"Le fonti archivistiche della Camera dei Deputati per la storia delle istituzioni" org. dall'Archivio Storico della Camera dei Deputati

Ringrazio per la per la ITC fazione ringrazio innanzitutto gli onorevoli deputati le autorità tutti quanti i colleghi in particolare
Una sfida che questo archivio si propone per presentarsi al mondo della cultura già da tempo opuscoli partendo diciamo dall'apertura al pubblico io spero che questo invito sia accolto per una un lavoro in comune è un servizio soprattutto al mondo della cultura che al mondo dei cittadini
Sono detto addolorato per la vostra presenza mi rivolgo il mio saluto più cordiale questo convegno si svolge nella nuova sede dell'archivio storico si inserisce in un vasto progetto che la presidenza della Camera avviato fin dagli anni ottanta abbiamo realizzato una delle tante opera di restauro monumentale ed artistico ed abbiamo allestito all'aperto al pubblico due prestigiose sedi scientifiche cambio teca qui accanto l'archivio storico
Alle quali possono accedere non solo gli studiosi ma anche un più vasto pubblico di utenti
L'archivio storico della Camera racchiude frammenti preziosi della storia delle istituzioni e si distingue per la specificità della documentazione
Queste fonti costituiscono testimonianza unica dell'attività legislativa e del ruolo svolto dalle forze politiche e dei singoli parlamentari
Uno studio attento di queste carte dimostra un volto del lavoro parlamentare assai diverso da quello che spesso l'opinione pubblica recepisce dei mezzi di informazione
Il lavoro parlamentare più spesso confronto di idee che scontro di posizioni e più spesso collaborazione che in guerra
C'è una misura di stima reciproca tre parlamentari appartenenti a gruppi diversi che è di gran lunga superiore alla misura della inimicizia che traspare dalle vicende parlamentari più eclatanti
Solo chi lavora quotidianamente nelle Commissioni più che nell'aula forse al quadro esatto del contenuto e della forma del lavoro del Parlamento che studierà i documenti d'archivio potrà trarre la stessa impressione
Il colloquio odierno e dedicato al ruolo delle fonti archivistiche della Camera nella storia delle istituzioni
Ma alcune relazioni si occupano anche del rapporto tra queste fonti il diritto costituzionale diritto parlamentare
Non poteva essere diversamente per il permanente intreccio tra questi tre settori tra scienza giuridica
No Matter e presenta due motivi di interesse primo il riconoscimento del ruolo della storia dell'istituzioni per una migliore comprensione delle vicende civili e politica del Paese
Secondo l'indicazione della funzione che possono rivestire nell'ambito della storia delle istituzioni le fonti archivistiche che più direttamente testimoniano le vicende del Parlamento
Nel nostro caso l'attenzione si concentra evidentemente sulle fonti archivistiche della Camera dei deputati fonti poco interesse risulta chiaro per la centralità istituzionale che la camera avuto nella storia politica d'Italia centralità venuta meno solo negli anni della dittatura fascista
La verifica di rilievo storico di istituzionale di documenti però delle relazioni intendo richiamare su un aspetto più come Rita detenzione
Queste carte non si limitano documentare le vicende interne ad istituzioni ma spesso documentano l'attenzione e la partecipazione dei cittadini di gruppi associazioni e le vicende del parlamento del Paese
Basta pensare a questo riguardo alla sede delle petizioni agli indizi alle proposte alla documentazione da turbare natura proveniente da singole associazioni che sono conservati nella serie dedicate disegni nelle proposte di legge
Le carte dell'archivio storico della Camera forniscono da questo punto di vista la testimonianza diretta e poco conosciuta delle interrelazioni tra istituzioni e politica e società civile nelle diverse fasi nella storia del nostro Paese
L'impegno custodire la documentazione dell'attività parlamentare risale ai primi decenni di vita del Parlamento subalpino
Nel corso della seconda metà dall'Ottocento all'inizio del Novecento riflessione riguardo riordinamento dei fondi la custodia dei documenti segreti le modalità di accesso e di consultazione i l'ordinamento dei fondi sistemazione logistica
Nel maggio novecentotrenta Presidente della Camera Biancheri allora presidente della Camera dispose una formale procedura a garanzia dell'integrità degli archivi durante il passaggio di consegne condirettore all'altro addirittura in questa fase della procedura il Presidente della Camera che teneva con sé le chiavi d'archivio
Tuttavia sono in epoca recente la disciplina archivistica interno della Camera ha trovato una definizione organica
Il primo regolamento dell'archivio storico allora costituito con l'Ufficio speciale della segreteria generale della Camera fu approvato dall'Ufficio di presidenza nell'aprile sessantasei
Dopo la legge centoquarantasette del settantuno da camera mutata la natura del proprio archivio storico che diventava Istituto culturale con autonomia organizzativa
Ponendo così le premesse per quella distinzione tra interessi dell'amministrazione attiva interessi dell'Amministrazione archivistica che generalmente considerato una garanzia per la corretta gestione dei fondi
Naturalmente l'archivio non è lasciato a se stesso costituisce come già ricordato non più un servizio della Camera modo Istituto culturale rientra nell'attività di vigilanza e di indirizzo espressi dall'apposito comitato della presidenza per la documentazione affinché la sua politica culturale sia coerente con gli indirizzi generali con i compiti propri della Camera dei deputati nel corso dell'ultimo decennio l'archivio storico ha raggiunto risultati di grande rilievo
è stata avviata la redazione diventare nei mitici che sotto la guida dei soprintendenti che si sono succeduti nel tempo e giunta sino a comprendere la maggior parte delle serie archivistiche il periodo regio i fondi della consulta e quelli della Costituente
A loro pubblicazioni dedicate in via principale la collana del Corriere d'archivio lo studioso potrà trovare sulla guida all'Archivio storico della Camera una sommaria illustrazioni di tutte le sere archivistiche con le principali caratteristiche formali e di contenuto di consistenza
E proseguita la ricerca storica ormai tradizione nel nostro archivio testimonianze dal consolidata apertura alla comunità degli studiosi di cui la collana delle fonti e tangibile dimostrazione
Sono state recuperate alcune serie documentari e particolarmente ricche Lurate con la consulenza del Centro Restauro gli archivi di Stato e con la collaborazione dell'Istituto centrale per la patologia del libro
Grazie al lavoro svolto dall'attuale sovrintendente dottoressa cartocci sono stati pubblicati gli indici di volumi e la commissione d'inchiesta sull'alloggio eversiva P due
Oggi sarà possibile leggere e comprendere meglio alcune pagine oscure fondamentali della recente storia repubblicana che altrimenti sarebbero rimaste sepolte tra le molte migliaia di tangenti volumi che contengono gli atti della commissione che fu presieduta da Tina Anselmi
Si sta operando perché versamento dei documenti dell'amministrazione della Camera archivio storico sì effettuato in modo automatico come prassi ordinaria superando così da tradizionale riottosità di ogni burocrazia a spogliarsi delle proprie carte
Si sta procedendo la informatizzazione del fondo da conosciute della Costituente primo progetto pilota per la futura informatizzazione della preside archivistiche
Questo progetto verrà presentato al pubblico entro l'anno e si propone di coniugare corretto uso dello strumento informatico con il rispetto dei più rigorosi criteri e descrizione archivistica
Infine l'identità nazionale di un Paese sta nella capacità di ciascuna generazione di porsi in rapporto con quelle precedenti cogliendo nella memoria nazionale il senso della storia e del divenire del proprio Paese
Gli archivi sono giacimenti dalla memoria nazionale
Alla quale abbiamo il dovere di attingere perché superato il bipolarismo e con esso la strage la stagione degli ordini delle contrapposizioni pregiudiziali
Si possa finalmente costruire l'Italia nazione con valori civili condivisi da tutti indipendentemente dalle collocazioni politiche
Anche sotto questo profilo il nostro lavoro su una funzione servente nei confronti dell'opera degli studiosi alla cui intelligenza e competenza i documenti sono consegnate primo premio saluto il mio augurio di buon lavoro
A me spetta il compito e il piacere di portare il saluto dell'amministrazione della Camera agli studiosi partecipante di di questo convegno tra i principi che ispirano ispirato il lavoro di questa amministrazione vi è sempre stata
La convenzione che l'attenzione verso il mondo della cultura e lo scambio di informazioni ed esperienze con chi vi opera siano esigenze fondamentali per i migliori funzionamento delle dell'istituzione camerale
Fattori di crescita per il supporto che adesso porta l'amministrazione della
L'istituto la istituzione della Camera in soprattutto in questa legislatura ma anche nelle legislature precedenti con un impulso particolarmente intenso in quest'ultimo anno
A a sua volta intrapreso iniziative di grande apertura al mondo della cultura ne abbiamo avuto un esempio ancora ieri sera con un concerto tenuto nel Transatlantico di Montecitorio
E anche i cittadini con apertura periodiche una se di un giorno al mese al del Palazzo
Alla alla cittadinanza con una risposta veramente
Eccezionale in termini di di rapporto tra cittadini e istituzioni
L'archivio storico al quale come ha ricordato il presidente viola Violante attribuite per regolamento la qualifica di istituto culturale
E tra le strutture di questa Camera
Una
Una delle di quelle per le quali questa esigenza di apertura di confronto culturale e necessariamente più viva e fisiologico
L'incontro odierno ma anche la frequentazione abituale di questi locali da parte di molti dei presenti che dell'archivio non sono solo utenti ma anche preziose interlocutori nel lavoro quotidiano di tutela e valorizzazione delle carte conservate nel sono chiara testimonianza
Negli ultimi anni dopo le per l'apertura ufficiale al pubblico l'archivio storico della Camera ha lavorato con rinnovato impegno per la migliore attuazione dei fondamentali e delicati compiti affidati dalla legge istitutiva del settantuno dal regolamento di servizio del personale dal suo stesso regolamento
E io desidero dare atto che ringraziare a nome dell'amministrazione non solo l'attuale sovrintendente dottoressa cartocci ma anche i predecessori Giuliana Limiti Anton palo tant'è che vedo che per il presente
Primo tra i doveri
Indicati evidentemente quello dell'acquisizione conservazione inventariazione valorizzazione storica dei documenti prodotti dalla Camera dei deputati
L'incremento continuo dei fondi accompagnato dall'esigenza di adempiere nel modo più corretto ed efficace al compito di acquisire inventariare tutelare i documenti versate avevano fatto emergere nel corso degli ultimi anni l'esigenza di una revisione in ragione di una maggiore articolazione del regolamento dell'archivio storico
Revisione che doveva anche tenere conto dei delicati problemi posti dalla gestione dei fondi segreti nonché dalle nuove possibilità in responsabilità associati al trasferimento nella nuova sede per l'apertura al pubblico
Il nuovo Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza della Camera nel settembre del mille novecentonovantaquattro l'inizio di questa legislatura
Fornisce una risposta proprio a queste esigenze lo fa con le sue procedure dettagliate
Con i nuovi compiti affidati alla Commissione archivistica incaricata tra l'altro diciamo intendere diversamente ma anche con talune innovazione di grande spessore politico parlamentare come quella costituita dalla possibilità per i gruppi parlamentari donare depositare i propri fondi presso l'Archivio storico
Allearsi con l'archivio storico per concessa la facoltà di acquisire archivi o documenti di parlamentari ed ex parlamentare nonché altri fondi privati la presidenza della Camera ricevimento recentemente intrapreso iniziative dirette a favorire tale tipo diversamente
Negli ultimi anni racconta ha compiuto notevoli progressi anche il processo di informatizzazione dell'archivio storico
Dopo un'attenta fase di studio sempre preso una strada che punta ad associare il rigore archivistico con un alto livello di innovazione tecnologica il programma di vent'inventariazione prescelto permette tra l'altro la riproduzione di documenti nelle loro immagine elettronica ed è stato personalizzato nel rispetto degli standard nazionali ed internazionali in materia tenendo conto delle esigenze specifiche di un archivio storico attualmente l'archivio sta sperimentando la sua utilizzazione su alcuni fondi selezionati e la versione definitiva del programma terrà conto dei risultati di questa fase di verifica operati le grandi potenzialità degli strumenti informatici utilizzati permettono l'accesso ai dati dalle stesse di produzione di documenti che attraverso reti sul territorio e consentono di pensare a modalità radicalmente innovative
Di fruizione delle risorse d'archivio da parte degli utenti
Vorrei sottolineare come l'amministrazione per dedicato particolare attenzione la formazione e l'aggiornamento del personale che opera opera nell'ambito dell'archivio storico
Proprio negli ultimi giorni è terminata la seconda fase di un corso di aggiornamento professionale che ha visto la partecipazione del proprio corpo docente del CONI tra i più illustri specialisti italiani nelle materie archivisti
L'iniziativa che proseguirà e terrà conto delle esigenze specifiche del programma di informatizzazione segna l'impegno dell'amministrazione anche sul piano concreto della formazione del personale
Se il campo della preservazione valorizzazione della propria memoria storica
Archivio Storico portato a compimento nell'anno appena trascorso un ulteriore gravoso lavoro più opportuno segnalare che è stato ricordato dal presidente di una quello di realizzare gli indici dei volumi pubblicati dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P due
Si tratta di un compito che l'archivio RAI ed ereditato dall'ufficio stralcio della commissione
E che per l'enorme mole complessità del materiale da indicizzare ha comportato un impegno particolarmente rilevanti
Anche l'attività più proprio di studio ricerca sulle carte possedute e proseguita alacremente negli ultimi due anni è stato possibile pubblicare oltre agli atti del convegno internazionale sugli archivi storici parlamentari svolto svoltosi nel marzo mille novecentonovantatré significativamente intitolati la memoria del Parlamento
Due nuovi numeri della collana dei Quaderni dell'archivio storico
Mi riferisco all'inventario dettagliato dei fondi delle Commissioni parlamentari d'inchiesta della Camera regia tra il mille ottocentosessantadue mille ottocentosettantaquattro
E da quello delle carte della Camera dei deputati del Regno di Sardegna uscito proprio in concomitanza con questo convegno del quale si avrà oggi senz'altro motivo di parlare
L'incontro odierno è dunque un'iniziativa occasionale ma un momento di un'attività di lavoro ricerca che prosegue intensa e ci auguriamo feconda
Il mio augurio è che possa rivelarsi un momento di approfondimento utile e produttivo sia per l'archivio storico sia per gli studiosi per i ricercatori che abbiamo il piacere di ospitare e quali che il nuovo il mio saluto e l'augurio di buon lavoro
Le riflessioni che esporrò più che il risultato di ricerche sistematiche sono l'esposizione di esperienze personali
Dalle quali ha cercato di isolare quegli elementi oggettivi in ogni caso vanno oppure un'esperienza personale e che entrano in gioco quando il responsabile di un archivio parlamentare tenta di situarsi nel mondo degli archivi
Desidero soffermarmi anche sulla collocazione dell'archivio storico della Camera all'interno dell'istituto parlamentare
Come espressione di un forte impulso costantemente manifestato affinché le istituzioni parlamentari si aprano sempre più al mondo della cultura nella società civile
Ed anche come dimostrazione di una professionalità ed una versatilità di questa amministrazione che si propone su tanti fronti
Non sempre strettamente legati alla tradizionale attività istituzionale
Non estranea all'introduzione dell'Archivio Storico parlamentare con apposita legge la considerazione che esso non possa essere sottratto alla disponibilità degli studiosi di storia politica e storia delle istituzioni
Affinché il lavoro parlamentare sia oggetto della massima trasparenza
Considerazione questa che possiamo far risalire al mille ottocentoquarantotto quando in aula anche avanzava seri dubbi sulla necessità di istituire un archivio
Il deputato Cadorna segretario di presidenza osservava che la Camera dopo un solo mese di vita aveva infinite carte le quali abbisognano di essere ordinate e tenuto in serbo
E l'onorevole Farina sosteneva i documenti che sono depositati negli archivi della Camera entrano nel dominio di uno stabilimento pubblico ed è giusto che i privati poi ne possano avere visione e forse anche copia
Sottolineando fin d'allora il ruolo dell'archivio non solo come memoria auto documentazione a scopi pratici e giuridici ma anche come patrimonio della comunità
Il personale negli archivi parlamentari non ha nulla di straordinario e non deve essere considerato diversamente nell'amministrazione dei parlamenti
L'integrazione delle attività artistiche e storiche e delle attività documentari attuali costituisce più la regola che l'eccezione nella gran parte dei Parlamenti europei
Una opportuna formazione tecnica può completare quella formazione storica giuridica ed economica che il denominatore comune di ogni funzionario parlamentare
In questa direzione vi sono state sostanziali azioni positive da parte dell'amministrazione della Camera
Sono convinta che a motivo dell'interdipendenza del tutto e delle parti la giusta comprensione di ciò che si fa ed in quale modo in termini che non farsi non la realtà passa attraverso la conoscenza delle motivazioni più profonde delle regole
Delle funzioni e dello spirito di servizio che anima ogni struttura della Camera dei deputati
L'archivio della Camera solidamente fondato su obiettivi ben definiti e conta sull'esperienza di un'esistenza passata che data dallo scorso secolo le sue attività sono ben regolate all'interno dell'amministrazione tuttavia tenuto conto della responsabilità che lo sovrasta per la carriera e per la vita politica in generale dello Stato
è importante perseguire l'integrazione dell'archivio parlamentare nell'artistica nazionale e internazionale
Con circolazione delle idee e delle persone anche su questo piano nell'ultimo decennio l'archivio storico della Camera assunto molte iniziative concrete
Un freno a tutto ciò potrebbe essere la tendenza a considerare gli archivi parlamentari come degli archivi speciali
Troppo facilmente si fa un paragone a loro svantaggio con gli archivi tradizionali più ricchi per concludere sulla loro banalità
A questo proposito la pubblicazione della guida alle serie archivistiche è stato un passo obbligato per la conoscenza di questo archivio
Per quanto riguarda il carattere parziale della documentazione qui conservata potrei rispondere che la documentazione quasi mai corrisponde a ciò che lo studioso spera o si augura di trovare bisogna tuttavia guardarsi anche dalla tentazione di considerare l'artiglio parlamentare come una sorta di microcosmo esaustivo
Si deve aprire invece una prospettiva molto seconda sullo studio comparato dell'esercizio del potere e più in particolare sulle forme di comunicazione che sono utilizzate a questi stilisti
Il Parlamento oggetto comune di ricerca per molte discipline è un grande laboratorio interdisciplinare per costituzionalisti storici sociologi e politologi l'archivio parlamentare da un lato corrisponde alle necessità di informazione dei parlamentari che partecipa al lavoro corrente svolto all'interno della camera
Dall'altro può fornire all'attività parlamentare quell'orientamento storico che va oltre i limiti di ogni legislatura
Il Parlamento infine esso stesso oggetto di ricerche storiche politologi che senza i documenti e i dati conservati e messi a disposizione dalla Camera e dalla sua amministrazione dell'archivio
Questa ricerca si vedrà privata delle fonti e quindi di fatto del suo stesso fondamento i documenti parlamentari sono indispensabili dagli stadi iniziali dei lavori delle assemblee fino al termine del processo di decisione ma essi mantengono la loro importanza anche quando sono versati all'archivio storico
Si tratta di documenti eterogenei
Si formano all'interno delle camere ma provengono anche da istituzioni pubbliche
Da esperti universitari da istituti uffici particolari e anche da organizzazioni private locali o professionali
Interessate al tema trattato infine provengono anche dei cittadini che desiderano dare la loro opinione direttamente alle persone che lavorano i testi che ospiteranno la loro vita quotidiana
Non si può dimenticare che è la più ampia pubblicità dei dibattiti in aula in commissione corrisponde una minore visibilità di alcuni processi di formazione delle decisioni che si svolgono in Commissione ed è questo lo stadio in cui interviene il processo di chiarificazione delle intenzioni del Governo e delle varie parti politiche e per loro tramite dei cittadini
I documenti formati trasmessi o sollecitati dalla Commissione stessa non hanno spesso vita al di fuori della commissione che li ha ricevuti e tuttavia possono rivestire una grande importanza
L'artiglio conserva tutto il materiale compiuto e non compiuto le ricerche le proposte e le espressioni delle molteplici voci dell'opinione pubblica cui spesso la soluzione di una legislatura non ha permesso di giungere a buon fine
Ma tutto ciò non può e non deve essere sono oggetto di conservazione deve essere offerto come visione continuativa e non soltanto occasionalmente commemorativa
Essenziale infine ad accordare la massa delle informazioni raccolte con i procedimenti di decisioni di controllo politico si è rivelata l'attività di documentazione di supporto tecnico professionale dei servizi interni agli apparati parlamentari
Ormai decisamente collocati in un ruolo sempre più marcato di necessaria collaborazione con i soggetti dell'istituzione parlamentare
Accanto alle serie che documentano l'attività istituzionale espressione dei singoli organi della Camera bisogna quindi dar conto dell'evoluzione amministrativa che ha contraddistinto l'apparato servente della Camera dopo la Costituente
Le varie articolazioni burocratiche attraverso le quali si è esplicata l'attività di assistenza al Parlamento costituiscono una storia parallela non meno eloquente e ricca di spunti la collocazione dell'archivio oppure attraverso un cammino complesse a volte difficile va sempre concepita come pienamente organica all'istituto parlamentare
E a tutto ciò deve unirsi una progressiva volontaria allargamento degli orizzonti e le rapporti con le istituzioni aventi un'analoga finalità di studio e di documentazione
Anche oggi
Pur nella sua piena indipendenza scientifica all'Archivio storico cerca di mantenere quel rapporto di scenario
Con i bisogni e le domande del mondo scientifico che hanno quote che ne hanno costituito la prima ragione di esistenza e la fonte più feconda di risultati progress l'organizzazione della struttura documentaria le sue scelte strategiche sono infatti in sintonia con il rapporto nuovo che si viene delineando tra ricerca storia costituzionale e organizzazioni politiche del Parlamento una pluralità di strumenti di ricerca si sono presentati come indispensabili per il pieno dispiegarsi delle capacità critiche analitiche processuali e le prospettive essenziali di lavoro dell'artiglio si svolgono su due direzioni operative con cui è necessario confrontarsi dialetticamente affinché le fonti documentarie siano in grado di rispondere alla domanda presente e futura del ricercatore
In primo luogo inteso storia del Parlamento storia dei processi interni al processo di formazione della legge vale a dire un deciso ampliamento dell'orizzonte di ricerca proprio per poter dare una storia reale
L'altra direzione di ricerca e quella che potremmo definire storia accesso sociali e politica
Che significa a mio avviso sottoporre il Parlamento in tutte le sue componenti soggetti figure organi ai metodi di analisi scienze sociali opportunamente staticità questa struttura partito storico della Camera che svolge un servizio pubblico e che mira a conquistare un posto preciso nel panorama culturale nazionale e internazionale ha sviluppato alcune linee di azione ben definite
In primo luogo all'affidamento di nuovi studi sulle fonti se l'approntamento di strumenti per la ricerca gli inventari analitici delle serie archivistiche e gli indici di complesse masse documentali
Indispensabile sia ricercatore specializzato che al lettore comune in secondo luogo l'avvio di iniziative secondo varie direttrici di fondo per dare sostegno organizzativo scientifico e tecnologico alla struttura
Recuperare tutti i versamenti possibile offrire ospitalità agli archivi personali dei deputati e operare i necessari al restauro
I risultati di oggi sono anche e non potrebbe essere altrimenti
Il frutto del lavoro di chi mi ha preceduto e con grande competenza e passione operato in questo archivio
Ne posso mettere l'importante contributo scientifico che è derivato dal rapporto di collaborazione e consulenza che questo archivio da tempo
Intrattiene spogliarti ripescato
A tutti il mio più vivo ringraziamento
L'archivio storico ha da tempo avviato anche un programma di informatizzazione che prevede fra l'altro la realizzazione di un vi è di inventari automatizzati
E l'archiviazione su disco informato immagine di una larga parte del patrimonio documentario conservato il progetto in fase già avanzata sperimentazione sarà presto operativo e si ritiene di poter completare una prima realizzazione che coprente realmente integralmente il fondo dell'Assemblea costituente Introna
Si stanno affrontando anche i diversi problemi della conservazione della documentazione prodotta su supporto elettronico soggetta per sua stessa natura ad una vita di breve durata passibile ad ogni variazione di essere auto distrutta
Il documento elettronico pone problematiche del tutto nuove per la difficoltà
Addirittura l'impossibilità di conoscere come le varie parti hanno collaborato nel processo di produzione conservazione e trasporti e trasmissione degli archivi informatizzati
E per gli interrogativi quanto alla loro futura conservazione anche questo difficile problema archivistico nello studio per potersi adeguatamente attrezzate a fronte della documentazione di questa amministrazione
Tecnologicamente sempre più avanzato quando nel maggio mille novecentonovantaquattro il presidente della Camera inviò a tutti i deputati ed ex deputati una lettera invitandoli a versare i loro archivi personali all'Archivio storico parlamentare
Si apriva un nuovo significativo fronte di attività
Il Regolamento dell'Archivio storico fin dalla formulazione del mille novecentosessantasei ha dedicato una norma agli archivi dei gruppi parlamentari
Espressione all'interno del Parlamento dell'organizzazione politica del Paese
In considerazione della loro peculiare natura per creare nel pieno rispetto delle loro autonomie le condizioni favorevoli per la donazione o il deposito dei fondi presso l'Archivio storico
L'acquisizione di archivi di singole personalità politiche e amministrative che il nuovo regolamento auspica costituisce ora una delle linee progettuali alle quali si sta dedicando grande attenzione gli archivi privati si contraddistinguono per la loro ricchezza e la loro facilità
A causa della loro natura e si possono subire spostamenti e distruzioni che porterebbero far perdere ad un Paese una fonte notevole di informazioni storiche e culturali
Si tratta in primo luogo di muoversi nel senso di un servizio al Parlamento ai suoi membri si tratta anche di invitare un luogo il più consono a costruire un nuovo patrimonio di fondi che riuniscano l'immagine del lavoro dell'istituto parlamentare attraverso il lavoro specifico di ognuno dei suoi membri
La costruzione consapevole di memoria storica è un elemento che deve particolarmente caratterizzare l'artiglio parlamentari
La conservazione attenta agli archivi privati avrà a mio avviso un ruolo decisivo per recuperare le tessere di un mosaico del disegno non precostituito e spesso imprevedibile
Che se comporta alcuni o problemi di ordinamento offre la possibilità di aprire significativi stralci sul vissuto individuale
Sulle sue gerarchie di valori e di rilevanze che si prestano ad essere messe in relazione con le finalità e le strutture di altri fondi
Il specchianti invece esigenze istituzionali e organizzative comunicative di pari livello
Io penso che gli attivisti del Parlamento devono conciliare due imperativi
Quello di inserirsi nella realtà archivistica nel senso tecnico del termine e quello di servire i cittadini dapprima attraverso i loro rappresentanti i parlamentari quindi attraverso i ricercatori nel senso più ampio del termine il lavoro degli organi della democrazia è più intenso nelle Commissioni parlamentari che nei grandi dibattiti pubblici ma se questi ultimi hanno diritto ai mass media i primi restano sconosciuti
I dossier delle commissioni arrivano agli archivi bisogna che gli archivisti contribuiscano alla loro diffusione del pubblico
Questi obiettivi si raggiungono sensibilizzando i parlamentari e gli uomini politici al valore archivistico dei loro scritti e quando ciò sarà da loro compreso a non tergiversare sui mezzi da porre in atto a cominciare dalle risorse umane e finanziarie
Le regole le convenzioni e le strutture parlamentari sono sempre elementi costitutivi di un sistema democratico
Un'osservazione puntuale della natura di tali risorse e delle logiche sottesi alla loro fruizione può contribuire a spiegare la dislocazione funzionale del Parlamento nel sistema politico italiano
La quantità di documenti degni di essere archiviati e beninteso infinitamente più ampia di quanti ne sia realisticamente possibile conservare nei decenni o secoli avvenire gli uomini si prodotto esporranno sulla storia domande nuove e diverse da quelle dell'epoca attuale
Tutto potrebbe quindi divenire importante in altre parole come trovare un compromesso accettabile fra le esigenze del pubblico e della scienza a favore di un'informazione il più rapida e completa possibile
E la tutela della riservatezza sui fatti e sulle persone che figurano nelle fonti
Risulta immediatamente evidenze evidente l'importanza del lavoro di selezione delle fonti operazione da cui non si può più prescindere specie per l'età contemporanea
Ma che deve rispondere a criteri rigorosi riconducibili ad una valutazione specialistica dei materiali
Nell'ambito del filone tematico quello del Parlamento sulla base del servizio che si intende sporgere
L'approvazione del nuovo regolamento dell'archivio e la conseguente nomina di una commissione archivistica consente oggi di lavorare per la costruzione dell'Archivio storico fin dall'archivio corrente
Per una costante attenzione alla documentazione che si sta formando parallelamente all'attenzione dovuta a quella che si è già formata
Contemperando armonicamente questo è il nostro fine l'esigenza per gli interessi giuridico amministrativi l'esigenza per il rispetto della memoria storica
L'esigenza per la tutela dei segreti di Stato e della riservatezza attinente alla sfera privata delle persone
La Commissione potrà dare soprattutto in fase di prima applicazione un importante contributo
Alla razionalizzazione delle serie documentarie prodotte nei vari settori alla filtrazione dei criteri per la loro conservazione nonché alla formazione di una mentalità consapevole dell'importanza per la futura ricerca storica
Di qualsiasi attività svolta in ragione dell'appartenenza all'amministrazione della Camera
Il problema da affrontare non è semplicemente quello di scartare le carte che non servono più nel momento in cui queste ingombrano locali e scaffalature necessarie all'attività quotidiana
E invece quello di valutare i documenti per i loro vari profili e in relazione alla loro capacità di documentare l'organizzazione l'attività le funzioni e le procedure dell'istituto e in genere il loro significato per la ricerca futura
è necessario sottolineare che il proliferare della documentazione di fonti primarie pontine dei problemi nuovi al lavoro dell'archivista
Una concezione puramente tecnica di queste mansioni non ha più senso il problema della conservazione dell'organizzazione dei materiali che riceve connotati totalmente nuovi
Nel contesto di una società dell'informazione individuazione la selezione la presentazione delle fonti deve scaturire dal uno stretto rapporto rapporto tra tutti gli operatori specializzati
Questa almeno l'esigenza appena si supera la soglia minima di un servizio fondato su basi scientifiche
Se ad ricercatore di Scienze sociali allo storico in particolare spetta il compito più delicato che è poi quello di saper interrogare le nuove fonti o anche di porre nuove domande a quelle già note
Anche i compiti della struttura documentaria diventano più complessi nella gestione di documenti man mano che ci si avvicina a metà presente
L'archivio parlamentare ha subito un cambiamento funzionale che si è accelerato moltissimo in questi ultimi tempi e che corrisponde al rapido cambiamento che si è verificato in tutti i settori dello Stato e della società
L'archivio pur sempre memoria dell'amministrazione tende sempre più a diventare un'impresa di servizi per il cittadino
Manifesta una volontà e una strategia di trasmissione dell'informazione un'apertura in netta verso l'interdisciplinarietà una liberalizzazione crescente è una democratizzazione dell'utilizzazione il Parlamento ha dedicato negli ultimi decenni una parte consistente all'attività conoscitiva e i risultati di queste attività sono diventati una fonte importante per la conoscenza dell'organo costituzionale e della sua amministrazione
Il Parlamento non si è limitato a ricevere passivamente i dati informativi al contrario ha considerato suo compito essere a sua volta fonte di informazione di interpretazione
In modo da esaminare problemi e alternative e creare autonomamente nuovi elementi di informazione
Se molta parte del del prestigio di arriva al Parlamento dalla forza della tradizione ed alle mutate insostituibili funzioni che svolge le camere hanno sicuramente adeguato il loro modo di operare alle diverse condizioni storiche politiche sociali del Paese per non perdere la guida del processo di sviluppo e farsi condizionare da forze esterne
Ormai superata l'accusa di una funzione meramente notarile di decisioni già prese in altre sedi
La questione dell'efficienza i problemi del Parlamento in generale attirano sempre più l'attenzione delle forze politiche sociali e culturali nonché dei cittadini
I Parlamenti producono sempre documenti di grande importanza
Senza un'azione sistematica di censimento di conservazione e di valorizzazione di disponibilità di tutti gli scritti prodotti dal Parlamento
Dai suoi ricordi arie dalla sua amministrazione la continuità del lavoro parlamentare non potrà avere adeguata considerazione
Ugualmente nella funzione attuale del Parlamento non lo Stato democratico nella sua importanza e le evoluzioni storiche potranno essere onorati come si deve senza gli archivi parlamentari e senza il loro lavoro
Ringrazio il presidente il segretario generale che ci hanno concesso il loro prezioso tempo iniziamo subito i nostri lavori
Ferrante
No
L'altra
No mi è stato chiesto dai colleghi dell'archivio storico della Camera mi permetto di chiamarli così
Nel ricordo nella mia lunga esperienza di funzionario parlamentare di presiedere questa prima sessione questa prima sessione del nostro convegno affronta il tema di fondo fonti parlamentari ricerca storica istituzionale ma seconda sessione del pomeriggio sarà dedicata piuttosto alle serie ciclistica alle singole sei archivisti
Mi pare che nelle interventi che abbiamo ascoltato dell'onorevole Violante Violante del segretario generale soprattutto nella relazione della sovrintendente all'Archivio Barbra cantò c'è stata data già l'idea di fondo di che cosa l'archivio rappresenta di che cosa significa perciò questa iniziativa che la camera oggi oggi ha preso io non torno su quanto è stato detto vorrei soltanto consentitemelo molto brevemente per non togliere spazio ai colleghi relatori che devono illustrare le loro relazioni finita la mia qualche osservazione marginale primo il presupposto di tutto quello che abbiamo sentito e che il Parlamento non è tenuto alla versamento dei suoi documenti
Renzi lo centrale dello Stato
Per antica tradizione in rispetta il mio secco al principio dell'autonomia del Parlamento e poi mi pare che una legge del settanta abbia sanzionato ulteriormente precisato questa atipicità diciamo del Parlamento come organo del dello Stato che non è tenuto al versamento
Questo comporta appunto la nascita degli archivi della Camera e del Senato e comporta tutti i problemi che sono stati qui illustrato io mi domando butto lì una
Sollevo una un interrogativo che spero possa essere questo questa autonomia può risolversi salvo sempre naturalmente il principio come giustamente ha detto la dottoressa per torti del rispetto delle esigenze di riserbo dei documenti che toccano le persone può risolversi in un'abbreviazione dei termini che sono particolarmente lunghi nel nostro Paese per l'accesso alle fonti
Non sappiamo che in arte quei sappiamo che in altri Paesi
Gli Stati Uniti d'America in particolare l'accesso alle fonti e molto più rapida
è consentito gli studiosi dopo un periodo di tempo molto più limitato rispetto allo svolgimento degli eventi quindi noi viceversa sono i quarant'anni che posso diventare tempi certi casi e tutto questo crea dei problemi ecco mi chiedo l'archivio della Camera data questa autonomia di cui gode questa particolare disciplina
Salvi naturalmente i casi di segreti di Stato di problemi connessi al rispetto del della riservatezza
Di Canio di situazioni che toccano si singole persone può affrontare questo problema in una prospettiva più moderna con maggiore sensibilità a questa spinta che oggi scelte di esibire in fondo gli eventi con maggiore da parte anche degli studiosi
Con maggiore rapidità con maggiore incisività prima osservazione seconda pidiessina
Osservazione
Vorrei sottolineare e quello che è implicito nell'elenco dei relatori di oggi il carattere interdisciplinare di questo nostro
E diciamolo con soddisfazione io lo dico da studioso di storia lo scultore a Turku ma qui su internet c'è una un costituzionalista
Il collega Nicola ancestrali c'è uno storico delle istituzioni è un fatto nuovo e interessante e positivo che da alcuni anni si siano superate quelle rigidità che rendevano difficile lo scambio interdisciplinare ignoro difficile che lo storico si incontrasse con il costituzionalista con lo scienziato della politica e permette a fronte dei risultati della loro ricerca e questi sono temi la storia delle istituzioni la vita delle istituzioni che non possono essere affrontati che in questa prospettiva interdisciplinari non si capisce la storia delle istituzioni la MiTo dello Stato se non si hanno queste diverse prospettive questi diversi punti di vista
Ultima osservazione e poi chiudo queste mie improvvisate
Diciamo notazioni di apertura io vengo antica
L'esperienza dalla dal
Dall'amministrazione del Senato della Repubblica sono sensibile anche sul piano sul piano archivistico i problemi del bicameralismo
Vorrei anche qui rivolge una domanda sollecitare in qualche modo segnalare un'esigenza
Che ci sia un coordinamento delle iniziative il Senato soprattutto il Senato degno avuto conserva materiale di grandissimo rilievo pensate al Senato costituiti in alta Conte ai documenti relativi processi a carico dei ministri dal dal processo all'ammiraglio Persano processo analisi
Il processo la sessione di Matteotti voglio dire senza del materiale prezioso ci sono i verbali del Senato costituito in comitato segreto e tutta una serie di materiali che si integrano spontaneamente con quante conservato
Della chiuderà Cannes ecco mi sembrerebbe molto opportuno
Che almeno scrive in chissà riforme più incisive per quanto riguarda il bicameralismo nel nostro ordinamento ci fosse una qualche collaborazione un qualche scambio
Di esperienze sì che lo studioso potesse essere orientato sia che ceda all'archivio della Camera sia che accelera agli uffici del Senato orientato su quello che si può trovare nell'insieme negli archivi parlamentari che riguarda impegnati problemi un determinato settore
Ma scusate queste mie osservazioni io devo subito dar la parola
Ai colleghi abbiamo quattro relazioni
E previsto una breve intervallo fra un'ora circa quindi di qui una
Debba dito a contenere l'esposizione nei termini dei trenta quaranta minuti perché altrimenti rischiamo di andare al di là di secondaria rispetto al programma e Inter la prima relazione quella il professor Fulco Lanchester dell'Università di Roma la Sapienza sul tema fonti parlamentari e zone grigie del diritto costituzionale a lui la parola
Tutto però poi spiegare qual è la l'origine di questa
Intitolazione ma prima di tutto rispondo al collega ed amico Scoppola
In relazione a due dei suoi tre punti relazioni tra normativa nazionale parlamentare a pagina ventuno nella relazione all'ultimo capoverso l'ultimo ventidue un ventuno e l'articolo che e di collegamento io prenderò in esame successivamente e il DPR
Del mille novecentosessantatré il mille quattrocentonove l'articolo ventidue l'articolo ventuno devono essere presi in considerazione perché si richiama anche gli organi legislativi nonostante l'articolo uno un sia stato abrogato almeno per quanto riguarda la dizione parlamentari dalla legge richiamata dal collega Scoppola del mille novecentosettantuno in secondo luogo per quanto riguarda le articolazioni Leone un'unità nella nella omogeneità nella diversità e cioè le relazioni fra archivi degli organi
