L'insostenibile leggerezza dell'estero. Satira politica 1950 - 1991

Buonasera
Cominciamo questo incontro su una mostra singolare che apre uno spaccato sulla storia politica italiana
Io sono Cristina Gimignani sono un conduttore RAI
Sono autore
Dei programmi che io stessa conduco sulla storia politica della Prima Repubblica
E devo dire che la vostra presenza così numerosa per me è un grandissimo conforto perché
Anche nei programmi quando all'inizio io proposti riguardavano con un po'di sufficienza perché pensavano che fosse un argomento che non non interessava
E invece gli italiani hanno una gran voglia di ricongiungersi con una parte importante della loro storia di saperne di più
Perché oggi il problema grosso in periodo di cancel cocciuto
Sicuramente quello della perdita della memoria
Oggi tanta storia degli anni cinquanta sessanta settanta è ignorata conosciamo soltanto
I grandi eventi che ci vengono soprattutto dalla cronaca
Sicuramente
La differenza oggi la fanno le fondazioni le fondazioni come questa che hanno indubbiamente l'autorevolezza
Per
Portare avanti il discorso che è stato interrotto dalle persone che non ci sono più
Oggi parliamo di Giulio Andreotti che forse è l'eccezione rispetta tutto quello che ho detto finora
Perché Andreotti era stato uno dei pochi
Nel secolo breve a capire
Che la comunicazione avrebbe mangiato spazio all'informazione
Il Luini sempre posto ha il centro non solo della scena politica ma che della storia del costume infatti lui
Diceva spesso a me tutto sommato Forattini non mi ha fatto dispetto anzi mi ha inventato lui naturalmente non non era vero però indubbiamente Andreotti forse perché Romano conosceva bene la forza dei fece Nini il desiderio del popolo di irridere il potere per sentirti se ne parte
Introduco quindi
Alessandra Gatta la responsabile ricerca della Fondazione Sturzo
Autorità e amici
Porto un saluto del presidente professor Nicola Antonietti che è spiacente di non poter accogliervi personalmente nell'istituto intitolato a Luigi Sturzo
Perché impegnato in un contestuale evento istituzionale
Avrebbe davvero voluto essere qui con noi ma non potendo ha chiesto la sottoscritta di portare almeno il suo saluto a tutti voi
Rivolgo un sentito ringraziamento all'amica sì il che Smith e alla Fondazione Amzaj del che ha reso vivida e concreta la possibilità di una sinergia tra le nostre progettualità questo sodalizio si è sviluppato in modo naturale poiché i nostri istituti sono accomunati ispirati dei medesimi valori principi e visioni
Ringrazio Serena Andreotti Luciana dei volti le colleghe e i colleghi collaboratori che hanno contribuito a questo progetto
Che hanno saputo valorizzare virtuosamente il patrimonio del nostro istituto così come rivolgo un saluto a tutti gli autorevoli relatori e agli ospiti presenti
In particolare sono lieta di inaugurare la mostra L'insostenibile leggerezza dell'estero satira politica
Dal cinquanta al novantuno quarant'anni di storia di di storia politica internazionale raccontati attraverso centotrenta vignette di satira provenienti dall'archivio Giulio Andreotti
Progetto curato dalla Eros Desai di Eleonora Salerno che ringrazio e organizzate insieme ad eventi la Fenice di Mike di Michele Palermo ringrazio molto anche lui ciò che viene esposto rappresenta una parte di un patrimonio importante
Che esso testimonia come la storia possa essere narrata anche attraverso la rappresentazione caricaturale dei suoi personaggi più influenti
Il fine del Progetto e anche quello di stimolare la curiosità dei giovani oggi molti di loro sono qui presenti e di un pubblico più ampio
Offrendo loro l'occasione di avvicinarsi al nostro patrimonio documentario spiegando e illustrando le vicende della politica il mondo che lo circonda attraverso una tipologia di documento allo stesso tempo divulgativo e moderno
Ora sono molto curiose grata di poter cogliere dalla vostra vivavoce recensioni e commenti su questo nostro progetto che non è l'unica occasione di incontro ed intensa collaborazione tra i nostri due istituti grazie
In questa mostra osserviamo veramente uno spaccato della storia politica
E anche evoluzione di un uomo perché vediamo Andreotti nelle vignette degli anni Cinquanta era era un ragazzo era un bel ragazzo che veniva ritratto scherzosamente
Insieme alle madri di famiglia che sono disegnate
Secondo la la moda dell'epoca
Questa questa figura naturalmente si evolve nel corso degli anni per forza perché invecchia tutti e a me che attacca Andreotti quindi le le immagini successive
La figura che si incuriosisce
Sono la storia banalmente è la storia di un uomo
è la storia di un uomo che però è uno dei giganti della politica italiana e nella nelle prime vignette si avverte sono molto più consolatorie e si avverte la presenza più forte del partito e della situazione politica
Fatto che via via
Verrà sfumato perché dalla metà degli anni Settanta poi comincia il cesarismo all'interno dei partiti la struttura partito viene meno anche nell'immagine
Di capo corrente diventano i veri grandi protagonisti della del teatro politico italiano
Andreotti ha sicuramente uno dei più amati parliamo di un uomo sulle trecento mila preferenze e io amo sempre definirlo il tailleur anch'italiano
Penso che un giorno forse si dirà che taglierà è l'Andreotti francese
Perché l'UE ha sempre avuto uno sguardo verso l'estero anche quando aveva degli incarichi governativi che non erano propriamente quelli della Farnesina per esempio quarantanove voi promuove la legge
Per il cinema del dopoguerra più importante della storia della Repubblica
E mette una tassa sul doppiaggio perché lui vuole difende
Il cinema italiano
Ora io mi chiedo
Visto che il prossimo intervento UE della direttrice della fondazione sei del
La dottoressa sfitte
Che immagine c'è
Di Andreotti
All'estero in Europa oggi cos'è rimasto
Questa è una domanda molto interessante che magari spero che anche nell'ambito della tavola rotonda
Possiamo approfondire siamo dieci anni dopo la morte e chiaramente anche in Germania adesso questo personaggio viene bene magari anche pistole diversamente con la distanza degli anni e riconosciuto come un caldissimo attuò perché è sempre stato
Ma forse anche diciamo il lo sguardo e è un po'più diversificato nove spetta magari alcuni anni fa
