La situazione in Medio Oriente: intervista a Lia Quartapelle

Radio radicale siamo gonnellino Quartapelle del partito democratico per parlare con lei del
Del negoziato non so per la tregua per la pace in il Medio Oriente allora non abbiamo visto che la situazione è particolarmente fragile ho visto che ci si è messo anche lo maschera annunciando un finto attacco iraniano su tela di d'c'è questo ritiro stellette lette le truppe israeliane a a sud
Che secondo molti non prelude a una tregua ma non riposizionamento delle truppe per un attacco a Rafah allora che cosa sta succedendo e soprattutto ritiene che ci sarà
La la vendetta iraniana per quello che è successo a Damasco
Ma dal punto di vista politico le cose non sono cambiate serve un cessate il fuoco ratificato in una qualche forma negoziata quindi non semplicemente degli annunci che poi vengono smentiti di cui poi si deve valutare la portata sul terreno e questo obiettivo non è ancora stato raggiunto serve lavorare per raggiungerlo questa mattina sui giornali francesi è apparso un appello di Francia Giordania Egitto per il cessate il fuoco
E mi sembra che da questo punto di vista iniziativa diplomatica del Governo Meloni languono totalmente nel senso che giustamente il ministro Tajani
Ha fatto un passo sull'iniziativa umanitaria ma serve un impegno anche al Presidente del Consiglio
Invece dal punto di vista proprio politico e su questo l'Italia non c'è non c'è neanche l'Europa ed è un'altra cosa da rilevare quindi anche i nostri strumenti sono strumenti spuntati
Dal punto di vista più urge nera ariana critico
Dopo sei mesi si vedono tutti i limiti della mancata strategia di Netanyahu rispetto all'operazione a Gaza
Quella che doveva essere inizialmente un'operazione per contrastare il terrorismo si è trasformata in una strategia di guerra indefinita infinita ecco di fini incerti
Che rischia di trascinare con sé tutto l'la sicurezza dello Stato Israele questo è la la la decimazione di Hamas c'è stata
Ma sicuramente Hamas è fortemente indebolita fortissimamente poi ieri c'erano balletti di cifre a mastice estatici sei mila miliziani
Israele tredici mila sicuramente a Massa è stato fortemente indebolita il punto è che Hamas non si combatte solo con la forza serve una strategia politica coinvolge Paesi della regione che coinvolga un pensiero sul futuro della popolazione palestinese di Gaza
E invece il governo Netanyahu Netanyahu in particolare sembra essere completamente cieco così come non ha visto
Gazza i palestinesi capitavano a Gaza fino AIDI l'altro ieri fino al seggio ottobre stare compiendo lo stesso errore come se fossero delle cose non delle degli esseri umani che hanno dei diritti che hanno delle aspirazioni legittime ad avere una propria statualità indipendente ecco
Questa cosa manca
E ed è il punto più debole io credo che
La maggior responsabilità stia da parte israeliana che Israele è una democrazia e quindi può cambiare la propria leadership se si rivela inefficace e la leadership israeliana eh inefficace
Quella di Netanyahu è una leadership che per trent'anni ha raccontato agli israeliani che si poteva avere dar sicurezza senza fare la pace oggi è evidente che non è così e quindi va cambiata il prima possibile
Sulla Melloni
Ecco io visto che la Meloni andata in Libano per Pasqua
Oltre aver fatto la partite di biliardino ha ringraziato i soldati italiani per quello che stanno facendo allora qualcosa da parte nostra c'è stata anche in ambito o no
Punte presidente Graziano avvenivano per Pasquale zero zero per salutare le truppe prima di Pasqua non verrà un pre vacanze
E io penso che ci sia un limite di questo governo
Cioè di semplicemente tenersi Nissoli chi esistenti della politica estera senza aggiungere
Oggi non si tratta semplicemente di ringraziare i i soldati che sono Lita quasi vent'anni
Per essere lì ma bisogna ragionare su che cosa voglia dire avere una forza di più di mille uomini che è un quarto delle forze che noi esprimiamo in giro per il mondo
Dal punto di vista di un'iniziativa politica e diplomatica
In quello che rischia di essere secondo a fronte di questa guerra a gli Stati Uniti allora molti hanno accusato gli Stati Uniti di fare una finta politica di pacificazione allora lei pensa che by the né si stia impegnando veramente per per la tregua
Io penso di sì penso che ci sia dal punto di vista americano una consapevolezza sulle implicazioni internazionali ed interne di un prolungarsi di questo conflitto
Penso che tutti quanti noi ci dobbiamo rendere conto di quanto sia difficile
Avere un potere di agenzia su un altro governo cioè non basta che il Parlamento italiano volti e per il cessate il fuoco non basta che il Presidente americano incagliarsi il presidente israeliano
E il primo ministro israeliano
Oggi ci deve essere un ragionamento più comune su cosa voglia dire avere degli obiettivi di stabilità comuni
E purtroppo Netanyahu sembra non più aderire a questa visione comune Luís ha fatto della sua parabola politica l'idea
O i di tutti contro di me e di questo ha fatto una forza ma oggi ma debole ora il problema degli ostaggi non è stato risolto
Prima il saggio non è stato risolto sono a Roma delega tra le questioni di famiglia gli ostaggi incontrerà oggi io ex altri esponenti da consegnarsi dell'incontro Remo Breve
Mi ha molto colpito il lady seriale che ha scritto ad car chiarezza su per il Corriere domenica in cui dice che in fondo le nostre opinioni pubbliche sono opinioni pubbliche umane che vogliono l'umanità
E quindi vogliono che i palestinesi continuino a vivere e il numero di morti le devastazioni crediamo sono inaccettabili sono una tragedia
Ma anche vogliono la liberazione degli ostaggi non vanno messe le due cose contro una contro l'altra ma il cessate il fuoco il modo per garantire civili palestinesi e rientro degli ostaggi prima possibile
Grazie alle a quarta pelle