Presentazione del libro di Piero Gobetti «Matteotti» con un saggio storico di Pier Franco Quaglieni (Pedrini)

Da Arturo Toscanini
Che è una cosa emozionante straordinario
Anche chi la pensava in modo differente
Da Matteotti io credo che di fronte acquisto
Sento che vedremo e sentiremo avremmo qualche emozione
Io ringrazio nel furgone via va migliore vogliamo realizzarlo soprattutto serie
Fotografie
Documento di che ricostruiscono proprio la figura di Giacomo Matteotti che dell'invito che si è creato dei della storia infiltrata attorno a Giacomo Matteo
Ma qui vedrete
Dopo l'Internazionale una circolazione questa serranda al più grande no amico e maestro almeno per maestro
Il professor Emilio a inizia insegnante
Quanti nella scuola universitaria torinese a studiare grandi socialisti della libertà
Io era perché amava davvero critica e l'altro batteva ai fuori dal
Disse io un fatto
Il portale il suo articolato implicazione sul far della notte lo debbo anche al nuove stanno io mi ha dato
Sul banco
Vedremo come
Saranno danni la dedicheremo sia altri
Quindi
E
Ecco
Qualche
Quattro
Insieme
Il
Soprattutto
Si sono sfogati costato cinque casse per due cittadini dirigere nel mille novecentoquarantaquattro
Nel mille novecentoquarantaquattro all'estero
Tentano nazionale
Non aggiungo altro perché ci sarebbe da ricordare anche quello che subito Scarlini a Bologna
Tanti anni
Prima ma
Direi che adesso si può iniziare l'onorevole
Diana
Se vuoi tiziana Paola Parenti che ha accettato il nostro invito
Magistrato avvocato
Parlamentare presidente della commissione anti mafia ma direi perché conosce la storia di Tiziana
Don liberale donna che ama la libertà e ama la giustizia con la G maiuscola come ci ha dimostrato
Con la sua vita e con le sue cent'prima però inviterei
La presidente
Della fondazione
De Fonseca sia avrei dovuto io sono pessimo cerimoniere
Ecco
Allora se ora Ennio Pedrini perché l'idea di pubblicare
Un qualcosa a tutti
Su Matteo ma soprattutto il testo introvabile
I Gobetti scritto
A caldo
E ha aggiunto del ventiquattro
è stata un'idea di Ennio Petrini alla quale io ho atterrito immediatamente
Poi del libro poi vedrete c'è anche una cosa molto importante discorso che Matteotti ha fatto alla Camera dei deputati intervento di maggio del ventiquattro quello con cui direi a sottoscritto la sua bontà a
Porta ma di questo ne parleremo
Direi di Cesar il microfono aennino interviste io ringrazio ovviamente per la preziosa collaborazione che lui ma
Anche urgente annuncio non solo a livello io personale ma anche con il centro
Grazie professore
Le cose sono andate nello stesso Quaglino quale così perché sento dentro
In una conferenza stampa persone parlare Matteotti è scattato a quella quella molla finiamo condotto al pensiero del centenario e immediatamente dopo
Ho trovato nel professor guerrieri nello storico
Il
Il il il giornalismo vinti convincerlo ed in partire immediatamente però io vorrei pertanto ringraziare tutti presenti
La Fondazione associazione De Fonseca la signora Laura in particolare che ci ospitano e grazie
L'avvocato magistrato a Natale allora
L'avrà capito leale in occasione del centenario devi prima abbiamo sì presenza sul mercato nazionale libro omonimo Matteo spingono in apertura pregevole saggio dice il professor quasi niente storico direttore del Pannunzio
E ringrazio ringrazio personalmente
Per questo lavoro pregevole
A cui segue l'ultimo discorso come ha poc'anzi ricordato sono Palmieri tenuto alla Camera da Giacomo Matteotti che gli costò la vita
E si chiude con la pubblicazione integrale del Livorno il torinese Piero Gobetti
Il libro tra l'altro offre all'interno delle sue pagine grazie ad una strutturata in collaborazione con il Museo nazionale Matteo Orfini Fratta Polesine che ci ha concesso l'utilizzo importanti fotografi diede luogo del rapimento
Il ritrovamento del corpo sino al viaggio di ritorno e alle sette non ultimo il segnale warning quarte di copertina
L'inedito e qui ringrazio non solo il professore mai centro di Pannunzio inedito di Mario Soldati non sapeva leggere ma sul quale sarebbe inutile
L'azione
Chiudo con i prossimi emendamenti che abbiamo con Matteotti quindi diciannove marzo saremo all'università di Ivrea
Il trenta marzo siamo abituati media l'otto aprile una lectio magistralis al liceo classico quota il tredici aprile siamo al festival letterario luogo libri e il sedici di aprile saremo a Roma ecco io con questo piano buona serata diamo immediatamente la parola agli oratori sono
Sì vicino
A voce bassa
Io ringrazio il professor quelle
Centro che c'è ha ospitato
Che mi ha ospitato più che altro perché io sono
Diffonde diciamo così
E il sono molto onorata di una
Presentazione
Di un testo così importante come l'ultimo discorso alla Camera di Giacomo Matteotti
Trovo che questa sia stata un'opera importantissima perché
Si tende più a cioè diciamo che se a dire cose più generiche Mattiotti peraltro non è neanche
Tre più ricordati proprio come persona sola
