Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì ventuno settembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi di le Nazioni Unite per esempio ieri il discorso di Volodymyr Zielinski davanti al Consiglio di sicurezza noi riproporremo l'editoriale del wall street journal sull'irrilevanza dell'ONU
A livello globale ma più in particolare nella guerra della Russia contro l'Ucraina su questo vi segnaleremo anche un commento pubblicato dal New York Times a a firma Brett Stephens
Come far pagare davvero alla Russia di invasione dell'Ucraina secondo Stephens gli Stati Uniti e gli occidentali devono superare i loro dubbi giuridici per sequestrare degli attivi congelati della banca centrale russa e usarli per finanziare
La controffensiva cioè poi la guerra rilanciata dall'Azerbaijan nel Nagorno Karabakh su questo vedremo l'editoriale di oggi di le monde incentrato sulle responsabilità dell'Azerbaijan a questo il titolo ma anche sulla irrilevanza della Russia che è tutta concentrata
Nella sua guerra contro l'Ucraina sempre dalle Monte vi segnaliamo già nel sommario
Un commento a firma Gil pari sulle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le debolezze di Job by del ciò che rischia di rendere fragile by del non è altri che Baj Del
Due gli ostacoli che deve affrontare il Presidente del mo'Crati Ko il primo e la sua età il secondo
è il fatto che ho voluto ridare un ruolo motore Allo stato nell'economia quando i cittadini americani si aspettavano altro Daloui lo vedevano prima di tutto come un pacificatore politico
Prima di addentrarci questi temi però vogliamo a aprire su Wie migranti tema che rimane d'attualità per l'Italia
E in particolare sulla questione del Memorandum firmato con la Tunisia facciamo con un piccolo giornale francese l'opinione e un articolo firmato Pascal o a proposito di come la Tunisia stia giocando con gli europei sui migranti il presidente tunisino Cai Sayed strumentalizzarla lotta contro l'immigrazione subsahariana affini politici personali
E gli europei iniziano a sospettare le autorità tunisine
Di incoraggiare le partenze verso l'Italia
Scrive l'opinione Price Allende e in guerra in guerra contro i migranti l'uomo forte del palazzo di Cartagine lunedì addirittura criticato il canale televisivo pubblico UA Tania uno per non aver coperto le operazioni di sgombero effettuate dalla polizia dall'esercito nel fine settimana per l'tenere lontani gli immigrati clandestini dal centro di Sfax
Le forze di sicurezza hanno compiuto secondo Sayed una missione senza precedenti per smantellare le reti criminali che trafficano un uomo mini e organi
Un autocompiacimento scrive l'opinione che difficilmente però convince in Europa sempre più voci sono preoccupate per l'aumento degli sbarchi sulle coste
Italiane dove sono arrivate più di mille più di cento diciotto mila persone dall'inizio dell'anno quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del due mila ventidue
Sayed prosegue l'opinione ha fatto della lotta contro l'immigrazione clandestina una questione di politica interna ed estera
La sua gestione di questa delicata questione negli ultimi mesi né l'esempio perfetto lo scorso febbraio Sayed aveva fomentato la rabbia dei tunisini contro i migranti subsahariani
Insinuando che stessero commettendo crimini e denunciando la denuncia di Sayed una impresa criminale ordita per cambiare la composizione demografica della Tunisia
Recuperando la teoria della grande sostituzione Sayed accusa emigranti di voler cancellare il carattere arabo-musulmano della Tunisia
Il presidente tunisino spiega un analista sfrutta ed esprime i sentimenti ostili di una maggioranza silenziosa dei tunisini nei confronti dei migranti perché questo rafforza la sua popolarità
A sud del Sahara in molti hanno denunciato la xenofobia del presidente tunisino cioè nei paesi africani dell'Africa subsahariana
I leader africani non dovuto organizzare in tutta fretta operazioni di rimpatrio per riportare a casa i migranti che si sentono in pericolo
Ma in Europa in pochi si commuovono per la situazione dei subsahariani in Tunisia
