Presentazione del libro di Antonio Tedesco "Vittoria Nenni. N. 31635 di Auschwitz" (Arcadia)

Questo libro un doveroso omaggio alla figura e alla memoria di Vittoria Nenni per tutti viva
Donna colta intelligente e coraggiosa la sua maturità fu per forza di cose precoce in anni terribili di ferro e di fuoco anni di totalitarismi razzismo e violenza e morte
Il padre Pietro Nenni grande dirigente socialista uno dei fondatori della nostra Repubblica fu costretto a rifugiarsi in Francia per sfuggire ad una dittatura fascista sempre più violenta
Viva e la famiglia lo seguirono dopo l'occupazione nazista della Francia vittoria insieme alla marito passò alla clandestinità e si unì alla resistenza
Arrestati a Parigi nel giugno non mille novecentoquarantadue il marito fu fucilato poco dopo lei deportata nel campo di sterminio di Auschwitz
Il suo ultimo biglietto indirizzato al padre del trenta gennaio del mille novecentoquarantatré
Io articoli il treno piombato dice Liliana Segre esattamente un anno dopo il trenta gennaio mille novecentoquarantaquattro
A Vittorio Veneto attuato sul braccio il numero trentuno mila seicentotrentacinque il mio sarebbe stato settantacinque mila centonovanta anche viva fu ridotta alla condizione di lavoratrice schiava come poi sarebbe accaduto a me
Ma quando io arrivai in quel luogo infernale viva non c'era più a causa di malattie contratte per le condizioni di lavoro era già morta
Probabilmente nel luglio del quarantatré a soli ventisette anni prima di morire però era riuscita
Ad affidare a una compagna di prigionia l'incarico di far sapere a suo padre che era stata coraggiosa fino alla fine e che non rimpiangerà nulla
Il padre la famiglia cercarono senza tregua la ragazza è solo finita la guerra ebbero certezza della morte
Grande fu il dolore e il cordoglio partecipato da tutti gli esponenti della nuova Italia democratica
Il filosofo napoletano Benedetto Croce
Scrisse una lettera a sei toccante a Pietro Nenni invitandolo ad assumere verso i drammi della vita della storia l'unico atteggiamento possibile né oblio nel risentimento ma memorie coscienza
Solo così
Può tentare solo così si può tentare di sopravvivere accerta immani tragedie col chiuderle nel cuore ed accettarle perpetue compagnie parti inseparabili della nostra anima
Parole belle intense che particolarmente risuonano nell'animo di ognuno Ginori Dinoi sopravvissuti
Mi piace infine ricordare due cose concludere la senatrice a vita Liliana Segre che Pietro Nenni sicuramente a Kaká a causa del destino dell'amata figlia
Si sentì sempre vicino al popolo ebraico ora Israele che alla memoria di Vittoria Nenni dove
Che come tutti i morti di Auschwitz non ha una tomba dal mille novecentosettantuno e dedicata una lapide nella foresta dei martiri e modi vicino a Gerusalemme
Auguroni il miglior successo di diffusione e valorizzazione questo libro che al tempo stesso un profilo biografico una rivelazione ricognizione di documenti un tributo doveroso
Dovuto ad una grande donna e ad una grande italiana così la senatrice abilità Liliana seria
Come tanti in quegli anni perso per il nome
Ebbero soltanto un numero
Violenza come il trentuno mila seicentotrentacinque così come il libro scritto dal Antonio tedesco che oggi noi presentiamo e avviare questa prestazione tanto saluto l'onorevole speranza poi
Coloro che sono collegati in remoto la storica Anna Foa e la nipote proprio di Vittoria Nenni Maria vittoria Tomassi
Per il saluto questo alla presentazione della libro chiedo al segretario generale
Per Paolo bombardieri
Salire sul palco
Vorrei ringraziare Roberto la sua presenza
Umberto è un amico ci siamo trovati spesso sono andato su tavoli contrapposti sempre con grande rispetto delle posizioni e delle idee
Ma è un amico oltre che essere oggi un componente la Commissione cultura e quando noi presentiamo i libri proviamo ad allargare l'orizzonte il confronto uno degli obiettivi che ci siamo prefissati quando creiamo quest'occasione ovviamente permettetemi di ringraziare Arcadia e la Fondazione
Oltre che l'autore del libro perché ci hanno dato la possibilità di a ragionare di riflette
Mi ha molto colpito durante la lettura della lettera
Della senatrice
La lettera nella quale si richiamava di crociera quasi sia si richiamava coscienza e memoria
Forse sono i due termini che potremmo utilizzare in questa occasione
Perché qualcuno potrebbe dire ma perché noi si occupa della presentazione del libro in questo caso per nella seconda volta visto che il primo l'abbiamo presentato insieme e perché questi temi perché la Fondazione Agnelli ecco perché un'organizzazione sindacale serale oltre ai tempi contrattuali alle rivendicazioni sulle quali spesso impegnata a secondo noi un obbligo provocano discussioni una riflessione più ampia
Non solo su quello che l'evoluzione su quella che è l'evoluzione politica del momento ma su quella che è stata la nostra storia
E l'ho memoria spesso ci può dare degli insegnamenti
Ecco perché noi abbiamo deciso di riprendere questa dopo tre anni di interruzione a causa del colore il viaggio con il quale noi portiamo cento ragazzi era perché pensiamo che quindi esperienza
La possibilità di avere in memoria
Quella tragedia
Per chi andrà
Vi assicuro che sarà veramente un pugno allo stomaco molto forte
Crediamo che valga molto di più e molto di qualsiasi altro occasione nella quale si racconta la moria di vedere noi questi ragazzi abbiamo sempre chiesto negli anni passati
Di raccontare l'unica cosa che abbiamo chiesto Robert ragazzi terminò con che veniva con noi era quello di raccontare magari con qualche fotografia la loro esperienza quello che avevano scelto devo dire che abbiamo avuto sempre grandi ritorni quindi la memoria
