Incontri al Caffè della Versiliana 2024 - Da che Arte stai? Dall'Arte Contemporanea alla valorizzazione dei Musei: le nuove Politiche Culturali

Buona sera tutte
Anch'procedere avervi qua e parlare di questa sera
Di arte il leggo il titolo della serata perché Da che arte stai che peraltro che se non sbaglio è il titolo di uno degli otto di un libro di uno degli ospiti qui stasera
E dice dall'arte contemporanea alla valorizzazione dei musei le nuove politiche o culturali
Allora ospite di questa sera sono il l'onorevole Federico Mollicone
Che è presidente della commissione cultura alla Camera
E Luca Beatrice
E tra le altre cose
Tra i suoi molteplici ruoli direttore della Quadriennale di Roma
Non più presidente presidente c'è un di c'è un un livello di trattamento economico molto diverso allora allora assolutamente per evitare guai presidente della Quadriennale di Roma o molto
Allora dovranno parlare di arte però
Faccio il giornalista diresse l'occasione ghiotta perché oggi abbiamo cioè c'è stata la la notizia del giorno allora ambrato nato che c'è il presidente della Commissione cultura diciamo che oggi tutto diciamo alla parte politica di cui non fa parte presidente ha chiesto la sua testa dicendo del
Il presidente perché il presidente Meloni deve cacciarlo causa un'intervista che uscita stamattina sulla stampa lo ne vogliamo parlare un secondo perché l'occasione troppo ghiotta volevo capire un po'io
Mi sono mi sono segnato un paio delle di frasi lei debba allora il tema riguarda
La strage di Bologna del l'ottanta
Lei ha detto non possiamo accettare come dogmi sentenze che non stanno rispettando le garanzie di un giusto processo
Poi ha aggiunto che Paolo Bellini è stato reso vittima dai giudici di un teorema
E a
Aggiunto ulteriormente che alle prove di questa cosa quindi chiedendo anche una di credo una revisione della del del processo
è cioè i giornalisti hanno hanno riportato fedelmente c'è qualcosa di diverso dai diciamo che
La stampa ha fatto ha riportato in maniera fedele l'intervista io ringrazio Francesco Ulivo il giornalista se è stato corretto realtà io ho premesso e le sentenze vanno sempre rispettate anche quando non si condividono
Che
Sono siamo movimento le persone più lontane da Bellini dal suo curriculum criminale perché Bellini un criminale questo pure sta nella nella diciamo nella intervista
Ma ho ho aggiunto le sentenze si rispettano e quindi si rispetta anche la sentenza di Bologna ovviamente e questo in apertura della per le prime risposte nell'intervista ma c'è un ma e il mare che
Bisogna
Avere la possibilità ed è previsto dalla Costituzione attraverso un atto di sindacato ispettivo si chiama così
Volgarmente detta interrogazione parlamentare dichiara il ministro della giustizia se in quel processo in cui i processi diciamo sono uno sciame di processi
Siano state rispettate le garanzie di accusa e difesa e il cosiddetto giusto processo cioè la procedura quindi io ne faccio un problema intanto tecnico legislativo giudiziario cioè a prescindere dalla sentenza se su quel in quel processo è stato rispettata
Sono state rispettate le garanzie se tutte le prove sono state ammesse su tutti i testi di accusa e difesa stati ammessi perché questo purtroppo non è accaduto e su questo annunciato interrogazione ora dissentire è legittimo criticare anche aspramente
è anche auspicabile fa parte della democrazia e parlamentare
Io credo che i colleghi dell'opposizione siamo andati un po'oltre perché ho avuto attacchi molto duri attacchi personali intimidazioni vere e proprie
Quando vedete un ci la Costituzione è bella per questo la Costituzione repubblicana perché garantisce l'insindacabilità
Dell'azione parlamentare che significa significa che al di là dei ogni partito qualsiasi parlamentare che annuncia un atto parlamentare è insindacabile perché la Costituzione lo tutela
Questo quando i nostri padri costituenti lo hanno lo hanno fatto lo hanno fatto
Per garantire la libertà addirittura dalla propria forza politica delle forze politiche che in cui sono iscritti parlamentari dando al singolo parlamentare la libertà assoluta di agire senza essere intimidito da nessuno ora io non mi faccio intimidire
Basta rileggersi l'intervista lì c'è tutto ciò a dispetto delle sentenze rispetto dei diciamo delle scelte dei giudici anche se io credo che si sia andato un po'oltre la realtà giudiziaria e leggendo le motivazioni si sia arrivata una riscrittura della storia d Italia
Che ancora non dimostrata e non dimostrabile perché è una lettura storica appunto non giudiziaria che prescinde dal processo Bellini
Ed è la strage di Bologna fermo restando l'ho premesso alla prima risposta ovviamente la solidarietà con la parenti delle vittime e la ricerca della verità
Che dobbiamo fare da parlamentari da cittadini proprio perché si arrivi a completa verità quindi tutto questo per dire che poi poi giornali un po'l'enfasi un po'anche il caldo
Questi giorni è notevole ha creato un po'una bolla due polemica sono sicuro Sire assorbirà e poi ripeto basta essere corretti e onesti intellettualmente leggere risposte che ho dato oggi sulla stampa si vedrà che tutte le cose
Che magari avete sentito al telegiornali maniera sommaria non sono vere cioè molto di queste molto purtroppo le semplificazioni giornalistiche talvolta non aiutano
E quindi si è creata una bolla sul nulla cioè gli ho detto una banalità cioè che un processo deve essere giusto processo guardi le da uno scoop proprio indiretta sa chi ha solidarizzato con me
Piero Sansonetti direttore dell'Unità
Federico Mollicone non molto di destra né luce da me ma quando dice che la sentenza ostaggi Bologna è una sentenza politica senza prove ha ragione da vendere
Quindi voglio dire sullo sci Sansonetti direttore L'Unità evidentemente qualche dubbio ci deve essere ma io non arrivo a tanto io arrivo solo a chiede al ministro della giustizia Nordio
Di verificare questa era la mia interrogazione
Di verificare sarà la mia interrogazione di verificare se quel processo gli altri processi correlati
Si sono svolti secondo la lega il Codice del giusto processo italiano
E le garanzie dovute ad accusa e difesa Tonolini tradursi in contratto del se questa questa questo per aver fatto questa annuncia questa interrogazione che ripeto un atto insindacabile parlamentare previsto dalla Costituzione qualcuno si è molto irritato
A me sembra paradossale quindi penso per chiuderla con una battuta nel rispetto ovviamente del contesto
E io ho premesso e e nella ricerca della verità
E della solidarietà con nel associazioni parenti delle vittime
