Da Gramsci a Gentile. Esiste l'egemonia culturale?

Dazione Alleanza Nazionale al ritorno dalle vacanze
Vedremo gli prego di accomodarsi sul palco Claudio Velardi direttore del Riformista e Francesco Giubilei da poco direttore scientifico della Fondazione Alleanza Nazionale confrontarsi su un tema che è un tema abbastanza pesante considerato che siamo appena tornati dalle vacanze ma insomma sì ci vuole anche questo
Saranno moderati da Luca Telese giornalista televisivo e penna oserei dire acuta e introdurrà i lavori il presidente dalla Fondazione Alleanza Nazionale
Senatore avvocato Giuseppe Valentino ma prima di tutto vorrei chiedere ai padroni di casa ovvero al presidente del gruppo di Fratelli d'Italia al Senato Lucio Malan
E poi al senatore Roberto Menia vicepresidente della Fondazione Alleanza Nazionale di indirizzare un breve saluto alla nostra audience
Vecchio
Grazie buonasera a tutti
Allora un grande grande onore grande piacere avere qui al Senato un convegno su un argomento estremamente importante siccome ci sono molte relazioni
Sarò brevissimo e cito un una cosa che ho visto in questi giorni a proposito egemonia culturale
Una risultati di uno studio fatto che però sono stati ripubblicati da Ivan maschi proprio negli ultimi negli ultimi giorni un personaggio piuttosto di attualità
Sulla appartenenza politica di un fatta sulla su una platea di oltre cinque mila professori universitari naturalmente dell'università americane ma ho il sospetto che ci sia una situazione non molto dissimile in Italia
Dal quale risultava che classificando a seconda dei è delle facoltà delle discipline
Sì anche il numero di professori che si dichiaravano lì era progressisti o conservatori
Di numero di professori che si dichiaravano Prot progressisti era andava da un minimo del cinquantotto per cento nelle fatta in le facoltà di Ingegneria
A un massimo del cento per cento in alcune facoltà umanistiche con Monica azione e altre di questo di questo tipo religione era anche altissima la percentuale e dunque si dice da queste da queste cifre è facile dedurre che probabilmente un'egemonia culturale c'è ho il sospetto che i risultati in Italia sarebbero sarebbero molto simili
I dunque credo che sia davvero un argomento che parla naturalmente di personaggi storici di giganti della del pensiero della della vita italiana ma l'argomento e estremamente attuale ha un'influenza enorme sulla vita politica culturale nell'istruzione
E la deduzione che veniva aggiunta questa percentuale questa percentuale dominante il cibo i gibboni Istica
Di pensatori di professori universitari progressisti anziché conservatori si riflette naturalmente negli esperti no quando si chiama un esperto verrei in televisione sui giornali in convegni e così via B
Il docente universitario è il tipico il tipico esperto di la percentuale probabilmente si riflette anche su questo con tutta una serie di conseguenze a catena dunque
Sarà estremamente interessante ascoltare le le varie relazioni grazie ai relatori grazie alla Fondazione Alleanza nazionale e buono ascolto a tutti
Ringraziamo come doveroso per ore mi viene concesso per questo saluto che non vorrà intanto sapete non sono di quelli che fa il saluto il poi si prende un quarto d'ora si metta a pontificare sul lodo Violante
Ma se può anche non essere varare non dire soltanto buona sera
Allora
Banalmente ma non troppo dire chissà che avrei pensato Bongiovanni Gentile
Vedendo che nella mia città Trieste nel liceo che io ho frequentato ecco pochi giorni fa quelli serio assurto agli onori delle cronache nazionali perché si è fatto il primo bagno inclusivo
E c'era un bagno dove non esiste il maschio e la femmina ma uno per tutti
Allora perché vi dico questo
Io richiamo tanto ricca e ho tanti ricordi bei ricordi di quella scuola nei corpi dibattiti anche anche le sberle ci siamo dati da dentro un tempo era grandi dibattiti di ogni tipo
Eppure oggi in questa scelta io leggo la schiavitù il pensiero unico
Esistevo esiste l'egemonia culturale certo che esiste l'egemonia culturale noi oggi siamo schiacciati sotto una cappa così dice Veneziani per esempio
Ma che appartiene schiaccia l'identità
Sì a sei entità per esempio in questo caso l'identità sessuale ma così come l'identità nazionale d'identità popolare identità religiosa
Oggi se c'è un errore un'egemonia queste idee chiare questa egemonia globale
Del pensiero unico che imperversa nel mondo della globalizzazione
Se c'è un'egemonia combattere io credo sia queste si combatte come si combatte attraverso riferimenti come quelli che dalla per esempio gentile se esiste una grande stanno parlando di scuola se esiste una grande riforma che si ricorda
Fra questo secco e l'altro secolo era non sarà la la la la grande riforma incentivi e dove si conquista dicevo riso e cultore si conquista sicuramente nella scuola nell'università
Si conquistò si combatte in tutti quelli che sono i nuovi lingua circa la rette pensate la Rete come opprime i cervelli le menti le nuove generazioni sordo che non leggono non si informano che studiano poco tra l'altro l'intelligenza artificiale sarà un altro campo spaventoso spaventosa vero per i risvolti che può avere eppure penso che non riferimenti antichi come quelli dalla gentile sentire quello dell'attualismo
O l'idealismo attuale
Dice esalta l'unica realtà e quella dell'Atto puro del pensiero che pensa cioè dell'autocoscienza qua non vorrei andare troppo
Il lama penso a ecco nel sentire della della riforma che si dovrà al liceo ai classici alle identità nazionale tradizionale spirituale
Esce dalla scuola furono amici furono nemici furono avversari perché Croce dice non possiamo noi non possiamo non dirci cristiani e gentile invece dice
E qua per non sbagliare la situazione allegro
Io sono cristiano perché credo nella religione dello spirito e sono anche cattolico perché credo il cristianesimo sia una chiesa e non si può essere stata Chiesa cristiana che quella cattolica e quindi
Ecco questi sono i i riferimenti
Su cui si combatte anche questa grande battaglia che la battaglia demoniaco e qualche udon questo saluto con una riflessione ancora l'ultima
Ricordo le recenti polemiche sul francobollo e messo per l'ottantesimo dell'assassinio di Giovanni Gentile
Quando fan sull'Aci nascondendo la pistola dietro libri fingendosi un suo studente Cillo Giovanni sentire
Dico indice non ucciso l'uomo ma uccido le sue idee il fatto che questa sera ne parliamo dimostra l'esatto contrario le idee non sono uccise ma la moto sono l'uomo
Il mio sarà un semplice ringraziamento ringrazio tutti voi per esser intervenuti
Il tema è avvincente e stimolante e gli oratori dopo di me si avvicenderanno tratteranno
Se l'egemonia il tema specifico se l'egemonia culturale esiste se non riuscisse si sia attenuata
Io nel corso degli anni io vorrei soltanto ricordare due cose noi parleremo di due uomini che hanno creduto fermamente nelle cose che faccio
Perfettamente convinti in buona fede di essere portatori di verità nell'interesse della collettività
E allora questo ci consente di valutarli di considera dopo tanti anni dalla loro scomparsa di considerarli due personaggi da ammirare e da considerare con grande devozione
Perché
Sono uomini che hanno contribuito al benessere maggiore alla crescita culturale di vaste aree della collettività
E questo il punto che mi piace sottolineare
Pur partendo da mondi diversi pur avendo una visione della vita completamente contrapposta per quanto riguarda
Il confronto
Delle idee
E per quanto riguarda gli scenari che all'epoca erano era possibile immaginare pure essendo così diversi
Io vorrei che si cogliesse
Questo aspetto importante che li accomuna ognuno dal proprio punto di vista ha lavorato nell'interesse del Paese
Nell'interesse dell'Italia nell'interesse delle arie umane
Che erano all'epoca a loro avviso tormentate
O che forse meritavano maggiori incoraggiamenti
Quindi e questo è il punto che mi piace porre in evidenza
Perché se noi invece di essere come dire portatori
Per taluni versi esasperati
Di valori che ormai appartengono al passato
Ci sforzassimo di vedere come gli uomini che quei valori hanno costituito avessero come in comune l'obiettivo da conseguire far vivere meglio
La comunità alla quale appartenevano ecco allora vedremmo che ogni contrapposizione potrebbe attenuarsi potremmo immaginare un mondo diverso
Da quello che è stato vissuto nel passato
Che adesso e auspicabile si possa modificare
