Meeting di Rimini 2023 - Europa degli Stati o Europa delle regioni?

Buonasera allora benvenuti a questa nostra a questo nostro incontro sul tema Europa degli Stati o Europa delle Regioni
Per aprire l'incontro proporrei subito in apertura di dar la parola al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che purtroppo non è potuto intervenire di persona ma ci ha mandato un breve video perché impegnato nel funerale per Carletto Mazzone
Ad Ascoli e quindi proporrei di ascolta subito questo suo saluto che già ci consente di entrare un po'nel tema che vogliamo affrontare col graditissimi ospiti che poi vi presenterò prego il video del presidente Acquaroli
Buon pomeriggio a tutti voi ma saluto gli organizzatori alla unità del meeting tutti i rappresentanti di istituzioni che sono presenti oggi il calendario prevedeva anche la mia Sestola purtroppo causa della scomparsa di Carletto Mazzone mi sono i funerali ad Ascoli Piceno
E un po'troppo mantenere fede all'impegno a rinvenire asserendo un'occasione molto importante in un tema molto interessante quello si sta per trattare sarebbe dotato oggi che reso conto legame istintivi gli importanti d'Europa da una parte fuori dall'altra
Come leader garantire una crescita in una simbiosi in una reciproca collaborazione che possa metterci in condizioni di restare competitivi e soprattutto di saper affrontare le sfide è chiaro che un tema che credo sopra nevralgico centrali nei prossimi mesi nei prossimi anni per le riforme non solo per le riforme per la necessità di garantire all'Europa una assetto che sia in grado di poter deve dire il nostro vecchio continente tornare ad essere protagonista competitivo da una parte e dall'altra parte con frangisole in realtà Cardini non solo alla democrazia ma soprattutto alla capacità che c'è data anche dalla storia una eredità importante di essere all'altezza del nostro ordinario passa in questo senso purtroppo uno governasse del presente di persona coniugare gli hanno dato luogo all'ora lavoro della nuova costituzione della giornata sperando di avere perso un'occasione illuderci vedere per confrontarci sistemi sempre molto interessanti e importanti e soprattutto per poter se decide sempre di una leale collaborazione culturale istituzionale che possa essere foriera di un futuro importante per il nostro Paese
Ringrazio al nome di tutti noi il presidente corale che debbo dire è un è un ospite frequente del meeting è un amico direi del del del della nostra manifestazione
E quindi ci ha tenuto comunque a essere presente ad aprire un po'il dialogo che vorremmo fare questa sera dialogo come dicevo che avrà per tema questa relazione
L'Europa e le regioni o meglio l'Europa Europa degli Stati o Europa delle Regioni per affrontare questo tema
Abbiamo qui con noi questa sera le ringrazio particolarmente tre interlocutori di particolare spicco proprio per le responsabilità che hanno all'interno del sistema regionale di presento alla mia sinistra la avvocato dogma Donatella Tesei Presidente della Regione Umbria
Che ringrazio ovviamente la presenza nei limiti Mario Ottolina assessore all'urbanistica ambiente e cooperazione è anche vicepresidente dalla Mario Tonino mi scusi della provincia autonoma di Trento ha sulla mia sinistra la
Sergio Migliorini assessore regionale alle Attività produttive nella regione Friuli Venezia Giulia
Mi hanno raccomandato di non fermarmi al Friuli come avrei fatto perché la dizione esatta Friuli Venezia Giulia
Allora il meeting tutti tutti voi che che partecipate chi partecipa da tanto tempo chi partecipa anche da meno il mitico a nel suo DNA sia la dimensione regionalista che quella europeista sin dall'inizio
Il meeting nasce come dire un po'appassionato a a sviluppare quella quella idea iniziale che dentro la nostra Repubblica in nuce c'è sin dall'inizio a nostra Repubblica nasce avendo come due grandi dimensioni di di sviluppo il futuro della nostra Repubblica
Si sarebbe giocato questo era chiaro sin dall'inizio sin dalla dal quarantasei e quarantotto si sarebbe giocato su due grandi sfide una interna
Il regionalismo le regioni di fatto sono l'unica vera novità istituzionale la nostra Repubblica
Prima del fascismo ovviamente c'era lo stato c'erano le Province c'erano i Comuni la prima grande novità istituzionale che abbiamo introdotto sono state proprio le regioni era una grande scommessa
Ed era l'idea di radicare di più la Repubblica al suo interno valorizzando differenze e peculiarità storie capacità e dall'altra la grande apertura sovranazionale e quindi l'idea della partecipazione all'Europa alle o allego organizzazioni internazionali insomma la nostra Repubblica respirava con questi due grandi polmoni quello interno della valorizzazione del radicamento è quello esterno del rapporto col mondo
Mi veniva in mente un
Grande premio Nobel per la letteratura due mila sedici che Bob Dylan pochi ricordano questo premio Nobel per la letteratura
Il quale diceva quando il vento del cambiamento scuote bisogna vere radici profonde questo era un po'l'idea non radicare la Repubblica dentro i territori dentro le particolarità per poter
Per poter dialogare respira nel mondo ora
Bisogna ammettere che un po'entrambe queste direzioni e oggi vivono un momento delicato momento particolare sia la dimensione europea che la dimensione locale
E allora proprio per questo abbiamo scelto questo punto di vista che ci sembra quello giusto
L'Europa formalmente e un'organizzazione di Stati cioè di governi ci sono i ministri saluto gli ex ministri che ci sono in sala Simonetti i ministri partecipano alla alla costruzione del
Del de degli organismi il Consiglio europeo ha fatto di ministri quindi l'Europa formalmente nasce nasce come organizzazioni stati male Europa se prendiamo i temi di cui si occupa
Ambiente salute sviluppo economico agricoltura nel territorio tutti questi grandi temi su cui la la politica europea si fatto e sono temi che che che che si radicano dentro il territorio a che devono avere un'interlocuzione per questo abbiamo scelto questo punto di vista ce l'abbiamo