Delle Camere farò una proposta è un'analisi verso la fine della relazione
Il titolo della mia relazione e volutamente eccentrico esso riprende infatti in maniera provocatoria un'espressione della scuola anti formalista dell'inizio di questo secolo
Ed intende sottolineare non soltanto il problema del metodo all'interno di una riscoperta della prospettiva storica nello sulle istituzioni ma anche territori documentari nascosti o non ancora sufficientemente sfruttati che risultano invece preziosi
Sia per comprendere la storia costituzionale italiana sia per l'attività del giurista positivo
La relazione parte dalla constatazione che una parte dell'oggetto materiale dell'indagine sulle fonti parlamentari risulta comune agli istituzionali in genere anche se le finalità disciplinari sono differenziate
E si articola in tre parti distinte ma concatenate la prima che anche all'origine del titolo vuole evidenziare il peculiare rapporto che i costituzionalisti hanno avuto nei confronti del pub
I parlamentari e della storia costituzionale in genere
La seconda più strettamente connessa con l'attività del giurista positivo si pone invece il problema dei principi costituzionali in materia di tutela del patrimonio storico costituzionale
Di cui all'articolo nove della Costituzione in relazione alle Camere del Parlamento ma più in generale ai supremi organi costituzionali il tema della mia riflessione non è soltanto le case Camera essere dei deputati e Senato ma anche cosa succede negli archivi dei supremi organi costituzionali e quindi archivio storico della Presidenza della Repubblica corte costituzionale per individuare alcune zone grigie
Nella ricerca ma anche nella tutela del patrimonio storico
La terza e conclusiva affronta il problema specifico della tutela del patrimonio storico del Parlamento alla luce della struttura bicamerale dell'autonomia delle singole Camere previsto in costituzione suggerendo una proposta operativa
La prima parte della redazione decisamente introspettiva la dottrina costituzionalistica ho avuto durante questo secolo un atteggiamento prudente nei confronti delle istituzioni parlamentari
Alla base di questa posizione che molto spesso è sfociata nell'indifferenza quando non nella versione si pongono due convergenti motivi
Il primo si sostanzia nel dibattito metodologico all'interno delle materie giusto pubblicistiche esegue l'espandersi della scuola Orlandi hanno soprattutto dei successori di Orlando
Con la sostanziale emarginazione dei costituzionalisti anti formalisti il secondo motivo si concretizza nella peculiarità delle stesse fonti parlamentari di cui al di là della pubblicità richiamata dallo Statuto e dalla stessa Costituzione
Possono parlare in maniera totalmente consapevole concreta solo coloro che agiscono all'interno delle camere perché in possesso delle conoscenze
Ed è il materiale di base
Il tema è meno astratto di quanto si pensi anche se formalmente concentrato sul metodo da applicare nel di lo studio del diritto costituzionale e coinvolge un piccolo ma rappresentativo strato della classe dirigente e quello che poi ne mi sembra essere l'idea anche di Pombeni e cioè come la classe dirigente vede il parlamento ecco io la vedo attraverso i costituzionalisti che nonostante tutto
Sono una espressione della classe dirigente soprattutto un verso la fine del secolo agli inizi di questo secolo
Prima della cosiddetta rivoluzione Orlan Diana i costituzionalisti applicavano un modo un metodo eclettico collegando elementi giuridici ad analisi filosofiche psicologiche storiche la confusa fase di creazione delle scienze sociali
In Italia veniva sovrapporsi ad un'impostazione consapevolmente impegnata a favore del nuovo Stato nazionale unitario
E dei suoi valori basati sul compromesso monarchico rappresentativo molto spesso i costituzionalisti aveva erano sul pulpito più che sulla cattedra
Ne e due citavano recitavano lo statuto secondo una serie di e valutazioni che però erano molto personale
Nei il appunto interpretando i valori del compromesso monarchico rappresentativo il costituzionalista Prior l'andiamo individuava di norma la centralità del Parlamento come istituzione rappresentativa rispetto alla corona articolando però i propri modelli o verso l'esempio moderato e storicamente sedimentato
Di derivazione britannico ho perso quello radicale e razionalmente costituito di origine costruito di origine francese
Nell'Italia degli anni ottanta del secolo scorso due fenomeni si fusero mutando il panorama pubblicistico da un lato la disillusione per il cattivo funzionamento della forma di governo parlamentare
Con la polemica contro le degenerazioni del parlamentarismo dall'altro lo sforzo teso a costruire una scuola giuridica somiglianza di quella tedesca in cui l'elemento giuridico fosse scisso da quello politico
I paradigmi della scuola giusto pubblicistica nazionale fondati sul concetto di Stato e sulla sua personalità attendevano da un lato a neutralizzare l'affermazione della politicità
Derivante dall'allargamento del suffragio all'interno delle istituzioni dall'altro ad omogeneizzare la formazione della classe burocratica dello Stato unitario
Nell'ultimo ventennio del secolo diciannovesimo decisivo per comprendere gli sviluppi dell'Italia liberale le derive successive il dibattito metodologico interno ai pubblici usi pubblici sicuri non furono estranee anche le trasformazioni dell'università italiana
Non cioè questa interconnessione gli anni ottanta significano autonomia del della Consiglio Superiore la pubblica istruzione quindi una maggiore vitalità anche concorsuale vide il giovane Orlando costruire in maniera decisa la sua scuola che però trionferà solo nel periodo della crisi definitiva dello Stato liberale oligarchico il Parlamento gli studi di diritto parlamentare per anni invece praticati di preferenza da giusto pubblicisti al di fuori di questo indirizzo
Il Parlamento non poteva che essere trascurato dal nuovo indirizzo metodologico
Perché porta d'accesso della società civile nelle istituzioni e fonte di contraddizioni multiple e di indesiderabili
La dottrina anti formalistica che mantenne un atteggiamento critico nei confronti del suddetto indirizzo non presentava certo simili caratteristiche e sia continua ad essere molto collegata all'esempio francese ed inglese ed in ogni caso concreto fino funzionamento delle istituzioni
Con particolare riguardo propria quelle parlamentare
Fino alle soglie del secolo ventesimo Arcoleo Bruni alti Mosca Majorana Contucci Zanichelli Micelli Ferracci usi otto Pintor Chimienti
Ricostruirono l'ordito nell'ordinamento statutario mentre faccio più buone Brunelli il commento allo Statuto del Regno e Mancini galeotti il commento lo regolamento parlamentare produssero commenti adeguati alla peculiare natura della esperienza
Statutaria tutti gli autori precedentemente citati si occuparono dei temi che costituiscono l'asse portante dell'archivio storico della Camera dei deputati se guarda no no se fate un controllo in biblioteca vedete e che dalle inchieste parlamentari e le petizioni dall'immunità incompatibilità la verifica dei poteri per arrivare alla discussione sul sistema elettorale in senso stretto sono questi gli autori prevalenti no quelli né della scuola giusti cistica nazionale di derivazione Eurolandia la peculiarità delle assemblee parlamentari Conone Crocevia tra società e istituzioni veniva esaltata dallo studio delle prerogative speciali e delle fonti scritte non che li caratterizzavano
All'inizio del Novecento e da qui viene la spiegazione del dello strano titolo che ho voluto
Non attribuire alla relazione Manfredi si otto Pintor ed Antonio Ferracci su due costituzionalisti anti formalistica operavano nelle in una zona ma decentrata Perugia era un'università considerata allora mi secondo terza la classe per progredire
Sostennero sugli Annali dell'Università di Perugia che esistevano zone grigie del diritto costituzionale cioè aree di frontiera in cui il metodo puramente giuridico non poteva essere utilizzato dovendosi il giurista riferire ad altri elementi
Pochi anni sud dopo un allievo di Mosca
Funzionario parlamentare esponente preclaro della scuola anti formalista diciamo curante non giuridica usato Innocenzi atto politico
Scrisse Carmelo Cristina ne scrisse una serie di saggi violentissime contro l'impostazione metodologica della scuola giusto pubblicistico Harlan Diana
Perché emarginano agli studi basati sulla realtà costituzionale faceva perdere la capacità di ricostruire lo svolgersi della vita istituzionali in favore di esercitazioni puramente dogmatiche
La famosa polemica si va in Germania si portano le opere le si traducono lì si traducono queste opere e poi si va in cattedra
Ecco dove si trattava di un'impostazione periodica rischia polemica che aveva un indubbio fondamento ma che dipingeva attinte troppo corto il contesto un simile dibattito è recuperabile infatti anche in Germania ma e molto differente
Dove solo una parte limitata della dottrina si dedicò ai temi del diritto parlamentare penso per esempio a Julius faccette e non è che il redattore del primo manuale di diritto parlamentare e anche il primo redatto nella storia del diritto costituzionale del inglese della fino alla regina vittoria in realtà nelle note della relazione potrebbe trovare come linee
I grandi del diritto costituzionale
Le grandi autorità del diritto costituzionale tedesco che in realtà pur essendo politicamente impegnati da una parte o dall'altra non
Prescinde essere ad analisi di diritto parlamentare passa pensare il bouquet tra Est e di la valuta o vuole fare fa soluzione e Inter un che le FARC fa socio Van Brüggen cioè le lo sviluppo costituzionale di ieri che ne le opere proprio dei primi anni del Novecento perché nei primi anni del Novecento in Germania si andava verso la parlamentarizzazione dalla forma di governo costituzionale cura
In una forma di Stato di tipo autoritario
Un simile dibattito quindi e recuperabile ante in Germania ma l'analisi della letteratura francese quei soprattutto di quella britannica del Periodo inviti entra invece differenze marcate i tedeschi di Franco e i vini francesi e gli inglesi hanno come loro centro il Parlamento nonostante tutto che confermano la presenza di un continente resse per le assemblee politiche per la prospettiva storica basta pensare a tutta la scuola storica
Del diritto costituzionale da mai tanto in poi
Ne da fine Ottocento agli inizi del novecento sarebbe tuttavia sbagliato fornire una rappresentazione del diritto costituzionale
Italiano e tedesco di cotone iniziata tra scuola dominante singoli isolati studiosi anti formalista interessati al funzionamento delle istituzioni
Tuttavia è evidente che per quanto riguarda la prospettiva storica dice si studi sul Parlamento gli effetti che ebbe la Costituzione la scuola italiana furono ritenute molto riduttivi
Chi lega il profondo saggio critico né di Mario Galizia e le antere approfondite
Nebbie rassegne video grafiche di né Silvio Furlani che né e qui presente di Acquarone si può come accorgere come l'interesse per le fonti per il diritto parlamentare si sia attenuata dalla fine del secolo fino al periodo fascista anni trenta per poi rinascere ma lentamente nel secondo dopoguerra
Vincenzo Miceli uno dei più intelligenti tra i costituzionalisti antico formalisti sostenne era stato a Perugia è strano questi collegamenti universitari poi se ne andò a Palermo dove lo lo sostituì proprio fare su sostenne pochi anni prima della Grande Guerra che il diritto costituzionale era materia giuridica con le sue caratteristiche peculiari di sui peculiari sì tutti
Per il docente Parmitano il diritto parlamentare trattava
Virgolette il complesso dei rapporti politico giuridici che si sviluppano all'interno di un'assemblea politica o tra le assemblee politiche esistenti in uno stato offra esce gli altri pubblici poteri quindi le norme che formule reggono tali rapporti e la scienza che studia chiusura finita la citazione durante la prima guerra mondiale la necessaria espansione dei poteri dell'esecutivo
Pose in primo piano il tema della decretazione d'urgenza mentre espansione del suffragio mille novecentododici e l'adozione di un sistema elettorale speculare produssero profonde modificazioni nell'organizzazione nel funzionamento dell'assemblea di Montecitorio
A tre anni dalla fine del conflitto voglio sottolineare però che questo è un fenomeno generalizzato basta pensare a ciò che accade in Francia o in nella stessa Gran Bretagna no o alla dittatura della comando supremo in Germania
Non durante il periodo bellico vi è uno al di là della forma di Stato la forma di governo uno spossessamento delle competenze parlamentari nei confronti dell'esecutivo in Germania addirittura nei confronti del
Del comando supremo ma a tre anni dalla fine del conflitto è quasi alla fine la fase terminale dell'esperienza democratico-liberale Gaspare Ambrosini valuto in maniera efficace
Le conseguenze delle trasformazioni istituzionali in Parlamento descrivendo la centralità del ruolo dei partiti e dei gruppi parlamentari nella società di massa
Il suo libro pubblicato su nelle Edizioni della Voce di Firenze del mille novecentoventidue la crisi dello Stato liberale di conseguente mutamento di regime comportarono necessariamente la sottovalutazione del Parlamento
Che venne aggravandosi con le riforme incrementali che investirono l'ambito statutario risulta così comprensibile come la cosiddetta commissione dei soloni la loro la traducendo la commissione per le riforme istituzionali
Nominata da Mussolini prima per il partito e poi all'interno no dell'ordinamento statutario come dalla Commissione commissione di sono Lupoi le assemblee parlamentari venissero considerate sempre più residuale nell'organizzazione costituzionale mentre il dibattito costituzionalisti col riprendeva formalmente gli argomenti della fine Ottocento della polemica di fine Ottocento sulla necessità di un recupero di alcune prescrizioni statutarie il governo del re del novecentoventicinque la recupero di alcune suggestioni sondini anni
E ne degli anni novanta alle soglie degli anni Trenta lo stesso Costantino Mortati che mi permette di ribadire il problema delle zone grigie
Nell'ordinamento del governo nel nuovo diritto pubblico italiano del novecentotrentuno parlo nuovamente della necessità di riferirsi alle cosiddette zone grigie
Del diritto costituzionale pur mantenendosi nell'ambito della scuola giusto pubblicistica nazionale ma in sostanza non preso in considerazione il Parlamento ma l'esecutivo che già dagli anni venti risultava essere il perno dalla situazione l'esecutivo ovviamente il raccordo
Tra ad una società civile e istituzioni e quindi il partito
Lo stesso dibattito le giuste pubblicistico sul metodo tenne conto della nuova situazione contrapponendo gli eredi della vecchia scuola giusto pubblicistica nazionale crisi ad applicare i vecchi schemi senza alcun problema
I giuristi impegnati volti alla creazione di una nuova dogmatica sulla base dei principi del regime d'un gruppo di giusto impliciti più avvertiti che tendevano a storicizzare i concetti e gli istituti senza rinunziare alle conquiste tecniche della tradizione giuridica nazionale
Da un simile dibattito
Verrà formata la generazione di giusto impliciti che condizioneranno la dottrina del secondo dopoguerra non soltanto quindi morta che il Crisafulli ma Chiarelli Esposito Tosato AN e unanime
Una serie di giovani che si riunirono soprattutto attorno allo stato diritto di
Chiarelli ma vi fu o anche ne la tendenza della stragrande maggioranza dei giuristi a sposare in maniera formale la teoria continuista della parentesi della continuità istituzionale tra presa cinismo e ordinamento repubblicano rinunziando a situare storicamente istituti e strumenti di analisi negli anni successivi al dopoguerra un
In realtà c'è il tentativo di adottare gli stessi schemi metodo non riferibile il periodo pre fascista non comprendendo la rivoluzione tra virgolette naturalmente comportata dalla adozione della Costituzione del quarantotto
Le vicende del diritto parlamentare in Italia nel periodo post bellico sconta queste premesse la dottrina costituzionalistica Siria vicino con diffidenza ad un terreno che considerava troppo politicizzato ed estraneo alle categorie dogmatica della personalità dello Stato
E della sua sovranità
Di qui l'esistenza di un campo che venne lasciato fino agli anni cinquanta in quasi esclusiva gestione ai funzionari parlamentari anche se già si intravedeva una un nuovo interesse sulla base
Né del testo costituzionale del quarantotto congelato però dallo scontro muro contro muro tra i partiti per la Manna perlomeno durante la prima legislatura
Lei il primo manuale di diritto parlamentare post bellico il manuale di Moro che un funzionario parlamentare
Né fatto nella continuità con le impostazioni di Vincenzo Miceli
Ne e tuttavia Anna con una lo sguardo alla politicità e alla specificità delle assemblee parlamentari altre rispetto a qualsiasi tipo di normazione costituzionale
Alcune opere degli anni Cinquanta della giovanissima generazione
Né tenteranno di recuperare le posizioni del con il disgelo costituzionale successiva cinquantacinque sviluppo un processo di riappropriazione dei temi del diritto parlamentare da parte degli stessi costituzionalisti
La crisi del centrismo il faticoso ed avventuroso avvio dell'esperienza di centrosinistra il suo fallimento costituiscono lo sfondo di una dinamica specifica che si sostanzia per lo meno in tre tappe
La sentenza numero nove del cinquantanove della corte costituzionale quella che venne commentata ma da un Paolo Barile come il crollo di un antico feticcio
La discussione sulla crisi del Parlamento siamo negli anni sessanta che serve il Parlamento il Parlamento il la sinistra e la crisi del Parlamento la fase di redazione dei nuovi nei regolamenti parlamentari tra il sessantotto e novecentosettantuno l'attività dei costituzionalisti al di là delle derive disciplinari evidenzio nel quindicennio
Cinquantacinque settanta una sempre maggiore attenzione per il Parlamento sia per quanto riguarda argomenti classici come il rapporto fiduciario
Ricordo l'opera di Galizia il procedimento legislativo le opere di Gueli Galeotti Spagna Musso Elia luci freni il presidente di Assemblea
L'opera di Ferrara i primi anni Sessanta i gruppi parlamentari Savignano pizzo russo le inchieste pace siamo già agli
Sul limite degli anni settanta sia per quanto riguarda le ricerche empiriche le prime ricerche empiriche proprio interdisciplinari sottolineate da Scoppola
Il Parlamento italiano pubblicato a cura di Sartori nel novecentosessantatré cioè uno scritto un fiorentino di prelievi che poi continua e osserva ciò che e ci diceva prima l'onorevole Violante e cioè come il comportamento in Commissione e ne fosse differente sia differente da comporre portamento in aula
Un
Da parte di tutti i gruppi di fronte alla realtà di una democrazia bloccata e caratterizzata da governi coalizione agli stabili le Camere inserite in posizione centrale del circuito decisionale descritto dalla Costituzione
Dovevano divenire luogo di partecipazione all'interno di una strategia di integrazione delle maggiori forze politiche una simile
Nel complesso situazione ritengo in una simile situazione ritengo che fosse che sia significativo che avvenisse
Né bandita la prima carta di diritto parlamentare proprio nelle alla fine degli anni sessanta
Una al Cesare Alfieri di Firenze era dopo dottoressa cartocci e del Cesare Alfieri di Firenze e quindi né questo se domani citarlo ne e la Terna fu composta da Amato unità Tosi nel tutti e tre esponenti di una
Impostazione metodologica altra o almeno differente rispetto a quella classica della scuola Orlan Diana canonizzata ancora negli anni trenta penso da Ranieri
In quegli stessi anni persistere delle difficoltà sistemi che la sostanziale applicazione da parte della parte organizzativa della Costituzione vennero viste come la fine di un periodo della storia repubblicana inducendo storici e giuristi a riflettere sulla storia costituzionale
Su questa base venne approfondito il tema del rapporto continuità rinnovamento con la storia unitaria che era stato alla base della ricerca di giuristi non inquadrabili nel settore dominante della dottrina costituzionalistica in effetti dopo gli scritti di Giorgio Arcoleo Domenico Zanichelli Gaetano arancio Ruiz la prospettiva della storia costituzionale in senso stretto venne rappresentata proprio negli anni trenta da Giuseppe Maranini e Giacomo particole
Che solo negli anni sessanta e questo mi sembra significativo provvidero a redigere le due maggiori opere della loro generazione con gli anni settanta la riconsiderazione storica delle istituzioni
E di rinnovato interesse dei costituzionalisti per le radici costituzionali provocarono un risveglio di interesse anche in questo settore non mi riferisco soltanto alle opere di uno storico del diritto come Carlo Ghisalberti
Oggi un amministrativista o costituzionalista come Umberto Allegretti che alla fine degli anni Settanta inizi anni ottanta
Incominciò a redigere il suo profilo di eversore costituzionale ma soprattutto alle ampie ricerche e sviluppate per in occasione del trentesimo anniversario della costituente della Costituzione all'interno della promosso dalla Regione Toscana
Nando che costituirono indubbiamente un volano per la riconsiderazione storico istituzionale ed anche per la riflessione sulle fonti
Storiche esistenti all'interno degli organi costituzionali ed in particolare del parlamento ricordo che proprio alla tavola rotonda
Nell'Italia degli ultimi trent'anni partecipo
Scoppola
Polemizzando con quattro sarà ne anche in maniera quali Cesa metti pure vecchie polemiche
Nell'ultimo ventennio la polemica nei confronti dei regolamenti parlamentari consociativi del mille novecentosettantuno e della forma di governo tanto simile al passato trasformista
Hanno costituito una costante d'un impulso all'approfondimento dei precedenti in particolare durante il passato decennio si è assistito ad un triplice fenomeno il primo in primo luogo ad una progressiva ristrutturazione delle regole parlamentari degli anni settanta in seconda e questo soprattutto dall'ottantuno in poi fino al mille novecentottantotto
In seconda istanza di una giurisprudenza della Corte costituzionale non sempre coerente in tema di sindacabilità dei regolamenti parlamentari infine ad un interesse sempre crescente dei costituzionalisti
Perché la Costituzione venisse osservato in ogni ambito e quindi per penetrare anche all'interno delle assemblee parlamentari
In questo specifico quadro si è avuto un sempre maggiore approfondimento della natura e della dinamica delle fonti del diritto parlamentare penso ai volumi di Floridia e della Manetti mentre negli anni novanta
Non sono state pubblicate il manuali di differenti impostazioni che collegano la dottrina anche all'esperienza di funzionari delle due Camere
In primo luogo la ripubblicazione del volume di Manzella
Su il Parlamento il volume Ramaccioni onorati che rappresenta l'avvicinamento dei costituzionalisti me come se Milano si avvicinasse a Roma un Milano-Roma Martin altro tipo e né soprattutto l'opera di collettaneo Martines De Carolis Police Moretti che rappresenta un Marlon una un una miscela fra costituzionalisti in senso stretto non della generazione degli anni cinquanta tanto è vero
Martines pubblicò un volume sui regolamenti parlamentari proprio nel mille novecentocinquantadue e e i giovani funzionari parlamentari che però hanno un occhio verso la dottrina lei possono essere considerati dottrina H
I costituzionalisti si sono dunque sempre più aperti verso gli studi sul Parlamento
Ma nello stesso tempo hanno dovuto fare i conti con la modificazione del contesto istituzionale e dei soggetti politicamente rilevanti la crisi di regime che ha investito l'ordinamento politico costituzionale italiano nell'ultimo triennio
Obbliga a riflettere sull'innovazione adottate
E quelle che potrebbero essere introdotte sulla base dell'onda lunga della storia d'Italia dei valori costituzionali di qui un rinnovato interesse per riconsiderazioni della dinamite istituzionale italiana e per l'organizzazione degli studi sia sul lato
Delle strutture accademiche sia per quanto riguarda le fonti archivistiche
E qui è passato per aver direi il lo psicodramma del costituzionalista come i costituzionalisti si sono posti davanti al prete parlamento ma i costituzionalisti hanno anche un altro tipo di problema la Costituzione culturale la memoria storica ovvero come la Costituzione possa condizionare ne nella specificità dei supremi organi costituzionali
La la conservazione della memoria storica
Della Parlamento e degli altri organi costituzionali questa è la seconda parte della relazione
Che cercherò di sintetizzare che si teme nel connette strettamente alla percorso otto al tragitto percorso e sviluppa il tema della memoria storica sotto il profilo del diritto positivo
Se infatti lo Stato costituzionale risulta storicamente situato e di essere la costituzione fondata sulla sovranità popolare
Determina il quadro dei valori e delle norme fondamentali quando si parla di archivi storici le assemblee parlamentari ed in generale dei supremi organi costituzionali a mio avviso indispensabile partire da quanto disposto dall'articolo nove della Costituzione
Per cui la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica
E tecnica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione
L'articolo in questione come noto viene considerato la testa di capitolo della cosiddetta costituzione culturale questo un'impostazione della
Piuttosto
Germano fila ma non partiamo da questa costituisce la norma quadro attraverso cui orizzontale
Utilizzando il termine Repubblica il costituente ha voluto infatti indicare l'impegno della totalità dell'assetto istituzionale comprendente oltre che lo Stato governo
No anche lo stato comunità composto da una serie di altre figure giuridiche soggettive dell'azione di tutela di un patrimonio attribuibile a quell'entità Metals tonica e culturale denominata nazione in questo contesto gli archivi rappresentano un punto centrale sia della tutela del patrimonio culturale della collettività sia dello sviluppo della cultura della ricerca scientifica
E si costituiscono raccolte di documenti comprendendo in questa edizione gli atti giuridici in senso stretto ogni altro due il documento considerato rilevante che da un lato devono essere opportunamente selezionati e conservate dall'altro devono essere messe a disposizione degli studiosi
Per le assemblee parlamentari ma in generale per i supremi organi costituzionali simili disposizioni devono essere coordinate con le previsioni costituzionali che garantiscono alle stesse autonomia e di indipendenza
Al principio né di cui all'articolo nove costituzione devono dunque rispondere le sempre parlamentare nella forma più opportuna garantire loro peculiare posizione anche in e a questo aggiungerei anche i la presenza del pubblica e la Corte costituzionale
Nel caso specifico le disposizione di cui all'articolo nove della Costituzione indicano una numerosa serie di attività che coinvolgono genericamente il pubblico di cittadini
E non o più particolarmente gli studiosi per quanto riguarda il patrimonio storico ed artistico degli organi costituzionali la sua fru e la sua fruizione sono state prese
I recenti iniziative per la socializzazione di sensori nascosti il segretario generale zampini ci ha ricordato l'apertura mensile
Del parlamento le visite guidate ai parlare mi ai palazzi di alcuni organi costituzionale rispondono ad un preciso indirizzo molto a far affluire il Pubblico dite Vittori prima indisponibili con lo scopo mediato di avvicinare i cittadini alle istituzioni
Questo è capitato anche per la presidenza della Repubblica per quanto riguarda lo specifico degli al settore degli archivi la questione risulta più complessa perché implica decisioni strutturali sulle funzioni l'organizzazione della gli organi in questione
Si tratta e queste la terzo motivo o per cui ho intitolato zone grigie ne il un la relazione di penetrare in una vera e propria zona grigia del nostro patrimonio culturale in proposito c'è da chiedersi per prima cosa quale sia la situazione degli archivi dei supremi organi costituzionali la loro organizzazione risulta infatti differenziata e risente di tradizioni funzioni e politiche e culturali differenti
Come noto la base normativa dell'organizzazione degli archivi in Italia e era presentata dal DPR
Trenta settembre sessantatré mila quattrocentonove che stabilisce tra l'altro attribuzioni organi
Dell'amministrazione in questione nonché le norme relative alla Consulta abilità e alla conservazione dei documenti la legge centoquarantasette del mille novecentosettantuno ha soppresso la previsione per l'articolo uno del DPR mille quattrocentonove sessantatré ed ha stabilito che gli organi legislativi conservano i loro atti presso il proprio archivio storico secondo la determinazione dei rispettivi uffici di presidenza mentre rimane largamente in vigore l'articolo ventidue
Il DPR
E non è una dimenticanza secondo me può essere ricostruito proprio per i problemi relativi alla limitazione della Consob prestabilita dei documenti di cui all'articolo ventuno
Nell'articolo ventidue estensione né delle norme contenute nell'articolo precedente nutrizione dell'articolo precedente sono applicabili in quanto non siano in contrasto voglio abbinamenti particolari agli archivi correnti e di deposito degli organi legislativi giudiziari ed amministrativi dello Stato
Sì ne signori mi chiedono di stringere hanno perfettamente ragione neve leggetevi la relazione sì sì sì sì no no senza amare né secondo me le bisogna sottolineare soprattutto un elemento prima di tutto onde che un nel dalla dizione dell'articolo centoquarantatré del un legge centoquarantasette vi è la possibilità di
Coordinamenti fra le due Camere perché la dizione dell'articolo stesso dalla possibilità di coordinare l'attività sotto l'attività dei rispettivi uffici di presidenza in secondo luogo dall'analisi né effettuata che vi prego di
Me Leggere
Come ovvio risulta che l'archivio della Camera dei Deputati nonostante scenari l'archivio del il l'archivio del Senato del regno posso nominata l'articolo trentotto dello Statuto perché aveva delle funzioni di
Di archivio sulle nascite morti matrimoni dei sovrani nell'archivio della Camera dei deputati est è molto più sviluppato e questo la ragione di questo sta nelle decisioni degli anni non soltanto nel flusso di materiale derivante dal nostro bicameralismo
Paritario ma con differenti tipi di applicazione
Ma con le decisioni prese negli anni settanta da parte degli organi camerali degli organi dal dalle presidenze delle camere di aprire in maniera differente le camere al pubblico un e soprattutto di spostarla verso la società civile
La Camera dei Deputati attuato questo tipo di
Politica culturale mantenendo sempre la sua autonomia di supremo organo costituzionale nello stesso tempo il Senato è stato più prudente la relazione spiega le ragioni di questa prudenza o almeno quali sono le conseguenze di questa prudenza
Io mi sono un rivolto sia la presenza Repubblica sia alla corte costituzionale per sapere cosa succedesse nei loro archivi né mi sembra che credo né di aver visto la dottoressa limiti
L'ho salutato anche oggi nel mi ha spiegato che vi sono delle variazioni anche in senso positivo per la istituzione dell'archivio storico della Presidenza della Repubblica per quanto riguarda la Corte costituzionale la Corte Costituzionale spacca
Costituendo no non in realtà un suo archivio storico nonostante sia stata ma costituito scusate la tautologia da poco relativamente ne presso l'archivio né del personale e vi è un'articolazione di tipo particolare
E sono non c'è soltanto l'archivio giudiziario ma vi è anche l'archivio
Della
Per i lavori di preparazione delle sentenze le cartelle dei giudici ci sono cosa invidia estrema importanza terre il futuro secondo nella relazione non se orale citazione sugli archivi né della prerogativa regia io li chiamo così gli archivi degli affari esteri e gli archivi il né del ministero della difesa
Non via in una nota ha citato la base normativa base normativa che sufficientemente
Oscura o o almeno porrebbe dei problemi giuridici ma lì siamo in realtà né in quello che l'occhio avrebbe il potere federativo vivo e che appunto i costituzionalisti né di fin e secolo chiamavano la prerogativa regia
Non difesa e esteri hanno dei loro archivi e e li aprono secondo le loro disposizione
Ecco non ho una operato anche un'analisi della regolamento del mille novecentonovantaquattro l'ho trovato né dell'Archivio storico dalla camorra trovato estremamente interessante né vi sono dei problemi secondo me di attuazione ne ma e una una sorta di ne Indirizzo il progresso è che può essere
Utilmente adottato sia dal Senato che sta costituendo il suo archivio però non è un archivio storico lo sta trasferendo alla Palazzo Giustiniani non avrà questa dizione ma sarà sempre collegato con un altro tipo di
Amministrazione ed è e anche per di settore dell'amministrazione anche per quanto riguarda gli altri organi costituzionali
Ecco un
Sono veramente giunto alla fine due o tre pagine giunto al termine di questa analisi relativa alle fonti parlamentari gli archivi sotto il profilo degli interessi del costituzionalista vorrei proporre una conclusione articolata nel corso della trattazione il grigio è risultato essere il colore prevalente volevo anche vestirmi di grigio ma poi ho pensato che fosse eccessivo
Bastavano i pochi capelli un mio caro amico nel corso della discussione per la selezione del colore del primo numero della copertina di Quaderni costituzionali
Nel mille novecentottantuno indico il grigio affermando che gli sembrava molto giuridico e domando se non vi fosse un grigio ancor più grigio
In quel caso si trattava di un atteggiamento favorevole ad una tinta che pare seria di per se stesse e capace di incarnare i caratteri di una categoria di studiosi
Ma nel corso della relazione grigia rappresentato significati ben più concreti che mi hanno fornito la possibilità di spaziare dal tema del metodo da applicarsi nello studio del diritto costituzionale
Alla regolazione del settore storico archivistico dei supremi organi costituzionali fino ad arrivare ad un tipo di documentazione che la biblioteconomia denomina letteratura grigia e che è molto importante per il Parlamento ma per tutti gli organi costituzionali
Nell'ambito di questa apparente uniformità cromatica che ricorda di converso l'importanza delle variazioni vorrei dunque sottolineare quattro punti in primo luogo mi sembra evidente come sia per il costituzionalista che per lo storico delle istituzioni contemporaneo la documentazione degli archivi storici parlamentari ma in generale delle gli organi costituzionali possa essere di estrema utilità ai fini delle rispettive analisi
In seconda istanza gli archivi rientrano nella prospettiva dell'articolo nove della Costituzione e i cingoli organi costituzionali che siano dotati di di indipendenza autorganizzative risultano vincolati alla tutela della loro memoria storica
In terzo luogo viste le differenti situazioni di partenza e l'autonomia dei supremi organi costituzionali la suddetta attività di tutela dovrebbe avvenire all'interno di uno schema comune capaci di coprire gli incroci ed eliminare il più possibile i vuoti che si possono creare ciò significa che si impone un'integrazione o un'esplicitazione ne alla legge centoquarantasette novecentosettantuno prevedendo che anche la presidenza delle pubbliche la Corte Costituzionale conservino i propri atti presso un proprio archivio storico
Al di là di un simile intervento e in ogni caso da auspicare un coordinamento tra i responsabili delle strutture in oggetto poiché l'omogeneità nella diversità richiama come minimo lo sforzo del coordinamento pratico anche in presenza della differenziazione strutturale
Infine e questo riguarda in particolare modo le due Camere lo sviluppo dell'informazione al Parlamento accanto all'informazione sul Parlamento
Dovrebbe essere promossa in maniera unitaria la questione si inserisce a pieno titolo sul dibattito o nel dibattito scusate sul bicameralismo italiano
E la sua revisione ma al di là di ogni innovazione istituzionale si pone nell'onda del miglioramento delle capacità del Parlamento di rispondere alle finalità generali e speciali che lo caratterizzano
Alcuni autori hanno già so da tempo sottolineato degli anni settanta e ottanta l'importanza di prevedere una unificazione funzionale dei servizi relativi all'attività di studio e documentazione alla biblioteca e alla raccolta
Dei dati come già accennato l'articolo uno della legge centoquarantasette del settantuno fornisce la possibilità che i rispettivi uffici di presidenza Accordino non sembra del di lui puro unifichino i loro sforzi
Ipotizzato trasferimento della biblioteca del Senato a piazza della Minerva fornirebbe in questa specifica prospettiva la possibilità di coordinare i rispettivi servizi videoteche documentazione mentre per quanto riguarda gli archivi correnti e quelli storici
L'utilità di coordinamenti se non addirittura per questi ultimi di unificazione
Risulta evidente vi ringrazio
Ma io ringrazio vivamente il professor Lanchester per questa relazione così ricca che ha aperto i nostri i nostri lavori e mi spiace mi scuso con lui se le esigenze tirannica io con lei nel tempo e mi hanno obbligato a richiamarlo
Alle esigenze appunto dei tempi
La battuta se mi è consentita io faccio il sito di grigio anche se non molto scuro voi notare che le zone grigie per i giuristi sono tutti gli istituti di storia le zone talvolta più colorati
Che sono quelle inquirente alla politica in cui ci sono tutti gli elementi che sfuggono alle esigenze formalismo giuridico
Lo ringrazio anche per aver raccolto alcune delle domande che avevo formulato è dato nella seconda parte della sua relazione un quadro molto preciso
Del diciamo del di quanto si va organizzando in maniera di Chirivì di biblioteche di servizi della Camera e del Senato in questo campo devo dare notizia di una lettera per la verità inviata all'onorevole Luciano Violante va aggiunta ore
Del l'onorevole Giorgio Napolitano
Caro Violante ti prego di trasmettere i partecipanti al convegno l'espressione del mio rammarico per l'impossibilità di partecipanti e più vivo cui o per il successo di un'iniziativa che si colloca in una linea di preziosa continuità ed in concreto sviluppo nella valorizzazione del patrimonio archivistico della Camera dei deputati ed è l'attiva presenza del Parlamento
Nella vita culturale del Paese cordialmente Giorgio Napolitano credo che siamo tutti grati
All'ex presidente della Camera e Giorgio Napolitano
Per questo saluto e per questo incoraggiamento per il nostro lavoro ora la parola è al professor Guido Melis
Per la sua relazione sul tema fonti parlamentari e ricerca storica il punto di vista degli storici delle istituzioni
Nella storia costituzionale del Regno d'Italia dichiara Angelo Ruiz e anche Lanchester ricordava e che restano libro molto valido ancora oggi
Ho trovato questo nella prefazione ha trovato questo passaggio sarà una delle pochissime citazioni che farò quindi prevedere pazienza son poche righe se come in Inghilterra la vita del Parlamento fosse intimamente legata anche in Italia
Con la vita della società
Questo libro avrebbe infine ristretto di seguire il progresso dello sviluppo costituzionale italiano i suoi primi cinquant'anni esponendo tutti i cambiamenti notevoli nella politica nella legislazione le consuetudini
Il rilevato distacco però obbliga l'autore talvolta lasciar da banda il Parlamento per tener dietro ai fatti politici della formazione dello Stato e talaltra a rifugiarsi invece in Parlamento quasi dimentico per la società
Sarà forse per questo paradosso per questo distacco tra istituzione parlamentare società se una tradizione di storiografia parlamentare attenta specificamente al funzionamento dell'istituzione al rapporto tra questo funzionamento
E la domanda che proviene dalla società in Italia quasi non è esistita basterebbe abbia sul Parlamento da noi ha oscillato tra un approccio etico politico la ricostruzione dei contenuti politici ribaltoni parlamentari
La storia dei partiti al Parlamento tutt'al più la biografia dei grandi parlamentari e in misura minore
Un approccio giuridico costituzionale il ruolo del Parlamento nel sistema costituzionale i conflitti e le alleanze con gli altri poteri la difesa o l'invasione delle prerogative parlamentari
Su entrambi i terreni la storiografia l'indagine storiografica colto spesso con acutezza certi caratteri di fondo dall'esperienza parlamentare italiana
E questo è un patrimonio certamente che abbiamo le spalle la tipicità del nostro bicameralismo per tutta l'età liberale
La precoce rivendicazione del ruolo del Parlamento rispetto a quello della corona il mutare degli equilibri tra le due camere specie col succedersi dalla Costituzione liberaldemocratica a quella oligarchica
L'emergere dei partiti parlamentari loro sfaldarsi già negli anni del trasformismo la specificità della maggioranza giolittiana come momento chiave quella che è stata definita la dittatura parlamentare di Giolitti
Le trasformazioni sul piano elettorale il gioco dei collegi l'impatto della proporzionale e gli sconvolgimenti che ne sono derivati
Però più raramente gli studi hanno affrontato il nodo critico delle funzioni del Parlamento e della loro evoluzione nel tempo il Parlamento come macchina per fare leggi
Rimasto assolutamente i margini per interesse di storici prelievi in quell'articolo che in quel bel saggio Pitt sessantatré che citava anche l'argenteria rubato tutte le citazioni importanti
Naturalmente puntigliosi del secolo fatale sono Luca diceva si può notare come la storia parlamentare sia stata intesa come storia dell'attività di indirizzo politico del Parlamento con scarsissima
