Presentazione del libro "Mitologie italiane. Idee che hanno deviato la storia" di Antonio Pilati e Riccardo Pugnalin

Grazie buonasera riprendiamo dopo un bel po'di tempo
A fare iniziative questa piccola sala che diventa sempre più angusta consentitemi di fare un po'di promozione le ragioni sono sono un po'a voi evidenti siamo ampliandosi a quello che la biblioteca e l'archivio
Della fondazione sia stiamo proseguendo nell'attività di catalogazione ordinamento di nuovi fondi archivistici questo
Per noi significa
è un lavoro importante il lavoro primario significa anche dover dedicare a queste attività nuovi spazi e quindi tagliare quelli che sono alcune alcune iniziative che tenevamo in Fondazione e spostarli alunna soggetti terzi in posti terzi
C'erano molte ragioni per dover presentare questo libro come Fondazione Craxi oltre alle regioni alla ragioni di contenuto che poi vedremo una di una dei motivi che era naturale che la Fondazione si facesse carico di cui l'iniziativa diverso anche rispetto a quelle precedenti non vi sono state fatte
Riguarda sicuramente gli autori anche il pre fattore
Di questo volume nonché diciamo indirettamente anche editore visto che è una pubblicazione mitologie italiani negano deviato la storia edita da Luiss Guido Carli professor Giovanni Orsina che nostro presente il comitato storico scientifico
E anche cioè maglietta della Skull o government della della Luiss
E anche per come dicevo per gli autori
Sicuramente
Riccardo Pugnalin per la sua storia per la sua vicinanza anche diciamo formale con la fondazione il nostro consigliere d'amministrazione
E anche per un'altra ragione che credo che più non passerà in secondo piano gli autori sono due oltre Riccardo c'è Antonio Pilati Antonio Pilati arrestato una personalità di certo non secondaria
Nella vita di questo Paese e ci sembrava giusto doverlo ricordare e omaggiare e quindi anche il senso di questa presentazione e a Luigi dedicare un momento diciamo di ricordo alla sua persona è venuta a mancare circa un anno fa
E tra l'altro di questi temi oltre che con Riccardo con il professor Orsina i temi che vengono trattati in questo volume sono spesso stati oggetto panche compilati
Di numerose riflessioni su tutti pensa al tema dell'Europa può ai temi strettamente connesse alla comunicazione
Ricordo un suo saggio sul volume il quinto dei dei le sfide il nostro periodico di studi proprio sul tema
Inoltre il volume non poteva non essere presentato dall'Istituto storico culturale qual è la Fondazione Craxi proprio perché e un volume a tutti gli effetti storici anche se non vergato come è stato ricordato nelle numerose plurime recensioni da due soggetti da due personalità che non sono storici tout-court per formazione e per vocazione
Questa a mio avviso rappresenta non vulnus ma un'opportunità in più
Nel senso che il volume per chi avrà in animo di leggerlo chi vorrà comprarlo ci sono alcune copie
All'ingresso rappresenta non solamente un un valido strumento per approfondire qui chiave diciamo critica non semplicemente in una chiave discorsiva e di racconto alcune delle vicende più significative che hanno caratterizzato la storia di questo Paese
Ma anche uno strumento di divulgazione per la semplicità in cui i temi vengono posti
E per la e per il contributo che dà anche un po'a ripeto divulgare questioni che non sono molto spesso trattate e che non sono diciamo di dominio comune
Un altro tema per cui questo libro vale la pena di essere lette per cui dovevamo presentarlo è una lettura non convenzionale
Diciamo non stereotipata di quella che e la storia italiana qui parliamo di un racconto che a e a cavallo di tre secoli si parte
Dalla fine dell'Ottocento fina ai nostri giorni
Ed è un racconto non stereotipato che si sofferma su pagine e da interpretazioni altrettanto nostre doti paté molto significative su tutti penso alla lettura non comune degli anni settanta che sono stati oggetto dalla storiografia nostrana di una di una di pagine di esaltazione anche prive di Clini e prive di ogni spirito critico talvolta e di una lettura molto chiara
Non c'è sicuramente in queste pagine la demonizzazione che è stata fatta lungamente ora fortunatamente molto meno degli anni ottanta
Non c'è il conformismo e la lettura diciamo apologetica di quelle che sono state Lelio logiche movimenti che hanno caratterizzato gli anni novanta del il secolo scorso
E non vi è sicuramente l'antologia di una delle due che vengono qui riproposte che quella dell'europeismo
Ecco entro nel merito soffermandomi su un altro tema prima di concludere passare subito la parola per la presentazione del volume al professor sia dicendo che il volume e si una ripercussione storica fatta da un due storici ma un anche un'altra caratteristica che secondo me è una caratteristica che lo rende a suo al suo modo alcuno più interessante e che lo caratterizza che quello di essere anche al contempo un'indagine
Sul carattere degli italiani ci su come gli italiani si approcciano al divenire di fatti e degli eventi e qui credo che sia molto significativa
Una lettura che Pugnalin d'Autore
Dà anche il testo di un'intervista che ben rappresenta questa questione quindi che l'italiano oscilla tra due opposti l'esagerazione disse e l'abiura disse
Ecco mi soffermo come ultima riflessione proprio sugli ultimi anni credo che una delle due mitologie che qui viene riproposta che l'europeismo nessuno dei presenti può essere considerato un becero sopranista ovunque che che pensa che l'Italia possa vivere
Nel ridotto del nel ridotto della storia ma di certo i tempi i modi della costruzione comunitaria sono stati un tema su cui non solo come fondazione con un punto di vista storico scientifico ci siamo soffermati basta pensare
Non me ne voglia approfondimenti che abbiamo riproposto e che stiamo proponendo con la nostra rivista ma anche un qualcosa che andava pensato e ripensato a criticamente l'abiura di sé credo che per quanto concerne proprio la consunzione di un europeismo drammatiche dogmatico e una diciamo degli elementi caratterizzanti e forse una delle constituency che riguardano quel cosiddetto vincolo esterno
Vincolo esterno che come ci è stato sempre spiegato doveva servire ad educare gli italiani
Ecco insomma credo che questa rappresentazione non solo storica ma anche sociologica
E i che indaga sul modo di comportarsi e di approcciare gli italiani qualcuno con una botta con una battuta direbbe beh erano tutti sotto sotto piazza Venezia salvo poi no esultare per piazza Loreto è un ossimoro ma neanche tanto
Racconta un po'anche quella che il modo con cui noi ci approcciamo agli eventi ecco momenti come questi proposti da un istituto che per vuole e lavorato affinché
E non sono parole mie ma sono presenti più di parole di Craxi la storia si è scritta bene e siccome in questo libro c'è tanta parte della nostra storia anche per quanto riguarda la storia di Craxi apro parentesi sono due momenti che vengono focalizzati che sono per come i momenti in cui l'Italia contezza di sé uno De Gasperi l'altro proprio l'occasione craxiana ecco
Un istituto come il nostro aveva il dovere di dover presentare e di aprire una riflessione con tutti voi che ringrazio
Su questo volume concludo ringraziando radio radicale che non solo ci segue ma diffonde anche questa nostra iniziativa come sempre uno strumento prezioso è una voce importante non smetteremo mai di dirlo e do subito la parola al professor Giovanni Messina per che come ho detto è citata in ha scritto l'introduzione ha la prefazione a questo volume per introdurre un po'il tema di riflessione di oggi
Allora grazie
Grazie comma no be insomma per me un diciamo piacere parlare di questo libro perché anche se diversamente da quello che mi dicono vada in giro dicendo
Riccardo Pugnalin non ne sono diciamo l'ispiratore lui va in giro mi mi mi attribuisce la responsabilità alla responsabilità però è sua e di Antonio Pilati
Però non c'è dubbio che è un libro che diciamo del quale ho visto la gestazione la nascita e che in un certo senso è nato e si è formato in istituzioni che frequento abbiamo già detto la Louis che lo ha pubblicato ma Riccardo il membro dall'advisory board dalla School of government che dirigo
E e abbiamo detto naturalmente di questa fondazione
