Presentazione del libro di Emanuele Fiano "Sempre con me. Le lezioni della Shoah" (Piemme)

Veri
L'uomo
Ok
Grazie alla senatrice sei crebbe in venuta ancora una volta al memoriale che e sempre casa sua
Grazie a tutti di essere qui questa sera dovrei scusarmi con quelli che non sono entrati perché voi siete entrati quindi ma purtroppo abbiamo dei limiti imposti dei vigili del fuoco e noi oltre la capienza di questa stanza non possiamo andare al piano di sotto quindi siamo costretti a per rifiutare l'accesso a qualcuno
Credo questa sera inutile fare premesse o anticipazioni sapete benissimo qual è l'argomento e se siete accorsi così numerosi e perché
La senatrice Segre e Lele Fiano meritano questo pubblico
E perché speriamo di sentire parole che siano all'altezza di quello che le aspettative vostre e quello che normalmente
Noi aspettiamo e siamo sicuri che saranno anche superiore a tutti quelli agli altri interventi che noi abbiamo in questa sala
Di dico solo allora a parte presentarmi perché do per scontato che qualcuno lo sappia ma non tutti credo lo sanno sono Roberto Jarach che sono presidente della Fondazione Memoriale della Shoah
L'unico elemento che mi preme comunicarvi così perché la gente non ha ancora preso coscienza di quella che è l'importanza che il memoriale star raggiungendo nel mondo della scuola nel mondo della divulgazione della memoria e dell'utilizzo costruttivo della memoria
Quest'anno abbiamo già superato i centoventi mila visitatori di cui sessanta mila sono studenti
Quindi quello che era il nostro obiettivo che era quello di dare la priorità assoluta al mondo della scuola in questa azione di divulgazione adatto degli ottimi risultati al di là di quelle che potevano essere anche le più grosse nostre previsioni e speriamo che si consolidano e ci son tutte le premesse perché le prenotazioni di quest'anno a tutto il trentuno marzo sono del dieci quindici per cento superiore a quelli dell'anno scorso la stessa data quindi
Credo che ormai il memoriale sia una realtà consolidata nella città di Milano
E do atto alle autorità e qui abbiamo lo dice il sindaco Scavuzzo Anna Scavuzzo abbiamo l'ex consigliere comunale Majorino
Devo dire che la città di Milano ha sempre appoggiato e riconosciuto questo ruolo e ci sia sempre appoggiato né in quelle che erano le esigenze che noi avevamo e di questo chiaramente siamo grati
Ed è una soddisfazione che noi abbiamo quindi non so dove Italia che non so chi passare la parola grazie
Buonasera grazie Roberto e grazie a tutti voi che siete intervenuti così numerosi mi spiace
Non siano potuti entrare
è una presentazione che inizia un modo strano perché io devo presentarmi miei i presentatori e quindi
Ringrazio molto i miei lettori di questa sera è prima di tutto
Ovviamente Liliana
La ringrazio perché il libro che ho scritto non è un libro leggero soprattutto per Liliana e per chi ha l'ho vissuto
Le cose di cui io parlo e dalle quali cerco di di trarre una lezione per per noi oggi e spero in parte di esserci riuscito ringrazio
Molto Alessia Restelli del Corriere della Sera
Che da molti anni segue questo argomento che segue Liliana gentilmente ha scritto alla recensione di questo di questo Corriere della Sera e ringrazio molto e sono molto varato che Fabio Fazio abbia accettato di leggere il libro è e saranno loro a farmi a farci delle domande
Non è
Non è una cosa insapore per me
Presentare questo libro qui e presentarlo
Presentarlo con Liliana
Che
Non è neanche una cosa semplice farlo in questi giorni ringrazia
Grazie Manuele Fiano grazie a tutti benvenuti noi abbiamo decise insomma insieme anche con Emanuele di dare la parola per prima Liliana Segre che anche citata in questo libro importante in cui appunto Emanuele Fiano come lui stesso anticipato cercato per quanto un percorso doloroso e difficile di capire quali possano essere le lezioni oggi
Della sua
L'Iran è citata insieme ad altri testimoni tra cui
Il Papa Emanuele Fiano unendo che molti Dinoi hanno avuto l'onore di conoscere e di raccogliere anche la sua testimonianza insieme quindi abbiamo deciso di incominciare da Liliana a cui a cui chiediamo chiediamo a lei che per oltre trent'anni ha raccontato nelle scuole ha raccontato al nuovo innanzi tra gli studenti cos'è stata per lei la Shoah
E chiediamo quale secondo lei la lezioni della sua oggi anche in questi giorni così terribili
Ma
Io faccio molta fatica stasera
Perché
A parte la mia fratellanza
Io ero figlia unica soltanto al sempre figlia unica ma il nido
Chi Nedo quando ci siamo conosciuti
Abbiamo con Mad abbiamo avuto uno scambio che raramente nella mia lunga vita ho potuto avere con altri naturalmente l'ho avuto anche con altri sopravvissuti ma con lui era una cosa molto particolare devo dire la verità non c'era
I minori questa
Ma c'è Lattanzi forse non era celata soddisfazione di essere stato un prigioniero bellissimo che io che ero un orrore a mia volta uno uno scheletro
Tredicenne mai avrei pensato che un sopravvissuto che poi dopo aver avuto perché lui delle vicende terribili
