War Room - Fall-Iran-no (speriamo)

Buonasera e bentornati lavoro un se ne dal mille novecentosettantanove gli gli Ayatollah non facciano altro che ripetere che Israele deve essere cancellata
La cartina geografica che Gerusalemme diventerà musulmana la prima volta nella storia che l'Iran colpisce direttamente lo Stato ebraico è vero l'attacco di salotto è stato
Limitato ha prodotto danni limitati è sembrata una risposta
Dimostrativa tenteranno è stato obbligato a dare dopo credo esercito interloquiva vivere ucciso il generale della Guardia rivoluzionaria Damasco tanto che gli iraniani fanno sapere che la questione si può chiudere qui
Insomma se l'Iran non poteva rimanere immobile per non perdere credibilità agli occhi dei suoi seguaci la reazione per quanto spettacolare è stata misurata che in fondo il regime teocratico si chiede se si può davvero permettere una guerra segreta con Israele con il rischio di accendere un conflitto più ampio allo stesso tempo non va però sottovalutata dal fatto che se la capacità italiana di intercettare missili noi non fosse stata più che perfetta se non ci fosse stato l'aiuto fattivo anglo americano francese e la Giordania probabilmente ora saremmo qui a raccontare una storia diversa con tutta probabilità avremo titolato il nostro incontro lavoro lungo nome più che mai azzeccato
Inizio della terza guerra mondiale
Finora daranno ha scatenato guerre per procura ovunque Agasa spinge il terrorismo chiamasse ha dato il via libera all'attacco l'esatta ottobre più a nord finanziarie milizie di Hezbollah
Ha poi dato supporto ai gruppi sciiti tra la Siria nel nord dell'Iraq più assurdo sostiene gli attacchi degli utili nel Mar Rosso ma poi stretto un'alleanza di ferro con la Russia cui fornisce androni attaccare l'Ucraina e cerca di stabilire un rapporto il retto con la Cina dunque interviene indirettamente in tutti gli scontri tra democrazie occidentali autocrazie anzi li alimenta questi scontri
Ma per quanto siano al centro del cosiddetto Asse del male
Il rane pronta ad un salto che va coinvolta più direttamente gli Ayatollah
Hanno gravi problemi problemi interni a partire dalla diffuso dissenso fin qui represso con la violenza ma che potrebbe tornare a mettere in discussione il regime e problemi esterni a cominciare dal confronto per il predominio della regione con altri attori particolare dell'Arabia Saudita
Un conflitto su più ampia scala potrebbe indurre diversi Paesi ad affiancare sauditi e giordani contro Teheran salterebbe tutto il fronte occidentale
Ora però è Israele deve cedere in mano adesso fa sapere che la risposta arriverà che gli iraniani devono stare sulle spine ad Antenna questa risposta diversi Stati europee arabi ma anche gli Stati Uniti sconsigliano ritorsione
Ma la partita resta aperta per capire quali sviluppi potrà a vere
Abbiamo con noi tre ospiti che salute che ringrazio a cui chiederlo sono Enrico Franceschini giornalista di Repubblica
Mica e scrittore lungo corrispondente da New York Washington Mosca Gerusalemme Londra Giampiero Massolo presidente Inglis
L'Istituto di politica internazionale presidente di mundis e Nicola Belli direttore dell'istituto poteri di studi globali benvenuti a tutti e tre partiamo intanto con un giudizio su quanto è avvenuto personalmente direi che si potrebbe dire che alla sceneggiata viste sembra poco l'inizio di una guerra diretta tra esame tra Iran e Israele è troppo
Ma sono tutti che cosa dove ti collochi tra questi due estremi
Ma credo ci sia stato essenzialmente un rimescolamento di linee rosse vale a dire a c'è stata la percezione da parte degli iraniani che israeliani abbiano colpito in sostanza il territorio iraniano attaccando
La sezione consolare dell'ambasciata iraniana da a Damasco
E hanno ritenuto dire argini con un attacco molto annunciato tanto da consentire una difesa molto avanzata degli israeliani con i loro alleati a cominciare dagli americani e non solo
Come giustamente dici e ha che ha fatto in modo che uno scudo abbia funzionato in che nessuno dei leoni o pochissimi e nessuno dei missili o pochissimi si sia abbiano effettivamente è toccato il e il territorio israeliano detto questo
