War Room - Libano, Italia al fronte

Giorno
Il giorno tutti i giorni
Cari amici di un buon numero la crisi mediorientale è diventata di una ricchezza da scatenare il panico e l'allarme tra le cancellerie mondiali
E il rischio che gli eventi che avvengono tra il Libano e la striscia di Gaza possono essere i il profondo di una guerra mondiale bassa intensità si coglie questa mattina
Nell'editoriale di un editorialista autorevole come Paolo Mieli sul Corriere della Sera e forse Paolo Mieli non fatti e rendere esplicita una preoccupazione che attraversa le cancellerie di mezza Europa e direi di mezzo mondo
E forse anche quei paesi quei regimi che hanno soffiato sulla crisi ma che adesso si accorgono che qualcosa è sfuggito di mano
Contemporaneamente la richiesta di Israele ad UNIFIL di sloggiare dall'area
Dei combattimenti ha messo in crisi anche le relazioni tra telaio è le cancellerie europee c'è stata ieri una telefonata una telefonata dura fra Giorgia Meloni
Benjamin Netanyahu nella quale la Minoli ha chiesto rassicurazioni perché non si ripeta quello che è accaduto nei giorni scorsi ma l'Italia ha ha ribadito sostanzialmente che Israele non permetterà alle organizzazioni terroristiche a di avvicinarsi ai confini in questo volume ovviamente che l'operazione militare non si ferma e ci si interroganti sul significato è sul ruolo sull'attualità delle missioni nel loro i cui costi sono stati molto ingenti e nel caso del libero e Libano superano i cinquecento milioni annui
Centocinquanta ugualmente l'Italia cioè ci iniziative versi se ne vale e soprattutto se ne valga in questo momento la prima questo ed altri interrogativi non affrontiamo Londra tre autorevolissimi ospizi
In questa busta puntata di Ugo Longo il primo Goffredo Buccini inviato speciale e editorialista del Corriere della Sera grazie Goffredo di avere a Guido lo splendido burocrazia
Abbiamo poi l'ambasciatore Giampiero Massolo all'onorevole qui oltre che un piacere senior advisor dissi Istituto per la ricerca di politica internazionale residenti indisse grazie ambasciatore
Grazie a un piacere e un onore per me
E poi Umberto Ranieri presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa intellettuale che ha una grande esperienza nella politica estera avvolti da un tipo frequentato gli ambienti diciamo della Farnesina se ricordo bene vorrei Nicolucci se sto sbagliando destro ricorda ricorda il break
E allora grazie nell'immortale
Grazie cominciano io vorrei cominciare dall'ambasciatore Massolo per come dire dare un'interpretazione al non autenticità ma attendibile di questa telefonata che ieri c'è stato Giorgia Meloni Benjamin Netanyahu e capire in vista di questo Consiglio europeo giovedì propriamente l'Europa in qualche modo farà sentire la sua voce quale lo stato d'animo la preoccupazione l'atteggiamento e anche forse le sfumature che esistono fra le diverse tracce
Premesso intanto
Il Perugia Meloni fa giustamente il suo merce del vivere ero fa il suo nel senso che in questo genere ricetto stanze
Dove oggettivamente c'è un all'azione inammissibile di norme internazionali con un attacco ad una missione dell'ONU chiaramente scatta una serie di iniziative di tipo politico diplomatico che servono per cercare di arginare attraverso un'attività perché è difficile farne altre diciamo così non l'attività di moral suasion e di pressione politico-diplomatica per indurre a far cessare questo genere di comportamenti detto questo noi ci troviamo in una situazione va detto in di di guerra nel senso che in questo momento noi abbiamo o uno Stato di Israele
Che percepisce la debolezza dei suoi avversari che lo stavano circondando quindi pay proxy dell'Iran e dell'Iran spesso Hamas Hezbollah Pelikan
E quindi cerca di spingere più in là possibile sul terreno una situazione tesa ad interrompere questo accerchiamento
Con accessoria mente nei confronti di Hamas un tentativo di ristabilire la deterrenza di eliminare Hamas per lo meno a breve e a medio termine
Dalla possibilità di influire sugli sviluppi della situazione
Con un tentativo di fare lo stesso con lenzuola e parallelamente con l'intento di ricollocare i sessanta settanta mila sfollati
Da nord dell'Israele andati via sotto la pressione dei missili di Hezbollah a loro volta collegati ad un cessate il fuoco da raggiungere
A causa insomma di fare in modo che questo cannoneggiamento cessi e si ristabilisca una linea di rispetto sul terreno nel Libano meridionale sono in atto quindi le conseguenti operazioni militari e queste operazioni militari come viene trovano un oggettivo impedimento da parte della missione di UNIFIL che non essendo riuscita per via diciamo di una certa inadeguatezza del mandato ma soprattutto perderle regolati d'ingaggio troppo deboli non nascendo riuscita
A perseguire l'obiettivo che era stato fissa nel due mila sei con la risoluzione diciassette zero uno dal Consiglio di sicurezza dell'ONU
Oggettivamente nell'ottica militare degli israeliani e in qualche modo fa da scudo fra loro e quindi ha svolto alcuni quello che sta avvenendo insomma come questo tentativo
Israeliano di spingersi più in là possibile
Un mettendo mandando sempre più avanti le linee rosse