Parlarsi e disse come uno che era stato bellissimo era il suo carattere meraviglioso per cui lui era bellissimo cantava in un modo eccezionale aveva mantenuto anche da da vecchio
Onda uno russo una una doppia un doppio atteggiamento lui così come Lele fa fatica a finire una frase si commuove
E parlava della sua mamma come ha parlato in tutte le scuole italiane forse anche all'estero
Commovente o si ogni volta il gesso o commuoversi faceva parte di quell'atto infantile che c'era inneggiano stupendo che nessuno l'aveva mai ammazzato
E che ha portata avanti tutta la sua vita per cui Looy era bello cantava era sopravvissuto mi sembravano Teresa ragioni in cui io ero brutta che non ho cantato Siviero anche sopravvissuto avevo tutte le qualità anche che aveva avuto l'UE
E quando andavamo a parlare più o meno negli stessi posti io arrivavo sempre dopo perché l'UE aveva cominciato molto prima di me e che c'avevo pensato quarantacinque anni prima
Di fare uscire la mia voce
Andavamo la ti posso dire a Padova
Sì sì abbiamo già avuto mercoledì pago io bene ci racconti anche lei la sua storia la sappiamo già quella di Nedo Fiano che io mi sentivo a volte
E la mia storia era completamente diverso e poi io non piango mai quindi c'era questa enorme differenza tra me e lui ma
Mi mi sembrava sembrava di essere la controfigura di medio che aveva già raccontato in RAI contabile con le sue parole e commovente l'assegno
è stato un maestro di vita
è stato un incontro che mi ha arricchito moltissimo Luini la sua Rinieri amore mio
E
Oggi quando a fatica leggo i libri che ha scritto lei è lento
Li leggo in un modo completamente diverso da quello che avrei fatto trent'anni fa quando ci incontravamo
Perché il grido di dolore
Di un figlio
E siccome io mi pongo molto spesso problema gravissimo che hanno i miei figli
Non posso rimanere una lettrice qualsiasi
Di questo sempre con me
L'esecuzione della Shoah
Buona sera intanto
Ma
è difficile trovare una qualunque parola di buonsenso
Quando si è al cospetto di queste
Questa storia e quando c'è in questo luogo che
Per me
Anzi all'esperienza che un po'così con abbiamo condiviso con con Liliana è un luogo sacro
E proprio mentre venivo qua
Sono proposto di parlare il meno possibile che di per sé è una buona regola
Ma in questa circostanza ancora di più
Quindi mi rifugio nel libero
Nel tuo libro perché l'arto commozione è uno degli ingredienti di questo libro ci sono delle pagine
Durissime io ho sospeso almeno tre volte la lettura del libro
Per colpa di Liliana poi perché mi ha insegnato che non è necessario proprio ogni volta
Ripercorriamo le le le vicende
Però l'altra occupazione molto a che fare perché
è una composizione che deriva
Da una sorta di contrazione del tempo per cui si vive sempre
La stessa storia con la stessa intensità con lo stesso dolore in una specie di presente
Che torna identico perché non si riesce a superare questo capita con i grandi dolori della vita
Ma in questo Tour torna dico
Shirley scappare e quasi e quasi impossibile mi rifugio quindi l'aspetto
Già saggio crede che scritto perché in realtà questo libro si certamente alla ricerca delle lezioni che lascio c'era insegnante la lezione più grande svelo subito il finale e quella che c'è arrivata Liliana
Ma è anche un'indagine l'interessantissima meticolosa
Su quella trasformazione dall'umano in disumano
Quello che io ho capito da questo libro
Che racconta di azioni disumane
è che questa trasformazione da umano in disumano
Non è
Umano e disumano
In modo adoperato
Come un aggettivo ma Lupi la trasformazione dell'umano e disumano è in usato come sostantivi cioè ci sono stati degli uomini
Che si sono trasformati in non uomini e che hanno cioè non non non c'è una parola che che esiste per definire un impongono uomo noi usiamo disumano come aggettivo che vedo sto usando come sostantivo
E che l'intento di questi nuovi uomini era quella di disumani Zare anche le vittime
Questa indagine che Emanuele percorre in tutto il libro
Nasce da una frase che un ufficiale un capitano
Ricorso
A tuo padre nel pieno dell'efferatezza
Questo capitano
Si chiede da dove viene mi dice da Firenze e la parola Firenze fa emergere in questo disumano
Dei ricordi umani e quindi si rivolge con le norme disumanità e gli dice
Caro al Messico credo che
La violenza
La violenza di questa
Questo saluto che gli è stato rivolto in realtà ecco questo tipo cerca di capire come possibile come sia stato possibile che in quell'inferno che in quella circostanza
Quest'uomo potesse del chiamare improvvisamente tuo padre caro amico come punti ma in quel momento pronunciare quell'aggettivo e sostantivo che credo non abitassero in quel luogo nell'amicizia
Nel qualunque cosa che fosse potesse essere incarna
Sì
Ho sentito risuonare questa frase da mio padre tantissime volte nel corso di vent'anni per Freud libere Frova intrighi per farglielo diceva
Tante volte dice mio fratello avrà sentito dire anche lui tante volte caro amico e Tedesco
E solo dopo dopo tanti anni dopo che papà è mancato riflettuto su quell'episodio quell'episodio da cui parte
