I Balcani, l'Italia e l'Europa. Prospettive storiche e di attualità

Siamo con
Sufficiente puntualità inattesa ci raggiungono
Altri uditori diciamo con la mobilità a Roma come sapete non è delle più semplici soprattutto in questi giorni
Quando si apre Pin con la stagione estiva e la città di tale viene invasa da un un numero significativo di turisti ma insomma anche per un problemi più strutturali un grazie innanzitutto tutti gli accademici ai nostri studiosi che hanno accettato di riflettere
Sulla prospettive la dimensione storica dell'area balcanica
La realtà mai semplice mai scontata alquanto complicata
Ai rappresentanti istituzionali presenti che animeranno la seconda parte della sister di questo pomeriggio di lavori
Il cui contributo è fondamentale per dare una lettura non solo delle dinamiche attuali ma anche delle prospettive che attendono la Regione e che ci attendono e un ringraziamento particolari Ata articolare all'Istituto affari internazionali hanno Iaia
Oggi rappresentato nella persona del torrette re greco grazie anche al dice tra l'altro vicepresidente del qua abbiamo immaginato questa iniziativa Michele Nones per aver accettato l'invito a collaborare con noi nell'organizzazione di questa iniziativa perché i Balcani perché dedicare
Per quanto ci riguarda una nuova sessione delle nostre attività di ricerca di approfondimento e di riflessione a questo quadrante strategico
Utilizzo questo aggettivo con cognizione di causa ben sapendo che e oltremodo inflazionato in questi anni a questa realtà
Innanzitutto perché crediamo che sia necessario mantenere alta l'attenzione su questo quadrante in un mondo assai confuso e complicato
è necessario per ragioni di interesse globale generale per le dinamiche internazionali in atto ma anche soprattutto
E per noi è vitale come Italia e come Europa per gli interessi e mi soffermerò un attimo e brevemente per declinarlo alcuni che coltiviamo in questa realtà
Inoltre crediamo che sia molto utile
Promuovere questi momenti che hanno come del come detto una componente di approfondimento storico perché e di vero difficile comprendere e agire in questi quadranti se non sia una profondità di conoscenza
Che e una profondità di natura innanzitutto storica ma poi anche culturale e valoriale che ha in queste realtà una componente tanto importerà presenti queste realtà una componente tanto importante quanto fondamentale
Rispetto alle stesse dinamiche economiche
E poi importante ragionare sui Balcani perché noi ripeto l'Italia e l'Europa non possiamo consegnare questa Regione Erri negarla ha un aspetto e una dimensione di secondo piano e soprattutto non possiamo più continuare a lasciarla in uno stato comatoso o in un limbo diciamo i Balcani
Sono stati oggetto in questi anni di numerose iniziative in europee e diciamo che la stessa competizione intra europea non aiutato sulla definizione di un percorso di integrazione del Complesso complessivo di quest'aria
E tutti questi ritardi hanno creato delle problematiche oggettive
Delle problematiche che oggi si inseriscono come accennavo in un contesto globale assai complicato in cui i grandi player internazionali gioco ne guardano a questa realtà
Con grandi appetiti e dove si consuma una partita non dissimile da quella che si gioca in altri quadranti strategici del pianeta pensiamo su quadrante est venivo conflitto Crime oppure quanto si consuma nell'area mediorientale quindi balcanici sono centrali e noi auspichiamo personalmente auspico
Un crescente impegno europeo sul solco di quanto è stato già tracciato più volte ma quanto su quanto è stato rispetto a quanto è stato ribadito nel documento conclusivo del vertice UE Balcani dello scorso tredici dicembre con che ha rappresentato sicuramente un passo in avanti non solo riconoscendo lo status di Paesi candidati a tutta una serie di realtà regionali ma anche intrapreso anche individuando un percorso osservato quanto rigoroso per l'integrazione
Ecco l'equilibrio tra velocità e rigore ne parlavamo poc'anzi quel generale figliolo credo che vada mixato con grande sapienza dalle istituzioni comunitarie e dalle reità europee
Perché aver tardato il tardato negli anni nel decennio passato negli ultimi tre lustri una prospettiva vera di integrazione in questi Paesi non ha fatto che consegnarlo alle realtà competitor non solo dell'Europa ma dell'Occidente
Le riforme strutturali e l'integrazione graduale sono quindi la migliore risposta non solo alle influenze russe
In quest'aria se consumato una grande crisi di tipo energetico una grande crisi perché ho guardato l'approvvigionamento di materie prime negli scorsi mesi la cui responsabilità eh da ricondurre alla Russia così come si stanno consumando sul piano dei debiti
Delle vere e proprie crisi drammatiche la cui responsabilità e da individuare implichino e nella Cina questo va detto con grande chiarezza avendo anche ben consapevoli che la prospettiva di integrazione europea è una prospettiva che mantiene nonostante i nostri ritardi uno stanzino secoli un aspetto di grande diciamo di grande a approccio proprio perché il modello europeo con tutti i suoi limiti con tutti sui dati mantiene comunque un livello grande di attrazione la Cina per esempio ha fatto dei della Serbia questo Paese per l'Italia strategico fondamentale un primo atto della sua azione nella regione
Così come gli appetiti anche la Turchia sulla regione sono un altro tema di grande rilevanza su cui è necessario riflettere e che hanno anche qui ragioni storiche prima ancora che Faggioni
Di attualità
Quindi perché i Balcani in Europa non solo per dimensione geopolitica non solo per una dimensione sicuri Italia come non ci siamo detti elitarie protagonista e qui vogliamo ricordare la missione la KFOR che ben impegnati in contingente il significativo sicuramente già al figlio ne parlerà meglio in maniera più puntuale di me
Nella regione che svolge una funzione di mitigazione del conflitto fondamentale quindi con un nostro ruolo che c'è riconosciuto da entrambi le parti
E che unisce a una dimensione politica una dimensione umanitaria fondamentale e sottolineo dimensione umanitaria che un aspetto molto importante
Del lavoro che i nostri militari che le nostre forze di difesa
Fanno a livello del mondo ma esistono è andato l'aspetto più prosaico delle ragioni meramente economiche che ci inducono a dirle a dire che i Balcani sono più che mai un'aria strategica
Quest'area chi ha stata attraversata da una prima dalla crisi pandemica che ha segnato nel profondo il tessuto economico di tutto il nostro continente ma anche di questa realtà
E poi della guerra in Ucraina e umane che comunque continuato accrescere in un contesto assai anche difficile complicato e un'aria
E che oggi su cui oggi diciamo sì si soffermano numerosi riflessone per la costruzione di un corridoio un corridoio adriatico diciamo di una dimensione di una regione integrata Adriatico balcanica che cresciuta negli ultimi cinque anni del quarantotto per cento
L'Italia e la presenza italiana e passata sempre in questo lasso di tempo da dodici virgola tre miliardi di all'anno di export nel due mila diciotto a diciotto virgola due miliardi col dato consolidato del due mila due
Il noi il PIL di questa regione è cresciuto del quattordici per cento siamo i secondi partner commerciali della regione e i primi per investimento diretto cioè e un quadro non sempre i numeri raccontano tutte le complessità e le difficoltà ma è un quadro questo qui dei dati che ci aiuta a restituire la giusta quella giusta dimensione dell'importanza di questa di questa realtà che ripeto comprende nel suo insieme non solo i Balcani occidentali che sono quelli più prospicienti e quelli che hanno delle problematiche oggettive e qui la risoluzione della controversia tra Belgrado e Pristina è un tema fondamentale per dare delle prospettive alla soluzione dell'integrazione ma anche realtà integrate se pensiamo una Regione diciamo alla Regione integrata che comprende anche la Slovenia
L'Albania la Bosnia Erzegovina la Croazia il Kosovo quindi Region quindi Paesi che hanno già
Ha avuto la possibilità di inserirsi nel campo nel concerto europeo del paesi che sono fuori
Anche il governo italiano ha ribadito la sua centralità non ultimo con il vertice di Trieste di gennaio
In cui è stata ribadita non solo un impegno prioritario uno diciamo di tipo politico o di tipo sicuri Talarico
Il corridoio balcanico per la questione immigrazione è stato più volte citato ma non è il solo tema
Del tutto un tema di dei Fori Kim files di ritorno che da anni interessa quella realtà lì sopra e che ritorna di grande attualità con la di Scribe Nicola di stabilizzazione del quadro
Mediorientale nel suo complesso
E poi c'è un impegno preciso anche con degli impegni di tipo economico di sviluppo sono stati stanziati fondi e progetti significativi si parla di oltre i trenta miliardi di dei trenta miliardi di scusi milioni miliardi di di sei miliardi di investimenti
In crediti garanzie
In Prestiti
Che raffigurano e rappresento un'azione italiana significativa incisiva tutto ciò per dire cosa i Balcani ci interessano e quindi credo che questo sia il primo Massa messaggio
E noi ripeto possiamo affrontare questa prospettiva questo il senso di questa iniziativa che abbiamo avuto promuovere in collaborazione con lo IAI per dare una prospettiva per dare degli strumenti agli analisti
Agli storici agli accademici per affrontare quella che deve essere una discussione che va coltivata va alimentata nella quotidianità ad ogni livello
è in ogni amico in ogni contesto sia esso un contesto economico fra quello di forme economici proprie si è consumato qualche settimane fa anche il Forum economico con la Serbia tra quelle Italy Serbia ma anche soprattutto nei contesti universitari il culturale che la diplomazia culturale credo che rappresenti per una realtà come quella italiana una Marco
Uno dei tanti una delle tante possibile frecce da per per il nostro arco che va scoccata con sapienza e con intelligenza
Quindi detto questo vi ringrazio spero di aver dato un po'la dimensione del ragionamento che faremo in questo pomeriggio ringraziando ancora di tutti i relatori do la parola al vice presidente dello IAI il dottore tre Crecco grazie
Allora buon pomeriggio tutti voi
Grazie anzitutto a chi ha accettato il nostro invito in modo particolare naturalmente agli oratori ma alla Biblioteca del Senato
Per l'ospitalità è un particolare ringraziamento alla Fondazione Bettino Craxi per averci scelto come organizzatori come partner in questa iniziativa è stata promossa dalla fondazione
E è la prima volta credo che lo Iaio organizzi una riunione con la Fondazione Bettino Craxi quindi sulla base di questa esperienza che è stata molto positivo naturalmente augurio nostro e che si possa rinnovare anche in futuro
Ringrazio naturalmente anche al dottor Carnevale specificatamente alla precedente Craxi do Iaia condotto nel corso del della sua storia diverse programmi sui Balcani in modo costante recentemente anche attivato un programma specifico in cooperazione con il Ministero Affari Esteri che si concentra molto sulle prospettive dell'ornamento
E nella Lizza diciamo le problematiche e le opportunità proprio di recente abbiamo fatto a maggio una conferenza con in collaborazione con l'Osservatorio Balcani Caucaso sul tema dell'allargamento quindi consideriamo questa
Questa iniziativa un'ulteriore per noi l'opportunità di discutere di questi argomenti che stanno particolarmente a cuore naturalmente questa iniziativa ha un valore particolare che vorrei sottolineare nasce dallo sforzo di promuovere una riflessione e una una discussione che tenga insieme
La prospettiva storica la particolare importanza che a questa prospettiva in una regione dove ovviamente fattori storici influenzano grandemente la politica locale rapporti fra gli Stati
E è un'analisi questa prospettiva con un'analisi delle più recenti dinamiche
Gelo strategiche con la uno sguardo rivolto in particolare agli interessi europei ma anche a quelli italiani nell'ambito europeo
Pro io credo che quando si parla di Balcani realmente non si può ignorare l'eredità delle vicende storiche che hanno segnato in profondità la Regione
In particolare dei ripetuti cicli con conflittuali ma anche dei vari tentativi che si sono succeduti per dare un assetto stabile ai rapporti intestatarie di intere PC
E difficile realmente ragionare del presente e del futuro della regione senza prendere adeguata considerazione quanto accaduto ma in particolare naturalmente negli ultimi decenni che hanno una più diretta influenza sull'oggi quindi i conflitti le divisioni
Ma anche i faticosi tentativi di ricomposizione senza dimenticare anche i successi che sono stati ottenuti
E il ruolo di pacificazione di mediazione anche vorrei dire attraverso il potere trasforma Tivo che la caratterizza che è stata che è stata esplicata dal dall'Unione Europea è anche di lei un ruolo importante ha avuto in questo processo l'Italia
Quindi questa analisi storica questo un po'lo spunto di queste d'unione e non solo utile ma anche indispensabile
Arrivare diciamo anche e questo è un obiettivo magari più ambizioso ma che è stato comunque perseguito con un certo successo se no non ho memoria condivisa almeno ad una comprensione
Comune di alcuni fattori è molto importante
Così come hanno svolto parallelamente un buon importanti processi appunto di riconciliazione che si sono affiancati a questo sforzo
Di condivisione della memoria
E qui mi pare importante sottolineare che l'Italia nel corso degli ultimi decenni ha intrapreso iniziative e assunto decisioni importanti ed impegnative
Per favorire pro compromessi accordi sulle questioni alcune spinose e difficili legate alla problematica dei confini orientali che si era riaperta dei nostri confini mentali a seguito della dissoluzione della Jugoslavia mi piace ricordare che il rafforzamento e le Camilli cooperazione con i Paesi dell'ex Jugoslavia
E stato perseguito in parallelo con un dialogo sulle rispettive percezioni e memorie dei fatti storici questi processi sono stati si sono rafforzati reciprocamente
E ricordo anche l'importante ruolo che hanno svolto no non solo i successivi governi ma i presidenti delle repubbliche italiane che hanno svolto in questo promozione del dialogo
Credo fissi posso dire che i nostri rapporti di buon vicinato e anche di proficuo vicinato con per esempio Slovenia Croazia con cui avevamo anche delle questioni
Da risolvere quando appunto è scoppiata la guerra e poi durante la discriminazione sono stati e sono oggi uno dei pilastri della politica europea nei Balcani l'Italia diciamo è stata capace di affrontare con lungimiranza e lucidità e contribuire efficacemente alla soluzione di tensioni bilaterali che avrebbero anche potuto avere effetti destabilizzanti
Ma più in generale da tempo in Italia c'è un'ampia condivisione del progetto di integrazione dei Balcani occidentali in nome anche di una promessa molto impegnativa la promessa europea che non è affatto
Ai Paesi dell'aria all'indomani della guerra del Kosovo
E una degli indizi di politica estera dell'Italia largamente by partisan come si dice e questo e un indubbio punto di forza della nostra posizione nell'aria della nostra capacità di alimentare consolidare le partnership con i Paesi della regione
Il sostegno ai processi di allargamento e Balcani occidentali è un punto fermo che abbiamo costantemente fatto valere in sede europea diciamo senza particolari scarsi otto scarti o titubanza
Però questo processo dobbiamo anche riconoscerlo questi non è stato un processo lineare ha conosciuto alti e bassi
Rimangono ancora molti ostacoli al suo complimenti alcuni hanno a che fare ancora con i conflitti irrisolti e la mancata stabilizzazione di alcune aree
Luna europea rimane naturalmente interessato in modo d'Italia promuovere soluzioni stabili alle persistenti dinamiche
Conflittuali ed è chiaro e va secondo me ribadito che una piena integrazione non potrà avvenire in un quadro di sicurezza precaria
Ma anche l'adeguamento alla chi comunità perché siamo le regole comunitarie al la cornice delle regole comunitarie nel casse di alcuni Paesi in particolare ha preceduto forse in modo più lento e parziale di quanto si sperasse