Del dei ragionamenti che abbiamo spesso fatto il in questa fondazione e poi naturalmente è sempre l'occasione per ricordare un grande amico come Antonio Pilati e una persona di grande intelligenza e di grande umanità
Certamente ha dato un grande contributo non soltanto dal punto di vista diciamo amministrativo organizzativo manageriale dall'Italia negli ultimi anni ma anche un contributo di riflessione e di pensiero
Diceva giustamente Nicola è un libro scritto Nonda
Gli storici di professione
E questo ritengo che sia un suo pregio non perché gli storici di professione non servano naturalmente non potrei dirlo sembra
Sembra uno di loro ma perché c'è bisogno anche che la storia sia affrontata da non accademici è una punto la battuta è una è troppo importante perché la si lasci soltanto gli storici
Per quale ragione ma perché naturalmente gli storici hanno il grande vantaggio di avere i ferri del mestiere di a vere una serie di di vincoli metodologici
Che ovviamente servono a produrre una storiografia che abbia diciamo delle pretese scientifiche e che sia quindi replicabile anche dagli altri storici che entri dentro una serie di viaggi cioè dialogo con l'altra produzione
Storiografica così avanza la scienza no la scienza avanza
Adottando dei criteri comuni
Adottando delle metodologie comuni e questo consente a chi la pratica in quel modo di dialogare e quindi di far crescere in maniera incrementare la conoscenza
Però allo stesso tempo come sempre le regole i vincoli della storiografia scientifica sono un grande vantaggio ma possono essere anche un limite
In particolare perché impediscono di spesso impediscono rendono più complicato collegare le varie prospettive costruire delle narrazioni che sono magari meno meno meno controllabili meno rigorose meno chiuse però allo stesso tempo sono anche quelle che ti consentono di rompere certe barriere di dare delle suggestioni delle degli stimoli
Delle ipotesi interpretative che magari sono appunto un meno chiuse dentro un sistema accademico
E quindi da questo punto di vista meno rigorose ma anche più stimolanti in grado di far di far avanzare il dibattito pubblico e questo è un po'una caratteristica di questo libro punto libro scritto non da due storici di professione l'obiezione interessate
Curiose dell'Italia due persone colte e che si sono prese giustamente la libertà di collegare una serie di cose che hanno vissuto nel letto e proporre un'interpretazione
Dell'identità italiana perché di questo si tratta in questo di questo questo lì cioè è un tentativo di capire di interpretare l'identità italiana
Che è un esercizio tipico peraltro della storiografia italiana e per certi versi forse si potrebbe dire che tutta la storiografia Conte presenta articolare quella contemporanea istiga italiane una grande meditazione sull'Italia
Sui sui limiti e i suoi difetti più raramente sui sui pregi sulle sue peculiarità rispetto ai grandi modelli internazionali
Che tipo di ragionamento fa questo libro sull'identità italiana ma in buona sostanza è un libro sulla
Fragilità dell'identità italiana
Cioè è un libro su un Paese
Molto fragile che fatica a pensare se spesso che si fatica a collocare se stesso nella storia
Un Paese che sia unificato tardivamente
Che si è unificato avendo portandosi dentro delle degli elementi di arretratezza di eterogeneità
Notevoli un paese che ha un'identità se vogliamo ambigua perché è una parte dell'Europa
Ma anche una parte del Mediterraneo
è una parte dell'Europa occidentale ma è anche confinante con l'Europa orientale i Balcani
Quindi essenzialmente una marca di frontiera dell'Occidente
Che assorbito al proprio interno queste ambiguità identitarie e che dal mille ottocentosessantuno i suoi fa una grande fatica a pensare se stesso anche perché vorrebbe essere come i grandi modelli della modernità occidentale vorrebbe essere come la Francia vorrebbe essere come la Gran Bretagna
A un certo punto vorrebbe essere come la Germania cioè vede questi grandi modelli della modernità occidentale Lindsey due
E in questo inseguimento fatica a prendere una misura corretta di se stesso appunto
Come diceva prima Nicola
O si ama troppo si odio troppo ma non riesce però a trovare una misura della della propria identità e in questa sua incertezza identitaria
In sei lingue delle mitologie che sono appunto al centro di questo libro le mitologie su uno per gli autori di questo libro un grande tentativo un grande sforzo da parte del Pavese
Di ricostruirsi un'identità informa mitologica con però il grande problema che poi paese resta prigioniero di queste mitologie
Resta vittima di queste mitologie e quindi non riesce a collocarsi pienamente correttamente all'interno del contesto internazionale
Al la prima mitologia è naturalmente la mitologia nazionale
E ed è quello appunto di cui l'Italia si dota nel mille ottocentosessantuno me
Se ne dota comitali del mio ottocentosessantuno ma naturalmente con tutta una serie di prodromi importanti e profondi
Ma essenzialmente perché in quel momento storico l'unico modo di pensarsi è il modo nazionale perché l'Europa è un'Europa di stati nazionali e se tu vuoi pensarti ipotizzati praticamente soltanto soltanto in quella maniera
Dopodiché il problema come
Band dicono gli autori di questo libro
è appunto che
Non soltanto ti pensi come nazione perché nell'Europa della metà dell'Ottocento non puoi pensarti altro che come nazione non c'è un altro modo di pensarci
Però rimani anche prigioniero di questo modo di pensarti come nazione cioè rimane il prigioniero delle mitologie nazionali qui appunto
L'elemento di non di distanza ma insomma di dialettica con gli autori di questo libro anche scritto nella prefazione
La loro è una prospettiva foto come come dicevo abbiamo abbiamo parlato tanto è una prospettiva molto
Centrata sull'Italia settentrionale
Ovvero su quella parte del Paese che riesce a pensarsi come il pezzo d'Europa
Anche a prescindere dalla processo di civilizzazione
Che può essere fatto dallo Stato nazionale cioè è un è una parte d'Italia che già naturalmente una parte d'Europa e che quindi può immaginare di partecipare della modernità europea
Senza bisogno di un forte intervento delle istituzioni pubbliche dello Stato e della politique
Se allarghiamo lo sguardo il problema non è ovviamente il problema della Pianura Padana il problema il problema di tutta l'Italia
Quindi il problema di un Paese che quando ci unifica nel mille ottocentosessantuno a delle parti che sono molto distanti dall'Europa
E che quindi per essere civilizzate per essere modernizzate hanno invece bisogno di una forte spinta dello Stato e delle istituzioni pubbliche e su quale elemento mitologico può basarsi la spinta dello Stato delle istituzioni pubbliche sul mito nazionale
Cioè il mito nazionale è lo strumento attraverso il quale l'Italia cerca di diventare come la Francia come la Gran Bretagna come i grandi modelli occidentali perché lo deve fare attraverso il mito nazionale
Perché
A sud della Pianura Padana il paese molto distante da quei modelli e quindi ha bisogno di un forte intervento della politica per essere appunto modernizzato banalmente la scuola pubblica
Banalmente l'esercito banalmente le ferrovie cioè tutto ma una una infrastruttura culturale e materiale che è quella che serve a portare dentro l'Europa non Milano che già ci sarà dentro l'Europa ma
Napoli Palermo Roma che invece sono diciamo hanno un rapporto molto più complesso con la modernità con buona pace della ferrovia Napoli Portici tutte queste geniali Gen geniali ragionamenti
Sulla sulla moderna e sulla maggiore modernità del Regno delle due Sicilie e
Ora appunto e qui è l'elemento diciamo dialettico con gli autori del libro la diciamo sono ragiono in termini comparati capisce che la povera Italia non è che avesse tante alternative cioè è difficile immaginare un'alternativa diversa
Per l'Italia allo stesso tempo è anche difficile non dare ragione agli autori di questo libro che poi la mitologia nazionale porta l'Italia a schiantarsi a trecento all'ora contro un muro di cemento armato
E quel muro di cemento armato naturalmente sia la seconda guerra mondiale ovvero naturalmente questo potremo riflettere e sempre storie si può riflettere su quanto fosse inevitabile l'esito fascista dell'Italia liberale naturalmente si può sostenere che l'Italia liberale costruita intorno all'identità nazionale poteva anche non finire col fascismo e poteva quindi prendere un'altra strada per il quale questa mitologia nazionale poteva rimanere un elemento prevalentemente positivo
