Festa Nazionale dell'Unità 2023 - Agricoltura: i nuovo equilibri tra cambiamenti climatici e sostenibilità

Per noi è il padrone Gallery free diffusione credibilità allorché varietà merito alla salute diritto a vivere in un ambiente che non sia compromesso presente Enzo sottolinea dobbiamo attuale proiettando nel futuro
Un'Italia più democratica porta il tuo firma iscritti ad eventi sulla tua dichiarazione dei redditi il due per mille al Partito Democratico molti costano cento chi scegliete
Buona sera e buon pomeriggio a tutti e tutti grazie grazie sia chi è venuto ad ascoltarci in questo dibattito che ci sia chi ha commesso questo palco io sono Camilla da uniti europarlamentare e membro della Commissione agricoltura irresponsabile per le politiche agricole del partito democratico
Per questo abbiamo voluto dedicare uno dei dibattiti di questa festa il titolo di questa festa il nostro tempo
Anche inteso come tempo climatico e noi che ci occupiamo di agricoltura sappiamo quanto il clima e cambiamenti climatici intervengono nella nostra agricoltura e
Siamo qui a Ravenna la decisione della festa nazionale a Ravenna ormai lo sapete tutti
è quella di aver scelto uno dei luoghi più colpiti dalle alluvioni Di Maggio abbiamo qui con noi e l'assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia Romagna Stefano Vaccari della Commissione agricoltura della Camera dei deputati
Le associazioni cristiano Fini della scia Nicola
Bertinelli vicepresidente della Coldiretti Giovanna
Parmiggiani di Confagricoltura e poi abbiamo Déborah Peruzzi un aggio vane agricoltura Richet e poi abbiamo Simone Gamberini presidente di Legacoop che cosa cercheremo
Di fare
Il il più velocemente possibile perché è vero siamo tanti e cercheremo in questa ora che passeremo insieme di nonna annoiarvi
E cercheremo di capire quali sono i nuovi equilibri dell'agricoltura
Tra i cambiamenti climatici e la sostenibilità e io aggiungerei anche che cercheremo di farlo mettendo insieme in questo quadro anche l'Europa le linee che ci dà soprattutto dalla due mila e diciannove dal Greenville all'Europa per mitigare i cambiamenti climatici e lo faremo cercando anche di capire quale il ruolo invece della nostro paese di questa regione di questo territorio dell'agricoltura lo stato dell'arte dell'agricoltura ma anche il suo ruolo e la sua posizione in Europa io comincerei
Dalle associazioni di categoria lo faccio in ordine alfabetico così non non abbiamo nessun problema di scelta dei nomi e lo farei proprio chiedendo al loro che hanno con queste associazioni tanti agricoltori che ogni giorno hanno il rapporto con quella terra comunque il suolo e con quel clima che cambia
Parlando della lo stato dell'arte dell'agricoltura ma soprattutto se questa nostra agricoltura riesce
A stare al passo con quello che poi sono le politiche europee di questi ultimi anni cominciamo da Nicola Bertinelli dice presidente di Coldiretti
Grazie buonasera a tutte a tutti loro chiedo io un applauso
Grazie buona sera
Parliamo di agricoltura e a me piace sempre ricordare un dato che poche volte viene riportato nel due mila e ventidue le filiere agroalimentari italiane hanno fatturato seicentosette miliardi di euro
è il vi è il trentadue per cento del PD se poi considerate che un turista straniero ogni due
E un italiano ogni quattro fa il suo itinerario in Italia in funzione dell'agroalimentare dei territori e il turismo è circa il quindici per cento il PD questo Paese
Cerchiamo conto come l'agro alimentare italiano diventa un pilastro fondamentale per il Paese stesso
E le filiere agroalimentari italiane hanno alla base
La produzione agricola poi non voglio citare i sessanta miliardi VX porti centoventi miliardi Italian sounding comunque sono un segnale del fatto che quello che cibo italiano
Fuori dall'Italia viene evocato perché lo stile DbT italiano è visto come un punto centrale nella qualità della vita
Allora capiamo che l'agricoltura italiana è un asset centrale e dovremmo prenderci veramente cura
Perché purtroppo tante volte quello che si riscontra se perché l'agricoltura e in modo particolare l'allevamento all'interno dell'agricoltura sia il grande male se pensiamo a quello che era prima
Di copie d'il sentire comune legato ai tempi lo chiamavamo il buco dell'ozono oggi ci siamo evoluti sono i gas serra
Il grande responsabile delle miseria Serra erano gli allevamenti zootecnici c'è voluto un logo da un ci siamo dovuti fermare si sono fermate tutte le attività tranne una
La produzione del Civo perché doveva garantire il ciclo sugli scaffali per misurare per differenza all'impatto
Dell'agricoltura sull'emissione dei gas serra
E in Italia stiamo parlando di un numero variabile tra il sette e l'otto per cento con le industrie che contano CIA con quarantacinque per cento i trasporti un venticinque per cento allora dov'è il punto centrale
Del ragionamento l'agroalimentare per l'Italia un pilastro fondamentale
Ci si dovrebbe prendere cura
Del nostro agroalimentare purtroppo notiamo delle forze che va nella direzione opposta e a riguardo
Le politiche europee sono dal nostro punto di vista
Abbastanza
Criticabili nel senso che chi è contro
Al principio di produrre di più
Consumando meno cioè il concetto della sostenibilità sì ci pensiamo e a vere meno o input per ottenere la stessa quantità di output
Usare meno per ottenere di più chi è contrario a questo tipo di ragionamento penso nessuno ma nel momento in cui andiamo a demonizzare
Una categoria produttiva ripeto centrale per l'economia del nostro Paese penso che dobbiamo porci comunque una qualche questione
è centrale il tema della riduzione dei gas serra però non può essere l'Europa da sola che affronta questo tema quando abbiamo contenenti come l'India come la Cina come gli stessi Stati Uniti che sono i principali e Missori nel globo allora la grande paura che cosa è è che si vada sostanzialmente a deprimere un sistema produttivo
Di grandissima qualità perché non dimentichiamo che l'agricoltura italiana è una delle colture più sostenibili del mondo
Per poi dopo permettere la produzione di cibo in altre parti del mondo dove magari le regole che noi attualmente abbiamo in vigore
Non ci sono noi abbiamo Paesi del mondo sto pensando ad esempio Sudamerica sto pensando a l'oggetto del Mercosur e dove si vanno a utilizzare molecole dove si vanno utilizzare tecniche di produzione
Che nella nostra dell'Europa quanto meno la nostra italiana non sono più vigore circa trent'anni quindi noi corriamo il rischio seguendo un principio sacrosanto che è quello della sostenibilità
Di approcciarlo in un modo molto demagogico di volere trasformare la nostra Europa è una sorta di giardino dove non si produce ma visto che si continuerà a consumare andremo ad acquistare i prodotti in Paesi dove si inquina molto di più per fare quei prodotti
Sto pensando a le direttive sui fitofarmaci che impongono
Una una riduzione importante dell'utilizzo di molecole perché certe molecole verranno bandite
Però non si vieta la produzione in Europa di questi prodotti si vieta l'utilizzo allora cosa accadrà che chi oggi produce venderà queste molecole in altri Paesi dove verranno utilizzate e noi cittadini europei che dovremo comunque continuare grazie a Dio attivarci
Molto probabilmente acquisteremo un qualcosa fatto con tecniche e molecole e produzioni che da noi sono bandite quindi il quale il segno sostanziale
