Presentazione del libro di Paolo Ghibaudo "8 settembre 1943: i segreti svelati. Indagine sui giorni che hanno cambiato l'Italia" (Idrovolante Edizioni)

A tutti
Oggi siamo fortunati perché se l'avessimo costruita la pausa alle dodici e venticinque dell'aula non ci saremo sicuramente riusciti e saremo qua come al solito in queste occasioni uno per volta per garantire il numero in aula invece oggi siamo siamo siamo fortunati
Oggi per me c'è un un piacere
Quindi Russel presente aver organizzato insieme ai colleghi questa conferenza stampa per la presentazione del libro della persona Paolo Gribaudo che è seduto qua nella mia sinistra che stimo molto per la sua attività e che ho conosciuto per altre sue attività e non sapevo che
Avesse una a parte la capacità e lo studio avesse una passione
Per la nostra storia recente italiana e per un episodio che poi
Bisogna storico insomma io dico che episodi o perché è uno dei tanti episodi importanti alla sua storia che a cui ha dedicato anni di studio ed un libro di cui poi parlerà lui stesso e gli altri ospiti seduti qua al tavolo in insieme a me
E
Devo dire che non è stato semplice mettere al tavolo chi ha scritto
L'introduzione di questo libro professore che qua alla sinistra del dello scrittore a cui lascerò la presentazione proprio a Paolo perché lo introdurrà miglior nella sua capacità e nelle sue nella sua professione di processo
Mentre la mia destra ci sono due colleghi che ringrazio per la loro presenza il senatore Menia
E il signor senatore Rastrelli slittare mia come componente della commissione della commissione del
Giusto
Sono smemorato
Esteri e difesa della del Senato è il senatore la strali appassionato e studioso anche di del dell'otto settembre
E ringrazio il pubblico e tra il pubblico e colleghi senatori che sono voluti essere oggi presenti
è un tema
Che tutti conosciamo
Superficialmente forse troppo superficialmente è una di quelle date che entrano un poi come dire nel linguaggio quotidiano di tutti noi
Con l'accezione positiva negativa a seconda di che cosa si dice pratiche come si vuole in piedi di che cosa si sta parlando mentre si evoca l'otto settembre
In cui però è cambiata completamente la storia della nostra della nostra Italia oggi avrebbe dovuto essere presente tra il pubblico
Un discendente degli attori di quel tempo
Emanuele Filiberto che proprio all'ultimo momento non ha potuto presenziare che però ha avuto la cortesia di scrivere da Ginevra mentre era in partenza per gli Stati Uniti una lettera che ho il piacere di leggere perché a mio parere sempre
Bello quando
Gli artefici di attori ai discendenti degli artefici degli attori dalla sua storia
Discutono di un periodo importantissimo
Carissimi e compiacere chi mi unisco idealmente alla presentazione del libro del dottor Paolo Tibaldo otto settembre segreti svelati con risata per le cure niente che rievoca fatti di grande rilievo per la storia italiana
Per fortuna sono i documenti o già parlare confermare le parole del ragno nonno non ci fu nessuna fuga non ci fu nessun accordo tra il Palazzo Reale
E il comando tedesco per lasciare Roma si trattò di un vero e proprio trasferimento da Roma della dirigenza dello Stato verso un territorio italiano libero dei nazifascisti non ancora occupato dagli alleati
Di questo si trattò e nulla più in questo modo permise la corretta continuità dello Stato con chi legga aumenta lo rappresentava e da tutti fu subito riconosciuto Unione Sovietica in primis
Lascio può riflettere sulle importanti parole che il nostro presidente a Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ebbe a dire al riguardo in RAI ha salvato la continuità dello Stato il governo italiano colmo l'incombente vuoto istituzionale imponendosi agli alleati quale unico interlocutore legittimo
Ringrazio l'autore del volume dottor Paolo di Baudo per il lavoro svolto il senato Roberto Menia il professor Gastone breccia per il loro intervento e ringrazio in particolare il senatore Gianni Berlino per la per voluto organizzare questa presentazione a voi tutti invio il mio più caloroso saluto
Emanuele Filiberto una lettera importante che
Uso come spunto
Cedendo la parola prima ai miei colleghi e poi Hallo
A chi all'amico Paolo per al professore breccia per
Andare più a fondo naturalmente questo dico nella lettera una citato senatore la strali perché al momento in cui
Il Emanuele Filiberto
Aveva accettato di essere presente oggi non conosceva ancora al che circa sarebbe stato presente al tavolo dei relatori in Senato alla Salle quindi non è esclusa ma non era conosciuta tocca in cui è stata scritta la lettera grazie la parola a chi per primo di voi due
Al senatore lo stress
Buongiorno a tutti ringrazio anche io in primo luogo il senatore Berrino per aver avuto la sensibilità di stimolare una riflessione che insieme storica culturale
Ambientale
Naturalmente l'autore il dottore di Baudo e il professor breccia
Per aver avuto il coraggio di affrontare un tema che e ancora estremamente divisivo nella storia d'Italia come quello dell'otto settembre io ho voluto documentarmi con la lettura accorta del libero del dottore di Baudo
Da appassionato di storia e di storia contemporanea e di quel tracciato di storia che dal venticinque luglio attraverso l'otto otto settembre porterà a uno ad una ferita insanabile nella storia d'Italia
E l'ho trovato
Molto interessante è estremamente articolato dettagliato impietoso attratti e brillante nella estensione degli avvenimenti storici e quindi particolarmente fruibile ed è un libro che
Riesce a cristallizzare tutti gli aspetti anche quelli più controversi e quelli meno noti di una data topica che ripeto
è una data che costituisce una ferita insanabile nella storia d'Italia
E una data che è stata allungo ricordata come quella che ha celebrato la morte della patria perché probabilmente
In quella data si è rotto quel sentimento di unità nazionale si era drammaticamente cementato con la storia del Risorgimento
