"Più Stato meno Partito: le riforme possibili " organizzato dal Forum dei Democratici

Buongiorno ringrazia i presenti abbiamo l'ha aspettato un poco per perché c'erano ha organizzato quest'incontro e per dare una iniziativa come dire di avvio a a una valutazione più concreta e più vicina ai problemi reali per uscire da quell'ambito meramente dichiarativo di buone intenzioni che riguarda non solo le riforme istituzionali così come vengono previsti e comunque il più spesso declamate esaminare invece della concretezza e problemi più significativi che riguardano lavoro amministrazione quindi il buon governo a dodici anni del rapporto gli anni quindi è una iniziativa che si colloca in una dimensione più concreto e più basata su ciò che si può fare anche in questa fase non crepuscolare ma insomma di e lunedì limite John delle possibilità legislative del Parlamento
Delle concrete possibilità di colore di attuazione di riforme possibili
Questo mi pare sia una visione come dire se non riduttiva ma concreta e realistica che e vogliamo questa mattina dibattere tra noi
Il rapporto che viene fatto dalle professor Giannini insieme ai suoi più diretti collaboratori lavoro sino che è in crisi urbani
Un rapporto che dodici anni dopo tipo identificare come la prosecuzione attuativa sotto il profilo della evoluzione di ciò che fu il primo rapporto Giannini e qui mi pare che questo sia già un tema pieno di significato e anche di prospettiva
Quindi senza fare altri sezione iniziale che prevede una serie di interventi darei senz'altro la parola
Al l'onorevole Giovanni Negri che introduce l'argomento con le riforme istituzionali e riforme reali se neghi per prendere la parola per cortesia
Ringrazio ed alcune volevo anche avvertire con ricevuto le lettere dei colleghi Mattioli del collega Servello che non impossibilitati a presenziare formula l'augurio e si dichiarano disponibili
Allora ad altre successivi possibili incontri bene io credo che effettivamente abbia ragione chi sostiene che lo sciopero della stampa della comunicazione ha dei limiti e dei difetti e in questo caso quello di non poter informare la stampa su questo dibattito sul rapporto sulle riforme necessarie che oggi il ma abbia anche dei pregi c'è forse la possibilità di parlare più informalmente più cordialmente
Per cercare di comprendere il senso dell'iniziativa innanzitutto e aprire fra di noi un un confronto sulla stessa noi abbiamo dato il titolo a questo appuntamento un titolo
Che crediamo abbastanza significativo ovvero più stato e meno partito
Le riforme e possibili
Io partire intanto da questa definizione di riforme possibili
Vi sono ancora probabilmente sette otto nove mesi di vita della decima legislatura
Noi sappiamo che c'è un
Da un lato un malessere sempre più acuto da mesi da anni a questa parte della gente della nostra società delle stesse istituzioni dei vertici delle istituzioni
Vi sono conflitti
E tutto questo ha provocato un grande dibattito enorme dibattito
Finanche un dibattito un po'confuso ormai almeno per me confuso nell'accavallarsi di proposta di suggerimenti sulle cosiddette riforme istituzionali ed elettorali ecco l'appuntamento di oggi non vuole
Occuparsi in via diretta di riforme istituzionali ed elettorali
E attraverso l'iniziativa dei referendum elettorali e attraverso due successivi appuntamenti
Ha già detto quello che aveva da dire ovvero
Della necessità di giungere di conquistare finalmente nel nostro Paese un sistema elettorale quello maggioritario uninominale che solo può incidere sul modo d'essere di questo sistema dei partiti che il centro forse il cuore
Del della crisi del e del malessere che
Che si vive
E noi quindi guardiamo con preoccupazione a un dibattito che ci pare a volte astratto
Fra le diverse proposte voi di presidenzialismo voi di cancellierato nel senso che ci sembra che alla fin fine questo possano essere questo sistema dei dei partiti
E allora al di là delle riforme istituzionale elettorali sulle quali ciò che avevamo da dire l'abbiamo detto e semmai si tratta di comprendere che cosa e necessario fare
E io qui voglio manifestare una preoccupazione mi pare che coloro che sono convinti della necessità di un sistema maggioritario uninominale nel nostro Paese
Coro rischio di vedere la loro proposta ignorata rimossa completamente
In questi mesi e anche nei prossimi anni senza ricorso a una qualche iniziativa in questo senso il ricorso al referendum popolare abrogativo che purtroppo due quesiti sono stati bocciati dalla Corte costituzionale
E era forse la sola possibilità il solo strumento ad nel senso che da qui al mille novecentonovantatré in assenza di una nuova iniziativa referendaria che riproponga la questione
Del sistema elettorale maggioritario uninominale
C'è da dubitare che questo approcciai questa proposta trovi uno spazio una considerazione reale fra coloro che pure si dicono riformiste riformato
Detto questo l'appuntamento di oggi è per
Tentare di aprire un dibattito sull'altro grande capitolo delle riforme
Che non è oggetto che non è stato fin qua
Ci pare oggetto di discussione confronto approfonditi io voglio usare la metafora una metafora Giancarlo delle ruote
Ovvero al di là della tipologia del carro del modello costituzionale che si può adottare
Delle diverse scelte che su questo si può salvare esisti un problema di ruote
Della amministrazione pubblica senza le quali o in presenza di difetti delle quali nessun carro evidentemente può camminare
Ecco evidentemente lo studio il sapere la scienza e io sono del tutto indegno a rappresentare dal problema introdurre del professor Giannini del e dei suoi collaboratori altro giorno il ministro Martinazzoli diceva in Italia non ci sono più Mystery è un maestro da una scuola alla quale guardare con grande attenzione dalla quale imparare
E che noi vogliamo oggi ascoltare ma la scienza il sapere
Talvolta per assenza di volontà politica
Viene anch'essa rimossa
Se io penso al voto unanime con il quale il parlamento accettò rapporto
Del ministro alla Funzione pubblica Gianni nel mille novecentosettantanove per poi dei fatti tuttavia ignorarlo ecco mi vien da dire che molto tempo è stato perduto molto tempo è stato sprecato
Ed immediatamente un ragionamento serio sulla pubblica amministrazione credo si faccia come tutto ciò che e cultura degna di questo nome si fa anche politica e si fa ragione di riflessione politica
La pubblica amministrazione in questi decenni e stato ahimè il grande terreno di caccia
Di un modello di partito che oggi viene vissuto come superato o nei confronti del quale si manifesta grande freddezza e ostilità da parte dell'opinione pubblica perché la pubblica amministrazione è stato appunto grande terreno di occupazione di caccia
Di questo sistema dei partiti
E c'è oggi una grande domanda che è quella di liberazione di disoccupazione di questo sistema dei partiti dall'amministrazione pubblica e dal settore pubblico in senso in senso lato
Senza per questo favorire spinte disgregate Ricci
O senza giocare alla logica del tanto peggio tanto meglio il il titolo che non abbiamo voluto dare a questo appuntamento
Riassunto
Ma è quella di avere più stato più stato ma di avere un altro Stato
Forse sarebbe grandissimo il dibattito attorno a un quesito che l'altro giorno iniziativa la quale rappresenta appunto anche Martinazzoli
Non ha avuto risposta o per il perché in Italia non si è formata una classe
Non sono stati formati degli amministratori
Capaci e robustamente capaci come è accaduto ad esempio in altri Paesi del nostro continente pensa la Francia prima di tutto con lena e così via
E come invece il Pubblico e la pubblica amministrazione è sempre stato vissuto dalle forze politiche dai partiti come appunto un un terreno di conquista
L'altro giorno onde o che maliziosamente sto preparando un grafico
Anzi due grafici questi due grafici sono
Il primo quello relativo alla provenienza regionale del Ministro delle Poste e telecomunicazioni
Dal dopoguerra ad oggi è il secondo grafico quello dei delle assunzioni dei postini
Dove sono stati reperiti dal dopoguerra ad oggi sono due grafici che corrispondono in modo drammatico
Purtroppo si sono incrociati politica e pubblica amministrazione
E allora ecco l'intento di comprendere se sulle ruote del carro almeno su questo nei prossimi mesi qualche cosa si può fare di buono in Parlamento e poi due proposte di legge delle quali discuteremo successivamente
Che concernono la struttura del governo e situazioni statali gli istituti del e credito pubblico che sono stati oggetto di nomine partitiche ormai da decenni e sui quali riteniamo che sia tempo di almeno fare un teste in Parlamento
Fra tanti partiti tanti congressi tanti convegni tante parole nelle quali ci si dice riformisti sul terreno della politica
Noi vorremmo incominciare a vedere quali colleghi parlamentari quali forza incominciano a sottoscrivere e firmare appoggiare effettive proposte di disoccupazione del settore pubblico
Da quella che l'opinione pubblica vive come una vera propria occupazione
Con tanto di creazione di un'oligarchia e di una nomenclatura rigida chiusa
Che non corrisponde nessun motivo società ecco fatta questa breve introduzione anzi chiedo scusa è la lunghezza sì troppo lunga è stata darei immediatamente la parola al professor Giannini per l'illustrazione di questo rapporto sul riforme amministrativo
Dunque collabora
Dunque il presupposto da cui ci siamo mossi
è stato già illustrato
Dirò di più
Che noi siamo assolutamente convinti che le riforme istituzionali di cui tanto si parla non si possono fare
Ma per volta o meglio di pensare ad una riforma per Voltan
è sbagliato
Sì Sidibé ieri vedere Comegna Effetto voci di certi la seconda parte della Costituzione
Occorre che ci sia un una unità
Di pensiero
Che con la tecnica di fare una riforma per volta non si potrà mai raggiunga
Questo deve essere assolutamente chiaro
è inutile parlare di modi tiri vedere i Poteri del Capo dello Stato
Senna un sito e non si mette a posto la giurisdizione
Quindi
Noi abbiamo sempre detto
Che si queste riforme saranno da fare e certamente saranno da fare occorre perché vi sia un Parlamento con Poteri costituenti
In modo che possa esaminare la problematica costituzionale da un punto di vista unitario
Altrimenti seguite è fermo appagata a chiacchierare ad andare perviene sbagliate come stiamo andando
Tanto che il tempo passa
Il tempo passa e non si fa niente
E allora abbiamo pensato
Al se
Sia possibile utilizzare questo tempo che rimane dell'attuale legislatura
Per fare le riforme strumentali
Forse non si potranno fare tutte ma per lo meno si può cominciare
In che senso strumentale
Nel senso che quale che sia la struttura costituzionale che sarà adottata
Non c'è dubbio che quel sei strutture orsono cose terribilmente arretrate
Pensate per esempio a tutto quello che da minori il bilancio l'ordinamento della spesi sa
La strumentazione finanziaria
Veramente cosa da Paese non diciamo dell'Ottocento vero ma da Paese in degno di essere chiamato Paesi civile
E così
E adesso vedremo partitamente e così è uscito fuori
Queste la proposta
E con la quale noi proprio diciamo apertamente attenzione delle strutture costituzionali
A questo settore delle strutture i sostegno
Non sono guardate strutture minori
Sarebbe errato questo punto di vista perché le strutture di cui parleremo hanno proprio carattere strumentale servono a far funzionare le strutture costituzionali
E allora
Perché non approfittare di questo tempo per far trovare le strutture che saranno rifatte
Nei prossimi anni
Di fronte ad una reale del tacco voi mi chiedete Madaro circa non è di questo mondo posso essere d'accordo
Però che ciascuno di noi deve seguire la logica se vuole impegnarsi come un uomo in questo Paese
Ora
Quali sono queste riforme
Guardate che sono tutte no
Sono tutte note perché ho sono invia di studio presso le amministrazioni competenti oppure
Sono state già iniziate
Oppure se ne parla
Se gli parla correntemente anche Vietti
Una delle riforme fondamentali cioè quella finanziaria
Però
Dunque però è una di quelle riforme che con Marini lipidici pompe
Eh già Allo studio
Noi contiamo
Forse nel Periodo in un tempo di un mese un mese e mezzo addirittura di fare la proposta definitiva della riforma della materia finanziaria
Riforma definitiva di cui oggi non vorrei parlare non aumentare la masseria forme
Che qui nel rapporto sono stati ridette necessarie perché non se ne può fare a meno come via avvertivo dianzi quale che sarà la ristrutturazione degli organi costituzionali queste riforme qui sono trattate e ridotte a ben poco
Il mio
Quindi
Per entrare immediatamente in merito
Che io direi che la prima che il più evidente che nella riforma della allo stato e a finire con gli enti pubblici
Per che
Lo Stato noi non siamo venuti a costruire
Per gli episodi legati alla contingenza
Quindi senza un disegno
Molte volte addirittura abbiamo fatto questo l'abbiamo istituito un nuovo ministro
E lo abbiamo lasciato lì poveretto dicendogli ti devi occupare di questo ministero che come voi sapete può essere il più grande al ministero
Questo discorso adesso non vorrei fare nata nell'elenco ma vale per parecchi dei ministri che noi abbiamo inventato dal dopoguerra qua
Tant'è vero che molte volte abbiamo avuto uno scrupolo
E allora abbiamo appoggiato al ministro un ufficio
Un ufficio
Però
L'ufficio non finisce lì perché un ufficio pubblico dello Stato commenta ed ero stato intanto funziona in quanto sic per cui noi abbiamo un'amministrazione statale
Che vorrei dire imparare temi che superata
Prendete il ministero dell'agricoltura col ministero dei lavori pubblici per fare i due esempi visibili
In parte
Attende delle integrazioni
Per cui in questa Amministrazione si riduce atti quattro ministeri chiamiamoli così tradizionali che funzionano in modo direi nel complesso soddisfacente
Ma poi ci fermiamo no
Ora compresso io organizzazioni amministrative legate da una logica interna
Si tratta di rifare questo scarto utilizzando dei criteri logici quali saranno vedete qui il problema diventa sommamente tecnico
Però
C'è un Paese
L'essenziale è non è tanto quello di scegliere largo circa ricostruttiva
è quello di scegliere un anno circa
Perché e e me li stiamo spendendo un sacco di quattrini diciamo pure incapaci di funzionare per difetto di strutture
Da questo si può uscire fuori guardate che si può uscire fuori abbastanza semplicemente perché materia sulla quale noi possediamo oramai un numero molto notevoli disturbi di approfondimenti
Direi di sì P nomi italiani anche che potremmo facilmente
Ora ci vuole molto
A riformare la struttura dell'amministrazione dello Stato
E io direi di no
è una cosa essere ma niente semplice però tempestato
Ci sono da riformare tutte le strutture degli aggregati
E i quali anche recati sono frega niente in quanto di più illogico esisti a questo mondo