La parte
Di analisi insomma dell'immobile quel capitolo secondo mi pare capitolo
Ci mostra una inconcepibile doppiezza c'è sicuramente anche Liliana avrà visto in altri episodi questo come tu dici era un capitano delle SS che avrebbe potuto uccidere mio padre o tutti quelli che lo circondavano
Senza muovere troppo la mano con un cenno della mano uccidendolo con la bastonata dal muco dando Ordine al cane che portava al guinzaglio
E che come raccontava papà era
Addestrato per uccidere i prigionieri
Guardando i genitali facendoli muore morire dissanguati e invece
Questo improvviso squarcio
Il Firenze
Cambio alla voce di questo capitano
In barba quando raccontava
In preparazione di questa sera mi è tornata tanto in mente la voce di papà quando papà raccontava questa ho cercato di Eschilo sospeso riuscito quando ha paragonato a questo episodio con la mano
Papà descriveva un cerchio a Firenze diceva in tedesco e non sono capaci
Il questo tedesco si si si sdoppiano e questo mi ha colpito tanto
Lo sdoppiamento il fatto che lui
Magari nel fine settimana come faceva il comandante di Treblinka Stanghella andasse a curare i gerani della casa
E la sera prima avesse contato chiederei bruciati nei forni crematori uno come rassegna fosse il comandante di ausilio comandante di agenzie
Che giocava con con i suoi bambini del cortile
Dopo aver scritto sul diario il numero di uccisi quel giorno questo sdoppiamento mi ha fatto pensare che questa che due chiamato
Questa coppia di umano e disumano e la natura dell'essere umano non erano animali e questa è la prima lezione essenziale gli animali non hanno una doppiezza
Gli animali si muovono con l'istinto sanno fare cercava da mangiare se sono incattiviti perché tu stai attentando i loro cuccioli che attaccano o se stai rubando loro mangiare ti attaccano
Nel nella storia del nazismo negli episodi del male anche fuori dal nazismo noi riscopriamo la doppiezza questa doppiezza e il primo punto da cui io sono partito per interrogarmi
Sull'essere umano e credo peraltro che noi figli della Shoah hanno i fili dei sopravvissuti che tutti noi non importa che siamo figli di sangue ma siamo tutti
Figli i sopravvissuti ovviamente
Senza offendere Luciano Alberto vostra sorella io mi sento anche un po'figlio di Liliana io credo che noi abbiamo questo dovere di tutti voi
Di interrogarci sull'umano perché non è finita questa storia
In qualsiasi momento a qualsiasi latitudine
Contro qualsiasi tipo di gente
Aspettiamoci che l'umano possa diventare disumano lo è
In quei luoghi dove
Ci sono determinate condizioni io parlo del Novecento parla di bere dittature quindi quando viene a mancare la
La libertà ma è fondamentale trasmette le nuove generazioni la lezione che non erano mostri non erano marziani non erano diversi da noi ce lo fa percepire con un dolore
Per me
Insopportabile il loro racconto
Franco Stanga il comandante del campo di sterminio di Treblinka
E prima di Sobibor
Dove peraltro anche un pezzetto di una famiglia
Venezia è stata bruciata
Spiega nella sua lunga intervista che rilasciai ditta Sereni a metà degli anni Settanta Dal Lago uscito per Adelphi
In quel libro che si chiama In quelle tenebre che
La disumanità azione delle vittime perché come tutti sta mente detto affabile di somatizzazioni sono due la disumana eccezione dei criminali umanizzazione delle vittime di cui cinque molto ci racconta Primo levi la visualizzazione delle vittime serviva a loro
Lo dice esplicitamente franchista anche era programmatica perché fosse meno difficile compiere quello che compivano uccidere che anche peggio che uccidere quando lui racconta dell'episodio che di cui parlo nel libro del
La giornalista ritiene che cosa pensava lei sancito anche l'aveva l'abitudine di sostare nel luogo dove libere di Treblinka passavano direttamente dei treni per andare ad essere uccisi lui
Era un comandante che stava tutto il tempo lì spesso vestito di bianco
Osservare questi ottocento mila ebrei
E lui non risponde immediatamente dice io mi ricordo di una volta quando ero in Argentina ero fuggito in Argentina dopo la guerra del treno si fermò accanto ad un Marcello
E il nostro finestrino si fermò davanti alla Rete del cortile del Marcelle queste mucche che non erano ancora state portate al macello si avvicinarono alla Rete mi guardavano da vicino a pochi centimetri con i loro grandi occhioni
Non sapendo che di lì a poco sarebbero divenute scatolette e la giornalista che dice ma io gli ho chiesto degli ebrei per lui non risponde più un altro più alto in un altro momento del libro ci spiega che ci avevano insegnato
Che le vittime dovevano essere disorganizzate e per questo che quell'episodio il Papa mi colpisce così tanto ma tu hai davanti uno che potresti uccidere schiacciando lo stivale atterra improvvisamente rivincite mai lì per Florenzi
E rivela pacca sulla spalla e forse ha salvato la vita papà perché quel lavoro
Peraltro terribile che facevano sulla panchina dei treni aveva delle condizioni un po'migliori di altre e da qui inizia la mia interrogazione perché io penso che dovremmo continuare interrogarci perché sappiamo che sempre l'umano può divenire disumana