La memoria di una storia
Che magari può insegnarci qualcosa
Che tante volte anche se non si ripete può dare lei corse nei ricorsi storici delle chiavi di lettura
E soprattutto in questo momento può aiutarci
Magari ad avere un orizzonte più ampio ad essere più tolleranti a capire come affrontare alcuni problemi
La coscienza la capacità di resistere
Anche quando ci si trova in difficoltà e questa esperienza di Nenni e attività io la chiamo così un'esperienza che ci lascia un grande insegnamento Nenni avrebbe potuto salvare suo figlio
Egli va forse avrebbe potuto salvarsi se sono avessero accettato o avessero chiamato
La mi Comincioli perché nel mio amico di Mussolini
Che non lo hanno fatto
A costo della vita
Per essere in linea con i loro principi con la loro coscienza
Che spesso in questi momenti non è sempre
Molto apprezzata viviamo in un tempo nel quale l'individualismo
Il fatto di rincorrere le mode forse prende molti di noi
E invece magari di flettere siccome nel passato
Personaggi così importanti
Storia infinita possono darci un segnale di resistere
Anche quando pensiamo che intorno a noi ci siamo non ci siano una serie di problemi che mettono in discussione le nostre certezze
E quello che noi cerchiamo di fare mutuiamo nella nostra attività di sindacalisti cioè la capacità di non piegarsi nemmeno quando si trova in difficoltà rispetto all'applicazione di certi principi
Rispetto ad una scelta di coscienza io dico rispetto ad una scelta di vita che ognuno di noi che sta mai questo splendido lavoro ha già fatto
Ed è quello che noi accendiamo con il saluto brevissimo giuro che finito perché se non mi faccio prendere la mano era volevamo dire comunicare ai tanti ragazzi che sono qui oggi con noi per aprire una discussione questa
è una casa io ricordo sempre che questo questa sala
E composto Roberto l'abbiamo ristrutturata da poco
Questo Moore composto da granelli di sabbia
In un valore simbolico nel quale granello di sabbia messo insieme riesce ad essere un muro anche da questa parte i vari tasselli
Dei pezzettini di legno che noi abbiamo utilizzato per costruire
Questo
Questo sistema dimostrano che stanno insieme
Legandoci condividendo delle storie condividendo la propria scelte di vita poi si è in grado di resistere a qualsiasi cosa ecco questo è l'auspicio del logorio col quale vi saluto e vi auguro buon lavoro e buona discussione
Antonio Tedesco avevo spento del mio microfono per cui fortunatamente non ascoltavate la voce
Presidente soldatini
L'importanza di di questa pubblicazione
Voluta dalla Fondazione da chi l'ha curata cioè Antonio
Di
Trasmettere questa storia alle future generazioni
Leggendo il libro siccome
Questo punto di
Per favore accendere il microfono
Ecco l'acqua
Si sente ok
Allora dicevo leggendo un libro si coglie tutta l'importanza di questa pubblicazione
E Antonio a analizzato in maniera puntuale e precisa
Tutto il periodo che va dal mille novecentotrentanove fino arrivare al termine al termine della guerra cercando di mettere in risalto
Le difficoltà che tutta la famiglia Nenni incrociato in questo in questo lungo periodo
E rimanendo parole di poco fa del segretario generale Pierpaolo Bombardieri anch'io verificato
Provato l'emozione del del delle ingiurie quell'impero
Che mi ha fatto a ricordare insomma un mi ha fatto capire quelle che sono state le difficoltà che hanno avuto in quel periodo
Chi ha vissuto quel quel brutto periodo in particolare Pietro Nenni distaccato dalla famiglia dove tutto fare delle scelte lui la figlia
La hanno messo a disposizione la loro vita
Per gli altri per gli italiani per gli italiani
E questo aspetto è un aspetto che ci deve fare riflettere molto ci deve far riflettere molto perché se poi uniamo all'altro aspetto della visita ad Auschwitz per chi l'ha fatta per chi c'è andato
Veramente ti rendi conto di quanto siano strato sia stato buio quella quel quel periodo di quanta fatica si faceva per arrivare alla fine della giornata
Antonio è stato bravo per esempio nel raccontare
Che Pietro Nenni andava in bicicletta nelle campagne francesi per cercare di recuperare un nuovo da dare alla figlia più piccola a Luciana e alla nipote della la figlia della prima figlia
Quindi sono tutti aspetti che ci fanno ci aiutano a capire quel questo questo periodo buio della storia
E le difficoltà che hanno incontrato i patrioti che era volevano e credevano che hanno sempre creduto in questa nostra Italia e appunto come diceva il segretario generale addirittura pur essendo amico di Mussolini Nenni non ha mai scritto non ha mai fatto niente ma neanche la figlia ha mai fatto nulla per cercare di avere tra virgolette un privilegio dentro il in Auschwitz
Considerato che voi muore a ventisette anni aveva una vita dinanzi e forse anche un questa speranza poteva attivarsi in in altro in altro modo
Ricordiamo che oltre a la volontà e la capacità della Fondazione di generare queste pubblicazioni che sono momento di formazione anche erano promozione di una cultura storica per le future generazioni al grande lavoro che ha fatto Antonio tedesco
Non l'ultima anzi perché fa proprio una fotografia
Via della pubblicazione tratta la prefazione del tesoriere Benedetto attivi nel libero appunto vittorie e a proposito delle atrocità di altrui io credo sia pronto anche il collegamento in remoto con la presidente dente della Fondazione Modigliani Anna Foa Cindy non la vediamo ma credo di sì
Benvenuta benvenuta professor Settis grazie secondo me s'è