Spesso viene ricordato solo per la tragedia del suo omicidio più che per il suo pensiero per il suo essere per il suo legalità Rismondo
Per il suo crede nella democrazia parlamentare
è questo una grave mancanza che io penso che questo testo col commento del professor quelli Annie
E col testo tenti quel di Gobetti ridia a tutta la sua statura e faccia conoscere integralmente tutta la grande grandissima statura di Giacomo Matteotti
Giacomo Matteotti era un socialista
Autonomista
Che e assegnato un punto fondamentale una crasi
Tra una democrazia che ormai stava tramontando nel fascismo
E l'affermazione totale e disastrose disonorevole del fascismo
Fascismo a quale Matteotti non si piegò assolutamente mai
Definì
Questo
Come ricorda Gobetti nel suo testo non ebbe mai avere alcun compromesso col fascismo per ripugnanza morale
Io partire proprio da una frase una frase di Matteotti
Uccidete scusate uccidete pure me ma l'idea che mi non lucide Rete mai
è questo un grande movimento
Per l'idea che rendez che aveva della libertà
E della democrazia
E dell'autonomia di un partito socialista senza
Aggettivazioni
Nel liberale
Ne filo comunista
è stato il primo grande autonomista socialista della storia
Aborriva il fascismo ma aborriva anche il comunismo
E in queste diverso un po'da
China anche dallo stesso cubetti
Il quale Gobetti pensava che si si potesse coniugare
Il marxismo con il liberalismo
Così come della Giustizia e Libertà dei fratelli Rosselli che pure avevano una tendenza a diciamo a unirsi in qualche modo idealmente con la rivoluzione tutto ombre dell'Unione Sovietica che tutto ovviamente poteva essere tranne che liberale
Questo ovviamente non è un appunto e certamente non poteva essere lui a farlo nega Gobetti i miei fratelli Rosselli che sono grandi comunque restano grandissime figure di riferimento
Nella nostra storia politica e che purtroppo poi morirono troppo giovani anche per poter affinare le loro idee confrontarle con la realtà
Solo se si considera appunto che sia Gobetti
Sia che Carlo Rosselli morirono per quanto all'estero ma a seguito delle gravissime lesioni che riportare le quindi stati di malattia che riportare l'ha seguito delle aggressioni fasciste
Delle grandi luci della nostra storia quelle di cui non abbiamo può testé parlato
Che purtroppo si sono spente troppo presto
E si sono spente in una
Diciamo in una sordina quasi di tutte le grandi denti tutte le idee che ci furono all'epoca del fascismo
è vero che ci fu la Resistenza e Matteotti dette il suo nome alle Brigate Matteotti che poi non furono nemmeno molto comprese
Tracce
Per talmente ne abbiamo un ventennio oscura di oscurantismo
Anche nelle delle anche nella nella possibilità di elaborazione di idee
Che servissero poi per l'Italia democratica
è un percorso di pensiero liberale socialista
Che purtroppo si è fermato troppo presto
Purtroppo non è stato poi il più possibile
Sviluppare nell'arco anche della nostra democrazia costituzionale
Che cosa contraddistingue in particolare Matteotti
Matteotti non aveva molti amici anzi forse non ne aveva nessuno
Tranne che di di contadini insomma perché dove veniva dal Polesine quindi una società molto ancora molto arretrata molto incolta
E la grande sua intuizione è stata questa
Talvolta le rivoluzioni non solo sono velleitarie
Ma possono avere effetti anche molto contrari e lo vedeva all'epoca che de una cosa velleitario una rivoluzione Pennetta velleitaria avrebbe potuto anzi spalancare ancora di più le porte al fascismo
Voleva invece
Che ci fosse un'istruzione
Le contadini nel perché questi sono avrebbe elevato le classi più poveri più sfruttate più dominate come al tempo quasi del Medioevo del feudalesimo
E la loro consapevolezza infatti lui era una nel formava le leghe le cooperative dei contadini e non solo informava ma si passava il suo tempo non tanto dell'oratoria nel
Nella rappresentazione di se stesso come noi siamo usi spessa vedere i politici
Ma andando lega per lega a guardare i bilanci
Hai tu Karl e su come si dovevano formare i bilanci su come si doveva stabilire anche del cooperative di consumo immediato perché tutti potessero avere a mangiare come era all'epoca estremamente difficile
Quindi era un socialista molto rigoroso
Come e definisce lo stesso Gobetti devono lo definisce rettilineo proprio perché no non non aveva mai compromessi con alcuno e questo ovviamente lo portò a essere molto solo
Diciamo che sono otturati Capilla grandezza di Matteotti ma i tempi certamente erano gravissimi se solo si considera che nel mille novecento quindici ci fu la scissione di Livorno tra il partito comunista e il Partito Socialista
E poi ci fu un'altra scissione all'interno del partito socialista che la storia condannato a scindersi inevitabilmente ogni da quando è nato
Ma perché lui era autonomista mentre l'altra parte dei socialisti non era autonomiste
Vedeva come suo referente il partito comunista e come ho detto Matteotti era un anticomunista per principio
