Agosto degasperiano 2024 - La memoria come coscienza civile. Incontro con Agnese Pini

Buona sera buona sera a tutti a tutti
Ben arrivati qui Anárion signor Terme a casa Raffaele
è un grande piazze per la Fondazione trentina Alcide De Gasperi tornare dopo alcuni anni
In questo luogo così affascinante così ecco o di storia di storie e i da subito il mio ringraziamento va i nostri partner di questa serata il comune Dini consegna Terme Zhang invito il sindaco Mirko Monti pelle se vuole raggiungermi sul palco per un saluto e insieme a lui
Voglio ringraziare Stefano Modena questa volta in veste di associazione in dialogo una realtà nata da poco qui sul territorio e con cui stiamo allacciando con queste venti i primi rapporti di collaborazione come sapete
L'agosto dei Gasperi hanno un viaggio un viaggio che ci porta sui luoghi di Alcide De Gasperi peraltro è un segno è uno dei luoghi da Alcide De Gasperi sapete forse che la madre
Della moglie
Di Alcide De Gasperi Francesca Romani la madre Ida Zonda
Veniva da questi luoghi per cui un po'di De Gasperi se anche qui
E in questo viaggio attraverso la Valsugana da Pieve Tesino attento incrociamo tante realtà bellissime ed è una delle esperienze interessanti veramente insieme ampie il cuore durante l'estate
E la Costa Rica sperano vive anche di questo degli incontri con alle realtà comuni associazioni che ci si aprono le porte ci rendono possibili
Cose che la nostra fondazione è una fondazione che si impegna tanto macchiata i limiti non è non arriveremmo ovunque senza questo aiuti
Non ce la faremmo a percorrere in lungo e largo la Valsugana
Ecco perché mi piazze in Italia sempre in grattando e in questo caso insieme al sindaco personalmente Idazio ringraziare tutta la comunità che sindaco rappresenta attraverso accolto con tanto entusiasmo
Grazie
Grazie buona sera a tutti anche da parte mia un saluto appunto dall'amministrazione comunale di Roncegno Terme
In realtà siamo noi che dobbiamo ringraziare la Fondazione De Gasperi per aver scelto come tappa una delle tappe del loro viaggio appunto di cui parlava direttore Roncegno Terme siamo qui questo splendido salone salone le festa di casa Raphael
Dove ci piace sempre insomma organizzare e partecipare ai vinti perché davvero la location aiuta anche se vogliamo godere delle degli incontri che ci sono è un onore avere qui Agnese Pini la ringrazio e la saluto davvero e le dà il benvenuto qui Roncegno Terme
Saluto tutti voi
Ecco sapete che qualcuno diceva Manzoni George Bernard Shaw dicevano che la storia ci insegna che la storia non ci sta insegnando un bel niente purtroppo e questo lo sentiremo insomma dalle parole poi della nostra giornalista
Ma io credo che però il sottotitolo che la Fondazione ha voluto dare a questo evento che quello che c'è scritto qui
Perché l'avvenire appartiene in larga misura ancora noi si debba essere di esempio ci debba essere di conforto non possiamo come dire
Abbandonarci allo sconforto non possiamo guardare indietro e dire non abbiamo imparato niente perché
E nelle nostre mani il futuro ancora su manca tutto da scrivere
Il fatto che siamo qui in centocinquanta probabilmente in un incontro come questo di sabato e di del quattordici di agosto Aron ci devo dire che c'è ancora una speranza c'è ancora la voglia di cambiare c'è ancora la voglia che uno di ognuno di noi possa fare la sua parte
Quindi credo che guardando indietro perché poi credo guarderemo indietro insomma leggeremo anche il nostro presente il nostro futuro
E son convinto che sia importantissimo guardarci alle spalle insomma per quello che è successo è vero l'hanno detto di scrittori molto più importanti di noi somma che non impariamo niente ma io voglio essere ottimista insomma
E credo che esempio come questa somma si possono portare in questa direzione quindi grazie per essere qui a voi grazie a chi interviene oggi grazie alla Fondazione anche là sotto sono in dialogo appunto recentemente nata qui a Roncegno Terme e buon incontra tutti
Grazie sindaco e contee ringrazio appunto anche la sottrazione in dialogo Stefano Modena grazie di aversi accolti anche questa volta
E grazie Marco sarò breve perché siamo qui in tanti oggi ma per ascoltare soprattutto l'ospite l'ospite gradito di questa sera la dottoressa Fini e solo per qualche breve cenno assomma sulla nostra associazione in dialogo che l'associazione come ricordava Marco nata da poco
E siamo veramente contenti di aver contribuito collaborato al a questa tappa di questo viaggio viaggio nel luogo e nel tempo nei luoghi di Alcide De Gasperi come anche in parte questo
E siamo contenti soprattutto di legare un po'il nostro nome questa piccola collaborazione piccola soprattutto da parte nostra
E in questa in questa serata precisa e in quanto finalità della nostra associazione in dialogo e anche quella oltre a essere promotrice di attività culturali come quella di questa sera chiaramente dolore
Ma una finalità e anche quella di ricordare la figura di vitaliano moderna che era scomparso dieci anni fa ma che era anche un cultore della storia locale un cultore delle storie personali delle storie di ciascuno
Delle persone che hanno abitato questa comunità e questo territorio
Intrecciate assieme per formare una storia collettiva una storia in cui la comunità di Roncegno
Poteva ritrovarsi e trovarsi
Quindi storie personali che però si compongono una storia collettiva identitaria di una comunità e e parliamo di memoria quindi parliamo di memoria come parliamo di memoria oggi
Assieme alla dottoressa Pini proprio al partendo in realtà ad esperienze personali da esperienze familiari da quelle piccole storie che però messi assieme fanno la Storia con la esse grande
Storia in cui una comunità piccola come quella di consegno la comunità più grande come quella nazionale di cui parleremo chiaramente questa sera
Si possono ritrovare identificandosi in un passato comune per guardare ad un futuro possibilmente migliore
Quindi siamo praticamente contenti come associazione in dialogo di aver collaborato questa serata dove si parla di memoria essendo la memoria un aspetto costitutivo un po'della nostra associazione e volevo anch'io ringraziare ovviamente a parte
A parte Pini anche Marco e tutta l'associazione tutta scusate la Fondazione trentina Alcide De Gasperi
E tra resto personalmente anche con Marco abbiamo avviato un percorso comunque in comune con la Fondazione della Cassa rurale anche con altri enti veramente con una visione comune del territorio e del futuro
Quindi veramente stiamo facendo tante belle cose assieme quindi grazie anche per questo Marco e Vorrei ringraziare anche la direzione del palazzo Tella che ci ha messo
Maniera del tutto gratuita questa questa sala oggi ci ha dato la possibilità di essere qui e credo che sia veramente una delle sale forse più belle del nostro territorio non lo dico da persona che vive che abita questo Paese ma credo che veramente insomma si è un piccolo gioiello del nostro territorio di cui dobbiamo andare fieri
E quindi grazie anche all'unicità abito là in modo particolare per averci concesso la sala e grazie ancora veramente a tutti voi per questa per questa presenza così importante e grazie ancora esemplifica
E ora iniziamo a entrare nella serata ho ringraziato tante persone non ha ringraziato e non ancora salutato la nostra ospite di questa sera ma lo faccio davvero
Con il cuore e ora Agnese Pini la conoscete la sentiamo in televisione la vediamo impegnata a dirigere non uno ma anti zonali partita dalla nazione
E poi Resto del Carlino poi il quotidiano nazionale il telegrafo sprigionando il giorno alza il giorno però sono tali medico anch'io sono tanti e e svolgono una funzione fondamentale per la vita democratica Alcide De Gasperi e diceva che della democrazia un polmone al Parlamento e l'altra è la stampa
Non sempre i polmoni fanno bene il loro lavoro ma la loro il loro ruolo alla loro funzione rimane fondamentale ne dobbiamo essere che doppiati a chi con l'impegno quotidiano cerca di farli vivere e
Ha mai nel nostro tempo
Questo è il grande cappello che tiene insieme l'incontro dell'agosto degasperiana di quest'anno e può sembrare strano introdurre un incontro che parla di una memoria dolorosa drammatica tragica
Con le parole a a male del nostro tempo eppure il paradosso su cui camminiamo quest'anno è proprio questo amare il proprio tempo ma del nostro tempo non significa chiudere gli occhi
Non è l'atteggiamento di chi vuole vedere il bello anche dove non c'è
Ha mai del nostro tempo per noi significa guardare in faccia all'umano per quello che è
E e poi vai ad amarlo per quello che è anche vedendo ciò al di non bello
Che caratterizzava l'umano e che ha caratterizzato alla storia
Questa è la sfida forse più grande a cui sono chiamati i cittadini e le cittadine di ogni tempo
Il riconoscersi in una grande comunità di destino che non è fatta solo di perfezione anzi ma che deve costruire cose grandi giocando con le
Armi chimiche date che ogni essere umano ha a disposizione
Conoscerle capirle
Accettarle ma anche volerle cambiare e penso che sia lo stimolo più grande che cerchiamo di portarci a casa da questi incontri
Ed è lo stimolo che sono certo arriverà anche dalle parole di Agnese Pini