Io
Le la parola egemonia non mi entusiasma
Anche se l'egemonia culturale
E qualcosa che può esser condivisa se riesce a coinvolgere un numero maggiore naturalmente di osservatori
Però la parola egemonia non mi piace
Mia attività mi stimola e mi esalta folte l'impegno nell'interesse della collettività e questo sia pure da punti di vista diversi
Con valutazioni completamente differenti apparteneva sia a grandi chef che agenti
Se i nostri illustri
Oratori
Oggi
Riusciranno a porre in evidenza il s'ove mai lo ritenessero beninteso
I punti di comunanza
Che si possono individuare fra due uomini che la storia ha reso così diversi ha proposto in termini così diversi ecco forse faremmo un passo avanti verso una vita migliore in questo Paese grazie
Ovvero grazie davvero al senatore Valentino io credo che questa sarà una discussione molto interessante
Perché intanto si discute poco di questi temi e in secondo luogo lo si fa sempre dentro come dire delle squadre dei campi delle parrocchie e invece questa è una discussione in campo aperto provarne che addirittura abbiamo dovuto cambiare la falla perché cioè c'era grande curiosità allora vorrei iniziare con in una una provocazione
Che è curioso c'è uno strano paradosso cioè entrambi i campi la sinistra e la destra in Italia ritengono di dover essere legittimati esercitare un'egemonia culturale ma contestano
Quello altrui
E questa è una situazione che non credo che si sia mai verificata quindi per esempio la destra teme l'egemonia Walk soffre per una discussione Sunna bagno in una scuola perché ha tutte cose verissime
Ma è la sinistra che ritiene
Di essere assediata dall'egemonia di un revisionismo neo fascista denuncia
Una una sorta di primazia della destra quindi entrambi ritengono di essere legittimati a esercitare un primato e contestano quello altrui
Ditemi se non è già una situazione intrigante poi le cose si va a vedere si comprano ancora di più
In una prefazione all'edizione del ventennale del libro di Pansa Francesco Merlo fa una relitto una riflessione interessante su come questa egemonia sia sempre fuori
E allora dice pensate i Cinquestelle non avrebbero potuto vincere forse se non ci fosse stato il successo premonitore di un libro che ha venduto milioni di copie come la casta
Ma Stella e Rizzo
Erano non Grillini se non esplicitamente anti Grillini
Allo stesso tempo dice Merlo forse la Meloni e Fratelli d'Italia non avrebbero vinto senza il successo premonitore
Del Sangue dei vinti che ha venduto lo stesso milioni di copie ha rotto moltissimi argini ma non era un libro che veniva da destra quindi riflettiamo su questo
Un paradosso del fatto che l'egemonia e fuori
Mentre invece prima era dentro prima erano gli intellettuali organici prima era il partito che incaricava speriamo lo storico di partito che faceva venti tomi e poi se ne parlava per un ventennio poi c'è un altro tema
La sinistra
Ma sempre saputo curare molto bene sono intellettuali
Mentre invece la destra li ha sempre trattati un po'insomma con con un po'di scudi Show è un po'di severità vi faccio due esempi buffi poi do subito la palla Claudio Velardi ci sarà un ping pong penso molto brillante
Giubilei potrebbe essere il primo intellettuale organico del terzo millennio e e Velardi l'ultimo del secolo novecento non si offende ecco
Allora e immaginate questo c'è un fatto enorme esplosivo per la strada da sinistra come l'invasione dell'Ungheria
C'è il Partito Comunista che con un enorme spaccatura interna approva quell'invasione e pace un manifesto Velardi e se lo ricorderà di centodieci intellettuali che firmano condannando la posizione del PC
Quindi stiamo parlando degli anni Cinquanta stiamo parlando di un periodo in cui c'era lo stalinismo cosa succede a quegli intellettuali
Niente rimangono come si direbbe oggi in Ecclesia addirittura Calvino che uno dei più promotori di quel manifesto
Avrà una carriera fortunatissima sarà consegnato a ragione come gli intellettuali che organici ai piccini scriverà per tanti anni sull'Unità
Addirittura Sergio Garavini un altro dei firmatari quel manifesto diventerà poi il segretario di Rifondazione comunista il segretario la FIOM insomma e gli intellettuali hanno sempre avuto uno Statuto a sinistra per cui gli è consentito essere anche Eretici ortodosse questa è l'unico modo in cui tu puoi vere degli intellettuali faccio un esempio al contrario Pietrangelo Buttafuoco credo che forse solo Menia in quest'aula perché manca la Russa
Può
Ricordare un episodi incredibili Buttafuoco scriveva per il Secolo d'Italia aveva una rubrica molto raffinata si chiamava lettere di drago nera in cui c'erano tutte le butta fughe vie che conoscete l'Isan le cose era una rubrica letti sì ma del
Gloria forse se la ricorda del Secolo d'Italia e proprio letta con i settimana un sentimento oddio chissà cosa scritto Buttafuoco una volta io entra entrando atlantico
E e trovai quel capannello delle grandi occasioni Claudio c'era Tremaglia che urlava
Furibondo e diceva a questo punto bisogna cacciarlo tutti dicevano ma chi va cacciato ma pronto soccorso oltre male e questo episodio che sto per raccontarvi
Produsse la sospensione della rubrica di Buttafuoco che nella sua colonnina di lettere di Raikkonen aveva scritto aveva pubblicato un carteggio fra l'altro uno scopo che ha trovato di legge brani di Fiume
Scusate siamo in una volata molto raffinata però insomma che parlava di amori molto amicali
Fra i legionari di fiume anche con dei dettagli scabrosi addirittura
Omo erotici quindi immaginate che Buttafuoco che oggi forse un fiore all'occhiello è stato in eresia è è stato sospeso dall'organo del partito perché quella cosa per la morale di allora
Per il modo in cui si trattava l'intellettuale non organico era quasi insostenibile quindi vi rimetto questa provocazione Claudio cioè l'egemonia è sempre dell'altro entrambi i popoli si sentono angosciati e si sentono sotto assedio se tu senti
Un militante di poter Partito Democratico teme che ci siano i FEX gli Arbace in ogni Consiglio comunale però anche la destra non se la sta vivendo bene di faccio l'ultimo esempio
All'Aquila mia competenza territoriale orale dirigo il quotidiano abruzzese c'è stata una polemica enorme su una targa per Sergio Ramelli
Che l'amministrazione ha proposto e che la sinistra non ha sentito il bisogno di votare anzi ha fatto un'opposizione di tipo ma cosa venite ammettere un vostro morto qui
Ecco io l'ho trovata una polemica incredibile che anni fa non sarebbe potuto accadere vent'anni fa non sarebbe potuto accadere
E la leggo come figlia di queste insicurezze cioè siccome le identità sono fragili si sente il bisogno di prendere l'acceleratore sulla appartenenze però dico anche perché l'ho detto a quei consiglieri di Fratelli d'Italia voi fate benissimo
En a intitolare una targa Ramelli che è una vittima affatto innocente degli ani piombo fra poco ci sarà un cinquantenario un ragazzo sprangato in una maniera ignobile con un delitto commesso da persone che neanche lo conoscevano però quando Ignazio la Russa ha fatto il discorso di insediamento in Senato ha citato anche Fausto e Iaio
Cioè attenuto contestualmente dentro la sua idea di memoria collettiva entrambi le storie allora vi dico do la palla Claudio su questo io temo che questi organismi insicuri non ci sono più i partiti
Non ci sono più modo vere e proprie giornali di partito non ci sono più le scuole quindi scompaiono le identità egemoni
Ci sono solo le appartenenze che in alcuni casi diventano appartenenze da curva sud
E il
Il meraviglioso come dire Certamen la sfida culturale che ci proponeva il senatore Valentino non si realizza perché non c'è il campo da gioco non c'è un campo comune non ci si scontra sulle stesse cose
Che ne so il libro di Giulini
Su Gramsci che recupera alcuni veri Gramsci avrebbe dovuto essere oggetto di uno straordinario dibattito ma
La sinistra un centrato come se oddio c'è un'invasione di campo devo contenerlo tipo
Isolamento del Covent quindi do la palla Claudio e magari ha idee totalmente diverse della mia però è veramente un paradosso che abbiamo delle vittorie politiche che non sono originate dalla stessa matrice culturale che le propizia
Novecentesco buonasera grazie
Devo dire che forse sono l'invitato sbagliato diciamo a no anche un motivo semplice perché se se io penso che la cultura Ruocco sia dannosa e se non penso che in Italia ci sono neppure delle come dire sfumature di rischio di possibilità di ritorno al fascismo