Vorremmo questa sera provare a capire come come vediamo l'Europa dalle regioni come vediamo l'Europa dal territorio
E e quindi io vorrei cominciare questo primo giro di di così di dialogo che vorremmo fare questa sera
Però innanzitutto partendo un po'dalla dalla situazione delle regioni qual è lo stato di salute delle regioni e dicevo le regioni sono nate con questa grandissima prospettiva che do dove potevano essere venti nuove palestre questa era l'idea dei costituenti in cui allenare una nuova classe politica rispetto a quella del quarantotto
Voleva essere un un'altra possibilità di fare azione pubblica che non fosse solo lo Stato liberale che era l'unica cosa che conoscevamo questa questa grande scommessa questa grande apertura sul sulla sul sul sul regionalismo a che punto è quali sono gli aspetti positivi presso le difficoltà prego presidente dice sì grazie innanzitutto Salus o
Calorosa questa platea sono molto felice di essere qui a questo al meeting non è il primo anno ormai qualche anno che il sonno sono ospite quest'anno sono molto felice perché finalmente la nostra regione dell'Umbria anche un proprio stende che poi si trova vicino alla mostra di Burri che un altro artista straordinario in cui l'Umbria sicuramente fa la sua parte con la mostra permanente di Città di Castello quindi sono molto felice
E poi tra l'altro si faceva riferimento al premio Nobel a Bob Dylan e quest'anno noi in Umbria in occasione dei cinquant'anni di Umbria jazz che abbiamo festeggiato a luglio è stato nostro ospite per cui diciamo che le coste
Ritornano tutte
Allora questo è un tema lui quello del regionalismo molto importante molto interessanti le regioni sicuramente sono tutte progettate alla difesa a tutela dei propri territori ma anche allo sviluppo economico che è fondamentale per contribuire allo sviluppo del Paese dell'Europa
Perché oggi è inscindibile con questa questa possibilità a questo punto di vista
Devo dire che c'è un organo che è quello della Conferenza delle Regioni
Dove tutte le Regioni partecipano affrontano tuttora seme una serie di temi tant'è vero che noi siamo soggetti a prestare l'intesa sui provvedimenti del Governo che naturalmente passano attraverso l'intesa con le regioni
E è una cosa importantissima e lì si vede in modo tangibile pur nella diversità e nella tutela che ciascuno di noi presidenti fa proprio o in questa in quel tavolo e non solo in quel tavolo
Tra la fine quella conferenza porta ad una sintesi
Che che un po'è la rappresentazione tangibile di quel rapporto di leale collaborazione istituzionale che sicuramente tra Regioni e Stato e ci deve essere sempre e comunque
Perché poi noi abbiamo assistito a noi continuiamo ad assistere anche a cambiamenti di natura politica a livello del Governo centrale io stessa che sono stata eletta nella fine due mila diciannove
Ho avuto a che fare con vari governi diversi
E quindi però il rapporto tra religioni e quello spirito di collaborazione leale collaborazione e cercare di trovare una sintesi
Capo alte presuppone anche qualche sacrificio di qualche interesse più localistico quindi più di carattere regionale rispetto tutelasse generale
Si arriva a questa sintesi quindi questo è un aspetto di straordinaria importanza che cosa dimostra
Dimostra che
Alle regioni
Sta a cuore il bene delle proprie comunità ma sono anche perfettamente consapevoli tutti e io lo devo dire per tutti i presidenti con cui collabora un rapporto anche
Anche su pur per punti di vista diversi può alla fine si arriva a trovare questa sintesi lo fanno con la consapevolezza che tutto questo deve giovare al sistema Paese che deve funzionare
E quindi noi facciamo parte di questo sistema
E poi questo sistema si proietta in Europa anche perché sapete bene che le Regioni sono destinatarie di risorse importanti che sono i fondi strutturali adesso inizia la nuova programmazione ventuno ventisette e sono abituate anche ad artisti a gestire risorse proprio per la programmazione che significa sviluppo economico sostenibile inclusione sociale insomma tutti quei temi che sono sicuramente molto rilevanti perché poi incidono direttamente sulle persone
E quindi è un insieme di situazioni diverse ma tutte molto molto connesse e anticipo anche un argomento che mi sta particolarmente a cuore Tour noi come Regione non tutte le regioni ma un gruppo di Regione fanno parte del Comitato delle Regioni a Bruxelles
E anche la nostra Regione anche lunga partecipa e fa parte di questo Comitato con comitato consultivo perché poi gli si esprimono indirizza i pareri
Però non abbiamo capacità di incidere sulla Commissione europea forse lì bisogna fare un salto in avanti
è molto importante che quel ruolo delle regioni proprio perché è certificato dall'essere uno opaco quindi
Il il le negazioni locali e quindi il regionalismo
Sarebbe molto importante è che quel luogo quel comitato regioni avesse maggiori poteri perché altrimenti risolvere il tutto semplicemente in pareti che non sono vincolanti oltretutto su argomenti che noi conosciamo molto bene
E che quindi potremmo essere di aiuto concreto anche per tante situazioni e tante questioni che vengono affrontati in Europa e sulle quali l'Europa legifera che poi diventano vincolanti anche per gli stati membri
E dove però il nostro ruolo soltanto consultivo e e non è così efficace ecco lì credo che sia necessaria a fare un'azione corale molto forte da parte anche degli Stati perché poi sono loro
Che siedono e fanno parte della Commissione europea
Proprio per dare un ruolo maggiore
E
Anche dal punto di vista proprio delle decisioni che si devono adottare perché io credo che sarebbe molto molto importante arrivare a questo peraltro nel
Torneremo è su questi aspetti diciamo di come si può io starei ancora in questa prima
Grazie presidente questa prima questo primo giro un posso sul sulla situazione delle regioni
Assessore al attività produttive al turismo ecco molti si chiedono ma il ruolo delle regioni