Dopodiché
La storia però sappiamo invece va in un'altra maniera l'Italia liberale finisce nel fascismo il fascismo porta l'Italia la seconda guerra mondiale
In alleanza con la Germania nazista e questo porta alla catastrofe della nazione indiscutibile
Al collasso della nazione quindi da questo punto di vista gli autori di questo libro hanno assolutamente ragione questa mitologia nazionale dimostra tutti i suoi limiti e tutta la sua dannosità
E l'Italia entra dentro un percorso molto diverso che è quello di uno sforzo di ricostruirsi
Attraverso l'integrazione in istituzioni sovranazionali che sono le comunità europee e la comunità atlantica
Ed è questa la grande intuizione di De Gasperi
Uno degli eroi di questo libro l'altro credo si possa dire in questa sede abbastanza diciamo esplicitamente Bettino Craxi
De Gasperi che e punte quello che poi
Re inserisce il paese dentro dentro queste istituzioni lo fa rinascere all'interno delle istituzioni europee e atlantiche
Con però un grande punto interrogativo che tutto quanto questo non risolve il problema dell'identità italiana ma in un certo senso trova dei surrogati al problema
Che cos'è l'Italia è un membro dalla comunità dall'antica è un membro dell'integrazione europea benissimo e dopo di questo che cosa questo è un problema diciamo più complesso
Con una serie di operazioni che sono quelle invece di cercare di ricostruire una posizione dell'Italia all'interno di questo percorso
Ed è quello che negli anni Ottanta fa indiscutibilmente Bettino Craxi cioè il tentativo di ricostruire una posizione autonoma dell'Italia
Che non sia una posizione che in media queste appartenenze ma che fa partecipare l'Italia come un soggetto a queste appartenenze con un soggetto portatore di un proprio modo di essere e di propri ed i propri interessi
La cosa con la fine della guerra fredda notoriamente prende un altro percorso e qui subentra la seconda Mitologia dalla quale parlano gli autori di questo libro che la mitologia europei Istica cioè l'europeismo di nuovo come surrogato di un'Italia che non riesce a rappresentarci limitava che non riesce a capire che cos'è
Non sa che cos'è e quindi l'Europa diventa la scorciatoia per
Riempire lo spazio della dell'identità italiana e però anche questo
Non funziona
E non funziona perché di nuovo se partecipi a un'alleanza in particolare un'alleanza come l'Unione europea se partecipi a una a un a un a un un organismo collettivo come l'Unione Europea
Che funziona come l'Unione Europea
La tua partecipazione essenzialmente quella di portare i tuoi interessi a un tavolo nel quale questi interessi vengono discussi collettivamente poi si trova un compromesso
Ma appunto tu devi portare i tuoi interessi la tua identità intorno a quel tavolo quel tavolo di pensieri per come è stata costruita all'Unione Europea non è in grado di definire i tuoi interessi
E non è in grado di definire la tua identità e tutti gli sforzi di costruire l'Europa come un elemento identitario tutti gli sforzi essenzialmente in natura federalistica
Finora non hanno funzionato l'Europa continua a essere molto più un'alleanza di Stati nazionali
Che
Una federazione e questo vuol dire che sia un'alleanza di Stati nazionali quando Tucci participi devi parteciparci come Stato nazionale con la tua identità e con i tuoi interessi che porti al tavolo e che è poi diciamo
Fai partecipare nel compromesso collettivo se tu invece ci vai non portando là dove l'entità ed interessi ma portando l'identità agli interessi di tutto l'organismo beh naturalmente questo ti indebolisce fortemente perché tu non negozi dal tuo punto di vista negozi dal punto di vista della collettività negozi dal punto di vista dell'entità cosa che peraltro intanto i negoziati europei è servita molto perché l'Italia è diventata il posto il la nazione sulla quale certe tensioni si scaricavano e che con la sua disponibilità consentiva
Certi certi successi negoziali però il problema è che tu li consentiti tu Italia apprezzo di non essere di non essere in grado di portare un tuo punto di vista auto più che tanto poi naturalmente tutto quanto questo è molto è molto generali ma questo non vuol dire che l'Italia non abbia negoziato dal suo punto di vista vuol dire che su certi terreni era particolarmente particolarmente fragile
E anche in questo è un elemento che come dicono giustamente gli autori di questo libro è un evento che ha ha indebolito è un'altra Mitologia
Che non è stato una mitologia costruttiva non è stato la mitologia che è servita a far crescere il Paese certe mitologie possono svolgere questa funzione mano mitologia invece che il Paese lo ha lo ha bloccato l'one
Fatto correre su dei sentieri che sono stati sentiti ieri che non hanno non lo hanno portato particolarmente lontano e anzi hanno aperto una serie di di scenari di crisi
Io con questo direi che mi taccio restituisco la parola dico
Proprio stamattina
Una battuta anche questo tavolo subisce diciamo un po'lo squilibrio territoriale cui lei faceva riferimento nel suo intervento è tutto molto cento nordico ma anche un po'la prospettiva meridionale
Potrebbe essere diciamo interessante che ora netta comunque sulla mitologia risorgimentale a questo punto don ordine dei lavori e visto che siamo in casa Craxi che sul Risorgimento ha sempre avuto
C'è un legame particolare o meglio una figura assoluta del Risorgimento che era la figura di Garibaldi con tutto diciamo le criticità che poi intorno a questa si sono sviluppati negli anni dell'Italia post-unitaria e quant'altro do subito la parola Stefania Craxi che in merito se come qualcosa dire ce l'avrà anche oltre che diciamo sulla mitologia europea
Tra gli autori
Pilati ci ha lasciato un anno fa raccogliendo l'associazione gli altri relatori
Vorrei dedicare di questo incubo
Ringrazio Riccardo Pugnalin che ha scelto oggi di presentare il suo libro o preziose o in questa sede la sfida Fondazione Craxi come l'ho vista e anche casa sua
Questo libretto è stato scritto da due comunicatori che la loro il percorso professionale sia di Antonio Pilati che stato garante per la concorrenza consigliere d'amministrazione RAI che quella di Riccardo
Che ancora oggi parte l'importante strategico nell'ambito della comunicazione aziendale istituzionale è quella di due comunicatori
E questo hanno fatto
Allegare i due autori c'è una profonda passione per la politica
Per il suo ruolo per il suo primato c'è la non rassegnazione a questa politica che sembra ormai incapace non solo di avere una visione quindi predire il futuro ma anche di governare il cambiamento di rispondere ai problemi dei cittadini
Quindi c'è questo filo nostalgico anche verso la democrazia dei partiti di cui noi tutti siamo noi tutti noi tutti di una certa età siamo figli sia nostalgie di questa Titti che facciano cose importantissime legavano i cittadini alla politica centrale
Selezionava o la classe dirigente consentivano lo scalino sociale consentivano tanti figli di nessuno di allearsi diventare oggi pare di qualcuno
Quindi c'è una Nostalgia dove di una politica che non si riduceva a un Twitter qualcuno nelle recensioni folletto ha definito questo libretto un divertissement intellettuale allora sicuramente i due autori a scriverlo si sono molto divertiti però in realtà è
Un libro per nulla leggero al contrario come dire mette sul tavolo dei nodi insoluti della nostra storia nazionale
Mostra la fragilità della nostra democrazia
Non che in quella della
Distorta quella distorte integrazione dell'Europa
Con un'indubbia originalità di approccio perché indubbiamente a meno fredde venute in mente il libro ripercorre la nostra storia dall'angolo di visuale delle mitologie poi
Sono parzialmente d'accordo forse avrei aggiunto sotto il titolo
Le due principale che nel giudizio dei due autori hanno rappresentato il perno attorno a quali si è costruita la nostra identità italiana
Sono due allora io però l'avrei chiamato avrei fatto sotto il titolo ovvero sogni spezzati poi spiegherò perché