Del ragionamento abbiamo questo settore così importante così fondamentale siamo l'agricoltura sicuramente più green d Europa noi dobbiamo lavorare insieme perché ci si prenda cura di questo settore e perché essi lavori con ricerca tecnologia buone pratiche e divulgazione perché le tecnologie ci sono ma lo dobbiamo permettere ai nostri agricoltori queste tipologie di applicarle e quindi tema delle politiche nazionali ad esempio del PSR
è vero che un contributo del quaranta per cento è tanto ma il complemento sessanta per cento
è comunque tante volte troppo quindi se vogliamo veramente lavorare in un modo non demagogico ma concreto perché la nostra di coltura continui a essere la più sostenibile del mondo
Noi dobbiamo lavorare in ricerca le Thea dovrà lavorare in tecnologie sto pensando l'agricoltura di precisione i droni
Sto pensando a tutta la meccatronica ma perché questo possa essere concretamente implementato nelle aziende è fondamentale che ci sia una diffusione della conoscenza
Ma anche permettere da un punto di vista finanziario le imprese di poter sostenere l'Investimenti grazie
Grazie
Aggiungerei i a tutte le imprese perché poi siamo un un Paese in cui naturalmente ci sono grandi aziende piccole aziende Ari interni e rurali e l'importante è che diciamo la quella conoscenza quella formazione quelle innovazioni arrivi davvero ovunque cristiano Fini presidente della scia
Sì intanto ringrazio ringrazio Camilla il PD nazionale per l'invito Taro oggi per stasera
Noi oggi abbiamo due certezze la prima è che dobbiamo fare qualcosa tutti quanti per contrastare il cambiamento climatico e qui ci troviamo in un territorio
Che ne sa qualcosa perché quello che ha subito questo territorio proposte di cambiamenti climatici è stato devastante
L'altra certezza che però dobbiamo anche
Continuare a sostenere la nostra agricoltura
Quindi noi non dobbiamo nella maniera più assoluta sacrificare l'agricoltura per diciamo qualsiasi altro scopo motivo
Quindi il nostro compito è nostro dovere è ovviamente quello di coniugare riuscire a coniugare il tema legato alla sostenibilità ambientale
Alla protezione però anche delle produzioni agricole cosa che però oggi non sta venendo mano sta venendo non perché lo dico io perché lo dicono i dati perché lo dicono i numeri
Noi stiamo perdendo un grandissimo patrimonio
Soprattutto e mi riferisco questo territorio
è legato in particolar modo le piante da frutto un patrimonio frutticolo che non solo importante per l'economia per l'indotto
Ma è anche molto importante dal punto di vista ambientale per l'assorbimento del carbonio perché le piante da frutto fino a prova contraria
Danno un grandissimo contributo quindi rischiamo
Il rischio reale è quello di volere contrastare il cambiamento climatico sacrificando una parte l'agricoltura facendo un danno maggiore enorme
Quindi lo dico perché
Parlano i numeri c'è quest'anno noi produrremo il venti per cento in meno di grano produrremo il venti per cento in più sul territorio nazionale il venti per cento in meno di UPA il settanta per cento in meno di pere e via dicendo
Io credo che questo e
Nello no al novanta per cento la responsabilità ovviamente è un fatto legata al fattore climatico
è evidente che noi siamo di fronte a a un bivio a un bivio pare che
A forza di
Ridurre
L'utilizzo e anche a forza di cercare di
Andare sempre di più verso un'agricoltura Green senza però fornire gli strumenti noi oggi ci ritroviamo nella situazione in cui siamo ovvero non riusciamo più a produrre e questo è un grosso problema grosso problema dal punto di vista economico perché le aziende rischiano di chiudere
Ma anche un grosso problema dal punto di vista ambientale della tenuta ambientale stessa primo fatto l'esempio la fu
Quindi io credo che ci sia una necessità legata al fatto che noi dobbiamo cercare
E rendere sempre più green la nostra agricoltura ma lo dobbiamo fare nei tempi e nei modi dovuti altre menti quello che vediamo quest'anno lo rivedremo in maniera amplificata anche negli anni a venire
è a rischio reale quello che diceva prima Nicola che noi smettiamo di produrre e dopo per mangiare dobbiamo importare da Paesi che non hanno i nostri standard qualitativi e anche di salubrità
Quindi è evidente che noi dobbiamo assolutamente cercare di mettere in piedi tutti quegli strumenti
Va bene il tema legato il biologico va bene il tema legato all'agricoltura di precisione per cultura quattro punto zero
Stiamo portando avanti di costiamo pare che abbiamo sollecitato da parecchio tempo il tema legato le piante resistenti oggi finalmente qualcuno ci sente sia a livello nazionale che a livello europeo
Però non dobbiamo dimenticare che queste piante resistenti ben che vada verranno commercializzate fra qualche anno dove fra qualche anno ci dobbiamo arrivare vivi altre menti
Noi avremo le piante resistenti quando non ci saranno più le aziende agricole
Quindi questo per dire che cosa noi dobbiamo cercare sempre di più di puntare a un'agricoltura sostenibile lo dobbiamo fare ma va anche detto una cosa lo stiamo già facendo da parecchi anni e nessuno lo dice
Questo passo nessuno lo dice in maniera anche del tutto strumentale fuorviante aggiungo
Perché anche qui i dati parlano molto chiaro non abbiamo ridotto l'utilizzo e la commercializzazione dei prodotti fitosanitari negli ultimi cinque anni del trenta per cento
Parlo dell'Italia parlo dell'Italia che come dire la principale indiziata
Sul tema legato i fitosanitarie perché quando la comunità europea ci chiede a proposito del suo ordire duro del sessantadue per cento utilizzo dei fitosanitari va be'però dovrebbe anche andare a vedere quello che abbiamo fatto in questi anni prima di fare una come dire proposta di questo genere io credo che abbiamo di fronte non è una grande sfida però noi l'abbiamo detto fin da subito quando è stato portato avanti il green deal con gli obiettivi che sono stati dati per il venti trenta noi abbiamo detto fin da subito lo è una sfida che accogliamo il mondo greco lo deve accettare e raccogliere questa sfida ma lo deve fare con gli strumenti adatti oggi gli strumenti sono pochi
E i dati parlano chiaro ripeto i numeri parlano i numeri non è che parla qualcos'altro purtroppo peraltro stiamo vedendo anche anche qui è un cane che si morde la coda sul settore biologico la mia azienda io sono un esempio vediamo anche aziende che stanno tornando indietro perché non ce la fanno più produrre perché non hanno più gli strumenti quindi e lo dice uno che biologico come dirla sempre pronto avanti in maniera
Buona l'ha sempre sostenuto continuo sostenerlo e continuerò sostenerlo ma per alcune produzioni e per alcune tipologie di problematiche fitosanitarie purtroppo il biologico non ci arriva e il rischio è che si abbandoni biologico parli fra vicenza dorata sulla vite la mia esperienza personale
Quindi noi dobbiamo farlo questa transizione grind all'agricoltura ma lo dobbiamo fare con la dovuta per la qualità e soprattutto con i adeguati strumenti oggi gli strumenti che abbiamo a disposizione sono troppo pochi purtroppo
Non riusciamo più a produrre creata vera e soprattutto quelle rese che consentono all'agricoltore di avere un reddito adeguato
Tra l'altro il fatto che gli agricoltori non abbiano più questa rese adeguate incide anche sui prezzi al consumatore l'altro grande penalizzato il consumatore perché se oggi noi troviamo dei pressi elevati di alcuni prodotti alimentari è in parte dovuto la speculazione perché ci sono anche delle speculazioni in giro
Neanche legato al fatto che purtroppo produciamo poco produciamo meno di quello che è il nostro fabbisogno a causa del cambiamento climatico
E questo si ripercuote anche sul consumatore e noi dovremmo avere comunque una produzione standardizzata una produzione che comunque ci consente di potere