Comunque da parte mia saluto cara Serena Andreotti Alessandra Gatta agenti l'ambasciatore Sessa libro coi in questi gentile Carlos Zaccagnini gentile Cristina Gimignani
Eccellenze vedo tanti ambasciatori gentile signore e signori io sono contentissima che sia arrivato questo giorno dell'inaugurazione della mostra L'insostenibile leggerezza dell'estremo
E sono felicissima e sinceramente sono anche sollevata
Siamo quindi usciti da questo fondo incredibile dell'archivio archivio Andreotti a presentarvi un piccolo utilizzo una selezione soggettiva chiaramente accuratamente scelto
Raccontarvi i rapporti politici internazionali dell'Italia tra il mille novecentocinquanta e il mille novecentonovantuno autonomo ha un protagonista importante come abbiamo sentito Giulio Andreotti
Quando la dottoressa Luciana dei voti dell'archivio Andreotti mi ha raccontato di queste vignette
Ero molto incuriosita anche perché la nostra fondazione che come avete sentito e una fondazione bavarese che si riconosce nei valori cristiani sociali
Aveva organizzato nel due mila quindici una mostra a Monaco a raccontare Franz Joseph Strauss come politico e anche come persona
Franz Josef Strauss presidente della CIA il suo presidente della Baviera
Il ministro degli Esteri era un uomo amato soprattutto nella sua figura imponente tra i venti e cisti certamente o certamente diverso da Giulia Andreotti ma come lui un politico e affetto essere ritratto dalla vignetta
Nell'archivio di Andreotti non abbiamo trovato una vignetta con Strauss ma abbiamo selezionato ben dieci che niente che mettevano particolarmente in luce il rapporto Italo tedesco
Nell'ambito della conferenza stampa abbiamo la possibilità di arricchire il contesto storico grazie ai nostri esperti presenti ringrazio anche dopo tante arie investe l'ambasciatore Sessa servirà Andreotti
Per aver accettato il nostro invito elencazione a lei che ci guiderà né questo pomeriggio lo nell'infanzia nel President's Antonietti anche se oggi non è qui con noi che ha sostenuto questo progetto
Mettendo a disposizione la forza creativa del suo staff lo spazio il patrimonio culturale che questo istituto custodisce
La Fondazione Alleanza e nel due mila ventuno accettato un ufficio per essere presente nel territorio italiano e ha trovato qui nell'Istituto Sturzo una casa
Ha trovato persone intelligibile che aiutano la Fondazione a crescere
Sono dati evocata di questa di questo di questa sinergia di questo rapporto particolare da cui nascono oggetti belli ed importanti come la mossa che stiamo per inaugurare grazie al coordinamento scientifico guidato da Luciana di voti seminando gli occhiali Santagata Luigi Giorgi fino all'impegno organizzativo
Taxi agli studenti universitari del Cenacolo di studi diplomatici in atti internazionali della LUMSA e gli studenti degli studi sociali della Luiss come ha detto Jalel Santagata fin dall'inizio
Uno degli obiettivi della mostra era quello di riaccendere la pressione alla politica internazionale anche nei giovani
Ma c'è Cristina Di Pietro Philips può Felix può e Tiziana Di Maio che ci hanno lasciato alcune interviste che potete vedere al pubblico sotto nel nostro televisore e che arricchiscono anche questi la mostra
Caccia il mediano Giannelli che ci ha fatto un regalo intelligibile regalandoci una vignetta fatto apposta
Tra l'ambiente alla Mostra e grazie anche a Massimo Brutti che ci sia regalato il titolo
Della nostra avventura non solo in termini economici ma anche di tempo questo è stato un concetto enorme
Dove tantissime persone hanno dato un po'più contenuto non posso nominale purtroppo tutte le persone con il volto fino alla tipografia che alla fine ha lavorato giorno e notte
Vorrei ringraziare in maniera particolare Ilio nuova Salerno che ha curato con la sua incredibile creatività
Ogni dettaglio della mossa ogni vignetta mettendo in evidenza la coppia
E il proprio carattere mai Palermo Marlies Morganti e tutte le altre persone coinvolte le vignette Shelter vogliono infastidire
Vogliono fare dire vogliono aprire gli occhi aguzzare la vista e la consapevolezza vogliono stimolare la vostra riflessione vi invito a vedere
A tornare a esplorare a toccare le vignette a discutere i punti di vista e prospettive diverso anche dopo nel nostro piccolo aperitivo speravo che questa mostra riesca a via
Lasciare con l'insostenibile leggerezza leggerezza anche allestita con presto sarebbe un bellissimo sogno e io e infatti a tutti voi
Che si Etò CP presente esterno che ci accompagnate in presto Biazzo dieci anni dopo la morte di Giulio Andreotti grazie
Le vignette
Bariano ovviamente
A seconda del loro autore
Mi hanno colpito
Un paio
Va be'quelle di Forattini e sul Belzebù che penso che sia una delle immagini più consolatorie mai fatte su politico perché Andreotti è Belzebù non nel Sanzo demoniaco negativo del termine ma perché
è il divo della politica perché è quello che riesce sempre essere presente è presente nella vita degli italiani e prima nel loro cuore prima che nella loro testa per una sua scelta
Precisa
E forse Forattini Amanda creato Belzebù nemmeno c'ha pensato che è venuta l'ispirazione la disegnata una volta poi ha visto che piaceva e ha continuato però la legge del feedback della comunicazione dice
Che quando l'emittente lancia un messaggio non sai ricevente come lo recepisce
E indubbiamente
La ricezione da parte degli italiani per questo personaggio è stata molto positiva
Per esempio c'è una vignetta di premura del settantasette
Dove è ambientata una tenda dove si vede appunto Andreotti
Sì una caricatura però assenza senza esagerazioni fisiche seduto
Con questi sceicchi che richiedono ma noi siamo visceralmente fermamente anticomunisti voi e Andreotti risponde noi siamo fermamente
Questa battuta molto più acida delle de il Belzebù di Forattini perché chiaramente fatta da un altro disegnatore fatta da fremono ora
Vicino alla destra anti-sistema
Fra mura viveva nella attore di Calafuria dove io sono stata anni faceva paura soltanto soltanto a entrarci e mi sembrava tanto strano che un vignettista potesse vivere in un luogo questi questi particolari così dopo ognuno è ciò che è la la sua storia la sua vita
E
Sarei curiosa di chiedere al prossimo interverrà Carlo Zaccagnini che è un vignettista quale sarebbe la
Di Mietta che Luís
Vorrebbe dedicare da dedicare a Giulio Andreotti come la lite in genere d'