Mi sembrava la dorsale e quindi io sono sicuro e poi con il dialogo e con confronto alla fine si chiarisce sempre tutto
Siamo qua per parlare di cultura però come come da da programma e quindi allora
Dato che la parola cultura praticamente comprende tutto quello capire
Nel la commissione che lei presiede cioè quando si come che definizione da di cultura cioè qual è i quali sono i limiti in cui voi agite e e su cui voi lavorate
Sono immensi bassissimi nel considerare che si chiama brevemente cultura ma in realtà con cultura comprende i beni culturali lo spettacolo dal vivo
Diciamo la valorizzazione relativa la vigilanza su tutte le istituzioni culturali
Su tutte le manifestazioni culturali in Italia che abbiano un fare confesserà come la Versiliana che abbiamo una gestione una fondazione una una gestione e questo solo per cultura
Poi si passa a scuola università
E poi si passa a scienza ricerca editoria esporta quindi come vedete
Gli ambiti sono infiniti sulla cultura appunto c'è anche l'audiovisivo e quindi c'è anche il cinema siamo vigilanti su Cinecittà che torna da pubblica siamo vigilanti
Sulla Treccani che l'abbiamo fatta diventare pubblica perché pochi lo sanno ma non lo era da nata da un'intuizione di Gentile
Adesso riceve un finanziamento pubblico come merita perché veramente uno dei pilastri della cultura italiana
E quindi abbiamo votato una legge che gli assegna finanziamento annuale
E e poi sulla sulla cultura intese in senso proprio vivo e quindi l'arte la la gestione e la valorizzazione dei musei pubblici e di quelli privati che magari ricevono finanziamenti o o sostenere mostre sostenute ecco anche su quello intere interveniamo in più
La la mia presidenza
Si è caratterizzato che sta caratterizzando con la diplomazia culturale che significa significa
E come fa la Commissione esteri noi interagiamo con le ambasciate dei Paesi europei e anche extra-europei e promuoviamo patrocini amo mostre iniziative
Scambi culturali
Tra l'Italia e le altre nazioni siamo diciamo abbiamo in piedi tante operazioni
Cito solo le ultime molto importanti internazionali in occasione centocinquant'anni del Messico
Dello scambio di Romario Italia Messico c'è una mostra bellissima di Javier Marin a diciamo a palazzo disposizioni e al Museo nazionale romano
C'è un'altra cioè s'è già stata un'altra mostra importante
Sulla Dasha al Museo nazionale romano e una mostra i camini antenne cresco grande artista esposto anche Alagna ma e degli anni cinque sessanta settanta che è stata inaugurata in Romania
Ci sono adesso saranno prossime mostre molto importante anche che riguardano il territorio Pietrasanta con pennette al Museo nazionale romano
Che è un'altra un'artista molto legato al territorio e così via per la Finlandia ci sarà Paolo o suo a Palazzo Altemps in autunno quindi è un'attività estenuante non bellissima io sono ente orgoglioso di farlo tra l'altro c'è una particolarità io faccio presente al Museo cultura di tutte le gli enti istituzionali che ho diciamo in cui sono stato eletto per cui da dai municipi di Roma fino al presidente Ance Vulture Roma Capitale fino al due mila tredici e poi della Camera quindi è un destino con lui fa il presidente è un suo ultimo
Da presidente a presidente
Per evitare altre Gaffuri allora
Il titolo della della della serata da che Da che arte stai conferma che un un titolo di un suo libro
Ecco zero la domanda era no la domanda
La domanda è lei da che parte sta e noi cioè i veri Comuni fruitori dell'arte Da che arte dovrebbero stare
Tra in realtà sono due libri che hanno medesimo titolo uno lo scrisse nel due mila e dieci quindi è passato un po'di tempo dopo l'esperienza al Padiglione Italia la Biennale di Venezia e ricordo che il qualche anno prima a Giampaolo Pansa scrisse questo libro che teneva nel sottotitolo la parola revisioniste vendette un sacco di cose lo dico a quasi quasi faccio anche un libro da che arte stai per una storia revisionista dell'arte italiana quello partiva esattamente da un presupposto
Per cui è bip parecchie stroncature sui giornali ma non c'è di cui cioè stupirsene vergognarsi anzi meno male che c'è ancora qualcuno che ti considera perché secondo me l'ingresso della contemporaneità
In Italia quando parliamo di arte ovviamente non era da da Tavassi intorno al mille novecentosessantasette sessantotto con l'Arte povera bensì verso la fine degli anni settanta quindi settantanove ottanta con la Transavanguardia al postmoderno la fine del duopolio DC PC
O la lei citazione della società
L'invenzione tra virgolette di media sette e tra le altre cose non incidentale mille novecentottantadue l'Italia vince i campionati del mondo di calcio e secondo me quando succedono queste cose promette la società è pronta a raccoglierlo
Fu quello fu il libro
Con un titolo che tanto non era stato mio me l'aveva in qualche modo suggerito proprio l'editore che andò bene non come Pansa non non solo cito comprarmi la villa del libro villano quello che ti cambia la vita no però libero che andò bene poi ne ho scritti tanti altri e durante il codice del sapere che tutti quanti a un certo punto siamo stati in qualche modo quasi costretti nota nostra coscienza fare qualche cosa io insegno
E debbo dire che tenere lezione
Da remoto anche se era l'unica possibilità non ce n'erano altre era effettivamente molto molto faticoso chi perde degli studenti per strada allora ho pensato prova a far così
Secondo pensando ai ma ai maturandi forse non è mia figlia la seconda all'epoca sta preparando l'esame di maturità dopo mettiamo delle lezioni di storia dell'arte
Su YouTube completamente gratuita venticinque trenta minuti massimo su determinati argomenti che potessero in qualche modo così raccogliere la storia
Tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento è in fino arrivare appunto ai giorni nostri per provare così a a dare un orientamento agli studenti dall'IPO e ne è nato un libro un anno dopo quando il compito fortunatamente ce lo siamo almeno in parte lasciati alle spalle
Dacché Artest abbiamo deciso io intitolarlo esattamente Allo stesso modo Da che arte stai con un sottotitolo diverso dieci lezioni per capire il contemporaneo povera se tu mi chiedi io Da che arte sto la mia risposta non ne ho la minima idea
Nel senso che la cosa migliore e quella che tu non capisci
Quella che tu non capisci cioè trovarsi di fronte ad un'opera d'arte
Che non conosce che ti incuriosisce
Che ti sorprende che forse ti mette anche un po'all'angolo ecco quali sono le condizioni indubbiamente migliori che io riscontro ogni volta che così sono di fronte agli artisti o alle opere
