"Le notizie del diavolo. Politica, giornalismo e comunicazione" Master dell'Università internazionale del secondo Rinascimento e di Spirali/Vel Edizioni

Secondarie la fortuna e non opporsi agli
Possono Tesser irretiti suoi e non rompergli
Debbono bene
Non si abbandonare mai
Perché non sa chiedendo il fine suo
E andando quella per vie traverse e di incognite
Hanno sempre a sperare
E sperando non si abbandonare
In qualunque fortuna ed in qualunque Travaglio se tuo vino
è un brano di Machiavelli dai discorsi
Allora riprendiamo i nostri lavori traggono pretesto
Dal bellissimo libro di Dario Fertilio le notizie del diavolo la parabola ignota della disinformazione
Che trovato dibattito e discussione in molte città italiane
E anche a Zagabria
Forse riusciremo a fare qualcosa sul giornalismo e comunicazione no un master anche a
A Ginevra invitando i direttori dei giornali
E Ginevra
Qualcuno da parigino
Ecco che e poi chiaro ieri è stata una tornata
Dodici interventi di
Di notevole rilievo
Non tono
Interessante
Particolarmente bello e proprio sull'onda
Sulla scia sull'onda del di questi dibattiti in varie città l'intervento di Dario Fertilio
Quindi io già li ho notato che c'è un altro libro all'orizzonte
è chiaro che poi il dibattito proseguirà a Roma
In quanto
Alcuni giornalisti di Roma sia di Forza Italia sia di Alleanza Nazionale
Non sono potuti venire a questo convegno perché erano al congresso erano a seguire per i loro giornali
I loro giornali congresso di Alleanza Nazionale
Saluto il professor Cindy che arrivato adesso
Poi passeremo la parola non subito e lo facciamo ascoltare un po'no
è chiaro che lui sarebbe poté vedere neanche subito
Ma non
Allora volevo informarlo che io l'abbiamo detto delle cose bellissime soprattutto in degli ospiti
Coloro che sono intervenuti
E che altre se ne diranno oggi allora questo libro quindi trovare Ramones dovrà un seguito a Roma no sono vari esponenti di Roma che interverranno
Ecco e poi c'è un altro
Libro che discuteremo presto a Milano e a Roma
Mentre Lippi riprende le linee troverà avvenimenti in varie città oltre quelli che ha avuto a Roma e a Milano
Se un altro libro discuteremo in questo nel mese di febbraio
A Roma e Milano di Fabrizio Cicchitto il partito si sta italiano e la lotta politica in Italia dal mille novecentosettantasei
Al mille novecentonovantaquattro
è un libro venne sembra sì qui liberato moderato come si dice oggi
Una riflessione un'esposizione degli avvenimenti da parte di un protagonista
Allora
Sono qui alla tavolo no
Professor Guido Crapanzano
Dario Fertilio Ernesto Battistella ieri è intervenuto sia al mattino sia al pomeriggio
Lo si è trovato l'inverno adesso qui da noi mentre in Argentina c'era stata no
Poiché le
Piero Melograni
Poi c'è il professor Piero Melograni
Chi
Viene da
In una Milano Martirano lista di Perugia
Resta di Perugia che insegna dove insegna Storia contemporanea
Poiché appunto
Se le c'è Giuseppe il professor Giuseppe Valditara insegna invece istituzione di rito romano a Torino all'Università di Torino
Ecco Torino ed è anche segretario nazionale dell'Associazione per la libertà
Per le libertà Pardo per le libertà
Le libertà comunque ammettono anche la libertà
E poi c'è appunto il professor Carlo Sini
Notissimo
Ciascuno di noi
Anche per i contributi che ha dato sullo intorno allo specifico
Torno al giorno di anche intorno alle per la sua riflessione anche intorno
Al giornalismo alla comunicazione
In altre occasioni
è arrivato pure in Sala
Carlo Formenti quindi salutiamo
E chiaramente
C'era tanta Jeremy oppure del suo intervento
Nel corso della mattinata
Filosofo e giornalista non
Ecco allora
Io non so se in iniziare chiaramente nel
Se si valuta delle con parole colorite nella
Ecco che è chiaro che se non produce Giorgia piano che interverrà poi che anche altri che arriveranno erano venuti ieri che arriveranno dopo
Ce Pasquale Bandiera che forse farà una puntualizzazione nel corso della mattinata
Comunque abbiamo ammirato ieri nel suo intervento
Ecco allora adesso forse incominciamo
Incominciamo proprio con
Carlo Sini
Cominciamo proprio come anche se posso capire i processi che non ha sentito tutto quello che ho detto ieri tanto meglio
Tanto meglio diamo a lui la l'onore speriamo non l'onere quindi inaugurare la giornata
Quindi
La giornata quindi non leggiamo i suoi libri fra l'altro vorrei dire questo abbiamo parlato ieri mattina di un libro
Che sta incominciando la sua vicenda
Editoriale giornalistica commerciare in Italia bene sta cominciando bene depositando in rete
Intorno alla scrittura
Nel libro straordinario quale professor sine dedicato molto tempo
E noi faremo eccolo qua questo è il libro segno e disegno
Nella collana diretta dal professor sì nella collana
Di questo colore che si distingue chi scopre questa collana compra anche gli altri libri e noi quindi è nostro compito un po'di
Stimolare questa scoperta
Segno disegno psicogena si dell'alfabeto
Sono già usciti articoli importanti
Ne usciranno altri lo faremo dibattiti a Roma e Milano organizziamo con rientro sul cinema anche in altre in altre città il libro è molto molto bello e
Quindi avrà modo era come andare alla lettura Mammana
Ecco allora passo la parola professor Sini
E vuole la prosa se non ho bisogno di raccomandare che lui e sempre estremamente condensato nel suo interventi ma io mi riferisco invece ai relatori da ciascuno di noi non nel corso della giornata è relatore successivi io ignoro se essi se loro se cammino come Leonardo da Vinci la conclusiva brevità
Come dice lui
In ogni caso in vitro conclusi abilità perché sono vari interventi che sentiamo nel corso della mattinata
Professor Segni
Sì interamente molto imbarazzante inserirsi in una discussione che si è già svolta verbali di che io ignoro
E allora penso che la cosa migliore sia non fare un discorso generale che rischierebbe di essere come dire o scontato già posta già fatto insomma
O non intonato a come si è svolta la discussione ma proporre un tema di riflessione particolare
Nell'ambito della questione della informazione appunto della cultura delle informazione che una cultura sempre più irrinunciabile
Che oggi direi detiene il luogo del potere il luogo del potere si gioca molto nel luogo della informazione come tutti sappiamo
Quale aspetto particolare io vorrei proporre all'attenzione degli amici un aspetto particolare che sicuramente ben presente a tutti ma che mi sembra spesso un posta varcato nelle riflessioni relative alla informazione al giornalismo alla cultura appunto dei media
Direi ieri il veicolo il tema che mi interesserebbe sottolineare la questione del veicolo della informazione poi che è molto facile fare dei discorsi certamente giusti ma troppo generici sulla libertà sul senso dell'informazione tutti naturalmente siamo preoccupati
Della libertà del senso dell'informazione del fatto che l'informazione svolga la sua funzione positiva e non si stravolga invece in conseguenze che nessuno di noi desidera o che altri forse desiderano perché le vogliono manipolare a loro vantaggio
Ecco è facile dicevo parlare della necessità che l'informazione sia come si dice onesta trasparente che trasmetta cose
E non immagini distorte delle cose e siamo tutti preoccupati che vi sia quindi sia la libertà di informare sia la libertà di essere informati
Ma la mia impressione è che questi discorsi spesso esprimano più delle buone intenzioni che non dei cammini concreti che consentano poi di misurarsi
Con le difficoltà che nascono in un mondo della informazione difficoltà e vantaggi naturalmente perché il mondo della informazione è un grande mondo un grande scenario democratico del presente e del futuro
Allora io credo che molta attenzione vada rivolta quello che chiamavo il veicolo
Si potrebbe anche chiamarlo non so le la materia attraverso la quale transita l'informazione
Perché spesso noi abbiamo del veicolo della materia attraverso la quale transita presso il quale frase tra l'informazione un'immagine semplicistica
Cioè pensiamo che la Carta di cui il giornale è fatta
Che i caratteri a stampa che vengono impressi sulla carta la distribuzione del giornale e tutte queste cose siano soltanto mezzi siano soltanto strumenti attraverso i quali si realizza il rapporto comunicativo e invece io credo che non sia così
Credo che questi veicoli abbiano in sé un potere determinante destinandoli assai più cogente di quello che normalmente noi pensiamo o quello che normalmente noi sappiamo allora una riflessione sulla informazione in particolare sulla stampa giornalistica non può prescindere dal fatto di riflettere anche sulla pratica stessa di questa informazione e su come questa pratica determina sia la figura dei soggetti che fanno l'informazione sia la figura dei soggetti che ricevono l'informazione
Allora io credo che la questione della libertà non debba essere come dire affrontata soltanto a livello di grandi problemi di grandi fondamenti di grandi principi che certamente sono importanti come direzione generale ma vada anche affrontata nello specifico cioè vada anche guardata laddove si tratta di capire che tipo di libertà il soggetto a nel momento in cui fa l'operazione che fa ora per chiarire questo discorso che cerco di fare questo suggerimento di di riflessione comune che cerco di proporre partirò da un esempio da un esempio molto semplice
Tutti sanno più o meno insomma immaginano più o meno come si fa un giornale cosa succede in una redazione quando si deve lavorare perché esca in tempo il giornale di domani mattina
Ecco assumiamo allora come luogo di riflessione semplicemente questo perché il più semplice non è forse il più importante ma il più semplice da esibire come esempio
Noi nel giornale comunque sia fatto questo giornale grande piccolo eccetera chiedo scusa
Disponiamo di uno spazio
Disponiamo di uno spazio un giornale non è come un libro che più o meno a degli spazi come dire di là Tabili
è vero che lì si devono fare anche di nuovo altri conti con l'editore cedere cinema insomma un libro poi avere ottanta pagine come può averne anche cinquecento al limite
No un giornale no un giornale uno spazio definito di discorso pensateci bene è uno spazio definito di discorso
Entro questo spazio vengono prese alcune scelte questo spazio attraverso una riunione redazionale che di norma guidata dal direttore e il direttore ha il privilegio di sentiti i suoi collaboratori stabilire il taglio del giornale del giorno dopo cioè stabilire che in prima pagina starà questo in seconda pagina sarà quello a questo tante colonne a quell'altro tante colonne
Ecco prese queste decisioni di fondo ognuno ha ognuno di coloro che fanno il giornale a disposizione uno spazio definito uno spaccio di discorso definito
E non ha a disposizione solo questo spazio di discorso definito che evidentemente determina il tipo di discorso che egli potrà fare ma hanno a disposizione come tutti sappiamo una lingua giornalistica definita
La prima cosa che viene insegnata colui che fa un giornale
A colui che comincia l'esperienza del lavoro giornalistico che la lingua con la quale si fa il giornale è una lingua definita che si potrebbe addirittura costruire dentro un vocabolario definito si può dire questa parola non si può dire quest'altra parola si può usare una sintassi di questo tipo non si può usare una sintassi di quest'altro tipo o addirittura e virtuoso mettere la cosa in questo modo invece peccaminoso da un punto di vista giornalistico informativo metterla in questa altra prospettiva non si scrive un articolo di giornale come un saggio eccetera eccetera tutte queste cose le sappiamo
Ecco allora mettetevi nella concreta situazione del giornalista il quale a a disposizione quel
Certo spazio quelle due tre colonne che vuol dire quelle tante battute quelle tante parole e che ha a disposizione queste regole di lingua di sintassi di grammatica di lessico
Voi credete
Che tutto questo non abbia un peso sul significato e sul senso di verità di ciò che apparirà in questo spazio
è evidente che ciò è impossibile un peso a un enorme peso
Funziona come un filtro funziona sostanzialmente come una sorta con una soglia come una porta aperta e chiusa
Alcune cose possono entrare altre no alcune cose possono filtrare altre no alcune cose possono filtrare solo se assumono questa sembianza solo se assumono questa immagine questa maschera
Il che vuol dire che il giornalista che sta scrivendo quel pezzo come si dice in gergo e l'uomo più schiavo della terra
E che ogni discorso sulla sua libertà d'informazione e privo di senso è una stupidaggine
Perché quell'uomo prima ancora deve fare i conti con la schiavitù della cosa con la schiavitù del mezzo con i limiti materiali anche ragionevoli per carità talvolta anche irragionevoli della cosa
Allora lui è il primo schiavo di questo strumento che deve tradurre il mondo pensate il mondo
Perché lui ha la pretesa di raccontarci un evento del mondo
Deve tradurre il mondo in una specie di teatrino di maschera di immagine di costume carnevalesco già tagliato già prestabilito
E voi immaginate che colui poi che riceve il giornale l'altro soggetto il soggetto che sta all'altro capo no
Possa essere garantito nella sua libertà di informazione date queste condizioni materiali
Non solo ma pensate che questo tipo di informazione promuova la sua libertà
Soggetto informato
Ok invece questo soggetto informato sia schiavo dello strumento che l'Italia in formazione e che gliela dà già distorta così
Come in televisione dove si dice bisogna dire queste parole sette dodici venticinque non settantadue per carità bisogna guardare lì e non la bisogna mettersi così e non cosa uno spettacolo televisivo si fa in questo modo e non in quest'altro e questo naturalmente si riverbera in tutte le case che si riverbera come messaggio che dice il modo d'essere della realtà è questo
La verità della realtà è questo
