L'importanza del voto dell'8 e 9 giugno. Intervista al professor Francesco Clementi

Siamo in collegamento con il professor Francesco Clementi che insegna diritto pubblico italiano e comparato alla Sapienza di Roma Buongiorno professore ben trovato
Buongiorno allora questa settimana i lettori dell'Espresso troveranno un suo articolo sulla settimanale intitolato votare libertà
L'importanza dunque di andare alle urne domani dopodomani lungamente un articolo interessante soprattutto se consideriamo il fatto
Che in questa ultima settimana di campagna elettorale i giornali ci hanno raccontato molte preoccupazioni relativamente all'astensionismo sempre in crescita nonostante quest'anno si voti in due giorni
Ci siano anche lezioni locali non solo in Italia per esempio anche in Irlanda dove si vota oggi ci sono elezioni locali
E in Italia si vota in Piemonte in molti comuni il e si voti in due giorni eccezionalmente di Saba di domenica quindi per citare il titolo del film di Paola Cortellesi c'è ancora domani insomma ci sono due possibilità per votare
Ci si attende un calo del voto con addirittura la possibilità del trionfo del del partito e l'astensionismo con il cinquanta per cento ricordiamo che nel due mila diciannove invece il cinquantaquattro per cento degli elettori andò a votare
Prima di andare a vedere le ragioni per cui è importante andare a votare le chiederei un'opinione su questo perché c'è questa cioè questa insomma disaffezione al vuoto il perché in particolare per le elezioni europee
Ma innanzitutto per per cogliere come il tema dell'astensionismo ci sono tre grandi questioni che vanno affrontate la creatura questione è questa
E l'astensionismo e certamente figlio di un'offerta politica che sembrano cogliere intrecciare i tre temi di questo tempo
è chiaro che la crisi della rappresentanza politica e il sociale impianti invenzioni anche della comunicazione politica incidono moltissimo nel trovare e nell'intercettare le volontà politiche dell'elettore
E ormai sappiamo bene che spesso l'elettore decide di votare uno che giorni prima se non proprio lo stesso giorno otto e qui diciamo l'orientamento elettorale molto complesso però c'è un tema generale di fondo che permane cioè la crisi della rappresentanza politica dunque dell'offerta politica che pesa in qualche modo inevitabilmente su un voto di chi non vota cioè sempre più crescente vitelli grave dramma di questa fase storica non di questo voto semplicemente ma in realtà processo almeno decennale contatterò appunto l'inadeguatezza dei soggetti della rappresentanza politica
Incapaci di intercettare
Come dire le volontà degli elettori
Il secondo punto perché non c'è mica solo nato di io offre Jacques lato dice prende c'è un tema generale e quindi abitudine al modello democratico che rende gli elettori non cittadini elettori i primi ad essere consapevoli che in fondo a un certo punto la democrazia un fatto un oggettivamente costituito e dunque in quanto tale che non ha bisogno di essere era invertito ogni volta insomma se posso dirla così c'è in qualche modo l'assuefazione al diversi nella democrazia
Che rende di cittadino democratico che Pietro tempo grazie come un cittadino stanco e svogliato tendenzialmente non ti disposto ad impegnarci anche semplicemente per un giorno solo per quel dovere civico per votare
E quindi il problema di fondo è che se da un lato abbiamo offerte politiche poco interessati dall'altro abbiamo cittadini che si sono abituati a dire che nella democrazia e che non centri il peso della scelta democratica come invece una scelta doverosa
Non solo per loro stessi e per chi ha portato questa scelta nel nostro Paese
Penso per esempio naturalmente a l'assemblea costituente al passaggio della Resistenza alle scelte nette ce n'è tanti quest'anno il centenario di Giacomo Matteotti insomma bisogna andar troppo lontana per ricordare chi si è impegnato per portare al voto nuovi donne aggiungo nel nostro Paese