Buonasera a tutti ringrazio dell'invito il saluto naturalmente tutti quanti
A questa domanda adesso non saprei per la risposta perché ormai da tempo non faccio più più vignette ne ho fatte molte comunque su Giulio Andreotti perché ho partecipato apparecchi
Giornali alcuni non tanti ma insomma
Io ho scritto qualcosa perché non sono assolutamente bravo
A parlare e quindi mi limito a scrivere
Dire quello che ho
Che ho scritto
Devo dire che è stata grande la sorpresa mia quando serena mi ha colto qualche tempo fa quindi istituto insieme a Beppe Sangiorgi
Mostrandomi una rassegna molto ampia delle mie vignette riguardanti appunto il presidente
Erano state raccolte tanto tempo fa catalogate raccolte una per una insieme a quelle di tanti altri di tanti altri disegnatori
Però non è sicuramente soltanto il mio personale merito di vignettista satirico che mi fa trovare qui a salutarli ma più forse la lunga storia di militanza politica e di sincera amicizia dei nostri genitori
Però io i rudimenti della satira politica viola presi da ragazzino oltre che dalla mia terra di Romania
Proprio da aggiornare il popolo
Dove ogni giorno in terza pagina figurava una bella vignetta politica di Barbera qualcuno forse lo ricorderà con il caricatore di Togliatti Nenni ma la Coty Michelini Coluche of mouth Chennedy
E dal settimanale la discussione con i disegni satirici del bravissimo Fabrizio Schneider
Che era sempre molto ironico e pungente io quei disegni ed evitargli abolì collezionato in un quadernetto speciale
Quindi diciamo che il mio interesse
E nato proprio in caso democristiana
Poiché gli anni settanta sono venuto a Roma per l'università d'architettura
E mi sono trovato disegnare a Paese Sera Dollar da un caro direttore Giorgio Cingoli e lì lavoravo un altro Giorgio che era Giorgio Forattini prima di diventare il famoso è bravissimo Coratti di oggi
Posso ricordare per quanto riguarda il divo Giulio un piccolo e divertente episodio
I ragazzi del male sono stato anche con loro decisero un giorno di dedicare un premio di satira politica Alloi humour nero all'onorevole Andreotti
Con una particolare cerimonia da celebrarsi al Pincio
Una cerimonia naturalmente non autorizzata
Con lo scoppio mento di un busto in marmo da collocarsi fra gli altri mezzi busti ditta ovviamente illustri
E allora si fece scolpire da parte di un esperto scultore del Tiburtino
Un busto che venne realizzato da questo artista che faceva era esperto in falsi busti di imperatori romani da vendersi ai turisti americani
E sulla base di una bella caricature ad hoc del Presidente fece a grandezza naturale nel giorno un capolavoro
Nel giorno fissato venne trasportato per i vialetti del Pincio vicino un palchetto allestito per l'occasione
La cerimonia fu celebrata dal discorso di un grande oratore Roberto Benigni che era ancora agli inizi della carriera e in mezzo a un'ampia folla di confine convenuti fece un discorso veramente Morabito
Appena Venini terminò il suo discorso apparvero tre volanti era la polizia che si presero microfoni manifesti palchetto e cercano di portarvi anche il mezzo busto di Andreotti
Pensavano fosse leggero fatto di polistirolo ma invece dovettero requisire una bella Cariolato al giardiniere per poterselo caricare poi sulla panchina venne a sapere che il divo Giulio a cui avevano raccontato l'episodio conservo beh se mi avessero invitato sicura ci sarei andato
Chiudo questo mi hai brevi pensieri con un auspicio
Che sia possibile organizzare una grande mostra sulla caricatura e la satira in Italia
A iniziare dal bellissimi disegni che alcuni di voi conosceranno del cavalier Bernini erano disegni eredi capi al Papa cardinali caricature stupende
Proseguendo con i grandi scala Rini Sironi fino a Forattini Vincino Staino
Altan Giannelli tutti quanti i numerosi vignettisti e disegnatori ancora lavorano nel nostro Paese
E una mostra bella col come quella che vorrei appunto che ci fossero vivi qualche anno fa a Londra alla vittoria ma Albert Museum
E era una mostra che ripercorreva le opere di grandi artisti satirici inglesi dall'inizio dell'Ottocento agli anni della Thatcher
Devo dire una vostra veramente meravigliosa oppure un'altra bella mostra quella che è stata sugli anni del male che si è tenuta qui a Roma un qualche anno fa
Perché e direi che è ora che questa Cenerentola dell'arte trovi una sua attenzione più ampia perché la satira e libertà e critica a volte sgradevole ma sempre libera dal potere e il segnale della fragilità e caducità della politica soprattutto quando è senza valori e senza gravi grazie
è ora la volta di una persona che in teoria non avrebbe bisogno di presentazioni perché Serena Andreotti no
Però non non basta a volte avere un nome illustre
Per essere Danny del padre
Io
Ho intervistato per anni i figli di
Più o meno famosi di padri vivi morti malati quindi ormai sono specialista
E devo dire io ero molto curiosa di conoscere Serena Stefano perché io sempre
Amato Andreotti
E appartengo a quei ragazzi che l'hanno visto per la prima volta bontà loro
Mi stava simpatico perché era era divertente era diverso io ero una ragazzina
Vedere Luís che interveniva con questa leggerezza
Si lasciava intervistare anziana Cicciolina quello che devi con tutti i grandi Capi di Stato sicché mi chiedevo ma come sarà questo come Babbo era però per la mia una mia curiosità
E poi quando sono diventata adulta penso che Andreotti dopo il settantacinque quando viene dato il voto ai diciottenni
Si preoccupa di come parlare con le nuove generazioni e probabilmente era anche allenato in famiglia perché avendo quattro figli il confronto con i giovani c'era
Quello Camp io trovo che Serena Stefano sono diversità tanti e la grande umiltà con cui loro affrontano l'argomento Andreotti
Come sanno scindere
Tra il politico e il padre quindi la vita pubblica la vita privata guardate questo non è un dettaglio perché loro studiano la vita del padre persone uomini ci troviamo a intervistare persone non gliene importa nulla di quello che hanno fatto i genitori in vita se non addirittura il pongono in maniera del tutto del tutto diversa
Da quello che era stata la loro vita
Quindi vorrei vorrei chiedere
A Serena quanto per ritrova in queste vignette
Del di questo padre particolare
Ghiaccio bollente perché Luis sembrava così
Imperturbabile razionale all'apparenza però era persona capace di grandi sentimenti il soprattutto e di grande ironia