Ecco se riflettiamo un attimo non voglio farla tanto lunga perché credo mi sono spiegato tutti abbiamo di fronte agli occhi questi problemi
Sì la questione si mette in questi termini fa un po'paura francamente no fa un po'paura perché qui non è più questione di fare grossi roboanti discorsi sulla libertà
Che in fondo arrivano sempre troppo tardi diciamo così fa un po'paura perché noi vediamo la nostra schiavitù o i limiti molto ristretti diciamo così della nostra libertà
Iscritti in qualcosa di così cogente di così materiale di così irrinunciabile anche che a prima vista non sappiamo dove volgere il capo per una possibilità di recupero di sensatezza e di recupero di libertà perché ognuno di noi sa benissimo il giornale dovrà avere certi spazi e non potrà essere infinito
La lingua dovrà essere accessibile a migliaia migliaia e migliaia di lettori e quindi non potrà essere un lessico raffinato
Tutto ciò significa che noi non potremmo tradurre la realtà nelle sue infinite sfumature in una informazione giornalistica che non l'ha visto orca per la sua natura
L'informazione giornalistica la distorce e rende schiavo chi la fa e chi la riceve
E crea l'illusione democratica della libertà e dell'informazione che un sogno veramente pericoloso proprio perché ideologicamente si presenta come tutto positivo
E allora viene paura perché viene subito la domanda come togliersi questa camicia di nesso
Come liberarsi come atteggiarsi quanto meno
Ma qui il discorso si farebbe lungo e complesso credo che anzitutto sia importante che si comincino a dire queste cose cioè si cominci a denunciare la vacua retorica democratica
La vacua tre storica liberi spicca la vacua retorica informazione male eccetera si comincia a dire guardate che non è vero guardate che noi stiamo parlando di una cosa è infinitamente più complessa più pericolosa e più difficile
Ed è bene che lo si sappia
Ma in secondo luogo una direzione una linea di ricerca quanto meno è possibile
Si può
Avviare ed è io credo quella di non saltare questi aspetti solitamente presi come pure i mezzi e strumenti ragionevoli strumenti docili non sono affatto docili sono in docili e selvaggi cioè avviare una riflessione su questi strumenti stessi
Nessun giornalista riflette su questo che io sappia nessun direttore di giornale riflette su questo anzi come succede perché gli esseri umani hanno bisogno di sicurezze e tutti si fanno vanto della loro professionalità
Mentre la professionalità e uno dei luoghi di schiavitù più grande che ci siano sulla terra
Tutti si fanno belli del sapere qual è il gergo giornalistico è tuo filosofo se scrivo un articolo ci fai ridere perché noi giornalisti sappiamo quali aggettivi ci vanno e quali no
Non c'è molto da ridere c'è piuttosto da piangere
Cioè bisogna rendere consapevoli le persone non soltanto del perché credono loro di fare certe operazioni che spesso sono chiacchiere che spesso sono maschere che spesso sono ipocrisie ma renderle comprende consapevoli delle operazioni che stanno facendo nella loro materialità
Nella loro concretezza
E naturalmente non rendere soltanto il giornalista capace di questa riflessione culturale cioè uomo di cultura davvero perché l'uomo di culture colui che si rende conto delle operazioni che fa non colui che ha semplicemente una e abilità da meccanico
Nelle operazioni che fa ma poi rendere consapevoli i lettori di che cosa hanno in mano e questo non lo si fa nuovamente
Mentre nella esperienza del teatro contemporaneo per esempio non sempre più si è cercato di avvicinare il pubblico di dire guarda anche dietro alla scena
Guarda come facciamo a farti il teatro guarda come si costruisce questa visione immaginaria in modo che tu abbia tutte e due le esperienze l'esperienza dell'incanto l'esperienza della del patto su ma anche la consapevolezza che questa è una costruzione una costruzione umana con i suoi limiti le sue scelte
Che si poteva fare così ma si poteva fare anche in un altro modo che si poteva leggere in questo modo il testo ma anche in un altro bene io credo i lettori i fruitori dell'informazione proprio perché l'informazione questo luogo della potenza
Luogo del potere luogo in cui la causa della verità e appunto in causa ecco anche i lettori devono essere resi più consapevoli avvicinati non superstiziosa mente all'oggetto giornale all'oggetto informazione ma continuamente si deve ricordare loro che ciò che hanno di fronte è una piccola immagine di mondo e necessariamente un'immagine distorta di mondo una proposta di interpretazione non la verità
Dobbiamo camminare in questa direzione io credo e dare meno spazio ai vacui discorsi sulla libertà quando questi restano troppo genericamente come dire ideologici ecco sarei interessato ecco a un a un contributo di altri questo tema che vi prego di prendere in considerazione grazie
Ringrazio il professor Sini che chiaramente si è situato ai mese resse anche senza avere saputo del dibattito così vari io e differente no che c'è stato ieri
Allora
Adesso intanto saluto alla
L'arrivo Fiorella Minervino
Sala come le chiederemmo se vorrà lungo dibattito intervenire con meno e speriamo ci auguriamo allora
Intanto la ringraziamo per essere qui con noi
E poi saluto anche Fernanda Pivano che rivedo evidentemente dopo tanti anni sulla di no e a lamiera per il suo immenso lavoro
Che imponente insomma nessuno di noi si rende conto intanto le
è la verità è la verità
è la verità
Ecco adesso invito i professori Giuseppe Valditara
Intervenire ha già detto che insegna a Torino istituzione diritto romano segretario nazionale dell'Associazione per le libertà
Quindi in tema
Prego proprio in quanto responsabile
Oggi una movimento di opinione di un'associazione che
Rivendica
La libertà le libertà anzi non posso esimermi dal fare un intervento di carattere generale anche con qualche cenno alla nostra esperienza concreta
E allora dirò subito che presupposto perché una sistema democratico funzioni e che i cittadini siano informati correttamente correttamente ed esaurientemente Riccio che accada attorno a loro di quello per esempio che il Governo fa di quello che fanno le opposizioni e via dicendo
Solo così possono giudicare scegliere con consapevolezza libertà presupposto perché ciò si possa realizzare e che vi sia una stampa obiettiva ovviamente
Spesso si sente dire però che una stampa obiettiva
Impensabile e io ho impossibile
Così anche da qualcuno si giunge ad affermare che una stampa necessariamente obiettiva sarebbe in contrasto con le idee della libertà del pensiero
E dunque con la libertà di stampa ricordo a questo riguardo un intervento di un noto commentatore sul Corriere della Sera qualche anno fa
Ma con questi ragionamenti ritengo che si cada in un equivoco un conto il resoconto dei fatti un conto il loro commento un conto è la notizia un conto è l'opinione se io dico che con il governo Berlusconi aumentata la disoccupazione rispetto al periodo del governo Ciampi dico il falso
Se dico analizzando le strategie del Partito popolare che esse sono confuse quando non addirittura talvolta pericolose per lo sviluppo del Paese perché rischiano di riportarci la Prima Repubblica
Ebbene esprimo il mio pensiero che può essere condiviso non condiviso ma è un'opinione e come tale ha diritto di essere riporta il punto è che oggi in Italia l'informazione non sempre corretta come avviene la disinformazione avviene sostanzialmente in due modi
O con la diffusione di notizie palesemente false ma ediz direi forse è il caso meno frequente oppure con la presentazione dei fatti in modo subdolo sono messi insieme mezze verità che per come sono accostate danno una menzogna
Talvolta poi oltre alla disinformazione di anche qualche cosa di peggio il silenzio freddo come la morte se una realtà non viene conosciuta avrà vita breve
Talvolta il silenzio sui fatti che pur permetterebbero al cittadino di avere un'opinione
Più completa e l'arma per impedirgli di scegliere di conoscere e quindi scegliere poi Bianchi silenzio Subedei io mi sono chiesto come mai su grandi quotidiani scrivono soltanto prevalentemente o vengano intervistati
Prevalentemente opinionisti di un certo settore di una certa corrente politica ideologica
Quali sono le origini di questa situazione bene un modello negli anni settanta è stato certamente Repubblica che ha inventato un tipo di giornalismo per cui le opinioni spesso erano trasformati infatti
Come reazione
A negli anni settanta si diffonde anche una corrente di pensiero la cosiddetta new left
Sulle ali della rivoluzione sessantottina sia la diffusione a macchia d'olio tra l'intellettuale di questa corrente di pensiero si diffonde un modo di fare giornalismo spregiudicato
Come reazione ad uno stato di cose precedente in uno stato di cose precedente caratterizzato da un tipo di giornalismo Bellinaro anche questo certamente molto negativo
E questo tipo di giornalismo scambi giornalieri non vuole essere per forza iconoclasta dissacrante sempre contro il potere i suoi meccanismi i suoi strumenti
Parallelamente sempre negli anni settanta si verificò un altro fenomeno che si innesta su questo
E cioè
Si è per la prima volta con la manifesta condiscendenza dalla grande proprietà si è verificato un processo che caratterizza oppure la magistratura l'università e che già aveva coinvolto il mondo dalla cultura
L'occupazione comunista della stampa nel giro di alcuni anni consigliere dazioni tutti i più grandi quotidiani italiani diventarono di sinistra
Un po'era anche frutto di una moda gli italiani non sono mai stati molto coraggiose spesso sono opportunisti o conformisti
E così molti ex moderati passarono in massa alla sinistra
Questa vera e propria invasione fu consentita anche la grande capitale proprio seguito dal sessantotto il terrore delle occupazioni degli scioperi selvaggi
Ha finito con il favorire una politica di appeasement lo strizzare l'occhio a tutta una certa corrente
Politico culturale
Come operano molti di questi giornalisti
Beh gialle in in diceva che è giusto e morale vero ciò che serve agli interessi della rivoluzione proprio proletaria in questo contesto i fatti possono essere negli accidenti che dovevano svolge una loro specifica funzione
E del resto in un ambiente in cui persino la devianza criminale secondo questa new left era concepita come una scelta che esprime l'esigenza alternative all'ideologia borghese si identifica con la non accettazione di questa e comunque Enzo per distruggere il sistema borghese
Era evidente che la realtà dovesse essere deformata o potesse essere deformata anche per raggiungere un certo scopo politico
Questi metodi partono dunque da presupposti che con i canoni valori della democrazia liberale non hanno nulla a che fare e qui a mio avviso una delle tante cartina di tornasole dalla credibilità democratica di certi ambienti politico-culturali di certi personaggi
Contro la disinformazione peraltro non si hanno molti strumenti serve poco la querela perché spesso non si dà vita ad alcun reato
Serve poco l'esistenza di un ordine
Dei giornalisti eppure è un problema grave beh posso citare alcuni fatti che hanno coinvolto anche la nostra associazione
Anche se cosa associazione essendo una piccola associazione ancora che muove ancora i suoi primi passi certamente non è stata coinvolta infatti particolarmente eclatanti
A Milano il diciassette dicembre abbiamo organizzato una grossa manifestazione a leone tredicesimo sul problema dei referendum dei referendum elettorali
Vi erano più di settecento persone teatro quasi pieno vi erano quindici parlamentare da Pilo a Meluzzi a Taradash a Calderisi e tanti altri
Ebbene è significativo come il Corriere della Sera pur avendo la giornalista in sala non ha pubblicato nulla il giorno dopo è pure c'erano anche delle notizie fondate anche le notizie dai parlamentari Calderisi Taradash e via dicendo anche particolarmente interessanti poi dietro ve videro loro svolgimento nelle settimane successive
Repubblica fece un piccolo articoletto dove Sironi Zala su fatti e tutto banale Leone tredicesimo sarebbe appunto la scuola dove i figli ignoranti dei diritti vanno studiare Michelini che arriva col cappottino blu e via dicendo
Abbiamo fatto anche una grande manifestazione una grande una interessante manifestazione a Roma abbiamo portato Colletti abbiamo portato Galeotti abbiamo proposto a Vona c'erano diversi parlamentari non è comparso nulla tranne sul giornale e così ancora a Verona vennero diversi parlamentari anche lì sempre sui referendum Calderisi Taradash Galan è una decina di parlamentare una sala strapiena
Ebbene la notizia relativa a questa manifestazione era di poche righe confrontata con l'inaugurazione di una sede del sì Socialisti italiani che occupava tutta la la pagina dell'Arena di Verona era francamente molto curiosa
Poi come spesso capita questi fenomeni talvolta la disinformazione non è neppure voluta mai frutto di una impreparazione anche dei giornalisti mi capitò per esempio che in una conferenza stampa a Torino
Quello che io dissi fu invece attribuito ad un altro personaggio tra l'altro un politico quello che disse quel politico fu attribuito ma quindi ovviamente capite che la posizione della società risultava del tutto sconvolto
E la situazione a mio avviso è preoccupante come se ne esce non si risolve certo con una lottizzazione tipica della prima repubblica una un giornale a te è una retta a me e via dicendo
Ma se ne esce con in primo luogo ritengo una rivoluzione culturale
Forse dall'altra anche con degli imprenditori che abbiano un pochino più coraggio e la smettano di investire soltanto in un certo prevalentemente in un certo settore politico ma soprattutto ritengo che serve una grande mobilitazione dell'opinione pubblica serve che l'opinione pubblica venga stimolata
Ci vuole in sostanza come sempre il controllo sociale occorre la denuncia raccogliere i casi più eclatanti occorre che l'opinione pubblica sia meno pigre più matura deve far funzionare anche qui le regole del mercato chi gli offre un prodotto cattivo