Che davvero ringrazio molto perché nel flusso veloce senza tregua della sull'attività attuato il tempo proprio alle porte di Ferragosto per venire a trovarsi è somma
Non è da dare per scontato così come e dell'ultimo ringraziamento non è da dare per scontato che alla vigilia di Ferragosto ci sia chi riempie affolla una sala senza avere paura di soffrirne un po'il caldo
Per sentire parole importanti non sempre leggere ma comunque di quelle che sicuramente si mettono in cammino e questo è molto importante buona serata a tutti e grazie di cuore
E intanto mi aggiungo anche ringraziamenti perché sono molto molto felice anche molto onorata di essere stata invitata
A questa rassegna sono felice di essere in un posto che non conoscevo ma che è meraviglioso quindi è una bella occasione per passare la vigilia di Ferragosto
E grazie a voi che siete così tanti qui oggi malgrado il caldo non i motivi per cui ero felice di venire in Trentino pensavo di venire a prendere un po'di fresco ma quest'anno vale dappertutto
Allora dobbiamo
Parlare di temi si
Parte dolorosi ma in realtà il titolo di questa rassegna a parte il fatto che lo trovo molto bello ma e anche molto vero perché amare il proprio passato anche quando è doloroso anche quando è difficile e non esistono tra l'altro passati che siano solo felici io sono belli quindi l'esperienza davvero un'esperienza comune un'esperienza che appartiene all'umano credo che sia l'unica chiave per comprendere il presente
E quindi anche per amare il proprio presente lo si può amare ciò che non si comprende vale anche per le relazioni affettive e vale più più in generale per tutti i conti con le facciamo con con le nostre vite
Tra l'altro questo per permettere un po'infila le OPA le parole che ho scritto nei discorsi molto forti molto belli
Fatti poco fa è anche un modo per cercare di capire che cosa la sto a che cosa c'è utile la storia il sindaco diceva
Che la storia presumibilmente non ci insegna niente i fatti ci dicono che è così è incontrovertibilmente così se la storia fosse davvero capace di essere maestra c'è di insegnarci qualcosa
E propri mente non continueremo a commettere generazione dopo generazione secolo dopo secolo millennio dopo millenni alle atrocità brutalità nefandezze disastri sbagli errori che continuiamo a commenta
Qui è indubbiamente la storia ci insegna poco eppure
Io credo che sia profondamente utile
E si è utile in un modo imprescindibile
Per aver appunto le resistenze compiute e tiene e spero
Che qui la serata di oggi Cicci aiutino a a provare a capire perché dove come c'è davvero utile la storia
Che può essere la grande storia della storia anche singola che dentro la grande storia si va inevitabilmente a intersecare infondere io scritto un libro di cui sono oggi qui a parlare vi che cerca di unire appunto la la grande storia quelle storie piccole
L'essere degli ultimi gli ultimi che sono un suono
Quando parliamo di guerra è solo l'ultimo anello dalla catena alimentare delle guerre e siamo noi
Cioè sono i civili
Quelli che non prendono decisioni nostro chiamati a prenderle
Che magari non in braccio direttamente un fucile ma che subiscono la storia
E spesso ne portano impressi
I segni più pesanti più devastanti e hanno anche meno voce in capitolo poi per raccontarli quei segni e quindi per farli diventare qualcosa che diventi storia comune
E non sia soltanto storia individuale sono storie familiari
La storia che vado a raccontare e una sarà di ottanta anni fa
Questa notato proprio in questi giorni si celebra si celebra no
I vari ottantesimo ID che cosa della lunga estate del mille novecentoquarantaquattro non d'estate non è un'espressione mia ma è un'espressione di un un partigiano famoso in quei luoghi che vado a raccontare Vito un po'd'inquadramento così storico generale giusto per per parlare un linguaggio comune
Siamo appunto nel nella costo del mille novecentoquarantaquattro ci troviamo in una terra che abbraccia l'alta Toscana e arriva fino all'Emilia
E che va a coincidere proprio in quelle settimane con l'ultimo fronte il più cruento il più crudele più feroce della seconda guerra mondiale che ormai si avvia
Agli scorci gli alleati insieme ai partigiani premono da sud e tedeschi devono si stanno ritirando e in quell'estate a partire già da giugno luglio su quel fronte
La guerra diventa particolarmente feroce contro chi soprattutto contro gli ultimi
I civili l'ultimo anello della catena alimentare della guerra
Che succede Vito due date perché sono patrimonio comune quindi dice orientate tutti dodici agosto dire novecentoquarantaquattro era ieri l'altra
L'anniversario Sant'Anna di Stazzema un mese e mezzo dopo ventinove settembre Marzabotto
Voi dovete immaginare di percorrere appunto questa questa linea la linea gotica attraverso l'Appennino sui boschi sui villaggi
Sono posti ancora oggi dove è difficile andare arrivare all'epoca ancora di più pratico villaggi lungo questa linea gotica lungo questa prima dovete ma ce n'è davvero prossimi Nusco lì
Considerate
Dissestata inaccessibili grandi boschi Castagna
Ecco qui sì consuma una strage orrenda in quella lunga estate muoiono pensate più di due mila persone e un numero preciso non c'è perché gli stralci su questo sono un po'discordanti ma diciamo più di due mila persone e sono soprattutto per la stragrande essere grandissima maggioranza donne e bambini e anziani
è un tributo di sangue che
Non ha eguali in Europa
E lo paghiamo noi
Chi è che si macchia di questi orrendi crimini perché parliamo di crimini non di guerra ma di crine crimini di guerra ma crimini a tutti gli effetti
è un un signore che fatico si fatica inevitabilmente a chiamare un uomo che Silvano Walter Reder però maggiore delle Ss molto giovane ragazzo i trent'anni
Aveva perso il braccio sinistro con materna Kharkiv un anno prima
Il nome che li avrete inevitabilmente nell'orecchio e e le persone di quei di quei luoghi
Per cui diventerà tristemente famoso lo chiamavano il monco proprio perché si andava in giro con questa divisa quota che tendeva vuota al braccio sinistro il maggiore Reder e a capo della sedicesima divisione Reichsführer SS
Sono in una delle compagini più
Brutali e feroci
Delle varie compagnie che compongono l'esercito tedesco sono appunto estense molti di loro arrivano pensate
In quell'estate drammatica recavano direttamente nel campo di concentramento di Dachau
E questo mi dà il senso della ferocia di queste persone di che cosa che cosa fossero abituate ovviamente le persone i civili i cittadini che stavano abitavano questi villaggi all'epoca non sapevo niente di Dachau non nella conoscenza
Di che cosa si nascondesse dietro quelle divise ma la storia di quel divise esattamente queste
E il maggiore Reder
Inizia questa lunga marcia della morte che appunto comincia Santana e finisce a marzo apporto in mezzo ci sono vari varietà però Via Crucis che portò appunto questo numero esorbitante di morti perché lo fa per ragioni che ancora oggi si usano quando si giustificano le brutalità è la guerra e crimini di guerra perché bisognava fiaccare la resistenza i terroristi come venivano chiamati da loro i partigiani
Coperti tra popolazione ci file e quindi il modo per fiaccare questa resistenza era compiere massacri brutali
In questi crimini
C'è davvero tutto no il così il corollario dell'orrore tra l'altro una cosa
Che a me ha colpito molto
E che il copione dell'orrore sempre identico
Il male si
Consuma sempre allo stesso modo
Se voi prendete i crimini di guerra della di casa nostra appunto di quella lunga estate del quarantaquattro di paragonate le storie di crimini di guerra caduti altrove per esempio a My Lai in Vietnam e lì c'erano degli americani affari oppure in Bosnia trottole dei serbi oppure venendo più più vicino in Ucraina o in Medio Oriente se andate a leggere
Che cosa succede a casa che cosa è successo buccia
Che cosa è successo a My Lai eccetera eccetera e c'ha proprio dietro la storia che non ci insegna niente troverete dei copioni sempre identici
è incredibile come il male come loro re si è sempre uguale a se stesso ci sono molti modi per fare il bene né mai si fa sempre lo stesso moto
E quindi quelle storie le storie di di di casa nostra lì e di casa mia tempo io racconto una storia che sta dentro questa cosa mese e mezzo per la lunga estate ed è la storia di un paesino
Che si chiama San Terenzo Monti e racconto quella storia perché in quella specifica strage che del diciannove agosto quindi una settimana esatta dopo Sant'Anna i lunedì saranno appunto gli ottant'anni viene trucidata insieme a centocinquantanove persone
Soprattutto anche lì donne e bambini
Una mia parente la mia bisnonna lato paterno la mamma della mia nonna e altri parenti delle delle cognata della mia madre mi ha bisogno di cuginetti
Ed è il motivo per cui decido di di parlare esattamente decisamente di quella di quella strage ma
Quella strada si può sovrapporre praticamente a qualsiasi altra punto copione dell'orrore resta sempre identico identico a se stesso
Nel caso di San Terenzo Monti
Di nuovo voi dovete immaginare questo villaggio minuscolo
Che si trova in Lunigiana non so se la conoscete Lunigiana si chiama significa terra della Luna nuova il bellissimo ed è troppo a metà strada tra Toscana Emilia Liguria
