Collegamento con Irene Testa sulla presentazione di ieri della Relazione annuale sull'attività svolta nell'anno 2023 come Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Sardegna

E ieri Irene Testa ha svolto Rai relazione annuale sull'attività svolta nell'anno due mila ventitré come garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Della regione Sardegna gli istituti di pena della Regione ha spiegato Irene Testa in una conferenza stampa in cui ha illustrato il suo lavoro che potete trovare sul sito di Radio Radicale risultano sovraccarichi di persone malate e il disagio psichiatrico registra quasi l'ottanta per vento sono tantissimi gli atti di autolesionismo i tentativi di suicidio che grazie alla polizia penitenziaria i compagni di cella
Escono in qualche modo essere sventati la situazione di sovraffollamento si registra in tre carceri della Sardegna ci colleghiamo con Irene Testa buongiorno ENEL qual è però anche gli ascoltatori di Radio Radicale situazione difficile in Italia e in Sardegna
Che chiaro che la Sardegna si inserisce in un quadro nazionale che per certi versi è simile quindi soprattutto per quanto riguarda diciamo le strutture più affollate ma anche per quanto riguarda la tipologia delle persone che sono di stretta nelle nostre carceri
Ieri in conferenza stampa e dai dati che sono riuscita a raccogliere emergeva chiaramente il dato delle dalla popolazione quindi di una popolazione prevalentemente malata e con diversi disagi di tipo psichiatrico
Disagi di tipo psichiatrico che e naturalmente non possono essere nel curati e nei gesti che all'interno di un carcere tant'è vero che alcune strutture sono impreparate anche a gestire questo disagio perché la polizia penitenziaria
Non ha questo tipo di preparazione tantomeno il loro compito
Come dire accudire il il disagio non loro devono occuparsi della sicurezza mentre invece molto spesso sono chiamati i loro a come dire a sopperire alle mancanze di un sistema che non offre neanche le figure professionali
Adeguate e soprattutto specifiche
Per questo tipo di popolazione quindi di conseguenza abbiamo succede che l'unica vera curati e viene data queste persone quella della Cella liscia
Che un qualcosa di inaccettabile e e che danzare al sotto alcuni punti di vista fa perfino rabbrividire perché noi non possiamo aver chiuse i manicomi in Italia o meglio abbiamo fatto bene a chiudere i manicomi in Italia ma non possiamo aver trasferito quel disagio di tipo anche manicomiale in qualche modo all'interno delle sezioni carcerarie e perché queste persone avrebbero il diritto tra l'altro di essere cura in strutture
Che in qualche modo sappiano occuparsi di quel tipo di disagio ma questo anche e proprio per il fine rieducativo che l'articolo ventisette la Costituzione ci indica che l'ordinamento penitenziario
Ci dice queste persone dovrebbero in carcere dovrebbe esserci la prevenzione dovrebbe esserci il diritto la tutela del diritto alla salute
Anche per le persone recluse e tutto questo purtroppo nei nostri istituti non viene ora viene in maniera minima rispetto a quelle che sono le esigenze a quella che è l'utenza delle strutture carcerarie quindi diciamo la Sardegna da un certo punto di vista rispecchia il malessere della penisola ma con delle eccezioni che sono dovute al tipo di strutture differenti rispetto al resto d'Italia nel senso che da una parte abbiamo delle strutture molto affollate dall'altra abbiamo un modello eccezionale che è rappresentato dalle ex colonie penali agricole
Che sono invece semivuote esistono il modello di carcere che in realtà andrebbe adottato come esempio
Virtuose innanzitutto da rendere virtuoso perché al momento non non non lo è nel senso che queste colonie
Intanto nelle colonie tutti i detenuti lavorano
Hanno un regime Fini libero nel senso che all'interno da coloni detenuti
Sono liberi e poi la sfera rientrano nelle varie diramazioni nel loro caseggiati ad Miren ma durante il giorno ogni detenuto
Impegnato in un'attività lavorativa quindi che noi guardiamo questi dati ci rendiamo conto che in colonia
Che abbattono e le recidive in colonia non ci sono rapporti disciplinari non ci sono conflitti tra agenti e detenuti mentre ci spostiamo nelle carceri
Nelle case circondariali chiude troviamo invece che i tentativi di suicidio sono altissimi rapporti disciplinari sono altissimi
Il mille abbiamo tanti tentativi di rivolta e vediamo come le aggressioni nei confronti del personale sono altissime
Quindi e chiaro che una situazione di vita all'interno di una cella chiusi quasi tutto il giorno costretti a guardare il soffitto con persone
Che tra di loro sono sono quasi tutte fragili poi all'interno di una cella con vari villaggi
Diventa impossibile perché a queste persone non reggono non ce la fanno andai non ci vuole voglio dire
Secondo me chissà quale grande esperienza per capire che un tossicodipendente con tutta la fragilità che si porta appresso
O un malato psichiatrico
Facciamo fatica reggere
Una cella di pochi metri chiuso senza via d'uscita no io credo sia un dato anche scientifico
Che e non a caso queste persone solitamente nel da liberi vengono recuperati nelle comunità terapeutiche aperte
E quindi strutture che niente hanno a che vedere con dei luoghi chiusi dove dove dove in qualche modo l'unica via d'uscita che queste persone si trovano per porre fine a questa loro condizione è quella di studiare i modi
Per evadere dal carcere quindi togliersi la vita tanto è vero che il numero dei suicidi
Spesso ci racconta che sono proprio quelle persone più fragili
E spesso anche quelle che vengono messe in queste celle lisce eccezioni di transito quindi dove gli viene tolto praticamente tutto perché sono ad alto rischio suicidiario
Però proviamo a immaginare cosa ci può significare per una persona
è che non sta bene non avere più niente a non avere un materasso un lenzuolo non non avere un uno stick metto a disposizione dei niente perché e molte molte volte queste persone dormono nella branda senza neppure il materasso
Che cura è questa come possiamo noi accettare in uno Stato che si definisce democratico una situazione di questo tipo io credo che sia inaccettabile ad oggi i richiami che sono arrivati dal Presidente della Repubblica
Che sono arrivati dal consiglio d'Europa non non non sono serviti a niente non sono ancora stati raccolti dal nostro legislatore dalla politica
E io credo che debbano farlo perché comunque noi siamo ci ritroviamo in una situazione dove tra pochi mesi il numero dei detenuti potrebbe arrivare a sessantacinque mila
Presenze e quindi F. già e difficile oggi e gestire una situazione del genere tra qualche mese la situazione diventerà esplosiva se già non lo è
E dobbiamo anche considerare che e già in questi giorni in questi mesi che abbiamo davanti il caldo non aiuterà sicuramente anche perché e noi abbiamo istituti dove in moltissimi istituti di pena non è prevista non sono previsti neanche condizionatori non sono previsti i ventilatori non ci sono
E quindi queste persone sono sottoposte non soltanto condividere pochi spazi tra di loro
Carenze di tratta trattamentali carente di ogni genere di personale ma persino quel il caldo atroce che sicuramente antri Fichera tutto al malessere
Sia delle persone che non hanno patologie ma soprattutto di quelle che hanno delle patologie psichiatriche mi pare che sia risaputo il fatto che il caldo non aiuta certamente chi ha un disagio psichico
E quindi insomma anche di fronte a tutto quel testo
Vedere diciamo questa sorta di indifferenza e di abbandono è un qualcosa davvero di di inaccettabile
Ricordiamo che la numero difficili da quest'anno da gennaio è arrivato a quota quarantaquattro grazie Irene Testa garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Sardegna andiamo in