Non è chiaro che in questo in qualche modo impone la necessità non tanto di passare da una postura difensiva e pazientemente strategica una offensiva ma impone l'esigenza di adeguare la deterrenza da entrambe le parti
Egli Agnani hanno agito perché si sono sentiti attaccati direttamente hanno attaccato direttamente questo fa sì che ora gli israeliani
Devono agire cercando da un lato di non passare da una cultura per l'appunto di contenimento ad una postura
Di offesa ma dall'altra non possono Norvegia perno ristabilire appunto
La una certa deterrenza dei è chiaro che mi fermo è chiaro che sottostante c'è una si potrà consapevolezza del conflitto fra l'Iran una e Israele un conflitto esistenziale
Che non conosce le soluzioni ma soltanto la possibilità di mitigazione perché la soluzione
Implicherebbe un conflitto globale qualora effettivamente li hanno volesse annichilire Israele in qualora effettivamente Israele potesse rendere gli arsenali nucleari iraniani
Lealmente inefficaci c'è un discorso che rende di debolezze reciproche che rende tutto questo improbabile da un lato gli iraniani per Menaggio ricca e ha appena detto l'accento riabilita
Dall'altro gli israeliani vecchie potrebbero rimanere in quel caso senza troppi alleati ma tutto questo però non toglie l'esigenza appunto di adeguare la deterrenza
Ecco bene in questo in questo gioco delle delle risposte non possono non onde del perché altrimenti mi si vive come debole come incapace come perdo perno consenso perdo credibilità eccetera in questo gioco delle risposte
C'è una un punto da poter mettere oppure no e se sì quale
Molto dice anche perché secondo me c'è una considerazione eliminare
Forse può aiutare a comprendere poi l'evoluzione di questa dinamica dei cinesi questi sistemi che noi spesso nel Livigno OPA dei paesi occidentali rappresentiamo
Un po'troppo in una chiave monolitica come se fossero governati da da piccoli simili sono in realtà tanto l'Iran quanto la democratiche Israele sono in realtà dei sistemi molto complessi molto come Rizzati nella politica e quindi non esistono
In nessuno dei due ambiti delle opposizioni mette e
Convergenti sul da farsi ci sono delle linee strategiche più o meno definite ma sono comunque del del dei paradigmi che stanno mutando stanno mutando conto rapidamente
Come ricordava l'ambasciatore Massolo prima una importante evoluzione di questa di questo scenario è data proprio dal fatto che per esempio l'Iran ha abbandonato sostanzialmente con il gli attacchi del tredici aprile un paradigma strategico che durava ormai da molti anni la cosiddetta terza generazione
Nel pensiero strategico iraniana era quella della prima generazione invece del potere
In Iran cioè quella della del sistema teocratico che oggi minimale nei miei termini di di rilevanza politica oggi
La guida non è spesso così identifichiamo come sorgente unica del potere
E in realtà un primus inter pares all'interno però di un sistema che è fortemente dominato da una seconda generazione che non ha più niente a che vedere con la prima è una generazione
Che proviene dai ranghi soprattutto dell'apparato militare ed industriale del della ergersi dei Pasdaran
Che ha posizioni completamente diverse rispetto alla prima e abbiamo visto in questa operazione del tredici aprile come sostanzialmente ci sia stato un compromesso
Il compromesso è stato quello da una parte di far passare le istanze di seconda generazione sono sicuramente molto più aggressiva molto muscolare e quindi rompere il paradigma del superare la linea rossa dell'attacco diretto Israele
Quindi andare completamente contro il principio che sino ad oggi aveva regalato il la pazienza strategica cosiddetta di va bene i il la difesa avanzata H regolatori ci servirà sino ad oggi e dall'altra però testata stemperata da una evidente volontà della prima generazione la dell'apparato più vicino alla guida
Di poter operare un attacco che avesse un forte valore politico ma uno scarso se non nullo
Perfetto sul piano militare e quindi cercare di contenere il la la possibile reazione israeliana
Un calcolo tuttavia molto fragile nel senso che il il comunque l'aver superato questa linea rossa l'aver cambiato il paradigma