Nello sviluppo dell'economia c'è un ruolo qual è il ruolo effettivo che differenza può fare la Regione rispetto a a questa grande domanda di sviluppo che non abbiamo tutti perché sono tutti coinvolti in questo
Beh innanzitutto una sera a tutti fa davvero molto piacere vedere un'aura così gremita in queste caldissime giornate cara Presidente anch'io devo dire che sono particolarmente legato al meeting ormai sono sei anni che la Regione Friuli-Venezia Giulia grazie anche all'amico Lorenzo è qua presente in sala è presente
Con un proprio corner con agraria di ospitalità ma insomma in maniera in maniera in maniera importante
Un saluto ai crediti Issime e autorevolissimi ospiti
Che dire l'abbiamo provato abbiamo provato proprio l'importanza delle regioni e soprattutto la capacità che le stesse hanno di intervenire direttamente velocemente
E concretamente soprattutto per quanto riguarda le attività produttive e le imprese le famiglie il welfare il tempo l'abbiamo provato proprio durante la pandemia guardate
Parlo della Regione Friuli-Venezia Giulia che una Regione a statuto speciale mai noi abbiam proprio quest'anno festeggiato i sessant'anni di di specialità
Uno status di regione speciale abbiamo la fortuna di a vere la facoltà di legiferare determinate materie e di avere anche qualche soldino trattenuto una recasse regionale grazie alla cinese stiamo vivendo un momento
Pratico particolare dei grandi cambiamenti tono pandemia la guerra in Ucraina ahimè si sta un po'ridisegnando un po'tutti quelli che sono gli equilibri internazionali politici ma non solo politici anche anche economici questo di fatto porta e porterà perché appena iniziato abbiamo a mio avviso un processo di cambiamento a una rivisitazione anche di quelle che sono gli organismi istituzionali pesi degli stessi tante
Che agenda proprio quotidiana il fatto della Della ci sono diverse le sono ormai quasi tutte hanno chiesto il regionalismo delle differenze
L'autonomismo proprio della Regione io la vedo come una cosa assolutamente positivo qua non si tratta di mettere in contrapposizione regione a statuto speciale con Regioni ordinari no
Si tratta di sfruttare a mio avviso le potenzialità che questi gangli presente nel territorio le regioni hanno e chi meglio di un governatore conosce le necessità della propria regione
Dei propri cittadini dei propri imprenditore va bene allora io dico sfruttiamo
Ne abbiamo la fortuna che la Costituzione ci consente anche con l'articolo se numero centosedici di poter intervenire in tal senso
E ci sono dei procedimenti indubbiamente non semplice già da un po'presidente mi corregga se sbaglio un po'di tempo che ci sta lavorando sopra tra definizione di quelle che sono le regole d'ingaggio perché poi alla fine non è tanto il cosa
Può provvedere come competenze la l'autonomia ma la distribuzione alla fine alla fine la santa mi del danaro la capacità quanti soldi pubblici serviranno al fine di garantire quelle che sono le
Le prestazioni essenziali necessari per ogni singola regione quindi io credo anch'io vedo io ho la fortuna di essere di far parte la squadra di governatore Federica che il presidente proprio della Commissione
De della conferenza si delle delle delle regioni
E devo dire che tra le regioni non c'è conflittualità anzi c'è grande collaborazione cioè come diceva il presidente magari si parte con delle e necessità diverso il modo di vedere anche diversi dove sia pure diverse però alla fine si trova sempre la sintesi
Con un unico obiettivo vale a dire quello di del bene dei cittadini quello noi dobbiamo dobbiamo e poi ecco se si riuscisse spero quanto prima io sono umana tifoso dell'autonomismo
Se si riuscisse davvero a far sì che le regioni italiane riuscisse ad avere maggior autonomia maggiore forza maggiore potere di spesa maggiore potere decisionale
Riuscirà e fa una cosa molto semplice quello di rispondere più velocemente alle esigenze dei cittadini
Quante volte ci è capitato di aver dell'eccellente le necessità immediate come regioni e trovarci incagliati a livello ministeriale te
Tante volte parlo di ambiente per esempio ma non solo sanità discutiamone
Anche lì anche le ragioni attenzione poiché al momento storico dove anche per quanto riguarda le regioni a statuto speciale come la ragione magari un qualcosina dovrebbero incominciare a modificare noi abbiamo i faccio questo esempio parlano di sanità noi abbiamo la ci pagano la sanità ok
C'era poi ampolle casse regionali
Però il paradosso quale che tu non puoi darti delle regole Twice deve sottostare alle regole nazionali ed è corretto ci mancherebbe altro però capite che c'è un qualcosa che va cambiato per un altro esempio per la scuola
L'autonomia per quanto riguarda la gestione dell'istruzione delle scuole
Quindi il momento assolutamente propizio adesso sta a noi tutti quanti coglierlo e soprattutto come dire sconfiggere
Quelli che ci vogliono mettere in testa che l'autonomismo significa aumentare la conflittualità tra Regione no significa aumentarla potenzialità inespressa ancora in taluni casi che molte Regioni hanno
Io starei proprio su questo tema del momento propizio no questo momento sicuramente un momento decisivo in cui il futuro dell'autonomismo si gioca sicuramente provincia di Trento è uno degli esempi forse uno di quelli più storicamente anche uno dei primi nodi questa idea di un regionalismo non tutto uguale più regionalismo che può avere velocità diverse alla paura diciamo al timore di chi dice ma a spingere sul regionalismo differenziato o riconoscere questa differenza vuol dire rompere un vincolo di unità o di trattamento uguale
Cosa possiamo rispondere qual è l'esperienza concreta no di questi di questi anni che che che come anche vice presidente poi della provincia ci può testimoniare
Bene innanzitutto grazie anche da parte mia un caloroso saluto alla platea buon pomeriggio a tutti
E i complimenti agli organizzatori il Trentino da tanti anni partecipa anche con un solo spendere perché ci crede innanzitutto