Oggi abbiamo o con quasi tutti i Paesi dell'importanti cornice negoziali per per l'entrata nell'Unione nei quali queste problemi possono essere affrontati anche attraverso strumenti importanti e incisivi
Ma l'Unione continua che che a chiedere che i processi di riforma in molti settori politici anche i processi costituzionali in alcuni casi
Votano
Avanti e in alcuni casi si sono manifestate anche sulla scena politica delle polarizzazioni dell'instabilità politiche che hanno fatto sorgere anche di recente nuovo noi i problemi dei quindi che un quadro dove si sono registrate importanti progressi non se non non fosse un posto e sentiti costanti la situazione in chiaroscuro ma appunto ci sono i i presupposti sulla base del il del rafforzamento formale dei rapporti con questi Paesi in vista del in vista dell'allargamento ci sono i presupposti per poter affrontare queste problematica
Però va anche aggiunto che in Europa si deve fare i conti parallelamente per varie ragioni che adesso non sto analizzare forse conosciamo abbiamo presente con un forte riluttanza attivamente in alcuni Paesi ad accettare
Nuovi allargamenti a procedere su questa strada una riluttanza che è emersa direi in piena luce anche durante le recenti elezioni europee basta ricorda e piattaforme di alcuni però parti poi partiti sappiamo che alcuni paesi non sono qui per il suono particolarmente restie ad accettare questa prospettiva
Nel nel breve-medio termine
L'UE approvato di recente diversi come sapete importanti programmi e misure di sostegno economico per i Casey candidati alla Regione servirebbero probabilmente risorse aggiuntive
Il che ovviamente della situazione del del dei limiti di bilancio che conosciamo
Non è non è facilissimo ottenere e anche va aggiunto l'efficacia di alcuni programmi è materia di dibattito questo magari potrebbe essere uno degli argomenti quest'oggi
Ecco in questo contesto credo che l'Italia posso continuare a svolgere un importante ruolo di sostegno attivo alle politiche europee nell'aria anche alla luce dei tanti impegni che si è assunto nella regione nel tempo in materia di sicurezza
Che ne fa questo duramente da una un profilo alla nostra presenza particolare
E dobbiamo credo in insistere anche sottolineare che l'impegno a sostegno dell'Ucraina non deve indurre l'Unione a trascurare questa aria di primario interesse per l'Europa
Che peraltro come abbiamo visto da molti episodi che è stata seguente con me connessa per molti aspetti a quelle dell'Europa orientale ed ex sovietica quindi risente molto delle dei redditi fattori di crisi della guerra e di tutte le conseguenze che si sono che si sono verificate in conseguenza di un'aggressione russa Prina
Direi che inoltre in materia di sicurezza c'è oggi una preoccupazione in più che riguarda questo è stato già ricordato la competizione e la rivalità con altre potenze Cina e Russia in primis
E i Balcani occidentali ne sono uno dei teatri di questa competizione
L'interesse europeo alla la stabilità era integrazione dell'aria si è quindi ulteriormente accentuato anche per questa ragione
Questo significa che più che in passato
Serve una politica integrata che tenga conto degli aspetti politici ed economici ma sempre più anche quelli di sicurezza e di difesa il linea con quelle che sono le ambizioni dell'Unione indubbiamente i Balcani sono una delle regioni in cui nei prossimi anni
Sarà più seriamente messa alla prova il ruolo internazionale dell'Unione questa ambizione a svolgere un ruolo sulla scena internazionale di primo piano
Ecco di tutti questi problemi vorremmo appunto oggi discutere collegando facendo questo sforzo di collegamento fra l'iscrizione storica e analisi
Delle sfide attuali appunto tenendo conto nel dovuto conto le interrelazioni fra legami economici e priorità strategica
Come sono venute evolvendo San sono c'è stata un'evoluzione molto rapida negli ultimi anni quindi si tratta credo di un minuti di problematiche molto ricca e credo quindi che poi beneficiano naturalmente di relatori molto qualificati che ci aiuteranno molto nella nell'introdurre vari argomenti
E credo quindi che le relazioni il dibattito faranno di grande interesse e quindi ringrazio ancora tutti voi e i relatori per aver accettato
Il nostro invito e adesso do la parola credo il mio collega Nicoletta Pirozzi che precederà la prima sessione sarà appunto dedicata alla una disamina diciamo dell'evoluzione storica dell'aria grazie a tutti voi
Serve un grazioso Ettore Greco gli odiosi moderare questa prima sessione di oggi sull'eredità storica di gourmet panel d'eccezione che ora vi presenterò ringrazio innanzitutto ora presidente grazie direttori Carnovali per questa collaborazione
Come Ettore Greco ha già detto i Balcani stanno molto a cuore all'istituto
Io sono di qualità Pirozzi e dirigo l'aria di affari europei dello Iaiche altri interno anche l'Area di ricerca su le dinamiche di allargamento e Balcani occidentali dunque responsabile mio collega Matteo Bonomi e qui passerò la parola che avanti perché è così importante riflettere sui Balcani oggi molte delle ragioni sono state già enunciate possiamo dire che in un contesto di destabilizzazione continentale di competizioni internazionali il vicinato assume per l'Unione europea un ruolo fondamentale
Sì agli stabilizzazioni sia di rilancio del suo ruolo internazionale
Sappiamo che il processo di allargamento è stato rivitalizzato di recente soprattutto grazie alla scelta politica molto potente gli uffici nello status di Paesi candidati e di aprire negoziati con Moldova e Ucraina
E offrire lo status di candidato alla Georgia questa portato Bonzi anche una per Nardi attivazioni del processo di allargamento e Balcani occidentali che ormai da troppo tempo
Era stato un po'abbandonata a se stesso
Il Consiglio europeo di dicembre ha definito l'allargamento un investimento geostrategico nel nostro benessere nella nostra sicurezza
Detto questo per immaginare una politica di allargamento e di rapporti più virtuosi tra Unione europea e i Balcani occidentali
è necessario mettere in atto tutta una serie di misure che non sono stati ancora compiutamente pensate e né tanto meno realizzate l'Unione europea dovrà portare avanti tutta una serie di riforme interne per accogliere
Tanti nuovi Stati membri ma in generale è necessario anche lavorare molto su dei dinamiche di sviluppo e di sicurezza all'interno della regione
Per farlo riteniamo che sia necessario partire da le radici storiche e dall'evoluzione dei rapporti tra la Regione e l'Unione europea
Per meglio comprendersi e per meglio cominciare a delineare anche lì sfide del prossimo futuro sia per l'Unione europea che per l'Italia che sicuramente sarà uno dei protagonisti della nuova fase per farlo abbiamo chiesto come detta da autorevoli esperti intervenire oggi io sarò molto rigida sui tempi perché non voglio rischiare di togliere tempo alla
Sezione successiva comincerei dalla professor Massimo Buccarelli dell'Università di Roma la Sapienza
Che comincerà introducendo cinque qual è l'identità del ventesimo secolo nei Balcani e a professori come a tutti chiedo di rimanere nei dieci dodici minuti grazie
Ringrazio la dottoressa Pirazzi per l'introduzione naturalmente anche la Fondazione Craxi e l'Istituto di affari internazionali per avermi invitato a condividere diciamo delle considerazioni e riflessioni sulle
L'eredità del ventesimo secolo dei Balcani anch'io condivido l'idea che
I Balcani interessano all'Unione Europea mali italiani una in particolare è stato insomma come oggetto di dei miei studi per per tanto tempo c'è questo rapporto anche complicato che abbiamo tutto diciamo con l'Area ex jugoslava complicato che però poi ha dato vita anche a forme di superamento insomma di queste con complicazioni e quindi anche a collaborazioni soprattutto nell'ultima
Diciamo negli ultimi tempi su tutto
Diciamo dopo la fine della guerra fredda allora sarò breve quindi andrò per per per punti prestare all'interno dei dei dei tempi previsti
L'eredità detti si usano i Balcani purtroppo un'eredità che bisogna dire negativa ventesimo secolo nei Balcani si apre con delle guerre dei conflitti
Regionali che poi a cui poi si sovrappone un conflitto globale quindi si passa dalle guerre balcaniche del dodici tredici alla prima guerra mondiale che nasce per un episodio
Balcanico cioè la contrapposizione tra Austria Serbia per la la Bosnia Erzegovina insomma quindi vicende all'attentato il ventotto giugno Milano centoquattordici pali vicende le conosciamo e quindi non non ci ritorno però insomma si apre con nel ventesimo secolo conflitti nei Balcani seguiti da uno scontro da una guerra globale dalla globalizzazione internazionalizzazione di questo di questo scontro e il ventesimo secolo si chiude con dei conflitti regionali a cui segue una internazionalizzazione conflitti regionali sono le guerre interetniche nella ex Jugoslavia
Bosnia per i Croazia Bosnia e poi il corso del Po e l'internazionalizzazione di queste vicende con l'intervento
Della NATO prima in Bosnia a all'interno vi sono leggi della legittimità delle Nazioni Unite poi invece intervento Esterno unilaterale per risolvere il problema o per porre fine diciamo alle violenze serbe
Sulla popolazione albanese del Kosovo in mezzo all'apertura alla chiusura diciamo al ventesimo secolo come scontri
Che hanno luogo nelle regioni balcaniche soprattutto nei Balcani occidentali
Abbiamo la tragedia della Seconda guerra mondiale che nell'area dell'ex Jugoslavia nei Balcani in generale ma Statuto diciamo una parte dei Balcani occidentali è stata particolarmente cruenta
Con un milione di morti su una popolazione venivo sull'aia dell'epoca di tredici milioni di di Habib
Anche ma soprattutto dalla violenza degli scontri perché fu la seconda guerra mondiale in Jugoslavia fu una guerra di tutti contro tutti fu una guerra di resistenza contro l'occupazione nazifascista ma fu anche una guerra
Civile tra due movimenti di resistenza antagonisti quello ispirazione monarchia quello dei cetnici note generale trascina Michajlovič c'è contrapposto al movimento Resistenza partigiano guidato dagli orsetti Broz Tito vede egemonizzato dal Partito comunista e fu una guerra civile anche tra i due movimenti resistenza ma fu anche una guerra
Intera etnica a sua volta con diciamo dato dall'alla componente croata che si riconosceva negli ustascia di Ante Pavelic che tentò di
In qualche modo eliminare la presenza serba in Croazia e in Bosnia come all'interno del Kosovo ci fu stesso tentativo dalla popolazione albanese locale di eliminare la presenza serba
Il comune denominatore diciamo di questi queste violenze del ventesimo secolo in apertura a metà del sei gol in chiusura del del secolo comune demolire denominatore queste violenze è la ma mancata la soluzione del problema nazionale ho detto insomma in maniera ancora più semplice problema sostanzialmente il nazionalismo cioè la degenerazione del principio di nazionalità principio di nazionalità che quello che nell'Ottocento apportato no alla alla riunificazione all'indipendenza di vari popoli nazioni europee tra cui nomina di Italia ma anche quella a quella tedesca e che principi nazionalità che è arrivato anche nelle regioni balcaniche che all'epoca erano più o meno divise tra ente due imperi puri nazionali non l'Impero ottomano e l'Impero austroungarico
E principi di nazionalità ha investito anche le nazioni e popoli dell'area balcanica che ci nazionale quello che spinge i popoli a farsi indipendenti soprattutto a voler far coincidere i confini etnici nazionali con quelli politici no per dare piena sovranità piena indipendenza ogni nazione ovviamente il PC e nazionalità può essere applicato pesante è stato applicato
Inizialmente mai in maniera del tutto pacifica perché anche l'Italia la Germania sono arrivate all'Univela sanificazione attraverso nuovi episodi
Attraverso un uso del la forza delle forzature eccetera
Però evidentemente tanto per essere abbastanza chiari applicare il principio di nazionalità nella penisola italiana che circondata dai vari e o dalle barriere geografiche delle Alpi è più semplice che non in un'area come i Balcani
Dove nazioni etnie sono distribuite in maniera non omogenea non ci sono grandi barriere naturali che dividono
Un'etnia dall'altra ma che diciamo sono nazioni popoli etnie che nel corso della storia si sono mischiate sovrapposte
E quindi applicare il principio di nazionalità in assenza di una volontà di collaborazione di condivisione di compromesso eccetera significa portare un insomma arrivare all'uso
Qua tentate di applicare soluzioni unilaterali che non tengono conto delle esigenze dell'altra nazione dell'altra componente nazionale dell'altra componente dell'altra componente etniche quindi significa anche sopraffazione oppressione delle minoranze nazionali
I significa scontro nazionale per il territorio e all'interno degli Stati nazionali sopraffazione da parte del gruppo maggioritario
Nei confronti del gruppo del gruppo minoritario
Come è stato ricordato ci sono stati evidentemente no di tentativi di trovare delle
Delle soluzioni trovare forme di cooperazione con anche convivenza tra le diverse nazioni
La prima Jugoslavia che
Inizialmente nata nel mille novecentodiciotto nel nome del Regno dei serbi croati sloveni poi diventato Rimini jugoslave è stato un tentativo di tenere insieme i tre gruppi
Costitutivi principali dell'Area no dei Balcani occidentali sloveni croati e serbi
Tuttavia si è rivelato diciamo un
Una settimana la soluzione fallimentare perché fu più
Fu soprattutto diciamo un'operazione di vertice
Quindi non sentita molto dalle popolazioni di mettere insieme tre gruppi che storicamente non erano mai stati insieme non ha non condiviso esperienze statuali sloveni e croati erano stati no a lungo sotto l'intero austriaco poi Austroungarico mentre serio i servi perseguiamo sta risottoposto sottoposti al dominio dell'Impero ottomano
Quindi c'è una differenza diciamo di natura storica differenza anche di natura religiosa sloveni e croati sono cattolici serbi sono ortodossi ma anche culturale e anche nell'uso l'alfabeto insomma non servi servi usano per per lo più l'alfabeto cirillico a mentre il come sappiamo croati sloveni quello quello latino quindi c'è stato questo tentativo di dare una sistemazione alla complessità del no del mosaico etnico nazionale dei Balcani occidentali che per la strada più operazioni di vertice non costruita molto dal passo operazioni di vertice
Diciamo spinta se si può però insomma si può applicare il termine se mi passate il termine spinta soprattutto da una sorta di vincolo esterno cioè mettersi insieme sloveni croati e serbi per resistere agli appetiti
No del degli Stati delle nazioni confinanti del siamo all'Italia un il Patto di Londra che aveva aspirazioni su tutta l'Istria sulla parte centrale la Dalmazia sulle isole della Dalmazia su una parte dell'Albania
è stata una spinta forte a mettere insieme serbi croati e sloveni deve difendersi no dalle aspirazioni egemoniche imperialista insomma dell'Italia dell'epoca
Se penso ma anche gli appetiti degli altri paesi pensa alla agli appetiti e la Bulgaria nei confronti della Macedonia dell'Ungheria no nei confronti del del della Collodi no cioè la parte settentrionale della Serbia vita della popolazione inglese
E così via quindi tra è stato più un'operazione di vertice che mirava a mettere insieme piccoli popoli che si sentivano minacciati attaccati che però non ha costruito siamo una risotto il problema interetniche nazionale perché poi il Regno dei serbi croati sloveni diventato regno di Svevo Jugoslavia ci ha cambiato numero inusuali ad alta nella sostanza è stata una Grande Serbia perché già Bonizzato dall'elemento serbo
Il re era serbo la dinastia Ras eBay i presidenti primi ministri sono stati quasi sempre Serbia eccezione diciamo di di di di pochi anni l'esercito forze armate erano no nelle mani del della componente serba un nuovo tentativo di dare una soluzione a questa complessità etnica nazionale è stato il tentativo fatto da da Tito no dopo la seconda guerra mondiale con l'idea della Federazione balcanica