Pensate un momento alle amministrazioni cosiddette indipendenti contro nessuno
C'è qualcuno di voi che se la sente incoscienza devi rispondere il motore Isa circa le amministrazioni indipendenti
Gli organi con personalità giuridica consenso in che si differenziano dagli enti pubblici
Gli stessi enti pubblici
E cioè qua mancamenti capacità soprattutto costituiscono un asserirlo in cui è meglio non aspettarsi
E perché ad un certo punto crisi imbattere inutilmente
In cospetto del quale è lecito domandarsi perché esiste
Che cosa fa
Quale ruolo assorbe il meglio quattro ordini pubblici porcherie organizzati
Quindi vedete che si è possibile se facile ristrutturare dello Stato diventa difficilissimo ristrutturare qui non abbiamo chiavi The ricostruttivi
Per con o qui in questo che abbiamo scritto abbiamo detto anche qualche cosa di più cioè attenzione esiste un problema della di differenziazione delle strutture ministeriali
Così come esisteva un problema di caratterizzazione
Delle amministrazioni centrali collegate alla presidenza ente importante delle amministrazioni indipendenti alle quali noi dobbiamo dare una fisionomia
Oggi le amministrazioni indipendenti
C'è un nome
E non lei chiamiamoli indipendenti perché non sappiamo dove metterli e diciamo la verità no
E questo non si può fare
Dunque
Qui tralascio tutti questi fatti coronarie dello perché
In parte li conoscete in parte ci porterebbero troppo lontana
Che il secondo punto spiegazione regionale
Voi ricorderete tutti quello che è successo al tempo il istituzione delle Regioni
Ci fu
Una legge il belga
Con la quale si disse individuate lei funzioni regionali
Individuate leader le funzioni statali
Cercate di affidarne ad organi diversi
Il cui collegamenti
Ci sono liberi
Ci fu una commissione ogni struttura
Di ordinamento regionale
Fu presentato il risultato di questi istituti
Purtroppo andò prima
Alla commissione Stato-Regioni
Poi al consiglio dei ministri
Al consiglio dei ministri successe
Qualche cosa di linee narrative
Perché i vari ministri si sentirono spogliati di competenze
Per cui tagliarono affondo le proposte della Commissione
Il risultato buoni
Che il decreto
E privo di senso comune è vero perché io ritaglia artificiosamente
C'è e materie attribuendone una parte angosciato una parte l'evento i risultati lì siamo ridendo
In questi giorni stiamo con scontando tutte le conseguenze di quegli errori fatti nella elaborazione del decreto seicentosedici quindi è una materia che dobbiamo ripetere però attenzione la dobbiamo rinvenire allume delle regole stabilite dalla Costituzione che hanno di una logica spartitoria cioè stabiliamo le attribuzioni dello Stato tutti adesso veniamo alle regioni ma listini sic
è un discorso privo di senso comune perché tutto il resto può un con una congerie di attribuzioni alcune delle quali sono sicuramente essa tali quindi anche qui attenzione non dobbiamo esagerare
Per reazione contro quello che è stato fatto
Facendo nuovi errori che si aggiungono ai vecchi ad ogni modo questo è un problema che cioè
Noi parliamo molte volte
Della in giù mi sono come la Lombardia o la Toscana o il Veneto
Ce ne sono tanti a in Italia le quali non sanno niente sappia
Ma non fanno niente picchi che per chi si contenta noto di poi il piccolo tessuto che venuto fuori dal decreto seicentosedici e il ministro Sacconi
Ecco quindi
Quando noi parliamo
Di rinvii Silone
Del disegno regionale
Dobbiamo partire dalla testa cioè noi abbiamo un'accentuazione
Del contenuto è chiarissimo
Questioni di parole si può essere d'accordo non d'accordo su questa parola però non c'è dubbio che le religioni sia ampia no ad un'autonomia sempre maggiore
Quindi il problema principe non ne tanto quello di ampliare il tutti i punti lì delle regioni quanto quello di razionalizzare
Lei cioè questa spinta
Che deve essere certamente contenuta se non ci vogliamo toccare il proprio l'unità dello Stato
Attenzione che va fatto con essere mai intelligenza
La ritroviamo accuratamente verificare i poteri il giornale regionali
Investe interessi regionali
U interi significati questi ultimi si devono andare allo Stato
Non c'è discussione questo
Ancora
C'è la legge no One mille novecento novanta numero centoquarantadue la riforma
Comunale provincia
Qui anche scusate un passo indietro
Un passo indietro e riguarda le regioni meridionali
Sulle quali attenzione
Perché queste regioni meritano una graduazione di autonomia rispetto alle regioni centrosettentrionale
Torna
Al
Allora legge comunale che
Voi ricorderete
Che al tempo
E in cui si studiavamo quella che poi sarebbe diventata la legge centoquarantadue
Sì richiamo l'attenzione del governo nuovamente il Parlamento e pacata
Passata dalla presenza di un numero incarichi i piccoli comuni
Cioè di strutture invitano al reggente l'impatto che oggi vernici colmo dall'esterno per un'azione politica definita
Il gli autori dell'accento quarantadue non furono d'accordo
E quindi mi riservo declinate impunture
In ordine a questo grosso problema dei Comuni polvere
Lasciando però fatto in Belgio in Inghilterra in Svezia cosa Lavia eccetera eccetera
Noi abbiamo fatto una legge generale che obbliga il Comune di Frascati
Ad occuparsi per esempio dei problemi nazionali degli anni di crescita come fa
Ditemi voi come è possibile che è un comune al di sotto della media possa occuparsi di tutti quei problemi che gli indica la legge centoquarantadue
Non c'è
Quindi fatalmente noi andremo un fuori dimensione con ma e questo problema guardate è un problema grosso perché investe
Venti
Dunque perché investe e amministrazioni che più stanno a contatto con minori
E i problemi veri problemi profondi della nostra vita li risolvono i comuni lo Stato si occupa delle grandi cose
Ecco quindi abbiamo uno squilibrio di fondo in questa problematica che veramente preoccupante
Voi direte ma si potrebbe provvederei in sede di asta però i risultati e detti
E qui occorre qualche nuova misura legislativo
E questo il secondo dei problemi qui affrontiamo
Ve n'è un ultimo
Dunque che attivi
Sia
Dunque che attiene
Alle aree metropolitane
Questo
Ma è stato affrontato in modo tale diciamo la verità che nessuno capisce niente
Perché non sono sicuro che sia metropoli
Sono delle aree puramente e semplicemente sono delle aree in cui c'è il presupposto
Per le l'istituzione di un nuovo diverso ente che potrebbe essere commessi è anche accennato il comune metropolitano
Ma se vale questa secondo questo secondo corno dell'alternativa come si fa il comune metropolitano deve essere un comune e unitario può essere un problema che dobbiamo risolvere altrimenti le nostre aree metropolitane non demarca resteranno il disordine che oggi c'è in mancanza di una normativa precisa o perlomeno di una normativa che possa indicare delle alternative
Cioè nella peggiore delle soluzioni possibili
Ecco questi sono i problemi ai quali qui abbiamo accennato
Però intendiamoci
Metti un quello finanziario non è che con questo è esaurito questo è il minimo secondo noi non risolviamo questi concreti possiamo fare anche la più bella delle costituzioni possibili ma non funzionerà
Come non funziona la struttura tua
Ecco complesso credo di aprire il riassunto vero tutto quello che è necessario
Grazie professor Giannini Trieste esposizione estremamente chiara stimolante e anche preoccupante certo punto di vista ora il nostro il nostro carnevale visse direbbe anzi che il professor Guarino che le pretendenti è venuto che saluto iniziare diciamo la discussione ma mi è stato richiesto per i colleghi che sono qua presente quali quella del professore
Gianni lei Marina Belgio la scelta la collega vecchio bar beve Barbera vuole intervenire o Bassanini mi ha detto Carlo uno dei due primo che si alza per me
Forse
Anche dal podio se la cosa non è troppo solenne
Ma il professor Giannini ci ci ritrovi trazione ci dice
Riforma amministrative non sono riforme minori
Sulle ruote del carro
E quindi titolare almeno andiamo avanti con la riforma amministrativa e che poi sono
Di grande importanza
Ora io devo dire francamente che qualche dubbio ce l'ho
Che le riforme tre strutture amministrative siano essenziale importanti
Più
Di quanto comunemente non si creda su questo non non credo si possano avere dei dubbi
I dubbi che io invece sono altre e cioè che sia possibile portare avanti le riforme l'amministrazione se non cambiamo il sistema politico
Questo il mio dubbio
Proprio perché la riformista attive sono particolar mente rilevante
A quelli che sono i problemi di fronte a cui si trova il nostro Paese il problema principale quello d'ingresso in Europa
Problema ingresso in Europa che ci vede fortemente
Handicappati per tre grossi aspetti che sono da un lato l'enorme indebitamento pubblico
Dall'altro
Il costo
Del lavoro terzo i grandi servizi
Grandi servizi pubblici
In apparenza può sembrare che tutto questo si è dovuto la mancanza del foro amministrative
Facciamo un esempio costo del lavoro
Secondo i dati da Confindustria l'Italia il Paese in cui si edifica il duplice paradosso su cento lire di aumento al a un lavoratore in tasca lavoratore ne entrano settanta ma l'impresa deve tirar fuori due centoventotto in mezzo ci sono riforme amministrative non fatte
C'è un fisco che non funziona e quindi è costretto a prelevare
Dei redditi certi della busta paga dall'impresa
Ci sono c'è una sanità costosissima che non funziona unità sanitaria locale ci sono c'è un sistema previdenziale costosissimo
Quindi sono riforma visto che non fatte e questo dà ragione
Al professor Gianni
Ecco però mi chiedo se questi nodi possono essere affrontati se non si modifica system Polito
Perché
Le unità sanitarie locali sa bene sia un legislatore un governo che con queste regole
Della politica con questo sistema elettorale con queste con questo tipo di Parlamento USA struttura il Parlamento sia in grado di por mano a questa riforma
Stessa cosa potrebbe dirsi mi pare San Siro bisogni spendere molte parole per quanto concerne il deficit pubblico
Io voglio indicare due interviste di ieri su repubblica particolarmente significative una di Formica che ad uno e l'altro di Andreatta
Una pagina destro alto pagina Sister Repubblica
Sulle cause della formazione del deficit e sulla impossibilità di porre rimedio
E c'è un tuttora e tutto riconducibile a cause Poli
Si potrà con condizioni in positivo e negativo il comportamento dei giocatori
Voglio fare qualche altro esempio
Alcune riforme estrattive importanti sono state poste in essere
Ad esempio legge centoquarantadue con tutti i limiti che giustamente indicava il professor Giannini
Ma c'è per esempio una norma di grande importanza di grande rilevanza
Che è quella che prevede faccio un esempio
Che i dirigenti della pubblica delle pubbliche amministrazioni locali possono essere anche assunti dall'esterno in modo da assicurare il massimo di mobilità tra pubblica amministrazione ma anche tra il mondo dell'impresa privata e le amministrazioni locali
Ecco io dei primi dalle prime cose che sento dire
Curare quell'altro grande principio che è stato sancito che dicendo quarantadue cioè della distinzione tra politica amministrazione e la mia impressione è che avrà un effetto devastante sulle pubbliche amministrazioni
Avrà un effetto devastante perché se la nomina di questi funzionari viene affidata aggiunte instabili lottizzate l'Hobbit Zatterin se organizzate che dura in carica pochi mesi in cui non c'è un'amministrazione in cui c'è una Giunta responsabile un c'è un sindaco che se eletto direttamente i cittadini responsabile che risponde alla fine dei cinque anni alla fine del mandato e la tentazione
Sarà quello di spartirsi
E di lottizzare quei funzionari magari promuovendo quanto riguarda un'altra grande riforma amministrative che si è avviata
Che quella dell'aziendalizzazione
Tutti
Non può non essere d'accordo anzi è stata avviata troppo in ritardo
L'aziendalizzazione dell'amministrazione
Con molta con troppa resistenza non possono essere pezzi non possono essere a direzioni generali ferrovie non dovevano essere elezioni generali ministeri e con molto ritardo se arrivata aziendalizzazione le ferrovie
E però questo sistema politico ha snaturato quella riforma
Ha snaturato e più che l'aziendalizzazione sì avuto un'occupazione
Da parte del sistema dei partiti potrei continuare con altre con altre esempi
Te proprio dal tipo di interessi politici che c'erano a monte
Grazie ad esempio il ministero dell'Ambiente
è stato la creazione è stato l'istituzione malfatta
Anche se
Qualche risultato positivo Polo sta dando perché perché a un certo punto
Abbiamo vissuto proprio in Commissione affari costituzionali abbiamo anche un ministro senza allora senza portafoglio
Dell'ambiente beh ad esempio si è detto al ministero dell'ambiente va la difesa delle acque ma non può andare la difesa dalle acque perché ha difeso dalle acque deve restare amministratori pubblici perché tradizionalmente la difesa dalle acque femministe lavori pubblici a partire non è terminato se pulita né io accolgo molte delle critiche su forse un eccesso di uniformità nel modello amministrativo
E probabilmente se avessimo dato ascolto al professor Giannini prima
Dico subito autocritica è un c'è un po'di autocritica in questo forse avremmo evitato di mettere sullo stesso piano città come Milano e come Venezia o come Moro
Ecco però c'è stato un eccesso di uniformità
Ecco però se andiamo a vedere perché non stanno decollando in alcune città le
Le aree metropolitane beh dietro troviamo anche i riflessi
Del
Del modo spartitorio con cumuli in Italia si dice i calcoli che cosa accade sempre questo comune che cosa accade se rimane fissato comune negli equilibri politici complessi
Cioè per capirci io credo che la riforma rispettive sino riforme forti
Importante non minori ma appunto perché sono riforme forti questo sistema politico non è in grado di assumere decisioni forti
Questo è il punto però mi rendo anche conto posso anche capire subito i meriti sono in grado di leggere nettamente nel pensiero di alcune mente locutori male si forma istituzionale mi si dirà sono riforme fortissimo
Sono i fare Fortis allora come uscirne
Per non h perché non accada come accaduto al barone di Münchhausen che qui balle
Che modo uscirne re questo il problema e non credo che possa essere risolto nel
Nello spazio di un breve intervento quale voleva essere quale voleva essere il mio gli volevo solo appunto sottolineare
La rilevanza di importanza riforme estrattive però anche
Mantenere ferma quella che è stata anche una conquista se non altro di questi ultimi anni la coscienza che bisogna andare avanti nella direzione delle riforme istituzionali non vorrei ecco dico francamente
Che dessimo degli alibi a chi non vuol fare riforme istituzionali
Mi son pronti a raccogliere gli arabi sono pronto a raccogliere gli altri cioè noi possiamo fare di prima dobbiamo fare riforme carte le regole della politica d'altro canto