Deve essere bocciato
E allora quindi l'associazione lancia un idea spero di essere sempre nel tema di questo convegno comunque l'Associazione per le libertà lancio un'idea creare un organo di controllo dall'opinione pubblica
Che verifichi quotidianamente i comportamenti dei quotidiani e denunciare là dove succede la disinformazione o la mancata informazione
Ritengo a conclusione che senza una stampa corretta oltre che libera la democrazia non può funzionare vi ringrazio
Ringrazio Giuseppe Valditara sia per l'intervento e e abbiamo ascoltato con grande interesse che è stata una sorpresa perché la prima volta che lo sentiamo noi
Sia per la brevità
Se per la verità
E allora adesso invito professor Piero Melograni insegna invece Perugia storie contemporanee anche venire
Io confesso che mi sento un po'spiazzato oggi qui perché
Mi sono occupato di questo argomento dell'informazione nei rapporti con la storia anche in altri circostanza
E insomma di solito quello che mi accade e di dire delle cose che sono in senso contrario a ciò che viene detto
Proprio parlando restante informazione aveva attaccato duramente i giornalisti suscitando fra la maggioranza dei giornalisti presenti non dico tutti
Un grande risentimento nei miei confronti
Oggi invece mi trovi in una situazione opposta probabilmente grazie alla presenza di Fertilio che ha scritto il libro al quale io mi ero richiamato in quel dibattito dicendo ai giornalisti ma scusate non vi volete convincere di quello che io vi sto dicendo
Leggete il libro di Fertilio è uscito da poco e ora che lo facciate nessuno l'aveva letto ancora forse uno due sì
Gli interessava essi Saidi sono fatti per non essere letti anche i giornali a dir la verità così che a questo punto io sarei addirittura tentato invece di fare una qualche difesa dei poveri giornalisti
Che del resto devo dire non sono il solo attentato ma perché anche Gramigna detto qualche cosa e in qualche modo anche le cose che ha detto prima il professor Sini
Potrebbero essere interpretate come alla fine difesa dei poveri giornalisti che si trovano costretti a dover operare in un sistema di condizionamenti fortissimo che è primo risulti il condizionamento del mezzo
Bene sì la libertà assoluta non esiste questo lo sappiamo noi stiamo parlando soltanto di libertà relative e allora però a questo punto io credo che noi dobbiamo invocato da questa libertà
Anche io non sono libero in questo momento fuori c'è un bellissimo sole uscire molto volentieri non posso sto parlando a voi che figura facciamo se me ne vado e così anche il giornalista che deve scrivere cento quaranta righe ottanta righe settanta righe si sa il mezzo e quello è il linguaggio deve essere quello comune anzi il più semplice possibile perché devo dirigermi
Rivolgermi al maggior numero possibile di Pubblico
Quindi tutti questi condizionamenti esistono sono fortissimi e noi non siamo liberi lo sappiamo non siamo liberi io devo vestirmi tutte le mattine non posso girare nudo anche se qualche studente in America si è presentato a lezione nudo
Ma insomma sono casi rari e dovremmo siamo tutti costretti a obbedire a una quantità di regole infinita però all'interno di queste regole noi dobbiamo cercare di esprimere la nostra libertà
Sono anche prima persona sì mi ha detto
Che il se ho ben capito che i lettori non sanno fino a quel fino a qual punto i giornali sono limitati
Ma io su questo sarei forse il parere opposto forse sono i giornalisti ma non tutti ne che non sanno quanto sono limitati i giornali i lettori lo sanno benissimo
E se noi volessimo andare a vedere nel pubblico che idee hanno dei giornali ma io credo che la grande maggioranza dei lettori ha un'idea pessima del giornale
Lo disprezza non legge neanche l'articolo di fondo si regola in maniera diversa lo critica le parla male dei giornalisti ciò nondimeno compra il giornale lo stesso e neanche tanto perché i lettori taglia sono veramente molto pochi rispetto ad altri popoli europei
E anche i giornalisti lo sanno io ho parlato con un direttore di giornale qualche tempo fa il quale mi diceva ma io non so perché la gente ancora contro il giornale
Cosa grave detta naturalmente io non la direi effettuato il direttore di un giornale perché vorrei credere a quello che faccio se non ci credo figlio e me ne va però questo per dire che la consapevolezza di questi rischi di questi limiti diversi commissiona menti e probabilmente molto più forte di quanto non non pensiamo adesso però vengo al mio tema anche quello della storia io sono uno storico e ho cercato di pensare a quello che è il rapporto tra i giornalisti i giornali e la storia
Allora diciamo che degli storici hanno sempre utilizzato e giornali sia loro stessi sia con gli studenti dando delle tesi di laurea è una fonte il giornale è una fonte di notizie però direi che i giornali non servano tanto a ricostruire i fatti ma soltanto a ricostruire le opinioni circa i fatti che si sono diffuse
E come tali però debbono come qualunque altro documento essere interpretati criticati filologicamente
Conferma anche falsificati cioè bisogna mettersi di fronte a un giornale con uno spirito critico che sarebbe augurabile tutti elettori avessero ma dico che penso che per la fine molti lettori questo spirito critico nei confronti
Dei giornali c'è la più di quanto ne non immaginiamo
Le ragioni per le quali i giornali vanno lette con spirito critico sono tante e per cui noi dobbiamo diffidare dei giornali
Innanzitutto dire che l'influenza nefasta delle ideologie che in Italia è stata potentissima in tutti questi anni e continua nonostante tutto anche ad esserlo
Molti giornalisti sono lottizzati sono il regime imputati sono vicine ai partiti protetti dei partiti sono stati soprattutto oggi con la fine della partitocrazia la situazione sta cambiando
I giornali di partito i giornali di partito la loro dipendenza dall'ideologia
Non non ha bisogno di parole per essere illustrata
Fertilio porta una quantità di esempi di questo mi sembra quello dei più belli sia quello del rapporto con ciò cioè il più importante documento della seconda metà del ventesimo secolo della storia del comunismo internazionale L'Unità non l'ha mai pubblicato
Ovvero la pubblicato ma dopo ventisei anni se non mi sbaglio o no trent'trent'anni scusa credo intorno all'ottantasei L'Unità alla fine decise di pubblicare questo documento quindi è chiaro che come fonte
Sono qui tra il partito sono editi più criticabili tutti però ci servono per farci capire che cosa quel partito vuole che si sappia pensa che si la gente debba sapere o non sappia però anche i giornali indipendenti sono dei giornali fortissimamente condizionati
Subiscono l'influenza della proprietà tanto per incominciare
Subiscono l'influenza dei poteri forti e deboli subiscono l'influenza dei sindacati e mi sono sentito dire assai questa cosa tua forse meglio dunque non la si pubblichi perché il sindacato può d'altra parte anche io avevo un'azienda fino a poco tempo fa avevo paura di quello che il sindacato nella mia azienda potesse dire temi articoli dovuto anche degli interventi del sindacato contro inerti
Paura anche dei pubblici di chi fa la pubblicità perché vedete anch'io mi sto censurando orge quindi confermo quello che ha detto l'ha fatto questo sì non posso raccontarvi tutto quello che mi capita mi è capitato nella mia azione di giornalista cerco di farlo di evitarlo
Chi fa la pubblicità anche un forte condizionatori
Anche sui giornali di partito tra l'altro forte condizionatore sarebbe bello andare a rivedere la storia della pubblicità sui giornali di partito perfino l'Avanti
Ma parlo dell'Avanti del mille novecentodiciannove venti cioè quello del biennio rosso aveva tanta pubblicità della FIAT tanta pubblicità di grandi prese bisognerebbe capire che cosa c'è sotto c'era sotto è un problema storico Rama
E poi i giornali cercano di compiacere il loro pubblico perché fanno un prodotto che deve servire a rassicurare il pubblico prima si è parlato di rassicurazione io credo che sia una delle molle maggiori di tutta la nostra esistenza
Noi vogliamo rassicurazioni e quindi anche il giornale viene scelto in base a un criterio di RAI di rassicurazione aveva perfettamente ragione se non mi sbaglio Gramigna ieri a dire anche i lettori hanno le loro colpe perché loro non cerca tanto la verità non cercano tanto la libertà di espressione ma cercano una rassicurazione di quelli che sono i loro pregiudizio
Poi c'è stata una prese
Anche
Anche se spiega bene è stato nettamente superiore alla cifra
Poi c'è la debolezza di tanti giornalisti nei confronti del potere curva mare poi c'è la difficoltà di raccogliere personalmente le informazioni di controllare stesso è pericoloso pensiamo agli inviati
Spesso infatti che è sempre faticoso quindi si
Tendenza naturale per il risparmio di energie che a cui tutti miriamo di risparmiare energie quando sia giornalisti anche del controllo lasciati
Di controllare verificare occhi falsificare le informazioni che si ricevevano
Bisogna diffidare
Questo è un appunto che faccio Fertilio anche delle informazioni raccolte direttamente invito fertile tutti voi a rileggervi anche un Likud libro molto bello di cui quest'anno si celebra il centenario e la psicologia delle folle di più stabile Bovo
Il quale spiega come anche i testimoni diretti dei fatti racconti in una serie di falsità in buona fede per cui anche molto difficile trovare questa verità
D'altra parte c'è il rugby inoltre anche il relativismo così fortemente dominante nella società di oggi di cui si è parlato ieri
Mi pare che ne ha parlato a Salvatore D'Agata per cui la verità verità assolute dove tutto soggettivo tutto avevano e parziale tutto è relativo bene
Dobbiamo stare molto attenti a questo la verità e SIS non è vero che la verità non esiste così come anche la libertà esiste non è vero che non esiste
Noi dobbiamo soltanto sforzarci con tutte le nostre forze per superare tutti quei vincoli che ci impediscono per esempio di conoscerà la verità
Però dobbiamo tendere a questo guai se ci mettiamo nello stato d'animo di chi sapendo che tanto e irraggiungibile che forse è pure vero allora tanto vale non mettersi neanche a cercare di raggiungerlo no io tempo lo stesso sforzati di raggiungerla questa sia pur difficilmente o addirittura impossibile da raggiungere verità perché la verità del fatto è esisti
Mi pare che Popper CDA alcuni saggi consigli su ciò
La disinformazione poi è favorita anche dall'enorme massa di informazioni
Di cui oggi noi siamo fruitori
Diciamo io faccio un paragone con gli alimenti per quanto riguarda le informazioni nel mondo tecnologico è accaduta la stessa cosa
Che e accaduta dal punto di vista alimentare per ciascuno di noi noi siamo passati da un'epoca in cui le informazioni non c'erano quindi un'epoca anche in cui il cibo non c'era
In un'epoca in cui abbiamo una sovrabbondanza di cibo
E una sovrabbondanza di informazione così come per gli individui è diventato un problema quello di imparare a amministrare questa sovrabbondanza di cibo
Se sapendo si destreggia re all'interno del mondo delle diete altrettanto noi dobbiamo imparare a fare il collo mondo dell'informazione
Però ben venga questa abbondanza di informazione perché potremmo scegliere possiamo sapere dobbiamo imparare a scegliere nel per il momento per una grande massa dei lettori e potrebbe essere una delle ragioni per le quali i giornali non sono così diffusi
Può provocare una sciocca questa sovrabbondanza di informazione considerando che oltretutto è molto più facile ricevere informazioni attraverso la televisione di recente una studentessa mi ha detto scusi professore io vorrei documentarmi sull'argomento corruzione
Scusa consigliare un film
Vorrei aggiungere ancora che è un altro elemento di corruzione delle informazioni la mania del pettegolezzo che oramai
Una specie di cascata su tutti i giornali ci raccontano che cosa ha mangiato il tale
Non ci dicono non ci danno notizia ma e è tutto scritto come erano scritti settimanali di vent'anni fa di quindici anni fa per questo è assolutamente
Qualche cosa che che almeno almeno come lettore mi turba profondamente e mi allontana da un articolo dopo le prime dieci quindici righe perché io vorrei invece con le prime dieci quindici righe sapere tutto
Per finire
I giornali per se devo dare un consiglio dall'esterno ai giornalisti e ai giornali secondo me dovrebbero avere sempre di più l'ambizione di informi capire
Piuttosto che quella di guidare ed influenzare
I giornali i tre maggiori giornali italiani non hanno capito nulla delle ultime elezioni c'hanno presentato un buon dove potrete completamente falso silenzio ha dimostrato nel giro di poche ore
Quindi non soltanto loro non non sanno informare ma non sanno capire loro stessi invece a utilizzare la propria funzione di giornalisti l'appeal proprio il fatto di essere giornalista per cercare ingenuamente come una carta assorbente di vedere che cosa il mondo poi questo è il primo passo per poterlo anche poi incanalare sia pure in quelli iscritti sentieri che il professor finisce ha detto
Terzo Dinoi lettori influenzare guidare è una pia illusione tra fallaccio da parte dei giornali gli elettori di Milano mi pare che si sono comportati in modo molto diverso da come dicevano i giornali della città di Milano
La DC il Partito comunista il partito socialista in questi anni amministravano
Il mondo delle informazioni in maniera gigantesca e tutti e tre sono scomparsi dalla scena politica non ci sono più quindi evidentemente questo controllo informazioni e molto meno influente di quanto pensiamo
Un'osservazione le critiche che io fa ho fatto molto sommariamente ai giornali e giornalisti valgono anche per gli storici
Ovvero anche gli storici sono falsi bugiardi
Influenzati dalle ideologie gettiti Kabili ma la scienza è proprio questo noi dobbiamo andare avanti criticando ci a vicenda e pubblichiamo proprio per essere criticati non peraltro qui oltre che per informare