Per non dire nessuna considerazione
Dell'attività legislativa analogamente anche lo studio biografico del personale parlamentare rivolto per le varie epoche a determinare i tratti distintivi della partecipazione di questo gruppo
Alla funzione distribuzione delle parti nel lavoro parlamentare affinamento di capacità tecniche particolari tempi e modalità dell'esercizio della funzione comportamenti parlamentari stile di lavoro eccetera
Non è stato sviluppato da noi come in altri Paesi come capitato in molti settori
Dell'ASPI molti altri settori della storia istituzionale italiana sulle istituzioni contemporanei
La dimensione del funzionamento dell'istituzione della sua routine quotidiana della serialità che mi contraddistingue le dinamiche per così dire fisiologiche a regime non in circostanze particolari
è rimasta abbastanza ai margini dell'indagine gli storici
Non possediamo infatti lavori di sintesi e forse neppure il dettaglio sulla produttività del campo nei vari periodi e ciò nonostante esista in merito un apprezzabile tradizioni documentazione da parte del Parlamento ma gli stessi indici degli atti parlamentari
Sono stati più oggetto di consultazione occasionale che non di studio metodico e specifico da parte degli storici
Ne abbiamo studi sui tempi dell'attività legislativa né analisi quantitativa dell'impegno del governo in Parlamento nel ricerche approfondite sul meccanismo degli uffici prima delle commissioni poi e sull'iter complessivo che precede l'approvazione delle leggi
Su altri aspetti l'attività parlamentare per di più le inchieste una disciplina interna delle camere gli storici hanno lavorato ugualmente poco frammentaria mente sì che spesso si deve soprattutto all'operosità scientifica di chi professionalmente ha militato nelle strutture degli archivi parlamentari
Anche se poi passa per passare spesso con successo ha mestiere lo storico di professione se possiamo disporre di studi e ricerche illuminante ricorderò qui solo uno per tutti la vasta ricostruzione dello scandalo bancari fin e secolo che Riggio vitale ha condotto oltre vent'anni fa principalmente proprio sui fondi
L'archivio storico del Kandrakar
In il gene della geografia parlamentare d'altronde non ha prodotto in Italia col complesso coordinatore certe che altrove penso presenta la grande storiografia inglese su questo su questo tema costituiscono la spina dorsale degli studi sul Parlamento alcune incoraggianti eccezioni penso ai due volumi di curati da Maria Serena Pivetti e Giovanni quindi sull'Emilia Romagna in Parlamento ma anche al dizionario biografico dei parlamentari sardi fatto curato a Tito Rwe a qualche altra episodio di questo genere non bastano a correggere l'impressione anche qui di un certo ritardo storiografi
Non per il telo figlia ma per rendere più chiaro quello che sto cercando di dire proverò a gettare uno sguardo su sviluppi molto recenti
Relativi alla letteratura sulla storia parlamentare gli altri pare i Paesi europei ho scelto pochi esempi tratti prevalentemente da riviste degli ultimi anni
Nell'agosto del novantatré la vedi fan sede sia Aspo litiga pubblicato ad esempio una ricerca diciamo sono qui sulle che stiamo decritta e dei sette dipinte
Che una vasta indagine sulle che stiamo poste dai deputati ai ministri della terza quarta e quinta Repubblica ed è un saggio che si sofferma sulla media annuale delle che stiamo sulle variazioni anche in rapporto alla prossimità o alla lontananza delle scadenze elettorali
La media per deputato la distinzione di vari gruppi di deputati a seconda che risultino più o meno inclini a svolgere questo tipo di attività il rapporto tra i deputati che presentano le che stiamo e la loro anzianità di non di mandato eccetera
La conclusione è che questa pratica si collega lavoro politico quotidiano richiesto per la consolidazione per la riconquista periodica dei mandati parlamentari non è quindi
Vengono a maturazione delle crisi costituzionali che sono anche più forti delle pur drammatiche crisi sociali che interessano l'Italia di quel periodo
Critiche resoconti parlamentari per l'intero periodo registrando tutti gli interventi dai più consistenti a quelli minimi addirittura le interruzioni nell'ambito di dibattiti parlamentari dei primi ministri inglesi hanno alla fine
In qualche modo a questo tratto una serie di considerazioni sul rapporto tra il potere esecutivo e Parlamento su un altro versante una sull'altro versante quello dei comportamenti parlamentari l'analisi delle scienze sociali soprattutto agli Stati Uniti ma che inviterà in Francia
E più consolidate da offerto ed offre espressivo di spunti di riflessione anche agli storici delle istituzioni interesse si appunta in qualche caso sull'analisi statistica dal voto parlamentare
Più arriverò ha proposto di mettere a confronto le caratteristiche socio professionali dei parlamentari e il loro volto nonché di misurare attraverso il voto in aula l'indice e pollice di coesione partigiana
Dei gruppi politici oppure altri indici comportamento quali la presenza dei parlamentari nelle Commissioni l'attivismo dei parlamentari su questioni procedurali oppure su questioni politiche
Altri per esempio due autori francesi di recente hanno misurato con questi criteri comportamenti dei deputati francesi tra il mille ottocentottantadue e il mille ottocentottantaquattro
Cioè Nitsch euro a più ampiamente riflettuto utilizzando ugualmente una metodologia statistico quantitativa sugli voti sulle posizioni sugli atteggiamenti nell'ambito delle Assemblea
Sulle relazioni tra eletti è interessi altri studi ancora hanno approfondito per esempio la presenza nel dibattito parlamentare degli interessi locali e regionali
E l'attività dei gruppi portatori di quegli interessi
Per esempio ricorderò nell'ottantanove una serie di contributi a sul Senato degli Stati Uniti apparsi sulla legislative stati scuoterlo
Naturalmente queste ricerche hanno senso se utilizzano le fonti parlamentari nella loro dimensione seriale
Cioè se le setacciano per interi periodi così da consentire adeguate comparazioni
Ecco dunque lo dico per ora incidentalmente potrebbero arricchire ritornarci verso la fine che la fonte parlamentare non è più il luogo di ricostruzione di eventi politicamente e quindi anche studio graficamente significativi di episodi insomma isolati ma diventa il terreno per la verifica delle grandi tendenze verrebbe da dire delle lunghe durate prenderli in prestito la terminologia dalla storia economica la grande storia economica francese
Dunque significativo diventa il ripetersi degli eventi l'affermarsi di una tendenza alla normalità e non l'eccezionalità dei comportamenti parlamentari
L'applicazione di questo me di questa metodologia a me sembra da attori una serie di
Casi dei risultati che vanno tenuti presenti anche ai fini di una revisione dei metodi della storiografia parlamentare italiana
è stato Cassese qualche anno fa a Sabino Cassese a osservare che poi che soggiacciono al mito dell'onnipotenza del legislatore del positivismo i giuristi lo studiano mai
I moti in cui si scrivono le norme ne le politiche legislative vale la pena di osservare però come anche in termini di ricostruzione storica
Il momento tecnico formale dell'elaborazione legislativa sia stato oggetto di pochissimo interesse
Ed è questo il secondo punto che volevo porre dopo quello appunto della
Dall'analisi quantitativa relativa al comportamento parlamentare
Anche qui non mancano certamente spunti anche molto importanti provenienti dal dibattito storiografico degli ultimi anni
Qui bisogna fare forse prima piccolissima parentesi a ricordare che la storiografia sulle istituzioni contemporanei Italia ha vissuto una stagione particolarmente felice all'inizio degli anni sessanta quando grazie ad opere di ambizioso RIS respiro la collana sull'organizzazione dello Stato diretta da Alberto Maria Ghisalberti Alberto Caracciolo una raccolta degli atti del Congresso celebrativo del centenario
Le leggi amministrative di unificazione c'è stato come dire una una ripresa di questo genere di studi per non dire che si è trattato di una vera e propria fase costituente di questo genere di studi almeno per quanto riguarda le istituzioni contemporanei si collocano in quel in quella in quel contesto anche alcuni dei contributi che ricordava prima il professor Lanchester Maranini per esempio certamente ma a quali si possono aggiungere il nome
Di alcuni storici che hanno dedicato molto della loro operosità scientifica
Al la la storia istituzionale Acquarone Carlo Ghisalberti per certi versi Ernesto ragionieri gli studi sui prefetti ma anche un fondamentale saggio per tornare al tema e al tema del Parlamento che va citato che quello di Massimo Severo Giannini su Parlamento e amministrazione un saggio che in qualche modo anche dava offriva una prima periodizzazione del rapporto tra il Parlamento lo sviluppo sociale o sul Po dalla Società italiana tra Otto e Novecento
Tra tutti questi studio però ne voglio citare uno perché mi è sembrato poi rileggendo in vista di questa relazione questa letteratura che offrisse alcuni spunti
Notevolmente pionieristici ed è come sempre accade perché anche in altre circostanze accade citare questo lavoro Stato e società civile di Alberto Caracciolo Caracciolo parlando del Parlamento postunitario scrisse
Non più di due-tre pagine ma molto dense di indicazioni di lavoro purtroppo indicazione di lavoro che tutti abbiamo lasciato un po'cadere negli anni negli anni successivi attirò per esempio l'attenzione si era nel mille novecentosessanta
Sugli innumerevoli progetti presi in considerazione discussi degli uffici portati all'attenzione di una delle due Camere ma poi non trasformati in legge solo per il meccanismo e per le difficoltà all'interno del Parlamento
Osservazione molto acuta che dovrebbe essere letta anche alla luce di quelle altre riflessioni sulla presunta maggiore efficienza del Parlamento della Costituzione oligarchica rispetto al Parlamento nella Costituzione liberaldemocratica era pur sempre un Parlamento che poi lasciava molte scorie nel suo cammino molti molte molte cose non fatte nel suo nel suo nel percorso oppure sempre in Caracciolo trovo una notazione molto acuta sulla difficoltà incontrata nel rinnovare lo stesso regolamento interno della Camera
Per non dire la tentata e mai risolta riforma del Senato
O ancora e qui siamo proprio dentro il nostro discorso vorrei citare l'osservazione di Caracciolo circa la precoce ingerenza della burocrazia statale
Nella formazione delle leggi l'aggiramento del Parlamento da parte dell'amministrazione fin dall'ottocento fino ai decenni successivi all'unità attraverso gli strumenti sostitutivi del Regolamento del decreto ministeriale preparato negli uffici del dicastero interessato o della circolare
Complesso di studi quindi che ha offerto se non altro alcune indicazioni di lavoro e come è accaduto anche per altre indicazioni di lavoro relativa storia restituzione in quella stagione c'è stato poi invece con una fase sostanzialmente di di abbandono di queste prospettive
Salvo due eccezioni due cessioni importanti la prima e riguarda le ricerche di Paolo Farneti sulla composizione parlamentare negli anni tra l'Unità la prima guerra mondiale penso soprattutto al libro sul sistema politico società civile che da settantuno
E che è un libero molto illuminante c'è un tentativo di applicare la analisi statistica
Alla personale parlamentare negli passaggio tra destra e sinistra e poi c'è una un capitolo dedicato al personale parlamentare d'età giolittiana che ancora mantiene intatta tutta la sua validità l'altro studio che va citato certamente lo stava già il professor Lanchester il volume collettaneo curato la sartoria sessantatré sul Parlamento repubblicano che tuttavia contiene molti spunti anche in una chiave leggibili utilizzato in una chiave più generale di di ricostruzione del meccanismo parlamentare per gli anni precedenti a parte Sartori che si soffermava su comportamento parlamentare poneva il problema del raccordo
Tra Commissioni parlamentari uffici ministeriali in quel volume colpisce il saggio di preghiere e la cui analisi si intitola proprio la produzione legislativa la cui analisi costi tutti costituiva
Un rarissimo esempio appunto di applicazione di metodologie d'indagine quantitativa anche in chiave
Storica tra l'altro pregherei il suo e la sua équipe di ricercatori lavoravano sulla scorta di una rilevazione
Compiuta su alcuni semestri della produzione legislativa italiana tra il mille ottocentottantotto il mille novecentosessanta non certo alcuni punti-chiave su quelli avevano cercato di costruire una serie di risposte relative alla funzione funzionalità ed efficienza del Parlamento e una serie di interessanti osservazioni sul mutare il rapporto tra proposte legislative di iniziativa parlamentare e disegni di legge iniziativa governativa
Stimoli intuizioni frammentarie però significative
Primi tentativi di interpretazione che ebbero appunto come dicevo una ricaduta molto relativa cartografia parlamentare qui per la verità la l'aspetto più deludente non sta tanto nel lavoro degli storici presi singolarmente ma è quindi primi tentativi di affrontare la storia del Parlamento attraverso opere con l'età per esempio
Se voi aprite la storia parlo del Parlamento italiano pubblicata la sua copio vedrete che è tutta impostata su schermi molto e demenziali
Che lascia pochissimo spazio l'apprezzamento della prospettiva di ricerca sull'attività del Parlamento e sul modo in questa attività si esotica
E anche questa recente storia del Parlamento che è stata pubblicata sotto l'egida
Del parlamento della nuova CEI per certi versi è vero qui troviamo per esempio molto valorizzata la biografia parlamentare che trova un suo spazio considerevole questo certamente un elemento positivo ma poi la storia delle assemblee
E quella specifica delle attività spuma in un approccio più generalmente di storia politico costituzionale nel quale predominano piuttosto le ricostruzioni d'insieme dei problemi politici delle varie legislature come si si guardasse
Dal parlamento al Parlamento guardando fuori dalle finestre del palazzo non si guardasse quello che accade dentro il palazzo per certi versi c'è una storia più esterna del Parlamento che chiama in causa l'attività delle Camere ma in rapporto a quello che succede
Fuori dalle Camere ma resta ai margini mi sembra l'esperienza interno tre strutture istituzionali tra le opere monografiche più recenti
Ce n'è almeno una che va citata il bel lavoro di Arcore Ulrike
E per impianti Obiettivi sceglie la via però di una ricostruzione puntuale della classe politica giolittiana in Parlamento ed è meno attento naturalmente agli aspetti di funzionamento dal cavalcavia in questo libro si trovano molti
Elementi di quanto appunto indicavo come una possibile
La Cuna della stessa Fia parlamentare e sotto un altro profilo le due grandi storie costituzionale recenti quella Ghisalberti è quella di Umberto Allegretti
Anche in questi casi però complessivamente la routine legislativa cioè le grandi analisi
Dell'attività delle modalità dei procedimenti dei tempi delle caratteristiche della lavorazione legislativa sono meno sviluppate e in alcuni casi anche insomma un po'assenti
Un indirizzo di studi particolare
Ancora una volta però qui l'esempio viene prevalentemente dall'estero i casi di applicazione in Italia sono molto relativi
Ha insistito sul tema della redazione delle norme cioè su quella specifica tecnica che si definisce legal Presti
Per l'Italia penso che questa prospettiva potrebbe essere di grandissima di grandissimi risultati se la si applicasse anche dal punto di vista della storia dell'istituzione
Penso per esempio all'esperienza del Parlamento liberale e specificamente al caso per molti versi ruminanti e secondo me della delle grandi legislazioni dall'età giolittiana
In particolare a me è capitato di occuparmene in sia pure molto marginalmente
In relazione alla citazione speciale per il Mezzogiorno a partire dall'intervento
Per Napoli delle ottocentottantacinque soprattutto in relazione a quel complesso di leggi che vengono emanate nel primo quindicennio del secolo per le varie regioni situazioni locali del Sud cosa dimostra a mio avviso un approfondimento sulle fonti di archivio
Riguardante quest'che ho questo indirizzo legislativo può dimostrare può evidenziare poi non so se ci son riuscito ma comunque può evidenziare mi pare
Il intanto il cambiamento di contenuti dalla legge
Generale e astratta di modello postunitario le grandi leggi del mio ottocentosessantacinque per esempio
Noi abbiamo un una transizione evidente verso la legge di settore quando non verso la legge di provvedimento
Ma poi anche mi sembra che la documentazione archivistica offra tutta un'altra serie di indicazioni
Per esempio quanto ai soggetti che elaborano questo intreccio di provvedimenti ai soggetti che inventa o in soluzioni tecnico legislative
Ecco che vengono in evidenza dal dalle carte d'archivio accanto all'iniziativa propriamente parlamentare quella degli staff tecnico legislativi del governo in particolare della Presidenza del Consiglio e del ministero dell'Interno
Al cui interno maturano robuste personalità di funzionari registi che vanno ad affiancarsi in maniera ormai continuativa al personale al personale politico parlamentare
Guglielmo Negri in relazione alla legge bancaria del mio ottocentonovantatré ha fatto notare sulla base di un'osservazione compiuta sugli archivi della Banca d'Italia che la legge è stata scritta da Giolitti personalmente perché ci sono rintracciati in si sono intrecciate le carte
La grafia di Giolitti dimostra inequivocabilmente quale sia stato il suo ruolo decisivo nella formazione del provvedimento fin dalla sua prima bozza tuttavia voglio aggiungere che in molti altri casi nell'analisi della documentazione archivistica sia qui nell'archivio tra Camera sia negli archivi
Dei ministeri può offrire molte indicazioni su come il procedimento legislativo trecento pre legislativo si sviluppi su quel siano gli interventi materiali che vengono condotti anche a livello di emendamento spiccioli emendamento linguistico
Sul sulle leggi di questo periodo
Nella scrittura materiale la legge risolta spesso in una dialettica intensa tra il governo gli uffici parlamentari
Spesso con la costituzione di commissioni miste tra parlamentari esperti del problema e funzionari si opera una sintesi di competenza che a me sembra abbia prodotto riflessi presume inventarmi riflessi anche nello stile nel linguaggio del legislatore nonché naturalmente
Nell'articolazione la materia delle specifiche soluzioni tecnico legislative adottate
Cassese ci ha ricordato di recente come il caso italiano sia molto tardivo perché in Francia tradizionalmente c'è un ruolo di codecisione rispetto al Parlamento del Conseil d'età
Nel Regno Unito dal mille ottocentosessantanove esiste uno fisso accuse Parliament Council che dipende dal primo ministro nel gabinetto negli Stati Uniti
C'è un organo analogo dal mille novecentodiciannove nella tradizione italiana soltanto molto di recente con la legge ottantotto numero quattrocento noi abbiamo un ufficio centrale per il coordinamento iniziativa legislativa tra attività normativa del governo però penso che se ci si soffermasse come qualcuno sta cominciando a fare
Sul tema del Consiglio di Stato e della sua attività forse alcune indicazioni potrebbero aggiungersi a queste che appunto cercavo di riassumere
Già Armanni nel trattato Orlando richiamava il Consiglio di Stato come legislatore della forma distinguendolo dal legislatore del concetto una ricostruzione in chiave storica di questa attività paraggi relativa al Consiglio di Stato
Ci aspettiamo molto da queste ricerche che adesso stanno finalmente iniziando sugli archivi del Consiglio di Stato ce ne sono almeno un paio una che al centro centro a Roma è un'altra Torino
Una ricostruzione credo che potrebbe dire molto sulla attività integrativa e anche meno emendativa correttiva del Consiglio di Stato rispetto agli indirizzi non solo formali forse per l'agitazione
Vale la pena peraltro ad attenuare questa prima affermazione un'osservazione che ho trovato in un vecchio saggio di Francesco Cocozza secondo il quale nel caso italiano i ministeri hanno in genere preferito istituire un rapporto diretto con i singoli Consiglieri di Stato chiamandoli nei gabinetti
E istituendo specifici uffici legislativi piuttosto che affidarsi al Consiglio di Stato come tutore dell'attività legislativa semmai tutori sono altri in alcuni momenti è il Ministero di Grazia e Giustizia che ha finito per svolgerla al Governo il ruolo del legislatore della forma
In posizione antagonistica rispetto al Consiglio di Stato tanto più nel ventennio fascista quando come già avvertiva pre di Vieri
La legge d'iniziativa governativa e ormai di elaborazione burocratica e quindi tutto il tema diciamo così anche della ricostruzione dell'attività legislativa
Si pone in maniera necessariamente diversa proprio per Vieri e Cassese osservavano come nel periodo fascista l'adozione del disegno di legge nuova del decreto legge o in casi minori del Regolamento corrispondesse alla dell'età del potere esecutivo di aggirare il Consiglio di Stato evidentemente non considerato del tutto affidabile o comunque considerato una grave io per il processo decisionale
Un sondaggio effettuato sul diritto amministrativo degli anni Trenta ha consentito qualche anno fa di cogliere alcune peculiarità di quella che è una raccolta parlamentare di allora chiamava forse impropriamente certo molto ambiziosamente la legislazione fascista
In quella produzione normativa c'erano tre fenomeni
Che vanno tenuti presenti secondo me che sono tipici di quegli anni parlo degli anni trenta gli anni venti e gli anni Trenta e il primo l'imponente sforzo di razionalizzazione che fu compiuto allora attraverso i testi unici
Speculare tuttavia a una tendenza sempre più accentuata la frammentazione legislativa
Che era avvertita con toni di allarme dalle forti dalle dalle fonti
Dall'epoca nella redazione del testo unico erano sempre implicato in soggetti rappresentativi degli interessi del settore normato e quindi si avviava anche lì una curiosa attività dico di collaborazione di con legislazione tra i soggetti istituzionalmente deputati attività legislativa e altri soggetti che prima no largamente consultati nella fase preparatoria il secondo fenomeno l'integrazione sempre più frequente quando non addirittura la surroga
Dello strumento legislativo con strumenti di regolazione amministrativa non necessariamente messi in opera dello Stato ma il più delle volte delegato a soggetti minori intendo parlare delle legislazioni di settore affidate ai grandi enti pubblici Periodo
Caso tipico quello dell'INPS nei cui uffici fu gran parte scritta la legislazione sulla previdenza in quegli anni il terzo fenomeno forse più interessante e quello che nell'elaborazione di cattiva di quegli anni intervenivano non solo burocrazia dei ministeri come accadeva agli inizi del secolo
Ma anche i gruppi sociali ed enti esponenziali gli interessi l'adesione dei ministeri ai provvedimenti che ne interessano di volta in volta le competenze
Se la si ripercorre dal punto di vista archivistico è molto interessante perché è l'occasione per una minuziosa attività di emendamento nella quale i testi originali sono modificati sulla base degli input delle domande che provengono appunto da questi centri esterni all'amministrazione
Che il ministeri coi quali ministeri mantengono un collegamento un collegamento continuo
Alla presidenza del Consiglio pure al suo gabinetto tocca d'accordo con la ragioneria generale la mediazione la collezione di testi perché ho detto queste cose per dare l'idea della complessità della ricostruzione del momento legislativo che certamente qui vengo per concludere a ciò che gli storici le istituzioni si aspettano
Dagli archivi e in particolare al Chiostro della Camera vengo al tema al tema diciamo dell'Archivio storico tra Camera in senso stretto
Per certi versi intanto voglio subito dire che le lacune storiografiche che un po'in in maniera un po'in impertinente e presuntuosa ho elencato all'inizio
è facile dire che ci sono delle lacune storiografiche si poteva rispondere perché non studiate le cose che costituiscono l'IDV molti le zone grigie questa volta nere che costituiscono le lacune
Dirò che la questura grafiche dipendono anche dalla disponibilità limitata delle fonti quindi va raccolta con grandissima con grandissimo entusiasmo questa questa ma ulteriore ulteriore
Messa a disposizione degli studiosi delle fonti così importanti dalla Camera dei deputati
Perché certamente questo non potrà non riflettersi positivamente sugli sviluppi futuri nella ricerca e quindi in gran parte io spero anche avviare questi indirizzi nuovi che attualmente la nostra storiografia sono così Gracci o addirittura mancano assolutamente penso a ricerche che sistematicamente mettono a frutto le informazioni deducibilità i fascicoli per esempio da una serie di disegni di legge semplicemente questo
Tener presente gli aspetti cui si accennava prima sulla produttività del Parlamento consultando sistematicamente la serie
Posseduta dall'archivio della camera dei disegni di legge
I tempi di percorrenza dei progetti di legge
La verifica di alcune vecchie ipotesi di prelievi prelievi per esempio insisteva su questo tema che mi ha molto colpito cioè che il parlamento più che funzionare come organo legislativo ai SerT ha sempre esercitato soprattutto una funzione politico ispettivo finanziaria
Naturalmente è un'affermazione che nasce nel testo di prelievi e come dire con delle basi documentarie relative oggi forse varrebbe la pena di avviare una serie di ricerche che tenendo presenti differenti contesti regolamentari che si sono succeduti negli anni ma provino a comparare tra di loro i tempi di attività delle camere in epoche diverse
Credo che questo potrebbe offrire allo storico generale non solo a quello tra istituzioni molte occasioni di riflessione penso anche alla possibilità di gettar luce sulla fase istruttoria che prevede l'approvazione del card valorizzando i più i verbali degli Uffizi non soltanto i verbali degli uffici
Il testo di verbale commissioni se non erro sono in in gran parte inediti per età liberale non inoltre la documentazione questa imponente questa imponente raccolta di documentazione che la casa che io la Camera conserva la corrispondenza le petizioni le memorie i dati statistici che accompagnano che corredano il fascicolo del disegno di legge in allegato e che sono come diceva anche l'aggettivo mi pare una straordinaria vetrina
Né per vedere per per per per capire la ricostruzione degli interessi
Quali interessi accedono all'istruttoria parlamentare quali interessi bussano alla porta del legislatore e vengono o meno accolti
E penso anche naturalmente alla storia interna degli apparati
Dopo di me altri parleranno
Mi pare di questo l'emergere faticoso di figure professionali legate alle varie funzioni di supporto fino al profilarsi di un vero e proprio corpo di collaboratori parlamentari l'articolarsi delle funzioni dalla documentazione parlamentare il nesso
Tra questi fenomeni apparentemente solo endogeni
E la storia visibile dei rapporti tra il Parlamento e sistema politico complessivo in generale
Torno a ripeterlo perché il punto mi preme molto bisognerebbe pensare anche in questo campo però ad avviare ricerche
Da chi su cospicue quantità di documentazione credo che il tempo del ricercatore isolato almeno per quanto riguarda questo tipo di obiettivi e finalità sia un po'finito
Questo implica forse un protagonismo maggiore anche per l'archivio storico in quale ed al Parlamento anche naturalmente dietro l'archivio storico i quali forse non hanno soltanto un compito di organizzazione conservazione delle fonti comincia ad avere un compito di coordinamento
Di promozione anche alcuni casi della ricerca quindi ho molto apprezzato quello che dice la dottoressa cartucce all'inizio perché mi pare che questo sia l'approccio giusto
Cui amici cui da adottare avvicinandosi al problema
Non si può pensare a compiere queste righe per rilevazioni se non si dispone di una competenza non solo storiografica ma anche allo stesso tempo archivistica e quindi è necessario come si fa in altri campi della storia di istituzioni come sia fatto marchio centrale lo Stato in parte come parte avvenuto negli anni scorsi l'archivio storico del ministero degli affari esteri è necessario che la competenza archivistica qua propriamente storiografica si compiere Trino di più e quindi fare uno sforzo come dire anche di organizzazione della ricerca infine è quasi superfluo dirlo l'angioletto molto bene esiste un problema di raccordo un raccordo che non soltanto con gli altri archivi dei giardini dei grandi organici costituzionali ma io credo con tutto il complesso degli archivi pubblici e forse anche con gli archivi di partito con gli archivi partito perché
Lo stato degli acquisti e posso scopa sa molto più di me potrà più di me ma insomma lo Stato gli archivi di partito
E tale da richiedere in qualche modo richiede in qualche modo intanto un lavoro di salvaguardia
In questo momento particolare in cui i partiti sono così poco di moda credo che sarebbe utile se ci preoccupa sicuri questa salvaguardia e poi anche come si può fare una storia soltanto una chimera camera che non passi soprattutto per anni recenti attraverso l'archivio dei partiti dei gruppi politici e le grandi personalità che della Camera e del Senato sono state le protagoniste dunque c'è un problema di coordinamento di coesione di programmazione anche della ricerca che è molto io sento molto insomma penso che questo sia la fase in cui dobbiamo porci questi problemi perché stiamo entrando
In una fase nuova della ricerca storica sull'età contemporanea italiana terminata da tante circostanze anche in qualche misura fatto che si è chiuso
Bene o male si è chiuso un periodo della nostra storia recente ed è molto importante che in questa fase noi abbiano questa sensibilità e abbiamo questo tipo di organizzazione vi ringrazio
Grazie a Guido Melis da questa relazione anche se è così ricca come avete sentito e da una panoramica sugli studi e anche con un'indicazione spregiudicata di lacune e passata poi più specificamente a considerare i problemi
Degli archivi problemi delle fonti e con questo accenno finale che mi pare molto importante
Gli archivi dei pentiti qualcosa si è fatto ma ho l'impressione che soprattutto per alcuni partiti minori il rischio della disposizione sia forte e siccome il minore il maggiore in politica non corrispondono sempre
All'importanza del fece determinati personaggi determinati figurano svolto su questo credo l'iniziativa sarebbe molto utile resa abbiamo una breve pausa per il il caffè pausa caffè ci rivediamo qui
Abbiamo un po'di ritardo alle dodici e dieci non ci possiamo consentire più di dieci minuti di intervento evoluzione e poi diamo ancora una ora abbondante per le due successive relazioni
Forse
Andiamo
Ci si potesse sospendere questo vocio nella sala info esco almeno questo se proprio non si vuole venire
Il professor Scoppola mi ha chiesto di dire qualche cosa che non pienamente nell'aria da tempo rimanendo soltanto per richiamare l'attenzione dei decessi ha ripreso il lavoro
Allora
No no e se chiediamo ai veri sì sì e non entrano più vanno in vacanza
Allora abbiamo adesso questa seconda parte della nostra prima sessione nella quale la parola cerco di dire di tirare un po'il Comune vara parole e agli storici dei così detti storici puri quelli che non sono specialisti né di storia delle istituzioni né di storia costituzionale o altre per sentire da loro
Che cosa hanno da chiedere a queste fonti alle fonti archivistiche della Camera dei deputati
La questa seconda parte della prima sessione prevede due relazioni la prima del professor Manelli sullo stato politica la storia politica dell'Italia liberale e la seconda al professor Pombeni
Che riguarda viceversa
L'Italia contemporanei la dizione che vuole comprende mi pare sia il periodo fascista che il periodo post fascista
Quindi a questo punto essendosi realizzate condizioni minime di silenzi che speriamo si mantengano nella sala vicine
Non si può fare un segnale si acceleri questo ingresso
Ecco io con qualche disagio e scusandomi con lui per le condizioni non ideali in cui deve iniziare la sua relazione do la parola al progresso Raffaele Romanelli ben noto per i suoi studi sull'Italia liberale
Ringrazio sì perché è una relazione
Venire sono note a margine di quanto è stato detto il modo ampio autorevole delle vere relazioni di questa mattina e che partono
Da una so Servazio nessuno
L'archivio storico della Camera sul come diceva Scoppola su quello che uno storico tout-court uno storico per la società italiana
Può richiedere
All'archivio storico della Camera quindi non vedo annotazioni relative alla struttura la storia in Terna ma
A quello che
Diceva Melis si vede dalla finestra o meglio al dialogo tra ciò che c'è fuori ciò che c'è dentro chi voglia studiare appunto nella prospettiva di storia generale
Una fase storica un evento un personaggio significativo della storia del Paese
Considera l'archivio storica Camera soltanto come uno tra i vari archivi ai quali potrà indirizzarsi nella sua ricerca e quindi vi si avvicinerà con spirito di rapina senza considerarlo all'inizio
Un tutto uno è presto volgendo se ad altri archivi ad altre fonti
Da incrociare con le prime come il mestiere insegna ora
Mi metto per un attimo in questa prospettiva meramente incursori e
Ebbene in questa da questo punto di vista del chi distorce la Camera si presentano necessariamente come fonte del tutto accessorie incidentale i materiali missini addensano con apparente casualità senza mai promessa di una qualche concretezza
E si vedrà subito in questo avviene per due ordini di motivi uno che riguarda le enormi perdite subite a mettere archivistico nel corso del tempo
Un evento che incide a mio giudizio sulla natura sulla ricchezza d'archivio ma dice qualcosa anche su la natura stessa istituzione questo appunto il secondo motivo
Che riguarda in modo di funzionare dell'istituzione e il lei te stesso
Il ruolo svolto al materiale documentario nell'iter legislativo
Un tema su cui Gian Guido Melis meglio di me ha richiamato l'attenzione ma anche le altre relazioni hanno richiamato l'attenzione in questo senso parlavo un attimo fa di fronte cessoria
Gran parte delle carte parlamentari del Pd parlamentari vanno viste in stretta relazione con altri documenti innanzitutto con i due grandi Corcos documentari o di fonti
Nicola viva ma collegate le carte della pubblica amministrazione da una parte e dall'altra gli atti parlamentari cattiva stampa ma che costituiscono la fonte primaria insieme le prima per tutti gli storici
Politici e mi riferisco soprattutto all'Italia liberale le mie annotazioni che riguardano un periodo ben delimitato della storia italiana
Ora il rapporto tra carte parlamentari e carta amministrative ci porta a discutere il problema è già stato toccato per la autonomia costituzionale dei poteri del modo di
Riti integrazione chiede che tra i poteri intercorre mentre il nesso tra carte e atti a stampa segnala le finalità notarile di certificazione di tutta l'attività parlamentare perché in questo caso gli atti parlamentari sono qualche cosa di più evidentemente che quella parte delle l'argomentazione che è stata pubblicata qualcosa effetti molto diverso
In ogni caso va sottolineato che entrambe queste fonti carte amministrative la pubblica mi se se ne e atti parlamentari hanno una storia loro propria una destinazione bibliotecaria archivistica distinta
Da quelle dell'archivio della Camera
E a queste due grandi Corpi di fronte si sono rivolti essi devono rivolge gli storici che intendano intraprendere una ricerca sistematica su un tema qualsiasi di storia italiana salvo poi ed è questo il punto
A trovare informazioni rivelatrici
Illuminanti proprio invece in questo archivio
Ora considerazioni del tutto empiriche come queste ci aiutano e credo a riflettere anche sulla natura
La collocazione istituzionale del Parlamento e quindi di nuovo a parlare nell'archivio storico non più come una fonte tra le altre come dicevo poco fa ma come oggetto stesso del discorso e mi sono messo in quest'ottica e quindi a riflettere sulla sua struttura sulla sua genesi la sua organizzazione
E a considerarlo come testimonianza informazione sulla funzione dell'istituto la sulla sua rilevanza costituzionale tornando così al punto di partenza le due prospettive del resto ne Messer lo storico sono destinate
Sempre a incrociarsi
Quell'atteggiamento incursori o da cui sono partito
Non risponderebbe ai buoni cancro ricerca storica se chi cercasse una qualsiasi informazione puntuale in un archivio non conoscesse la struttura dell'istituzione
Che ha prodotto quella fonte e quindi in che contesto anche quel singolo documento che viene cercato terre collocarsi
Torniamo quindi in quest'ottica ai limiti
Alla parzialità diciamo dell'archivio stesso
L'attenzione che oggi viene
Prestata a questo archivio dall'ordine dagli organi di vigilanza
La splendida sede che gli è stata finalmente concessa e la pubblicazione dei premi quaderni e infine questo stesso convegno
Rappresentano una svolta radicale nella storia di questo istituto e quindi non devono farci dimenticare anzi mettono ancora di più il risalto perché si occupi dell'Italia liberale e non dell'Italia repubblicana
Che per molto tempo e fino ad anni recenti forse fino a questa svolta di questi anni il materiale qui conservato non sembrava avere grande rilevanza archivistica
La storia dell'archivio stesso con il Cile narrata data alla guida del novantatré in modo molto prezioso
E per certi versi sconcertante
Come ha osservato Carlo Croce nella nella nota che appunto accompagna la guida
Anche in un'epoca nella quale veniva fondata essi robusti IVA una solida cultura archivistica nel Paese nell'epoca d'oro diciamo la nascita del nella
Affermazione cultura che mistica e sotto un regime politico quale quello liberale costituzionale che prestava un sicuro omaggio alle istituzioni rappresentative
La storia delle carte di questo archivio è una storia di smarrimenti danneggiamenti e perfino sottrazioni
Che testimonia non solo dell'incertezza circa la collocazione istituzionale del materiale ma anche di una ben scarsa sensibilità per il suo valore storico documentario ora viene da pensare che questa irridente disattenzione
Per il valore dell'ingente massa di documenti che si concentrano gli edifici parlamentare in certo modo sorreggeva l'attività di produzione legislativa
Questa evidente ripeto mancanza di attenzione veramente scorrendo le le note sulla storia d'archivio il maltrattamento chiudere su cui vengono sottoposte le carte e in alcuni periodi
E significativo di emblematico di qualche cosa va annotato ecco viene da pensare che questa disattenzione rifletta una concezione debole dell'istituto parlamentare stesso
E una scarsa considerazione delle funzioni conoscitive ispettive di vigilanza e di collegamento col Paese che invece proprio in Italia imperiale
La Camera svolgeva in misura ben più rilevante di quanto non facesse non faccia oggi
Se non altro perché i circuiti alternativi di mediazione comunicazione politica del Paese oggi ci sono enormemente moltiplicati
Così come la molteplicità le capacità d'intervento gli apparati amministrativi in generale quindi se non altro per questo motivo la il lavoro svolto in nella istituzione parlamentare sezione centrale della
Del regno era molto più rilevante a questo invece
Storie civici e corrispondeva una totale disattenzione archivistica diciamo
Per questa aspetto
Ora della maggiore o minore robustezza degli istituti rappresentativi nel regime liberale gli storici hanno discusso da sempre
Soprattutto ovviamente intorno al grande evento di questo secolo cioè il crollo del regime liberale che evidentemente ha portato nell'azione di studiosi a riflettere su i motivi della della fragilità di quel regime è indubbio che il Parlamento di occuparsi una posizione dominante nella cultura costituzionale la stessa mentalità politica del tempo quel periodo liberale
E tuttavia si direbbe che la centralità del parlamento che lo rendeva effettivamente cardine se il carattere sentito come tale dell'intero sistema centro di mediazione degli interessi
Nascondesse per altri versi una concezione istituzionale debole
Che non vedeva nell'attività parlamentare la fonte principale di legittimazione politica
E la subordinava piuttosto al circuito della politica e della vita sociale
Si può dire in altre parole l'ipotesi che sto facendo che l'altissima coscienza istituzionale che a mio giudizio deve essere riconosciuta
Alla classe dirigente liberale forse in sostanza priva di valenze democratiche
Si rivolgesse più allo Stato come Amministrazione pubblica che al Parlamento come presidio di diritti
Ciò sarebbe un peraltro tipico con una coerente con una cultura politica come quella della generazione di penale che dette vita al primo fra i primi parlamenti Albertini preunitari
Una generazione alla quale era estraneo ogni tradizione costituzionale
Perché invece portava con sé l'esperienza di una solida tradizione amministrativa risalente non solo i decenni dette la restaurazione ma anche all'assolutismo settecentesco
Era una generazione di liberali
Che aveva innestato le istituzioni rappresentative direttamente su un'esperienza di governo paterno nota abitare priva di cultura dei diritti e delle rappresentanze parlamentari questo è un elemento che
Mi è capitato altre volte di sottolineare i grandi pari del liberalismo italiano aveva paventa dieci Ricasoli a Bondi per pensare anche regionalmente
Ai quali non solo si deve riconoscere una grande cultura
Liberale ma che veramente hanno fondato
Una tradizione costituzionale parlamentare caso unico in Europa vive venivano da esperienze pre politiche