E questo riuscì cerco anche attraverso il PS utenze sociali sanitarie a cercò di riportare i socialisti nel loro
Nelle loro comunità cioè una comunità chi più forte insieme avrebbe potuto essere autonoma
Ma anche questo non ebbe una grande fortuna
è un vediamo la Matteotti fu soggetto a moltissime aggressioni da parte dei fascisti
Prima ancora della Total
Débâcle poi del suo tragico omicidio
Ebbe molte aggressioni perché era diverso
Era uno che voleva affrontare il suo percorso il percorso verso la libertà verso la democrazia parlamentare
Ponendo a base della libertà e del fondamento della democrazia il voto libero
Questo che l'UE afferma nel suo ultimo discorso alla Camera
Fa gli schiamazzi dei vari fascicoli dai fascisti eccetera
Il suo intento nella sua denuncia era che quel voto
Non era lì ma era stato libero anzi era stato portato in ogni modo
E quindi doveva essere ripetuta l'elezione
A me è venuto un dubbio leggendo questo
E vedo che la democrazia si basa sul voto libero
E sul e sul parlamentarismo
Quello che per troppo a lungo recentemente ci hanno fatto disprezzare ma che è il fondamento della democrazia
Giusto per fare una piccola parentesi per attualizzare il problema
Per capire quanto grande era stato l'intuizione di Matteotti
Quando sono stati diminuiti parlamentari alla Camera e al Senato è sembrata una grande festa perché così in Italia diventava ricca così è stato contrabbandato
In realtà l'Italia è diventata più povera
E a incominciato un discorso molto pericoloso
Laddove tutti i poteri essi riversano solo sul governo
Laddove non ci sono non c'è non c'è più il Parlamento che è il teoriche lo scrittore delle leggi ma tutti sono decreti legge molto confusi raffazzonati del Governo la finisce la democrazia
Noi siamo tornati a un punto di grave crisi di cui non ci rendiamo conto perché e difficile le milioni di notizie che ci vengono raccontati quotidianamente poter fare una riflessione
Ma noi siamo a un punto di crisi e purtroppo manca un Matteotti e mancherà per sempre forse questo che è più grave
E allora Matteotti nel suo discorso
E quello che afferma
Il principio della legge
La legge ovviamente e bisogna vedere poi quale legge perché la sta il problema se la legge viene fatto dalla maggioranza fascista è chiaro che la legge diventa una legge ma proprio comodo non servirebbe per progredire
Però non dobbiamo dimenticare che non è che l'Italia non aveva una Costituzione
Avevo lo Statuto Albertino che è stato il la prima carta liberale del nostro del nostro Italia
E che era anche una buona carta liberale assoluta Bertino aveva dei fondamenti anche importanti certo nella nostra carta costituzionale
Che comunque basava anche sul pare parlamentarismo
E quindi nell'ultimo periodo del suo lungo discorso di denuncia dei brogli
Matteotti sottolinea come magari si potesse tornare
Alla moralità dello Stato perché all'essenza della moralità della nazione
Cioè quella che non va valicando i cittadini per ottenere un voto ma accoglie i cittadini nel loro voto libero
E chiaro che questo era una una una cosa che a noi sembra normale perché tanti si sono sacrificati per questo ma che all'epoca normale non era per nulla
Considerando un'Italia contadina unitaria molto proletaria unitaria molto arretrata sul livello dell'istruzione
Questo che determinò poi
L'omicidio di Matteotti
Eh ci fu la grande menzogna di Mussolini dicendo che era molto dispiaciuto che mai avrebbe voluto
Una cosa del genere
E lì ci fu o Rocco Alfredo Rocco estensore del Codice civile ancora vigente purtroppo dopo cento anni
Del Codice di procedura penale che non è ancora purtroppo adoperiamo pensiamo come siamo avanzati e col Codice Penale scusate il Codice procedura penale
C'è stata partita abile novecento novanta circa il Codice penale e che è ancora peggio se vogliamo insomma nella sua sostanza
Che e reso impossibile
La prosecuzione della discussione
Questo generò l'Aventino
Possibilità ventinove da memorie storiche dell'antica Roma della plebe che si richiama sull'Aventino
E questi generò poi la fine assoluto della democrazia perché
Quando Mussolini ritorno e disse che anzi era orgoglioso se ne assumeva la responsabilità morale storiche eccetera non ci fu nessuno che lo contrasto forse non sarebbe servito comunque annulla
Perché probabilmente la storia in mare appresso
Una discesa folle e forse non c'era più nessuna possibilità aprano questo non lo possiamo dire perché non è accaduto è accaduto però che purtroppo ci furono i banchi vuoti e quindi questo calde
Tutto quanto nel vuoto certamente Matteotti ci sarebbe stato se fosse stato ancora vivo
Sicuramente magari da solo non lo dobbiamo immaginarci euro che sicuramente avrebbe saputo fare la sua parte
Come l'ha saputo fare un po'come ha saputo fare in tutta la sua vita
Dov'è viene definito appunto da Gobetti il volontario della morte volontarie del suicidio
Sapeva che sarebbe finito tragicamente eppure avendo una famiglia pur avendo degli interessi suoi filosofici economici