Trovi che
C'è ci siamo molto di lui delle vignette
Senz'altro intanto grazie
Infatti io te adesso attivato a leggere di vado a leggere delle considerazioni sulla satira che ha fatto Luís nel corso del tempo in varie interviste
Considerate che delle c'è e le centotrenta vignette che sono adesso esposte in questa mostra
Sono una piccola parte delle oltre quattro mila che sono conservate qui in archivio
E che lui stesso a messo insieme Luis in genere quando leggeva un giornale strappava la vignetta ci scriveva sopra caricature perché così si sapeva in quale se sezione dell'archivio potessero essere
Infilate e appunto cioè una storia d Italia in immagini che documentata attraverso queste quattro mila vignette l'aveva un concetto alto della satira
E appunto usando le sue parole attraverso la satira politica si può fare davvero un'opera di illuminazione forse è meglio che con una serie di libri o di discorsi
L'uomo politico può essere incoraggiato a non montarsi la testa a tenere i piedi per terra a considerarsi uno che può essere sfottuto come tutti gli altri
E poi la satira ad Vito alla gente a umanizzare i rapporti col politico hanno un piazzarlo più all'inferno me in un empireo la satira insomma può avvicinare il governante all'uomo di strada
Ed è in realtà basandosi su questo pensiero che stato organizzata questa mostra che in immagini ripercorre la politica estera italiana dal
Dal dopoguerra dall'edizione alla NATO al
Alla formazione dell'Unione europea nel dopo Berlino certamente le vignetta è stato detto non sono mai benevole anzi alcune sono molto feroce come Carlo Zaccagnini Elsa però lui non ha mai avuto l'idea di lamentarsi o di
Querelare cosa che altri hanno fatto anzi accusando di nuovo quello che gli diceva vi dico solo che nei confronti della satira io reagisco come mi ha insegnato la mia vecchia zia Mariannina
Fai come i politici di quel palazzo dei chiacchieroni mi ripeteva non drammatizzare a tutto c'è una soluzione e non t'arrabbiare mai perché dai soddisfazione a chi ti ha pestato i piedi
E ancora a un intervistatore che gli chiedeva se non si fosse mai offeso per una caricatura o per una battuta feroce diceva
Parto da un'idea che non è mia che un per un Previti Co. è un guaio essere dimenticato dalla satira
Quindi ho accettato e accetto frecciate caricature come quella di Giannelli che mi ha disegnato vestito da cardinale certo da da giovane avrei fatto il prete ma il celibato non era per me
Forse l'unica caricatura che mi ha fatto arrabbiare e chiedo perdono a mia zia Mariannina è una di Forattini che mi ha disegnato con la coppola da mafioso in testa i fatti hanno dimostrato che non me la verità avo
Riguardo le caratteristiche fisiche
Mele erano messe IRNA risalto dalle cariche di catture l'avvio più postura possiamo dire benevolmente un po'curva o le orecchie
Rappresentate grandi come quelle di un elefante oppure appuntite come in questa Mietta fatta apposta per la mostra da Giannelli
Lui è arrivava a dire questo
Forattini mi fa un piacere mi fa le orecchie ancora più larghe di quelle però la testa ancora più grossa e quindi mi consola perché quando mi guardo allo specchio vedo un'immagine migliore grazie
Melli e anni sessanta nascono le tribune politiche e quindi di e gli italiani conoscono di per personalmente i politici entrano nelle
Nelle loro case
E
C'è una grande differenza tra l'esposizione
Di molti ministri anche appartenenti allo stesso partito di Andreotti alla democrazia cristiana che però oggi sembra nell'eterno proprio le le le le le note dei direttori generali di altissimo livello però insomma si seguono con con grande difficoltà
Per non parlare poi
Con il punk sindacalismo quando negli anni Settanta ormai linguaggio sindacale Terme anche la politica diventa
Un linguaggio duro ostico Andreotti non fa mai questo lui è sempre molto chiaro nel nell'esposizione nel
Nel riassumere anche quello quelle che sono le situazioni perché lui non parla solo ai suoi elettori voi parla agli italiani
Ne è rimasto infatti nel cuore degli italiani in questo periodo nasce anche tutto il fenomeno delle delle imitazioni non Alighiero Noschese quindi viene costantemente imitato in televisione
E Ninni Pingitore mia raccontato durante l'intervista ultimamente
Su biberon la limitazione quella che aveva più successo di tutti era quella di Andreotti sicuramente
Grazie alla bravura di Oreste Lionello ma anche per l'autorevolezza del personaggio io quindi vorrei chiedere al alla prossima
Che interverrà alla dottoressa Andrea Hendrix e che la storica giornalista se queste ore linguaggio
Di Andreotti se anche lei pensa che sia chiaro se si percepisce questa questa sua volontà di arrivare prima coerente alla testa
Sì grazie sì allora io faccio un piccolo intervento solo eccellenze gentili signore il signore che grazie di essere venuti e io mi preoccupo di Crasso scambio culturale tra Italia e Germania pro con uno sguardo un po'più ampia diciamo da due mila anni
E io voglio farlo solo poche alcuni spot su questa relazione che è sempre diciamo è stata
Molto diversa una volta molto buona una volta anche meno buona è abbastanza un attimo per cambiarlo scoppio tutto
è più difficile frantuma un'idea preconcetta che è un atomo ha detto una volta ebbe ad agitare è un vecchio detto recita la solidarietà e la tenerezza dei popoli tuttavia non sempre questi popoli si trattano teneramente è contrario più diversi pregiudizi sull'altro circolano e possono essere rapidamente riattivati anche se sembravano debiti calati i danni
E giornalista italiano e ti Sperto di Germania coperto già in ritiene che la popolazione italiana del ventesimo secolo avesse molti più quei giudizi nei confronti dei tedeschi che non il contrario
Non è solo l'immagino debba per i tedeschi che se trova in tracce cioè essere sopravvissuto per secoli
In Europa non esistono esempio di due popoli che siano stati così è nettamente intrecciati oltre due mila anni senza interruzione in amicizia
In rapporti dialettici o anche in ostilità
Per perché perciò non debba sorprende perché le incomprensioni e reciproche siano durate più a lungo che in qualsiasi altro caso in Europa
Pesci per esempio de nei film italiani dei primi anni sessanta e nazista e l'uomo del sesso erano visti usati come sinonimi del tedesco