Ma perché crediamo che questi momenti di confronto siano importanti siano significativi e lo sarà sicuramente anche quest'anno cominciare dei temi che stiamo trattando la provincia autonoma di Trento danni ha un ruolo all'interno del proprio territorio con con riconoscimento famoso di onorevole De Gasperi Gruber del quarantasei che ci ha permesso di avere due province autonome Trento e Bolzano
E credo che in questi anni abbiamo dimostrato con i fatti concreti che questa è la strada giusta l'abbiamo ben interpretata e non poteva essere diversamente
Perché le forme di autogoverno devono mettere nelle condizioni innanzitutto i cittadini di quel territorio di sentirsi protagonisti attraverso le persone attraverso gli amministratori che ogni cinque anni vengono eletti e che devono interpretare bene questo questo ruolo
Noi siamo favorevoli a quello che abbiamo appena anche sentito dai colleghi di favorire questa autonomia differenziata perché non farò altro che per mettere anche alle altre Regioni di sviluppare forme di autogoverno con delle competenze che devono essere garantite importanti perché solo i territori
Solo gli amministratori che conoscono bene quelle realtà possono incidere e possono fare la differenza
Io vi dico che ad esempio su alcuni temi che noi in questo momento non abbiamo la competenza perché ancora statale
Conteremo che se si completerà questo percorso iniziato da questo governo per quanto riguarda l'autonomia differenziata altre competenze potrebbero essere garantite anche alle Province alle regioni ad autonomia speciale Imeri periscono quella mi riferisco a quella Bien tale che citavo poc'anzi il collega
Su questi temi oggi invece sentiamo i cittadini lamentano un'ala
Una annullamento una lamentela da fare anche nei confronti nostri ma che a volte siamo impotenti e mi riferisco in modo particolare ad esempio alla gestione dei grandi carnivori che sappiamo essere un tema questo
Che le regioni i territori di montagna e non solo in questo momento hanno dei grossi problemi ecco quindi che lavorare in questa direzione
Per mettere queste esperienze che le province autonome le regioni autonome hanno garantito in questi anni
Essere sufficiente controllare verificare quanto è stato fatto quale sviluppo economico è stato garantito all'interno di quei territori perché perché lì la responsabilità è maggiore ognuno sente di poter dare di poter essere e di poter incidere all'interno dei territori stessi per favorire le giuste ricadute
Per fare aumentare ma per fare ma per mettere a ognuno ogni singolo cittadino di poter essere protagonista a vario titolo
Quando invece c'è una centralità quando determinate competenze vengono gestite dallo Stato vediamo benissimo poi le difficoltà che si incontrano e queste oggi credo che sia arrivato il momento per poterle superare questo è il contributo che voglio portare io oggi a questa platea ma per dire che la direzione giusta è sicuramente quella perché fino in fondo ci sarà maggior responsabilità per far crescere finì in fondo quella regione
Grazie allora sì possiamo fare un applauso diciamo stabilmente
Cumulativo allora mi pare che da questo primo giro di risposte sia emersa questa questo grande argomenti che c'è dietro il regionalismo che è la valorizzazione della responsabilità del legame stretto tra cittadino e funzione quanto più si sale di livello nelle istituzioni pubbliche tanto più si rischia di perdere questa responsabilità e quindi c'è sicuramente questa spinta allora mi chiedo venendo al tema del nostro incontro che l'Europa l'Europa
Nel rapporto con le regioni aiuta
Questa presa di responsabilità o certe volte
L'accusa è sembra che sia un'altra forma di centralizzazione una forma di di centralizzazione superiore
Oppure
In questi anni l'esperienza non solo della presenza dentro il Comitatone la parte consultiva che abbiamo già sentito la presidente
Può essere molto migliorata insomma è una preside è una presenza abbastanza consultiva in questa fase no ma dico in generale l'esperienza di questi anni il rapporto con l'Europa euro è un rapporto positivo
Che aumenta le possibilità oppure è un è una forma di come dire
Anche di condizionamento no nel nell'esercizio delle proprie funzioni come che bilancio diamo di questo rapporto regioni euro
Allora il tema che ho appena illustrato prima io credo che sia un tema molto rilevante perché se vogliamo essere partecipi fino in fondo dobbiamo avere la possibilità anche in qualche modo di incidere sulle scelte dell'Europa perché poi e Europa e le scelte che fa l'Europa ricadono direttamente sui singoli cittadini europei anche attraverso non solo lo Stato ma di regioni in particolare pensate
Anche alle adesso abbiamo due temi importanti uno lo avevo detto prima anche alla nuova programmazione europea
Ci sono risorse che sono proprio destinate no anche alle Regioni per lo sviluppo economico e quant'altro però S. indiano e fissano delle linee no che dobbiamo necessariamente seguire su per raggiungere determinati obiettivi
Ma c'è anche tutta il discorso del PM RR
Quella questa un altro tema importante perché il Pnr NR è una risposta che l'Europa da alla pandemia che ha interessato naturalmente tutti i Paesi e quindi una parte la gran parte delle risorse sono a prestito una parte anche a fondo perduto e fissa le azioni no poiché quelli che sono le cosiddette missioni
E allora anche lì noi lo Stato italiano attraverso i vari governi lo ha ratificato no questo questo accordo che poi va ad incidere sulle regioni e sui su cittadini
Tra l'altro in questo caso in particolare il Pnr
Per non vede il protagonismo delle regioni
Che forse a qualcuno sfugge ma ve lo spiego il tutto centralizzato
Prima elemento centralizzato quindi è il governo lo Stato centrale che gestisce le risorse soltanto di una piccola parte le regioni sono enti attuatori
Ma non hanno partecipato alla decisioni alle scelte ardore de indirizzare meglio le risorse perché questo è quello che si è verificato
E una parte di progetti sono diretti vanno direttamente ai Comuni e agli enti locali