Al mare sotto le attuale dietro restano non belle come queste attivo molto molto molto affascinanti e questi boschi di castagni meravigliosi dove in epoca medievale Malaspina
Questa famiglia
DTT Cavalieri del PIL mille mille cento lasciato in eredità dei dei villaggi meravigliosi con dei dei dei piccoli castelli se tre
Ecco
Nel caso di di San Terenzo Monti dicevo poco fa centocinquantanove sono le vittime
Vengono massacrate nel corso di una mattinata la strage inizia intorno alle nove del mattino si conclude intorno all'una e mezzo questo per dire che ci vogliono ore per per uccidere centocinquantanove persone e per ribadire un altro concetto importante da mettere all'inizio
Del nostro discorso cioè che non non cadiamo mai nel tranello del pensare che queste stragi fossero improvvisate non lo erano ottanta anni fa non lo sono oggi sono tutte pianificata il dettaglio
E con largo anticipo proprio perché non è possibile fisicamente sterminare dei villaggi
Senza che ci siano chiarificazione precisa e scientifica
Questi questi Paesi Sant'Anna San Terenzo Marzabotto sette voi oggi avete voglia TT andarli a vedere
Li colpirà una cosa cambia colpito moltissimo ma sono certa che farebbe lo stesso effetto voi e sembrano un po'delle va be'veniva in mente andando a San Terenzo ma appunto il gli altri porti gli altri là ci sono uguali veniva in mente Pompeii
Perché come a Pompei nel settanta dopo Cristo il vulcano no
De riempiendo dilava c'è nella chiglia cristallizzato la storia si è fermata si placata pensate qualche giorno fa è venuto fuori che avrei trovato altri due scheletri
DTT di una coppia in fuga con delle monete d'oro accanto a più tempo che si interrompe si cristallizza
Poi nessuna più costruito su Pompei le persone sono andate via via abbandonato
C'ha restituito secoli e secoli e secoli dopo il momento
Del disastro del vulcano qualcosa di simile è accaduto in questi luoghi i villaggi in cui ci sono state queste stragi questi crimini di guerra sono delle piccole Pompei e anche nella storia si è fermata
Se voi aggiornata Sant'Anna andata Santarelli sondata Marzabotto troverete o come era
Italia come eravamo noi come la mia bisnonna
In quell'agosto di ottanta anni fa
Perché perché Collodi sono stati sostanzialmente abbandonati
Come è stato abbandonato Pompeii come potevi restare
A vivere in un luogo in cui si era consumata la tragedia di quella portata spesso sono andati via
Il tempo si è fermato
Quando
Sono tornata
A a San Terenzo Monti Pers anche per scrivere il libro che poi scritto sono rimasta impressionata dal fatto che
Non si era mossa neppure una pietra
C'erano ancora c'era ancora la casa dei miei bisnonni
C'era ancora il campo che coltivavano loro
C'era ancora la stalla c'era ancora il forno
La corriera
C'era
Ancora rimasta identica a com'era all'epoca l'unica Osteria del Paese l'unica macelleria del periodico serie dei paesi facevano tutta una macelleria alimentari punto di di ristoro ed è ancora lì immobile
Anche lì non è cambiata una pietra
C'è ancora lo stesso tavolo che c'era all'epoca
Il luogo in cui hanno commesso la strage di San Terenzo Monti che è una fattoria appena fuori dal paese in un posto molto bello il più bello del Paese
E a un chilometro dal centro de San Terenzo Monti
Ed è una grande fattoria con la casa padronale la casa colonica in una stalla
Un grande campo davanti
Tutto è rimasto identico
Come era in quella mattina del diciannove agosto
Per questo sono delle compagnie con gli effetti che la storia fa
Sugli ultimi e sugli esseri umani
Fa quest'effetto cristallizza blocca
La morte causata dalla guerra del crimine di guerra equivale a questi quando si parla di ricostruire dopo la guerra dopo un crimine dopo un trauma bene ci vogliono decenni no ricostruito oppure guerra ma ricostruzioni morali a volte non avvengono più
Commettere quei crimini significa distruggere completamente un un tessuto un DNA
è molto più che distrugge le vite umane rischiose delle collettività
Che consentano a tutti noi di avere che cosa di avere un un passato e quindi un'eredità
Perché vi sta dicendo questo perché arriva a a come ho iniziato a scrivere questo libro è perché ho iniziato a scriverlo e ha a che fare col passato e con l'eredità
Fondo se ci pensate bene
Anche chi non possiede nulla possiede almeno un passato
Perché rito che qua ci sono tante donne perché quando ci hanno consentito di tenerci il cognome è stata una bella cosa per noi perché nel cognome c'è il nostro passato era
Se la nostra eredità
E e anche quando appunto l'abbiamo l'abbiamo almeno quello
I questi luoghi il crimine del crimine è stato non solo la ferocia con cui hanno distrutto famiglie intere ucciso stuprato trucidato eccetera eccetera eccetera ma è stato aver privato
Famiglie Genealogia degenerazioni di un passato perché
Allora
Quando dopo dopo dopo la strage
Ovviamente appunto la la mia famiglia come la maggior parte se ne andò da San Terenzo molti
E abbandonò la casa esattamente come era il campo esattamente com'era tra l'altro di questa centocinquantanove persone uccise la mattina del diciannove agosto centosei vengono trucidate nella fattoria che vi dicevo poco fa sì che ha fatto deriva alla le restanti invece vengono uccise proprio nel campo di fronte alla casa a quella che è la casa dei miei bisnonni erano mi visoni contadini
E allevatori come quasi tutti gli italiani che non vivevano nelle città all'epoca erano questo piccolo campo coltivato a visti
Parte dei prigionieri fu o uccisa in questo campo come implicano con del filo di ferro del filo spinato le viti sono molto basse
E allora che cosa è successo questa è una modalità con cui venivano uccisi soprattutto gli uomini
Dopo una considerevole
Lunga agonia i prigionieri vengono
Mitragliate Alicante e quindi il corpo cede resta non soffocati in queste PT questo accade nel campo
Di fronte sul campo dei miei dei miei dei miei bisnonni quindi potete immaginarvi che era impossibile
Coltivare qualcosa di era impossibile che la vita potesse tornare lì
Quindi se ne sono venuti via la
La mia nonna c'è la figlia della della mia bisnonna era una donna che ha fatto i conti con tutta la vita con un grande trauma inevitabilmente
E credo comprensibilmente che focacce abbia fatto i conti con grande fatica e con grande angoscia
E quindi per molto tempo lei per prima ha voluto comprensibilmente dimenticare quella pagina
Andare oltre non guardarla non parlarne lei come la maggior parte dei sopravvissuti qua te questa una cosa che
Accomuna molti sopravvissuti anche per esempio sopravvissuti all'Olocausto ai campi di concentramento
Per molti anni non ne hanno parlato
Per decenni non ne hanno parlato
Hanno cominciato a parlarne quand'erano Jarecki
E questa è la cosa che iniziato a fare mio nonno
Con le sue figlie con mia madre
Ne parlavano molto poco distante Renzo andavano la corporazione diciannove agosto ma ultima fila molto defilati molto
Quando era anziana meno night iniziato a come succede a parlarne a parlarne anche coi nipoti con me perché
Anziani bambini a volte si trovarono a più in sintonia sa dei due estremi della vita che vanno a toccarsi e quindi ci si parla forse con una facilità maggiore
E mi raccontava i suoi racconti e ricordi di guerra racconti ricordi che a ogni famiglia italiana
Peraltro la memoria
Del nostro Paese legata la seconda guerra mondiale ancora molto una memoria di famiglie memoria familiare
A faticato a diventare memoria condivisa con dei motivi per cui ogni tanto venticinque aprile si si fanno incredibili inaudite assurde polemiche sui valori di venticinque aprile anche legato al fatto che ancora non abbiamo costruito una memoria forte di popolo sulla seconda guerra mondiale ma siamo ancora legati alle nostre memorie familiari appunto ognuno ha le sue
Inevitabilmente le memorie del nella mia nonna tornavano a quella
A quell'eccidio a Carlucci ASCO mamma e tutto quello che ne era che ne era conseguito e io mi ascoltava
E le ricordavo fa un modo molto vivido per i bambini
Sorvolano
Immaginano
E quindi erano erano immagini e i racconti che facevano molto parte del della mia
Della mia fantasia infantile e poi però non è morta era ancora piccola insomma mortale non se ne può più parlato di San Terenzo Monti
A casa
E anch'io come è normale che sia me ne sono dimenticata
Proprio perché quello che dicevo poco fa
Cosa significa recidere no il passato non averlo più recidere le proprie origini i frutti della guerra di crimini di guerra queste
Non sapere esattamente chi sei non avere il coraggio di tornare
Lì da dove vieni da dove arrivi farci un po'metterlo mettere da parte il male
E l'ho fatto anch'io
Pensate che dite una cosa a cui ho riflettuto ma quando ho scritto il libro
Quando fa sull'Ascoli giornalismo ormai vent'anni fa AN
A un certo punto si danno un compito cioè di girare un documentario su un fatto storico a nostra scelta e io senza proprio senza pensarci era troppo distinte ricordato a Sant'Anna di Stazzema lo faccio su Sant'Anna
E quindi vado con la mia telecamerina di studentessa Sant'Anna di Stazzema girare questo documentario all'epoca ci sono ancora tanti i tanti sopravvissuti invita
Ancora Iliescu intervistare poi monto il documentario lo porto a scuola e alla fine insegnante mi dice
Si vede che è una storia personale promessa e io la guardo e dico no no non è una sfera personale c'entra niente Sant'Anna e avevo dimenticato di una sola persona cioè o accanto