Ecco io
Partire da questo Liliana per quanto solo
Sia doloroso perché
Volevo chiederti Sire anche dove questo umane l'hai vissuto sulla tua pelle ti sarà interrogata sicuramente nel corso delle autorità su su questa inchiesta che ha fatto e Lele tu l'hai fatta sicuramente anche prima
Ma
Io mi ricordo
Tante cose purtroppo troppe
E
Sul disumano sono molto interrogata
Nella nella mia lunga vita
Perché ci sono stati dei personaggi sconosciuti quindi anch'io conoscevo e né ho mai conosciuto il nome
Che erano nell'anche al femminile
Di Birkenau
Non solo le capo che già erano disumani Zante danni perché erano lì dall'inizio delle delle deportazioni ed erano terribilmente
Ma sulle auto seri che erano lei sorveglianti estense del campo femminile
Io ho imparato subito a temere queste categorie di potenti
Forti con i deboli
E vigliacche con i forti
Ma non io ero troppo giovane troppo stupida troppo troppo innocente troppo senza malizia
Per cui dopo mi ci si è voluto
Voluto
Numero di anni
Grandissimo non non sono in Chio dire quando
E quanto
Abbiano influito questi personaggi
Facendomi scegliere
Perché a un certo punto ho potuto scegliere
Sera contare o noi raccordare quello che io avevo vissuto in prima persona partendo da qui
Da questo luogo
E arrivando in un in un inferno
Di cui nessuno allora aveva notizia salvo pochissime che erano andati a raccontare e non erano stati creduti
Perché questi personaggi di cui ai risparmi l'esempio più eclatante che era o un impiegato che dice ma io ho fatto eseguito gli ordini ammazzato centinaia di migliaia di persone ma
Tranquillo a conoscenza più che tranquilla di dell'impiegato che ha fatto il suo dovere ma io ho conosciuto tante donne piccole Aikman
E queste a Ozieri
Erano delle belle donne
Belle che prendevano degli appuntamenti davanti a persone torturate semi morte attaccate ai file per suicidarsi o degli scheletri che avevano ancora poco da vivere pendevano davanti a noi gli appuntamenti amorosi per la sera
Con la il loro pari grado uomini ma
Queste potevano veramente da un minuto all'altro decidere che io una delle altre doveva morire
Anche se non aveva fatto niente così per il gusto passare la giornata ma
Il loro modo di intendere l'appuntamento amoroso per la sera io allora ero troppo limpida e troppo ingenua come ragazzina
Dicevo a perché si trasformano tutte belle anche impianti davanti a questi ufficiali SS
E prendono che ho preparato qualche parola anzi in parecchie ditte dei sto prendeva l'appuntamento per la sera
Ma la sera cosa succede io ero incuriosita di questo
Dopo dopolavoro
Questi personaggi
Avevano un potere assoluto divieto morte su altri estere
Disumani ai loro occhi ma cubani per per tutto il resto del mondo quando l'ha saputo
All
Cosa succede di queste persone
Interessantissimo
Queste che hanno avuto un potere che hanno solo gli assassini che che che crescono già loro con questa
Desiderio di uccidere un altro chiunque sia o un loro nemico ma noi non eravamo nemici non eravamo schiave non eravamo niente fenomeno eravamo scheletri
Poi si fa la marcia della morte
E queste
Raggiungono lealmente che erano scritte per noi Ravensbrück Presena
Naturalmente col treno marciavano con noi quelli che marciavano chi cadeva lo ammazzavano lì sulla strada così non c'era più problema dei tempi ti ti nasce
Poi
Finita la marcia Fini da un'altra prigionia finiti altri orrori cosa succede
Arrivano gli americani improvvisamente
Ma queste persone erano ancora lì fino a cinque minuti prima con diritto di vita o di morte sulle minori
Erano donne che tre mesi prima prendeva nome gli appuntamenti per la sera
Come si sono trasformate
Era interessantissimo buttavano via la divisa
Avevano un pacchetto un a carte
E in una cartella aveva e si mettevano in borghese scattavano
E altri fanno paura Dinoi
Come qualcuno oppure di Menschen retrò ha paura di me a paura di mai ma io come mi interrogo
La grande differenza tra me e lei
è che io alle non l'ho toccato
Un invito sono contenta che sia fuggita perché io accanto a lei non avrei fatto niente ad Arese solo trovato discolpa ok non sapevo di avere questa capacità
Una penna
Terribile per una donna diavolo per una donna assassine che scappava
Che Emanuele e questa è la lezione del della Shoah
Sì io ho messo l'episodio di Liliana la fine della storia lavora senza pistola beh quell'episodio spagnolo
Non considero
Come verrà una laurea in filosofia insomma nel senso che quella quell'episodio
C'è chi ha una laurea in filosofia morale perché
Sì ma io sono
Quando adesso sento parlare della Shoah quando leggo di da Giovanni vanno conosciuto tuo padre purtroppo ma voglio vuole molto bene sinceramente degli anni ovviamente riporto ogni orrore
Pensando di Diana quindi la persona a cui voglio bene questa cosa
Trasformato in modo quasi esperienziale quello che ho sempre sentito dire Simone
Questo tuo libro
Però favorevole
Agli aspetti interessanti ce n'è uno che mi ha molto colpito perché e fa parte anche questo del processo di kizomba Nizza azione perché per non è del tutto naturale
