War Room Com - Mai più senza (tecnologie)..."

Bentornati bentornati Aurum com'il nostro appuntamento settimanale con le novità e le tematiche della comunicazione nato dal lavoro Roma di Enrico Cisnetto
Potremmo dire che col Novecento l'immaginazione ha cominciato a precedere la tecnologia
E all'interno della letteratura da Caro Ciampi che ha di Saccà Asimo abbiamo trovato le anticipazioni preveggenti di quello che poi effettivamente sarebbe avvenuto nella realtà che dunque tutti noi quanto meno l'umanità occidentale
Si è ritrovata letteralmente sprofondata nell'età dell'innovazione a ciclo continuo
Un'innovazione davvero senza soluzione di continuità con un impatto che è diventato via via crescente
Non soltanto sugli ambiti più tradizionali nei quali la tecnologia si costruisce trova il proprio innesco quelli della produzione e dell'economia
Ma anche più in generale su tutti quelli della vita quotidiana entrandovi colonizzando in maniera davvero irreversibile la sfera privata e l'immaginario collettivo
Tanto forte tanto che per fare semplicemente un esempio le statistiche ci raccontano di una consultazione media da parte di ciascuno di noi del proprio cellulare di novanta sei volte al giorno che possono arrivare sino a centocinquanta
Quel telefono portatile che si è straordinariamente trasformato nel corso degli ultimi anni e all'interno del quale davvero possiamo trovare il mondo con caratteristica applicazioni momenti oggetti del desiderio tra loro differenti
E dunque sarebbe davvero opportuno superare quello che il sociologo della scienza Massimiano Bucchi nel suo ultimo libro intitolato confidenze digitali
Chiama lo sguardo strabico sulla tecnologia per superare diffidenze e paure per cercare di stare al passo con i tempi e soprattutto per cercare di non essere dominati dalla tecnologia ma di dominati la in questo libro che potremmo considerare come un insieme di Quadri di un'esposizione della società delle reti delle piattaforme il professor Bucchi racconta campi aspetti della vita quotidiana completamente stravolti dalle tecnologie
E di come incarico in qualche modo non possono più farne a meno
Ma dietro ciascuno di questi aspetti ci sono questioni importanti significative su cui è bene riflettere pensiamo alla messaggistica col ritorno della scrittura dopo la prevalenza dell'oralità
Alle notifiche e alla spunta blu al sempre aperti lo stare ventiquattro ore connessi dal bancomat ad Amazon
Alla tecnologia che si indossa letteralmente come una seconda pelle dall'orologio da polso allo smartphone
A quella che il professor buchi chiama la pulsanti in stazione delle emozioni con il comando digitale correlato che in qualche modo ci semplifica la vita e ci toglie dalla vista
La complessità formidabile dei meccanismi attraverso i quali le tecnologie producono i loro output e ancora ahilui l'era dell'insonnia da costanti per attività e iperattivismo e poi tanto altro ancora di cui discuteremo per cercare di non odiare e al tempo stesso di non esaltare la tecnologia ma di individuare una terza via fruttuosa col professor Massimiano Bucchi ad un cui do il benvenuto
Se per l'invito
Il professore Bucchi è ordinario di scienza tecnologia e società
All'università di Trento e ed è l'autore tra le sue tantissime pubblicazioni di confidenze digitali vizi in virtù dell'innovazione tecnologica un libro edito
Dal Mulino
Per iniziare questa nostra conversazione le chiederei lo sguardo strabico appunto sulla tecnologia è una specificità italiana per diciamo ragioni storiche il Croce n-esimo la diffidenza nei confronti della scienza o è qualcosa che possiamo trovare anche in altri paesi
Forse in Italia delle caratteristiche peculiari per certi versi però un uno sguardo che ci accomuna a livello globale direi anzi forse in certi Paesi penso agli Stati Uniti è ancora più accentuato perché questa quella che io chiamo la retorica dell'innovazione nono questa equazione
Assolutamente infondata tra nuova tecnologia uguale progresso
Talvolta le nuove tecnologie e migliorare la nostra vita se li sappiamo usare regolamentare in modo appropriato ma non è detto che sia così noi punto nel libro si fanno degli esempi
Il libro non non ha nessuna intenzione di essere moralista o di di indurre diciamo alla ad escludersi dalla tecnologia che non è oggi né consigliabile nel praticabile ma far riflettere e e come dicevo uno sguardo strabico cioè che ci fa vedere solo la novità luccicante la superficie delle tecnologie senza farci vedere gli effetti di lungo periodo