Il referendum di questi giorni ci ha detto come sia una domanda particolarmente estesa nel nel Paese
E proprio ce l'ha detto il riferimento ad una questione in cui strettamente si intrecciano degrado dell'amministrazione degrado regola politica
Perché le famose cordate
Erano poi avevano riflesso nell'amministrazione ricordate questo riuscirebbero in cordate per l'occupazione di pezzi d'amministrazione era strettamente collegate fra di loro so benissimo che avendo in parte affrontato questo problema automaticamente noi deriva poi un risanamento dell'amministrazione di questo ne sono pienamente convinto a di Mosca enti appena possibile infilate
Il fidato al punto giusto ma d'altro canto anche
Questo può dirsi e chiudo per quanto riguarda la più grande la più forte riformista attiva se è stata mai fatta in Italia che tra regionale
E quella regionale
Se non ha potuto dare frutti
Che avrebbe potuto dare ciò è avvenuto sia perché sono state progettate male alcune riformista attive attuate male
E anche perché non si è dato seguito ad alcune ottime progettazione come quella progettazione Della commissione Giannini
Ma anche perché il sistema politico e riuscito a fare delle regioni una brutta copia anche del sistema politico in alcuni casi la brutta copia pure lui
Credo che sia un'osservazione banale a questo punto dire da parte mia che a mio avviso non regione sia professor Giannini che il professor Barbera
Pertanto abbiamo bisogno di riforme amministrative
E di riforme istituzionali
In e è vero è vero che la riforma di alcune regole generali condiziona tutto
Però è anche vero che proprio le difficoltà molti le resistenze molto forti
Nella affrontare il problema della riforme delle riforme grandi riforme spinge a cercare di importante
E io vorrei innanzitutto fare un'osservazione su una questione
Che professor Giannini ha posto all'inizio della sua del suo intervento
La Sorgenia ha detto le riforme costituzionali non si possono fare
Poi ha aggiunto però quasi correggendo questa affermazione pessimistiche forse molto realistica non si possono fare una per volta perché richiede un'unità di pensiero
Nella relazione il rapporto scritto si dice che le riforme istituzionali devono investire addirittura tutta la seconda parte della Costituzione
Io condivido molto questa impostazione
E credo che una chiarezza che è una definizione di principi valori diritti libertà ai doveri di solidarietà
Ma gli stessi modesti risultati ottenuti nell'attuazione dei principi e degli obiettivi della prima parte spinge a ritenere che in tutta la seconda parte regole costituzionali e leggi applicative ci sia molto da cambiare ci sia molto da riformare
Non vorrei essere polemico ma direi che gli accenti che abbiamo sentito anche alla camera in questi giorni
Contro l'ipotesi di riforme significative c'è chi ha detto
Progettano una restaurazione appunto non riuscire a fare o addirittura rifiutare a priori le riforme necessarie
Le riforme possibili per far funzionare meglio questo sistema
Io credo che accanto al tema delle riforme amministrative
Non si può non affrontare
Almeno questo problema di come costringiamo questo ceto politico renitente alle riforme istituzionali
Ad affrontare il problema senza
Alzare bandiera bianca di fronte ai veti incrociati o all'esercizio del potere di interdizione da parte di chi è disposto ad affrontare il problema delle riforme istituzionali sono sa la garanzia che passa oggi senatore
Per questo e chiudo subito su questo problema preliminare e per questo io credo che la riforma la rinuncia ad affrontare il problema di una
Revisione una tantum e quindi di una deroga una tantum ma l'articolo centotrentotto sia
è stato un errore si debba ripensare su questa rinuncia
Non tanto per attenuare le garanzie contenuta nell'articolo centotrentotto perché io sono dell'idea che la costituzione di uno Stato di diritto
Deve prevedere una Costituzione rigida appunto e garanzie nei confronti delle modifiche istituzionali che tutelano qualunque Mino arare il problema delle riforme della seconda parte della Costituzione
Io ho tentato di buttare sul tappeto un'idea che vale è quella che vale a mio avviso la vera riforma la vera riforme una tantum dell'articolo centotrentotto non è quella che riguarda le maggioranze qualificate il referendum confermativo alla fine del processo la doppia lettura
Ma è invece quella di prevedere se così si vuol fare che il nuovo Parlamento
Quello che sarà eletto per la prossima legislatura
Nei due anni che tutti indicano come un ragionevole termine per fare le riforme istituzionali e le riforme delle leggi elettorali sia veramente costretto a farlo da una parte oppure se approvate sono state giudicate mini riforme dal popolo con il referendum confermativo già previsto dall'articolo centotrentotto
Con la conseguenza in altri termini da un lato di dichiarare un impegno
Talmente forte del ceto politico da accettare questa auto sanzione
E dall'altra
Allorché i due anni si avvicineranno di togliere molto potere di veto di interdizione a quei signori per l'appunto che finora l'hanno esercitato per dire o passa la mia riforma o piuttosto non ne passi alcuna
Questo ragionamento cui si discute nel senso che io continuo a pensare che sarebbe bene soprattutto dopo
La forte dichiarazione di volontà o di Indirizzo del corpo elettorale nel l'ultimo referendum sarebbe bene arrivare in questa legislatura ad approvare la riforma dei sistemi elettorali
Io non ho dubbi sul falò ma credo nessuno di noi ha dubbi sul fatto che il referendum non ha espresso solo la volontà della gente di passare dalle preferenze multiple alla preferenza unica
è certamente un fatto rilevante
è stato colto come un fatto rilevante
Ma al fondo dell'orientamento della grandissima parte di questi ventisette milioni di elettori c'è certamente l'idea più diffusa che io credo giusta è quella di passare a sistemi basati sul collegio uninominale
Che sono poi quelli adottati da le grandi democrazie
Esistenti
Nell'Occidente
Con diversità poi di meccanismi ma tutte le grandi democrazie sono basate sul collegio uninominale
Possiamo rimandare ulteriormente possiamo può il Parlamento andare tra un anno ormai immagino che sia ragionevole pensare che questa è la scadenza quella normale
Di fronte al corpo elettorale dicendo non abbiamo dato una risposta
A questa domanda
Oppure si può dare una risposta mistificatorio ieri e cioè una micro riforma dell'attuale meccanismo elettorale della Camera e solo di quello fatta per riassorbire gli affetti
Bella modifica introdotta con il referendum abrogativo
Io penso Dino e quindi come dire la mia adesione all'impostazione di fondo
Di questo rapporto del professor Giannini e dei suoi collaboratori a come dire queste due
Clausole o questi due Riserve la prima è che mi ha a mio avviso bisogna comunque utilizzare quest'anno per trovare un meccanismo io ne ho proposto uno se ne possono inventare altri che imponga poi di uscire
Dal sistema paralizzante dei veti incrociati ore del collegio
Vengo adesso al merito
Dico subito lo dico più che al professor Giannini Giovanni Negri a Biondi chi io ho una riserva se mi è consentito dirlo sul titolo del nostro incontro di oggi non sul meno partito ma sul più stato e perché a mio avviso ormai bisogna cominciare a porsi il problema del quale è stato più che del più sta
E io devo dire francamente per
Trarne subito in maniera un po'apodittico una conseguente io condivido condivido la proposta sulle nomine di cui credo si discuterà nel pomeriggio
Ma io credo che a monte di questo di quasi smantellamento del sistema delle imprese e degli enti pubblici una rivisitazione del sistema delle imprese e degli enti pubblici che conserva bene
Nella mano dirette dello Stato e delle istituzioni locali soltanto ciò che realmente risponde all'esigenza di un governo da parte del sistema pubblico la scuola sicuramente la giustizia sicuramente
Ma tutte quelle imprese che ormai sono solo dei luoghi nei quali si sistemano portaborse
Si alimentano il meccanismo delle tangenti
Sì assumono schema diverso di nomine il sistema probabilmente qui e di ripensare totalmente
Il rapporto tra lo stato e chiamiamolo il mercato
Dando allo Stato in questo condivido il più Stato più forti poteri di regolazione
Di direzione
Di governo del sistema
Ma meno poteri di gestione diretta dove non sono giustificati da ragioni da ragioni comprensibili certa o che io difendo la scuola pubblica
E non ho la minima idea di seguire quegli esempi stranieri peraltro non numerosi che hanno privatizzato che so io le carceri
Ma per quanto riguarda
Spinge a ritenere che in tutta la seconda parte regole costituzionali e leggi applicative ci sia molto da cambiare ci sia molto da riformare
Non vorrei essere polemico ma direi che gli accenti che abbiamo sentito anche alla camera in questi giorni
Contro l'ipotesi di riforme significative c'è chi ha detto
Progettano una restaurazione appunto non riuscire a fare o addirittura rifiutare a priori le riforme necessarie
Le riforme possibili per far funzionare meglio questo sistema
Io credo che accanto al tema delle riforme amministrative
Non si può non affrontare
Almeno questo problema di come costringiamo questo ceto politico renitente alle riforme istituzionali
Ad affrontare il problema senza
Alzare bandiera bianca di fronte ai veti incrociati o all'esercizio del potere di interdizione da parte di chi è disposto ad affrontare il problema delle riforme istituzionali sono sa la garanzia che passaggi sudato
Per questo e chiudo subito su questo problema preliminare e per questo io credo che la riforma la rinuncia ad affrontare il problema di una
Revisione una tantum e quindi di una deroga una tantum ma l'articolo centotrentotto sia
Scattato un errore si debba ripensare su questa rinuncia
Non tanto per attenuare le garanzie
Contenute nell'articolo centotrentotto perché io sono dell'idea che
La costituzione di uno Stato di diritto
Deve prevedere una Costituzione rigida appunto e garanzie nei confronti delle modifiche istituzionali che tutelano qualunque Mino arare il problema delle riforme
Della seconda parte della Costituzione
Io ho tentato di buttare sul tappeto un'idea che vale è quella che vale a mio avviso la vera riforma la vera riforme una tantum dell'articolo centotrentotto non è quella che riguarda le maggioranze qualificate il referendum confermativo alla fine del processo la doppia lettura
Ma è invece quella di prevedere sì così si vuol fare che il nuovo Parlamento
Quello che sarà eletto per la prossima legislatura
Nei due anni che tutti di indicano come un ragionevole termine per fare le riforme istituzionali e le riforme delle leggi elettorali
Sia veramente costretto a farlo da una parte oppure se approvate sono state giudicate mini riforme dal popolo con il referendum confermativo già previsto dall'articolo centotrentotto
Con la conseguenza in altri termini da un lato di dichiarare un impegno
Talmente forte del ceto politico da accettare questa auto sanzione
E dall'altra
Allorché i due anni si avvicineranno di togliere molto potere di veto di interdizione a quei signori per l'appunto che finora l'hanno esercitato per dire o passa la mia riforma o piuttosto non ne passi alcuna
Questo ragionamento cui si discute nel senso che io continuo a pensare che sarebbe bene soprattutto dopo
La
Forte dichiarazione
Di volontà o di Indirizzo
Del corpo elettorale nel l'ultimo referendum sarebbe bene arrivare in questa legislatura ad approvare la riforme dei sistemi elettorali
Io non ho dubbi sul falò ma credo nessuno di noi ha dubbi sul fatto che il referendum non ha espresso solo la volontà della gente di passare dalle preferenze multiple alla preferenza unica
è certamente un fatto rilevante è stato colto come un fatto rilevante
Ma al fondo dell'orientamento della grandissima parte di questi ventisette milioni di elettori c'è certamente l'idea più diffusa che io credo giusta è quella di passare a sistemi basati sul collegio uninominale
Che sono poi quelli adottati da le grandi democrazie
Esistenti
Nell'Occidente
Con diversità poi di meccanismi ma tutte le grandi democrazie sono basate sul collegio uninominale
Possiamo rimandare ulteriormente possiamo
Può il Parlamento andare tra un anno ormai immagino che sia ragionevole pensare che queste la scadenza quella normale
Di fronte al corpo elettorale dicendo non abbiamo dato una risposta
A questa domanda
Oppure si può dare una risposta
Mistificatoria ieri e cioè una micro riforma dell'attuale meccanismo elettorale della Camera e solo di quello fatta per riassorbire gli affetti
Bella modifica introdotta con il referendum abrogativo
Io penso di no e quindi come dire la mia adesione all'impostazione di fondo
Di questo rapporto del professor Giannini e dei suoi collaboratori a come dire queste due
Clausole o questi due Riserve la prima è che mi ha a mio avviso bisogna comunque utilizzare quest'anno per trovare un meccanismo io ne ho proposto uno se ne possono inventare altri che imponga poi di uscire
Dal sistema paralizzante dei veti incrociati ore del collegio e non
Vengo adesso al merito
Dico subito lo dico più che al professor Giannini Giovanni Negri a Biondi che io ho una riserva
Se mi è consentito dirlo sul titolo del nostro incontro di oggi non sul meno partito
Ma sul più stato
E perché a mio avviso ormai bisogna cominciare a porsi il problema del quale è stato più che del più sta
E io devo dire francamente per
Trarne subito in maniera un po'apodittico una conseguenza
Io condivido condivido la proposta sulle nomine di cui credo si discuterà nel pomeriggio
Ma io credo che a monte di questo di quasi smantellamento del sistema delle imprese e degli enti pubblici una rivisitazione del sistema delle imprese e degli enti pubblici che conserva bene
Nella mano dirette
Dello Stato e delle istituzioni locali soltanto ciò che realmente risponde all'esigenza di un governo da parte del sistema pubblico la scuola sicuramente la giustizia sicuramente
Ma tutte quelle imprese che ormai sono solo dei luoghi nei quali si sistemano portaborse
Si alimentano il meccanismo delle tangenti
Sì assumono schema diverso di nomine il sistema probabilmente qui e di ripensare totalmente
Il rapporto tra lo stato e chiamiamolo il mercato
Dando allo Stato in questo condivido il più Stato più forti poteri di regolazione
Di direzione
Di governo del sistema
Ma meno poteri di gestione diretta dove non sono giustificati da ragioni
Da ragioni comprensibili certa o che io difendo la scuola pubblica
E non ho la minima idea di seguire quegli esempi stranieri peraltro non numerosi che hanno privatizzato che so io le carceri
Ma per quanto riguarda vere e poi
Tanto per fare un esempio quale il conto dei costi e dei benefici
Dell'esistenza di un gruppo pubblico come il gruppo Ital sta credo che alla fine in termini di distorsione della concorrenza di maggiorazione dei costi delle opere pubbliche perché situazioni di sostanziale monopolio comportano l'incorporazione nel prezzo delle tangenti
