Diario di iniziativa radicale

Buongiorno
Piccole storie di giustizia e magistratura passano quasi inosservate stampa e giornalisti sono spesso dolosamente disattenti
La storia la racconta il giornale Piercamillo Davigo già pubblico ministero tra i più attivi del pool milanese di Mani pulite ed ex componente del Consiglio superiore della magistratura querela Paolo Mieli
Per un articolo sul caso Palamara
In quell'articolo Mieli riassume le dichiarazioni di Palamara rese durante una trasmissione televisiva
Davigo accusa miele di aver dissolto le frasi di Palamara qui viene il bello si fa per dire perché il giudice deve verificare se Vieri ha riferito correttamente quanto detto da Palamara
Nell'aula del tribunale si proietta il video della trasmissione e si invita Davigo a specificare quale sia stato il passaggio ritenuto diffamatorio
Senonché Davigo sorprendentemente risponde di non aver mai visto prima di allora la trasmissione e di essersi basato su quanto riferitogli dall'avvocato
In buona sostanza Davigo accusa Vieri di aver travisato dichiarazioni rese in una trasmissione che però Davigo non ha visto o sentito risultato Mieli viene assolto per non aver commesso il fatto
Secondo episodio il neo procuratore capo della Repubblica Napoli Nicola Gratteri a rilascio una lunga dichiarazione al fatto Quotidiano
A un certo punto dice sicuramente la riforma sulla cosiddetta presunzione d'innocenza sulla quale non pende un giudizio negativo ha reso meno facile il lavoro degli organi di informazione
Come cosiddetta presunzione di innocenza la presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva è da sempre un cardine dello Stato di diritto liberale che significa quel cosiddetta rivela sei più di quanto non si voglia di
Terza storia la racconta Huffington post e la vicenda dell'ex senatore del Partito democratico Stefano Esposito
Viene intercettato per tre anni senza che la Procura di Torino abbia mai chiesto l'autorizzazione per farlo e non ha fatto niente dopo quando ha deciso che andava rinviato a giudizio
Come risulta dalle informative già a marzo due mila quindici Esposito era stato identificato come senatore
Tra il due mila quindici e il due mila diciotto viene intercettato sicuramente cento ventisei volte centotredici quand'era senatore intercettazioni mai autorizzate come legge prescrive
Si scopre inoltre che nel corso dell'indagine le intercettazioni sarebbero oltre ventitré mila la stragrande maggioranza considerate nudo rilevanti
Gli imputati però ufficialmente questo numero non lo sanno perché a esplicita domanda delle difese non si è mai risposto si devono accontentare dei dati incompleti
Come si è detto piccoli episodi di giustizia ma significativi inquietanti quanto basta e si rafforza un radicato convincimento questo è un Paese dove la magistratura fa paura
Questa la situazione questi fatti buona giornata