Culturali aveva la sua posizione di parlamentare ha sacrificato tutto per un esempio
Per esempio di essere di sapere essere socialista
Di sapere del satellite non compromettersi
Con forse né fasciste né comuniste
Di
Parto le dire tutti verso l'istruzione la cultura e la libertà il Parco voto libero
La democrazia
Ecco ora questa grande idea
Di Matteotti
Un'ultima riflessione che
Penso debba essere fatta e che appunto professor quelli neanche fa nella sua introduzione
Chi è stato un po'inerente di questa grande idea
Forse fu Nenni
Soprattutto fu Craxi e forse per questo anche per questo per questo autonomismo anche per questo la storia non gli ha dato ragione
O forse noi non gli abbiamo dato regione presi come siamo stati da vario da lire di pensare solo al malaffare
E oggi che le idee obiettivamente non ci sono ora non vorrei fare il discorso di quelli che diventa anziane dicono che il mondo era meglio prima perché questa non è detto che non era meglio e neanche in prima però certamente viviamo in un deserto dite io credo sì sì gestisce le finanze resterà del ponte sul ponte dei sullo stretto di Messina eccetera però i grandi ideali le di origini anche quelle nefaste ovviamente sono cadute
Ma non hanno lasciato nulla se non nostalgico rammarico
Quelli di sinistra un generico antifascismo
Però sono morte le idee insieme anche all'ideologia
E siccome tutti gli uomini hanno bisogno degli ebrei hanno bisogno di una grande speranza da conseguire
Da realizzare
E io credo che
Come appunto ricorda il processo in quegli anni che disse Pannunzio là dove non ci sono le idee la politica il terreno di faccendieri
Però però vogliamo sperare per esempio di Matteotti
Resti sempre illuminante e credo che questo lavoro quest'opera questa questa magnifica opera del professor quelli Annie
E a cui io che ringrazio personalmente ecco possa aiutarci magari a riformulare e a fare riformulare soprattutto i giovani a farne inventare
Delle grandi idee di libertà di democrazia
E di
Protagonismo
Della nostra storia
Grazie
Ringrazio
L'amica Tiziana per questa lucidissima analisi
Tra lo storico e il giudice e il giuridico
Che ritengo di particolare significato
Questo libero che
Presentiamo per la prima volta oggi
è un tentativo
Di
Fare una riflessione storica
Rispetto a un testo quello di Gobetti
Del mille novecento e ventiquattro scritto a caldo
E il testo di un contemporaneo
Il contemporaneo non può mai
Fare un'opera di storico
Perché non ha la prospettiva perché manca
Di quel distacco anche che e indispensabile
E figurarsi Gobetti che era stato già picchiato selvaggiamente
Di fronte alla notizia dal rapimento di Matteotti e dell'omicidio di Matteotti incerto
Scrive
Un testo che vibrante
Di passione civile
Di orrore
Che attribuisce
Alla figura di Matteotti
Essenzialmente la figura di un martire
Che certamente
Corrisponde anche alla verità
Ma a cent'anni di distanza
Io credo che si debba tentare di dare un giudizio storico
Di Matteotti
E
Il primo elemento
Da evidenziare
è già stato
Affermato da Tiziana ma io vorrei sottolinearlo in modo ancora più
Il vento
Che
Non si può
Definire Matteotti solo ed esclusivamente antifascista
C'è un illustre storico che ha insegnato della nostra università
Per tanti anni e Massimo Salvadori che ha recentissimamente pubblicato un saggio
L'altro titolo Matteotti l'antifascista per carità è un saggio pregevole e Massimo Salvadori ed è io della nostra massima attenzione ma non si può limitare il discorso all'antifascismo di Matteotti
Anche se va detto che
Nella situazione in cui si trovava Matteo
Parliamo dell'ottobre ventidue
Quando nacque il Partito socialista unitario
Da una delle più folli scissioni socialiste perché i socialisti hanno sempre avuto la loro storia collante
Connotata da scissioni anche le più assurde già il nome Partito socialista unitario
Quella parola unitario era quasi beffarda rispetto all'esigenza di unità
Era un non senso
Nasceva il Partito socialista unitario Brown scissione anzi da una espulsione dal partito socialista massimalista di tu di Turati Di Matteo
E via discorrendo
Dicevo Matteotti e sicuramente questo mai stato anche permessi ma mentre
Anticomunista
A
Visto con lucidità
Cosa fosse la Rivoluzione d'ottobre
In Russia
E qui c'è una differenza
Il San aprile tra Gobetti e Matteo
Perché Gobetti ritiene
Che in quella rivoluzione d'ottobre
Sì fosse un che di liberale anzi lo dice in modo ancora più esplicito che quella fu una rivoluzione liberale
Senta viviamo
Liberale nel senso di liberare sui dall'oppressione
Del regime precedente
Si può anche accettare quel discorso Marlin nome in quell'accettazione
Era in senso proprio di vedere il proletariato che si ribella alla società preti capitalistica della Russia degli zar
Ipotizza appunto uno stato marxista viene messa fondato sul terrore
Fondato su una reminiscenza del giacobinismo rivoluzionario della Rivoluzione francese
Portato alle estreme conseguenze
Dal realismo drammatico di IBM