E di quant'altro il risultato finale dal punto di vista dell'interesse pubblico è assolutamente negati
Ecco nella direzione sempre delle riforme amministrative possibili
Non so quanto facili
Io credo che il professor
Finché non c'è un sistema che consente di attivare come in altri Paesi di riattivare il meccanismo della responsabilità tra prelievo e Spesal
Potremmo Biondi vero
Rileggere qui alcune pagine delle prediche inutili di Einaudi che sono assolutamente attuali
Anche se scritte più di quarant'anni fa
Finché non si riattiva il meccanismo della connessione della risposta dalla connessione da responsabilità tra prelievo e spessa è difficile pensare
Che
Il il risanamento della finanza pubblica possa fare decisi passi inalare
Del Senato Andreatta
Continuano a riprodurre che il problema del risanamento del deficit passi attraverso i tagli
Dei finanziamenti agli enti locali magari dei finanziamenti per investimenti
Che sono distruttrice difficilmente riducibili pistola condizione infra del delle infrastrutture soprattutto in molte aree metropolitane
E si continua a rinviare invece il problema della soluzione del problema di fondo della finanza locale
Che per dirla anche qui con uno slogan dovrebbe portare ad attribuire
All'autonomia impositiva tutto ciò che non risponde a esigenze di perequazione azione
Ma oggi la finanza di trasferimento copre anche buona parte di ciò che non è perequazione mai finanziamento ordinario anche tua per così dire in astratto
L'ente locale che si trova nelle migliori condizioni più alto reddito e migliori condizioni complessive non dovrebbe avere una lira
Di trasferimento dallo Stato
Mentre mamma hanno i trasferimenti dello Stato dovrebbero crescere Mammano che vi sono crescono esigenze legittime sulla base di parametri obiettivi di per
Tra queste riforme professor Giannini però io credo che accanto a quello della finanza pubblica bisognerebbe mettere quelle del pubblico impiego è di troppo responsabilità il troppo lavoro il professor Giannini ai suoi collaboratori
Sulla quale però io credo che sarebbe utile se appena possibile voi
Vedi caste una riflessione
Perché si ormai sbloccata
Come dire il conservatorismo culturale
Che una volta dominata
A destra come a sinistra direi soprattutto a sinistra
In materia di struttura del rapporto di rapporto di pubblico impiego
E però le soluzioni che vanno emergendo rischiano di non essere
Del tutto convincente
Eppure questa è una riforma assolutamente fondamentale appunto nel novero delle riforme amministrative possibile
Un'osservazione finale vorrei fare su tutta la partita illustrata dal professor Giannini
Il riforma
Del
Del sistema delle istituzioni periferiche o decentrato
Io credo che questo rapporto abbia innanzitutto il merito
Di inventare una formula stato semi federale
Io in altra epoca già diversi anni fa
Tentai di proporre un modello quasi federale
La
Le formule poi valgono quello che valgono e però io credo abbia il merito di cominciare a dire
Che dire una differenza di principio
E che un ordinamenti sempre più complessi
E che devono affrontare domande sempre più complesse hanno bisogno di un forte decentramento ma innanzitutto di responsabilità
Per evitare il sovraccarico delle funzioni al centro e che quindi si riscoprono forme istituti i propri degli Stati federale
Ma se ci si muove in questa direzione allora io credo che
Professor Giannini abbia ragione nel dire che bisogna non solo ripensare come il Parlamento ha già cominciato a fare il modello della ripartizione delle materie
Tra centro e periferia aggettivo forte li inenarrabile
Il Consiglio dei ministri che sostanzialmente affondò
L'impostazione coerente del decentramento delle funzioni che la commissione Giannini aveva
Proposto nel mille novecento settantasei
Questa vicenda col professor Giannini l'abbiamo vissuta fondo berbere io forse molti dei più giovani l'hanno dimenticata si svolsero due Consigli dei ministri
Uno di diciotto ore consecutive e secondo di diciassette ore consecutive nulla di questo genere
Si era avuta prima né dopo nella storia d'Italia
Il problema di questi due Consigli dei ministri era molto
Completi comune dell'impostazione di fondo del
Rapporto Giannini della commissione Giannini che era arrivata fino ad articolare le proposte e quindi
Non semplicemente a indicare dei principi di ordine generale nel contempo però salvaguardare
La regola di fondo per cui nel nostro sistema
Tutto cambia
Ma soltanto sulla carta
E non si smantella mai nulla
E non si trasforma e non si riforma davvero mai nulla e quindi nessuno dei ministeri delle amministrazioni centrali in relazione alla regionalizzazione viene davvero sbaraccare
Come infatti nessuna fu sbaraccato
Bene allora
Il rischio
Che la riforma impostata dal Parlamento nella legge cosiddetta ancorché in questo caso ancorata in una nuova definizione costituzionale delle competenze è molto forte
Se non si comincia a ragionare su quali sono gli strumenti organizzativi e amministrativi che rendano questa affermazione di principio
Concreta
Traduzione
Nel nel organizzazione nel funzionamento delle nostre istituzioni
Io credo che sotto questo profilo una serie di suggerimenti dati anche quelli
Apparentemente più stravaganti
Il pensare che il nostro sistema regionale si debba muovere per un certo tempo a due velocità
E che quindi può sapere gruppo amministrativo
Per così dire chiamiamolo così eufemisticamente delle diverse regioni
Beh questa è cosa che apparentemente appare stravagante contrasta con i principi del nostro ordinamento
Probabilmente professor Giannini dovrebbe avere una qualche riscontro costituzionale
Ma visto che mettiamo mano alla Costituzione non c'è problema ad inserirlo nella Costituzione però risponde profondamente alla realtà
Perché il risultato
Di un sistema nel quale si negano le due velocità
Non è l'accelerazione
Del Processo di Fulvio del della velocità
Delle regioni che ne hanno PPA
Ma è semplicemente la riduzione della significa da una parte e consentire a chi può andare più veloce di andarci e dall'altra predisporre davvero strumenti e misure concentrare gli sforzi
Sono l'accelerazione della velocità di chi oggi Valenti
E quindi io credo che questa proposta anche ho voluto prendere volutamente quella che più
Come dire può colpire
La mentalità tuttora come dire
Culturalmente napoleonica e centralistica anche di molti sostenitori del decentramento e delle Autonomie quella stessa mentalità che ci ha impedito che ha impedito al Parlamento non a me ma purtroppo
Non conto di accogliere e ho finito
Alcune delle proposte più rivoluzionarie
Del di continuare a parlare come un futuribile di elezione diretta del sindaco o di riforma dei meccanismi elettorali e comunali e provinciali ma di investire di questo problema direttamente in sede di autonomia statutaria
Niente i locali e io sono dell'idea che almeno alcuni enti locali sarebbero riusciti ad affrontare il problema in termini innovatori creando così
Un processo di sperimentazione di provocazione e di confronto con chi invece avesse c'è avesse fatto scelte conservatrici grazie
Se ringrazio noi Bassanini volevo tranquillizzarlo sul più stato non intendevamo assolutamente pare dello Stato
Un contenitori sempre la giocata che sa fare improbabile il proprio dovere nelle competenze proprie
E e non dica riabilita nessun'altro e quindi fare dello Stato un con una grande articolazione specifica di competenze vere esercitabili soprattutto e allora professor Guarino
Dopo l'interpolazione dei colleghi berbere Bassanini il suo turno
L'etere amici io credo che bisogna
Fare due innanzitutto due cose
Lodare questa iniziativa
Perché formano ad una analisi di tipo scientifico sulla nostra amministrazione
Credo che sia indispensabile
E se non c'è qualcuno che è una questione prima la costituzione poi l'Amministrazione ricordo che quando insegnava a Napoli un grande dibattito a Napoli riguardava la via marittima
Perché inattese di eliminare una strozzatura che si poteva eliminare in modo estremamente semplice si immaginava una grande strada faraonica che avrebbe dovuto traversare la città lungo la costa
La grande strada era una cosa impossibile a realizzarsi non serializzato dove circa vent'anni Arafat quello che si poteva fare un intervento prima di allargare i carri armati
Quindi vediamo quello che si può e si deve fare sul piano della amministrazione e come bisogna fare
Quindi la seconda cosa che volevo dire noi
Oggi dobbiamo cioè per le singole soluzioni
E questo proposito essendo ormai uno dei più vecchi in tutte le riunioni in cui ci si ritrova
Io credo che sia utile ricordare quelli che allora non c'ero ma semplicemente perché non erano ancora nati una delle esperienze più interessanti ed abbiamo avuto forse l'unica veramente interessante di promozione
Di legislazione sul livello amministrativo
Che è stata portata avanti sia realizzate ha prodotto effetti ed era quella degli amici del Mondo
Come venivano organizzate i famosi convegni degli Amici del Mondo
Questi convegni degli Amici del Mondo ha dato grandi risultati perché sono quelle che hanno introdotto la riforma delle società per azioni
La legislazione nucleare lassù perché si ottenevano questi risultati questi risultati si dovevano oltre alla cultura all'impegno alla moralità di coloro che partecipavano anche al metodo di avveniva osservato per arrivare a risultati
E mentre lui era questo lo dico perché passi andato perdendo riproposto in qualche sede ma sempre con difficoltà
Il gruppo dei promotori e vanno ricordati i grandi nomi gli Ascarelli Ernesto Rossi diamanti
E di moltissimi altri di Sylos Labini che di volta in volta si aggregavano secondo la natura di evitarli secondo la natura degli argomenti da trattare
Discutevano seriamente e approfonditamente tra di loro sul fondo del problema
Quando si raggiungeva testo si ragioniamo ragionavano interno su questo testo
Si è lavato la presentazione pubblica non come indicazione di un argomento perché l'argomento senza fare riferimento nessuno di noi consente a tutti di parlare di tutto e quindi si parte fine ci troviamo in presenza di condizioni in cui eravamo in partenza con il testo predisposto il dibattito era ancorato al testo ed essendo ancorato al testo che costruiva elementi per a seguito della discussione di presentare al governo
Un testo definitivo
Invece non era un testo vincolante molti di questi hanno dopodiché avvio a elaborazione legislativa ma un'elaborazione legislativa che impartiva Gianbattista maturazione che era venuto in modo disinteressato nell'ambito un piccolo gruppo di persone
Quindi sul piano del maturazione di principio ma di venire con un testo ecco la motivazione dei principi che lo hanno ispirato
Fermandoci sempre all'aspetto metodologico io credo che noi più che fare l'analisi delle singole proposte dobbiamo individuare quelli che sono i condizionamenti esterni prevalente
Ci sono due tipi di condizionamenti quelle che sono permette di carattere generale
E quelle che riguardano i singoli temi
Ma quando se i condizionamenti di carattere generale vanno tenuti presenti su un dato
è inutile che noi ci illudiamo di modificare insieme il piccolo una un settore della pubblica amministrazione e insieme la classe politica
Oggi come oggi i propri della classe politica ornamento della classe politica
Che Pittis spiega anche in quale direzione vanno introdotte le modifiche della classe politica ma oggi fino a bando quello non si modifica intanto prendiamo atto di come funzioni ora via coniando alcuni anni mi sono sforzato di indicare che la classe politica non è un aggregato di persone ma è una istituzione e come tutte le istituzioni a una forte stabilità delle regole di comportamento e gli effetti Esterni comportamento esterne sono frutto nel carattere istituzionale così come avviene per la burocrazia quindi oggi se immaginiamo una riforma amministrativa che sia più celere che può essere fatta fin da oggi
Prima che siano modificati processi di funzionamento della classe politica dobbiamo partire da quella ora se questo si deve sempre sabato notte la nomina dei Abstergo uno dei dirigenti
Probabilmente può servire a nominare un portaborse al fallo direttore generale con effetti di disastro sull'amministrazione
Perché di disastro sull'amministrazione perché demotiva tutti quelli che giocano al suo interno
E perché introduce il germe dalla dal dall'alto dal vertice queste se non li avessimo tenuto conto di quelle che sono le regole di funzionamento effettivo cioè quelle che sono le norme convenzionali che regola questa istituzione non l'avremmo fatto
Ci sarà qualche possibilità in cui dall'esterno prenderemo uno che portava una forte spinta imprenditoriale innovazione
Ma se le regole sono istituzionale cioè non casuale nel novanta per cento ragazze l'effetto indicato Barbera sarà quello che porta quando il legislatore devo dire ingannando se stesso prima di ingannare la collettività alcune partnership prendiamo le USL e ci mettiamo i managers come seme in eccesso fossero qualche cosa che si distinguono si prenda queste sei persone di prima
Lessi DP partisse come abbiamo letto sui giornali che non serve nel modo e poi chi c'era prima che era un un un funzionario abilissimo oppure un amministratore di terzo livello con la nuova dignità che gli viene dall'etichetta che noi gli abbiamo messo sopra
Invece di accederci mettiamo vino Nobile di Montepulciano che lo può fare molto di più di quattro mesi prima
Ora tutto questo dipende da regole di funzionamento effettive io Luttazzi e quindi oggi una delle ragioni per le quali contrastandola contro al l'applicazione di introduzioni del Principi del del della contrattazione privata del Pubblico impiego quand'era no perché sia contrario all'istituto della contrattazione o la nomina dentista l'utilizzazione istituti privatistici del pubblico impiego
Ma perché nelle attuali condizioni quali testi si io mi ribello luoghi di applicazione è molto probabile che se ne faccia un uso deviato anziché un uso corretto seconda osservazione secondo elemento condizionante
è quello che Montesquieu che pure uno stato noto ora celebrato dalla per secoli ma oggi un po'dimenticato aveva additato alla nostra attenzione
Cioè l'importanza dei dati culturali e quello che oggi chiama chiamerei geologo sociale cominciare io mi ha detto ma cerchiamo di capire prima un asse una ragione
Come mai questa legge comunale provinciale che giustamente bistrattata però e cita come perno come movente come Bologna come peso ha dato degli ottimi risultati questi cita sono ben amministrate
Bene amministrati significhi che ha circolato in queste città digitali e conosco abbastanza bene dodici risultati erano perfetti
In altre città e invece questa sì se lei ci ha dato dei risultati pessimi