Nella prima Mitologia si fa risalire al processo di unificazione L'Unità d'Italia è stata raggiunta un po'tappe forzate tralasciando tutte le preziose diversità mi hanno fatto le spese sospese le proiezioni diversità che ancora oggi rappresenta un patrimonio dell'Italia ed è un sogno spezzato perché quel sogno di taglia unica indivisibile per cui una generazione di patrioti quindi Mitologia stima
Fino a un certo punto
Magari come dire
Presi dall'ideale però ha donato il sangue un'intera generazione patrioti e si giunge una realtà di un Paese fragile si è già detto spezzettato che marcia ancora oggi a velocità differenti
Ed è alle prese con frammentazione vecchie e nuove
Poi c'è la mitologica legata quell'europeismo che ha portato alla sottovaluti sottovalutazione disse
E all'esasperazione di tutto ciò che veniva dall'esterno vi ricordate si diceva negli anni ce lo dice l'Europa come qualcosa che non doveva essere discusso
Come qualcosa che sicuramente era la strada migliore da perseguire io aggiungo questo vizio soprattutto investito l'odierna sinistra
Che
Io spesso visto dei rappresentanti della vecchio PC orfani di un'ideologia adottare l'europeismo esattamente come se fosse uno un'ideologia con lo stesso approccio stilistico
E questo è stato devo dire impressionante poi diciamo che Pilati e Pugnalin salvano
Da questo processo di molte mitologici azione due epoche e anche le due personalità che queste due epoche di fatto incarnano un eccidio De Gasperi che identificò policentrismo loro dicono il primo ciclo di governo a guida non mitologica
Lo ha costruito nel corso della sua vita la prospettiva di un paese unitario però
Riconoscendo lei differenze esattamente facendo il contrario cercando di unificare quelle che rimanevano differenze
E sfaldando no al processo di integrazione europea anche qua io dico un sogno spezzato
Perché il sogno di integrazione europea coltivato da De Gasperi fino ad arrivare a una difesa comune europea quindi una politica estera comune europea non si è avverato neanche ai nostri giorni
Segue poi un'epoca tra gli anni sessanta settanta quindi per i socialisti Nenni
L'aumento del consenso del PC
Che loro chiamano un'epoca sospesa caratterizzata da violente proteste operaie e studentesche che poi sfociano nel terrorismo che
Cerca di delegittimare lo Stato che punta a destabilizzare lo Stato e qui io devo dire Pilati e Pugnalin compiono ovvero proprio atto di coraggio storie
Facendo riferire
Il da a quel momento il primo vento dell'antipolitica è giunto fino a noi e che tanti danni ha provocato la nostra democrazia dicendo a chiare lettere apertis verbis
Dietro la questione morale tanto sventolata dal Pci di Berlinguer in realtà si nascondeva un vuoto di drammatico di elaborazione Politi
Questo nessuno oserebbe dirlo ancora oggi
Che la rivendicazione della diversità antropologica fatta in quel momento quindi parliamo ancora degli anni settanta dei comunisti altro serviva che a delegittimare l'avversario
A scavare un solco drammatico tra la politica e i cittadini e l'opinione pubblica fino a condurci a quel moralismo militante ovvero il giustizialismo che ha appena
Un'altra rampa e qui veniamo nelle pagine del libro a quel famoso duello a sinistra che vedeva coinvolto Enrico Berlinguer e Bettino Craxi con Craxi che lancia una sfida al Partito comunista di Berlinguer alla cultura marxista e leninista
Con l'obiettivo di creare un nuovo corredo identitario la sinistra per creare una sinistra moderna di governo europeista e atlantista la sfida non viene raccolta al contrario
Berlinguer rivendica la ricca lezione gliene Iniesta secondo Craxi leninismo era assolutamente in contrapposizione al pluralismo quindi alla libertà con è addirittura il consigliere di Berlinguer
Franco Tatò
Che da astratti del bandito dell'avventuriero politico
Anziché la strada poi più avanti arriviamo alla fine della Prima Repubblica il PC anziché seguire la strada indicata da Craxi decide di perseguire la via giudiziaria al potere
Al tavolo Riccardo titola un paragrafo l'ultima breve stagione della politica gli anni di Craxi
è un omaggio di cui si sono grata
Alla sue idee alla sua lungimiranza alla sua capacità di leggere il futuro io dico spesso Craxi è stato una Cassandra inascoltata
Non c'è nulla dei temi che lo ha affrontato ormai più di trent'anni fa che non siano ancora oggi i nodi non ci Solti non risolti nella storia del Paese
Italiani in quel momento trovavano un leader che gli dà la fiducia
Che sette scommettere sulla loro inventiva la capacità di produrre idee di realizzarle la volontà di conquista dei giovani
Un sistema produttivo di fatto di tante mi piccole medie imprese in grado di trainare il sistema economico italiano nel nome del made in Italy
E quindi
Quello trovavano e Craxi soprattutto rivendicare la rivendicato fino alla fine fino a quel famoso tre luglio del novantadue che cosa il primato dalla politica la sua capacità di governare il cambiamento
La sua capacità e di governare quindi fenomeni storici
E anche come dire di anticipare quello che poi verrà un altro sogno straziante sottotitolo
La fine traumatica della Prima Repubblica la perdita del primato della politica in favore di altri poteri finanza magistratura
La perdita della centralità dell'Italia che faceva seguito alla perdita del ruolo del sistema europeo sullo scenario internazionale
E alla fine
Del libro tardiva non strategia in cui tutti noi soffriamo e incredibilmente ne soffrono anche i giovani che quella stagione non hanno vissuto ma quella politica rimane la politica sostituite sostituita oggi da un mondo nuovo il nuovismo senza novità la velocità dei codici che ha ucciso la profondità dell'analisi
La semplificazione che non fa affrontare la complessità la polarizzazione predomina il confronto illusione che la Rete possa assolvere alla rappresentanza possa addirittura selezionare la classe dirigente politica
Cosa sono queste lo chiedo a voi se non novelle mitologie che hanno distorto la democrazia di questo
Grazie
A Stefania Craxi
Siamo la nostalgica tiene diciamo rappresentata nel nel post scriptum del volume no quando si parla dalla dal passaggio dal mito del miracolo economico quindi un Paese che cresce che essa competere al mito della rendita
Credo che ci sia poco da commentare su quest'ultima Mitologia che purtroppo sembra caratterizzare di molto i nostri tempi
Nel presentare te lo Stato voglio raccontare brevemente come è nata diciamo questa questo parterre de Rua
Consentitemi noi diciamo parlando di sé con Riccardo ma soprattutto anche con Giovanni sono volevamo chi si che le culture politiche di questo Paese abbia profonde ragioni cultura dice culture politiche fossero rappresentate anche bene
Quindi andando anche un po'a ritrovare queste culture politiche laddove hanno continuato a produrre dei figli benché radicati nel tempo nei vari ne va il schieramenti
E questo ce la posso anche un po'il problema di avere un contraltare visto il feroce attacco che i nostri autori e che Stefania ha ricordato anche rispetto a quella che la storia di un pezzo della sinistra ahi noi maggioritaria che ne ha caratterizzato il futuro prosegue abbiamo con scarso successo provato diciamo per problemi di agenda non peraltro ecco abbiamo provato a invitare quattro cinque personalità che sono sull'avviso meritevoli di poter discutere con i nostri ospiti
Al di provenienza della FedEx storia del Piece insomma l'agenda non ce l'ha consentito a cui intellettuale alcuni eletti però ce ne faremo no no no no no no no no no
Aveva detto ciò la dopo detto ciò insomma Stefania ben rappresenta quella che era il filone socialista Daniele tendenzialmente credo che posso essere considerato un liberale sincero e insomma ci siamo recati al tema esce ma cioè il moderno democristiano moderno interprete diciamo di questa tradizione che viene revocata e nella sua migliore fattispecie qual è quella proprio insomma richiamata di di De Gasperi qui insomma
Abbiamo pensato subito etere posato con il quale abbiamo condiviso lo dico pubblicamente una piacevole due-giorni questo diciannove gennaio ad Hammamet
E ci ha fatto conoscere una persona di grande cultura politica ma non solo e soprattutto anche insomma una persona gradevole piacevole che ci faceva coinvolgere in queste nostre riflessioni pubbliche quindi credo che era anche un po'il modo di rappresentare il perché e come abbiamo voluto costruire questa discussione che ha diciamo nesso interpreti un pensiero retroterra politico e culturale un background Chamot non secondario in ognuno di loro