Che i Linkin che parte mi in che ruolo minimi scrivo dove dove mi metto dove dove sto
E questo è il tema che peraltro tu
Pugni
L'ultima parte diciamo nella tua papà introduzione definiamola
Tratta arrivando subito a un nucleo di verità e che cioè noi siamo nell'epoca delle polarizzazioni politiche
Che però non corrispondono a delle identità profonde o Antille ideologiche a questo è il tema vero e io appunto io non mi ritrovo dentro queste polarizzazioni politiche
Walk fascismo detto come ha ha penso diciamo così
Mi sembra dibattiti assurdo cioè mi sembra assurdo che ci si possa rimbecca are
Su questo tra schieramenti così come non penso che la polarizzazione politica faccia bene al Paese sia al mondo e in questo senso l'appello che faceva prima e Giuseppe Valentino velodromo di di grandissimo valore di grandissima pregnanza
Per me c'è cerco di metterlo in pratica tutti i giorni facendo un giornale che certo non si può etichettare diciamo con un giornale fazioso diciamo o ideologico
Allora questo però è il punto d'arrivo perché voi invece partendo prendendola un attimo più alla lontana ha davvero cerco di di dire poche battute in pochissimi minuti
Per un bel la taglio con l'accetta naturalmente taglio con l'accetta il tema il grande tema
E non mi permetto neppure diciamo di di di di citare i due grandi diciamo che sono poi i due lati della
Il problema dell'egemonia culturale essere sempre posto qualunque classe dirigente arrabbiato ha sporcato diciamo la la scena della politica degli Stati anche prima
Perché non c'è dubbio tu puoi arrivare al potere in in varie forme ma politico tu hai di fronte che il problema di consolidare questo potere e quindi di allargare
Il consenso intorno a questo potere quindi e questo lo fai attraverso
Questa questo lavoro che poi a un certo punto Gramsci ha definito diciamo di creazione dell'egemonia culturale ma che esisteva come dire prima rilanci poi amici ha avuto il merito diciamo di concettualizzare urlo
E di applicarlo e qui vengo all'altro punto che poneva che poneva Luca di applicare questo concetto ad una forza che intendeva diciamo ribaltare la la società insomma che nasceva come una forza rivoluzionaria
E che quindi a maggior ragione aveva dispetto ad altri il problema diciamo di costruire intorno al sei
Un consenso diffuso avendo abbandonato l'idea di conquistare il potere per via rivoluzionaria questa la sosta non l'aveva ancora abbandonata ai tempi di Gramsci però in qualche modo poi Gramsci
Fu utilizzato successiva medaglie da chi voleva la via italiana al socialismo tant'è vero che io giovani comunista negli anni settanta
E
Beh venivo educato
Siamo dalle famose scuole di partito da alcuni aurei libretti il concetto di egemonia ingrandisce mi pare fosse di Leonardo Paggi e e vari altri
Va volumi che cosa che ci dicevano che
Tu il consenso lo devi costruire per via democratica con tutte le le le ambiguità anche un po'permanevano ma quello che è certo è che per mantenere il consenso tu devi realizzare questa famosa egemonia culturale
Ed è un pedale che allora la sinistra in particolare il Partito Comunista Italiano religioso realizzò dal dopoguerra in poi intorno ai capisaldi di allungata
Dell'Aquila c.t.
Le scuole alle università CISL e case editrici il cinema il teatro all'ora
Ok e questo furti indubbiamente realizzata e questo questo questo lavoro questa operazione a cui si dedicavano
Intanto fior di intellettuali organici come si definivano papà insomma cui tutto quanto il partito era era avvocato compresa
Quella quel quei ruoli di privilegio che gli intellettuali avevano pur non frequentando le sezioni di partito o magari essendo obbligati a farlo ogni tanto e pur non avendo pacchetti di voti a disposizione
Però attenzione
Perché questa e era una storia che va verso l'esaurimento già intorno alla fine degli anni settanta quasi quando Twice il la grande la prima grande modernizzazione della Società italiana ha il primo grande affrancamento dai blocchi politico ideologici non ricorda
Ricordate sapete
E che fino al mille novecentosettantadue indicando quaranta quarantotto no quarantasette quarantotto al settantadue
In Italia ha buttato l'astista identica percentuali di persone intorno al novantadue ma con degli sbarchi di decimali tra un'elezione all'altra salutarmi
Cioè teme che aveva ma e che deve ci diceva questo dato
Partita mi sembra bravo da da marziani oggi no
Ed è era un dato che ci diceva di quanto la società italiana fosse ideologicamente affiliata in maniera come dire tette traggono avrebbe dire così
Da allora in poi dai primi anni settanta in poi
Scattare invece una una laicizzazione progressiva della società italiana la stessa egemonia culturale
Così detta del del PC io parlo della del PC come campione un po'della sinistra di allora comincia a fare i conti con una società che non vada che non sa più a sentire le imbeccate
Dini di partito e questo si manifesta innanzitutto nelle arti
Dove questa egemonia figli manifestata in era era molto era era molto forte e in di e anche i miei uomini Chamot deputati alla formazione comprese le università poi la la deriva diciamo progressista di cui mai parlava prima giustamente
Ma l'hanno e con una una roba che viene arriva successivamente in queste forme dopo di che su che cosa voglio qual è il passaggio di fase
Per dirla insomma sempre in maniera un po'eccessiva adesso sia poco
Cioè Girardi diciamo tra amici e quando fanno irruzione sulla scena i nuovi media
Quelli rompono ma ma rompono drasticamente
La cosiddetta egemonia della culturale della sinistra questo lo voglio dire dall'oscura la cosiddetta egemonia culturale della sinistra diventa mantenimento del potere
Dentro i luoghi della cultura ma è un'altra cosa non è più egemonia voi ricordate quando
Veltroni qui stiamo parlando di anni successivi siamo già agli anni Ottanta insieme a Fellini e a tutti quanti i cineasti italiani fece una grandissima battaglia contro la pubblicità all'interno dei film
Fu una battaglia enorme persa non si interrompe un film ma non si spezza un'emozione e convegno al Capranica naturalmente ovviamente una battaglia persa
Perché nel frattempo era arrivata da Fini investono con ancora Mediaset e arrivati in basso diciamo l'immaginario collettivo del Paese e aveva con questa
ATO misfatti l'egemonia culturale
Allora ti interrompo così ceniamo questo di acqua perché immesso nel ceppo nel cammino pazzesco e allora seguiamo las Vegas ci parte che parte a Mennea passa per Velardi cioè Menia ci dice
C'è un'egemonia di una sinistra Walk che però non è più quella
E Velardi ci dice finché c'è stato il PC ha avuto un'egemonia culturale sulla cultura sui media sul cinema
E la nuova l'ultima egemonia esercitata con armi improprie per citare Machiavelli e quella di Berlusconi
Corri a casa in tutta fretta c'è un gesto un biscione che ti aspetta
Ma anche le elezioni del novantaquattro si c'erano i professori c'era appena ma gli eventi pazzeschi quella campagna elettorale furono il pronunciamento di Ambra che di Servio che terrà un diavoletto
Sandra Mondaini e Raimondo Vianello che dissero voteremo Berlusconi quindi l'ultimo
Cinghia di trasmissione semplifichiamo
Gentile e fascismo per la destra l'ultima grande matrice il comunismo il Partito comunista gli intellettuali comunisti e poi il Biscione quindi qual è il il problema è che adesso bisogna rifondare una nuova identità da destra adesso dopo la palla a Giubilei per provare a ribaltare quel discorso che era interessante di Megna per chi è di sinistra l'egemonia adesso dice c'è Trump
Poi c'è ideologo di Trump che parla alla festa di Fratelli d'Italia per chi era presente quella giornata io c'ero
Non c'era veramente nessuna differenza fra quello diceva beh non applauditissimo e quello che diceva Julie cioè c'era una lingua comune
E in questo momento molte persone di sinistra sentono che c'è questa lingua comune che va dai neocon americani che attraversa le destre neo nazionaliste che arriva fino all'Italia con la Meloni che
Pieno titolo
Una delle come dire delle delle grandi leader di questo pensiero la provocazione per Francesco
Perché non c'è ancora
Diciamo così il libro dell'ideologo della nuova destra che cosa manca parte fatto e magari lo sta già scrivendo ma non lo riveliamo perché non è ancora saltato fuori un intellettuale capace di spezzare il pane del tempo e costruire una grande narrazione che si affianchi a quella politica faccio solo un altro esempio il