Allora io vorrei che in mi chiedo se non ci si debba prima do
Porsi la domanda se oltre la legislazione in sei non ci sia un altro fattore che il fattore proprio di cultura media della continuità perché se la cultura media delle colleghe che ha modo di una funzione ancora UE un ancora meglio o per lo meno ugualmente meglio ma nelle zone dove ha funzionato male cominci continua improvvisamente si trasformi e diventi migliore
Così vale per l'aspetto Gero sociale economica del territorio del nostro Paese è uno dei più singolari
Perché noi abbiamo una pianura che quella dalla Val Padana che però intasa fissi ma che a civiltà dietro di sé che abbiamo dei territori dove il tutte le canalizzazioni della storia sono andate lungo la costa
Mentre l'interno è stato quasi interamente abbandonato ora se noi seguiamo queste diamo conto di queste condizioni cosa che va fatta perché l'Italia per esempio uno dei paesi che appena il venti per cento
Condizionamenti storici abbiamo problemi di sovrappopolazione locali abbiamo problemi di di di necessità di Rimini ribaltamenti nella dislocazione della popolazione che non si può non altro
E che quindi gli stessi problemi per esempio della del del de io stessi problemi per esempio dell'indennità di esproprio che pur essendo stato io molti anni fa uno dei fautori della attenuazione dell'indennizzo oggi può essere uno strumento per spostare attività in luoghi diversi
Di quelli dove attualmente noi immaginiamo che debbano essere collocato se noi valutassimo le il problema tutto diverse per non dire opposte rispetto a quelle che oggi da tutte le parti politiche avrebbero proclamate come un grande risultato per il futuro
Terzo condizionamento e questo è un condizionamento molto grande
Quello della Comunità europea
Io non sarei più a piangere entriamo in prima categoria in seconda categoria in terza categoria il comma abbiamo il del deficit pubblico verissimo abbiamo questa abbiamo quest'altro ma dato che il la cioè non è più un fatto astratto
La CEE è un'istituzione
Un'istituzione condizionante di cui io gli affetti sto cercando di fare rendere e in chiaro gli effetti non ci sono tutti i visti ancora in base alle norme che sono già in vigore condizionamenti istituzionali che sono già operanti per una ragione molto semplice perché c'è un una certa resistenza a prendere atto di tutte le conseguenze
Questo spiega fortunatamente come la liberalizzazione ma i media di capitali non ha prodotto subito com'era prevedibile che non producesse quelle preoccupanti forse è perfino devastanti condizione sul nostro sul nostro operato interni perché c'è un abitudine tradizione l'intensa mancanza di conoscenza che fa sì che tutti quelli che potrebbero investire all'estero sembra davvero bene
Perché non lo fanno ancora proprio per questa ragione il diaframma storica ora che cosa significa la Chen come condizionamento significa due o tre cose che dovrebbe avere sempre presenti
La prima cosa che è sempre presente che il potere di sovranità perché la Banca d'Italia non riduce i tassi d'interesse perché il ministero del Tesoro incassi interessi battibeccato
Finanziario diventato unico il tasso di interesse oggi è largamente condizionata dal mercato finanziario comune
E questo dico come se ci sono tutti i settori nei quali si è già introdotta una disciplina comunitaria c'è una limitazione di sovranità accettata perché la norma costituzionale ci consente ci ha consentito di limitare la sovranità purché a condizioni di parità quindi questa è un dato fondato fondamentale quindi tutti i discorsi che venivano fondati su una serie di presupposti potere controllare l'esportazione della voluto potere controllare il tasso d'interesse potere controllare un po'in tutta questa eliminare una ragione opposta
La solita tributaria anche se non si riesce a raggiungere l'omogeneizzazione in materia fiscale
E la mia previsione che non si riesce a raggiungere proprio perché non si riuscirà a raggiungerla proprio perché ogni sistema è molto duro e si trova nell'impossibilità di modificare in tempi brevi il proprio sette ma si modificherà per un'altra ragione
Perché se come possibile e come dovrebbe essere realizzata col primo gennaio mille novecentonovantatré si attuasse effettivamente la unificazione del mercato interno allora entra scatta interamente un altro principio di quella concorrenza tra sistemi tieni tu tutte le imposte che noi ma pure tu imposte più il tuo sistema sarà inadeguato più fattori produttivi si sposteranno altrove quando noi non controlliamo nessuna non possiamo nemmeno più controllare tutti gli altri fattori
Allora dal perché i fattori dovrebbero rimanere ancorati senza avvalersi di quella libertà che è diventato una libertà istituzionale
Il mercato comune significa innanzitutto l'accettazione istituzionale al principio della libertà del mercato
Quindi una serie di disposizioni interne cadono uno dietro l'altro
Qui forse si pone un problema molto delicato il perché che costituzionalisti potrebbero mamma
Porre sotto la loro attenzione perché noi abbiamo un principio istituzionali interno dell'economia mista
Questo principio istituzionale interno sta cadendo sotto col Pd ascia che vengono dati dalla comunità
Che sta praticamente azzerando l'economia mista noi mancese la corte di giustizia sta alterando proprio questo che era un carattere istituzionale sul quale poggiava il nostro
Il nostro sistema
Quindi è inutile che noi tra due il non possiamo non tanto dire dobbiamo sì certo dobbiamo far provvedere a creare come anch'esso banco di anni aver cercato di dirlo abbiamo quattro anni prepariamoci partenza ma ci siamo preparati
Però il fatto che non ci siamo preparate e non ci prepariamo ancora non ci toglie e che ricorderai del convegno che ringrazio ancora di essere venuta del convegno di fumi prime organizzare non toglie che dobbiamo a maggior ragione avere presenti tutti i condizionamenti istituzionali quindi ineluttabili alle quali non ci si sottrae
E questo proposito voglio dire una cosa che è totalmente controcorrente di cui facciamo riferimento
Cioè vogliamo la popolare volontà popolare e giorno dopo ce ne dimentichiamo
Hai fatto la volontà popolare opera grandissima fino al giorno prima poi la volontà popolare manifesta la sua volontà nessuno oserebbe giorno scompare
Quando abbiamo avuto alle ultime elezioni per il Parlamento europeo io ricordo a tutti noi
Che fu prospettata alla idea io un referendum propositivo
Per che sul sul punto se si dovessero li devi modificare le istituzioni europee al fine di creare una unità europea
Io fui con altre ad avvertire questo referendum non si poteva fare se non attraverso una modifica della Costituzione che nel modifichiamo subito l'articolo la nostra Costituzione e abbiamo consentite di un referendum
Che impegnava l'Italia alla pro svolgere tutte le nel per l'iniziativa e il Parlamento perché il Parlamento europeo deliberasse l'unità europea
Ora questo per fare non l'abbiamo fatto auto una maggioranza stragrande credo al novantanove per cento nella grande sala del cento per cento peggio del molto meglio che non addirittura in quelli dei referendum unitari premunita
Per L'Unità europea non ce ne siamo completamente dimenticati massello tenessimo presente noi dovremmo fare due considerazioni
Prima considerazione
E che il principio istituzionale il personale del mercato non accompagnato né misure nei omogeneizzazione sociali
E di omogeneizzazione delle strutture imprenditoriali si risolve in tutto l'anno del nostro Paese perlomeno in alcuni comparti fondamentali
E che questo va evitato proprio accogliendo quello che era lì il ciò che era stato l'obiettivo abitato dai padri fondatori e degli elaboratori dell'atto unico
Il principio istituzionale parte ma deve essere integrata da un po'di un potere politico unitario
Perché se non c'è un potere politico unitario a livello europeo noi abbiamo gli effetti negativi rischia prima viene determinato effetti negativi non le misure compensative
Quindi quando il nostro la nostra collettività ha detto sì
All'unione politica euro perché è indispensabile e dovremmo dirlo fortissimamente questa parola forte oggi è molto sprecata anche ai colleghi bassamente ha fatto grande uso ma diciamo fortissimamente patto per una volta
All'interno in governo come ha come Parlamento e come e dove e come nostri rappresentanti delle istituzioni comunitarie noi abbiamo tutto l'interesse di batterci perché lungo l'Unione europea
Cioè la pari dignità di ogni cittadino a livello europeo per poteri influire politicamente ottenere l'omogeneizzazione del sistema su prodotti riguardi non soltanto al sotto il profilo del mercato unico venga realizza
Ma se è così le proposte costituzionale di trasformare l'ordinamento interno sono fuori ruolo sono fuori tempo
Ma c'è un problema di trasformazione dell'assetto interno
Tanto più noi collaboriamo a ritardare
L'assetto europeo
Perché il quelle STET la classe politica che di cui una delle culture dovrebbe venire proprio dalla creazione
E la classe politica europea o volete che un presidente eletto dal popolo il giorno dopo dice Bernabè dalle troppo comodo rinuncia a tutti quei poteri per darlo ai poteri alla agli organi
Comunitari
Questo è fuori dalla realtà
Quindi io non voglio adesso fare trarre delle conclusioni ma voglio dire che per ogni riforma amministrativa i condizionamenti esterni sono estremamente importante e voglio chiudere soltanto con una via piccole respiri del governo italiano al di fuori dei governi che non si sono formati la mia sia la presenza al Governo più
Più più più ridotto possibile cento giorni più di tanto però quei cento giorni sono stati utili per capire una cosa toccare con mano una cosa che avevo cioè da un caldo tre cento John centotrenta
Perché ho capito una cosa che mentre ogni e quindi spesso è la la di proprietà di Durban mettendo in considerazione mentre istituzione
A improprio organismo interno che valuta il proprio funzionamento
E il servizio ispettivo che hanno tutte le grandi imprese nei grandi gruppi alla Banca d'Italia
Ora questo l'avevo già letto sui libri però non non non l'aveva toccato con mano nella nostra pubblica amministrazione indù ricco corre e suggerisca con le piccole modificazioni che sommate partono dei grandi risultati
Difatti questo sì il nostro sui grandi spiegando ispettori che sono in polemica un mese empaticamente servono poco perché sono un corpo estraneo io avevo cercato già di indirizzarli a fare o una verifica della funzionalità
In contraddittorio per valutare non solo il grado di funzionamento delle singole direzioni generali ma indicando di volta in volta come deve fare il servizio ispettivo quali modifiche al introdurrebbero teneva un miglior funzionamento
E vi assicuro che guardando i piccoli dettagli e cento giorni nebbia modificato molte cose Fabio mi ero reso conto che in quattro anni modificando giorno per giorno ciò che si sarebbe o si può degenerare
E quindi o ritorniamo a quello che il vecchio
La il il B la vecchia opposizione dobbiamo andare con il criterio napoleonico di normativizzate tutto
O dobbiamo cercare il prima di curare tutti i dettagli per poi valuta attraverso la cura di tutti i dettagli cercare di migliorare un quarto funzionante tutti e due i metodi sono certamente legittimi però dobbiamo stare attenti a non fare soltanto normazione in materia di pubblica amministrazione oltre la normazione dobbiamo avere anche la cura quotidiana persone vale anche per le persone fisiche avere la cura quotidiana della propria persona cioè cercare di perfezionarla giorno per giorno vale altrettanto con andare no
Ringraziano alla stregua linea nel dare la parola data vecchi volevo fare una precisazione sull'ordine dei lavori nel senso che io penso che ha avuto molto senso a questo incontro nonostante lo sciopero della
Della stampa mentre meno ne avrebbe la tavola rotonda di oggi pomeriggio per cui credo che in mattinata riusciamo a concludere i nostri lavori e una seconda precisazione invece la volevo fare così risparmio poi forse anche al professor Chiola che ringrazio di essere presente
Una illustrazione al dettaglio delle due proposte di legge già che e vi ha fatto riferimento Bassanini
E sono state già distribuite però volevo brevissimamente riassume di cosa si tratta si Tati due proposte di legge cui noi affidiamo un valore di testi
Recitano che non possono essere nominati sindaci o consiglieri d'amministrazione
Persone che non siano dipendenti elette stesso da almeno cinque anni o che non abbiano almeno un'anzianità quinquennale in ente dell'analogo il settore
E per enti pubblici quali intendiamo sia quelli a partecipazione statale sia gli istituti di credito pubblico che il settore assicurativo
Io mi son fatto fare un elenco di quelli che sarebbero per esempio delle e società chiamati in causa tanto per per intenderci anche per coloro che ascoltano all'esterno in questa sala
Allumix Oto Melara e Fini impianti nuova Saffi né fidata Agip Agip Petroli Agip col e i miei mica nuova sani Nuovo Pignone sai Nanni Italgas Alitalia Fincantieri filmare Finmeccanica Finsiel il va it casse rurali ecco questo per dadi menzione dell'incidenza che una è una proposta di legge evidentemente test e tuttavia quando parliamo di intenti riformatori come diciamo occorre pure procederà a una verifica su chi in Parlamento effettivamente è disposta ad avviare questa opera di abbandono da quello che è stata la logica delle nomine farti partitini che ha fin qui dominato e la seconda proposta di legge concerne invece la struttura del governo nel senso che si fissa nel numero di venti il numero massimo di ministeri
Necessari a un Paese dove il numero ai ministri varia eternamente a seconda di esigenze e partiti che più che politiche
E come la nomina di due sottosegretari da parte di ciascun ministro sotto la sua responsabilità parte del legislativo una volta che si assumono questi incarichi altra proposta che all'interno di tutte le mozioni sostanzialmente approvate dai partiti o dalla maggior parte dei partiti in questo recente periodo ma che non riesce a trasformarsi in legge quindi appunto delle proposte
Testa
Da lei adesso la parola ALD Ada Becchi poi credo all'amico Antonio Del Pennino per il loro intervento
Perché era un po'imbarazzata prendere la parola dato l'autorevolezza
Dei giuristi che
A partire dal professor Giannini naturalmente visti che mi trascino dietro del dell'università poi invece ha parlato il professor Guarino data Rag mastico puro messo mi sento adesso più a mio agio
Le osservazioni che volevo fare le farò quindi con maggiore tranquillità ma spero altrettanto brevemente
C'è una con un punto su cui io sono sostanzialmente d'accordo con il professor Guarino quando parliamo di riforme dobbiamo Secondo me farlo aperti almeno in sedi come queste prove nelle sedi della propaganda si può fare anche diverso