In più i poveri giornalisti hanno fretta devono scrivere nel giro di poche ore e non hanno molto tempo di riflettere qui da questo punto di vista sono meno
Peccatori che non nuovi storici quali poi facciamo gli stessi europee pur avendo tanto tempo a disposizione
Vorrei anche dire per concludere che io non credo che la situazione sia oggi peggiore di prima ieri alcuni oratori hanno detto sempre di più sempre peggio così per questo dicevo che senso ha sentito un po'spiazzato
No io credo che la situazione di oggi nonostante tutto sia molto migliore che non quella di un tempo ma Italia cinquanta anni fa aveva il fascismo
Sì Borrelli che ho conosciuto che era il direttore del Corriere della Sera di allora era un uomo simpaticissimo tra l'altro ha difeso con me il suo giornale né mi ha spiegato qual erano le qualità di questo giornale vero le aveva anche queste qualità Borrelli ha cercato di difenderlo ma ciò non toglie che il Corriere della Sera del fascismo giornata altissimo Trento
Proprio da bruciare perché era un giornale fascista era un giornale che non dava le notizie funzionali falsificava tutto
Io direi che in questo secondo dopoguerra rispetto ad allora la situazione è decisamente migliorata
In più ho l'impressione che sia ulteriormente migliorando perché la più grande fabbrica di bugie che c'è stata sulla faccia della terra in questo secondo in questo dopoguerra
Cioè il comunismo finito
Il KGB era questa grandissima fabbrica il Partito Comunista Italiano c'è una grandissima fatica il budget sono scomparsi
Di voi direte no ci sono ancora i loro eredi che continuano a ragionare così si può essere pure io però hanno ricevuto una bastonata in testa dalla quale è chiaro non si riprenderanno mai più e quindi io credo che avremo altre fabbriche di bugie le abbiamo parlato della CIA ognuno ha delle ideologie che sono delle fabbriche di bugie però la peggiore di tutte è per fortuna scomparsa
E quindi io tutto sommato sono ottimista grazie
Ringrazio Piero Melograni che è stato il logo avremmo molto da dire da discutere anche perché da molto tempo no dopo che Freud ha dedicato il suo saggio
Sì però chiedere passionali seria notiamo ha avuto modo la nostra voltati ritiro di contraddire di Rina propose di chi è stato lo può
Vere e anche a proposito del pettegolezzo quale modello di sapere sull'altro è forma fondamentale di metà linguaggio
E
E quindi privilegiato dal demonologia allora adesso e e invito a intervenire Carlo Formenti e prego Dario Fertilio di presentarlo
Se lasciare un attimo in bagno
Carlo Formenti un mio carissimo amico chi legge il Corriere della Sera lo conosce bene perché interviene con grandissima frequenza sulle pagine della cultura è un intellettuale vero io così lo still o lo considerò intellettuale non nel senso della preparazione culturale o di un ruolo che voglio giocare in maniera istituzionale ma nel senso che esercita io credo una funzione una funzione anti ideologica una funzione contraria direi alle parrocchie alle chiese e quindi questo mi sembra un elemento importante perché pure lei distinzioni che ci sono in questa riunione che ci sono di sicuro che ci sono anche tra me e Luís
E e trame tanti altri dico di coloro che sono qua è tuttavia un elemento importante io sono molto contento di avere questo suo contributo
Grazie
Disinformazione
E intenzionalità
Cioè già nell'intervento di Fini parte anche in quello di Melograni
Sono adombrati temi di una possibile disinformazione
Come potremmo definirla come prestazione automatica del sistema informativa
Allora io credo che sia utile approfondire questo tema partire un po'da lontano
E quindi mettere a confronto il concetto di informazione che ci riguarda
Più da vicino come operatori della comunicazione con un concetto di informazione che invece è stato elaborato in campo scientifico dallo sviluppo la teoria dei sistemi della cibernetica della teoria dell'informazione
Dove l'informazione da molti è stata definita come nega entropia entropia negativa
E noto a tutti che in termodinamica semplificando drasticamente il concetto di entropia è utilizzato per misurare il livello di disorganizzazione di un determinato sistema fisico
Cioè se è un livello di entropia elevato se livello di entropia elevato significa che la materia del sistema è in uno stato caotico
E quindi diventa sostanzialmente impossibile prevederne l'evoluzione al contrario se un sistema contiene elevati livelli di informazione vuol dire che è un sistema ben strutturato organizzato Complesso di cui entro certi limiti è possibile prevedere il comportamento
Lasciamo assolutamente da parte del dibattito di filosofia scienziati se l'universo sia destinato ad affondare nell'oceano dell'entropia prima o poi oppure se invece si è in marcia verso livelli di organizzazione sempre più strutturati ed elevati
E vediamo invece appunto se possiamo stabilire una qualche analogia una qualche affinità fra questa idea di informazione e ciò di cui stiamo discutendo adesso
In primo luogo dobbiamo vedere una differenza netta cioè in fisica se mettiamo da parte ogni ipotesi creazionisti che è ovvio che vinca l'entropia o vinca l'informazione dipende esclusivamente da fattori oggettivi cioè in Manenti
Al al processo di autorganizzazione della materia
Da questo punto di vista anche nella teoria della rivoluzione dell'evoluzione gli ultimi sviluppi penso a Stephens Likud hanno liquidato anche l'ultimo residuo di finalismo una sorta di intenzionalità immanente alla natura che era il concetto di e voluti adattamento di selezione del più adatto
Noi oggi sappiamo che le mutazioni genetiche sono totalmente casuali che nella grandissima maggioranza dei casi producono effetti negativi ai fini della sopravvivenza dell'individuo che ne è portatore
E che solo alcuni di quelli che attraenti ama oppure Monster mostri speranzosi generati da questi errori di duplicazione del codice genetico potranno sopravvivere essere compatibili con l'ambiente
Quindi nessun adattamento né tanto meno nessuna marcia della specie verso la
Perfezione di un modello evolutivo solo bricolage del DNA proliferazione casuale di forme di vita che nella migliore delle ipotesi saranno capaci di sopravvivere
Ma questo cos'ha a che fare con il discorso d'informazione che vogliamo fare
Cioè qui non abbiamo a che fare né con le molecole di un gas né con i filamenti del DNA bensì si suppone con soggetti dotati di autoconsapevolezza e intenzionalità
I quali o lavorano per aumentare la quantità di organizzazione del sistema sociale cioè per immettere informazione sistema sociale
Oppure e questi sono i casi di su cui si occupa il libro di Fertilio lavorano per disorganizzate per indebolirlo
O per distruggerlo o per dominarono controllarla manipolarlo eccetera ma le cose
Stanno davvero solo in questi due Monti
è chiaro che nel libro fare di Fertilio c'è una casistica ampia impressionante di disinformazione intenzionale che in qualche modo può essere considerato una vera e propria strategia di guerra diciamo
Un qualche cosa che ha una potenza non inferiore o forse superiore alle armi che possono uccidere o ferire fisicamente nemico
Però nella sua analisi così come negli interventi precedenti abbiamo visto che fa capolino un altro tipo di disinformazione qualcosa che assomiglia molto di più all'entropia spontanea
Di un sistema fisico di cui parlavamo prima cioè la disinformazione come prestazione automatica del sistema informativo
Come frutto inevitabile di certe sue
Dinamiche
Bene io penso che
La forza irresistibile di questo secondo tipo di disinformazione
Sia molto più pericolosa minacciosa dei quei casi clamorosi messi in atto dai regimi totalitari di cui parla Fertilio certo questi fanno dei danni devastanti li hanno fatti li fanno continueranno a farli
Però prima o poi vengono smascherati
Poi in interventi precedenti si è parlato anche dei livelli meno gravi ovvii nessuno di noi esente da idiosincrasie da simpatia antipatia affinità elettive ideologiche politiche culturali nessuna testata e realmente indipendente presente da pressioni da interessi economici politici editoriali
Però come giustamente si detto in altri interventi io sono altrettanto convinto che la gente non si oggetto passivo di manipolazione prima di tutto perché in generale le sue scelte nei confronti di quello che offre il mercato editoriale nella sua differenziazione ideologica ma anche nella sua differenziazione di stili e di linguaggi Ceglie
Quelle testate da cui sia spetta già che cosa gli diranno e quello che vuole sentir dire fondamentalmente
E in secondo luogo quelli gli elementi più disincantati sono in grado Iraq come dire di leggere
Una voce nell'altra e di formarsi una loro opinione ma come possiamo difenderci invece dalla disinformazione quando il prodotto involontario di un lavoro condotto in perfetta buona fede
Magari da un ottimo professionista giustamente Sini
Nel suo intervento ironizzava su un certo eccessivo orgoglio di professionalità anche spesso ci contraddistingue quando questa stessa professionalità
Applicata nella sua perfezione può produrre effetti negativi
Non non è necessario insistere troppo per dimostrare come che questo può venire comunemente avviene da Stato parlato tutti siamo ormai a conoscenza di certi effetti perversi dell'evoluzione tecnologica organizzativa dei media del mercato nella comunicazione
Concorrenza feroce taglio dei tempi accelerazione inflazione dei processi comunicativi disperata ricerca dello scoop l'eccessiva semplificazione dei problemi dei linguaggi
Però a me interessa qui attira l'attenzione su un insieme di cause che forse stanno a monte di tutto con
Di tutte queste
Capire un ordine di fenomeni devono essere un ovviamente necessariamente breve semplificatoria che in qualche modo necessariamente produce una quantità crescente di disinformazione oggettiva fra virgolette
A che cosa servono veramente i media nella società Contemporary
Potremo partire con una battuta c'era una volta il senso comune e l'esperienza in un bel libro giovane filosofo recente che mi è capitato di leggere recensire Paolo chiedo loschi definisce il senso comune come l'insieme di regole abitudini conoscenze che costituiscono i presupposti taciti del nostro agire quotidiano
Essere partecipi del senso comune per noi è una necessità fisiologica esistenziale significa appartenere a una comunità è un'epoca adatti
Cioè la vera preso
Nel corso di un processo biografico
A rispettare le regole del gioco su cui si fondava la società in cui viviamo a non farsi domande
Sul senso di queste regole
Però altrettanto vero che le domande il dubbio non possono mai essere del tutto eliminate
Il loro irriducibile a ripresentarsi costituisce lo spazio dell'esperienza
Cioè noi restiamo chi più chi meno soggetti individui quindi capaci di dire di no di prendere la distanza da ciò che è dato di interrogare il senso della nostra esperienza la mia no
Un'esperienza Stra
Quindi individualità ed esperienza sono però anche dimensioni tipiche dell'uomo moderno cioè sono frutto di quel lavoro di demolizione dalla tradizione
Del senso comune delle certezze delle fedi che ha operato prima la scienza e poi in più generale tutto il processo di laicizzazione razionalizzazione del mondo moderno
Eppure qui scatta un paradosso
Più si apre lo spazio virtuale dell'esperienza nella modernità perché si indebolisce come dire il peso del senso comune della tradizione più in realtà questa esperienza si si impoverisce
E questo fondamentalmente per due ordini di fattori uno l'ozono notava già asimmetrica cioè la quantità di conoscenza di informazione che cresce è collettiva oggettiva incorporata
Nei processi materiali della società mentre l'individuo
E sempre meno in grado di comprendere questa enorme massa di conoscenza di saperi che oggettiva sta nel mondo in cui viviamo
E l'altra qua l'altro fattore e la crescita continua della complessità del mondo moderno cioè la frammentazione della nostra esperienza in mondi cognitivi in vissuti in ambiti di esperienza differenti
Che si pongono uno accanto agli altri nello spazio nel tempo pensate l'accelerazione dei cambiamenti
Tempo biografici che un individuo oggi
è in grado deve essere deve deve essere in grado di affrontare prima la vita aveva dei suoi tempi rituali di passaggio molto precisi poche tappe oggi noi dobbiamo riconvertire come dire
La nostra capacità di adattamento a una realtà complessa con tempi molto più veloci
Quindi siamo in questo mosaico insensato
Di in vista di stimoli di esperienza di sollecitazione
Quindi e qui è il paradosso nel paradosso arriviamo a dire che l'esperienza si impoverisce proprio perché non c'è più
Non può più stagliarsi come differenza sullo sfondo del senso comune perché il senso comune spesso che offriva questa base si è frantumato
è esploso in un caos di fedi politiche religiosa di linguaggi di punti di vista sul bond eccetera quindi niente senso comune niente esperienza o meglio l'una e l'altra
Sostituite proprio da quell'immensa
Fucina di parole e immagini opinioni che sono i mezzi di comunicazione di massa
Quindi questo è il ruolo fondamentale che oggi possiamo attribuire da un punto di vista molto ampio molto generico naturalmente ai media
Ma come svolgono questa questo ruolo di supplenza
I mezzi di comunicazione di massa
Da un lato sono lo specchio di quella babele di fatti e opinioni che la complessità sociale produce abbiamo detto
Una grande quantità una frammentazione incredibile no cioè poco filtro in realtà molto poco filtro
Il filtro forse dovrebbe essere ancora più feroce di quanto non sia nella selezione se noi guardiamo oggi l'aumento dell'affogliazione la quantità incredibile di articoli la maggiore brevità degli articoli cioè la quantità enorme
Di di Obama che viene passata volta banalmente perché la foglio si lamenta perché non aumentare gli spazi pubblicitari e quindi siccome va mantenuto