E questo è un tema che va molto approfondite bisogna stare molto attenti io ho avuto modo proprio e anche noi come Conferenza delle Regioni l'abbiamo sollevato più volte
Però alla fine vuoi perché si sono succeduti vari governi si è arrivati ad avere i tempi stretti per cui dopo bisogna andare avanti oggi si parla di rimodulazione come sapete bene di alcune risorse alcuni spostamenti perché diventano incompatibili e per raggiungere gli obiettivi del due mila ventisei dove dobbiamo per forza aver realizzato le opere
Però vedete Italia un paese ma credo anche in genere in Europa ma insomma noi abbiamo la caratterizzazione siamo il paese dei tanti campanili dei tanti comuni anche molto piccoli
E a vere queste risorse dirette e quindi partecipare a bandi del Pnr R. direttamente come comuni non è che tutti hanno la struttura la capacità per poter intercettare queste risorse e fare progetti irrealizzabili scaricarli a terra come si dice entro tempi tratto molto ristretti
E questo diventa un problema di realizzazione
Se avessimo avuto la possibilità
Pur rapper seguendo quegli obiettivi che sono le cosiddette missioni del Pnr R per esempio d'Europa deriva piuttosto che la salute che poi voglio dire voglio tornare anche lì
E una serie di altre cose magari passando attraverso la regione che poteva essere il coordinamento dei propri comuni e degli enti locali io sono convinta che avremmo fatto un lavoro sicuramente
Molto più efficace migliori avremmo messe in condizione tutti di potere
Progettare cantierare quindi realizzare i progetti del PM RR alcuni sono sicuramente di livello nazionale pensiamo alle infrastrutture
Piuttosto che altri no commissioni che sono sicuramente strade però poi la declinazione territoriale importante
E questo purtroppo non c'è
Perché non si ha voluti ascoltare questo lo devo dire le regioni perché la invece abbiamo fatto una battaglia abbiamo detto a tutti che era importante cambiare il sistema e renderlo e rendere regione invece maggiormente protagoniste proprio nella individuazione delle finalità dei progetti e poi la successiva realizzazione questo è un tema di grande importanza invece è una minima parte quella che noi gestiamo e attuiamo sanno solo enti attuatori come Regione
L'altro tema e che su questo le Regioni invece hanno perfettamente presente e secondo me dovrebbe essere anche oggetto di ulteriore
Diciamo rafforzamento
è quello che è vero che le Regioni rappresentare i singoli territori
Però delle regioni insieme rappresentano il pattista ma paese
Alcune Regioni e le varie aree del territorio del sistema Paese rappresenta hanno interessi più generali che concorrono all'interesse nazionale e quindi a quello europeo perché poi tutto in qualche modo legato io per esempio che rappresento una regione piccola dell'Italia centrale
Pongo sto ponendo lo stiamo facendo anche mi dispiace che oggi non c'è il Presidente Acquaroli perché con lui e non solo colui stiamo portando avanti anche un lavoro
Che ci veda protagonisti come fascia centrale dell'Italia perché vedete un altro tema che avete sentito molto importante rilevante che peraltro
è quello che intende perseguire anche a livello generale la realizzazione del piano nazionale di riprese resilienza
è quello del riequilibrio territoriale
Quindi si parla di riequilibrio territoriale tra Nord e Sud
Scusate io ritengo che sia sbagliato
Noi dobbiamo puntare alle equilibrio territoriale ma che riguarda il sistema Paese
Perché separi passiamo sempre una parte del Paese che è quello dell'Italia centrale della fascia appenninica non abbiamo perseguito risultato questo paese viaggerà sempre a due o a tre velocità
Inutile che pensiamo di potenziare in maniera importante le infrastrutture del Nord OIGA legamenti col Sud e poi ci dimentichiamo che c'è una fascia appenninica che non solo ha problemi
De legati al terremoto credo che sia conosciuta ho ricordato da tutti il terremoto del due mila sedici
La basilica di San Benedetto che fortunatamente invece grazie a una ripresa importante finalmente tra ricostruzione post sisma due mila sedici
A sta togliendo l'impalcatura e quindi ecco mi riferisco porto l'esempio di Norcia San Benedetto perché non a caso ammetto anche patrono d'Europa quindi rimaniamo in c'è ma anche lì anche lì però questa parte di viale centrale
è fondamentale quindi pensare al sistema di infrastrutture e sviluppo economico le nostre i centri di ricerca le università
E noi stiamo facendo un lavoro come Italia centrale di mettere insieme anche l'università sia per portare avanti progetti e piani RR mai insieme proprio per valutate le caratteristiche di queste aree del territorio poterle sviluppare Elisa ci possono essere quindi gli argomenti da approfondire
Sono molti e invito tutti a fare attenzione su piani arrivare perché a volte se ne parla troppo con troppa superficialità i problemi sono ci sono sono molti vanno affrontati in modo serio però ecco diciamo che qualche soluzione ci poteva essere e non è stata presa in considerazione
Certo grazie stando nei nei tempi che abbiamo perché sennò non riusciamo a completare
Quindi questo tira in ballo anche un po'il rapporto con lo Stato centrale perché è evidente che il Pnr R. abbiamo sentito bene è stato strutturato in questo modo molto centrale
Eppure poi la realizzazione passa dagli enti locali dalle regioni come una sfida come a che punto siamo
Ma non è una sfida guardate proprio parlando del Pnr era il classico esempio di come non devono essere fatte le cose
E nere col conte due a come dire omologato una una follia cioè il by passare le regioni
Ma come fai a bypassare chi di fatto a il termometro al polso delle cose che davvero servono il risultato oggi lo vediamo siamo sì a rimodulare però mi permetto di dire l'otto per cento sedici miliardi vale a dire nulla
Pannicelli freschi proprio fan finta di ma non cambierà nulla
E poi risultato quale sarà qua non si trattasse sono più bravo io se duraturo se dura no le cose riusciremo a farle sì o no