Del paese accanto
Avevo rimosso che cos'è la rimozione strana ovviamente lo sapevo ma non c'ho pensato
Era nata a fare lo come l'Italia non a casa mia sui crimini di guerra dalla seconda guerra mondiale ma nel Paese accanto al mio
Questo per dire quanto è stato faticoso per me tornare dice
Ripassano altri anni come succede che decide di andare a fare i conti con quel passato reciso con quella memoria uccisa insieme alla strage nel due mila diciannove diventa direttrice all'azione
E
Ricevo svariate Mele DTT di congratulazioni come succede in questi casi e tra queste mele ce n'è anche una di un signore che si chiama Roberto lingerie
Chi scrive Samhain molto formale dice nomi cara direttrice io sono mi chiamo Roberto dicerie sono anzi hanno corrispondente età del giornale da San Terenzo quantità sempre e sono molto felice perché sono malato di avere
Come dire tre c'è un'azione una persona che arriva proprio da questo Paese
E mi colpisce moltissimo questa mail per due ragioni la prima che ed è la prima volta che qualcuno che non fosse la mia famiglia mi parlava di San Terenzo Monti e mi diceva che ero di
Perché in realtà non se ne parlava nemmeno il famiglie ormai di San Terenzo Monti
E e poi mi colpisce moltissimo perché in realtà Roberto riceve lo conoscevo sapevo chi era
Perché la sua storia faceva parte di tutta quella costellazione di storie che arrivavano le racconti Damiano su quella strage
E anche lo sapeva tutto di me come succede nei Paesi che ci si conosce fra tutti soprattutto la mia bisnonna della non tutto
Sapevamo tutto l'uno dell'altro
Massa di Roberto leggeri
Mi avevano raccontata tantissime volte perché era una delle più
Incredibili del male ovviamente TT quella strage lui era
è il figlio di seconde nozze dell'oste comicità o poco fa l'osteria
Del Paese l'unica osteria suo padre si chiama Mario Ligieri e Mario Ligieri aveva in quelle fatte le quarantaquattro una moglie e cinque figli
Il più grande si chiamava romano aveva diciassette anni che la più piccola schiava ritenere a tre
Che succede che il la mattina del diciannove agosto
I suoi sua moglie i suoi cinque figli decidono di
Andare a nascondersi nella fattoria di Vallà perché vanno a nascondersi era fatto riparla quello per dove ci sarà poi la la strage a San Terenzo tutti sanno
Che e la band arriverà in la vendetta dei nazisti perché tutti sanno che rivelava in tre nazisti due giorni prima il diciassette agosto
Era un giovedì
Vengono uccisi dei partigiani in una in un'azione di guerra ed bene accusa alle parole giuste non atto terroristico non ha tentato erano azioni di guerra quelle partisan
Determinate le procure militari non non c'è possibilità di Titti scusi ore su questo
Vengono uccisi sedici estense quelle dei Reder di Dachau
Vengono uccise vengono circondate
Intorno all'Ansa di un torrente al Monte dietro un campo di granturco davanti partigiani scendono dalla collina dove erano acquartierati si nasconda in questo campo di granturco tendono questo agguato e Molino tutte sedici
Queste queste persone che cosa stavano facendo le stesse in quel momento quello che farò gli invasori
Razzia di bestiame tra le tante cose che facevano gli invasori
La legge era noto a tutti
Per ogni tedesco ucciso dieci italiani
I paesani San Terenzo lo sapevano e quindi dal diciassette agosto sanno che la vendetta razzista arriverà è solo questione di quando e di come ma arriverà ora il problema è che che si fa non è che ti nascondi dove vai quell'eredità tutti gli effetti la prigione a cielo aperto
Allora veramente solo fortuna solo casa
Troverò il nascondiglio giusto quello sbagliato
è più sicura resterà San Terenzo andare al fattore rivalità e più sicura dalla fatta deriva alla o alla frazione di bar tiene
è più sicuro scendere a mare dove processore bombardamenti e restare qui e magari mettersi dentro le grotte
Ci sono intorno al torrente i cittadini San Terenzo decidono ognuno per una decisione diversa ma nessuno sa qual è quella giusta e in quel momento un sacco di famiglie si dividano
Perché anche mariti mogli suocere cognati non sono
Dal corto squadra decisione da prendere perché nessuno ha la risposta
La famiglia dirò di Alice resi di vite
Mario il padre resta San Terenzo in osteria anche perché dice l'unico presidi alimentari io non posso andarmene anche una questione di servizio e poi suo fratello malato deve stare col fratello resta lì
La moglie i figli litigando con col padre invece decidano di andare in questa fattoria
Tante persone a San Terenzo si convincono in maniera totalmente arbitraria che quella fattoria sia sicura e totalmente arbitrario
Pensavo fosse che essendo un po'fuori dal Paese sarebbero scampati più facilmente chi lo sa non è chiara questa cosa di fatto il ciclo di andare lì inizia andarci già la sera del diciassette quindi dopo uccisione delle SS
Tra l'altro non sanno che proprio di fronte alla fattoria in linea d'aria sulla collina davanti c'è un
Una scuola militare
Tedesca e prove mentre stavano già spiando dalla serra il diciassette dividevano con di meno Corini su questo assembramento di persone perché arrivano con Sacchi per dormire accendono fuochi ci sono i bambini che fanno i bambini
E quindi vedono tutto
Che assomiglia Felice Riva lì Mario resta basso dell'osteria la mattina del diciannove agosto dovete materiale questo Paese minuscola solo una strada
Quando mi parla della pianificazione del crimine i carri
Delle SS tre non praticamente l'asse del Paese sia da nord e da sud lo stringono
Mario Ligieri vede arrivare tutto questo quattrocento soldati sono arrivati
Quattrocento
E si chiuderà la sua osteria
Non sa che cosa sta succedendo a valle ovviamente non sa niente
E il maggiore bussa alla porta la sua serie insieme agli altri ufficiali tre ter il monco e gli ordina il pranzo
Poliset non alternative anche può dirgli di no cucina il pranzo gli assassini sono nelle sue file
Che sono avalla la fattoria e mentre lui sta cucinando sono già probabilmente stati uccisi
Questo pranzo dovete immaginarlo violentissimo ovviamente Reder arriva col suo ufficiali è una piccola guarnizione distoglie fattacci che insegna metà dell'osteria sottrarre cosa assolutamente drammatica
Paoli Gerelli e mentre li vede e probabilmente questo poi lo racconterà in varie testimonianze vede Reder firmare l'ordine di esecuzione a morte dell'Est cento
Sessanta personale perché dico centosessanta perché ovviamente morti dovevano essere cento sessanta erano sedici i tedeschi uccisi ridere poco un foglio con un numero centosessanta
Racconterà appunto
Consegna a Reder la sua penna
Pensate il sadismo di quest'uomo
Per firmare l'ordine di esecuzione a morte e mentre appunto mi serve questo questo questo paradosso moglie sui figli sono uccisi sua moglie e quattro dei suoi figli sotto un pergolato di vite dove ci sono le altre centinaia di persone
Pensate vengono uccisi usando delle mitragliatrici MG
Limita invece mi c'era una città per i dodici chilometri vengono usate a dieci metri
Il figlio più grande invece Romano stava cercando di scappare sia nascosto dentro la fattoria
Dentro il camino e viene ucciso dentro il camino lo troverà di poi
Suo padre
Ora capite che
E questa storia era molto raccontata
Perché
Anzi somigliano non hanno così a all'archetipo delle tragedie greche
Qualcosa di davvero di politica di straziante
Vi dicevo delle centosessanta persone centocinquantanove poi la conta finale perché perché
Sopravvive solo una persona
E anche qui vi assicuro a proposito dei copioni
Di questa strage dell'orrore che si assomigliano tutti e come film dell'orrore che c'è sempre una questo provvide anche qua c'è sempre un sopravvissuto interne sono bambini
Ma perché la maggior parte dei morti erano bambini quindi e anche per questi mi statistiche anche nel caso di San Terenzo quanti l'unica sopravvissuta una bambina
Ed è i il modo con cui recitativi TTT TT cominciare libro liberalità inizia dalla fine se inizia con la storia dell'ultima sopravvissuta l'unica sopravvissuta
Che si chiamava Clara Cecchini
A sette anni
La famiglia Cecchini
Lavorava dentro a fattori erano i librai Santi la fattoria corali la Fattoria San una casa colonica ed erano una famiglia di quindici persone perché se la mamma babbo Clara i suoi due fratelli più piccoli
E poi tutto il giro di nonni zii cugini Zappi dieci persone
Vengono tutti messi sotto questo pergolato di vite
Ovviamente
Ovviamente in nelle cinque ore cultura e la sete di questa fatta deriva alla succede di tutto
E le donne vengono quasi tutte stuprate per esempio questo dicono per indugiare su particolari raccapriccianti ma perché perché a proposito delle remore dimenticata gli stupri di cui
Erra che sono una costante in tutte le guerre anche la nostra
Sono state completamente occultati dimenticati nessuno ne è più parlato
Le donne non ne hanno parlato pensate il sadismo una feroce nazisti lasciano dopo la strage di indumenti intimi di queste donne su cespugli davanti la fattoria per far capire ai loro mariti e padri perché questi erano
Queste stragi sulle stragi di vedo vi soprattutto né appunto gli uomini si salvano un po'di più perché perché con la paura delle deportazioni appunto c'era l'invasore che faceva i saccheggi
Stupri e deportazioni di uomini giovani quindi si erano già nascosti