Ricevesse ma anche forse tutta questa storia di questo bellissimo lavoro straordinario lavoro che ce li fa vedere l'esilio tutta una serie di il contesto in cui nasce poi anche la formazione politica di vivrà e la scelta che ha stabilito un taxi nella resistenza fino arrivare poi ad Aci Trezza
Certamente le atrocità di Auschwitz ne ha parlato la senatrice segrete nel suo messaggio ricordando anche la sua
Sì esperienza e ed è sopra le atrocità che hanno portato alla morte vittoria perché non si può pensare
Non si oppone pranzare emendamenti sposare due camere mai minuto solo elencato il pilota
Riina
Per cui questi sono insomma
Non si può pensare ad Auschwitz e che ci che ci fosse che ci sono se è stata in qualche modo una mortalità naturale darci se il il tifo di cui forse è morta viva è il frutto della della del suo lavoro delle sue condizioni di vita delle atrocità Milano Scienza una io credo che questo libro vorrei raccontare messo due momenti se me lo consentite non soltanto sua oggi sa anche se poi l'affluenza è quello la la sua esperienza nel campo della fine più congeniale ma mi ha molto colpito anche tutta la parte dedicata all'esilio
In parte perché io personalmente per motivi familiari conoscevo soprattutto l'esilio i intorno ai fratelli Rosselli e al gruppo
Di Giustizia e Libertà e mi era più meno conosciuti o non più lontano perché era molto importante invece i le lesiva che era precedente del gruppo invece in cui c'era fra l'altro anche mobiliare Neso a voi vengo e c'erano tutti i rappresentanti del partito socialista e in cui a cui appartiene anche l'esperienza di Pietro Nenni un esilio che anche esame e anche povertà che anche difficoltà enormi bisogna vivere momenti in cui si riesce nel racconto di norme
Ogni tedesco questo emerge con molta fatte in cui si riesce a a scrivere sui giornali a pubblicare ed anche un ruolo politico e poi momenti invece di di di allontanamento del tutto che poi portano a quello il momento in cui la Francia viene invasa
Viene colpita alle spalle dell'Italia quaranta in quella che fu forse la più temibile cose per gli italiani io ricordo che per esempio mio padre che era in prigione all'epoca Vittorio Foa diceva che uno dei momenti più duri per loro era stato quello in cui l'Italia aveva aggredito alle spalle l'anziana cioè veramente qualche cosa
Che era rimasto e li aveva fatti sentire come di fronte a qualche cosa che era impossibile regge e sottolineare ecco ora e poi c'è questa questa esperienza straordinaria perché dico straordinaria perché in realtà nasce sa una delle donne francesi arrestati ecco il per come politiche andati viva era tra quelli attesi viene arrestata
Sarà in Francia viene arrestato a Parigi fosse un merito che poi viene subito assassinato come anche i meriti delle altre
I compagni delle altre donne che saranno mandate dalla scienza è un trasporto particolare sono duecentotrenta donne che igiene in gennaio
Del quarantatré vengono mandati Ardashir Santino Spartà particolari perché e l'unico al trasporto di donne non ebrei
Che invece che essere mandate a Ravensbrück perché era il campo essenzialmente delle donne politiche campo più importante delle donne politiche viene mandato in assenza una delle maggiori studiose degli dei diamoci il senso ultimo Laura parlare del suo ultimo recente libero
Noi italiani abbiamo scelto e si domandano come vengono non è mai stato chiaro il perché questo convoglio di duecento trenta donne politiche andato è stato spedita da un silenzio Novara Queen altri in campeggio
Quello che importa è che erano tutte politiche molto determinante anche nella memorialistica in in questa forzate le politiche francesi questo muro
Questo anche questo orgoglio di essere francesi che crea anche a volte delle difficoltà nei gruppi e nelle anche Ravensbrück le francesi erano considerate come qualcuno un come un gruppo molto fa e molto molto collegato tra loro e queste donne scendono ad Auschwitz dal trasporto cantano la Marsigliese insieme a queste queste due queste donne
Queste duecentotrenta donne del trasporto di politica d'affissione questa cosa cantare la Marsigliese mi sembra una cosa straordinaria ma in questa ditta badate bene resteranno in vita solo quarantanove di queste duecentotrenta e se stiamo parlando di donne non ebree cioè di donne non destinati immediatamente alla selezione alla morte
Non destinate comunque allarmante ma destinate al lavoro forzato destinate a tutta una serie di altri in viale dell'umiliazione di altre violenze fino non dovevano comportare necessariamente la morte come invece per le tre molte cose e Antonio Tedesco Lomelo mette in luce nell'esperienza di Landi Victoria Adams se le sappiamo certa non da lei che è morta dopo alcuni mesi male sappiamo dal non esiste nemmeno sul certificato di morte mentre invece esiste quella degli altri due donne italiane erano tre donne italiane di origine che sono mandate con questo trasporto ad Auschwitz e Vittorio era una delle tre appunto delle altre due esiste il certificato di morte ad assenze di vittoriano
Questo forse anche il nome poiché certificati vengono trovati dopo comunque le difficoltà anche solo dieci trenta comuni ma tutti i familiari di quelli che erano stati mandati nei campi de il morte nazisti quindi avere notizie di sapere se qualcuno poteva tornare siamo queste attese eletti rigidi
Nella stazione le attese in Italia a Milano negli Europei e gli episodi sapere se si era sereno che si traduce miliardi erano sei notti io e Nenni lo sa molto dopo
Lo sa fra l'altro da attraverso legami politici e lo dice