è inutile fare dei crono programmi di intervento quando saprai benissimo che non riuscirà a portarli a termine certe cose si nel minori le più grandi con le regole del gioco vi sono ora sarà in grado di dubito allora capite bene quando ci sono risorse così importanti come quelle che l'Europa ha messo a disposizione
Dei Paesi e l'Italia è una di quelle che ne ha beneficiato probabilmente che ne beneficerà di più
E forse è il caso di un coinvolgimento totale parlando prima delle regioni da presidente diceva non bisogna parlare di competizione tra nord e su condivido a scuola di calcio è fatta da undici giocatori
Dove tutti questi undici giocatori giocano all'interno della medesima squadra con dei ruoli diversi ci mancherebbe altro però tutti all'interno dalla stessa squadra questo deve valere anche per il sistema Paese Italia
Altrimenti sarebbe rischiamo di perdere la partita ancora prima di iniziare pratici sono delle sfide da qua ai prossimi anni fondamentali e così mi allaccio anche al concetto d'Europa
Delle sfide fondamentali l'ho detto prima parlando delle regioni e i cambiamenti e poi epocali che stiamo vivendo
Son sotto gli occhi di tutti e non li abbiamo più visti ancora
Completamente perché il riposizionamento delle grandi potenze si sta facendo ora nasceranno nuove grandi potenze che ancora non ci sono allora
Prendiamo facciamo esercizio molto semplice un mappamondo o una cartina geografica guardiamo le dimensioni dell'Italia rispetto al mondo e guardiamo le dimensioni dell'Europa rispetto al mondo piccoli
Allora capite bene cioè se no non vogliamo continuare ad essere ciò scusate se sono critico ma tra di noi la cosa dobbiamo dircelo perché raccontarci sempre la bella storia araba la fiaba non serve a nessuno
Se noi continuiamo a vogliamo continuare ad essere quello che oggi siamo cioè il vaso di coccio
E dobbiamo continuare a mantenere le regole del gioco attuali
Dell'Europa
E dove I l Europa matrigna
Che punisce
Distratti che fa i controlli sui conti finanza a decidere se le arance devono essere vendute da una parte o vendute dall'altra
Piuttosto che l'ambiente se poi scava non può scavare o Lorusso se lo puoi ok
Ma con queste regole quando va indicata nessuna parte
E non farmi in Europa così come non serve a nulla non serve a nulla
Allora bisogna avere il coraggio facile a dirsi difficile a farsi vedere poi ci son tanti stati tante cultura tante posizione però ci doveva provare nella vita o propri o propri creare gli stati i veri Stati Uniti d'Europa
Con una presidente vero con un Governo vero dove non ci si occupi solo sul come distribuire le mele ora arance ma si comincia a parlare di una politica è dette
Per l'estero Frera una politica unica della difesa guardate che figuraccia stiamo facendo vado un po'fuori tema però ci tengo a dirlo con la quale non crea uno fa una cosa un fan altra uno dice sì uno dice no uno dice il calcio uno dice
Non funziona è chiaro che poi tu sarai escluso da quelle che saranno le scelte strategiche globali che riguarderanno gli stati membri della nostra della nostra Europa
Allora bisogna avere come sono quei tempi ma io sono abbastanza bravo
E bisogna avere il coraggio di osare con delle ricadute poi anche verso le Regioni dove anche lì più amaro insegnato una cosa
Più la catena è corta più è facile intervenire efficacemente se tu crei una catena troppo lunga Europa
è stato regioni enti locali non è stato il più fuori o meglio ne salti fuori ma intanto il tempo passa allora non troverai nessuno scandalo con al di là delle dei delle commissioni che sono per l'amor del cielo assolutamente importante ma la possibilità di interloquire direttamente uno per ragioni
E dunque successiva crediamo gli applausi tutti in fondo così Walter risparmiamo tempo
Qual è il punto di vista cioè allora questo rapporto con l'Europa abbiamo sentito tutte le criticità che ci sono un sistema di regolazione che certe volte soffoca invece che liberare risorse c'è troppa distanza
è un'opportunità ancora il sistema europeo quali sono denti che azioni che vengono da chi è poi sul territorio
Competenza sull'ambiente competenze che vedono nell'Europa propongo un riferimento importante cioè quale può essere il messaggio che viene di qui positivo costruttivo rispetto a alla riforma anche del sistema europeo
Ma innanzitutto delle opportunità molte opportunità e vantaggi dall'Europa ci sono appena stato detto per risorse del PM RR che sono arrivate che arriveranno sono importanti sono strategiche per garantire tutta una serie di investimenti
Che molte volte non erano stati fatti e di fronte a quello che è successo ancora di più c'è questa necessità e questo è sicuramente l'elemento positivo
Poi e condivido anch'io e l'Europa dovrebbe avere un ruolo diverso un ruolo politico
Chiedo che non sempre dimostra di avere il messaggio portato ieri in occasione dell'apertura dalla presidente della Cei cardinale Zuppi credo che vada in quella direzione messaggio
Significativo che tutti auspichiamo di pace di fronte ad una guerra che nessuno di noi avrebbe voluto ma che continua a mietere vite e vite umane
E poi da un punto di vista economico tutti ne stiamo pagando le conseguenze perché questa è la realtà quindi bene ha fatto a lanciare questo messaggio
Però l'Europa per poter fare questo deve assolutamente rivedere anche questa impostazione ma soprattutto anche attraverso figure che possano vere un'autorevolezza quello che richiamare i poc'anzi tutt'che finora non c'è
Allora credo che dobbiamo partire da qui per dire cose provare quanto meno anche su alcuni temi come giustamente citava richiamando l'ambiente io dico
Visto
Che il prossimo anno ci sono le elezioni europee di fronte anche a quanto è successo in questi anni due anni di pandemia la guerra in Ucraina
Una crisi economica importante e significativa c'è tuttora cominciò ad un'inflazione che sta creando non pochi problemi dobbiamo provare a portare ognuno al suo titolo ognuno all'interno delle stesse Nazioni