Il funerale di Enrico Berlinguer
è stato immortalato in un regime non firma di quattro ore e mezza un documentario fatto da novanta registi comunisti si chiamava proprio così e c'erano i più famosi erano i fratelli Bertolucci
Poi c'era Montaldo c'era il meglio di quel cinema c'era Scola
C'era Nanni Loy
E il meno noto forze di allora erano i giovani erano Nanni Moretti Verdone e Francesco Nuti ora la domanda che ti faccio mente preso il potere venerdì ha preso Palazzo d'inverno come direbbe Gramsci avete una sicuramente un primato politico
Ma manca questo primato culturale declinato in Italia con la lingua le passioni
La foggia di questo tempo perché
Intanto buona sera a tutti Luca fammi partire con dei ringraziamenti
Tanto grazie a tutti a tutti i presenti
Vorrei ringraziare per l'introduzione senatore Malan senatore Menia grazie anche al presidente e Valentino grazie a due amici come Claudio Velardi Luca Telese per aver accettato il nostro il nostro invito e penso che siate due dei e migliori interlocutori provenienti dal mondo la sinistra sebbene abbiate ormai delle posizioni quello sull'Udinese con la sua forma e Velardi c'è un po'perso per strada siamo perso per strada
Però grazie davvero di di astenuti qua e vorrei ringraziare in particolare Antonio Giordano eroi quanto la Giordano vicepresidente della Fondazione anche per tutto e l'aiuto in questi primi mesi da quando sono diventato direttore e della Fondazione Alleanza nazionale grazie davvero Antonio grazie anche Davide per l'aiuto
E a tutti i presenti ma per cercare di
Rispondere alla tua domanda però partirei per fare un passo indietro troverai anche ai due personaggi che abbiamo deciso di dedicare questo convegno quindi Gramsci
E e gentile e perché negli ultimi negli ultimi mesi anzi direi negli ultimi due anni in particolare da quando il centrodestra ha vinto le elezioni se insidiato il governo Meloni lo avrete letto l'avrete visto in tante trasmissioni averne parlato anche tu
Emmenthal missione comunque in sui giornali in varie occasioni c'è stato questo dibattito che si è diffuso sul concetto
Dell'egemonia culturale di questa presunta nuove egemonia culturale e su cui la destra
Dovrebbe mettere le mani e iniziare a operare in realtà però il concetto stesso di egemonia culturale
è un concetto che non è stato un mi pare occasioni e approfondito il concetto di Gemonio culturale come sapete nasce su intuizione di Gramsci ed ecco perché appunto questo convegno dedicato ad Antonio Gramsci che nei suoi nei suoi quaderni teorizza il concetto di priorità all'idea
Di egemonia culturale Gramsci però lo possiamo definire un teorico dell'egemonia culturale ovvero non riesce mai evidentemente e perché scompare prima ad applicare concretamente e fattivamente
L'egemonia culturale qui arriviamo un primo paradosso perché il primo reale applicatore del concetto di Gemonio culturale
è proprio Gentile e proprio Gentile durante il fascismo e non solo gentilezza Intino insieme un'altra figura che Bottai
Perché evidentemente gentile Bottai pura venduta all'interno del fascismo delle posizioni
E diverse però iniziano immaginare un'organizzazione
Della cultura botta e lo fa attraverso il ruolo che ricopre alle nel Ministero dell'educazione nazionale ma lo fa anche attraverso una serie di riviste una serie di pubblicazione è una critica fascista l'altra più emblematica la rivista primato
Rivista primato è una rivista in cui scrivono anche una serie di personalità una serie di figure
Che poi nei decenni successive nel dopoguerra del passeranno anche e se vogliamo al mondo al mondo e la sinistra e al Bottai riesce a far sì che attorno al suo e al suo operato
Vi sia anche un mondo che è un mondo frondista di fronda rispetto quelle che sono le posizioni ufficiali del del fascismo tant'è che nasce l'espressione la famosa espressione la così detta covata Bottai quindi una serie di pensatore una serie intellettuali
Che erano legate alla figura di Bottai gentile compie un'altra operazione gentile e riesce a costruire attraverso una serie di e iniziative la più celebre la ricordava prima senatore Menia è senza dubbio la riforma la riforma Gentile la riforma Gentile che curata dalle e dei legami con il fascismo però al la cui struttura rimane anche nel dopoguerra e su cui nonostante le tante riforme successive diciamo che ancora ad oggi si basa parte il sistema dell'istruzione italiana ma lo fa con altre grandi operazioni una su tutti anch'essa sopravvissuta
A me al fascino sopravvissute sentire e la Treccani Cyclopaedia tre cani Gentile all'intuizione di fondare
Una grande enciclopedia e lo fa prendendo spunto dal del dell'enciclopedia Britannica
In in Gran Bretagna
Mette insieme oltre tre mila intellettuali anche una serie di intellettuali pensatori antifascisti comunque non amati direttamente Mussolini riesce a creare per la prima volta una grande enciclopedia italiana c'è poi l'Accademia d'Italia l'accademico italiano alta grande intuizione e di Gentile Lise meglio insieme è un grande archeologo come come Tucci quindi riesce a costituire a creare un un istituto che si occupi della cultura e orientale e al tempo stesso porta avanti una serie di iniziative con delle riviste e con delle case editrici dirige Bemporad e dirige e la casa editrice Sansoni e quindi riesce effettivamente a creare a costituire una organizzazione della cultura
Una politica culturale e l'aspetto interessante riprendendo lo spunto che diceva prima il il presidente e Valentino e il fatto che tra Gramsci e gentile sebbene poi le strade della politica resta della vita li abbiano portati ad avere
Due posizioni e politicamente evidentemente opposte però c'è stato un forte legame il ricordo una figura su cui e magari sarebbe bello nei prossimi mesi
E organizzare un convegno che è un sposi indire se l'amico Luciano Lanna che sta proprio scrivendo un libro su
E sud e su un nel suo gusto Del Noce
E Augusto Del Noce rappresenta una figura in cui nel suicidio alla rivoluzione con le sue principali libri fa proprio un parallelismo tra il sentire da un lato e Gramsci dall'altro lato
Gentile tra l'altro a fine ottocento mila ottocentonovantanove pubblico libro che è la filosofia di Marx che un libro dedicato proprio la figura di Marx che viene addirittura letto e apprezzata da Lenin
E interessante che Gramsci riferendosi a sentire pure rivo ha ovviamente anche da parte dell'attualità dica che nella società italiana la maggiore influenza ce l'ha il Papa poi ce la Benedetto Croce e in terzo luogo ce la e Gentile e la lettura che gentile dati Marcel viene fatta propria da Gramsci per dire come tra questi due personaggi ci sia un grande legame
Arriviamo poi al dopoguerra che che cosa accade nel dopoguerra tu ricordavi giustamente l'episodio del del cinquantasei in cui ci fu una fuoriuscita di una serie di e intellettuali e pensatori tra cui dal Partito comunista tra cui peraltro Renzo De Felice Renzo De Felice
Era iscritto al Partito comunista insegnava alla alla Sapienza il biografo e di di Mussolini ed esce proprio le cinquantasei ma c'è un altro episodio per ricordare che lo scontro tra l'apparato del partito comunista di Togliatti e di Alicata in particolare con Elio Vittorini
Lo scontro Vittorini e quindi con con la rivista e Politecnico e diciamo che nel dopoguerra il primo applicatore del concetto di Simoni e culturale di Gramsci e Togliatti con un altro grande paradosso perché in realtà tratto gli atti
E e Gramsci nonostante Togliatti li pubblicherà poi e presso in Audi in e i quaderni di Gramsci di realtà invita non correva buon sangue tant'è che tutto il periodo di prigionia
Divenne di Gramsci Togliatti non scrisse mai una lettera a a Gramsci e lo stesso fece tranci nonostante formalmente era il segretario Partito comunista pur durante il periodo fascista però togliattiano intuizione riesce a a capire a comprendere la necessità del Partito comunista
Di occupare per l'appunto l'ambito culturale attraverso una grande operazione di egemonia
Qual è la differenza e poi non so cosa ne pensa tra due tesi feluca tra la destra e la sinistra perlomeno nel corso del del dopoguerra