Gli eventi è morto anche lui dal ventiquattro io lo scrivo nel saggio nella conclusione del saggio certo non mi metterei a paragonare Jenin
E Matteotti
Vieni ne è una figura titanica nella storia
Ha realizzato un suo progetto politico di grandi dimensione che ha cambiato la storia del del mondo poi ciascuno di noi esprime un'opinione
Su su significato mobili di quella rivoluzione ma certo ha cambiato Matteotti non ha cambiato è stato un perdente è stato un uomo che è stato ammazzato
Ma se si guarda sotto un altro punto di vista al di là della titanica grandezza di ieri e di questo umile deputato
Del Polesine espressione del mondo contadino del
Vuole insieme
Non si può convivere
Che Matteotti aveva quei quello slancio umanitario che in Lenin era del tutto assente
L'uso della violenza l'uso della rivoluzione intesa
Come
Una forma di violenza senza regole e senza
Ecco la lettura di Machiavelli per gli anni era quasi come un libro di preghiere il principe di Machiavelli per Lenin ne era un libro di preghiere non non non non era un insieme di riflessioni a morali o immorali
Gli eventi ha portato alle estreme conseguenze
Il discorso
Dell'uso della forza la
La rivoluzione che
E il Four CIPE della storia che accelera la storia di Sassuolo questo del di violentare la storia del violentare la storia dell'Arcella raro nella storia e già qualcosa
Che dovrebbe farci riflettere
Il piccolo Matteotti al confronto di ieri e un gigante però
Perché non è caduto
Nell'inganno
Di tanti socialisti italiani dell'epoca
I cosiddetti massimalisti che pensarono
Di fare in Italia come in Russia usando proprio un espressione coniata allora
E c'è anche un altro motivo che è importante da evidenziare
Cioè
Matteotti aveva capito le condizioni storico politiche sociali dell'Italia di allora che usciva da una guerra vinta
Non da una guerra perduta come la Russia del diciassette era una guerra vinta quella che aveva portato a Trento e a Trieste
E c'era in Italia
Due peculiarità la presenza dalla monarchia e la presenza della chiesa cattolica
Queste peculiarità facevano sicché non era comparabile la realtà della Russia
Successiva al guinzaglio successiva a al decadimento del ponte degli Inzaghi
Non era possibile confrontare questa realtà
Eppure
Tentarono spesso nel biennio rosso di fare come in Russia
E qual è stato il risultato finale
Di aver favorito in tutti i modi la nascita del fascismo
E l'uso della forza ovviamente contraria del fascismo
E non solo sotto quel punto di vista ma anche sotto un altro aspetto che va considerato
E in cui Matteotti va detto
Non capisco
Non capì
Due così lucido e illuminato non campi cosa significava
Il fenomeno
Dei combattenti che io avrei vicini dopo la Grande Guerra
Matteotti io le scrivo nel libero
Fu fortemente neutralista anzi
Ancora più esattamente fu antimilitarista ancora di più fu
Contrario proprio all'idea di guerra
Il mondo socialista sul tema si divise
I socialisti di
Già rimanga di Franza si schierarono con i Paesi in guerra con i propri
Paese i socialisti italiani decisero di non aderire Dino sabotare
Salvo poi
Andare sul Piave
Dopo la Caporetto a sostenere l'Italia
Comunque
Rifiutando ogni forma di sabotaggio
Matteotti sul tema dalla guerra invece fu molto rigido al consiglio provinciale di Rovigo fece un discorso addirittura di rifiuto degli aiuti ai profumerie
Di guerra
Della provincia
Occupata dagli austriaci
Nel diciassette
Per questo subì anche un processo
Su questo terreno Matteotti non capì
Il fenomeno dei reduci
Mussolini non solo campi ma
Organizzo
Tutto il suo discorso
Con i Fasci italiani di combattimento
Noi dobbiamo ricordare che storicamente i combattenti venivano offesi venivano svalutati venivano
Addirittura picchiati
Ci sono degli episodi
Che lo stanno a testimoniare
Ecco il movimento socialista il generale ma Matteotti in modo particolare non capiti
Che non necessariamente questi reduci erano nazionalisti non necessariamente questi reduci erano reazionari non necessariamente questi reduci
Erano carne da macello per i Fasci italiani di combattimento di Mussolini
Questo
Un altro grave rumore di ricacciare in movimento combatte dentistico io voglio ricordarlo Gaetano Solvay Ermini fu deputato l'unica volta in cui fu eletto deputato fu eletto come rappresentante dei combattenti l'unica era andato volontario
In guerra da oltre cinquant'anni
Essendo un convinto interventista ostile agli Imperi centrali
Visti come una minaccia alla democrazia e alla pace europea
Non c'erano solo il Gabriele D'Annunzio che volevano la guerra c'erano
Personaggi che si ispirava Mazzini personaggi che si ispiravano a tutt'altra cultura Matteotti
Non troppi questo aspetto ma la cosa importante che invece ha capito e che in Italia non c'erano le condizioni né politica né storica
Per tentare la rivoluzione
E Bobbio giustamente in una sua pagina dice che l'Italia è il paese delle tentate rivoluzioni che finiscono nella reazione
No nella rivoluzione nella nella relazione