L'Unione europea tende a reagire come una cittadella assediata e persegue una politica difensiva nei confronti dei Paesi del Sud
Sayed l'ho capito bene l'undici giugno a Tunisi ha ricevuto la presidente della Commissione Ursula fondarla Einem insieme a Giorgia Meloni e Mara Credit un incontro che serviva a negoziare una partnership strategica con l'Unione europea
Gli stessi tre sono tornati nella capitale tunisina il sedici luglio per siglare l'accordo la sua componente principale si basa sul finanziamento della lotta all'immigrazione irregolare con un
Con un
Con uno stanziamento di cento cinque milioni di euro e la promessa di un aiuto al Bilancio tunisino per centocinquanta milioni di euro due mesi dopo il governo tunisino lamenta di non aver ricevuto i fondi promessi
Il Paese deve far fronte a un debito colossale fatica importare prodotti essenziali come farina e riso
Le autorità tunisine giovedì scorso hanno vietato l'ingresso nel loro territorio di una delegazione di parlamentari europei ritenuti troppo critici di questo accordo
In Europa però la cooperazione con Sayed è diventato un argomento controverso
Il presidente tunisino accusato da alcuni di aver spostato i migranti da Sfax verso le zone costiere per facilitarne la partenza verso l'isola di Lampedusa
La Guardia costiera tunisina lascia fare il presidente tunisino spiega l'analista sta aprendo le porte per ridurre la pressione migratoria Interna sul suo Paese e soddisfare l'opinione pubblica
E allo stesso tempo si comporta come un ricattatore per ottenere aiuti finanziari dagli europei senza alcuna condizionalità non vuole fare riforme come chiede il fondo monetario internazionale
Risultato in mancanza di una strategia alternativa ai leader europei sono costretti a contare sulla buona volontà di Sayed
Per rimpatriare i tunisini per prevenire le partenze per organizzare come vorrebbero alcuni zone di detenzione rimpatrio dei migranti subsahariani
Gli europei si trovano in una situazione debole perché perché hanno chiuso un occhio di fronte alla deriva autocratica del regime con scioglimento del Parlamento
Governo per decreto elezioni non inclusive arresti arbitrari così tra l'altro Pascal avevo sull'opinione di ieri veniamo agli altri temi dell'attualità internazionale ieri c'è stato un discorso molto duro di Volodymyr Zaleski il presidente ucraino al Consiglio di sicurezza dell'ONU
In occasione dell'apertura dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Il Wall street journal proprio ieri
Aveva un editoriale abbastanza in linea con quanto dichiarato Zaleski le irrilevanti Nazioni Unite la grande messa annuale a New Yorker evidenzia i fallimenti globali dell'ONU
Io questa settimana è piena di leader i funzionari di tutto il mondo per l'assemblea generale dell'ONU e il presidente by bene ha fatto sul discorso martedì la domanda che però nessuno vuole porre questa perché e poi rispetto alla montagna di parole di questa settimana cosa si concretizzerà
Nell'ordine mondiale emergente fatto di regimi canaglia e centri di potere multipolari a cosa servono ancora le Nazioni Unite
I presidenti di Russia Cina Francia e il premier del Regno Unito non si sono nemmeno presentati il presidente iraniano Ibra ingressi è intervenuto per fare una lezione sulla perfidia americana
In segno di rispetto per l'ONU l'Iran anche espulso gli e Sperti nucleari dell'ONU a alla vigilia dell'intervento di paesi al contempo le Nazioni Unite si dimostrano impotenti di fronte a una Corea del Nord che ignora le sue risoluzioni nonché le sanzioni adottate dal Consiglio di sicurezza per il programma nucleare
Il presidente ucraino Volodymyr Zaleski ha compiuto un raro viaggio il New Yorker per sostenere la causa morale del suo Paese aggredito dalla Russia ma l'ONU si è dimostrata peggio che inutile durante tutto il conflitto in Ucraina
Il veto della Russia il Consiglio di sicurezza con il sostegno della Cina bloccato ogni risposta seria
L'unico contributo dall'ONU è stato quello di aiutare a negoziare un accordo per consentire le esportazioni di grano dall'Ucraina salvo che poi Putin ha deciso di uscire da quell'accordo
La visita di Zaleski all'ONU è stata una tappa nel suo viaggio verso Washington dove in realtà si concentra il vero