Un livello ottimale non possiamo avere settanta per cento di pagine di pubblicità il trenta per cento di pagine di articoli se abbiamo il quaranta per cento e quel quaranta per cento di pubblicità si dilata doveva avere un sessanta per cento crescente gli articoli per riempire il giornale
Quindi una quantità enorme caos
E questo assomiglia molto all'entropia di cui parlavamo prima
Ma ce n'è un altro tipo che secondo me è molto più pericolosa
Che la ricomposizione invece del mosaico del caos delle in un senso comune che passa e qui torniamo l'intervento di di dissi niente mi è sembrato molto importante attraverso il linguaggio
Cioè e il linguaggio sempre più piatto semplificato banalizzato
E che ricopre tutto a questo questo caos di di di eventi di fatti di opinioni di interpretazioni sotto una coltre fitta di parole vuote di luoghi comuni perché più pericoloso vorrei spiegarlo ritornando un po'agli esempi che facevo prima sulla teoria dell'evoluzione è vero che le mutazioni caotica e sono per lo più negative ma qualche volta ci azzeccano arriva al mostro speranzoso giusto
Danno vita a una qualche esperimento biologico vitale e invece quello che a me sembra assai più agghiacciante devastante è una tipo di entropia che ricordi sponde al grado d'a grado zero di informazione
Che deriva da un tipo di manipolazione genetica come può essere la clonazione cioè la ripetizione dicono spesso patrimonio genetico di un unico individuo in migliaia di esemplari
Migliaia di replicanti dotati tutti della stessa
Informazione quindi nessuna nessun valore aggiunto dell'informazione pura replicazione
Una vorrei fare un piccolo esempio poche attivo forse di cito il peccato non il peccatore dirò solo che sono
Dodici titoli presi da i numeri della settimana scorsa di due notti newsmagazine credo che non sarà però molto difficile riconoscere
Allora
La recente crisi è l'insediamento del governo Dini si meritano i seguenti con menti mamma ho perso l'auto blu
Tecnici si va vicino al PPI
Quante storie sul sesso dei tecnici
Benvenuti a ribaltò Poli
La Forest Menem zero che sarebbe ritratto di Donatella Dini sempre questione di tecnici al povero Di Pietro tocca Dio perdona Tonino no e Tonino rifiutò un miliardo
Il congresso di avanguardia nazionale camerati pardon puntini puntini moderati
Il solito tormentone di costume apocalittici integrati trasversale
Lo scandalo del Napoli Calcio si becca un originalissimo sesso droga e Maradona
La scarsa propensione bellica che a quanto pare avrebbero e nuove leve dell'esercito israeliano tiene bollata con un andar ambo a mammone
E infine c'è un poetico dove volano gli spari Vieri che non è un articolo di ecologia ma si riferisce alle manovre di Buttiglione
Allora è possibile salvarsi da questa notte in cui tutte le vacche diventano nere magari di rabbia per essere trattate così
Io penso che se un'impresa molto difficile
E comunque credo che ci tocchi cercare di tener duro e mi sento di offrire un paio di Consigli il primo è quello di comporta continuare se possibile a comportarsi come se i nostri sforzi di originalità obiettività contassero davvero qualcosa magari coltivando alla nobile arte orientale di un disincantato distacco
Il secondo è quello di fare un po'gli avvocati del diavolo visto che si passa Cartizze del diavolo
Allora gli storici e i filosofi delle religioni sanno che Satana nell'Antico Testamento a molte sfaccettature il nemico è l'ostacolo ma soprattutto come chiaro dalle allo splendido Libro di Giobbe e il seminatore di dubbi
Allora se riusciamo intanto ogni tanto infilare la quota del dubbio
Della sorpresa in mezzo alle certezze di un linguaggio così banale e ripetitivo omologato sarebbe già molto
Non un certo non è facile per riuscirci che dove si voglia tanta ma tanta ironia grazie
Allora adesso mentre ringrazio Carlo Formenti per il suo intervento invito cioè nella Minervino
Dirci qualcosa
Invito dalle Petilia presentarla
Beh forse molti la conoscono già comunque sarà o non non non saprei veramente presentare direi che creda Minervino
Chiunque legga il Corriere non può non sapere chi sia direi che è qualche cosa che per me è in fondo il Corriere
Mai immagini insomma di quello che per me dovrebbe essere giornalista del Corriere
Dal punto di vista della cultura dal punto di vista del giornalismo dal punto di vista dell'umanità ecco questo mi sembra il dato sufficienti
Ti ringrazio mi pare davvero esagerato comunque io parlerò di delle mie esperienze personali delle mie opinioni però abusivo a proposito non ho sentito purtroppo e il dibattito di ieri quindi questo mi spiace molto ma mi pare che in tutte le alle bellissime relazioni di questa mattina si sia un po'trascurato il caso nei giornali si veda moltissimo
Tutto ciò che che sta dietro le dietrologie ieri il fatto che le ricerche
La questione in politica la la poca libertà eccetera ma tutto quello che riguarda il caso la casualità noi che lavoriamo nei giornali dal mattino alla sera sappiamo quante cose avvengano per caso
Più che per per volontà precisata che ieri abbiamo dedicato tutta la giornata al caccia mi spiace non ho sentito il ventenne come era solo un attento non era la no se no volevo dire proprio come la il caso septies Servello crea ai giornali giornata non proprio per caso letterale il viaggio del throughput ieri non partecipa
Comunque non era questo il mio intervento era solo un piccolo appunto su questa mattina dello stato trascurato il caso ma capisco ora perché
Allora io volevo parlare di quella che è la può essere la mia esperienza nell'ambito della cultura al Corriere dove sono da tantissimi anni ed è un po'un un luogo da cui si può osservare l'andamento delle delle pagine culturali
Quindi della disinformazione culturale anche di tutta Italia di tutti gli altri giornali allora quello che io ho notato che negli anni si sono venute ovviamente dilatando le pagine culturali
Cioè c'è stata questa dalla terza pagina sono diventate quattro cinque per propri guarda Corriere per quello che riguarda la stampa ancora prima c'è stato un enorme dilatazione delle pagine culturali
Una spesso a scapito dei supplementi di altre cose o delle famose vecchi terze pagine così questo in teoria un fattore sentiti grande importanza di grande rilievo significa che c'è una maggiore attenzione alla cultura una maggiore curiosità anche da parte dei direttori stessi da parte delle degli editori da parte dei lettori
E quindi è in teoria un fatto positivo
In realtà se guardiamo parlo per il Corriere ma parlo per tutti a questa dilatazione è corrisposta anche la dilatazione di certe anzi il rigonfiamento degli avvenimenti
Sempre in questa gara continuate avviene con la televisione per cui c'è stato un un abbassamento anche forse giusto degli argomenti ma soprattutto queste infatti Zazie une questo ente sia mento degli argomenti spesso
Avvalorate i proprio dai dai pareri di Di esimi professori a proposito di quello che diceva Piero Melograni pari ieri dei
Dei grandi personaggi per sciocchezze per cose infine per raccontare non so fatto minimo di nessuna importanza
Lo si dilata perché son tutte 'ste pagine da riempire lo si dilata a dismisura e quindi per esempio per citarne casi
Direi che questo più o meno accade in tutti i settori ma moltissimo nella storia ultimamente questa destra uscita delle catacombe da luogo a quello che era conferimento tutte le ricerche sulla sinistra per cui sì si rintracciano episodi minimi Simi e si fanno intere pagine e pagine sentendo appunto Dario lo sa bene che per tutti noi lo sappiamo bene
Sentenze avvalorate da dai dai pareri degli illustri personaggi che per cui si montano casi di cose che non esistono che non ci sono quindi si fa della disinformazione in quanto da una minima cosa un minimo ritrovamenti una cosa che magari risulta un mese dopo assurda incerta quanto meno incerto o non esatta sia costruito un caso in Piero inni parlante tutti perché come parta un giornale tutti gli altri si attaccano da qui c'è questa questa cosa questi ingrandimento delle notizie
Sempre per questa rivalità con la televisione perché in effetti la notizia sia dalla televisione il quotidiano sia naturalmente settimanali zampe in quanto non può far altro quello che deve fare è un
E dare d'informazioni da da settimanale comperò l'apertura della televisione è questo il grande errore per cui in effetti nelle stesse pagine culturali direi che tutto quello che riguarda la televisione e assai più importante di qualsiasi ritrovamento storico e così per cui le gambe della Parietti vengono messe nella cultura oppure il fatto del del calcio così assume come vediamo nell'unità e così pagine intere magari più importanti di non so della morte del grande scrittore oppure della dell'avvenimento culturale o altrimenti sulla altri casi sul
Su quello che può essere
La costante forzatura da parte delle delle case editrici che pubblicano miliardi e miliardi di libri del tutto inutili tutti in sussidi tutti insignificanti
E tale la pressione per cui si montano casi enormi di cose che sono normalmente sarebbero insignificanti passerebbero probabilmente nell'asciutto dimenticatoio
Mentre vengono multati perché tutti noi siamo fatti certe pressioni orribili da parte delle case editrici e tutto
E magari la cosa più importante viene viene trascurato lasciata da parte direi che questo avviene per tutto avviene sta alla musica soprattutto dire per le case editrici che che veramente stanno pubblicano delle cose molto spesso noi vediamo tutti noi richiamo con orrore il fattorino che si avvicina con i pacchi di libri
Io adoro il libro è una passione perso il proprio una passione fisica per il libro lo vorrei lo tengo in mano al mondo zolfo segno lo distruggo
Sono arrivata a Lodi o più puro perché come ha detto il fattorino da lontano con queste norme scatole mi viene subito la nausea Tricarico chissà quale cose orribili riporta oggi perché i cento libri ce ne saranno due o tre sparliamo normalmente nel per cessando depressa da salvare
Quindi queste norme di quantità di cose falsi che in tutto questo dilatarsi di informazioni che è positiva come diceva Piero Melograni perché sicuramente positivo
C'è però questo bombardamento non solo d'immagine di parole ma anche di libri inutili di cose inutili per cui comporterebbero delle scelte molto più meditate questo tipo di giornalismo come viene applicato oggi nella cultura che deve essere televisivo
Questo tipo di giornalismo ci porta in effetti a a creare scoop inesistenti a creare cose che sono delle vere e proprie tutto sommato menzogne perché sono delle delle notizie del diavolo e e come
Si stia sempre più marciando in questa situazione
Direi che lo si vede
Dal fatto che queste che o si dilatano proprio ne parlavamo Carlo qualche giorno fa più si dilatano le pagine
E più gli argomenti si svuotano più si diventa tutto più rarefatto più più inutile ci sto è la ripetizione di tante cose inutili e tutto
Non volevo però leggervi come personaggio veramente straordinario avesse capito tutto nella venne l'ottantatré quando ci fu uno dei famosi le notizie del diavolo più incredibile
Avevo chiesto io questo articolo a Manganelli Giorgio Manganelli era una persona straordinaria di al quale oltre che una grande amicizia mille garante il fatto che tutte e due sono Profumo affetti da labirintite acuta e cuscini di questi storia portata una grandissima amicizia un a un Dio si tutti i giorni quando quali erano gli affetti le sensazioni che provavamo
Quindi a un certo punto quando non so se vi ricordate i falsi diari di Hitler quando ci fu la a la pubblicazione dei falsi diari di Hitler per cui fatti pubblicati da Sterne quindi Danna fiordi di pista se severissima nell'ottantatré
E che provocò però allora a differenza di quello che avviene oggi provocò che i due vicedirettori si dimettessero dal giornale
Dico questo differenza di ora perché mi pare che proprio lei che parlava di politica una delle cose che che era presente che ne caratterizza la politica oggi che la gente continua a dar notizia dei via del diavolo tutti i giorni cioè dice una cosa afferma il giorno dopo viene
Dice che di aver detto smentisce esattamente quello che ha detto poi ripete si riprende c'è un continuo ondeggiare questo continuo ondeggiare anche per i giornalisti
è abbastanza difficile da registrare questo parlo per il politico questo però si riflette anche nella cultura si riflette in tutto questo
Questa assenza di parola forse e anche un sintomo di libertà comunque sono torniamo a questo articolo oggi
Di me di
Sky Manganelli che era veramente una cosa spentosi stima
Allora si erano avevano trovato questi dice diari di Hitler se ne era parlato moltissimo lo Stato un caso tutta l'Europa noi stessi tutti avevamo pubblicato inviare inviterei finalmente così
A un certo punto si era appunto saputo che erano falsi il
Erano stato proprio la la le dimissioni dei due direttori da Sterne esterno spesso aveva avuto un grossissimo colpo di credibilità quindi le vendite erano crollate era tutto questo
Allora eccetera
Il Manganelli aveva fatto questo assurdo dialogo la grande truffa il memoriale di tre il vero e il falso dialogo semiserio con un venditore di diari
Allora si trattava di un signore che faceva come mestiere di andare a vendere diari andava da un editore
Andava da questo onore ed Ettore gli diceva io vengo offrirle dei veri gioielli di storia delle cose importantissime e l'editore richiedeva delle rivalutazioni no ho io rappresento una ditta di ritirare assegnati serietà diceva
Che tratta documenti storici di sommi importanza e lui gli diceva importanti autentici
E lui rispondeva sono in grado di offrirle documenti autentici privi di qualsivoglia interesse e starsi che per qualcuno
Mi si candiderebbe Purdy rubare Bellini
E gli rispondeva l'editore tutto e curioso le darò otto minuti rispondeva la ringrazio vede ore inutile dirlo a lei