Di regimi che non avevano conosciuta istituzioni rappresentative e quindi avevano sì una grande sensibilità per i grandi modelli europei spesso conoscevano la Francia l'Inghilterra ma non avevano alcuna esperienza non si era depositata nei loro agire politico alcuna esperienza di politica parlamentare per definizione
Mentre invece APPA a a fronte di questo avevano in vario modo una grossa cultura di governo come dire locale possiamo dire e comunque una grossa esperienza e tradizione di
Regimi De Marchi e amministrative oggi la storiografia tende
Da diverso tempo a rivalutare avrà concentrare l'attenzione rivolgere un'attenzione particolare alla cosiddetta alta della restaurazione cioè nel alle molteplici esperienze
Amministrativo costituzionali che hanno poi depositato che hanno poi lasciato eredità grandi tradizioni di governo ma ripeto
Nessuna
Esperienza
Di parlamenti rappresentativi
Quando la storiografia
Repubblicana postfascista
A ripreso ha sviluppato le discussioni su i limiti regime liberale
Dopo la fine del fascismo ha molto spesso messo l'accento su i limiti di libertà sulla
Sulla mancanza di sufficiente tutela delle libertà che avrebbe poi
Secondo alcuni spiegato degenerato poi la resa al totalitarismo questa una sono attesi sicuramente ormai vecchie e superate
Che tuttavia non hanno lasciato il spazio ad una riflessione su quali fossero poi le caratteristiche non è negative
In positivo le specificità del modello politico dell'Italia liberale e credo che questo elemento sul quale volevo richiamare l'attenzione
Crispi
Che fu il primo a soffermarsi sul problema della conservazione degli archivi in quella stagione che gli archivisti se si ritengono il periodo più felice per la storia dell'archivio dalla Camera dei deputati intendendo che prima di allora
Il la quella storia non fu molto felice e dopo di allora fu addirittura tragica
Ora bisogna dire pensando a questa
Filone Crispino diciamo di cultura democratica che si tratta di una cultura istituzionale che non ha mai messo radici profonde nel Paese come del resto può testimoniare la cattiva fortuna della generazione Crespina
E per quanto riguarda gli archivi di cui parliamo il fatto appunto che a quella stagione felice altre ne seguiranno di assai meno felici fino ai tempi recenti e alla svolta così radicale come dicevo all'inizio sottolineato questo elemento
Che stiamo vivendo e che sicuramente si collega a valori democratici molto nuovi sviluppatasi in questo senso con queste conseguenze molto di recente ora il quale comunque che siano i nessi con la cultura costituzionale del tempo
Rimane il fatto rimane per l'età liberare l'incertezza sul valore da attribuire ai diversi stati del processo legislativo che precedono la pubblicazione delle relazioni il dibattito in aula e dunque al materiale prodotto
In quella fase preliminare
Ne sono testimonianza non solo la cattiva conservazione le carte ma le stesse discussioni sull'accessibilità e sulla segretezza dei documenti non dimentichiamo che se le prime norme sulle funzioni archivistiche nei regolamenti parlamentari ci trasmettono una concezione notarile della conservazione
Quella funzione che del resto è radicata nella ratio stessa dell'attività parlamentare era per definizione certificata dai suoi atti a stampa non da materiale i i inedito manoscritto di sostanza vale per questa istituzione di una cosa che non vale per altri istituti cioè tutto ciò che costituzionalmente rilevante
E destinato a una pubblicità certificati viene pubblicato la Camera pubblica molto per definizione
Tutto il resto o non esiste UE destinato a una segretezza la cui natura costituzionale peraltro è tutt'altro ed era tutt'altro che chiara
Perciò nel mille ottocentosessantaquattro deputato che chiedeva copia di un rapporto dei presidenti una Corte d'Appello relativa un'azione politica il Presidente rispose con un rifiuto dichiarando tra l'altro che dovere suo e di dare pubblicità a tutto ciò che viene pronunciato nel pubblico tornate e agli atti che espressamente la Camera ordina che siano pubblicati e non ad altro
Tale segretezza verso il pubblico incide ovviamente sul diritto dei deputati stessi di prendere visione di documenti d'archivio e quindi sulla loro natura se notarile funzionale al lavoro di ogni giorno dell'attività legislativa
Segretezza consulta vita hanno inciso a loro volta sulla conservazione
E dunque sul prestigio stesso sulla visibilità dell'archivio
E che oggi si tende tanto giustamente ad alimentare
Soprattutto allorché si venne a scoprire o soltanto si poté sospettare che lacune non giustificate fossero dovute a sottrazione dolorose come in alcuni casi nel dopo l'Unità fu senz'altro vero
Nel mille ottocentosessantanove dopo che erano scomparse le carte dell'inchiesta sulle Ferrovie Meridionali
Il deputato proprio si rifiutò di consegnare i documenti riservati in suo possesso che aveva mostrato in aula sì di filo di costi dati elettive sostenendo che l'archivio non era un luogo sicuro
Conservare documenti rilevanti
I documenti non pubblicati
Quindi vanno considerati come il retroterra dell'attività legislativa in una
Ne meramente funzionali all'attività legislativa e continui ad essere quindi coinvolti in una gestione tutta politica
Del materiale
La stessa distinzione tra archivi e l'Archivio storico in questo caso assai più sfumata nel corso del tempo che non nel caso delle carte prodotte dall'amministrazione pubblica che subiscono una vera e propria metamorfosi una vera e propria trasformazione
Regolata da procedure di scarto formalmente definite i più o meno somma correttamente applicate quando si trasformano datti correnti in documenti storici lasciano fisicamente l'ex degli edifici e vengono trasferiti
In altre anche se poi sappiamo che questo viaggio e molto accidentato molto spesso
Anche ritmo succedono molte cose singolari
Questo diverso destino
Riflette del resto torno a dirlo ancora una volta la natura della documentazione parlamentare corrente che laddove riguardi non la storia dell'istituto
Ma come dicevo
Secondo la mia ottica la vita politica e sociale del Paese non è un profilo istituzionale definito e semmai funge da filtro e centro di raccolta di atti propri dell'amministrazione pubblica o provenienti dalla società civile in tutte le sue forme
Ciò ripeto la rende complementare da altre fonti e perciò tanto più preziosa interstiziale avvolti
La storico che lavora nella serie dei segni legge si sente come quei ricercatori che iniziano a scavare una miniera sperando che tra il filone giusto a volte trovano magari soltanto
Una pepita che la cui collocazione non saprebbero mai per rintracciare se non la bloccano immediatamente perché assolutamente fuori di un ordinamento una collocazione amministrative il tenente ordinata irrazionale per così dire
Ecco a ben guardare la centralità delle istituzioni rappresentative nella costituzione liberale in senso ampio
Si misura più che nella riconosciuta rappresentatività dei dibattiti in Aula una MG documenti distrutti ufficiali
Proprio nella capacità della Camera di fungere da centro il sistema in continuo dialogo con il Paese
Come punto di convergenza di un flusso di informazioni di indagini inchieste di appelli di petizioni questa è una cosa che non a caso
Tutti i relatori hanno stazionato fin qui forse lo fanno anche gli altri perché questo veramente del resto credo che gran parte di queste pepite siano qui i nascosti da qualche parte interna no in attesa che qualcuno le trame magari cercando tutt'altro è un elemento
Credo
Essenziale per il tipo di materiale documentario
La
Potestà ispettiva che si traduce nelle inchieste parlamentari
Riconosciuta come una delle prerogative fondamentale dei moderni parlamenti e soltanto un aspetto e forse non irrilevante di questo dialogo con il Paese del resto lo stesso concetto di inchiesta parlamentare molto sfuggente
E a volte coincide con la semplice attività di conoscenza certificazione che viene attribuito all'istituto dalla sua conclamata autonomia costituzionale
Per cui sono la camera può verificare la regolarità delle elezioni
Oltre dica di comportamenti dei suoi membri e in altri casi il concetto di inchiesta si estende all'opera di commissioni tecniche nominati ad hoc su determinate materie
Delle quali possono far parte tra gli altri alcuni deputati ma che sono a tutti gli effetti inchieste governative o amministrative
E che però hanno rilevanza parlamentare perché sono collegate ad una disegno di legge Ronaldo al all'iter più nel progetto di legge
Ora è scarsamente rilevante ai nostri fini accertare se gli atti di alcune di queste inchieste siano noi inserite in una serie di atti parlamentari
O se non essendolo fossero pubblicate dalla Camera dei deputati o come succedeva alle origini del regna fossero pubblicate dalla stesse tipografie che stampavano
Alcuni atti ufficiali ma e che erano tipografie
Private e questo è un periodo è una è una cosa che succede
Soprattutto all'inizio
E che rende assai incerta la natura pubblica o privata del Coni obbligazione che tra l'altro fa sì che molte pubblicazioni richieste non siano inserite in delle serie ufficiali e quindi conoscibili quindi si può dire una data in chiesa non c'è ho perché viene complicata quasi con un libro in vendita dagli editori bocca
Che che qualche biblioteca conserva appunto la cui natura pubblica o privata
è tutta
Discutere e e da questo punto di vista questo interessa poco lo storico sociale lo storico della politica perché soltanto un elemento di sana critica delle fonti che dovrà appurare ma non lo distoglie poi dall'interesse del dell'indagine Styles
Quindi non voglio riferire quanto sto dicendo soltanto alle trenta inchieste svolte dalla Camerata il mito per centoquarantanove mila ottocentonovantasette anche devo dire perché rispetto a queste inchieste il materiale archivistico relativo a valore assai viscontino e o nei casi in cui ha grande rilevanza già stato oggetto di pubblicazione di studi Melissa difettava solo di vitale
Oppure in alcuni casi è andata in gran parte disperso per motivi inerenti pre di cui parlavo prima semplice disattenzione proviene archivistici e a volte forse anche sottrazione
Quindi questo discorso riguarda sì le inchieste parlamentari propriamente dette però vai stesso all'attività normale gli uffici e quindi alla ricchissima serie di incartamenti le commissioni
Che riflette molto bene natura bilaterale del dialogo che la Camera stabilisce con il Paese il contributo che vi reca come terzo protagonista o come mediatore la pubblica amministrazione in tutti i suoi vari molteplici aspetti ecco e su questo che mi soffermerò
Molto brevemente
Sottolineando proprio la natura bilaterale di questo rapporto che non si limita alla esercizio di un potere ispettivo e di indagine ma comprende un aspetto ricettivo
Che fa della Camera dei deputati il destinatario naturale di un flusso di messaggi che vengono dal Paese
è già stato detto va sottolineato anche l'intensità con cui viene utilizzato in una data società lo strumento della petizione o dell'Appello ai Poteri
Pubblici è un indice della popolarità e del radicamento delle istituzioni rappresentative
Ho presente un uno studio sull'Olanda condotta interamente su un'analisi ripetizioni in cui attraverso questo sì
Si può veramente tastare
Il polso del di di un regime del radicamento di un regime politico ora sulle settantuno buste che conservando Richard e petizioni il periodo del regno ascolteremo una relazione in questo stesso convegno in realtà il fondo
Rappresenta solo in parte l'iniziativa della società civile che lascia traccia frequente vivace soprattutto nell'in cattive Commissioni dove più intenso dell'intreccio ciò casuale a volte l'intreccio delle voci e dove si trovano moltissime petizioni anche ora gli appelli petizioni fatti pervenire le commissioni sembrano quasi lo specchio delle articolazioni della società civile del tempo
Tra i documenti inviati da singoli o da gruppi di cittadini alcuni sono manoscritti
Altri affidò loro dignità alla stampa prendendo la forma dell'opuscolo del pamphlet argomentato secondo una grande tradizione non italiana ma una grande tradizione settecentesca del pamphlet che ritroviamo
Devo dire a volte o a qualche commozione quando si sfogliano queste questi si prendono queste buste di carte ma la scritta di circolare si trovano affidate a buone tipografie provinciali delle argomentazioni dotate di qualche avvocato di qualche tecnico di un gruppo di cittadini che appunto sembra
Fa ricordare una tradizione di pamphlet stilistica di
Maggiore o minore dignità
Che non a caso richiamata pensiamo all'Inghilterra l'attenzione di tanti studiosi proprio come segno della nascita dell'opinione pubblica della società civile
Quella opinioni pubblicata civile che si che si presume che molti studiosi hanno presunto carente o inesistente o fragilità e liberale in parte è vero naturalmente riferendoci ai grandi
Modelli europei ma che poi nel mettere le mani su questa su queste pubblicazioni a volte anche insignificanti si sente invece
Pulsare con ben altra vivacità non so oggi quanti gruppi associazioni ma anche gruppi di individui oggi solidali
Rivolgono al degli appelli agli ai poteri pubblici in in nella forma pensate
E dignitosa dell'opera a stampa
Questo accadeva molto spesso all'Ottocento spesso in questo caso a parlare sono non numerosi individui liste di individui visti i cittadini ma gruppi per così dire corporativi
Cioè rappresentanti una professione o mestiere il gruppo di maestri un gruppo di impiegati un gruppo di dipendenti di dico
E di una data circoscrizione del dato distretto un ordine professionale come il consiglio degli avvocati e procuratori di una data la provincia di Lodi consiglio dei notai il Collegio degli ingegneri e gli architetti
E così via che si esprimono su un progetto tecnico dei loro competenza che sì alla revisione di una norma civile penale ossia un'opera pubblica è un progetto di sistemazione edilizia urbanistica idraulica
O ancora istituzioni che rappresentano interessi costituiti come le camere di commercio
I comizi agrari gli istituti di credito
La stessa Banca nazionale che i in via spontanea considerazioni su un determinato disegno di legge di legge
Le giornate considerazione che si affiancano le ossessioni incarto a quelle di operatori finanziari industriali banchieri rappresentanti industrie che inviano le proprie argomentazioni scritte anche di vescovi proprio giorni fa
In un sondaggio mi è capitato di trovare la petizione contro un disegno di legge sul divorzio firmata da più di cento vescovi e prelati che si rivolgono al Parlamento italiano questo anche come dire a correggere a volte di una certa impressione
Di una scissione troppo netta che si trova nei manuali dopo il non expedit Lecce un dialogo certamente polemico in quel caso ma un un una una capacità di collegamento molto maggiore di quanto
Come dire storiografia e politiche che si svolgono politico-costituzionale a livello alto delle istituzioni non entrano in questa dialettica dei rapporti tendono porta a dire ora certe volte organizzati
Dalle loro associazioni di categoria o da periodici di settore nel nell'ottocento la dunque una funzione di aggregazione rappresentata da da periodici che rappresenta Rossi ossia riguarda presentati ben altre categorie
I firmatari attraverso questi strumenti si presentano come rappresentanti di un corpo
E quindi il loro rivolgersi alla Camera erano dialogare con la camera può essere sentito come l'espressione della rappresentanza di corpi intermedi che il mandato politico evidentemente esclude in via di principio ma che per lo storico in realtà esistono hanno ben grande rilevanza nello studiare il rapporto tra rappresentanza politica al Paese una corrente di studi a basta
Importata sviluppatrice Tre sulla Pet associabilità sulle articolazioni della società civile tende ripeto partendo da un giudizio che nasce da una critica alle fragilità del regime liberale a dire la società civile in Italia non esisteva tende invece a scoprire poi basta che si entri in archivio quanto fosse ricca nell'Ottocento italiano l'articolazione
Sociale
Dire corpo rata tra virgolette della società civile italiana questo è qualche cosa che si ritrova evidentemente in quegli archivi che appunto come questo non sono archivi che documentano tanto uno l'attività di un Istituto di un anno orna la pubblica amministrazione ma che sono per definizione archivi rideposito di canale di comunicazione come appunto
Il verbale delle commissioni e parlavo poco fa di dialogo a più voci
Dei beni sempre scorrendo in cattive Commissioni si vede che la voce del Paese sia nelle sue forme individuali accorporato dicevo adesso non è sempre spontanea
Ma a volte viene sollecitata dalla Commissione stessa da o dagli uffici amministrativi della pubblica amministrazione ai quali la commissione si è rivolta fitta in questi incarti la corrispondenza tra Commissione e ministeri
I commissari chiedo al ministero informazioni dettagliate indagini sistematiche mandano prospetti quesiti statistiche
E il sistema amministrativo si mette a disposizione al servizio del processo legislativo
E a sua volta dispone ad hoc di rilevamenti
E indagini prefetti riferiscono circa deliberazione dei consigli provinciali in modo sistematico mandano verbali dei consigli comunali si fanno appunto tramite in questo caso tra divelse livelli di rappresentanza o trasmettono
Indagini sistematiche della Società agraria della provincia di loro competenza dei comizi dei comizi agrari delle camere di commercio
E queste sono piccole chiese anche a me è capitato visto che la richiesta cartelli del mille centosessantanove proprio tra l'altro per iniziativa di di di di alcuni funzionari attivisti allora diversi anni fa che avendo
Il fascicolo riguardante questa inchiesta ne proponevano la pubblicazione o comunque lo studio proprio nel quadro di questo rinnovata attenzione all'Archivio storico ecco in quel caso si trattava di un'inchiesta
Ordinata dal ministro presso i prefetti che devono interrogare le deputazioni provinciali originata dalla sosta dalla sospensione di un dibattito in aula di un tour di una proposta di riforma riordinamento amministrativo che rinviamo la discussione all'acquisizione di nervi d'immobili dati da cui appunto questa catena
Di di di indagine e di inchiesta non non so se da non la possiamo specificatamente congegni che sta parlamentare però che poi deposita questo tipo di informazioni sistematica
Che si trova in questo archivio non so se in questa aula ora come si vede
Le carte d'archivio restituiscono l'immagine di un fitto intreccio di rapporti che legava Camera al Paese
Alle sue articolazioni civili amministrativi e che non si risolve nella grande attività conoscitiva legata alla inchiesta parlamentare che pure rimane a costituire e questo anche va detto il grande modello di riferiamo in di riferimento del modo di operare
E che tra l'altro le relazioni a stampa poi
Riflettono in modo come dire strutturale e stilistico molto spesso le relazioni delle commissioni sui seni parlamentari mi danno l'idea di essere la Mignosi teorizzazione
La dimensione minima terrazzata di delle grandi indagini promosse dal Parlamento inglese coi grandi indagini dei dei
Trovasse dal Parlamento
Inglese in il cui destino imperiale si sente nella sistematica informazione su lo Stato legislazione vigente in tutti i Paesi del mondo a volte anche in paesi minimi e che costituisce un modello di comunicazione in un modello di sistemazione della materia che si ritrova il modo di operare di raccordo informazione dei commissari e poi anche di costruire le relazioni a stampa le relazioni parlamentari spesso cominciamo con lo sfoggio di legislazione comparata
A volte del tutto inutili naturalmente perché riportano la legislazione dell'Uruguay Paraguay Zadra Crimea eccetera quasi quello a ricordare che il padre del
Il Parlamento italiano possiamo dire in un certo senso Camillo Cavour
Aveva iniziato la sua attività pubblica aveva smesso di fare i il giovane Rampini
Come relatore per il legno usato la grande inchiesta parlamentare inglese sulla beneficenza che aveva preceduto la legge di riforma sui poveri mille ottocentotrentaquattro quello era un modello di
Informazione
Globale sistematica che ritroviamo ripeto poiché dava luogo a questa inchiesta Eritrea ma poi anche negli atti a stampa
Ora l'osservazione ravvicinata dell'attività tre legislativa se così si può dire ci fa dunque riconosce alla Camera i deputati un centro forte del sistema
Punto di convergenza della vita civile anche se la scarsa sensibilità mostrata fino a tempi recenti per la conservazione archivistica nelle sue memorie storiche c'era sembrato
Che rispecchiasse una debole legittimazione della sua centralità costituzionale
Io credo che questa contraddizione questi due
Toni
Del sistema valgono anche per la vita politica
E forse ovvio dire che sarebbe improduttivo cercare nell'archivio della Camera una informazione sistematica sul sistema politico nazionale che incentrato fuori di essa nel regime dei notabili prima nel regime dei partiti
Poi
Quindi ripeto chi volesse fare la storia politica la vita politica del paese certamente non partire
Da qui tuttavia arrivare significativo anche detto questo rimane significativo il fatto che gli archivi storici alla Camera non siano mai stati visti come il punto di riferimento il luogo di raccolta delle memorie storiche della vita politica
La serie carte di parlamentari e praticamente vuota
Prima dell'onorevole Napolitano nessun presidente della Camera mai disposto che le sue carte siano depositate presso l'Archivio storico a quanto è almeno io sappia
Ecco sono anche questi segnali di un difetto di coscienza istituzionale che del resto non riguarda soltanto il Parlamento ma anche l'ordinamento archivistico pubblico
Se le carte Chris Speed Jole carteggio ricchi sono state ad un certo punto depositato l'Archivio centrale dello Stato non così è capitato per la carte dei maggiori uomini
Politici liberali da Kagura Sellam Luzzatti per non pari sondino di sanando alle cui Cherchi mi rimangono tuttora in mani private fino a che è già stato detto in età repubblicana i luoghi dell'attività politica sono i partiti
Che rifiutano ogni pubblicizzazione dei loro carte e sviluppano la loro separatezza dal sistema generando con le fondazioni apposite luoghi privati per la memoria storica è già stato auspicato un collegamento tra archivi pubblici archivi dei partiti ma forse ci si dovrebbe domandare come mai i partiti non abbiano pensato di fare passare negli archivi di Stato
Le loro carte
Difficile chiedere a quei piccoli partitini coi griderà lamentava avanzano il pericolo di dispersione di materiale di costituire l'ennesima Fondazione e forse base formali e che esistono che esiste l'Archivio centrale dello Stato
E dicevo sono segnale quindi anche quindi un difetto di coscienza istituzionale
Parallelo all'altro che dicevo alla a quella scarsa attenzione o cura delle carte dell'Italia liberale tuttavia c'è sicuramente un momento di vita politica
Momento del ciclo della vita politica quello elettorale che dà vita alla Camera
In cui grazie al principe dalla contorni a costituzionale
Restituisce avviene restituito a questo archivio una funzione essenziale
Parlo in particolare del momento la convalida delle elezioni e quindi della legittimazione del sistema rappresentativo naturalmente per chi studia la storia del sistema elettorale
L'archivio storico alla Camera ovviamente di particolare interesse non tanto però per il succedersi dei progetti di riforma elettorale oggi peraltro attentamente e studiati in varie sedi
Per i quali vale semmai quanto si è detto circa gli incarti le commissioni
Che possono dare e hanno dato informazioni preziose ma sempre aggiuntive e occasionali
Questi in questo caso è vero che l'attenzione è tutta spostata su sul materiale a stampa che peraltro Little motivo ciò prima è ingente costituisce il primo corpo documentari a cui riferirsi vale forse per altri fondi per altre fondi minori
Che riguardano la meccanica intima del sistema rappresentativo io non so se non lo so davvero forse sono mi manca un'informazione ma non so se qualche studioso di micro politica
Ha utilizzato in modo sistematico i volumi nei quali vengono riportati i voti ottenuti da ciascun candidato non già collegio per collegio perché questi sono pubblicati ma sezione per sezione
Un dato che può risultare di estremo interesse per documentare il radicamento territoriale del mandato politico all'interno dei collegi
O ancora nella stessa direzione di indagine i decreti con i quali alcuni comuni vengono costituiti sezioni elettorale di un collegio anziché di quello al quale appartenevano un semplice sondaggio che ho compiuto rapidamente mostra una continua attività di ridisegnamento di Giove della geografia elettorale
Attraverso la quale pure essi manifesta la morfologia intimato il sistema politico
Tra parentesi
Credo possesso è significativo che almeno stando a questo sondaggio questa sorta di minuto Gerry mente legge che accompagna tutta l'età liberale
Non sembra riguarda il Mezzogiorno dove le circoscrizioni comunali sono generalmente più grandi e e più radicata e più forse
Mediamente meglio radicale praticate in un sistema vota virare quindi non danno vita a sembrerebbe a questo continuo ritagli amento dei confini
Ma come dicevo e così concludo e il lavoro della giunta delle lezioni a costituire una fonte estremamente significativa per lo studio era sintassi politica del Paese
Si ricorderà che le indagini su singole lezioni contestate sono forte classificate come inchieste parlamentari ora quale che ne sia la classificazione accennavo già prima motivo di questo e noto che al momento di proclamare gli eletti alla Camera rivendica una delle sue massime prerogative che potremmo dire all'Assostampa ispettiva giurisdizionale di certificazione e che di fatti e complessi rapporti poi con il vari
Mette in moto meccanismi della pubblica amministrazione della magistratura in modo costituzionalmente credo assai ambiguo sono assai complesso
Nei casi contestati naturalmente si mette in moto un meccanismo di indagine
Nelle quali la Camera sembra arrogarsi il diritto ultimo non solo accertare la regolarità delle procedure ma di dare legittimità al voto espresso dagli elettori
Ora l'archivio storico per quanto io abbia potuto vedere purtroppo non contiene tutto il materiale che avrebbe potuto contenere insomma tema di grande ricchezza rispetto a quello poi trasmesso in Aula e pubblicato tuttavia bastano anche la serie delle relazioni qui c'è una serie una raccolta di delle relazioni satura per legislatura fatta proprio di estratti di stampa
Decapé insieme in cui c'è scritto si prega di non rimuovere perché il semplice fatto che raccolto si dicesse ospitano ottocento questa non adesso
E il fine stesso fatto credere raccolto sistematicamente anche in relazione a stampa e di qualche utilità ed evidentemente il pericolo che subito il primo deputato che passa si metteva tutto in tasca
E era segnato io credo che l'archivio corrente insomma abbia sentito continuamente di questo di questo problema Vieste immediatamente funzionale all'esercizio dell'attività legislativa
Dicevo vasta questa serie di azioni oppure i pochi casi in cui è stato conservato un incartamento originale per farci capire l'estensione delle indagini la discrezionalità con cui la Camera intende muoversi impronta a respingere ricorsi apparentemente ben fondati e ad accoglierne altri di consistenza assai dubbia
In alcuni di questi fascicoli questi non serva almeno parte del ricco materiale si vede che veramente nel caso di elezioni contestata in cui un candidato per esempio
Era
Sospettato di avere sollecitato di aver utilizzato magari delle dei delle proprie possibilità di intervento sugli appalti mettiamo comunque di aver influenzato gli impiegati pubblici si metta in moto dei meccanismi veramente abnormi di indagine sistematica su tutta la struttura del sistema delle opere pubbliche mettiamo in un dato collegio per
Arrivare Genna stringe niente ma che per i il nostro il nostro curiosità di storico certamente
Di grande interesse e soprattutto ci ricorda che è sempre a fare i deputati
Non è la legge elettorale il regolarità delle procedure ormai nella trama complessa e oscura della politica
Secondo un principio che veniva che fu più volte peraltro già affermata in Parlamento che i deputati rifanno il popolo se poi il popolo nel farlo hanno trascritto tutte le norme vigenti
Può darsi che non importi perché e la Camera in ultima analisi che stabilisce se deve riconoscere la dignità di rappresentante del collegio ad un dato deputato eletto indipendentemente da la aspetto di verifica formale delle procedure
Elettorali
E qui un discorso del genere
Apre
Consente consentirebbe qualche riflessione sul sistema politico nei decenni del regime liberale quando ricordavo che perché un certo per il la storiografia nel nel riflettere in modo critico sulla sulla tenuta del regime liberale
Dopo il fascismo ha messo l'accento per qualche tempo soprattutto sulla mancanza di respiro sulla critiche sulla in in casi limite incapacità di egemonia sul paese sulla scarsa articolazione della società civile
E i e e d'altra parte sulla limitata estensione dei diritti non dimenticherò mai l'ho citato anche e che De Ruggiero nel suo nella sua opera classica stabilisce definisce regime IVA italiana come cime non liberale ma autoritario cioè veramente la sensazione che il regime di parà italiano fosse io scarsamente liberale era assai diffusa ed è assolutamente contraddetta è una impressione comprensibile in una ottica storica fortemente condizionata dall'affetto da dittatura promette ma in prospettiva storica oggi
Non intendiamo come dicevo poco fa riportare fortemente la ricca articolazione
Della società civile italiana e quindi anche a riflettere sui sul funzionamento del sistema politico non in chiave di mancanza di libertà o di scarsa
O di scarsa vitalità del sistema rappresentativo ma piuttosto a riflettere
Sulla il modo in cui questa ricchezza forte articolazione della civiltà liberale si muove attraverso dei cannoni che sono non sono quelli fortemente modernizzati secondo letture di testi costituzionali leggi elettorali o o secondo trasposizione del modello inglesi francesi belgi ma si voglia si svolge attraverso percorsi tutti i propri della società liberale che spesso sono
Deviante diversi rispetto ai modelli classici allora la i il il limite uno dei limiti della classe gente liberale oggi ben sentito dagli studiosi naturalmente è per esempio la incapacità di costituirsi di costituire i propri partiti o comunque le proprie organizzazioni interne quindi la sopravvivenza a lungo di un rapporto con il collegio con la società che definiamo oggi va di moda definiti poi nota virare fortemente incentrato sul collegio
E che per certi versi si presenta come abnorme rispetto all'evoluzione democratica coeva mentre probabilmente non lo è costituisce un un modello proprio un caso italiano sicuramente non che non ha alcuna
Esito totalitario che non hanno nessun modo compresi i veronesi totalitario ma che sicuramente lascia le sue tracce documentarie nelle minuto articolarsi dei rapporti
Politici che si possono cogliere molto meglio di non esami di una elezione contestata in un esame di una di tutte le varie tranne addebiti difese accusi che poi si svolgono intorno ad un caso contestato direzioni che non attraverso i grandi discorsi alti su la legislazione elettorale o sulla colorazione politica
Così concludo
Come frammenti di un tessuto che emergono Don Fondaco un tempo ricchissimo di merci
Oggi nel corso di un secolo più fortemente impoverito ma finalmente rivalutato gli archivi dive hanno valore soltanto dopo un incendio terremoto quando gli storici riescono ad alta si si concentra decifrare una o due carte se le avessero tutte non conviene Del Piero niente ecco come
Frammenti che emergono da anche dal seminato Franjo che nell'Ottocento ha travolto questo archivio di documenti storici che oggi finalmente era Camera incaricate cerchi misti di ordinare classificare in aprile al pubblico
E sulla rilevanza politico-istituzionale di questo è già stato detto molto
Questi possono questi frammenti possono restituire lo storico il senso di un lavoro monumentale
Direi quasi lavorio incessante che si è svolto per più di un secolo tra queste mura e nel quale
E dal vedere la vera centralità costituzionale delle Camere elettive
Grazie a Raffaele Romanelli aveva esaudito quantomeno aveva detto a me
Che avrebbe fatto soltanto pochissime osservazioni al cachet ha dato un quadro molto ampio di come questi documenti possono essere utilizzati valorizzati in un'edizione storica geniale l'Italia di grave peccato che ha sforato sui tempi
In maniera drammatica mettendo il suo successore Paolo Pombeni nella condizione
Dovremmo teoricamente all'una e mezza ma penso ci sia qualche elasticità sul l'orario della colazione allora la parola Paolo Pombeni per l'ultima relazione della mattinata sul tema il punto di vista degli storici politico-sociali
Dell'Italia contemporanea
Perché devo supporre almeno ai fini di queste considerazioni che nelle storie visti dove termina l'Italia liberale non avrei dubbi a scegliere come sua di morte la prima guerra mondiale
Che se segnasse la fine di un'epoca era percezione già comune alle classi dirigenti europee e non solo italiane dell'epoca
Il grande storico francese Lia levi ricevendo il dottorato honoris causa ad Oxford nel mille novecentoventinove
Aveva ricordato due previsioni sul futuro provenienti da due personaggi tanto diversi come il ministro degli Esteri britannico Lord Gray i giovani liberali imperialista della generazione possibile Testoni Ana
E il venti vecchie anzi vecchissime in quel momento Jeanne Moreau neri Rex giornalista radicale divenuto poi biografo ufficiale di Blackstone
Nel luglio agosto mille novecentoquattordici proprio la vigilia dalla guerra entrambi avevano preconizzato la fine dell'equilibrio politico liberale rinviando non a caso uno alla ritorno alla instabilità rivoluzionaria del mille ottocentoquarantotto
Può sembrare strano questo rinvio mentre esso è secondo me molto pertinente
L'ordine liberale era nato proprio ponendo tra parentesi gli aneliti rifondatori del radicalismo quarantotto Isco e rilanciando l'equilibrio corretto inglese contro l'idea giacobina della politica
Riprendo qui la recente rivalutazione del libro molto interessante che Piero San Paloma dedicato alle riforme costituzionali francesi del mille ottocentoquattordici mila centotrenta
Non a caso in Italia era stato lo Statuto Albertino che è una nazionalizzazione che era una italianizzazione la Carta francese del mille ottocentotrenta
A riuscire ad imporsi come la costituzione del nuovo Stato cancellando fin oltre i limiti del consigliabile le altre sentenze quarantottesimo
Ora proprio con la prima guerra mondiale venne nel nostro Paese è posto in discussione questo ordine anglo francese
Al modello liberale dello Stato che si costruisce attraverso la mediazione fra società e politica mediazione che ruota intorno alle assemblee rappresentativi questo è il modello anglo francese
Cerco di sostituire lo Stato che si legittima attraverso l'illusorio tentativo di entrare nella storia chiedendo di sostenere una parte nella commedia del potere internazionale
Capisco che questa valutazione possa suscitare qualche perplessità magari vorrà un po'più presto la mattina perché la questura qualsiasi cosa si dica scivola via
Ma sono fermamente convinto che una chiave d'interpretazione della nostra vicenda politica sia da ricercare in questa incapacità della nostra classe dirigente di rapportarsi al complesso quadro delle relazioni internazionali
Un problema che interessa tutta la nostra classe politica e il Parlamento in specie poco capace di offrire su questo appunto stimoli e direzione
Tornerò altre volte su questo su questo tema ma lasciatemi ricordare per ora che proprio l'ingresso italiano una prima guerra mondiale avvenne di fatto escludendo il Parlamento da quella cruciale decisione politica si dice che ciò avvenisse per timore da parte del governo Salandra della maggioranza giolittiana la Camera c'è sempre un governo che non ha la maggioranza in questo Paese
E o forse per il timore che pesa assai vasto in qualche modo i due diversi neutralismo i socialisti e cattolici
A me sembra un'immagine riduttiva le maggioranze parlamentari si sono fatti apposta per essere rovesciate e capovolte e nulla più dei grandi momenti di crisi e adatto a consentire operazioni di questo tipo
La realtà è invece che la classe politica italiana era poco avvezza a discussioni di politica internazionale e che la sua capacità di leggere le volte sulla crisi europea non era particolarmente alta quando non si fanno le discussioni che perché non si è in grado di discutere per quel che riguarda la nostra classe dirigente disponiamo di un numero limitato di studi sulla sua cultura politica in materia di relazioni internazionali questa lacuna secondo me molto interessante
Perché gli stessi studi gli specialisti non sono soddisfacenti sul ruolo svolto dal Parlamento in questo delicato settore
è una lacuna che oggi andrebbe colmata per capire quanto una politica totale come quella richiesta dalla guerra e poi da altre situazioni di tensione internazionale avesse trovato il suo limite alla scarsa preparazione sia dall'opinione pubblica in generale che le classi politiche i specifico
Il Parlamento italiano appare dunque per quel che se ne sa un attore debole durante tutta la durata del conflitto non partecipa chi come suggellato nel finale di una politica già decisa nella fase la dichiarazione della guerra
E tenuto a margine dei militari del governo e quando esso Ciriè inserisce nel gioco sotto la spinta di fattori di crisi la guerra che va male non riesce veramente a capovolgere la situazione
Si pensi anche solo la contraddizione del governo Orlando governo che fa perno su uno dei teorici dello Stato liberale compagine di larga coalizione dunque apparentemente molto radicata nel Parlamento eppure esecutivo che alla prima occasione tutti torna sulla vecchia strada di governare marginalizzato dalla Camera
Una ricerca sulla Camera ma anche sul Senato nel periodo bellico apparirebbe di notevole interesse sappiamo per esempio che in Francia i deputati richiamati alle armi godevano di apposite licenze per non tralasciare la frequenza dei lavori parlamentari
Eppure non è che i generali francesi amassero particolarmente le camere ma il parlamentarismo forte di quel sistema politico non poteva essere impunemente saltato
Così in quel contesto vari svolte politiche possono essere fatte risalire al lavoro delle Camere
Compreso la la l'avvento al potere in basso
La situazione e più difficilmente del decentrabilità la Gran Bretagna dove i momenti di emergenza il sistema bipartitico consentiva forse una messa in sordina dei lavori parlamentari
Eppure anche in questo contesto la legittimazione politica non cessa di passare attraverso il lavoro plauso Commons
Persino l'eccezione europea del costituzionalismo liberale la Germania deve scaturire dalla guerra l'occasione per un'affermazione della centralità del Parlamento con il famoso seppur tardivo
Interfax nelle Auctions il Comitato interquartili Tyco che considerato il momento fondatore di una legittimazione politica che poi ci trasmetterà alla futura Repubblica di Weimar
In Italia manca qualcosa di simile
Certo bisognerà fare ulteriori indagini poter esprimere una risposta più definitiva ma per quel che si vede una legittimazione del sistema sembra piuttosto distruggersi attraverso la prova bellica che non conoscere momenti di nuovo compattamento
La stessa vicenda che prese le mosse poi finita la guerra per l'adozione del sistema elettorale proporzionale la vicenda che ha ben ricostruito ma che se ne Peretti
Ci fa vedere come la trasformazione fosse vissuta piuttosto come una occasione di manipolazione politica delle tensioni sortito dal conflitto
Che non come un mezzo per imprimere nuovi e più efficienti indirizzi ad una convivenza che era già molto usurata alla vigilia degli eventi bellici
Eppure la leadership la debolezza parlamentare leadership italiana ha avuto un pesantissimo riflesso in materia internazionale
Mi è capitato di leggere nelle settimane che precedevano quel seminario i verbali degli incontri parigini in vista del negoziato di Versailles per quattro grandi di allora
Verbali stesi dall'interprete ufficiali Paul manto che sono stati pubblicati da molto tempo ma che adesso sono stati ripresentati in votazione tradusse in inglese annotata
Ebbene la nota questione adriatica Orlando e Sonnino continuano ad agitare di fronte ai partners lo spettro di un Parlamento italiano poco disponibili verso le loro tesi
Non accorgendosi e questo è molto significativo di quando essi di quanto essi si indebolisca no agli occhi di uomini ma Wilson giostre ma insomma
Che sono o si ritengono dominatori di loro parlamenti come non mancano regolarmente di far notare loro interlocutori italiani sedici perché quando uno non domina il Parlamento è un poveraccio si deve si può capire che non è un partner affidabile
Insomma per certi versi
Sì dentro la crisi delle Camere
Insisto delle camere al plurale perché c'è una crisi anche del Senato c'era ovviamente un po'diversa da quella la Camera dei deputati queste Camere che non sono più capaci di porsi come centro di elaborazione di una convivenza politica
Ma anche come luogo di progettazione di trasformazioni che trasmettano legittimazione la la la vera crisi eletti del luogo la Camera che non è più me un posto dove
Cioè
A quello che diceva giustamente l'onorevole Violante che da mattina una sotterraneo al lavoro di stima reciproca fra le persone
Che lavorano né è un luogo in cui attraverso la creazione di elaborazione sul futuro ci trasmette legittimazione legittimazione politica
Infatti il Parlamento a un certo punto non parla più al Paese e cinque il privilegio di questo dialogo alla frammentazione dei partiti
Secondo me questo è un altro aspetto che il studio di storia politica dovrebbero costantemente tenere
Presente perché è una dinamica che ritorna più volte nella storia di questo di questo Paese