Potere per far rispettare l'ordine mondiale come è sempre accaduto dalla metà del ventesimo secolo l'hard power cioè il potere militare degli Stati Uniti e dei loro alleati determinerà se l'Ucraina vincerà la guerra contro la Russia
Il multilateralismo praticato alle Nazioni Unite e sempre più irrilevante nel momento in cui Cina Russia e Iran né altre canaglie rafforzano la loro influenza proprio all'ONU
Gli internazionalisti liberali dell'amministrazione by Dan non riescono a rinunciare alla loro visione di gruppi di Paesi che si incontrano per risolvere con la diplomazia le loro divergenze per in pace
Ma la verità sull'ordine mondiale odierno si trova nelle macerie di Bach molto conclude
Il Wall street journal
Che ci porta a un altro commento uscito sul New York Times a firma Brett Stephens
Come far davvero pagare al lupo alla Russia l'invasione
Dell'Ucraina
Stephens torna sulla questione un po'vecchio ormai che se ne parla da almeno un anno e tre mesi
La possibilità di usare i beni congelati della Russia in particolare gli attivi della banca centrale russa per la ricostruzione dell'Ucraina o come sostiene questo columnist del New York Times
Per finanziare le forniture di armi dunque la controffensiva
Si tratta di trecento miliardi di dollari che potrebbero diventare essenziali secondo Stephens anche in vista della campagna elettorale americana by the mi ha chiesto al congresso
Altri ventiquattro miliardi di dollari portando il totale a centotrentacinque miliardi e c'è il rischio di una certa stanchezza da parte dei membri del Congresso in campagna elettorale e allora la soluzione qual è usare quei fondi congelati russi
Gli occidentali amministrazione by del compresa dicono non è possibile perché per ragioni giuridiche ma anche per ragioni di interessi economici c'è il rischio di una de dollari zero azione da parte degli altri Paesi ma queste obiezioni secondo Stephens sono inconsistenti
E lo dimostra un rapporto della voi nel giro il mio Democracy Initiative for secondo il quale
In realtà c'è una è una legge
L'International Emergency Economic Powell Act del mille novecentosettantasette che permette proprio di trasferire i beni congelati della Russia all'Ucraina con una decisione presidenziale
Quanto ai danni economici Stephens ha sentito Larry Summers l'ex segretario al Tesoro il quale ammette esiste un rischio se distrazioni che agiscono unilateralmente
Ma se fatto a livello multilaterale cioè se lo fanno tutti gli altri occidentali questo rischio è praticamente nullo perché dove sposteranno i loro soldi gli altri Paesi
L'Amministrazione by the non bilancio onorevole di azioni giuste sull'Ucraina salvo fa che arrivano sempre un po'tardi aiutare a sconfiggere la russi
La logica morale convincente la situazione giuridica è chiara e man mano che il conto sale il momento politico eh adesso così tra l'altro Brett Stephens
Ci spostiamo al Nagorno Karabakh dove l'Azerbaijan ha lanciato questa operazione
Lampo per riprendersi questa
Parte di territorio
Dove vive però una una minoranza armena centoventi mila armeni
Nonché un un una sorta di di movimento separatista e indipendentista
Le mondo nel suo editoriale di oggi punta il dito proprio sulle responsabilità dell'Azerbaijan ricordiamo che la Francia un legame molto stretto con l'Armenia
La guerra e tornata nel Nagorno Karabakh nonché ne sia mai uscita del tutto ma l'offensiva lanciata martedì dall'Azerbaijan in questa enclave montuosa del Caucaso popolata principalmente da armeni
E di una portata decisiva nel momento in cui l'attenzione della Russia focalizzata su un'altra guerra in corso nel continente europeo quello che la Russia ha lanciato contro l'Ucraina
In clausura
Sulla quale oggi è riconosciuta la sovranità dell'Azerbaijan ma dove vivono circa centoventi mila armeni che godono di una forma di autonomia
Il Gorno Karabakh è stato un punto di tensione costante dalla disintegrazione dell'Unione Sovietica nel mille novecento novantuno ci sono state due guerre
Mille novecentonovantaquattro e due mila eventi i bombardamenti il fuoco d'artiglieria lanciati martedì per la prima volta dal due mila e venti provocando ventinove morti e centinaia di feriti