Ma c'è soprattutto un'assuefazione rispetto a quello che noi vediamo intorno a noi
Ce l'abbiamo interi ai di questo mondo che non vivono l'esperienza della democrazia che guardano alla democrazia
E che naturalmente guardano a chi la può esercitare in in in nome e per conto anche un po'loro caccia all'Iran penso a tante realtà faccia camerata che oggi sono sotto una guerra per celebrare una penso alla situazione di che insomma il mondo pensa in grande difficoltà detto questa grande difficoltà è giusto ricordarlo tra l'altro quest'anno attenzionando l'Economist ha sottolineato grande forza oltre quattro milioni quattro miliardi
Di persone vanno al punto da di quei quattro miliardi
Non solo veramente molto pochi sono gli ordinamenti trentuno se non sbaglio il numero sono gli ordinamenti realmente i democratici vuol dire che la maggior parte degli altri votanti sono molti di più
Io sotto regimi non democratici in cui il voto fatto Pinto ipocrita costruito realtà semplicemente delle statistiche ma hanno costruito sull'accettazione politica della città
Allora la responsabilità per votare chi oggi ai cittadini gli elettori le persone in carne e ossa che Ivano nelle democrazie e non solo quella di confermare le scelte dei loro padri
E che le loro madri ma soprattutto di confermare le scelte per i loro figli decide di chi non può naturalmente libere né esperienza democratica
Dentro un regime di libertà e diritti garantiti per tutti partiamo dalla libertà di manifestazione del pensiero di parola di circolazione insomma libertà di scelta
Questo secondo punto che ci lega come dicevo prima primo punto cioè al fatto che l'offerta politica inadeguata
è un punto però decisivo perché per quanto si possono intuire che nessuna di spostata precedere naturalmente ci fa molto fitta terzo occhio acuto perché lo so che l'ha fatta un po'lunga ultimo conta questo
è chiaro che c'è un problema ti metti prima che vicini perché se si chiamano in causa i nostri concittadini
è difficile che qualcuno dica che non vuole vivere un'esperienza democratica
Ma ci si chiama in causa i nostri cittadini si chiede loro come provare a vivere meglio le strette democratica e risposte sono le più varie ma soprattutto sono inconcludenti allora è chiaro che le abbiamo anche un problema come dire tecnico
Di trovare tecnicamente nuovi modi nuove forme che diano la rappresentanza politica
Tanto dal lato della domanda quanto dal lato dell'offerta soluzioni adeguate al nuovo tempo storico ed è su questo probabilmente le mettiamo a partire dagli studiosi ammiccante dirla così lavorare di più
Perché e questo terzo elemento che forse il ponte di collegamento tra un mondo che ha conosciuto la grande forza del sistema dei partiti del Novecento
E che pensando a quel mondo lì non si ritrova più oggi oggi del mondo e che oggi che non l'ha conosciuto penso giovani innanzitutto
La trasformazione del novecenteschi è e che immaginando sì nel nuovo mondo non vede gli strumenti adeguati ad intercettare i profili del nuovi il modello democratico richiede che non riusciamo a risolvere questo sistema tramite nuovi mezzi noi
Nell'assenza di questi mezzi perderemmo il nostro fine nostro dimostrare che un altro mondo possibile rispetto al mondo non democratico che oggi la maggioranza dei paesi i degli ordinamenti che ne conosciamo e che sono al punto esattamente nell'anno due mila qua
Chiarissimo Professore in questi giorni gli stili di sondaggi e proprio per le preoccupazioni del mondo politico soprattutto di una parte insomma rispetto alla prossima al possibile astensionismo hanno fatto alcuni alcuni studi proprio relativamente giovani di cui parla lei giovani appunto magari in cresce nati o cresciuti quando il suffragio per il Parlamento europeo era già insomma dato per scontato ricordiamo del primo all'inizio insomma Parlamento europeo non è eletto direttamente dai cittadini europei e insomma andava a cercare di capire quali sono le ragioni per cui