A di rione De Gasperi c'è un racconto molto preciso nel libero di chiariscono in questa conoscenza che a un certo punto Nenni a della morte di sua figlia
E UE una dicevo delle fonti che abbiamo sulla vita
Di vittoria direi audaci non sa è ora e sono i libri di una di una politica francese Charlotte del volto che è diventata una delle maggiori esperte negli memoria che ha scritto molti libri sulla sua detenzione andarci pensa anche lei è una politica moltissima e era diventata amica di clima e racconta
Le sue lezioni e tra l'altro a lei vittoria dice da questo ultimo messaggio padre mi sono non mi sono mai pentita e mi sono sempre completata i bambini dai forzati debbo dirà poi anemia in un incontro sul a a Roma un paio d'anni dopo mi sembra ecco ed è quindi noi abbiamo quindi della vita e bene Antonio spese riescono a mettere in luce della vita ad Auschwitz possiamo chiamarla vita non so comunque nella detenzione del tortura Enzo subite da vittoria Lennie abbiamo queste questi ricevimenti sono tratti proprio da una sopravvissuta che ci racconta
La sue vicende in queste vicende c'è questo timore questa amica
L'Italia che muore praticamente non fra le sue braccia ma Antolisei e di cui il il quale porterà le ultime volontà al padre e poi c'è questo mondo della politica è un mondo chiare e molto lontana
Da quello
Che adesso ci possiamo immaginare Nagni rifiuta di intervenire è stato detto
Perché come Nenni tanti altri rifiutarlo ad intervenire in quel momento pensiamo a quelli che non hanno mai piegato e risolte a Mussolini la testa pensiamo a come nel
Scusate è un esempio di Bianchi pensiamo a come venne era tra l'altro è stato vicino a Mussolini nel periodo socialista non so niente
Il direttore dell'Avanti quindi legato tutti questi personaggi che erano stati tra i fondatori
Del partito socialista e che poi l'avevano rappresentato fortemente tiene Dennis altro è stato in prigione con Mussolini e Nenni rifiuta di intervenire e quindi gli unici interventi sono quelli di sua moglie Carmen quando in cerca di avere il passaporto
Per poter raggiungere
Liberi Francia e anche qui Mussolini dice no anzi aumenta la sorveglianza sulle bambine e sulla moglie di Agnelli che dovrà fa avviene una lupa passare il confine in maniera avventurosa sfuggendo alla polizia che la tornava ecco io credo questo libro sia importante uno perché penso che la figura di tinta viene sia stata un po'dimenticata e credo che sia molto in qualcuno molto importante ricco ricco latina
Nella figura di una politica che è stata in un campo delicato prevalentemente agli ebrei che in qualche modo ne ha condiviso le torture le violenze e che morta lì dopo pochi mesi come tante sue compagne di sventura mantenendo mi sembra da quello che emerge dal libro ma anche da quello che dice Shalom del boy raccontando alla tenendo sempre alta la questa e questa è una cosa molto importante e e poi perché un bel libro io l'ho letto d'un fiato senza fermarmi è scritto molto bene penso spero mi auguro veramente che abbia successo che aiuti a ricostruire questo mondo ormai tenendo conto che dicendo perduto mi limito a dire
Perdute quanto hanno conosciuto una perduto anche nelle sue caratteristica etiche fondamentali un mondo che è passato attraverso l'esilio che è passato attraverso tutte le le le le le sciagure di distruzione sino ad arrivare punto quella della morta ad Auschwitz
E che è sopravvissuta che ha generato i nostri paesi la nostra Costituzione l'Italia del dopoguerra cerchiamo dite nel rancore di grazie
Grazie alla presidente della Fondazione Modigliani Anna Roma
Proprio
Avere una testimonianza quel che è stato
Il percorso anche formativo
Prendo la nipote appunto di Vittoria Nenni con noi la
Signora Maria Vittoria Tomassi ma non la vedo eccola qui
Benvenuti Cia
Diceva la presente Foa
Una fuga figura un po'dimenticata B noi non abbiamo dimenticato alcun componente della famiglia Nenni perché anche una precedente opera guardo appunto a Pietro Nenni e mi sembra giusto
Vittoria Nenni un'eroina perché a ventisette anni
Morire in un campo senza abbassare il il capo significa avvertire quel senso non solo quelli di patria ma anche di grande passione quanto quanto la dorato Massi quanto
Ha influito nella sua vita l'essere Nenni
è assolutamente innanzitutto buongiorno a tutti ma quello che è stato detto dai vari partecipanti vera di operatori è stato sopra un però
Di
Beh il diciamo di alberi deride
Delle fare delle scelte a veder bene dei valori dentro dissi talmente importanti che tutto è stato condivisa dalla famiglia ignorarlo minimal ma era assolutamente una persona che che era più importante per tutti noi per vedersi nei porti io sono nata nel dopoguerra non ho conosciuta per il periodo no conosciuta vittoria
Per anni abbiamo si è anche parlato ne abbiamo sempre condiviso tutti
Io cado belle le cose dette brutte però soprattutto le cose belle perché ci io ho sempre sentito parlare della zia vittoria come di una donna
Di una giovane donna estremamente
Aperta estremamente gioiosa estremamente
Lei ma calamità per fortuna peraltro perché sapendo che anche è morta così giovane ma vissuto alla sua vita
Facendo tutto quello che si poteva fare ovviamente
In quel momento con la guerra con un po'le relazioni con tutto l'aveva vissuta con gioia l'ha vissuta con con con complessa sciò e così siamo tanta acqua in politica così insolita fatte le sue scelte
Ma mentre
Ci si può accedere che mio nonno non ha chiesto niente perché lei non Achille indicato alla sua la sua cittadinanza italiana e non se l'è cavata ma e che
Cecità perché i valori che noi abbiamo avuto che io ho avuto anche io ho avuto che tutti abbiamo avuto è stato quello che che volevamo
