"La TV che verrà" presentazione del libro di Antonio Marano (Seam)

Buongiorno a tutti
Sono Carlo Sartori direttore delle Relazioni Esterne internazionale della RAI e porgo a tutti i relatori alle personalità presenti al pubblico il mio più cordiale saluto
Vi presento brevemente
I relatori così per capire anche che sono molti e quindi prego prego tutti di tenere io direi nei cinque minuti ciascun intervento in modo che poi magari ci sia anche un piccolo spazio per un per un dibattito comincerà a mia destra Claudio Volpi ordinario di Pedagogia la Terza Università di Roma e che il curatore della collana i nostri in cui appare il libro di Marano
Maria Lina Marcucci
Imprenditrice televisiva ben nota
Claudio Angelini direttore del GR Rai Francesco Chirichigno amministratore delegato della Telecom Italia mia sinistra mio consigliere d'amministrazione consiglia consigliere d'amministrazione della RAI Mauro Miccio dopodiché Carlo Momigliano vicedirettore generale di Publitalia
E Piero passi che che qui in rappresentanza della di essendo dei il delle tribù locali e al all'estrema sinistra del tavolo ma per una pura
Per carità logistica Antonio Marano autore del libro ovviamente in sala lo stavo nominare ma abbiamo qui l'onorevole Maroni abbiamo Gigi Locatelli
Direttore di rete abbiamo tante altre personalità che adesso non dove non l'ho visto c'è anche Francesco Storace insomma tante altre personalità anche del mondo dello spettacolo visto insomma mi sembra che il il libro di Antonio Marano abbia effettivamente qui radunato un notevole interesse io avrei voluto anch'io
Da persona che si occupa da molti anni di questi problemi ribadire la mia madre essendo e il parterre molto nutrito
Preferisco passare la parola agli altri non senza aver detto solo per pochi secondi una considerazione cioè mi sembra che questo libro sia particolarmente innovativo almeno da due punti di vista
In Italia fin quando si è parlato delle peraltro insopprimibili esigenze
Di ancora vento anche territoriale della televisione lo si è sempre fatto ahimè con deliranti ipotesi di un artigianato televisivo
Che non è mai esistito e che certamente non può esistere più nel mercato globale della comunicazione
Il pregio del libro di Marano è proprio quello di ancorare queste imprescindibili insopprimibili esigenze appunto del territorio con una visione ecco il secondo punto molto importante del libro con una visione prospettica
Verso tutte le nuove grandi tecnologie della comunicazione e in particolare della televisione
Quindi dobbiamo salutarlo proprio come un un primo serio strategico e sistematico tentativo
Di porre dei paletti ecco a a questo campo della televisione che non può certamente tornare indietro verso l'artigianato televisivo e che deve essere più che mai industria nel rispetto comunque degli equilibri
Socio culturali che in Italia il Paese punto deve delle venti regioni delle cento città eccetera che in Italia sono particolarmente sentiti e fondamentali devo dire anche proprio mi fermo qui
Che la io che mi dedico appunto da da molti anni a questi studi comparativi anche dei sistemi televisivi che il libro di Marano e anche prezioso proprio per questo
Giro d'orizzonte che fa nei punti chiave dei sistemi televisivi maturi quello americano e alcuni europei esaminati a a o appunto sotto questa doppia duplice chiave
Della ancora mento al territorio e delle nuove prospettive tecnologiche
Detto questo e quindi salutato questo libro con
Io credo appunto con punta verso l'illustrazione delle caratteristiche principali che merita io comincerei la serie dell'intervento pregherei il professor Volpi
In primissima istanza di dirci però veramente allora questo ne due minuti in due minuti no in due minuti pregherei di dirci e il senso della collana i nostri
In cui ha ospitato il libro di Marano poi invece professor Volpi età dopo parlerà due minuti per dirci la colla parlarsi tra collare rosso
Allora innanzitutto buongiorno a tutti sono felice di rompere il ghiaccio dimostrando che il nostro microfono funziona da questa parte qua
Due minuti due minuti e mezzo per i rostri cos'erano i rostri nella cultura classica erano i luoghi in cui gli uomini del potere oratori Consoli proconsole imperatori o aspiranti tali
Esponevano alla gente come si dice oggi ai cittadini come si diceva ieri qual erano i palinsesti copioni le proposte per governare la polis per governare la città di Roma e tutto quello che c'era intorno
Ovviamente la comunicazione allora era prevalentemente orale poi divenne scritta adesso viviamo in un regime di tempo televisivo sul quale però tornerò nel secondo momento del mio intervento
Quindi i nostri sono una sorta di passerella ideale che segnano la continuità della nostra storia nella diversità delle tecnologie che comunicano agli altri anche a noi stessi pensieri sentimenti proposte
Emozioni e cose di questo genere quindi una passerella quando ne abbiamo pensato a questa collana abbiamo cercato un titolo che segnasse la continuità col passato senza rinnegare la specificità del futuro
I nostri del passato erano una passerella fisica Heroes del presente e del futuro i rostri soprattutto la comunicazione multimediale televisiva sono realtà virtuali piattaforme che affondano nell'archetipo collettivo nell'inconscio collettivo
Ma che vanno oltre saremo in condizione di utilizzare questi nostri questo i nuovi rostri come comunicazione multimediale per poter dare un senso alla nostra esistenza
Questo era il senso della collana il senso del titolo che ovviamente ha come protagonisti gli operatori politici cioè tutti coloro che al di là della posizione teorica spirituale morale o scientifica hanno in prima persona responsabilità di potere
Noi quindi siamo lieti di ricominciare questa collana con l'onorevole Marano che parla appunto della tv che verrà e un'ultima questione perché questa collane affidata un pedagogista e non un politologo
Questa è nella tradizione culturale delle due discipline dalla Repubblica di Platone in poi politologi e pedagogia sono andate insieme
Una teoria del consenso non può prescindere da una teoria della formazione esistono quindi molte collane di politologi e che si occupano prevalentemente degli aspetti strutturali processuali
Del settore questa è l'unica collane italiana è una delle pochissime collane europee che invece tratta la politica o la politologi in chiave formativa i che sta il motivo per cui è stato affidato ad un pedagogista finite due minuti e mezzo ringrazio benissimo molto molto bene
Allora io adesso inizierei il dibattito sul libro di Antonio Marano
Pregando il amministratore delegato della Telecom Italia di parlarci direi a ognuno darei cinque minuti
No per questo primo giro poi vediamo
E poi vediamo se c'è spazio per il dibattito per un altro giro dovrebbe cercherò di stare nei cinque minuti delle il presidente mi ha assegnato ma desidero prima di tutto fare alcune considerazioni io riconosco al libro scritto dal onorevole Marano
Alcuni obiettivi fondamentali che mi sembrano estremamente importante
Innanzitutto apprezzo lo sforzo di far luce nel chiaroscuro normativo viviamo veramente in un periodo dove le norme sono abbastanza contraddittorio e quindi questa necessità che da questo libro nasce di far luce nelle norme è un primo mio apprezzamento
Quello di mettere ordine poi nell'attuale situazioni di incertezza non possiamo in un Paese come il nostro
Dove spesso parliamo di disoccupazione o parliamo di impossibilità di produrre reddito non mettere ordine in questo settore che ottanta andare al sistema Paese
E de l'altro elemento sempre che tra aspira si respira leggendo il libro è quello di recuperare il valore della norma e la preminenza
Del dato giuridico sullo spontaneismo e sulla logica del fatto compiuto
Ora credo che alle soglie degli anni Duemila
Negli anni dell'info colluso e quindi del abbinamento fra il mondo delle telecomunicazioni informatica e broadcasting
Bisogna tutti quanti sia coloro che producono sia coloro che si servono avere chiari che questo ormai una strada tracciata dalla quale non possiamo in alcun modo non tener conto affinché tutti si possano costituire dei veri business e parlo di Brindisi in essere del dei broadcaster degli editori dei produttori di apparati di componentistica dell'elettronica di consumo
Del software e dell'hardware rendendo quindi possibile veramente un nuovo tipo di benessere un nuovo tipo di utilizzazione dell'informazione