Strategy o comporta anche per Israele e la necessità di cambiare il paradigma come diranno non aveva mai attaccato Israele e adesso lo ha fatto
Anche Israele non aveva di fatto mai attaccato militarmente minacciosa diverse operazioni sul Paese soprattutto questi omicidi mirati della del nutro degli scienziati e via dicendo
Ma non c'è mai stata un'operazione militare vera e propria ecco qui invece si transita in direzione di fatto della parallele esigenza per Israele di rispondere nella stessa misura e quindi non si sa come non si sa quando ma questa sarà la risposta israeliana
Ecco Franceschini ci dice attenzione sia su un fronte che sull'altro c'è una articolazione molto più forte di quanto lo siamo abituati a a considerare guardiamo guardiamo dall'alto delle opinioni pubbliche da un lato
Non è come dire non è un segreto che
Netanyahu non abbia un grandissimo seguito nel pub nel Paese ci sono state manifestazioni insomma la sua linea politica non è non e e Luino come persona non è considerato come sappiamo un più uno ostacolo che è un'opportunità e dall'altro ci sono state delle le ribellioni femminili è e non in in Iran allora
Quanto le le due opinioni pubbliche possono incidere in questa dinamica
Della il gioco delle risposte di cui ora stiamo farla
Possono incidere moltissimo come allontanavano
Gli altri due tuoi ospiti perché appunto non è una situazione monolitica neanche a livello di opinione pubblica in Israele è probabile che da abbiamo visto che i primi commenti giornali
Uomini l'uomo della strada alcuni dicono
Dobbiamo rispondere la prima volta in quarant'anni che di arancia targato B mo'attaccati sul loro territorio per dimostrare appunto la forza di dissuasione nostra deterrenza che significa
Dare un segnale a altri nemici non attaccati cinto modo San Paolo la nostra risposta sarà più dura più severa ma ci sono anche quelli che dicono
Citazione in cui c'è trascinato Netanyahu non possiamo perdere
L'alleanza con gli Stati Uniti non possiamo irritare ulteriormente gli Stati Uniti e quindi e Netanyahu che non decide da solo questa reazione ciò Garbini guerra di cui fanno parte anche il ministro della difesa e genera e che era a capo dell'opposizione civile che dovrà anche procedere una reazione intermedi in territorio iraniano ma forse non mente porte da diciamo distruggere tutte le infrastrutture nucleari iraniane
E il maniera simili mi era alle come avete ricordato c'è un'opinione pubblica che ha protestato
Recentemente contro il regime donne solo donne per le regole del del sistema islamico abbiamo visto proprio ieri io sui social media
Ho visto
Diventare virale un'immagine di una mano con la bandiera israeliana con la bandiera italiana che si tende a una mano con la bandiera di Israele dicendo i nostri due popoli tono vicini sono i regimi che regime islamico qui ci ha portato contro
Bisogna ricordare e chi ci segue
è una presente la situazione fino a settantanove
Israele ha un alleato dell'Iran della Persia dello Scià di Persia e lo stato seguito durante la guerra Iran Iraq negli anni Ottanta Israele ha venduto cinquecento milioni dollari di armi
All'Iran
Controlli era regime quindi mi stai dicendo che condotte popolo iraniano non c'è un sentimento antisemita
Ma io come in altri paesi del Medioriente voglio dire maggioritario forte c'è sicuramente diffuso da parte di dei sostenitori del regime ma non da parte di tutti della parte più e moderne
E più avanzata del paese e quindi e ricordiamo sempre quando qualcuno del Medioriente ci sono in Medioriente tra i popoli non arabi
I turchi i Persiani e gli ebrei
Ma sono qualcuno ha ricordato in questi in queste ore che nel mille novecentonovantuno Israele non rispose mise diversa di salvarlo sen
Un precedente troppo lontano le condizioni sono o diverso è per appellarsi a quella a quella ipotesi neo oppure c'è un qualche possibile liaison tra l'altro a quel momento e oggi
Credo che in quel caso non ma non c'era questa esigenza stringente stabilire una deterrenza sul quasi relativamente nuove questo rimescolamento di linee rosse diciamo così quindi non scommetterei troppo su un eccesso di pazienza da questo punto di vista ma neanche di esigenza da parte del Governo indiano fra l'altro nel governo israeliano credo sia né in atto due Processi per vedremo a che cosa ci porterà nelle prossime ore uno con ogni probabilità