Quindi di mettere insieme non soltanto i popoli della ex Jugoslavia che dopo la seconda guerra mondiale si sono di no
Sì si sono riuniti non più nel Regno di Jugoslavia ma in una Repubblica federale socialista quindi Tito propone diciamo una soluzione per tenere insieme per convincere sloveni croati e serbi a tornare insieme propone una soluzione federale propone anche i cambiamenti degli assenti
Degli assetti economici e sociali e sociali interni
E allarga questa squali dea della soluzione federale cioè di garantire autonomia e i vari gruppi nazionali la larga anca ai Balcani a gran parte dei Balcani né sua idea dichiarazione Baccani e comprendeva anche l'Albania
Risolve il problema del Kosovo tra albanesi e serbi anche alla Bulgaria per risolvere il problema che divideva serbi e bulgari per la per banda Macedonia divideva serbi e bulgari
Questo tentativo come sappiamo e non abbiamo tempo insomma di di di approfondire i motivi questo tentativo è stato fallimentare quindi data la soluzione federale sia applicata soltanto alla Jugoslavia ma anche questo in realtà poi non ha risolto perché come dopo la morte di Tito dopo la fine della guerra fredda quindi finito il collante ideologico potremmo dire o la guidare un ruolo guida del partito comunista il partito unico all'interno dello Slavia
Quando c'è stata la possibilità di nuova articolazione societaria libertà di espressione sono riemerse le forze separatiste nazionaliste riemerso
La mancata soluzione ai problemi nazionali che ha portato poi alla risoluzione COMU entità della Jugoslavia
Negli anni novanta e
Se emette il mio tempo è terminato però se posso trenta trenta secondi
Ovviamente l'unione se se noi vediamo i Balcani occidentali adesso c'è una zona grigia Oz sono non me ne vogliano diciamo agli amici serbi zona grigia o buco nero nel senso che la Serbia
E circondata da Paesi che appartengono o all'Unione europea un'alleanza atlantica o a tutte e due d'eccezione la Bosnia Erzegovina
E del Kosovo e e quindi il problema no problema
Che è stato ricordato anche da chi mi ha preceduto il problema
Importante adesso che eredità del ventesimo secolo è trovare uno sbocco positivo alle aspirazioni nazionali sarebbe quindi coi coinvolge in qualche modo la Serbia in una prospettiva di crescita anche di soluzione dei problemi nazionali che li dividono
Dalla Bosnia ma soprattutto dal Kosovo eccetera in questo sì all'Unione Europea boh avere
Ma questo lo lo diranno poi i colleghi dopo di me anche le scuse successivamente europea può avere un importante ruolo ma anche l'Italia può essere un modello perché l'Italia risolti i problemi di minoranze nazionali al suo interno con pro dall'Alto Adige
Quindi Torben rapporti con la minoranza tedesca ed è un modello che alcune volte viene viene richiamato
Ma soprattutto l'appartenenza all'Unione europea dell'Italia dell'Aussa dell'Italia della Slovenia Italia Croazia ha cambiato il senso il significato dei confini che non sono più barriere nazionali
Che ostacolavano la condivisione la circolazione dell'idea delle persone dei beni ma sono dei punti noi siamo il confine tra Italia e l'Alzano ha più quel senso che poteva averi prima e dividere la minoranza tedesca in Italia d'arresto sommati e della promozione spiega così come gli sloveni che sono in Italia non si sentono più separati dal resto della Slovenia dal confine della Lituania perché apparteniamo tutti
All'Unione europea quindi la la soluzione per da proiettare stabilità e sicurezza quell'aria per noi tragicamente importante credo che sia appunto verso la
La la la proiezioni di soluzioni già gli in quell'aria di soluzioni già tutta l'Italia ma soprattutto somma un ruolo importante dell'Unione Europea grazie
Se essere stato nei canti come Sanremo tempo tornerò da lei con con qualche domanda intanto ascoltiamo Matteo Bonomi del sito Affari internazionali sulla base di questo contesto ci parlerà di il rapporto tra balcani Europa offrendosi bilancio storico delle
Da sempre tra senta si impongono abbacinare
Vi sentite
Razzini correttamente un antiorario ai ringraziamenti alla Fondazione Craxi senza dubbio fare un bilancio storico di questi trent'anni di di transizione della sa dell'aria dei Balcani occidentali non è affatto semplice
E la risposta più immediata e più semplice è evidente senza dubbio un pungolo a fare un bilancio estremamente negativo
Di sicuro oggi non siamo dove avremmo voluto essere e dal punto di vista politico né dal punto di vista della transizione economica
Appunto di dal punto di vista politico soltanto la Craxi è riuscita a diventare membri dell'Unione europea ed è l'unico Paese della della Regione che viene classificato come democrazia consolidata tutti gli altri sono ancora stato di transizione democratica anzi con un pericoloso processo di Bex Lighting che accarezzato negli ultimi anni gli ultimi dieci anni direi
Con quindi tendenze autoritarie che spesso sono emerse in alcuni dei Paesi della regione
Nessuno si inoltre ci sono delle azioni regionali tre Persivale della regione ancora molto
Tese con dispute di di statualità di nazionalità insomma di avviso soltanto di recente come la insomma come e il riconoscimento del genocidio di Srebrenica all'ONU ha portato a a nuove nuove dibattiti a nuovi nuovi anche retoriche infiammato incendiarie da all'Inter nella regione
E infine abbiamo visto come molti attori da regioni in particolare la sedia abbiano adottato una politica estera come si dice multi vettoriale
Cioè un fortemente incentrata a un bilanciamento antagonismo dell'influenza occidentale e di altri paesi
Questo punto di vista politico dal punto di vista economico forse il bilancio può essere ancora più negativo
Perché se riflettiamo alla a dove stanno gli stati dei Balcani centrali quasi tutti da parte appunto la razze lei e la Slovenia se vogliamo solo se vogliamo aggiunge al gruppo ex jugoslavo insomma
Soltanto di recente al questi Paesi sono appena prima della della della pandemia sono riuscita a raggiungere il PIL reale cadono nel mille novecentottantanove Liciano messo quasi trent'anni
Sono a destra uno stato di di di benessere hanno un PIL pro capite in termini di consumo circa a al quaranta per cento di quello dell'Italia che prima in sella media europea
Hanno anche un'integrazione economica verso il mio europea che si è progredita ma in maniera molto poco
Efficiente misto spesso la regione è stata inclusa nelle carte in diva loro a livello molto basso con pochissimo valore aggiunto pochissima specializzazione anche del lavoro
Quindi porsi pochissimo
Il patto a valore aggiunto dal punto di vista economico e spesso basato molto su sul consumo il suo appunto una una un bassissimo a valore aggiunto
Infine anche
Ciò che questo adito a questo ma ben questo ultimo credo sta è stato messo sempre più discussione da da da da un processo che non è soltanto della Regione ma ma in una regione particolarmente forte che quello della depurazione
Tra i sassi significa tassi di crescita una grandissima emigrazione
Praticamente questi paesi hanno quasi perso quasi un quarto della popolazione e rimasto circa una colazione diciassette milioni di abitanti che ogni due anni perde mezzo milione di di cittadini quindi addirittura questa capre specializzazione nulla nemmeno in un lavoro
Diciamo a basso costo non necessariamente spiazzata emessa otto elementi discussione oggi
Quindi questo dal punto di vista sia della transizione economica che politica non possiamo essere contenti
Eppure credo che ridurre a a soltanto a questo giudizio negativo questi trent'anni di esperienza ricca e contraddittoria anche non sia sufficiente soprattutto oggi rispetto alle sfide del mondo di oggi
Perché in realtà credo che l'esperienza che abbiamo è molto più articolata e vale la pena riflettere appunto come i milites iniziativa di oggi porta anche per imparare
E cercare di capire cosa ha funzionato il nostro apporto approccia la Regione e cosa non ha funzionato in questi anni perché in realtà all'interno di questo risultato generale di quindi certamente non possiamo essere soddisfatti
La esperienze abbiamo avuto è stata molto ricca e abbiamo insomma anche in un torneo penso ma è stato diciamo un un terreno di di di di confronto e di anche di crescita importante secondo me quindi se vogliamo portata in maniera più costruttiva una riflessione su su su questa esperienza complesse siccome bisogna guardare questi trent'anni tra sezione sostanzialmente in tre blocchi
Gli negli anni novanta dove praticamente c'è stato una risposta assente dell'europea o estremamente tardiva l'unica iniziativa poco targata Unione Europea
Degno di nota è stato il lancio della cooperazione regionale ma con scorsi sì ma CONSAP scrissi con scarsissima efficacia mentre invece secondo me e su questo dobbiamo insistere soprattutto rispetto alle sfide di oggi dove appunto il mio europea si appresta a con la a appunto attacco a
A interagire sbattuto attraverso una saremmo di politica di allargamento con altri paesi soprattutto sto pensando all'Ucraina
Dunque in realtà negli anni due mila appunto la capacità del mero aperti aprire una prospettiva di allargamento Vespa si ragione
E qualche modo guidare una serie di processi estremamente complicati ma in maniera pacifica Enrica tardivamente efficace siccome questo è stato una una una lezione su cui soprattutto oggi vale la pena riflettere
Profondamente soprattutto perché nel momento in cui appunto gli europei è stata comunque in grado in quegli anni in questi anni Duemila
Di portare avanti una serie di processi anche di integrazione all'interno di una situazione politica che forse tempi non era percepita come tale ma che era ancora estremamente drammatica disintegrazione degli Stati
Quindi diciamo è stata in grado di far interagire
Il Q e di aprire in qualche modo anche rispetta le esperienze di allargamento precedente
Il quadro della polizia allargamento con vari altri framework
Multinazionale multilaterali internazionali per guidare appunto i processi qualche modo di pacificazione e ricostruzione anche qualche modo il superamento di un conflitto che fino a pochissimi anni prima era era tuttora era un conflitto caldo
E quindi siccome questa esperienza vale soprattutto la penna ripensare de oggi poiché quello che successe sostanzialmente il terzo periodo che diciamo lo classificherà in maniera più mix
Più accusati scuri il periodo insomma degli anni due mila dieci dell'Unione europea in crisi
Morta vota le crisi multiple in cui l'appetito dell'allargamento in qualche modo la tattica largamente diventa predominante e diventa praticamente politicamente impossibile per l'Unione Europea portare avanti un processo di allargamento
Formale come vi era stato per gli altri Paesi ma in quel comunque e in questo processo di integrazione va avanti va anche dal punto di vista economico ma va avanti anche dal punto di vista da cooperazione intergovernativa
Sutura serie di di settori e che qualche modo nonostante tutto nonostante le spese anche in maniera informale mie comunque porta avanti dei processi sostanziale d'integrazione di sicura la le nonostante non possiamo essere soddisfatti dove siamo oggi
Comunque la regione molto più integrata europea adesso di quanto era semplicemente dieci anni fa è ovvio che quello che è venuta meno all'interno di questa diciamo questa cooperazione più di natura forse in via intergovernativa più informale e così via
è stato una serie di obiettivi strategici più di medio lungo corso come il consolidamento democrazie un piano di sviluppo economico più ambizioso
Accesso ai fondi dell'europea normalizzazione insomma di tutta l'area che ovviamente ed è l'interesse degli europei ed in Italia in particolare
Quindi rispetto credo queste tre macro fase storica c'è tanto da anche da imparare perché oggi a dopo il venti ventidue insomma du Conseil rilancia poi dirà di allargamento c'è
Diciamo una volontà da parte degli stati membri di riprendere seriamente secondo in mano questa politica anche se è chiaro che nonostante così iniziative c'è ancora una sensibilità strategica estremamente diversa
Tra i gli stessi partner occidentali e dell'europea
E quindi e si vede benissimo insomma abbiamo visto di recente subito dopo l'apertura dei negoziati di adesione con la Bosnia per esempio addirittura gli alleati all'interno del quinto avevano visioni completamente diversa su cosa fare o su cosa non fare
Si vede sui dibattiti son state adesso è presente sul nuovo Proclemer Ford per la regione si vede nel processo di revisione lanciato la Commissione Europea di di acque di allargamento in cui appunto ci sono sensibilità molto diversi ma che proprio derivano dalle diverse percezioni di questa esperienza secondo me su cui la quale secondo me
Vale la pena riflette proprio perché soltanto attraverso un chiarimento anche delle nostre domande rispetto a cosa deve essere ancora fatto rispetto sia la transizione economica e politica
E possibile in qualche modo anche a per Napoli una agenda realistica di allargamento dell'Unione
Grazie alle Matteo è ora passo la parola al professor Alessandro Albani seggi in anni dell'Università per stranieri di Perugia al quale chiedo un focus sulle relazioni tra l'Italia dei Balcani occidentali
Particolari sotto sotto la lente dei rapporti economici anche degli interessi strategici del nostro Paese nella regione prego
Grazie grazie a tutti per il mito naturalmente mi associo ai ringraziamenti fatti da chi mi ha preceduto e vado dritto al punto della relazione visti i tempi stretti
Inizierei suddividendo da una parte appunto quelli che sono i rapporti economici ovviamente mi associo a la prospettiva di lungo periodo ma prospettiva storica nelle due relazioni che eccedenti e
Per certi versi
Condivido un bilancio diciamo parzialmente negativo se guardiamo proprio al lungo periodo
Per dare una nota di speranza diciamo anche di ottimismo mi concentro nella ricostruzione storica anche per il compito che mi è stato affidato con una prospettiva non di lunghissimo periodo ma più ristretta che cita qualche nota positiva soprattutto per quel che riguarda lo Stato dei rapporti economici rapporti economici
Per l'Italia e Andrea Adriatico balcanica che
Punto buoni
Per vari motivi che cerca certamente cercherò di sintetizzare la prima considerazione che faccio
Diciamo guardando a quello che è l'ultimo periodo l'ultimo decennio comprovi stretto tra gli anni prima della pandemia e gli anni successivi alla pandemia e noto ma questione diciamo che non riguarda soltanto la rete Adriatico balcanica ma che riguarda
Tutto il Mediterraneo anche il Nordafrica il Medioriente tutte le zone diciamo di interesse per la sponda sud dell'Unione Europea che quella diciamo al fronte
Di questo male Complesso ma anche ricco di opportunità e prima della pandemia e dopo la pandemia abbiamo notato una cosa che è stata pulita ovviamente anche dalla guerra in Ucraina e dalle guerre che sono state
Company
In qualche modo collegate anche non direttamente a cura in Ucraina come
Tendenza al bosco Ovidio la ridefinizione di quelle che sono le catene di valori sono state citate una ridefinizione che guardandola pandemia come crisi economica perché questo in qualche modo era il mio compito una crisi e epocale soprattutto per la caratteristica originale di aver bloccato la domanda e l'offerta nello stesso momento quindi il blocco totale della produzione il blocco totale dei consumi
E il caos geopolitico che
Scaturito dallo da un globale e poi dalle guerre che si sono in qualche modo messe come ostacoli ai percorsi di catene di valore che c'erano prima quindi i flussi commerciali nella globalizzazione
Abbiamo quindi una ridefinizione che porta per sintetizzare a una formula mercati più vicini mercati meno pericolosi
Perché nonostante lei diciamo variabili geopolitiche nel Mediterraneo al Nordafrica in in Medioriente e nei Balcani non siano Cetto
Diciamo stabili e sicure ma abbiamo ovviamente un concetto di dobbiamo attraversare meno Paesi pensiamo alla questione dello Yemen di aiuti il Mar Rosso come anelli di congiunzione di una filiera che viene bloccata quindi uno può guardare un mercato sicuro come quello asiatico però deve fare i conti con dove passano le merci dove passano i capitali dove passano le persone e quindi più andiamo lontano più aggiungiamo