A Telecom ma io credo che si possono attribuire due meriti almeno un merito è quello di aver anticipato in qualche modo le regole del gioco sollevato da più tempo che occorre definire delle regole del gioco perché il Paese Italia possa progredire
Ed una piena consapevolezza che dei grandi mutamenti in atto
Ci deve essere una serie di proposte e di iniziative innovative noi vi è poi una critica ma semmai nel dibattito successivo sull'outsourcing che Telecom voleva fare RAI
Dico il concetto molto vario in mente bisogna leggerlo in una chiave ben chiara ben precisa
Telecom si è attrezzata ormai da più anni
Nell'essere il consulente delle aziende nel poter fornire alle aziende il servizio al minor costo quindi l'outsourcing che Rai e Telecom a suo tempo avevano approcciato che poi temporaneamente praticamente questo fatto
S'non è stato più sviluppato riguardava proprio il poter fornire RAI uno sul set di carattere tecnologico e quindi non era un fatto di ingrandimento del potere di Telecom
Naturalmente la mia azienda guarda con grande attenzione alla problematica
Della multimedialità
E qui vi vorrei soltanto raccontare molto brevemente quello che noi stiamo facendo
Noi
Innanzitutto una considerazione i paesi Italia non è più indietro degli altri paesi spesso si parla che gli altri Paesi sono più avanti su questo settore ma non credo assolutamente ci sono tanti tentativi di portare avanti questa problematica del microcosmo ma ancora nulla è stato effettivamente concretizzato perché questi tentativi possono effettivamente a trovare un o realizzazione effettiva occorrono perché più parti siano d'accordo su questo fatto
Allora che cosa stiamo facendo
Noi abbiamo iniziato una sperimentazione di multimedialità mediante il segnale compresso ma stiamo già passando in maniera anche concrete a cablare il Paese Italia
Noi riteniamo che con la fine del mille novecentonovantasei investendo non meno di due mila ottocento miliardi si possono passare ben un milione duecento mila case riteniamo quindi di poter passare ma su questo aprirò poi una parentesi
Ben dieci milioni di case entro l'anno due mila e terminare la cablatura del Paese Italia entro gli anni due mila otto
Che sarebbe effettivamente un risultato di estrema rilevanza però Telecom sì
E attribuita a questa responsabilità di essere la prima addì iniziare questo fatto
Ma non può da sola naturalmente effettuare questo business quindi noi abbiamo creato anche un'azienda che si chiama Stream
Ma ci auguriamo che di Stream ne possono nascere tante perché non abbiamo nessun tipo di interesse affinché che il tutto venga limitato alle nostre società del gruppo noi abbiamo interesse che possono nascere altre società affinché nella fantasia che è una tipica caratteristica dell'italiano ma anche degli altri Paesi che stanno facendo ricerche di mercato si possa dare al cittadino tutto e quanto questo tipo di larga banda consente e permette
Noi la ringraziamo molto innanzitutto per le cose interessanti che ci ha detto
Anche questa tempistica piuttosto interessante che ci ha fornito
Queste considerazioni anche il fatto che l'Italia non è poi così arretrata come a volte si lascia intendere e la ringraziamo poi per essere stato nei cinque minuti quindi vediamo poi se è necessario anche un altro intervento chiede lei a Mauro Miccio consigliere d'amministrazione della RAI di intervenire al divario trapasso si
Diciamo che mi rimane evidentemente un aspetto da trattare che dopo dottor Chirichigno non riguarda ovviamente le tecnologie
E credo che anche in questo caso per la prima volta da quando mi capita di frequentare per dovere e per piacere persone che si occupano di politica sull'informazione per le prima volta leggo un qualche cosa che organicamente affronta il problema del sistema radiotelevisivo nazionale in maniera non soltanto limitata ad alcuni aspetti come purtroppo è stato finora da parte nelle leggi presentate da parte anche dei dibattiti ufficiali ufficiosi che sono stati sull'argomento
Perché lo affronta in maniera organica perché prima di tutto a Rita giustamente un grande ruolo alle Autonomie locali e mi riferisco in particolare a alla storia e alla tradizione la grande patrimonio delle emittenti locali che sono state assolutamente la parte fondamentale per la chiusura alla fine di quello che era il monopolio televisivo nel nostro Paese
E questo secondo me è un patrimonio che molte volte viene dimenticato e credo lo posso dire anche da ex amministratore di un'emittente locale
Credo che invece vada non solo valorizzato ma aiutato probabilmente creando dei presupposti in questo senso anche da parte gli enti come la RAI per favorirne lo sviluppo e soprattutto aiutare a consolidarne l'esistenza da parte delle emittenti poi sentiremo il presidente
Credo che ci voglia anche uno sforzo di tipo manageriale organizzativo proprio per chiudere una parentesi artigianale come diceva all'inizio Sartori e passare invece una fase più industriale
Per esempio cercando finalmente di trovare degli accordi magari di area di area geografica per esempio potrebbe essere interessante delle aree Nielsen centro nord sud nel modo che ci sia anche un turista pubblicitario la possibilità di individuare anche Offerte pacchetti o pubblicità mirate tutto questo ripeto per il cercare di mantenere questo grandissimo patrimonio sul quale del quale non si può
Fare a meno
Seconda novità e quella che in qualche modo ricordava il dottor Chirichigno cioè l'attenzione al problema tecnologico che in questi giorni comincia finalmente ad emergere dal dibattito anche politico sull'assetto televisivo
E non posso ovviamente intervenire perché chi si era parlato prima di me l'esperto tecnico del settore posso dire soltanto visto che è stato accennato al problema riguardante l'outsourcing RAI
Per quello che il la possibile collaborazione col Telecom o meglio ancora come nata ipotizzata nella nel nel piano editoriale Conor sorse nel piano gestionale con l'outsourcing quella la possibilità di collaborare al gruppo STET
Che sostanzialmente nasceva da una banale considerazione
Il sistema
Degni di ponti della RAI è un sistema che ormai da molti anni regge egregiamente il mercato di fronte alle nuove tecnologie quindi all'uso del satellite del cavo i dati che ci ha fornito adesso amministratori delle come nessuno piuttosto significativi diventerà uno dei sistemi trasferimento del segnale e quindi questo vuol dire che bisognerà fare uno sforzo di adeguamento tecnologico estremamente significativo
Non so se e qui il dubbio che per il quale si era anche messe in campo questi polli si ripeto si parlava di ipotesi se convenga alla RAI
Perché mantenga questo ruolo primario all'interno del sistema nazionale ed internazionale
Investire nelle risorse Mutu le sue risorse nelle tecnologie sulle quali c'è necessità di un forte investimento
Io credo di poter dire che siamo intorno ai quattro cinquecento miliardi per ammodernare la rete il trasferimento etere
Oppure se non convenga concentrare lo sforzo sui prodotti e qui vengo ovviamente alla parte che mi riguarda che è stato nel libro di Marano opportunamente ricordate citata
In questo sistema diciamo in grande evoluzione sul quale tra breve avremo un'offerta di prodotto televisivo estremamente significativa che viene buona parte purtroppo dall'estero e loro lo potremmo constatare con grande facilita già adesso dove c'è il satellite e chi ha la parabola ma ancora più facilmente nei prossimi mesi nel prossimo anno con il lancio
Gli ultimi due satelliti l'ultimo nerastre l'ultimo via ho pensato che consentiranno una grande offerta di buche televisivi noi dovremmo chiaramente non lottare un fatto che finora è stato completamente dimenticato che nel nostro Paese manca l'offerta di prodotti audiovisivo nazionale
è inutile che vi racconti problemi che ha avuto e al cinema italiano cito solo nell'ultimo anno sono stati prodotti sono vanta tre film che è il minimo storico del nostro Paese
Non vi racconto i problemi che ci sono per fare ripartire la fiction sul quale grazie anche purtroppo alle difficoltà finanziarie che aveva avuto RAI Fininvest negli anni passati
Si era ridotta notevolmente fino arrivare anche lì a un'offerta estremamente bassa termini di produzione
Rispetto agli anni precedenti
Di fronte a questa situazione credo che la squalo un questa l'assetto definitivo il ruolo primario di attore principale di questa scenario televisivo che c'è che avremo e chi fra l'avvolge per questo ruolo solo chi avrà prodotto in magazzino