E qui che le conseguenze psicologiche della seconda guerra mondiale hanno avuto l'impatto più evidente
O scuole i sottolineo anche non solo la gente non voleva vedere una Germania cambiata ma che mi attanaglia gran parte del sistema giudiziario non riuscì a fare i conti con i crimini della guerra
L'effetto in Italia fu grave dall'Ovra in poi gli italiani ricordano solo una una guerra subita e la resistenza i tedeschi cattivi e gli italiani buoni ci voleva un sacco di tempo di sistemare anche festivi sterili ottici stereotipi
E fu pochi lo ricordo della Resistenza a condizionare la visione della Germania
Secondo lo storico fiorentino Collotti tu davvero mondiale hanno bloccato il tedesco nell'osteria otto il prode guerriero nella coscienza collettiva degli italiani
Per lo meno i pregiudizi reciproci sono differenziati come dimostra in un modo piuttosto elevato gli attributi attribuiti all'altra nazione e ci sono certamente attributi che i tedeschi attribuiscono
Esclusivamente agli italiani e a Miss un'altra nazione e che gli italiani attribuiscono esclusivamente o in misura particolarmente elevata ai tedeschi
Per quanto riguarda il ventesimo secolo la seconda metà del secolo ha lasciato meno tracce nella coscienza generale dei due popoli rispetto alla prima metà del secolo
A seconda della situazione il punto di vista oscilla tra speranza e paura preoccupazione e fiducia invidia e ammirazione rispetto e rifiuto
Presto conglomerato di sentimenti diversi nei confronti della Germania era evidente ad esempio nel miracolo economico degli anni Cinquanta Magna era ammirata in picchiata
Era un modello da seguire allo stesso tempo una fonte di paura comma avrebbe gestito il suo potere economico la vecchia pretesa di supremazia sarebbe tornata alla luce
Presto schema si è ripetuto anche in occasione della riunificazione tedesca
Accolta e sostenuta dall'Italia fu contemplando contemporaneamente accompagnata da paura e vigilanza
La famosa frase di Andreotti amo così tanto la Germania che ne preferisco due e passato alla storia anche se non è vero o perché lui non si era detto ma va be'si conosce così
Nel mille novecento novanta i cani luoghi comuni sembravano in pericolo perché la Germania stava diventando minacciosamente grande all'inizio non molto diffidenza come in quasi tutti i Paesi europea
Andreotti disse il sogno della grande Germania del Festival superato ci sono due Stati tedeschi e due Stati tedeschi devono rimane fino al mille novecentonovanta all'Italia e la vecchia repubblica federale erano sullo stesso piano
Quasi le stesse dimensioni in termini di popolazione la stessa le dita storica dittatura liberazione nato comunità copia
E fin dagli anni cinquanta agli italiani si erano trasferiti in massa in nonché alla prova e tedeschi al sud per le vacanza i reciproci che esce erano coltivato più o meno amo verbalmente
La gente si era abituata aeroporto e si era abituata al fatto che hanno ci fossero due Germania Ovest est
Tuttavia il primo ministero italiano non voleva boicottare l'unità tedesca era solo interessato a mantenere l'equilibrio va coperto e voleva garantire l'influsso e gli interessi dell'Italia questo era proprio il senso e si vede fanno vediamo dopo anche la mostra come si vede da presto lato satirico ecco grazie
Andreotti
Come ho detto prima si occupa di estero anche quando non è alla Farnesina
Lulli quando vede Umberto D.
Rimane un po'perplesso
E scrive una letterina a De Sica e comincia una diatriba nacchere con i registi meno realistico ora di questa pagina della politica italiana non bisogna
Guardarla con l'occhio dell'artista Andreotti Nino a Parigi nemmeno a Rossellini
Lunedì si preoccupa dell'immagine che possano essere data all'Estero da questi film bellissimi che però ritraggono in Italia
Povera in ginocchio
E non si preoccupa perché vogliono invece propongo il momento che l'Italia sta rinascendo un paese di straccioni e lui si chiede ci vuole investire
E Andreotti ci ha fatto sognare
Ci ha fatto sognare di essere un Paese forte ed essere la sesta potenza al mondo
Perché quando Andreotti andava negli Stati Uniti non era un omino sconosciuto che si presentava con il cappello in mano a chiedere l'elemosina
Era la grande politica italiana era la grande diplomazia italiana che parlava da pari a pari con Kissinger che non era precisamente l'ultimo arrivato
Ha IDV Giulio nel senso positivo del termine
Perché il potere
Hanno avuto tanti
Però nessuno è diventata Andreotti
Perché a Roma la politica è divina io sentite da come parlo io sono toscana
Non è la politica è una cosa piccola e il municipio noi nove siamo Dante non il politico abbiamo un rapporto punitivo
E hai fatto questo è ora vediamo io come posso punire stia romano
A Roma la la politica è al centro della vita delle persone e grande e imperiale
La la la politica del del cattolicesimo del grande cristianesimo Andreotti
Incarna tutto qui solo da una parte Augusto dall'altra Plauto è profondamente italiano
Ora io vorrei chiedere a all'ambasciatore
Che impressione le hanno fatto queste vignette di questa Andreotti in questa in politica estera questo gigante
E questa posizione terza dell'Italia tipicamente italiana
Che c'era allora
Rispetto a oggi
Qual è qual è la via di mezzo noi come come ecco cosa dobbiamo fare dobbiamo essere così schiacciati con la NATO può fare la differenza però forse l'Italia di oggi non è più quella di ieri
Passo quindi la parola
Ah l'ambasciatore Riccarda senza
Grazie
Visconti e ovviamente uno venti tra gli organizzatori
Sì
Per questa interessante mostra di cui senza voler rivelare tutto perché la dovete vedere perché se non la vedete non non riuscendo ad afferrare l'originalità di questo progetto quindi prima di rispondere
Cercherò di farlo rapidamente perché lei mi ha posto dei quesiti richiederebbero ore intanto le contesto subito noi non siamo mai stati schiacciati sulla NATO
Quindi questo ci tengo subito a dirlo ci tengo subito a dirle che sicuramente andrò che ci ha fatto sognare vada
Diplomatico con qualche decennio sulle spalle trentasette anni di vita fianco Giulio Andreotti le posso dire che
Con con Andreotti ci ci sono stati tanti altri grossi personaggi che ci hanno fatto sognare bensì come abbiamo iniziato questa tavola rotonda dicendo che abbiamo perso la memoria ai mesi ma insomma ci tengo a dirlo con tutto l'affetto anche che e la devozione che mi lega a Giulio Andreotti che fortunatamente in quegli anni i nomi di personaggi enorme che ci hanno fatto sognare