Uno nove giorni anima oggi la
Con aggiunge Vito
Dopo
Ma si lancia
Bignami velocissimo ma molto molto preciso molto così coinvolgente così come ringrazio Stefania per
Anche come sempre la lucida sua analisi che naturalmente non manca mai di sottolineature
Pregnanti ecco mai banali
A il sulle sulle rendite credo che sulle mitologie delle rendite e credo che Daniele Capezzone ci intratterrà con uno una Sottile
Definizione su cosa pensa lui delle delle mitologie delle vendite sono curioso di ascoltarlo io tocco solo veramente due tre punti così che mi hanno colpito dove nel libro ma soprattutto anche nel nella riflessione che poi né seguita io credo che ogni popolo a sempre e alla ricerca dei punti di riferimento ogni identità nazionale o identità culturale cerca punti di riferimento
E e il nostro Paese che ha avuto alcuna storia così faticosa anche nella sua costruzione storia ogni paese c'ha la sua difficoltà ma la nostra non ricchi con la conosciamo sappiamo quanto è stata faticosa
Anche nell'ultimo secolo ma non solo nell'ultimo secolo sua costruzione ha sempre cercato punti di riferimento e lo ha cercato anche con un certo orgoglio di essere così nipoti di una grande tradizione quella di un grande impero quella di una grande una grande storia di una grande civiltà talmente sempre colpito quando si gira si gira il mondo Stefania lo ha fatto molto più di me
Quando anche vai in qualche Paese
Va in Iran metti dicono ma voi siete reti di una grande tradizione tocco Vai in Africa ma voi siete eredi di una grande tradizione tutti ci riconoscono questa grande tradizione siamo quelli che se lo riconoscono di meno
Non ci siamo quelli che sono riconoscono di meno questa nostra straordinaria eredità
E in questo o c'è un po'di di ricerca di punti di riferimento che ancor meno la nostra identità nazionale poi la nostra storia anche recente è stata fatta
Molto sulla ricerca divisioni all'interno del Paese
Perché da una parte c'è chi ha lavorato per unire dall'altra parte c'è chi ha lavorato lavora per dividere dividere vuol dire
Non solo non solo nella politica ma anche nell'economia le differenze nord-sud sono sono palesi sono evidenti sono il frutto di storia non sono frutto anche di presente sono solo frutto del passato sono frutto anche del presente
E io credo che questo in questo ci sia una una descrizione che dobbiamo dire accanto alle mitologie c'è sempre un filo di populismo c'è un collegamento diretto è strettissimo tra la ricerca di una di un di un mito e il e l'avvento l'alimentazione di un di un di un filone populista e il nostro parere paese populiste hanno fatto storia
Stefania lo diceva prima con riferimento stretto alla fine della Prima Repubblica dove il populismo acconsentito acconsentito una fine così drammatica di una
Di un pezzo di storia del nostro paese che è stato un pezzo di storia di successo del nostro Paese
Le da prima Repubblica è stata che andrebbe raccontata soprattutto penso ai giovani è stato una storia di successo del nostro Paese noi oggi abbiamo delle fondamenta solide che sono state costruite in quegli anni di da culture politiche che avevano una capacità di mettersi al servizio di una lettura complessa della società che nasceva dopo una dura contrapposizione e che l'hanno fatta con una personalità di grande di grande di grande di grande forza de Gasperi Craxi nel mezzo Degasperi Craxi ce ne sono stati tanti altri che hanno alimentato questa questa questa forza della della storia della prima
E io condivido anche la l'utilizzo della questione morale come
Strumento di discussione politica ma ne abbiamo viste solo quella del PC abbiamo visto l'ultima il grillismo nasce su una questione locale
Ma c'è sul nulla altro ma su una questione morale usata d'arte
E quella questione morale si sempre sugli angeli dispone eletti certi certi sono i figli sono i figli non so se più colti o meno colti però sono quelli e e e sono e su quella questione morale nasce sempre nella discussione sugli altri
Non c'è mai una analisi è una costruzione di un percorso che consenta di
Di mettere insieme i valori della società sui valori della società si costruisce un percorso si accomodi
Seconda cosa che volevo che volevo che volevo dire la voglio dire sull'Europa
Io penso che ci sia una che il nostro Paese si ancorato
Effettivamente questa lettura dell'Europa questa costruzione dell'Europa nel corso degli anni non so su questo però si è per definizione un male
Io penso che sia anche un bene nel senso che c'è una generazione
Io confidi che sono
Tra i venti e i trent'anni
C'è una generazione che vede l'Europa come casa sua succede come il la sua la sua naturale vocazione che non sono mai stati abituati tirare fuori dalle mie parti c'era lascia passare sul confine italo jugoslavo oltre che il passaporto
E non sono mai stati abituati tirar fuori nessun documento quando andavano in Austria in Pucillo degna
E adesso giù verso verso anche la Croazia non sono stati abituati a ci sono stati abituati a girare l'Europa comunità moneta qui si parla all'uso della forza dell'euro anche come ecco e penso che questo in questa la mitologia se vogliamo chiamarla mitologie sto sulla traccia siamo più mitologia positiva
Perché non c'è null'altro
A ha impedito sono
Leggo
No no così grazie forse no no questo non lo devono prendere anche la linea penso
Che c'è non c'è nessuna altra mitologia che ha un valore così positivo questa nostra storia e lo vediamo lo viviamo forse ancor più più oggi
In un contesto così complicato come quello quando poi successivo all'invasione dell'Ucraina
Cioè l'Europa e una mitologia positiva i miti non sono solo pm non sono hanno un'accezione positiva qui non si parla di crisi accezione negativa per definizione gamma citazione de hanno accezione più stia e io penso che su questo ne dovremmo costruire lavorare ancora molto di più
Anzi penso che il lavoro sull'Europa sia quello che appunto non deve essere semplicemente quello con c'è una certa parte politica anche da sinistra
Ha visto pensando che quando bisogna fare una cosa complicata e non si sa come spiegarla uno dice ce lo chiede l'Europa e quindi e così manovre di bilancio invece dire abbiamo bisogno lo facciamo per i nostri figli
Non sovraccaricare debito pubblico diciamo ce lo chiede l'Europa questo paradossalmente indebolito l'Europa non ha rafforzato l'Europa indebolito l'Europa agli occhi degli italiani
Chiudo
Dico
Perché siamo nel contingente l'accordo che l'Unione europea fatto con la Tunisia adesso
Tra naturalmente è stato bandito solo sui da dal dibattito pubblico sui temi dell'immigrazione ma l'accordo di grandissimo valore
Che consente all'Europa per la prima volta di fare tra per la prima volta soprattutto su una pressione italiana di fare un accordo positivo come un Paese africano che è perché naturalmente
I livelli di democrazia nei paesi se sono differenti a seconda della storia secondo della collocazione a secondo del sistema di governo noi dobbiamo essergli vicino per cercare di migliorare le condizioni di democrazia per migliorare le condizioni di vita della popolazione
Per migliorare le condizioni ma è stato un accordo positivo che acconsentì che mostra ancora una volta un volto utile dell'Europa
L'Italia sono ma non l'ho fatto niente ma neanche la Germania da sola avrebbe fatto niente e da questo punto di vista io penso che noi dovremmo collettiva ancora di più terza e ultima
E ultima e ultima cosa
La
La necessità di identificare delle sfide il futuro che
Ed identificare delle gli obiettivi da raggiungere
Che la politica dovrebbe interpretare di più non solo nel raccontare quello che accade ma nel descrivere dove si vuole arrivare
E il mito dovrebbe essere raccontato prima cioè dovremmo avere un obiettivo su cui portare anche il Paese avere delle cose su cui non ci si fa solo la lista dei problemi ma si lavorerà veramente sulla lista dell'identità che porta alle opportunità
E io penso che in questo la politica il mancata perché non ha saputo più trasmettere sono anni che la politica non riesce più a trasmettere un sogno rispetto una sfida grande rispetto al bisogno di un popolo di sentirsi unito
Su una sfida su un su un obiettivo
Non solo di sentirci unito all'identità linguistica appartenenza confini territoriali
