Allora Papa scrive stimatissimo signor Giampiero
Grazie per l'attuale arcivescovo proprio comodo io vi date del tu ma quale orrore padre si firma fraternamente quindi mi può vi invita a considerarlo fratello maggiore studiata il tuo eccetera sono rimasto per senza però grazie per la tua lettera per il volume dalle titolo fumata bianca per la pace complementi per il tuo lavoro
Voi giornalisti
Avete una grande missione per tutta la società che non è solo quella di raccontare quanto succede ma soprattutto di dar voce alla sofferenza e così aiutare
Aiutare le il nostro cuore perché non si indurisce ska rimanga vicino a quelli che patiscono il dramma della guerra
Come ho detto essere giornalisti è una missione che ha naturalmente
Insisto il se
Un file umanitario tante grazie
Compreso
E questo mia mozione in modo particolare perché in questo periodo da quando ancora cominciata
Io sono anche diventato amico in particolare il una giornalista che sta affronta che Stefania Battisti che non conosco ma incontrata di Bresso
L'abbiamo intessuto condensa la fortuna che basta scrive Stefania appunto Battistini racconto iter gli arrivano le cose promesse
Perché ho fatto un pochettino su sua richiesta cartine tornasole
Su quei tipi di servizio che aveva cercato e fa intrufolato se mai posti
A volte si pericolosi oltre per fortuna meno per sentire il cuore della gente nessuna faccia retorica ma non c'era soltanto il carro armato cioè solubilità se tutta la gente che soffre certo
E questo lavoro i giornalisti insomma è un punto che merita di essere perché è una guerra anche di notizie soprattutto di notizie e di informazioni
E quindi non aggiungo altro se non per dire che
Una parte di questa lettera l'ho anche fatto in questo giornale dei seniores rari
In cui sono stati ricordati anche merita di farlo anche per questa sera
I dieci giornalisti che son caduti nel fare il loro lavoro perché come sapete c'è un ribaltamento di situazioni per cui avere scritto press significa diventare bersaglio perché
Il l'informazione è una strumento di guerra strumento di che viene evidentemente molto temuta ultima cosa non c'era solo la lettera ma c'era un dico abbastanza consistente di
Fotografie
Di cartoline cartoline che non raccolte due tanto per darvi un'idea che sono tanto per dire la sensibilità di Francesco Cuesta
Da qualche parte è una è terribile tremenda perché Siravo a
Hiroshima del guerra atomica bomba eccetera eccetera e c'è questa immagine questo ragazzino che aveva sette otto anni che porta come fosse sulle spalle
Far bello il fratello morto per portarlo alla cremazione
Questo adesso non ha varato fatto
E scrive il frutto della guerra Francesco ultima le cose più per fortuna anche più normali
Durante i suoi pellegrinaggi sulla piazza San Pietro durante le udienze sapere che si allungano i bambini eccetera eccetera
Questo Duomo anche le sbarre ma va basta costo rito dei bambini ma cosa succederebbe questa è una fotografia che Lumia mantra mandato era legata presenza
La foto di un abbondante
Con il nipotino piccolissimo Riondato che vive porto
Parolacce escono rimpiange il fatto che non ha avuto tempo vista la velocità Albert mezzo che lo trasporta per fermarsi un attimo e stare un attimo anche come
Ecco la cosa
Mi fa conclude con una parola sola
Non c'è riconciliazione sovversione se non c'è conversione dei cuori cosa un po'retorico perché non abbiamo molto quel complesso per i cervelli fa quella tuttora l'intelligenza maturare artificiali queste cose qui
Ma un tema questo che ho converte nel nostro intimo come dicevamo grande maestro un uomo che dovevo recuperare il professor Golini farsi scoprire
Il corpo che si hanno con il cuore che c'era dentro e che convertendo sì
Crea delle relazioni diverse che poi portano anche la pace
Io sono permette quello col ringraziare perché abbiano fatto stasera scoprire almeno dieci volte ecco orsetti Teglio raccolto costretto in questo libro e quindi sono molto grato allestito da Luca Dini che ha avuto fiducia
Trovare oggi editori che hanno fiducia è raro spero che riusciamo a ricambiare con adeguata diffusione cosa sia dei cuori che anche con qualche piccolo acquisto che non guasta parte
Pepe Grazie grazie al
Accaduto in questa che sa
Cosa che andrebbe vista l'indice porta tutte io credo anche a voi
Morello sono
Principio d'eccellenza latitanza una volta fare ricercatore
Ok grazie a tutti veloce