Quindi a mio avviso tutto quello che deve essere lo sforzo la concentrazione di un'azienda come la RAI non potrà che essere fortemente indirizzato a questo discorso perché non dimentichiamoci che quando poi tra un mese Senesi tra un anno due anni avremo una serie di opzioni
Qualificate professionali che arriveranno da non dimentichiamo che ci sono grossi produttori europei che hanno magazzino quantità quantità di prodotti voglio ricordare glielo ricordo la grande preponderanza di prodotto culturale americano nel nostro Paese novanta per cento delle dei film che circola l'Italia il l'ottanta per cento dei prodotti televisivi un pochino di più infinite sono per RAI sostanzialmente quindi una grande preponderanza di cultura diciamo extra europea
Americane in particolare nord particolare sud anche in parte le telenovelas e quant'altro
Credo che questo ci debba far riflettere per capire quale la grande emergenza
Nell'assetto televisivo nazionale che ripeto nel libro di Marano trovato ma che non ritrovo nel dibattito esterno e interno del sistema politico italiano è quello proprio di ritrovare insieme
E di trovare insieme uno sforzo vero per rilanciare la produzione audiovisiva nazionale
Perché secondo me e lo prova anche il esempio banale che le stesse maggiore americane che certamente non mancherà di prodotti vengono in Europa e acquistano prodotti europei
Meggiorato ha comprato prodotti in Inghilterra hanno comprato prodotti in Spagna ci sono trattative anche in Italia per l'acquisizione di prodotti questo significa che cosa che chi ha prodotto cerca di aumentarne la quantità amica perché comunque sa che alla fine qualunque sia l'assetto generale vincente armi di cultura quindi vincere la battaglia finale quella vera quella della libertà culturale
Attraverso la presenza la forza la quantità del prodotto che riesce a trasmettere qualunque sia il mezzo che questo detto questo produttore questa struttura riuscirà a utilizzare sia esso metri sesto Cable cesso
Eterea
Quanto cosa può fare che la RAI la RAI in questo senso ha cercato soprattutto nell'ultimo anno di riaprire un po'il discorso riguardo alla produzione audiovisiva cominciando con il novantacinque
Aumentando anche qual è lo sforzo finanziario ed economico per fare più produzione i tempi sono lenti voi sapete che per fare una fiction ci vuole un anno comprare un film si fa prima
Certamente se fine son già prodotti la quantità come dicevo di prodotto nazionale purtroppo è tale che non consente di avere immediatamente i risultati che vorremmo proprio per questo sforzo culturale
Però secondo me va fatto qualcosa perché non è possibile arrivare ai nuovi assetti televisivi qualunque essi siano
Con una situazione culturale del prodotto nazionale assolutamente deficitaria come quella attuale senza uno sforzo che non può che essere a mio avviso anche di tipo legislativo per cercare di venire incontro a questa che è un'emergenza ma un'emergenza di tutti perché come dicevo
Molto più forte potente e l'effetto di una produzione audiovisiva di quanto non sia qualunque altro prodotto editoriale quanto ci possa fare ulteriore ecco io sto approfitto del e l'amico Marano qua presente di altri autorevoli esponenti del Parlamento per dire una cosa per esempio
Si potrebbe approvando il famoso decreto salva RAI che forse qualcuno di voi ricorderà ancora esistente non approvato l'ottava o nona edizione come un libro complesse nel sostanzialmente questo decreto che prevede il ripianamento di una perdita di gestione degli anni precedenti potrebbe essere utilmente o parzialmente modificato mettendo nel decreto una clausola che ci aiuti a investire quanto riusciremo a risparmiare qualora si convertisse in capitale
Questi questi soldi in produzione audiovisiva nazionale
Non sono pochissime non sono pochissime risorse perché se io ragionavano sul fatto che suo gli oneri finanziari sono trenta miliardi l'anno se ragioniamo che era nostra intenzione restituire questi soldi passiamo a duecentotrenta miliardi nel novantasei
E a centocinquanta centosessanta miliardi nel novantasette che aggiunte o l'altura esposto che era stato pianificato comincia a essere una cifra significativa per quanto riguarda anche nel lo scorso si può fare in questa direzione però ripeto
Qualcosa va fatto e se non riusciamo a farlo in tempi rapidi probabilmente avremmo un etere
Diviso equamente secondo io dei desideri del del parlamento nazionale ma al proprio rischieremmo di non avere prodotti da mandare in queste vere che mi sembra una cosa molto più pericolosa molto più grave proprio per la libertà culturale che noi tutti
E credo e qui anche Antonio lo lo ha scritto chiaramente siamo obbligati oltre che doverosamente ma anche come nostro diritto a cercare e a cercare con tutta la forza che possiamo mettere su questo grazie
Ecco grazie Mauro Miccio che tra l'altro punto a nella conclusione del suo intervento lanciato messaggio che certamente tutti noi credo i colleghi giornalisti abbiano perfettamente recepito anche la sua importanza in tale mi pare che il dibattito intanto si stia già stia già come dire delineando i contorni abbiamo avuto dire una parte che si è dedicata più allora ma hardware alle infrastrutture e poi nell'intervento di Miccio è venuto fuori anche l'importanza in questa rivoluzione
Tecnologica multimediale l'importanza del software cioè l'importanza di quello che si mette dentro
Ai a alle alle nuove meraviglie tecnologiche è del resto appunto come diceva Miccio ci sono operatori internazionali prontissimi a mettere dentro tante cose anche dirette al mercato italiano ecco io credo che sia giunto il momento di sentire appunto così come abbiamo sentito pensiero Reise del pensiero del diciamo Fininvest era rappresentato qui da Carlo Momigliano vice direttore generale di Publitalia Carlotti passo questo pesante
Va be'dunque allora io dirò
Quello che non condivido del libro di Marano per due motivi il primo è perché sicuramente più utile più che i complimenti sentire le critiche il secondo motivo
E che dato che si sta più attenti a chi dice che cosa che non a che cosa dice
Se per caso mi azzardarsi a dire che sono d'accordo con Marano per il povero Marano sarebbe l'equivalente dell'abbraccio della morte perché sentire che la Fininvest raccordo con un autorevole rappresentante la lega pericoloso per il rappresentante della lega dunque illustrerò nei cinque minuti i cinque i quattro punti su cui o delle forti perplessità però punta una questione di stile
è una questione di stile nel libro di Marano c'è una leggenda che è utile per chiunque presenti delle proposte innovative è utile rispetto al punto it dello stile non sarebbe affatto necessaria
Ed è la partenza che dice che la legge Mammì va cambiata perché ha ingessato il mercato dico che non è necessaria non è necessario mentire per non dico non è tutta una menzogna così tra ripetuta così spesso che diventa uno Pigno comuniste
Ma dico non è necessario si possono migliorare le cose anche senza partire dalle analisi d'analisi false qui non o il tempo in cinque minuti lo strano vi dico perché ritengo infondata
La tesi che la legge Mammì abbia ingessato il mercato la legge Mammì a profondamente modificato il mercato il mercato era un mercato duopolistico prima della legge Mammì e questo Marano loro descrive in maniera molto chiara
La legge Mammì ha reso questo duopolio imperfetto naturalmente che c'erano altri soggetti che era un dopo lo falsamente competitivo
Non c'era competizione c'erano due soggetti che non si facevano concorrenza né sul prodotto editoriale perché per motivi di legge
Alcuni potevano competere sulla vera televisione dalle armi USA alle produzioni e altri invece erano leader c'era il leader di un tipo di prodotto le armi USA il leader nel tipo di prodotto acquisto dunque non c'era competizione editoriale non c'era competizione sul mercato pubblicitario
Perché un soggetto oltre una serie di vincoli che non sto a ricordare ma estremamente e limitativi aveva anche un tetto monetario bene la legge Mammì ha trasformato un duopolio falsamente competitivo
In un popolo fortemente competitivo
E in tutti lì mercati in cui i due soggetti più forti cominciano a farsi sul serio la guerra
Bene questo rende la vita ancora più difficile per gli altri soggetti questo non vuol dire che le cose siano migliorate
Questo vuol dire che però non è necessario per spiegare tutte le cose né utili che vengono proposte capovolgere la realtà dei fatti