Quando si dice che non esiste una cultura diversa non esistono cultura conservatrice si dice una una grande balla una grande bugia potremmo citare i tanti pensatori l'abbiamo già fatto e i in questi in questi minuti quindi è evidente che esiste una cultura di destra ed è evidente che esiste una cultura conservatrice così come dall'altro lato evidente che esiste una cultura di sinistra con tutte le varie anime le varie sfumature Prezzolini spiega però non c'è una sintesi non c'erano ancora infatti il punto su cui vuole arrivare questo che mentre la sinistra è stata in grado nonostante cinquantasei nonostante e il l'episodio di Vittorini di costruire un una propria politica culturale una propria organizzazione della cultura d'altro canto dopo cinquantasei Riva sessantotto e sessantotto è un momento in cui e appieno si applica questa visione questo concetto l'egemonia culturale con la sinistra è stata evidentemente in grado nel dopoguerra di costruire una propria politica culturale una proprio organizzazione della cultura e l'ha fatta in quale modo l'ha fatto perdonatemi concerti inglese ma più per capire presso il cosiddetto spoil system quindi attraverso una occupazione
I a livello tanto sui territori quanto a livello nazionale del del delle principali e aree di controllo della cultura ma lo ha fatto anche su con chi operava sul campo quindi case editrici riviste associazioni fondazioni di contro alla destra non è mancata una cultura e il propria ma è mancata una organizzazione della cultura è mancata la capacità di riuscire ad aggregare e di creare una politica culturale quindi arrivando e ridando sì la parola
Ad oggi qual è la sfida è un modo di vedere poi chiaro ognuno fa la propria di una propria ricetta deve intercettare oggi a destra e dovrebbe intercettare oggi il mondo che conservatore non è creare una contro l'egemonia o creare sostituire l'egemonia della sinistra con un'altra egemonia perché e questo sarebbe un qualcosa
Il ratto sarebbe un qualcosa di sbagliato e però cercare di costruire una politica culturale più che di destra una bolgia culturale da destra
Quindi essere in grado di fare in modo che vi sia un collegamento tra la parte istituzionale
E e da oggi una fase in cui governa il centrodestra quindi la possibilità di costruire in ambito istituzionale un forte peso all'interno delle varie situazioni
Ma al tempo stesso ammettere a se a fattor comune tutte quelle realtà che operano sul campo quindi quelle creditrici quelle riviste e con l'associazione con le fondazioni che esistono a livello nazionale e si riescono a mettere insieme questi gli aspetti si può davvero sperare di costruire una politica culturale ma non fare la contro l'egemonia sostituire Cimoli a sinistra quella della destra perché questo sarebbe una ricetta totalmente sbagliata
Molto interessante però per questa provocazione avevo voluto spezzare perché mi piaceva molto avviene in parallelo come dire due punti di vista antitetici o comunque di Venezia allora Claudio Velardi
La domanda è questa ma poi ovviamente avrei anche da risponde Giubilei io credo che senza paradossalmente non sono d'accordo su sull'ultimo punto di Francesco cioè senza un'egemonia culturale legge Monia politica
è asfittica
Tant'è vero che abbiamo avuto queste enormi fiammate pensate cos'è stato il momento di egemonia politica dei Cinque Stelle IW dei le listelli ululati di Grillo il tutto scomparso in un attimo quindi è un tu dicevi prima si cresceva dello zero virgola sembravano enormi trionfi vero qui si può crescere anche dal quattro al trenta come dimostra la fa grandi Giorgia si può passare dei consigli comunali dell'Emilia-Romagna come Cinque Stelle a essere il primo partito con Di Maio
Ma se non Piazzi quella bandierina umano dopo sei morto quindi è come se una cosa richiedesse l'altra non so se essere d'accordo su questo sono come due momenti in una pedalata cioè l'egemonia politica ha bisogno di alimentarsi del polmone
Dell'egemonia culturale che poi non ci sono solo un libro un autore ma è la modo alla tendenza le grandi idee e viceversa ti faccio solo questo ti do solo questo spunto in fondo la Meloni si è costruita un suo Pantheon
Se pensate il discorso famoso ricordavamo con qualcuno qui che ha memoria lunga in cui a Viterbo lei conquista dazione giovani è un discorso impregnato di tante cose che poi si è portato appresso anche adesso l'immaginario turche mi hanno il fantasy la post-ideologica i morti degli anni di piombo più che la memoria della Repubblica sociale
E questo è l'ultimo dei paradossi cioè si discute ancora quasi ossessivamente sulla memoria del Ventennio sui busti di Mussolini
E invece come dire le che se uno dovesse dire l'atto fondante dei fratelli dalle molto di più la memoria degli anni di piombo il rapporto con i giovani ribelli con i Campi Hobbit con la cultura eterodosso della modesta però su questo voglio
Sapere dove ti avevo interrotto come lo connette a quella alla provocazione che ti ha dato Francesco che ha detto ma non la vogliamo le non abbiamo bisogno
Di diventare egemone anche noi
Ma devi spegnere il tour romano hanno che coprono un soprabito
E che poi alla fine io sono d'accordo con Francesco approvato ci troviamo sette raccordi e Francesco volete a me
Poi apre per amor di Dio non voglio gettare in cattiva luce Francesco dicendo è scappata
Ho molto spesso no io ero arrivato al punto i cui dico l'egemonia culturale della sinistra e a un certo punto si è conclusa è finita diciamo grosso modo degli anni Ottanta sempre tagliando con l'accetta è rimasto il pur venire
Culturale della sinistra questa è un'altra è un'altra faccenda è un'altra storia quello è rimasto fino diciamo a innerva arsi della cultura progressista Walk diciamo fino ad arrivare alla cultura Walk ma lì non c'è egemonia culturale perché amici carissimi
La sinistra guarire tutto quanto il potere culturale che vuole nelle università meneghina deplorevole le case editrici eccetera ma la sinistra nel mondo perde le elezioni
Quindi si tuffa ai settori l'egemonia culturale per accrescere il tuo consenso ok e ci riesci brava componimenti il tuo consenso cresce ma se tu assi alla tua
Alla crescita del tuo punterei culturale non corrispondono i punti
Perché non corrispondono i voti allora vuol dire che non c'è l'egemonia culturale semplice no
Siccome il fenomeno mondiale e questo qui il fenomeno mondiale e che i democratici censurato i democratici progressisti eccetera
Ritengono di essere il sale della terra ritengono di essere i più bravi i migliori ma poi la maggioranza dei voti state intensi altamente a destra e solo se la destra commette degli errori marchiani
Ho ma oltre diciamo illecito
Caso trattato per capirci a quel punto c'è un riflesso di conservazione e la sinistra vince le elezioni allora il tema è questo qua
Altro che egemonia culturale e di della sinistra a sinistra no ma i Butti mantiene in potere allora che cosa deve fare la destra cui ero d'accordo con con Francesco se la destra pensa
Lungi da me dare consigli a destra per di piazza faccia quello che crede ma se la destra immagina di creare una contro narrazione una e chi una una un'egemonia culturale da sostituire a quella della sinistra
Secondo me non va da nessuna parte
Perché a quel punto i campi della polarizzazione politica che il fenomeno più pericoloso del nostro tempo secondo me restano un libro cattivo
E polarizzazione politica significativo sto da una parte Coligny Pantheon le mie cose i miei simboli miei miti le mie leggende tu stai dall'altra parte con intuibile due leggende eccetera eccetera
Allora il problema invece tutti salvo vederlo chiunque stia al governo se vuole realizzare egemonia
Nell'aprire i suoi confini questa fu l'operazione diciamo in qualche modo geniale che fece a suo tempo il Partito comunista Togliatti eccetera eccetera no deve aprire i suoi confini Michele quello che diceva Valentino le parole di saggistica
E quindi io invece di popolari sa e e di lavorare sulla identità io questo capisco che magari non piacerà a tutti voi questo lo dica a destra come a sinistra io sono uno che delle identità non se ne frega proprio niente scusate se lo dico con questa che io sono stato nella mia vita cento cose e altri cento cose spero di essere in futuro
Perché ogni giorno che mi sveglio né penso una nuova cambia idee sulla sulle cose su quello che accade e mi sento che questo libero lì devo assolutamente lì e per questo oggi uno che come me è stato imbevuto della egemonia culturale della sinistra può pensare domani di votare l'anno ironica o chiunque altro che che ho conquistato questa libertà grazie al superamenti scusa cifre tramavano aviazione