Rilascio gli indumenti va di questo tema di super non se ne parlerà mai sostanzialmente anzi viene negato perché c'era la vergogna il pudore lo stigma sociale tutto quello che che sapete somma la famiglia Cecchini finisce sotto il pergolato parte questa scarica di mitragliatrice e Clara la bambina resta sotto
Il corpo di suo padre
La bambina ferita gravemente e le strappa ricoverata in ospedale un mese ferita alla gamba lo sterno al braccio molte gravemente ferita ma è viva
E il corpo del padre la il la la protegge
Che succede che questa bambina è così intelligente
Non ne viene un'altra parola
Che
Si accorge che i chili ufficiali tedeschi stanno passando in rassegna Corpi come facevano sempre perché davano il colpo di grazia chi ha con il Sava e lei alla lucidità in quel momento per fingere di essere morta resta immobile
Viene risparmiata
Non solo alla lucidità quando percepisce che non ci sono più rumori e che quindi probabilmente se andate se ne sono andati
Cosa fa
Fa una cosa che è è semplicissima ma mai ha colpito moltissimo
Perché fonda qualcosa che in cui non possiamo immedesimarsi come facciamo immedesimarsi una storia del genere e quindi pensare che cosa ha fatto Clara ma aiutato a capire che cosa si fa quando ci si trova in condizioni di quel tipo
Clara si trascina fuori da sotto il corpo di suo padre
Si alza con grande fatica e vede quello che di nuovo nel non possiamo immaginare ma tirato gli elementi per capire come in che condizioni si trova
E a quel punto qual è il suo primo pensiero io dice lei sono scuole parole Clara sete
Ne ha colpito così tanto perché è una cosa così naturale così normale ma cosa vuol dire vuole restare vivi e Clara vuole restare viva malgrado tutto malgrado quello che le è successo mondano il fatto che sia orfana
Sotto ogni possibile no grado di di parentela Clara vuole essere viva e sette allora va
Sotto il pergolato scavalcando
Questi corpi che i corpi tutta la sua famiglia e prende un chicco tuba che però è ancora acerba non le basta
Allora e rientra in casa
A casa sua perché lei abitava di nel sapeva muovere molto bene
Entra nella cucina dovette entro cammino c'è il corpo di romana Tel
Figlio più grande di di Mario dicerie per terra c'è un altro corpo di un altro Omo che va cercato di scappare lo scavalca arriva al tavolo
Trova una bottiglia e bene
Dopodiché si sente di nuovo dei rumori ha paura che torni messa andati di nuovo alla lucidità per capire che se vuole restare viva deve tornare a far finta di essere una morta
Insieme agli altri morti qui ritorna il campo si accuccia lì con tutti gli altri aspettando ore perché i primi soccorsi arriveranno qui siamo intorno all'una del
Nel pomeriggio del diciannove agosto e i primi
Arriveranno solo la sera verso le sette e mezzo le otto
E perché ha iniziato con Clara Cecchini perché
Si racconta e e e e uso e lei per arrivare a seconda parte di questa storia perché l'ha detto solo delle cose orrende no e a proposito della storia francese né niente ci verrebbe essa chiudere
E andarcene via ma Clara Cecchini invece ci cioè un personaggio straordinariamente importante per capire anche chi siamo noi
Che a proposito di passato e di eredità siamo gli eredi di quella stranieri
Clara avuto una vita difficilissima perché rimasta sola rimasta orfana
è stata allevata poi dai figli dei padroni della fattoria i i padroni erano morti anche loro nel nel nell'eccidio figli nessuno si trovavano lì quel giorno restano vivi la rotta Roma
Parlare di di infanzia amorevole e e poi dovete immaginare un trauma appunto inimmaginabile studia in collegio fino alla terza media prende la terza media
E poi torna a vivere in quella fattoria lei non se ne va
Vedete all'inizio vi ha detto che la maggior parte delle persone se ne sono andate da questi Paesi la mia famiglia se n'è andata non ha più voluto saperne niente ma non tutti se ne sono andati
Roberto Lisi ieri il figlio di Mario Rivelli seconde nozze è rimasto lì anche lui tutta la vita Clara Cecchini è rimasta lì tutta la vita
Ecco che cos'è la resistenza
Civile
Anche dopo le guerre eh restare
E fare tutto il possibile
Perché certe cose
Non vengono dimenticate è quello che ha fatto Roberto di generi
Che mi scrive la mail dicendomi che siamo compaesani ed era la prima volta che qualcuno mi chiamava compaesana
Perché se tu non hai radici
Non hai eredità
Non ha il patrimonio non lo sai di chi sei paesana ma abbiamo tutti i bisogno di sentirsi paesani di qualcosa
Ed è Roberto Liggieri
Che io identifico con Clara cecchini sono storie molto diverse non molto simili
Che mi dice che devo tornare a San Terenzo e non se esiste
E io faccio passare altri tre anni prima di tornarci per dire quanto era complicato ferme e andare lì ma alla fine ci vado un sabato a ottobre non glielo dico nemmeno Roberto poi glielo dico quando Rosa di
Roberto non c'era Roberto dicerie era andato a Spezia che lì vicino per tre commissioni ma torna
E mi porta a vedere
Questo Paese questa piccola Pompei cristallizzata la casa revisioni l'orto Nemi bisnonni il vigneto dove c'era stata
Erano stati implicati cinquantatré uomini
Ai tralci di vite
Mi porta al fatto che di Valla riporta nell'osteria di suo padre dove c'era ancora il tavolo a cui aveva pranzato Walter Reder su cui va firmato il foglio con l'ordine di esecuzione a morte riporta al cimitero dove
Sono sepolti tutti questi poveri
Queste povere persone
E
Mi aiuta a capire
Tra ordinaria importanza lo straordinario regalo che ci facciamo quando abbiamo il coraggio di riappropriarci della nostra vita
Anche quando
è difficile amarla
Ma se la comprendiamo riusciamo
A riappropriarci anche di quell'amore che a volte la storia sia negato
E e quale
E l'amore principale di cui ci si può a riappropriarci quando si fanno i conti con la storia per questa storia non insegna ma è utile
Tra l'altro e scrivendo il libro
Mi sono messa un po'a leggere cose che parlassero di questo mi sono imbattuto in una poesia che forse conoscete perché l'arte è molto famosa nacque sia di Montale che s'intitola proprio la storia Montale era un grande pessimista e lo iscrive in questa poesia la storia inutile Lupo porto scrive
Ecco in realtà la storia
Utile
Perché ci aiuta a capire esattamente di che cosa noi esseri umani siamo capaci
Fare i conti con il nostro passato
Anche quando è difficile amarlo ci aiuta a vedere quali abissi
Di quali abissi l'umanità può può macchiarsi
Ma anche di quasi straordinarie capacità noi abbiamo e sono capacità che attengono tutta la possibilità di scegliere
Vedete
Un'altra cosa che ho imparato tornando a quella storia
E che
Si può sempre scegliere anche i soldati possono farlo
Di non commettere dei crimini ed è vero che quindi l'uomo di possono trucidare
Donne innocenti sventrare donne incinta uccidere neonati
Come hanno fatto a San Terenzo Monti come hanno fatto mai laico hanno fatto buccia come stanno facendo a casa lo possiamo fare sì continua a farlo sì
Ma possiamo sempre sceglie di non farlo e allora quando tu conosci la storia sa di che cosa sei capace non è più alibi se mai la storia dovesse di nuovo bussare alla tua porta per dire non ero preparato
Non lo sapevo ne siamo capaci di commettere quell'atrocità non possiamo sempre scegliere di non commetterne e anche i tedeschi hanno spesso scelto il non commetterne a casa nostra se
Tutti gli ufficiali tedeschi avessero seguito alla lettera gli ordini di Kesselring facendo come Reder
I morti civili perché rimedi guerra in Italia non sarebbero stati sessanta mila che comunque un numero enorme da nord assunto anche quel Sud che sembra dimenticato nei libri
Di storia
Fossero stati milioni ve lo posso assicurare milioni
Perché la legge uno a dieci avrebbe previsto stragi
In numero assolutamente superiore
A quelle che si sono consumate questo per dire che tanti hanno detto no
E si può sempre dire di no
Una volta ero a parlare di queste cose in una scuola
Di ragazzi delle medie
E un ragazzino mi ha fatto una domanda molto giusta cioè mi ha detto ma bene si può dire di no però quando sei lì certo comandante di ti dice che devi uccidere quei bambini o quelle donne perché altrimenti
Sale ucciso appunto come fai
E questa è la domanda e io non ho una risposta a questa domanda molto semplice dirci qui tra noi che siamo questo posto meraviglioso nome ti fai uccidere
Il nuovo
E la realtà è estremamente più complicata ma l'unica cosa che possiamo fare è di nuovo l'utilità della storia e sapendo
Che l'umanità ci può portare a trovarci di fronte a ordini di quel tipo ha domande di quel tipo a divi di quel tipo allenarci tutta la vita a saper fare la scelta giusta
è un allenamento
Che si fa ogni giorno
Quello di poter fare la scelta giusta
E
L'ultima cosa che volevo dirvi
Legata
Ha una parola che tiene insieme tutto questo ed è solo una la parola possibile che l'istituto questore sul schizzi
Uno dei motivi per cui questi ultimi
Non hanno potuto riappropriarsi di quel passato se non altro da terza generazione nel mio caso
è stato legato al fatto che su quel crimine non è stata fatta giustizia sostanzialmente
E perché la giustizia fondamentale per una ragione molto che attiene anche al mio lavoro quella del giornalista
Perché noi sappiamo che le verità giudiziarie poi diventano anche verità storiche
Inoppugnabili