Cercare una logica nelle cose
Tu scrivi c'è un capitolo se tu scrivi senza perché
Questa questo senza un perché riguarda partito che bisogna riguardo pare che stava cercando di raccoglie il primo la ricca scusa di Primo levi Simone
Sì che stiamo cercando di raccogliere un ghiacciolo da una baracca per vero in questo via solo gli viene strappato di mano
Il c'è questo stupore
Citi le righe non trova nemmeno le parole per per per per per chi intende porre una domanda da richiedere non non c'è perché ma non c'è un perché vuol dire rinunciare ogni aspetto razionale
E
Sul
E ecco per pure pure questo e ma senza un perché vuole anche dire
Rinunciare a quell'idea di progresso storico acquisire abituati sino a quel momento c'è la Shoah
Come giustamente tu dici e anche in qualche modo la fine di un percorso cominciato con l'Illuminismo con l'idea che la ragione e la figlia e la isomerizzazione dell'umanità anche di tutta l'umanità
Perché noi sino a quel momento abbiamo pensato che ci fosse un percorso razionale e
Il progresso in qualche modo hegeliano si parla solo di quel tipo di progresso che la Shoah ha interrotto
Per tutti
E in questo senso la lezione universale per davvero
Sì è una lezione fondamentale mettere insieme i due
Episodi
Intanto a me piace molto una frase di Todorov che metto all'inizio che dice
Il fatto che noi pensiamo che la Shoah della sua unicità non vuol dire che la sua lezione non sia universale
Esattamente il credo che ho io
L'episodio di Liliana e l'episodio che decide di Primo levi sono secondo me essenziali anche come posso dirti oltre che turba la cui filosofia morale in una visione politica
Perché l'episodio di Liliana poi tu correggimi se lo descrivo male
Liliana iniziali ultimi giorni insomma la marcia della morte e ad un certo punto il suo
Il suo aguzzino siccome lei raccontava adesso delle ausiliare don si spoglia nel momento in cui ha capito che è finito di tutto e butta là l'arma per terra
Il Liliana
Fa un ragionamento Kabul una ragazzina lei potrebbe prendere la pistola e vendicarsi
Ma dice in tutti questi e ci ha raccontato io l'apporto la testimonianza originale
Che lei sceglie di non farlo
La libertà è una scelta è un fondamento della politica scegliere avvenire la libertà di scegliere e quello che lei ha appena detto ma diciamo tradotto nei termini essenziali
E nei sistemi totalitari del Novecento Manta mancava questa libertà di scendere la democrazia è il luogo dove si ha la libertà di scegliere i totalitarismi il fascismo e il nazismo il sistema totalitario comunista erano i luoghi dove non si poteva scegliere la seconda questione che mi ha tanto toccato è questo famosa frase che dice Primo levi non chiarisce se era uno una SS o se era
Prigioniero
Vi vuole dire molto assentato nei primi due giorni di prigionia pare che non gli avessero fatti libere stavano in uno stanzone trova questo Gaggiolo che come dice Liliana era addirittura vietato strappare ma insomma lo strappa e un mentre sta per strapparlo passa la persona che glielo prende
Larry parla già qualche parola di tedesco come papà e gli chiede ma perché dire distaccamento Arru qui non c'è nessun perché
E questa frase di una straordinaria durezza ma anche di una straordinaria chiarezza come ha detto Fabio come ha detto Fabio
I valori nei quali ne siamo cresciuti noi che siamo vissuti dopo quella terribile esperienza o comunque coloro che sono anche venuti fuori da quella terribile esperienza la la la Costituzione con la quale abbiamo costruito questa repubblica democratica e le altre
Dell'Occidente nascono perché invece un perché dobbiamo sempre ricercarlo e darcelo ciò che avviene nella storia ha sempre un perché e l'analisi della storia che ci spiega perché le cose sono successe
In quel luogo in quella specie di di di limbo dove loro stavano
Come dice Liliana come diceva mio padre come diceva Primo
Sottoposti alla possibilità che in un micro secondo potessero essere uccisi o anche
Oltre che uccisi umiliati eccetera
Si voleva far assentare il perché si voleva togliere il perché ma quelle invece l'essenza di ciò che noi siamo il fondamento della della scelta di essere anche di essere di una parte non di un'altra quello dice ricercare il perché
Tutte le volte che oggi ai nostri giorni ci viene detto che qualche fenomeno conserviamo il più drammatico che osserviamo e qualcosa di ineludibile l'ineluttabile vuol dire che stiamo andando in una direzione sbagliata questa è la mia opinione
E ed è il fondamento di ciò che ha costruito la politica democratica l'idea di progresso nelle quali credo io dovevo credono in molti il e l'avversione per ogni forma di autoritarismo di assolutismo senza arrivare le dittature
O al totalitarismo
E ed è una frase incredibile quello che dice questo altro prigioniero aveva ormai assimilato la regola di quel mondo che era la non regola
Oltre al fatto che poi
Diciamo ma qui non posso parlare perché c'è una testimone diretto ma che molte delle cose che raccontò che che ho sentito raccontare che trascrivo