Palermo e no lei non è una cosa che mi avrebbe farò in modo da vent'anni a un volo a vent'anni perché è una cosa troppo complicata c'è una residenza a Stromboli manco Wanda fino a Stromboli a Pola ombre importa proprio niente è l'ultimo dei problemi diceva con questo è chiaro ma allora per realizzati il Nobel oggi della destra che maggioritaria ma non si sente tale perché ritiene di non avere l'egemonia culturale ma
A mio avviso per amor di Dio poiché
E basta spezzato va va va va questo rovello ha superato no non lavorando per costruire l'egemonia culturale ma per allargare i consensi attraverso le politiche
Poi uno dice anche occupando gli spazi del potere culturale certo che essi ma questo è normale
Questo è normale vengano Indurain nelle università da ma che lo si faccia dove si vuole aria la destra e prende un po'di posti in più poi arriva la sinistra il pezzo sostituisce ai vivi quelli posti a quelli de la Destra
Ma è roba normale non la mettiamo sul piano dell'egemonia culturale altrimenti il discorso diventa
E e eccessivo
E non corrisponde alla realtà attuale che è una realtà in cui c'è polarizzazione politica
E non ci sono identità ideologiche ma questo non è che lo dico io
Lo dice la realtà ideologiche non ci sono perché se andiamo a vedere se andiamo a parlare di un qualunque dal papà parlamentare della Repubblica un qualunque decisore tutti quanti sanno che per i problemi che abbiamo di fronte
Le soluzioni su quelle là
Le soluzioni sono queste
E se gli ETF violentissimo tutti quanti in una stanza alla fine si troverebbe l'accordo fu una cosa da fare semplicemente perché la corsa di maggiore ragioni purezza
E di maggiore buonsenso
Cosa che naturalmente però si può fare se tu superi la barriera dell'identità preconcetta e precostituita
Se lo fai trovi una soluzione di norma a metà strada proprio un buon compromesso tra le cose
Le identità cosiddette inevitabilmente appartengono al passato e che dobbiamo barbarie Suma appunto ingrandisce Totti nelle cose e il signore degli anelli e Fellini e quello che volete mamma e papà
E ricorda assai roba che non appartiene al mondo presente
è roba che non appartiene mondo presenta allora seguiva penultima corsa perché io voi arrivo ad una conclusione allora dice ma io come fa io io io io Minulio Shuai li utilizzi ma come faccio a mantenere uniti di i miei
Intorno
Mi serve l'identità intorno all'anello mi servono i simbolismi sarebbe lì già
No perché questo porta alla polarizzazione politica che sterile e non porta da nessuna parte e la polarizzazione politica
Poi provoca l'improvvisa esplosione dei cinque Stelle e poi dopo tre anni baldanza demanda quel Paese l'improvvisa esplosione di questo o quell'altro che affondano no sulle identità ideologiche ma sulle pulsioni che sono il vero problema della società contemporanea e che la società contemporanea non noi che stiamo in questa a questa in questa bella aula autorità contemporanea come è noto non si dividerà tra il protesta e sinistra ma si divide tra sotto e supera già cioè noi per quelli che stanno sotto siamo quelli che stanno sopra e quindi tendenzialmente siamo da combattere siamo da combattere che siamo sopra foto invece c'è un popolo che
Divieti ideologo dell'ideologia
Della sofferenza della dell'emarginazione e così via anche se molto più libero il ricco che nel passato perché sulle grandi sui grandi numeri di questo parliamo
Mentre noi sopra stiamo a combatterci a fare la polarizzazione politica roba qua non porta da nessuna parte
Infatti occultata quasi un comizio ma no no investirle
Tutto molto interessante e per dare la palla a Francesco con nuove provocazioni o per esempio non sono del tutto accordo con Claudio perché per esempio penso che questa egemonia famosa la sinistra ha prodotto il mito forte non la Costituzione repubblicana e questo mito è così forte che adesso è un problema politico almeno alcuni casi
Per la destra e poi faccio un altro esempio che quando Renzi ha provato a infrangere questo mito ed era un eversore politico che aveva un consenso politico è andato a combattere una battaglia culturale giusta o sbagliata cambiamo la Costituzione la pensa
Quindi voi avete un grande leader a destra che fa una sintesi politica ma non necessariamente questa sintesi può sostituire quella culturale tra l'altro fra pochi istanti arriva Ignazio la Russa quindi sarà perfetto con deus ex machina che entra in questo dibattito però quando volevo provocati quest'estate farti soffrire dicevo ma se il raccordo con le battute di Trump sul fatto che gli haitiani mangiano i cani
Se d'accordo sulle battute di Trump secondo cui tutta la sinistra abortiste vuole uccidere bambini
E duttile devo riuscivi straordinari Intermarc Kamen arti perché anche voi avete un punto la sintesi culturale aiuta la polizia a respirare meglio evitare gli eccessi
Quindi il tema è sempre quello come riuscire a farla senza entrare in conflitto con le leadership
Ma ricollegandomi anche quello che dicevi prima secondo me il punto non è la necessità il punto il concetto di DC Munia è la parola egemonia cioè un un conto all'egemonia culturale un altro conta una politica culturale allora è chiaro ed evidente che la destra devi assolutamente fare impatto lo sta facendo
Una politica culturale
Però il concetto di egemonia ha un'accezione almeno a destra negativo
Perché l'egemonia significa contraddire uno dei Carmini gli aspetti fondamentali della cultura che al concetto di libertà
A se mi si chiede qual è oggi la principale battaglia che dovrebbe portare avanti la destra sul tema della cultura e la difesa della libertà della libertà di parola della libertà di espressione per esempio che è sempre di più
Messa in discussione e Urbino una politica culturale della destra significherebbe oggi riuscire pre esempio a fare in modo che le principali manifestazioni culturali della nazione vi sia un maggiore pluralismo perché Luca è
Indiscutibile il fatto che se noi andiamo cito la manifestazione scuti Salone del Libro di Torino a cui io partecipo come editore da ormai boh dodici tredici anni
è evidente che se tu guardi il programma del Salone del Libro di Torino così come di di tanti altri grandi manifestazioni che ricevono contributi pubblici deve questo un aspetto fondamentale perché se uno fa una manifestazione privata che non riceve contributi pubblici liberissimo di fare quello che vuole
Però al punto che in gran parte delle delle manifestazioni delle kermesse degli eventi le lettere il libro non solo che vengono finanziate anche da dallo Stato alle Regioni non so che anche da altre parti saluto intanto il presidente La Russa
Flauto
A cui darei
Ditemi voi se darei subito la parola al presidente o
Difesa
Allora brevemente concludo e quella Chamot
La parola al presidente però il punto di fondo è cercare di riequilibrare questo squilibrio che sia venuto a crearsi nel settore della cultura negli ultimi trenta quarant'anni in particolare da sessantotto in avanti
Che ha fatto sì che la stragrande maggioranza dei lettori che come ricordava giustamente Claudio e volta per per il centrodestra alloggi la maggioranza nel Paese politicamente è di centrodestra
Però se uno va a vedere quelli che sono i programmi le iniziative i posti di potere nei vari settori della cultura c'è uno sbilanciamento per il novanta novantacinque per cento dall'altro lato quindi io non dico che bisogna invertire le proporzioni e quindi fare novanta ma da cinque per cento della destra cinque per cento era la sinistra
Dico semplicemente che bisogna cercare di riequilibrare portando avanti questo concerto di libertà su quello che diceva Claudio sulla necessità di aprire sono in parte d'accordo ovvero e il fatto che proprio nell'ottica di fare un ragionamento sulle su confrontarsi bisogna cercare il più possibile di confrontarsi anche con chi ha visioni viene da e da altri mondi forti proprio della propria identità
E su questo invece una visione un po'diversa da te nel senso che nell'identità è un concetto che a mio modo di vedere continua ad a vere una centralità
E al giorno d'oggi diverso è il tema dell'ideologia sua ideologia identità sono due concetti
E che sotto alcuni punti di vista hanno di punti in comune ma in realtà sono talvolta anche diversi tra loro quindi lì l'identità la destra deve continuare ad averla mantenerla un'identità conservatrice però bisogna su