Farmi sorprendere allora io sto da quella parte lì
Grazie ci fermiamo un istante ritorniamo tra poco
Io ripartirei con con Luca Beatrice si una cosa di di voi critici critici d'arte ma che dici in generale quella di ore Nami pure del TUEL
Quindi
Diciamo quindi anche anche anche la sua è quella di essere un po'provocatori
E lì c'è una una allora la domanda che volevo farti e sei dove dove vuole arrivare
E se esistono luoghi deputati alla cultura oppure se si si può si può parlare di cultura in qualsiasi situazione in qualsiasi luogo la motivazione è quella la la famosa polemiche che il fatto su quando venne venne distrutto un'installazione alle Vallette
E tu hai detto non è non è non ci sono posti dove non si può portare la l'arte e forse vanno lasciati al loro triste destino ecco è davvero così ma intanto io devo dire che se devo fare polemica con incontro Movimento cinque Stelle comunque
Comunque lo pago per dipingerlo me lo sento proprio come una specie di dovere morale
Siccome noi in quel periodo abbiamo vissuto l'incubo Torino di un'amministrazione Cinquestelle e ti posso garantire non ho mai visto nulla di peggiore pur non essendo io un fervente elettore di sinistra non so se l'ha capito ma abbiamo avuto comunque anche degli ottimi amministratori in Piemonte e a Torino
Del Partito Democratico lì fu
Se come un un come dire mentre Miller un incubo ad aria condizionata no
Luci d'artista era un progetto che risaliva agli anni Novanta e fu un'intuizione di Fiorenzo Alfieri che non c'è più è stato un ottimo assessore alla cultura certo ha fatto sistema ha fatto il suo sistema però indubbiamente a regalato a Torino soprattutto nei momenti in cui quanto le giornate si accorciano novembre verso dicembre questa Vella del biglietto da visita bel modo di presentarsi anche turisti per l'arte e legata strettamente credo al turismo no fu la prima città poi fu la prima città a farlo questi sono arrivati a un certo punto e ce lo facciamo anche noi
Con tipici proprio il tipico atteggiamento che nome fatto nulla nella vita ce lo facciamo anche noi e quindi hanno preso quattro così non era neanche un'installazione d'arte no specie di cono gelato gliel'hanno messa alle Vallette quartiere molto molto critico molto molto duro dove tra l'altro il tasso di criminalità e elevatissimo dove ci sono dei quartieri che da Torino sono offrì mezzo cani non si può andare
E quindi che cosa hanno fatto gli hanno piazzato lì quella roba che è stata distrutta evidentemente in meno di venti e la palla prima serata la prima serata allora tiene a dire ma insomma se TUEL vorrà mente vuol parlare di cultura in certi luoghi difficili complicati non abbiamo sempre questo tema dell'integrazione io non credo che sia possibile l'integrazione
Credo che sia possibile la coesistenza tra culture a condizione che tu rispetti la cultura del luogo che ti ospita se questa condizione non c'è non si può neanche cominciano al discorso a mio avviso di provocazione vedi io ho la fortuna
Di scrivere a parte qualche volta sul Corriere Torino quindi insomma cromo cugini sì
Escluso da tanti anni sui giornali che hanno una certa visione politica prima libero può il giornale poi sono tornato libero ok
E devo dire che il nostro spazio di libertà sua cultura molto ampio molto molto ampio no e non parliamo
Risponde rispetto ad altri giornali che hanno una linea culturale non abbiamo una linea culturale non cerchiamo titoli cerchiamo idee cerchiamo chiaramente provocazioni
In qualche misura per provare soprattutto a intercettare il gusto di un lettore che spesso non è così predisposto nei confronti della cultura
E debbo dire dal insomma come giornalista
Che se manca no quel fremito se manca anche un po'
Fondo il titolista questo non per tornare alla polemica ragionate proprio sarebbe anche fuori luogo però il titolista fa poi il pezzo il titolista ti butto una parola così
D'altra parte a proposito di titoli e non so se vi ricordate qualche giorno fa un giornale abbastanza schierato a sinistra Repubblica ha parlato di una delle quattro atlete vincitrici la scherma come l'amica di diretta alle otto all'avessi fatto io su Libero mi avrebbero impalato mi avrebbero impalato
Passiva per quasi allora una soluzione su quello che è diventato la professione del giornalista una delle questioni Seat e il titolista Gesù per cui potremmo fare un bel ragionamento è che c'è il giornalismo da clic banking
Per cui io purtroppo i giornalisti sono costretti a fare i titoli come diceva
Luca Beatrice titoli ad effetto anche forzando la Norvegia troppe se non vendi una copia se non lo fai non non ai clic sul sito che viene monetizzato
è un è un tema molto molto interessante molto serio lui si alterano e si i sterilizziamo tutte le notizie
Presidente allora
C'è un l'eterno dilemma che riguarda la cultura sulle sull'ingresso dei privati nella gestione e nella nella sponsorizzazione nella nella gestione appunto del dei beni culturali di di di un Paese
Mi sembra che voi siate intenzionati a dare un ultimo un'apertura nei confronti dei privati una possibile intervenire ma la domanda che faccio perché si si si pone ogni volta che quanto al senso che i privati
Come dire
Se ciò che cedere ai privati parte del proprio patrimonio Courbet patrimonio culturale di uno stato questo è il la domanda
è una domanda molto interessante non si cede nulla ma al contrario si applica si dà corpo all'articolo centodiciotto della Costituzione
Che parla proprio del concetto fondamentale della dell'Italia repubblicana che è stato dettato definito dalla costituzione perché l'Italia veniva siamo nella
Ma era nel dopoguerra quinto acido e se la ricostruzione essere quella che poi sarà il boom economico un momento fantastico della dell'Italia che poi ha influenzato anche l'arte come scrive Beatrice nel suo libro
E
E qui la sussidiarietà un concetto anche molto bello perché significa
Da parte della comunità sociale prendersi cura di un bene pubblico quindi non va visto in maniera negativa non è
Il
Il pubblico allo Stato che regalavo dismette il patrimonio pubblico che rimane sempre pubblico quindi su questo ovviamente lo sancisce anche qui la Costituzione perché il patrimonio
Demaniale
Dei beni culturali ovviamente dello stato e rimane dello Stato cosa accade accade che in molti molte città molte città d'arte molti Borghi in molte città belle come Pietrasanta a Marina di Pietrasanta e così via ci sono beni culturali per cui lo Stato non riesce a garantire l'apertura la valorizzazione il restauro