E per quanto controversa possa essere ancora la lettura di alcuni dei momenti di quella data
E sicuramente un momento in cui per dirla con grande brutalità
Andammo a vincere con gli americani la guerra che avevamo già perso con i tedeschi
Allora ciò che in Auerbach ricordava sempre che la gloria bisogna conquistarla
L'onore invece basta non perde erano
E io ricordo che fino a quel momento
La gloria sui campi di battaglia l'Italia era riuscita in qualche modo a conquistarla attraverso momenti che rimangono vivi nella storia la nostra nazione e non voglio citarli
Se non per ricordare i momenti di grande esaltazione delle grandi vittorie Malta assurda Gibilterra Alessandria
Direi Cobi perfino nelle sconfitte e la la Maine
Nicola gli escavi Buscemi Ski
Cioè l'Italia aveva dato prova sino a quel momento del suo valore invece probabilmente in quella data
Riuscimmo
In un attimo
A perdere l'onore
Renzo De Felice ha scritto che l'otto settembre forse fu
Per molti versi inevitabile
E fu grave non perché avesse determinato la crisi militare che era già evidente in atti
Ma perché aveva evidenziato la crisi morale
Degli italiani
E de una di quelle date talmente divisive
Da comportare delle tracce degli esiti
Destinate a durare nel tempo a ripercorrere sia addirittura negli nei secoli
Io ricordo le drammatiche parole del comandante Borghese che era legato a casa reale e che disse io ho pianto in quella data e non ho mai più pianto perché in un giorno solo in una notte sola
Perdemmo tutto
La guerra l'onore di valori di riferimenti storici
Allora se questa è la premessa della mia interpretazione da appassionato di quella data diventa essenziale per tutti comprendere come sia divenne a quella data come fu interpretata che ruolo ebbero i singoli interpreti di quella stagione e di quel momento
E anche come ha fatto coraggiosamente il dottor di Baudo senza fare sconti ad alcuno anche qua le livello di inadeguatezza
Morale materiale storica ebbero taluni dei protagonisti quindi il mio plauso
Per ripeto questo testo che arricchisce la conoscenza di quei giorni
Ed è un plauso che va anche nella direzione di provare a riappropriarci
Dello spirito nazionale nella logica di una pacificazione perché credo che il sentimento di patria che tutti in quel momento intesero interpretare anche sugli schieramenti contrapposti che dopo l'otto settembre si verificarono in Italia
Sia in qualche modo l'anelito che tutti dobbiamo continuare a perseguire
Grazie grazie
Grazie grazie mille euro la parola nega Roberto Menia
Grazie al senatore Berrino che mi ha invitato grazie soprattutto all'autore Paolo Baudo salvato l'onore e lo dico anche a nome del senatore Rastrelli con cui condivido spesso anche molte discussioni perché si piazza se affascina la storia e tanta e tante cose anche di cento
Devo dire
Che mi ha anche rubato la citazione subito perché anch'io sono pianse tutte le lacrime sono dal pianista
Quaranta e borghese allora parte Rocco con un'altra citazione inglese molto bello che significativa
Ricordo Paolo Borsellino Paolo Borsellino martire straordinario nella giustizia del coraggio dell'onore
Che ebbe un'altra avventura di conoscere in una
In una Siracusa in cui facciamo la festa giovanile se racconto tante cose
Ricordo che sì disse
Quando arrivano gli han quando arrivano gli americani in Sicilia
La mamma Sirietto di accettare qualunque tono
E ci disse testualmente virgolette aperta
La patria e sconfitta i sacrifici sono stati inutili non c'è da essere felici notizia Borsellino e quindi non posso anche citare qua dentro nessuno si può sconvolgere
Dico questo perché questo libro che del Cerved sicuramente polemiche
Decreto che bisogna avere il coraggio della verità e della libertà quindi grazie vecchie libero C è preciso affidi portadocumenti fatti però
E dico il corridoio
Molti intellettuali più di tutte le parti era il tal meno quelli più avveduti quelli più libero e più intelligenti
Nicola coscienza libera
Hanno individuato nell'otto settembre la morte della patria
Di solito la cosa viene attribuita ai scandalosa non è così in realtà perché il primo usare l'espressione la morte della patria
Che poi ritorna il dibattito degli anni novanta con il tra tra candide alloggio De Felice soprattutto fu un giurista sardo cattolico Salvatore Satta
Che nel quarantaquattro si era rifugiato in una casetta del Basso Friuli
E tra la metà del quarantaquattro copre il quarantacinque scrisse un libello amarissimo si chiamava de profundis
Che diceva perché anche queste richiedevo il signor testualmente
Un cattolico antifascista per capirci la morte della patria e certamente l'avvenimento più grandioso che posso cordone di tre individua come naufrago che la tempesta gettato in un'isola deserta nella nel nella notte profonda che cala lentamente sulla sua solitudine egli sente infrangersi uno ad uno i legami che lo avvincono alla vita è un problema pauroso che la presenza viva e operante anche se male operante della patria gli impediva di sentire sorge e giganteggia tra le rovine il problema dell'esistenza
E questo dato è quasi intimistico
L'otto settembre come tragedia esistenziale come catastrofe morale
Nelle riflessioni Galli della Loggia se vengono cinquant'anni dopo ma che è riuscita lo stesso espresso morta parte
Suo libro pubblicato novantasei dalla terza che oggi magari pubbliche altro genere lasciamo perdere
Qualcuno capisce e mi riferisco il titolo era la morte appalti della crisi dell'idea di nazione fra Resistenza antifascismo Repubblica
Dove egli non solo dava per acquisita ponendo nel titolo la morte della patria
Ma sosteneva che quell'avrebbe dovuto essere il suo argine cioè la resistenza tale non fu perché essa potesse su virgolette perché essa potesse svolgere quel compito di integrazione democratico nazionale che oggi si richiede da lei
Sarebbe stato necessario che essa no oggi ma cinquant'anni fa fosse stata una cosa diversa da quello che fu e parallelamente in quegli anni De Felice rosso e nero che un libro del novantacinque