Vivere ma anche di fare dovuti investimenti in azienda e di potere commercializzare i prodotti in maniera adeguata anche quelle che sono le esigenze e le possibilità di tutti quanti consumatori e quindi anche questo è un punto molto importante ripeto però
Noi dobbiamo continuare a portare avanti le politiche di sostenibilità ma non dobbiamo sacrificare per questo l'agricoltura sarebbe il più grande errore che commettiamo tutti non solo novembre colto tutti quanti commetterebbero un gravissimo errore
Perché nel cercare di salvare l'ambiente creiamo un danno maggiore all'ambiente sacrifichiamo l'agricoltura questo grazie
Grazie stiano Fini
è per questo che lo abbiamo chiamato voi nuovi equilibri dell'agricoltura perché è chiaro che non è una sfida semplice voi sapete che al Parlamento europeo io un e collega una maestro che Paolo De Castro che chi si occupa di agricoltura non può non conoscere proprio pochi giorni fa leggevo un suo libro
La politica agricole europee le nuove sfide è un libro datato due mila e i dieci e molte delle cose che diciamo oggi tranne alcune innovazioni alcune tecnologie
Ne parlavamo già in quegli anni sono parliamo della riforma Mac Sherry del novantadue parliamo della riforma Fischler del due mila e tre quando la politica agricola comune va verso la sostenibilità e l'ambiente quindi sicuramente non è facile
E ancora molti passi dobbiamo farle ma un'altra certezze che dobbiamo farli tutti insieme politica associazione e naturalmente gli agricoltori altrimenti sicuramente
Non la vinceremo
Do la parola Giovanna Parmigiani della Giunta di Confagricoltura con delega all'ambiente ai cambiamenti climatici unna
Proprio una velocissima
Cosa prima di darle la parola perché perché i dati ci dicono oltre la produzione i prezzi
Della produzione ci dicono anche che sono pochissimi i giovani e le donne nel mondo
Agricolo è in realtà quando ci sono i giovani e le donne molto spesso quei passi soprattutto verso la formazione la conoscenza all'innovazione
Vanno più veloci e quindi vediamo anche quale può essere il modo per far sì che sempre più giovani sempre più donne entrino in questo mondo dell'agricoltura
Grazie
Funziona
Intanto grazie dell'invito della possibilità con molto piacere torno qui a Ravenna Festival del PD
Se poi prima di di passare a rispondere a quello che mi ha chiesto ci tengo a sottolineare una cosa
Gli agricoltori sono i primi che risentono dei cambiamenti climatici che ne pagano le conseguenze da sempre
Vediamo bene in questo territorio fosse ancora più che in altri negli ultimi anni abbiamo visto le ripetute gelate i danni che hanno portato
Recentemente l'alluvione nessuno si dimentica
I danni che ha portato e principalmente li ha portati a tutti ma il settore agricolo sicuramente è stato colpito molto più di altri
Danni lamentiamo l'aumento delle temperature che portano ha delle difficoltà nelle coltivazioni nelle riducono le produzioni delle nostre delle nostre coltivazioni
La siccità che si arrivi ripete periodicamente
Quindi tutti i problemi dei cambiamenti climatici l'agricoltura li sente da anni e prima di altri settori proprio per questo penso che danni gli agricoltori e gli allevatori si siano già impegnati tanto nel cercare di produrre sempre di più come ci viene chiesto giustamente dal mercato impattando sempre meno sull'ambiente e questo perché l'ambiente la nostra fonte di reddito siamo i primi ad essere interessate a farsi che venga ben mantenuto e possa continuare a essere produttivo
Per noi e per le nostre aziende perché come è stato detto se le aziende non hanno reddito difficilmente possono continuare l'attività è ancora più difficilmente possono migliorare e ridurre gli impatti sull'ambiente
Per fare questo abbiamo avuto bisogno di molta ricerca di molta innovazione ne avremo bisogno ancora tanta però ci tengo anche a sottolineare che
Per esempio negli ultimi vent'anni il settore agricolo che viene dipinto come come dicevano prima il
Il colpevole in assoluto per le missioni così colpevole non è ha ridotto le emissioni di gas serra del ventiquattro per cento che un valore significativo sicuramente gli allevamenti zootecnici io sono nato tecnica e quindi lo avevo quotidianamente
Sono i più grandi produttori di ammoniaca però anche su queste negli ultimi vent'anni l'abbiamo ridotta del venticinque per cento e solo negli ultimi dieci addirittura del quattordici
Questo l'abbiamo fatto come dicevo prima con molta ricerca e molta innovazione
Innovazione nei sistemi di di di coltivazione innovazione che ci ha portato alla precisiamo farmi venga
Alla riduzione dell'uso della dell'acqua con trattamenti Enrique azioni mirate
Nell'allevamento abbiamo investito moltissimo cercando di ridurre le emissioni sia con dieta alimentare che era il Duca che ne riducono appunto
Quello che poi viene escreto dagli animali sia nelle gestioni degli effluenti
Effluenti che sono diventati non solo vengono gestiti meglio Henry quindi abbiamo ridotto le emissioni ma possono diventare anche una fonte di biometano cioè l'agricoltura può essere oltre che migliorare l'impatto sull'ambiente ma può essere anche una soluzione
Noi noi agricoltori ci teniamo molto a sottolineare quanto abbiamo fatto e quanto la nostra attività possa esserne anche uno stipo da un'opportunità per migliorare ancora sia al nostro settore che l'ambiente in cui viviamo
Non va dimenticato e su questo stiamo combattendo da qualche tempo e forse qualche risultato
Stiamo iniziando a raccoglierlo che l'agricoltura è anche anche il grande pregio di riuscire a fissare il carbonio nel terreno
Con le coltivazioni è un beneficio che non c'è ancora riconosciuto ma prima o poi i crediti di carbonio è necessario che vengano calcolati come viene fatto in altri paesi europei e venga riconosciuto questo
Fattore così positivo che viene realizzato dagli gli agricoltori
Per sicuramente per inserire la ricerca e l'innovazione nel nelle aziende abbiamo bisogno degli incentivi
Tantissimo il risultato della famosa quattro punto zero penso che sia sotto gli occhi di tutti quanto le aziende grazie ai contributi della quattro punto zero sono state stimolate hanno potuto investire nelle aziende
Abbiamo bisogno di essere accompagnati in queste in queste innovazioni vedendo quello che invece questa volta perdendo a dei veri scossi però quello che lei mi suggeriva
Sicuramente secondo me sono due cose diverse Giovanni dalle donne i giovani c'era stato un momento di grande ritorno però dobbiamo ricordarci
Che se le aziende non hanno reddito non possiamo chiedere ai nostri giovani di fermarsi in azienda e quando non sappiamo offrirgli un futuro io dico sinceramente da mamma non so se invogliano molto mia ma mia figlia rimanere in azienda
Perché siamo in un momento di sfide veramente complicata per il nostro settore e quindi
Lì servono delle delle politiche molto importante sicuramente il primo insediamento aiutato fa molto ma credo che i giovani vadano aiutati anche
Il valore delle delle delle aziende dei terreni in Italia è troppo elevato per permettere a dei giovani di avvicinarsi se uno è figlio di può anche farcela se uno decide di investire in agricoltura penso che sia molto molto difficile
Le donne lo dico da donna siamo veramente poche resterebbe solo da Mila
Non è facile
Sicuramente verrà c'è un retaggio che in Italia ancora un po'difficile da da combattere però è vero che quando incontro dalle donne nel nostro settore
Fosse anche perché per sopravvivere devono dimostrare tutto quello che che sono in grado di fare molto spesso sono molto innovative molto decise