Una richiesta che sarebbe ovvia
Che è stata fatale ai Tfa cioè alle forze militari israeliane di nel procurare un elenco di possibili bersagli no e quindi vedere
Cosa impossibile colpire in che misura dove con quali possibili conseguenze compare impiego di mezzi anche perché apro parentesi
Non è che la difesa così efficace di fronte allo sciame sia stata proprio economica per Israele insomma in questa questa Ultima notte e chiudo la parentesi ma in secondo luogo è chiaro che c'è un dibattito politico non solo all'interno del gabinetto di guerra che relativamente limitato ma fra le forze politiche della maggioranza israeliana
E lì caccia è una componente diciamo più nazionalista di destra se vogliamo di partiti religiosi
Su cui il governo Netanyahu si regge senza il quale guerra o non guerra e chiaramente che avrebbe con conseguenze anche personalmente imbarazzanti per il primo ministro che a quel punto non sarebbe più primo ministro che vuole una reazione assertiva che vuole una reazione dura che vuole
Il come dire cogliere l'occasione per sbarazzarsi del nucleare iraniano come si direbbe Vasco Graham molto difficile da fare
Senza alleati molto difficile da fare anche dal punto di vista proprio tecnico militare operativi
E dall'altra una parte che invece vorrebbe
Come dire andarci il piano per era salvaguardare poiché un'altra cosa che pretenziosa e che l'alleanza con gli Stati Uniti
Che era stata messa a dura prova dalle modalità un po'massiva per così dire per usare un termine riduttivo che Israele aveva impiegato stava impiegando
A Gaza da cui l'attenzione sì ora in panca distratta e dall'altra parte di lasciare un spazio ai Paesi sunniti arabi moderati
Che verrebbero messi da una reazione eccessiva da parte di Israele nella condizione di non poter facilmente tenera ecco il c.t. grato agli accordi di Abramo in cui il volto militare e in parte emerso
Nella notte dell'attacco iraniano quindi un barasinga anch'essa è un atto di sintesi molto diverso quello acquisì trova confortato dal governo Netanyahu rispetto a quello dal novantuno
Ed è dal punto di vista dello scenario del territorio
Molti hanno sottolineato l'importanza non solo pratica ma anche politica del dell'intervento Giordano nella lo scoop nel creare lo scudo per difendere Israele nella notte degli attacchi iraniani ma al di là del la Giordania qua cioè quel l'attacco dell'Ira la spostato degli equilibri oppure no
Cioè al rivale del dell'Arabia Saudita della Germania sono altri paesi che possiamo considerare in movimento politicamente parlando
Sì allora innanzitutto la Giordania così come l'ha preso vita in realtà partecipato ma anche in virtù del fatto che c'è stata una violazione del dello spazio aereo
Mi sono voluto inserire dei droni da parte dell'Iran attribuisce alla Giordania Arabia Saudita il diritto di intervenire per intercettare questi questi mezzi e per per distruggerli al netto di questo chiaramente cioè la storica divergenza tra i Paesi immobili la maggior parte dei Paesi arabi la Regione e l'Iran
Ora anche qui Monti si è creato un po'nel corso degli anni un un filone narrativo che parla del confronto tra sciiti e sunniti possa sale linea di faglia tra la tra i due gruppi al diciamo interconfessionale all'interno del mondo musulmano io credo che più che uno scontro tra sciiti e sunniti sia sempre stato invece uno scontro tra persiani e arabi è una è una dimensione più etnica che religiosa quella che ha caratterizzato lo scontro e ed è sempre stato molto accentuato anche ben prima della Repubblica islamica insomma il lo Scià iraniano era considerato dalla gran parte dei si arabi
Un un arrogante una portatore di una politica egemonica certo non lo si dava perché militarmente era il più forte di tutti ed era soprattutto il principale alleato degli americani ma c'è sempre stata
Questa forte inimicizia fra il diciamo la componente araba e quella persiana nella regione