Il secondo punto è qui purtroppo mi spiace per mano devo dire sono d'accordo colui su un punto cruciale cioè l'approccio la funzione e dei diversi soggetti la sia il testo sia la proposta di legge di Orsenigo che viene illustrata dal teste mano Opera Teatro riprendendolo anzi devo dire approfondendo rispetto ad altri altri esempi come per esempio la legge tedesca non a caso uno stato federale per l'appunto opera una netta distinzione che non c'è nella legge Mammì
Tra la funzione del servizio pubblico la funzione dei il della presenza la funzione dei privati in questo progetto ci sono le due funzioni sono nettamente
Distinte e questo è sicuramente un un enorme un enorme passo avanti che per così dire capovolge tanto per dare una piccola nota polemica capovolge l'approccio seguito da chi ha scelto la strada referendaria invece parte a modificare il sistema senza tener conto del servizio pubblico cioè modificando solamente uno dei due la struttura di uno dei due grandi competitori
Analisi le funzioni diverse il terzo punto era l'impostazione che è coerente con il riconoscimento delle funzioni diverse impostazione che viene data al problema delle normative anti concentrazione questa impostazione lo dico avendo solo cinque minuti lo dico dal punto di vista banale in maniera sintetica
Sì basa su un principio liberale sicuramente qui c'è una cultura dietro questa impostazione l'analisi e le proposte che sicuramente fortemente liberale
E questa è la cultura liberale si basa sul principio della necessarietà e della proporzionalità cioè tutte le misure anti concentrazione
Hanno una chiara identificazione sono restrittive nei limiti che sono ritenuti strettamente necessari lo dico perché ci son due elementi fortemente innovativi
Il primo elemento è la definizioni qual è il mercato di riferimento quando si parla di tutela del pluralismo
E qui omogeneamente a quella che l'impostazione prete della DG quindici a a livello di Unione europea
Si riconosce che il mercato di riferimento il mercato dell'insieme dei mezzi di comunicazione quando si parla di pluralismo poi ci sono altre norme anticoncentrative che hanno altre funzioni ma da quel punto di vista viene indicato in maniera molto chiara qual è il mercato successivamente devo dire altri progetti legge hanno cominciato a spostarsi su questa linea ma questa è effettivamente una innovazione
Rispetto a Prato c'è questo Pradella necessarietà della proporzionalità però adesso in cauda venenum devo dire che questo che questa impostazione che assolutamente logica tant'è che giunge anche qui riprendendo innovazioni sono in altri paesi per esempio di nuovo nella Germania federale
La distinzione tra reti generaliste reti tematiche poi improvvisamente quasi come se l'autore si fosse spaventato di essersi spinto così avanti
Diciamo fa poi una marcia indietro che non ho tempo di illustrarmi ma che clamorosa cioè c'è proprio un salto logico prima si distinguono le reti e poi si dice comunque dunque non più di una rete non avete che sia tematiche ossia generaliste dunque non più di una rete e questo capisco che crea sicuramente una grossa
Una grossa base di consenso però ai profondamente incoerente con l'impostazione complessiva
Infine l'ultimo punto se non ho già superato tre intime lo risparmio eguagliato o superato chiedo scusa allora riservano dico solo una cosa sulla pubblicità anche l'impostazione sulla pubblicità un'impostazione che ha un riferimento puntuale la normativa comunitaria
E a questo riferimento puntuale però sempre sotto con un'impostazione regolarmente devo dire radicalmente
Liberale nell'interpretazione della normativo europea
E questo segmento della proposta di Orsenigo di Marano è sicuramente quello che si distacca di nuovo più radicalmente da tutte le altre proposte di legge però anche qui
Ci sono strane contraddizioni faccio un esempio viene vietata vietata in maniera con integrale senza eccezioni l'interruzione dei telegiornali solo per le reti nazionali
E qui e difficile veramente comprendere la coerenza tra un'impostazione radicalmente liberale una parte per l'unico tipo di produzione sicuramente che ha un'influenza direttore e vietata
L'unica forma di finanziamento per le televisioni commerciali per cui sarei lieto di capire queste contraddizioni interne del tutto
Grazie Momigliano credo che nel blocchetto di appunti nostro autore del si siano già alcuni punti non abbia che il qualche provocazione appunto è venuta nel salutare professor Santaniello garante dell'editoria della radio televisione che ci ha raggiunti
Direi di dare la parola allora volevo darla Maria Lina Marcucci ma si è assentata un attimo allora darei la parola a Piero Pasetti che presidente delle tv locali nell'ambito della FRT della federazione
Radio e televisioni
Io
Esatto
Credo che quello sia
Il giocatore
Riuscito Old dovere di giustificare prima di tutto l'assenza di Filippo Rebecchini presidente della FRT nel quale purtroppo all'elettore una bronchite
E mi ha passato il compito di rappresentare la federazione oltre al completo credo che mi abbia passato anche la sua bronchite sentire la voce per cui mi scuso sentono sarà quello che avrei desiderato
Ma io ringrazio molto il consigliere Miccio che e allora mi ha preceduto nella ringraziamenti Antonio Marano
Per la novità sembra strano doverlo sottolineare per la novità però essenziale che nel suo libro ed è quella di ricordare a tutti la storia del fenomeno radiotelevisivo privato in Italia la funzione del locale ma anche di dare una testimonianza di come questo locale poi lo si è dimenticato per strada e si continua a dimenticarlo per strada
Consigliere Miccio anche
Parlato di necessità di uscire
Dall'artigianato
Ha la forma di artigianato
E di arrivare a stipulare accordi tra locale io credo di aver capito e l'ente pubblico radiotelevisivo
Intanto io dico questo appare molto chiaramente dal libro di Antonio
Se il discorso alcune frange anche importante anche significative numericamente del locale è ancora bloccata all'artigianato a non credo che questo sia casuale
Credo che lo si debba soprattutto a chi anzi ha rifiutato di governare questo sistema
Chi ha preferito anzi governare questo sistema
Dedicando tutta la sua attenzione alla sua verve polemica la sua è sua la sua capacità propositiva alla dualismo nazionale il tempo credendo così di risolvere i suoi problemi
Gli sforzi che sono stati compiuti dall'emittenza locale questo aperta che per uscire da questa realtà sono notevole a mio avviso e purtroppo si dimenticano o si finge di dimenticarlo
Per esempio è il fenomeno di questi ultimi mesi quest'ultimo periodo la nascita di gruppi Station di notevole peso di notevole importanza che stanno cercando faticosissima mente di trovare spazio nel mercato pubblicitaria italiano aggregandosi aggregando per dare maggiore peso maggiore capacità di impatto alla grandezza del semestre
Tutto questo però avviene giova ricordarlo
In una situazione in cui si sono ritardati di quasi due anni il rilascio delle concessioni alle locali quindi creando una nuova zavorra al piede dell'emittenza locale e di cresce accrescendo le difficoltà di lancio di slancio dica di capacità operativa
Io ringrazio anche consigliere Miccio
Lo sto saccheggiando come vedete l'intervento ecco se la RAI per una ipotesi per Lanzi per la sottolineatura che necessita necessità rimarrà per gli accordi io ne sono convinto di questo solo ventuno da ora ma da da tempo
Ha dietro la molto molto in molti mesi per non dire anni però ecco io a questo punto credo che sia giusto anche uscire
Dalle enunciazioni fatte durante manifestazioni di questo tipo comunque manifestazioni pubbliche e tentare di arrivare ad una concretezza operativa
Per esempio io aspetto ancora che il presidente Moratti la presidente Moratti risponda alla richiesta di incontro che noi emittenti e selettivi abbiamo rivolto al momento del suo insediamento credo che questo sì è un problema se vogliamo stabilire rapporti poi tipo di ipotesi di accordo eccedo chiedo che sia necessario rompere lo schema
Della retorica e arrivare poi a conclusione molto prego
Così come è troppo facile parlare
Di artigianato o senza senza sfuggire alla realtà che blu che Marano sottolinea Nello al suo libro senza sfuggire alla realtà che in realtà perché si stanno concedendo sì di questi giorni settecentocinquanta concessione per l'emittenza locale