Molto volenterose portano alle aziende a a distinguersi per cui speriamo che ce ne siano sempre di più grazie grazie c'è un anno
E io a questo punto darei la parola a Deborah Peruzzi che è una giovane donna
Che civili beh ci racconta in parte è proprio quello che diceva Giovanna primo insediamento ma in realtà
A un'accelerazione di agricoltori sì grazie Deborah
Innanzitutto ne approfitto per ringraziare sia Romagna perché so che ha fatto il mio nome finché anni tasti questa sera che li ringrazia anche perché comunque il mio percorso
Insomma sta andando avanti anche grazie a loro perché non sono solo associata ma quando entro lì comunque trovo persone che credono nella mia storia appunto perché la mia la terza generazione di agricoltori
E quindi insomma si consigliano e ci sostengono
Io ho aperto la azienda agricola nel due mila ventidue gennaio
E ho fatto appunto il primo insediamento insomma stiamo andando avanti anzi visto per concludere e fare la fine lavori
E aspetto appunto di concludere per prendere anche l'agriturismo perché noi iniziamo negli anni settanta con i minorenni acquistano
è con noi il mio esempio è che
Si sono la terza generazione ma comunque non ha non ho alle spalle insomma un addendum una diciamo così ne siamo piccolini io sono rimasta perché sono tra quelli che anche i miei genitori non insomma
Credano del nostro sogno però con tutte le paure perché sanno le difficoltà che ci sono in questo settore soprattutto adesso appunto anche con tutti i cambiamenti climatici che ci sono e le difficoltà che si sono ne abbiamo anche un agriturismo a diamo ai nostri clienti abbiamo Messia pernottamento che facciamo sì i pasti somministrano pasti abbiamo una fattoria didattica
E siamo piccolini noi produciamo tutto praticamente e tutto quello che somministriamo i nostri clienti lo produciamo in azienda
E quindi niente la il sogno Sella passo iniziale
Però ci sono anche tante difficoltà tantissime tra cui mi riaggancio anche al discorso delle donne che molto spesso le donne siamo anche mamme
E non è semplice
Portare avanti tutto io dico sempre per avere un'azienda agricola noi alleghiamo abbiamo anche bestiame alleviamo bovini ovini abbiamo un centinaio di ettari di terra facciamo il bosco facciamo abbiamo seminativi
Però da sola io non riuscirei mai a fare tutto quindi ci vuole sempre
Una grande squadra alle spalle e quella squadra nel mio caso per quello che posso permettere mio è la è la mia famiglia si dimise Vittori mio marito avevo la nonna fino a qualche mese fa che chi era
Un po'il perno di tutto e di tutti e hanno voi io mio marito in particolare troviamo ad andare avanti perché comunque vi diamo in una zona svantaggiata ne siamo Sant'Agata Feltria quindi un'area rurale poi siamo ancora più spostati quindi siamo abbastanza sperduti come posto quindi chi arriva viene da noi perché sa che non trova l'agriturismo che ne so magari
Sulla strada provinciale o comunque di facile accesso trova la pace lì finisce la strada quindi da lì o torni indietro o o niente ma che a piedi per i sentieri
Non Manzi menu alla carta ma anzi quello che si offre la la stagionalità quello che che reperiamo dico sempre non è chilometro Piero è metro ovvero perché abbiamo la stalla a cinque passi
Quindi quando le famiglie vengono sanno che lì trovano Trova nell'agriturismo di una volta
Grazie Debora e quando per di queste realtà nel nostro Paese ci sono e quanto sempre di più le apprezziamo in quanto associazioni come Coldiretti scia come la cooperazione Confagricoltura servono per aiutare chiaramente loro associati altrimenti da soli non non potrebbero farcela ed in questo forse anche la politica ha il suo ruolo quando è una politica che arriva anche in un'aria interna come questa ora dicevamo
All'inizio che la festa nazionale dell'Unità di quest'anno
Si è scelto di farla a Ravenna come luogo tra i più colpiti durante di alluvioni io ora entrerei
Più in questo argomento con Simone Gamberini presidente di Legacoop e subito dopo con Alessio Mammi assessore regionali all'agricoltura dell'Emilia Romagna lo abbiamo sentito quanti e quali sono stati i danni allora un racconto di chi è a presiedere una cooperativa quindi contro i soci che cosa i soci hanno fatto subito dopo il dramma dell'alluvione e che cosa sta succedendo ora credo che sia qualcosa che serve a tutti noi anche per a raccontare il ringraziare tutte le persone che in quelle ore si sono dati davvero da fare grazie
Grazie a voi per per l'invito adesso
Non penso di poter rispondere alla domanda perché penso potrebbero rispondere tranquillamente
In in in platea nel senso che abbiamo una platea di addetti ai lavori e dire diritti cittadini agricoltori residenti in questo in questo territorio e penso che che racconto di quello che che successe dei danni lo possono fare
Tranquillamente loro e rischiamo di di di di ripeterci in una dimensione che penso oggi noi dobbiamo superare oggi pomeriggio sono un po'curioso anche di sapere questa mattina il generale figliolo cosa
Cosa via via comunicato per lo sviluppo
La l'assessore qualcosa ci dirà perché oggi voi
Il racconto della dimensione dei danni della del dell'emergenza che ancora tutti stiamo vivendo l'abbiamo già fatto e ripetuto e ed è bene anche in mi settima come quella di oggi tenere accesa
Accesi i riflettori su su questo tema ma occorre che arrivino delle risposte
Immediate e pronte quello che penso in modo trasversale come associazione di rappresentanza tutti stiamo stiamo chiedendo che si attivino finalmente nelle le condizioni per a attivare i rimborsi promessi al cento per cento ma se ancora non ci sono in modo di banalmente per riuscire a a a richiedere i rimborsi un po'difficile anche a attivare quel quel processo è quello che ci aspettiamo dalla politica anche del principale partito di opposizione che sostenga
Queste queste richieste che non vengono solo dal territorio ma tutte le associazioni di impresa e dalle imprese che qua oggi sono rappresentate in varie forme io rappresento il mondo il mondo cooperativo che tanto ha ha ha pagato ha in seguito alla alla all'alluvione e e anche a e i fenomeni che nell'ultimo triennio hanno colpito in parte questo questo questo territorio e c'è la necessità di risposte che guardino all'immediato cioè a mettere nelle condizioni di ripartire di affrontare anche i prossimi anni in condizioni diverse ci sono strumenti che noi abbiamo suggerito
Alla Regione che li ha fatti propri anche mi sembra di poter dire anche nell'interlocuzione con il governo ma che vanno messi in campo e oggi attendiamo risposte Cillo su strumenti che abbiamo utilizzati in fasi complesse come quelle del terremoto penso a credito d'imposta che potrebbero no bloccare velocemente anche anche anche le risorse che oggi non non capiamo rosse come potranno essere utilizzate c'è la necessità di condividere in questo caso insieme alle istituzioni anche al mondo della ricerca della conoscenza
Le condizioni anche per potersi immaginare il il futuro
Oggi ci sono intere aree del territorio regionale penso a quelle collinare che rischiano di essere nel tempo ancor di più abbandonate dall'agricoltura di quanto sono sonora c'è la necessità di garantire continuità ad aziende che probabilmente oggi le condizioni per aver la continuità non le vedono o per problemi generazionali o per problemi di sostenibilità