Queste divergenze riemergono ciclicamente nelle in queste fasi di crisi è nonostante ci siano state delle importanti azioni diplomatiche nel corso di questi ultimi anni soprattutto il riavvicinamento tra Arabia Saudita Iran buona parte di questi rapporti sono un po'dei matrimoni d'interesse
I Paesi della regione hanno forti perplessità sugli Stati Uniti soprattutto nell'area del Golfo Persico
Ritengono che venuta
Vero o falso che sia io non sono molto d'accordo con quello che lo sostengono però la loro impressione che denunci avvenuta progressivamente a mancare la capacità di difesa da parte degli Stati Uniti il sostegno da parte degli Stati Uniti nel contribuire alla difesa della regione e quindi hanno adottato una linea più pragmatica di relazioni con l'Iran cercando di mitigare questa storica i sistematica come divergenza che gli ha sempre caratterizzati questo non toglie che restano evidente i i principi di di di di disistima ET soprattutto di sospetto che hanno sempre caratterizzato i rapporti con l'Iran al di là di questi avvicinamenti l'Iran viene considerato sempre il la potenza il egemone del Medioriente con una così una postura assolutamente espansiva molti di questi Paesi la temono sono rimasti fortemente spaventati da quello che hanno visto nel corso degli ultimi tre quattro anni soprattutto quando l'Iran aveva colpito obiettivi della produzione energetica in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti facendo capire chiaramente
Ai pesi e la regione Sicilia ne sa essere un conflitto voi ne sapete parte quindi attenzione a sostenere così apertamente le istanze di Israele e degli Stati Uniti
Ecco questa è una dimensione che oggi è sicuramente migliorata sotto il profilo della formalità diplomatica ma Illy senza di questo rapporto fortemente conflittuale fortemente basato sulla sulla percezione del del reciproca di una di una così di una inimicizia storica ricca rimane e questo è purtroppo il il vero elemento di di preoccupazione in questo momento perché tra le opzioni che l'Iran potrebbe aver nel caso di una di un attacco israeliano oltre a a quello di replicare diciamo il modello di ciò che è accaduto il tredici aprile su più larga scala quindi impegnare e saturare la difesa israeliana
Sino ipotesi ieri diciamo che considera l'Iran alla saturazione completa della capacità di difesa del sistema difensivo israeliano
L'altro mozione invece quella di far saltare il banco nella regione del Golfo Persico del Medioriente cioè colpire tutti questi i Paesi oppure parte di questi che considera comunque parte di una di un sistema di più solida alleanza con Israele e con gli Stati Uniti ci e allargare quindi il conflitto in in una dimensione geografica soprattutto economica questo punto colpendo soprattutto su Hormuz sul Golfo Persico
Che possano idealmente diventare insostenibile per la comunità internazionale
Quindi gli scenari sono purtroppo preoccupanti anche per la parte diciamo della della componente araba della regione
Franceschini è possibile che l'Iran torni
Ad usare alla guerra per procura e quindi usi Ilias Collavo sui molti in maniera ancora più incisiva significative di quanto l'abbiamo fatto fino fino adesso in questo caso ecco come cambierebbe lo scenario
Dipende da quale sarà la risposta israeliana la risposta israeliana sarà sicuramente almeno questo prevedono molti analisti interi boria qualche iraniano
C'è però non sarà una risposta unitamente da considerare dare una eccessiva escalation
Ridurre a questo punto il Batti e ribatti e farlo uscire dei rispettivi territori è possibile in pole ulteriore risposta iraniana sia Maputo attraverso le guerre per procura o attraverso un emendamento elevazione
Del il la guerra di bassa intensità che in corso d'ottobre al confine fra Libano Israele fra gli Hezbollah le forze israeliane o sul fronte per esempio del Mar Rosso con attraverso gli istituti che abbiamo visto c'è stato un Anna avere una nave di proprietà israeliana è stata è stata sequestrata da sport iraniane potrebbe esserci azione Nolte ha detto reale ma di altro genere a quel punto sempre si tratta appunto di calibrare è interesse reciproco
Nota arrivare a una grande nuova guerra mediorientale per non parlare di una guerra mondiale