E intorno a quelle verità si riescono a costruire questo amore famosa memorie condivise che rendono le famiglie popoli
E che quindi renderebbero anche nostro popolo un po'più unito intorno ai valori del venticinque aprile per esempio
Dopo queste strato sì che mi riguarda Sons sostanzialmente rimasti tutti impuniti i primi processi iniziano sessanta anni dopo propria di una sola persona che uno straordinario magistrato che si chiama Marco De Paolis che solo
Riuscirà ad aprire dei processi sulle stragi di Sant'Anna di Marzabotto perché voi conoscete Santa né Marzabotto presente non conosce tutte le altre sessanta mila morti perché ci sono altri processi
Santa Messa Ozza molto importanza la verità giudiziaria là dietro un altro piccolo piccolo grande tema
La partecipazione degli italiani no a queste stragi allora
C'erano sempre italiani inevitabilmente perché vi posso assicurare che arrivare a Sant'Anna San Terenzo a Marzabotto su neri di non ci arrivavi Reder da solo non c'è arrivata possibile
C'era pur sempre qualcuno che li accompagnava alle nelle testimonianze i nostri vecchi dei nostri cari la storia degli italiani che parlavano con l'accento del posto che c'erano la faccia coperta come aretina per non farsi riconoscere c'è sempre
Ma se non ci sono verità giudiziarie restano racconti così
Ora la mia nonna me lo raccontava è morta
Chi può dire che aveva ragione oggi
Posso dire che la vecchia si ricordava male o mi ricordo male io
Allora vedete c'è un caso nel mille novecentoquarantanove venne fatto un processo
Sulla strage di vinca che avviene è un paesino accanto a San Terenzo siamo al ventidue agosto quindi davvero pochi giorni dopo vengono uccise centosettanta persone quindi numero simile in quel caso viene fatto un processo per urgente unanimità di Perugia
E in quel processo caso unico
Vengono condannati tredici italiani undici all'ergastolo
E due a trent'anni
Ci sono gli atti del processo
Mettono nero su bianco le nefandezze le atrocità e le brutta
Vita a cui questi italiani presero parte di cui si macchiarono in modo assolutamente eguale a quelle dette le più feroci SS uguale anzi forse con un grado di freddissimo in più
Ecco in quel caso non c'era il mare della mia nonna del per la mia bisnonna c'è una verità
Giudiziaria che diventa verità storica e che ci aiuta ammettere dei punti fermi comuni che non sono più elastici da portare da una parte o dall'altra da piegare
Alle esigenze del momento al potente di turno al cambio di vento
Non è banale questa cosa è fondamentale di nuovo quando vuoi costruire il senso di una memoria di popolo
Ma poi c'è un altro motivo molto più umano emotivo direi per cui la giustizia importante e la giustizia recata è un crimine nel crimine
è una cosa
Su cui ho riflettuto grazie a un signore che conoscete tutti senz'altro che
E don Ciotti conoscete
Perché vi dico questa cosa perché dei giorni in cui scrivevo il libro mi imbatto in un suo libro la sua autobiografia scritto libro bellissimo però però consiglio se se potete che s'intitola L'amore non basta
E mi ha colpito molto il titolo perché ho pensato che era strano che un prete
Intitolato il suo libro L'amore non basta amore fondamento del cristianesimo SV basta
Allora fai la alla prima occasione gli ho chiesto andavo mi è capitato di incontrare gli ho chiesto perché lei ha intitolato il suo libro L'amore non basta lei mi ha risposto
L'amore non basta perché più che l'amore è importante la giustizia
Perché è importante la giustizia perché che cos'è la giustizia come nasce dentro l'essere umano il desiderio archetipico primordiale della giustizia nasce quando il riesco impatti Zare con il dolore degli altri
A sentire il dolore degli altri a giustizia empatia
Io sento di me il desiderio di giustizia quando sento il tuo dolore anche se non è il mio ed eliche desidero la giustizia allora aver negato la giustizia significa aver negato il dolore
Di questi sessanta mila morti civili che abbiamo furto
Significa aver negato il riconoscimento della loro tragedia
Ed è la loro sofferenza e per questo rappresenta
Una piaga in più
Nelle ferite che ancora ci portiamo dietro
Dalla seconda guerra mondiale e rappresenta soprattutto
Una difficoltà che noi per finire all'attualità vedi leggiamo ancora vediamo ancora quando parliamo di guerra oggi
Se voi pensate al Medioriente
C'è un
Un filosofo progressista israeliano si chiama io quale Harari dopo il sette ottobre ha lasciato rilasciato un'intervista a Sky TG ventiquattro che questa molto bella c'è ancora su internet se volete vedermela e Luigi sequestro dice
Il problema del Medioriente che c'è talmente tanto odio
Che noi non riusciamo a sentire il dolore del popolo palestinese così come popolo palestinese non riesce a riconoscere il nostro ed è il motivo per cui che cosa succede che le ferite rilievi continuano a giustificare le ferite di oggi
Ecco a proposito di amare il nostro presente veramente chiudo voi pensate
E questa la grande eredità che ci portiamo dietro anche la quella pagina orrenda di qui decorrono in questi giorni di ottant'anni ne siamo riusciti a fare quello che non riescono a fare
Israeliani
Cioè siamo riusciti a far sì che le ferite di ieri non giustificassero nuove ferite
Questo l'abbiamo anche appreso che come De Gasperi visto che di Luino annui dedichiamo questi questi incontri i nostri padri i nostri cari le nostre madri hanno fatto esattamente queste
All'indomani della seconda guerra mondiale hanno fatto sì che quelle ferite che non è più orrende ferite di cui l'umanità si fosse mai macchiata tant'il di inizio dagli albori l'asta di umanità non servissero giustificarne di nuove
Noi non siamo andati poi in Baviera a vendicarci delle nostre madri e le nostre sorelle dei nostri figli uccisi ci siamo gemellati
Con quel posto
Abbiamo fatto
L'Unione Europea
Dopo la più grande ferite la più sanguinosa ferita
Che la storia dell'umanità potesse ricordare annoverare
E l'abbiamo fatta anche portandosi sulle spalle quell'eredità quel peso con la sofferenza
Quindi si può fare e quindi la storia è utile si si può fare ecco cosa ci disse che la nostra storia
Non ci insegna che abbiamo avuto centocinquanta Rahman persone massacrate ci si è dati dopo quella centocinquantanove persone massacrate abbiamo avuto delle Flare Cecchini De Roberto dice Eric di De Gasperi
Che hanno costruito questi straordinari ottant'anni che abbiamo e che abbiamo ereditato da loro
Agnese penso che questi applausi esprimono bene da un lato il
Senso di gratitudine per la facilità tratti disarmante con cui riesce a parlare a cuore a testa nello stesso momento ma anche in qualche modo bisogno di di rendere onore alle storie che che sei portato
è stato molto bello sentirle
Raccontare molto bello per quanto può essere bello sentire
Raccontare qualcosa di così tragico
Ma forse fare anche l'esperienza di cui parla di alla fine non so se quello che avete distrutto voi sicuramente io a quell'otto ho sentito più forte dell'odio per il male la vicinanza nei confronti di chi soffre ed è forse questo
Un messaggio importante da da portarsi a anche di fronte a sofferenze meno eclatanti e meno potenti che attraversano le nostre giornate e che non sono solo stravizi
Di fronte alle quali è difficile non commuoversi ma la sofferenza popola le nostre comunità e a volte si tratta solo di imparare a guardarla
A questo punto abbiamo la possibilità
Prima di andare né avete visto forse entrando nell'angolo potete acquistare il libro un autunno d'agosto
Di Agnese Pini Pai sarà felice di firmare delle Riccardo rosse lo volete prima però se qualcuno vuole condividere un pensiero una domanda
Lasciamo sento in questo momento di dialogo bello farlo anche oggi
E caso mai pastette alzate la mano
Liliana Segre ha parlato dell'indifferenza come uno dei grandi drammi vissuti ricordarsi e testimoniati anche dalla sua esperienza
Cosa ne pensa di questo problema che
Allora come oggi attraversa e connota il nostro tempo l'indifferenza grazie
Da ed accogliamo o
Ci sono ce ne sono altre ce ne sono altre ossa mandiamo intanto con cui
Ma se alza un'altra mano allora raccogliamo né un paio
Proposero un piccolo ragionamento dal punto di vista storico
Ultimamente sto ascoltando con molto piacere Dario fabbri il direttore di Domino
Un po'in linea col suo pensiero mi vien da dire faccio un po'l'avvocato del diavolo e dove previsione
Non glielo Paesi siamo stati bravi
A creare un'unità andare oltre diciamo il conflitto che abbiamo vissuto un'altra ci fu una guerra mondiale però pare anche che
In qualche modo la nostra traiettoria fosse tracciata
Diciamo siamo la provincia di quello che che il vero intero diciamo antichi è è il vero vincitore di quel conflitto e in qualche modo e che finanzia una ricostruzione che dà anche nuova vita
Ad alcuni appartenenti diciamo a regime precedente a quello nazista che trovano nuova collocazione perché funzionali alla guerra vera
Quella che è già iniziata prima però al fine dalla seconda guerra mondiale concordemente col pensiero di Osvaldo autore di nel secolo breve
Quindi la guerra fredda intendo
E quindi sì c'è ricostruzione però c'è un atteggiamento passivo
Siamo diciamo in una dopo storia in cui amiamo non raccontarci la storia