Sperare un tema che riguarda proprio il dibatto sull'egemonia culturale che talvolta la destra in modo ingiustificato secondo me avuto che il cosiddetto complesso di inferiorità
Cerco di detto complesso d'inferiorità secondo cui deve essere sempre quello di sinistra che accredita al mondo la destra deve essere sempre quello di sinistra che dalle patenti di legittimità al mondo conservatore quando il mondo conservatore proprio perché esiste ed è esistita
Nel corso del Novecento in particolare un'importante tradizione di pensiero
Conservatrice non ha assolutamente niente da invidiare al mondo la sinistra mi vuol dire che un editore come Leo Longanesi era inferiore a già afferite meglio mi come dire che un pensatore come Prezzolini
Era inferiore Vittorini assolutamente no quindi le le basi di di di una certa identità vanno tenute vanno difese vanno portate avanti senza però avere la paura di confrontarsi ed aprirne altri mondi che quello che che diceva anche Pinuccio Tatarella per intenderci
Da un punto di vista e politico però la grande sfida e davvero concludo su cui il mondo della destra più in generale anche una sinistra di buon senso proprio nell'ottica di superare cui questa De divisione oggi deve portare avanti è la battaglia per la libertà
La libertà di parola libertà di espressione e la libertà di poter fare in modo che almeno nel settore nel mondo la cultura ci sia un confronto cosa che purtroppo in tante occasioni negli ultimi anni abbiamo visto non avvenire
I fatti ti faccio sono domanda supplementare vediamo la parola Presidente si cibava al volo anche di queste suggestioni ma scusami ti faccio la provocazione al contrario tu hai notizia di un motore di destra
Che non abbia avuto la possibilità di pubblicare un libro io no
Anzi ti dirò al contrario in ci sono molti editori in questo momento
Di sinistra ma editori che vogliono vendere dico ma trovo a me trova mignolo che affaccia un libro di destra ma ti dico i nomi di qualunque Festival a occhi chiusi quelle in cui siamo stati ci incrociamo
Veneziani gettonatissimo riempie tutte le piazze Buttafuoco ha fatto addirittura un un libero e il primo romanzo con cui esplose che ha venduto duecento mila copie per Mondadori da dal nulla
Julie ne abbiamo già parlato quindi dove sono questi muri invisibili Cell Anna fa o come immaginiamo un bellissimo libro sarà un bestseller perché c'è una fame di orgoglio direttori di destra
Ora proprio loro compulsato che Panza a pubblicato quattordici volumi sul ciclo dei vinti
Quattordici e hanno tutti venduti tantissimo quindi non ci sono preclusioni non ci sono più ostacoli sui banchi arriva qualunque cosa persino il libro attribuito a Del Debbio con un po'di appunti di Berlusconi una buona introduzione del Debbio
Era secondo nella classifica la saggistica dove lei di questo muro invisibile allora
Ci sto con sono d'accordo con Claudio e forse c'è un po'di il complesso di Calimero
Tu a a con quando pubblicherà in un libro un editore mainstream se lo contende era e se incontra a favore del pubblico mi andrà con la palla non c'è più nessuna barriera io ti posso rivelare un aneddoto solo su cuori neri
Che la distribuzione era Mondadori io volevo che in copertina ci fossero i Balder ma non per altri motivi e non ragazzi queste vittime di destra e vediamo mostra diverse in Balder
Rappresentavano anche chi non era nel Movimento sociale dentro o fuori ci fu una polemica dei distributori che diciamo un libro così non lo possiamo distribuire oggi sarebbe impensabile
Una polemica di questo tipo perché non esistono più barriere quindi l'egemonia il campo i titoli la classifica e leone deficienze le prende chi combatte in campo aperto
Ma in atti di qua arriva Ignazio e bombe finisce tutto
No ti ti ti rispondo però Titus italiche il caso di Pazzali lo citava anche Claudio che è un caso emblematico perché in per la per la prima volta il concetto di guerra civile è stato un concetto sdoganato anche al grande pubblico però in realtà enorme lei ha però no in realtà ed ecco qui l'egemonia culturale i concetti chiave Espresso Pansa media già scritti Pisano
Però il punto qual è è che Pisano venendo da una tradizioni culturali che è una tradizione culturale evidenti di destra non è aveva avuto quello spazio da un punto di vista anche né mediatico e la possibilità non era era sessanta anni prima quarant'anni prima anche il tetro questo in parte c'è stata evidentemente un evoluzione però il punto due citato tre quattro amici sono indubbiamente fortunatamente una serie di di di nomi importanti che afferisco ammontano a destra che riescono entra in un circuito che un circuito distributivo un circuito
E anche di pubblicazioni con le grandi case editrice
E il pubblico risponde bene su queste son d'accordo perché quando e cito nuove sono del libro di Torino a fronte di sei settecento eventi di cui buona parte senso unico si fanno quei dieci quindici e venti
E che hanno un'impostazione conservatrice liberalità sicuro le sale sono sempre strapiene
Perché evidentemente c'è una sete di di sentire un'altra un'altra visione però oggi un autore al netto di cui quattro cinque nomi che che tumefatto
Un autore medio non tanto conosciuto di destra a molta più difficoltà riuscire a pubblicare con una grande casa editrice
E ha molta più difficoltà riuscire ad ottenere una recensione sui grandi quotidiani e molte più difficoltà a fare un passaggio televisivo magari in prima serata e uscire
A promuovere il proprio libro rispetto invece a degli autori di sinistra cioè a fronte di sei sette autori di destra più noti più conosciuti
Quanti ne possiamo citare di giornalisti scrittori di sinistra che invece riescono arriva la grande pubblico decine ma non perché a destra mancano figure di spessore perché ti assicuro che esistono tantissimi Autori tantissimi
E scrittori che che hanno un forte valore però il problema che hanno molta più difficoltà ad arrivare un pubblico a un pubblico più ampio e questo emerge anche poi quando bisogna organizzare dei dei festa delle kermesse eccetera
Mancano talvolta in questi grandi eventi degli autori che che provengono dal mondo a destra ad eccezione di quei tre quattro nomi che mi hai fatto ed è un problema che oggettivamente oggettivamente esiste manca
Dopodiché è chiaro che stanche però al mondo e a destra e qua faccio un po'se vogliamo anche autocritica riuscirà a fare più sistema
Questa evidente cioè il fatto di riuscire a superare quelle individualismo che talvolta all'interno del mondo la destra indubbiamente esiste cioè fare in modo che quegli autori quelle realtà che operano in in in ambito in campo culturale
Più che talvolta fase fredda tra di loro riesca a portare avanti un progetto che sia un progetto e unitario che è un po'al la grande sfida che che che penso proveniva con la Fondazione Alleanza Nazionale di farebbero cercare di organizzare eventi ed iniziative proprio per per cercare di unire dei mondi e la fondazione Alleanza Nazionale nasce proprio tra diverse visioni e della destra e quindi c'è una prateria senza dubbio
Però rimane nei confronti del mondo osservatorio fronte il mondo a destra in determinati ambienti un pregiudizio la preclusione ideologica che fa sì che non tutti possano arrivare diciamo a un circuito più ministri
Bene negli argomenti e sono tanti è con grande piacere che do la parola al presidente del Senato Ignazio la Russa per chiudere questo convegno sono emersi molti temi anche molte idee brillanti controverse sono curioso di questa reazione conclusiva
Three buonasera mi spiace essere arrivato in ritardo e quindi non voglio considerare questo mio breve intervento una conclusione ma un saluto perché non si può concludere qualcosa
Alla quale non si è partecipato ma il tema è interessante le persone che l'hanno animato ad altissimo livello e ringrazio tutti i relatori come ringrazio
Tanti di voi che va be'lo stratega perché per i dibattiti su questo tema
Spesso vedo serie più vuote che piene evidentemente il tema è interessante anche i due personaggi citati nel titolo Gramsci e Gentile sono in qualche modo ciascuno nel proprio campo uno sotto più parlava di egemonia certamente culturale ma badando più all'aspetto socioeconomico l'altro invece è il fondatore della dell'enciclopedia italiana quindi era più ed ebbe contrasti molto forti all'interno del regime fascista la sua idea
Di di egemonia culturale chiamiamola così perché chiamo a partecipare a quella operazione persone assai lontane