Ci sarà ci dovrebbe essere noi speriamo di no ovviamente un cinquanta per cento dei giovani che stia che si asterrà queste elezioni tra le motivazioni hanno detto
Parlano con i cittadini soltanto in campagna elettorale riducono il confronto politico a slogan ignorano le promesse elettorali
C'è una responsabilità oltre che dei politici e ovviamente anche in degli elettori insomma hanno del rapporto sopra tra elettori e politici
C'è una ripulita responsabilità anche dei media dell'informazione che appiattisce insomma questi
Questa comunicazione
Assolutamente diciamo nessuno è esente da colpe anche chi ha l'onere che è un onere molto gravoso cerca di dirla così e di riuscire a tenere insieme il messaggio politico e il pettine apparirci col messaggio cioè il CIPE fino che anche naturalmente innanzitutto punture d'invidia e in autonomia o ci dei social media
Il punto di fondo però che tra questa Regione i media devono trovare anche nuove forme di comunicazione che non solo all'interno di appiattire il messaggio politico ma evitano se possibile ingigantire i messaggi politici sbagliati
Cioè le passava intere settimane a discutere su una battuta del tutto incoerente e irrilevante e costruita ad arte per incendiare i nostri animi trasformare l'elettore in un tifoso mentre non riusciamo a discutere per evidente su due elementi essenziali li dei nuovi programmi per le elezioni europee che vanno a definire la Commissione europea sarà strategica su alcuni elementi ne cito tre per comodità il primo elemento è pace guerra che non è poco
Quindi la fase storica secondari mentre il futuro del camping il il terzo elemento è l'uso e la gestione delle camicie artificiale che i nostri dati rispetta mondo che cambia ecco di fronte a questi tre elementi dibattito politico
Per quanto anche in qualche caso molto competente perché mi faccia spezzare un argomento anti populista
Non tutti i politici sono uguali anche nel nostro Paese ci sono certamente sicure molto populistiche e che e che fanno del populismo la cifra identitaria dell'agire politico ma ci sarà che figure estrema competenza che qua Tano soprattutto alle elezioni europee
Come ad elezioni nelle quali poter in qualche modo denotare per loro qualità tecniche rispetta grandi problemi strategici del mondo ecco se non riuscissimo i media
Che non dentro anche gli studiosi è perché qui nessuno sono attive e esente da colpe magnaccio tutti i cittadini accoglierei quali sono gli elementi essenziali di questo processo politico decideremo di fronte ad una selezione certamente dove non da ultimo per una grande questione e su questo finisco la parola cioè le le decine di domani e di dopodomani da otto e nove giugno del due mila ventiquattro sono certamente elezioni europee
Ma sono certamente recenti diverso da quelle normali tra virgolette elezioni che abbiamo visto per ledere l'elezione al Parlamento europeo e decenni scorsi perché il tempo storico stiamo vedendo un tempo che chiama in causa la storia
Davvero nel mondo
E quindi diciamo queste elezioni hanno assunto un valore strategico nel merito naturale che hanno tutte le elezioni si discute di problemi di soluzioni siti sicuri gli schieramenti e di persone
Ma hanno assunto un ruolo strategico perché nel mondo oggi l'esito delle elezioni europee può cambiare la storia del mondo
Non solo le faccio un esempio per le elezioni successive che avremo negli Stati Uniti un conto è avere un un modello europeo guarda con favore per esempio ad una gestione dialogica dialogante che consente di politici nel mondo e che i conflitti anche pendici nel mondo qua un conto è avere un'Unione Europea che invece incentive comodo e conflitti oppure un europea che guarda al tema dei Cream il con un occhio meno attento al futuro del mondo
Perché anche questo si riverbera sull'elezione degli altri la principale delle quali naturalmente c'erano di canapa tratto epatica