Sicuramente
E sicuramente quello fu un errore fatale
Perché chi dimenticare cos'è stato il biennio rosso
Lo Stato liberale
Che non riusciva più a difendere la libertà dei cittadini
Carrozze in una sua pagina molto
Importante dice che gli italiani sono stati imposti dalla condizione di scegliere tra la libertà e l'ordine
Ecco laddove si arriva a quell'altro la Matica scelta la democrazia è già compromessa
E in effetti in Italia siano rivolte a quell'altro ammalati
Scelte
Io vorrei ancora dire qualcosa però su Matteotti proprio sul socialismo Matteotti hanno
Io nel libro ho parlato di gradualismo
Qui entreremmo in un discorso molto per ardenti riformismo autonomismo gradualismo ecco
Matteotti no non rinnega il marxismo
Non rinnega il marxismo
E il marxismo
Professato dai socialisti
Prima
Che si conoscesse si realizzasse
Il mostro del socialismo sovietico
Poteva anche avere un senso il richiamo a Marx
Proprio per l'ora io il ragionamento che facevo prima cioè i contemporanei non hanno la possibilità di capire quello che sta avvenendo
In un modo lucido
Gli storici a distanza di tanti anni possono comprendere ad esempio come il marxismo in generale sia in linea di massima
Incompatibile con la libertà direi in linea di massima perché la storia non nata il punitivi Arrigo sicuri e cioè
Non ha dei punti
Certi e sicuri
Il marxismo è una filosofia politica che può essere ulteriormente lo diceva già Bobbio all'atto del crollo del muro di Berlino
Potrebbe avere
Il motivo di ulteriore
Ripensamento
Perché secondo Bobbio la questione dell'ingiustizia sociale
Esiste non può essere risolta con la caduta del muro di Berlino
Matteotti come altri anche come Giuseppe Saragat Giuseppe Saragat non ha mai rinnegato la parola marxista certo no gli edili insista
C'è un marxismo umanitario anche che viene da altre esperienze della socialdemocrazia
Che si esca in modo particolare e Bernstein
Che
Rappresenta un riferimento teorico estremamente importante e
Matteotti si richiama questo tipo di socialismo che io definirei europeo ha già una visione europea in un momento in cui l'Europa non esiste perché è uscita dalla tragedia della prima guerra mondiale che ha scaldato la vecchia Europa
Perché nessuno pensa alla nuova Europa
Perché
Avremmo le dittature fascista nazista la seconda guerra mondiale per portare a arrivare a pensare a un'idea di Europa per dirla comprese riconosce Chabod
Un altro aspetto che è molto importante e il collegamento che Matteotti ha avuto contro il laburisti inglesi
Io nel libro ne parlò e il laburismo inglese
Poteva essere proprio il motivo ispiratore e non a caso servo impensate il laburismo inglese e l'unica forma di socialismo che ancora esiste
In modo concreto
Politicamente
Quella quell'esperienza inglese
Matteotti ossia ispirato
Io
Voglio citare
Per dare ancora di più l'idea di cosa ha significato
Il delitto Matteotti
Che ha suscitato certo una eco internazionale importante se voi guardate la proiezione vi accorgete anche dalla vigna antistorica
Che è solo quella internazionale
Perché in Italia non c'è nessuno che si mettono a fare le vignette
Sul sul delitto Matteotti se non in un caso proprio quasi da suicidio
E
Una vastissima eco a livello internazionale anche una vastissima eco a livello nazionale
Tiziana parlava della esperienza aventiniana
L'Aventino e cioè
L'idea in sostanza
Di
Astenersi dai lavori parlamentare come faceva la plebea ritirandosi sull'Aventino quando
I ceti conservatore
Romani
Tali viaggiavano la lei bene quest'idea di ritirarsi dai lavori parlamentari su un'idea
Moralmente molto significativa
Che avrebbe dovuto destare una indignazione molto più ampia
In effetti
In ammette studiando questa esperienza o dell'Aventino non ci accorgiamo che gli stessi oppositori dell'Aventino che apparteneva non può tutti i partiti antifascisti
Non erano in grado di avere una strategia omogenea e concreta
Giovanni Ammendola che è stato il leader dell'Aventino ha dimostrato anche tutte le sue incertezze e tutte le sue contraddizione io metto in evidenza come il deputato piemontese Marcello Soleri Borrasso destro di Giolitti che era stato ministro dalla guerra nell'ottobre del ventidue
Quando propose la RAI la firma dello stato d'assedio che avrebbe bloccato la Marzola su Roma ebbene Marcello solleva ritenuto tento
Di orientare in termini più concreti Laurentino l'orientamento dei parlamentari dell'Aventino e fu il primo che capì che bisognava tornare in Aula a combattere il fascismo
E convinse addirittura Giovanni Giolitti cioè che era il leader a cui Soleri si ispirava
Su Soleri a convincerlo a Giolitti a ritornare in aula ma ormai i giochi erano fatti
L'Aventino ha consentito a Mussolini di aveva dei milanesi
A sua disposizione per recuperare il terreno perduto
E vada detto in termini storici perché altrimenti
Finiremmo di fare della mera propaganda politica e questo a me dà fastidio anzi mi ripugna
Mussolini dimostrò una grande capacità politica
Nell'affrontare