Affermava con l'otto settembre comincia lo svuotamento del senso nazionale che fa di quel giorno la data simbolo del male italiano e il carattere stesso di un intero popolo che viene messo in discussione l'otto settembre fu uno sciopero morale
Ho citato degli autori
Poi come un attimo sul personale
Perché come mi è capitato di dire in Aula che io non mi sento italiano per caso
Credo per scontato l'essere italiano essendo figlio di un popolo livello di profughi istriane
E la morte della patria non pagata con la tragedia con il funerale pamphlet quella venuto il dieci febbraio del quarantasette quando io ne quando l'Italia firma il diktat di pace
Con la quale noi ci diamo terre passione Mon-El cultura lingue monumenti quella parte di Adriatico orientale
E a quel trattato ci furono degli uomini per capirci penso a Vittorio Emanuele Orlando penso a Benedetto Croce
E lo definirono obbrobrioso di tasse in cui alla quale la la nascente le Publitalia un sette in alcun modo opporsi compiacendosi anzi come come di solito avevano loro o nella sua cupidigia di servilismo
In qualche modo esemplificativo Prodi tutto ciò fu l'intervento di Alcide De Gasperi che nel suo intervento a conferenza di pace e di Parigi disse prendo la parola in questo consesso mondiale ma sento che tutto tranne la vostra personale cortesia e contro di me
Quindi quello che poi non gliel'ha raccontata come se l'otto settembre fosse un fatto di svolta da cui nasce la vittoria della patria
Qualche cosa di molto tragicamente
Diverso quello che accade in realtà che lo sbandamento posto otto settembre
Che determinò la la tragedia la morte del padre ma la tragedia anche di famiglie devastate di uomini di scelte difficili drammaticamente difficili chi sceglie tra quindi le decine di migliaia di internati militari in Germania per esempio lo sbarco vittime lo sbandamento otto settembre la costituzione dell'esercito del Sud con uniformi darmi inglese non furono certo argomenti che la diplomazia italiana sette adeguatamente utilizzare ne fu in grado di porre all'attenzione le violenze deportazioni informalmente le stragi degli jugoslavi sia sugli e nella Dalmazia tutto questo purtroppo e lo scivolo e tutto ciò che arriva a valle
Dell'otto settembre
E qua cito ancora Renzo De Felice ha e chiudo
Ricordando che
No la nostra gente e l'italiano se Giulia invocavano il principio di autodeterminazione dei popoli
In realtà il plebiscito di italianità fu un grande solo della nostra gente con loro si insegnava di fatto l'antico principio loro destino era il sempre attuale venti
Ma più vasta mentre diceva
Renzo De Felice si segnava un grande dramma italiano la più umiliante sconfitta un unicum nella storia mondiale per dimensioni e piccoli e peculiarità anche queste parole assolutamente sacrosante
Grazie
Grazie grazie a Roberto intanto volevo salutare in sala anche l'editore
Del del libro cui vale anche il merito di aver raccolto l'importanza di una pubblicazione di questo genere per rendere
Come dire merito non solo a chi l'ha scritto ma rendere edotti tutti gli italiani di cosa sia successo dato che settembre la sola show la parola per presentare il professor breccia a Paolo dibattuto
Grazie
Il senatore
Senatori vi ringrazio per due motivi per la presenza che ovviamente ogni mio nota
Ieri perché siete dei profondi conoscitori della storia contemporanea e questo per me è una doppia motivazione
Che mi mi fa mi mi gratifica e quindi vi ringrazio come ringrazio anche il colonnello Cacciaguerra che miami anche supportato incoraggiato grazie colonnello presenza grazie e il professor breccia che
Storico importante di grande di grande esperienza prestigio che ha voluto devo dire in maniera esemplare inquadrare
Il contesto del del libro perché libero e un libro se vogliamo molto tecnico molto dettagliato molto puntuale ma perché era necessario esserlo
E fosse se ha Enea carenze quello dove manca anche per necessità diciamo un quadro più generale
E professor breccia secondo me è perfettamente in pochissime pagine adatto un quadro del contesto in cui poi libero va a curiosare a dettagliare il più possibile
E lascio brevemente la parola
Grazie grazie professore grazie no per me è un onore oltre che un piacere essere con voi oggi vi ringrazio della dell'invito
è stato un piacere e un onore poter trascrivere questa breve prefazione appunto alla un saggio
E devo dire fare un solo complemento assolto ora che però per me molto importante cioè lui ha saputo sconfiggere quello che a mio avviso il principale e più pericoloso nemico di uno storico che è l'ideologia l'ideologia è quello che io sullo storico diciamo di professione si può dire così è quello che io veramente può mettere a rischio anche il miglior lavoro storiografico
Perché siamo tutti uomini del nostro tempo ognuno ha le sue convinzioni politiche alle sue idee ci mancherebbe ed è giustissimo avermi ed è giustissimo
Iniziare anche un lavoro storiografico con questo tipo di di passione che può essere anche una passione politica ma di fronte ai documenti bisogna riuscire a spogliarsi da qualsiasi
Freno ostacolo diciamo preconcetto legato all'ideologia qualsiasi sia sia questa ideologia e devo dire che Paolo c'è riuscito ed è fondamentale veramente fondamentale io
No conosco tanti colleghi che scrivono ottimi DB che in certi casi si fanno veramente fuorviare dalle loro convinzioni e non è facile evitarlo Henning unico difficile da da sconfiggere devo dire
Sul libro questo veramente il complimento io credo più importante che si possa fare non solo a questo libro ma in genere al lavoro di un ottimo storico perché poi di errori se ne fanno tante normale l'incedere impossibile scrive un libro perfetto uno può dimenticarsi di una fonte può leggere male un documento può interpretarlo magari in maniera non del tutto corretta perché non riesce a metterlo in ingiusta relazione con altre fonti ma questo è è normale ed è anche giusto che sia così e la storia come ogni scienza procede per errori successivi quindi non non cerchiamo ma il libro che esente da errori però l'errore che deriva da una da un preconcetto e quello che veramente può rinvenuti più del tutto inutile oltretutto ecco questo invece è un libro utile un libro che