Per economico cioè c'è la necessità di ridisegnare il territorio e di ripensare anche attraverso la ricerca e l'utilizzo delle conoscenze che abbiamo messi in campo come appunto si può immaginare il futuro dell'agricoltura la sostenibilità del sistema agricolo su questo su questi territori anche per i prossimi per i prossimi anni questa penso la sfida che noi dobbiamo dobbiamo raccogliere sulla quale chiediamo un impegno forte da parte di tutti tutta la politica di tutte le istituzioni
Poi se mi posso permettere un un passato siamo in una sede che che è politica
Perché questa è è una festa di partito per fortuna avete continuato farla quindi ed è bene che questo spazio in un qualche modo l'utilizzate anche per ascoltare quello che che le le le le associazioni economiche vivi di portano era eravamo verso la fine di giugno insieme al Parlamento europeo in una fase abbastanza pesa della discussione
Sul green new deal sulla in particolare era la fase nella quale si stava discutendo del tema delle emissioni no prima
Giustamente
è stato è stato riportato ecco io penso che appaia in modo evidente lo dico a parlando di una forza politica rappresentanti delle delle istituzioni che sono comunque appunto rappresentanti di una forza politica io penso che oggi soprattutto un partito un partito di sinistra come è partito democratico Debian debba porsi in ascolto del mondo dell'agricoltura se guardiamo alla a a quello che è successo in Europa a fronte anche di un consenso potenziale verso il ghigno dire le politiche di sostenibilità e a quello che poi in un qualche modo
Una una una politica che ha è stata presa da una serie con l'attore la dico così che che non è riuscita a spiegare questo processo ad accompagnare questo
Questo progetto sta producendo degli effetti elettorali anche anche pesanti con una una dimensione del consenso in relazione a un processo nel quale tutti in modo trasversale a questo tavolo penso
Abbiamo dimostrato di di di di di avere una forte condivisione che sta portando a un processo inverse simmetrico di di chiusura verso politiche che che vanno a mio avviso nella giusta direzione ma che se non sono accompagnate da risorse e politiche che accompagnano questi processi
Rischiano di non venir compresi in treno primo luogo da dei cittadini e Dada dei dei produttori se pensiamo al settore agricolo e questo rischia di determinare una situazione veramente complessa da da da gestire la politica io penso debba fare un passo un passi in avanti a capire anche oggi come si riesca a ricostruire un meccanismo di consenso che oggi rischiamo di perdere rispettato un processo nel quale
L'Italia e l'agricoltura italiana aveva una cosa e da una posizione di leadership sulla quale noi se vogliamo mantenere questa posizione di leadership dobbiamo riusciva a declinare in un modo diverso sosteneva ad accompagnare quel processo in un modo
Diverso sto parlando di risorse che accompagnano
Questa questa fase di progetti strategici legati alla alla alla alla dimensione dello sviluppo della crescita della dell'agricoltura in una dimensione sostenibile che tra Punta deve essere accompagnata e oggi spesso
Ogni agricoltore ogni azienda agricola deve fare i conti con scenari sempre più instabili rispetto
All'altra e sulle materie prime presso dei dei prodotti che sono la cosa più volatile che oggi che oggi c'è ad una dimensione delle produzioni che è quella che hanno descritto i colleghi prima e oggi e a questo mondo che state parlando del quando si chiede a questo mondo di fare ulteriori sacrifici in una direzione che è giusta
Per per per l'ambiente ma che rischia di non essere sostenibile occorre che sulla bilancia si metta qualcos'altro perché se no il processo non non funziona non non parte e e e io penso che questa sensibilità debba cominciare a crescere anche nella politica
E nelle e nelle istituzioni perché se ma rischia di essere un dialogo fra
Fra sordi che non porta grandi a grandi risultati se non a posizionamenti e politici ma che non non portano risultato
Fattivo ho profittato di questa sede per per per fare una sorta di di appello Marche
Di assicura e molte molto sentito perché io ho delle aspettative nei confronti della della politica e le istituzioni e penso che oggi bisogna mettersi in ascolto di un mondo che non non può essere considerato
Da da quest'area politica come perso diciamo così dal punto di vista elettorale ma che oggi non si sente particolarmente ascoltato e quindi dobbiamo far fare qualche passo in avanti purtroppo quello che vede in Europa dimostra tragicamente diciamo così quello che che che che che sto dicendo
C'è una casella importante c'è una disponibilità di tutti a a costruire un percorso che renda un percorso verso la sostenibilità se accompagnato sostenibile anche per
Per le imprese per e per i cittadini occorre che la politica rientri in sintonia con questa con questa dinamica rischiamo sono di perderci per strada ma in quel caso il percorso non è quindi in perdiamo tutti
E su questo penso ci sia la sfida più grande che chi si candida a governare il Paese capo che lo guida oggi il il Paese in un qualche modo deve deve porsi di fronte a queste sfide che che abbiamo di far
Oltre a tutti e nelle quali nessuno può negare l'esistenza del cambiamento climatico l'esigenza di costruire un processo trasmissione ma bisogna che il processo trasmissione sia assistito guidato in un percorso nel quale il consenso si misura anche la sostenibilità del del del processo oggi quella cosa non c'è
Bisogna che dalla politica poco lo colloca come elemento dirimente poi dopo costruiamo i percorsi strategici valorizzando l'agricoltura del nostro lettore ma oggi possiamo ha un piglio io penso anche in quella in quella dimensione e se se lasciamo polarizzare diciamo così le le posizioni penso che rischiamo veramente di di produrre i risultati inverso a quello che se vogliamo che vogliamo ottenere
Grazie mille
Il contrario dell'Aurino quindi è vero che c'è una anche un modo dello stare ignorò ma Entella e cercare poi di terrò vari per ogni misura che si decide ignorò OPA fondi finanziamenti terra poterle attuare e anche semplificazione no perché poi tutto quello che si decide idee arrivare il più velocemente possibile
Alessio Mammi assessore all'agricoltura dell'Emilia Romagna lo dicevamo prima siamo in parte anche i curiosi di sapere proprio anche in queste ultime ore come stanno andando le cose se qualche risposta in questi ultimi ori cominciate arrivare
Allora grazie Camilla grazie per l'invito grazie al Pd nazionale per aver scelto di parlare di agricoltura grazie per averlo fatto anche in tante altre feste del PD
Non è sempre accaduto questo è un segnale importante
Grazie alle associazioni agricole
E a Simone rappresentante della cooperazione lento sostano agricole
Sono il mio interfaccia quotidiano nel lavoro che svolgo nell'assessorato però lasciatemi fare anche un ringraziamento a tutti gli agricoltori che sono presenti in sala
Per quello che fanno ogni giorno per produrre cibo sicuro di qualità per tutti per quello che fanno dentro
Tantissime difficoltà e dentro che emergenze quotidiane
E noi
Sembrava giusto ringraziarvi in particolar modo in questo territorio dove la fatica è stata ancora più grande per quello che abbiamo subito
L'agricoltura è stato detto è un settore strategico del paese
Però in passato
Ce ne siamo resi conto a volte poco
E anche oggi purtroppo a volte non ce ne rendiamo abbastanza conto ce ne dobbiamo partire dal presupposto che un Paese che non alcuni fondamentali a posto un paese senza futuro con un Paese che non sta nella storia