Se il gusto per il grande di il diario segreto del grand'uomo e poi conti e poi diceva diari falsi fabbricati da un maniaco da un furbo da un provocatore e l'altro rispondevano piano piano che scrive un diario spesso e vittima della propria immagine per cui viaria molto più più falso perché uno dà un'immagine di se stessa che non è la reale per cui è molto più falso che non un diario falsi rivolta gli diceva guardi se volessi dice se volessi darle dicevo il diario segreto diventa un penoso documento di menzogne perché in realtà è fatto solo di Manzoni di qualcuno pensa di se stesso se volessi imbrogliare dalle offriremo un diario utenti con ne abbiamo a migliaia quindi non la voglio imbrogliare
E l'altro diceva ma un diario falso lui rispondeva ancora una volta piano un diario può essere infinito ovvero e questo era il punto più
Spesso è buono chi l'ha scritto e protetto da un nome illustre ha detto così interessanti
C'è poi il finto falso più divertente che utile già che è costretto a rispettare le le verità banali quelle che tutti conoscono c'è infine il falso puro delizioso non solo in mani esperte come le sue
L'editore chiedeva ma lei mi ha Frediani sa falsi
Ma non mi servono
E l'altro rispondeva non mi sono fatto capire le offro di Halifax per il suo diletto personale Martin Stephen ieri per il suo giornale mi creda i finti veri hanno tutti i vantaggi del vero del finto che è esattamente quello che avviene Vanoli oggi lui l'aveva capito perfettamente che stravaganza mi faccia qualche esempio lui diceva di vero per esempio il diario di Caracalla me noiosissimo se vuole una cosa più piccante le potrei dare il diario di Cleopatra
Che però a qualche cosa di erotico che può interessare ma anche quello è troppo lontano se vuole proprio una rarità diceva un certo punto le posso dare il carteggio Stalin Shakespeare deplorevole ma incomprensibile
Che manchino le risposte di Shakespeare uomo estremamente riservato peraltro il potere trattare sempre sul filo del paradosso importava tutte queste e diceva però guardi io insisto sulle pagine di Alessandro Magno perché erano selvagge passioni quelle di Alessandro Magno del suo diario però i mezzi furono scritte in un racconto Mining minuzioso dell'esatto
Da da un un personaggio minore e quindi non non la interesserebbero troppo
E
E poi vuole per caso delle altre interessa Attisani interessantissime come quelle dell'inventore della ghigliottina che scritto un delicatissimo la mia vita con gli animali moltissimo no non esageriamo col dolciastro fisicamente Gatto
E continuava se vuole le posso dare i tre quindi di Fra Galdino sarà quello del Manzoni no no fa troppo Milano il Manzoni no assolutamente ci vuole l'esotico ci vuole l'esotico
Allora diceva ma guardi non so bene e alla fine gli dice senta ho trovato il il diario che fa veramente per lei e l'articolo finiva così
Adesso le leggerò l'inizio
Legge sommessamente ieri alle ore sette di Greenwich io ho creato il mondo
Per cui drasticamente
Il vero scultore ed era il diario di di oggi poi non ci possiamo neppure neanche tanto impressionare perché visto che il
E il libro del Papa avuto questo successo incredibile allora nell'ottantatré pensare che il Papa potesse scrivere un libro qualcuno per l'UE che avesse successo diventa se uno dei bestseller una cosa assolutamente impossibile
Per cui non è detto che tutto sommato il diavolo stesso Caro Dario sia colui che scriverà la diario di Dio ci sarai grande scopo Cantù e spaventato attivo resto
Questo vorrei con questo termino dirvi che queste mistificazioni non solo sono di oggi perché io che mi devo per vari motivi sto scrivendo un libro interminabile
Allora sul su sui Sacri Monti quindi non visto annoiare della cosa ma devo occuparmi
Fino in fondo del problema dei Vangeli vi posso dire che i primi mentitore e furono gli Evangelisti e come ben si sa non solo dagli vangeli apocrifi e tutto ma perfino nei dettagli ricordavo proprio io di mattina che per esempio per quanto riguarda il
L'aspetto della l'aiuto che viene dato a Cristo da Simone nella nel portare la croce
Per esempio ecco guardate Matteo afferma mentre uscivano incontrarono un uomo di Cirene chiamato Simone lo costrinsero a prender sulla croce su di lui
Marco scrive allora costrinsero un tale che passava un certo Simone di Cirene che veniva dalla Campania padre di Alessandro Ruffo portarla Croce Luca
Scriveva mentre lo conducevano via preso era un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna gli misero addosso la croce da portare dietro Gesù Giovanni
Non accenna assolutamente la figura di Simoni
Quindi Simone sarà stato una notizia del diavolo cosa avranno fatto quindi primi che già cominciano a a fare delle a creare le notizie del diavolo sono loro quindi lei fa parte dagli evangelisti del Toys oggi possiamo anche sotto portarti tutte queste nostre due minuti dissi nel pagine di culto contuse
C'è qualcosa da porre come strenna da proporre per il futuro tutti noi diciamo una maggior meditazione forse più tempo a disposizione forse ridurre le pagine di però ormai la gente S
Se è così è abituata e così io forse poter essere dare meno tipo al caso e soffermarsi di più discutere di più vedere di più o forse essere più liberi del proprio pensiero
Togliere quelle quelle minime autocensure che tutto sommato sono molto spesso alla base di questi rigonfiamenti che sono delle vere e proprie notizie del via
Volevo soltanto aggiungere una parola perché mi aveva colpito questo intervento guardi punti F
Il libro si apriva il mio si apriva con una citazione dall'evangelista Giovanni che la Fiorella Minervino mi ha ritorto contro chiunque esso sia la cosa più bella mi potesse succedere
Molto bella
L'altra cosa invece che invece era diciamo seria e in mi serviva anche per di evocare uno degli interventi per me più belli che ci sono stati finora quelli di Gillo Dorfles il quale e mi sembrava avesse definito molto bene in poche righe e il
E quello che Manganelli in maniera così brillante aveva esposto una attraverso anche adesso le parole della Fiorella io quindi lo lo rileggerei sono cinque righe non è un'autocitazione ma di Dorfles mi sembrava perfettamente in carattere mi diceva aveva parlato di fatto o idee forse anche qualcuno di voi lo ricorderà a questo proposito che non è la verità ma la verosimiglianza
Che lui definiva così che definisce così il fenomeno del lei corse del verosimile che già Aristotele pose come uno dei fondamenti della sua poetica torna dunque ad essere attuale anche fuori dei limiti dell'arte
La verosimiglianza di un fatto anche se non corrisponde per niente alla realtà degli eventi o alla loro autenticità finisce per essere la sola contare ed è a questo che tendono molti degli attuali meccanismi simulatori
Alla miniera realizzazione di una serie di fattori di tra i quali l'uomo difficilmente riesce a distinguere dove sia situato l'aspetto positivo o negativo la ricerca di una verità un'illusione di un inganno questo ennesimo sembrava
Essendoci consultati attente avente anche con San Giovanni Evangelista
Possiamo proporre a invitare se a proporre nuove l'intervento anche Breve anche estemporanea a Fernanda Pivano
Anna
E
Per
Io sono il Pulcinella che salta fuori dalla scatola quando si schiaccia il bottone America sessanta
Vorrei ricordare un'esperienza molto emozionante che abbiamo fatto
Alla metà degli anni Sessanta molti di voi non erano ancora nati forse
Seguendo in fondo ad esempio io normalmente perché subito dopo la guerra per evitare questo Trieste pressioni del giornale che già si dei giornali ufficiali aveva fatto nel villaggio poverissimo
Otto una specie di foglio libertario dove si dicevano le cose vere da principio solo nel verde notizie che si aggiravano Negrini civile dove si muovevano gli artisti e poi è anche allargando questo campo ma ma siccome il giornale si presentava quel formati i soliti tesoriere allora e subito subentrato
Tale all'ufficialità si è impadronita del giornale normalmente era fatto una colonnina giornale diventato come tutti gli altri memore di questa cosa alla metà degli anni Sessanta
Sia fondato frammento inverno ho cercato di fare delle cose completamente indipendenti dall'ufficialità e col ciclostile fra San Francisco abbiamo cominciato a fare uscire dei giornalini
Che chiamavamo underground questa parola oramai edicola la parola era stata inventata perché nel sangue un grande critico di Londra
E crisi giornalini la moda Garini perché raccontano quello che non si poteva dire
I giornali officiare dicevano uova o a uova no no no no e ci divertiamo un mondo a fare questa cosa e e siamo arrivati a essere fino a centoventicinque
Ci siamo riuniti e nel nel nostro Hoops che era l'andar durante il fine che e eravamo molto il ci divertiamo molto ci riunivamo come e dove adesso no tra amici fa
Diciamo queste cose divertenti insomma
Allora che cosa è successo che sono venuti ai signori della polizia
A visitare le redazioni
Mettevano un sacchettino di marijuana per dirla proprio con la parola DC Ale in un cassetto poi secondo signore veniva o ma in questo locale si comma e così il giornale veniva abolito centoventicinque giornali sono finiti sono stati cancellati perché qualcuno aveva messo un po'di ma rimane in un cassetto
Si pensava che tutto fosse finito ma non è finito perché uno di questi giornalisti che già si chiamavano giornalisti era mai no facevamo i giornali dunque eravamo giornalista
è quello che ha società sto il problema di quote del ghetto
è stato lui che su un giornale a sollevato lo scandalo ricordi presero Washington post rock
Se nuoce un posto il giornalista che è iniziato la tragedia di Voltaire che con l'impeachment mi sono è stato uno dall'underground Press Syndicate ecco a
Professor Battistella
Lei desidera questo pur non abbiamo terminato e
Non abbiamo terminato perché abbiamo ancora altre esposizioni lei desidera questo punto fare una sua notazione
E ne può farlo AN
Castalia
Bene
Parato rottura del pubblico l'onere ed è spagnola
Creo che col mio figlio filosofo elettori Curzi ficcato
Sì tratto
Decleva dancer
Un poco lo che subiamo asse Pajetta teoria della comunicazione
Ai mujeres
I sorretto nel tessili Grillo
In maniera de trattare e il problema della comunicazione
Chissà uno dello masse influire interdetto Sourisse io de un filosofo
Lou Bega Beta è uscita in che il mille novecento venti uno
Pubblico su con uno spirito libero o icone o se io lo porto da persona curiosità il Tractatus lo dico filosofi corso
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In principio era per punti ed Verbund era appunto de umbra ed Verbund era dehors eccetera
Pasquale Bandiera ha fatto la sua nel suo intervento ieri forse adesso prima di congedarsi da noi vuole fare una precisazione Breve perché poi Senato esposizione prego e poi anche perché lui deve deve poi prendere
Il treno
Sì
La polemica relazione al mio intervento di ieri che volevo fare una precisazione
E nel rapporto ad altri interventi
Il primo è quello di certi
Siccome si tratta di questioni professionali allora mi pare importante questo
Io avevo detto che
L'informazione televisiva
Un'informazione
Assai meno precisa di quando era la vecchi informazione giornalistica
E ho portato l'esempio della guerra del Golfo
Nella quale nel corso della quale la televisione non è riuscita a dare alcune informazioni sullo svolgimento dei fatti ma con mi pare ormai assodato come sanno tutti dava soltanto dei pezzi di repertorio
Non ha consentito quel tipo di informazione neanche l'informazione data dalla CNN che era ancora a Baghdad nel corso della come per la guerra non riusciva a far capire che cosa stesse effettivamente succedendo è paradossalmente teneva conto con nove dicevo che in fin dei conti Phillip vecchio corrispondente di guerra anche nel periodo fascista ma citavo dei casi abbastanza semplicità cominciata da Montanelli Maria Pettirosso
Ad altri
Potevano tacque potevano consentirci di ricostruire i fatti assai meglio di quanto non ci consentisse oggi l'informazione televisiva
Io dicevo questo io il mio istituto lo pubblicato ultimamente con un volume appunto sulla informazione nella guerra del Golfo
Per far constatare proprio questo che per radere propri per poter dare la sequenza dei fatti cercare di capire quel successo disponiamo soltanto dei comunicati ufficiali dell'informazione ufficiale che erano tali dei comandi pilotato dal comando alleato
E vedevo tutti sanno che anche i giornalisti della carta stampata
A differenza di quanto capitava prima non hanno partecipato nessuna operazione
Stavano nell'anticamera Tamil comando dell'ufficio stampa del comando alleato in attesa della conferenza stampa delle dieci per sapere che cosa era successo e poi su questo scrivono gli articoli
Ecco ora di volevo citare questo come fatto emblematico
E mi pago vediamo tutti i giorni
Spesso a televisione a darci un fatto ci propone un pezzo di repertorio ma il pezzo di repertorio che da alla Allo spettatore all'utente per la televisione il senso del fatto e quindi da un senso falso da ripeto la non possiamo noi pensateci la possibilità di falsificazione del notizia
Dell'informazione televisiva cioè delle informazioni indiretta e superiore a quanto questa formula questa falsificazione possa avvenire anche con Latartara con né né nei nei nei giornali
Ecco e se io voglio ricostruire oggi questo punto di Greg sedicente
Della guerra di russo finlandese attraverso corrispondenze di Indro Montanelli posso fare benissimo questa ricostruzione cercando di capire con le une forse in campo come si muovevano con le norme tecniche i militari eccetera eccetera
Se voglio fare questo attraverso le corrispondenze di di più sia per ragioni strappata stampata che tesi soprattutto dall'informazione televisiva per quanto riguarda la guerra del Golfo non posso dire assolutamente niente o soltanto riportare