Pensiamo ai monopattini elettrici e Schering non presentati come la soluzione ecologica la mobilità urbana alcune città cominciare da Parigi distano vietando alle piattaforme come Airbnb
Dopo qualche anno di entusiasmo si è cominciato a capire che interi quartieri Barcellona Madrid Firenze Venezia non sono più accessibili alle famiglie degli studenti ecco questi sono tutti esempi di sguardo strabico
Della società della collettività nei confronti delle delle tecnologie e dell'innovazione
Uno sguardo strabico che appunto può essere distolto e vedere solamente indizi o le virtù se lei dovesse semplificare e condensare in maniera diciamo molto schematiche naturalmente mi scuso di questa domanda quelli che sono i due principali vizi e le due principali virtù delle tecnologie cosa ci dirà ben
Non le il separato delle tecnologie anche qui dobbiamo liberarci da un pregiudizio che purtroppo piuttosto diffuso cioè che la tecnologia sia neutrale no quante volte abbiamo sentito dire un coltello lo si può usare per affettare il Palio per tagliarla culla qualcuno non dipende dall'uso che se ne fa ma questo è vero solo in termini astratti le tecnologie poi noi le le usiamo e ne vediamo gli effetti calati nella realtà economica e sociale e quando accade in questo poi le tecnologie non sono più neutrali ma incorporano
Quello che socialmente desiderabile in un certo periodo pensiamo per esempio
Molto banalmente alla carta magnetica che ci obbliga risparmiare energia uscendo dalla camera d'albergo se vogliamo poi rientrare no quindi noi siamo circondati da questi tipi di esempi che ci inducono ben tecnologie che ci portano a guidare il piano
Al non fare aprire ai bambini dei farmaci perché c'è il tappo di sicurezza per esempio a risparmiare energia
Quindi ed ecologia hanno una loro Mola moralità incorpori fumo una serie di aspettative di desideri e di paure desideri che magari non sapevamo di avere
D'altra parte poi siamo noi naturalmente che nell'usarle
Esprimiamo tutta una serie di virtù edilizi che sono nell'uso delle tecnologie uno di questi
Molto diffuso naturalmente e la pigrizia no
Nel nell'epoca della frenesia comunicativa
Paradossalmente noi poi però siamo pigri non andiamo oltre i primi risultati che l'algoritmo di Google che peraltro è segreto e l'unica cosa che sappiamo è che guidato delle inserzioni pubblicitarie sappiamo con certezza
Ci fermiamo a quel risultato lì
Ci fermiamo alle notizie che o ai fini del che ci compaiono Banchelli selezionati dagli algoritmi se non ci mandano i link diretto non abbiamo voglia di andare a cercare un'informazione ecco quindi questo sicuramente è uno degli aspetti l'altro
Che
Nel libro una uno degli altri che io nel libro ho cercato di approfondire è l'aspetto dell'invidia che credo che nell'epoca di Instagram e di WhatsApp sia un tema molto molto importante
Nonché questi mezzi abbiano inventato l'invidia naturalmente ma come aveva già capito Aristotele noi non siamo invidiosi di chi è molto diverso da noi e quindi quando in passato vedevamo per esempio le foto di Giorgio Cluny che si vedeva l'aperitivo caffè nella sua villa sul lago di Como
Noi non eravamo invidiosi perché era talmente distante no questo modello nel momento in cui noi vediamo gli stati o le storie dei nostri contatti o vicini di casa che si prendono l'aperitivo sul bordo di un posto meraviglioso con bellissimo panorama è l'ora naturalmente la nostra azione spontanea lo possiamo fare anche noi e questo tipo di reazione e e il muso naturalmente dei sociali in questo modo
Per per constatarlo basta passeggiare nelle nostre città d'arte ha completamente cambiato negli ultimi anni anche il comportamento turistico la sensazione che tutto sia a portata di mano il desiderio di farsi il selfie dovessero sono fatti gli altri questi sono dei dei motori potentissimi del cambiamento del turismo pensiamo a piattaforme come il booking non si è fatta molta polemica sulla sulla pubblicità la campagna un venture rapine del Ministero del turismo ma non non è certo il ministero del Turismo che governa il turismo in Italia è una piattaforma
Di origini olandesi adesso proprietà di un gruppo americano buche in punto com appunto che peraltro a questo è un altro aspetto delle tecnologie digitali ed il ritardo della società e politica non versa i proventi diciamo al fisco italiano anche quelli che fa in Italia