Penso la produzione di energia penso la produzione di tecnologia la gestione dei dati penso alla capacità di produrre cibo senta agricoltura tu non produci cibo e visto che questa funzione è una funzione che non possiamo trasferire ad altri perché significherebbe perdere incapacità economica perdere un patrimonio sociale perdere gli agricoltori che sono grandi gestori del territorio grandi custodi del territorio
E attribuire ad altri la produzione di cibo sarebbe un problema anche dal punto di vista lasciatemelo dire
Democratico con paese che non ha un'agricoltura forte strutturata destina e delega ad altri questa funzione allora agricoltura e ambiente poi arrivo le alluvioni
Qui è già stato detto da molti lo dobbiamo fare anche noi come partito democratico secondo mai con maggiore forza con maggiore incisività
Nel dibattiti pubblici
E dobbiamo farlo capire meglio ai cittadini
Tutto quello che l'agricoltura affatto in questi decenni per l'ambiente che non è scontato perché oltre ai dati che venivano prima richiamati meno quaranta per cento di uso di fitofarmaci
Gestione del territorio e con il lavoro prevenzione del dissesto determinate aree io ci aggiungo il fatto
Che il quaranta per cento delle risorse che vanno agli agricoltori
Sono destinate a politiche ambientali sulla sostenibilità e quando parliamo che i cittadini che ci dicono mettete troppe risorse per l'agricoltura per le imprese parte che non è vero
In Emilia Romagna mettiamo un miliardo di euro di risorse europee nei prossimi cinque anni per cinquantacinque mila imprese agricole e quindi facciamo la proporzione ci rendiamo conto che non stiamo parlando tutte queste risorse ma queste risorse il quaranta per cento va a iniziative di carattere ambientale e in questi anni in regioni come la nostra
L'integrato
Il biologico che cresce del settantacinque per cento è la testimonianza che gli agricoltori non è assolutamente vero che sono insensibili all'ambiente al territorio in cui operano e noi dovremmo ricordarlo con più forza anche nei dibattiti pubblici e nei miei confronti con le nostre comunità
Lo dice anche la FAO
Ve lo dico io e la FAO ha detto pochi giorni fa che l'agricoltura italiana è la più sostenibile
Del mondo non d'Europa del mondo le piccole aziende la crescita del biologico ecco questo è il primo punto
Secondo ragionamento è
Agricoltore e agricoltore cambiamento climatico
Avete già detto agricoltore è la prima vittima degli stravolgimenti climatici e del surriscaldamento del globo e del clima che naturalmente è un folle chi lo nega
Lo vediamo tutti i giorni viviamo tutti i giorni gli affetti io sono diventato purtroppo
Drammaticamente un esperto di fitopatie perché ogni sei mesi abbiamo un'emergenza frate scienza ma culla Tura Bruna Del Piero tra storia del pomodoro Ferretto delle patate la cimice asiatica che non è un virus e poi le siccità e poi le alluvioni
Lei Brin atte questo un territorio che non ha subito solo le alluvioni
Prima subito anche le brinati le gelate tardive e la siccità l'anno precedente di questi sono gli affetti gli agricoltori ne sono consapevoli perché l'ambiente
Non è solo il territorio diciamo il il il luogo nel quale lavorano sono anche e anche il luogo dove vivono spesso
E attraverso la fertilità del suolo che possono continuare a produrre quindi c'è questa io l'ho trovata questa consapevolezza però il punto quale cosa che chiedono gli agricoltori non è che negano i cambiamenti climatici o non vogliono non accettano la sfida della sostenibilità ambientale che la sostenibilità
Deve esserci anche dal punto di vista sociale ed economico perché senza reddito e mettere in condizione l'impresa di genere edito non riusciranno a fare neanche gli investimenti che servono essere più efficaci sul piano ambientale
E quello che chiedono alla politica ed è una richiesta legittima il compito la politica se vuole fare secondo me il proprio mestiere se noi vogliamo fare nostro mestiere
E non è solo quello di indicare gli obiettivi le percentuali
O di dire che dovremmo fare la transizione ecologiche digitale che e il capo e il titolo del capitolo
Se la politica può essere seria deve dire come deve avere gradualità spiegare quali saranno i passaggi in modo graduale
E deve soprattutto dare gli strumenti agli agricoltori per affrontare questa transizione partendo dal presupposto che nessuna trascrizione a costo zero
Ci vogliono soldi
Risorse oltre che idee e Progetti
Allora questo secondo me deve essere il nostro approccio approccio delle istituzioni e la politica dire concretamente come si fa come si raggiungono certi obiettivi avere in testa una strategia però se vuoi andare un futuro l'agricoltura il primo io dico che la strategia fatta di piccole e semplici primo
Noi stiamo perdendo intere produzioni in particolar modo sul settore vegetale se non interveniamo rapidamente con politiche adeguate a livello locale a livello nazionale ed europeo noi non ha produce non produrremo più frutta
E anche verdura per alcune produzioni nel nostro Paese
De veramente incredibile perché insistiamo sulla dieta mediterranea sul valore giustamente
E poi rischiamo di perdere tutto quel quindi la primo la prima emergenza è su cui concentrare risorse e idee è come salviamo la produzione perché se non si produce
Non si va avanti e qui hanno già detto tutto come si fa si fa con gli investimenti aiutando l'impresa investire in tecnologia in protezioni anti Brini in Rete
Con la genomica delle piante sulla quale l'Europa non può rimanere fa di fanalino di coda livello mondiale incredibile che in altri Paesi in altri continenti già da molto tempo si utilizzano pratiche genomica e non intendo naturalmente lo GM ma ibridi genetico la selezione dei geni che consentono ed era anche piante più resistenti secondo punto è quindi difende il prodotto qualità nelle produzioni ovvio sì la il tema della qualità sarà sempre importante
Ma poi c'è il terzo punto che anche lavorare per un'equa distribuzione del reddito dentro le filiere e non solo spesso il prodotto non si riesce al mare per tutte le calamità che conosciamo
Se si riesce a salvare quello che rimane alla produzione
E poco
E troppo poco dobbiamo intervenire perché presente la normativa sulle pratiche sleali sia applicata nel nostro Paese dalla Val d'Aosta alla Sicilia
L'abbiamo fatta dobbiamo quando vado al supermercato quattro euro e mezzo il chilo di pere quelli che riesco a trovare purtroppo
E so che gli agricoltori prendo settanta centesimi non va bene siamo anche lavorare a di filiera fare in modo che nostre filiere siano sempre più compatte coese e il tema del mercato e molto importante
Quanti secondi ho chiudo
Arrivo Europa chiudo sull'Europa
Stefano ha giustamente sta Europa io penso quel dopo arrivo sul figlio l'occhiuto suo figliolo ma brevemente da che poi qui son molti sono già aggiornato sputo nelle prime fila
Europa guardate l'Europa
Io devo penso che debba vere
Coraggio e lungimiranza anche maggiore
Di fronte agli stravolgimenti climatici che abbiamo noi dobbiamo pensare a livello europeo a un ex genero edition annuale
Per le imprese agricole cioè come abbiamo fatto il Pnr R. come abbiamo fatto le cose varie per il copy per i vaccini dobbiamo farlo per salvare le produzioni agricole Next Generation vuol dire risorse ma vuol dire anche cambiare la normativa sul de minimis sugli aiuti di Stato perché se io faccio il PSR posso pagare il trentacinque per cento dell'investimento
In questo clima con queste emergenze con questa difficoltà produttive
Le imprese non hanno la forza per metterci il sessantacinque per cento ci vuole un ex Rescio per l'adattamento elementi climatici tutto quello che facciamo per salvarla produzione