L'avvento del fascismo va collocato in questo contesto immediatamente dopo il successo del nuovo movimento fascista nelle elezioni del ventuno all'interno del giolittiano blocco nazionale che rappresenta l'ultimo tentativo del liberalismo italiana risponde alla crisi di trasformazione politica quest'idea della RAI sembra un menu che un'altra tradizione storica del nostro Paese Mussolini parla in una intervista del suo risultato altamente positivo
Come imputabile alla natura di forza politica organizzata del sommo movimento e critica apertamente l'illusione di barare che si possa vincere politicamente rifiutando gli strumenti organizzativi della modernità
Mi è capitato di sottolineare il mio studio precedente che la trasformazione del fascismo il partito cioè il movimento che contro i partiti aveva detto o ogni conto media pronunciate
Questa trasformazione data proprio da questa vittoria elettorale e dall'esigenza di rendere univoco il messaggio che si trasmette attraverso l'azione parlamentare rispetto a quello che si trasmette nell'agitazione del Paese
Si è riflettuto poco sul fatto che il fascismo è stato il primo movimento politico a porsi questo problema del coordinamento tra agitazione politica e lavoro politico dentro l'istituzione di un sistema costituzionale
L'attenzione si è molto appuntata sulla retorica davanti partissimo l'antiparlamentarismo retorica che ovviamente saltava come lunga tradizione precedente
Ma non si è tenuto conto che tutto questo faceva parte della propaganda erano Moffa lanciata a uno dei più consacrati idolatri bus la nostra cultura diffusa
Non era affatto la cultura politica di Mussolini troppo buon tattico per non avvertire la centralità dei luoghi istituzionali
Del resto il futuro Duce aveva spesso attaccato i socialisti durante la crisi dei primi anni del dopoguerra proprio rinfacciandogli un rimpasto che derivava da una potente forza parlamentare che non sapeva produrre nulla
Cui si contrapponeva un verboso partito praticante una rivoluzione che non si era in grado di fare
Pochi hanno ancora riflettuto sul fatto che Mussolini l'inventore della macchina politica normale nel costituzionalismo parlamentare base partitica
Un luogo istituzionale dove i membri del partito che operano dentro il sistema parlamentare si incontrano stabilmente con i membri di partito che si dedicano alla situazione politica
Quel Gran consiglio del fascismo inventato del Duce nel dicembre del mille centoventidue
Per niente le parti periodicamente attorno a un tavolo quelli che lui chiamava i fascisti di governo i fascisti di partito e che altro non è che la premessa degli usuali organi di vertice dei partiti politici cui riusciamo oggi abituati
Vi ricordo che i clan consiglio è stato pensato e voluto in una fase ancora del sistema politico competitivo mentre il fascismo era a capo di un governo di coalizione e quando probabilmente i futuri sviluppi senso dittatoriale non era un è previsti né prevedibile
Lo studio di questa fase la tradizione politica da crisi dalla crisi del liberalismo alla tirannide personale del presidente del Consiglio in carica è un altro capitolo a cui varrebbe la pena di dedicare attenzione
In fondo è un capitolo che mostra bene come pochi la indiscutibile centralità del parlamento
Tutto si svolse infatti in questo ambito il tentativo di Mussolini consolidare il suo potere attraverso la più classica delle vie manipolati e parlamentari cioè l'invenzione di un sistema elettorale sfacciatamente favorevole forse in quel momento dominante
La denuncia da parte di Matteotti non tanto del mezzo e la nuova legge elettorale che Matteotti station meniamo tratto se nappine quindi profeta che sta per uscire considerava proponibili a livello comunale dove c'è il richiamo forte perché qualcuno cerca di proporre le leggi maggioritario vince lui
Quando del metodo manipolativo extra e contra legem pugliese aveva dato vita al petto aveva enunciato Matteotti
E l'ultimo tentativo della cultura liberale che ha l'Italia di una parte nostra classe politica di ottenere l'impossibile al redde rationem con il ricorso al senso delle istituzioni di universi dello Stato che c'era già indebolito nella rinuncia a qualsiasi reale prerogativa di natura politica la stessa che isolato la vicenda viene ancora una volta in Parlamento che il discorso del tre gennaio mille centoventicinque che non c'è il passaggio all'apertura di una sola parte e che ci ha lascia intravedere la tirannia di un solo uomo viene pronunciato e non per caso davanti alla Camera
Sul Parlamento facilità sappiamo poco vittime ancora una volta delle suggestioni della retorica che volevo ormai in essere un regime politico dove le Camere contavano poco o nulla pure i momenti di registrazione già presi altrove
Non è che io voglia resi rovesciare questa opinione perché sarebbe ridicolo pensare a un grande ruolo del parlamento fascista
Ma rimane il fatto secondo me non marginale
Che il parlamento venne mantenuto a lungo fino al mille centotrentotto come un momento non eliminabile la legittimazione politica e che i capi capetti fascisti continuano ad ambire viene serve ad essere presenti ivi inclusa Mussolini
Che non ebbe mai alcuna tentazione di sottolineare la sua novità con assume la natura di un capo del governo che non proveniva dei seggi parlamentari questa e fondamentalmente una contraddizione dal suo punto di vista
E geologico
Chiaramente esistono motivazioni piuttosto complesse alla radice di questo comportamento
In primis Natura moderna del par del fenomeno fascista che non non rinunciava ad essere il prodotto strumento marcetta rappresentativa anche se nella sua retorica una rappresenta nascita rappresentativa di natura diversa da quella che poté uscire dalle un elettorato
Le quali urne Prato vengano mantenute per quanto in forma assolutamente simbolica
Con l'aumento di origine di quella camera che continua a svolgere il ruolo il luogo ove si presentano e si passano le leggi anche se ormai in quel contesto che si discute poco
Ricordiamo che Mussolini si era fatto conferire con legge che istituiva il capo del governo ha posto il Presidente del Consiglio
Una potestà legislativa diretta ed autonoma ma che egli almeno a mia conoscenza non vi aveva mai fatto ricorso ci dirà più che ovvio veto che con un Parlamento del tutto consenziente non vi era ragione di ricorrere a questa rottura traumatica
Ma resta vero anche il contrario
Se infine fosse stato quello di sottolineare la novità del regime rispetto al liberalismo nulla di meglio che morta l'opera un potere supremo che non aveva più bisogno di quella sanzione parlamentare che ha costituito il simbolo della rottura col sistema politico dello Stato assoluto
Non posso andare a per tante ragioni oltre la presentazione del problema credo però che bisogna vedere che cosa ha fatto veramente il Parlamento nell'epoca fascista
Perché
Il fax il Parlamento ha continuato a funzionare e qui questo vuol dire qualche cosa e perché accanto a questo Parlamento
Diciamo così tradizionale atrofizzato il fascismo messo in piedi da un certo punto in avanti quello che chiamerò scherzosamente la liturgia parlamentare all'interno del Gran Consiglio
Vorrei farvi notare che questo organo funzionano a partire dalla svolta il venticinque e poi con più forza dopo la così detta costituzionalizzazione del ventotto ventinove proprio come il vero organo rappresentativo del fascismo
Le sue non infatti abbiamo perciò quel carattere da moderno comitato centrale che che che vi ho illustrato prima
E assumevano sempre più chiaramente il carattere di una legittimazione attraverso la discussione legittimazione attraverso la discussione delle decisioni non solo politiche ma anche legislative
Il Gran Consiglio era fa infatti il luogo dove si discutevano i progetti di legge quasi sempre non solo superficialmente dove si preparavano le decisioni politiche sia all'interno del pianeta che presso l'opinione pubblica
Non è un caso che le sue riunioni si è su un certo tipo di pubblicità sì verranno anche raccolte queste
Questi comunicati una pubblicità che era destinata a far sapere che si erano affrontati certi temi non nonché come si era detto che questo è il segreto doveva sapere ma che si era discusso dunque si supponeva che nella pubblicità data al fatto di sottoporre un provvedimento ha proprietà preventiva discussione fra uomini e rappresentativi stesse un contenuto di legittimazione politica questo è molto importante perché è questo che consente la transizione
Di un modo costituzionali
Sì che il Gran Consiglio c'era visto attribuire addirittura c'è pure una maniera molto contorta ed ambigua
Il potere classico del Parlamento liberale che era quello di intervenire in materia investitura del vecchio del Governo la successione Mussolini edito in materia di investitura perversi dello Stato il problema della successione della corte
Se non si riflette su questo passaggio non si comprende la dinamica del venticinque luglio mille centoquarantatré cioè non si riesce a leggere quello che da un punto di vista giuridico formale fu senz'altro un pronunciamento illegale in corpo di consulenti del capo del governo questo era un punto informatica in Consiglio ma che da un punto di vista sostanziale
Stante la posizione che si era fatta prenderà Gran Consiglio durante la lunga fase di fondazione del regime cioè fino a metà degli anni Trenta
Era il surrogato del meccanismo di sfiducia del vecchio Parlamento di cui il nuovo organo solo rappresentativo del fascismo alla Camera penso questo caratterizza presentati da aveva di fatto preso il posto
Bisogna ricordare che questo avviene in un momento in cui ormai da cinque anni il tiranno aveva cercato di avviare davvero liquidazione ogni residuo del sistema costituzionale rappresentativo fosse pure nella versione molto particolare che ne aveva dato il suo regime dal trentotto infatti si può notare una certa mutazione del fascismo probabilmente sotto una spinta cento attricette le dell'egocentrismo di Mussolini
Che ora sull'onda anche di una serie di apparenti successi in politica internazionale ecco che torna questo tema per la politica internazionale è del del ruolo del destino si interpretava sempre più come un personaggio centrale del fatto
Fa parte del mio giudizio di questa svolta la decisione di abolire il simulacro di sistema rappresentativo di ormai lontana derivata liberale per sostituirlo con quella Camera dei fasci e delle corporazioni che non riuscirà mai ad acquistare una qualche fisionomia politica
Che che ne voglio voglio dire qualche studioso più recente
Quasi in parallelo Mussolini prima depotenziamo ha fortemente poi di fatto si attendeva il funzionamento del Gran Consiglio certo ma questo parallelismo è molto interessante il sistema rappresentativo vieni diciamo dal trentotto avanti
Fortemente ridotto e vorrei dire quasi azzerato in questo in questo Paese
Se questo se questo è vero
Bisogna anche dire che questi sono gli anni in cui una nuova generazione che si è venuta formando
Forse sotto lo choc di questa estrema svolta costituzionale va riflettendo ripensando ricordo qui per tutti Mortati Crisafulli parlando lanciata e poi linea ricoperta Merico da tanti altri questi mondi prendono rimosse dalle astrazioni del regime circa la morte del vecchio universo del liberalismo classico
Per a ripensare il problema della organizzazione moderna
Di una cosa che prima e la relazione moderna la politica poi sempre più diventa
Con il procedere del tempo e e delle vicende esterne sempre condizionano gli studiosi il sistema organizzativo della democrazia pertanto è possa sembrare la Costituzione repubblicana deve molto a questo clima intellettuale dei secondi anni trenta come hanno mutato come hanno rilevato in molti anche Molise Fioravanti
Anche se è chiaro che non tutta una vita costituente era chiudibili all'interno di questa vicenda intellettuale ci sono altri filoni d'altre cose che non voglio sotto sottovalutare
Voglio solo a richiamare l'attenzione sul fatto che questa tradizione ha pesato e se mi è consentito continua a pesare anche oggi
Tuttavia la rinascita del parlamentarismo e legata nel nostro Paese è proprio la verifica degli insopportabili i costi che sono di derivati alla nazione dalla presunzione di potere proporsi un modello alternativo di essa
Ho è ovvio che
I corpi costi di questa trasformazione sono stati dei costi non soltanto di natura interna il venire meno
Dei contrappesi reciproci fra i poteri e la conseguente instaurazione in tuta risulto totalitarismo burocratico sposato al capriccio occasionali potenti che è stato pure un corto non secondario sul quale
Tutta una serie di persone hanno hanno ripetuto ma anche coordinatore internazionale perché nell'assenza di un di una legittimazione di tipo costituzionale parlamentare
Il nostro Paese si è trovata fortemente spiazzato nella considerazione
Delle potenze nella nella fase di Medardo immediato dopoguerra questa
Questa è un'altra zona grigia anche la storia del frosone accettare che gli avete nata come legge sulla quale forse non sarebbe male attirare
L'attenzione l'attenzione
Ecco perché a mio giudizio la dinastia democratica italiana si ritenga emblematicamente all'Aventino la famosa e da taluni tanto se crateri Sartiglia altro un è in buona sostanza che richiamo invita degli oppositori storici del fascismo a livello parlamentare
Con qualche curiosità alcuni eredi hanno parenti un po'allontanato i partiti come nel caso del Partito d'Azione altri eredi erano dei puri fantasmi del passato come nel caso Democrazia del lavoro di Bonomi Minniti
In un caso emblematico quello del partito di ispirazione cattolica
Peraltro la forza di questa risma strane fu tale da creare suspense è leader per l'Italia post-bellica
Mi pare infatti dubbio che De Gasperi avrebbe potuto aspirare con le sue sole forte e in tempi così rapidi soprattutto a quella collocazione
Se in quella collocazione non fosse stato posto in maniera molto anticipata da quel rituale che appena richiamato dica l'ultima parte l'ultimo segretario del Partito popolare italiano e questo immediatamente lo portava anche
C'è forse diciamo così la sua posizione nel movimento cattolico di allora
Non si sa si rispondeva così esattamente ha una posizione tanto centrale
Significativo che in questo nuovo contesto il quadro parlamentare non venisse messa in discussione da nessuna delle forze politiche di qualche rilievo fare anche questo non è un dato così così banale
La percezione che era solo dentro il Parlamento che sarebbe creata legittimazione ordinario la nuova classe politica nasceva dalla lezione stessa la storia
Che ha cercato anche in tempi recenti di riesumare il modello Celli mistico come alternativo al sistema costituzionale baratro fondamento e dunque imperniata sulla dialettica tra forze di maggioranza e forze di opposizione perché questo è il problema fondamentale scampano mentalità parlamentare sul tema dove c'è dialettica fra maggioranza e opposizione CLN nel sistema non c'è né maggioranza né opposizione
Chi ha cercato di riesumare questa giocata a mio giudizio con le parole nel riferimento a quell'esperienza vi era una buona dose di romanticismo letterario ma nessuna possibilità di offrire strumenti per una democrazia di tipo diverso
In questo contesto mi pare degno alla massima attenzione il percorso verso il parlamentarismo compiuto dal partito comunista
Per l'ideologia di cui era in astratto portatore e si avrebbe dovuto guardare con il massimo di diffidenza a democrazia formale borghese
E avrebbe potuto trovare un'ottima arma propagandistica nella sua mutazione del padre del Parlamento come luogo di rappresentanza reale soprattutto mano a mano che partito unitarietà una forza perché non poteva diciamo competere per il governo
Invece pochi partiti sono stati più parlamentare di quello comunista
E
E credibili bisogna ricordare che il Partito Comunista dedicato il massimo sforzo a trarre vantaggio dalla sua presenza in quella sede accuratamente pianificata e ha sfruttato le Aule parlamentari fino in fondo per costruire e consolidare qua gran parte dei suoi spazi politici
è vero che questa cultura della centralità del lavoro parlamentare di fatto largamente condivisa da tutti gli altri partiti non è che il Partito comunista fu sul sezione
Io credo che bisogna dire onestamente che sono in tempi assai recenti la critica parlamentarismo è divenuta un patrimonio culturalmente diffuso
Prima è severa o l'appannaggio di pochi Eccentrici che volevano risalire il fastidio antiparlamentarismo età liberale tardi Mosca
O caratteristica di Citifin politici e pertanto portati a sognare una politica senza compromessi negoziazioni che sempre l'illusione di quelli che
Si immagina una politica che non esiste
Tuttavia rimane il fatto che mentre per le altre componenti questa cultura appariva se non scontata almeno naturale per questa comunista e quella comunista ceniamo una conquista che val la pena di sottolineare
Oggi si insiste spesso sugli eccessi a cui ha portato questa autentica ossessione della centralità parlamentare che tipica secondo me molto del nostro regime tanto anche per dar vita alla fine un sistema politico che riesce a gestirsi con difficoltà mancando della possibilità di produrre decisione nei tempi necessari
La valutazione può anche essere comuni condivisibile se guardiamo soltanto ad oggi ma è e questo credo sia estremamente importante è una valutazioni antistorica il Parlamento italiano è stato il nuovo chiave di una legittimazione politica quello che ha evitato in più occasioni al nostro Paese esperienza della guerra civile
La politica italiana conosciuta un cinquantennio repubblicano più di una fase vi aspetta parossistica più d'una fase che ha diciamo costituito quasi un preludio alla guerra civile
E vorrei ricordare anche qui qui soltanto una cosa che oggi si tende a dimenticare la grande la grande sfida la grande sfida terroristica che è stata una sfida molto seria e estremamente ed estremamente difficile
Soltanto un Parlamento che continuamente riproponeva anche grazie a un sistema elettorale posso dirlo oggi non è più di moda che forse non era molto efficiente marcette era molto trasparente interni di misurazione dei vari gradi di di consenso
Riproponendo i reali rapporti di forza fra le quali le componenti del Paese che assorbiva in un dialogo talora cinico e spregiudicato ma che subiva comunque le tensioni che correvano folle forti diverse
E che quindi aveva portato una capacità di assorbire detenzioni di evitare quelle quella linea di passaggio allo scontro che è una linea che gli storici sanno essere estremamente sottili
Io penso che oggi dovrebbe esserci più spazio di studio per la valutazione di questo atto anti-SARS della Repubblica se vogliamo prendere
A prestito un modo dire francese che in Francia è molto molto diffuso per capire quanto in Parlamento dal quarantasei
Fino alla almeno ai alla metà degli anni ottanta è stato umbra regale luogo di apprendimento della cosa
Una istruzione all'uso dal democrazia su cui secondo me oggi fa troppo facilmente degli gnomi
Io credo che la classe politica non si improvvisa anche se ciò non significa che il nome di questa massima quella che si è insediato in un certo tempo debba ritenersi insostituibile come tende regolarmente a fare e ricambio edilizio ha bisogno di luoghi in cui questo flusso si snodi si recanti
La tradizione della conservazione di della memoria di questo molti posti di questo decanta mento e un è una tradizione assunta è ora di fare importanti io sono particolarmente lieto di parlare in questo ruolo in questa occasione perché credo che quello che si che sta facendo il Parlamento italiano con questo sviluppo dell'archivio sia un passo avanti estremamente importante Romanelli ricordava prima diciamo la scarsa attenzione che il Parlamento ha dedicato a trasmissione proprie carte e una tradizione è una parete spiega molto facilmente le carte sì vengono trasmesse dalle istituzioni che si reggono sul segreto cioè dei governi dove se non si trasmette le carte non si talmente segreto perché non c'è altro modo per la classe dirigente che viene dopo di imparare cosa ha fatto la classe dirigente che viene prima
Parlamento e posato come ricordo anche voi sul principio porto il principio della pubblicità quindi ciò che non è stato detto in pubblico è poco importante non vale la pena di conservarlo
Ovviamente noi oggi e abbiamo per così dire fatto un salto di qualità perché abbiamo imparato che diventare classe dirigente è un lavoro non automatico e quindi queste carte trasmettono il segreto
Della classe dirigente quella cosa che non sta nella pubblicità del Parlamento che permette l'ideologia che trasmette il dibattito che permetta la legittimazione politica che sono pure cose importantissime ma che giustamente vanno comunicate immediatamente l'archivio trasmette oggi la dimensione di questo segreto che l'istituzione che la convivenza all'interno e che la convivenza di forte diverso è la composizione di forze diverse all'interno di questa di questa tradizione
Io credo che questa sia la lunga relazione che la centralità del parlamento a in qualche modo trasmesso a una fase di di crisi profonda che naturalmente credo noi tutti speriamo sia una crisi di crescita in una crisi di morte
Grazie anche a Paolo Pombeni mi pare che questa nostra mattinata di studio questa prima sessione non poteva concludersi meglio che con questa meditata affermazione della centralità del Parlamento che il sito in Pirlo fascista fino è una lunga fase e di qui la la conseguenza dell'interesse di questo ritorno alle fonti archivistiche che la Camera dei deputati a grandinato e offre oggi gli studiosi si conclude questa mattinata di lavoro purtroppo non c'è spazio per la discussione non è del resto previsti in programma e viceversa è prevista una pausa per il pranzo che allora tutti buona critica
Rinveniente chi si deve accompagnare buffet in piedi da tre lentamente incagliarsi sulla scaletta alla destra seguire le indicazioni che ne attesta il piano terra bellissima terrazza
Dottoressa delle azioni
Naturalmente questi queste ricerche
Specialmente sono importanti per i periodi più antichi non per svalutare
Periodi attuale i periodi più vicini ma certamente di molte cose che stanno avvenendo per esempio che sono avvenute del sto nel periodo repubblicano certamente sarà più difficile in futuro cogliere
Aspetti politicamente molto rilevanti
Perché col telefono con mezzi di comunicazione fax che poi verranno conservati però è più già più difficile conservare molte volte queste questa trasmissione di notizie
Che non invece vere e proprie corrispondenze vere e proprie bozze di relazione e allora sarà più più difficile documentare taluni passaggi destinati a rimanere riservati però alcune cose credo che rimarranno importanti per esempio dalla mia esperienza di quand'ero funzionario del Senato potrei ricordare
L'interesse del processo verbale della seduta
Del latte la domenica delle pare in cui fu approvata la
In cui fu approvata la legge elettorale maggioritario certamente il nuovo ogni variamente distribuiti che promuovevano da parte delle opposizioni la richiesta al presidente Einaudi di non promulgare la legge cioè il fatto che nella confusione totale venissero registrati a favore dell'approvazione prodotti di senatori e senatrici dell'opposizione contro taluni esponenti anche della maggioranza
Era il sintomo o indubbiamente un segno evidente delle difficoltà estreme drammatiche in cui si era conclusa la seduta in modo tale da rendere difficile l'individuazione corrispondente all'inverosimile diciamo anche se non al vero dei degli atteggiamenti di voto ma questo si può trovare anche i nomi si possono trovare anche nei resoconti della seduta quello che non si può trovare se non nel processo verbale penso
La mancata
Firma accanto a quella del presidente Ruini del segretario generale
Il senato di allora l'avvocato Galante ecco che appunto
Con l'assenza della sua sottoscrizione
In qualche modo convalidava ecco questa anomalia certamente dei
Così te lo svolgimento dei lavori nella fase finale della discussione è un esempio che mi è venuta in mente vedendo questa
Queste questa sistemazione dei e il materiale archivistico e che poi potrà trovare naturalmente altri riscontri perché oggi si pubblicano sì
Anche i bollettini degli organi collegiali della Camera delle riunioni degli organi collegiali della Camera mentre in altri tempi si trattava di documenti destinati a rimanere assolutamente riservati e che penso che invece si possono consultare passato un certo numero di anni solo in questa
Solo in queste sedi come questa della
Della carne
Comunque
Mi pare che l'interesse del
Diciamo del convegno sia è un titolo non solo dai titoli delle relazioni veda i nomi degli autori ma
Dall'interesse insomma che hanno queste dicendo
Per esempio
Disegni di legge appunto in materia elettorale
è evidente che i lavori bozzetti emendamenti di articoli formulati in sede di Commissione possono avere un un grande interesse perché poi arrivati all'Aula la relazione in aula l'atteggiamento prevalente simile solidi ficcato in qualche modo mettendo nel nulla ma che situazioni precedenti o abbozzi o tentativi di
Di iniziative non ancora fu diciamo canonizzati degli espropri emendamenti presentati questo è vero anche per l'ulteriore un time leggi elettorali avendo partecipato
Come ministro delle per le riforme e ai lavori della commissione prima del soprattutto della Camera
Presieduta dall'onorevole Chafik posso dire che cede il materiale che non è stato formalizzato e stampato e forse una parte di qualche aspetto di questo materiale non formalizzato o non definitivamente formalizzato forse potrà trovarsi più difficile trovare quello relativo alla definizione dei colleghi
Sapete che per i collegi per la definizione dei collegi uninominali c'era un delegai il governo ma
I testi elaborati in prima battuta dalla Commissione presieduta dal presidente dell'Istat e poi dai con i pareri delle Regioni delle sono stati poi per un parere oggetto di esame in seno commissioni prima della Camera e del Senato particolarmente alla Camera i lavori sono stati molto laboriosi molto difficili anche le discussioni sono state molto laboriose e probabilmente non tutto il materiale che era stato presentato
Con ricerche su singoli collegi Firenze deve vedere un collegio
Deve avere dei collegi che comprendono Arno e Oltrarno una parte rivolta o invece l'Arno deve dividere nettamente i collegi elettorali faccio un esempio anche qui ma per dire come probabilmente in questo questo materiale non
Che non si è magari concretato in Iberia vere e proprie proposte di emendamento probabilmente solo l'archivio della Camera potrà dare alcune risposte
Alle domande dei ricercatori sul come si sia arrivati a certe soluzioni alcune si sono trovate all'ultimo minuto perché erano particolarmente difficili e quindi solo proprio
Pochi poche ore prima della riunione definitiva del Consiglio dei ministri è stata risolta il problema per esempio degli sloveni
Yuri volevano essere concentrati tutti in un unico collegio e questo era particolarmente difficile perché sarebbe venuto fuori un collegio la salamandra dando proprio la sensazione se non se non perché Remembering ma certamente di un collegio troppo particolare troppo speciale e allora si dovettero trovare delle formule di compromesso per per poter soddisfare una parte di queste aspirazioni ma nello stesso tempo di salvaguardare un certo standard ecco medio ecco sono solo esempi di come
Alcune cose si troveranno forse
Spero in allegato al verbale del consiglio dei ministri in archivio di Stato ma poi penso che per quello che riguarda invece l'intensa attività parlamentare contante seduta notturna della commissione presieduta dall'onorevole Ciaffi penso che solo in questa sede si potranno trovare poi
Così appunto delle carte
Di un certo di un certo interesse per misurare anche l'incidenza e code che hanno avuto questi pareri della Commissione per
Purtroppo tra un po'anche i lavori della prima Commissione che coincidono con lo svolgimento del convegno mi costringeranno a ad abbandonare i lavori ma prima di fare questo voglio
Rendere merito a tra noi solo ai relatori ma anche a tutti coloro che hanno partecipato a questi convegni a quest'incontro di studio dimostrando un interesse per la storia istituzionale che si sta sviluppando nel nostro paese con una intensità certamente molto maggiore di quello che non era avvenuto in periodi
Precedenti soprattutto sulla seconda Repubblica la prima cosiddetta Prima Repubblica si concentreranno
Le attenzioni centrerà l'attenzione degli studiosi però è opportuno che anche i periodi precedenti siano illuminati nei limiti del possibile per colmare lacune vuoti che certe volte appaiono a prima lettura
Dei da fonti anche classiche diciamo della nostra storia istituzionale di quel periodo
Di nuovo grazie la parola senz'altro al dottor Gandolfi per la relazione sull'archivio sulle carte del Regno di Sardegna
L'archivio storico della Camera raggruppa le sue carte da un punto di vista archivistico suddividendoli in fondi che corrispondono generalmente agli organi enti o persone che le hanno prodotte oltre a questa impostazione basata su criteri archivistici esiste un'altra di natura storica politica ed istituzionale
Che vede i documenti principalmente suddivisi in una tripartizione di fondi monarchia transizione costituzionale Repubblica
Quando si parla della transizione costituzionale ci si riferisce al periodo che va dal mille novecentoquarantaquattro grosso modo al mille novecentoquarantasette e quindi all'interno di questo periodo abbiamo grosso modo tre fondi la Consulta il referendum e l'Assemblea costituente
All'interno di questa divisione diciamo tripartita le carte del Regno di Sardegna si collocano nel fondo della monarchia
Si tratta di una scelta che può far sorgere alcune perplessità prima tra tutte quella di considerare qualche eventuale censura tra il parlamento subalpino
E che il Parlamento nazionale
è prevalsa la tesi della continuità istituzionale e soprattutto la tesi di una sostanziale continuità per quanto riguarda la struttura amministrativa della Camera
Continuità che certamente si è sviluppata anche oltre il due giugno del mille novecentoquarantasei
Ma la nascita della Repubblica introduce significative novità nella vita parlamentare in modo tale da considerare la Camera repubblicana in una dimensione diversa rispetta la Camera Reggio
Invece non sono sorti problemi per quanto riguarda il Parlamento napoletano del quarantotto quarantanove le cui carte costituiscono un fondo
è da segnalare come la presenza di queste carte nell'archivio sia dovuta all'intervento di Silvio Spaventa segretario generale di luogotenenza per il ministero dell'interno di polizia
Il quale nel mille ottocentosessantuno diede disposizione per il trasferimento a Torino della documentazione che nel marzo del mille ottocentocinquanta le autorità borboniche avevano requisito
La prima seduta della Camera del Regno di Sardegna eletta dopo lo concessione dello Statuto
Ebbero luogo l'otto maggio mille ottocentoquarantotto un giorno importante per la storia italiana sì e dopo cento anni l'otto maggio del mille novecentoquarantotto si riunì la Camera repubblicana dopo l'entrata in vigore della Costituzione
Le prime sedute o tornata della Camera del Parlamento subalpino si tenne in una sala situata al piano terra di Palazzo Carignano perché la sala al piano superiore destinato ad ospitare le sedute non era ancora ultimata
Mancavano le sedie ed i presenti furono costretti per lo più a starsene in piedi
Non vi erano nelle schede nelle urne per l'estrazione sì prego il più anziano tra i presenti l'ottuagenario avvocato Vittorio Fraschini deputato di Asti di occupare il seggio provvisorio di presidente
Gli uomini delle diverse correnti rimasero mescolati tra loro non dando vita alla riunione dei deputati di uno stesso orientamento in uno stesso settore probabilmente non si conoscevano bene tra di loro
In questo clima di precarietà si cominciò lavora
Uno dei primi problemi da affrontare fu quello di creare un minimo di apparato burocratico ed in questo contesto la questione dell'archivio si pose quasi immediatamente
Il sette giugno del mille ottocentoquarantotto quindi neanche un mese dopo la sua prima riunione la Camera nomino due funzionari i redattori del processo verbale ed il bibliotecario archivistica
La nomina del bibliotecario archivista nella persona di Leonardo Fea e le successive vicende riguardanti la sua figura sono state ampiamente trattate qui è opportuno svolgere alcune brevi considerazioni riassuntiva
La prima come è già stato notato sulla base di varie fonti
è che l'importanza dell'attivista in fondo è un'eredità delle assemblee della Rivoluzione francese
Si pensa al passaggio dall'Assemblea nazionale l'assemblea legislativa al ruolo della figura dell'archivista in questo passaggio al fatto stesso che l'archivista in quel contesto era un parlamentare la seconda notazione e che dietro la figura del bibliotecario archivista si scorge quella concezione generale settecentesca tendente ad un ordinamento per materia e quindi ad evidenziare i legami gli analogia tracking di e di biotech
Poi abbiamo l'esperienze contemporanee ed in particolar modo l'esperienza bellica
Il Regolamento della Biblioteca della Camera belga si aprile mille ottocentoquarantatré affida al bibliotecario sotto la sorveglianza dei questori la custodia degli archivi e della biblioteca
Il Regolamento della Camera francese del gennaio del mille ottocentotrentanove incarica il tesoriere di essere a capo dell'ufficio degli archivi si sottolinea in questa maniera il valore patrimoniale delle carte
Da ultimo si deve tener presente la tradizione stessa del Regno di Sardegna
Come è già stato notato dal professor Furlani dal dottor Croce nella nella storia dell'Archivio Storico pubblicata nella vita
Nel Piemonte delle tate restaurazione compaiono infatti sia il concetto che il termine di bibliotecario archivista
Si può concludere che in fondo la figura del bibliotecario archivista non sia stata una vera e propria novità della Camera della Regno di Sardegna
Questa esperienza sulla quale ci siamo a lungo soffermati fu di breve durata
Nel mille ottocentoquarantanove in un clima generale di sacrifici che il paese era chiamata a compiere per il pagamento dell'indennità di guerra all'Austria dopo la sconfitta militare
Si ritenne non consono al momento di austerità continuare a corrispondere uno stipendio ritenuto elevato ad un responsabile di un archivio che stava allora sorgendo
Pertanto si deliberò la soppressione dell'incarico e si stabilì che la cura degli archivi passasse agli impiegati di segreteria
Un vivace dibattito in aula vide la sconfitta del bibliotecario archivista ma non la sua scomparsa
Del resto c'era stato il tentativo di riprodurla in sede di esame da parte della Camera riunita in comitato segreto del primo bilancio interno presentato dall'Ufficio di Presidenza il ventitré dicembre del mille ottocentocinquanta
Si propose così una modifica del Regolamento attraverso l'approvazione di un atto amministrativo
Tuttavia la norma del Regolamento che affidava la segreteria la competenza degli archivi non fu cancellato e la stessa figura del bibliotecario archivista compare ancora sfogliando le piante organiche degli anni Cinquanta per poi scomparire definitivamente
Le conoscenze sull'insieme delle carte del Regno di Sardegna non possono prescindere da alcuni strumenti
Il primo è rappresentato dall'inventario dell'archivio della Camera redatto nel mille ottocentottantadue da due segretari del consiglio di presidenza i deputati Filippo Mariotti e Luigi soli dati Tiburzi
A seguito di un piano di riordinamento dell'archivio approvato il ventidue febbraio mille ottocentottantadue il secondo e l'inventario generale dell'archivio storico risalente al mille novecentosessantadue
Gli altri due sono rispettivamente la guida all'Archivio storico del mille novecentonovantatré e da ultimo l'inventario delle carte della Camera del Regno di Sardegna pubblicato in questi giorni nel numero tre dei Quaderni dell'archivio storico
Dal confronto tra questi strumenti emerge un quadro generale del materiale documentario e liti e l'identificazione della stessa documentazione al di là delle diverse denominazioni che le serie possono assumere nel corso del tempo
Per esempio troviamo qui sa degli atti delle commissioni che esaminano i vari disegni di legge da quarantotto all'ottanta o disegni e proposte di legge e incarti delle commissioni carteggi ministeriali con carte di segreteria
Per quanto riguarda la consistenza l'inventario del mille ottocentottantadue menzione alcune serie che gli inventari successivi non descrivono più tra gli altri i registri degli uffici per il periodo mille ottocentoquarantotto mille ottocentocinquantuno quelli delle Commissioni dal cinquantuno al mille ottocentottanta ottantuno
La Camera disponeva di un cospicuo archivi elettorale che raccoglieva la documentazione proveniente da collegi unità di essa in un secondo momento
La verifica dei poteri fino al Regolamento del mille novecento del mille ottocentosessantotto che istituì la Giunta delle elezioni si teneva presso i sette uffici con l'esame delle carte giunte dai singoli collegi
I documenti inviati al ministero degli Interni erano da quest'ultimi trasmessi alla segreteria della Camera che a sua volta l'inoltrava ai singoli uffici dove veniva nominato come relatore
Nel registro degli uffici si trova accanto al collegio elettorale il nome vero del relatore incaricato per l'esame
Le lettere di trasmissione sono collocati invece negli incastri di segreteria
Gli uffici esaminavano tutta quanta la documentazione comprese le proteste che per questi primi anni assumevano talora l'aspetto di petizioni
La Camera poi giudicava in via definitiva l'esistenza di un archivio elettorale cioè noto attraverso un registro denominato indice dell'archivio elettorale
All'interno del registro sono individuate alcune serie in carta elettorale costituzione di sezioni corrispondenza della Giunta
Nella guida all'archivio storico tutto il materiale inerente alle elezioni si trova sotto la serie giunta delle lezioni per un totale di centotrenta volumi per il periodo del Parlamento subalpino esistevano ottantaquattro volumi m'incarti elettorali
Attualmente disponiamo di venti fascicoli raccolti in una busta recuperata dopo dopo un'attenta opera di restauro sono agli atti elettorali relative alle prime elezioni del mille ottocentoquarantotto Déco
Nel verbale sono menzionate le contestazioni ed accuse le lettere di protesta incollata ad un foglio le schede nulle
Non era raro il caso che le proteste contenessero dei giudizi pesanti o dell'accusa verso gli eletti e qualche volta fa le proteste venivano lette in aula in modo che la camera ne avesse una conoscenza approfondita
Nel corso delle elezioni del quindici novembre mille ottocentocinquantasette nei collegi della Savoia il clero era intervenuto massicciamente onde influenzare l'esito della consultazione
La Camera si trovò ad affrontare numerose contestazioni da qui la richiesta dei parlamentari del centrosinistra perché si istituisse una commissione d'inchiesta senza affidare l'indagine alla magistratura
Come in precedenza si era sempre fatto e come anche in questo caso chiedevano i parlamentari della destra
Al termine di un articolato dibattito si sottolineano che le pressioni da parte del clero costituiscono la violenza morale che nelle singole lezioni possono dar luogo all'inchiesta poi si approvò un ordine del giorno nel quale si afferma che le inchieste ordinate dalla Camera nella materia delle elezioni siano demandate ad una commissione di sette membri nomina da nominarsi dalla Camera stessa
è interessante notare come già in questa prima inchiesta si affrontino i problemi fondamentali dell'istituto
Il rapporto con la magistratura i diritti del singolo il modo stesso di lavorare della commissione
Il primo giugno mille ottocentocinquantotto alla presentazione della relazione conclusiva la commissione dichiarò di essersi dato un proprio Regolamento nel quale cercava di offrire una risposta ai temi essenziali
Ritornando alle carte dell'archivio elettorale si segnala la serie statistica delle votazioni di cui possediamo dieci registri contenenti i dati relativi alle elezioni collegio per collegio e all'interno del collegio i dati delle singole sezioni
Procedendo nel raffronto fra i vari strumenti di ricerca si rileva come l'inventario del mille novecento sessantadue ricomprenda i registri dei progetti e delle proposte di legge nella serie denominata originali dei progetti approvati
La guida e l'inventario delle carte del Regno di Sardegna chiariscono che si tratta di cinque registri in cui sono riportate le fasi dell'iter delle proposte compilati solo per gli anni mille ottocentoquarantotto mille ottocentocinquantadue
Si differenziano dagli originali dei progetti approvati
Che l'archivio possiede solo a partire dal mille ottocentosessantasei in quanto questi ultimi contengono un solo testo del progetto approvato con il riferimento al numero dello stampato in ordine cronologico di approvazione
La piccola serie dei registri dei progetti introduce alla documentazione riguardante la funzione legislativa contenuta nei fascicoli delle proposte di legge
La serie avuto negli anni del Regno di Sardegna diverse denominazioni proposta del Governo e di iniziativa parlamentare o proposte di legge incarti delle commissioni incaricato dello studio dei disegni
Nell'inventario del mille ottocentottantadue la serie veniva identificata come atti delle commissioni che esaminarono i vari disegni di legge
L'inventario del mille novecentosessantadue e la guida all'Archivio storico rifacendosi ad una prassi consolidata denomina nuova serie nel suo complesso disegni e proposte di legge incarti delle commissioni
Per il periodo ne in esame disponiamo di ventuno volumi nati dalla rilegatura successiva di fascicoli delle proposizioni relative a una legislatura od una sessione in ordine cronologico