Come come spesso succede non sempre poi qualche volta sfuggono le elezioni fax non rumore o perché succede qualcosa che non era stato pratico sforiamo fiume carsico
Va per conto suo molto spesso ma Franceschini secondo te Israele sarebbe in grado tecnicamente oggi di individuare laddove e istintive iraniane dove viene preparato l'armamento nucleare perché poi la vera grande differenza tra Iran e e il resto del territorio vede del del quella zona è il fatto che che sia un Paese che si sta preparando poi qualcuno dice che è già c'era arrivato alla fine del processo qualcuno ricerca in corso questo processo di la l'arma nucleare è è in grado oggi Israele chirurgicamente di andare a bloccare questo processo
E intanto ricordiamo che l'unico paese del Medioriente che le ha queste armi nucleari al momento comunque Israele a differenza degli altri e la democrazia e quindi ha dei meccanismi sull'uso di queste armi nucleari che non sono quelli in mano a teocrazia come gli era alcuni dei quali alcuni dei tuoi leader in passato avevano detto
SISMI un giorno li useremo per distruggere le
L'entità sionista anche se questo comportasse terza guerra mondiale
Questo da un leader israeliano non lo sentiremo mai dire Israele essa dove so poco installazioni e a Dea di come possano essere distrutte un dubbio sia la capacità militare per farlo in passato fino a qualche anno fa il dibattito era sulla richiesta israeliana di disporre di bombe
Americani capaci di colpire in profondità missili capaci di forare i bunker sotterranei iraniani al punto da distruggere tutto quello che c'è da distruggere
La cosa peggiore sarebbe fare un'azione del genere poi non riuscire nell'obiettivo
Comma sono dette secondo voi c'ha la capacità e il dovere di fare che fare questo e Ceva a prescindere dal sostegno americano o meno basso non secondo me no nel senso che
Intanto c'è un poca c'è un problema di ricognizione di inventario dei siti si sa dove sono Marson no anche per lo meno due di questi sono in realtà a quanto se ne sa quattro due più come dire evidenti in superficie
Dunque un po'più costretti questo armi o comunque all'interno
Di di montagna e cose di questo genere c'è sicuramente una difficoltà poi tecnica nell'arrivarci
E questa difficoltà tecniche difficilmente opinabile anche per ragioni logistiche organizzare un'azione di questo tipo senza supporto che non sembra all'ordine del giorno
Mi sembra una cosa piuttosto ardua per non parlare poi dei costi politici
Ma perde
No sacrosanto d'accordo con l'ambasciatore Massolo è molto difficile poter colpire questo diciamo l'infrastruttura del programma nucleare iraniano
Per molte ragioni la comincia l'ambasciatore in questi lunghi aveva intenzione con Israele
Il programma è stato non solo fortemente disperso sul territorio ma anche altamente protetto all'interno di sistemi di bunkeraggio che oggi lo rendono io non sono un esperto di armamenti ma lo rendono da quello che leggo molto difficile
Per da raggiungere anche dalle più sofisticate delle armi a disposizione degli Stati Uniti
C'è una centrale nucleare attiva Bushehr colpire quell'impianto significa determinare una una una nati ambientale nell'area del Golfo che insostenibile quindi non non rientra praticamente neanche tra gli obiettivi possibili la parte del degli impianti dell'impianto in questo momento in funzione
C'è poi nella rete della ricerca e della universale ma questa in buona parte all'interno del della città significherebbe recita significherebbe colpire pesantemente cita come Teheran ai fans soprattutto provocando gravi danni collaterali che probabilmente sarebbero un boomerang
Da anche dal punto di vista del risponde il ritorno questa l'opinione pubblica internazionale
Io credo che il vero margine d'azione di Israele per una azione soprattutto se è un'azione che come appare in questo momento al verrà condotta in modo indipendente e senza la partecipazione del degli Stati Uniti
Sia quella di colpire soprattutto la l'infrastruttura militare ed industriale dei Pasdaran
Questo credo che possa essere allo stato attuale il diciamo il il target più pagante per per Israele