Nel due mila cinquanta concessione radiofonici io credo che sia difficile con questi numeri ipotizzare all'industria ad un'industria di sviluppo tecnologicamente preparate in grado di investire perché può raccogliere sulla sulla mercato pubblicitario
Ciò nonostante dicevo prima delle copie specie invece il cui che si stanno sette ci stanno tentando di farsi la chiude di arrivare di arrivare a conclusioni come dire più positive per l'evoluzione televisiva e radiotelevisiva italiana
Io temo vada avanti deve quasi per titoli considerando giustamente il tempo limitato che abbiamo a disposizione se non vogliamo bloccare qualunque tentativo di partito io temo che lo dicevo prima
Che la stessa realtà che si sta lo stesso stessa atmosfera che si sta respirando in questi mesi in questi anni
Possa debba Possa proiettarsi o qualcuno pensi di poterla proiettare nel futuro di quel futuro tecnologico di cui ha parlato il cui parla Marano nel libro di quale quale tutti noi ci stiamo rivolgendo
è che anche su questo ho l'impressione che bisogna come dire
Abbondare un po'di più d'informazione altrimenti rischiamo di parlare
Di cose che poi lasciò la lasciano cadere tutta una serie di vedi ipotesi possibile a realizzarsi così come si è fatto sempre in questo discorso o questo fenomeno radiotelevisivo elitario dal settantacinque a oggi
Basti dire uno voglio fornire un altro numero può non fornisco più che di colite settecentocinquanta concessione televisive locali duecentocinquanta si onorano Orsi oppure si ricorre tessile si giustificano col timbro di comunitaria
Fenomeno comunitarie di quella televisione che si sono impegnate a non affollare più del cinque per cento il loro il loro palinsesti badate in cambio di questo hanno tenuto una serie di deroghe
Dalla dalla legge la legge quattro due due dai ministri che si sono succedute al governo del settore
Bene dico soltanto che di questi duecentocinquanta comunitarie la maggior parte circa centocinquanta posti dei duecentosettanta si affollano nel quadrilatero Sicilia
Calabria Campania e Puglia
Non faccio altri commenti do soltanto un dato per considerare poi come sia possibile gestire gestire e governare questo problema dicevo che non vorrei che questa realtà
Che si è andata fotografando come più giustamente dice dice Marano si è trasformata da fotografie museo
Museo degli orrori vorrei dire per certi aspetti il museo non vorrei che si proiettasse anche sul futuro tecnologico italiana
Noi come federazione abbiamo presentato alla la commissione alla Commissione lavoro de lavori pubblici del Senato che ha condotto un'ampia indagine conoscitiva come molti di voi sanno abbiamo presentato alcune ipotesi
Questa ipotesi l'abbiamo ritrovate con nostra soddisfazione nella nota conclusiva dell'indagine conoscitiva è un'ipotesi che io voglio sintetizzare in una in una una frase molto breve cioè noi dobbiamo evitare signori che la città del futuro la città della tecnologia avanzata
Si trasformi come si sono trasformate le nostre regioni
Con l'affermazione del dualismo si trasforma in città o regioni colonizzata
Le città e le regioni devono essere protagoniste esse stesse con le loro realtà
Televisive operative devono essere da voi stessi stessa di questo fenomeno e alla dobbiamo avere il coraggio e mi auguro che la classe politica trovi finalmente questo coraggio dopo non aver trovato quello di governare il settore
E di avere la capacità anche di ordinare a qualcuno di chiudere se non aveva i requisiti per inesperti
Mi mi auguro dicevo che la classe politica abbia il coraggio di stabilire che chi gestisce le reti non può gestire service
I servizi devono essere la componente alla quale si arriva con la partecipazione delle realtà locali all'interno del fenomeno telematico del fenomeno tre formazioni perché se non è così
è inutile parlare poi dire televisione interattiva al sale la interattività alla s'intende come qualcosa che cade da molto lontano sulle comunità trascurando invece quelle che sono la realtà operative economicamente
Al rischio
Ma è anche economicamente coraggiose al punto tale da da per accettare la sfida del consigliere Miccio di arrivare accordi così come abbiamo accettato fino ad ora la sfida per fenomeno Fininvest ed evita di andare avanti insieme sul piano associativo sul piano federale perché riteniamo che in questo momento
Era il momento di difendere il privato nei confronti di tutte le altri aspetti di questo mercato grazie
Ringraziamo Piero Bassetti che ha portato al dibattito
Contributo anche fondamentale cioè il problema dell'emittenza locale italiana lire purtroppo noi studiosi
Non ci sta mai a sentire nessuno forse è bene non lo so ma certo io ricordo che quando cinque anni fa nel mio libro sulla televisione internazionale dicevo che c'era evidentemente qualche cosa che non andava nella situazione italiana se è vero che le emittenti terrestri del mondo sono circa sono meno di due mila cinquecento in settecentocinquanta sono in Italia evidentemente c'è qualcosa che non funziona
C'è qualcosa cioè che risposta un po'tutto l'asse del nostro Paese dal punto di vista dal punto di vista televisivo e questo desiderio di razionalizzare
L'emittenza locale è certamente fortemente connesso proprio ad una migliore rappresentazione delle istanze territoriali
A cui tiene giustamente per esempio Antonio Marano comunque l'importante è che i problemi vengano a galla diciamo ecco e certamente questo portato a galla da Pasetti è uno dei problemi di fondo quando pensiamo alla riforma vera
Non era a un make-up non ha un piccolo trucco estetico ma la riforma vera del sistema televisivo italiano
Maria Lina Marcucci che
Ne parlate prima si è assentata ad essa né
Da quando ha lasciato avellinese che sui fili che mi cercava continuamente dell'avvenuta corrente verbo verbale mobile mi scuso l'aria io vorrei riassumere e in qualche modo dare un pochino arriva di vivacità a quello che strappa richiama dibattito
Intorno a questo tavolo ho sentito il dottor Chirichigno essere positivo rispetta l'Italia e dire che l'Italia non è poi così arretrata come noi diciamo
E che in realtà entro il novantasei avremo un milione e duecento mila case collegate con il cavo entro il due mila almeno dieci milioni questa è senz'altro
Una grande notizia ma non fa dell'Italia comunque ancora oggi un Paese avanzato
Non è un Paese avanzato in termini tecnologici perché in realtà un milione duecento mila case saranno a malapena un numero sufficiente per creare un mercato alle televisioni a pagamento
Ma non saranno certamente sufficienti a creare un mercato alle televisioni commerciali alternativo alla distribuzione terrestre dieci milioni di case nel due mila ha vuol dire che ancora molto abbiamo ad aspettare
Per poter creare un'alternativa al sistema di distribuzione attuale quindi quello terrestre
Allora non siamo avanzati da un punto di vista tecnologico ma non lo siamo soprattutto da un punto di vista legislativo
L'Italia ancora oggi si trova in questa situazione bloccata di duopolio e mi sembra che tra par condicio e ipotesi di antitrust ancora non siamo arrivati a trovare una legge di sistema che permetta alla pluralismo di nascere
Si parla di impianti di impianti outsourcing sembra quasi della RAI che ci si ha pudore a parlare in tele comma della necessità che è evidente l'unica possibile chance in un sistema che ancora per molti anni dovrà a a vere come distribuzione la linea terrestre io credo che sia fondamentale al pluralismo la separazione immediata della proprietà dei sistemi distributivi da chi gestisce mittenti sono anni che lo dico
Finalmente sono felice che anche Pasetti abbia quindi le locali
Anziano venuti da questa parte perché solo così e creando un sistema di time-sharing c'è il tema un sistema alternativo a quello della brocca segno convenzionale delle ventiquattro ore su ventiquattro e quindi la gestione e di concessioni che sia anche a parziale quindi il come in Inghilterra come negli Stati Uniti una breakfast televisione Anna una televisione che gestisca gli spazi del week-end e così via noi potremo supplire a questa arretratezza tecnologica perché è vero che possiamo velocemente avanzare attraverso collegamenti telematici attraverso i sistemi satellite
Incontro all'Europa ma solo in teoria perché in pratica chi è a casa continuerà ancora per anni a poter ricevere solo solo ciò che attraversa l'antenna e attraverso gli impianti terrestri