E immaginiamo cosa significhi abitare nell'Illinois e poter in trenta secondi prenotare una stanza nel centro di Siracusa no questo è un una cosa che era impensabile fino a qualche qualche decennio fa e che cambia e qui diciamo studiosi come Marshall McLuhan che l'avevano capito prima dell'avvento di internet e tecnologie della comunicazione cambiano la nostra percezione del tempo e dello spazio
In qualche modo potremmo dire effettivamente che le tecnologie digitali segnano il trionfo suo malgrado della scuola di Toronto e gli studiosi come lascia Meridione e ci impongono una specie di determinismo tecnologico che non avevamo previsto e che anzi insomma pensavamo non non dovesse cadere
A questo proposito limpidi a cui lei fa riferimento è un motore molto potente naturalmente un'elegia negativa
Molto forte all'interno della storia dell'umanità che appunto come lei sottolineava non è nata con le tecnologie ma che ha trovato nell'esecuzione delle tecnologie dei catalizzatori potentissime
E a questo proposito forze politiche leaders di tipo neo populista
Si trovano perfettamente a loro agio appunto con l'utilizzo delle tecnologie lei parla di pulsanti distrazione delle mozioni sempre che ci racconta se questo concetto magari anche con uno sguardo perché lei già faceva riferimento questo
Ad una politica e a dei leader politici che cercano di sembrare come noi a differenza di quello che sembrava risolte le per non destare la nostra invidia Manzi per conquistare il nostro consenso e tutto questo cambia profondamente la politica che è stata travolta da quello che possiamo chiamare nuovismo ovvero una ricerca di innovazioni fine a se stessa che però Mona
Le decisioni i le idee adeguate per cercare di intervenire sulla realtà
Quest'ultimo aspetto ecco io chiaramente non sono un esperto di comunicazione politica però credo sia un tema molto importante che viene da più lontano anche dell'avvento dei media digitali
E che ha completamente trasformato il ruolo pubblico dei leader politici non dimentichiamoci che fino all'avvento della televisione non c'è questo meraviglioso film il discorso del re il massimo che era dato a gran parte dei cittadini o sudditi nel caso di monarchie
Era non potendo mai vedere fisicamente proprio sovrano rappresentante politico ascoltarne la voce dono di qui l'importanza che un mezzo come la radio per esempio ha avuto anche He-Man poi lo sviluppo dei totalitarismi come come ricordiamo e naturalmente oggi invece la potenziali ubiquità
Del del soggetto politico nuovo dell'esponente politico lo rende non più forte come pensano alcuni ma molto più vulnerabile perché le legato che ricordiamo alcuni presidenti statunitensi anche italiani no che erano celebri per questo fatto soprattutto americani che inciampava lo che facevano dicevano cose
Facevano delle gaffes verbali però tutto era molto più facilmente dimenticabile mentre oggi si appunto la la la nella lo nell'epoca dello Screen Ciotta o del video che può essere riciclato e inviato a chiunque è chiaro che queste qualunque errore qualunque Caf viene viene memorizzata diffusa quindi sicuramente diciamo questi
Sto è un è un aspetto
Ed è di profonda trasformazione però come lei diceva
Non non sono in India anche qui bisogna appunto stare attenti a non cadere in un determinismo tecnologico ingenuo nono nella maggior parte dei casi la tecnologia incontra dei cambiamenti sociali e culturali che avevano che hanno una storia più profonda noi non è che siamo invidiosi perché
C'è Instagram noi diciamo invidia è un sentimento sociale diffuso potenzialmente distruttivo
Che naturalmente però trova propulsione in questo in questo tipo di strumenti
E lo stesso vale per tante altre cose la nostra ossessione per l'istantaneità per cui se uno non ci risponde nel giro di trenta secondi è sempre troppo tardi
In realtà risale alla metà dell'Ottocento quando Samuel Morse ha che non era come in molti Kakà talvolta per i più grandi innovatori un inventore professionista introduce il telegrafo
E cambia completamente la il tempo della comunicazione che che prima non dimentichiamoci viaggiava con i tempi della carrozza a cavalli fondamentalmente quindi si introduce una prima forma di istantaneità che poi naturalmente gli altri ninja hanno sviluppato ed esalta