A partire dalla prima proposta di legge presentato dal deputato e giornalista Angelo Brofferio autore tra l'altro di una nota storia del Parlamento subalpino
Sotto la dicitura di idea di legge troviamo una significativa proposta riguardante la libertà individuale
I fascicoli delle proposte contengono il regio decreto di presentazione il testo in articoli la relazione la relazione della commissione
E di indubbio interesse la documentazione chiamiamola di corredo capitolati prospetti relazioni tecniche lettere di trasmissione
L'attività legislativa com'è noto necessitava di un lavoro preliminare effettuato tramite gli uffici fissato il numero di Sette poi nove a partire dal mille ottocentosessanta
I deputati erano ripartiti a sorte non appena terminata la nomina della presidenza
Dal sorteggio non è non esclusi i ministri che facevano parte della Camera anche se per consuetudine non intervenivano alle riunioni rimase isolato il caso del cinema che il dieci febbraio mille ottocentoquarantanove
Venne addirittura eletto presidente di ufficio
Il rinnovo avveniva in un primo momento mensilmente poi ogni due mesi con la possibilità di proroga di fronte ad impegnativi disegni di legge
La funzione era duplice da un lato il parere preventivo per quanto riguarda l'ammissione alle le alla lettura
Delle sulle proposte di iniziativa parlamentare dall'altro l'esame particolareggiato e la nomina di un commissario nei confronti di tutti i progetti
I registri in buono stato di conservazione sunniti impacchi ciascuno dei quali raccoglie i verbali degli uffici in attività nello stesso periodo
La serie inizia dal mille ottocentocinquantuno e comprende un numero di cinquantuno registri il contenuto offre gli elementi di identificazione di ciascuna proposta numero proponente oggetto e le notizie riguardanti l'iter data della discussione decisione nomina del commissario
In alcuni casi si dà menzione di una discussione articolata di richieste di approfondimento e di necessità di chiarimenti
Si potrebbe continuare ad illustrare altre serie quali i quindici volumi dei verbali delle sedute a tavola i registri dell'ufficio di presidenza i sette volumi degli incanti di segreteria
Ma forse e più interessante riprendere il discorso già accennato dell'intervento di restauro compiuto sulle serie che l'inventario del mille e novecento sessantadue descriva rispettivamente come miscellanea mira e miscellanea pulita
Probabilmente si tratta di documenti conservati negli anni Trenta in depositi sotterranei in precarie condizioni
Di alcuni di questi documenti non era noto l'argomento di altri pur sapendo l'oggetto non era possibile la consultazione a rischio di un ulteriore deterioramento l'opera di restauro ha fatto sì che sia possibile identificare le carte relativa al periodo in esame nei documenti della questura nei registri di copia lettere in una miscellanea della serie disegni di legge
I registri dell'ufficio di questura sono una testimonianza della vita interna della Camera e dei vari aspetti della sua amministrazione essendo i questori elemento essenziale per il funzionamento amministrativo
Disponiamo di diciassette registri che si riferiscono ad aspetti finanziari al personale agli arredi ai locali i registri dei conti a lettere si presentano sia esteriormente che per la struttura interna come redatti da un unico ufficio l'inventario delle carte del Regno di Sardegna
Consigliere Cotti a lettere come una seria autonoma distinguendo a secondo dell'oggetto della corrispondenza i copia lettere riguardanti l'attività di segreteria da quelli inerente alla questura
I conti a lettere di segreteria sei registri illustrano l'attività della Camera nei suoi rapporti con il Senato i collegi elettorali i tribunali i singoli cittadini le assemblee parlamentari
Quelli della questura due registri trattano gli aspetti amministrativi finanza locali servizio di vigilanza
L'intervento di restauro a permessa anche la consultazione dei verbali
Di una Commissione parlamentare d'inchiesta del mille ottocentocinquantotto volta ad acquisire tutti gli elementi utili al fine di valutare l'opportunità di introdurre Uniposta sulla rendita si potrebbe definire una commissione d'inchiesta legislativa
Questa Commissione a una tra l'altro ha una peculiarità nella sua composizione infatti tra i suoi membri è presente il Cavour Presidente del Consiglio
Così Agostino Depretis designata a presiedere la commissione spiegava i motivi della scelta
Io mi attenni ad un sistema che si è praticato in Inghilterra dopo un membro del gabinetto è stato chiamato a far parte della Giunta di inchiesta sull'imposta della rendita
E dirò anche che ho fatto questa scelta perché il Presidente del Consiglio non si è mai pronunciato in massima contrario alla medesima anzi si mostrò disposto a studiarla e a discuterlo
Questi verbali restaurati su un ulteriore contributo Dell'Atti lo storico della Camera alla comprensione della vita parlamentare del Regno di Sardegna
Credo cedo la Presidenza dei lavori alla dottoressa per far
Niente
Si è dedicato
Purtroppo se a calare
Credo che una cosa sicuramente in Austria chili non sapranno mai danese un conto è esatto niente la legalità e nella imprevedibilità delle giornate di lavoro che si sfaldano alla Camera e soprattutto per i parlamentari ma anche per noi che cerchiamo affannosamente di seguirli
Pertanto alla all'altra relazione tesserini dare la parola del tracciato nel piano del del del saldo ha fatto una storia molto interessante sull'amministrazione del Senato e del regno e si è poi avvicinato agli e incaricati di segreteria si fa sentire e penso che forse non tra non molto e si può entrare indagare anche qualcosa sulla nostra amministrazione
La storia e l'amministrazione della Camera
Scontare i ritardi più generale della storiografia parlamentare nel nostro Paese cui si tanto detto stamattina in merito alla dinamica interna dello un melting
I pochi studi sulle burocrazie parlamentari sono così in genere il frutto di riflessioni intermedia QT funzionari parlamentari spesso proiettate sul presente non mancano però contributi che ripercorrono
L'attore l'amministrazione delle Camere penso all'ampio lavoro sull'autonomia contabile di Carlo Finzi del mille novecentotrentaquattro
E molteplici lavori sull'evoluzione regolamentare a cominciare da quello dei Romolo Astraldi del trentadue alle prime analisi
Dei servizi parlamentari dell'inizio del secolo per esempio saggi sulle sui resoconti di Raffaele D'Isola e Luigi Galvani
Fino ai saggi più recenti pubblicati dal bollettino informazione costituzionale parlamentare in particolare nella nuova sede del mille novecentottantuno voi
Che coprono molteplici aspetti relativi all'amministrazione in Terna ricordo brevemente quelli Carlo Specchia suo autonomia contabile i numerosi sui servizi resocontazione Giovanni Panarello degli affari nelle ore che a Moro
E infine diversi saggi Guglielmo Negri Silvio Forlani Mario Pacelli
Di quest'ultimo
Occorre ricordare il bel libro le radici di Montecitorio del mille novecentonovantatré il volume scritto con Gianfranco cianuro ancor Paolo stando alle Camere del Parlamento del mille novecentottantotto
Questa rapida rapidissima rassegna consente forse di dire che con gli anni ottanta emerge o sembra in merger e una più matura sensibilità storica sulla portata generale di una storia dell'amministrazione interna delle camere e forse si può assumere un convegno del mille novecentottantuno sulla burocrazia parlamentare come significativo punto di svolta
Nell'articolazione delle relazioni la riflessione sul ruolo attuale dei funzionari parlamentari è palesemente legata evoluzione storica di questa burocrazia specializzata mi riferisco agli interventi di Enzo Cheli Ferdinando Pinto
Anche in questa nuova consapevolezza si radica l'esigenza di valorizzare il patrimonio dell'archivio storico la cui se la cui stessa storica come documenta
Saggio e Carlo Croce nella nella guida dell'archivio testimone la stretta correlazione tra l'evoluzione dell'istituto parlamentare e l'organizzazione dei servizi
Ha ragione chi dice che non si capisce il ruolo della burocrazia parlamentare della sua eventuale incidenza nel processo legislativo se non incrociando fonti diverse che vanno ben oltre naturalmente quelle possedute dall'archivio della Camera
Queste però sono illuminanti circa l'atteggiamento che i parlamentari avevano perso il corpo burocratico il tipo di servizi di cui sentivano il bisogno di limiti individuati via via in definitiva registrano il segno dell'evoluzione della professione parlamentare riflesso sulla trasformazione dell'apparato servente
In questo senso le fonti dell'Archivio storico sono indispensabile per la comprensione più generale dell'evoluzione dei scritto parlamentare se completano le informazioni già ricavabili dagli atti parlamentari in particolare dalle relazioni sui bilanci interni
Tra queste fonti spiccano per importanza i verbali dell'Ufficio di Presidenza vero motore interno della vita interna della Camera nel quale si prendevano quasi tutte le scelte relative all'organizzazione interna al personale salvo l'intervento dell'assemblea riunita in comitato sede
Petto per le decisioni più rilevanti spesso meramente ratificatori i registri che raccolgono questi verbali
Presentano anche e soprattutto in certe fasi ricchi apparati di allegati in effetti almeno fino al mille novecentosette che una data di svolta importante nella storia amministrazione camerale la serie in cartelli segreteria di cui sono scossi stampa cura di un gruppo di archivisti stato inventare
Contiene poche informazioni sull'amministrazione interna disseminate sotto le più diverse categorie quanto più però in questa sede si viene delineando un autonomo spazio per le vicende della burocrazia per lamentare
Evidente nelle categorie del nuovo titolario del mille novecentonove
Tanto più gli allegati alle presidenza che intanto vengono anche materialmente conservati in buste autonome
Si fanno liberando degli incartamenti delle diverse pratiche sbrigate si caratterizzano essenzialmente come copie dattiloscritte dei verbali del consiglio del comitato segreto
Basta confrontare
Per averne conferma il contenuto della busta che contiene gli allegati alla presidenza dal tre al dodici con quelli del busta relativa agli allegati dal venti al venticinque per cogliere la portata di questo cambiamento
Anche le carte in questura lo ha già detto il dottor Gandolfi sono rilevante ai fini delle nostre costruzione basterebbe pensare alla serie concorsi
In cui sono raccolte le domande per i posti vacanti talvolta le prove concorsuali mai o quasi mai e le carte ufficiali della commissione d'esame
E la loro composizione in genere queste stanno negli allegati all'ufficio di presidenza
Ancora registri della Miscellanea nera come quelli relativi agli Stati servizio quelli relativi ai sussidi alle malattie alle punizioni al personale ce
Il tempo a disposizione non consente naturalmente che alcune prime hanno annotazione sui caratteri dell'amministrazione
In prima battuta mi pare si possa rilevare che i temi che ricorrono nelle camere nelle carte della Camera non sono diversi da quelli
Che ho potuto riscontrare nell'amministrazione del Senato da gentilmente la dottoressa cartoons ho avuto modo di di studiare anche meglio forse sta
Amministrazione dell'altra Camera a conferma del fatto mi pare
Non si trattava di due burocrazie gemelle per struttura e funzione sia pure con alcuni elementi peculiari anzi ricorrono
Tentativi di unificazione delle due delle due strutture o di parte di esse non solo il tentativo verticistico di Alberti nel mille novecentoventinove ma ci sono ipotesi di unificazione per esempio dei servizi di resocontazione già
Nel corso dell'Ottocento
Sono costanti pressoché in tutti i verbali
L'ufficio di presidenza le rivendicazioni economica del personale sia in termini di miglioramenti salariali che di gratificazioni sussidi una tantum ed è interessante seguire l'evoluzione della politica retributiva dei modelli di riferimento sono ricorrenti le lamentele sul servizio stenografico e sui ritardi nella pubblicazione dei resoconti spesso determinati da un comportamento non corretto che gli stessi parlamentari
Si rileva anche come costante una certa indisciplina nel personale subalterno
Si può cogliere infine l'emergere in modo più netto alla Camera di una trasformazione dei servizi offerti ai parlamentari con l'approdo progressiva politicizzazione professionalizzazione meglio nell'attività politica
Un aspetto quest'ultimo che forse
Rivela anche la più forte motivazione all'espletamento del mandato parlamentare da parte dei deputati rispetta
Attualmente i senatori espressione di una rappresentanza generale territorialmente definita potenzialmente provvisorie per tutte queste ragioni più bisognosa passatemi il termine del sostegno di una struttura efficiente
Per la verità nei primi anni del Parlamento subalpino questo dato sembra quasi invertito perché solo il Senato si dimostrò capace di dotarsi rapidamente
Di una normativa interna che regolasse non solo il lavoro parlamentare ma anche l'attività amministrativa
Certo le prime sedute del Parlamento lo ricordava anche il dottor Gandolfi
E lo narrano bene le le grandi storie parlamentari del secolo scorso Brofferio dardi ben
Segnalano l'impreparazione è una certa improvvisazione nell'organizzazione dell'attività e queste indecisioni sono emblematicamente rappresentate dalla questione della un dell'autonomia amministrativa ed economica al Parlamento oggetto tra il quarantotto e il cinquanta
Di una vera e propria battaglia come l'ha chiamata Mario Pacelli con il ministero dell'Interno
Che si concluse con il riconoscimento dell'autonomia più completa peraltro
Questa è iniziale ingerenza dell'esecutivo nel controllo della spesa delle Camere non interesso l'organizzazione amministrativa interna né sotto il profilo della determinazione degli uffici
Né sotto quello della dipendenza degli impiegati il personale infatti ho fu di prima nomina
O se proveniente dall'amministrazione statale fu subito immesso in ruolo devo dire che non si trovano puntuali riscontri di questa vicenda nei verbali d'ufficio di presidenza
Anche perché il primo registro che li raccoglie inizia con la copia del verbale del dieci marzo del mille ottocentoquarantanove quindi in una fase in cui già questa diciamo magmatica
Evoluzione iniziale se era tutto sommato
Abbastanza definito
Certo la Skármeta dei primi regolamenti parlamentari
Poteva in generale ingenerare qualche incertezza in merito alle procedure di nomina e alle funzioni
Dei vari impiegati le norme si limitavano anche qui Gandolfi non gli ha ricordato a delineare sostanzialmente due figure l'estensore dei verbali vedete cari archivista che però non esaurivano la più ampia
Articolazione dell'amministrazione interna fin dal primo impianto
Ai compiti notarile dell'estensore la cui figura si doveva via via appannare assumendo un ruolo defilato rispetto alla struttura amministrativa della Camera infatti compare poco o niente nelle carte la presidenza
Si affiancava la funzione di dare pubblicità esterna e lavori delle Camere propria del corpo stenografico sulla cui tormentate vicende iniziale già agli atti parlamentari
Sono ricchi di informazione che però i verbali del dell'ufficio di presidenza completano con molti dettagli soprattutto le carte dell'archivio sono un po'indispensabili per ricostruire le tappe successive dell'evoluzione servì
Così i compiti di consulenza e conservazione
Erano propri anche della segreteria ed in particolare del suo direttore che con l'andar degli anni avrebbe rivestito un ruolo di crescente preminenza fino alla definitiva affermazione di un capo burocratico dell'amministrazione con la riforma del mille novecentosette
Che in qualche modo sancisce la prevalenza almeno tendenziale di un'amministrazione di consulenza sul modello alternativo di un'amministrazione di registrazione esecuzione mi rendo conto di applicare diciamo una una modellistica tepui quella proposta Carlo Chimenti è pensata
Per il parlamento Dogi però
Credo che insomma questo questa duplicità di modelli sia tutto sommato anche sul fondo dell'evoluzione
Storica dell'amministrazione della Cam
Proprio perché quella di un personale di consulenza è un'esigenza che matura lentamente nei confronti e con contraddizioni ma che si avverte fin dai primi anni del Parlamento subalpino
I parlamentari cioè manifestano subito l'esigenza di un supporto non solo amministrativo va di un vero ausilio alla funzione legislativa
Che mi pare particolarmente evidente nella riforma la pianta organica del Senato del mille ottocentocinquantasei quando si aggiunge un posto di sottosegretario per virgolette il codino vari presidenti e relatore degli uffici e delle commissioni nella ricerca nel coordinamento dei documenti storici e legislativi
Generalmente di tutti quei lavori preliminari che si giudicasse Rovatti ad agevolare l'esame e la discussione dei progetti di legge
Nelle carte della Camera devo dire non ho trovato un esempio altrettanto significativo
Ma ricorrono segnali precisi in questa direzione come anche delle ragioni essenzialmente di contenimento delle spese
Che impedire un appeal cedere maturazione di questi
Si trattava nel caso della segreteria di un'attività di consulenza dai profili più indistinti rispetto a quella propria del bibliotecario sulla cui rilevanza basterebbe richiamare le parole
Pronunciate da Giorgio Asproni il cinque maggio del mille ottocentosettanta in occasione della nomina del nuovo obbligo di dei nuovi Blair precario Giovannini Scovazzi che succedeva Leonardo Fea
Risparmia citazione la rimando al testo scritto ma il Steel senso diciamo dell'intervento è quello di una esaltazione della professionalità
Già acquisita dal bibliotecario anzi della indispensabilità del bibliotecario nella ricerca
Dei precedenti è accanto a questo il presidente distrattivi
Delle decisione anche interno insomma del
Della Camera e contestualmente la contestazione diciamo così del ricorso ad un estraneo all'amministrazione per coprire questo posto
Si mettevano cioè a fuoco due distinti problemi da un lato un primo riconoscimento della specificità specifica professionalità dei funzionari parlamentari e dall'altro l'esigenza di dare regole certe che governasse il reclutamento la carriera degli impiegati nelle carte della presidenza questi due elementi ricorrono spesso sia pure con contraddizione altalenante risultati così per esempio si scopre che proprio questa successione Albiate Cario Leonardo Fea provocò l'ingresso extra concorsuale del figlio Pietro
Nel personale la biblioteca
A conferma della forte discrezionalità degli organi politici e dell'uso ancora strumentale del concorso non come garanzia per i candidati ma come semplice sistema di selezione
Di un personale che aveva ancora per tanti versi tratti dell'amministrazione domestica in cui valeva essenzialmente
Il rapporto fiduciario con il padrone di casa ciò vale soprattutto per il cosiddetto basso personale assimilato esplicitamente ai domestici ritratti ai maggiordomi di casa però penso
Questa stessa natura fiduciaria giustifica l'interesse mostrato spesso dei parlamentari verso le vicende del personale sia al momento delle assunzioni i registri annotano diligentemente le raccomandazioni
Che nella successiva evoluzione della carriera era un legame che poteva persino sfociare incontrarti palesi tre diverse settore dell'amministrazione che rimandano da un lato alla lotta per il controllo dell'apparato e dall'altro
Sia più sia pure più sullo sfondo alla scelta tra i due possibili modelli amministrazione di cui ho già detto certo
Non è semplice cogliere nel minuto dipanarsi della vicenda quotidiana dell'amministrazione che si riflette in questi verbali il segno dei mutamenti che via via trasformando i caratteri della burocrazia parlamentare
Alcuni passaggi però per concludere vorrei richiamare innanzitutto la presidenza Crispi
Per dire che la razionalizzazione dei servizi realizzata nel mille ottocento settantasette prefigura l'organizzazione monocratica del segretario generale
Ed è una svolta che è attribuibile naturalmente a Christine ma in cui gioca un ruolo fondamentale anche il direttore della segreteria Galletti come evidente nelle carte Crispi conservate
All'Archivio centrale dello Stato e non a caso la morte che era di Galletti nel novantuno ci sarà una sorta di restaurazione del precedente modello quadri c'è faro di quattro servizio buono per conto suo con un proprio Cappuccio
La seconda svolta che già richiamate dell'istituzione segretario generale se del mille novecentosette le carte dell'ufficio di presidenza
Non capiscono del tutto i passaggi della riforma e soprattutto il ruolo che di gioco Montalcini
Ma sono utilissime per cogliere i nuovi compiti che concretamente segretario generale venne ad assumere la sua influenza sugli organi politici nelle scelte amministrative
Che in realtà rifletteva un ruolo di mediazione tra i diversi vertici istituzionali e politici di più ampio portata come
Come documenta anche lo studio di un re
Conta Cini insomma la burocrazia parlamentare compie il decisivo salto di qualità verso una posizione di autonomia e di garanzia di imparzialità dell'istituzione servizi
Perfetta libertà ringrazio il dottor Sandro chi decide di dare la parola la professoressa azzardati dell'Archivio centrale dello Stato che ci parlerà nelle sue esperienze di studio sulla Commissione parlamentare per la riforma dell'ordinamento amministrativo
Se ci riferiamo al primo decennio successivo all'unità in realtà non si può parlare di una sola Commissione parlamentare per la riforma dell'ordinamento amministrativo del Regno
Ma si deve invece parlare di ferirsi a molte commissioni molti progetti di riforma tutti invariabilmente abortiti
Per il prevalere delle resistenze moderate e conservatrici e per la situazione di grave instabilità politica
Dovuta alla mancanza di falde maggioranze e alla debolezza dei governi che portava continui mutamenti di indirizzo a compromessi a crisi di gabinetto cedimenti anticipati delle Camere
Tuttavia in questo caso specifico facciamo riferimento a due progetti in particolare
Il gruppo di quattro proposte che fu presentato da Minghetti alla Camera nel marzo del mille ottocentosessantuno
E il Progetto che fu inizialmente presentato dal ministro Cadorna nel febbraio del mille ottocentosessantotto e che fu ripreso e in parte trasformato molto trasformato da una commissione parlamentare
Della quale fu relatore Angelo barboni
Commissione che fu anche incaricata poi di armonizzare il Progetto Cadorna con l'altro progetto presentato da Cappellini e che prevedeva come ben noto l'istituzione dell'intendenza di finanza
Perché parliamo proprio di questi due progetti
Non soltanto perché ambedue portano un contributo di rilievo alla discussione sul problema accentramento decentramento che era un problema assai sentito dibattuto in quegli anni
Ma il punto è che oltre a quanto normalmente pubblicato negli atti parlamentari ossia i progetti di legge le relazioni il resoconto delle discussioni nell'archivio storico della Camera è conservata documentazione allegata i due progetti di legge
Che è di notevole interesse
Per quanto riguarda i progetti di Minghetti si conserva la raccolta dei verbali della Commissione parlamentare incaricata di esaminarli
In questo caso sottolinea Pavone l'interesse risiede nel fatto che si sostituiscono alla discussione in aula alla quale non si pervenne mai
Non solo ma già Pietro manfrine quindi già nell'ottocento si era notato che si trattava in realtà di una delle prime discussioni parlamentari sull'argomento forse addirittura la prima in della prima del nuovo regno in quanto nessuna delle tre legge comunali e provinciali che erano state emanate dal mille ottocentoquarantotto in poi era stata discussa e deliberata in Parlamento
E quindi questo costituisce un elemento davvero significativo
Della netta prevalenza una prova della netta prevalenza del potere esecutivo su quello legislativo in una delle questioni più delicate di assetto costituzionale del nuovo Stato
In ogni caso il testo di questi verbali è stato poi pubblicato integralmente
Per quanto riguarda invece il Progetto di legge del mille ottocentosessantotto la lunghissima discussione generale che si protrasse nel corso di sedute quotidiane dall'otto al venti dicembre terminò con approvazione di un ordine del giorno proposto per saggiare le intenzioni del Governo e della Camera riguarda una radicale riforma della legge comunale e provinciale
La richiesta espressa dalla Camera facoltà dal ministro Cantelli ministro dell'Interno Cantelli e fu all'origine come ricordava anche stamattina Raffaele Romanelli
Di un indagine che fu svolta che fu volta ad appurare se i prefetti e le deputazioni provinciali ritenessero opportuno ampliare i limiti dell'autonomia dei Comuni e delle Province
In particolare ricordo i quesiti erano quattro riguardavano l'eventuale allargamento del suffragio sia attivo che passivo la convenienza di agevolare la concentrazione dei comuni di minori dimensioni
L'opportunità di cambiare il sistema di elezione del sindaco che all'epoca erano minato dal Governo e l'opportunità infine di mantenere la presidenza prefettizia della deputazione provinciale e di conseguenza la tutela dei comuni da parte delle deputazioni stesse
Anche in questo caso appunto la storiografia già attinto a questa ricchissima documentazione va ricordato appunto
La documentazione fu tra l'altro va parzialmente ma per piccoli gli stralci pubblicata già all'epoca nella rivista amministrativa del Regno
E comunque è stato oggetto di uno studio approfondito di Romanelli che studio che poi riportato anche nel suo volume il comando impossibile
Però a me sembra che ci sia ancora spazio per ulteriori considerazioni e per Crotone copre il proporre letture diverte delle tesi svolte da prefetti e deputazioni provinciali
Vorrei fare un atto un parallelo fra questi due nuclei di documentazione che ho citato appena quello del sessantuno a quel Sessantotto questi due nuclei anche a distanza di pochi anni l'uno dall'altro discendono da due culture assai diverse tra di loro
Infatti i verbali della commissione parlamentare del mille ottocentosessantuno rispecchiano le classiche contrapposizioni schematiche dottrinaria astratte che erano tipiche di quegli anni
Mentre viceversa l'indagine proposta da Cantelli nel mille ottocentosessantanove basata sulla consultazione di perfetti e istituzioni locali a cui si chiedeva espressamente di rispondere sulla base della loro esperienza sul campo diremmo oggi
Si poggia interpretare nel senso di una prima diffusione degli umori positivisti ICI che tra l'altro osserva sempre Romanelli chiedevano la messa in discussione degli aspetti più dottrinari del liberalismo in questo caso la rituale apologia delle forme di autonomia della società nei confronti dello Stato
Date queste premesse è evidente perché oggi si occupi di Storia delle istituzioni che la prima delle due fonti si prestava ottimamente ad essere utilizzata come in effetti avvenne dalla storiografia degli anni sessanta che ancorata alla ricostruzione della storia della legislazione eventualmente del dibattito politico parlamentare
Mentre il secondo nucleo di documentazione e rientra pieno titolo tra le fonti documentarie a cui attinge la storiografia amministrativa contemporanea
La discussione sul tema accentramento dei Terna mi decentramento come si è detto e ha riempito centinaia di pagine di atti parlamentari
Perché non c'era stato in effetti ministro dell'Interno da mille ottocentosessanta in poi che non si fosse cimentato sull'argomento con studi e progetti di legge sia prima che dopo la legge provinciale e comunale del mille ottocentosessantacinque ugualmente ricchi sono poi la pubblicistica dell'epoca il dibattito sui giornali mentre non si può dire altrettanto per quanto concerne gli archivi e in particolare gli archivi pubblici
Infatti mentre non esisteva ancora all'epoca un archivio del Gabinetto della Presidenza del Consiglio dei ministri
Sono quasi completamente andate perdute le carte del gabinetto del segretariato generale del ministero dell'Interno dal segretario generale dipendeva anche la divisione che si occupava degli affari comunali e provinciali
E sul fronte degli archivi personali la maggior parte delle carte dei principali protagonisti politici dell'epoca come è stato detto anche stamattina è disseminata fra le biblioteche e gli archivi pubblici o addirittura ancora presso privati
E quindi primo fra tutti va segnalato comunque l'archivio dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano che per quel periodo è veramente assai ricco di carteggi e fra l'altro per esempio presso l'archivio dell'Istituto sono conservate
Notevole carteggio con di barboni e anche lettere di Cantelli quindi anche personaggi che interessano questo questa nostra indagine
Una pressoché totale assenza di documentazione interessante su questo tema del decentramento amministrativo caratterizza invece la scarna raccolta di archivi personali relativi a questo periodo
Che sono conservati presso l'Archivio centrale dello Stato con l'unica eccezione come di consueto della ch'io di Francesco Crispi capitolato come si sa a raccogliere a studiare per ogni questione nuova che dovesse affrontare
Tutta la documentazione che gli potesse essere utile
E con una particolare attenzione anche alle esperienze straniere
Per la riforma della legge comunale e provinciale Crispi fra l'altro si fece ordinarie e si fece inviare dal prefetto di Milano con tronchi un piccolo nucleo di carte di Marco Minghetti
Che era morto soltanto pochi anni prima e che sono quindi rimasti estrapolate dalla Kia dello statista che invece conservato presso la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna
Questa piccola raccolta relativa proprio basta agli anni mille ottocentosessantotto sessantanove
Che sono corrispondenti a Dean all'indagine quindi ed è costituita da giornali opuscoli disegni di legge e soprattutto da numerosissimi appunti di Minghetti sull'argomento
Ivi compresa una piccola nota sulle pagine dedicate al Comune alla contea in America da Tocqueville che era uno dei maestri di Minghetti
Ride ampiamente Minghetti assorta costituiva uno dei punti di riferimento per Chris Speed
Per tornare all'indagine di Cantelli in realtà non si conosce quale uso ne sia stato fatto dall'amministrazione
Certamente le risposte che furono inviate in prima in stanza al ministero dell'Interno e che aveva appunto promosso l'indagine furono lette da qualcuno come si può rilevare appunto dei segni che sono sulle carte
E da un'unica annotazione che ho riscontrato
Che lo Java la risposta del prefetto di Napoli come un lavoro assai pregevole per chiarezza e per bontà di giudizi il prefetto in questione era fra l'altro può essere interessante Di Rudinì
Il quale era allora soltanto trentenne ed era già alla sua seconda esperienza come prefetto perché prima aveva retto la Prefettura di Palermo è ora che a Napoli
In un momento successivo come sia detto tutto il plico fu trasferito alla Camera
Ed è questo direi Fortunato evento che ha permesso alle carte di non disperdersi come sarebbe certamente avvenuto se fossero rimaste presso il ministero dell'Interno chiuderebbe subito la sorte delle carte del ministero interno di quell'epoca
E alla Camera risultati furono riepilogati fra gli atti preparatori di un'ennesima commissione parlamentare che fu incaricata durante il primo governo della sinistra di studiare l'argomento sempre della riforma della legge comunale e provinciale
Era un Progetto promosso da Cairoli
Come si può dire quindi che l'inchiesta non fu mai utilizzata
è noto che il Progetto di legge Cadorna che poi punto divenne presente progetto per Goni non ebbe un esito positivo come del resto punto abbiamo detto sarebbe avvenuto per tutti i successivi l'insabbiamento l'insabbiamento della legge la caduta del ministero il varo per decreto delle parti più genti della legge riguardanti l'amministrazione finanziaria fecero rinviare sine die la discussione sulla riforma dell'amministrazione locale
Tuttavia non si può sapere se il ministro dell'Interno che aveva appunto promosso quell'indagine ne abbia tratto invece almeno delle utili indicazioni rispetto allo stato reale dell'Italia dell'epoca
Allo stesso modo in cui ad esempio non si conosce generalmente quale uso venisse fatto delle citatissimo e relazioni che prefetti periodicamente dovevano inviare al Ministero o delle pubblicazioni di statistica sociale che molti prefetti curarono
Soprattutto nel primo ventennio dopo l'unificazione
E allo storico di oggi cosa può suggerire la lettura delle risposte dei prefetti delle deputazioni
A me sembra che nella valutazione dei contenuti di ciascuna delle risposte prima di tutto si debba tenere nel debito conto chi ne sia stato l'autore se il prefetto il la deputazione
La casistica è molto varia e può accadere che il prefetto addirittura non abbia interpellato in qualche caso la deputazione provinciale almeno non risulta
O che comunque abbia inviato un'unica risposta formulata dagli spesso mi è sembrata assai pertinente in proposito la premessa del prefetto di Sondrio se lo vogliamo far uscire dall'anonimato diremo che si tratta di Cesare Palladini che era un prefetto di carriera non un prefetto politico infatti non ricoprì sedi molto importanti
Il quale tenne distinte le due relazioni senza che vi fossero poi delle sostanziali discrepanze
E qui cito in quanto può interessare al ministero di conoscere su quali punti più propriamente si portino le aspirazioni del corpo provinciale le quali per la natura elettiva del medesimo
Acquistano come un senso importanza praticamente superiore
A quella che teoricamente possono avere quelle del prefetto
E poi c'è da chiedersi quale credito di obiettività si può dare le risposte dei prefetti che come è stato ormai ampiamente ripetuto a partire dagli studi dei ragionieri
Erano perfettamente omologhi alla classe di governo alla classe parlamentare spesso governanti e parlamentari essi stessi
Valgano per tutti due casi e torno per protagonisti della vicenda Angelo barboni deputato dal mille ottocentosessantatré il relatore alla Camera della legge amministrativa
Negli anni immediatamente successivi sarebbe venerdì venuto prima ministro Pubblica istruzione nel governo Menabrea poi prefetto poi di nuovo ministro di nuovo prefetto quindi un'alternanza di carriera
E il ministro Cantelli era già stato prefetto di Firenze quindi aveva già avuto un'esperienza a Firenze ed era anche senatore dal mille ottocentosessantacinque gli esempi sono infiniti e appunto ragionieri già a suo tempo
Ne ha ricordati parecchi
Ragionando in questa ottica potrebbe anche sorgere il sospetto che l'indagine fosse soltanto un gioco delle parti in cui il ministro dell'Interno chiamato in causa e forse messo in difficoltà per gli avversari politici sul terreno della concessione delle Autonomie
Si fosse voluto difendere dimostrando che il Paese reale non era fatta stentato di maggiore autonomia
E che la legge vigente era da alcuni considerata addirittura troppo liberale
Non si può trascurare il fatto ad esempio The prefetti e le deputazioni fosse stato concesso meno di un mese per stendere le risposte ai quesiti ossia un tempo brevissimo se davvero il governo desiderava ottenere risposte meditate bene articolate
In una materia di tale complessità e tanto controversa
L'ambiguità comunque non riguarda soltanto l'indagine Cantelli e infatti quell'indagine come era un non fu un'esperienza isolata e in quegli anni l'uso dell'inchiesta era piuttosto diffuso si rifaceva modelli europei in particolare inglesi e francesi
E però in Italia proprio in conseguenza di alcune esperienze poco feconde di risultati
Era divenuto già luogo comune questo cito Marino Rai Ciccio nella nell'introduzione del volume
Che sa rientri quasi per uscire sull'inchiesta Scialoja del mille ottocentosettantadue relativa all'istruzione secondaria
Laici se sostiene che le inchieste non risolvessero nessun problema è che specie nella situazione politica italiana spesso non fossero altro che un nobile alibi per il ministro che così era giustificato nel non fare nulla e nel rinviare anche problemi più urgenti
Tenendo conto di tutte queste considerazioni mi sembra che l'indagine possa essere letta sotto varie prospettive nella sua globalità come lo specchio della situazione dell'Italia del mille ottocentosettanta
Caratterizzata da gravi squilibri economico sociali ed sostanziali differenze culturali tra nord e sud
Al pari delle diverse inchieste finalizzate di cui all'indomani dell'unificazione si era servito il governo per conoscere lo stato del paese e i mutamenti sociali in atto
Che si possano analizzare singolarmente le risposte per uno studio approfondito della situazione politica economica e sociale di ciascuna Provincia e dei protagonisti della vita politica locale
Fra l'altro i componenti delle deputazioni erano spesso personaggi di spicco anche a livello nazionale e talvolta i prefetti fasce fecero precedere le loro risposte da una relazione sulla situazione della provincia quindi
Un qualcosa di il sampling molto interessante
E infine attraverso l'indagine è possibile anche verificare in presa diretta il meccanismo del rapporto tra prefetto e deputazione provinciale che qui si presenta in tutta la gamma delle sfumature possibili
E forse anche trovare quando è possibile le tracce della personalità dell'attività dei singoli prefetti e del loro diverso modo di interpretare la propria funzione evidentemente questi sono soltanto alcuni spunti se ne potranno individuare altri
Paziente la serie delle petizioni
Come è noto
Le petizioni affondano le loro radici alle origini del parlamentarismo
E se furono infatti il principale strumento di attività del Parlamento inglese per rivolgersi al sovrano ed ottenere la promulgazione delle leggi il cui testo si presentava appunto sotto la forma della petizione
Con l'evoluzione e la precisazione dell'atto legislativo il PIL
L'istituto della petizione non si estinse ma si trasformò e da canale di comunicazione fra Parlamento e sovrano divenne canale di comunicazione fra Parlamento e paese
Come tale si è diffuso nell'esperienza parlamentare occidentale soprattutto a partire dalla rivoluzione francese
Si può ben dire che la petizione parlamentare nel sostituirsi alla supplica reggia come estrema istanza di giustizia abbia anch'essa ha contribuito alla transizione di sovranità dall'antico al nuovo regime politico
Si ricordi che nell'epoca della rivoluzionaria il recinto parlamentare era aperto ai cittadini proprio perché presentassero direttamente le loro petizioni alla parte onde riceverne immediata trattazione e risoluzione
L'abbandono di questa procedura provocò ancora nel mille quattrocentoquarantotto un'invasione popolare dell'aula parigina
Queste nobili origini della petizione non corrispondono ad una particolare fortuna storiografica
Non solo in Italia dove peraltro l'ultimo saggio storico monografico risale al mille novecentotrentuno ha probabilmente influito negativamente sull'interesse degli studiosi l'apparente poca efficacia dell'istituto nella storia parlamentare
Poca efficacia che ripetutamente proclamata il denunciata nelle discussioni sia della Camera sia del Senato
Del tutto trascurati sono però stati due punti di vista che a mio avviso gettano nuova luce sulle petizioni e possono suggerire nuovi campi di ricerca il primo trova il suo motivo di interesse nello studio dei contenuti e delle provenienze delle petizioni
Come documento delle istanze che dalla società civile giungono la classe politica
Costituendo un'importante occasione di potenziale contatto fra rappresentati e rappresentanti ed in questo senso che si sono riferiti anche alcuni dei relatori di stamattina
Il secondo aspetto punta invece accogliere la polivalente funzionalità delle petizioni nel gioco politico parlamentare prescindendo in qualche modo dal loro contenuto intrinseco ed enfatizzando le piuttosto il valore procedura
Il diritto di petizione aveva ricevuto piena costituzionalizzazione nello Statuto Albertino all'articolo cinquantasette
Ognuno che sia maggiore d'età ha il diritto di mandare petizioni alle Camere
Le quali devono farli esaminare da una Giunta e dopo la relazione della medesima deliberare se debbano essere prese in considerazione e in caso affermativo mandarsi al ministero competente o depositarsi negli uffici per gli opportuni riferimenti il successivo articolo cinquantotto si preoccupava di delimitare la così ampia libertà appena statuita escludendo che le petizioni potessero essere presentate personalmente
Un altro divieto ispirato da timori politici riguardava le petizioni nome collettivo riservate le autorità costituite e ai corpi Moro
Le norme statutarie sono ovviamente approfondite nei regolamenti di Camera e Senato
Ma soprattutto sono destinate ad evolvere nella prassi delle due assemblee in relazione alla varia casistica che viene a presentarsi nel lungo arco di tempo del Parlamento liberale con particolare riferimento alla titolarità del diritto di petizione
Ebbene premettere che le soluzioni non sono sempre identiche a conferma del fatto che il diritto parlamentare non si sottrae ai condizionamenti politici o semplicemente alle maggioranze che si diversificano
Ne è conseguita un'applicazione delle norme statutarie in senso ora estensivo ora restrittivo
Tutta questa casistica e ampiamente trattata nella celebre opera di Mancini e galeotti che può considerarsi il primo manuale di diritto parlamentare italiano
Gli autori avevano senz'altro a disposizione uno schedario dei precedenti o almeno ciò fa supporre la precisione e la quantità dei loro puntuali riferimenti ma dovettero anche mettere il naso in archivio per ritrovare quella serie delle petizioni che vi è più a cresciuta costituisce oggi uno dei principali fondi
Dell'archivio storico della Camera dei deputati in particolare per il periodo regio mille ottocentoquarantotto mille novecentotrentotto esclusa la Camera dei fasci