E seguiamo un pochettino anche abbiamo seguito tramite lo sta facendo ancora in parte una linea già tracciata già voluta ma anche per quanto riguarda diciamo quello che l'Unione europea oggi che non è probabilmente quella che intendeva De Gasperi speciale ti so dire questa cosa anch'io nel mio piccolo prova
A ricordare un pochettino
E quindi siti a del merito però però altra cosa io insegno in un istituto materie umanistiche non e vedo i ragazzi che non come dire non entrano nel nell'ambito della storia non fanno tanta fatica io non insegno storia aderito come viene insegnata
E i banali sillogismi onesti causa effetto anche abbastanza banali spesso non sono assolutamente colti va be'questo diciamo ultima postilla la domanda ecco la precedente grazie
Cioè mi scusi provo a sintetizzare era per capire se ho capito bene che cosa voleva chiedermi cioè lei dice tutto sommato
I nostri padri nel tentativo di ricostruire poi un'Europa
Unità un Paese che quello che abbiamo le oggi
Hanno tradito un po'il mandato originario ecco interpretato bene ho capito bene perché ha sentivo male mi scusi solo per questo credo che la polpa prometteva il microfono pochi lontano
Sì e mi riferisco alla linea tracciata diciamo dalla dal da chi è il vero vincitore diciamo del secondo conflitto mi riferisco per esempio se parliamo semplicemente nel nostro Paese strategia della tensione Gladio
Ha propagare eccetera eccetera quindi ci si abbiamo ricostruito è vero anche che non eravamo liberi di terminali probabilmente come avremmo voluto ecco quindi qua abbiamo costruito una pace però vedo anche una regia diciamo una regia che poi aveva
Aveva degli interessi nel costruire un un come dire un un una storia piuttosto che un'altra progettato chiara a è chiarissima Enti
Parto da quattro arrivo gli indiani d'indifferenza
Arie di nuovo non solo una storica quindi
Non ho gli strumenti per l'aveva risposto a un punto di vista strettamente storico promesso impedire a questo sul punto giustissimo che lei ha sollevato perché
è un è un grande tema beh non non c'è dubbio
Non c'è dubbio che ci siano delle regie è inevitabile ma voi pensate appunto che cosa è stata la seconda guerra mondiale e che macerie morali materiali geopolitiche ha lasciato
Da noi come ovunque pensate la Germania spaccata in due testate veramente era un Europa e un mondo che era stato annientato che andava ricostruito questo successo senza che ci fossero delle Regie ma è ovvio che chi vince in conflitto è anche regista de la ricostruzione successiva
è imprescindibile
Eppure non possiamo con questo sminuire
Quello che ho detto poco fa perché non possiamo avere un approccio troppo cinico con la storia scusate mio credo che sia ingiusto avere un approccio troppo cinico con la storia
E quindi essere consapevoli e a non pensare di di vivere alla candida non il migliore dei mondi possibile
Significa però non sminuire la cosa straordinaria che comunque siamo stati in grado di fare quarantenne
Quello che noi oggi abbiamo che si chiama democrazia e quello che noi oggi abbiamo
Che si chiama Unione Europea
è tutto vero sta male tira di accidenti fisici
E mal messa e migliorabile in crisi si dice che la democrazia in crisi tutto vero eppure quello che abbiamo resta comunque fino a prova contraria la forma di potere più Gentile
Che sia mai stata in inventata
Magari ce ne sarà una migliore non l'abbiamo ancora vista ma al momento non c'è una forma di potere più gentile della Democrazia e non uso a caso la parola gentilezza
è davvero così
E ne facciamo tesoro ne godiamo grazie a quel lavoro straordinario fatto da quei padri quelle madri che citavo poco fa che erano completamente autonomi indipendenti no
Indubbiamente no
Eppure pur
Non essendo no sono comunque riusciti a ottenere per noi
La forma di potere più gentile che fosse mai stata inventata dall'essere umano
E di nuovo magari ne arriverà qualcosa di meglio io lo spero perché con la cui dobbiamo puntare che non arrivi peggio di sostegno ed è la mia preoccupazione
Di questi ultimi tempi non proprio non proprio rosei ma è questo che dobbiamo loro e quindi pur con tutte
Deperita che lei giustamente riportato e che ci sono e che nessuno deve
Nascondere né occultare e tutti gli strascichi arredi con cui questo Paese ha fatto i conti pensate agli anni bui del terrorismo che sono figli
Della guerra ma come potrebbe non essere così
A fronte di quel disastro
Che abbiamo avuto a casa come potevano esserci delle scorie come potevamo non portarci dietro
Era inevitabile in quel disastro io credo che siamo riusciti comunque a compiere
Un piccolo miracolo perché non ha precedenti ottant'anni lo dico lo storico nel dì per dì storia cosa sono un paragrafo meno a volte non ci sono ottant'anni non sono niente
Quindi quello che abbiamo potrebbe anche se domani finisce probabilmente potrebbe anche non essere mai ricordato
Nella lunga no linea della storia
Ma non è un unicum non ha un precedente
Per questo resta secondo me sarà ordinario nel senso che fuori dall'ordinario
E questo avrà avuto la regia degli americani dei servizi segreti sì possibile ci sta assolutamente appunto non scende nel nel dettaglio perché non è la mia materia quindi non voglio essere imprecisa
Ma non dobbiamo perdere di vista il complessivo
Perché io credo che altrimenti facciamo un errore e ci perdiamo qualcosa a proposito dell'utilitaria la storia ecco ci perdiamo quello ma quello è un faro
Tirassero diamo saperlo pensate faccio questo paragone
Perché secondo me aiuta e chiedo perdono lo storico di nuove gare di cose imprecise
Ma io quando disse le polemiche del venticinque aprile ma viene sempre in mente il paragone con la Francia e il quattordici luglio la presa della Bastiglia ok che cos'è la predella pasti nel momento che sancisce simbolicamente
L'inizio dell'idea di un la prima luce delle democrazie Ino nell'Occidente ok il quattordici luglio è questo simbolicamente ora equatore celeste trascinato dietro degli orrori e delle atrocità
E la Vandea è stato una strage che in confronto queste impallidiscono
Si trascina dietro il terrore qualcuno lo nega no anzi dobbiamo Coulthard lo no anzi dobbiamo studiarlo eccome dobbiamo saperlo certa devono essere perfettamente consapevoli ma non dobbiamo usare quello per negare la potenza
Simbolica di quella data ai francesi non lo fanno sui giornali francesi quattordici luglio non c'è qualcuno che scrive editoriali per dire che però c'è stata anche la fine del terrore
E in questo senso la potenza del venticinque aprile
Non non è che
Celebrando quella potenza che significa appunto averci regalato questi ottanta anni straordinari qualcuno nega potete negare o tv occultare
Anche il male che ne
Venuto dopo appunto gli anni bui del terrorismo ma non è sufficiente quello per negare la portata il civismo e di idealità
E di bellezza di cui godiamo noi oggi ecco penso che
Non ho dato una risposta sono
Da storica sicuramente ma credo che
Questo sia importante per avere dei punti di riferimento in cui muoverci
E
L'indifferenza
L'indifferenza sta alla base dell'ingiustizia
Perché il male più più grande ce ce le Barry manuale quella lettera di gran civici Odio gli indifferenti bisogna schierarsi perché perché bisogna odiare l'indifferenza perché occorre schierarsi
Se tre
Perché è lì che c'è vita
Indifferenza significare legare
Alla all'oblio della memoria
Il nostro passato quindi la nostra vita quindi quello che siamo
Il contrario dell'indifferenza se ne sente latita
E il presupposto la giustizia negare indifferenza stessa indifferente non sente il dolore degli altri non puoi desiderare la giustizia per il prossimo tuo e quindi sei un uomo
Dimezzato
Ho una torna dimezzata
Buona sera volevo ricordare perché è stato ricordato Sant'Anna di Stazzema Marzabotto
Domani quindici aprile Malika Zonta qui vicino poche decine di chilometri un eccidio di quindici partigiani tre magari l'altra cosa che volevo sottolineare era che prima è stato nominato De Gasperi giustamente che siamo nella custodia spiegano ci mancherebbe però io tengo a sottolineare tengo a portare l'attenzione sua e la ringrazio
La grande capacità anche di persona come Pietro Nenni Palmiro Togliatti finita la seconda guerra mondiale di aver fatto un pacificazione che non era così scontata
Cioè dopo dopo anni di partigiani
Che hanno lottato sono stati sbattuto quello che hanno fatto era possibile ci fosse poi un grave problema sociale all'interno della nostra azione questo non è stato fatto non è stato effettuato grazie alla ma quella che qualcuno dice una una riduzione una sconfitta all'interno di chi ha vinto invece noi col senno del poi possiamo capire la grande lungimiranza di chi ha detto del Ponente le armi questo è stato una grande vittoria della nostra nel nostro popolo
L'ultima cosa quando le parla di bellezza di giustizia ecco questo c'è mancato e forse nei primi decenni era abbastanza capibile che non si andasse a fondo con la giustizia però adesso a distanza di decenni
Sarebbe forse opportuno a iniziare
A a istituire dei pro e dei dei processi le persone responsabili non ci sono più quindi non si tratta di accanimento personale nei confronti di nessuno ma settata di fare giustizia questo sì quindi condivido quello che ha detto con lei chiudo
Dicendo che ne purtroppo nelle scuole superiori ancora oggi io ho finito le scuole superiori cinquant'anni fa e non arriva e alla fine la seconda guerra mondiale ancora oggi