I comunicati oggi appunto l'esclusione essere obbligati alla memoria dal pubblico dei protagonisti militari che non non dall'informazione
Queste racconta l'aspetto della dalla precisazione che volevo fare l'iscrizione ed è un scorretto che fatto professionali voi ritenere no ed io professionalmente punto ritengo che la falsificazione della notizia appunto attraverso l'informazione diretta di della televisione sia enormemente superiore di quanto non lo sia nelle informazione giornalistica
Volevo fare un'altra precisazione
Anche qui sul sul fatto di cervi nelle dichiarazioni che per non riguarda il nostro dibattito ma riguarda appunto la concezione nostra stessa per la verità
I Cerri si è soffermato sulla questione Andreotti naturalmente da parte così possiamo avere delle idee abbastanza differenti sia un apprezzamento sulla persona che si fatti
Mettendo percolato oralmente sul fatto Carnevale
Facendo una mutazione abbastanza importante cioè che la falsificazione di avere perché viene fatta da nelle nelle informazione
Attribuendo ad Andreotti alcuna debiti che voi non ve l'ho messa carnevale senza naturalmente incerte cercare di stabilire se vi è una qualche connessione fra i due personaggi ma c'è una cosa che via radente allarmato
Non si è trattato di intercettazione telefoniche voi state
Si è trattato di quelle sì che ha un'intercettazione ambientale
Quindi c'è qualcuno che si è introdotto nella casa di Carnevale
Ammesso delle microspia sui lampadari direttivi i muri
E e tre attraverso questi hanno raccolto gli sfoghi un signore fa camminando per la strada dalla casa sì mi è cascato un vaso venoso sul piede si era avviato con la moglie eccetera eccetera
Quindi e una cosa talmente enorme il prendere queste informazioni su queste costruire it un comportamento d'altra parte protagonista per allarmarci tutti
Ma il fatto che più ci allarmate ognuno di noi ha esposto a questo fatto qualcuno si introdurre a casa nostra
Metto a delle microspie
E e un reato gravissimo questo se non lo è nella legislazione italiana perché ormai la legislazione d'andare attraverso dal l'emergenza le punto dalle norme sull'emergenza con con questa non va consentono tutto la sul soprattutto dal punto di vista la normativa internazionale perché voi sapete le Nazioni Unite cioè la commissione di revisione delle Nazioni Unite elaborato una normativa assai precise per quanto riguarda appunto da dritto alla paralisi e quindi sono tutte proprio tutte le intercettazioni telefoniche dell'intercettazione ambientale sotto questo aspetto conto proprio il caso fino ai dati
Dà il senso di quanto sia ormai al di fuori di una moderna civiltà giuridica il nostro paese un'ultima cosa e questo riguarda l'intervento di D'Agata riguarda e mi ha sorpreso molto come interventi vi è questa polemica
Sulla televisione insomma alla Tullio mi sono intrattenuto abbastanza sulla questione dalla par condicio come dire mi ascoltato ieri sa
Ora noi continuiamo a discutere più questo problema
Sul fatto che lettere è un bene pubblico e quindi all'utilizzazione delle tre le leve delle concessioni che dallo Stato eccetera eccetera come dicevo ieri noi facciamo oggi una polemica vecchia di quindici anni almeno noi siamo alla vigilia
Dei rivoluzioni dal punto di vista tecnologico nel campo dell'informazione
Televisiva non soltanto televisiva enormi che sotto alcuni aspetti sconvolgenti
Quel l'avvenire poteri tenuto nel verbale può dall'interconnessione devoti vari mezzi di informazione troni ma e basta pensare al sono aperti non gli fa da qui forse un anno forse meno avremo la possibilità dell'autorizzazione del doppino telefonico per informazione televisiva ce l'avremo
Il una informazione televisiva che prescinda dall'autorizzazione dell'etere ebbene avrà in questo caso
è logico oggi vale per voi dobbiamo fare possiamo fare una normativa oggi
Ho una legge oggi
Per tale situazione che fra sei mesi non ci saranno più perché il problema della che noi abbiamo di fronte
Momento ad alta voce chiedo scusa chiedo scusa noi dobbiamo dobbiamo poi davvero abbiamo proseguito in maniera brillante del torneo
L'abbiamo oggi affrontare affrontare i problemi nella previsione di quello che ci capiterà
La possiamo trovarci di fronte a questa situazione nessuna pietà di installare una stazione televisiva a Tripoli va a Malta
Che attraverso il telefono può benissimo essere impresa tutta la televisione italiana
Rispetto a questo tipo di informazioni abbiamo o non potremo avere uno e dire
Che cosa intendo dire intendo dire cioè che se noi oggi facciamo una polemica
Su una struttura dal punto di vista tecnico nessun tipo di formazione
Che sarà
Fra poco fanno molto che è già superata in altri Paesi facciamo le cose al italiana cioè noi facciamo lo facciamo oggi processi dei fatti di venticinque anni fa
Non facciamo i processi di quello che è capitato negli ultimi giorni negli ultimi debbo guardiamo migliaia di processi inevasi perché debbono discutere se Andreotti aveva baciato reine quindi l'argenteria
Commesso i più atroci reati resta o in carcere o quando supera di dirmi libere c'è c'è un faccia in processi civili noi
Continuiamo a fare appunto le abbiamo la metà per la magistratura dei in data ancora sul sulle stragi di civili non sappiamo se
Non voglio entrare nel merito delle cose cioè voglio dire che noi non possiamo bloccare la nostra vita discutere di questioni che appartengono ormai alla storia e non delle questioni attuali noi dobbiamo fare una legge se vogliamo farla sulla televisione un regolamento televisivo che riguarda la struttura che prevedibilmente noi avremo da qui al non più di uno due anni questo è il problema reale
Altrimenti lo cito a perché ricordatevi che Berlusconi vuole nato
Perché manca una legge nato perché non c'era una legge
E questo appunto la situazione di fronte alla quale noi ci noi ci troviamo ed è questo che noi dobbiamo dobbiamo discutere
E dobbiamo affrontare oggi altrimenti noi facciamo soltanto un po'di propaganda e cioè facciamo la propaganda alle legata all'immediato dibattito politico
Senza alcun riferimento alla costruzione di un ordinamento del moderno nel nostro nel nostro Paese un'ultima notazione scusate per il ed è questa io avevo detto
Che a mio avviso io vi sono soffermato sul problema dei dei diritti dell'utente te all'informazione i diritti del cittadino nel duplice aspetto cedettero cittadini che ha diritto di essere informato del cittadino che diano steso
Per lei per l'informazione ebbene
Dicevo a conti fatti che
Conoscendo appunto a fondo la situazione italiana e i comportamenti che soltanto una un un un regolamento legislativo può consentirci questo
Importante naturalmente che si pensi ancora un codice deontologico
A volte commissioni all'interno dell'ordine dei giornalisti eccetera per cercare di irregolare questa io non credo a questa possibilità
Non credo neanche
Alla sopravvivenza dell'ordine dei giornalisti come sapete l'ordine dei giornalisti attaccato tutte le parti porterà qualcuno fatto anomalo che riguarda soltanto il nostro Paese e non altri paesi
Se fosse possibile dare un amico lamentazione
Sul piano etico una cosa estremamente importante tuttavia
Nel momento in cui noi mettiamo in discussione dei diritti del cittadino questo appartiene al rapporto del fa e del cittadino pollo state quinte appartiene alla legge insisto la regolamentazione questo diritto debba essere fatta per legge
Pur rispettando naturalmente l'opinione di Rovigo di altri atti con l'ordine dei giornalisti Boffalco Doris secondo non riuscirà mai regolare questa
Dario Fertilio una precisazione più che una precisazione un accenno a quel punto mi sembrava importante che si riferiva alla guerra del Golfo
Io condivido questa parte dell'intervento non tutto soprattutto non la parte finale sulla regolamentazione per legge
Comunque trovo che il lago era del Golfo si è stata una miniera davvero inesauribile di disinformazione sempre problematica basti pensare alla all'aspetto italiano della disinformazione sul Golfo
Ricorderete che almeno a me sembra che la è l'atteggiamento iter tenuto dalla dalle forze armate italiane siano state forse il primo caso di censura militare veramente riuscita all'italiana
Ricorderete che i giornalisti italiani non hanno avuto accesso
Alle zone militari di operazione non hanno potuto parlare con i piloti e forse per la prima volta credo io forse in questo momento non mi sta sentendo dal professor Melograni potrebbe forse confermare se mai come nell'ultima guerra del Golfo la censura militare italiana Avio funzionato di fatto ne abbiamo saputo soltanto che la quattordicesima missione militare italiana
Aveva compiuto regolarmente la sua suo bombardamento non sapevamo niente di più
Ci siamo accontentati di questo può darsi che sia stato un bene non lo so certo ha funzionato in questo caso parallelamente però quasi come se un certo virus dovesse scoppiare da un'altra parte siamo stati tutti coinvolti in uno psicodramma che riguardava i due piloti fatti prigionieri diventati figli della nazione
Di cui ci siamo appassionati alla sorte salvo cui naturalmente dimenticarli completamente al termine della guerra e farle rientrare in una indifferente anonimato
Che direi sintomatico di una deviazione di una disinformazione profonda del del del nostro sistema dei mass media
Vorrei fare un altro accenno brevissimo all'intervento di cervi che purtroppo non tutti
Loro hanno potuto seguire ieri perché materialmente non c'erano il deferimento anche indirettamente toccato da bandiera riguardava Andreotti mi sembra un punto molto importante molto sottile che io personalmente condivido
Cervi fa c'è una netta distinzione fra le responsabilità da accertare gravissime che vengono addebitate ad Andreotti e la credo demonizzazione che veniva compiuto del personaggio
E allora io direi associandomi è questo che una cosa evidentemente valutare volta per volta di gravissimi indizi che riguardano l'onorevole Andreotti un'altra cosa e rimuovere attraverso la demonizzazione la angosciosa sensazione di essere stati governati per quarant'anni
Da un complice della mafia troppo facile liquidare così Andreotti è troppo facile pacificare la nostra coscienza troppo facile demonizzare Andreotti secondo un processo
Che si ripete regolarmente in maniera preoccupante ai danni di via via diversi personaggi da parte dei mass media troppo facile beatificare né altri troppo facile io direi
Spero di non scandalizzare nessuno beatificare Di Pietro rimuovendo eventualmente tutto quello che non faccia parte e questo ritratto olio grafico che gli si vuole attribuire troppo facile
Cancellare episodi che non sono graditi lascio immaginare cosa sarebbe successo se fosse stato D'Alema opporsi ad aggredire poniamo un giornalista che voleva sta facendo il suo lavoro fuori dalla casa
Di di Pietro quindi io credo che questi aspetti inquietanti debbano essere sempre valutati come rischi gravi e sempre scissi invece dalla valutazione dei fatti come via via viene viene facendo sec. questo mi sembra un punto significativo io credo di rendere un po'onore all'intervento
Dicerie che ha avuto aspetti credo molto importanti e ricordandolo a chi non c'era il
Una precisazione da parte di Guido Crapanzano
Sei proprio una precisazione veloce in ordine di tempo perché già a mezzogiorno e ci sono altri relatori
Tra tutti di molteplici diversi talvolta proprio opposti dal punto di vista delle opinioni interventi che abbiamo ascoltato da da ieri adesso
Esiste però un elemento unificante un elemento unificante ossia dalla relazione tra comunicazione politica
Disinformazione e giornalismo
Sì emerge il fatto che la questione fondamentale la questione della verità
A questo proposito riferendomi all'intervento di questa mattina del professor Melograni
Che ci ha riproposto una visione direi storica della verità anzi dovrei dire arcaica della verità
Una visione che postula l'esistenza di una verità
Che poi in base ai criteri della logica prediche attivare quella che noi possiamo contrapporre ad altre verità che automaticamente diventano falsità una posizione diceva arcaica che stiamo tutti cercando di superare in questo senso anzi vorrei dire che noi dovremo dire grazie al pop perché professor Melograni ha citato
Come conforto alla esistenza di questa verità storica
Che se mai fosse possibile
Riassumere brevi parole in quattro parole pensiero grande di quello che senza dubbio il più grande filosofo della scienza che abbiamo avuto in questo secolo e che Popper stesso ammette molto semplicemente che noi non possiamo assolutamente conoscere la realtà ma eventualmente possiamo prendere coscienza di quanto siamo in errore con ciò ribaltando l'antica posizione sulla ferita che che ha prodotto tutti i guasti che sono stati prodotti proprio in visione
La verità non può essere il presupposto della ricerca la comunicazione non può partire dalla ricerca della verità eventualmente la comunicazione può giungere alla verità come effetto
E credo questo sia a villa dato più interessante emerso da questo nostro incontra il chiudo brevemente grazie
Cristina Frua De Angeli e fa una preparazione prego
è curioso che essi siamo qui da
Da ieri quindi da
Sono state moltissimi interventi e solo all'improvviso
Questa mattina io mi sono ricordata di avere alcuni anni fa ha redatto un libro che si chiama il libro nero dei nuovi inquisitori
Allora vorrei
Oggi in questa sede
In qualche modo fare un un paradossale ringraziamento alla alla disinformazione
E anche a un certo
A un certo modo che è invalso sul stampa e nelle televisioni di non solo invadere
La cosiddetta vita privata ma di
Di di dare le notizie perché posso dire che questa esperienza capitata a me e ai miei amici e per alcuni anni cioè a partire dal mille novecentottantacinque
Cioè di quindi di ritrovarmi ciascuna mattina
In prima pagina di ritrovare delle descrizioni della mia vita e di quella dei miei amici delle nostre assemblee dei nostri incontri della nostra ricerca dei nostri libri una descrizione