A partire dalla consapevolezza della sostanziale tendenza alla autoconservazione del sia del ceto politico sia del Certamen coltiva errori che sono stati già fatti da alle forze riformatrici
In passato alcuni dei quali ricordati nell'introduzione del professor Giannini
Per questa ragione io sono convinta che esiste una priorità per la riforma elettorale in questa fase sostanzialmente sul nell'ordine delle cose che ha detto prima Bassanini
Non tanto perché ritenga sempre coerentemente con l'assunto che esiste un modello e le di ordinamento elettorale che in grado di determinare in sé e per sé il rinnovamento radicale del ceto politico
Perché questo non lo compagine ante e quindi mettere in moto dei Processi siccome se credesse chiede se crediamo all'autoconservazione del ceto politico
Non sentendoci troppo coinvolti io non mi sento coinvolta dobbiamo sapere che bisogna correre il rischio di avviare dei processi di mutamento che poi andranno in direzioni in larga misura prevedibili in in larga misura imprevedibili in piccola misura prevedibili io credo che bisogna porsi su quella strada
Detto questo che è proprio una specie di creazione di intenti iniziale
Riflettendo anche le cose che ci diceva il professor giorni nella sua introduzione ma poi le altre consentito in particolare quelle che ha detto il professor Barbera
Che non è più qui in sala adesso che è tornato noi siamo qua
Ma non solo qui stamattina insomma a interrogarci su come cancellare in particolare una pagina della nostra storia recente
La pagina mille novecento settantasei mille novecentottanta
E i segni che quella pagina lasciato poi nella impostazione anche di leggi successive ma il problema fondamentale del funzionamento
Delle istituti e il cattivo funzionamento delle istituzioni in Italia oggi risale e era chiarissimo dagli esempi citati non credo non non credo inconsapevolmente datata sei mila novecentosettantanove
La soluzione del mio corpo artista che allora ritenuta possibile non fu possibile per mille motivi ma per l'ostilità di tutti compresi quelli che ne avrebbero dovuto essere protagonisti poi alla fine sostanzialmente e da quelle riforme sono venuti i guai spaventosi nel senso che quelle riforme si chiamavano tutte riforme non le chiamo io riforme adesso hanno innescato un processo di hanno cortocircuitato un sistema che già aveva dei grandissimi difetti
Almeno a me sembra che ci sia questa questione tra di noi che forse è anche il momento di parlarne in modo più chiaro esplicito e con delle analisi più attente e che forse questo è un po'il cose comincia per carta non riusciremo a fare nulla
Nel senso che tutto si tiene non ci sarà da dove prendere in mano il non spuntare che non esista il famoso bandolo della matassa
Se questa questione questa mia ipotesi cioè che quello che fondamentalmente
A
Affatto de narrare il l'inarrestabile degrado sono quelle riforme questo è sicuramente vero per quanto riguarda il rapporto il rapporto tra Stato economia che cosa con la quale ho maggiore dimestichezza
Mi pare però per alcuni aspetti che sia anche vero per quanto riguarda il funzionamento della pubblica amministrazione
Questa
Perché a me sembra che si capisca poco qual è il modello adesso ed io credo che sia fondamentale che ci sia il modello perché di nuovo a qui ragione il professor Guarino dalla nostra adesione alla Comunità europea
Inopinatamente dichiarata attraverso un referendum di cui tutti ma il potere politico partiti politici per primi si sono scordati il giorno dopo
Ma anche l'elettorato s'è scordato il giorno dopo perché era un voto con fidanzamento non era una decisione strategica discendono delle conseguenze molto rilevanti per il nostro ordinamento
Per il nostro ordinamento in termini pragmatici non solo per il nostro ordinamento in termini in termini teorici in termini di modello in termini di stile di generi e scrittore che noi andiamo un superamento del sistema nostro di economia mista o per lo meno delle sue caratteristiche storiche più consolidate forse non in toto
Ed è altrettanto ovvio che questa nostra marcia
Restituisce a determinati Poteri che fanno parte del nostro ordinamento e che hanno sempre goduto per credo da dalle poche pre fascista e di una sostanziale autonomia nei confronti del potere politico
Penso in particolare la Banca d'Italia autonomia su cui partiti hanno anche che i partiti hanno anche trovato incongrua e perché hanno cercato di intaccare molte volte e che forse sono anche riusciti ad intaccare in quest'ultima fase per non c'è dubbio che l'autonomia il potere autonomo della Banca d'Italia
Sono state fatte
Ecco da questi queste considerazioni io ricavo
E lo dico con naturalmente l'umidità che in questi casi è necessaria una preoccupazione nel senso che io ho ascoltato con grande attenzione il i suggerimenti che i erano nella relazione introduttiva ma qui si però la mia permanente
Il mio permanente imbarazzo di fronte a queste proposte è che queste sono proposte che derivano da un modello di razionalità immaginato da chi è molto competente su queste questioni
Ma che non prevedono abbastanza il grado di contaminazione che questa collages con la struttura Amicone il personale amministrativo
E solo un pari discorsi che ormai si vanno facendo tra i pianificatori territoriali
Che non sono neanche quelli mio mestiere ma con cui collabora universitaria mentre da tanti anni che finalmente allo scoperto
Che su ipotizzare il piano come il luogo della razionalità significa o almeno alcuni più avvertiti hanno scoperto che ipotizzare il piano come luogo della razionalità significa in realtà soprattutto nella misura in cui quella razionalità astratta deriva da un modello da una da una teoria significa creare il piano come luogo della massima irrazionalità
Ecco qui c'è questo rischio forse alimenti delle varie riforme serie perché quelle neo corporativi sta meno spettri assunte delle varie riforme serie che sono state tentate in tutti questi anni
Io penso che dobbiamo provare a esercitarci di più sul
Sul concreto sull'organizzazione su sul come funziona la macchina e qui aspettando forse qualche momento per invece sovrapporre alla macchina una nuova teoria a cui la macchina non sia da terra Manzi risponderà magari con un ulteriore rigurgito degenerativo
Mi si può dire sì ma l'opposizione in Parlamento in quel momento che fa e va be'io credo che uno degli elementi fondamentali da legislativa
In modo da fare le leggi che servono facendo meno leggi ma facendo meglio quelle che fa quindi si potrebbe fare un altro convegno con scritto più leggi
E più controllo e meno leggine quindi meno partiti grazie
Vorrei Del Pennino
Ha facoltà di intervenire come si usa dire
Burocratico parlamentare
Nemmeno
Sì
Offerto io non mi intratterrò vista che la tavola rotonda destinata alle riforme elettorali è saltata su questo aspetto se non per rispondere su una questione alla collega
Ada Betts che invece riproponeva al tema della riforma elettorali come il tema centrale prioritario per questa legislatura rispetto alle riforme
Di relative al pubblica amministrazione all'ordinamento perché io sono in totale disaccordo perché dopo le vergognose dichiarazioni del presidente del consiglio di ieri e l'equivoco l'atteggiamento del Pd è rispetto al referendum basata sulla riduzione dei collegi e il collegio unico nazionale
Quindi affrontare questo è il tema della riforma elettorale in questa legislatura in queste condizioni significherebbe avviarci a un disastro
Dal punto di vista del tipo di modifica che verrebbe introdotta nel nostro ordinamento e sarebbe davvero come
Ricordava Guarino un ennesimo modo di dimenticare il significato della pronuncia popolare chiesta alle nostre spalle
Credo che invece le altre questioni che hanno io debbo dire che Trovo di gran trovavo molto importante così assai positiva alla proposta di legge che è stata che ci è stata consegnata relativa alle nomine
Probabilmente viene un'esigenza via affinamento forse la una riflessione potrebbe derivare dall'esperienza della cosiddetta riforma sanitaria per cui dovendo introdurre imene Ger abbiamo spostato la lottizzazione dal livello degli amministratore ai livelli dei meno Angier
Debbo dire che quando io sento il ministro di Lorenzo non me ne voglia l'amico pezzi delle USL con la nuova per norma stralcio approvata mi viene francamente da ridere e credo che questo ci debba indurre ecco primo terreno ancora
Di riflessione che a una revisione profonda del provvedimento sulle Unisat sulla riforma complessiva del sistema sanitario che è attualmente in discussione alla al Senato e che se ripetesse il meccanismo che c'è nelle normativa transitoria così come nel testo che è stata la legge licenziato dalla Camera lo ripete sarebbe una dimostrazione ulteriore di una riforma mancata o meglio di una controriforma Cevo la proposta mi sembra di grande interesse quella sulle nomine credo che l'unico rischio che possano essere contenute in questo tipo di proposta
Sia quella delle carriera interni prego osti Twitter troppo rapidamente ai fini della selezione dell'amministratore
Del futuro del delle aziende
Quindi forse con lo suggerisco come tema di riflessione ai agli ai promotori forse bisognerebbe introdurre una norma di garanzia su quelli che sono i tempi in cui
Se non rischiamo di vederla evasa una volta che è stata approvata
O invece francamente qualche perplessità sull'altra non sulle questioni dim sulla questione di merito
Perché un emendamento analogo a quello contenuta in questa proposta di legge già relativo alla incompatibilità fra
La funzione di ministro e quella di parlamentare era stata presentata insieme alla Commissione affari costituzionali della Camera
Io avevo dichiarato il mio concedere tormentata dal collega berbera proprio hanno ritirato il mio consenso l'avevo votato
Ma è stato giudicato materia tra il modello presidenziale o l'eventuale modello di cancelleria quindi mi sembra rimanga una affermazione di principio giusta quella che qui contenuta ma che nell'attuale situazione politica al minore possibilità di successo di quanto non abbia probabilmente un'iniziativa specifica sulle norme vorrei voi dire due cose ancora perché cercherò di essere molto sintetico
La prima che mi è suggerita dalle considerazioni contenute nella relazione relative ai ruolo delle regioni
Viene ribadito
In questa e nella in questa relazione una impostazione che del resto è l'impostazione concettuale
Su cui di legislazione delle regioni e della necessità della ah sì rammento delle funzioni amministrative esclusivamente agli enti locali
Da questo punto di vista anche qui desidero segnalare una cosa che mi sembra invece si muova nel senso esattamente opposto per sempre con riferimento alle norme sul bicameralismo che poi sono diventate come mi sembra dottor Bruti lo diceva prima ma giustamente non è più un provvedimento sul
Riorganizzazione del dello Stato su base regionale
Mentre viene positivamente prevista la inversione della classificazione delle competenze cioè la definizione delle competenze dello Stato sì se delegano le funzioni agli enti locali con una formulazione che adesso non ricordo esattamente Barbera probabilmente se la ricorderà meglio di me
Ma che una formulazione che invece rende meno
Cogente
Nello forte la spinta alla trasferimento delle funzioni amministrative agli enti locali e invece consentirebbe più facilmente una legislazione che mantiene in capo alle regioni le funzioni di tipo amministrativo
Un altro punto vado per flash come ho detto che vorrei toccare qui mi riallaccio a una cioè osservazione che mi sembrava d'essai prima
La la collega Betti il problema della lei dipendente pubblico io credo che noi abbiamo conosciuto a cavallo degli anni settanta una delle riforme che ha avuto un effetto più devastante sulla pubblica amministrazione che quella partita con la legge sul parastato e poi estesa negli altri settori della pubblica amministrazione basata sulla così detta qualifica unica qualifica funzionale la professione per anzianità senza demerito io mi ricordo che in allora fece una battaglia solitaria disperata contro questo tipo di provvedimento e che tutti gli emendamenti che feci fu superare furono i regolarmente bocciati ma quel tipo di tirare
Il dipendente pubblico al di fuori di quella che era la gerarchia tradizionali in realtà si è rivelato un disincentivo profondo è un elemento che ha portato non solo agli a piatti all'appiattimento ma anche davvero alla caduta di ogni meritocrazia
Credo che il problema di una revisione complessiva della legge del della legge sulle è sullo stato degli impiegati civili dello Stato
Lo stato giuridico degli impiegati civili dello Stato e in genere sull'ordinamento del pubblico impiego sia probabilmente una riforma che ha in sé è una portata rivoluzionaria tale che se riuscissimo a realizzarla probabilmente ci darebbe assai di più in termini di efficienza e di ripresa di credibilità delle istituzioni re
Ma io veramente ho accolto l'invito a partecipare acquisto Forum
Soprattutto la convenzione di
Rispettare quasi un dovere civico
Per mettere a disposizione le osservazioni su alcune proposte di riforma la pubblica amministrazione
Anche pervenire
Diciamo incontro a un'esigenza diffusa non essendo né il redattore né il promotore di queste due proposte
Ritengo che la mia partecipazione possa essere entro certi limiti attiva cioè un contributo critico da una parte e con qualche allargamento su temi un po'più ampi di quelli coinvolti da alle due proposte
Quindi nel ho creduto individuare in questa
Binomio di
Efficienza maggiore efficienza di moralizzazione quasi una dimensione apartitica sul cui sulla quale muoversi una specie di recupero del grande principio di imparzialità della pubblica amministrazione che potrebbe essere inteso queste un vecchio filone culturale che è stato diciamo urto nutrito ricco di contributi soprattutto dopo allora all'inizio diciamo della Costituzione
Questo principio di separazione a autonomia intesi in senso molto rigoroso finisce per non essere in linea nemmeno con una gestione parlamentare però dell'amministrazione
Nonostante questa sia una delle ipotesi diciamo correnti sul mercato l'esperienza lottizzatore dalla RAI e sotto gli occhi di tutti ma non è soltanto questo l'aspetto negativo ma con ogni probabilità anche l'atteggiamento Parlamento
In quanto i giudici sostanzialmente le ritengono insindacabili
Semmai proprio in linea con questa linea di autonomia di separazione l'ipotesi dell'amministrazioni indipendenti in cui ha fatto cenno stamattina anche il professor Giannini
Nonostante l'interrogativo di fondo sulla esatta configurazione di questa amministrazione
Con ogni probabilità sono queste Authority sono delle amministrazioni che tendono a spezzare qualunque collegamento con con il Governo il collegamento con l'apparato tradizionale rimessa una relazione al Parlamento nulla più suscitare addirittura delle perplessità