E e quindi che cosa fa o restano chiusi ora siano in decadimento o non sono non hanno appieno diciamo sviluppato le proprie potenzialità
Io sto hanno incardinato adesso in commissione una legge che si chiama Italia in scena perché va istituire un circuito attraverso la piattaforma che già esiste del Micca che è quella con cui comprato i biglietti anzi oggi tra l'altro è il quattro agosto domenica
Ricordo che i musei sono aperti stanno avendo un sacco di visite come ogni prima domenica del mese un'iniziativa buona che abbiamo ereditato che stiamo portando avanti ma dicevo questa stessa piattaforma che vende i biglietti può essere sviluppata perché are una grande anagrafe
Dei beni culturali pubblici e spezzate anche privati e ora lo spiego per cui
Cominciando da quelli statali dei beni culturali del Micca ma andando poi affari scrivere le regioni i comuni e le aree metropolitane e pensare ho detto ai privati perché anche le dimore storiche
Che sono associate a livello nazionale potrà possono iscrivere i propri beni singoli beni e proporli in concessione in valorizzazione o chiedere semplicemente il restauro
Altrettanto si istituisce un elenco con la legge dei concessionari
Cioè di quei soggetti che sono privati
Ma che sono magari anche fondazioni
Di diritto privato ma di interesse pubblico e che hanno la possibilità economica di andare a gestire questi questi beni
E che si candidano attraverso questa piattaforma a farlo ovviamente in base al fatturato in base al tipo di struttura quindi c'è una cooperativa potrà ambire a gestire un piccolo spazio in un comune
Se è una grande cooperativa una grande azienda potrà
Ambire a gestire con un accordo che già esiste di partenariato pubblico-privato un bene magari per vent'anni perché ci ci investe dieci milioni di euro quindi tutto proporzionato
Ma è una rivoluzione una rivoluzione dolce nella nella valorizzazione nella gestione nella rinascita del nostro immenso patrimonio che anche questo pubblico e privato ma che pensate a ai palazzi storici e le dimore storiche sono private ma sono di fatto un un circuito meraviglioso con opere d'arte all'interno con sono palazzi ai Castelli
Edifici antichi e che che hanno magari anche poco conosciuti e quello del nuovo circuito che può essere valorizzato e questa legge a poi più
Più assi di intervento una è questa e quindi sul patrimonio un'altra
Sullo spettacolo dal vivo in questi spazi perché rare ed è offrire un tessuto orizzontale di e all'associazionismo nelle città piccole e grandi i musei sono dei luoghi meravigliosi di narrazione delle storie teatrali artistiche di danza di emergenze di musica di contemporaneo
E le performances artistiche e poi l'altra l'altro asse proprio la il sostegno al mercato dell'arte a chi fa arte e su questo siamo abbiamo già fatto delle cose pensate e questa un rammarico lo anticipo subito
Non so poi se erano domande ma pensate che siamo arrivati prima della Germania e della Francia su richiesta delle associazioni di categoria
Nel dicembre scorso ad né il Parlamento ha votato un emendamento a mia prima firma per delegare alla al governo si chiama delega fiscale la diciamo rintracciare le risorse per alimentare l'abbattimento dell'IVA sul commercio d'arte
Che qui è un tema anche immagino Pietrasanta molto sentito ma lo è in tutta Italia proprio perché sapevamo con quello che stava succedendo in Inghilterra cioè le chiusure delle Galleria d'arte italiane
Lo spostamento del mercato dell'arte a le Havre a Lugano o Irlanda ecco questa legge si occuperà anche di questo già lo abbiamo fatto con questo emendamento e adesso il governo dovrà trovare le risorse e lo abbiamo fatto pensate un po'
Prima della Francia della Germania che sono arrivati solo adesso solo che con i tempi diciamo del nostra burocrazia
Economica e finanziaria di gestione del bilancio dello Stato
Molto spesso poi questi tempi essendo arrivati primi poi arriviamo secondi ma lo stiamo facendo è interesse con questa legge di poi andare a semplificare anche l'esportazione tutta una serie di cose tecniche ma che riguardano l'arte italiana e il mercato e l'arte italiana e la diffusione dell'arte italiana nel mondo
Resto sul sul tema perché comunque un un argomento abbastanza voglio dire sul filo perché funziona è chiaro che se se si fa un un restauro avere dei fondi da un privato che interviene sul faccio un esempio banale successo col Colosseo a Roma
Faccio faccio però un altro un altro esempio sec. secondo cioè come si svilupperà ebbe se l'intervento del privato fosse come dire concesso completamente allora siamo in Toscana c'è uno stadio Firenze che sta che stanno rifacendo è uno stadio che considerato monumento nazionale
Tant'è perché è stato progettato da Nervi con dei criteri uno le color tabacco allo stadio sta sulla sul passaporto di di tutti noi italiani quindi è una ha un peso anche dal punto di vista del del sicuramente culturale
Che succede se se
Questo stadio che è di proprietà del Comune
Apre
Totale viene ammesso un finanziamento da parte di un privato poi poi la gestione poi le a meno che il privato non sia un come dire
Un filantropo è evidente che
Vorrà qualcosa in cambio oppure pensiamo che il privato mette i soldi e poi però lo fa per per per il bene della comunità e basta
Allora innanzitutto esistono privati che danno soldi e basta
O approfittano della bonus che noi è un altro diciamo di quei meccanismi che vogliamo estendere perché gli in maniera orizzontale oggi dal bonus è un po'Ucla de dei di ricchi annoiati sole fondazioni bancarie qualche grande
Fondazione culturale ma la bonus poco esteso dovremmo riuscire a estenderlo proprio per favorire anche la semplice donazione di fondi che poi diventa comunicazione positiva e quindi comunque il privato ha in cambio delle cose mancando un'immagine che e comunicazione positiva che altrimenti non avrebbe magari andrebbero solo in tasse ma è ovvio che se il privato fa un accordo con lo Stato
E mette dei fondi con un Progetto di valorizzazione di di cui di restauro che deve essere sempre vigilato dallo Stato e quindi se parliamo dello Stato i nervi non può essere distrutto non può essere alterato non può esserci può essere solo diciamo rimodernato reso funzionale reso diciamo più
Contemporaneo nel nelle funzioni ma la struttura monumentale quella va tutelata perché previsto così dalla legge
Però è ovvio che se un una un privato mette dieci venti milioni trenta milioni cinquanta milioni poi devi fare un partenariato pubblico privato per dargli la concessione per dagli servizi per dare tutta una serie di cose dare anche una Bush ha un'appetibilità all'investimento