Derivavano dal fatto che le chiese romane erano spinti unicamente verso i loro bisogni primari verso la fame e quindi l'unico perché che rimaneva a alla fine era l'alimentare si in un altro libro
Ho raccontato Fabio che papà lavorava nel mio primo libro e profumo di mio padre che papà lavorava sulla banchina dei treni di Auschwitz
E e però io ho scoperto di più di quello che ritoccava fare leggendo il libro di un altro prigioniero che si chiamava Tadeusz Borowski che è scritto paesaggio dopo la battaglia un prigioniero polacco cattolico comunista
Catturato in quanto resistente
Che lavorava e lo capisco da alcune frasi che dice da alcuni dati che cerca che città
A fianco a fianco papà perché era nell'agosto del mille novecentoquarantaquattro sulla panchina dei prendiamo City dove lui racconta come papà che videro sparire l'intero predisponga rese perché tra luglio agosto mille duecentoquarantaquattro furono
Uccisi circa quattrocento mila ebrei soprattutto della Regione di Budapest
E loro avevano il compito dopo che i prigionieri che potevano camminare erano andati verso la morte avevano il compito di
Di tirare fuori da questi carri sono simili a quelle che così lodevolmente il memoriale dalla Shoah espone qui ieri grazie
Alla memoria ricostruita da Liliana di questo luogo e non ringrazieremo mai abbastanza Roberto Italia e Daniela tutte le persone che qui lavorano e che hanno costruito questo luogo
Che non è un museo è un memoriale perché le persone
Vetero materialmente in questi fragore rimanevano
Tre categorie di essere umani
Gli anziani i disabili e neonati quelli che non potevano scendere
E i prigionieri come papà che facevano parte del commando Carla dai come davvero Swarovski
Che fu sopraffatto dal dolore di quello che aveva raccontato si tolse la vita nel mille novecentoquaranta
Tassa interno
E
Avevano un compito terribile perché queste persone stasera non entriamo nel dettaglio ma insomma non arrivavano neanche alle camere a gas se succedono delle cose più terribili
E anche il suo racconto che mi ha fatto ragionare molto sul
Perché
Perché il fatto che non ci sia già uccidere uccisioni di massa
Ha un significato che sfugge alla nostra come misurabilità alla nostra alla misurazione del nostro pensiero raggiungerà questo le cose che lui si facevano aggiunge uno spessore di domanda
E lo racconto senza entrare in particolari ma io mi sono chiesto perché il Papa non mi abbia raccontato
Così nel dettaglio le cose più atroci sia quelle che commettevano gli aguzzini
Una volta che costoro che non potevano camminare venivano tirati fuori dei vagoni sia un'altra parte che racconta Borowski che quello che poteva succedere prigionieri anche tra amici
Che si rubassero il cibo e che questo rubarsi il ciclo potesse causare la la morte del tuo compagno
Di lavoro di baracca di amicizia
Mi sono domandato perché papà la la parte più
Più bassa Dell'Atti somatizzazione non me l'abbia raccontata o non si era uscito raccontarne la può raccontare a Penati e mi mi sono dato tre spiegazioni possibili la prima non ce l'abbia raccontato fino ad una certa età perché era
Troppo impossibile
Farlo comunque
Farlo comprendere la seconda perché faceva male a Luigi e a voi raccontare determinate cose che sono venute fuori in alcuni casi molto tardi che non sono venute fuori
Anche questo che raccontava dichiara del mercimonio diciamo che c'erano i campi anche questa è una cosa che ha fatto
Ragionare molti pensatori Laterza facesse male a loro sommari facessi alcuni casi vergognare di quello che avevano visto perché avrebbero dovuto raccontarci che cosa può succedere l'essere umano nel processo della
Disumani trazione non solo gli aguzzini anche ai loro compagni
La terza
E che mi
Mi ha colpito di più è che della vita delle volte il non detto può esser ricco come il detto e succede soprattutto secondo e tre figli e genitori voi dopo tre genitori e figli tutti ne sappiamo che ci sono tre volte che ti fermi che non riesce più di tutto
Perché speri che ci arrivi
Ho speri che si farà delle domande
Che cercherà un perché in alcuni racconti che sono stati interrotti e io penso che questo non averci raccontato tutto non avermi nel mio caso raccontato tutto magari per amore sicuramente per amore per difesa
Sia uno sprone per noi che noi invece siamo incaricati e obbligati di continuare a scavare
Nel comportamento dell'essere umano non dobbiamo fermarci a quello che sappiamo noi conosciamo quella frase di Primo levi che dice
Se comprendere impossibile conoscere necessario addirittura
E io cito un autore nel testo che dice
Sono ovviamente dovevamo famoso storico che dice
Nota oltre a quello che dice che vuole dice di più
Ma mano che conosciamo di più sulla Shoah o sul male
Ci pare ancora più difficile comprendere ma questo non vuol dire che dobbiamo smettere di scavare perché noi abbiamo l'obbligo di cercare il perché sente
Ecco ci sono un paio di passaggi dell'
I propri Manuele Fiano che mi sembra quella che ho proprio queste parole insomma appena pronunciate