Questioni di imprevedibilità geopolitica
Quindi mercati più vicini mercati meno pericolosi sempre con un asterisco perché poi
Di sicuro non c'è nulla i Balcani in questo caso hanno avuto un'ottima
Risposta perché se guardiamo i dati non ripeterò diciamo i i dati precisi sulla crescita del PIL
Una performance balcanica superiore a quell'anche dell'area dell'euro se guardiamo più otto quattro per cento rispetto a un due virgola cinque per cento e l'aria della euro quindi un PIL che come al solito insomma un indicatore ma non non complessivo anche dello sviluppo del del benessere della società sono stato insomma giustamente messe in evidenza alcune criticità e non voglio sottovalutare ma interessanti ritmi di crescita
L'interscambio cioè esportazioni importazioni che riguardano l'Italia sono principalmente penso alla Slovenia e la Croazia come membri del mercato comune europeo dell'unione europea
E Serbia e Albania qua anche il Montenegro come attori dove Italia è al primo posto
Le esportazioni le importazioni anche qui il tempo corre e quindi devo andare delitto alle questioni che riguardano l'interscambio però settori simili non concorrenziali dove ci si rafforza
Prodotti petroliferi raffinati metalli di base prodotti in metallo prodotti tessili e l'abbigliamento i macchinari la chimica
Ovviamente il comparto alimentare agroalimentare in senso ampio dall'altra parte questo per quanto riguarda l'export italiano
E
L'importo da quei Paesi anche qui prodotti tessili Bellamy accessori metalli
Energia energia elettrica il gas le gomme le plastiche macchinari con l'Albania al primo posto un paese su cui mi concentro nella fase finale di questa analisi
Ovviamente andando veloce ci sono corridori marittimi
L'asse strategico tra il Mar Adriatico il Mar Nero sappiamo insomma guardando anche al boss Dardanelli e a quel mondo e a quel passato la posizione geografica dei Balcani è strategicamente rilevante
Le emissioni di filiera importanti per la presenza delle imprese italiane nei Balcani
Le misure speciali di finanza agevolata
Tutto un comparto di piccole e medie imprese che riguarda anche i Balcani che guarda tante aziende italiane che hanno trovato nel settore delle ferrovie la costruzione delle infrastrutture nei Balcani
Nella costruzione appunto di questi corridoi anche marittimi una serie di progetti interessanti senza dimenticare gli elementi
Diciamo globali
A cui non si può non guardare ovviamente con la Cina ovviamente anche il ruolo degli Stati Uniti su cui chiudeva altro che qualche veramente
Considerazione sugli interessi strategici a fianco di questi rapporti economici e poi possiamo approfondire sì ma in un secondo momento
Ovviamente qui non guardo non parto dall'Impero ottomano
Dove dove si sono concentrati anche i miei studi perché ovviamente il tempo non c'è però un occhio a quello che era lattico Impero ottomano che arrivava fino ai Balcani che arrivava in Grecia che arrivava anche in Nordafrica ci dice molto soprattutto per un attore che ha diciamo ha presentato anche imminente assi studio la Turchia allora qui c'è un discorso che riguarda la società il lavoro nei Balcani e
Quello che è il legame di alcuni Paesi con questi grandi attori
Mi sento di fare una considerazione diciamo ma al di là del degli interessi strategici uno su tutti la presenza di materie prime critiche che sono state oggetto da parte del governo recente di una grande progetto di perlustrazione del territorio italiano e anche come detto dei mercati vicini
Il rame cobalto e nichel
Il platino il GIP
O di platino loro il niobio lo scambio Losavio tutte materie prime critiche dove nei Balcani comunitaria si cerca
Chiudo appunto dicendo che la questione dei Paesi candidati è una questione cruciale la questione
Che porta con sé dei pregi e dei difetti per gli interessi italiani soprattutto ed europei
I Paesi candidati ovviamente togliamo la Slovenia e la Croazia che sono dentro
Albania Bosnia Erzegovina Montenegro Serbia Macedonia del Nord e poi Georgia Moldavia Turchia e Ucraina
Che cosa si nota in questa in questo processo di adesione prima parlavamo anche il generale Figo lo faceva riferimento al fatto che il rischio di un percorso troppo lungo porti la società civile ad avere un la perdita di interesse nella spinta europea
Perciò Turchia la mia centosessanta dell'accordo di associazione ancora un Paese poi dal novantanove candidato ufficialmente che aspetta l'adesione vedo nell'approccio differenziato dell'Unione Europea cioè nella divisione tra i suoi Paesi nel trattare i vari Paesi anche dei Balcani che hanno anche loro un approccio differenziato della questione europea
Un limite pericoloso perché anche qui crea la filologia faceva gli anticipo qualcuna delle conseguenze di azioni di cui parlava prima ma sono cose
Sono cose importanti e un po'veramente l'ultimo minuto il pendolo
Il pendolo di alcuni Paesi il pendolo turco per eccellenza no questo continuo negoziare mercanteggiare con l'Europa non soltanto con gli Stati Uniti guardando a Mosca guardando a Oriente e dicendo a me serve questo voglio tenere questo
Allora quello che vedo come diciamo elemento di criticità e di interesse strategico e cercare di avere un approccio meno differenziato sta tutta partenopea per guardare a questo processo che definirei forse un po'impropriamente turchi Tazio è una dei Balcani stato pagato c'è cioè si è detto tanto la balcanizzazione no
Di alcune zone invece qui rischiamo una tutti d'azione dei Balcani nel senso che anche i Balcani con questi Paesi candidati vedo che è come se ci fosse un limbo di comodo
E non soltanto da parte di Paesi che giocano con questo limbo nell'ottenere grosse somme per gestire qualcosa penso Agostino del mille azioni su tutti dove la Turchia è stata oggetto di questo approccio a parte l'Unione europea abbiamo del denaro
Chiudo subito e questa diciamo una trappola che riguarda poi anche la presenza cinese gli ho potuto Rappo indebito
Nelle infrastrutture e il ruolo e chiudo qui degli Stati Uniti da cui non si può non passare soprattutto per quello che riguarda la questione della sicurezza e della difesa ma ne parlerete nata su
Grazie
Anche se ha scrutinato alcune delle considerazioni del del generale fino allo e ultimo intervento per questa sessione il professor Benedetto Zaccaria dell'Università di Padova
Al quali affidiamo insomma uno dei temi più caldi del momento e cioè riflessioni sull'integrazione europea nei Balcani occidentali prego
Grazie grazie buon pomeriggio grazie per l'invito e tre il mio intervento che ha aggiungere storico
Ricostruirono il percorso dei rapporti tra il Balcani occidentali e l'Unione europea
Ma non vorrei partire dalla fine delle guerre jugoslave non vorrei partire nemmeno dal crollo del muro di Berlino dall'ottantanove ma vorrei partire dal gli anni della guerra fredda
Quando in realtà a mio giudizio si innestano i primi nucleo di rapporti tra dal Comunità economica europea che precedette storicamente l'Unione europea e la Jugoslavia socialista che c'è stata evocata
E qui storicamente si vede come primo approccio di politica comunitaria verso la regione di barche oggi chiamiamo Balcani occidentali ed era una politica molto realista
Che mirava la stabilità regionale
Per difendere spaccio jugoslavo da una temuta minaccia proveniente dall'Unione Sovietica
Contrariamente al diciannovesimo secolo quando è lo spazio balcanico era stato caratterizzato da scontri tra diverse potenze egemoniche nella regione negli anni della guerra fredda non ce non ci fu una vera e propria competizione per l'egemonia ci fu piuttosto una ricerca di equilibrio regionale
Tanto che da parte delle strutture è uno euro-atlantica e Comunità economica europea nato
Non ci fu mai un tentativo di integrare la Jugoslavia nel sistema occidentale proprio per evitare un possibile conflitto egemonico con l'Unione Sovietica
Quindi fino al mille novecentottantanove questo spazio d'integrazione è caratterizzato da rapporti molto pragmatici ma mai con una prospettiva di integrazione l'questa fase termina con le trasformazioni del mille novecentottantanove Ling l'avvio delle guerre jugoslave nel mille novecentonovantuno
Concluse sì come è noto nel mille novecentonovantacinque con gli accordi di Dayton ha che posero fine conflitto in Bosnia Erzegovina e questo fu un periodo di ovvio stallo nelle prospettive di integrazione della Regione
Nello spazio comunitario con la sola eccezione della Slovenia che sette iniziare un processo
Molto a rapido di integrazione europea agganciando salendo sul treno con altri paesi dell'Europa centrorientale tanto da diventare membro nel due mila quattro nella diciamo che l'ondata del così detto Bindi Big Bang e l'agilmente
Per quanto riguarda gli altri Paesi che componevano lo spazio dell'ex Jugoslavia con l'aggiunta dell'Albania
Una successivo periodo è quello che va a dar conto del periodo posto dei torno quindi dal mille novecentonovantasei fino al due mila tre un'altra data cardine nel percorso di integrazione perché è già stato evocata è l'anno
Che assegnato la firma della dichiarazione di Salonicco del giugno del due mila tre che dichiarò che il futuro di Balcani occidentali è nell'Unione europea una dichiarazione la pietra miliare nei rapporti tra Unione Europea e Balcani occidentali
E in questo arco di tempo che va dal novantasei fino al due mila tre
C'è di nuovo a mio giudizio la ricerca di una stabilità nella regione con sì mezzi diversi ma con un obiettivo di stabilizzazione simile a quello della epoca della guerra fredda perché in qualche modo si avvia Lodetti interattivi poi falliti di integrazione regionale che venivano evocati dal collega Bonomi
Prima e viene anche creata un nome per definire la regione perché il termine Balcani occidentali è stato molto evocato è un termine molto recente storicamente viene utilizzato nel gergo comunitario
A partire dal secondo le mie ricerche ma poi magari qualcuno mi può correggere dalla metà del mille novecentonovantotto prima le dichiarazioni comunitarie
E anche nei rapporti bilaterali tra i Paesi dell'Unione europea e i paesi della spazia Sivo slavo appunto non utilizzavano ma il termine Balcani occidentali un termine utilizzato per definire con un nuovo termine una Regione che prima si chiamava Jugoslavia e ora aveva bisogno di una nuova definizione e l'obiettivo di nei confronti di questa nuova entità con questo nuovo nome di Balcani occidentali è quello di stabilizzazione ed è questo il nome
Che caratterizza gli la le a politiche di stabilizzazione e associazione lanciate nel maggio del mille novecentonovantanove dall'Unione Europea
Nel contesto tragico del conflitto in Kosovo per dare una prospettiva di integrazione ancora vaga ma per definire una direzione di integrazione e di accordi di associazione sono sempre stati uno strumento utilizzati dall'Unione Europea per rafforzare dei legami con i paesi terzi
E netta nel caso dei Balcani occidentali è l'unico caso di politica dissociazione che hanno prima del termine soggezione la parola stabilizzazione come a definire che l'importante l'importanza e il focus e sulla stabilizzazione
Il giugno del due mila tre segna la firma appunto la traduzione della dichiarazione di Salonicco
E in qualche modo è dista storicamente come l'inizio della storia si parla sempre anche quando si segue la timeline dei rapporti tra Unione Europea e Balcani occidentali si parte dal due mila tre Salonicco
A mio modesto modo di vedere è un punto dice di arrivo non è un punto d'inizio perché è il punto è la fu quattro ad la fine di una storia che era stata caratterizzato da una fortissima euro euforia
Seguita al crollo del muro di Berlino
Il mese per i prima della firma della dell'adozione delle dichiarazioni di Salonicco nel maggio del due mila tre in Grecia ad Atene erano stati firmati gli accordi che avrebbero portato all'allargamento del due mila quattro
Era inoltre la conclusione qualche modo di una fase storica che vedeva una non competizione con la federazione russa sulla scenario balcanico per tutti gli anni novanta non vi era stata e all'inizio degli anni due mila una fase in cui i rapporti tra la sfera euroatlantica e la federazione russa sono caratterizzati da un diciamo le relazioni realistiche improntate anche una comune lotta al al terrore
Quindi in qualche modo lo scenario senza precedenti per la storia della regione balcanica uno scenario in cui non c'è una competizione un una ricerca di un equilibrio con la con la federazione russa e precedentemente con l'Unione Sovietica
Cosa succede dopo il due mila tre
Dal due mila tre i rapporti tra Unione Europea meccanici dentali cambiano non per ragioni mio giudizio legati al contesto regionale ma per questioni più ampie legate caratteri dell'integrazione europea
Molte dichiarazioni sono state pronunciate sul futuro europea devo dei Balcani occidentali dopo la dichiarazione di Salonicco
Sono stati aperti i negoziati con alcuni Paesi è stato concesso alla stragrande maggioranza dei paesi nella regione lo status di candidato ma perché non è successo nulla è perché siamo ancora oggi ragionare sulle prospettive l'integrazione della regione
A mio giudizio per alcune considerazioni già anticipate quali la fatica dell'allargamento
Il fallimento del referendum costituzionale nel due mila quattro due mila cinque produzione a Roma nel due mila quattro del trattato perduto do terno costituzione per l'Europa che inaugurò una fase di
Rallentamento del processo
Dell'entusiasmo anche con cui si era avviato il processo di integrazione europea dagli anni novanta fino agli inizi degli anni due mila la crisi finanziaria del due mila sette due mila otto la crescita di movimenti partiti euroscettici
Uno euro critici in generale in questo lungo periodo che va dal mille dal due mila tre fino al due mila ventidue una mancanza di visione collettiva da parte dei Paesi membri in sede di di consiglio europeo e questo si è tradotto in una ricerca in qualche modo di accettazione dello status quo nei Balcani occidentali e la definizione più utilizzata dai politologi che studiano la questione è quella di stabilito classi
L'accento sulla stabilità più che sulla democrazia o sul cambiamento
E quindi questa è una politica che probabilmente paga nel breve periodo ma nel lungo periodo
Non si basa su delle fondamenta solite
Guarda caso nel momento in cui si è accennato alla possibilità di instabilità nella regione ovvero dopo il famigerato febbraio due mila ventidue
C'è stato un rilancio del politiche di allargamento con una serie di decisioni molto importanti quali la lo status di candidato per l'attribuzione lo status di candidato per l'Albania e Macedonia del Nord poi nel dicembre del ventidue nei confronti della Bosnia Erzegovina
Che però non hanno comportato un calendario definito una timeline definita una chiara prese di posizione che anche risolvesse alcune delle dispute regionali che stanno bloccando e dietro cui s'a mio giudizio si nascondono alcuni feriti e non vengono espressi perché ce ne sono già al momento sul tavolo quali per esempio
La questione tra Bulgaria e Macedonia del Nord
E la situazione è a mio giudizio statica con tutti i Paesi appunto a parte il Kosovo candidati alla membership ma senza una chiara una chiara direzione e prima veniva evocato la questione dell'apertura
Dello status di candidato prenda Moldova Edipo e dei negoziati l'avvio del dei processi di allargamento potenziale verso punto Ucraina Moldova Georgia ma la questione se questo siano ben buone notizie
Per i Paesi dei Balcani occidentali
Per anche perché una delle grandi partite di allargamento e l'utilizzo dei fondi strutturali per sostegno alle nuove economie e la torta
Deve essere ripartita tra più potenziali destinatari
E questo è un punto di domanda e a mio giudizio aumenta l'incertezza più lei aumenta l'incertezza è più che le certezze da storico
Mi permetto alcune conclusioni
Se fossi consigliere del principe suggerirei una dichiarazione la nuova dichiarazione di Salonicco
Perché a mio giudizio salomonico appartiene al passato