Colpire alcune delle installazioni militari soprattutto quello che è il cuore economico della ergersi dei faccia il sistema industriali industrializzare tutta questa filiera e sicuramente molto meno potente è sicuramente più alla portata soprattutto di un'operazione che credo anche nel caso di Israele non possano andare oltre
Una manciata di sortite non ritengo che Israele non abbia la capacità di condurre una una guerra di lunga durata su vasta scala contro l'Iran
Franceschini invece se Israele puntasse a rendersi sponda operativa sostegno della del dissenso interno paese all'interno all'Iran è perché praticabile questa strada tu hai scritto un articolo su Repubblica
Nei giorni scorsi cui hai raccontato cinquant'anni di omicidi di spie eccetera è pensabile che si possa minaccia avere un'azione di questo tipo che crei i presupposti per una rivolta anti-regime
Bella domanda interessante sicuramente una guerra
Del tipo di informazione io sull'opinione pubblica viene condotta non solo dallo spionaggio israeliano ma anche da quello americano nel quadro che abbiamo dato
In questa conversazione del Medioriente curioso che stante tutto rispetto del Paesi arabi le radici di una possibile cambiamento democratico forse c'erano maggiori in Iran in una prospettiva futura che da molte delle dei regni arabi alleati sostanzialmente ente e già avviati a un pace con Isabelle questo dico dare la spinta decisiva
A all'affermazione alla riaffermazione da democrazie era solo che è un po'è un è un vasto Progetto appunto non è molto semplice da realizzare ma sicuramente qualcuno ci sta pensando
Dedichiamo gli ultimi minuti a a vedere invece il quadro geopolitico più più largo ma sono da un lato
Che influenza nel nella dinamica della vicenda che abbiamo di cui stiamo parlando la Russia e che tipo di rapporti di causa ed effetto bilaterali si possono creare tra la vicenda e Iran Israele e quella Russia Ucraina
Noi Ecomondo abbiamo dimenticarci che di fatto queste due guerre
Hanno un punto in comune cioè da un lato sia voluto impedire o si cerca di impedire l'adesione al campo occidentale di un Paese sovrano per l'Ucraina
Dall'appalto e si è cercato di impedire
Una sistemazione disegno favorevole all'Occidente attraverso centralizzazione degli accordi di Abramo in Medio Oriente
E chiaramente questo significa che esistono almeno due potenze revisioniste impegnate in una delicati atti di sintesi delicati e basi grazie
Che sono la Cina e la Russia che detto in parole povere che era a piedi però che l'Occidente e in particolare gli Stati Uniti fossero rispettivamente fuori dal Medio Oriente fuori dall'Europa
E potenzialmente fuori dall'Asia questo pena a fare in modo che l'ordine in questi contesti geografici risponda filiere deve diverso ovviamente sentieri specificamente della Russia
La luce in questo momento diciamo affaccendata ben altri ben altri problemi per poter seguire direttamente
Lo scenario mediorientale ma già nel recente passato a fronte di un cadetto disimpegno di una certa distrazione occidentale
E la Russia ben presente in quello scenario nella sua pulsione verso i mari caldi solo stabilimento delle basi la base insieme all'intervento in Siria e quindi l'idea di aprire l'Occidente gli Stati Uniti in una difficoltà maggiore il loro maggiore alleato l'unica democrazia
Del Medioriente alle prese con la situazione così impegnativa sicuramente fa comodo e gli fa comodo dicendo che ok tifa per l'escalation
Ma io Putin tifa per l'escalation fare fino ad un certo punto perché anche appunto in poi alla fine alla finanza alla giornata non conviene un'escalation che sfoci in un conflitto globale perché questo avrebbe un effetto domino di proporzioni di incontrollabili però sicuramente a distogliere l'attenzione dall'Ucraina mettendo infine contare Occidente è sicuramente un elemento ed è un elemento anche per la città
Fermo restando che la Cina a un atto di sintesi molto più ancora più complicato da da fare perché da un lato sicuramente come dire giova alla Cina l'indebolimento complessivo delle posizioni americane delle posizioni delle posizioni occidentali ma dall'alto gli interessi della Cina passano anche attraverso la regione del Golfo
