Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Donna, Film, Giappone.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
9:51 - Milano Marittima (RA)
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Può capitare che in un film alcun elemento fantastico sia posto non per creare un effetto di sorpresa o per farci evadere dalla realtà
Ma sia un modo invece per raccontare la realtà la realtà sociale ma anche quella psicologica magari la più intima
Mi sembra questo il caso di un film francese uscito nelle sale italiane con il titolo di viaggio in Giappone il cui titolo originale che è Sironi Ochotona scritto e diretto dai giganti
L'elemento fantastico in questione è un fantasma sinonimo una scrittrice francese ormai per così dire in pensione perché non riesce più a scrivere un nuovo romanzo
è indicata in Giappone da un editore che ha ristampato il suo primo romanzo quello che le diede il successo
Lei accoglie l'invito perché la lettera dell'editore era particolarmente convincente dimostrava una speciale empatia con lei
E tuttavia almeno coscientemente non sembra riporre eccezionali aspettative in quel viaggio essendo lei dopo la morte del marito rassegnata alla propria solitudine così come al proprio inaridimento creativo
Una certa monotonia depressiva sembra proiettarsi sulle stesse immagini del viaggio almeno le prime che paiono come filtrate dallo sguardo della protagonista
HP tuttavia che in una camera d'albergo lei si imbatte del fantasma del marito si suggerisce che in Giappone il culto dei morti particolarmente sentito tanto che i morti sono percepiti compartecipi all'esistenza dei viventi
In un primo tempo quel fantasma spaventa la protagonista che lo rifugge
Soltanto progressivamente ci prende confidenza avvia un colloquio con lui in cui sembra rivivere l'affetto trascorso e che allo stesso tempo malinconico e scherzoso
Capiremo presto che la comparsa di quel fantasma non serve a tenerla ancorata al passato ma forse a farle prendere coscienza Della sua dipendenza affettiva da quel passato e che proprio quella di pendenza le impedisce di proseguire pienamente la propria vita
Sì dunque incontra il fantasma del marito Pepper separarsene definitivamente
Come si vede la vicenda del film e soprattutto interiore è la storia di un'inaspettata rinascita e i fatti esterni servono solo ad attivarla
Di qui la tinta interiore di cui tutte le immagini del mondo esterno sono come imbevute che si tratti dei paesaggi giapponesi degli interni di alberghi un i templi buddisti di ciliegi in fiore
La stessa apparizioni del fantasma e del tutto priva dei cliché del cinema horror perché allo spettatore è sempre chiaro che si tratta della metafora di un processo psicologico
C'è un particolare pathos che avvolge il racconto tenuto costantemente per tutta la sua durata per cui al rimpianto si contrappone un'apertura verso il futuro che prende via via sempre più forza
Come a volte avviene in quei racconti che sfociano in un finale positivo è proprio questo a risultare meno convincente come forzatamente ottimistico perfino edulcorato quando la protagonista va incontro ha un nuovo amore
Mentre il sentimento della crisi è reso in modo vivido tale che riusciamo sempre ad esser dei participi
Si tratta di un film molto interessante che trova Isabella per un interprete sensibile era stato presentato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia ed esce ora nelle sale distribuito dall'Academy
Dunque viaggio in Giappone divise girar un saluto da Gianfranco Cercone
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