Questa tragedia dell'omicidio Matteotti
Che
Provocò
Il possibile crollo del governo e anche di quello che poi al contrario diventerà un regime ma l'incapacità dei partiti antifascisti
E da mettere in conto
E Turati dall'esilio
Scrive a danno alcun rischio
In una lettera abbiamo consegnato noi l'Italia al pacifismo
Questa testimonianza appurati Anna che era Turati era stato il leader del socialismo italiano il fondatore diciamo del partito socialista italiano
Questa dichiarazione
Dovrebbe far riflettere e Nenni in un suo libro di memorie proprio riporta questa frase di tu di Turati
Mettendo in evidenza come
Quello che lui chiama il diciannovesimo
Cioè gli anni appunto
Della violenza
Rivoluzionaria finito rivoluzionaria avessero in effetti favorito la nascita de
Fascismo
Ma vorrei
Lei servì un un telegramma
Che proprio il miglior papà una volta
Mi
Fece leggere
Nel suo libro politica e cultura
Si è è un libro di fondamentale scusate politica e fascismo
Che è un libro di fondamentale importanza Miglio papà aveva già pubblicato la storia dei manifesti
Di Croce e di Gentile anzi di Gentile ed è e di Croce
E poi ha pubblicato questo libro fondamentale proprio che punta la sua attenzione sulla cultura e il Pacifico bene
In data diciassette settembre ventiquattro
Il delitto Matteotti ed è il dieci di giugno
Il cadavere di Matteotti viene ritrovato il sedici di agosto ebbene in data diciassette settembre
Uno dei più grandi personaggi della letteratura italiana ed europea Luigi Pirandello
Chiese l'iscrizione al Partito nazionale fascista inviando questo telegramma
A Mussolini eccellenza sento che questo
E per me il momento più proprio
Di dichiarare una fede nutrita
E servita sempre in Silenzio Luigi Pirandello
Se voi pensate a chi è stato Pirandello nel teatro nella cultura
E a questo il telegramma
Che Emilio Papa mettevamo il giovane studenti di fronte agli occhi
Era per le elezioni
Ecco abbiamo
Un l'elemento in più per riflettere ultima cosa adesso io non so
Se mi data ancora
Qualche mille minuto vorrei
Sì tardi
L'intervista inedita
A Mario Soldati che c'è nella quarta di copertina
Qui c'è
Un che di autobiografico in soldati
Che proprio si rifà
All'omicidio Matteotti e a Gobetti e non solo acquerello
Villeggiare ai proprio ho chiesto
Ti proiettarlo anche il modo più leggibile ma villeggiava ai soltanto
Qualche riga non potrò mai dimenticare l'angoscia di quei giorni tra il dieci giugno e il sedici agosto mille novecentoventiquattro
Scrive soldati
Soldati aveva diciott'anni
Ecco io sono sempre là fermo alla macchia della quarto Rella
Mentre il carabiniere in licenza va a caccia e la cache la sua cagnetta raspa il terreno e si mette ad abbaiare su furiosamente ed appare il cadavere martoriato Di Matteo
E soldati racconta
Vincendo la prudente vigilanza Dini mia madre
La contessa Bargilli che mai avrebbe accettato che il figlio facesse una cosa di quel genere
Ebbene vincendo la prudente vigilanza di mia madre andai a scrivere sui muri viva Matteo avevo diciotto anni e avevo conosciuto Gobetti di cui divenne amico anche se non fu uno dei suoi fedelissimi perché il mio antifascismo nacque dal magistero di Benedetto Croce e poi c'è tutto un altro serie di osservazioni un'ultima delle quali
Quella delle Brigate Matteotti che
Tiziana ha citato Brigate Matteotti che non vengono
Considerate nell'anno esistenza
Questa sera al Governo a venire qua
Il presidente dell'Anpi
E Boretti sono sicuro che sarebbe venuto mi ha telefonato
Perché l'impegno improvviso e improrogabile
Lo ha bloccato
Ma Ururi io vorrei proprio affrontare questo argomento ma non per rivendicare
Con polemiche vecchie
Il passato ma per
Dare giustizia alle Brigate Matteotti
E a un uomo in particolare Corrado Bonfantini
Che si era iscritto a sedici anni al Partito socialista unitario di Matteotti a sedici anni
E poi fu incarcerato
Era il figlio dell'ultimo sindaco socialista
Di Novara
Poi c'è tutta la famiglia Bonfantini Mario Bonfantini grande francesista in grande traduttore di Rabelais di Proust di Borrelli
Ecco che non esita a prendere le armi
Nella Repubblica dell'Ossola di cui e ministro
Dell'istruzione sia pure in modo simile simbolico
Ecco ci sarebbero tantissime altre cose da evidenziare
Voglio ancora ricordare che nel libro io cito
Alcune testimonianze che ho raccolto io nel corso degli anni
Una in particolare
Neo raccolte altre illecito perché le ho notate
Andrea Vink Longo che era stato redattore capo dell'ordine nuovo di Gramsci
Mi disse come
Gobetti era poco apprezzato
Dai comunisti torinesi salvo Gramsci
Con Julia aveva stabilito un grande rapporto
E epiche Longo
Mise in evidenza come
Il nome di Matteotti a Torino una noto Rino operaia e socialista di cui ha scritto Paolo Spriano in un libro molto significativo
Il nome di Matteotti in quella Torino operaia e socialista non era assolutamente considerato
C'erano altri
Che rappresentavamo molto di più l'animo socialista torinese non Matteo
E poi ci sarebbero tante altre
Cose da aggiungere ma io mi auguro che vuoi
Le facciate questo lì libero non tanto per le osservazioni storiche che io ho cercato di fare
Astraendo dalle passioni politiche
Io credo che la storia non possano essere propaganda politica non possa e non debba essere ideologia non possono diventare siccome tutto di propaganda politica
Quindi è anche il nome di Matteo interessa storicizzato deve essere visto con il distacco
Critico che lo storico deve avere se non c'era deve fare altro lo storico
Può fare altro fa il propagandista politico va all'uomo politico
Ma l'uomo politico nome compatibile con il mestiere di storico sono due attività che non sono compatibili una Congo
L'altra
Ultima e ultimissima cosa
Io qui
Ritorno ad essere
Non il controllo del libero ma il coordinatore diciamo così come si usa dire oggi
Del Centro Pannunzio non del centro poi contro come si riusciva si si usano come si si usa dire ora coordinatore non so cosa riesca a coordinare poi in realtà ma comunque diciamo e voglio dire che non finisce qua il discorso del Centro Pannunzio ha programmato
Perché è con l'amico
Wto
Con cui dieci anni fa avevamo già organizzato anzi in luglio aveva organizzato un bellissimo concerto
In ricordo di Matteotti
Abbiamo organizzato quest'anno
Un altro concerto all'educatore io della Provvidenza
Di musiche e di canzoni
Del socialismo umanitario del socialismo ecco quello che amava Giovanni Ascoli quel romantico ecco
Horror romantico Giovanni Bartoli è stato anche luglio un grande socialista
Che ha vissuto da vicino il dramma che anche Matteotti aveva colto
Gelli migranti italiani all'estero
Pascoli scrisse quel libero Eataly
Che rappresentava proprio il suo omaggio ai migranti ai milioni di italiani costretti ad andare a lavorare all'estero in condizioni
Di disagio e di ingiustizia sociale
Bene faremo anzi
Non non faremo perché sarebbe un disastro serie bullo ed io ci mettessimo a contare si sarà la corale
Che è già venuta dieci anni fa affare questo spettacolo e poi faremo con un convegno in ottobre
Proprio sulla figura di Matteo Monti a molte voci in modo tale da
Noi stereotipata e la figura di Matteotti o per restarci a Sr
Una etico di interessi
Politici preconcetti che ci sono estranee ma offrire ai nostri amici che ci seguo no la possibilità
Di conoscere da vicino Matteo io non sono riuscito se non in modo molto superficiale questo c'era ho solo accennato ad alcuni aspetti e ho cercato diciamo di
Mettere in evidenza
Quelli che potevano essere
Alcuni degli aspetti anche del libro che il Centro Pannunzio a pubblicato
Vi è un'iniziativa dell'editore Pedrini stretta collaborazione con il centro pontino
Chiuderei con un'immagine poetica se mi permettete
Quel grande al fine di L'albero degli zoccoli che almeno molti di noi hanno visto
Bene quello era il mondo
Contadino
Per cui lanciato
Giacomo Matteotti l'agiato avvocato Giacomo Matteotti si batte
Qualcuno disse in modo spregevole
Lì pellicce sciato avvocato Matteo
Che si permetteva viaggi all'estero
No Giacomo Matteotti in
E stato accertato anche di recente
Dava contributi di beneficenza era un filantropo era un filantropo la sua ricchezza la metteva a disposizione per gli altri
E io voglio chiudere
Immaginando
Proprio Giacomo Matteotti
Che si batte per questi contadini disperati e dignitosi
Del film dell'Albero degli zoccoli che rappresenta una delle pagine accantonati perché dell'Italia
Per la fine dell'Ottocento vi ringrazio
Dove
Abbiamo Giampiero
Vero come nostro ospite che supportato da un saluto importante dalla Regione
Grazie grazie osserva ancora Lulli Lunardi e in tale rilevanza eventualmente abbastanza presto contabile
Sicuramente partita
Ora
Circa ventidue mila
Costruttiva imprese maestro
Ci sono tante forme infettive del governatore domani
Niente al professor Levy violentarmi avvalersi chirurgo Berlusconi per il sostenga le altre iniziative addio perché sono straordinarie
Mi complimento con un pubblico quasi signora non so se sia perché le donne sono cultura ovvero carisma dove sono
Rispetto al fabbisogno energetico sono nervosa sposa
Tra virgolette nel senso che se possibile al popolo elezione sul territorio zero virgola venticinque dicono natura semplificare Chance ma informalmente quando il canestro proporre a posteriori
Dopo che quella ormai urgenza all'ordine alla cultura qua dentro non è arrogante
Io prego sempre il figlio il professor
Isterico per esempio Botto settanta vederlo e ristrutturando il professor quelli urgentissimo
Oggi riescono ad avere un peso bellissimo quanti
Comprerebbero grande Belice ed arriva segretario dalle diciannove Simone
La
Possibili
Picchetti al professor quelli che il ramo carburante ad approvare
I cattolici liberali raggiungerà
No no no non che non eravamo è già una parte dall'altra almeno io ero contro
Il sessantotto che voleva girare un video
Ritornano cercare fra rispose assenza
Perché nella mia vita di capirlo subito
Anzitutto
Il naturalmente non solo non soltanto al
Consiglio