E a proposito di ieri istantaneità
Tra i tantissimi e nella nel ricchissimo repertorio del suo libro troviamo la messaggistica quella messaggistica cui chiediamo appunto delle risposte immediate e che in qualche modo segnerebbe anche ritorno della scrittura proposito fondi scuola di Toronto sempre invece di oralità che viene messa da parte invece e le chiedo anche una una riflessione su questo e la pigrizia a cui lei faceva riferimento all'inizio trova in Google map sarà una specie di grande trionfo ecco così ci dice di questi due aspetti
Come dicevo prima appunto il le i colossi digitali conoscono bene questa nostra tendenza alla pigrizia e la sfruttano abilmente chi di noi ha mai letto per intero l'informativa sulla privacy o le regole che dobbiamo accettare per va anche detto poi che
Anche lì noi abbiamo l'illusione di essere sempre in grado di scegliere la tecnologia ma questo non è affatto vero perché se vuoi comprare un telefono Android oggi o ai Jimena o o non riesce nemmeno ad accenderlo
Se sei un adolescente oggi
E va senza difficile rinunciare a Vozza o altri strumenti quindi diciamo la la tecnologia
Ci vincola ci crea degli ambienti diventa una seconda pelle diventa un'abitudine
Lei prima faceva riferimento alla pulsanti Zazie ore delle emozioni fino questo ciò che uno degli aspetti legati al fatto che anche questo col un'intuizione dirti McLuhan
Quando lui diceva il mezzo è il messaggio nonché sembra quasi un uno scioglilingua ma naturalmente significa che i mezzi di comunicazione in creano uno sfondo informato che poi condiziona il nostro modo di esprimersi di pensare quindi per esempio la nostra gamma di emozioni umane che potenzialmente molto sofisticata nella comunicazione scritta noi la comprendiamo negli e Moggi o legno emoticon che il e e il software ci permette di utilizzare no e quindi
Si crea questo questo
Come dire questa solidificazione delle nostre emozioni che il e era presentata in un cartone animato molto ben fatto ma per certi aspetti terrificante come inside autonome in cui sì sì consolida questa visione meccanicistica dell'Express mozioni come stimolo risposta
Che che molte tecnologie diciamo assecondano no pensiamo per esempio all'Aic di Facebook
Che cosa significa quando si studia la comunicazione politica lì si news che cosa significa il fatto che io metta un leit ha un contenuto più ascoltato tutto il video ma che non condivido da cima a fondo che mi sta simpatico quello che l'altro Stato nessuno lo sa cioè ricorso Bale
E il formato che CDC suggerisce quel tipo di reazione o invece una reazione e creativa come può essere un commento un insulto no e quindi crea anche lì degli spazi di azione
E non ci sarebbero stati magari in una conversazione verbale in presenza perché anche lì ci si stupisce ma è abbastanza naturale diciamo che sì sì tenda protetti dall'anonimato e dal mezzo si tende ad essere potenzialmente più i progressivi computer borsini davano dei nessuno ti interrompesse scrivi dieci è un chilometro di commenta quindi ecco questo questi sono sono tutti una serie di aspetti su cui il libro cerca fondamentalmente di far riflettere il il succo del libro si può riassumere in cinque parole vivere bene con la tecnologia
Noi oggi con la tecnologia
Dobbiamo convivere dobbiamo lavorare ci offre grandissime opportunità
Bisogna fare qualche piccolo sforzo per cercare di valorizzarne le opportunità cercare di limitarne l'incontro indicazioni negative che comunque non che comunque ci sono sempre per qualunque tecnologia dalla bicicletta
Allora aranciate CPT
Ecco la tecnologia non è neutrale come lei ha detto sfatando diciamo un mito culturale la mitologia culturale di lungo corso di lungo periodo ed però tra diciamo i bilanci possibili c'è sicuramente una sorta di proiezioni in avanti
Degli esseri umani nel senso che il compito della tecnologia è quello di essere la mossa con la pelle di essere una protesi che ci dan cioè verso risultati assolutamente inimmaginabili ma in qualche modo a forzato la natura umana ammesso e non concesso naturalmente che esista una diciamo che il trend in un dibattito filosofico appunto complicato è molto scivoloso ecco tra le queste le problematiche che lei evoca nel libro ce ne sono alcune legate proprio lo spostamento in avanti di confini determinato dalle tecnologia il sempre aperti per un verso l'era dell'insonnia per l'altro