Su questo probabilmente altri riescono a fare di più e meglio in giro per il mondo
Noi su questo non riusciamo a interpretarlo fino in fondo
Spesso la politica italiana e il più impegnato a cercare di elementi divisivi che gli elementi uniti
Se guardate
E difficile che il dibattito politico si concentri su quello che ci unisce anche negli obiettivi un'identità si costruisce quando anche la banalizzo maggioranze e opposizione trovano momenti di comunione
Non quando ci si sforza tutti i giorni dimostrare che ci sono nella Venezia adesso cene ma perché segue la tradizione
Però mi la comunicazione perché dopo non c'è solo la nella comunicazione gli elementi uniti ivi non vengono non diventano mai notizia
Gli elementi non non diventano mai notizia
Gli elementi di gli elementi di unità sono archiviati come cose non notiziabilità
Diventano notizia solo i momenti di frizione allora io penso se ne vogliamo mettere a servizio anche un lavoro di così di costruzione di un'identità più forte di appartenenza nostra
Che io non vi non li ho mai come identità nazionale commenta che diciamo
Mettete i muri ma semplicemente rafforza un percorso anche nei confronti dell'Europa su questo mi sembra dobbiamo avere la capacità di trovare meglio maniera più forte elementi significativi di comunione all'interno del nostro Paese compito che prova che ruba la politica compito che va anche all'informazione
Grazie a Ettore Rosato citato nel suo intervento un passaggio no spiegare un po'diciamo le ragioni di un certo europeismo sarà interessante anche un po'facciamo la d'Europa come mitologia positiva
Anche sentire un poi gli
Quindi l'autore in confusione anche visto e considerato che più che l'Europa mi sembra cogliere tra le righe di questo volume ce amo la l'europeismo dogmatico come mitologica ecco quindi anche qui sarebbe interessante un po'approfondire richiama in causa motore e la citazione anche l'attribuzione Europarlamento del debito pubblico e leggendo questo volume siccome proprio nella nella parte in cui dichiarava Stefania Craxi sul il tentativo l'ultimo tentativo di dignità della politica quindi attribuita Craxi ce anche proprio una riferimento al debito pubblico e ho subito pensato un articolo che è passato un po'diciamo molto bello di qualche giorno fa di Veneziani su Libero
In cui si parlava di Craxi parlava un po'tutto quanto e anche il loro uomo molto colto personalmente che apprezzo molto intellettuale non organico di complemento mantenuto il generale attribuiva a Craxi c'è un po'la responsabilità del debito pubblico
E ragion per cui prima di nell'organizzare questa questa serata ho voluto mettere di di prego direbbero di prende gol di diffondere un piccolo opuscolo che la Fondazione ha prodotto e si chiama i conti di Craxi
Che tra l'altro c'è vicino anche una bella pubblicazione fatta anche da Paola Sacchi qui presente qualche anno fa per maledizione che siamo e non lo stesso titolo senza che uno si occupa ciò modella parte della parabola discendente leader socialista mentre questo affronta quella che la questione diciamo
Di contesto e anche fattuale diciamo del debito pubblico Marcello Sorrentino anche qui ha scritto un bel libro su Craxi Ciampi morti
Craxi Ciampi Isma'per con in edizioni dove viene riaffrontato questo allora
Da allora siamo tutto a posto
Va bene cardinale no no no riprendiamo ordinatamente
No non è un problema e quindi diciamo vi invito a prendere questo questo volume e parlando poi proprio di Europa no nel costruire quest'iniziativa poi insomma ovviamente
Noi non volevamo il prezzo Molino liberale come si diceva una volta anche perché Giovanni Orsina diciamo rappresenta abbondantemente questa categoria ma abbiamo pensato liberale a tutto tondo intellettuale vero
Non Granico che sui temi che su questi temi ha scritto molto e non da oggi voglio ricordare che sulla mitologia europea sui rischi della costruzione europea che si andava prefigurando
Nei primi anni del del di inizio millennio Daniele Capezzone scrisse un libro ora vado a memoria euro agosto se non sbaglio e lo stesso tema delle alcuni temi che in questo volume vengono trattato penso alla questione delle privatizzazioni che l'autori gli attori definiscono furono avviati Depretis azioni sulla base di criteri sospesi tra l'appartenenza club e all'interesse di conventi colà
Anche qui ascritto Daniele in alcune sue in alcuni suoi passaggi in due volumi tre ultimo li ricordo
Edite per Piemme uno era se non sbaglio laccati laica laica sia e l'altro quello precedente doveva essere
Dove c'è un altro passaggio sono nella memoria di menti Comi mi perdoni è per una nuova destra mi perdonerai
Dove riprende anche la questione delle privatizzazioni quindi c'era una stretta assonanza con queste tematiche quindici sembrava doveroso coinvolgerlo in questa riflessione per diciamo anche sulla primogenitura pubblica che ha avuto su alcune riflessioni sull'Europa a diciamo
Attirandosi anche qualche qualche etichetta che non gli appartiene
Grazie di cuore sarò rapidissimo perché siamo tutti ansiosi di ascoltare d'autore
E quindi una premessa e tre veloci considerazioni
E non senza avere ringraziato la Fondazione Craxi gli organizzatori i relatori il prefatore questo volume impreziosito da una gemma che la prefazione del professor Sina l'autore che qui l'autore che ricordiamo io mi rendo conto di fare una cosa che tomba non esci insieme a e e il ritrovo è fuori però io vi consiglio di leggerlo il libro perché ora sento dire che saggia presentarli limitandosi alla sinossi della poltrona qual
Non è chic il signor Palmieri consiglio di leggerlo perché qualunque sia il vostro orientamento culturale imparerete molte cose visure Rete con una visione coraggiosa quelli che parlano bene dicono sfidante cercava in genere
E vi divertirete anche un sacco perché il libro attraversato
Accerto da molto disincanto ma anche da un disincanto sorridente si può essere disincantati senza essere i rabbiosi senza essere incassati anzi cercando arriverò tra poco a cui sto cercando di applicarsi a una realtà sociale e politica con spirito incoraggiare cercando di cogliere il meglio che c'è o il meno peggio che c'è e di valorizzarlo no anziché stare con la matita blu uova
Questo libro ne ha fatto godere mi ha fatto soffrire mi ha fatto pensare mi ha fatto godere non lo nego nella parte sulla rotonda
Ci voleva ero io io non ne posso più
Parlo danni della categoria degli euromissili vicino all'italiana sì Bela di questa grande ma Turci pensate al tipo perché adesso noi usciamo da vent'anni
In cui la discussione sull'Europa
Mi veniva fatta
Si invitava allegro lirico ineccepibile serio dotato di tutte le ragioni tutte le risposte eccetera poi si invitava Neuro s'fascista
Scalcinato impresentabile eroso eccetera
Ma basta
Venivano regolarmente cassate posizioni tengo RS magari di qualcuno che non aveva per formazione culturale alcuna ostilità preconcetta nei confronti della costruzione europea delle sue intenzioni ma che magari ne metteva in discussione
Alcune deviazioni alcuni errori metodologici alta
Ho puledro lirico ineccepibile oppure proprio sfasci sta impresentabile
Con naturalmente tutta una sceneggiata che era fatta era vogliamo far trionfare alle pollinico in eccepita insomma no abbiamo avuto vent'anni di firme autorevoli che facevano i barellieri di Jun che volevo ricordare gli occhi no cioè e usciva barcollante eccetera e sui giornali italiani ed europei ci si diceva che c'era un problema sciatica
Anzi
Quelli più anglofoni dicevano Salbiati che ha perché fa
Solamente
Che naturalmente come sapete soprattutto dopo pranzo lasciati dall'onda Trebbiano comunità regolabili in particolare nel dopo pranzo cioè la propria
E noi avevamo queste cose di firme autorevolissime che tuttora si ripresentano con la stessa faccia caccia un po'per scelta
Sciacca a parte ma come si è potuto per vent'anni
Discutere
Di una istituzione peraltro elementi migliori che Simoni altro aspetto della vita pubblica e ciò va a loro merito
Discendevano su ogni altro aspetto la necessità di uno scrutinio critico di un pensiero critico di non avere santuari di non avere donne poi invece praticamente è stato avremmo grazie giudice non hai risposto bene alla crisi finanziaria due mila otto due mila nove anche se veniva da Walter non hai risposto bene alla crisi greca non hai affrontato bene la crisi migratoria nel non è affrontato bene la crisi RAI Granelli allora e allora date c'è di più la arriva
