La manovra economica del Governo Meloni. Intervista al senatore Antonio Misiani

Radio radicale siamo con il senatore Antonio Misiani del partito democratico per parlare della manovra insomma di tutte le le grane che deve affrontare il Governo oggi insomma spuntata fuori anche una nuova rinegoziazione del debito
Noi sappiamo che la Meloni aveva ci teneva molto ci tiene a non incrementare il debito pubblico è anche il deficit tuttavia la situazione particolarmente complessa abbiamo visto il decreto
Aiuti di questi di questi ultimi giorni allora che cosa sta succedendo e le volevo chiedere se è vero che Dini nella partita entra come oggetto di scambio il messa
Le notizie sono due la prima almeno stando le anticipazioni che leggiamo sui giornali e che l'economia si è fermata
Lo sapevano tutti governo per mesi ha raccontato che l'Italia andava meglio dal resto d'Europa non è così e anche i numeri della nota di aggiornamento purtroppo lo confermeranno quest'anno lo zero aspettiamo a vederli
Sì aspettiamo a vederli ma saranno gli stessi numeri dei degli altri Treviso ore dopo fondo monetario all'OCSE
Quindi una crescita quest'anno sicuramente inferiore all'uno per cento previsto ad aprile dal destro e soprattutto l'anno prossimo nettamente inferiore all'uno virgola cinque per cento governo prevedeva di fare
Qualche mesi fa economia si è fermata ma secondo notizia il governo non ha la più pallida idea di che cosa fare per rilanciarla perché l'altro dato macroscopico che emerge e che c'è una totale assenza di strategia sulle cose da mettere in campo nella prossima manovra per fare ripartire l'economia italiana e per affrontare le disuguaglianze i nodi sociali che l'inflazione ha portato con sé perché nel frattempo situazione ha eroso fortemente il potere d'acquisto dei redditi fissi allargato ulteriormente le disuguaglianze nel nel Paese e allora governo sta andando avanti a colpi di condoni da ultimo quello sugli scontrini che hanno infilato ne decreta Energia ma non ha una strategia
Per riportare sotto controllo l'inflazione e non ha una strategia per far ripartire la nostra economia avrebbero a disposizione oltre duecento miliardi del PNR R.
Settantacinque miliardi della programmazione europea due mila ventuno due mila ventisette ma anche lì le notizie sono pessime perché stanno rinviando gli obiettivi che erano previsti per il due mila e ventitré queste segno che tutto sta rallentando
Lei lo farebbero scambio col messa le volevo chiedere che cosa pensa lei del del fatto insomma tutti si aspettano dei numeri peggiori della destra quanto ha contribuito la stretta della Banca centrale europea e poi le volevo chiedere se sì insomma lei avrei avrebbe fatto quell'annuncio della Lagarde dei giorni scorsi su un'ulteriore stretta che sembrava rallentare da quello che avevamo capito
Grassi la Banca centrale europea ha aumentato i tassi molto rapidamente quattro punti e mezzo in poco più di un anno e questo sicuramente sta producendo impatti negativi per le famiglie per l'impresa e e anche per i conti pubblici detto questo l'aumento dei tassi è l'unico strumento
E la banca centrale ha a disposizione per rallentare la corsa dell'inflazione
E l'inflazione quanto meno si è dimezzata rispetto al picco che aveva raggiunto nell'ottobre del due mila ventidue il punto è quello che possono fare i governi nazionali contro l'inflazione in Francia a marzo quindi molti mesi fa il Governo ha fatto un accordo la grande distribuzione
E con le imprese produttrici di beni di largo consumo per frenare la corsa dei prezzi invitando il governo è rimasto con le mani in mano
Sui carburanti ma anche sui generi di prima necessità e la conseguenza che il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito e quindi anche i consumi sono contratti
Dovevano muoversi prima invece sono rimasti a fare propaganda ma non fare quello che serviva per aiutare le famiglie le imprese italiane se da un po'modello potrebbe essere quello che aveva adottato nell'ottantuno Spadolini con la Confcommercio
Allora i governi nazionali possono fare scelte concrete per aiutare le famiglie di fronte al carovita ma alcune proposte le abbiamo fatte
Il congelamento degli affitti indicizzati all'Istat la proroga del regime di maggior tutela da gennaio dieci milioni di famiglie rischia di passare da un giorno all'altro al mercato libero che apprezzi dà luce e gas molto superiori quindi secondo lei il mercato libero non verrà rimandato
Per il momento non c'è stato alcun rinvio nonostante gli annunci del governo secondo me invece necessario rinviare di almeno un anno l'approdo al mercato libero per preparare al meglio questo passaggio cosa che il governo non adeguato lì in questi mesi se non ci fosse il rinvio del mercato libero
Secondo lei ci sarebbero un ulteriore aumento dell'inflazione
Ci sarebbe sicuramente un ulteriore aggravio delle bollette luce gas per dieci milioni di famiglie italiane e probabilmente anche l'impatto sul sul tasso d'inflazione ma soprattutto l'impatto ci sarebbe sulla capacità di spesa di famiglie che oggi pagano la luce e gas molto meno
Di quanto è la quotazione
Media del del libero mercato che da un giorno all'altro dovrebbero sopportare dei costi nettamente superiore
La lega sta diventando un vostro alleato
Visto che stuzzica tutti i giorni la Meloni oggi ha detto la stessa Melloni avrebbe detto almeno secondo quello che si dice
Non superato il livello di guardia quando il problema è che i nodi stanno venendo al pettine il Governo ha cercato di cavarsela con la propaganda ma la fine la realtà viene sempre a galla
La realtà è quella che dicevo un'economia che si è fermata
Le famiglie che fanno sempre più fatica a fare la spesa e Meloni Salvini italiani che non hanno la più pallida idea di che cosa fare questa è la realtà coi è iniziata la campagna elettorale per le europee nel peggiore dei modi possibili ma non è che con gli annunci cominceranno gli italiani l'ultima domanda
Giorgetti è rimasto prigioniero del labirinto del superbonus
Superbonus costato molto di più di quelle che erano le previsioni iniziali ma aiutato l'economia ripartire e due mila e ventuno ai due mila e