Per fare gli invasi per gestire l'acqua meglio va tolto dal patto di stabilità europeo questo ha grande battaglia sulle politica che potremmo fa la seconda grande la seconda quella terzo chiudo battaglia politica già stata detta
Regole europee
Alimentari per la salvaguardia della salute dell'ambiente devono valere anche nei trattati commerciali con il resto del mondo su questo dobbiamo essere coerenti e chiari perché
Se no
Non lo dico per autarchia io sono l'assessore regione che esporta di più in Italia otto miliardi di euro e son per relazioni commerciali indiani d'America nella per tutti abbiam dell'eccellenza che ci invidiano e che amano e che dobbiamo continuare a Porta però se qui una molecola non si può più utilizzare
Non possiamo importare le patate dall'Egitto che la utili utilizzano cosa degli anni settanta e non hanno più residuo e non riusciamo a beccarlo bisogna che le loro però ci sia coraggio si dica dei rapporti commerciali le regole gli standard che si aprì con i loro papà cono anche per quello che qui arriva dal resto del mondo e poi il principio della simultaneità
Serve dal punto di vista quando fa il Green new deal però devi anche mettere risorse teste energie idee sul tema della ricerca e spingere
I privati
E gli enti pubblici per dare alle imprese agricole prodotti con i quali salvare le proprie produzioni e se tiri di un principe la molecola degli dagli qualcosa in cambio perché se no non abbiamo più soste vita ambientale abbia la chiusura delle impresa e non ce lo possiamo permettere crediti di carbonio agricoltore gusto del territorio sono trenta accordo chiudo sull'alluvione
Un miliardo di danni agricoli sette mila imprese coinvolte travolte danneggiate ringrazio le imprese
Per quello che hanno fatto in quei giorni di quelle che hanno salvato comunità intere dalle alluvioni mettendo in gioco i propri terreni e le proprie produzioni
L'agricoltura si muoverà su due filoni
Io ho detto fin dall'inizio ci vorrebbe modello sisma due mila dodici legge speciale credito d'imposta questo avrebbe velocizzato tutto
Si è scelto un'altra strada secondo me
Non giusta non corretta che fa perdere tempo rischia di farci perdere molto tempo però abbiamo due strade in agricoltura la prima quella quel ministero Agricoltura abbiamo già oggi stanziati duecento milioni di euro circa centocinquanta per i Ristori alle perdite produttive che Rogue Remo entro novembre ottobre al massimo
Glielo daremo naturalmente appena ce li abbiamo e piena ci vengono trasferiti perché possiamo fare eppure abbiamo e questi cento milioni servono a ristorare le perdite produttive e anche a ricostruire
Ieri abbiamo fatto un incontro con chiederemo un contributo di solidarietà alle altre regioni italiane
Per la ricostruzione delle aziende l'undici settembre sarò a Napoli con i miei colleghi assessori per proporre il prelievo chiedo anche il Pd nazionale di darmi una mano
Su questo punto anche se non abbiamo ormai molto interlocuzioni dentro le regioni però quei pochi cerchiamo di coinvolgerli
Abbiamo bisogno di prelevare il PSR una delle diciamo di prelevare scusate il questo contributo di solidarietà perché potrebbero arrivare anche duecento milioni di euro con i quali sostenere le ricostruzioni aziendali quindi frane
Limo da rimuovere argini da ricostruire argini privati chiudo suo figliuolo oggi l'incontro
Domani manda una bozza di ordinanza che non è esamineremo insieme l'associazioni agricole quindi manderò lordi la borsa d'ordinanza e questa ordinanza spiegherà qual è la procedura di segnalazione del danno
Oggi è positivo che figliuolo
Abbia detto
Una volta che abbiamo dato questi soldi duecento milioni di euro centocinquanta mila di euro
Rimane un pezzo di danno da coprire per arrivare al cento per cento anche queste risorse mancanti verranno riconosciute quindi anche oggi si è preso l'impegno del cento per cento di risarcimenti e di ricostruzione naturalmente l'esercito importantissimo ma senza le munizioni
La guerra non si vince quindi serviranno le risorse bisognerà che le risorse arrivino e che i il commissario astronomi seriale venga messo nelle condizioni di poter erogare per queste risorse perché ad oggi abbiamo solo settecento milioni di euro
Di veri di liquidità per le ricostruzioni pubblica cioè per i soldi che i Comuni hanno anticipato per i vari interventi ecco quindi ci muoveremo su due fronti
Agrica per il ministero Agricoltura abbiamo bis duecento milioni spero che arrivino altri e poi la procedura che la struttura commissariale metterà in campo quindi perizia segnalazione del danno
è quello che ha gridato non darà dovrà essere dato io chiedo dal governo della struttura commissariale grazie
Leon
Rimarrei qua ancora a lungo anche voi alla fine è andata veloce non ci siamo annoiati come dice Simone Gamberini è importantissimo che con partito come il nostro Possa ascoltare le diverse voci le diverse proposte
Difficile unire tutti i puntini l'ultimo a parlare Stefano Vaccari
Non non gli chiedo di fare le conclusioni perché le conclusioni non ci sono
Perché queste sono secondo me è veramente se le nettissimo nero su bianco ognuno ha detto qualcosa che più che conclusione è una proposta
Per il futuro dell'agricoltura e dell'agricoltura in Italia perché poi l'agricoltura in Italia tutta un'altra storia accezione rispetto al resto delle agricolture
Chiedo però a Stefano di guardare un po'più in là il magari immaginare che ci possa essere il Next Generation per l'agricoltura che ci possa essere incentivi quattro punto zero per l'innovazione
E la tecnologia delle aziende agricole immaginare quali sono le prossime battaglie che ci aspettano per come agricoltori italiani grazie
Sì buonasera a tutti anche da parte mia un grandissimo ringraziamento al Partito Democratico
Nazionale a la segretaria in palio modo al responsabile organizzazione Igor Taruffi che assieme a Alessandro paratone segretario di federazione e a tutti volontari hanno reso possibile anche quest'anno la festa nazionale e vi chiedo un grande applauso davvero
Perché
Non è scontato di questi tempi pensare
Diciamo che queste cose avvengano per grazia ricevuta ecco
Sappiamo bene lo sforzo l'impegno la passione la determinazione
Le risorse che servono per ricostruire tutto questo garantire quindi un luogo come diceva Gamberini prima attraverso il quale il partito democratico su tanti temi a partire anche da quelli che in passato sono stati meno oggetto di confronto come l'agricoltura però ricordo ci ricordavamo con cristiano finì la festa nazionale del due mila diciannove
Un altro incontro sempre sul tema
Dell'agricoltura però ecco abbiamo la necessità che
Questi diciamo occasioni servano io ho preso Discover faccio di solito un sacco di appunti ascoltando tutti gli interlocutori e ringrazio ovviamente le associazioni professionali
Legacoop e l'esperienza che ci ha raccontato Debora insomma perché rappresenta hanno diciamo
Degli spunti delle indicazioni delle proposte anche quella che faceva adesso
L'assessore Mammì molto utili anche al lavoro che assieme a Camilla che ringrazio per il lavoro
Di costruzione di questa serata che sicuramente utile propedeutico a allo sviluppo poi di un nostro pensiero anche di nostre proposte ulteriori su questi temi servono a mettere in campo poi delle delle azioni a partire dalle cose che qui sono state dette provo
A dire qualche cosa cercando di stare dentro le le venti perché abbiamo un'altra iniziativa a seguire quindi pochissimi
Minuti
Parto dicendo che le condizioni dentro la quale oggi