Che getta luce appunto in maniera priva di preconcetti su un nodo che come è già stato detto maniera molto molto chiara è veramente un nodo drammatico della nostra storia che ancora dopo ottant'anni e ci fa riflettere ci fa pensare ci costringe anche a confrontarci con degli eventi di ottant'anni fa che tuttora
In parte condizionano la nostra storia patria quindi non ripeterò cose che ho già appena ascoltato con cui concordo pienamente
Sul anche una piccola ci diede una citazione che il von Moltke il vecchio diceva che il il miglior piano di battaglia non sopravvive al primo contatto con il nemico
Voi non siete gli animi come avete detto delle cose che mi costringono a cambiare il mio piano di battaglia nel senso che ho preparato degli appunti avete già detto delle cose che volevo dire io quindi addio al mio piano di battaglia allora dirò altre cose che invece mi hanno Iannaccone hanno fatto pensare le le le parole che abbiamo anche ascoltato e parto dalla lettera deve il di Emanuele Filiberto
Che dice delle cose giuste perché io sono d'accordo sul fatto che la continuità dello Stato andava tutelata che che il vecchio re si spostasse in una zona dove fosse al riparo dalle eventuali rappresaglie
Naziste sia stata anche una scelta non solo logica ma anche saggia
E però omette di dire una una cosa che fondamentale cioè che non c'era solo il vecchio re c'era il giovane principe il più giovane principe ereditario
E infatti Umberto
C'è una scena che io cito in un altro libro
A un momento in cui si rende conto dell'errore che lui sta commettendo non non tanto suo padre non restando a Roma Umberto avrebbe dovuto restare correndo il rischio di sacrificarsi correndo il rischio di essere preso prigioniero magari mandato in un campo di concentramento
Questo avrebbe salvato l'onore
Della Casa reale e della patria mentre il suo vecchio padre come una il governo si ritirava a Brindisi di tirava al al sicuro prima cosa quindi
Io capisco quali Filiberto forse anch'io so cosa prescritto dalla stessa lettera ed è difficile da parte sua sarebbe stato difficile ammettere o sottolineare una cosa del genere ma noi dobbiamo saperlo questo altra cosa lasciamo stare il problema della fuga del re e lasciamo stare anche quelle che possono essere state le le motivazioni ma il problema che qui è chiaramente e marginali io capisco rispetto alla libero di di Paolo ma è Roma poteva essere difesa o no io sono uno storico militare no è ma anche Paolo dedica alcune pagine a a questo
Studiando la situazione militare l'otto settembre del quarantatré io resto nella convinzione che altri comandanti con il corpo moto corazzato a disposizione avrebbero potuto difendere Roma in attesa dell'arrivo o della ottantaduesimo aviotrasportata questo un problema che Paolo affronta benissimo
Nel suo libro o delle altre forze angloamericane che stavano sbarcando cioè che sarebbero sbarcate a Salerno all'alba del nove
Cioè il la situazione militare era difficile perché c'erano c'era poca benzina per i carrarmati poche munizioni eccetera ma c'erano quattro divisioni più altre due
Situate tra le due divisioni tedesche che potevano intervenire Roma che poi di fatto una sola delle due la seconda para quotisti intervenne cioè la superiorità italiana era tale poi dopo giocare in indifesa come sapete una così dice quando si attacca bisogna essere tre contro Roma indifesa Alle volte basta essere uno contro tre esalta gli italiani non numericamente molto superiori come numeri come mezzi quindi ed è dal dal punto di vista strettamente punto storico militare è ancora un po'un mistero come Carboni a un certo punto abbia deciso di mettersi in borghese andarsene come non ci sia stata anche da questo devo dire da da parte dei vertici politici e militari la Hill il tentativo di dire va bene il governo si sposta e resi scossa si mette in salvo ma la capitale della va difesa già questa è una cosa che ecco io anch'io credo spogliandomi diciamo così di preconcetti continua a sostenere
E credo sulla base di di documenti tra l'altro lavorato in archivio allo Stato Maggiore dell'Esercito
Appunto anche in questo caso per un libro scritto alcuni anni fa
E ci sono i documenti sconcertanti cioè il capo di stato maggiore della della Piave che telefono alle cinque del mattino al comando si sente dire no dovete andarvene dici ma come dobbiamo andarci la cantano i l'ariete sta combattendo sta respingendo i tedeschi la terza panzergrenadier viene respinta
Sappiamo che i Granatieri di Sardegna combattono su di Roma dobbiamo andarcene verso Tivoli perché
Cioè io voglio un ordine scritto dice al capo di stato maggiore della del corpo moto corazzato che si fa prendere una crisi isterica non glielo dà l'ordine scritto e dice no no lei radar da smetta insomma se ne vada tutto è perduto ma come
E il capo di stato maggiore della Piave che era schierato a nord di Roma non può credere alle sue orecchie
Cioè non c'era motivo di abbandonare Roma c'è togliere i rischi ci sono in guerra ci si uccide purtroppo sarebbero morti che chissà quanti nella difesa di Roma ma quanti sono morti quante decine di piani di di migliaia di italiani possono poi morti
Nei campi di concentramento perché sono stati rastrellati dai tedeschi quindi ecco
Io
Partendo dalla lettera di male di animalisti diverso non sono di quelli che voglio dare tutta la colpa re o la fuga la fuga è stata forse una scelta politicamente che poteva avere delle motivazioni ma la mancata difesa di Roma è stata dal punto di vista militare
Un in parte inspiegabile in parte tragica perché poi ha avuto delle conseguenze insomma veramente veramente terribili