Lasciare fare il proprio dovere si doveva fare il proprio dovere entrati nell'era in quel momento era quello di combattere contro un nemico e Dino scendere a compromessi per cui è estremamente duro perché come ha detto
E la la signora sua
Ci sono stati ovviamente dei momenti del litigi quando non si sapeva che Fassino aveva fatto vittoria
Quando hanno hanno sulle loro la la mia zia più grande la la sorella più grande che andava tutti i giorni alle stazioni con bigliettini sperando di capire al governo cosa era successo
Ma nessuno è venuto mai in mente prendere delle scorciatoie riprende pubbliche delle alte
Era così
è stata una scelta una scelta familiare consiglio di ne avevamo no non l'ho vissuto senza dire una parola cade in acqua consiglia di cui una piccola è partita affrontati tutto un mondo leggo il suo dovere perché scese né niente Picchi era
Erano tutte scelte importanti per difendere la democrazia per difendere delle cose più importanti che quelle appunto di familiari di DDA di non avere il problema e quindi non lei magari italiana facendo ostilità che questo è stata la grande educazione che io ho avuto e io non sono molto fiera di questo e abbiamo non l'abbiamo che trattato come anche il nuovo poi successori però e ce ne ricordiamo sempre io voglio ringraziare moltissimo Antonio perché assai un lavoro con questo libro
Molto preciso perché ha ricostruito veramente che cosa è stato e quelle
E l'ha ricostruita
Con con dando tutti i personaggi che hanno che hanno partecipato a questo dramma di vittoria
Il giusto ingiusto valore la giusta la giusta collocazione per cui la voglia di bellezza di tanta voglio ringraziare i lavori perché c'ha sostenuto in questa in questa pubblicazione e e e Varzari voglio dire solo che sono molto fieri Att arrivi al una zia così debole parato portano anche il nome per cui si capisce da solo
Grazie Maria vittoria Thomas
Fitto grazie alla guida ma grazie
Fondazione
Ha voluto evitare riduzione tocca altro
Direttore della Fondazione Antonio Tedesco una domanda anche per introdurre insomma sul ottobre il racconto di come sia nata
Il libro su Vittoria Nenni poi una volta concluso cosa hai avvertito propone sentimento di conoscenza
Quando si scrive per qualcuno si studia la storia di questo in questo caso di questa c'è vittoria
Si dice quasi a conoscerla pur non avendo mai avuto un contatto diretto ma prima appunto che civile andrai a rispondere a questo perché il titolo non è iscritto anche viva che era un momento
Della vita vittoria che era la vita di vittoria veniva così chiama
Antonio ci pensa
Sì grazie grazie Giuseppe grazie a tutti voi
Che siete qui e consenti due parole di ringraziamento che sono ringraziamenti sentiti e non di circostanza ringraziamenti molto affettuosi
Alla UIL di cuore
Appia al segretario generale Pier Paolo Bombardieri al tesoriere brevetto attivi a Francesco Gennaro D'Alessandro Fortuna grazie di cuore la casa editrice
A Marzio Del Grosso che tra l'altro mi ha chiesto di portare i suoi i saluti e i saluti della casa editrice ma anche grazie alla Fondazione Pietro Nenni al presidente
Soldatini ai familiari di Pietro Nenni a Maria vittoria Pier Paolo
Ora Mac io mi sento un po'quasi di famiglia stavolta non solo perché poi quando sì scrive di questi personaggi ci si affeziona possa in qualche modo e litigi si sente anche un po'parte di questa straordinaria famiglia e ringrazio anche coloro che hanno accettato di intervenire Roberto Speranza grazie vanta la professoressa Anna Foa
E quando sono arrivato alla Fondazione Pietro Nenni rispondendo alla tua domanda molto brevemente fui subito colpito parliamo di dieci anni fa circa c'era Giuseppe Tamburrano
All'Arco alla presidenza fu il pool colpito da questo ritratto di di Guttuso che è un ritratto molto triste
Guttuso ritrae Vittoria Nenni con gli abiti
Degli internati un ritratto che alcuni hanno definito di una tristezza infinita ma anche di una bellezza indescrivibile come erano tutte le opere di Guttuso naturalmente s'e quindi io rimasi colpito da quel quadro e poi iniziai a chiedere chi fosse sei un po'ad avvicinarmi a questa storia grazie anche voi I racconti di Maria Vittoria
Tomassi
Quindi ho cercato soprattutto di
Mi sono messo un po'a scavare a scavare sono rimasto colpito da questa vicenda ma soprattutto non mi convinceva un po'lo racconto
Che vittoria fosse un po'finita nelle vicende esistenziali un po'per caso come una parte della storiografia un po'raccontava
Perché probabilmente la documentazione era ancora insufficiente a ricostruire
Un profilo biografico completo e quindi gusti bollato da questo mi sono messo sulle tracce scavando
Negli archivi italiani ma anche quelli francesi che ha mi hanno con consentito di portare alla luce
La sua storia
E l'idea di scrivere un libro in realtà qualche anno fa
Mi ero cimentato in una ricerca così uno studio celebrativo subito realmente adesso invece l'idea di scrivere un libro
Spero anche con un approccio divulgativo che possa raggiungere una platea ampia possibile soprattutto di ragazzi nasce un po'dall'idea di di scrivere qualcosa che possa essere anche utile alla UIL utile anche a questi ai progetti che da anni fa la UIL importanti io ritengo molto importante in primis il viaggio della memoria
E quindi un libro che possano magari servire ai ragazzi che sono stati o che ci andranno avanti Philips
Per avvicinarsi attraverso la sua vicenda la sua
Biografia a quel tragico periodo ma anche riscoprire dei valori importanti perché credo che nella vicenda di vittoria ci sia una storia anche di coraggio ci sia una storia di altruismo è una donna che ha salvato tante anche compagnie
