Nei suoi scritti la premonizione di quel che sarebbe diventata la Russia putinista: una minaccia per la libertà e la democrazia in Europa, ispirata da autoritarismo e nazionalismo.
Politkovskaya raccontò quel 'cuore di tenebra' fatto di torture, persecuzioni dei popoli, incompetenza e corruzione di esercito e servizi, censura e repressione.
L'anniversario della sua morte è stato ricordato da pochi, in una Russia dove ormai ogni manifestazione pubblica di dissenso è impossibile.
L'ha ricordata il giornale in … esilio per cui lavorava e al cui direttore Muratov è stato attribuito il Premio Nobel per la Pace.
Non l'hanno omaggiata gli oppositori al putinismo, ormai dilaniati da faide disperanti.
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