Partendo però dal fatto che un'operazione sussidiaria come prevede la Costituzione
E ed è un'operazione sussidiaria che ti permette di avere uno stadio monumentale riqualificato con servizi aggiuntivi contemporanei che prima non c'erano
E con tutta una serie di investimenti e di valorizzazione che prima non c'era quindi sì la la risposta è ovviamente avrebbe anche un suo ritorno ma sempre nel rispetto del tipo di di monumento bene culturale o struttura che viene concessa
Grazie
Facciamo un'altra piccola pausa
Ripartiamo
Da Luca Beatrice allora
Da presidente della dalla Quadriennale quando quando si svolge l'esposizione periodico oppure da da curatore di mostre delle numerose mostre se che hai curato appunto
Che tipo di visitatori di di di di preferisci
Cioè c'è un c'è una scelta ci o Bossi Bossi vuole effettuare una scelto pure
Si cerca di catturare il numero maggiore possibile di visitatori
Parlo come presidente della Quadriennale perché e un ruolo affascinante e complesso ma soprattutto che mi porta al di là del mio lavoro da curatore non sarebbe Giusto né sovrapponibile che io facessi anche questo perché sarebbe la cosa sbagliata non si deve fare
Io credo
Ripercorrendo la storia dalla Quadriennale che commenta venne fondato nel mille novecentoventisette la prima edizione fu nel mille novecentotrentuno
E nel mille novecentotrentacinque andò inscena la più bella quadriennale di tutti i tempi se tu mi chiedi mi fai un nome di un qualsiasi artista attivo negli anni Trenta c'era in quella mostruoso Fontana figurativo Filt
De Chirico De Pisis cavilli che poi venne escluso nel trentanove per le leggi razziali tantissime donne un aspetto che si studia poco che si sa poco non c'erano tutti e siccome la quadra doveva da sempre raccontare la storia dell'arte italiana hic et nunc mente la Biennale ha una vocazione internazionale fin dalla sua nascita la Quadriennale e la quadra nazionale d'arte di Roma diversa nel mille novecentotrentacinque ebbe trecentocinquanta mila visitatori
In qualcosa come centoventi giorni centocinquanta giorni massimo di programmazione numeri incredibili presa della Biennale di Venezia in sei mesi ne fa circa quattrocento mila ok
Ed è internazionale
Mi dirai sì non è che ci fossero all'epoca chissà quale di altre che in tante altre cose però evidentemente trecentocinquanta mila visitatori sono tanti per una mostra di arte italiana Roma
Credo che
Nelle ultime diciamo dal due mila in avanti
La Quadriennale
Abbia perso un po'di mordente secondo me quel marchio ha bisogno di essere un po'riposizionato male che tra l'altro un punto essa grafico molto bello un questa Cook marchio storico e quindi il mio lavoro in questo momento consiste fortunatamente vedi io ho fatto la Biennale due mila e nove e treni nominato dall'allora ministro Bondi che tanto disse particolar Fivizzano
Che ogni tanto mi chiamava la sera tardi diciannove anni hanno attaccato sui giornali cosa devo fare io ci ho messo non devi rispondere non rispondere perché se il ministro frega talco dove c'era rispondeva a parte quello io vedi nominato lì del due mila e nove e ci segue e ci vedemmo l'inaugurazione invece io questa volta sento molto vicino
La parte politica che mi ha nominato a cominciare dal ministro cioè c'è un c'è un dialogo soldi al ci sono degli intendimenti comuni
Che vanno Secondo me nella stessa direzione va alla previdenza né quella di riportare la Quadriennale al centro dell'arte italiana
Il tema che le lasciando perdere l'ultima edizione perché con il copy secondo me dice a sospenderli conti no non sarebbe giusto non sarebbe onesto una mossa che venne aperta chiusa poi riaperta poi richiusa però quella precedente invece si svolse nella normalità e fece poco pochissimo
Intorno ai venti mila troppo poco allora che cosa deve fare già come un buon presidente adesso in questa Inter andare in giro per tutta l'Italia racconta la Quadriennale
Raccogliere mi invitano a una cena più a Forte dei Marmi anzi se volete
Vado lì racconto la Quadriennale che cosa sarà cercando di Port non è tanto sai il discorso di dire
Ci vogliono i soldi aiutateci
Sì certo se c'è ci non abbiamo un programma di membership molto dettagliato anche Yang fino a ai benefattori però soprattutto importante che da Torino a Milano Venezia Firenze a Napoli Palermo citato velocità caso
Per fare un po'il Giro d'Italia non si va da parlare in giro della Quadriennale questo diventa fondamentale in quei giorni possibilmente
Far sì che Roma sia molto il centro dell'arte italiana lo faremo
In un momento in cui sta per finire la Biennale di architettura in un Calenzano con secondo me posizionata molto bene nel calendario ottobre venticinque gennaio ventisei
Che tipo di pubblico
Allora se io faccio una considerazione che
La Quadriennale ha avuto venti mila visitatori circa nel due mila aiutante dunque il venti sedici
Nel quindici del sedici significa che chi si doveva occupare di pubblico non è andato neanche a la Sapienza neanche nell'accademia
Cioè che tu devi
Raccontarle queste cose andare in giro non c'è secondo me differenza tra un pubblico colto un pubblico d'élite e un pubblico di massa quando si parla di grandi manifestazioni devi poter attrarre Luna e l'altro è chiaro che c'è un pubblico che fa tendenza c'è un pubblico che fa massa critica inutile di utile negarlo insomma sarebbe ingenuo pensare che che non esista una differenza tra questo il pubblico più generalista
Vanno a tratti entrambi con un programma pubblicò con delle iniziative di comunicazione molto molto capillari e soprattutto se possibile mettendoci un po'la propria faccia
Perché la mostra dura cento giorni circa tutti i giorni deve far qualcosa andare in giro raccontano qui mi sento davvero in una situazione particolarmente felice in questo momento perché ritengo di avere molto appoggio
Di non essere lasciato solo a costruire questo questo percorso e quindi penso che sarà fondamentale che tutti quelli che sono seduti qui questa sera vengano a Roma
Nello dall'ottobre del venticinque al gennaio del ventisei a vedere a vedere la Quadriennale poi cercheremo di offrire anche dell'altro ma non appena si offre da sola non è che hai bisogno di fare non è che sei non so
In un posto lontano è così bella
Però volevo arrivare a un'altra cosa anche cioè semplificando
La qualità di un di una mostra oggi di un museo o si quantifica solo nel numero dei delle presenze che chiaramente un numero dice chiaramente dice
Proprio numericamente quanta gente è andata a visitare una mostra oppure in realtà è una parte accessoria ma non