Passo subito una piccola battutina in maniera che Civilla siamo prima di affrontare cose più serie
Lei ha detto ci ha fatto sognare di essere la sesta potenza al mondo se c'è una cosa che Andreotti ha sempre rifiutato di prendere in considerazione e se eravamo i quinti o i sesti
E con quel suo modo di prendere tutte le cose ridendo dicevo sempre quello noi queste gare le facciamo fare alla Ferrari
Quindi se può eravamo quinti e sesti ovviamente primi
Allora la mostra
è veramente un progetto molto originale perché prende in considerazione praticamente dei momenti essenziali della storia d'Italia dal dal dopoguerra a oggi
E lo fa in maniera in maniera originale perché parte dall'esame di alcune migliaia di queste quattro mila vignette che sono nell'archivio Andreotti e quindi con dei momenti molto particolari cioè il primo periodo oltre gli Stati Uniti e la NATO poi se ricordo bene le crisi internazionali poi si passa alla diplomazia
Poi c'è un po'di Europa
Così però sì estrapolando il rapporto con un personaggio che con l'Europa non è che avesse proprio questa grande passione soprattutto con Andreotti non aveva una grande passione e gli affetti lo si spiega
Che era la signora Thatcher
E poi si si ritorna a parlare di nuovo di Europa al centro con una presentazione molto molto molto originale che veramente merita di essere vista ovviamente merita di essere spiegata specialmente ai giovani
Che se non hanno fatto degli studi particolari poco conoscono di questi decenni che abbiamo alle nostre spalle nel quale si ebbe i quali si è sviluppata
Una politica internazionale dell'Italia molto importante con Andreotti con un ruolo molto importante
La trovo molto scuro simpatico e anche a tirante il titolo L'insostenibile leggerezza dall'esserlo
Serena mi ha aiutato a ricordare che il titolo di un romanzo famoso alla metà degli anni ottanta
Vignettista l'ha utilizzato
Per fare la vignetta su su Sigonella e in maniera molto brillante è stata utilizzata per questa mostra ma mi viene in mente ammette
Avendolo affiancato per tanti anni
Andreotti sicuramente aveva una leggerezza dell'estero e mi spiego Andreotti a differenza lo dico soprattutto i più giovani
Di quanto oggi è comune tra gli uomini politici
Perché anche quando sono all'estero per argomenti molto importanti non hanno la saggezza che aveva Andreotti distaccare un momento la spina io sto all'estero alla Coop a parlare di temi ambientali se voi mi chiedete perché io non ho ancora risposto a tizio che mi ha offeso
Andreotti diceva sempre io all'estero sono in appalto mi occupo solo di quello per cui sono venuto qui all'estero e allora ecco che essa
Insostenibile ma direi anche essenziale importantissima leggerezza dell'estero che caratterizzava Giulio Andreotti e che gli ha
Da un lato consentito molto abilmente di fuggire a qualunque domanda capziosa pericolosa che i giornalisti che ci accompagnavano a frotte né in tutte le sue missioni erano ansiosi di chiedere ma allora Craxi ha detto questo lei che dice non rispondeva mai
Dandosi poi anche il tempo di riflettere e quindi di evitare di rispondere subito a caldo in questo con una direi cultura e mentalità molto curiale che aveva che aveva Giulio Andreotti
L'estero
Lei è sacro al quale è dedicata la mostra ma anche all'estero nella vita di Andreotti adesso non è qui il caso di ripercorrere tutte le pagine delle tappe eccetera ma insomma della
In questa mostra si vede un Andreotti che sin dagli inizi della sua vita
Anche parlamentare anche politica
A un'attenzione particolare nei confronti nei confronti dell'estero Andreotti nasce nel mille novecentodiciannove aveva ventisei anni quando
Viene eletto alla Costituente quando De Gasperi lo nomina sottosegretario nel suo quarto governo e quando l'Italia ovviamente era tutta proiettata lo dico ai più giovani alla ricostruzione
L'Italia e gli italiani si erano tutti tirati su le maniche perché il Paese usciva da una guerra la seconda guerra mondiale che aveva distrutto il Paese
Ma nel quale però alla fine prevaleva una forza enorme una volontà enorme
Di ricostruire di ricominciare tutto da capo ovviamente proiettate tutte le forze politiche sul piano interno
Con la democrazia cristiana io lo ricordo sempre perché fa parte della storia non di una tribuna politica o elettorale con la Democrazia Cristiana che nel mille novecentoquarantotto alle elezioni generali non solo conquista la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento ma anche dei voti ottenuti è che nel dover fare un governo di unità nazionale lo fa con tutte le forze politiche
E enti quella cultura che cresce comincia a crescere una Andreotti che peraltro già da ragazzo nella Federazione universitaria cattolica dove aveva sostituito Aldo Moro
Maturava una coscienza e una cultura del dialogo e della convivenza che lo guidarono sul piano nazionale interno ma anche sul piano internazionale ritorno
Alla politica alla politica estera l'Italia è già in quegli anni grazie a De Gasperi capisce che non c'era che una scelta che il nostro Paese doveva e non poteva che fare che era la scelta americana
Il viaggio di De Gasperi nel mille novecentoquarantasette negli Stati Uniti segna l'inizio di un rapporto che ovviamente come tutti i rapporti tra maggiorenni
Era un rapporto a volte anche compresso a volte anche con discussioni
Ma ricordo sempre quello che Andrea ottici diceva sempre a noi che lavoravamo colui ricordatevi che con l'amico con l'alleato si parla sempre sul riposo semmai sull'attenti
Nasce questo rapporto con il quale attraverso il quale Andreotti comincia a coltivare e approfondire questa sua passione per la politica internazionale
E se poi andiamo a vedere gli incarichi che Andreotti ha ripetuto nel governo Andreotti tenete presente che l'uomo politico italiano che ha avuto più incarichi governativi
Essendo stato sette volte presidente del Consiglio nelle sette volte ci sono anche due suoi governi dove lui e ristampe è stato nuovamente confermato ma insomma per sette volte Presidente del Consiglio dei ministri
E per ben trenta quattro volte membro del governo con incarichi di ministro di cui gli incarichi più nulla lunghi negli anni non a caso sono quelli di due ministeri che fanno politica estera