Se a queste amministrazioni dovessimo riconoscere appunto dei poteri di amministrazione attiva
Tant'è vero che con ogni probabilità si si cerca di attribuire a queste amministrazioni un collegamento più che con l'apparato con la comunità e oppure attribuire loro una funzione di quasi arbitrare quasi giurisdizionale
La necessità di questo collegamento però con il Governo dell'amministrazione non deve essere intesa come un vincolo di subordinazione gerarchica
Ma proprio alla luce di questo principio di imparzialità
Ministri tra Consiglio dei ministri e dirigenza della pubblica amministrazione
La legge sulla dirigenza sull'alta dirigenza in linea teorica si è mossa su questa linea nel momento in cui a attribuito una particolare responsabilità professionale agli altri dirigenti
Questa responsabilità professionale in affetti sottintende o dovrebbe sottintendere un grado di autonomia del dirigente nei riguardi del ministro nei confronti del ministro
Questo disegno però della legge sulla dirigenza
Viene in parte vanificato nel momento in cui accanto a questo vi praticamente immotivato
Del direttore generale in altri uffici ad opera del ministro
Questo trasferimento diciamo immotivato
E ancor più grave in quanto la stessa legge che arbitrariamente ritiene eguali uffici profondamente DiVersi
Pensate che vengono considerate uguali il posto di direttore generale e il posto di consigliere del ministro
Consigliere ministri quale in realtà non ha nessuna funzione
Questo per esempio potrebbe essere un nodo nodo da sciogliere
Per rendere più efficiente
Perdendo e più efficiente l'amministrazione ciò questo vincolo pratico in relazione ha questo potere
Sostanzialmente non sindacabili da parte dei giudici del ministro è in qualche modo ribadito anche dalla l'esistenza di un'altra norma è quello che consente al ministro di a valere sì di nominare come direttore generale come dirigente generale degli esterni
Anche se transitoriamente
L'unica condizione viene posta la legge la notoria con
La competenza Liguria Rita diciamo del membri interni
Anche questa elemento vale a creare una situazione di fatto di asservimento finirebbe l'apparato burocratico rispetto rispetto alla
Alla parte politica al dirigente politico cioè al ministro
Sotto questo profilo la proposta di legge
Sul nomine degli amministratori e dei sindaci di alcune società
Pubbliche con con capitale pubblico
è più corretta in quanto pur prevedendo questa possibilità di attingere all'esterno
Dei degli amministratori e dei sindaci una eventualità del tutto del tutto eccezionale
Vengono intese in senso costruttivo si possono fare però alcune altre
Considerazioni
Questa proposta prevede sostanzialmente una professionalità da parte degli amministratori e dei sindaci professionalità che si ricava o dalla qualifica in Terna dei nominandi oppure da requisiti
Di professionalità di altri membri attraverso parametri più o meno gettiti
Però questa questo intervento diciamo sulla sulle nomine è un intervento che viene circoscritto soltanto alle società controllate dallo Stato dagli enti pubblici e vive che detta una qualche disciplina particolare invece per tutte le ipotesi
Di partecipazione dello Stato alle società
La nozione di controllo anche qui viene nella in questa proposta riferita a quella contenuta nel codice civile
Più ristretta rispetto a quella contenuta nella legge recente nella recente legge del del novanta legge antitrust
La possibilità di fare riferimento a questa diversa definizione di controllo mi sembra esclusa perché nella relazione che accompagna questa proposta di legge si menziona la legge antitrust e la si riferisce Solti
Ma qualche perplessità io non scriverei sul meccanismo di nomina che previsto in questa proposta
Questo meccanismo è fondato sulla mandato diciamo imperativo dello Stato dall'ente pubblico nei confronti del socio pubblico che siede in in queste società
La norma del Codice civile invece prevede una nomina diretta da parte dello Stato di questi amministratori probabilmente i redattori di questa proposta hanno inteso
Con questo collegamento personale frastagliato e socio pubblico che sia dell'Assemblea di by passare diciamo all'obbligo che nasce invece dalla di in modo da consentire a queste società le nomine dirette da parte dello Stato agli amministratori e dei sindaci per questa via più agilmente si potrebbe arrivare allo stesso risultato
è una via che diceva però suscita qualche perplessità
Sul piano della legittimità perché finisco per imporre ad un socio in qualche obbligo di voto
Condizionò la libertà di voto del socio anche del pubblico
Questo obbligo è un obbligo dai confini incerti perché non è detto se tutti gli amministratori di queste società debbono esser debbono rispondere a quei determinati requisiti di professionalità
Alcuni la maggior
Al di fuori del rapporto interpersonale fra il socio pubblico e il suo mandante cioè lo Stato al lento
Quindi quella norma interessante che prevede la sanzione della nullità della delibera assembleare che vada indi sfornita questo obbligo di nominare amministratori dotati di una certa professionalità mi sembra difficilmente applicabile perché la violazione interesserebbe soltanto il rapporto personale socio
E ente Esterno alla società e quindi non dovrebbe avere rilevanza nei confronti della delibera della società stessa
Anche nel merito mi sia consentito obiettare che per quanto riguarda di questi amministratori manca probabilmente un riferimento un condizionamento una limitazione quelle che sono le necessarie qualifiche professionali o ai dati all'anzianità per poter per poter aspirare a queste nomine
Ma probabilmente la lacuna più grave che vedo in lacuna per modo di dire insomma l'osservazione viviamo di maggior peso che mi sentirei di rivolgere a questa proposta è quella di uscire del tutto sui meccanismi di scelta del candidato
Ora ritengo che la professionalità non possano in minimamente scalfire
Eventuali designazioni politico partitiche di qui Semenza cioè la necessità di trovare dei meccanismi che in qualche modo tamponi no la esuberanza l'invadenza se volete della del potere politico partitico
Brevemente vorrei fare qualche commento anche all'altra proposta
Di modifica della legge quattrocento con la quale sì limita il numero dei ministri a venti
Vengono eliminati i ministri senza portafoglio
Si riduce a due il numero dei sottosegretari e soprattutto si intensifica il collegamento dei sottosegretari con i rispettivi ministri
E poi si stabilisce l'incompatibilità tra membri del Parlamento e incarichi con ogni probabilità intende creare questo identificazione fra ministri ministeri
Quindi soltanto ministri con portafoglio numero di venti probabilmente va corretto perché se non erro dovrebbero essere ventuno oggettivi ministeri
In in attività
Questo collegamento ministro ministero
Non mi sembra soltanto un limite sul esortativo perché è un limite contenuto nella legge ordinaria ma forse a qualcosa un valore maggiore più pregnante
In quanto in in definitiva consente al al legislatore che può che Luís che praticamente identifica i ministeri
Consente alle
Oltre tutto la mozione di portafoglio è una nozione piuttosto vaga per cui per aversi ministro un portafoglio con ogni probabilità basta un'attribuzione di alcune funzioni College una un apparato burocratico e quale un proprio una propria autonomia diciamo finanziari
Strettamente connesso però con questo un tetto numerico dei ministri è l'esclusione dei ministri senza portafoglio cioè di quei ministri che vengono nominati dal presidente del consiglio e che sono suoi delegati almeno a stare alla definizione che ne dà proprio la legge quattrocento dall'ottantotto
Legislatore diversamente se il collegamento tra ministri senza portafoglio
Non fosse con la presidenza del Consiglio ma con il Consiglio dei ministri nel suo insieme si potrebbero nutrire delle perplessità su questi interventi del legislatore perché perché la Costituzione mentre prevede l'intervento del legislatore sui ministri sul Presidente del Consiglio pace sul sul Consiglio dei ministri già sul governo questo silenzio è stato interpretato come una specie di riserva al potere di autorganizzazione di questo organo costituzionale e di qua la possibile in invalidità diciamo di queste leggi che pretendessero intromettersi in quell'area riservata raddoppia limitazione da una parte tetto dei ministri e dall'altra la eliminazione del ministro Enzo portafoglio
Probabilmente l'aspetto diciamo più immediato è quello di indebolire
Sotto un certo profilo il potere del Presidente del Consiglio Presidente del Consiglio ha sempre utilizzato valvola dei ministri senza portafoglio proprio per allargare la propria area di consenso intorno alla compagine governativa che sta formando
Deboli del Presidente del Consiglio da una parte e dall'altra inveisce attribuire un potere di risulta maggiore per i ministri e diretto dei ministri assolutamente necessario questo rafforzamento politico diciamo dei singoli ministri potrebbe i suoi dirigenti di fronte a un ministro forte
Con ogni probabilità la linea di difesa di autonomia del dirigente verrebbe a destra indebolite a meno che questa concentrazione del numero dei ministri non venga letta come
Indicazione sulla necessità per i ministri per il Consiglio dei ministri di concentrare le proprie attività le proprie attenzioni alle alle linee grave grandi linee di indirizzo amministrativo lasciando poi alla all'apparato burocratico di dare esecuzione a questi indirizzi
Quindi diciamo un punto interrogativo sulla strategia che anima questa pensato fra i sottosegretari del singolo ministro
Anche qui si leva si sottrae al presidente del Consiglio un'altra possibilità di giocare sui sottosegretari per allargare l'aria delle mediazioni politiche
Qualche rilievo
Sul l'ultimo punto cioè quello della incompatibilità tra membri del Parlamento incarichi governativi
Hanno accennato precedentemente l'esistenza di qualche dubbio sulla praticabilità della lo strumento legislativo per arrivare a questo Obiettivo
In realtà questa incompatibilità genera in qualche modo col rapporto di fiducia sul rapporto di fiducia che può essere inteso come in corso per la determinazione in comune fra parlamento e governo appunto del dell'indirizzo politico e incide sul rapporto di fiducia anche perché in ultima analisi la separazione del governo dal Parlamento crea una specie di deminutio del Governo nei confronti del Parlamento quante parlamenti inevitabilmente può vantare un titolo di legittimazione diverso stante la sua di derivazione popolare diretto questa diminuzione del Governo nei confronti del Parlamento potrebbe essere in qualche misura in contrasto con il principio di fiducia invece possibilità di leggere gli attribuire a questa incompatibilità addirittura una carica
Diciamo profondamente innovativa per non dire rivoluzionaria se con questa incompatibilità si volesse accentuare il collegamento dei ministri con il Presidente della Repubblica che li ha nominati non a caso l'incompatibilità la ritroviamo molto spesso nei regimi presidenziali
Da ultimo anche l'articolo sessantaquattro la Costituzione sembra implicitamente prevedere la possibilità che i membri del governo faccia parte del Parlamento non dice quasi esplicitamente quindi questo costituirebbe un ulteriore ostacolo formale a questa possibilità di introdurre l'incompatibilità con una legge
Conclude in realtà coinvolgono un problema istituzionale di fondo problema di fondo che va chiarito che va affrontato che a mio avviso va anche individuato nella possibilità di attribuire alla pubblica amministrazione ha una sua autonomia quasi per bilanciare appunto questa potere forse eccessivo del sistema partitico grazie
Grazie ad esempio ad arrestare l'analisi critica ma propositive liguri verrà tenere conto per valutare al di là delle intenzioni proponenti voi la praticabilità di certe misure che possono sembrare correttive posso dato poi viene
Prese Massimo Nicolazzi per intervenire
Deporre il senatore Segneri
Sì
Credo di interpretare il sentimento generale sia da un intervento passo Pensieri e parole molto spaccarsi
Prima cosa
Come è possibile che in un'epoca di grande dibattito sui massimi sistemi e di angoscioso dilemma
Tra presidenti popolari e cancelliere parli dal tipo di giudizio che diamo rispetto al dilemma angoscioso cioè dal fatto che credo che qui ci siano molte persone
Che in realtà pensano che le alternative di riforma costituzionale oggi in campo
Siano in realtà degli esercizi di verificazione empire Icardi una proposizione di Wittgenstein quella in base alla quale cioè una cosa può accadere o non a cadere e tutto all'altro restare uguale nascano cioè da una comune percezione rispetto al fatto che il mutamento del massimo sistema
Non ampia quasi nessuna capacità da solo di incidere sul sistema Italia e sui suoi problemi
Opzione non so quanto involontaria
E la rimozione quella delibera per quella riforma è un mezzo per fare qualcosa e non un fine in sé
E si attua attraverso un dibattito
Sulla città ideale e sul miglior sistema costituzionale possibile
Che sembra dimenticarsi completamente di storicizzare il problema italiano e di fare capire
Quali sono i problemi reali a cui si vuol dare soluzione e quindi di considerare che un mutamento del sistema legislativo e costituzionale altro non è che uno strumento ad adiuvandum
Per rispetto alla soluzione di un problema che è sempre e comunque di modo di convivenza sociale cade in istituzione italiana che giustamente il professor Guarino sottolinea qua nello specifico del caso Italia
Ma io credo ci sia una evoluzione dei convegni di Forum
All'interno dalla quale un punto è sempre rimasto fermo e costante
E cioè che il punto rispetto al quale è possibile misurare ciò che oggi nel mille novecentonovantuno in Italia riforma e ciò che non lo è
E quello della congruità di ciò che si fa ad essere antagonista a questa abnorme compenetrazione tra Stato strutture pubbliche da un lato il sistema dei partiti dall'altro
A cui credo il professor Farneti avessero se queste la griglia e la lente
Attraverso la quale si può misurare ciò che è buono e ciò che non lo è
Allora ne deriva una semplicissima affermazione
E cioè che riforma tutto quello che va nel senso e nella direzione del ristabilimento di brandelli di autonomia del settore pubblico e delle istituzioni da questo sistema dei partiti
Ed è invece conservazione tutto ciò che ho non produce risultati
O ne produce che vanno in direzione diversa da questo di qui credo
Il giusto concentrarsi sulla pubblica amministrazione anziché sulla Costituzione
Di qui credo il giusto tentativo hanno il merito di andare in una direzione chiara e univoca
Sulla parlassi io d'amministrazione non farete far precipitare i toni del dibattito di questa mattina
Ma un'osservazione molto marginale mi permetto di farla ed è un'osservazione di metro