A questo punto mi ha portato un pochino fuoriesce fuori campo rispetto all'altro libro Paloma ma fino a un certo punto per poi realtà veramente l'importanza di questo libro e farci arrivare all'otto settembre al nove settembre cioè al giorno in cui poi davvero cominciano i combattimenti
Avendo compreso per quanto possibile tutto il complicatissimo processo e decisionale o Ugo di mancate decisioni che porta di fatto alla a quella che è una una grande tragedia per il nostro per la nostra pazzia e e davvero per la nostra coscienza che l'olio ancora dico che tutti quanti un po'ci portiamo dietro ma questo questa ombra
Che poi è stata riscattata in mille modi e per carità non voglio farla più
E più terribile di quello che agli italiani da dal giorno dopo ma anche dal dal nove settembre combattendo IVA alcuni in difesa di Roma o partecipando alla campagna di liberazione a fianco degli Alleati una resistenza mi in mille modi sono riscattati ma certo
Il mistero dell'otto settembre che il libro di Paolo contribuisce a a dissipare nullità ecco non Silicon scioglie della del tutto questo nodo perché il comportamento dei vertici militari vi lo dico sinceramente per me resta ancora in parte inspiegabile come ufficiali con un senso dell'onore una professionalità una spada al fianco
Una sciabola a fianco che non poteva essere gettata appunto e in una in un fosso si siano messi in borghese abbiano abbandonato i loro posti la notte tra l'otto e il nove settembre a me riesce veramente incomprensibile e chiudo perché veramente
La la figura più tragica forse davvero quella di Umberto avevo quella del principe ereditario che infatti poi la la pagata personalmente quella scelta perché lui a la consapevolezza di stare commettendo un errore ubbidendo al padre che gli dice tu vieni con me perché poi evito Emanuele che prende questa scelta anche per lui non ha la forza morale di disobbedire al padre che è sempre difficile disobbedire padri effettivamente credo che sono tutti siamo passati ma di con dei contrasti con i nostri genitori e per un figlio non è non è semplice ma in quel momento caspita avrei dovuto dire no
Tu vai e io resto a coordinare la la difesa della capitale quindi scusate non non volevo ecco no andare forse è un po'fuori tema che la cosa che che rimprovera gli studenti guardano quando fanno i compiti scritti però ecco chiudo dicendo davanti a un libro
Di cui c'era bisogno perché questo è un tema su cui non diciamo è banale dirlo ma non si riflette mai abbastanza e chiudo come ho cominciato Paolo di Baudo è riuscito a farlo evitando la trappola più pericolosa che in un su un tema come questo è quella appunto di partire con dei preconcetti grazie
Grazie grazie professore per le sue parole diciamo che nella gradualità del tempo la patria veniva prima della famiglia e quindi prima di disubbidire alla famiglia avrebbe dovuto ubbidire alla patria
Una considerazione prima di lasciare la parola Paolo
Che è compito un posto di professore di chi insegna la storia e quindi di chi ne ha una visione una conoscenza critica cercare di sintetizzare senza banalizzare un libro come quello di Paolo
Perché insegnare che cosa è successo quel giorno quella notte
A mio parere ancora oggi avrebbe un effetto positivo sulle discussioni della politica attuale sarebbe bello se non sei ragazzi uscissero dal ciclo scolastico sapendo che cosa è successo e quindi liberandosi
La mente da alcuni processi ideologici che dopo quella notte non sono finiti a sono iniziati
Paola la parola
Grazie grazie mille
Questo è un avvenimento forse l'unico che compare nei telegiornali tutti regolarmente la sera dell'otto settembre quasi tutti i telegiornali nazionali ne parlano brevemente ma ne parlano
E questo secondo me e l'indice di quanto assegnato e continua a segnare ottant'anni dopo e l'unico tema forse di storia contemporanea che regolarmente i telegiornali quindi non momenti specifici gli approfondimenti citano questo fosse stato non è veramente indicativo parliamo di un avvenimento dove io professore a ragioni ho cambiato idea perché ho iniziato studiando quattro anni fa e ho cambiato idee su alcune cose
Come i protagonisti di questi eventi parliamo degli dei protagonisti diciamo i protagonisti domani
Cioè dei quei giorni in Roma sono circa una quindicina
Parliamo di un argomento che è stato almeno il i verbali della commissione d'inchiesta che fu fatta subito tra quarantaquattro quarantacinque che son stati segreto di Stato fino al mille novecentosessantotto
Ulteriore elemento che indica l'attenzione la valenza di questi avvenimenti
Trent'anni dopo
Quindi quarant'anni dopo e ancora oggi dove in qualche modo appunto è ancora vivo quel questo tema e alcune curiosità perché sono poi indicative sempre noi in Italia qui non possediamo una coppia dell'armistizio
Per la e depositato presso il ministero degli esteri una copia della traduzione del documento originale in possesso del degli Stati Uniti
Ma non ne abbiamo una coppia tradotto tra l'altro anche con una parecchi errori e dell'unica copia in realtà appunto da un documento è stato distrutto la mattina del nove insieme a tantissimi altri
Quindi e già questo fa capire voglio dire nonostante l'importanza la valenza di che cosa parliamo è una tragici Sima commedia degli equivoci
Voluti e non voluti che porta a degli avvenimenti che ovviamente come sappiamo bene hanno delle conseguenze assolutamente tragiche
Il libro voleva rispondere ad alcuni elementi ovviamente il primo perché vedete mi sono reso conto
Che c'è stato nel tempo devo dire anche nei libri di scuola sinceramente un'interpretazione stratificata
Che è ancora presente oggi
E che io nella mia ignoranza acquisivo come tale
Approfondendo credo che non sia così faccio un esempio
La fuga uno che è uno dei problemi no cioè
La fuga da Roma
Fu concordata oppure no koi tedesche questa valenza ovviamente etica morale al di là delle veniva entra anche re di Norvegia a un certo punto parti
