Proiezione del film diretto e interpretato da Paola Cortellesi "C'è ancora domani"

Buona sera a tutti a tutte comincio coi ringraziamenti prima di tutto ai colleghi alle colleghe sono presenti qui
E poi naturalmente all'ospite d'onore Paola Cortellesi regista sceneggiatrice
E interprete
Dice ancora domani
Naturalmente alla produzione di questo film c'hanno fatto l'onore di essere qui oggi ed è davvero un bellissimo regalo per tutti e tutte noi
E poi saluto gli istituti scolastici che sono qui a partecipano con una loro rappresentanza l'istituto magistrale vittoria Colonna
L'istituto magistrale Margherita di Savoia
Già
E l'istituto che il tutti e tre di Roma
Come sapete ci apprestiamo a celebrare la Giornata internazionale della donna lo scorso anno l'abbiamo fatto ascoltando le voci di donne afgane ucraine iraniane
E naturalmente non dimentichiamo il nostro impegno per l'emancipazione che va oltre i confini del nostro Paese
Però per rinnovare quell'impegno serve comprendere da dove veniamo la strada che abbiamo fatto chi l'ha aperta e le conquiste che vanno difese
E anche quelle che sono ancora da portare a casa anche qui nel nostro Paese perso alga preoccupazione Ale di retribuzione in Italia le donne guadagnano ancora in media il trenta per cento in meno degli uomini a parità di mansioni
Alle disparità nel lavoro di cura l'ottanta per cento dei congedi ancora richiesto dalle donne alla negazione di quel che è scritto nella legge centonovantaquattro ai tentativi di cancellarla più o meno espliciti alla violenza di genere
Ai femminicidi
A Giulia ce que Pinna e a tutte le altre già diciassette dall'inizio dell'anno
In questo palazzo mi rivolgo soprattutto ai ragazzi e alle ragazze
C'è una sala che si chiama Sala delle donne è stata voluta dalla presidente Boldrini
E lì ci sono le foto delle prime donne amministratrici quella della prima donna amministrare la prima donna Presidente della Camera e del Senato della prima Presidente del Consiglio poi c'è uno specchio
E sotto c'è scritto Presidente della Repubblica
E ogni volta che un bambino una bambina una ragazza si fermano davanti a quello specchio vi assicuro che è una meraviglia vedere la loro reazione nel leggere lì sotto potresti essere tu
Perché vedono la loro immagine
E ci credono
E ci credono perché le foto di tutte le altre donne stanno lì a confermare che è possibile che davvero la prossima Donna la prima donna Presidente della Repubblica potrebbe essere una di voi potrebbe essere una di quelle bambine che si fermano davanti a quello specchio e io credo che questo film di Paola Cortellesi funzioni un po'come quello specchio uno specchio magico come magica sa essere solo l'arte
E uno specchio che a chi lo guarda sembra proprio dire potresti essere tu anzi sei tu quella ragazza quella donna
Sei tu
Allora immagino che per qualcuno di ragazzi che oggi sono qui magari anche per qualche collega sia una prima visione quindi io mi impongo di evitare spoiler
Io l'ho visto al cinema come qualche milione italiano visto il successo che ha avuto e la ragione per cui ha insistito per avere qui oggi Paola Cortellesi è davvero la ringrazio moltissimo per aver accettato questo invito e che per me questo film è stata l'occasione per ricucire tanti figli
Il primo è il filo delle radici quello che ci connette alla nostra storia e parlo della storia piccola quella che poi fa la storia grande perché come canta De Gregori e la gente che fa la storia e le donne di questo film
Somigliano alle nostre nonne anzi sono le nostre nonne quelle che si sono scoperte protagoniste e non più comparse
E che esercitando quel ruolo da protagoniste ci hanno consegnato le norme eredità della libertà dell'autodeterminazione il film ce ne riporta qui vicina contemporanea
Sorelle mi viene da dire
Il secondo fino è quello che ci lega l'arte che è una cosa umanissima fin dall'inizio dei tempi questo bisogno di creare qualcosa un graffito un disegno un dipinto racconto
Per dire la realtà ma insieme qualcosa che è più nella realtà
E dell'arte abbiamo da sempre bisogno tanto quanto abbiamo bisogno della realtà
E questo film riesce nell'obiettivo dichiarato di farci riflettere ma anche immaginare in qualche modo sognare ci trasporta dentro una storia che è la nostra storia mostrandoci tutta la durezza della realtà