Stato un punto di riferimento di conforto accanto ai compagni in carcere ma è stata anche di grande aiuto anche a darsi se della professoressa fora
Citava scevro Del Bono intellettuale francese ebbe esce allo del bollo smetterà mai di ricordare che Vittorio che deve la sua la vita a Vittore
E quindi
Penso che sia interessante
Ricostruire questa è stato interessato ricostruire questa vicenda
Che ci consente poi tra l'altro di aggiungere un ulteriore tassello a un percorso che abbiamo intrapreso
Che un percorso un progetto condiviso con Arcadi dizioni che mira alla valorizzazione del patrimonio storico non solo della Fondazione Pietro Nenni di quello che conserviamo
Ma soprattutto la valorizzazione alla riscoperta
Del patrimonio storico di idee e di valori di battaglie delle culture socialiste riformiste italiane
Europea questa collana di studi storici mila a valorizzare storie personaggi possiamo dire anche martedì della della libertà in quaranta giorni abbiamo pubblicato tre libri
Sei anni di guerra civile di Pietro Nenni riscoperto
Che abbiamo scoperto era finito le rovine nazisti del mille novecento
Trentatré un libro sull'europeismo socialista di Federico Testa quindi una collana che mira acqua e che guarda a storie protagonisti anche dalla ricostruzione democratica ed istituzionale del nostro Paese ma anche figure impegnate nella battaglia per l'unione degli Stati europei
Abbiamo lavorato una collana editoriale e stiamo lavorando a una con la legge di editoriale
Fatta sì con rigore ma anche pensata per un pubblico non solo accademico ma soprattutto Pera no platea più ampia di studiosi di curiosi di appassionati
E soprattutto ragazzi
Ragazzi con l'obiettivo di raccontare pezzi di storia del nostro Paese nella consapevolezza di tenere viva la memoria ma soprattutto dire affermare l'attualità dei principi democratici e antifascisti del nostro paese grazie
Vivere le conclusioni alla l'onorevole Roberto speranza
Sì grazie grazie a tutti voi per questo invito lo dico davvero senza nessuna formalità ma è è per me un onore partecipare a questo dibattito a questa discussione ed è motivo di grande gioia anche sul piano personale
Voglio ringraziare Pierpaolo Bombardieri segretario della UIL perché mi ha invitato a fare
Questo questo intervento mi ha dato l'occasione per leggere tra l'altro in anteprima perché so che viene solo oggi portato diciamo alle alle librerie questo questo libro che mi ha consentito di conoscere un pezzo particolare
Di una fase storica del nostro Paese su cui credo sia ancora indispensabile ragionare
Infatti questo è un libro sicuramente su una figura quella di Vittoria Nenni e un libro su una famiglia la famiglia Nenni
E un libro se vogliamo sulla Resistenza italiana
Ed è un libro anche più in generale allargando su un tempo e una vicenda storica nel nostro Paese
Parte chiaramente con
La parte iniziale di questa storia cioè
L'arrivo del fascismo la marcia su Roma
Le prime battaglie parlamentari in opposizione al fascismo
Le prime vittime eccellenti la prima è forse una di quelle che è rimasta diciamo nella memoria di tutti Giacomo Matteotti
L'evoluzione di un fascismo che diventa sempre più illiberale
E porta a tante famiglie antifascisti che sostanzialmente a lasciare l'Italia
La famiglia Nenni a un certo punto
Con fughe erano sempre piuttosto rocambolesche
Va in Francia per sfuggire alla pressa fascista
E Vittoria Nenni è sostanzialmente in quel momento una bambina una giovanissimo una ragazzina insomma in un tetto l'età tale che ci consente poi di raccontarla più come una donna francese per cultura per formazione e così avviene nel libro che come una donna italiana
Ma chiaramente risente in maniera molto molto forte
Di questo sistema di valori di questo sistema
Di idee di fondo
Dentro cui la sua famiglia vissuta
E quindi io penso che sia un libro che val la pena sicuramente di leggere di raccontare
Perché un pezzo di storia del nostro Paese
E credo che sia un pezzo di storia di cui dobbiamo andare orgogliosi
Rispetto a una vulgata che spesso si è fatta
Di un Paese che si piegò al fascismo che si abitua al fascismo che tutto sommato cercava poi dentro il fascismo di sopravvivere di vivere di salvare se stessi
Ci furono esempi che oggi dobbiamo ricordare con la grande attenzione che dovute necessaria
Di scelte personali
E di scelte familiari molto molto forti
E che vanno ponderate
Che oggi appaiono quasi impossibili distanti
Ecco questo è un punto di riflessione più politica su cui poi voglio venire
Però in quel momento
Non era la scelta più facile quella di fuggire
Dal nostro Paese
E invece fu la scelta fatta
Ed è una scelta nemici tornerà a lungo nel corso la sua vita vengono riportati del libro molti suoi interventi anche successivi
è una scelta su cui lo stesso Nenni poi si interroga perché qual è il punto di fondo
La perdita di una figlia
E il frutto di una scelta politica che viene fatto
E pensate diciamo
Il Pd resistenziale drammatico
Per qualsiasi persona al mondo nell'universo credo
Una scelta politica di difesa delle proprie idee
Che porta all'estrema conseguenza
Persino se mi consentite più estreme più dura della propria stessa dipartita
Tanti hanno perso la propria vita
Matteotti si alza in aula e con coraggio attacca il nascente crescente regime fascista e paga con la sua vita
Nenni paga presso della scomparsa di una figlia
Non so se in una gradazione impossibile non non risolvibile diciamo di drammaticità
Quale possa essere il prezzo più alto Ermini dice spesso lo ritrovate nel libro avrei probabilmente preferito