Allora non vedere che queste elezioni hanno una prospettiva strategia che racchetta questo voto molto di più rispetto alla semplicità tipo così con rispetto però ha così è composizione del Parlamento europeo
Mi sembra miope due volte il minimo per perché non si vede c'è un voto ha un senso per la vita quotidiana dei prossimi cinque anni di chi come noi oggi sa cedere che le elezioni europee
Definiscono la vita quotidiana di trecento milioni di persone
Italia compresa perché oggi la legislazione europea magna pars della citazione dei dei singoli Stati Italia come degli altri ma soprattutto e strategie come vota perché va a definire un campo di ciò che tocca tutto il mondo
Tutto il mondo non solo quello democratico ne conosciamo lezioni negli Stati Uniti ma anche quello non democratico e quater esattamente alle elezioni europee
Come un terreno di caccia per allargare gli spazi della non democrazia dispacci della dittatura non a caso però consenta di dire
E la Russia di Putin
Sita tanto ben da fare per spiegare che insomma alla fine queste elezioni europee non servono a nulla
Ecco qua che questo è un segnale che dovrebbe portare gli elettori a votare perché poi quando ho incominciato addetti la parola incominciano a ridurre gli spazi la democrazia incominciano a rendere le ragazze e i ragazzi diciamo e possibilità di azionare una canzone H a cantare una canzone a suonare la chitarra
In giro per le nostre strade ci scopriamo troppo tardi che la democrazia e l'ossigeno che ci va via ecco siccome votare in libertà domani si eserciti questa libertà e la spazio anche per chi non la conosce la città
E non a caso in Francia queste elezioni europee vengono precedute non solo dalle celebrazioni del D Day ma anche da una visita di Volodymyr Zaleski che ha parlato all'assemblea
Nazionale per finire insomma per tornare all'Italia dando per scontato che chi crede nell'Europa andrà a potare insomma sarebbe un paradosso se vuole se non lo facesse perché invece l'Europa alla teme insomma chi pensa che da Strasburgo vuole semplicemente imporci nuove spese la caldaia a norma l'auto elettrica o addirittura a portarci in guerra
Ecco perché quella parte secondo lei non va a non corre subito alle urne a votare per i partiti sopranista insomma
Certo ma io penso che chi pensa che è un altro diversa era forse possibile per impegnarsi perché qui comunque con l'Europa possa portare a soluzioni coerenti
Immaginare che l'assenza del volto migliori o peggiore la qualità della dimensione europea vuol dire non aver capito che al peggio non c'è fine
E non votare non vuol dire avere un Europa peggiore e dunque nell'ottica di queste persone che stava segnalando un ritorno come dire agli Stati sovrani
Ciò vuol dire peggiorare ancor di più le cose perché per un ritorno a quella dimensione liti in Europa tra virgolette sovranità che ci si potrebbe ragionare sulla
Non è questo il caso il momento B e insomma e bisognerebbe impegnarsi insomma per farla breve la democrazia ha un grande vantaggio che chi pensa che sia migliorabile
Perché in un senso inverso cioè più verso un modello federale caso di specie no europeista ossia per un verso più sovranità pensato specie più europeista non può esimersi da andare a votare non va a votare sono una persona ed era un vecchio motto del regime fascista del famoso me ne frego ecco sul me ne frego abbiamo costruito vent'anni di non voto io penso che diciamo per arrivare a quel punto panico vuol tornare a quel punto sarebbe un grave errore
Anche per chi ritiene che è un'altra Europa così come possibile anche in un verso come dire un po'più sovranità nella piena libertà evidentemente di per conto di tutti ma immaginare che l'attenzione serva a migliorare le cose
Ecco diciamo i fan venire in mente una famosa barzelletta che però tono possiamo raccontare
Sotto par condicio dall'Italia
Grazie professore grazie al professor Francesco Clementi per la sua disponibilità e anche per l'equilibrio in queste ore diciamo in cui ci avviciniamo al voto grazie ore buon lavoro risentiranno presto crederci