In una fase appunto di euro entusiasmo di fatti dichiaro entusiasmo di allargamento verso l'Europa centrorientale di rapporti completamente diversi con la federazione russa e un nuovo punto di partenza che avviasse una una riflessione prima di tutto all'interno del Consiglio europeo
Potrebbe a mio giudizio
E richiederebbe appunto un nuovo punto di inizio la stabilità re raggiunta è un obiettivo
Certo perché appunto dalla vita a Salonicco fino oggi ci sono stati
Instabilità accentuata
Nella nella regione ma come dicevo prima una è una stabilità fragile
E inattesa di a risolvere in futuro quanto mai lontano i rapporti con la con la federazione russa ci sono c'è
Tobey degli obiettivi di più breve termine che sono alcuni di questi già stati evocati dai colleghi che mi hanno preceduto
Una insistenza sulla perseguire l'ottica dell'integrazione regionale tre paesi dei Balcani occidentali
E in qualche modo una penso una rafforzamento anche delle della cooperazione tra le regioni europee della Regione lo spazio che un tempo si chiamava comunità di lavoro Alpe Adria
E cercare di ripetere gli stessi meccanismi di cooperazione anche per quanto riguarda la cooperazione delle regioni del sud Italia con altre regioni dello spazio al di là del del mare Adriatico importante che appunto questa la dichiarazione di Salonicco che è il punto di partenza non diventi il punto fermo dei rapporti tra Unione Europea Balcani occidentali nel vero senso della parola ma che in qualche modo debba essere politicamente rilanciata
Grazie anche a Zaccaria nonostante tutti abbiano rispettato i tempi ahimè siamo arrivati alla fine di questa sessione quindi non c'è tempo per continuare il dibattito ma sicuramente consegnamo queste riflessioni al prossimo panel riflessioni che ci hanno restituito un'immagine in chiaroscuro ossia della regione dei Balcani occidentali sia dei rapporti con l'Unione europea una regione che sicuramente deve ancora fare i conti con uno sviluppo non soddisfacente dal punto di vista degli standard democratici e di quelli economici posti dall'Unione Europea in cui l'atteso del nazionalismo ancora rende molto complicata qualsiasi ottica di integrazione regionale
Un paese in cui abbiamo il è una regione in cui abbiamo il caso serbo che è stato evocato da molti con la sua politica estera multi vettoriali e che mette in crisi l'Unione europea
Allo stesso tempo una regione con cui l'Unione europea una storia ricca di rapporti e che ha assunto come abbiamo sentito
Una rilevanza geostrategica ancora maggiore in condizionali crisi recenti la pandemia da Colin diciannove e tutti i tentativi di Mila Schon Inga riesce Loriga
A livello economico e poi ovviamente la guerra all'Ucraina e il futuro dell'architettura di sicurezza europea che non potrà non coinvolgerà anche la regione dei Balcani occidentali
Io ringrazio moltissimo i relatori e è chiamo il vino successori Perris Federico Niglia temo di Elena la prossima sessione mila
Iniziamo da subito la sessione quindi vi prego di devo solo i relatori al cambio dei cavalieri
Nell'intrattenere in questa questo cambio di cavalieri e di postazioni credo che di dovuto da parte di una fondazione
Craxi come custode anche del patrimonio storico
Di una storia importante come quella del socialismo riformista ricordare quando si parla dei Balcani figura come Gianni De Michelis
Che una figura che ha avuto un ruolo straordinario nello sviluppo delle relazioni non solo con l'aria ma anche soprattutto delle intuizioni straordinarie quando ne parliamo di inziative
Quel quadrante pensiamo innanzitutto a una su tutte che è stato il ruolo dell'italiano che la famosa quadrangolare oggi INCE
è stata un'iniziativa straordinaria di una qualità tuttora disarmante e però risale a oltre trent'anni fa quindi non un'epoca siderale diversa del tutto differente rispetto alle dinamiche che oggi ci viviamo
Lascio la parola Federico Niglia e ovviamente i relatori sono hanno a disposizione anche il podio come meglio preferiscono per i loro interventi
Allora grazie
Do il benvenuto agli ospiti relatori di questo secondo panel di fatto di questa tavola rotonda che mi fa piacere immaginare può come già detto Nicoletta Pirozzi c'è una tavola rotonda anche un po'raccoglie tutte le suggestioni di quello che è emerso in precedenza perché purtroppo il tempo è stato sempre nostro nemico e continuerà ad esserlo ma in realtà i nostri relatori relatori che ci hanno preceduti hanno avuto la capacità di mettere sul tavolo tutta una serie di di dossier problematici che io trovo un po'a ributtare sul tavolo
Mi piacerebbe del immaginare questa tavola rotonda un po'come un momento in cui ciascuno porta una prospettiva diversa anche perché a questo tavolo abbiamo figure persone che a vario titolo
Contribuiscono a creare quella che è la nostra insieme di politiche divisioni riletture dell'azione internazionale dell'Italia con un occhio di fallimento all'Acea che dobbiamo trattare oggi
Seri butto un po'sul tavolo in modo sparso i concetti che sono emersi sicuramente quelli da cui partirei sono i concetti sostanzialmente di attrazione magnetica che si
Sviluppasse vogliamo tra due esponenti alta perché quello a cui noi assistiamo non è solo un mondo italiano barra europeo che attrae i paesi d'che come ci ha detto
Roberto Zaccaria improvvisamente forse chiamiamo dei Balcani occidentali ma è anche il mondo dei Balcani occidentali che ci attrae per ovvi motivi ci attrae in modo ambivalente ci attrae perché genera opportunità profonde prima è stato detto ad esempio è stato presentato da Alessandro Albanese un po'i Balcani non solo come punto di arrivo ma anche come punto di transizione di passaggio per altri mondi altrettanto rilevanti ma è quello dei Balcani anche un mondo che ci attrae
Per i suoi problemi perché sono i problemi e in questo caso la vicinanza accentua l'ansia mettiamola in prestito tutto questo naturalmente va coi rapportato a quello che uno dei poli di attrazione cioè il mondo italiano nel mondo europeo che in realtà non è un qualcosa di esso generalmente determinato il fisso cioè per cui l'Unione europea
Fa sempre sta ha sempre le stesse pulsioni le stesse ambizioni cambia
Ci sono stati momenti in cui l'Unione europea ha usato la sua più grossa armati politica estera l'allargamento dicendo beh io ti do un modello tutti avvicini diventi parte e questo è stato di fatto uno strumento se non bastasse mi concede anche forse più forte di alcuni strumenti più propriamente espliciti alla politica estera europea
Però questi sono diciamo realtà che cambiano si sono tenute anche lui le scelte le elezioni europee e forse anche il caso di esplicitare questo concetto cioè c'è un'Unione europea che si sta trasformando non so sappiamo non sappiamo come non lo so
Ma questo sicuramente pone intermedi come cambia l'atteggiamento dell'Unione nei confronti di un altro e in questo infine ci mettiamo d'Italia Italia come Paese autonomo ma anche come componente Tropea in questo caso vi è un interesse se vogliamo prioritario ecco io
Mi sono limitato un po'a rovesciare come dicevo il tavolo un po'tutti i concetti partirei con un giro di tavolo anche qui con tempi estremamente ristretti modello Nicoletta Pirozzi dieci minuti partendo da Stefania Craxi presidente la commissione Affari e difeso Senato prego ovunque
Tanto prima di venire qui io ho incontrato il capo negoziatore del dialogo Pristina Belgrado
E subito prima contratto invece la parte kosovara erano membri del Parlamento kosovaro
Non no tratto motivi di speranza le fragilità rimangono tutte il dialogo non procede
Lo spirito del tempo non aiuta la composizione dei conflitti e la polarizzazione di tutte le nostre Società diciamo così definiamole occidentali
Non aiuta neanche questo proprio per questo una incontro come oggi quindi serve per ricordare che la soluzione delle profonda antiche esistenti egli nell'approccio e quadranti sui quali è doveroso investire in un'ottica di stabilizzazione fondamentale e deve restare
Molto bene attenzionato in questo senso non c'è dubbio alcun dubbio che l'area balcanica rappresenti per l'Italia
E debba rappresentare per l'Europa un'assoluta priorità non è un mistero che tra le priorità strategiche indicate dal governo italiano
C'è proprio l'area balcanica
Questi balcaniche come sono già stati descritti sono un crocevia fra continenti culture interessi e purtroppo sono anche sappiamo un crocevia di stabilità
Ragioni sociopolitiche prima ancora che securitaria un concetto che vale decine attori maniera molto ampia su tutti i fronti
Nonché le norme ventaglio di opportunità che però può aprirsi Perrotta particolare per l'Italia segnati dal tempo il bisogno di un approccio a questa regione che su un approccio integrato
Strutturale complessivo e in un certo frammentario come è stato episodico come è stato molto spesso negli ultimi anni questa consapevolezza oggi all'Italia Governo e Parlamento non manca
Il nostro Lima gamme con quell'aria veramente antico affonda le radici nella storia nella geografia ma Sissi lega anche una spiccata sensibilità che fa sì che noi col con questi popoli con questi Paesi abbiamo un comune sentire abbiamo una capacità di leggere e comprendere le dinamiche che non tutti gli altri
Attori europei hanno dinamiche che si muovono in quella realtà
Del resto non è certo un caso che l'Italia abbia giocato un ruolo di primo piano nel promuovere già nel lontano novembre mille novecentottantanove quindi ben prima che del flagrante la crisi distruttiva della Jugoslavia
La cosiddetta quadrangolare base di lancio per la futura iniziativa centro europea e sono contenta che in questa sede sia ricordato l'onorevole Gianni De Michelis che ne è stato il promotore e che oggi io penso vada rafforzata come piattaforma multilaterale di dialogo da allora e sullo sfondo delle tragiche vicende che hanno segnato gli anni novanta con il loro carico di distruzione e sofferenze i Balcani
Hanno rappresentato il perno attorno a quale articolare diverse strategie Non solo comunitarie sovente caratterizzate da una difformità di visione
Una difformità di interessi che hanno dilatato a dismisura i margini della competizione intra uno anche in Tropea restringendo quindi di conseguenza il perimetro della collaborazione degli attori coinvolti
Si tratta certamente di una dinamica non nuova nella vita comunitaria che si è riprodotta su più versanti penso per esempio al caso libico nelle Mediterraneo e che ha chiuso le porte all'ingresso di altre players internazionali
Ma se contenesse dovesse Unione continuare su questa strada
è una strada che si lì arriverebbe esiziale se conoscesse propaggini in questa fase storica che impone al contrario un surplus di politica lungimiranza politica
Capacità diplomatica soprattutto unità di intenti
L'Europa non esiste fondamentalmente perché non esiste questo un comune interesse europeo che va sviluppato anche prima di una necessaria difesa europea se noi non forniamo un interesse europeo poi ci dobbiamo chiedere che cosa dobbiamo andare a difendere
Non è un mistero che il processo di avvicinamento dei pesi e dei Balcani occidentali in Europa in questi anni abbia ahimè segnato il passo
Di cui me perché proprio Adel segnato il passo acconsentito ad altri pere internazionali che sono in uno scontro geopolitico che si profila il frigo in filigrana nostri competitori
Certo deve rimanere ben ferma la consapevolezza da parte degli Stati candidati è una credibile prospettiva di integrazione necessiti di essere alimentata
Attraverso progetti piattaforme programmatiche ambiziose definite all'insegna delle riforme che abbia un impatto decisivo in termini di pluralismo politico sviluppo socioeconomico Rispetto di rafforzamento dello Stato di diritto e di legalità
Ma l'altra faccia della medaglia non può essere che la fine delle miopia
Un rinnovato impegno comunitario sul sostegno strategico dell'allargamento che essi utilizziamo le lenti del realismo appare il migliore antidoto alle pulsioni nazionalistiche di cui si parlava prima
E soprattutto alla penetrazione di potenze straniere capaci di sfruttare le nostre debolezze progettuali per riempire ogni vuoto e per nutrire il desiderio di estendere le maglie della loro influenza fino al cuore dell'Europa
Dalla Russia alla Cina passando per la Turchia fino alle mormora richiede la penisola arabica sono molti gli attori che hanno tutto l'interesse a influire sulla Regione
Ma da un'attenta disamina sul loro ruolo può osservarsi quanto ciascuno di questi competitor stia extra-europei guardi e pensi Balcani occidentali esclusivamente in chiave tattica
E senza offrire l'altra l'afflato strategico
Proprio dell'Europa utilizzando le leve che gli derivano dal proprio retaggio storico culturale e Reggie Johnson ma soprattutto anche grazie agli investimenti economici ed infrastrutturali provano a ritagliarsi uno spazio al centro del vecchio continente
è un pericolo che abbiamo seriamente di fronte forse quando analizziamo queste tematiche siamo un po'in ritardo
Si guardi al caso cinese Pechino avviato importanti investimenti nell'aria sotto forma di prestiti per la costruzione delle infrastrutture
La Serbia per esempio nel due mila ventuno annoverava un credito verso la Cina del sette per cento del PIL più o meno la stessa quota tra Macedonia del Nord
In Montenegro il peso dei prezzi fissi cinesi era addirittura del ventuno per cento con il Paese in grandissima difficoltà a ripagare la maxi rata per i soldi ricevuti da Pechino
E finalizzate alla costruzione di un portante bretella autostradale pensate quale il potere di ricatto
Che possono acquisire questi grandi parte per Giostra di agente geopolitici
Quindi occorre essere ben consapevoli definire velocemente nuovi piani di intervento
Sollecitando ad esempio un impegno delle principali istituzioni finanziarie internazionali per consentire appelli dei Balcani occidentali di affrancarsi dalla dipendenza
Che nel breve periodo rischia di trascinati in un vortice di ricca
Sì uso parole gravi ma io credo che la gravità della situazione odierna
Lo meriti io credo che non ci troviamo nel periodo più gravido di pericoli per l'umanità
Dalla seconda guerra mondiale credo che la polverizzazione delle nostre società non aiuti
Credo soprattutto che la mancanza di visione che abbiamo accumulato in questi anni questi trent'anni di globalizzazione governata ci abbia portato a questo risultato si tratta togliere l'arma del ricatto da queste potenze geopolitiche non certo amiche
Di un argomento primario che va decina atto oppure sul versante energetico e della transizione ecologista
Per favorire un processo di graduale diversificazione delle fonti di approvvigionamento e di conseguenza un distacco reale dalle forniture di Mosca
Non ci siamo staccati dalla dipendenza delle forniture energetiche di Mosca molti però molti paesi di quell'area
Sono assolutamente ancora totalmente dipendenti da Mosca detto questo noi non ci siamo staccati dalla dipendenza energetica perché per farlo occorre avere una sopra fondo abbondanza di sovrastrutture che non abbiamo e per coperture per realizzarle si incontrano ancora grandissime difficoltà ti matrice ideologica
Comunque su quote tutto questo insieme di tematiche cruciali si definisce il profilo dell'Unione
La capacità di riattivare i meccanismi del processo di integrazione è lo specchio dell'ambizione dell'Europa di cercare un ruolo di primo piano nelle dinamiche internazionali rafforzarsi come il pm globale
Alcuni passi in avanti sono stati compiuti il mondo non è stato fermo certamente riconducibile a necessità imposte dal mutamento di scenario provocato dall'aggressione russa in Ucraina
Un unico filo lega la prospettiva dell'adesione all'esigenza di stabilizzare l'intera area balcanica di stemperare allettante tensioni interetniche che attraversa il quadrante
E di mettere insicurezza la vita di quei popoli e delle comunità
Sarebbe un errore imperdonabile oggi non tenere conto delle implicazioni che comporterebbe un ulteriore rinvio decisioni alle de L'Unione Europea delle conseguenze facilmente prevedibili
Sintetizzabili nei termini di un'altra grande porzione di mondo consegnata alle logiche destabilizzanti che animano il nostro tempo difficile