Sarà in grado di ricevere quindi questa è una verità che dobbiamo avere chiara se abbiamo a cuore la possibilità per l'Italia di sviluppare anche quel settore che tanti posti di lavoro potrebbe creare che il settore della produzione come diceva Mauro Miccio perché l'Italia si è fermata anche su questo non sono d'accordo con Momigliano quando dice la legge Mammì
Ha finalmente creato un duopolio in competizione in vera competizione sul mercato forse lo era prima prima della legge Mammì RAI Fininvest e si sono fatti la guerra incredibile
E quindi anche una guerra creativa quindi anche nell'inventare formati quindi anche nel dare spazio a distributori e a case di produzioni indipendenti
Dopo la legge Mammì finalmente invece si è sancito quel benedetto duopolio il mercato è stato definitivamente spartito in due e finalmente si è potuto abbassare la guardia spendere un po'meno investire un po'meno in produzione e fermarci
Allora anche su questo io credo che una legge di sistema che protegga
Come in altri Paesi i distributori indipendenti che dia loro la possibilità di di diventare di nuovo
Fornitori soprattutto del servizio pubblico come in Inghilterra ma anche dei sistemi commerciali sia fondamentale a sviluppare creatività alternative a sviluppare posti di lavoro e forse anche da aiutarci a cominciare ad esportare
Qualche prodotto italiano di cui credo che l'Europa abbia bisogno
In tutto questo Marano io credo che Marano sia stato il primo politico in assoluto e tutti sapete che non sono certamente legata al suo partito il primo politico che ha studiato quando diventato sottosegretario naturalmente forse aveva il vantaggio rispetto ad altri di venire dal mondo delle private
è certo ma non basta perché spesso e volentieri anche chi viene da un determinato mondo nel momento in cui arriva al potere nel momento in cui si siede su quelle poltrone si dimentica da dove viene fa solo dei giochi di partito dei fatti politici
Marano ha studiato prima e ha continuato a studiare dopo e lo devo dire
Proprio con grande riconoscenza perché anche se non ha potuto portare a termine una serie di progetti che aveva iniziato si è dato molto da fare ascoltato tutti si è tolto dalla testa qualsiasi tipo di preconcetto e ha cercato di capire
E per quanto mi riguarda è la prima volta ma mi Vizzini Pagani i vari sottosegretari hanno fatto tutto per spartire lui ha fatto tutto per capire non è arrivato in fondo non dico di condividere tutto quanto abbia scritto nel libro
Secondo me ci sono ancora molte cose da approfondire però li voglia rendere atto e lo faccio pubblicamente con grande gioia
Che ha svolto nel breve tempo del suo mandato un ottimo lavoro e quindi vorrei vorrei che lo ringrazia stimo tutti perché se lo merita
C'è da un bel complimento
Nel suo studio
Allora dopo i complimenti ma ma in realtà nell'intervento di Maria Lina Marcucci ha messo classico dito sulla classica piaga di alcuni aspetti anche con un'interpretazione difforme rispetto a quella di Momigliano presento sulla funzione della legge Mammì nel nostro Paese e quindi c'è altra materia forse per poi le controdeduzioni di Antonio Marano ecco
I giornalisti di solito poi fanno un po'di come dire no di lavoro di raccordo e magari poi dicono anche la loro cosa che certamente farà Claudio Angelini direttore del giornale radio Price
Allora indubbiamente vero quello che diceva la Marcucci e cioè Marano ho studiato però non ha studiato la radio anzi l'ha trascurata
Diciamo che trascura per però un'incerta armi in una certa misura più in apparenza che che in realtà spiegherò perché comunque il sistema radiofonico dicono parole ancora più complicato di quello televisivo in Italia
Noi oltre a ai tre canali RAI abbiamo ben due mila private
Più o meno ufficiali
Ettari quattro mila clandestine o quasi quindi non non mi sto a parlare dell'occupazione di frequenze
E quindi del messaggio Rocco parte diciamo del cosmetico rivale comunque questo è un discorso che proprio mentre Marano affronterà nel suo prossimo libro c'è da dire che in un certo qual senso se si è occupato della radio perché siccome il suo modello suo punto di riferimento più importante poi la televisione tedesca beh in Germania televisione radio sono trattate allo stesso modo anzi
Diciamo che laddove si parla di radio si intende parlare anche di televisione
Quindi niente io volevo ricordare anche che Antonio Marano non è soltanto un politico che ha studiato ha studiato prima di diventare politico perché
Giornalista ed è direttore e amministratore unico di unanimità era per per friulani parente privata diciamo viaggio alla professionalità pre proporre alla mamma
Ah non so mica se se
Confalonieri va che propone un libro per proporre ecco un libro è una legge che cambino cerchino di cambiare il sistema radiotelevisivo italiano
Ecco io sono un aziendalista Rai quindi non voglio assolutamente dire se il libro il giusto alla tesi sostenuto da Marano siano giuste o meno però ricordo che quando fu ideato il TG tre quando fu ideata la Terza Rete
E ecco il TG tre terza rete devono nascere in un modo molto diverso da poco da da come poi nacquero etichette doveva essere un telegiornale regionale e basta
E non il terzo telegiornale nazionale della RAI e questa era l'intenzione dell'azienda poi successe qualcosa che non sto bella ricordare comunque prevalso il principio per cui
I telegiornali dovrà essere tre telegiornali nazionali anche se il tre pagare anche la sua parte locale diciamo pure una testata a me uno a te è una a un altro
E questo era un po'il criterio che ha illuminato diciamo le vicende del servizio pubblico di quello privato per anni diciamo tornando libro di Marano che il suo progetto federalista non nasce certo dalla sua faccia Fantasia non nasce certo dal nulla
Ha quali punti riferimento vari altri sistemi il sistema americano quello britannico quello spagnolo perché addirittura in tema di televisioni regionali quello spagnolo forse più avanzato del nostro ma soprattutto quello tedesco
E qui ricordo un recente convegno organizzato dalla stampa estera Roma sul tema etica e giornalismo in quel convegno fu ricordato che la radio diffusione tedesca
Non è in mano allo Stato
L'ordinamento e la libertà del settore della radiodiffusione vengono regolamentati e garantiti dalla legge lo Stato è responsabile della parte tecnica del settore delle Poste e Telecomunicazioni la legislazione per l'istituzione di enti radiofonici quasi intende anche televisivi
E invece competenza dei lender e qua entriamo diciamo nella
Tesi di fondo diciamo del libro di Marano perché
Marano proponendo una riforma del sistema della comunicazione propone direi anche un sacco
Una riforma del nostro sistema regionale i lender sono cosa ben diversa dalle nostre regioni e Marano lo ricorda in un capitolo del suo libro ricorda che i lender sono veri e propri Stati con sovranità originaria
E quindi con la una propria costituzione
E Autonomie organi istituzionali amministrativi ivi comprese le banche regionali non solo ma anche ecco fanno giurisdizione a parte
Quindi diciamo che il sistema televisivo e radiofonico in un certo senso proposto da Marano passa per una riforma diciamo anche amministrativa e politica delle nostre regione ecco io cerco di andare in fretta per chiudere entro i miei cinque minuti ammesso che non abbia già superati
Diciamo che per quanto riguarda l'osservazione fatta dal dottor Chirichigno sulla modernità del nostro sistema tecnologico certamente in parte è vero ma è anche vero che l'Italia si è mossa tardi
Ricorda Marano nel suo libro che dopo il fallimento poniamo i satelliti ecco di Olympus vitali ha avuto solo piccole opportunità fino a questo momento la speranza è riposta tutta nell'anno prossimo quando sarà lanciato otto foto Berti primus un nuovo satellite dove si collegherebbe ero le tre reti del servizio pubblico le sei reti private concessionarie le due tv nazionali appagamento e le tv alcune tv locali
Ma si è mossa poco l'Italia per i satelliti nulla ha fatto finora di che siamo almeno nel passato per il cavo
Eppure ecco negli Stati Uniti le tv via cavo hanno cinquantasette milioni di utenti in Germania più di tredici milioni in Francia cinque milioni e mezzo più o meno ecco perché siamo stati un po'così pigri
Sul piano tecnologico
Io credo che la colpa non sia certo della RAI la colpa e che la RAI lei è vittima di una certa lotta politica senza quartiere che dura forse chissà da quando è nato nacque lei ha e certamente dura da da dagli anni del dopoguerra