Riprendo quello che dicevo prima tema dei grandi carnivori ma non è possibile che se non si va a modificare la direttiva abita del novantadue la quale diceva che quegli animali erano in estinzione e quindi
Era stata firmata con la convenzione che l'ha firmata anche l'Italia ricco oggi questo non è più possibile
Per certi versi la fortuna è che il problema oggi non è solo del Trentino delle regioni del Nord del nord dell'Italia di altre Regioni anche nazionale medica tutti quindi l'auspicio che possa
A rientrare nei programmi prossimo anno anche di questi temi perché diversamente non ne usciamo perché diversamente ci sarà uno spopolamento ancora maggiore nelle montagne
Io vengo da un territorio quello del Trentino che in questo momento cioè progettazione
Perché di fronte ad una morte
Di una persona Andrea Papi purtroppo abbiamo assistito da parte di molte persone che sono io dico sì una minoranza ma che hanno una voce oggi che definiscono quella non una persona ma un runner
E attribuiscono dei nomi a dei a degli orsi e dell'UPI c'è qualcosa che non funziona allora è più importante la vita di una persona
E più importante è quella di un animale OLAF questi temi
Dobbiamo riuscire a far ragionare l'Europa dobbiamo riuscire a far ragionare chi viene eletto in Europa l'altro tema riguarda le concessioni idroelettriche che sappiamo che l'Italia in modo particolare
Il nord Italia a delle concessioni a delle produzioni da dire di energia da fonte rinnovabile importante significativa
Noi dobbiamo andare in gara certo che ad esempio il ministro il primo ministro tra ali a suo tempo ha dovuto fare con la legge suo concorrenza proprio per poter incassare anche quelle risorse ma guarda caso le altre nazioni hanno tutto tutte prorogate di trenta quaranta anni queste cose non vanno bene e credo che debbano essere segnalate e oggi citata in opportunità l'occasione per dirlo
Grazie allora
Diciamo come come ci aspettavamo discutere di Europa con una classe politica che a diretto contatto con i territori con le domande delle persone con le esigenze citava insomma ci ci consente di avere un uno sguardo molto più realistico
Quando dicevo che il meeting nasce europeista e lo rimane vuol dire che quel sogno deve essere realistico deve essere condotto secondo le condizioni che lo che consentono di svilupparlo
L'Europa come superstato l'Europa come super regolatore non è il futuro
Il futuro invece di un soggetto capace di di favorire questo dialogo allora io l'ultimo e qui vi chiederò veramente una battuta un po'giornalistica perché i tempi sono un po'scivolati ma dei le tematiche lo richiedeva
Mettiti di quest'anno ha questo titolo che l'esistenza è un'amicizia inesauribile e sin dall'inizio lo richiamava il vicepresidente prima
Anche il cardinal supplì così come il messaggio di papa Francesco ha molto valorizzato questa idea dell'amicizia intesa non solo come il sentimento tra le persone
Ma proprio come amicizia sociale
Cioè come idea di collaborazione e di cooperazione di coesione
E allora io vi volevo proprio chiedere un una carrellata per chiudere questo nostro incontro che impressione di file titolo questo titolo sull'amicizia cioè questa idea noi abbiamo di fronte un modello che tende ad essere sempre sia sociale che istituzionale competitivo in cui tutti i soggetti debbono farsi la guerra e oggi purtroppo questo termine ovviamente ci C.C. colpisce tutti per molti motivi
Esisteva un'altra possibilità esiste la possibilità che già emergeva molto nelle vostre in quello che voi ci avete già detto che quell'invece di un modello cooperativo collaborativo diceva il presidente Acquarone nel suo messaggio la leale collaborazione
Ecco voi come come vedete la possibilità alla prospettiva
Dal vostro punto di vista questo bisogno di crescita
Che ruolo ha l'amicizia sociale che ruolo alla società civile la sussidiarietà il principio che tanto sta a cuore al Meeting quest'idea di non sostituirsi a quello che i cittadini io le formazioni sociali possono fare
Cioè in che in che modo vedete questo tema del meeting nel futuro come un un possibile contributo positivo
Riportiamo ringraziamo allora sarò velocissima credo che il tema sia non solo calzante ma è un obiettivo che dobbiamo necessariamente raggiungere io l'ho detto credo in tutti i miei interventi di prima l'ho messo quasi all'inizio del mio intervento perché lo stiamo se l'abbiamo sperimentato e lo continuiamo a sperimentare il rapporto tra Regioni che cosa significa
Ecco la diversità
Cioè chi ha responsabilità e ruoli di governo delle proprio territorio e quindi un rapporto molto diretto con le proprie comunità sa che quello viene prima di ogni cosa
Deve venire prima anche dei propri interessi personali
E anche dei propri interessi di parte partorire Banti parte politica quindi cercare di trovare in questo dialogo che deve essere e può essere anche a volte un dialogo che non ci vede tutta questa parte cioè
Anche altro perché noi abbiamo avuto affrontato alcune situazioni che lo sono state però poi cercare di tendere e di arrivare ad una sintesi nell'interesse generale e questo credo che sia importantissimo
E questa diversità che a volte non si percepisce perché non sia la possibilità di dialogare direttamente oggi l'abbiamo fatto con questa platea ma potevo farlo anche e dovremmo cercare di farlo anche con platee più ristrette ma cioè oggi questa una vetrina straordinaria
Ma dove alcune corse devono essere dette e devono essere oggetto di riflessione
Perché questo se questo accade come accade cui io sono convinta che eviteremo
Tanti luoghi comuni tante cose brutte che oggi si vedono si sentono scritte Corneille sociale con discredito senza approfondimenti senza capire quali sono i problemi veri e guardate
E concludo perché se no prendo troppo tempo
Riuscire a comunicare a far capire alla propria comunità che pur nelle difficoltà perché l'hanno dette prima i colleghi ne abbiamo avute tutte chi ha fatto questa legislatura il Comité due anni di colite hanno praticamente un mandato di cinque anni che è quello di un presidenti di regione di una Giunta regionale limitato a due anni e mezzo effettivi perché noi abbiamo dedicato due anni e mezzo AGES Comita salvare le nostre comunità