Si svolge l'attività di impresa agricola sicuramente più difficile di prima proprio perché diciamo i cambiamenti climatici hanno impattato in modo più significativo su tutte le condizioni attraverso le quali questa attività
Può produrre
Diciamo e deve produrre
Cibo ma anche ricchezza ma anche sostenibilità
Sociale ed ambientale come diceva l'assessore Mammì adesso e quindi
Le imprese però sono già
Questa è una convinzione che mi sono fatto Giada da tempo
Sono già protagoniste della transizione ecologica l'hanno detto
L'associazione professionale molto molto bene perché sono stati i primi a mettersi in gioco per risparmiare acqua per togliere i pesticidi per rendere l'impatto delle proprie imprese
Sull'ambiente e sul territorio
Meno inquinante e per soprattutto garantire al consumatore un cibo sicuro tracciato e in grado di ricostruire diciamo il percorso che dal seme alla tavola
Si fa in questo Paese molto più che in tanti altri Paesi europei e quindi abbiamo la necessità di fare di tutto per proteggere e difendere questa questo protagonismo delle imprese agricolo dentro questo percorso
E io credo che anche su questo il confronto con visioni diverse lo stiamo vedendo anche qui tra diciamo una forza come il Partito Democratico e altre forze di opposizione e la maggioranza che sta governando il Paese permettetemi diciamo visto
Le faccio il capogruppo in commissione agricoltura per il partito democratico di sottolineare
La in e degli inadeguatezza che la maggioranza sta mettendo nell'affrontare quella sfida che prima veniva richiamata che è una sfida epocale di lunga gittata e che non ha bisogno di interventi spot e che durano un anno ma come si fa a pensare che sulla siccità
Noi affidiamo a un commissario che si deve dura un anno e mezzo che deve mettere in fila per cinquanta persone per farle lavorare per fare gli diamo anche pochi soldi
E pensiamo di aver risolto il problema della siccità in questo Paese
Perché questa è la logica quella del gli interventi spot dentro i quali si colloca la bandierina di Tizio o di Caio e diciamo di un governo che vede diciamo soltanto
Una
Il raggio delle proprie azioni molto corto rispetto al consenso che si può
Portare portare a casa
E quindi la sfida diciamo di tenere insieme e di costruire una protagonismo delle aziende agricole dentro una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici di maggiore resilienza ai cambiamenti climatici ha bisogno di risposte strutturali non emergenziali perché esse siamo come siamo e ce lo dicono
I dati
Nel alta diciamo nell'anno più caldo al terzo posto dal mille ottocento a venire a oggi se l'alluvione della Romagna è stato valutato come il terzo evento più
Grande devastante in Europa da quando è stato misurato se dati Coldiretti visto che diciamo vengono presi giustamente ha
Riferimento sono sei miliardi di cui uno in Emilia-Romagna i danni portati
Dalla
Gelate siccità caldo
Eccetera a le produzioni nel nostro paese come rispondiamo
Non più non si può rispondere con gli strumenti ordinari con i quali abbiamo sempre fatto i conti anche gli strumenti che al povero Manni e alla regione Emilia Romagna hanno messo a disposizione per rispondere sull'alluvione sono gli strumenti ordinari con cui si risponde
Con le gelate
Bene non benissimo diciamo
Perché oltre alla quantità di risorse ci sono i limiti che hanno quegli strumenti e vedrete che ci saranno gliel'abbiamo detto in Commissione durante la discussione del decreto alluvioni state sbagliando approccio perché o costruite una diciamo gamma di strumenti semplici già sperimentati nella
Diciamo ricostruzione del sisma in Emilia e quindi avete già la pratica la burocrazia tutta la parte amministrativa già collaudata ma facendo così usando gli strumenti ordinari che si usano per dare le risposte
A a quando c'è una gelata quando c'è un altro evento catastrofico Fini Rete a penalizzare quello che un settore che è quello che ha subito i maggiori danni dall'alluvione
In Emilia Romagna e quindi siamo in presenza di una necessità di costruire una prospettiva diversa rispetto a l'approccio che c'è
Che c'è oggi
Noi abbiamo dentro questo percorso che c'era accompagnato fino qua oltre al tema diciamo dei danni
E dell'impatto dei cambiamenti climatici come Partito Democratico in Parlamento abbiamo cercato di porre il tema anche di altre attivi diciamo
Danni che l'agricoltura sta subendo e non e non da oggi penso la fauna selvatica
Penso a diciamo a a quello che è stato ed è in alcune regioni i danni dalla fa una carnivora
La fauna selvatica carnivora e non solo
Penso appunto ai a quello che sta succedendo
Con diciamo la diffusione della PS a dei cinghiali e la il pericolo che stanno correndo
La filiera della carne nel nostro nel nostro Paese anche lì
Vengono affrontate le questioni attraverso interventi spot sulla fauna selvatica hanno fatto un emendamento in legge di Bilancio che non ha cambiato le cose anzi le ha peggiorate i piani di abbattimento del cinghiale si sono fermati e le regioni sono al palo rispetto all'attività
Di selezione che do che dovevano fare ha nominato un commissario sulla Psa che dopo quattro mesi non è stato ancora in grado di produrre un piano per aggredire quel tema quando in Sardegna in quattro anni hanno debellato la Psa con una strategia molto seria concreta e che
Oggi ha dato i frutti sperati ecco di questo stiamo parlando quindi divisioni anche diverse nell'approccio ma della possibilità invece di provare a costruire diciamo delle convergenze
Importanti per riuscire a ritorno a dirlo a difendere a proteggere
Il le aziende agricole anche da quelli che sono ovviamente
Diciamo
Le necessità che
Di collocarle in una prospettiva ovviamente di sostenibilità noi il lavoro che abbiamo fatto anche nel dialogo con la maggioranza e anche con l'unione europea è stato quello di provare a costruire sicuramente una politica di ed azioni che mettano al centro le aziende agricole come principali difensori e diciamo protettori del territorio e allora partire da questo noi possiamo senza dubbio
Indicare negli strumenti attraverso i quali
Diciamo dare le risposte alle aziende agricole quelle di diciamo accompagnarle nella transizione ecologica così come è stato costruito in Europa penso la direttiva
Sulle missioni dove son costruite alleanze importanti per evitare il coinvolgimento delle attività zootecniche penso a lutto discordi che è stato messo da parte perché andava a penalizzare un settore come il nostro made in Italy
Nella produzione di
Cibi di qualità ecco abbiamo costruito una serie di proposte credo che il lavoro che il Partito democratico potrà fare
Da adesso in avanti è quello di indicare nell'agricoltura un protagonista della transizione ecologica attraverso strumenti risorse che accompagnino
Le imprese ma soprattutto alle proteggano rispetto alla centralità che hanno avuto e soprattutto nella prospettiva di riuscire a garantire al nostro Paese
Cibo di qualità tracciato e in grado di non interrompere il rapporto con il ciclo della natura come alcune scelte sui cibi sintetici
Rischiano di mettere in in discussione ecco questo è il lavoro che credo dovremmo fare credo che stasera sono venuti da stasera sono venuti tanti spunti e tante idee interessanti grazie
Grazie Stefano Vaccari
Grazie Giovanna Parmigiani Confagricoltura Alessio Mammi grazie Simone Gamberini Deborah Peruzzi cristiano finiscila Nicola Bertinelli Coldiretti grazie a tutti voi
Se non faremo una delle cose che abbiamo detto questa sera potrete arrabbiarti è uno per uno con tutti quanti perché
è una sfida talmente enorme che o l'affrontiamo insieme o è inutile affrontarla grazie e buona serata