Le critiche di M. Taradash al "tavolo delle regole" tra il Polo delle Liberta' ed il centro sinistra previsto per il 4 luglio '95; La "proposta" del Pres. della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro di modifica dell'art. 138 della Costituzione; La riforma delle pensioni attualmente in discussione alla Camera e la durata del Governo Dini; La prossima presentazione della Convenzione per la Riforma Liberale

Taradash deputato riformatore domani riunione del
Collo con lo schieramento di centro sinistra fra
Varare le famose regole contro questo tipo di trattativa ti sei scagliato nei giorni scorsi perché no non contro il tavolo delle regole ma contro gli equivoci che vengono costruiti intorno
No questo tavolo equivoci costruiti ad arte da chi pretende di che usare il un tavolo che dovrebbe servire soltanto a stabilire le condizioni per partecipare alla gara elettorale trasformare questo tavolo invece in un surrogato della gara elettorale cioè sostituire alla questione quali regole di reciproca garanzia vero legittimarsi vicendevolmente e in questo un do renderà la competizione elettorale meno astrali come altrimenti sarebbe sostituire a questa impostazione che l'unica accettabile l'unica voluta in realtà da al Polo un'altra impostazione quella secondo cui si può al tavolo delle regole introdurre proposte di revisione o di riforma o di controriforma di tutta una serie di argomenti che vanno dall'istituzione la costituzione all'economia e via dicendo queste assolutamente inaccettabile e Cecchi all'interno no del Polo e all'interno del centro sinistra vuole strumentalizzare il tavolo in realtà per impedire pro
Proprio quell'elezione in sulle quali il tavolo è stato pensato ma anche il Presidente della Repubblica ha affermato che occorrono delle regole ha fatto riferimento anche da alcune variazioni di norme della Costituzione che com'è noto hanno bisogno di molti mesi almeno tre mesi tra la prima e la seconda lettura sì questo è un ulteriore elemento di equivoco scaltro non
Poi elezione sappiamo benissimo e quindi in tutti i modi cerca di diluire il brodo tale da costringere a fare delle cose che rinviano l'elezione all'anno prossimo all'anno dopo alla fine della legislatura oltretutto facendo questo Scalfaro agisce da Presidente eletto dal Po o lo o con un ma ho di governo che nessuno gli ha affidato ha introdotto in questa discussione un ma assolutamente inaccettabile quello della revisione l'articolo centotrentotto della Costituzione proponendo che venga elevato il quorum necessario per modificare la Costituzione a quel punto è chiaro che qualsiasi proposta di riforma dello Stato solo dovrebbe essere demandata ad un'Assemblea costituente e e questo significa che nessuno nessun governo hanno liberamente eletto dal popolo nella prossima legislatura potrebbe governare un Paese che può uscire dalla sua crisi soltanto attraverso mo'menti di innovazione costituzionale di riforma costituzionale che devono essere decide easy col massimo consenso possibile ma attraverso la responsabilità di chi governa e di chi trova nel Parlamento la maggioranza necessaria la riforma delle pensioni deve essere attuabili SUAP
Data proprio in queste ore vi sono gli Joni per cercare di supera
Lo scoglio anche rappresentato dall'ostruzionismo ad esempio di Rifondazione e la forte opposizione DM sì la revisione delle pensioni perché la riforma secondo me deve essere approvata una condizione alla condizione che il governo Dini confermi anche esplicitamente che una volta ha concluso il suo lavoro con il quarto punto programmatico sgombera il campo ecco questa deve essere la condizione molto chiara perché altrimenti sarebbe una presa in giro nei confronti degli italiani approvare un no al progetto di revisione del sistema pensionistico che in realtà non porta nessun beneficio all'economia del paese e mantenere in vita un governo cosiddetto tecnico che e ha consente soltanto di rinviare la soluzione di ogni problema alla data in cui probabilmente soluzione non ce ne sarà più e come ultimo argomento domani martedì quattro luglio in conferenza stampa
Dei promotori alla Convenzione per la riforma liberale possiamo anticipare il tema dell'incontro sì domani