Si contano novantaquattro buste contenenti petizioni più sedici volumi fra elenchi rubriche tabelle verbali e tra assunti e di taluni volumi ammuffiti è in corso il restauro
Volendo avere una prima idea quantitativa ci si può affidare alla duplice numerazione della serie dal mille ottocentoquarantotto al mille ottocentosettantuno sono numerate tredici mila seicentocinquantanove petizioni
Quindi sino al mille novecentotrentotto se ne contano sette mila quattrocentosettantasette con il vuoto della legislatura di guerra e la numerazione di talune petizioni tra cui quelle illegali
Dunque oltre ventuno mila petizioni per tutto il periodo regio senza appunto considerare le petizioni non numerate magari perché i rituali ma egualmente conservate
Molte sono le petizioni a stampa che servivano sia a raccogliere le firme nel caso di petizioni collettive sia dare maggiore risalto a quelle singole
è stato ricordato il professor Romanelli la tradizione del pamphlet io aggiungo anche la tradizione soprattutto meridionale delle allegazioni forensi
Ebbene tuttavia sin d'ora precisare che una parte delle petizioni non è conservata nella serie stessa
Cito accampate il fatto che nel fondo del Parlamento napoletano che è stato recentemente ricordato al dottor Gandolfi del mille ottocentoquarantotto quarantanove di cui esiste un pregevole inventario di Carla Tupputi rotolini anche esistono petizioni rivolte appunto a quella cambia ma per tornare alla Camera regia non egualmente la commisurazione delle petizioni non è sufficiente perché a causa della loro destinazione le petizioni si possono ritrovare come anche è stato ricordato stamane dal professor Romanelli nelle carte delle commissioni d'esame dei progetti di legge
Nel qual caso si trovano legate ai verbali ridette commissioni uffici ad arricchire punto una serie che senz'altro è la più importante dell'archivio storico
Oppure la loro destinazione i ministri competenti nel qual caso se ne trova traccia negli incarti di segreteria per la relativa corrispondenza ed eventualmente dei fondi ministeriali presso l'Archivio centrale dello Stato
Non sempre si disponeva di un'altra coppia o si aveva la cura di trarla
E dunque la serie incompleto
Alla serie regia di cui ci si occupa in questo intervento fa ovviamente seguito la serie repubblicana dal momento che il diritto di petizione è stato mantenuto nella costituzione del quarantasette all'articolo cinquanta
Sino alla conclusione della decima legislatura mille novecentonovantadue si conservano duecentotrenta buste più ventidue casse traggo questi dati dalla guida all'Archivio storico e da una partita una consultazione diretto degli inventari
La disponibilità e la Consulta abilità di tali fondi della Camera dei deputati consente pertanto lo sviluppo di una ricerca che purtroppo non è ad oggi estensibile al Senato se non per la parte relativa alle discussioni in Aula ed i sunti pubblicati
Che come è noto non si è ancora dotato di un archivio storico e non ha perciò ottemperato la norma di legge che a suo tempo sottrasse gli archivi parlamentari dall'obbligo di deposito presso l'Archivio centrale
La petizione in sede per il suo contenuto intrinseco si colloca fra gli strumenti di raccordo istituzionale tra rappresentanti e rappresentati fra Parlamento il Paese
Tale raccordo con il volgere in via primaria l'intera Camera cui la petizione rivolta e in via secondaria il singolo parlamentare che se ne rende patrocinatore
Alla Camera dei Comuni la presentazione stessa di una petizione spetta al parlamentare in funzione di mediatore della rappresentanza con la sola eccezione per antico privilegio delle petizioni le autorità municipali di Londra e Dublino
Ma anche la prassi parlamentare italiana che pure riconosce a tutti i cittadini il diritto di presentare le petizioni Ainu creato le forme di intervento diretto del singolo deputato senatore in favore di una petizione di suo interesse
La stessa presentazione di sua iniziativa pur non necessaria e però consentita direttamente al banco della presidenza
Con l'effetto di accelerare i termini procedurali poiché per rispetto verso il deputato presentatore si danno per scontati i requisiti di ammissibilità
In seguito quando in apertura di seduta la petizione annunciata per riassunto ciascun parlamentare può chiedere che essa si è dichiarato d'urgenza anche se le conseguenze pratiche pratiche saranno rilevanti in quanto finisce
Per godere di tale dichiarazione di norma cordata per cortesia senza discussione circa la metà delle petizioni annunciata
Fa eccezione il caso della richiesta di immediata trattazione che pure sporadicamente attestato in sostanziale violazione dell'obbligo statutario dell'esame preventivo e referente in sede di Giunta
Infine quando la petizione ritorna in aula per la relazione da parte della Giunta e la deliberazione dell'Assemblea
Il parlamentare interessato può più riprese intervenire nella discussione e far valere anche contro la proposta del relatore le ragioni dei ripetenti
E raro il caso di petizioni riferite discusse senza che prenda la parola alla Camera il deputato del collegio elettorale in cui risiede il cittadino o l'ente che ha presentato la petizione
Fornendo ulteriori particolari e attestando con la sua fede la veridicità del contenuto della stessa
Il collegamento che si realizza in tal modo non si limita al rapporto fra rappresentanti e rappresentati ma più ampiamente abbraccia il Parlamento a tutta la società civile nelle sue articolazioni
Non solo infatti soltanto gli elettori a godere del diritto di petizione che è diritto pubblico e non diritto politico come l'espressione del voto ma tutti i cittadini incluse le donne nonché gli enti locali corpi morali e anche in fondo le categorie professionali
Ne viene fuori un assai variegato ventaglio di interlocutori del Parlamento che non si richiama soltanto al vincolo mandatario dell'elezione quanto a qualcosa che sta prima del sistema rappresentativo e del voto cioè il sipario
Beh all'origine del rapporto fra il subito cittadino il potere sovrano impersonato prima dal Veneto alla sua Curia e poi appunto dal Parlamento
Tale rapporto è da sottolineare non solo come base giuridica del diritto di petizione come diritto pubblico rientrante fra i diritti di cittadinanza
Ma anche come motivazione di riferimento per i presentatori delle petizioni stesse
Che si rivolgono al Parlamento come all'estrema istanza del potere superiore un ombre conoscenza per ottenere giustizia e tutela dall'applicazione che il potere esecutivo fa delle leggi ma talora anche dalle leggi stesse nell'antica convinzione pre costituzionale che chi fa le leggi foss'anche derogarvi tacitamente
Soltanto nel mille ottocentottantanove peraltro l'istituzione della quarta sezione del Consiglio di Stato offrì un'efficace opportunità di giustizia all'amministrazione pare probabilmente da contribuire a diminuire il peso numerico delle petizioni
Custode dell'uniformità di trattamento e della cosiddetta giurisprudenza parlamentare avrebbe dovuto essere la Giunta delle petizioni
Commissione permanente con funzioni esclusivamente referenti di cui si conserva un solo ma grosso volume di verbali che copre tutto il periodo regio
Ma i membri della Giunta non sono sempre gli stessi e non la pensano sempre allo stesso modo e vero che risiedono dei veri e propri specialisti parlamentari che vi si fanno ripetutamente leggere vi occupano gli incarichi direttivi
Sì che finiscono per consolidarsi ma anche per contrapporsi delle linee interpretative non occasionali
Che sono invece il frutto di lunga esperienza riflessione
I membri della giunta più assidui diventano inoltre quasi gli avvocati difensori del diritto di petizione
Studiano gli accorgimenti per lender l'operante sollecitano maggiore attenzione da parte dei colleghi nel calendario dei lavori lamentano l'inefficacia di tale diritto
A questo risultato contribuisce tuttavia non solo la generica indifferenza di gran parte dei parlamentari ma soprattutto la gran massa di petizioni che le Camere ricevono in particolare nelle prime legislature unitario
Il loro smaltimento impossibile in tempi normali sicché non era raro il caso di petizioni su cui la Giunta relazionati istanza di anni vi cospira la sua accennata complessa procedura di esame che per ciascuna petizione richiede una trattazione analitica senza contare l'accertamento dei requisiti di una novità
Le proporzioni del fenomeno sono tali che ben poco ottengono taluni accorgimenti come il raddoppio dei membri della Giunta l'indicazione di uno o più giorni fissi per la relazione in aula
La sottoposizione a semplice ratifica dell'ordine del giorno pura e semplice sulle petizioni superate da fatti successivi o norme sopravvenienti
Il ritmo dei lavori parlamentari resta incapace di adattarsi al frutto al flusso delle petizioni
Non sempre la pratica quotidiana si mantiene fedele ai buoni propositi
Manca peraltro il solo provvedimento che avrebbe potuto risolvere il problema e cioè la delega del potere deliberativo alla Giunta con la possibilità di riportare la discussione in aula in presenza di un certo numero di dissenzienti
Il quadro così ricostruito sembrerebbe dare ragione al disinteresse registrato sull'argomento
Invece a prescindere dall'inefficacia del diritto di petizione il rapporto tra cittadini ed eletti
Le discussioni parlamentari che nascono dalle relazioni sulle petizioni si rivelano molto interessanti per lo studioso delle istituzioni rappresentative sotto il profilo del rapporto Parlamento governo
Le fonti archivistiche inedite si intrecciano così alle fonti a stampa degli atti parlamentari ma come dimenticare che ancora oggi è valido il monito rivolto da Giustino Fortunato a Gaetano Salvemini che non c'è nulla di più inedito dell'editto nella storia parlamentare
Infatti a fronte dei testi conservati nella serie delle petizioni i verbali della Giunta negli atti delle parlamentari si ritrovano sia i sunti delle petizioni stesse nella serie dei documenti
Sì appunto i dibattiti che hanno generato oltre il loro annuncio dell'eventuale dichiarazione d'urgenza nella serie delle discussioni
Sin dal mille ottocentoquarantotto sulla scorta di esempi stranieri mediati grazie anche alla cospicua stampa parlamentare francese inglese che era assai letto a Torino
Il parlamento subalpino elabora una sorta di paradigma costituzionale nell'esercizio del diritto di petizione
Che si caratterizza via via come pretesto per l'esercizio del controllo parlamentare sull'esecutivo in particolare per l'opposizione
Dalla prassi parlamentare ad esempio era emersa da un lato la necessità di individuare le petizioni ammissibili senza rischio di interferenza con gli altri poteri pubblici
Dall'altro la tipizzazione di quelle da prendere in considerazione e dei relativi strumenti di intervento ed emergono due profili generali che possono peraltro coesistere l'uno legislativo l'altro risarcitorio sul piano amministrativo
Quello legislativo e rivolto al futuro che riguarda le proposte le richieste che cittadini e corpi morali rivolgono al Parlamento in vista della sua attività primaria e cioè la produzione di nuove leggi
Il secondo profilo mila la riparazione di un torto subito e investe quindi il controllo parlamentare sull'esecutivo ma i due profili sono spesso intrecciati poiché il risanamento di ingiustizia richiede un intervento legislativo
Ammessa la prese in considerazione di una petizione e quindi escluso su di essa l'ordine del giorno puro e semplice
La Camera può deliberare a seconda del caso anche in difformità rispetto alla proposta della Giunta scegliendo fra il deposito nei suoi archivi oppure l'invio al ministero competente
Nel primo caso la petizione ritenuta utile come fonte di informazione per il procedimento legislativo e viene perciò conservata per quando il Parlamento si occuperà della materia
Ipotesi subordinata ma assai più feconda e che giace in discussione un progetto di legge in tale materia ed allora come già accennato la petizione avviata direttamente alla Commissione parlamentare
L'invio al ministro competente e perciò la chiamata in causa della responsabilità dell'esecutivo e però senz'altro l'esito più significativo cui posso aggiungere la discussione di una petizione
Si è davanti ad un istituto dell'attività di indirizzo e controllo cui parlamentari ammettono particolare importanza come dimostrano le appassionate discussioni che sostengono per ottenerne l'adozione
Evidente che a questo punto non è più in gioco la petizione in serie quindi l'interesse del petizione Mario ma il rapporto delicato talora conflittuale fra Parlamento e governo e in quest'ambito fra maggioranza e opposizione
Ogni petizione inviata al ministero competente costituisce l'occasione di una riaffermazione della supremazia del Parlamento
Dal punto di vista costituzionale e talora dal punto di vista della dialettica politica offre all'opposizione una vittoria parlamentare destinato ad avere ecco sulla stampa in quest'ottica la petizione sembra affiancarsi agli esiti delle interpellanze delle interrogazioni che sono tradizionalmente considerate gli strumenti esplicativi dell'indirizzo e controllo parlamentare
Ma a ben guardare non loro petizione inferiore
La loro potenzialità la petizione oltre a non richiedere per il voto la presentazione di un ulteriore atto parlamentare una mozione ai surplus che le deriva dalla provenienza esterna l'aula parlamentare
Dalla richiesta che patrocina sicché anche quando l'opposizione se ne fa bandite dice non può essere risolta secondo mere logiche di schieramento
La potenziale politicità che la petizione possiede sarà destinata a svilupparsi nell'arco temporale che oggetto di studio con l'avvento dei partiti popolari come il partito socialista che la tutela proprio in tale chiave spesso facendo se ne indirettamente promotore
La crucialità dell'invio della petizione al ministero competente nell'ambito del controllo parlamentare e attestato dalle discussioni relative alla formulazione al significato e all'esito di tale invio
Si fa ad esempio strada allo scopo di richiamare più direttamente l'esecutivo le sue responsabilità l'espressione della formula d'invio della speciale raccomandazione che il Parlamento annette alla petizione inviata inoltre non sono rari i casi in cui l'invio avviene con ulteriori precisazioni di indirizzo sino alla richiesta di presentare un progetto di legge
L'interpretazione filogovernativa sempre riaffermato dei ministri e parlamentari che ne sono i più accreditati sostenitori
Tende a smontare queste progressive conquiste ritenendo non soggetto ad alcun vincolo rinvio della petizione affidata alla piena discrezionalità governativa
Vi si oppone caparbiamente non solo dai banchi dell'opposizione l'interpretazione filo parlamentare che reclama l'importanza della presa in considerazione della speciale raccomandazione che non possono risolversi in formule vuote
Salvo compromettere la posizione costituzionale delle Camere
Questa dialettica sfocia dunque spesso in aperta polemica a proposito dell'esito che l'invio al ministero competente consegue
Il Parlamento non dispone di più di detti strumenti di controllo la proposta di una relazione periodica non viene accettata dal governo che programmaticamente geloso delle sue prerogative e mira ad avere comunque le mani libere da qualsiasi condizionamento parlamentare
E prevista solo la comunicazione alla presidenza delle camere dei provvedimenti eventualmente presi ad esaurimento di una petizione
Possiamo però vedere cosa c'è in archivio ed infatti il rinvio al ministero competente di una o più petizioni similari e attestato dalla lettera di trasmissione della presidenza della Camera e dalla lettera di ricevuta dello stesso ministero
Per un primo tempo le minute della presidenza sono conservate direttamente nella serie delle petizioni mentre le ricevute ministeriali sono rintracciabili negli incarti di segreteria tenuto conto della evidente non completezza di questa serie
Successivamente per un certo periodo sia le minute si allestisce avute dovrebbero essere presenti negli incarti di segreteria
Il titolare del mille ottocentottantadue prevede appunto per le petizioni la classe F
Ma questa appare assai sguarnita è lacunosa a parte qualche clamorosa eccezione che può dare l'idea di quanto vi avrebbe dovuto essere conservato
Un riscontro le sarebbe realizzabile con i fondi ministeriali presso l'Archivio centrale dello Stato che però per il periodo regio di lato presentano adeguata ricchezza documentaria
Un sistematico scavo nelle rubrica del Gabinetto della Presidenza del Consiglio mille ottocentosettantasei mille novecento ha tuttavia fornito qualche traccia dell'arrivo delle petizioni all'esecutivo
E però negli in cattivi segreteria che con buona frequenza si ritrovano le risposte ministeriali alle petizioni inviate
La ricerca sinora svolta però offerto esempi soltanto di risposte negative argomentate per lo più con la carenza di norme di legge che consenta l'accoglimento dell'istanza
Ed è proprio in questa argomentazione che risiede la contraddittorietà il residualità della petizione in quanto efficace strumento di giustizia individuale di immediata per il richiedente la supplica re era affidata al libero arbitrio della grazia regale mentre la via parlamentare deve sottostare al quadro normativo
Nella corrispondenza degli incassi di segreteria non mancano le relazioni con i presentatori delle petizioni ci sono i loro solleciti oppure la richiesta di ampliamenti documentari
E così le risposte dell'amministrazione della Camera e in questa fase si evidenzia il ruolo del funzionario addetto alla Giunta delle petizioni
Per informare sulla Peugeot dura oppure comunicare l'esito presso il governo
Non c'è ovviamente lettera che resti senza risposta seppur negativa da parte dall'amministrazione
Ma sia pure l'impressione che almeno a tratti l'informativa sulle varie fasi procedurali sia regolarmente inviata a ciascun patente senza che sia lui a richiederlo ciò sta a testimoniare
Io rispetto verso il presentatore della petizione che indubbiamente ritenuto portatore di un diritto statutario e perciò preso in considerazione quanto meno sul piano formale ed amministrativo
Ma la personalità e la varietà dei petizione aria e tutta consegnata alla viva voce delle istanze dei documenti da loro presentati conservati nella serie delle petizioni e per la parte che si è detto in quella dei disegni di legge
Anche se spesso si può sospettare la tenda di un avvocato chiamato a stendere il testo che talora assume l'andamento di un vero e proprio ricorso forense
In proposito si deve fare una triplice distinzione fra le petizioni presentate da singoli cittadini a titolo personale o per la funzione di coperta
Da gruppi esponenziali di uno specifico interesse lo scopo da enti collettivi come le associazioni ma anche le camere di commercio in Comuni Province le Collegiate eccetera
Tale distinzione si riflette ovviamente sulla natura delle richieste e mi scuso se dovrò procedere ovviamente in termini schematici
I cittadini che si muovono a titolo personale chiedono di norma il ristabilimento della giustizia a loro vantaggio ad esempio in materia fiscale oppure successoria
I dipendenti pubblici chiedono il compito più favorevole della loro pensione i perseguitati politici il risarcimento dei danni subiti e il ripristino della loro posizione sociale un tema dominante conforme alla società borghese
Numerose sono ovviamente le richieste di impiego statale i gruppi di cittadini espongono spesso comuni necessità della loro categoria o del loro Paese magari non condivise da tutti e perciò non presentabili a nome dell'ente collettivo di riferimento
Ma non sono rari i casi di petizioni a più firme di carattere politico legislativo tali da assumere una funzione sia di mobilitazione sia di stimolo della lotta politica parlamentare evidentemente ispirate dai circoli o partiti interessati
E qui la tematica vada alla cacciata dei gesuiti nel quarantotto all'eversione dell'asse ecclesiastico dalla riforma elettorale degli anni ottanta all'amnistia per i condannati politici dei morti di fin e secolo
Gli enti rappresentativi di interessi economici hanno di mira soprattutto il fisco quelli ecclesiastici la difesa delle loro prerogative proprietà le associazioni di patrioti reduci si battono per un sussidio e la medaglia di riconoscenza del loro testa
Ma sono soprattutto le petizioni di comuni a documentare le più sentite collettiva istanza delle realtà locali della periferia sul centro
Ed ecco richieste di strada Mordin meramente infrastrutturali perequazione fondiaria e istruzione superiore esenzioni e aiuti di ogni genere
Talora i comuni si aggiungono messi a perorare le petizioni dei singoli cittadini o categorie magari ricorrendo a loro trasmissione per via amministrativa
E la voce della multiforme realtà italiana che rivendica una specificità di trattamento o da almeno di considerazione di contro al prevalere dell'accentramento e dell'omogeneizzazione unitaria
Non è un caso che vi sia una prevalenza di richieste provenienti dall'Italia meridionale peraltro abituato ai Borboni ad una tale via per ottenere benefici rinvierò al pubblicazione degli atti di questo convegno una ampia esemplificazione anche documentaria delle petizioni
Che possono esemplificare questa tipologia che ho di qui detto ma
Avendo almeno citato tante petizioni almeno qualcuna mi consentirete di richiamarla in in facendo qualche nome e cognome la petizione per esempio che il numero uno quella presentata il diciannove maggio quarantotto
Rappresenta la proposta di una legge di un cittadino per un Progetto di prestito che aiuti il governo in occasione della guerra
Ed è significativa per la riflessione che contiene del passaggio repentino dallo Stato monarchico assoluto a uno stato monarchico rappresentativo di come appunto la petizione si inquadri in questo passaggio
Citerò e questa petizione viene inviata al ministero delle finanze
Viene invece soltanto riferita nelle Lemper elenco e dopo tredici anni
Nel mille ottocentosettantaquattro
Una petizione di un Comune meridionale Santandrea del Pizzone presentata nel mille ottocentosessantuno per ottenere il la restituzione di un bene comunale un bosco è inutile che io qui stia ricordare l'importanza di questi beni comunali
E il ricordo in questa petizione della confisca da parte borbonica e in cambio il reverendo di Napoli aveva ceduto un Baggio ha famiglia del peggiore terreno a titolo di elemosina scrivono i pretendenti
Avevo tra scelto l'esempio di una serie di petizioni allegate ai disegni di legge e cioè alla lunga storia del disegno di legge per l'affrancazione delle decime della Terra d'Otranto che dura per tutto il periodo della destra storica
Quando i Comuni si rivolgono appunto alla Camera con varie espressioni ricordati di o signori che anche noi facciamo parte della grande famiglia italiana anche noi sopportiamo tutti i pesi dello Stato
La provincia di Lecce non si crede l'ultima tutte le altre del Regno per la sua floridezza e prosperità comizi addio a sostenere il principio nazionale da qualche lustro propugnato
Oppure la petizione di una vedova teramana Elena Pigliacelli che a più riprese sulla fine degli anni Novanta reclama
Una un risarcimento per beni confiscati a un suo avo addirittura nella rivolta della Repubblica partenopea c'era stato del noto con tutta la legislazione a favore dei danneggiati politici che però si limitava i moti del quarantotto e non andava indietro fino al mille settecentonovantanove e quindi il ministero
Risponderà dopo che la Camera gli aveva inviato la petizione negativamente pur dovendo ammettere il ricche quel che così si venivano a penalizzare
Scrivono i scrive il ministro del tempo gli eredi di coloro che presero parte alla gloriosa rivoluzione napoletana che condusse al conseguimento dell'Unità italiana evidentemente aveva letto i gli scritti di Benedetto Croce che appena allora uscivano
Sulla Repubblica partenopea
Ancora però maggior professor Romanelli cito la petizione del mille novecentootto della Federazione delle Associazioni fra il personale dei corsi commi uno dei comuni
Tra cui segretari comunali che richiedono di poter essere anche abilitati alla professione di ragioniere visto che svolgono queste funzioni
Interessante per la politicizzazione nel luglio del venti
Quindi finanche nel periodo di vita post prima guerra mondiale del Parlamento
La petizione di un singolo cittadino sulle operazioni speculative della famiglia Perrone il tracollo della Banca commerciale in cui si accusa di complicità all'ex presidente del Consiglio
Francesco Saverio Nitti lo statista lucano della sua difesa denuncia proprio che il sistema delle petizioni sta diventando un modo di scrocco del regime costituzionale
Invece che mandare i giornali reclamo la Camera dei deputati e il Senato devono sentire qualunque più assurda doglianza
Insomma le petizioni possono offrire con l'ovvio esercizio della critica delle fonti uno spaccato di storia sociale
Fatto di tanti casi umani collettivi che però è riconducibile ad una tipologia di riferimento tale da non condurre alla microstoria più o meno romanzesca
Inoltre poiché la petizione fa spesso il punto di una complessa vicenda e viene a presentarsi dopo l'esperimento di un confronto con la pubblica amministrazione da questa fonte si può ricostruire con ampia messe documentaria il rapporto fra il cittadino e l'amministrazione vissuto in tutte le sue sfaccettature ora estenuanti ora Causi dighe
Ancora solo dalle petizioni e non certo dagli schematici sunti a stampa si può estrarre il senso di consapevolezza dell'esercizio di un diritto costituzionale
E il modo di porsi di fronte alle istituzioni rappresentative dei singoli come degli enti più bici minori
Riepilogando vorrei fornire un ventaglio delle possibili utilizzazioni delle petizioni nella ricerca storica istituzionale politica sociale e culturale
Lo studio delle petizioni come procedura parlamentare interno alle assemblee rappresentative e come aspetto dell'organizzazione degli uffici amministrativi
Le petizioni al rapporto fra Parlamento e governo quale strumento originale rafforzato il controllo parlamentare
Il ruolo del parlamentare come sollecitato vuole difensore delle proteste le petizioni provenienti dal suo collegio e a questo proposito il comma può essere uno degli aspetti di quel comportamento parlamentare anche verificabile sul piano quantitativo di questa mattina parlava il professor Melis e ci sono molti studi anche di campo anglosassone davanti Cramm languidamente erotiche sono stati condotti in questo
La specializzazione del parlamentare nella giunta delle petizioni come caso di un più generale fenomeno di acquisizione di una specifica competenza nella vita dell'Assemblea ed anche questo è uno dei profili ricordati stamattina dal professor Melis
La ricostruzione delle tipologie dei richiedenti degli oggetti delle loro istanze come gamma esemplificativa del rapporto centro-periferia
Il gran numero delle petizioni ricevuta nella prima legislatura post-unitaria suggerisce di usare questa fonte anche come immediata verifica dei problemi dell'unificazione ma la scelta tematica può essere come ognun vede amplissima
Le petizioni collettive come forma di mobilitazione e lotta politica i modelli linguistici e formali delle petizioni anche per evidenziare il grado di maggiore o minore spontaneità
La petizione come extrema ratio di un tormentato rapporto con la pubblica amministrazione tavola con l'amministrazione della giustizia
Infine la percezione delle istituzioni parlamentari come ultima istanza ma anche come organo della rappresentanza
L'auspicio è che si proceda alla in ventilazione analitica di questa serie
Almeno per il periodo regio
Si può stimare necessario il lavoro a tempo pieno di un archivista per un biennio
Ma è proprio su questa strada che come dimostrano i quaderni si è finalmente da alcuni anni mosso l'archivio storico della Camera e anche grazie alla collaborazione di valorosi archivisti dello stato grazie
Ringrazio il dottor vigna quelli per questa esposizione molto dettagliata anche se dovuto correremo e gliene siamo grati sul tema delle petizioni che sicuramente un tema per un intero convegno chiude per un semplice relazioni
E adesso facciamo i dieci minuti di pausa per un caffè ritorniamo in Asia
Mette insieme indebitamenti fratello profumi
Stava
Trovo abbastanza
Bene penso che possiamo riprendere i nostri lavori anche perché alcuni dei nostri ospiti devono allontanarsi da Roma e anche per questo sforzo di ringraziamo ultimissimi do adesso la parola alla professoressa di reti
Che parlerà di un argomento che avrebbe interessato attentissima ascoltarlo il professore Elia che andando via Ferone detto mi faccia vedere la relazione della diritti e cioè le commissioni per l'esame dei disegni di legge in materia elettorale
Per chi privilegia nella sua ricerca nel campo della storia politica in materiali conservati presso l'Archivio storico nella Camera dei deputati rappresentano un campo d'indagine particolarmente significativo
Fatti giocare insieme ad altri fondi archivistici privati o pubblici possono fornire un interessante spaccato della nostra storia a partire dagli in pozzo del Paese legale e impresso
L'ambito della mia ricerca i sistemi elettorali e quindi le relative leggi di riforma sia che riguardino allargamento del suffragio
Sia che inerisca hanno con il sistema di scrutinio
Svolge in questo la duplice funzione di essere al tempo stesso il prodotto nell'azione del Paese legale che irrimediabilmente scalza i vecchi artefici e contemporaneamente si erge al nuovo rappresentante della nazione
Lo studio dei carteggi parlamentari relativi alle commissioni che hanno predisposto i materiali per il dibattito legislativo intorno alle riforme elettorali
Apre una finestra sull'interazione che si crea tra le diverse parti politiche nel momento in cui la posta in gioco era persistenza ogni mutamento dell'impianto rappresentativo che la forma stato parlamentare si è data a partire dall'unificazione della penisola
Prendendo a paragone la storia elettorale di altri paesi Italia occupando il trend mutamento persistenza una posizione intermedia non raggiunge la Francia nel tasso di manipolazione politica del sistema elettorale
Ma si discosta notevolmente dal modello inglese
Esempi più significativo di persistenza di un principio rappresentativo Zap past the post che passa indenne attraverso i più radicali segni di una trasformazione politico sociale che investe globalmente rapporto Stato società
Le date della storia elettorale italiana mille ottocentottantadue novantuno novantacinque mille novecentododici diciotto diciannove ventitré venticinque ventotto per limitarsi agli anni del liberalismo e fascismo
Sono significative della progressiva difficile come nessun'abilità tra la necessità di rendere sempre più riconoscibili le intrecciate ma anche nel Paese reale attraverso i canali di formazione della classe dirigente
E l'esigenza spesso quasi palese di mantenere nelle mani di un Paese legale Espresso per partenogenesi i fili d'elezione della cosa pubblica vanificando neanche tanto l'accesso alla rappresentante nazionale delle masse
Quanto rendendo i no con le stesse attraverso la progressiva formazione di una casta parlamentare che vive della politica e tende a perpetuare il proprio potere
Non è possibile in questa sede ripercorrere in modo puntuale la complessa parabola della nostra storia elettorale che ha inizio con una reputazione nazionale a prevalenza moderata
Che si avvale metodi giacobini per la salvaguardia delle istituzioni unitarie appena raggiunte bloccando il processo di omologazione in atto tra Stato e società
Fino ad arrivare al fascismo buon partito si identifica anche formalmente con lo Stato e predisponga rappresentanza che sono figlia di se stesso
Mi limiterò in questa sede accoglierà alcuni degli aspetti più significativi che attraversano i dibattiti delle commissioni parlamentari per le riforme elettorali
Per mettere in evidenza l'ulteriore tassello che questi materiali possono fornire nel complesso mosaico rappresentato dalla nostra storia politica
Partendo dalla legge del mille ottocentottantadue i cui materiali archivistici per la parte più interessante sono ora disponibili anche a stampa in quel primo numero dei Quaderni pubblicata a cura dell'Archivio storico la Camera deputati
Partendo quindi a ottantadue fino ad arrivare a una legge del ventotto che introduce il plebiscito l'analisi del dibattito in Commissione chiami in causa innanzitutto le modalità attraverso cui vengono formate le commissioni parlamentari che esaminano i disegni di legge
Fino al mille novecentoventi quando viene modificato il regolamento parlamentare attraverso l'istituzionalizzazione i gruppi politici di matrice prevalentemente partitica
La formazione della commissione a meno che non si tratti di commissione di nomina regia tre dibattiti in sede di Commissione da me esaminati va ricordata la nomina nel mille ottocentosettantasei di una commissione da parte del re per avviare lo studio di una possibile riforma elettorale
Metodo pesantemente stigmatizzato da Gaetano l'Angelus nella sua storia costituzionale come quello che in Italia sole scegliersi allorché muoversi di mandare una soluzione importante
Dicevo la formazione della commissione avviene fino al venti attraverso la nomina degli uffici ogni ufficio dopo aver dibattuto al proprio interno il Progetto dà mandato ad un deputato di portare in seno alla Commissione la linea che è emersa all'interno dell'ufficio
Un interrogativo che sorge è quanto può incidere tuttavia in queste nomine la posizione che il Governo assumere spetta la riforma in oggetto
Dibattendo se all'interno degli uffici nel mille novecentonove il Progetto di legge d'iniziativa ministeriale quindi giolittiana per assicurare la sincerità delle elezioni
La proposta non esente da critiche da più parti si giudica il Progetto insoddisfacente ed incompleto non corrispondente alle esigenze politiche del momento
Sono queste le parole dell'imputato Pietro Pansini durante la discussione all'interno dell'ufficio sesto così come riportano i verbali degli uffici conservate negli incartamenti della che nella camera
Ciò che sarebbe voluto era in realtà un intervento più organico più radicale per usare le parole di De viti De Marco
Ma soprattutto un progetto che se fosse posto anche il problema dell'allargamento del suffragio della ristrutturazione delle circoscrizioni elettorali e di un possibile ritorno lo scrutinio di lista
Nonostante questo quindi nonostante un parere sostanzialmente negativo gli uffici nomine non è la commissione che deve esaminare il progetto deputati favorevoli all'iniziativa giolittiana
Con l'unica eccezione dell'ufficio no no che in via Vincenzo Riccio pronunciato se per un radicale mutamento nella proposta
La complessa vicenda che porterà poi leggi del dodici sarà attraversata da mutamenti in sede ministeriale con i noti passaggi della Presidenza del Consiglio da Giolitti Assonime Puglia Luzzatti
Ma interessante rilevare che quando stati riprenderà le fila del Progetto giolittiano e cercherà di farsi artefice di una più vasta riforma troverà i maggiori ostacoli proprio da parte di quella Commissione che potremmo dire fuori di metafora
Prendeva ordini solo da Giolitti
Anche in un'altra occasione la nomina della commissione influenzerà pesantemente l'iter della legge predisponendo una sicura approvazione
Siamo questa volta nel mille novecentoventitré
Il governo retto da Mussolini appena andata al potere mette in conto l'immediata modifica del sistema elettorale per bloccare si dice quelli stabilità governativa che si vuole figlio che la proporzionale introdotta nel sistema italiano nei diciannove
Il lavoro parlamentare questa volta non si fonda sull'anonimato politico degli uffici ma su quelle parlamentari partica mente connotati la nomina della commissione è prerogativa del presidente della Camera in questo caso Enrico De Nicola che è stato eletto nel diciannove alla Camera nelle liste napoletane del partito di demo liberale
De Nicola seleziona una commissione in modo assolutamente tendenzioso e difficile individuare immenso Morreale criterio informatore non basandosi né sulla parte di cita delle forze politiche in campo né sulla consistenza numerica delle stesse
Mettendo a raffronto l'incidenza percentuale dei gruppi nell'Assemblea e l'incidenza percentuale distese entra nella commissione ecco qui in particolare importante un attimo soffermarsi sulle cifre
Il Milan dell'assemblea i socialisti unitaria non incidenza pari a quattordici virgola sette per cento all'interno della Commissione hanno incidenza pari al cinque virgola cinque per cento
I socialisti hanno un'incidenza pari all'otto virgola due per cento della Camera sempre sicuri veniva cinque per cento in Commissione i liberali invece i fascisti che nelle loro diverse formazioni sono tutti al di sotto del dieci per cento nella camera amico mi sono un'incidenza tutti pari all'undici per cento
In più il dato più rilevante è quello relativo al gruppo misto che ha nella camera un'incidenza pari al cinque virgola nove per cento e che attiene in Commissione un'incidenza pari almeno all'undici per cento
Ecco mettendo loro l'affronto queste diverse
Sì
Andando tuttavia al di là nel momento di formazione delle commissioni
è importante soffermarsi su ciò che emerge da questo confronto tra i commissari che se a volte anticipa il futuro dibattito parlamentare ammesso diverse pieghe altre volte si palesa Como laboratorio politico dove la contrattazione tra le parti non lascia sempre apertamente trapelare la posizione dei diversi contraenti
Partiamo dal lavoro della commissione che discute il dettato della futura legge elettorale del mille ottocentottantadue
In questo caso il dibattito in commissione si snoda lungo due direttrici che si riproporranno secondo un analogo tema anche all'interno dell'aula assembleare
Da un lato i principi che fondano la rappresentanza dall'altro le technicalities che ne rappresentano la struttura con un intreccio tra le due parti che rende comunque il dibattito continuamente condizionato dalle valutazioni circa l'ipotetica ricaduta politica del dettato della riforma
Valutazioni che porteranno per assurdo in un momento saliente dello scontro a far convergere le posizioni pro universalità del suffragio espresse dall'estrema con quelle della migliore a destra moderata
Questo sembra della commissione che poi successivamente anche nel dibattito parlamentare di Napoli
Nel diciannove invece le convergente realizzata in commissione verranno pesantemente ridimensionato in aula
Questi casi dirigismo di Nitti introdurrà quello che possiamo definire una sorta di tavolo parallelo delle trattative
Al di là dei lavori di Commissione Miché costantemente alla ricerca di un accordo tra le forze politiche che contano al fine di garantire la veloce approvazione della legge
Prevedendo quindi qualsiasi affermazione di sovranità dell'assemblea esposti i termini degli accordi fuori da quello che il controllo e sotto sotto la volontà del Governo nel dibattito invece che prelude al ritorno al collegio uninominale nel novantuno alcuni dati che emergono dagli incartamenti delle commissioni appaiono significativi perché non trapelano pienamente nel successivo dibattito parlamentare
Via pulire lo scrutinio di lista s'incomincia a parlare fin dal mille ottocentottantasei e da più parti vengono presentati progetti in questo senso
Negli incartamenti delle commissioni chiamate dirimere questo problema troviamo per ben due volte l'intervento di Crispi una prima volta in data sette maggio mille ottocentottantasette quando sono in discussione le proposte di Bondi viene copia
Una seconda volta in data trenta maggio ottantanove quando vengono riesaminate le stesse proposte ecco & ambedue le volte Crispi si dichiara contrario alla modifica del sistema elettorale
La prima volta in modo categorico nella seconda occasione invece Crispi mentre afferma che obbligo di legge la riforma dei collegi e che quindi si impegnerà a presentare un progetto in tal senso
Non ritiene opportuno cambiare sistema elettorale in quanto afferma tra questione del collegio uninominale oppure nominale è questione di metodo e precisamente gli crede il sistema attuale difettoso perché non toglie gli inconvenienti proprio dell'uno e dell'altro metodo di elezione
Questo è significativo per
Perché in genere Crispi anche nel suo nuovo che si proclama portone del ripristino dell'uninominale quale forma moralizzatrice di un sistema che andava deteriorandosi
Infine una considerazione va fatta in relazione alla commissione dei diciotto che discute Progetto di legge Acerbo
Qui da un lato emerge in modo netto la percezione che Turati a dell'importante istituzionale della legge in discussione
La legge di riforma elettorale che viene proposta non prepara ritiene Turati semplicemente il terreno della conclamata riforma costituzionale bensì è essa stessa riforma costituzionale in quanto dice Turati sto premerebbe la conquista irrevocabile del suffragio universale anche soltanto maschile
E condurrebbe oltre che la legalizzazione del colpo di Stato a istituire sotto apparenze legali il colpo di Stato in permanenza facendo succedere alla violenza palese l'accidentale dei partiti di governo
La violenza mascherate di ininterrotta infinitamente più esiziale
Con l'evidente l'immancabile il tetto di annullare in pieno alla costituzione giura anche dal vento
E di sostituire a regime rappresentativo il minimo insindacabile di un potere esclusivamente personale ingiustamente io caotico
Al parlamento sostituire l'opinione mia del Parlamento al cittadino il servo e alla dignità della nazione il dispotismo della setta
Mentre Turati evidenzia qui quel profondo senso dello Stato che già era emerso nel suo intervento del marzo diciannove
Quando aveva proposto di discutere in termini proporzionali alla legge elettorale anche se va detto che questo senso dello Stato come sottolinea Amendola fino al venti non corrisponde una parole che l'assunzione di responsabilità istituzionale