Hanno cercato di far fare la pace con risultati limitati e con l'ausilio degli iracheni e degli umanisti con Anna e l'Arabia Saudita
Tengono in realtà che aggiunge politiche all'Iran tengono molto per ragioni economica geo economica l'Arabia Saudita i paesi del Golfo quindi anche qua all'escalation conviene fino a un certo punto
Ecco appena proposi regina belve
Sì
Si dice che la Cina però abbia comunque interesse a
Diciamo a far sì che si che definisca
Una difficoltà occidentale nell'uso delle delle vie della globalizzazione
è così oppure no
Sì la la la Cina secondo me è impegnata un po'in una rimonta rimodulazione complessiva del suo progetto
Globale di di sostegno al commercio diciamo che la crisi in atto in in merito in questo momento un ulteriore ostacolo alla così al disegno complessivo di previsione di questo progetto
Io credo che ci sia un nel caso specifico della della crisi con in questo momento tra Iran e Israele
Ci sia un approccio molto cauto da parte della Cina che ha condicio l'ambasciatore Massolo con riferimento alla Russia anche Pechino qui ha molto da da perdere molto da rischiare
Da un'escalation e a una visione sicuramente più pragmatica di molti altri attori su ciò che sta accadendo
C'è un rapporto peraltro secondo me fortemente sbilanciato coi tra Iran vicinanze situazioni la la soprattutto la seconda generazione del potere iraniano
A da tempo lanciato questo mantra del del dell'orizzonte asiatico tiranna che de rinforzare la sua struttura dei rapporti nati in modo particolare con la Cina deve abbandonare definitivamente all'occidente
Che non rappresenta un dollaro al lo sbocco naturale del del degli interessi italiani
Una visione imponenti che ricorda quella poi peraltro dei tempi è la prima generazione quando arrivarono al potere nel settantanove pensavano di poter esportare il modello rivoluzionario di essere il il terzo polo della politica internazionale insomma hanno dovuto ricalibrare ben presto con le proprie posizioni
Dal punto di vista cinese e tutto questo sia entusiasmo cioè fino a un certo punto l'Iran rappresenta una un valido alleato soprattutto sul piano economico la Cina qui sta molto petrolio dall'Iran apprezzi però fortemente scontati quindi con un margine di convenienza delirante e quasi emergenziale
E potrebbe rappresentare un elemento nello sviluppo di questa sua direttrice di trasporto globale
Ma al tempo stesso la Cina a numerose alternative che considera valide e non investe in modo particolare sull'Iran
Quindi è un rapporto molto sbilanciato mentre Pomentale diciamo così quindi e sicuramente ecco nessuno avrà mai intenzione a Pechino di fare una guerra regionale o globale per andare a difendere gli interessi Teran
E questo non so quanto sia chiaro all'interno delle dinamiche di seconda generazione nel Paese
In conclusione Franceschini qualcuno dice vista la situazione prego Ucraina considerate le intenzioni di Putin né di andare anche oltre
E distava possibilità che con il PM di arie abbia per il gioco delle risposte di cui ha parlato finora ulteriori sviluppi che la la sera il livello del terzo millennio sia dietro l'angolo tu la vedi da Sarajevo del terzo millennio
Ma non ha infatti oggi nasce oggi con uno al momento di speranza finire forse perché sono è sempre ottimista non non vedo la terza guerra mondiale dietro l'angolo
Vedo sì tensioni che vanno ma escono adesso ci troviamo con due guerre
Questi vent'anni primi vent'anni del ventunesimo secolo sono stati molto difficili ma forse e con conviene guardare al storia guarda al passato anche la prima metà del Novecento fu tutt'altro che facile anzi dopo i ruggenti anni venti fu col generale due ne abbiamo viste di ben peggio di quello si intravede
E al momento c'è una maggiore consapevolezza oggi dei rischi che è un po'conflitto globale e quindi non non c'è da disperare che almeno questo possano essere evita
Beh diciamo che se dovessimo fare un ricavo del Novecento dobbiamo aspettare il due mila quarantatré per una nuova guerra l'abbiamo ancora qualche anno
Ne noi vecchietti regola lo spieghiamo
Bene grazie a Enrico Franceschini a Nicola pende l'ambasciatore Giampiero Massolo che essere stati con nuove alla prossima rivederci Grazio vediamo domani oggi