A delle logiche di giovani di Potenza io credo che non possiamo più permettercelo
E questo è il messaggio che deve giungere forte alle realtà della regioni le quali possono e debbono guardare hanno acqua noi con rinnovata fiducia
Occorre sostenere il processo di europeizzazione dell'area balcanica
Manovra aree con sempre maggior incisione la leva diplomatica favorire il dialogo intra regionale la pacificazione etnica che sono passaggi propedeutici dei vortici alla completa stabilizzazione
Due Ninth dinamiche che si intersecano e che nella loro articolazione non possono che polvere insieme frutto della consapevolezza che non solo in sono in gioco interessi nazionali ma in gioco l'interesse europeo
Per l'Unione quella dei Balcani occidentali è davvero una missione geopolitica e deve essere un dossier in cima all'agenda della prossima Commissione europea
Da affrontare e portare avanti con una maggiore integrazione dei mercati e vigilando sulla sostenibilità dei progetti e degli investimenti degli attori terzi
Un processo ad accompagnare la stabilizzazione politica da raggiungere monitorando il rispetto delle intese bilaterali in primis tra Kosovo e Serbia
Affinché che trovi definitivo sbocco la lunga troppo lunga transizione della regione
Io credo e concludo che noi abbiamo il dovere di rispondere a quei popoli
Che nonostante le storture i ritardi della costruzione europea continuano a guardare all'Europa in termini di spazio di libertà di progresso civile e sociale di Alleanza gli ho valori e io credo che abbiamo un dovere morale di rispondere a questi popoli l'Europa deve al fine saper dimostrare al mondo che all'altezza che sappiamo prenderci nostra responsabilità globali puntando alla fine citati tutti i cittadini europei grazie
Grazie presidente Craxi per il rispetto dei tempi ma soprattutto per aver diciamo per la franchezza dell'intervento per l'aver presentato questa Regione
Comincia Regione esplicitamente contesa ecco questo mi sembra un tema che stia emergendo in modo abbastanza prepotente cambiamo prospettiva immagino con il generale figliuolo
Che ha naturalmente una visione d'insieme sia sulla nostra presenza ma anche su quell'intreccio che riguarda la NATO vitali e così via oltre a essere stato aver comandato la KFOR per cui diciamo da esperto sul campo
Per cui ci piacerebbe se potesse integrare questo ragionamento politico fatta dal presidente grazie
Grazie e buon pomeriggio a tutti ringrazio la Fondazione Craxi per l'invito
Il presidente Craxi avvenne voluto personalmente qua
Ho ascoltato molto attentamente e tutti gli interventi direi che gli ingredienti ci sono tutti per gli addetti ai lavori anche per chi non so se ce qui qualcuno che approccia come neofita
Su le problematiche dei Balcani io intanto patto con dei dati distanza di volo lineari a Roma a Belgrado settecentocinquanta chilometri anche meno Roma Sarajevo cinquecentotrenta comma Pristina settecento questo non perdi
E sono rientrato l'altro giorno da un giro che ho fatto fra fra Belgrado e Sarajevo e quindi viene abbastanza semplice e il giardino di casa sì ci sono le spine ci puntiamo
Ci sono le cose probabilmente va meglio per tutti quindi si è parlato di stabilizzazione perché con la stabilizzazione prerequisito per poi avere condizioni di prosperità quello che voglio dire è che andando in giro al di là della retorica che fanno le élite le classi politiche la la parte dirigenziale le popolazioni di quei luoghi aspirano a pace e benessere questo è fondamentale mi riallaccio a quello che ha detto il presidente Craxi sul fatto che ne abbiamo anche della responsabilità nei confronti di quel popolazioni che come abbiamo visto sono adesso solo diciassette milioni
E sono in inverno demografico accentuato poi dall'emigrazione perché qui siamo di fronte a un dilemma se non diamo risposta cioè da una parte dice tu non puoi colmare tutti i requisiti non può chiudere tutti i capitoli perché non hai l'ottimo non ha il vuoto
E quelli dopodiché dicono mi rinvia ancora quindi la disillusione la frustrazione si rivolgono ad altri come minimo i giovani se ne vanno e quindi si perde un potenziale che poi potrebbe rimanere lì
E fa crescere può sperare la Regione quando ci sono dei vuoti chiaramente abbiamo visto come qualcuno di riempie e qui entra la disinformazione che da quelle parti è molto forte quindi è molto facile
Attività di manipolazioni di questo tipo influenze malevole abbiamo parlato dell'attore russo che fa delle sue attività e poi di quello cinese che con la penetrazione economica specie nel campo infrastrutturale per certi versi la fa da padrone chiaramente l'Italia c'è amore per l'Italia c'è voglia d'Italia per dirla col Foscolo c'è quasi loro vorrebbero una corrispondenza d'amorosi sensi comincia a vedere come noi riusciamo poi a corrisponda in maniera corretta nell'ambito di una dinamica di tipo europeo come è stato detto di un approccio di di tipo europeo
Io mi occupo della parte circuitali quindi ma anche in ambito NATO di quello che si riesce a fare
Sicuramente la situazione e di sicurezza rimane fragile proprio per quelle anche per quelle penetrazioni di cui ho detto prima
è importante la la la prospettiva europea s'in questo momento si rileva ancora che statisticamente le opinioni pubbliche dei Paesi balcanici non membri sono fortemente favorevoli però Unione europea in termini percentuali ad eccezione in questo momento della della Serbia dove però c'è tanta comunque c'è tanta voglia d'Italia
Taxi e adesso gli sviluppi della problematica Serbia Kosovo la dialettica rimane una delle principali fonti di tensione punto o come diceva presidente
Le cose non vanno assolutamente bene però bisogna dire chiaramente che ultimamente questi atteggiamenti e queste iniziative unilaterali
Prese da parte del primo ministro kosovaro destabilizzano molto il quadro di situazione non che gli altri facciano molto meglio però queste iniziative sono un po'delle delle frecce che vengono lanciate di tanto in tanto verso qualcuno che comunque poi alle mani legate quindi qui questo amplifica l'attenzione ma soprattutto destabilizza anche KFOR perché a volte che il fronte dell'iniziativa
Sulle attività perché cori voglio dire prima c'era un un establishment politico che aveva tantissimi difetti molti di loro sono state sono stanno per essere portati al Tribunale internazionale
Sul sul sui crimini commessi purché in Kosovo dal novantotto al due mila quindi parliamo non sono
Crimini Italia etnici ma proprio che elimini nell'ambito della stessa etnia legati criminalità di tipo qualsiasi tipo a complessità e quant'altro quindi che cosa succede che quelli prima ve lo dico per esperienza da comandanti di che entro il due mila quattordici due mila quindici conoscevano bene le linee rosse
E sapevano quali non dovevano oltrepassò
Vedo che oggi
Questo bambino che il Kosovo e è ancora più piccolo
Anziché andare avanti nel non vediamo uno sviluppo dal punto di vista di maturità politica con questi atteggiamenti di tipo unilaterale quindi e ed è lì e veli e ve li voglio che bloccano poi di fatto quello che era l'accordo Pristina Belgrado della dell'aprile due mila tredici privato del due mila quattordici e quindi ne vedevamo qualche beneficio quindi mancata istituzione dell'associazione delle Municipal sarà
Quali provvedimenti uno degli ultimi quello sulle targhe automobilistiche
Ripeto gestiti e la gestione non è in sé il provvedimento in maniera unilaterale e in maniera autoritaria
Dopodiché adozione del provvedimento che vieta l'utilizzo del dinaro nel nord del Paese consideriamo quante persone quanti pensionati usufruiscono del dinaro quindi
Dopodiché la problematica legata alle votazioni dei comuni delle quattro municipalità del nord dove addirittura con percentuali del tre per cento
Sono stati eletti ovviamente sindaci di etnia kosovari albanesi è questo ha creato un altro vulnus
Portando poi agli scontri dei primi di giugno dell'anno scorso dove sono state ferite oltre trenta trenta soldati già appartenenti a che fondi con quasi venti italiane e qualcuno fortunatamente non italiano anche in modo grave
Ultimamente mancato permesso al patriarca profili di recarsi in Kosovo da quanto potrebbe essere anche dal punto di vista kosovaro ci potrebbe essere delle giustificazioni e la modalità ce l'hanno fatta arrivare al Gay
E poi gli hanno detto non puoi entrare non può andare al Patriarcato di Tecce chiaramente anche lui giù nocca cioè la Pasqua ortodossa del cinque maggio scorso va fatta affermazioni del tipo il Kosovo continua ad essere la culla nella casa dei soldi questo è chiaro va detto quindi sia nostra culla sia nostra casa sembra abbia detto Lula però va rilevato che continua questa emorragia di kosovari serbi che dal Nord vanno verso la Serbia si si paga e che adesso non c'è
Siano più di venti mila quando io ero lì
Sì si parlava dei sessanta e cento mila cioè quindi vedete in dieci anni abbiamo dei numeri totalmente diverso e quindi è in atto un processo
Di De sensibilizzazione sette ma insomma di di mandar via in qualsiasi modo
E ovviamente la parte serba
Va notato il mancato arresto dei responsabili dei fatti di Banska del settembre due mila ventitré fatti gravissimi
Il veto dell'all'adesione del corso organizzazioni internazionali facendo ovviamente attività di lobbying i paesi che che si presso una questo e vicinanza alla Russia che rappresenta un ostacolo per il processo dice normalizzazione per ciò che riguarda la Bosnia Erzegovina si rileva una frammentazione etica e politica continua che rende difficile l'attuazione delle riforme necessarie proprio per l'ingresso nell'Unione Europea
In particolare una dialettica spesso conflittuale fra la federazione croato bosniache l'entità serba pensiamo ai continui viaggi uno recentissimo del presidente dodici in Russia dove è stato anche dalla dal presidente Putin insieme al vicepremier vicepremier se questo poi provoca interventi Authority autoritativi da parte dell'Alto rappresentante dell'ONU e che avendo una partecipazione della Bosnia Erzegovina
Al piano di crescita di cui si è parlato prima europeo per i Balcani occidentali sempre più in bilico
Ovviamente non aiuta la risoluzione decente l'adozione della risoluzione Assemblea generale dell'ONU che istituisce il prossimo undici luglio quali Giornata internazionale
Del per la commemorazione del genocidio di Srebrenica questo fortemente osteggiato
Sia dalla Repubblica secca sia
Dalla Repubblica serba Sessa
E l'otto giugno interessanti a Belgrado si è tenuta a questa assemblea Panzer roba che fa un po'da contrattare alla Grande Albania se uno ci pensa
Dove celebra l'unità del mondo serbo con discorsivo boh anti sia del presidente dodici sia del presidente serbo voci ci dove lo slogan è un popolo un'assemblea con i ferimenti continua a questa risoluzione dell'ONU sul demoni dette genocidio quindi c'è un processo di delegittimazione ostruzionismo da parte della Repubblica sette nei confronti del governo federale e questo anche con continue attività di disinformazione che acuiscono l'attenzione fra le parti tutto questo l'inserimento appunto di ciò che fa la Russia per aumentare la propria influenza di ostacolare l'integrazione latte anticamente la Cina continua con silenziosamente la penetrazione regionali in ambito industriale e infrastrutturale e quindi per ciò che riguarda la situazione di sicurezza
I Balcani rimangono una regione per noi molto sensibile
La NATO continua a svolgere un ruolo cruciale nella stabilizzazione KFOR una missione di successo ha compiuto i suoi venticinque anni e dice ma allora non è andata via e chiaramente in una situazione del bene e proprio perché c'è Checco
Che diciamo certe tensioni
Non sfociano in qualcosa
E giù ore e di di di scontro anche armato ripeto l'atteggiamento e la popolazione locale però è stanca di questa vittoria etolica politica
Nel due mila ventiquattro quindi le linee guida e d'arte
Dal dal governo recepita dal Parlamento e dal nostro ministro Crosetto sono per proseguire l'impegno nazionale a sostegno della stabilizzazione dei Balcani
Aree in cui la presenza del nostro dispositivo militare risulta ancora fondamentale per prevenire l'acuirsi di crisi regionali arginare le continue tensioni in corso in seno
Alla Consob forse della NATO nelle diverse hanno il ruolo di attore primario abbiamo quasi ottocentocinquanta uomini e donne
Che può arrivare a mille cinquecento quanti in caso di necessità proprio com'è avvenuto alla fine dell'anno scorso con l'inserimento del nostra riserva operativa che in sette giorni ha stupito chiaramente anche diciamo chi chi si occupa di queste attività i tecnici ci diciamo schierati ed eravamo pienamente operativi ma non come fanno alcuni contingenti anche i più blasonati con i pulmini eravamo dotati di piattaforme cioè idonee
Allo scopo in quest'ambito ricordo l'impegno dei centocinquanta carabinieri della nostra invece una specie Lazzi uniti che opera a Pristina ma il compito principale dell'Operational box proprio Ponte di alto servizio fra l'altro vizio Bridget fra Mitrovica nord e sud anche lì
A bere saga un focolaio di tensioni perché il primo ministro Cook si sta facendo delle splendide pensate ma i tetti in maniera unilaterale cioè pensa agisce poi informa la comunità internazionali Quintet quando diciamo l'uomo si è rotto affrettata
è stata fatta in questo momento il comando di Ken Follett avete evocato da tutti assegnata alla Turchia
E a breve ottobre ritornerà un comandante italiano e noi ovviamente continueremo con il nostro impegno
E l'altro
Tornando invece alla Bosnia Erzegovina noi abbiamo
Una missione dal due mila quattro che la gli UFO Cartia quindi una missione esecutiva bella
Dell'Europa Coni Corchia un contingente mentre che è foderato
Circa tre mila cinquecento uomini e donne qua siamo intorno al mille seicentocinquanta di diciannove Paesi dell'Unione europea più altri paesi tra cui anche la Turchia in questo momento al comando
C'è un generale ungherese che ho incontrato proprio qualche giorno fa però abbiamo anche in una posizione flag con un vice comandanti qui abbiamo fatto una strategia inizialmente non avevamo un contingente di grande qualità però di natura su Yume interista che Intelligence Shenzen vantaggi decollare senza adesso abbiamo anche una compagnia di manovra per la presenza e sorveglianza che sarebbe lattughino
Con e i nostri partner bulgari e questo porta la nostra presenza a circa diciamo duecento duecento unità
E voglio ricordare i compiti sono quelli di mantenere un ambiente stabile sicure vigilare sul rispetto degli accordi di Dayton che sono stati prima richiamati del mille novecento novantacinque poi c'è il supporto alle forze armate Bosnia Rolo processo di riorganizzazione addestramento su
E vi devo dire che nei precedenti incontri che ho avuto con il capo di stato maggiore difesa della federazione loro chiedono sempre molto di avere attività sia con l'Europa ma molto impilate reale e comunque quando vede i nostri soldati li identificano come italiane questo
Non che noi vogliamo insediatisi Cati per forza però
è un vanto perché prima si è parlato di professionalità e umanità perché questo è un po'la cifra distintiva il nostro genio se no ci fa sì che noi siamo degli interlocutori graditi in questo tipo di missione laddove oltre alla fermezza c'è bisogno e capacità di sapersi relazionare con la popolazione civile perché poi civile in mezzo a loro
Per cui noi anche se graditi dobbiamo sempre ricordare di aste degli ospiti e siccome non ce lo ricordiamo e sappiamo interloquire con le persone che ci stanno di fronte e questo ci viene sempre riconosciuto quindi poppa idee valori è la grande umanità che traspare proprio da tutto quello che noi facciamo io come comandante operativo di vertice interforze sono estremamente orgoglioso quando vado in giro di avere queste testimonianze ma non solo da parte dell'élite mi vengono fatte anche da parte delle della gente comune che incontri in giro a questo forse
La più bella testimonianze uno posso avere del lavoro e dell'operato fanno le nostre donne i nostri uomini in giro per il mondo per concludere quindi io ritengo che l'Italia può e deve aiutare