Dicevo
In questo intervento di Turati e nelle posizioni delle altre forze politiche che siede in Commissione non emerge altrettanto chiaramente la capacità di cogliere i segni dei tempi che si stanno vivendo quindi con durate un po'una pecora nera all'interno del dibattito in commissione
Per la da De Grazia Neri risulta assoluta assolutamente comprensibile l'atteggiamento del fascismo
L'altra socialista presidente è un comunista in ultima analisi la comune matrice rivoluzionaria dei fascisti e dei social comunisti non può che trovarmi concorde nella logica di occupazione del potere
Il progetto non va dunque secondo ladri Grazia De rigettato perché una palese violazione del diritto o perché contro l'interesse e la democrazia
Ma il rigetto del Progetto ma unicamente imputata al fatto che al ad occupare il potere è un'altra forza politica
Per i liberali in tutte le diverse sfumature petardo presenta si registra un sostanziale appoggia la riforma
I demo sociali sono già palesemente arrise a fascismo e se fare attentano indiscutibile rimanda la discussione degli articoli di Sandro sul principio informatore del Progetto casertano senza pudori ribadisce la necessità di mantenere salda la proposta governativa
Tra i liberaldemocratici Salandra professando sì uninominali Istat e alieno ad una rappresentanza che passi per numeri potenti
Con una dignità da camaleonte rifiuta il dibattito sui grandi sistemi e si nasconde dietro il compito affidato alla commissione individuato nel semplice sono parole di Salandra riferire sopra un disegno di legge che ci si propone come un espediente che il Governo ritiene più adatto a soddisfare quella che pare la maggiore esigenza dell'attuale momento politico
E cioè garantire la stabilità e la sicurezza di un governo che abbia vigore e tempo dimenava compimento la restaurazione della pace interna ed elevare il pubblico
Per i democratici all'Orlando e per i liberali e per i demo liberali alla Grassi la legge rappresenti invece che usando le parole del filo fascista Orano l'alternativa tra la costituzionalità e l'incostituzionalità del fascismo
O si accetta che la sovranità del PM se derivi direttamente dalla piazza come avvenuto per la presa del potere del ventotto ottobre
O si legge questo disegno come un ponte che il governo dell'onorevole Mussolini estende la nazione perché la funzione parlamentare non subisca interruzioni e ritrovi la sua ragione d'essere
In questa linea
Di palese acquiescenza al fascismo che liberali spiegano non risulta incomprensibile l'emendamento che il debole Perale Grassi proporrà quasi al termine dei lavori della commissione
Con questo emendamento si stabiliva che le liste non dovevano contenere più i due terzi dei seggi assegnati al collegio indirettamente si sancirà così che la lista di maggioranza sarebbe stata immediatamente letta per intero senza possibilità di scelta
Al tempo stesso questo emendamento significava tuttavia anche garanzia
Che tutti coloro i quali si possono decisi accorre col partito vincente sarebbero stati eletti e questo in un Paese dove per tradizione identità politica fuori dei partiti Chiesa e difficilmente identificabile non è poco
E questo lo spaccato del dibattito in Commissione che fornisce
Un chiaro quadro delle posizioni politiche rispetta l'astro nascente del fascismo evidenzia non solo le connivenze con l'alterità ma soprattutto le asperità di quel rapporto partito Stato che condiziona lo sviluppo di un'interazione tra la società sta i partiti quando il fascismo predispone la sua occupazione del potere non sono radicati nel sistema politico italiano anzi la cultura politica italiana sulle più o meno consapevoli tratti di Mosca continua ad essere anti partitica
Ma d'altra parte questi dati non smentiscono le origini già a metà degli anni ottanta
Quando da pochi anni era in vigore lo scrutinio di lista che avrebbe dovuto favorire la rinascita dei partiti in ambito istituzionale si è perfettamente consapevoli che partiti restano una panacea
Negli incartamenti della commissione che rielabora il riparto del numero dei deputati tra i collegi elettorali e conservato una lettera che dove rispondendo a Crispi in data ventuno giugno tanta sette
Il direttore generale di statistica a cui era stato chiesto una classificazione dei candidati a seconda di colore politico risponde
Gli avvenimenti hanno dimostrato che la classificazione per colore forte per colore politico che fosse stata fatta il principio della quindicesima legislatura
Non avrebbe avuto più alcun valore alla chiudersi di essa come non l'avrebbe più oggi quella che si fosse fatta al principio della legislatura attuale
A sottolineare ancora una volta che la ministeri abilità gli uomini politici e a volte più forte l'identità politica degli stessi
Ringrazio la professoressa epilettica adesso delle elezioni e come accennato stamattina nel mio intervento l'archivio storico assunto nuove iniziative nel campo delle fonti de circa un anno un gruppo di studiosi esamineranno l'inchiesta sulle spese di guerra successiva alla prima guerra mondiale professor Mazzoni se uno di quelli e credo che ci terrà conto di questo studio di questo work in progress di cui vedremo
Sicuramente
Dunque due parole del giusto molto brevi l'introduzione questa il secondo me
Ci consentono poi di coglierne appieno il significato
E la valenza politica di questa
Di questa Commissione di inchiesta sulle spese di guerra
Nel merito mi nel discorso elettorale del dodici ottobre del mille novecentodiciannove divenuto fori
Famoso perché segnò la sua resurrezione politica e al contempo rivalse anche l'appellativo di bolscevico dell'Annunziata Giovanni Giolitti presento un vero e proprio programma di governo
In cui al terzo punto prevedeva l'istituzione di un'inchiesta di inchieste una serie d'inchieste parlamentari intesa ad accertare come furono tra l'altro stipulati i grandi contratti di forniture
Sto citando tanto all'interno quanto all'estero e far conoscere chiaramente al Paese come furono spesi delle immani somme di decine di miliardi dei quali finora nessun contrastato
Questa richiesta di Giolitti se da una parte così proprio perché si tratta di un di un resurrezione politica in qualche misura segnava anche è anche espressione di un certo desiderio di rivincita e comunque in un discorso anche più generale un desiderio di riequilibrare il complesso dei rapporti tra il Parlamento e le altre istituzioni dello Stato all'indomani di quel periodo di come ricordava stamattina Paolo Pombeni
Aveva segnato in qualche misura l'esclusione
Del parlamento taglio fuori del parlamento dalla vita politica dalla centralità dà vita politica italiana era invece desiderio di Giolitti di riattribuire un po'la centralità di questo ruolo
Nel fare questo però al tempo stesso interpretava quello che era un sentimento largamente diffuso nell'opinione pubblica del Paese venuto meno di fatti l'entusiasmo per lo meno in gran parte per la vittoria e attenuata si anche l'ammirazione degli osservatori sta italiani e stranieri per gli straordinari risultati conseguiti al sistema economico e soprattutto da quello industriale per sostenere positivamente lo sforzo bellico
Prevedeva ormai una preoccupazione per l'enorme indebitamento dello Stato da cui entità effettiva ben poco si sapeva mentre se ne avvertiva nuovi e più le conseguenze
Sulla vita quotidiana e sull'insieme della realtà sociale ciò che si sapeva o meglio si intuiva
E comunque si diceva sempre più apertamente era che la grandiosa macchina della mobilitazione industriale
Macchina previste voluta per assicurare una risposta pronta per esigenze militari
E pertanto organizzate in un comitato centrale e sette comitati regionali divenuti poi l'undici alcol funzionamento sovrintendeva al sottosegretariato delle armi e munizioni divenuto poi il Ministero
Lungi dall'assicurare tutta reticenza la funzionalità che erano state nelle intenzioni finì per appesantire e complicano ulteriormente l'apparato burocratico ricorderò che pieno regime il ministero per le armi e le munizioni contava quasi sei mila impiegati rendendo meno trasparenti operazioni di approvvigionamento distribuzione e consumo e favorendo illeciti arricchimenti lucrosi sovra profitti grazie al punto uscita di funzionari disonesti
E la presenza anche in organi decisionali e di contro
O di esponenti d'imprenditoria privata direttamente interessati controllori e controllati il tutto con grave danno all'erario e più in generale
Danni non solo economici all'intera società
Lo scandalo da scorretta gestione spese di guerra già emersa mentre il conflitto era ancora in corso come testimone o le dimissioni
Episodio noto del incolpevole generale dall'olio era appunto ministro per le armi e munizioni nel maggio del mille novecentodiciotto
Viene inevitabilmente un ulteriore elemento di tensione nell'accesso criminali di polemica politica di scontro sociale che caratterizzò dopoguerra
Non stupisce allora che uno dei primi provvedimenti infatti approvare da Giolitti chiamata a presiedere il governo dopo la terza
L'ultima delle delle tre brevi tormentata esperienza ministeriale presieduta emittenti
Forse l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulle spese di guerra ricordando alle la legge e del diciotto luglio mille novecentoventi
E poi fu poi prorogata con un'altra legge del ventotto dicembre nero centoventuno
Che aveva due compiti fondamentali cito dalla relazione finale prima era quello di accertare gli oneri finanziari risultante a carico dello Stato per spese
Dipendenti dalla guerra e le modalità della loro erogazione secondo di procedere alla revisione dei contratti delle commesse delle indennità di requisizione di espropriazione e di proporre provvedimenti atti a reintegrare l'erario
Degli lucri indebiti o eccessivi che risultassero accettare
Accertare
Sorretta dunque da un'ampia volontà politica quella che abbiamo indicato prima di cui era partecipe poi
Il Parlamento uscito in qualche misura dalle elezione del diciannove cioè questo desiderio di ristabilire
La centralità del ruolo del Parlamento d'altra parte anche al di fuori di esso non c'è partito o un movimento politico tutti in questo periodo non proponga la certamente la punizione di Sora profitti di guerra
Animata altresì da una ferma convinzione di adempiere via assolvere un compito di alto significato etico una convinzione che emerge abbastanza chiaramente dall'insieme della relazione finale la commissione si mise dunque rapidamente alla creme interloquire
Presieduta dall'onorevole Giulio di riordino prima Gabriele Carnazza poi infine dall'onorevole Ulderico Mazzeo anni mentre segretari politici ricordo furono Giuseppe Beneduce e successivamente Lanza di Trabia
La commissione era composta quindici deputati e quindici senatori e trovò sede a Palazzo Venezia peraltro affronta per poter affrontare con la necessaria efficacia il compito prefissato
Il lavoro venne organizzato in sei sottocommissioni
Divisa naturalmente a seconda dell'argomento che era chiamata a indagare la prima spese generali in cui rientra sia spese generali propriamente dette che per spese riservate quelle politiche a seconda era aveva le l'indagine sui vari servizi da quello tipico con l'automobilistico vestiario casermaggio alla sanità eccetera
Terza e armi e munizioni la quarta are nautiche Marina cioè i trasporti stipendi la quinta stipendi per gli ufficiali i sussidi per i le famiglie dei richiamati assistenza alla mobilitazione agraria la sesta e ultima approvvigionamenti consumi e la cosiddetta mobilitazione industriale
Queste sei sottocommissioni potevano contare su una segreteria tecnica Hunter segretario politico ricorderà Beneduce
Composta da funzionari dello Stato in prevalenza costituiti da magistratura inerenti dalla magistratura e coordinati dal Consigliere di Stato Ernesto D'Agostino
Questa Commissione era dotata di amplissimi poteri istruttori
E indagò si può dire proprio grazie a questa ampiezza di
Potevi quella adottata indagò a tutto campo cioè sia nelle pieghe verrà pubblica amministrazione che negli
Negli affari delle imprese private convocando in sede o recandosi sul posto per interrogare persone personaggi
Prendendo visione dei documenti contabili e se del caso sequestrando vent'senza e questo è va indubbiamente riconosciuto timori reverenziali né preoccupazioni di altro genere che posta in essere a farla da inviare dagli obiettivi che la legge o meglio la volontà del Parlamento apre poi importo proposta
E sa peraltro rimase a lungo a priva di reali poteri esecutivi in rapporto ai provvedimenti di recupero di volta in volta stabiliti
Badate bene che questi provvedimenti di recupero furono sempre stabiliti all'unanimità
Questo estremamente indicativo è una conferma ulteriore sia di con tipo di volontà politica
Di cui dicevo prima sia anche di quella convinzione nobili di adempiere di assolvere una funzione e una sorta di funzione replica di etica pubblica che esprima che animava l'intera Commissione
Questi poteri le furono attribuiti solo con il regio decreto del quattro maggio del ventidue pubblicato questo Gazzetta Ufficiale ventiquattro maggio che
Praticamente sei mesi prima che la commissione concludesse i propri valori i propri lavori la relativa eseguita
Dei risultati concreti conseguiti appena trecento ventiquattro milioni poco più di trecentoventiquattro milioni sull'ammontare complessivo dei recuperi stabiliti dalla commissione che se si paragona alle cifre
Enormi delle spese di guerra effettivamente la cifra molto contenuta si spiega oltre che con l'esiguità del tempo anche con il fatto che la commissione operò soprattutto esercitò la pienezza dei proprio potere
Soprattutto nell'esame e cito di nuovo sui contratti di più grande importanza e su quelli sui quali fu specialmente richiamata l'attenzione che in sostanza son quelli che maggiormente dettero luogo a sospetti cioè questo confermava
Il tipo di spinta politica che in qualche misura animo
Questa
E condizionò l'operato di questa Commissione
Malgrado questi limiti politici in cui gli affetti sì esaurirono nell'immediato come diremmo Pertini come nel caso nostro è interessato soprattutto al senno di poi
L'enorme quantità di materiale prodotto si pensi era solo relazione finale conta mille cinquecento pagine
E soprattutto immenso immane quantità di materiale raccolto da Commissione costituisce una miniera ricchissima e preziosissima da più punti di vista come accennerò se riesca stranamente
Di questa miniera ben presto non si parlò più e giacque abbandonato a lungo nei depositi sotterranei della Camera affinché nell'attività di rilancio e riorganizzazione dell'archivio storico un'équipe di funzionari di questo provvide nel mille novecento per novantuno a riordinare e inventariare tutto il materiale che a partire da quando cioè ventitré ventiquattro
Era stato consegnato alla Camera dei deputati al Governo perché la consegnasse alla Camera non era mai stato né studiato né esaminato tranne in alcune sue parti
Nato così il fondo del la commissione d'inchiesta sulle spese di guerra
Che si compone di centocinquantanove buste per uno sviluppo spaziale complessivo di circa trenta metri lineari
In cui si trovano Urbinati oltre la relazione finale e tutte le relazioni delle sottocommissioni oltre carteggi dalla segreteria generale e delle sottocommissioni oltre i verbali delle sedute quella plenaria e delle singole Commissioni anche tutta la relativa documentazione amministrativa e contabile acquisti
è facile intendere credo feeling eccezionale interesse storiografico del fondo mi limiterò a sottolineare brevemente solo tre aspetti molto velocemente chiedo scusa dal schematicità
Il primo aspetto che salta più evidentemente all'occhio e quello di storia politica
Che più direttamente vorrei dire investa anche il modo complesso nodo dei rapporti
Guerra dopoguerra fascismo basta dire che la commissione imposta in qualche misura a furor di popolo come dicevo praticamente nella
Conclude i propri lavori all'indomani la marcia su Roma nel dicembre ventidue la relazione finale e presentata una tornata il sei febbraio del ventitré
I risultati in pratica finiscono per avere la stessa sorte che avranno
Gli altri provvedimenti voluti varati praticamente lo stesso periodo a Giolitti è notoriamente la legge sulla nominatività dei titoli e quella sull'aumento delle tasse dis successione ma al di là di questo e al discorso più generale
Del tentativo di ripresa di centralità del Parlamento centralità politica cui accennavo prima Paolo Pombeni e in discorso che è stato fatto prima
A proposito del della commissione
Per la riforma elettorale che è un altro momento cruciale a mio avviso di questi rapporti di questo rapporto volevo dire al di là di questi temi di carattere più generale di carattere più squisitamente politico cioè anche
Ma secondo me si rivelano degli spunti notevoli interessa anche per quanto riguarda il costume politico farò solo un accenno
Non mi riferisco solo a temi di carattere nazionale ma anche a questioni di carattere
Diffuso su tutto il territorio la Commissione ha certo di fatti che l'enorme somma di oltre cinque miliardi
Che erano stati spesi per i sussidi alle famiglie di richiamati accerto fosse stata trasformata in realtà prevalentemente e cito in un mezzo per procurarsi o rafforzare le clientele
L'esempio che viene citato nella relazione finale che in un Comune su quattrocentotrentasette sussidi solo trentasette vengono riconosciuti come legittimamente concesso
L'altro aspetto e mi pare anche qui di dire una cosa un'ovvietà e quello relativo alla storia istituzionale amministrativa
Dello stato sia in sé anche qui basta pensare che durante la guerra l'enorme crescita che le norme accelerazione che subisce quel processo di ampiamente o della burocrazia e si era già stata avviata in durante l'età giolittiana
Con la nascita e nuovi ministeri con il potenziamento estensione di potere di compiti di quelli già esistenti e così via
Ma al di là di questo direi che cruciale in questo discorso
è il discorso del rapporto tra stato e industria qui non non apro la questione che ben nota a tutti ormai dico la guerra è considerato un po'come il punto di svolta al punto di non ritorno
Quel processo di accelerazione di compenetrazione di interessi di rapporti che porteranno poi superato il periodo fascista alla creazione di un nuovo blocco sociale costituito da una parte va settori dell'industria dall'altra parte da settori invece dall'apparato statale
Appunto collegate con il mondo dell'industria è indubbiamente questo processo a subisce un avvio forte deciso un'accelerazione
Diciamo do proprio durante la guerra
è estremamente interessante studiare cioè secondo me qui nelle carte che soprattutto raccolta alla Commissione
Emerge quello che un atteggiamento le caratteristiche i termini in cui si salda questa alleanza questo intreccio
Adesso non voglio fare il richiamo ad oltranza che ogni cosa e come
E nessuna cimento nel suo principio però è indubbio che ci sono alcune caratteristiche
Che marchiano chicche segnano contraddistinguono questo rapporto che si forma durante periodi vorrei fare presente una cosa che nell'agosto del quattordici cioè siamo un anno prima quasi dell'ingresso nel in guerra dell'Italia
Correggio decreto viene sancito al fatto che in caso di guerra tutte la contrattazione dei relative ad acquisti è troppo ingenuamente distribuzione consumi è viene fatte intere Haga
Alla contabilità dello Stato
Viene meno il controllo che la corte dei conti e questo già a partire e da quel momento in poi e su questo la commissione sarà estremamente severa attribuisce proprio a questa mancanza di contabilità di controllo che viene esercitato il fatto della maggioranza degli illeciti e delle irregolarità che vengono commessi a danno dello Stato a questi due tipi di problematiche che ho appena citato si connette il problema un problema così DTT di grossa rilevanza anche sul piano proprio da riflessione non solo storiografica ma vorrei dire politica un grosso se anche riflessi sull'attualità quello il problema dell'etica pubblica
E quindi del rapporto tra politica no morale individuale morale
Terzo punto che mi premeva di di di
Richiamare e quello che questa grande abbondanza di materiale consente di sviluppare ulteriormente in varie direzioni il filone della storia sociale che ha conosciuto nell'ultimo
Dieci quindicennio proprio merita la prima guerra mondiale dei significativi risultati
Questo riguarda
Diciamo a questo film questo filone
Riguarda sia le truppe combattenti e sia
Diciamo un la popolazione civile rimasta
Diciamo la popolazione civile in quanto
Il barile sottocommissioni si sono interessate anche nelle condizioni
Diritta del delle famiglie dei richiamati
Quindi a questo punto non non c'è altro a mio avviso che apprezzare giudicare positivamente valutare positivamente l'iniziativa data la vastità la quantità anche enorme questo materiale
Del decisione direzione archivio storica sovrintendenza Archivio storico di varare questo gruppo di ricerca le cui caratteristiche Randazzo già state richiamate
Dato triste cartocci e si compone di cinque ricercatori e coordinato da un comitato scientifico di tre studiosi cui fanno parte due sono docenti universitari e poi il consigliere capo dell'ufficio
Studi e ricerca del TG uno storico del dottor Carlo Croce
E che si propone non solo di elaborare una serie organica di contributi ma di procedere
Do riterrà caso anche una raccolta antologica della materiale documentario ritenuto più interessante tanto più mi pare apprezzabile questa iniziativa in quanto si viene a salutare a quella che già stata varata
è già stata iniziata e
Due anni fa tre anni fa da parte Archivio centrale dello Stato con la pubblicazione di un vero e proprio regesto di quelli che sono i fondi
Del ministero per le armi e munizioni depositati invece presso l'Archivio di Stato John cito un primo volume a cura di Aldo Ricci Francesca Romana Scardaccione che comprende tutto i dei cosiddetti decreti di ausiliarietà cioè quei quei decreti che riguardava quelle industrie la cui le cui attività veniva ritenuta fondamentale per le esigenze belliche e secondo che a cura della sola Francesca Romana Scardaccione dovrebbe uscire proprio in questi giorni che riguarda invece i contratti io ho finito e grazie
Ringrazio il professor nazionaliste e continui della nostra giornata del dottor quel Sella colite ha detto il professor nazionaliste del tempo Iselle responsabile dell'ufficio studi e ricerche che quest'archivio
A mio avviso si avventura in un argomento completamente nuovo il rapporto delle dei documenti delle condizioni di inchieste di questi ultimi decenni con la storia dell'Italia repubblicana
Io ero convinto che questo mio intervento alla fine di una giornata così impegnativa si sarebbe ridotto a una conversazione piacevole con il mio sovrintendente perché immaginavo che la sala sarebbe stata completamente vuota e invece io sono stato
Piacevolmente sorpreso da vedere che ancora la frequenza la presenza è così alta io avevo pensato di organizzare in lavoro in tre aree tematiche
La prima è una riflessione di carattere metodologico e che ruota attorno al problema di
Come utilizzare come fonte per un lavoro storico materiale che viene prodotto per un'inchiesta parlamentare il problema è analogo a quello del rapporto fra il lavoro del magistrato e quello dello storico però presenta anche delle differenze la seconda area tematica doveva essere una illustrazione
Dei fondi delle Commissioni parlamentari d'inchiesta del Parlamento repubblicana
E infine
Mi permetterò di presentare una ipotesi di ricerca attorno a cui organizzare un possibile studio dei fondi di queste commissioni
Dato il tempo limitato in cui gli ragionevole è consigliabile contenere questo intervento io sorvolerò sulla seconda parte che e in qualche misura si trova nella sintesi che già distribuita nelle cartelle che comunque sarà ampiamente rappresentata nel testo scritto
La storiografia contemporanea per quanto riguarda la storia dell'Italia repubblicana è ancora alla ricerca di modelli interpretativi di periodizzazione i per esempio
E persino direi di un consenso generale su quelle che debbano essere intese come le fonti principali
è già stato sottolineato come inattesa di poter accedere ai documenti dell'ultimo cinquantennio conservati negli archivi di Stato
Fin d'ora le carte giudiziarie di numerosi processi politici sopra diciamo processi penali a sfondo politico offrano allo storico una massa documentale imponente
Su questa materia c'erano state alcune riflessioni sempre di grande interesse negli anni Trenta
Di magistrati e studiosi come Guido Calogero e Piero Calamandrei
Che si erano soffermati sulle analogie e sulle differenze tra il lavoro del magistrato e il lavoro dello storico nella ricostruzione dei fatti
Ma da allora mi pare che solo in anni molto recenti si sia tornati a considerare l'opera dei magistrati sotto il profilo della fonte per la ricerca storica
è del mille novecentonovantuno un saggio di Luigi ferraioli che sottolineava mi pare per la prima volta
Il grande interesse storico di numerosi documenti raccolti dalla magistratura inquirente di alcuni grandi processi
Nello stesso anno su iniziativa dello storico Adolfo Pepe e del magistrato Antonio Bevere veniva costituito un gruppo di ricerca fra storici e magistrati
Che si poneva l'obiettivo di definire di svolgere un programma di ricerca dal tema il giudice storiografo nell'Italia repubblicana
Questo programma di ricerca proponeva due possibili approcci al processo politico
Quello di considerarlo come archivio quindi come mera raccolta di documenti di Fo una fonti a cui attingere e quello anche di poterne eventualmente assumere la chiave di lettura
E qui e sono evidenti le delicatissime conseguenze metodologica che possono derivare da questo tipo di proposta
L'assunto principale della ricerca torna appunto attorno a cui ruota appunto il problema metodologico
Era che allo storico oggi si presenta per la prima volta un panorama di questo tipo cioè un panorama in cui delle fonti che erano sempre così state considerate importanti in basso ma marginali integrative le fonti appunto della magistratura si potrebbero configurare invece per la loro imponenza per la loro organicità per la loro continuità tra per sul lungo periodo come una fonte primaria e che cosa significa dire che potrebbero configurarsi come fonte primaria
Significa sotto il profilo metodologico un pericoloso assottigliarsi della distinzione che aveva sempre caratterizzato nella ricostruzione dei fatti il lavoro del magistrato rispetto a quello dello storico
Il primo infatti riceve l'oggetto della sua ricerca dall'esterno e lo riceve al punto che non può rifiutare di accedervi proprio per la obbligatorietà dell'azione penale
Lo storico invece sceglie il suo oggetto con la piena libertà che compete al lavoro scientifico
è sembrato a qualcuno
Che proprio questa libertà fosse in qualche modo messa in pericolo proprio dalla mole della documentazione disponibile
Al punto da esprimere la preoccupazione che lo storico e qui cito Adolfo Pepe non sia più in grado di determinare l'oggetto della sua ricerca
Ma sia costretto a muoversi nel solco non solo dei fatti e dei giudizi espressi ma soprattutto sia quasi obbligato a muoversi entro cannoni valutativi predefiniti
è evidente che per molti aspetti quanto è stato detto per la magistratura vale anche per le Commissioni parlamentari d'inchiesta anche solo per il fatto di procedere come detta l'articolo ottantadue della Costituzione con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria
Le commissioni d'inchiesta presentano sotto il profilo dell'interesse storico caratteristiche analoghe e anche spiccate peculiarità però rispetto a ai grandi processi in materia di terrorismo o di delinquenza organizzata con riferimenti politici
E lei ha Analogie arrivano fino a in molti casi a coprire esattamente gli stessi argomenti così che atti delle commissioni di inchiesta sono state richiesti
Dai gli organi inquirenti di questi processi e viceversa negli atti delle commissioni d'inchiesta si trova per esempio
La più grande raccolta disponibile in Italia in un unico sito di processi penali in materia di terrorismo ora l'utilizzo di queste fonti lui chiede che oltre alle cautele con cui lo storico si accosta le carte processuali si tengano presenti le caratteristiche del modo di procedere di un corpo politico costituito in organo inquirente
Negli atti giudiziari infatti emergono da un lato le verità di parte che sono per definizione verità parziali e forse in qualche caso fuorvianti
E dall'altro la verità giudiziaria costituita dalla decisione del giudice volta ad accertare se sia documentata una violazione della norma scritta negli atti di un corpo politico invece le verità di parte assumono un rilievo assolutamente diverso
Esse mettono in luce quegli elementi che sono funzionali a un disegno politico
Sono cioè non già verità utili alla difesa di una parte individuale in un procedimento giudiziario
Ma alla promozione del progetto di società di una parte politica
Quando poi attraverso gli atti della Commissione parlamentare di inchiesta si giunge all'approvazione della relazione finale allora in giudizio pronunciato dalla commissione
Riguarda un bene più fondamentale del progetto politico di un singolo partito
Perché l'oggetto del giudizio riguarda i valori su cui si basa il libero confronto fra le parti politiche
E semplifichiamo può avvenire senza contraddizioni a mio avviso che la magistratura non ha riscontri in violazione della norma scritta nell'attività della loggia P due
E che la Commissione parlamentare d'inchiesta la consideri invece una gravissima distorsione delle regole del gioco democratico
L'una è la verità giudiziaria l'altra è la verità politica e noi ci domandiamo quale sarà la verità storica
Lo storico nel suo procedere inizia costruendo una ipotesi che gli consenta di scegliere nella massa indistinta delle informazioni
Quelle più idonee a descrivere le linee portanti i fattori decisivi del periodo o del fenomeno che sta studiando
E in secondo luogo verifica se vi siano nelle fonti elementi sufficienti per quantità e qualità a sostenere la sua ipotesi si perviene così alla verità storica che è sempre relativa all'ipotesi formulata e quindi ha una particolare sfaccettature della realtà per restare all'esempio Della Loggia P due lo storico potrebbe formulare l'ipotesi che questa loggia sia stata il regista occulto delle più importanti decisioni politiche in un periodo determinato
Dopo aver esaminato le sue fonti che non saranno mai solo quelle di cui qui ci stiamo occupando perché non si potrà mai rinunciare alle fonti classiche della storiografia contemporanea alla pubblicistica
I fondi archivistici Diversi la legislazione mezzi di informazione vari
A quel punto lo storico potrà concludere in piena libertà accogliendo respingendo in tutto o in parte l'ipotesi formulata all'inizio
Se questo dunque
L'approccio metodologico richiesto per accostarsi da storico ai fondi delle Commissioni parlamentari d'inchiesta
Significa che così vanno trattati centinaia di faldoni e circa centoquaranta mila pagine pubblicate
Dalle grandi inchieste parlamentari svoltesi fra il mille novecentosessantuno e il mille novecentonovantaquattro
E forse proprio questo eccesso di documentazione ha messo in qualche perplessità i potenziali ricercatori come diceva questa mattina Pombeni
Se ci fosse stato un incendio un'inondazione e fossero rimaste poche centinaia di pagine di questa massa di documenti forse sarebbero studiati col molto più gusto
Noi però possiamo ricordare che anche le inchieste parlamentari del periodo regio non hanno avuto grande fortuna fra gli storici e non mi pare un caso che il più attento a questa tematica sia Sergio Turone
Che alla sensibilità dello storico accompagna quella del giornalista
Eppure la riflessione storica sulle vicende oggetto di inchiesta parlamentare dal mille ottocentosessantadue inchiesta sul brigantaggio al mille novecentoventi inchiesta sulle spese di guerra di cui ci ha parlato l'ora Mazzonis
Sarebbe a mio avviso assai illuminante sulle ragioni di mancata coesione della compagine nazionale
La triade criminalità comune criminalità economica spezzoni del potere politico emerge ripetutamente già nelle prime inchieste parlamentari del secolo scorso
Il riserbo degli storici
Nell'approfondire queste tematiche almeno per il periodo repubblicano ci si può comprendere in relazione alla difficoltà di mantenere il necessario distacco scientifico
Di fronte a materiali che ancora suscitano opposte passioni
E ancora idonei a un uso militante
Non è un caso che intorno a questi materiali si è diffusa una considerevole produzione saggistica che potremmo definire di tipo giornalistico
Da molti punti di vista giornalistico per le tecniche impiegate per l'uso e il carattere delle fonti per le forme narrative prescelte per gli autori e anche per l'intento fortemente polemico e politico che presiedeva alle ricerche
E nonostante tutto questo noi possiamo chiederci se si possa scrivere una storia dell'Italia repubblicana come fa a Silvio Lanaro
Libro meraviglioso pieno di spunti di grande interesse ma senza nominare l'inchiesta sulla costruzione dell'aeroporto di Fiumicino e liquidando conducendo impreciso il caso Giuffrè
Eppure in queste prime inchieste di tipo giudiziario del Parlamento repubblicano
Si vedono già coinvolti pure in posizione marginale personaggi che in seguito rivestiranno posizioni politiche di rilievo
Ed emergono elementi importanti intendo parlare di relazioni politico affaristiche dissidenti di coperture per comprendere i successivi sviluppi di forme degenerative dell'attività politica nel nostro Paese
Io sono polacco per ragioni di tempo come ho detto e con dispiacere soprattutto come archivista sulla illustrazione dei singoli fondi
Ripeto che nel testo a stampa sarà indicato per ciascuno di essi qual è la parte pubblica
Il pubblico
Dirò solo che da questa analisi da un'analisi anche sommaria delle acquisizioni delle Commissioni parlamentari d'inchiesta nel periodo indicato
Emerge come queste commissioni abbiano portato gradualmente a galla la individuazione di una serie di poteri che pretendono in qualche foto di aprire una propria legittimazione autonoma dallo Stato
Sono i servizi deviati la mafia la grande finanza questi poteri forti e assai diversi fra loro giocano un ruolo di grande rilievo dapprima emerge con l'inchiesta si farà del mille novecentosettanta d'inchiesta i fatti ovviamente sono del sessantaquattro emerge il fenomeno dei servizi deviati che appaiono legittimati dai servizi alleati più poteri tutti quegli americani e dall'ideologia atlantica
Segue con la prima grande inchiesta antimafia iniziata nel suo Santa due e condotta a termine nel settantasei la più lunga delle inchieste del Parlamento repubblicano che si è prolungata per tre legislature
Segue l'individuazione della ma
Sia come autonomo potere criminale dotato di una struttura organizzati IVA che in senso tecnico si potrebbe definire politica con un tipo di legittimazione derivato dalla sua capacità di imporre la propria legge
Infine la
Grande Finanza
Sulle cui deviazioni si soffermano dapprima l'inchiesta sul caso Sindona mille novecentottantadue e poi le inchieste antimafia più recenti Alinovi Chiaromonte Violante
La grande finanza trae dalla propria dalla stessa dimensione sovranazionale
La forza che sfugge ai tentativi dello stato di ricondurla a comportamenti in armonia con gli interessi nazionali diciamo alcune deviazioni ovviamente la grande finanza non non non si può certo parlare della grande finanza tout-court infine la ma sono Elia i cui caratteri sono stati chiariti soprattutto dall'inchiesta sulla loggia massonica P due vincola la fedeltà degli adepti addirittura con un solenne giuramento la loggia P due è emersa dal
Apposita inchiesta come il tentativo di creare una sorta di mediazione politica fra i vari poteri occulti e si può ritenere alla luce
Delle ultime inchieste antimafia e anche di alcune ultime tragiche vicende che in determinati momenti la stessa mafia abbia preteso di svolgere un ruolo simile
Alla ricerca di una interpretazione di questi fenomeni è stata formulata l'ipotesi suggestiva del doppio Stato e della doppia fedeltà
I servizi segreti la P due a Massoneria etc avrebbero costituito una sorta di potere istituzionale occulto uno Stato nello Stato
Mi pare che la situazione sia più complessa
Intanto i poteri con autonoma legittimazione non sono solo quelli messi in evidenza dalle inchieste parlamentari almeno fino agli anni Settanta
Anche il partito specie quello comunista ma non solo quello età un soggetto che richiedeva fedeltà ed è chiaro no che richiede fedeltà alla Chiesa cattolica che si è sempre considerata non solo dotata di una propria legittimazione originale e a non derivata dallo Stato ma anche superiore a quest'ultimo e titolare del diritto di giudicare i comportamenti dello stato
Nonostante questo benché servizi segreti grande finanza partiti comunisti e Chiesa cattolica siano presenti in molti Paesi
Non mi sembra che il fenomeno della doppia fedeltà si presenti nella storia così nella storia contemporanea in modo così marcato al di fuori del nostro Paese qualcosa di simile si può trovare in Francia al tempo della crisi algerina
O nel Portogallo di Salazar ma si tratta comunque di episodi e in nessun caso il fenomeno si manifesta con tanta continuità in contrasto tra estensione nella stessa Spagna nonostante la guerra civile non sembra che abbiano avuto luogo fenomeni analoghi vorrei quindi e concludo io
Rapidamente ma accennare solo spendendo poche parole per
Offrire spunti di analisi
La prima grande esperienza collettiva di doppia fedeltà nel nostro Paese si deve far risalire al mille ottocentosettanta quando dopo la presa di Roma gran parte della popolazione cattolica continuo a considerare Pio Nono come sovrano legittimo e per conseguenza Vittorio Emanuele secondo come usurpatore l'osserva delle leggi italiane era perciò praticata con la riserva mentale di far salvi comunque i diritti della Chiesa e del papato alcuni teologi moralisti sostenevano che determinate leggi in particolare quelle fiscali erano meramente pena
Leggesse mere penale i soci cioè obbligavano in coscienza non già ad eseguire il precetto ma solo ad accettare la sanzione se si fosse stati scoperti
Se in una qualsiasi attività era possibile frode è lo Stato a vantaggio della chiesa questo era solo un parziale risarcimento per le confische del patrimonio ecclesiastico operate dallo Stato e era la classica frode figlia
Tutto questo poteva sembrare gran gravissimo secondo una concezione hegeliana dello Stato lui era molto meno se si accettavano i principi dello ius pubblico me crazy Asti come
Eppure l'esperienza di questa frattura fra la né gestita di obbedire alle leggi dello Stato e in quella di rispettare i diritti del Papa e della Chiesa fu così profonda che ad essa probabilmente si deve fare risalire lo strutturale
Sì del fenomeno della doppia fedeltà a nelle coscienze degli italiani in centoventi anni la situazione certamente cambiata la Chiesa insegna oggi a rispettare la legge e a pagare le tasse ma nella profondità delle coscienze stenta araldica a Rossi la convinzione che l'osservanza della legge dello stato sia moralmente dovuta
Se questo è vero se s'mi considero ma il ruolo giocato da una vicenda esclusivamente italiana appunto la questione romana come fattore produttivo di doppia lealtà sì rimane pensosi di fronte alla durata e alla pesantezza delle conseguenze si rimane pensosi di fronte alla responsabilità degli operatori politici che possono coltivare i germi di divisione di cui mo'le generazioni porteranno le conseguenze ma ci sono ancora altri elementi la degenerazione da cui è stata investita l'Italia negli ultimi decenni documentata solo parzialmente dalle in queste parlamentari citate non è solo un fenomeno di lealtà sia pure doppia e in gran parte anche un fenomeno di slealtà di immoralità diffusa in tutti i livelli della vita pubblica
Che il fenomeno abbia cominciato a venire a galla in tutta la sua ampiezza dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda è un chiaro indizio della relazione tra i due avvenimenti la guerra fredda con la tuta con particolare asprezza nel nostro Paese proprio per la sua posizione di frontiera ha provocato come tutte le guerre una sorta di delegittimazione dell'etica come ho avuto modo di ripetere in più occasioni in guerra l'imperativo è vincere a costo di qualsiasi moralità a questo si è aggiunta la scarsa preso nel senso dello Stato in un contesto in cui anche le coscienze dei non cattolici sono in gran parte almeno indirettamente formate della Chiesa cattolica tuttora riconosciuta titolare del ruolo di dare una risposta alla domanda di moralità e forse bisognerebbe cercare qualche ulteriore ragione nel fatto che la Chiesa italiano non ha conosciuto il puritanesimo suscitato ore di moralità civica ma sono al solo alcune sue lontane radici presenti nella forma perdente del ribellismo medievale e in quello ubbidiente del francescanesimo ma questo è un altro discorso da fare in un'altra sede
Ringrazio il dottor Corcella
Sicuramente
è una scossa finale queste sue considerazioni soprannome di dare forse possiamo anche non condividerle ma sicuramente sono molto interessanti ringrazio tutti voi per essere intervenuti oggi per averci accompagnata fino a quest'ora grazie
Però consapevoli che era da bomber ultimo C Evans non qua se
Sì
Grazie
E
Tre ma
Di
Ma
Io
No
Come stavamo io nella rigurgito fino diciamo
Sotto fa adesso
Al rifiutato
Totalmente centosei
Troppo oggi
Di
Insomma
Oppure
Sì
Da
Da questo
In
Ordine infantile
Apposte grazie
Infatti però stiamo lavorando e tra parentesi
Tecnica stasera io adesso
Il sì io
Io frutta secca
Luciano
Senza certe stanze c'è semplice allora
Ora circa
Presenta
Deciso
Approvata già appunto
Ma
C'è un problema
Sempre quindi
Io so
Ripartire
A
Parte
Cinecittà
Ok c'è
Allora la destra e allora
Era
Perché quattro
Otto
Qui