Lo iscrive non è detto che arriviamo comprendere ma anche l'incomprensibile deve essere collocato nella storia ciò non vuol dire negare l'unicità della Shoah
Ma la sua non va considerata un evento sopra storico che cade come un meteorite inaspettato sulle nostre teste la storia non funziona in questo modo non produce meteoriti ma scelte deriva da scelte uno volevo chiedere entrambi avviandosi poi a concludere perché il tempo forza tiranno
Se secondo voi
Stiamo mancando
Come società come collettività su quest'operazione di c'è di di scavare di continuare a fare storia
Spesso si parla di un rischio anche di banalizzazione della Shoah ed è molto pericoloso volevo chiedere a voi se avete anche voi questa sensazioni e quali errori non bisogna fare
Circo Pizzimenti ambiente volete rispondere voi
Ma guarda io sono stata per anni così come Nedo
Nulla
Una una diciamo un'ora attrice ma una testimone
In centinaia di scuole
Prima con una fatica enorme
E poi sempre più contenta di farlo pensando che fosse mio dovere
Dovere morale dovere storico dovere ittico senza tutti i doveri
Ma
Dopo anni
Di questa testimonianza
Mi sembra sempre più che ci avviamo a confermare quello che diceva no i nostri persecutori
Morì in rete tutti ma se qualcuno si salverà
Tornerà racconterà nessuno gli chiede il che renderà
E
Mio pessimismo va anche al di là di questo data stili Tirolo dico lo ripeto e mi vedo scrivere ma no perché pensa così vissuto invano lentezze cosa
Che nel giro che saranno morti anche i nostri figli un giro di cinquant'anni la Shoah
Sarà una riga in un libro di storia e poi non ci sarà più un anche quello
Quindi quando dico di aver vissuto in un anno
Alla luce di quello che sta succedendo nel mondo anche adesso
Purtroppo lo credo
Oddio non è facile riprendere dopo le parole di Liliana
Ma no Liliana voi avete piantato moltissimi e noi siamo in maniera
In maniera del tutto Ata siamo parte delle piante che sono cresciute con tutti i nostri limiti errori e dimenticanze
E pigrizie ma io non sono
Così ottimista
Se posso dire solo per pessimista se posso dire
Yara usato quelle parole poi Liliana in questi giorni con due frasi a sistemato tutto quello che c'era da dire
Con sulla frase sui bambini va bene i bambini sono tutti uguali
Questa frase dell'aver vissuto della in vanno
Dobbiamo combattere non lo dico a te c'ha combattuto noi ai nostri figli
C'era con la canzone che diceva la libertà non viene
La libertà la democrazia non sono mai per sempre non vivono per sempre non vivono da sole non è come un monumento così come la memoria non è un monumento così come il giorno del ventisette gennaio non deve essere un movimento ma deve essere un momento di battaglia
La vita è una battaglia
Lo dico non certo a Liliana lo dico tutto il resto del mondo non sopravvissuto per tutto quello che hanno fatto per per decenni per darci delle elezioni
Cosa credete sapete quante centinaia di messaggi ho ricevuto io in questi giorni
Ti attacco perché presentavo il libro del genere in questi giorni delle scende di guerra che vediamo in Israele a Gaza è sempre una sofferenza sempre un peso ma noi impariamo dalla storia del Novecento che se non c'è battaglia noi col con le idee per fare in questo Paese
Per quelli che per grazia quelli che ci hanno regalato la libertà se non c'è battaglia per le idee se non c'è partita di difenderle idee se non c'è capacità di studiarle dei veri e di avere dei fondamenti che sono inalienabili e che ci sono valori che non sono
Mercifica Abbili che non sono scambiabili non non c'è possibilità
Il pessimismo piana deve essere per noi una molla mai mollare non c'è niente ti dato per sempre
Neanche
Ha ragione Liliana dire neanche la memoria della Shoah e per sempre e non lo sarà lo dico a chi come noi come immagino i presenti
A chi come professione coloro che con tanta abnegazione forza portano avanti a marzo
Tato Marco dice portano avanti il lavoro di questo memoriale all'istituzione c'è qui Anna Scavuzzo della nostra vice Sindaco che ringrazio
Anche il tema della memoria riguarda questo come lavoreremo sulla memoria io
Sono certo che ridarà sarà con voi per altri duecento anni ma come
Trecento trecento ma
Dopo di noi sarà
Il tema della memoria è un obbligo per noi
Quello che più mi preoccupa anche noi si ferì la memoria David Bidussa trascritto con grande lungimiranza che qui
Un grande saggio molti anni fa dopo l'ultimo testimone quello che mi preoccupa di più e che la memoria della Shoah sia per noi un tratto di venerazione la memoria deve essere una lezione
Non è un mantra lo dobbiamo capire che cosa successe in quel tempo perché quello che è successo in quel tempo per le cose parte modestissimamente con scritto in questo libro e che molti altri hanno investigato può assolutamente lì succederà
Per quello io mi sono tanto concentrato sul Sud su quei temi del fatto che uomini comuni siamo diventati criminali
Perché questo continuamente ci ci sta intorno all'ormai nella dimensione della Shoah non verso le stesse genti con le stesse sulle attitudini
E crede credete che ha