L'Europa e la comunità internazionale a risolvere il dilemma dell'integrazione dei Balcani nell'Unione Europea in questo momento è sicuramente la missione Altea è importante e vi è più la missione NATO KFOR che quella che poi in caso di emergenza supporta la missione alterco la riserva e e anche noi
Sì qualora si dovesse impiegare la riserva
A diciamo nella mission arte abbiamo pronto un nucleo di elicotteri a disposizione per per l'impiego e inoltre nell'ammissione al tema c'è anche la parte dei nostri carabinieri con il sono sarebbe sciolti
E si schiereranno nell'aria di De Palma che diciamo uno
Un incontro
Serba in un'aria croata quindi
Vicino alla cabina potete capire quanto delicata perché alla questione le predisposizioni logistiche sono quasi terminati da metà luglio avremo operativo questo principio che di fatto dietro questa parola lotte una stazione dei carabinieri
E che noi prestiamo
Cioè nell'ambito del comando Altinia ho finito ad un lungo grazie
Grazie mille generale appassionata
Appassionante per tutti devo dire sia la parte che ci spiega la presenza italiana c'è anche un po'questa narrazione se vogliamo un po'un micro di questa società balcanica che
I fatti venire in mente l'aforisma quello di Cerci cioè per cui
Ecco il la per cui i Balcani stanno sempre a produrre troppa enorme archivio allergico venga riconosciuto sensazionali valeva consumano più di quella che però vi posso dire che la SEC la saga di Remo c'è tanta gente che va in giro
A cui piace bersi un caffè una binaria tranquilla fuori piuttosto che andare a fare le cose nel viaggio
Tanti giovani sperando che non vadano via
Benissimo ecco mi ricollegabile poi se non studiare solo io dico abbia va bene ma studiate solo può fare anche male cioè cioè io faccio il professore universitario forse non sono quello che giornali ma lo dico anche quando mi chiamo dall'ex mangiasse o altri ma le azioni Alessandro marrone diciamo compito anche l'integrazione di queste riflessioni con uno sguardo anche a un po'questa interferenza esterna che è emersa prima Marchetti chiederei
Restando ma non è che il direttore del programma difesa dello un pregio
Grazie grazie professor Migliacci appunto stato discusso prima come i Balcani nell'Ottocento e Novecento devastati centrali del confronto geopolitico tranne la parentesi felice che interessante è stato sottolineato tra il novantasei e il due mila tre
E quindi mi intervento trattenuto punti principali il ruolo della Russia più volte evocata anche dal presidente grazie del genere figliolo e gli scenari futuri la Regione alla luce la guerra russo grane suo possibile
Quindi punto primo Russia e e Balcani
I colleghi storici stanno ma io e i miei che nel confronto con le potenze cattolico occidentale con l'Impero ottomano islamico la Russia ha puntato nel porsi come alleata e protettrice degli slavi cristiano ortodossi sono tutti in Bulgaria Romania Serbia e Bosnia Erzegovina
E questo sembra lontano il fatto che l'impero russo costruito legami culturali politici e religiose i Balcani però questi questi legami costituiscono tuttora secondo me una base significativa per la proiezione l'influenza di Mosca nella regione
Poi recandosi un attimo nei panni molto scomodi di per me di Putin bisogna dire che nel periodo post guerra fredda gli interventi militari occidentali in Jugoslavia in particolare la NATO imposto nel novantanove
Sono stati visti da Mosca come una dichiarazione di intenti un segno preoccupante di diminuzione dell'influenza russa nella regione
E tu devi essere al potere un anno dopo a diciamo vissuto e presentato quella quell'esperienza del corso non da nove come motivo di risentimento fondamentale nei confronti della frode potenze occidentali
Quindi vanta solide si per loro stesse sistematicamente opposta alle giudizi da parte di corti penali internazionali
Dei crimini di guerra compiuto il diciassette ha ritirato le sue forze di peacekeeping al costo mila tre e ha bloccato in un cimento a battersi limite della dichiarazione dipendenza di Pristina due mila otto
Bisogna secondo me vogliamo comprendere che nella nella propaganda nella nella percezione russa
I Balcani sono parte della narrativa a favore di uno mondo multipolare in opposizione a un sistema internazionale in cui appunto c'è il modello europeo moderno occidentale all'Atlantico di attrazione magnetica di di altri soggetti
E le stanze della NATO che è centrale nella percezione della minaccia la leadership russa riguardanti i Balcani occidentali
E quindi a Rossi ha visto le sue relazioni con i Paesi dei Balcani come un mezzo per prevenire l'adesione alla NATO e all'UE
Anche per proiettare in qualche modo una diciamo potenza navale milionario che dai tempi della nell'aspirazione di Mosca ai mari caldi è una costante della della storia russa
Quindi l'adesione di cioè da prima in positivo giustamente in positivo di Soveria Croazia Albania e il riassetto in Montenegro alla NATO fa sì che tutti i porti del Mare Adriatico oggi siano in Paesi appartenenti alleanza atlantica e quindi questo rende l'Adriatico e miliardario molto più sicuro per la NATO
è molto più chiuso per le Rosse quindi la Russia continua a cercare di usare mezzi asimmetrici per rallentare integrazioni Bach Centanni sezioni alla fatica
Approfondendo i legami con la Serbia con la Repubblica secca e con i generali serbi nella nella regione
Quindi il governo russo mobilitati le aziende contraria allo Stato tra cui gastronomo anche la banca statale Sberbank attuali effettive investimenti in tutta la regione che non so se investimenti economici ma nel fine di esercitare influenza politica
Tra l'altro se abbia concesso a Gazprom una quota di maggioranza e la sua compagnia petrolifera nazionale due mila otto importa come detto prima buona parte del petrolio Federica saturata fonti russe
Mosca si anche dimostrata abile
Nel giocare il confine labile tra azionista dagli ufficiali e non ufficiali spesso incanalando il sostegno da socia civile
E quindi voti ai rapporti con il sostegno scuole squadre sportive centri religiosi media gruppi di veterani da una sorta una certa misura di soft power alla Russia che quindi esercita un'influenza sulla fascia trasversale
Della società questi paesi e da tempo stessa Cremino possibilità di negare interferenze dirette perché non è un'emanazione diretta dello Stato russo
Questo riguarda in particolare la Serbia
La sette rispetto ai quali la Russia ponendo il veto su riconoscimento del Kosovo si pone come protettrice dell'integrità territoriale serva in questo modo aumenta la popolarità in una fascia di serie B e quindi aumenta anche la capacità di leva di pressioni su Belgrado affinché mantenga relazioni amichevoli con Mosca e non Salini alla NATO l'Europeo
Non a caso questo anche visite di Stato di alto livello con quella di Putin a Belgrado in Grecia nove consolidano questa reazione
A livello militare le forze armate serbe nell'ultimo decennio hanno comprato più equipaggiamenti alla Russia
E parliamo di stemmi difesa aerea e armi anticarro libroni hanno svolto eccezioni congiunte
E secondo fonti statunitense il centro umanitario giusti dalla Russia NIS in Serbia era alta un avamposto delle operazioni intelligenze russe in tutta la regione
Cioè il discorso poi legami religiosi da un sottovalutare che abbia visto come la guerra in Ucraina ha dimostrato che la Chiesa ortodossa russa è totalmente allineata Bruni Cremlino che è un po'diciamo possiamo pensare le reazioni religiose dare piuttosto russe quella serba siano solo
Viaggio reazioni appunto di carattere religioso non a caso poi Gruppi di beneficenza ortodossi russi finanziano una narrativa a favore di una civiltà appannata slava russa in opposizione all'Occidente
A livello di diciamo diplomazia sanitaria verso Ciocci mercato dimenticarci scoprite però volevo ricordare che durante l'epidemia la pandemia la Russia si è mossa rapidamente e fornì alle Serbia forniture mediche il socio Sputnik
Cosa dovrebbe suonare familiare anche in Italia con successo da parte russa epoca anche se poi il governo di musici e ha cercato diversificare l'approvvigionamento di vaccini
A livello di media propaganda la campagna disinformazione qui si vive oggi una replica oro beh Mosca attivati canali Sputnik serbo
Attivato lasciato dei in Serbia in Bosnia Erzegovina mia ventitré sia sputi Serbia sia lasciato de hanno un potenziale raggiunge un'ampia popolazioni Balcani e le lodigiano può rilanciate negli regionali e vengo utilizzati da diffondere nelle narrazioni anti UE e anti nato brevissimamente sono posti Segovia il sostegno ai serbo bosniaci guidati a dopodiché si è trasmesso anzi tradotto anche in equipaggiamenti per le forze di polizia
De La Repubblica sesta
In addestramento parti mercenari russi a gruppi paramilitari siamo bosniaci
E quindi non a caso il rapporto venti ventiquattro dell'ufficio del direttore intelligenza nascente legge statunitense sentite a sottolineato il rischio di violenza in replica localizzata nei Balcani
E il fatto che se dei leader nazionalisti esalti sa servano le tensioni etniche anche un vantaggio politico interno
Attori esterni alimentano sistematicamente queste tensioni per ostacolare l'integrazione dei Balcani occidentali né strutture europee e transatlantica
Seconda Julio parte della del mio intervento vicinali regionali alla luce la guerra russo ucraina se guardiamo all'Europa sudorientale quindi non solo ai Balcani occidentali visto anche quanto detto ripresa
I Paesi membri la NATO hanno una posizione netta per condannare il padre russa dell'Ucraina la Slovenia la Grecia passando Romania e Bulgaria l'Albania se mantenuta allineata ai vizi occidentali nel suo mandato di seggio non permanente al Consiglio di sicurezza dell'ONU condannandola rosse
Il discorso è totalmente differente per la Serbia perché Presidente musici in qualche modo bilanciato le pressioni dell'UE per isolare Mosca e legami di lunga data il suo parere nel suo paese con la Russia in terminanti dipendenza energetica di sostegni provati Colusso alla posizione serba sul Kosovo
Prima si è parlato di una politica multisettoriale gravi egiziana perché in qualche modo a camminato sul filo del rasoio
Perché da un lato ha evitato Mosca e una parte gli stessi sostenitori azionisti serbi aderendo alla risoluzione di azioni che di condanna bimba sedusse l'Ucraina e di non riconoscimento della annessioni compresa la Russia
All'altro Vučić ha frustrato i leader dell'UE rifiutando ed evita di Cima sanziona dall'Europeo nei confronti di Mosca e anzi rinnovando l'accordo triennale per la fornitura di gas dalla Russia
Cerca di libri grado sta comunque perseguendo certa diversificazione energetica con l'annuncio di costruire nuove raffinerie per processare il petrolio in arrivo da diversi Paesi
E con una corda e fornitura di gas dall'Azerbaijan e questo diciamo memento interessante anche in relazione ai punti sollevati e presidente grazie sulla dipendenza energetica
Pineto questo vorrei speculare un po'in in conclusione solo la la prospettiva futura dei dinamiche regionali alluce l'invasione russa
Alcuni esperti ho letto che sostengono che il fatto che Putin
Citi la richiesta indipendenza del costo per giustificare i referendum di annessione le province ucraine all'usura fra anche alla Russia abbia in qualche modo irritato una parte azionisti sette perché la vedo come una qualche modo legittimazione seppure indiretta rivendicazioni del Kosovo
Questo evento interessante ma secondo me l'impatto molto limitato
Sono invece l'impatto forte ce l'avrà letti della guerra russo ucraina perché un cedimento del fronte ucraino
A causa della drastica interruzione delle forniture militari americani che è tutt'altro che improbabile presidenza Trump porterebbe in alcuni anni alla conquista russa di Kiev e all'occupazione diretta o indiretta di tutto il Paese fino ai confini con la Romania
E questo portando a compimento quanto iniziato da Putin due mila quattordici con la miss della Crimea il controllo del Donbass
Rappresenterebbe la prima grandi vittorie più politica russa in Europa dei tempi della repressione delle primavere di Budapest e di Praga
E quindi al cibo un segnale alla Serbia Repubblica terza in Bosnia Erzegovina
Quale segnale che la strada verso integrazione dell'Occidente e segnatamente nell'UE nella NATO non è irreversibile
Che potete e dovete fare marcia indietro o cambiare direzione e che un il sostegno russo poteri facce
Inoltre una vittoria russe e ucraine porterebbe verosimilmente giuri pochi anni alla prese la Moldavia La sette perché in termini geografici democratici estremamente la porta della Russia che dovesse riuscire a piegare l'Ucraina e la regione separatista tra sinistra compresenze di truppe russe in loco è ovviamente l'ha un posto protesta di punta l'internauta che stesse
Se ciò accadesse mi rendo conto sto ragionando con molti se però su di sé che potrebbe avvenire la sequenza temporale anche Enzo di pochi anni e diciamo poi ci preparati
Quindi se tramite la Transnistria la Russia occupasse cambiasse regime in Moldavia questo sarebbe un atto segnalate pubblica Sarca
Il segnale che la Regione filorussa
Poi prende il controllo lo stato di in cui di cui fa parte con il sostegno militare russo ed è un segnale molto preoccupante
Vediamo all'altro lato sistemiche interrompo il sostegno vitale chiede e gli europei non fanno un salto di qualità per fornire equipaggiamenti militari e quel sostegno economico qual è la lezione da trarre nei Balcani occidentali
E che non ci si può fidare le promesse cilentani
Perché quando il gioco si fa duro o quando passò alcuni anni scene conosceva il consenso le democrazie alla fine democrazie occidentali passò la mano e si volta dall'altra parte
Come avvenuto mutatis mutandis in Afghanistan dopo vent'anni sostegno al governo legittimo
Quindi sono in generale implicazione la guerra russo Krajina per i Balcani saranno più importanti
Nel caso di Tore russa di quelle per l'Europa perché ridisegnare i confini territoriali degli Stati in Europa tramite la guerra cambia nel regime e l'alimento geopolitico un'occupazione militare
è già qualcosa è dirompente per tutta la pittura sicurezza europea per come è finita durante e dopo la guerra fredda
Ma in particolare dei Balcani occidentali
Perché una regione che riso dinamiche del genere molto più di recente rispetta l'Europa occidentale solo venticinque anni fa
Ne porta ancora le ferite e le cicatrici
è più permeabile l'influenza russa e ha realtà statuali molto più fragile
Mi scuso nota negativa ringrazio l'attenzione
Grazie mille Alessandro ma tu hai portato diciamo alle estreme conseguenze il ragionamento poi forse ci sono vari scenari grigio all'interno di questo nel senso che comunque
Oltre a un discorso su quello che può essere una vittoria russa diciamo qualcosa di esplicito c'è anche comunque
Discorso se vogliamo un po'più attenti ma non meno preoccupante che può derivare dal fatto che una mancata effettiva soluzione del di soccorso comunque destruttura ulteriormente un approccio normativo alle relazioni internazionali è quello tipico dell'Unione Europea
Con naturalmente scatenando tutti gli spiriti che animano questa Regione grazie in conclusione passerei la parola all'ambasciatore Carlo Lo Cascio che vice segretario generale del ma esci e qui la prospettiva si va
Si sposta su una macchina bella della Farnesina
C'è un compito di gestione multilivello ecco di tutto questo per cui buona fortuna Marco gran grazie professore Bono se la presidente Craxi saluto anche il generale e filosofo e il dottor marrone tutti gentili ospiti ringrazio
Davvero per quest'invito riporto anche seduto al segretario generando ciotole guarire che sarebbe stato volentieri oggi qui con voi se non si trovasse in Bangladesh in questione sia come missione più quanto impegnativa e come
Parlando a conclusione di questo di questo pannello che ho ascoltato con grande interesse devo dire che provo vorrei provare un po'attirare tirare le somme di quello che è stato detto e lo faccio volentieri anche la luce la mia esperienza personale che che mi ha portato a lungo nella regione dei Balcani già dalla fine alla guerra