Fanno temere un terzo conflitto presentata come l'operazione antiterrorismo in reazione incidenti che avrebbero provocato dei morti
L'offensiva del dell'esercito zero sembra in realtà parte di una strategia preparata da tempo a Baku
L'operazione fa seguito al blocco a zero nel corridoio di lacci in l'unica via che collega l'Armenia al Nagorno-Karabakh
Per isolare completamente la popolazione armena e provocare una crisi umanitaria
Baku mercoledì ha chiesto il ritiro incondizionato e totale delle forze armate armene dalla Regione del Karabakh lo scioglimento del cosiddetto regime separatista
Tutto lascia pensare che il presidente azero Ilham Aliyev far voglia riprendere una volta per tutte il controllo del territorio porre fine a questo conflitto che dura da più di trent'anni e anche se lo nega cacciare la popolazione armena
La serva e Gianna persegue una brutale politica di affermazione della propria sovranità a dispetto degli accordi internazionali in particolare quello concluso nel due mila e venti sotto leggi da della Russia
Il problema è che Mosca non ha nella volontà nei mezzi per venire in aiuto delle Autori Tarn Menem del Nagorno Karabakh i due mila soldati russi schierati nella in classe dopo il cessate il fuoco del due mila e venti
Che avrebbero dovuto garantire la sicurezza degli armeni non hanno nemmeno cercato di impedire il blocco il cinismo del portavoce del Ministero degli esteri russo che martedì ha sottolineato che l'Armenia ha riconosciuto la sovranità dell'Azerbaijan sulla Gorno Karabakh la dice lunga sulla rinuncia della Russia a giocare un ruolo in questo conflitto la guerra in Ucraina non solo monopolizza le forze le energie di Mosca ma
Spinge la Russia verso l'Azerbaijan e la Turchia invece che verso l'Armenia nonostante mi impegno presi nei confronti di Yerevan così
Tra l'altro le monta nel suo editoriale
Di oggi
Per chiudere invece rimaniamo su le monde e un altro commento in un editoriale ma pezzo firmato da Gil pari a proposito delle elezioni presidenziali americane
E le debolezze di Gio by then ciò che rischia di rendere fragile Bai del non è altro che Weiden
Il presidente democratico dovrà affrontare due ostacoli e quali sono questi due ostacoli di certo non l'apertura di un la procedura di impeachment
Come per quella che che
Hanno deciso di aprire i repubblicani su spinta di una minoranza tram pista
Per le attività lucrative del figlio di di Baj Del Hunter su questo non ci sono le prove ma insomma
La il primo ostacolo è l'età ottant'anni gaffe a ripetizione
Weiden esausto a noi in conferenza stampa l'editorialista del Washington post David Ignatius ha sottolineato quanto letta sia un peso invitando pubblicamente il presidente uscente a rinunciare alla campagna che potrebbe essere di troppo
Ma per spiegare il contrasto stridente tra un bilancio legislativo positivo una buona prestazione del partito democratico alle elezioni di midterm
La forza la resilienza dell'economia americana nonostante alti e bassi
E dall'altra parte una popolarità di Balder molto mediocre
Dobbiamo abbandonare lo per un attimo lo stato civile e ritornare all'equivoco seguito all'elezione di John by del la maggioranza degli elettori americani voleva la vittoria di un pacificatore dopo i quattro anni di cause furore di Donald Trump
E non un riformatore stile Lindon Johnson baite ha cercato di incarnare entrambi questi ruoli
Voleva rilanciare cultura del compromesso ma è stato bloccato dai repubblicani chiusi il Trump peer sumo
E
Si è rivelato molto più ambizioso del previsto nel restituire un ruolo di primo piano Allo stato nell'economia dopo quattro decenni durante i quali lo Stato era stato ripudiato tanto dalla rivoluzione reaganiana quanto da quella
Del centrismo clintoniano
Morale
Non è solo all'età si deve guardare si deve guardare anche a questo aspetto che gli americani continuano a rifiutare il problema va oltre i confini americani perché
A S a rischiare di essere travolti dai risultati delle presidenziali
Sono anche gli alleati degli Stati Uniti per ora e tutto da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale