Una soluzione parlamentare per i referendum in materia radiotelevisiva

Peppino Calderisi deputato riformatore Peppino insieme con Marco Taradash ha lanciato l'allarme circa una possibile soluzione diciamo così per quanto concerne i referendum sulla legge Mammì una assoluzioni incongrua che eviterebbe il voto dell'undici giugno si è una soluzione cancella referendum che circola appunto nel Palazzo attribuita non sappiamo con quanta attendibilità o impudenza al professor Guarino e anche all'diciamo così supervisionare il Quirinale e in base a questa ipotesi e questa voce che circola la la normativa attuale sul numero di concessioni televisive verrebbe completamente abolita
E le concessioni esistenti renderebbero io resterebbero in atto fino al novantasei sulla base di un decreto legge del novantatré
Che credo si riferisse ma non ne sono sicuro credo si riferisse a Telecapri ma insomma prevede che fino alla riforma e comunque per tre anni le concessioni
In atto rimangono è un modo per eludere completamente il quesito referendario è un modo per non decidere nulla rinviare il tutto la normativa la ciclina del settore sarebbe rinviata a un dopo probabilmente con la possibilità per il futuro vincitore lezioni di poter determinare evidentemente l'assetto del nuovo sistema radiotelevisivo non credo che sia una soluzione intelligente sicuramente Martone che illude i referendum ma non sappiamo se questa soluzione addirittura sia ha abbia il consenso sia addirittura ispirata dagli stessi promotori delle fermo questo non toglie che sia elusiva e sia una truffa nei confronti di chi ha firmato e che fanno stesso politicamente da me non condivise politicamente come valuti questa voglia di trattativa ad oltranza ma se si basa su un non risolve nulla rinviare il tutto direttamente non non può essere una valutazione positiva credo che le condizioni in cui si è siamo a in piena campagna elettorale si dovrebbe andare con le ragioni del sì e del no al voto su questo come su tutti gli altri referendum ma e poi sulla base dei risultati evidentemente il Parlamento potrà e inseguito disciplinare ciò che è stato deciso dagli elettori
L'onorevole Valensise deputato di Alleanza Nazionale Valensise poi innanzitutto illustrarci la posizione di AN che sui referendum ha deciso per sei sigle sei no infatti ormai
Abbiamo deciso per sei sì e sei no tra il nord c'è il no alla referendum che riguarda televisioni
La posizione nostra è una posizione di favore viceversa e quindi i prezzi per altri referendum come ad esempio quello che è relativo alla automatica corresponsione de dei montanti sindacali delle deleghe sindacali
Nel rispetto d'la libertà belli quei lavoratori perché i lavoratori che voglio avere un sindacato devono farlo volontariamente e non automaticamente subire gli automatismi che sono in contrasto con la libertà di scelta dello schieramento sindacale i lavoratori povere modificazioni
Come del resto vediamo sotto i nostri occhi ecco il treno
Spicca ma attualmente quelli sulla legge Mammì tra l'altro in queste ore dall'insieme si sta lavorando per ora arrivare ad una soluzione legislativa che eviti i referendum lei cosa ne pensa non siamo forse in un periodo troppo avanzato troppo prossimo al all'undici giugno per adottare una legge
Ma io non conosco i termini della eventuale
Soluzione la legislativa comunque devo dire che siccome referendum su Rete revisione referendum più caldo qualsiasi all'iniziativa e qualsiasi soluzione che valga a raffreddare l'ambiente politico
Da guardarsi con grande attenzione e positivamente mi sembra
Sì sì e perché il
Il no al privatizzazione della Rai il non obbligo di esonerare
Mai è proprio per il fatto che noi vogliamo che la RAI sia il servizio pubblico che la centotré ha formato la legge centotré ha formato
La le centotré era ed è uno strumento che è stato disapplicato ora che la partitocrazia sembra sia definitivamente tramontata opposta definitivamente tramontare non c'è dubbio che il servizio pubblico possa e debba avere quelle
Abitudini e Keller
Olivier qui gli orientamenti di obiettività che sono necessari e posso costituire un riferimento per la attività privata nelle televisioni ed era diffusione sente referendum sul commercio suo
Varie licenze sono molti soprattutto tutelare diciamo la libertà del consumatore è dare un nuovo impulso al
Il mercato a voi siete contrari a questi venne siamo contrari perché il mercato deve essere creato con un mercato
La libertà assoluta di mercato situazione come quella nazionale nella quale il mercato è stato sempre orienta
Non c'è un'abitudine a libertà potrebbe risolversi in un danno per i piccoli operatori economici che potrebbero essere travolti o addirittura esclusi dal mercato dalle forti concentrazione io voglio ricordare che talune occasioni il commercio soprattutto il piccolo commercio ha costituito una sorta di via d'uscita anzi via di salvezza per coloro i quali non trovavano un posto di lavoro e nel commercio nel piccolo commercio che peraltro aveva una funzione che ammiratrice sul mercato riuscivano a trovare uno spunto per sopravvive
Tante però si è parlato addirittura di attività terziarie di sostentamento parlo delle
Gli orari sono cose che vanno riassorbite e in una situazione visione di crescita e di sviluppo dell'intera comunità nazionale però non possono essere stroncata da un giorno all'altro con voto referee
Vorrei concludere questa analisi con il referendum ma se il Comune si chiede di estendere il sistema maggioritario che già vale per quelli fino a quindici mila abitanti a tutti i Comuni praticamente non trattative tra il primo e il secondo turno
Ma coalizione che si presenta con un'unica lista indica nel capolista il sindaco siamo contrari a questa situazione perché riteniamo
Ma tira su il comune come adesso
La normativa che risponde saremmo forse
Più contenti se non ci fosse il doppio turno perché doppio turno produce come l'esperienza è certa
Ci ha dato di
Di vedere di constatare produce non accorti malformazioni utilitaristica dell'ultimo momento che mal rispondono allo spirito generale della nuova legislazione elezione dei consigli comunali che lo spirito dalla governabilità non la chiarezza e la trasparenza chiarezza e trasparenza e dove anzitutto mostrarsi agli elettori tempestivamente e nell'unico turno col quale aveva elezione del
Comunali dovrebbe essere fatto
Onorevole Segni qual è la posizione del Patto democratici sui referendum l'abbiamo espressa pubblicamente ieri mandandola sotto i giornali sono moltissimi
E qualche no il sia tutti quelli sulle televisioni a quelli sulla privatizzazione della RAI Issey al l'abrogazione della legge sul confino inno a quelli sindacali e per quanto riguarda quelli sul commercio noi lasciamo libertà di voto ma noi speriamo che la Camera la settimana prossima riesca a risolvere in una maniera molto liberale c'è una proposta c'è molto liberale quindi in parte recepisce
Le le richieste dei proponenti il referendum ecco questi che riguardano il commercio consentirebbero ai consumatori ai cittadini di avere molti più libertà perché non dare una chiara indicazione di voto perché c'è il pericolo di una specie di vicenza selvaggia cioè una una specie di di Anarchia allora se è riuscita ma voi preferiamo risolvere il problema della libertà ma senza la vecchia in Parlamento e tre ed è probabile che si pesca la settimana prossima senta sulle tv si sta trattando al Colle cosa pensa di questo fatto politico cioè che si tratti piuttosto che andrà referendum ormai assai prossimo ma se questo si è sempre fatto in tutti i referendum in genere non riesce questa è la storia di referendum precedente questa volta vediamo ancora presto per dire
Un'ultima cosa si parla sempre più frequentemente di in un un grande centro di un'ipotesi di riaggregazioni al centro
Ci sono già delle critiche ma anche entusiasmi diciamo lei cosa ne pensa sarebbe cambiare legge elettorale col proporzionale che una cosa per cui noi siamo assolutamente incontrare abbiamo già scelto è bene che ci siano due centri uno che si allega la destra è uno che fa il centro sinistra non le interessa questo tentativo che mentre siamo assolutamente contrari