In cui io non potevo riconosciuto me e che tuttavia in qualche modo inchiodava ciascuno di noi
In un'immagine
Demoniaca
Ecco allora in seguito a questa esperienza in cui appunto di cui io ho dato un resoconto in questo libro che peraltro ha avuto soltanto due recensioni e si chiamava appunto il libro nero dei nuovi inquisitori in cui facevo la storia semplicemente riportando dei documenti degli articoli di giornali e e parallelamente delle pagine di di che comparivano nelle nei resoconti dei procuratori della Repubblica che via via si sono così amorevolmente interessati a noi
Dimostrato a partire dagli anni Settanta come certi articoli di giornali avevano ispirato e quasi dettato le parole ha i magistrati che poi appunto si sarebbero occupati Dinoi e quindi di questa stretta connessione tra alcuni magistrati alcuni giornalisti dico solo alcuni perché oltre ai giornalisti moltissimi amici
Per ai fini di una certa dimostrazione in quel caso occorreva dimostrare che in Italia non esisteva più la criminalità organizzata non c'era più la mafia c'era però a comando Verdiglione che prendeva il posto di tutto questo e quindi andava in qualche modo fermato
Ecco però durante la redazione di questo libro mi sono io stessa resa conto che non avrebbe avuto grande pubblico di lettori che non li può anche che dava fastidio a me stessa nel senso che
Sembrava sembrava tendenziosa al cioè io ho riportato solo solo documenti negativi cioè conto
No no non ho portato nessuna tesi a favore
Proprio per dimostrare la la nuova inquisizione
Ma appunto mentre redigevo questo libro mi è venuta appunto un giorno la così l'idea che fosse
La vera la vera storia diciamo era ancora tutta da scrivere ed è stato appunto allora
Quindi fa la fine dell'ottantaquattro ottantacinque soprattutto nell'ottantasei ottantasette che o cominciato a dare in mano a almeno il mio primo libro quello che io considero il mio primo libro che appunto uscito ma che certamente macchie questa bella principessa
Allora in questo senso io ringrazio ringrazio nel senso che dopo tanti anni di di amarezza e di dolore
Che che mi hanno allontanato
Dai giornali e mi hanno allontanato anche dalla città di Milano in qualche modo che io pensavo di mi fosse amica e e fosse una città così tollerante dopo tutti questi anni attraverso questo appunto il mio primo libro ho potuto ho ho potuto riconciliabile ho potuto ritrovare diciamo la l'indulgenza la tolleranza la speranza l'accoglienza l'apertura e l'ironia e anche l'amore di questa città
Anche e soprattutto attraverso questi anni così difficili questi anni diciamo di inferno
Quindi penso che non si possa parlare di di giornali di giornalismo di formazione senza che ci sia anche questo altro aspetto del Silenzio della ricerca della solitudine di una scrittura che appunto non non può essere destinata all'articolo del giorno dopo ma richiede un altro tempo altri tempi è un altro ritmo
E credo che tuttavia entrambe queste cose siano indispensabili cioè i giornali anche per dare eco
Di questa grande fatica che che comporta scrivere libri
E e il libro è che in fin dei conti possono costituire per ciascuno di noi una grandissima ricchezza quindi ritengo solo che appunto occorrerà
Guardasse dalla deve demonizzazione ma anche dal creare vittime cioè dal dal porsi come vittima non non c'è demonizzazione quindi non c'è carnefice
E per arrivare a dire questo insomma è stato un cammino molto lungo
E soprattutto non c'è carnefice se nessuno di noi si pone mai come vittima quindi neanche vittima della disinformazione e questo è un insegnamento che che tra quota da alcuni libri di Armando Verdiglione per esempio l'altro di San Vittore e e anzitutto anche dalla sua condotta quindi
Ritengo che questo sia diciamo anche un insegnamento che può che può venirci da queste giornate e vi ringrazio
Giorgia piano fra un Breve intervento
Non è abbiamo altri dopo per cui
Dopo di lei dopo di lei diremo a Dario Fertilio di dire le sue impressioni sulle due giornate come se nella lista dei e non a me no invece glielo diremo glielo diremo da che ci sarà un seguito a Roma abbiamo detto
Erogare ci sarà un ci sarà un seguito a Roma
Il momento è solo c'è abbiamo passato la parola Giorgia piazza
E poi il concluderemo con un aforisma di ma Chiarelli prego
Come promesso sarò telegrafico da più parti si è sottolineato come non esista un'informazione neutra oggettiva
è stato evidenziato inoltre come un'area la realtà venga letta e interpretata attraverso i filtri costituiti dai sistemi di valori consci o inconsci propri viso scuro individua
Molto opportunamente secondo me Dario Fertilio ha scritto
A volte è sufficiente vedere in televisione per credere
Ma è pur sempre necessario che lo spettatore sia indotto a collaborare
A desiderare di credere ecco desiderare decreterà il questo secondo me è il punto
Siamo disposti a dare credito alle notizie che confermano i nostri personali i punti di vista
Per contro rigettiamo ogni opinione diversa perché dipende come diceva slavi
Dalla irrazionalità dell'altro o dalla sua mancanza di buona volontà
In qualche modo siamo tutti complici della disinformazione
Persino nelle aziende non mancano le notizie del diavolo
In base alla mia specifica competenza nell'ambito della formazione ho potuto constatare come spesso troppo spesso anche lì l'informazione venga amministrata a senso unico
Esiste però una sostanziale differenza
Rispetto al mondo dell'informazione
Alla lunga il mercato spazza via le imprese che ne intorno grazie
Franco Levi voleva forse dire una cosa prego prego la dica pure
Ecco qua
Una cosa breve perché stiamo concludendo va ora non di più
Ma come sempre Pasquale Bandiera resto a quei problemi li ha già detto quasi tutto e dato via però controllare avvenne così tutto perché non far Millan mio fra mille ore ci sarà
Sì un aria della fusione fredda che forse veramente esiste è
Nelle stesse ore
La realizzazione della superconduttività accaldo
E da nove anni si sa che questa è importantissima per l'energia trasporto conservazione trasmissione dell'Energia grandi energie
Per per i treni per i grattacieli per le città mai ancora più efficace per mandare in pensione le medievali fibre ottiche e consentire davvero di fare il servizio video e suono Livio citofono un'ora Milano Tokyo lire duecento
Però si continuano a portare ovunque le medievali ebreo
Il giorno in cui per esempio Dario Fertilio scriverà non vogliamo più il cavo di rame non vogliamo più le fibre ottiche vogliamo il doppino telefonico ordinato al mio ovvio ittrio bario ossidi eccetera perché danno Milano Tokyo un'ora lire duecento è chiaro che i grandi nomi
E che i monopoli dell'energia della editoria e dell'informazione e della pubblicità distare vanno però finalmente l'umanità sarà un po'più libera il diavolo sarà ancora più intatta ciò
A prova di televisione c'era Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra l'intervento durante congresso inizio dicembre la carta intellettuale
Il l'intervento di Carlo promettenti non è potuto venire qui oggi perché era San Patrignano per votare non so che cosa e ma era un intervento notevole lo richiamiamo perché poi lo leggeremo da qualche parte allora Dario Fertilio per la conclusione di queste due giornate tenendo conto che non è finita per nessuno estende proseguirà il dibattito a Roma prego
No io Porro nelle conclusioni perché mi ero con una sistematicità che non fa parte diciamo della mia personalità resto anche il libro per chi lo ha spogliato non si conclude nel senso che lascia io credo aperta la possibilità di riflettere ricercare modificare cambiare il libro che ho ho scritto ma soprattutto il dibattito che ne è seguito hanno cambiato in fondo come ha accennava anche Armando Verdiglione
La sostanza anche del libro si è modificato io stesso modificato le opinioni che avevo all'inizio questo è una cosa che ritengo importante
Se potessi io farei semplicemente adesso il cronista di quello che è successo in queste due giornate ma mi rendo conto che anche se mi mettessi
Ad a fondo le mie capacità di cronista farei un'opera di semplificazione di banalizzazione rispetto a interventi
Che ho trovato significativi importanti e serie le incassi adesso fare torto a quelli che escludo che credo che fare un cattivo servizio in sostanza io mi penso che il la cosa più bella che io posso sperare che in qualche modo sia possibile pubblicare in qualche maniera la sostanza almeno degli interventi che si sono seguiti perché credo che possano essere interessanti soprattutto per chi non è parte diretta o crede di non esserlo dei mass media in fondo i discorsi che abbiamo fatto erano rivolti soprattutto a chi volesse sapere
Qualcosa di nuovo una notizia quindi non qualcosa che gli veniva data in partenza ma qualcosa che era invitato a indagare e alla quale era invitato ad arrivare al termine di un percorso intellettuale
Io posso senz'altro ribadire quello che è il punto di vista mio che mi ha spinto a questo impegno la la coscienza e la la fede diciamo del tutto individuale nella funzione intellettuale
Che può essere esercitata da chiunque io credo dal politico dal giornalista dal manovale occasionalmente
Occasionalmente tutti occasionalmente perché la funzione intellettuale per me è una funzione antideologica e poiché l'ideologia anzi e cui che l'idea sia evolve costantemente purtroppo in ideologia rimane la funzione intellettuale di smascheramento
Che è quella a cui credo tutti noi abbiamo contribuito abbiamo partecipato
In questo dibattito smascheramento e funzione intellettuale di smascheramento sono state rivolte io credo a un punto fondamentale
A cioè alla contestazione della superstizione come almeno io credo sia di una possibilità di manipolare passivamente l'opinione pubblica questo credo che sia la principale superstizione pericolosa che viene fatta passare che siti che alcuni tentano di fare passare in questo momento
Cioè tentano di far credere che le scelte che vengono fatte dalla società siano il risultato di grandi vecchi di grandi cervelli che nell'ombra tramano manipolano possiedono questo io
Ho cercato di contestarlo non opponendo ideologia a ideologia ma cercando di entrare nel merito delle singole occasioni di disinformazione e alle tecniche che ne consegue ora
Potrei per esempio così concludere
E questo questo mio punto di vista che però non è assolutamente non vuole essere una conclusione ricordando una di queste disinformazioni che secondo me è una delle più gravi di questo periodo
E cioè questa favola nera
Dei musulmani del grande pericolo musulmano che ci viene fatto passare in mille versioni da tutti i mass media e che viene poi adattato a singole circostanze in maniera assolutamente arbitraria e disinformato ante e quindi ci si fa passare quella che io credo una legittima aspirazione alla propria personale indipendenza dei musulmani bosniaci che combattono una battaglia contro un nemico che cerca di occupare la la terra che loro ritengono di avere democraticamente scelto come indipendente o la favola nera
Dei musulmani ceceni
Integralisti e mafiosi una favola nera che non soltanto i mass media hanno hanno diffuso
Io l'ho ritrovata forse in anticipo in quel libro peraltro bestseller di valore RAI Square Prodi Martin's School cosmica in cui si parlava della mafia cecena come della padrona di Mosca
E in qualche modo si preparava il terreno alla propaganda
Russa che tendeva a far passare un'operazione militare durissima come un'operazione di polizia internazionale come la distruzione di una centrale mafiosa ora io credo che in tutto questo abbiamo abbiano contribuito non solo i romanzi
Che appunto con contribuì a diffondere questa leggenda nera non soltanto la propaganda interessata
E qui sarebbe lungo entrare nel merito della necessità di questa propaganda russa imperialistica a proposito della Cecenia ma io credo proprio la favola dei musulmani
Dati tout-court come integralisti come nemici
Da abbattere da distruggere come un rischio per la civiltà occidentale ora io credo che questo rischio sia un rischio inventato io credo che all'interno del mondo musulmano ci siano delle varietà talmente ampie
Che sia veramente una semplificazione inaccettabile il porri tutti sullo stesso piano e sia già una grave disinformazione
Non sottolineare che i musulmani quegli immigrati e quelli che vivono già in zone dell'Europa che non sono quelle poi che gli atlanti geografici ci vogliono far passare così schematicamente
Come Europa dall'Atlantico agli Urali
Perché il Caucaso sappiamo bene quale ruolo avuto nella civiltà europea ecco io credo che questo sia il il il pericolo e quindi questo si opera di una funzione intellettuale di di mistificazione per esempio e quindi di ristabilimento della verità
O di una verità o di una di una delle possibili verità continuamente verificabili quindi con questo io non pongo assolutamente una conclusione
Io posso soltanto diciamo così fare una il piccolo punto momentaneo di sospensione e dire che quello che penso io spero tutti non abbiamo trovato qui è stata anche una sensazione non verbale
Cioè una sensazione di libertà
E di amicizia come la la Fernanda Pivano prima secondo me in maniera è talmente bella sottolineava e quindi senza nessun secondo fine senza parrocchie
E come ironicamente una persona che non ritiene che sia possibile parlare al di fuori delle parrocchie
Ci aveva definito mi aveva definito ironicamente siamo tutti forse strani animali che qui si trovano appunto perché sanno che non hanno niente in comune se non il piacere di parlare in libertà grazie
Alle arti e elencate da Leonardo da Vinci Machiavelli aggiunge due artisti
L'arte dello Stato
Che l'arte della politica
E così scrive L'arte della guerra
Dunque figlio dell'aforisma che dove c'è questo aforisma
Io uno
Sanza invenzione fu mai grande un uomo nel mestiere suo
Grazie
Che
Tre
Qui
Oltre
Tre
Qui