Nelle scuole superiori italiane non si arriva a studiare dopo l'inizio del fascismo e si arriva sono passati lo sappiamo quanti decenni dopo e quindi questo è un problema perché se non si crea cultura storica non si crea la la consapevolezza poi si arriva a non sapere e dire cose che non sono mai esistite grazie
Vediamo anche qui se c'è qualche altra
Considerazione da tagliare
Padre intanto risponda lei venti comincia dicendo che condivido parola per parola proprio precisamente quello che lei ha detto su tutto
Aggiungo un sono una cosa sugli
Discorso appunto tendere del tempo della giustizia
Allora che succede che
Nella subito dopo la seconda guerra mondiale in questa Italia sbriciolata
Da ogni punto di vista abbiamo questi grandi uomini tagliati Nenni De Gasperi ha citati il signore giustamente tutti
Che
Costruiscono
La nostra del patriarca nostra Democrazia la nostra Repubblica con i valori fondanti
Nel tentativo di accelerare un processo di pacificazione devastante abbiamo Pato del terrorismo che il terrorismo e la coda lunga di quella pacificazione mancata questo è nel tentativo di accelerare la pacificazione che cosa succede che l'ho fatto gli atti tra l'altro il ministro la giustizia il tempo farà prima Messia ne seguiranno tantissime fino agli anni Sessanta e io non ha assolutamente nessuna intenzione di giudicare quel
Quella Scelta perché bisognava esserci nel quarantacinque Eataly
E probabilmente è una scelta inevitabile
è un fatto però che quelle amnistie hanno impedito
Un processo di giustizia penale tutti i crimini di guerra
Che succede che i nostri sempre i nostri cari lo sapevano che quelli erano crimini lo sapevano e avevano fatto esattamente quello che si fa sempre quel crimini c'erano andati in questi villaggi erano racconto che cosa le prove
E testimonianze titolavano fatto documentazione fotografica su San Terenzo c'è c'è documentazione fotografica
Fatta in maniera mirata per raccogliere le prove perché quelli sono crimini loro lo sanno
E i fascicoli indagine di questi crimini finiscono dove devono finire cioè sui tavoli dei procuratori militari italiani subito la quarantacinque sono tutti di che succede però che un po'l'amnistia un po'una serie di problemi geopolitici mi ricollego a quello che diceva il signore precedente no assoluti tanti chiaroscuri di questo processo che ci mancherebbe non è un'autostrada verso zone tutt'altro
C'è una situazione geopolitica
Di nuovo difficilissima il mondo è già diviso in due blocchi e soprattutto se la Germania dell'Ovest che va portata pienamente a pieno titolo dentro la nascente Europa e quindi perché questi fascicoli sui crimini di guerra stanno lì a prendere polvere sulle scrivanie dei procuratori perché non conviene a nessuno
Andate a tirare fuori non conviene perché non si vuole andare Rita are appunto la Germania che varia assorbita dentro un contesto europeo e poi soprattutto non conviene perché
Perché qualcuno ha paura che da l'Albania la Grecia Nordafrica anzi la mano per chiedere che siano perseguite criminali di guerra italiani
Perché non li abbiamo fatto esattamente le solite cose che nazisti hanno fatto qui motivi per cui questi fascicoli restano lì
Fintanto che arriva
Una data simbolica il mille novecentosessanta il governo Tambroni che cosa fa il governo Tambroni una cosa illegale
Per dire che il nostro Paese straordinari cioè mette fa mettere su questi fascicoli c'erano impegnativi perché premeva un polvere e ma lì dentro c'era è una roba orrenda
Fa mettere sopra questi fascicoli un timbro che non è previsto c'è un'invenzione giuridica assoluta Ronchey
Nel diritto
Un timbro con sopra scritto archiviazione temporaneo nuova che non esiste lì raccolgono tutti questi fascicoli con l'archiviazione temporanei infila dentro un armadio che voi conoscete perché decenni dopo torna alla ribalta mediatica
E ne soprannominato l'arma della vergogna perché è un armadio reale che l'ho visto è del sottoscala dalla procura militare di Roma
Ci finiscono dentro tutti questi fascicoli l'armadio viene chiuso doppia mandata è girato contro il muro perché nessuno venisse in mente di aprirlo se no che cosa succede dovete fare un altro salto temporale andrà la metà degli anni novanta
Succede che siccome giornalista di tanto fanno anche cose buone allora un bravissimo giornalista scopre che in Argentina è ancora vivo e vegeto un signore che si chiama Priebke
E chi è Priebke è uno dei boia delle Fosse Ardeatine cosa sono le Fosse Ardeatine uno dei crimini di guerra nell'armadio la vergogna i dentro c'è tutto quell'armadio Fosse Ardeatine Marzabotto Sant'Anna San Terenzo di tutto
Su tutto lì dentro e allora cosa fa la procura militare di Roma procuratore Intelisano altro che avete sentito tante porte e costretta aria Pietro Armani non aver coi
Perché una volta che prima che è finito in mondovisione e non si può più far finta che non ci sia stata le Foster Bettina che non ci siano i criminali di guerra che non siano ancora a spasso a farsi esattamente i comodi propri
Come ha fatto questa gente per tutta la vita sono diventati insegnanti positivi parlamentari questi criminali di guerra
E riaprono normativa per cuori e fanno al processo sulle Fosse Ardeatine
E qualcuno dice che Priebke era troppo vecchio per essere perseguito allora un altro procuratore militare che quello che poi fa gli altri processi quei Santana Marzabotto gli unici che verranno celebrati
Mi ha detto una cosa straordinariamente importante quando ci sentite discorsi è vecchio poverino lasciato in pace ormai novant'anni cosa vuoi di Maria Novella scocciano novant'anni che vuoi che sia passato troppo tempo la giustizia non si misura con il tempo
Il tempo che la misura della storia non è la misura delle sue stizzite
Tant'è vero che questi reati non vanno in prescrizione il diritto è una cosa
Precisa
Crimini come omicidi stupri non si prescrivono mai
E c'è sempre tempo
Per perseguirli sei modo di perseguirli e una volta che ha i fascicoli davanti di perseguirli ora quando apro l'armadio la vergogna questi fascicoli finiscono di nuovo sui tavoli di tutti i procuratori militari italiani voi direte tutto a posto no
Perché la stragrande maggioranza dei casi questi fascicoli vengono archiviati una seconda volta e questa volta in via definitiva
Quindi voi di questa cosa e non ne sapete più niente travolte da certificazione definitiva la giustizia è finita
Non si fa più giustizia c'è solo un procuratore che fa i processi e che Marco De Paolis quello che vi citavo poco fa lui che dobbiamo
Tutto questo lui perché fra i processi che gli altri non fanno e glielo ha chiesto la sua risposta è stata straordinaria
Mi ha spiegato che gli altri non hanno fatto i processi per i soliti motivi praticamente per cui sia stata alchilazione tempora inizi perché un conveniva nessuno non ti dava fa avanti dava non conveniva ti non mi erano rotture di scatole governi con
Grande dottore riscatto quello fa è molto giovane quando inizia nel due mila che appena arrivato a spezie procuratore militare rispetto e qui si trova sulla scrivania
Marzabotto Sant'Anna San Terenzo li conoscete perché si finiscono sulla scrivania di De Paolis e De Paolis non gli archivia ma di legge e partendo da zero senza l'aiuto di nessuno che lo Stato completamente assente si chiama tre carabinieri alta turisti altra Tesini che parlava tedesco e inizia andare interrogare
I nomi e cognomi che trova su questi fascicoli dove c'erano i nomi e cognomi non solo dei comandanti ma anche dei soldati che avevano commesso quei crimini perché i nostri cari gli avevano scritti
Elena interrogare in giro per l'Europa interroga più di cento
E alla fine fa condannare cinquantuno
E oggi io chi ha ammazzato la mia bisnonna lo so grazie a Marco De Paolis
Non solo voi dite
Si soffre meno no
Ma ci venti dare un nome e un cognome una verità
A quello che è successo non è mica poco eh tantissimo significa dargli una dignità
Berna verità e io lo devo a Marco Depaoli se quando gli ho chiesto perché lei l'ha fatto
Dopo che rimase a letto perché gli altri non l'avevano fatta disposto in modo straordinario perché il mio lavoro
Ecco questo è un Paese il nostro bellissimo per tutti i motivi che abbiamo letto prima né un Paese in cui a volte fare il proprio lavoro di trasforma in un eroe
E questa rete Paolis
Grazie ringrazio Agnese anche per queste Zonta e questi ulteriori racconti che aprono a tanti altri spunti a me veniva in mente ascoltando queste ultime tre risposte
Una frase di un pensatore che non era uno dei più amati da De Gasperi c'è Nietzsche che diceva che chi vuole cambiare il mondo deve imparare a lavare i panni con l'acqua sporca
E forse è quello che siamo chiamati un pochino a fare che non ha un per prendere la strada per quello che è premialità per quello che è e dentro alle regole del gioco che sono date e che non sono sempre belle trovare il nostro spazio per fare la nostra parte
Grazie Agnesi di tutte le parole pesanti importanti che condiviso con noi grazie a tutti voi per aver passato come questa bellissima serata alla Costa Rica spiegano
In fondo a via spetta il libro di Agnese e ne ridiamo all'appuntamento al prossimo incontro domenica con la lettera che ha spiegato grazie a tutti grazie