Donare la mia vita dare la mia vita non vedere invece
Finire la vita di una mia figlia tra l'altro neanche ventottenne ventisette ventott'anni
Su questo libro separati ventott'anni visto che la senatrice Segre dice ventisette probabilmente anche perché non sia il certificato di morte quindi non si sa esattamente quale fosse letta e allora
Io penso che dobbiamo provare
A leggere fino in fondo questo pezzo di storia che ha mi affascina moltissimo
E su cui credo non basti ancora il tanto che pure è stato fatto e detto
Credo che ciascuno di noi abbia letto di altro ex dei campi di concentramento ciascuno di noi abbia potuto anche vedere proiezioni cinematografiche ce ne sono ormai a decine e decine che raccontano in modalità anche molto diverse tra loro quella storia penso alla vita bella ma ce ne sono fatta tantissima ormai di ricostruzioni cinematografiche pure
Ogni volta
Che si legge si raggiunga l'acconto su quella storia
Sì ci continua a chiedere come è stato possibile come sia stato possibile
Come è possibile che l'uomo sia arrivato a tanto
Come è possibile che l'odio dell'uomo abbia prodotto
Tali tenebre tale terrore tali tragedie
Nella rilettura di quel racconto che poi arriva attraverso tante ricostruzioni tanti pezzi alcuni sono chiaramente anche
Costruiti attraverso la stessa Charlotte che che che che che ha avuto la fortuna di essere salvata da vittoria
E poi diventa lei la persona a cui Vittoria affida l'ultimo messaggio
E io sono scossone leggere questo testo nonostante che sono cose dico abbiamo spesso discusso perché è una storia veramente impressionante
E
Questo elemento individuale dell'ultimo messaggio di vittoria
Credo che sia da connettersi con la riflessione che prima facevo sul peso della scelta di niente
Vittoria salva la Charlotte
In un momento di crisi di salute fisica
Charlotte poi migliora nel suo stato fisico
Ed è l'ultima persona che si prende cura di vittoria prima del suo decesso
E quelle parole che vittoria consegna quasi come un testamento
Alla sua amica Charlotte e che poi è Charlotte riferirà al padre Minnie che nel frattempo è diventato vicepresidente del Consiglio di un Paese liberato
Questo avviene presso l'ambasciata francese d'Italia Parigi
Quindi Nenni uomo della Resistenza
Diventa uno dei capi chiaramente del CLN del del Comitato di liberazione nazionale
Diventa vicepresidente del Consiglio quindi l'uomo del con un uomo confinato L'uomo che fuggì dall'Italia torna ed è sostanzialmente il numero due del nostro governo
E quando Charlotte la incontra
Consegna a Nenni le sue ultime parole le ultime parole di vittoria
E sono parole secondo me
Su cui bisogna riflettere
Perché in buona sostanza in poche parole
C'è una rivendicazione
A testa alta di tutte le scelte politiche fatte
E dice è una sostanza di a mio padre che non mi pento e che rifarei tutto
Quindi diciamo riconoscendo fino in fondo la scelta politica uso la parola scelta perché mi convinceva prima era stata utilizzata
E io ci vedo permettete Mero
Un elemento
Quasi protettivo nei confronti del padre
Quasi come a dire padre è stato una tua scelta
Ma è una mia scelta perché condivido fino in fondo i valori quindi non di caricare di un fardello che probabilmente Nenni si è nella realtà portato per tutta la vita
E quindi quelle parole sono impressionanti perché mi sembrano il tentativo di una persona che sta perdendo la vita
Di dire al padre è una mia scelta è stata una mia scelta fortissima
Come anche sono colpito non avevo questo elemento io personalmente nel racconto
Del dell'ultimo incrocio tra Mussolini e Nenni
Perché ero a conoscenza del fatto che Nenni e Mussolini fossero due amici userei persino il termine purtroppo diventato piuttosto desueto di compagni compagni una parola bellissima
La parola di cui io sono personalmente orgoglioso perché significa caro Carmelo
Persone che dividono il pane che mangiano il pane insieme quindi è un
Termine di straordinaria solidarietà fratellanza vicinanza comunanza di idee e di valori
E nel mio Mussolini sono due compagni
Questa è la verità della storia perché Mussolini come sapete
Fino a un certo punto della sua vicenda personale è un dirigente socialista di primissimo piano non non si faceva il direttore dell'Avanti per caso dove DS diciamo uno dei quadri
Di punta di primissimo piano di quello che in quel momento era il principale partito della sinistra
Di rappresentanza dei lavoratori del nostro Paese
E c'è un momento in cui Mussolini e Nenni sono in carcere insieme
Se non ricordo male nel mio novecentodiciassette o giù di lì insomma siamo
In una fase forse qualche anno dopo insomma
Undici ha detto
Mussolini e Nenni coi fanno due strade talmente diverse Mussolini diventa
Il capo del fascismo italiano e poi chiaramente il Duce il leader indiscusso del Ventennio
Nenni uno dei capi dell'antifascismo italiano costretto poi a fuggire in Spagna in in Francia
E torna chiaramente soltanto
Quando Mussolini
E in una fase sostanzialmente di declino
E le loro vite si incrociano di nuovo a poche centinaia di metri uno dall'altro
Perché dopo la sfiducia da parte del corpo del
Consiglio del fascismo
Di Mussolini Mussolini viene sostanzialmente portato sull'isola di Ponza
Dove Nenni è confinato insieme a tanti altri
E nel racconto che viene fatto a me questa ricostruzione mancava
Minniti riesce
Addirittura vederlo a distanza dalla sua finestra riesce a intravedere né le fa delle il il fisico quindi la sua postura
E qui c'è un altro punto di fondo ecco su cui penso che dovremmo riflettere
Come a partire dal due posizioni
Coincidenti