E la RAI proprio per questo motivo non ha potuto librarsi come avrebbe potuto nell'empireo di delle tv più sofisticate sul piano tecnologico nonostante la presenza di tanti dirigenti e tecnici e di primo piano
E l'importante è qualche adesso secondo me tanto per tirare le fila e che il confronto tra le forze politiche sulla RAI sull'emittenza pubblica sull'emittenza privata sia soltanto ecco un confronto e non uno scontro continuo
Un confronto e con il nome dei superiori interessi del Paese e non della vittoria di una fazione sull'altra anche perché poi
La televisione capricciosa e crea limiti ma distrugge altrettanto facilmente e chi pretende di
Guidare l'opinione pubblica attraverso la televisione spesso si sbaglia ne sa qualcosa per esempio Fanfani
Per la sua e sovraesposizione televisiva negli anni Sessanta tutto sommato diventò un personaggio più negativo che positivo agli occhi degli italiani ne sanno qualcosa tanti altri personaggi politici negli anni settanta e ottanta
Ricordo per concludere una frase di Orson verso odio la televisione dicevo Somers
La odio come le noccioline ma non riesco a smettere di mangiar noccioline sì solo che queste noccioline sgrana occhiate spesso sono gli stessi miti televisivi e prima di tutto i politici grazie
Grazie grazie a Claudio Angelini rami sembra che il dibattito abbia toccato numerosi argomenti Amar due Chirichigno software produzione Miccio
Aspetti istituzionali ma Missy ma mi nomadi Mammì ingessa ante ma mi non incessante Momigliano Marcucci
Emittenza locale il nodo dell'emittenza locale Pasetti radio e non solo radio Angelini sa mi pare che siano venuti fuori effettivamente ha seri problemi
Ora avevamo promesso al curatore della collana di Dalì però gli altri due minuti non di cinque gli altri due minuti per un suo giudizio sul libro e poi credo che tutti aspettino anche se Marano ha affidato alle duecento e più pagine del suo libro il suo pensiero tutti aspettino
Che cosa ci dice Antonio Marano quindi Volpi
Grazie
Grazie per il recupero presidente io devo dire la mia in questo caso come studioso di problemi della comunicazione non come curatore della collana
Avrà la tv che verrà onorevole Marano benissimo federalista non federalista tecnologicamente avanzato non tecnologicamente avanzata con garanzie di un certo tipo anziché di un altro tipo
Sono contento che il sì è arrivato il garante dottor Santaniello perché mi sembra che il problema della televisione negli come dire centoventi secondi che mi rimangono abbia anche un altro aspetto quello dei palinsesti
Sta parlando dei palinsesti perché noi finora abbiamo parlato di tecnologie abbiamo parlato di hardware abbiamo parlato di garanzia amministrative politiche
Però abbiamo dimenticato una frase celebre con la quale nasce l'incubo quelle siano della televisione e la fase di Marshall McLuhan
In epoca televisiva viviamo una società dell'effetto del mondo il significato invito a riflettere su questa frase
Da allora dal mille novecentocinquantasette in poi l'esplosione della televisione la minacciosa promessa della multimedialità ha eroso continuamente i significati cioè i concetti le idee la partecipazione e la capacità di controllo
E ha implementato gli affetti cioè l'emotività la memoria corto circuito la sentì mentalità l'abrasione apparente di valori tradizionali che rispuntano da un'altra parte mi sembra che uno dei problemi che noi dovremmo tenere in considerazione quello della violenza oggettiva che la televisione soprattutto la multimedialità del futuro comporta sulla capacità di formazione di mantenimento di controllo di un giudizio logico
Se noi riteniamo che la logica possa trasformarsi conseguentemente l'irruzione delle mozioni benissimo continuiamo con dibattiti interessantissimi sulla gestione tecnologica politica e amministrativa della televisione della multimedialità
Se invece noi abbiamo chiaro ma lo diceva anche il presidente Sartori quello che ne studiosi cerchiamo di dire qualche volta inascoltati
Che il problema il problema della recupero dei significati cioè il recupero delle concezioni individuali e collettive dei giudizi in termini politici economici e culturali allora uno dei punti che un prossimo libro
O dell'onorevole Marano di un altro esperto dovrà mettere a fuoco è proprio questo alla ricerca del significato perduto i miti televisivi hanno la memoria corta
I sondaggi di opinione sulla popolarità di questo o di quel politico sono capricciosi come tutte le mozioni ammesso che siano attendibili e allora
Visto che la revisione dello stato della Società comunque effetti educativi o effetti formativi o effetti di sì informativi chi si occuperà dei palinsesti cioè del recupero dei significati
Al di là della spettacolarizzazione della politica e dell'economia che rende oggettivamente lo spettacolo televisivo violento finite due minuti e mezzo ringrazio
è ovvio che i problemi posti dal professor Volpi richiederebbero altri venticinque dibattiti però certamente sono problemi sono problemi di che dobbiamo tenere presente anche se per esempio io non non faccio parte della schiera dei degli studiosi catastrofisti che vedono troppo come dire deteriore la la cultura televisiva ma questo ci porterebbe lontano e lontano anche dal dal libro di Antonio Marano che si colloca appunto in una e in una sorta di visione in prospettiva e sistematica del miglior sistema televisivo possibile diciamo così ecco all'interno cioè di una logica riformatrice e non ad e non ne voglio dire rivoluzionaria nei confronti della televisione del suo annullamento della sua celebrazione
è un come dire ho un'idea sanamente riformatrice che esprime una forte convinzione dell'autore quella cioè che la televisione debba essere ancorata alla territorialità e del resto nei primi in alcuni dei principali paesi come Marano ci indica lo è
All'interno però di un quadro Candy che non può e non deve essere come abbiamo detto sin dall'inizio artigianale ma fortemente industriale
Ecco Antonio dopo questo giro d'orizzonte che ci hanno dato molto vasto e molto significativo i nostri relatori noi vorremmo che tu tra essi le tue conclusioni
Prima di tutto io ringrazio tutti i partecipanti che sono stati via provvede a sentire mai Semioli d'occhio leggerò perché non pensavo di aver detto così così interessanti del francamente quando lo scritto
Va be'diciamo che lì dove è nato dopo io ho cominciato a più che altro pensare aspetto legislativo prima ancora che diventassi parlamentare
E proprio per togliere ogni equivoco questo progetto di legge l'ho portato a termine quando al governo quindi alleato diciamo con forza Italia quindi non c'era nessuna volontà
Negativo nei suoi confronti tale su alcuni passaggi che giustamente Carlo nato a verificare
E il libro è stato costruito sul progetto legislativo cioè era per far capire a me stesso ma anche a chi voleva inserirsi in questo sistema come si arrivato questo progetto globale
E quindi arrivare a una situazione di confronto tra quello che c'era in Italia quello che c'è nei paesi europei e il perché
Noi eravamo arrivati a un progetto di legge di questo quindi era un una volontà
In parte storica ma più che altro parlanti
Io non posso dire che ringraziare interventi di chi mi ha preceduto Chirichigno ha dato una una data importantissima per molti forse può essere così passata superficiale ma quando dice nel due mila e avremo dieci milioni di case
Collegate e avremmo invece cablato nel due mila otto tutto il Paese
Vuol dire tutto ma vuol dire anche che abbiamo perso vent'anni vuol dire anche che gli altri ci sono già arrivati prima ma non tanto tipo Germani dove abbiamo cinquanta per cento che ha già cablato tipo in Francia dove siamo questa situazione ma l'importante io gliene do atto
Dottore e che lei ha intuito l'importanza e che ne sono certo riuscirà in questi termini a portare il Paese un'Europa
Perché dico l'Europa perché noi faremo una cosa dentro
Nel novanta
Sei nel novantotto la liberalizzazione del servizio
E quindi dovremo automaticamente essere in grado di S. concorrenziali con quelli che sono le visioni europee e quindi dobbiamo fare in modo di avere una visione globale delle delle infrastrutture e quindi è importante che ci sia il capo
Perché e grasse cari che potremo poi operare su un nuovo tipo di comunicazione che la tv tematica
Io non voglio inserirmi nell'aspetto del palinsesto ma
Per dare ragione a Momigliano e dire che due sono gli articoli entità su cui si dovrebbe lavorare solo due per distinzione hardware software e lisce