Fondamentale nell'uno o nell'altro nel senso che se tu fai una grande mostra di Picasso
Ho del fu sul Futurismo comunque delle avanguardie storiche sai che puoi pensare ad un pubblico superiore ai cento mila si era ovviamente si aprano dimostri di una certa scientificità di un certo livello
L'arte contemporanea e questo arriva fino alla poppata anche Warhol e uno che attira molto pubblico se mi pare di arte contemporanea ora ti faccio due tre nomi due nomi e mezzo une banche sì
Che piace molto ai ragazzi un'altra certamente Marina Abramovic perché un po'la performance performances lavare l'avanguardia digerita io la chiamo un po'no adesso è diventata anche questo patto del marine diventata molto molto popolare
Io ad una certa età mentre una volta era di Michele come Pistoletto nell'arte povera lei nella performances è riuscito a far diventare il popolo un linguaggio che un tempo era molto esclusivo
L'arte contemporanea proprio perché contemporanea attrae un pubblico minore dal punto di vista dei numeri se escludi appunto la Biennale di Venezia Cassell in Germania la Biennale del Whitney a Jorge sequestri
Però ci sono le fiere che attraggono molto pubblico invece la fiera capaci in quattro giorni di farti quaranta mila ok
Allora cosa succede però nel mondo dell'arte contemporanea del qui e ora e sull'hic et nunc la quadriennali si è sempre giocata la sua fama la sua rispettabilità anche il suo spirito di innovazione
Betti giocherà faccia per i prossimi anni proviamo a ragionare anche un po'con la coda lunga cioè nel senso che se tu semini delle cose beh chiaramente io devo raddoppiare il pubblico perché se io se lo faccio a meno di cinquanta mila visitatori ho fallito e e non va bene bisogna fare comunque almeno il doppio quindi buttarsi ventosa coda gli artisti che aiuteranno i galleristi le persone che che che insomma conoscono questo meccanismo però l'arte contemporanea si gioca sul qui e ora quindi non mi posso paragonare non posso usare scusa soltanto il metro
Del tanto pubblico perché altri perché è chiaro che perdente rispetto a Picasso Van Gogh Abramovich eccetera non so se ho risposto alla domanda assolutamente
Torniamo a parlare di politica e cultura allora
Diciamo i detrattori del del governo sostengono che in realtà sul sulla cultura non ci stiamo non si stia scusate muovendo
Non diversamente rispetto al solco che ha che ha tracciato la riforma Franceschini
Allora la domanda è e così se è così forse con la riforma non era tanto sbagliata
Se invece non è così
Mi dice quali sono i punti qualificanti le differenze qualificante la quale riforma esattamente Franceschini perché non la ricordo
Fa fattura quale in particolare il discorso museale
Il discorso
Enti lirici
Cioè come in realtà in realtà siete mossi in una direzione che comunque è simile nel forse avete cioè è stato allungata la catena di comando diciamo così però la gestione mi è sembrato è sembrata comunque
Andare in quella direzione
Sì grazie alla mandargli una delle battute connesso San Giuliano abbiamo avviato quella che a me piace definire una rivoluzione dolce cioè
Un a a una valorizzazione del del Museo dei musei della gestione dei musei i intanto estendendo le quelli rispetto a quelli che erano cosiddetti di prima fascia
Valorizzando quelli regionali importanti che sono vero e proprio patrimonio regionale che magari hanno dei pezzi importanti hanno degli allestimenti importanti o possono averlo perché devono essere riqualificati e poi abbiamo quindi dato diciamo anche un orgoglio d'appartenenza ai funzionari e direttori a chi poi si occupa materialmente di valorizzare i Musei per quelli più grandi sappiamo che ci sono interpelli e e su questo noi siamo andati si in abbiamo seguito quello che di buono c'era nella diciamo una riforma Franceschini ma io vorrei ricordare a tutti che poi realtà la valorizzazione e un approccio di valorizzazione dei musei
E del del gestione museale era iniziato ad prima con con Urbani con riesca dirigente del ministero
Introdotto il marketing che aveva introdotto tutta una serie di dinamiche che erano sconosciute musei e guardate io ho avviato un
Ma indagine conoscitiva sulla transizione digitale in Commissione che si basa su audizioni e poi rientra una pubblicazione po'diventeranno atti parlamentari
Proprio su questo perché pensate che ci sono ancora molti musei che come digitale hanno solo la cauta la o la biglietteria grazie anche alla piattaforma del Michele funziona molto bene che adesso e quindi anche i musei minori hanno la possibilità di avere i biglietti prima non era così
Fare i biglietti o digitale
E quindi aumentano i visitatori e e poi però avevano molti musei hanno ancora solo l'account Facebook l'account twittare la canta Instagram e la digitalizzazione non è questo la digitalizzazione ed abbiamo ad esempio degli Uffizi Museo di Napoli che addirittura si è inventato un gioco e un'applicazione tu fa il gioco fino a un certo punto coi scariche dei per completare il gioco deve andare a vederlo il museo
E ha fatto un milione e mezzo di download
Cioè ci sono delle delle dinamiche che gli e Sperti comunicazione chiamano che figlia marketing che ormai vengono applicate anche ai musei ecco su questo noi stiamo incentivando al massimo questo questo questo processo perché perché il museo deve smettere di essere visto solo come contenitore di oggetti muti
E talvolta maniera residuale qualche funzionario qualche direttore so tutto di quelli diciamo meno meno centrale ancora lo vede così e quindi dobbiamo su questo fare fare questa cosa non ha grande investimento sulla riorganizzazione del ministero c'avevano provato c'ha provato Franceschini ma è tornato indietro ma più per una questione interna dinamiche interne
Noi l'abbiamo fatto abbiamo pubblicato adesso sono quattro grandi aree non esiste più il segretario generale che era un po'una Unali asse del ministro
E esistono quattro macro aree che avranno qualche anno quattro dirigenti che sono stati apicali che poi a loro sotto di loro hanno un direttore generale
E quindi questo renderà più snella e più veloce la macchina
Dobbiamo fermarci ancora per un secondo
Riparto ancora da lei Presidente perché i sindaci ce l'hanno con la riforma degli enti lirici
Beh a perché allora bisogna dare la notizia che siamo riformando anche il codice dello spettacolo il Codice lo spettacolo sono le tavole della legge che poi andranno a normare
Gli enti lirici Rifondazione dico sinfoniche e tutte le altre forme lo spettacolo dal vivo
Le fondazioni culturali questo è necessario perché