A un ebreo che scrive dalla sua figlia della Shoah come sono io non lo
Spaventi neo gli atti di antisemitismo che vedo in questi giorni
Sì mi spaventano ma per me sono uno sprone bisogna continuare quel lavoro che che è iniziato per spiegare perché le cose avvengono e quanta ignoranza c'è in giro certo una battaglia da fare perché si insegni di più l'ultima volta che io sono stato con Liliana qui
Io mi ricordo cos'era successo ma abbiamo fatto una manifestazione davanti al memoriale con abbiamo parlato da un palco consacrato c'era stato non me lo ricordo qualche anno fa
E io mi ricordo che in quell'occasione c'era anche Liliana
Io chiesi una cosa semplice siamo all'anno zero di questa richiesta
Che si ritornasse avere invece che due per lo meno di tre ore di storia dei nostri istituti superiori l'ignoranza è un male terribile
Nient'altro da dire se non che
Cioè a me questo libro ricco di spunti di riflessione di domande e di risposte non risposte
L'altro grande tema deriva appunto dalla trasformazione dell'uomo comune in disumano
Corre tutto libero il prelievo lordo cattura conti
Kryvbas Taglioni che venivano formati da persone che sino al giorno prima o alcuni volontari alcuni nomi insomma erano contadini si occupavano di fattorie di mucche
In Polonia venivano reclutati per diventare aguzzini
Ed eseguivano loro lavoro quotidianamente perché per l'appunto risma esazione aveva portato alla visualizzazione loro e delle vittime per cui c'era nessun tipo di
Compassione nel vero senso della parola però per chiudere per quel che mi riguarda voglio tornare la pistola di
L'indiana
Che a me impressionante
Cos'altro mai detto ma una delle quattro io ho una figlia di quasi quindici anni
E sarà che a fine dicembre tempo capire ecco i problemi
Penso ma io nei pensiamo a Liliana Cosi oggi come la vediamo ma quella scelta fu compiuta tema bambina
E qui ciascuno pensa ai propri figli
Da una bambina
Che era
Distrutta umiliata terrorizzata
Io farò tutte le sere a vedere quando dorme
Se dorme
Quella bidella subito tutto doveva subito è stata capace della più alta lezione
Morale che si possa dare e quando Emanuele con molto coraggio sta dicendo che è difficile parlare di questo libro in questi giorni
è vero perché la grande lezione che potete imparare perché nessuno deve vedere per raccoglierla con la pistola indipendentemente dalle latitudini
Beh luoghi più volte anche dalle motivazioni sino a che non saremo capaci di smettere di odiare
CRI ESP
Per allontanare di cancellare l'odio
Della nostra dalla nostra vita con la pistola qualcuno purtroppo non può raccogliere
E questa seconda e poi la lezione conclusiva del dibattimento Emanuele Fiano
Che ancora una volta ci troviamo tutti a ringraziare sempre Liliana Segre
Grazie grazie noi del memoriale vogliamo ringraziare innanzitutto Liliana che ci ha fatto questo dono divenire stasera che le è costato molta fatica grazie Liliana davvero voi
Fabio Fazio che ha un grande amico del memoriale che ce lo dimostra ogni volta che ha fatto molto per questo appunto memoriale Alessia Rastelli e naturalmente l'autore
Parole piano c'è un firma copie fuori ma prima direi ricordo gli altri e venti legati a BookCity che sono il diciannove cioè domenica alle undici
Donne ebree protagoniste vite dimenticate di donne che hanno pensato da sé con Elisa Bianchi Paola vita Finzi Mario Cinelli e Fiona Diwan
E poi sempre domenica alle ore invece quindici Antonia Aslan e Luca Steinman ci parleranno della pulizia etnica e Nagorno Karabakh
E la fragile infinita noi siamo molto occupati del dell'Armenia come memoriale e una conversazione che spazia negli ultimi cent'anni di storia del popolo armeno grazie a tutti
Glielo devi dire una cosa che io avevo chiesto no volevo dire appunto perché Fabio ha toccato i giorni difficili che che stiamo attraversando io non voglio far mancare le mie parole perché ti ho detto che è stato
Difficile anche personalmente per Comotto molte pressioni su quello che sta succedendo io faccio solo un auspicio è un invito a tutti
Di guardare quello che sta succedendo in quella guerra del Medioriente con occhi liberi da pregiudizi e di sapere sempre che quando si guarda quello che avviene bisogna non credere a tutto quello che ci viene raccontato continuare a studiare essere informati
Trattare certo commise ricorda tutto
è un pre con le parole di Liliana avere a cuore che tutti i bambini del mondo sono uguali e tutti i civili innocenti che morì sono uguali
Di guardare sempre di non usare due pesi e due misure
Per nessuna delle parti di non guardare con pesi diversi lo Stato di Israele o io quello che sta succedendo
Per il territorio palestinese ognuno di noi ha la responsabilità di che cosa può venire fuori da una guerra per la quantità di olio che può venire fuori dalla guerra siamo tutti preoccupati chi porta su di sé l'esperienza o come figlio come testimone della Shoah
Ha una sensibilità Rotor preoccupazione ancora più alta sta ad ognuno di noi non trasformare e non far crescere il nuovo odio quello che stava succedendo e speriamo che la pace fra