Attraverso la lente però della leggerezza e ho letto in un'intervista Paola Cortellesi molto bella che quella leggerezza il proprio la leggerezza di Calvino che non è superficialità ma è planare sulle cose dall'alto non avere macigni sul cuore grazie a quella leggerezza l'arte qui cassa diventare speranza direi quasi spinta e quindi arriviamo al terzo e ultimo filo
Il filo della politica
Quando sono andato al cinema ma avevo letto molte recensioni e quindi mi aspettavo anche di vedere rappresentato qualcosa che c'entrasse con lei mestiere bellissimo difficile che abbiamo l'onore e l'onere di fare qua dentro
E sono entrata anche volendo ricercare
La ragazzina che a diciott'anni il venerdì preferiva la riunione al circolo come tanti di noi alla discoteca con gli amici devo dire che sono uscita dalla sala tenendola per mano e quindi spero che l'urgenza che ho provato io di proiettare qui con le scuole
E quindi con i ragazzi e le ragazze questo film
Arrivi a chi lo guarda nello stesso modo in cui è arrivato a me cioè una riscoperta del senso profondo delle battaglie politiche che noi facciamo
Delle conquiste che spesso ci appaiono scontate persino a noi che facciamo questo mestiere e che invece hanno bisogno di nuovi per essere difese e di tutta la strada che abbiamo davanti che dipende da tutti e tutte noi
Perché le conquiste che abbiamo ereditato sono non casuali ma il frutto del coraggio della determinazione della lotta di donne e uomini rispetto ai quali ci sentiamo e siamo come nani sulle spalle dei giganti
E qui mi viene in mente il lavoro della Fondazione Iotti prima presidente donna della Camera dei deputati sulle cento leggi volute dalle donne che hanno cambiato l'Italia
Dal divorzio alla cancellazione del delitto d'onore alla tutela delle lavoratrici madri e così via
E allora oggi guardiamo questa pellicola così come a voler salire su quelle spalle di giganti per vedere più lontano
E guardandosi incontro scopriremo come canta la canzone del firma quanta gente c'era intorno a noi pronta come noi a fare la propria parte
E a costruire un futuro migliore di libertà di democrazia di parità che dipende da noi tutti e tutte perché
Il problema dell'altro uguale al mio e sortire né insieme e la politica in questo senso il film straordinario di Paola Cortellesi
Parla anche soprattutto di politica adesso a lei che ringrazio ancora lascio la parola davvero grazie per essere qui
Sarò breve
Gentili gentili onorevoli gentili ospiti buona sera
Voglio anzitutto ringraziare la vicepresidente della Camera dei deputati hanno Ascani per aver scelto di proiettare c'è ancora domani in questa sede oggi per l'otto marzo in occasione della celebrazione della giornata internazionale della donna
Sono onorata di essere qui con il mio film con il quale ho voluto raccontare i diritti negati ma anche i diritti conquistati
Gli stessi che consentono a voi mi rivolgo agli onorevoli di sedere in Parlamento e a tutti i cittadini di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione
Ad accompagnarmi oggi ci sono i miei produttori Mario Gianani Andrea Scrosati
Antonella D'Errico bisonte sì più sciocche ringrazia per aver fortemente voluto produrre in collaborazione con Sky Netflix questo mio primo film
Che sulla carta per maltrattato ambientazione stile narrativo non era certo la promessa di un sicuro successo ma che grazie alla loro tenacia è potuto venire alla luce
Ad animare i loro e tutti noi è stato il desiderio di affrontare un tema quello della violenza contro le donne che mi sta molto a cuore e che certamente sta a cuore a tutte
E a tutti voi che avete l'onore e la responsabilità di sedere in quest'aula
Consentitemi di approfittare del temporaneo privilegio di parlare qui oggi
Per per auspicare da comune cittadina che al di là degli schieramenti politici
E rappresentate saprete procedere uniti
Per far sì che le nuove generazioni ricevano lungo tutto il percorso scolastico un'adeguata formazione l'affettività e alla rispetto affinché imparino sin da piccoli che amare non significa possedere o subire e la violenza maschile sulle donne cessi di essere l'impegno fenomeno sociale che ogni giorno affligge il nostro Paese
Grazie quindi buon lavoro
Fatti lavora
E adesso buona visione
Grazie