Mi noi teniamo questa conferenza stampa con Marcello Pera Giuliano Ferrara io stesso per illustrare le ragioni della nascita della Convenzione per la riforma liberale vero indicare quello che sarà il programma dei lavori di venerdì fra la di ci sarà l'occasione per Berlusconi per fini per Casini per panne il di replicare anche all'intervento di Massimo D'Alema al congresso il PDS e Berlusconi anticipato al mattino l'intervento alla convenzione perché poi nel pomeriggio si recherà proprio al congresso dei pidiessini Antei tutta la giorno fatta dalle dieci alle venti in questi incontro che si svolge l'Hotel Parco dei Principi di Roma noi tratteremo temi di riforma ma della Costituzione e anche indicheremo dei progetti di legge che possano subito diventare a oggetto di trattazione parlamentare soprattutto in tema di riforma dell'economia e lanceremo tutta una serie di proposte che uno essere Lab base di un eventuale programma elettorale del Po lo nel quadro di un progetto di grande riforma liberale dello Stato che è la condizione essenziale e per una vittoria elettorale e anche per ridare coesione al Polo intorno
La leadership di Berlusconi l'onorevole Sartori leghista presidente la commissione lavoro relatore
Della legge sulle pensioni allora Sartori stamane un incontro la maggioranza con il presidente del Consiglio Dini novità
Per c'è stato un incontro
Ho perché effettivamente la situazione non è però se ci sono tre mila e cinquecento proposte di modifica al testo approntato dal governo quindi chiaro che noi siamo molto molto preoccupati perché non vogliamo che Deng bloccata un la riforma che è vitale per il Paese ma il governo potrebbe adottare degli strumenti eccezionali per superare questo ostruzionismo questo lo vedremo fondamentale portare a termine alla riforma questo lo posso dire
Senta oggi si riprenderà dal voto sulle pregiudiziali potrebbe esservi un problema di
Numeri di presenze parlamentari io credo di no
Evidente che coloro che le hanno proposte si rischia in massa ma secondo me non dovrebbero passare e il presidente di Rifondazione Cossutta chiede le modifiche sostanziali per ritirare le sue migliaia di emendamenti sono proposte accettabili beh sono tre semplici proposte che sconvolgono completamente l'impianto che è stato progettato quindici noi riteniamo che non siano assolutamente compatibili con quello che aveva in mente col presidente Dini si è rivolto all'intero Parlamento perché si renda conto della importanza di questa riforma sarà colto questo suo appello ebbe sempre molto difficile dirlo io credo che il presidente Bill Dini faccia bene a l'attenzione e l'accento su una questione che sta diventando l'importanza
Vitale perno
Gino Giugni del gruppo i democratici professor Giugni un ostacolo rappresentato anche dal numero legale quest'oggi lunedì alla Camera spero che prevalga il senso di responsabilità noi ci siamo speriamo che l'appello del il male del lunedì non non colga la maggioranza ecco il presidente Dini si è atte
Lato al tutto il Parlamento per ricordare le
L'importanza per la nostra economia di questa riforma delle pensioni lei ritiene sarà ascoltato si è voluto un sistema maggioritario ecco a questo punto lasciamo che funzioni una maggioranza che si approva la sua riforma una una opposi
Simone che vota contro mi pare mi pare che non stare a questa regola significa negare il valore di tutto quello che è stato negli ultimi anni le condizioni poste da Cossutta periti
Parere su migliaia di emendamenti sono inaccettabili per la maggioranza mi pare che sono tre emendamenti quelli proposti che siringhe si possono condensare in un e abolita la riforma delle pensioni cioè me me un emendamento di totale cancellazione eccolo soggiorni qual è la sua valutazione sull'atteggiamento invece di Forza Italia che è stata anche divisa
Al suo interno e speriamo che prevalga la ragione cioè la volontà di non ostacolare il cammino del governo su un punto che tra l'altro io qualificante nel famosa finanziaria che era stata presentata dal loro governo ecco
Professore sì questa riforma non fosse stata fatta concertata tra governo e sindacati a Palazzo Chigi ma fosse nata in Parlamento forse l'Inter sarebbe stato più agevole no non credo proprio perché
Perché probabilmente ci sarebbero state proteste o resistenza da parte sindacale proteste e resistenze da parte da parte di settori dei lavoratori dipendenti o anche autonomi che non sono soddisfatti o che possono non essere soddisfatti di tutti gli aspetti della riforma l'accordo coi sindacati serve
A garantire questo retroscena di di più più che di pace diciamo di consenso sociale più largo possibile una riforma che si basa sin per per me è una proposta che solo la proposta teniamoci che si impernia sulla pace sociale a acquista un grande valore però sono convinto che se e il Parlamento se in Parlamento non prevale la volontà bizzosa di mettere tutto in gioco con il meccanismo ostruzionistico
Il Parlamento può dare prova di autonomia ha diritto di farlo