Il Consiglio europeo: intervista ad Alessandro Giglio Vigna

Radio radicale stiamo col Presidente della commissione delle politiche dell'Unione Europea Alessandro Giglio vigna per parlare con lui del Consiglio europeo allora lei ha fatto l'articolato intervento dove ha toccato praticamente tutti i temi
Di incontro e di scontro con noi non europea
Partendo dall'immigrazione affrontato il tema del conflitto russo ucraino allora con quale clima noi andiamo alla consegna al Consiglio europeo
Ci sono più Maggio ragioni di incontro o di o di scontro a partire dal messe
Il messo è un dibattito
Tutto italiano in questa fase in questa fase politica in questa fase storica ed è proprio quello che ho voluto sottolineare nel mio intervento di oggi a Bruxelles e noi della commissione quattordicesima politiche dell'Unione europea si sta parlando si sta discutendo
Della riforma della governance quindi di una nuova governance europea di una riforma del Patto di
Stabilità di modificare
I parametri perlomeno alcuni parametri si sta parlando di un superamento dell'austerity
E oggi come ho detto poc'anzi in aula parlare
Dimessa è qualcosa di veramente il limitatore è un dibattito veramente piccolo veramente infine a se stesso a mio parere anche strumentale da parte dell'opposizione
Portare un argomento anacronistico
Stiamo
Veramente per affrontare una nuova era del dell'unione europea e l'Italia deve essere protagonista di questa di questa nuova era
Alla nuova governance la riforma della della governance prevede delle modifiche importanti al patto di
Di stabilità andiamo a dire che quello che c'era prima della fase pre Pombeni Ca'
Non va più bene per questo mondo
Io mi proprio vuol dire che noi come lega l'abbiamo sempre detto abbiamo detto che l'austerity che i vincoli che il patto di stabilità
Sarebbero accollati naufragati alla prima crisi vera del del del sistema del sistema Europa
La crisi vera c'è stata la pandemia
E durante la pandemia Bruxelles ha dovuto togliere velocemente tutti laccetti laccetti e permettere agli Stati ridare
Alle Pupin prese le proprie realtà produttive un certo numero di di aiuti di Stato una certa quota di degli utili è stato
Abbiamo quindi visto che tutto quello che c'era prima non va più bene
Abbiamo visto che le regole pandemica ovviamente non vanno più bene erano delle regole
Di una fase emergenziale l'emergenza è finita è chiaro che non possiamo permettere una libertà assolutamente serio seppure a con concerti con certi limiti
Se no sempre ben nella situazione paradossale per la quale alcuni Stati
Avrebbe potrebbero aiutare di più le proprie le proprie imprese avrebbero possibilità di dare una mano alle proprie imprese si creerebbe ovviamente dei problemi nella nella libera della libera concorrenza quindi c'è bisogno di qualcosa di nuovo l'austerity non va bene
Le regole pandemica non vado bene perché creano rischiosi e fra
I vari Stati e quindi una delle delle ipotesi di cui si sta parlando è quella di togliere per esempio dal patto di stabilità
Alcune tipologie di investimenti investimenti per la transizione Verdi investimenti per il digitale
Gli investimenti per
Le infrastrutture quindi per rendere i paesi dell'unione europea più
Uguali dal punto di vista diciamo delle delle infrastrutture con meno differenze fra nord e sud dopo all'interno dello stesso degli stessi dei stessi Paesi la borsa si parla di questo
A Roma negli spazi della commissione Politiche dell'Unione Europea si parla di questo parla di Mexès qualcosa di limitato che allora la mia provocazione è stata poi ripresa anche dal dalle
Agenzie stampe non facciamo la solita Italietta la Provincia non facciamo
Il solito teatrino di maggioranza opposizione M se si messa no
Non guardiamo al
A questa discussione che veramente qualcosa di piccolo di di provinciale di limitato
Guardiamo cambiamo il futuro vogliono in grande ha proposto egualitaria in grande vede un cambiamento da parte dell'Unione Europea sul fronte dell'immigrazione crede che pensa che il fatto che ci sia un altro Paese
Diciamo conservatore nel Consiglio europeo che già c'era prima ma che è uscito rafforzato dal voto aiuterà l'Italia nella comune battaglia sull'immigrazione per ottenere qualche sostegno in più
Allora sull'immigrazione
Noi siamo siamo convinti che le regole di Dublino vadano urgentemente riformati che debba passare il concetto che chi mette un piede all'interno di uno dei pezzi di unione europea mette un piede all'interno dell'Unione europea quindi chiediamo evidentemente una ridistribuzione di quelli che sono i flussi secondaria e chiaro che il Toti Bud era già stato avviato pesa usate questo dibattito è già stato avviato diciamo che che
L'obiettivo principale è quello di limitare le partenze
L'obiettivo principale è quello di tornare come già è stato fatto in passato da altri governi di trovare nei Paesi di transito e anche nei paesi di di partenza e quindi
Evidentemente la zona Sella diventa fondamentale
Da questo punto di vista ecco da questo punto di vista il il il il il cambiamento di paradigma sul controllo delle frontiere
Che si è tentato di fare con la Tunisia si è fermato secondo lei