E andò negli Stati Uniti quindi come diceva il professore ha un senso l'azione di allontanarsi almeno da parte del re di per sé e però anche un senso sapere se c'è stato un accordo con tra virgolette i gli avversari e nemici
è l'accordo non ci fu questo deve essere detto Mold molto chiaro molto chiaramente e abbiamo tutta una serie di indizi che siamo andati a a verificare il primo per esempio molto rapidamente Dole ma anche la sapeva lunga era un chiacchierone
Ma era anche una persona particolarmente lucida e negli anni Ottanta pochi anni prima di morire viene intervistato a casa sua a Monaco di Baviera da uno storico dilettante
Che riporta poi su una rivista storica l'intervista e lucidissimo
Semplicemente in un momento proprio si legge di sincerità dice ma senta ma secondo lei
Perché l'ordine dice di arrestare Badoglio errore e di portarli in Germania questo era e gli ordini di Hitler dichiara difficile discutere
Dole ma racconta che sono guardati negli occhi con Keyserling che ricordo non era nazista era un monarchico Taranto
Massone
Si guardano negli occhi condoni Man e dicono e si dicono ma in questo momento se era o era alla la mattina del del del nove
Perché dobbiamo sprecare energie forza per catturare il re che sappiamo essere in fuga
Quando sta succedendo al punto di vista militare tutto quello che stava succedendo lasciamola andare il problema minore
E concordo ma tra loro due che non era il caso anche perché avrebbe potuto creare una reazione vidi d'orgoglio da parte le coppe italiane
E quindi lo lasciano semplicemente andare ma non danno ordini alle proprie truppe come passa di lasciarlo andare semplicemente ignorano
E questo è diverso dal dare un un ordine esplicito
Ignoro non sanno che strada farà con esattezza e guardate su questo c'è tutta una serie di di così anche che sono passate ufficialmente anche un po'un po'pittoresche
Per esempio il corteo era sorvegliato dall'alto dagli aerei tedeschi
Addirittura un certo punto venti aerei sorvolano il corteo dalle parti di Tivoli perché controllavano dall'alto ma cosa
Avevano appena paracadutato i paracadutisti tedeschi su sul suo Monterotondo sul sul comando dell'esercito italiano con un blitz salto fallito per la resistenza
Eccezionale dei soldati italiani etiche semplicemente stavano tornando alle basi non stavano sorvegliando nulla
Insomma e sono esempi un altro elemento sì nei libri si mormora direi più che si scrive di un ufficiale tedesco che ha avuto l'ordine di non fa di far passare mi ai posti di blocco il corteo reale diretto verso Pescara
Citato di qua citato di là allora siamo andati a vedere era un ufficiale c'è il nome
Che ha scritto un liberto neanche un libro che è depositato in una biblioteca della Germania all'epoca dell'Est
Inter citato nel sessantotto è semplicemente virgolettato dal suo nuovo libro ma appunti racconta
Non mi sognavo neanche di fermare quel corteo perché quel corteo era un corteo di pezzi grossi che è ben differente dal dire ho ricevuto gli ordini dall'alto di far passare il corteo
Insomma e questo e poi ci sono vari elementi per esempio a via Tiburtina è una via che secondo le testimonianze che incrociamo in tutti i libri
Dei protagonisti diretti o indiretti e libera fino al dieci mattina
E non ci sono posti di blocco tedeschi non ci sono ma anche perché in quella zona non c'erano truppe organizzate tedeschi
Quindi questa è uno dico degli elementi su cui onestamente bisogna fare chiarezza fino in fondo
L'altro problema altrettanto importante se altra accusa che viene fatta sapevamo sapevano i vertici militari istituzionali sennò che il nove mattina
Ci sarebbe stato lo sbarco a Salerno
E anche su questo le cose approfondendo fosse ancora più che sulla prima vicenda sono chiarissime
Disposta in sì cioè i vertici militari sapevano che era pronto uno sbarco alleato sulle coste italiane in sapevano dove
Perché
Che lo dice anche un ammiraglio inglese citato che dice ma sapevamo tutti che sarebbero sbarcati a Salerno molto semplice era il massimo livello di copertura aerea
Delle dell'in quel momento dell'arena dell'aeronautica inglese statunitense quindi ed era il posto più indicato quindi era chiaro che sarebbero sbarcati lì era chiaro c'era una la flotta di seicento navi che era alla tutta la Sicilia e il Tirreno e da qualche parte non tiene seicento navi ligne a minacciata da sommergibili
E attacchi aerei e quindi nell'arco sei non era al nove era il dieci ma lo sbarco ci sarebbe stato e tra l'alto con quasi ragionevole certezza in quella zona
E lo sbarco unica cosa veramente chiara che c'è trova americani e emissari italiani che con lo sbarco viene fatto annunciato l'armistizio queste due cose sono sicuramente legati ma e qua inizia tutta una serie di di cose tragicamente buffet
Il problema qual è che quello sbarco
Da parte italiana viene valutato come lo sbarco secondario cioè ce ne sarebbe stato poi uno nel giro di pochi giorni all'altezza di Roma
Che era quello che puntava veramente a prendere la città insieme all'operazione di avvio sbarco nell'ottantadue i rischi perché guardate qua c'è anche un po'il caso perché alla fine e anche un po'casuale
Badoglio chiede fin dall'inizio e trattative che devono esserci almeno quindici divisioni
Che sbarcano sul continente italiano quantità minima necessaria per non avere problemi ricordiamoci che hanno degli Appennini c'era Rommel con le sue divisioni molto efficienti
A al centro Italia c'era il comando di che Serling
Che comandava i nuovi duello andavano per nulla d'accordo
Lo sbarco è uno sbarco
Il problema che lo sbarco secondario per gli americani gli era quello del tre settembre nel sulle coste calabre
E lo sbarco di Salerno era lo sbarco principale
Le stime precise dei servizi militari italiani erano che lo sbarco a Salerno sarebbe avvenuto
Con sei divisioni
E lo sbarco successivo sarebbe avvenuto con nove divisioni