Nel corso degli anni sono state fatte delle modifiche parziali e e non c'è stata Ciampi una visione d'insieme col Sottosegretario mazze misto San Giuliano
Abbiamo avuto la prossima settimana adesso l'ultima settimana di dare dei lavori parlamentari io proprio sono relatore sulla proroga per la delega al governo per realizzare codici dello spettacolo questa proroga è stata necessaria perché a differenza del passato andatelo a chiedere
Di questo ministero il ministro e sottosegretari hanno incontrato tutte le categorie per ascoltare le proposte le modifiche comprese le associazioni sindacali lavoratori della Fondazione io sinfoniche lì la polemica di Governance politica perché si ritiene che in questo modo i sindaci delle fondazioni lo sinfoniche oggi sono presidenti di diritto e hanno diciamo più rappresentanza e così amministrazione tante volte non mettendo più soldi
Quindi c'è un problema strettamente di architettura istituzionale quindi per renderla più corrispondente al sostegno che lo Stato fa le fondazioni lirico sinfoniche per cui semplicemente una diciamo proporzione
Più corretta delle rappresentanze istituzionale all'interno del fondo oceanico sinfoniche ma questo non vuol dire che togliamo rappresentanza un rappresentatività ai sindaci che ovviamente sono importanti per una fondazione perché molto spesso anzi la maggior parte dei casi non tutti l'edificio comunque di del comune e quindi il padrone di casa e comunque il Comune quindi c'è su questo tra l'altro la buona notizia a dimostrazione che anche il Parlamento la Commissione cultura sono efficaci in questo io ho fatto la quelle succedeva che singole città i singoli deputati proponevano che create liriche lirico sinfonici e i teatri di prosa Maite così tirati all'italiana con gli storici
Dal Cinquecento in poi i diventassero monumento nazionale uno qua uno giù uno su e allora abbiamo preso promesso
Abbiamo esteso a tutti i teatri abbiamo stabilito dei criteri e per cui tutti i teatri storici d'Italia dalla grande città alla piccola città adesso la legge al Senato è stata approvata a maggioranza grandissima alla camera diventeranno sono vietati e diventeranno monumento nazionale questo serve a
Far vedere che ci teniamo
Valorizzare il il monumento ma soprattutto difenderlo da possibili variazioni d'uso che ovviamente non capita sui teatri all'italiana più antichi però
Un'ulteriore diciamo tutela quindi su questo stiamo lavorando con grande passione
E ci sarà entro l'autunno nuovo Codice lo spettacolo e sarà sicuramente anche qui una rivoluzione dolce fatta con le categorie fatta con il confronto fatto con il dialogo
Poi per carità poi potrà non piacere a tutti però a differenza del passato perché non è stato fatto così a differenza del passato lo stiamo facendo
Sì potete applaudire non è un non è vietato
L'Ucraina non aveva performances diciamo come quelle Abramovich da strapparsi i capelli o come quella di Jep Gambardella e la grande bellezza che prendeva create
Che l'ha trovata geniale aggiungere un Jeff Koons tra quelli che perché adesso che hanno diciamo un discreto successo
Sì ma guarda quindici quindi non troppo lontano
Da dove siamo adesso
Palazzo Strozzi riuscito no apportare il contemporanea Firenze sembrava un'impresa impossibile perché giustamente con tutto quello che hanno da quelle parti preparato dello stadio quello non lo posso nominare per ovvii ed evidenti ragioni ma certamente per quel che riguarda le l'arte antica Firenze ha avuto
è stata
Per secoli la capitale cosa piccola citano la capitale dell'arte mondiale
Si diceva che non era quasi impossibile l'unico museo d'arte contemporanea e vicinanza al Pecci di Prato
E invece Arturo fatto un ottimo lavoro portando il cosiddetto contemporaneo storico e quindi certamente la mossa di Koons recentemente quella di Kiefer ci sarà Franken Thaler
Ora a settembre ma la domanda qual era no la domanda non ha domande da suo metallo è una forte domanda invece che vorrei farti
Cominciare ad avvicinarci alla conclusione
Tu hai avuto esperienze all'estero quant'è difficile fare cultura in Italia cioè rispetto a a passare al di là dei confini ma stiamo scherzando
L'Italia è il Paese più Bertello del mondo
L'Italia è il paese dove si fa la miglior cultura del mondo
Dal Medioevo al contemporaneo non confondiamo
Non vogliamo il grande mercato non corriamo le grandi strutture ma avete mai provato ad andare
Nella nella profonda America cioè non ha junior CR o a San Francisco Los Angeles io mi sono fatto Georgia Alabama sono depositerà indicanti dove se tu vuoi DC stasera vado sindaco dove vado a mangiare stasera lui ti snocciola dieci ristoranti a Pietrasanta
Facendo torto agli altri
Lì ci sono solo catene alimentari e se e quando torno in Italia sei ancora vivo e un mezzo miracolo
La cultura la cultura guarda io penso che la cultura italiana
Sia un gioiello assoluto ma non solo nelle arti visive il paesaggio impresa già cultura
L'architettura cioè tutti svegli lesionò fortuna
Perché mi sento un po'cittadina di Pietrasanta aspettando che il sindaco mi dia la cittadinanza onoraria spero apprendista di aprire la finestra e il campanile
Il campo alla piazza con il campanile di vendette conto cioè non è che molte persone hanno questa fortuna e allora per esempio il ogni tanto viene fuori nel mondo così le dei colleghi a bisogna andare a lavorare all'estero
E io mi chiedo perché perché devo lavorare riferire INPS sono nato in Italia e vivo in Italia ho quattro figli sono tutti e quattro italiani insegno nelle università nelle accademie italiane ti posso assicurare che un'università italiana fatta bene
è un gioiello mia figlia del se a Yale per una borsa di studio mi dice e meglio la Sapienza di Roma ragazzino scherziamo
Lì ci sono certo biblioteche aperti che funzionavano anche se con lei il problema vero il marketing loro sono bravissimi a fare questo gliele dire mi dice Giulia esperienza nei new Heaven non c'è nulla ma nulla
Allora io dico non solo sono contento di essere in Italia di lavora in tale al nono ho avuto qualche esperienza di lavoro all'estero ma non particolarmente significative perché poi se come siamo noi italiani
Nostalgia della mamma della pastasciutta del mare del tuo paesaggio no io credo che lavora in Italia sia un privilegio
Che se tu senti
In qualsiasi altra parte del mondo ci invidiano
Anche la Guarducci se non vorrei entrare una però secondo tempo
Noi saremmo stati capaci di fare una cerimonia inaugurare Olimpiadi così brutta come i francesi