Si arrivi poi a due posizioni radicalmente opposte
E come Nenni sceglie non solo
All'inizio di stare dall'alto della Resistenza dalla parte diciamo più difficile della storia per oltre un ventennio
Ma come anche in quel momento lì consapevole della situazione drammatica in cui la figlia era decidere
Quando Mussolini andrà a rivestire il ruolo di capo della Repubblica sociale di Salò una sorta diciamo di Stato fantoccio dei nazisti
Poteva
Utilizzare il suo rapporto con Nenni per chiedere
La salvezza della figlia
Lui stesso è consapevole che probabilmente sarebbe bastato un messaggio
Un telegramma un contatto una parola
E il Mussolini ridimensionato ma ancora capo della Repubblica sociale
Per la Repubblica di Salò avrebbe potuto diciamo intervenire sui nazisti e salvare la figlia e decide di non far
Io penso che questo sia un messaggio fortissimo per una generazione e qui voglio arrivare al punto conclusivo del mio intervento
Guardate impossibile fare paragoni tra epoche storiche tra loro diverso
Io vi dico fino in fondo quello che penso
So che nel mio campo forse quello che dico non è popolarissimo
Ma penso che quando si usa la parola fascismo
Bisogna avere molta cautela molta attenzione molta prudenza io personalmente ho anche fatto studi storici sono
Il pericolo fascista insomma sono per toccare questo questo nome questa parola con grandissima cautela ecco ogni tanto nel nostro dibattito pubblico
La si tocca con un po'di facilità di troppo
Non perché io diciamo abbia sentimenti di apertura rispetto diciamo a ad atteggiamenti storie scelte che non condivido da cui sono distanti anni luce
Però penso che i tempi siano profondamente diversi tra loro
Io non penso che nel nostro Paese c'è un rischio fascismo lo dico nel modo più chiaro e più netto possibile
Ma penso
Che c'è un tema enorme
Di come ogni giorno si alimenta la cultura della difesa della nostra democrazia
E come ogni giorno si coltiva la cultura del rispetto della nostra carta costituzionale figlia di questa storia qui
Perché la nostra carta costituzionale è figlia di questa storia
E figlia di Vittoria Nenni figlia di Pietro Nenni
E figlia delle centinaia e migliaia di persone che hanno deciso di rinunciare alla vita propria dei propri familiari per difendere questi valori queste idee
Quando ho letto la frase che Vittoria Nenni in punto di morte Consegna a Charlotte perché la riferisca al padre
La testa mi andata
Alla forse più nota e più famosa lettera di Sandro Pertini alla mamma
La ricorderete sicuramente
A un certo punto della storia la mamma
Si consente in una scelta autonoma che credo si possa comprendere perché per una mamma il proprio figlio e un valore più grande della propria stessa esistenza
Decide di scrivere per chiedere sostanzialmente la grazia e Pertini scrive duramente
Rimproverando la mamma
Perché dice che viene prima la sue idee suo ideale politico rispetto alla sua vita stessa
E la Costituzione il nostro senso di comunità il figlio di questo sistema di valori
E penso che le generazioni più giovani mi fa piacere che ci sono tanti giovani qui
Devono provare ad assumere quel punto di vista
Io non so se oggi è replicabile
Lo dico con grandissima onestà
Non so quanti
In una situazione similare
Sarebbero in grado di fare una scelta della stessa potenza della stessa forza io non lo so dico col massimo diciamo di di onestà difficoltà però l'Italia repubblicana e la nostra carta costituzionale
è figlia di gesti di questo tenore
E di personalità di questa forza
E per questo dobbiamo essere orgogliosi della nostra Costituzione difenderla orgogliosi della nostra democrazia difendere ogni giorno
E qual è il modo migliore per far
Ma qui davvero mi avvio alle conclusioni
Qui non si tratta di andare in montagna
Di prendere le armi siamo in un altro tempo è un'altra storia
Ma si tratta è questo il mio passaggio un messaggio conclusivo
Di riappropriarsi della politica
Di riappropriarsi della politica come strumento straordinario per cambiare e migliorare la vita delle persone
E penso che questo si possa fare
Dinanzi diciamo un mondo che si ritira
A elezioni che tornata dopo tornata ci segnalano sempre meno gente che partecipa
A una società che è sempre più costruita su individualismo
Associa al network che ci portano naturalmente a cercare ogni minuto un mi piace un laica per noi stessi
Gli esempi che questo libro ci riporta credono che ci credo che ci aiutino a immaginare come si può stare diciamo in un tempo diverso attestata ma continuando a difendere questi valori per questo chiudo
Penso che sia stato un lavoro prezioso quello di Antonio Tedesco che voglio ringraziare che mi fa piacere conoscervi farà piacere leggere
Le cose che ha già scritto e quelle che viaggerà ancora
Voglio ringraziare la Fondazione Nenni per il lavoro che svolge che spero continuerà a svolgere per i prossimi decenni per i prossimi secoli ricordando la memoria di una personalità che ha fatto un pezzo straordinario nella storia del nostro Paese
E ringrazio chiaramente la UIL che ha dato una mano importante attenere viva la memoria di una figura poiché credo abbia le caratteristiche per parlare anche un po'meglio un po'di più
Alle giovani generazioni per questo grazie davvero di cuore e continuiamo insieme questo impegno per la memoria di cui credo la nostra società abbia profondamente bisogno grazie
I calvizie i collegamenti numero tre mille trentuno mila seicentotrentacinque dia un giudizio grazie all'onorevole speranza grazie
Alla professoressa favola alla signora Tomassi grazie alla presidente della Fondazione
Sonda Minini grazie atti aspetto verso libero e grazie a voi leggiamolo