Quelle sei divisioni lo sbarco di Salerno fanno pensare che sia agli italiani lo sbarco secondario ma in realtà durante le trattative che hanno portato la firma a Cassibile il tre viene detto chiaramente
Da parte degli emissari americani che lo sbarco in realtà di Reggio Calabria che avveniva quella sera stessa il tre settembre era uno sbarco secondario il che significava che lo sbarco di Salerno era quello principale e avrebbe sarebbe corrisposto con l'annuncio dell'armistizio cosa che effettivamente avvenne
Però in realtà tutto fu bloccato perché si riteneva anche lo sbarco delle sei fosse l'anticipo dello sbarco principale
E questo cosa comporta comporta tutta una serie di gestioni anche anche anche militari perché c'è un attese quadrate quando il nove mattina partono dal ministero della difesa del corteo
Badoglio che era un familista ha convinto dice a suo figlio Mario no rimani pure
E non era un tipo che condannava a morte quasi certa il figlio tutt'altro perché perché erano quasi tutti convinti che nel giro di tre quattro cinque giorni
Si sarebbe ripresa a Roma
Perché perché alcuni di loro non tutti erano convinti che il ci sarebbe stato un altro sbarco molto più importante molto più serio all'altezza di Roma che non ovviamente non era mai stato programmato e né mai ci sarà
E guardate che se uno come Badoglio che non scherzava su questi temi era convinto che
Roma sarebbe ritornato in mano agli Alleati molto rapidamente è indicativo di tutta sì adesso non scendiamo nei dettagli ma di valutazioni catastrofiche fatti
Cito ancora un elemento perché bisogna capire che la storia è fatta di di cose molto serie puntuali ragionate progettate ma anche di casualità
Ci sono anche le interviste che che ho trovato che tutti che cioè sul sito da qui dedicato otto settembre mille centottantatré su tutte le interviste fatte
Dalla RAI negli anni sessanta e ottanta dove a un certo punto c'è la famosa questione dello sbarco il dodici settembre
Cioè l'annuncio quindi lo sbarco userebbero avvenuto il dodici settembre cosa per cui tutto l'esercito italiano almeno ufficialmente si prepara a combattere poi non sarà così e di Roma ultima cosa poi chiudo su Roma
Ma si preparano a combattere per dodici ma in realtà il dodici come viene questa data e questa è una cosa tragicomica davvero
Perché durante le trattative il il generale capo commissione statunitense dice guarda non ti posso dire quando sbarcherà Emo sarebbe quello spacco
Del nove ma sappi eravamo il tre settembre Kento una o due settimane sbarchi eremo e quindi annunceremo l'armistizio
E il si fa due conti si fanno due conti tre più sette dieci
Qui perché mi ha detto due settimane se fosse d'acqua sei giorni ma avrebbe detto una settimana se mi dice due devo calcolare questo lo racconterà Louie devo calcolare dall'ottavo giorno in poi
Fa due conti decide che possibili probabilmente il dodici sette e lo scrive su un foglio di carta che poi è stato bruciato insieme ad altri nove il nove mattina
Sono in poche parole da quel momento quando arriva l'aereo da Cassibile
Con il il cinque settembre con gli appunti di Castellano dove c'è scritto guarda probabilmente il dodici settembre da quel momento è il dodici settembre ufficialmente ci si organizza per il dodici sette
Ma una cifra una data mai data da nessuno che è frutto di impressioni di considerazioni del tutto personali come ammetteva
Lo stesso generale insomma così è un è un è veramente una facile però però però l'otto settembre in realtà Roatta per esempio se ne accorge e non solo l'ottimo Marchesi
Che non a caso era sì pur avendo una carriera importante alla fine la seconda guerra mondiale uscita nei ranghi dell'esercito
Diventerà un funzionario dell'industria privata a Torino ma Marchesi coatta capiscono che lo sbarco in programmazione su Salerno perché così eh
Sarebbe stato lo sbarco unico e principale e a quel punto arrivo alla questione di Roma
Se quello era lo sbarco principale e si sapeva che lo sbarco principale era inutile attendere altri giorni per uno sbarco che inno insomma le navi sono partiti da Tunisi
Per sbarcare il nove mattina alcune il cinque
Quindi voglio dire e c'erano tutto un avvistamento di navi che arrivano qui insomma sbarco non lo fa in ventiquattro ore
E quindi era evidente
E non ce n'erano altri allora bisognava vive questo coraggio invece ci si nasconde questo sì con molto poco coraggio in alcuni casi dietro la speranza non la logica
Che ci saranno altre possibilità l'ultima cosa Roma la questione sollevata dal professore sì è la grande questione era difendibile probabilmente sì probabilmente sì
Umberto primo in un'intervista post guerra ma lo capiamo dice sì
Però con che danni per Roma c'è un milione e mezzo di abitanti cosa sarebbe successo gli sconti sarebbero stati dentro Roma e lui dice testualmente li conosciamo i tedeschi conosciamo gli americani intendendo che la guerra la battaglia sarebbe stata anche all'interno della città
Oppure come io sinceramente penso ma non sono un esperto comunque la gran parte della guerra salvo bombardamenti sulla città si sarebbe svolta a nord di Roma
Dove erano collocate quasi tutte le principali divisioni da una parte e dall'altro questa è una questione che ovviamente anche se devo dire che ultimamente ho l'impressione che gli analisti militari propendono per il fatto che la città era difendibile senza salvo bombardamenti a tappeto sulla città secondo me introvabili
Danni clamorosi alla città gli abitanti
Però qua siamo nei semi ma che sappiamo n terreno è terreno minato però l'importante era secondo me il lavoro può proseguire togliere una patina di déjà vu che ho l'impressione su questo avvenimento sono stati acquisiti ingiustamente come dati di fatto
E il frutto questi questi avvenimenti di casualità anche di eroismo perché ci sono tanti casi vivi di un coraggio di organizzazione militare
Io devo dire anche di codardia
Perché secondo me ci sono anche situazioni spero che
Insomma io devo dire che la figura del generale Carboni inquietante semplicemente inquietante
Badoglio