Gli ascolti perché gli ascolti sono legati l'aspetto economico serio esatte al costo contatto e quindi l'audito perché dice di fatto gli spostamenti economici non è più l'importanza e quindi anche il numero di reti ma è tutto legato Alice
A quanti terribile quanti ascoltatori un vetro una o quelle reti perché può darsi che ONU uno con una sola rete sia in grado di farlo steso il sessanta per cento di share che fanno invece gli altri con tre o quattro
Questo vuol dire che il problema va visto d'un modo diversificato non tanto soltanto
Su quello che ho progettato della numero delle reti o dell'Antitrust sulle risorse globale del venti per cento e parlo giustamente di risorse perché Momigliano ha fatto notare non parlo di pubblicità
Perché le risorse sono anche dalla vendita dei quotidiani
Sono dalla
Dall'affitto di decodifica storica è fatto di quindi dal sistema del canale
Ho parlato soprattutto di un altro aspetto che me interessava molto di quelli satelliti
Oggi dovrebbero lanciare finalmente Ohtsubo al PLUS quindi avere la possibilità di avere un satellite su cui trasmette con oltre o d'otto dodici canali in lingua italiana in tutta Europa
Perché questo è importante perché ritengo che
Vada vista su due fronti uno che quello culturale di portare quindi la cultura nazionale in Europa secondo di diventare concorrenziali e quelle che sono le grandi strutture europea
La volontà politica che c'è in questo progetto di legge non è quello di ridurre il valore economico faccio l'esempio della Fininvest come gruppo imprenditoriale Manzi
C'è quello di renderlo concorrenziale ai gruppi europea stranieri ma per fare questo deve diventare multimediale deve diventare una forza di sinergia con le altre strutture non può essere soltanto legata l'aspetto da tesorino qui non parliamo di opzione zero tutti parlarono allora della Mammì come di una grande scoperta perché dice chi ha l'ateniese non può avere i giornali
Fu una sola una spartizione tra le grandi lobby di chi aveva i giornali io mi voglio telegiornali che altri giudici telegiornali la televisione ma questa fu la rovina di fatto della sinergia e quindi dello sviluppo di quei segmenti
Il piccolo medie industrie che esiste una questi due blocchi questo la verità di fondo quando io parlo di ingessamento
Per la televisione lo parlo non da un punto di vista qualitativo
Quindi di palinsesto mano pardon buddista tecnologico poi che con la Mammì si è continuati a pensare che l'unico utilizzo per trasmettere forse letta e questo di fatto non ha creato uno sviluppo del satellite nel caveau
E soprattutto non ha creato da noi quello che era un servizio che già fortemente noto agli altri paesi che la pay tv perché avendo una tale offerta
Qual è quella del più generalista non è cresciuta la tv tematiche e quindi l'appetito
Anche perché noi oggi paghiamo un canone ma paga un calo del cosiddetto servizio pubblico e allora qui
Io bado precisare cosa il servizio pubblico silenzio pubblico adesso un qualcosa che non può essere concorrenziale nella logica di mercato dev'essere una logica di qualità di del servizio
E allora andiamo distinguere le due reti che noi vogliamo proporre una nazionale è una federale
E quella federale non la vogliamo senza pubblicità ma per quale motivo
Proprio perché nessun discorso di servizio e il servizio non è potuto non si può collegare dice
Quindi agli ascoltatori che quindi alla
Non ho parlato della radio più di quanto dovevo forse ragione Angelini ma edificio parla della radio oggi in un Paese come quello italiano dove ci sono oltre due mila radio dove non si riesce a Verona come situazione di tecnologicamente in grado di garantire l'ascolto perché se non c'è l'ascolto non c'è nulla
E qui in forse parliamo di una
Di un ministero che quelle poste bene io sostato felice di esser stato per pochi mesi quale Sottosegretario al ministero e mi ricordo quando ero d'altra parte la barricata
Quindi le feriti delle locali cosa non abbiamo detto contro questo ministero bene io vi posso dire Non sparate sul pianista
Perché libri sono persone capaci e qualificate che hanno un solo problema chiunque andato lì ha solo pensato spartire e non a dare un sistema globale al Paese
Nessuno ha pensato a investire in tecnologie in questo ministero per dare che funzioni e ruoli per costruire quelle che erano in piena senza le frequenze quello che erano
Il lo sviluppo per tutto quanto era il progetto del Paese non c'è stato uno volontà politica non è colpa di chi ci ha lavorato marchi ci ha governato
Questo lo dico proprio da uno che era dall'esterno e che oggi è sì arrivato all'interno
E allora nel libro Cosa c'è di fondo un sogno l'attivo che verrà ma la tv che verrà è non è un sogno mio personale perché alla fine
Possibile realizzarlo con poco
Con una volontà politica
Con una scelta chiara che dica che dobbiamo sviluppare soprattutto sulle risorse tecnologiche fatti palle di ecologia federalismo faccio riferimento libro bianco di Delors che prevede oltre due milioni di posti di lavoro da qua al due mila soltanto sulla multimedialità non faccio Berlusconi che vi prometto due milioni ma certamente era possibile ed è possibile sviluppare in Italia questo sistema che possa garantire centinaia e centinaia di posti di lavoro
è vero che dobbiamo cambiare il sistema a livello soprattutto adesso della par condicio in questi giorni per le moto di par condicio ma
Per me la par condicio eh libertà di faziosità
Ma quando c'è democrazia quando c'è un multiplo di faziosità
Quindi io sono dell'idea che il problema non è tanto limitare ma allargare problema è non toglie a Santo alla parte offre dall'altra parte il problema è averne tanti che ognuna sia in grado di poter esprimono proprio dire
Va bene assai tante lo dico nel paragone ma era per dire che
Tutte le volte la democrazia e l'andiamo a valle valutare sospetto restrittivo secondo me deve essere invece un'apertura di mercato se noi avessimo la Positano e vere
Tante disparità di voce al di là del problema che io sono contrari spot ma questo è un problema politico io parlo proprio di informazione democratica
Ecco che il modo migliore questo non può esserci par condicio se non c'è antitrust non c'è par condicio se non c'è incompatibilità come gli altri Paesi europei
Quindi queste devono essere la base su cui dobbiamo operare
E chiudo ma Congia quello che può e su un sogno del domani mosso nel senso
Realizzando che io mentre stavo realizzando quindi spetti in questi giorni valuta o quello che è un po'una formula politica
Quel mettevo che la politica più l'economia hanno dato in questi anni il controllo dell'informazione e quindi più prive uguale c'è quindi formazione qual era la RAI qual erano
Per chi il giornale carta stampata cos'è successo cos'è cambiato oggi realmente
Da un anno che l'economia più l'informazione fanno la politica
Quindi questo grande problema che noi dobbiamo valutare in cui la politica è diventata la somma dell'economia per l'informazione chi ha i soldi e che l'informazione fa la politica
Ed è questo un problema che va chiarito
Da un podista democratico non mi è un po'non è importante chi vince e chi perde ma chi Mimmetto tra quelli che pensa di considerarsi in grado di analizzare il problema non capisce il cambiamento di questa formula che è semplicissima non può capire il ruolo importante della democrazia e della libertà di comunicare
E comunicare non vuol dire stringere però perché allora vuol dire che ti Zare vuol dire ritornare una vecchia legge Mammì che andava a dire non è questo se quest'altro vuol dire sviluppa e allora tutto passa tramite la tecnologia
Tramite lo sviluppo un sistema che desse interattivo che la multimedialità ecco perché alla fine forse la persona che ha più di tutti di futuro nelle nostre mani qui questo tavolo dottor Chirichigno perché e Lou che sarà l'autostrada su cui noi passeremo
E sarà da quell'autostrada che potremmo avere un prodismo democratico che può garantire una par condicio vera a tutte le informazioni grazie
Io io non so essere non so se appunto ho dato ragione qualcuno della sala vuole intervenire ma credo che il dibattito sia stato particolarmente esauriente e ha raggiunto gli scopi di un dibattito sul libro cioè dare delle provocazioni
Dal quale poi dalle quali poi possiamo partire ecco se questo libro contribuirà come altri alla conoscenza del fenomeno del del sistema radiotelevisivo italiano sarà davvero benvenuto grazie a tutti ha presto