Mi è sembrato assente questa mattina il tema del rapporto tra riforma amministrativa e riforma costituzionale
Il problema cioè se l'una sia possibile senza l'altra
Ed è un tema sul quale si rischia di incorrere in una serie di obiezioni abbastanza pretestuose
Non è possibile avviare la riforma del sistema amministrativo
Volevo spendacciona parola solo e meramente in termini di slogan ragioni di tempo
Solo per sconfiggere anticipatamente questa obiezione che pur mi pare molto diffusa
La riforma amministrativa è assolutamente possibile all'interno di questa costituzione formale
Il vero problema è che essa non è possibile all'interno di questa costituzione materiale
E cioè che il messo riforma amministrativa riforma costituzionale ha come secondo termine alla costituzione dello Stato dei partiti e non la Costituzione repubblicana in quanto tale
Secondo tema cercare di capire se intorno alla convegnistica si agitano solo parole o anche inizi di responsabilità politica
Cosa voglio dire con questo
In questo Paese si assiste al paradosso per cui da un lato tutti si bestemmia contro la consociazione
Dopodiché si partecipa a di Bach
E che con coloro che dalla consociazione dovrebbero essere soggetti
E sembra sempre e comunque di partecipare a dibattiti di un partito d'opposizione che forse l'unico partito che in questo Paese non c'è non esiste
Da questo punto di vista
I due topolini
Vogliono in qualche modo essere un po'a livello parlamentare
La squadra di coloro che si rendono conto della necessità di dare un segnale che in direzione della riforma si può andare
Prima che a livello di cittadina lettore il cupio dissolvi
Diventa uno stato d'animo di massa e non più in nessun modo compatibile
Se insomma sia possibile attraverso i popoli in i topolini coagulare questo sentimento diffuso
E iniziare già oggi in Parlamento un qualche esercizio
Di quella diminuzione del peccato originale in cui sola secondo Baudelaire consisteva al progresso
Vadano sostenute e che si debba aprire la caccia al parlamentare sottoscrittore delle stesse
Io non entro cui nel loro merito tecnico per ragioni di tempo e perché comunque non potrei farlo dopo il professor Kyo
Però due piccole battute nelle vorrei consentire
Eviti pubblici
Non risolvono non risolve questa proposta il problema delle nomine negli enti pubblici perché non esiste modo legislativo per impedire al sistema partitico di sistemare il suo personale eccedentaria o dentro gli enti pubblici
Però sicuramente comincia a porre dei limiti e delle garanzie di una qualche serie tante è chiamato a fare
Sono e quindi una legge in qualche modo di regolamentazione e di limitazione
Dello strapotere partitico di disporre del sistema pubblico allargato
La seconda
Secondo merita una semplice battuta io credo che di fronte a un governo definito provvisorio nel quale si assommano trentuno ministeri di quei due casualmente ricoperti ad interim e sessantanove sottosegretari
Sia chiaro a tutti che la composizione del governo è ormai divenuta un sistema di ricomposizione a fini elettoralistici
E che un tampone a questo fenomeno quale quello che questa legge introduce possono sortire
Risultati parzialissime ma comunque positivi
Deve essere credo sia chiaro e certo a tutti che non è con i due topolini che si risolve e però mi sembra altrettanto certo che con i due topolini si dia un segnale
E sia di quantomeno un processo perché l'unica cosa che mi importa di queste due proposte di legge rispetto a quello che ho detto prima
E l'unica che conti e che mi pare che su queste due proposte di legge siano indubitabilmente
Due proposte di riforma o quantomeno IG andare attraverso queste magari altre che ne possono venire l'unico senso possibile a questa fase terminale della legislatura
Magari se mi lasciate sognare un po'attraverso
In materia di restituzione
Di brandelli di autonomia e di indipendenza dal settore pubblico e all'istituzione Attraverso il radunarsi spontaneo di un intergruppo parlamentare che su questi temi
Potrebbe forse ricomporre la magica trasversalità che si è creata sui referendum
E sulla riforma elettorale come madre di tutte le riforme
Ma più essere un pensiero ma non ha mai alcuna possibilità in questa situazione
Parlamentare legislativa di diventare pratica
Ha un'obiezione di questo genere essendo partito con una proposizione non posso che concludere e rispondere con una proposizione della stessa fonte
Quella per cui il pensiero comunque contiene la possibilità della situazione che esso pensa e ciò che è pensabile anche possibile che sarebbe Wittgenstein tre zero due grazie
Grazie Nicolazzi da postazione con un po'di speranza e un po'di concretezza al tempo stesso prendere la parola
Al senatore Signorino quale ha dato vita insieme ad altri colleghi ho avuto piacere le chiedo scusa sì sì
La lega verde la quale ha come sua motivazione oltre alle altre quella di saldare i problemi e dell'ambiente e quindi ciò che si agita e si i concretizza anche con difficoltà in quel settore con me l'amministrazione pubblica e quindi dare a questa relazione la possibilità di una interazione che mi pare sia molto importante e significativo
E grazie presidente ti pregherei di avvertirmi cinque minuti perché non è opportuno parlare più a lungo
Ma il mio interesse infatti alla a questo dibattito non nasce soltanto dalla corte sia dell'invito ma soprattutto perché credo di scorgere una comporre la questione amministrativa al centro della lotta politica tende cioè a porre una questione politica primaria
Che anche da quello che ho ascoltato con un po'da diversi interventi di stamane non è un fatto assolutamente scontato e che richiede un passaggio netto dal piano
Tecnico dal piano del dibattito tra gli addetti ai lavori gli Esperti a quello dell'iniziativa politica
Senza questo io credo che non si riuscirebbe ad andare andare lontano infatti anche le obiezioni cui si richiama poco fa Nicolazzi sono molto significative
Cioè continuare a negare il primato della questione amministrativa
Con varie motivazioni anche di cioè dire che prima bisogna cambiare le regole
Della politica cioè le regole della competizione fra le forze politiche bisogna cambiare magari il vertice dello stato dopodiché si potrà pensare alla problema della funzionalità della pubblica amministrazione
Vuol dire continuare a sperare e nel fatto che una diverso un diverso equilibrio tra le forze politiche di oggi
Possa portare a risultati nuovi non ci credo perché qui di fronte alla questione amministrativa come anche devono denunciare una di per sé la presenza di Massimo Severo Giannini cioè di una persona
Che viene considerato un maestro da cinquant'anni questi problemi e che si ritrova ancora oggi a parlare non dico negli stessi termini
Ma forse con un pessimismo che cinquant'io il Governo che di opposizione che di questo problema si è disinteressato col comunque in quarantacinque anni la gravemente sotto emarginati
Dal vero scontro politico dopodiché inutili mischiarsi in circolo vizioso dice se bisogna cambiare prima i partiti e dopo la politica e come si arriva a questo io sono convinto che finché i partiti continueranno a dare il primato alle questioni di vertice o comunque da loro competizione non si cambierà nulla come non capisco alla richiesta che pure ho sentito stamane che bisognerebbe fare più leggi la mia impostazione e assolutamente opposta bisogna forse farne di meno ma fare delle leggi che possano essere applicate a questa osservazione io aggiungo in base all'esperienza situazione di totale anomalia rispetto ad altri Paesi europei ce l'abbiamo su queste questioni una impalcatura sempre più notevole complessa
Di di norme legislative e una un immobilismo permanente da parte dell'amministrazione siesta di governo sia periferica di governo centrale sia per fare e quelli sì che per noi si pone un problema di estrema urgenza cioè creare un blocco rispetto al modo tradizionale di porsi rispetto a queste questioni che consiste nel chiedere appunto divieti o nuove leggi di tutela e così via e invece di ricercare le condizione della loro applicabilità creatrice se no non ha senso
Perché ecco voglio portare diversi
Esempi veri risparmi sono a nessun livello strumenti di applicazione
Questo si pone a maggior ragione a mio parere anche in riferimento alla ditta politica generale se c'è un punto in cui e più grave la crisi tra Stato e cittadini oggi esattamente il modo in cui concretamente viene esercitato il potere cioè l'amministrazione la crisi nasce e proprio lì quando il cittadino non alle prestazioni che dovrebbe avere quando i servizi che dovrebbe essere forniti non vengono forniti o sono di livello
Incredibilmente basso allora lì nasce il problema di credibilità di questa istituzione belliche bisogna incidere salvo il problema grave che per riuscire ad avere una efficacia in questa azione bisogna a mio parere anche e l'altra che questo si può ottenere soltanto se questo problema si riesce a apporre di fu come un riferimento preciso finalizzato all'opinione pubblica perché sia questa opinione pubblica che intervenga in maniera non puramente protestatari ama molto
Determinata nell'attuale crisi politica e questo vuol dire soltanto che non ha senso rinviare a un domani ancora estremamente confuso cioè all'indomani di una grande riforma che di queste cose dovrebbe continuare a disinteressarsi
Il momento che oggi i attraversiamo il l'unico in cui si può finalmente tentare quello che non è riuscito a nessuno
Fino a oggi in questi quarantacinque pubblicato acque alle questioni di effettivo esercizio del potere
Questo vuol dire che la grande riforma non ha per noi molto senso non perché sottovalutiamo l'importanza dell'assetto del vertice dello stato della competizione tra i partiti ma perché nulla quante amplierà qualitativamente nelle politiche concrete se la questione della pubblica amministrazione non sarà uno dei centri principali
Dello scontro politico sulla grande riforma ecco per questo
Io credo che senza volle ecco prescindendo anche poi da i contenuti specifici delle riforme lei delle proposte che sono state avanzate oggi che avanziamo noi stessi ma volevo soltanto richiamare che cosa quanto cambierebbe il Parlamento e la politica
Se per esempio l'applicazione amministrativa questo sarebbe una rivoluzione nel modo di far politica e quanto cambierebbe infine se io questo sostengo contro il parere di diversi esperti si riuscisse a rendere effettiva la tutela dei diritti dei cittadini
Non contro atti d'imperio che sono sapientemente tutelati ancora oggi
Ma contro quella aree ormai di adempimenti di prestazione di servizi che la pubblica amministrazione da così male e quindi quanto sarebbe rivoluzionario il tentativo di riuscire a fare della giustizia amministrativa
Un un'attività un settore veramente funzionante come oggi non è io per questo credo che se ci sarà in futuro in coloro che partecipano anche al Forum dei Democratici Winter estrapolazioni
Che non possono non attraversare le diverse forze politiche anche le diverse culture su obiettivi specifici forse questo sarà una novità positiva
Che più apprezzabile di tante mette controverse di oggi abbastanza sempre più sempre più anche incomprensibile agli occhi della gente
Osservazioni e per la proposta che ha fatto e per quello che mi riguarda insieme agli amici di Forum e di altri ai soggetti che in questa fase stanno esaminando il modo dico lavorare per far qualcosa di nuovo o per lo meno di diverso rispetto a ciò che o non è stato fatto è stato fatto ma le signore terremo conto e penso che sarà un tema estremamente significativo
L'importante è la Toni Muzi Falconi conclude
Possedendo venga
Sì dunque Buongiorno sono Toni Muzi Falconi io rinuncio a fare una sintesi oltre che naturalmente ringraziandolo
Gli organizzatori che mi hanno invitato perché credo che tutti abbiano una gran fretta di andarsene
Fare il suo week-end o comunque la conclusione del pomeriggio
Io credo che le variabili esterne hanno fortemente condizionato l'andamento di queste iniziative non mi riferisco solamente lo sciagurato sciopero dei giornalisti che non perché non sciagurato per ragioni oggettive non per il fatto che non sa alcune tendenze prevalenti cioè la presentazione pubblica delle proposte che abbiamo ascoltato sia del rapporto Giannino anche delle ipotesi di Nicolazzi avviene in un clima assai poco propenso all'affermazione di una cultura dell'attuazione
Ispirata evidentemente queste proposte
Riferendosi anche all'ultimo intervento di signorina difficile capire nessuno ha stabilito ancora con certezza che cosa viene prima cioè quale riforma viene prima perché poi uno può fare anche le riforme tra amministrazione ma se non riforma
I partiti e la politica siamo sempre da capo a dodici insomma e viceversa evidentemente quindi sono questioni anche che e difficile
Spezzare un cerchio che inevitabilmente finisce per andare come nuove la gallina temo
Le speranze anche di Nicolazzi esprimeva che questa cosa che queste cose vadano avanti rapidamente credo che saranno mesi difficili naturalmente da parte credo dei gruppi che in qualche modo immodestamente rappresento di quelle sono velocemente per Duero c'è l'impegno a tentare di fare
Tutto il possibile
Difficile andare oltre vorrei solamente concludere esprimendo punto questo impegno di cinque gruppi che intendono dar vita nei prossimi giorni a una lega dei democratici
Cinque gruppi sono i club liberare per alternativa il forno dei democratici che ci ospita oggi
L'accordo della sinistra dei club
Indipendente per la riforma salita di cui si parlava prima sia orizzontale cioè fra nella società attività civile nella società politica sia in verticale tra la società civile e società politica un movimento che imponga nei prossimi mesi l'attuazione di una riforma elettorale in senso unico nominale
Maggioritaria
Non credo che assisteremo passivamente alla controriforma che si va esplicitamente profilando in questi giorni al costo credo anche di decidere a settembre se necessario di riavviare un processo nel referendum nei prossimi giorni intendiamo presentare un appello anzi avremmo dovuto farlo ieri ma sempre per i problemi centrale citavo all'inizio non abbiamo potuto fare firmato da molte personalità sia della società civile che la società aveva un buon fine settimana
Allora abbiamo esaurito i nostri lavori ringrazio dei partecipanti
Per le le par la parte relativa ai due topolini con i cavalli Golarsa di proposte di legge che sono state così ben illustrate criticate ma anche sostenute dell'autorevolezza e professor Chiola vedremo e quali iniziative concrete tanto dal punto di vista emendativo quanto la polizia propositivo fare in modo che su queste si coaguli l'interesse dei parlamentari
I parlamentari perché si possano presentare e rafforzare con il consenso di più persone grazie a tutti arrivederci