In Bosnia perché gli anni novanta e poi fino a due anni fa ero ambasciatore a Belgrado in Serbia quindi capisco le preoccupazioni cui affatto stato il dottor marrone poco fa
Pensate a Craxi ha detto molto chiaramente di ragioni per qui balcanico occidentali e rappresentare un quadrante strategico
Per l'Italia e per la nostra sicurezza nazionale abbiamo visto sappiamo che tutto ciò che accade al di là dell'Adriatico sia difetti immediatamente sul nostro paese si tratta di una regione basta dare uno sguardo alla carta geografica
Che si trova al centro del continente europeo ed è per questo e ci tengo a sottolinearlo che l'Italia ha sempre avuto un approccio lungimirante quando si è parlato di integrazione europea dei Balcani occidentali o comunque di processo di allargamento anzi non abbiamo di Tura
Parlato di riunificazione nel continente europeo devo sempre detto e continuiamo a dirlo ancora oggi che questo processo non potrà dirsi completo fino a quando i Paesi dei Balcani occidentali non saranno interrati dentro
L'Unione Europea
E devo dire che che questo governo questa maggioranza hanno puntato molto sui Balcani hanno sicuramente ha rimesso in cima alle priorità della nostra politica estera con un'attenzione e sempre maggiore in un frangente molto delicato perché non c'è dubbio che il conflitto in Ucraina abbia conferito rinnovata centralità Rita questa regione la sua stabilizzazione che punto come diceva che è presente Craxi era ho detto anche il dirigerà il figlio ha come obiettivo prioritario
Però sta politica di essa esteri di sicurezza perché
è vero come ha anche ricordato il dottor marrone che il destino dell'Europa si gioca e in Ucraina ma io aggiungo Singh gioca non solo in Ucraina e macchie
Nei Balcani perché come è già stato detto in questa regione che in corso con le evidente competizione geopolitica
Con attori
Extra europei ma anche nei tra i partner europei e c'è una discreta competizione per imporsi come parte a riferimento e quindi con questa competizione più livelli dobbiamo saperci misurare in maniera efficace
E affermando come è stato anche sottolineato il senso di appartenenza della Regione alla cassa comune rotta innanzitutto sotto il profilo dei valori sono stati ricordati poco fa dal generale figliole in maniera piuttosto articolato a quelli che sono i nostri interessi sotto il profilo della sicurezza in materia militare è stato ricordato eccezionale impegno
Deve toste donne dei nostri uomini che forte ho potuto personalmente apprezzare più volte nel corso degli anni ma anche in Bosnia abbiamo poi gli interessi per quanto riguarda
La nostra attività organizzata
Abbiamo degli interessi per quanto riguarda il contrasto dei flussi migratori illegali lungo la rotta balcanica è stato ricordato la dimensione consistente del nostro partenariato economico con con i Paesi della regione come pure del rilevanti interconnessioni energetiche pensiamo al tappo oppure interconnesse
Cercavo di interconnessione elettrica col Montenegro realizzato adatte date ecco
Direi che la consistenza dell'ampiezza dei nostri interessi strategie Balcani cinque pongono necessariamente di lavorare con un approccio proattivo costruttivo nella regione affinché si Fossa voltare pagina e mettere definitivamente alle spalle i tragici lasciti del passato ora
è chiaro che per fare in modo che i Balcani non siano più fonte di stabilità ma possono contribuire alla crescita alla sicurezza dell'Europa
Questi Paesi devono sciogliere nodi politici molto importanti a cominciare dalla normalizzazione rapporti tra Serbia Kosovo che il presidente Craxi aggiustato molto chiaramente ci sono in crescita criticità persistenti che gli atteggiamenti
Delle due parti sicuramente non contribuiscono a risolvere c'è la sfida nella stabilizzazione della Bosnia che una creatura incompiuta se così posso dire e siamo riusciti grazie all'azione devo dire condotta dal dal governo italiano il ministro Tajani in particolare a fare e arrivare tre Paesi candidati in un monumento diciamo una fase tutt'altro che scontata
E quindi uno stante il conseguimento di importanti progressi diciamo la situazione sul terreno resta estremamente fragile per cui c'è da parte nostra sulla parte del governo c'è da parte della del Parlamento della Farnesina un impegno a tutto campo per tutelare i nostri interessi nella regione e per fronteggiare insieme i nostri principali parte pensano alla coerenza parlato vestite in particolare
Vediamo tra Serbia Kosovo nella stabilizzazione della postina e questo perché perché come Stato giustamente osservando la stabilità una condizione necessaria per poter dare una prospettiva alla Regione prospettiva europea ma non è sufficiente a trasformare questa prospettiva i ma in realtà concreta e credibile
Allora per fare questo noi stiamo lavorando lungo due direttrici quella nazionale quella europea e quella nazionale e
Devo dire che ora più che mai e fondamentale assicurare l'ancoraggio della Regione io ero temi sui valori
E questo significa accelerare in maniera concreta il processo di integrazione europea dei Balcani utilizzando tutti gli strumenti di cui disponiamo per dare incentivi a questi Paesi che lo ricordo devono mettere in campo delle riforme che sono invasive
Complesse e lo stesso negoziato estremamente estremamente laborioso senza contare ovviamente che come è stato ricordato precedente pannelli quel sto lungo periodo che trascorso stiamo parlando di quasi
Vent'anni ha determinato inevitabilmente una perdita di velocità il processo allargamento nei confronti della regione e di conseguenza una perdita di credibilità di questo processo questo non soltanto per quanto riguarda la dirigenza che comunque si avvicenda
Non sempre insomma c'è una continuità di guardia ma sicuramente presso la popolazione dei più giovani per pensare che
I Paesi dei Balcani occidentali alla serve la Bosnia ogni anno registrano un flusso di giovani che si dicono
Mestre verso verso i Paesi dell'Europa occidentale nord-occidentale
E quindi anche per il processo di allargamento Unione Europea il ventiquattro febbraio al ventidue come è stato ricordato rappresentato uno spartiacque
Perché sicuramente tale varie conseguenze dell'aggressione russa danni bookrunner c'è stato il rilancio
E la capacità di attrazione del mio europea come comunità di valori di regole che è ancora ispira
Ambizioni tre pezzi rimediato vicinato e questo vale soprattutto in questa fase come sappiamo per i paesi di quello che che non o poco fino a poco tempo fa partenariato
Orientale
E quindi l'azione che abbiamo fatto che il Governo ha fatto che la Farnesina fatto sotto la guida il ministro Tajani insieme agli Stati membri hanno e più vicini sul tema allargamento ha permesso proprio i Paesi dei Balcani
Di beneficiare di un rinnovato slancio perché come è stato ricordato prima aperti i negoziati di sale con Albania e Macedonia del Nord o con la Bosnia Erzegovina e quindi insomma ci sono stati risultati devo dire importanti certo bisogna continuare a spingere a sollecitare
Gli altri partner come dicevo per tutelare la credibilità di questo processo e e occorre un impegno devo dire deciso da parte della UE dei vertici delle istituzioni e di di paesi membri perché affinché questi progressi fatti registrare vengono riconosciuti con passi avanti concreti al processo ora però qui c'è un punto a mio avviso importante che vorrei terre a condividere
E con voi perché si è vero quello che però detto che l'aggressione russa fornito sterile stimola processo di allargamento
Però lo ha fatto soprattutto a beneficio come dicevo
Di Ucraina Moldova Georgia e devo dire che d'Italia sostenuto con convinzione l'esplicazione di questi Paesi
Però la nostra premura la nostra preoccupazione è stata anche quella di evitare che il sostegno al cosiddetto trio finisse in qualche modo
Per essere diciamo per comportare un calo di attenzione nei confronti dei Paesi dei Balcani occidentali e li posso dire perché sono reduce da alcuni incontri tra i Paesi membri
Al mio livello che Corman Sidonio europea tutto qualunque tema qualunque discussione e vista attraverso la lente del conflitto russo Cragno
Quindi quando si parla di allargamento diciamo di riflesso condizionato il subito di parlare
Giocare in Moldova i Balcani occidentali diciamo fanno fatica emergere occorre la spinta nostra di Aosta e di altri Paesi che abbiamo riunito in questo gruppo del presidente amici dei Balcani occidentali era mantenerli diciamo in cima alla trita insieme
Ai Paesi del Trio anche se ovviamente si tratta di paesi che si trovano diciamo in momenti diversi del percorso di di adesione e
Qualche settimana fa il primo ministro serbo parlando col ministro Tajani a Trieste al margine bisogna sfocia non per carità sosteniamo l'ispirazione di Ucraina Moldova e Georgia oltretutto su Paesi con un riconosciuto il colosso diceva
Primo Ministro però ricordatevi che noi siamo dentro siamo avanti nel processo da da molto più tempo per non parlare del del Montenegro che è già aperto tutti i capitoli e col quale contiamo di fare una cinghia nei prossimi giorni però c'è forte ecco l'ho sentita
Questi contatti l'aspirazione a ricompensare cucito parole aggiunge un collega
Come dire compensare ucraine Moldova per i loro sforzi
Al tempo stesso quindi mentre si fa questo discorso si ricorda giustamente che il processo allargamento deve essere un processo basato sui meriti
Basata sulla divisione dei Paesi candidati valori europei
Nonché ovviamente molto apprezzata impossessa apprezzato la linea amento
Dei Paesi candidati ci sono ditte iscritte s'
Quindi sembra insomma
Delineare un profilo di qualche Paese candidato che tende a discostarsi
Da quelli che sono i principi e quindi non è un rapporto non è una un lavoro semplice quello che ci attende attrazione moltissimo anche il sostegno che il Parlamento per citare soprattutto e due commissioni esteri a questa attività nei contatti con i Paesi la Regione con lei qualitativamente regione perché c'è l'importanza di trasmettere queste un messaggio di sostegno di sollecitazione a tutti i livelli tanto i governi quanto
E Parlamenti
Noi anche per permettere a questi Paesi di poter nel frattempo diciamo riesce in attesa della visione di ricevere
Maggiori benefici da questo processo di avvicinamento abbiamo sostenuto il piano per la crescita dei Balcani occidentali che ha proposto la commissione europea perché lo riteniamo appunto utile strumento per favorire l'integrazione unificazione graduale propedeutica a una piena adesione poi stiamo lavorando ovviamente
Con tutti i Paesi della regione soprattutto per rafforzare come è stato anche ricordato il partirà autore economico che è ovviamente molto importante è uno strumento che ci permette di favorire sempre
Maggiore integrazione
Tra noi e i Paesi della regione non abbiamo l'obiettivo di compiere un salto un salto di di qualità
Poi ovviamente mi avvio alla conclusione
Ricordando tutto ciò che purtroppo caratterizzato questa riunione noi lavoriamo anche per favorire il processo di riconciliazione regionale forse ecco un tema che mi pare non aver sentito gli interventi precedenti e che credo sia importante il perché
Andare avanti nel processo di avviso europea significa sicuramente rafforza la cooperazione ragionarne significa una più stretta integrazione fra i mercati dei paesi vicini ma significa anche una sempre maggiore disponibilità
A parlarsi di circo prontamente io a dialogare
Ne cerchiamo di favorire tutte queste queste occasioni perché dare un clima di condivisione di esperienze lo scritturò per lo sviluppo di una cultura che sia davvero pienamente inclusiva
E quindi stiamo facendo un investimento sulle nuove generazioni dei Balcani attraverso iniziative
Con il coinvolgimento di organizzazioni internazionali la società civile centrata ad esempio sui temi del futuro dell'Europa sull'innovazione e sullo sviluppo socio economico proprio per mettere lo vede giovani generazioni perché ricambio generazionale è fondamentale per superare i traumi e gli schemi del passato
Accento di questi processi di riconciliazione regionale e d'integrazione europea in modo da poter diventare il motore del futuro cambiamenti
Quindi conclusione
I Balcani sono per l'Italia un quadrante di assoluto rilievo strategico e la diplomazia italiana continua a fare la sua parte a diversi livelli attraverso molteplici strumenti che la politica estera
Mette a disposizione l'obiettivo torna sottolinearlo e tenere ancorata all'Europa una Regione il cui apporto Posse sa altro contribuire al consolidamento di quegli stessi viali di prosperità
Pace sicurezza che sono alla base del progetto europeo vi ringrazio per la
Grazie mille ambasciatore nulla aggiungo salvo direi che penso di interpretare il sentimento generale delle dell'utilità di questa tavola rotonda che ha toccato aspetti prospettive molto diverse lascerei a Nicola Carnovale
Il tempo di un'onda lunga restano i ringraziamenti io credo che nessuna nessuno dei presenti né tanto meno tre relatori né nell'uditorio tra l'altro ringraziamo anche quelli che ci hanno seguito da remoto perché era indiretta sui canali del Senato oltre su quelli del nostro istituto
Comunque alcuni feed back on line insomma neanche un tema che sembra appassionare molto più di quanto noi crediamo ma credo che nessuna mente ordinata pensasse che il tema trattato non potesse essere costitutivo trattare carne viva
E potesse non insistere quella che è stata definita il titolo anche di un fortunato volume edito da Donzelli credo qualche mese fa la questione orientale esiste una questione di un tale va inquadrata certamente all'interno di una questione più ampia e credo che forse riferimento che colpevolmente mi faccio autocritica non abbiamo immaginato e una lettura che in quadrasse ma i tempi erano quelli che erano mezze giornate di studio che inquadra se quest'aria
All'interno della più compie le complessità e le più complesse e più generali dinamiche del Mediterraneo allargato di cui Balcani sono parte integrante di cui rappresentano un quadrante che per logiche agganciato alle vicissitudini che interessano altre porzioni di quest'aria così ampia che spazia dal punto di vista geografico e politico in una maniera ampia ed eterogenea noi sicuramente su sui temi su questi temi di riflessione continueremo a insistere con questa prospettiva che abbiamo presentato di ricerche di approfondimento storico e grazie ancora davvero agli accademici agli analisti che si sono prestati a questo lavoro grazie lo IAI
E continueremo a farlo anche un po'con le intensificando quella che l'attività
Di pubblicistica editi a carattere scientifico editoriale della Fondazione vedete c'è questo volume che datato ormai da qualche anno e in epoca pre correnti che riguardi Balcani ancora sono rimaste delle copie
E ed è disponibile ma è disponibile anche gratuitamente in copia digitale sul sito di fondazione sugli sport alle sfide punto a punto il punto org che dedicava nel dicembre due mila diciannove poco Paul mesi prima il conte l'attenzione proprio alla questione balcanica ecco tristemente dobbiamo dire a conclusione che questo volume presenta dei profili di straordinaria attualità
Le analisi storiche ma anche le analisi di contesto sul tema dell'integrazione della prospettiva di europeizzazione di questa realtà rimangono totalmente e illuse in materia ancora di dibattito e di grande attualità
Quindi l'auspicio è che potremmo qualche quanto presto si possa consegnare a una dimensione passata questo lavoro e si possa fornire un qualcosa che presenti non solo delle tinte Egitto molto scuri come sono emersi con dei profili di grande
Positività soprattutto per quanto riguarda l'Italia perché credo che l'elemento comune e concludo e che proprio l'Italia in questo scenario rappresenti una coscienza critica una routine con che con grande luci
Ita individua e pone all'attenzione della comunità internazionale ma soprattutto dell'unione europea di cui fa parte della prossima Commissione europea come diceva il presidente Craxi
Un tema che merita di essere affrontato che risolto classe mille io vi do appuntamento
Luglio dove il in fondazione terremo un'altra iniziativa sul tema totalmente diverso ma sul libro storico che riguarda l'attività di Giacomo Matteotti