A a lavorare di notte e giorno e devo dire che questo so che Mattarella verrà concludere questo meeting ce lo ha riconosciuto espressamente ha ringraziato tre regioni se non ci fossero state le Regioni seppure con le difficoltà di quel momento forte questo Paese non avrebbe fatto quello che è stato fatto per salvare le persone per Pepe
Per affrontare una cosa che non conosceva nessuno e non l'abbiamo fatto e io ve lo dico in modo molto così amichevole e confidenziale
Io la notte stava in piedi e telefonava agli ospedali per sapere se ancora avevamo posti letto per ricoverare la gente
Quella sanità che ha reagito e ha fatto tanto oggi è sotto pressione perché no se salita sono tutte molto provate
E quindi qui c'è un bisogno di interventi importante so che vi era anche il ministro
E non lo stiamo facendo come regioni per far capire che ci vuole veramente un intervento forte perché la sanità deve essere di tutti deve essere pubblica deve garantire a tutti i servizi che oggi a fatica riusciamo a garantire proprio per tutte queste prove problemi quindi ragionare rapporto di amicizia
Tra i popoli tra le comunità è fondamentale
Perché solo così si possono risolvere insieme problemi complessi e quelli che stiamo affrontando oggi che affronteremo in futuro sono tutti problemi molto complessi quindi grazie per quest'anno opportunità di questa sera
Assessore telegrafica
Ma è una seduta anch'io ringrazio per la meravigliosa opportunità
Ma né per mi permetto di dire che il mittente proprio un esempio di cosa significa amicizia sussidiarietà solidarietà
Abbiamo visto questi padiglioni meravigliosamente allestiti abbiamo visto l'organizzazione abbiamo visto i tanti sorrisi di chi la grande educazione di chi c'era accolto tre mila giovani volontari quando vi racconto sta cosa ma viene la pelle d'oca questo è un esempio senza dire tante cose questo è l'esempio di amicizia e sussidiarietà
D'altronde vedete noi abbiamo avuto la fortuna
Penso quasi tanti di abbeverarci un po'al sapere di don Giussani e queste erano le cose che don Giussani ti insegnava parliamo più utili noi meno di io oggi noi purtroppo viviamo in un momento dove lì io imperversa c'è un egoismo di base
Che assolutamente dannoso la tecnologia ci ha aiutato anche in tal senso ahimè l'abbiam provato durante il Coni tutte queste riunioni che facevamo e ci guardavamo lì attraverso Simonetto
Non Tito che non ti hanno usi non non non allora ben vengano esibiva occasioni come il mittente lunga vita al metti nel lunga vita l'amicizia grazie
Vicepresidente del
Voglio confermare anch'io che innanzitutto le istituzioni vivono di amicizia
L'autonomia in modo particolare vuol dire vivere la vicinanza vivere la prossimità
Anche a me ha fatto molto piacere quando sono arrivato chi mi ha accompagnato chiesto alcuni numeri e m'ha detto siamo in tre mila volontari
Che questa settimana si dedicano all'organizzazione queste sono le cose belle
E che voglio confermare anch'io all'interno della mia
Provincia autonoma di Trento il mondo del volontariato è la risorsa più importante più bella
Dove oggi i giovani si sentono motivati
C'è chi sceglie di fare dice il vigile del fuoco chi sceglie di andare a lavorare alla Croce Rossa chi altri iniziative e credo che queste siano le cose che distinguono soprattutto quando ci sono delle difficoltà quando c'è la necessità di intervenire e di dare una mano a chi è in difficoltà l'abbiamo fatto con voi con il Friuli-Venezia Giulia recentemente l'abbiamo fatto con la Slovenia di fronte alla grande alluvione
L'abbiamo fatto mesi fa con la Romagna sono cosa che venga che si sentono che sono nel cuore delle persone che giornalmente interpretano quel modo giusto di far che che modo di far crescere se stessi ma un modo di far crescere una società di forte avesse una provincia di far crescere
Una Regione queste sono le cose belle
Che ci sono a livello nazionale di cui dobbiamo essere orgogliosi il meeting di questa settimana
Ne è una conferma quindi anche da parte mia un grazie per questo invito che mi avete fatto perché
Anche la voce della Provincia autonoma di Trento possa essere di stimolo ma soprattutto possa permettere ai cittadini comuni di lavorare
Giorno per giorno e stimolare chi ha la responsabilità e come dicevamo prima visto anche l'approssimarsi delle elezioni europee perché qualcosa
Possa cambiare nell'interesse dello Stato nell'interesse delle regioni e delle province autonome grazie
Grazie
Ringrazio il cuore ai nostri interlocutori lo scenario come ha Capital meeting è quello di un grande realismo abbiamo sentito
Responsabili della cosa pubblica estremamente responsabili estremamente attenti ai bisogni e alle domande reali delle proprie popolazioni e delle proprie comunità
Senza fare sconti a al sistema sia statale che sistema europeo e questo anch'io colgo l'occasione qui pubblicamente come meeting per associarmi al presidente Mattarella ringraziamento per quello che le regioni e le province autonome
Hanno fatto in questi anni ricordiamo il covi dell'impegno in prima linea del nostro sistema sanitario che è stato quello che ha consentito di risultati che abbiamo avuto e quindi anche l'appello all'attenzione a quello che sta succedendo
Dall'altra però vorrei chiudere su questa nota finale cioè c'è un mi sembra un punto e questo debbo dirlo per esperienza sono qui al meeting da tanto tempo modello tanti incontri
C'è questo tono della classe politica regionale e locale che è molto più collaborativo
Che è molto più consapevole che le istituzioni devono andare insieme che spesso nella classe politica nazionale non troviamo molto più litigiosa molto più cattiva tra di loro qui c'è una grande sensazione sensibilità anche alla collaborazione questo mi sembra una grande nota di speranza su cui vorrei chiudere ringraziare ancora la
Presidente tu sei assessore Bini La fissare
Chiudere rapidamente