Dal pensiero dominante di chi comandava il secco come comandava in quel periodo in Italia allora sono due esempi importanti di egemonia culturale illuminata perché
Conosco un po'meno Gramsci conosco un po'più gentile ma mi sembra che da loro si possa trarre insegnamento innanzitutto l'insegnamento quello che l'egemonia culturale non può essere tale da impedire la pluralità delle voci
Può esserci una prevalenza di uno degli enti amento ma non può mai esserci l'assenza della pluralità e qualcuno richiama c'è sempre stata desta ci son tante lei cita ecco e questo mi ricorda un po'il problema delle donne e degli uomini ricerche centra ci son sempre state delle donne da Nilde Iotti in poi con ruoli apicali ma perché agli uomini andava bene
Se una donna era riconosciuta tale dagli uomini come importante com'è brava come adatta a quel ruolo quella donna poteva avere ruoli apicali grazie agli uomini non la investivano di quel ruolo
Fino a Giorgia Meloni o quasi
Era difficile
Assumere ruoli applicati ecco dice che c'entra conclude il nostro ragionamento
Gli intellettuali di destra è vero ci son sempre stati ma dovevano essere pure essendo di dance sicuramente opposte graditi alla sinistra
Se è un intellettuale di destra non era in qualche modo gradito alla sinistra e quand'è che era gradito quando riconosceva
Che si loro erano delle eccezioni rispetto a un'area culturale più ampia più brava anche della media Arbore erano altrettanto bravi Mar riconoscendo
Che la sinistra aveva il diritto di proclamarsi
Proprietaria in qualche modo di larga parte del mondo culturale ecco la novità dovrebbe essere che non c'è bisogno di questo non ci deve essere bisogno
E se mai la destra riuscisse e non credo che sia nei suoi lei nei suoi propositi ad avere la possibilità di decidere chi come il mio consiglio sarebbe di non decidere
La pluralità dovrebbe essere tale da riconoscere qualunque
Capacità non voglio dire solo il merito questo è abbastanza Barale annue ma qualunque espressione al dirittura qualcuna anche con meriti minori di altre che non vuol dire che non dava vere uno spazio una possibilità qualcuno
Ha detto
Che la nuova egemonia della sinistra che ora c'è e non c'è e c'è meno
Hai detto bene ma riferito Menia forse Chairman egemonia non credo che l'abbia detto malati ma è rimasta la struttura
E son rimasti
Sicuramente coloro che sono a guardia della struttura a guardia non voglio dire l'armata perché porta male insomma guardia della struttura e alcuni storici però fanno risalire
La la scesa in cattedra dei reduci del sessantotto alla egemonia di sinistra che c'è stata negli anni settanta negli anni Ottanta negli anni novanta fino agli anni Novanta
Fino al berlusconismo non è stata messa in discussione è così
E dopo è cominciata male casematte sono casematte era un termine che usava Gramsci giusto
Le casematte sono sempre rimaste ben protette ben occupate io credo che non ci sia niente di male
A volere abbattere le casematte a lasciare pianure
A lasciare in luoghi aperti
Alle incursioni di tutti
Senza che nessuno possa avere la pretesa di chiudere la bocca agli altri o di limitare alcune espressioni
E alcuni filoni culturali io credo che anche questo incontro di oggi grazie presidente la fondazione che presiede ha fatto il suo dovere aprendo il dibattito in questa maniera
Tra l'altro amor mettendo a moderare già scritto Cuori neri e lui sa quando io lo abbia apprezzati mi deve ancora mille euro per la voglio raccontare almeno a a
L'uso a fini spera che io ma non sia dimenticata
Mi deve mille euro abbiamo scommesso in televisione mille euro
Che un film non dico più quale perché se no apriamo una polemica
Non avrebbe superato il record perché quell'attore e quel regista avevano avuto nel film precedente scommettendo ho vinto io quei non l'ho più visto io aspetto sempre mille euro al mese ed Eric e va be diciamo che ho con oggi teli a buono definitivamente per la tua capacità
Parli al locale scappare
Verrà inviato al ministero stavo dicendo concludo quindi scusate Delta divagazione spero non anti basta
E Gianni stavo dicendo che grazie presidente perché questo è il compito di una fondazione chiama certo come come obiettivo quello di mantenere viva una linea politica una linea culturale
Da questo tema
Fa immaginare che non sia una novità
Per quel filone culturale per quella linea politica per quella fondazione che vuole ricordarla
Non sia una novità sperare che tutti possono avere il diritto di esprimere liberamente le proprie posizioni le proprie idee la propria linea culturale grazie
Grazie presidente viene voglia di ricominciare il dibattito però l'abbiamo fatto anche se in modo differito grazie davvero al senatore Valentino per la vostra ospitalità e spero che questo dibattito sia solo l'inizio grazie buonasera a tutti mo'
Grazie a Luca Telese
Perché Moritz troppo presto questa è la tabella di scrutini euro che corrisponde alla convalida della nomina di Giovanni Verga e questa invece è una ma pad dell'aula del Senato con l'assegnazione dei seggi l'archivio storico dall'acqua vi è anche la fitta corrispondenza dei senatori con l'istituzione questa è una lettera di Garibaldi al Senato per segnare la tecnologia della stenotipia Dini che è la succo oggi evoluta con sistemi più tecnologici li possiamo leggere la firma autografa di Cavour incalza al provvedimento di legge con cui Vittorio Emanuele secondo
I suoi discendenti assumono il titolo di re Italia e qui è un caso unico nella storia del Senato della Repubblica fascicolo personale di Arturo Toscanini in cui è contenuta la sua nomina a senatore a vita da parte del presidente di Luigi Einaudi
Ma anche la comunicazione da parte di Giulio Andreotti in cui si rivela il rifiuto da parte del maestro di questa nomina dopo l'attuale come canta il Quartetto Cetra Toscanini in America se ne tornò
L'archivio storico custodisce anche dei documenti relativi alla funerale di Manzoni come anche la mappa del Duomo con tutta l'assegnazione dei posti di chi partecipo a questa cerimonia e anche polveri di Dante che vennero raccolte in occasione dell'apertura della sua tomba nell'Ottocento e donate al Senato dal senatore D'Ancona
Questa sala allestita come una figlia tende a presenta ancora alle pitture murali che risalgono agli anni Trenta
Ma questa sala cambia completamente identità e il nome il ventisette dicembre del mille novecentoquarantasette quando qui
Su questo tavolo vengono apposte le firme
In calce alla Costituzione repubblicana la firma no il capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi il presidente dell'Assemblea che sì Twente Umberto Terracini con il visto del Guardasigilli Giuseppe Grassi un gesto che viene preceduto da una conversazione avvenuta nella sala qui accanto la sala del cammino
Dove i firmatari parlano
Quello che compiranno e Enrico De Nicola dichiara lo alletta attentamente e possiamo firmarla
Con sicura coscienza questa sala per questo motivo è detta anche lo scrigno è il luogo in cui è custodita la memoria del compimento della nascita dello Stato repubblicano
Della nostra nazione il punto di partenza è una storia
Che appartiene a tutti noi
All'interno di Palazzo Madama sede del Senato per la Repubblica Cesare Maccari a partire dal mille ottocentottanta affresca una sala in cui racconta alcuni episodi fondamentali avvenuti all'interno del l'antico senato romano
Quando racconta la requisitoria di Cicerone contro Catilina si permette una licenza storica perché organizza gli scranni degli antichi senatori romani secondo a disposizione semicircolare
Che in realtà non rispettava l'originaria forma della Curia romana che era invece quadrangolare più simile a quella che rispetterà il primo Senato del Regno italiano
All'interno di Palazzo Madama a Torino
è da lì che può partire un viaggio che racconta come si è trasformata Laura del Senato italiano da Torino attraverso Firenze per poi tornare qui a Palazzo Madama di Roma
La
Da delle
Possiamo considerare Palazzo Madama il simbolo dell'intera storia Vittorino da Porta Romana viene trasformato in fortezza in epoca medievale finché nel Seicento le Madama Reale dirigenti del Ducato
Ne faranno la loro dimora per rimanere al riparo dagli intrighi di palazzo in questo momento viene costruita la nuova Ara con una nuova architettura
All'insegna del barocco che verrà poi utilizzata nell'ottocento quando all'interno di Palazzo Madama
Si insedierà il Senato Subalpino