Credo di notte non ce l'avremmo fatta mai non c'è ma perché non ce l'avremmo fatta mai perché siamo troppo rispettosi nei confronti delle nostre tradizioni del nostro passato della nostra bellezza e loro ci vogliono nonché
No che non in Francia non si va bene certo non hanno la pastasciutta e questo è già in qualche modo di mettere in un angolo il primo non lo conoscono però il posto a meraviglia la Francia meravigliosa indubbiamente eppure
Quel tipo di
Vogliono die parte labour Giua
Fine a se stessa non è culturalmente non appartiene abbiamo troppo un legame profondo con le nostre radici culturali che fortissimo e quindi io mi considero fortunato vivere in Italia a lavorare in Italia non lo cambierei con nulla al mondo
Pongo trascrivo ampia ecco la stessa domanda la faccio presidente un Mollicone nel parco naturale scusa il presidente della Co della commissione cultura in Lichtenstein che cavolo fai USA cioè fino alla fine chi ce l'hanno loro è quanto è difficile fare politica culturale in Italia perché ovvio perché poi alla fine io alla fine i soldi mi sembra ci siano sempre pochini da investire sul
Sulla politica culturale
E aggiungo anche così Cure chiudiamo in bellezza che cosa vede per il futuro per le per la cultura italiana e per la politica culturale italiana
Io parto da quello diceva Luca Beatrice noi abbiamo un
Una difficoltà è un paradosso paradossi italiana che noi siamo italiani non siamo a abbiamo l'ottanta per cento del patrimonio artistico mondiale abbiamo la storia della della pittura dell'architettura della scultura
Abbiamo gli occhi talmente pieni di bellezza che molto spesso siamo assuefatti alla bellezza mentre
Mentre gli altri e gli altri Paesi ovviamente con le dovute eccezioni con le dovute proporzioni per carità a me piace molto viaggiare piace anche vedere molto spesso punto le tradizioni dei popoli l'estetica dei popoli però oggettivamente e così e quindi noi siamo assuefatti alla bellezza e non ci rendiamo conto della potenzialità per cui che cosa succede dobbiamo andare per selezione voi prendete Pietrasanta a Pietrasanta a a mille mille modi per essere
Apprezzata valorizzata
Se ventata di entità della dell'arte della diciamo del promuovere l'arte ma realtà a delle meraviglie già di per sé e così come tanti bordi
Analoghi per cui per i quali per esempio abbiamo inventato o il il fondo per l'nazionale per la rievocazione storica che cose
Ogni ogni città ogni Comune ogni borgo ogni campanile italiano
A una storia una leggenda una un fatto storico che legato a al proprio castello al proprio alla propria piazza alla propria approvi edifici storici
E e con la rievocazione storica ci sono tanti Borghi che si sono messi a rievocare queste realtà e così sono nate decine centinaia di giostre di di sfilate storiche e di pali di
Pensate solo a Roma tutta tutto il mondo la rievocazione storica nella romantica
Che dura quattro giorni e che richiama mille derogatorio tutta Europa
E e questa a queste realtà questi bollino vediamo
Abbiamo creato un fondo nazionale che adesso questa notizia che da qui alla Versiliana verrà ha aumentato di altri due milioni viene arriveremo a sei milioni all'anno
E e non bastano mai perché ogni anno si aggiungono nuove burino città e noi finanziamo che cosa finanziamo sì l'attività di locazione ma questa diventa diventa turismo occorre consapevole e lento
E diventa economia sul territorio
E quindi e diventa valorizzazione dell'identità culturale quindi
C'è una sincronia di tutti gli aspetti per cui si valorizzano i borghi si valorizzano le bellezze e l'arte di quel borgo perché poi con lo sa in quel borgo vai nel museo comunale vai a vedere i monumenti e vedere le chiese beh vedere le basiliche
E
E e e quindi apprezzi la bellezza il tessuto culturale bellezza cosa cosa diciamo prevediamo per il futuro prevediamo di potenziare da un lato queste questi strumenti
Per cui è vero che i soldi non sono infiniti ma è pure vero che grazie a questi strumenti adesso
C'è stato il bando per abbiamo istituito il bando per la capitale dell'arte contemporanea appunto e hanno partecipato diverse diverse città italiane e questo è un altro modo per fare di in quell'anno di nascita che vince una un'attrazione
C'è quella da capita da cultura ci sono
C'è la capitale del libero cioè sono tutti strumenti c'è quella c'è il il fondo per i carnevali storici che pure ho fatto raddoppiare con emendamento parlamentare cioè sono tutti strumenti finanziari che la fanno lo usano la leva
Del territorio dell'economia del territorio e crea un'attrazione poi ci sono i grandi investimenti Pnr R uno di questi stiamo rifacendo tutti i grandi musei
Al Museo nazionale romano
A Diocleziano che una un capolavoro assoluto ci sarà una una piazza coperta la Cripta Balbi che la stratigrafia della città romana
Ci sarà anche lì una piazza coperta cioè stiamo rivoluzionando grazie appunto i fondi e stiamo spendendo puntualmente
E stiamo rivoluzionando i grandi musei
Antichi contemporanee ovviamente certo Palazzo Citterio
Fra nel quale il ministro va proietta ogni mese a controllare il cantiere ed era fermo Pera danni
Qui insomma c'è una grande un grande fermento la grande in una grande passione nel cercare di di valorizzare questo patrimonio in mezzo ma è vero
Quello che presupponeva e includeva diciamo in maniera implicita la domanda
In Italia non si arriva mai
Cioè abbiamo una una sorta di frenesia ecco forse il termine esatto è questo nella frenesia della bellezza perché più più valorizziamo più riapriamo più restauri amo
E più vorremmo farlo e per cui il privato è fondamentale la sussidiarietà è fondamentale e su questo stiamo puntando perché la sussidiarietà vuol dire prendersene cura
Gli inglesi che sono sempre figli di usano sempre questi
Le frasi idiomatiche molto sintetica molto espressive la chiamano comunichi career la comunità che se ne prende cura si prende cura di un monumento si prende cura di una museo si prende cura di una installazione
Di una di un opera d'arte
E noi vogliamo puntare quindi su questi due assi
Lo Stato deve investire strumenti fiscali
Per estendere strumenti fiscali per fare investire anche privati nella nell'arte e nella valorizzazione ma appunto dare la possibilità ai privati di prendersi cura delle della bellezza italiana perché noi siamo italiani
E dobbiamo assolutamente insegnarlo al mondo
Abbiamo parlato di cultura abbiamo parlato di arte abbiamo parlato anche di di stragi circuito dire che è stata una serata molto molto ricca ringrazio ringraziamo Luca Beatrice
La favola consentito lo ribadisco
Ringraziamo Federico Mollicone
Roberto De Ponti che può essere io Dida allora allora una buona serata