Badoglio ecco a aveva aveva fosse una scusante era in una crisi di nervi totale
Tutti i protagonisti raccontano raccontano che fosse in uno stato catatonico cioè non parlava neanche più
Mormorava solo della paura di incontrare i tedeschi gli avevo fatto l'appello quindi lui era proprio fuori dei giochi nel senso che aveva completamente perso il controllo dei propri nervi a partire almeno dal dal sette sera quando si presenta i generali americani arrivati pronunciare l'avvio sbarco in pigiama spettinato chiedono almeno che si investisse si mettesse una divisa
Grazie grazie
Paolo grazie grazie per aver raccontato una piccola parte del tuo libro perché qua dentro ci sono tantissime nozioni notizie analisi precisissime quindi grazie però deve lo ha raccontato in modo semplice e devo dire che quello che hai detto nato a prima parte togli un po'di ero in città una fuga
Ed è una prima novità come dire alla come dire alla portata di tutti
Uno di quei credo che insomma erano stati raccontati che sono smentiti
E poi ci sarà la tanti altri notizie
Se qualcuno del pubblico a delle domande per per Paolo operare il professore ben volentieri noi senatori ci asteniamo dal commentare ultimamente la parola dico ed è una cortesia che io credo sempre quando partecipò alle presentazioni dei libri scrivere un libro costa fatica impegno e quando una persona scrive un libro saputo serba lo preciso
è giusto che abbia anche la riconoscenza delle vendite e quindi chiedo a voi di spingere affinché questo libro sia venduto conosciuto soprattutto ora
Prego Cesar
Senatrice campione
Domanda fondamentale allora io credo che
C'è da tenere conto di una cosa
Fare la guerra è difficilissimo e quando inizia a disgregarsi la catena di comando
La situazione sfugge di mano effettivamente cioè e impossibile recuperare
Una un'azione da la possibilità di un'azione coordinata che sia difensiva o offensiva in questo caso di difensiva se si spezzano dei legami tra le persone che sono i responsabili poi relazioni quindi il momento in cui generale Carboni sparisce partiamo dal vertice del corpo
Già questo crea un problema ai suoi immediati subordinati che non sanno più a chi rivolgersi per sapere cosa fare dei loro reparti il momento in cui fughe di questo tipo si verificano anche a livelli intermedi entità
L'Interpol di intera possibilità di organizzare una una una difesa svanisce
Non solo ma poi ci sono degli ufficiali che a un certo punto prendo l'iniziativa di evitare uno spargimento di sangue ulteriore perché perché sono convinti che non ci sia la volontà politica di difendere Roma questo forse un altro punto da tener presente il il pomeriggio del nove settembre
E che poi si concretizzerà il terreno il dieci per cominciano trattative tra comandante della centauri
E il suo capo Stato Maggiore con Kesselring perché questi dicono insomma non abbiamo istruzioni
E ha politicamente non non non sembra ci sia la volontà di opporsi ai tedeschi a Roma evitiamo appunto il disastro cui faceva differimento prima Paolo c'è combattimenti dentro Roma evitiamo tra l'altro c'era anche la paura di armare la popolazione
Il ruolo del potere civile non abbiamo parlato qui si aprirebbe un altro discorso ma è molto limitato una difesa di Roma vengo distribuite poche centinaia di di vecchi fucili perché perché perché si ha paura che ci sia una siano anche diciamo strumentalizzata da una parte politica di cui la monarchia in quel momento aveva ancora paura fragile con la prima cosa che veramente in un esercito quando la la catena di comando si spezza difficilissimo poiché tra in poche ore magari se c'è più tempo allora sì ricreano non vede di un senso di responsabilità Satriano nuovi centri di comando ma in poche ore si sfascia tutto
E quindi ecco mi dispiace non non c'è una una vera ipotesi una vera risposta alla sua domanda che pure è fondamentale io infatti come ho detto nel mio intervento tutte le volte che rischio di documenti ad alcuni album a cui faceva riferimento Paolo quelli della Commissione così rimango stupito perché
Cioè questo stupore che si percepisce in molti protagonisti
Dire ma che cosa ci state chiedendo o qualcosa non ci stati chiedendo di di fare c'è potremo difendere Roma appunto e con le loro lo dicono e lo scrivono testimoniano per la commissione però quando mancano gli ordini in un esercito è difficile prendere l'iniziativa anche perché uno può prenderla magari il comandante di di una compagnia potrebbe prenderla per i suoi cento uomini ma non non conta cioè bisogna guardare in alto e se al vertice non c'è una una posizione precisa
E le delle cose appunto finiscono in quel modo
C'è c'è una cosa che che cito spesso verrà colpito molto che la mattina del dieci con la conclusione trattative per la resa di Roma ai tedeschi
La prima le prime cose prima di firmare che veste fa al il collaboratore di
Del del
Sì dice alla agli ufficiali italiani che sono atti a firmare ricordatevi chissà Roma aveva un milione e mezzo di abitanti ricordati di chi sappiamo dove sono gli acquedotti
E la prima cosa che gli dice evidente che era un bluff perché insomma possiamo pensare tutto ma non che si mettessero d'avvelenare gli acquedotti di Roma per prendere la città però con un po'di fantasia bisogna anche informarsi e pensare questo ufficiale importanti che ti guardo negli occhi e ti dice so dove son tutti gli acquedotti la città non hanno non dice altro
Beh insomma era ragionevolmente un bluff però sono quei momenti in cui probabilmente bisogna esserci questo non per scusare nessuno naturalmente perché però somma questo solo per dire che gli avvenimenti storici hanno poi una sommatoria di elementi alcuni diciamo raccontarli altri tipo il motivo magari è un po'più difficile restano le scelte di fondo che comunque sono
Adesso scusate ma siccome reagisse nelle sale il Senato e molto ligure non è possibile derogare ai tempi e lo dico io da rigore ci riuniamo per una foto e poi dobbiamo lasciare l'auto e i