Certamente anche qui rientra in e nei modi in cui la tecnologia ci cambia no e e anche questo non va dimenticato senza essere naturalmente apocalittici sugli scenari dell'intelligenza artificiale però l'intelligenza artificiale che filosofo italiano molto bravo come Luciano Floridi e sottolinea come sia un termine assai mal scelte o perché non si tratta in realtà di intelligenza ma di capacità di svolgere e i compiti in modo molto efficiente e in modo molto rapido ecco l'incidenza degli algoritmi nude model labile non è plasmatiche non è responsabile la nostra lo è
E quindi siamo noi di solito che ci adattiamo entro certi limiti alla tecnologia nel bene e nel male e quindi per fare un esempio appunto Noemi come che come disse una volta l'amministratore di Netflix il nostro competitor sono tanto le altre televisioni
Ma il fatto che le persone comunque dormono un certo numero di ore quindi più di tanto non riescono a vedere delle norme offra
Età e la nostra piattaforma
Oppure naturalmente il fatto che chi chi chi lavora per esempio per le multinazionali certe multinazionali lo sai il fatto che si collabori con persone che vivono in tutte le parti del mondo naturalmente induce ad avere in un ciclo
Di di lavoro che che è completamente diverso da quello a cui eravamo abituati no ai ma questo già l'arrivo dell'e-mail ha scardinato completamente diciamo ben prima dello smart working
La la la la l'orario d'ufficio tradizionalmente inteso no nel senso che appunto noi riceviamo sollecitazioni e rispondiamo qualunque
A qualunque ora del giorno queste la croce e la delizia delle nelle nostre notifiche che scandiscono le nostre giornate e che anche lì hanno una storia antica che che e chi viene dalla suoneria del telefono allorché che fu aggiunta poi successivamente mi ai primi modelli di telefono quindi per esempio quando si parla di auto qui da un tono Mario
è chiaro che se io costruisco te cioè per farle funzionare bene devo costruire un ambiente per esempio delle strade adatte alle auto guida autonoma così come di magazzini di Amazon sono fatti
Perché certi strumenti certe tecnologie e ad un certo tipo di lavoro sia particolarmente efficiente no quindi e la la tecnologia di per sé non è che funzioni immediatamente o o dimostri la propria efficienza se io non gli ho costruisco attorno un ambiente adatto naturalmente la cosa difficile capire se ha senso o e che vale la pena però non solo adesso poi nel lungo periodo
In chiusura di questa nostra interessantissima conversazione servirebbe quindi una etichetta l'etichetta digitale quella che alcuni chiamano Nanni etichette per non essere apocalittici non essere eccessivamente tecnico deterministico come potremmo condensa la
E credo che se noi pensiamo che attraverso il nostro smartphone o per esempio no pensiamo quando si perde o si deve sostituire lo smartphone e molto più fastidioso che non cambiare l'automobile perché dentro c'è tutta la nostra vita i nostri contatti la nostra salute lo speed la banca allora se l'acquisizione ecologia e passa la nostra vita un pochino di attenzione pochino di consapevolezza io credo che che la meritino e da questo punto di vista la la la regolamentazione qualche passo in avanti l'ha fatto non dimentichiamoci che in Europa c'è una normativa non a caso fortemente avversata dai Vittek quella di G. DPR che diciamo ci permette tanto per fare un piccolo esempio di scegliere quali quali dati vogliamo condividere con chi ci fornisce un certo servizio quindi io credo che sia solo la la la strada sia solo la alla consapevolezza e e la il senso critico che naturalmente non deve diventare techno Fulvia ostilità verso la tecnologia naturalmente ecco c'è un livello individuale a cui ciascuno di noi deve fare questo sforzo ma poi naturalmente con un certo tipo di regolamentazione può farla solo la politica ha citato il caso dir Wien di le auto elettriche i monopattini sharing ecco questo può farlo solo se lo si può fare solo naturalmente su base collettiva
Molte grazie a Massimiano Bucchi il suo ultimo libro confidenze digitale che abbiamo raccontato con l'autore
Nel corso di questa nostra conversazione davvero anche un breviario per cercare di stare dei nostri tempi tecnologici e digitali appunto con consapevolezze e spirito critico
Numerose e significative di quello che troppo spesso utilizziamo molte grazie ancora e arrivederci alla prossima puntata di quorum comma
Sì