Ministro dalla difesa e ministro degli Esteri
Ministro degli Esteri
Ma a me piace ricordare una buona osservazione che faccio che faccio spesso al ministero degli Esteri Andreotti veramente dà il meglio di se stesso
E allora qui veniamo a questa leggerezza dell'Estero perché
Libero
Di tutte le le costrizioni della politica interna alla quale certamente Luís doveva guardare perché lei nel frattempo era diventato un grosso
Uomo politico di di partito all'interno del suo partito
C'era creato una corrente andreottiana che contribuiva agli alti ai bassi della vita politica italiana di quegli anni partiti politici italiani
Però lui non ha mai amato la vita di partito Andreotti e i figli lo sanno molto bene ripeteva continuamente che l'unico incarico che gli era piaciuto di partito e che purtroppo non poteva più avere di nuovo era quello di responsabile giovanile
Del partito di naturalmente di approfittava per fare la battutina e purtroppo non ho più l'età per fare il responsabile giovanile
E si dedica quindi con vera passione
Alla politica estera passione che aveva ripeto comincia da coltivare nei primi anni quando era ministro delle Difesa Andreotti ha svolto con convinzione un ruolo importante nella decisione della NATO a sostegno
Dell'opera di De Gasperi affinché l'Italia
Forse sin dal dal Linificio mille novecentoquarantanove tra i membri fondatori dell'Alleanza atlantica la quale aderimmo con convinzione dopo dibattiti non facili prima alla Camera e poi al Senato ma dopo comunque passo l'adesione con una grossa maggioranza
Andreotti si impegnò molto
Per lui il primo schieramento di missili Jupiter in Italia
Così come poi si si è si si impegnò per il la rimozione degli euromissili in Italia ecco ha coincidenza stranamente immise e li tolse
E questa attenzione per la politica estera veramente gli ha consentito di esprimere il meglio in una filosofia sicuramente che ha consentito all'Italia di porci in una terzietà
Rispetto ad altri io quand'ero in Cina
L'ambasciatore
Venni invitato da una delle più vecchie università cinesi boom per il per i cinesi una università vecchia cha Centanni quando io gli dissi che venivo dalla Sapienza gli raccontai quante centinaia di anni aveva la sapienza
Questi deroghe non mi crede che vanno
Mi invitarono a fare una conferenza sul modello italiano di diplomazia
Che veramente ci riconoscono tutti che ovviamente per chi come me e come tanti illustri colleghi che vedo qui
Che che che vi hanno dedicato anni e anni di un lavoro appassionato era un un tipo è un modo di proiettarsi e di avere rapporti con gli altri che ci consentiva di parlare veramente con tutti
E di esprimere a tutti
Delle posizioni che avrebbero potuto e che potevano aprire piccoli a volte spiragli di un dialogo vi faccio un esempio per tutti
Oggi questo periodo noi stiamo vivendo l'angoscia di violenze che caratterizzano il Medioriente che è una regione che sta dall'altra parte del mare a noi vicinissima
Fino a poco prima ma anche o ancora oggi altre fece sopra la nostra testa questa stanza terribile aggressione russa nei confronti dell'Ucraina
Parlando proprio di Medioriente che è una regione alla quale Andreotti si è dedicato moltissimo
Noi per anni abbiamo lavorato
Sulla base di un concetto
Chieda alla e qui distanza
Qui non c'è bisogno di essere grande diplomatico per capire che era un concetto che sicuramente
Esprimeva un modo di porsi Rispetto a due ore più attori
In maniera che si potesse effettivamente con facilità a instaurare un dialogo oggetto mento noi passiamo
Ha un concetto molto più approfondito che potrebbe essere che può essere criticabili Simo in qualunque momento ad ognuno di voi
Passiamo dalla equi distanza alla e qui vicinanze
Guardate che è un salto non solo culturale di una importanza fondamentale che certamente non è che ci ha fatto guadagnare più amici da una certa parte lo dico lo dico subito ma ce l'ha fatti guadagnare tantissimi altri da un'altra parte
Che è anche un po'più numerosa ma questo indica un approccio che veramente caratterizzava
Andreotti come peraltro ha caratterizzato Craxi nel famoso governo dell'ottantatré dove Andreotti accolse l'invito di Craxi a fare il ministro degli Esteri
Ci fu una sintonia molto forte fra Andreotti e Craxi proprio sulla vicenda del Medioriente
Questo avviene
Viene rappresentato nella mostra
Avrei forse
Apprezzato qualche precisazione in più sul ruolo preciso di Andreotti specialmente se nella parte sulle crisi internazionali Pechino ognuna di quelle crisi Andreotti ha veramente svolto un ruolo grossissimo l'UE per lui la convivenza era l'obiettivo supremo
Per lui sin dall'inizio anche da giovane agli inizi della guerra fredda con De Gasperi e poi tutta l'evoluzione l'obiettivo era sicuramente quello di cercare di trovare formule di collaborazione e di
Rapporti di pace con con gli uomini e con i Paesi e per questo il suo appoggio convinto la CSCE
Perché nella CSC ieri alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea vi vedeva la base di un nuovo di un nuovo ordine mondiale e con questo spirito che accoglie a Roma nel novantuno Gorbaciov fu ovviamente qui non possono dire due parole sui rapporti con la Germania
La signora ha già ricordato questa storia della famosa frase di Germania ne avrei preferito due
è una invenzione della stampa sulla quale poi c'hanno giocato tutti i tedeschi e italiani e forse un po'lo stesso Andreotti
Perché Andreotti da quel grande saggio che
Dice si parla di me ci dirà che io ho detto due
Germani tedeschi sanno perfettamente che non l'ho detto i tedeschi ci sono un po'arrabbiati e noi ci siamo posti usati
L'ambasciatore Ferrari secondo il mio collega Lenzi Bensa
L'ambasciatore poi Vattani a Berlino lo sa parabola rosa ancora meglio insomma gli abbiamo spiegato ma siamo andati avanti lo stesso nessuno ha sofferto
Certamente Andreotti avuto nei confronti tra Germania una grande attenzione in linea con una
Forte tradizione della diplomazia italiana qui non non mente non mi metterei tanto a soffermarmi sui rapporti tra il Po tra i due popoli i popoli hanno alti e bassi
Ci sono gelosi degli oneri c'è chi veglia qui piace di più certi aspetti del carattere dei tedeschi alti e qui chiamano maggiormente certi aspetti del carattere degli italiani sicuramente siamo due popoli fatti per intenderci
