Intervista ad Igor Boni sulla petizione per richiedere la revoca dell'onorificenza italiana a Dmitry Peskov

Radio radicale siamo in e collegamento con il presidente di radicali italiani Borboni per parlare di una conferenza stampa che si terrà mercoledì quattro ottobre a palazzo Chigi
Consegnare le firme di una petizione per richiedere la revoca dell'onorificenza
Di commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana data ha appena scossa di queste onorificenze non ne abbiamo parlato spesso io intanto do il benvenuto il Bongiorno a Igor Boni
Ci Pavon giorno a tutte siamo pronti all'azione come sempre
Allora Igor dicevo noi di queste onorificenze date apolitici a dirigenti i russi ne abbiamo parlato spesso perché avete scelto intanto domani di recarvi a Palazzo Chigi
Ma allora noi come dicevi tu ci occupiamo del tema da molto tempo in particolare grazie alla puntigliosità e puntualità di Giulio Manfredi
L'Italia negli ultimi anni diciamo negli anni dopo gli anni di occupazione della Russia in Crimea dopo la guerra scatenata in Don basso ha consegnato nelle mani di amici del regime di Vladimir Putin una trentina di onorificenze
Anche grazie alla nostra iniziativa ne sono state revocate alcune per indegnità con la firma di Sergio Mattarella per la revoca ma ne restano ancora diciannove in piedi tra queste come ricordavi tu
Ce ne sono almeno due che sono assolutamente a nostro avviso incredibili la prima è quella Dimitri Peskov portavoce di Vladimir Putin c'è portavoce
Del principale responsabile dei crimini di guerra e contro l'umanità che si compiono dalla Cecenia all'Ucraina da ormai un ventennio e in particolare nell'ultimo anno per quello che abbiamo visto in Ucraina
E l'altra dall'ex sei parà mono purché il nuovo ambasciatore nuovo ormai somma di qualche mese
Russo in Italia che peraltro si è distinto negli ultimi due settimane per dichiarazioni
Anche minacciose nei confronti del nostro governo insieme a loro ce ne sono tanti altri noi abbiamo lanciato un appello su qua abbiamo raccolto anche firme pedane mobili del mondo della del diciamo del del giornalismo della cultura della società civile come si dice
E dunque il quattro le consegneremo alla presidente Meloni non direttamente a lei ma a un funzionario
Perché il quattro è l'anniversario della consegna dell'onorificenza Dmitrij Peskov e quindi sono coglieremo questa occasione per ricordare al nostro governo che opportuno una diciamo necessario toglierlo
Senti allora tu dicevi le firme di enti intellettuali giornalisti ci sono naturalmente anche tanti i politici
Non facciamo noi anti-casta diciamo così e però c'è una particolarità perché voi di firme ne avete raccolte Dante ma ne portate cinquecentottantasette perché c'è quanto ottantatré
Ma abbiamo scelto questo numero perché il quattro di ottobre ricorre il cinquecentottanta sette il primo giorno di invasione della Russia in Ucraina e quindi abbiamo deciso di consegnare una firma per ogni giorno di invasione ovviamente
Queste firme faranno avranno in testa le firme dei primi firmatari dei firmatari più pesante più note ma sono poi rack sosta raccolte firme di tanti cittadini e quindi andremo ci annunciato la che che c'è l'annunciato che faremo ricevuti dal capo di gabinetto del sottosegretario Mantovano
E quindi consegneremo Luís le nostre firme se sperando di sentire parole positive in questo perché francamente non comprendo quale sia la logica di mantenere in piedi dopo tutto quello che è accaduto
E anche dopo le posizioni del governo italiano perché va dato atto a Giorgia Meloni che su questo
Giorgia Meloni no perché del Governo abbiamo il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che ha ancora in questo momento un patto attivo e di gente con il partito di Putin Russia Unita quindi
Sono accettabili ambiguità ce ne sono parecchie però Giorgia Meloni
Ha tenuto su questo una posizione netta e non vedo il motivo per cui l'Italia debba continuare a temere
Le massime onorificenze del proprio Paese nei confronti di chi si è macchiato di crimini contro l'umanità è una cosa totalmente fuori dal mondo sentita la giornata di domani non si concluderà solo contro
La giornata di mercoledì quattro ottobre non si concluderà solo con quest'incontro
Sì perché noi diciamo il quattro di ottobre annunceremo anche un'iniziativa che faremo il sette di ottobre perché il sette di ottobre è il compleanno di Vladimir Putin
E radicali italiani insieme devo dire all'adesione di molte altre formazioni adesioni che stanno arrivando su Moro ora dopo ora saremo di fronte alla Corte penale internazionale all'Aja in Olanda
Per augurarvi Putin di ricevere nuove incriminazioni perché come sapete Putin oggi è stato incriminato dalla deportazione di bambini ucraini ma questo è uno dei delle migliaia di crimini dei quali si sono macchiati i russi e il mandante di questi crimini e Vladimir Putin è però curare utile di essere presto all'Aja anche lui
Per un giusto processo e per noi diciamo una condanna per crimini di guerra e contro l'umanità e saremo lì con anche esponenti della comunità ucraina ovviamente ma anche esponenti del governo ceceno
In esilio
E che però saranno in tanti insieme a noi con le bandiere cecene le bandiere ucraine le bandiere europeo a a chiedere alla comunità internazionale di non chinare la testa
E di andare avanti perché dove lo diciamo da radicalità decenni Non c'è pace senza giustizia non è uno slogan ma è
Assolutamente la verità ed è verissimo anche per la vicenda cecena per la vicenda ucraina certa e allora ricordiamo ancora mercoledì quattro otto davanti a Palazzo Chigi a partire dalle undici et
Trenta e ancora altro appuntamento questa volta però all'Aja davanti alla sede della Corte penale internazionale sabato sette ottobre alle ore quindici Graziella Soresini c'era a assolutamente ragione e grazie ringraziamo Igor Boni presidente di radicali italiani
Grazie a tutti