Ineccepibile la Bonino della situazione dice ci vuole più Europa tutti accesso agevole non ha funzionato meditate ce n'è di più no ebbe vedi come Fila il ragionamento
Tutto questo sorrisi a parte nasce il cui lista una cosa che gli ha fatto godere grazie grazie di trovare avete rotto nel santuario una avete violato ventotto appunto Abu quello che
Nasce da un approccio di fondo
Che curvo per lui a molti di questi euro undici italiani non piacciono
Quindi e l'idea è quella che ci sono questi italiani sbagliati sì rozzi che l'hanno passata liscia che ora vanno gli educati possibilmente in francese in tedesco e che qualcuno deve loro insegnare la durezza dell'umanità
Facendogli pagare l'ICI questa questa cosa qua
Gol
Però questo libro e qui ammetterete ma la sincerità autocritica mi ha fatto anche soffrire perché
E invece si può essere
Martello essi può essere incudine qua i santi incudine e io sono uno di quelli che invece la mitologia risorgimentale lo salto subita quel fascino subito che iniquità untori
Mi hanno colpito nel vivo
Hanno naturalmente ragione gli autori nel descrivere con Civita
L'elemento coatto vorrei dire di regista della costruzione unitaria hanno ancora più ragione sottolineare non non lo si smette non lo si fa mai abbastanza loro l'hanno fatto molto bene nel sottolineare quanto sia stata sciupata
Degli delittuosa te vorrei dire un'opzione Cattaneo no quindi un'opzione federalista che riconoscesse le diversità sociali economiche geografiche culturali e antropologiche di una realtà diversa che non avesse diciamo l'obiettivo di imporre una innaturale uniformità e piuttosto riconoscesse invece delle diversità quindi hanno ragione dentro ciò non toglie qui però mi giustifico dal lettore
E insomma a me Cavour piace tanto ecco per tre
E soprattutto abbasso il livello che la conversazione io non tollero e chiedo pietà all'autore diciamo su questo c'è e giustifica
Io non tollero una cosa comunista qui ci vuole la cosa comunista che è quella di
Scientificamente cancellare in Italia liberale pre fascista
Questa cosa per la quale quando nasce l'Italia nasce nel mille novecentoquarantasei quarantotto con la Costituzione e meravigliosa agguanta la più bella del mondo giova prima no
è questa cosa qua io la trovo insopportabile e e da questo punto di vista mi perdonerà l'autore
Questa parte la la prima ma fatto godere quest'altra ma ho fatto soffrire ma è stato la sofferenza una sofferenza Benedetta bene
è il tema Oppenheim
Alla terza cosa la terza cosa che desidero di ha fatto correre ma fatto soffrire ma fatto riflettere perché questa cosa della mitologia
Forse l'elemento su cui dobbiamo applicarci di più che cosa ci dicono secondo me gli autori
Siamo alla mitologia chiama la narrazione chiamava relativa
Ma insomma c'è ormai un'attitudine di alcuni hanno misurarsi più con la realtà anzi
Ma costruire un'altra cosa
Altro che mentre America due italiani metri che c'entra in Italia
Tra anzi tra una fiction e la realtà mai scegliere la realtà sta asciugando la la mission viva narrazione no sciupi la narrazione questo è devastante come spiegano bene gli autori
Non solo perché di volta in volta
Ti metti di fronte a uno specchio deformante che utili ora chi trucca e poi tu conviene via e resta un volto mostruoso oppure ti peggiorerà e e non riconosci più test esso e di volta in volta Ovo un un un distorto complesso di superiorità o un ingiusto esagerato complesso di inferiorità chi genera una nevrosi politica e culturale
Ma se posso permettermi è ancora peggio perché
Oltre a rischio della fiction oltre al rischio della narrazione dell'antologia della realtà altra non a caso
Quelli che hanno quel tipo di approccio gli piace tanto l'altra italiano mai l'Italia se c'è sempre un'altra Italia da dov'è che quella quella reale gente sudata dalle trovato altre Italie
Dopo la cosa più grave e che i sostenitori di quell'approccio minimi cerchiamo di nobilitare
Vogliono batteria
Vogliono le piste né vogliono il sapere astratto teorico c'hanno già so sono tutti il MOSE discesi momentaneamente dovessi con le tavole della legge non rompe il coniglio questa è la cosa certo
A me pare che i due giganti citati positivamente nel testo
De Gasperi Craxi
Nutriti e quanto di idealità e divisioni profonde nutriti e quanto di idealità e divisioni profonde però abbiano saputo questo è ciò che mi pare gli autori ci dicano scegliere più che le piste
La fronda Six qua saggezza diciamo la la mattina al bar di chi
Cerca di percorso in termini induttivi empirici aggiustando a per approssimazioni successive e non una cosa deduttiva calato dall'alto da sopra eccetera questo a me pare un elemento su cui riflette oggi più che mai e io spero che presto il secondo volume di questo tipo anche come bus idea ai governanti di oggi ai migliori nello spirito costruttivo che proprio degli Autori
Se Toussaint chiamato a interpretare un tempo spezzettato liquido ultra frammentato
Voglio arrivare con letture regolette con le tue cose Precotto e contro i surgelati eccetera no per riavere la tua idealità degli sapere
Edoardo qual è la meta qual è il porto dove desideri approdare Marbella vedere poi la saggezza di aggiustare la rotta di correggere
Di provare di tentare di la L'Unità dell'arresto anziché la supponenza
Delle cisterne
Ci sono tante buone ragioni per leggere questo libro ed anche di più per ringraziare gli autori
Viene Capezzone
Ovviamente ha posto il tema che ci si è spesso interrogati no alla domanda la risposta è sempre stata più Europa non è mai mancata diciamo il passaggio successivo cioè quello chiedersi quale Europa e proprio per questa ragione credo che traendo un po'mi permetto indegnamente opporsi la sintesi del conclusione del suo intervento
E c'è questo rischio che assai diffuse che nel libro talvolta e che nel libro emerge Macchi talvolta non abbandona la politica diciamo la storia italiana di confondere realtà quei punta e la vicenda europea mi sembra di capire un po'anche da questi racconti come emerge dal volume
Come emerge anche un po'da tutti gli interventi tende è atteso negli ultimi vent'anni da Maastricht in poi a confondere la realtà con la volontà c'è una rappresentazione del mondo
Degli eletti a dirlo ottimati con la realtà del popolo due del popolo incolto incapace di decifrare
E questo ha chiamato in causa e chiamerebbe in causa una rilettura seria
Della postura con cui l'Italia affrontato questi anni che non è una vettura da consegnare esclusivamente agli storici ma è una lettura come diceva nello spirito costruttivo cala Capezzone
Che chiama in causa i governanti di oggi e di domani perché comprendeva procedura con la quale l'abbiamo affrontato in ultimi vent'anni può essere un momento di studi analisi riflessione necessari a mio avviso ma sicuramente utile
Anche per i meno ottimisti per affrontare molte delle sfide che si stagliano hanno sull'orizzonte a breve e a brevissimo
Ecco un un Paese che ha bisogno di eroi un Paese che ha bisogno di diciamo momenti molto di di di creare una sua narrativa mitologico usata non so se un Paese che ha un futuro questa è una mia riflessione e non so sicuramente sia un Paese che è in grado di trovare dei momenti condivisi con questo diciamo perplessità passo la parola alla nostra autore sottolineando in esclusivamente un elemento questo libro che si legge al merito di solo come diceva Daniele valletto non sfogliato marciamo reale aiutato in questo dalla sua scarsa nuvole
Però questa sua diciamo leggerezza di pagine che come abbiamo visto non corrisponde una leggerezza di pensiero
La potete constatare esclusivamente leggendo e vi prego di farlo in calce la bibliografia di riferimento c'è una breve biografia sarà significativa secondo me dovrebbe essere in quelle che una volta si chiamavano le scuole di partito diciamo nella fra Tokyo e quattro punto zero dei nostri tempi dovrebbero esserci amo dei volumi con cui una una persona che ha in animo di incaricarsi della vi della discarica sì della gestione della cosa pubblica di vivere la politica Chamorro in maniera più immersivo e più partecipata comunque dover con cui dovrebbe confrontarsi
Grazie
Grazie intanto
