Sono stati discussi i seguenti argomenti: Adozione, Cinema, Cultura, Donna, Famiglia, Film, Maternita', Societa'.
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale quand'è che la vita di una persona comune può diventare romanzesca
Quando io credo intraprende un'avventura un'impresa che trascende l'orizzonte delle sue abitudini quotidiane e Chiappani almeno a lei letteralmente straordinaria
Ora questa particolare dialettica tra la qualità di una vita comune ed eccezionalità dell'impresa in cui si cimenta
Per lesa in modo efficace da un film intitolato vittoria diretto da due registi Alessandro Cassin Gori e Casei Kauffman coproduttore da Nanni Moretti
L'aspetto comune delle vite che ci sono raccontate espresso bene grazie a una particolare scelta narrativa i firme non è del tutto di finzione
Le azioni sono evidentemente ricostruite davanti alla macchina da Prisa quei personaggi almeno i protagonisti sono quelli della vicenda reale a cui il film si ispira
E dunque mantengono quella qualità per così dire grezza non stilizzata dalla recitazione professionale delle persone reali
Si tratta di una famiglia di Torre Annunziata in cui la madre fa la parrucchiera Edolo tre figli maschi di età diverse bambini ragazzi comunque giovani convivono con i genitori
L'avventura a cui accennavo nasce da una aspirazione intima della madre che le viene trasmessa da un sogno aprile una figlia femmina
Ma già provata da tre partite lei ora desidererebbe adottarla
Ora l'adozione ai nostri occhi è una parola che probabilmente non ha un sapore romanzesco somiglia di più a una questione burocratica
Ma il film ci fa capire molto bene che appare in tutt'altra luce a chi vi aspira e comunque agli occhi della protagonista
Anzitutto è appunto un sogno dunque un desiderio irrazionale senza giustificazioni oggettive almeno per i familiari essendo appunto la donna già madre
E poi comunque realizzazione di quel sogno richiederebbe il superamento di tanti ostacoli prima di tutto convincere il figlio maggiore e il marito a costo di quest'ultimo caso di usare una certa dose di prepotenza
Il film è anche una storia di autodeterminazione femminile che in questo caso avverrebbe attraverso una particolare forma di maternità
E poi bisogna trovare i soldi necessari la pratica dell'adozione internazionali apprendiamo dal film costerebbe circa venticinque mila euro
E poi bisogna superare il vaglio degli assistenti sociali
E poi trovare un modo per scegliere il sesso del bambino da adottare una scelta che non è consentita dalla legge ma la donna e gli Autori anche credo gli spettatori non si sentono di Biasi in aula vuole proprio una filippina
Se questa corsa a ostacoli è appunto caratteristica delle avventure romanzesche il momento più romanzesco di tutti sarà il primo incontro con la bambina quando appare ancora come un'estranea che soltanto potrebbe diventare familiare
Ed è oggetto di un esame inevitabilmente crudele se fosse respinta sarebbe rigettata nell'orfanotrofio che la ospita
Ma si sa che nei momenti fatidici di un racconto che l'umanità dei personaggi si esalta e si rivela insomma questa cronaca di vita seguito come interisti Ca'riesce un po'alla volta a trascinare lo spettatore appunto come un romanzo a tenerlo in sospeso sull'esito dei desideri dei personaggi a emozionare lo e forse a commuovere lo si tratta dunque di un film da vedere era stato presentato al Festival di Venezia ed esce nelle sale distribuito dalla Teodora film
Dunque vittoria di Alessandro Cassi Gori e casi Kauffman un saluto da Gianfranco Cercone
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