E che trovano nella storia personale di Andreotti ma anche della storia europea nella storia della Germania due momenti altissimi che solo i rapporti straordinari costruiti tra Andreotti ecco
Che hanno consentito
Di o il raggiungimento di obiettivi molto importanti non soltanto nel processo di pacificazione europea ma anche nel processo di costruzione europea io ricordo personalmente
Non sono il solo in questa sala cominciare dall'ambasciatore Vattani a ricordare come durante il alla vigilia di ogni Consiglio europeo già di ogni vertice
Dei capi di Stato e di governo dei paesi della comunità poi dell'Unione Europea
C'era sempre in un momento in cui i leaders europei del Partito popolare si incontravano con Andreotti con che guidavano la discussione si raggiungevano sempre alla vigilia le riunioni su tutti i punti più importanti
Andreotti in questa mostra
Sì invece ad deciso di ritagliare questo spazio sulla signora facce
Come l'ambasciatore Vattani sa meglio di chiunque altro
Non c'era passione ma è questo
Nessuno aveva ordinato al medico che
La signora Thatcher dovesse innamorarsi da Andreotti candelotti non ci pensava neanche lontanamente a innamorarsi della signora Thatcher
La signora Thatcher era però il primo ministro di un importante Paese
Membro della comunità europea comunità con la c minuscola indipendentemente poi da quale sarebbe stato poi lo sviluppo dei rapporti parla Londra e Bruxelles e quindi bisognava convivere anche con la signora Thatcher
Doi c'era un tema
Che
Seccato nei rapporti internazionali e chi era il modo con il quale alcuni nostri alleati guardavano la nostra politica nei confronti della Libia
Gli americani ogni tanto quando andavamo quando Andreotti andava negli Stati Uniti
Era ogni volta una lezioncina cominciano a dire qua e sopra e sotto quello un un terrorista e Andreotti cercava di far capire agli americani che si sicuramente a lui andrò chi non ha mai sostenuto che
Vietato in un fosse un terrorista però intanto cercava di far capire pari
Viri verso una battuta andreottiana che così intanto
Free fate un sorriso prima di annoiarvi definitivamente lui spiegava gli americani che i vicini cioè la Libia sono come i parenti uno non se li sceglie
E quindi gli americani devono capire che noi dovevamo per forza di cose occuparci anche di Libia
Sulla Libia
Avviato a metà Andreotti si secca nel vero senso della parola dell'atteggiamento dalla signora Thatcher
E allora dovevamo doveva andare nei credo nel mille novecentonovantuno mi pare di ricordare
Uno di questi bilaterali che ci sono tra i governi i governi ormai da anni
Direi poi specialmente dopo la la riforma della Presidenza del Consiglio
Beppe con la legge De Mita e il governo del primo ministro il presidente del Consiglio in prima persona compagna atto da membri da altri membri del governo si recava all'estero per degli incontri
Governo governo dovendo andare a Londra
Un giorno mentre l'ufficio diretto dall'ambasciatore Vattani preparava le carte su tutti i dossier bello per Giorgio Nadotti mi chiama
E mi raccontò che varie persone che aveva ricevuto Andreotti aveva questa straordinaria pazienza e abitudini di incontrare tutti e dalla mattina alla sera
E ognuno che andava non non gli andavano a chiedere ma un dono andava raccontati delle cose precise che poi lui scriveva e che solo adesso chi le vuole scoprire basta che va a consultare l'archivio Andreotti perché poi il merito dicevo ricevuto Mario Rossi mi ha detto che è stato in Libia ha scoperto che ci sono tre nuove aziende inglesi
Allora Andreotti un giorno mi dice accusando ma hanno detto questo che noi abbiamo deciso a livello della comunità europea che dobbiamo ridurre le nostre presenze in Libia
Meno aziende ritiriamo un po'di imprenditori riduciamo gli Investimenti
Dice lei mi dovrebbe fare la cortesia su un cartoncino mi scrive
Ha detto
Aree via ovvero offende il popolo
Mi scrive ho finito mi scrive
Cinque o sei di queste cifre essenziali perché così io quando poi mille tira fuori la faccia
Io gli faccio queste cifre dove si dimostra che contrariamente agli impegni presi a livello comunitario gli inglesi avevano aumentato la loro presenza in Libia mentre noi e altri europei l'avevamo diminuita
Comincia l'incontro con la Thatcher la Thatcher comincia di nuovo a far una testa con un pallone sul a libica Andreotti
La interrompo dice scusi tira fuori un fogliettino ma voi avete fatto questo questo questo questo dice peccato perché noi abbiamo ottenuto abbiamo mantenuto gli impegni presi voi no da quel momento non si è più parlato il PD
Da noi la signora Thatcher
Ho abusato per la vostra presenza però per stuzzicare vien voglia per vedere una mostra che merita senz'altro di essere di essere vista ma con pazienza con grande pazienza da
Qui
Sotto grazie per la vostra attenzione il buon proseguimento a vederci
Che ci sono delle domande che volete rivolgere ai conferenzieri
Angelo
Andriola
Ma
Devo posso aggiungere una cosa rapidissima che avrei
Ma volevo far partire la signora Andreotti a proposito delle sue battute ne ha detta una che
Molto eloquente sul suo Andreotti io sono postumo di investire
Voi la troverete in questa in questa mostra e voglio però per aiutarvi a capire anche poi tutte le vignette ma poi l'uomo Andreotti
Oggi io sono andato a curiosare rievocare un po'di cose mi sono visto persino una puntata di biberon con Pippo Franco dove dove c'ero pure quando nel mille novecentottantotto
Andreotti venne ospite fu ospite di Pippo Franco insieme a Oreste Lionello
Una cosa straordinaria ma soprattutto ho ritrovato
Proprio non ci pensavo neanche lontanamente un articolo che ha scritto Paolo Guzzanti
Il giorno dopo la bocciatura
Paolo Guzzanti non vi so descrivere l'articolo ma
Dati Andreotti e dell'ironia e del senso dello spirito che aveva Andreotti cui rivolgo al vignettista anche questo una definizione molto particolare perché
Da definisce Andreotti con uno spirito britannico
Il modo con il quale lui ha sempre se esse
Lo dico serena ma insomma chi tra di noi lo conosceva frequentato se andiamo a vedere
C'era sì messa romanità di cui due era orgogliosissimo ma questo suo approccio tutte le vicende a qualunque battuta specie a quote qualunque cosa che gli questa sua calma
Che è tipicamente britannica rifletteteci vedendo la mossa
Bene quindi non rimane che chiudere i lavori grazie sperando di non avervi annoiato
Buona serata