Presenti che con quarantaquattro gradi fuori hanno ancora diciamo l'eroismo ripresentarsi dette all'ascolto alla presentazione di un libretto grazie alla Fondazione
Che come diceva Stefania giustamente
E casalinga
E la mia casa e i la casa dove abbiamo opposto radici lontane e che rimangono a prescindere i momenti transeunte
Della politica che seguito qui c'è molto Milano se vuoi tornando a uno dei della il motivo della gel del libro dei punti di osservazione a cui faceva riferimento il mio amico Romano processo
Giovanni Orsina
Posizione sicuramente
Non c'è riformismo milanese
Cioè
Cattaneo Turati socialismo umanitario c'è dimensione localistica ben piantata in un sistema europeo c'è conoscenza di federalismo
Pure inseriti
In una dimensione nazionale ben definita che da Stefania
C'è il rapporto con la modernità
In cui Craxi estratto l'ultimo vero intente
Della Prima Repubblica italiana sicuramente per quanto mi riguarda
Dal dopoguerra ad oggi
Malgrado se senza nulla togliere a modernisti e fondatore di altri partiti e movimenti politici c'è rapporto fra modernità e passato faccia tra
Romana
Il la sua diciamo imperitura e immobile antichità e la spinta verso il futuro e questo l'abbiamo voluto significare
E non mi pare davvero di significare oggi in questa occasione qui dentro grazie grazie a voi
Con il Dinoi poi svolge da tempo da decenni attività funzioni e ruoli professionali politici istituzionali diversi
Ma nel filo rosso
Che attraversa nella storia
Di questo luogo delle persone
L'anno e lo gestiscono l'hanno creato originato e il figlio che prosegue nella vita politica e culturale nazionale rimane lo stesso e questo è un piccolissimo tentativo di omaggio che insieme ad Antonio Pilati fiancheggiatore
Della stessa scuola abbiamo voluto anche a tutti i costi anche forzando con provocazione alla lettura
Della storia italiana lasciare
Per iscritto e lasciare come piccolo omaggio ad alla nostra storia era nostra e alla Fondazione che prosegue
Craxi Milano riformismo
Storia ancora oggi difficile da tutelare
Come difficilissima pressoché impossibile
Difendersi dalla questione berlingueriana
In queste settimane di divertente occasioni intervistati linee
Recensioni più recensioni che in ditte
Presentazione
Fatte ho ricevuto piacevoli alloggi telefonate Gentili e educate
Tranne
E non potrà fare
Norme la sua faccio cognomi
Tranne due
Fattemi da due notti esponenti politici storici della sinistra comunista italiana
I quali comma altrettanto educazione
Ma comporta una certa violenza
Nella a fu determinate nell'affermazione che mi sono state rivolte sulla questione delle educazione rivolta al testo alla
Fondamenti diciamo il testo
Ma non sulla storia di Berlinguer su questo non si transige tutto
Non si transige sulla cosiddetta questione morale non si transige su quello che noi abbiamo volontariamente
Scritto definendo il Berlinguer lirismo prodromico al populismo
Comunque uno degli elementi del la post guerra italiana che ha contribuito a questo giammai
Questo è tuttora fuori o essere stato ecco chiesa
Quindi questi sono due cammei che volevo dare dal punto di vista il personale che dal punto di vista culturale cuntista esperienziale attorno alla Fondazione intorno a Craxi e
All'antica
A cui dedico queste due telefonate non particolarmente
Felici
Due puntualizzazioni velocissima prima che si spenga tutti quanti su questa in questa sala
Grazie intanto i relatori
Che hanno
Da Giovanni
A usata Daniele
Già dato un'amplissima diciamo informazione sul sul contenuto Nicola poi la l'Alletto vivisezionato
E preparato pillole molto precise ogni volta e quindi grazie veramente a voi due puntualizzazioni la prima è su mitologia nazionale mitologie operistica lungi da noi
A mettere
In
Crisi il concetto di unità nazionale
O mettere in crisi il concetto di Europa
La nuova categoria inserita
In questo breve testo alla categoria della Mitologia quindi della mitologia nazionale della mitologia operistica e la devianza
Delle due caratteristiche su cui ancora oggi poniamo disponiamo storia
Presente futuro speranze e lavoro
Brianza però
Che è stata fatta nei decenni ben descritta precedentemente
Prima soprattutto negli ultimi interventi Daniele anche con questa
Insomma capace
Mediatico interpretativa meravigliosa grande mestiere grande professione
Non non possiamo mi scaraventò
Onestamente quindi
Lasciamo patrioti sicuramente nel loro opposto che si sono ampiamente meritati nella storia
Lasciamo i madri dell'Europa che sono ampiamente meritati la libertà è l'unità europea però non possiamo no non
Sottolineare fortemente che da un certo punto in avanti tutto ciò assunto significati insopportabili ingiustificabili e che oggi ancora sono sotto sotto che soprattutto oggi
Sono sotto i nostri occhi
La dimensione europea attuale
Rovinosa come assolutamente impalpabile lì disarticolata e potremmo andare avanti con aggettivi Contini questo genere
è
Risultato tutto ciò e lo è ancor di più di fronte ad una
Temperatura bellica che dovrebbe chiamare
A recuperare i valori energie unitaria
Tutto ciò non ce la fa non ce la fa non ce la fa perché non regge non regge nella Costituzione che si è voluto costruire ex post negli ultimi venticinque anni
Tenuti insieme solo da un valore monetario dal Cormio
Ma non certamente dall'altro
Nucleo aggiungo un'altra cosa
Craxi definiva economia di carta
Tutto ciò che secondo lui
Non aveva attinenza alla realtà
Sociologi economisti politici analisti scrittori
Giornalisti sono andati avanti per anni anche nei nei nei tempi nei decenni passati come lo continuano a fare a raccontare storie
Che non hanno assume alcuna possibilità di posare i piedi per terra e analizzare e a toccare la realtà molto diversificata molto plurale della nostra nazione
Anche le imprese del continente europeo ma attorno sulla questione nazionale
Tuttora
Si prosegue in questo racconto assolutamente cartaceo
Economicamente cartaceo socialmente cartaceo culturalmente cartacce spiritualmente per certi aspetti anche cartaceo
Qui e difficile ritrovare un filo che possa per rimettere le cose a posto
Il dentifricio che uscito dal tubetto sarà molto più complicato a riportarlo dentro e a rimettere in fila una realtà e quindi una condizione anche
Civico politica unitaria comunitaria capace di lavorare per una costruzione di un pensiero di un progetto unitario realmente aderente alla realtà
Chiudo con nuova un un auspicio in questi giorni di di di divertenti incontri e di dibattiti fatti con persone
Molto diverso
L'uno dall'altro con storica
Politiche e culturali lontanissime fra di loro
L'ha anche capitoli che liberali socialiste postfascista
Federaliste secessioniste tutti onesti
Se
Il giovane è stato cantore il cognome
Presente in tutte quasi sempre in queste iniziative perché siamo a coppia di fatto consistente questo immigrato
Significa che forse
Un qualcosa di naturale di prepolitico sicuramente di pre partitico
Che reale sentimento salì parto di riflessione su ciò che si è sbagliato e su ciò che il benessere ha rimesso a posto qual mente cioè
Ha anche o mi mi Milan ciò per qualche istante nessuno in questo tavolo l'ha fatto anche se ci sono politici attivi e io non lo sono per niente
Quindi magari mi permetto di farlo senza nessun problema
Noto che esistono nelle premesse poi andremo a vedere come finirà il film è un film lungo prima puntata una serie
Di cui dobbiamo ancora vedere
La la prima siamo vera puntata noto però delle premesse nella rottura dei tabù
Di alcune mitologie nel tentativo di rottura del punto croce complicato confuso raffazzonato avvolto puramente istintivo
Ma no otto chi l'azione governativa attuale potrebbe essere
Raccogliendo strada facendo anche maggior respiro maggiore larghezza
Accogliendo pensieri che noi nel nostro piccoli tavoli
Di presentazione del libro abbiamo colto
Una possibile
Speranza di revisione
Del
Dimensione della citazione della posizione culturale e politica in cui questo Paese da troppi anni sia
A Renato
Io finisco qui ringrazio tutti
Grazie tutti
Con questo messaggio che ricorda molto l'ottimismo della volontà
Come se mi lascio a me stesso il pessimismo della ragione dei ringrazio
Per aver partecipato ringrazio ancora radio radicale per aver seguito e disporre diffondere questi lavori e qui l'appuntamento alla prossima iniziativa e buona estate