Di fronte alle pretese di Saia
Diciamo che ogni Stato gioca la sua partita ogni Stato cerca di tirare l'acqua al suo mulino permettetemi l'espressione non propriamente istituzionale
Il lavoro va avanti il lavoro va avanti la Tunisia è un paese di passaggi di sicuro un paese importantissimo ai flussi vanno fermati alla partenza
Le organizzazioni internazionali criminali che convincono i giovani africani a intraprendere questi viaggi che loro chiamano della speranza e che spesso e volentieri si traducono poi viaggi della disperazione dieci della morte addirittura sono nel nel Centro Africa quindi come stavo dicendo la
Zona del Sahel diventa assolutamente strategica al centro Africa diventa strategica i Paesi di partenza diventano strategici poi certo che bisogna fare un lavoro anche sulla sponda sud del Mediterraneo è chiaro ma il vero
Motore della macchina dell'immigrazione clandestina
E in quei Paesi
Un'ultima considerazione che riguarda la guerra russo ucraina lei ha fatto anche dei riferimenti ai Balcani qualcuna ha trovato motivo motivo di polemica dicendo che la Melloni doveva citare la la missione il cardinal zuppiera
Per la pace allora
Sa è necessario anche dopo quello che sta succedendo in Russia riaprire un confronto sulla pace senza mutare la situazione internazionale del nostro Paese
Aprire un confronto con chi
Con chi vuole la pace
Con chi insomma
Ma pensa che questo conflitto possa essere un rischio per tutti come abbiamo molti quando c'è stato il tentativo Dodi colpi al non ho capito se era un tentativo di golpe o la rivendicazione sindacale dei militari ha detto ma se non ci fosse Putin e cosa succederebbe
Che la macchina era avesse preso la valigetta nucleare cosa darebbe successa
Diciamo che ragionare su un che cosa sarebbe successo se sempre
Un'operazione difficile
Pericolose lascia anche un po'il tempo lascia anche un po'il tempo che trova
Quello che possiamo analizzare dalle informazioni evidentemente che abbiamo che le cose insieme la federazione russa non stanno andando propriamente bene diciamo che
Tentativo di colpo di Stato non lo so rivendicazione sindacale popola diceva ironicamente sfiduciato no non lo accetto
Probabilmente qualche cosa qualche cosa di più ma è chiaro che pura non conoscendo il lì perimetro preciso della questione e puro conoscendo i contenuti precisi della questione perché evidente che le informazioni che ci arrivano filtrate ci arrivano in un certo modo è chiaro
è chiaro che però c'è c'è evidentemente qualche cosa che non va
Dunque quando venticinque mila soldati
Armati si dirigono verso verso la capitale
Sì sì potrà anche essere
Per manifestare come è stato detto dalle agenzie di stampa russe
Però diciamo che qualche dubbio ci viene diciamo che se vai a manifestare nella capitale
Magari lasci le armi a casa e vai a fare una manifestazione nella capitale vai a manifestare nella capitale assediato fili dente con i carri armati ecco
Allora quindi c'è questo c'è qualcosa che non va ecco ma l'atteggiamento del nostro Paese deve cambiare oppure deve restare lo stesso
E stiamo facendo diciamo tutto il possibile fra andare ha nella direzione di una pace che si ovviamente è una pace una pace giusta
è chiaro che vi devono essere le condizioni perché si inneschi questa pace
Forse più che l'attenzione intorno al nostro Paese potrebbe e dovrebbe essere l'Unione Europea a fare qualche cosa di più
Ma per
Semplice motivo
Uno perché Unione Europea nasce per
La pace fra i popoli
Nasceva pace fra i popoli nel cinquantasei a Omaha
Perpetua questo suo ruolo questa sua mission appaltare la pace fra i popoli nel nell'ottantanove con la caduta del muro di Berlino e poi nel novantuno con la all'allargamento l'allargamento desta
E quindi e la nostra comprensione storica ha fatto il numero uno tutto numero due
L'Unione
L'Unione europea
E evidentemente il territorio più esposto dopo dopo
Dopo le due dopo i due i due Stati direttamente in causa
Dalla guerra e immediato vicinato chiaramente il territorio più
Esposto ed è chiaro che
Forse dovrebbe essere il territorio più esposto a ad avere un atteggiamento un po'piene Gico parla
Per aprire un vero e proprio tavolo di pace ovvio ci devono essere le condizioni
Quindi sì alla solidarietà all'Ucraina le sanzioni alla Russia agli aiuti all'Ucraina il piano di ricostruzione dell'Ucraina tutto giusto tutto legittimo forse vi è qualche Paese all'interno dell'Unione europea che
Dovrebbe avere una postuma un po'più energica lì nel nel pulire anche nell'organizzare un tavolo tavolo di pace che perché
Nello stesso concetto dei Balcani se non ci siamo noi c'è qualcun'altro sulla pace se non organizziamo noi il tavolo di pace l'organizzato alcun altro e qualcun altro può essere la Turchia di Erdogan avevo la o la Russia di di Xi e quindi è chiaro che Cinematic o la Cina scusate di Xi è chiaro che non possiamo a farci uguale il posto di di primo player
Della costruzione
Della pace dalla Cina e della Russia che in realtà dato che grazie Alessandra ginevrina presidente della commissione Politiche dell'Unione europea e con quale abbiamo parlato del dibattito sul Consiglio europeo grazie grazie