In questo momento a prevalere la logica militare ovviamente come dicevo le iniziative politiche e diplomatiche si moltiplicano siamo in una condizione purtroppo governo siamo ben piazzati per farlo perché l'Europa è sostanzialmente assente da questo da questo scenario pur essendo con i contingenti italiano francese spagnolo
Non sono solo quelli ma insomma sono piuttosto consistenti vestite abbastanza protagonista della missione UNIFIL ma insomma politicamente l'Europa in qualche modo non c'è in queste crisi mediorientale
La che in negli Stati Uniti c'è il momento di Stasi elettorale e dunque Netanyahu fa prevalere la sua logica militare questo è mi sembra di poter descrivere così la situazione
Non è che una delle motivazioni che Netanyahu aggiunge rispetto all'esigenza come lei ha detto di spingere la notte più in là dove la notte incursione per esempio il rischio di incursioni che purtroppo il sette ottobre ci ricorda sopravvenute possono avvenire anche sorprendendo
La diciamo la vigilanza e la sicurezza dei servizi segreti israeliani aveva questo questo obiettivo si fonda anche sulla necessità di eliminare quelle aree continuità il di complicità secondo Israele esistono anche all'interno delle organizzazioni come loro perché
Il l'idea che Hezbollah stia usando le basi dell'ONU come scudo per organizzare imboscate trafficare anni è sostanzialmente la convinzione di di Tel Aviv e è stata espressa esplicitamente da Netanyahu e una condizione del tutto infondata Umberto Ranieri oppure alla luce di quello che i in questo anno abbiamo visto e qualche col rischio di infiltrazione all'interno
Nel loro esiste e quindi diciamo la preoccupazione e l'irritazione del governo della lingua non ne del tutta priva di fondamento
Ma non è da escludere che uscì producano infiltrazioni il il condizionamenti da parte di gruppi bolla Massimo
Il punto però su cui occorre riflettere è che
Insomma
Certamente da un punto di vista diplomatico è un fatto grave
Il sperimenta di un casco blu che ha suscitato del resto una riprovazione generale accrescere l'isolamento la solitudine di di Israele
Il punto è che noi occorre fare i conti con con con
Un non raggiungimento dell'obiettivo affidato alla missione alcuni fili questo è il punto su cui
Insiste Israele
Perché il mandato l'obiettivo era quello di come dire di e non ci di evitare che ci fossero armi o milizie armate tra il fiume vita anni al confine di Israele questo era l'obiettivo di fondo
E tra l'altro soltanto l'esercito libanese che condizionato e infiltrato da Hezbollah
Avrebbe potuto maneggiare e operare con armi nel sud del Libano
Questo obiettivo non è stato raggiunto
Hezbollah trasformato il sud del Libano in un'area militarizzata in casa per casa
E a collocato proprio i gruppi attrezzature militari non lontano dal dal da
Dall'UNIFIL
Si è irrobustito provasse nave militare di Hezbollah
E da quella da quella da dal sud del Libano sono partiti come dire innumerevoli missili era sì contro il nord di Israele cioè occorre ieri comprendere che in questo quadro Israele pone il problema pone un problema che ha un suo fondamento dinanzi a un fallimento della missione
Ecco alla luce di quello che tu stai dicendo allora
Del fatto tra l'altro questa è una missione che e anche molto onerosa perché ha un costo di lentamente e anche post-umano perché ci sono stati più di trecento soldati vi hanno perso la vita nelle in in negli ultimi quarant'anni diciamo in questa in questa in quest'aria da parte dell'ONU ora ha ragione Ferrara quando dice
La sola iniziativa sensata non la richiesta di considerare fallita la missione ritirando le truppe per non compromettere l'onore di molti Paesi impegnati cioè bisogna prendere atto e che questo questa forza d'interposizione di investirli peacekeeping non funziona per come concepita quantomeno in quel contesto
Insomma questo è un dato su cui occorre riflettere devono riflettere Nazioni Unite l'Italia non può certamente ritirare il proprio contingente
Ma le Nazioni Unite sono chiamate a una riflessione su come sono andate le cose e Israele allo stesso tempo il problema non può opporre cannoneggiamento lo deve deve trovare il modo di porre loro diplomaticamente diciamo ma la questione esiste dice almeno che non si mette in discussione il diritto di Israele di tentare di di spostare la presenza di Hezbollah un po'più lontana oltre il fiume
Litani che del resto
Era l'obiettivo quando nel due mila sei fu affidato quella la risoluzione uno sette zero uno esplicitamente lo diceva ma dato che il parlamento italiano nel due mila sei
Voto quella risoluta accettò quel ma l'impegno degli italiani
In Libano dei soldati italiani nella missione in Libano
L'accettò perché perché il era era esplicito il fatto che gli e i soldati italiani non avrebbero dovuto utilizzi ricorrere alla forza ne è utilizzare armi
Questo fu il motivo per il quale passò quasi all'unanimità
Insomma già allora ci si interrogò sull'efficacia della missione
Poi si è dimostrato che che fighetti
Che non è risultata efficace se il sud del Libano è diventato quello che è diventato diciamo così una piazza forte di Hezbollah del resto l'esercito libanese che avrebbe dovuto
Di impedire direttamente anche ricorrendo alla forza
Che questo accadesse l'esercito libanese non era in grado di farlo
Per i condizionamenti di Hezbollah sull'esercito e sul governo di Beirut il più il Libano è stato distrutto in una si può affermare questo dalla pressione e non sa prepotente di di Hezbollah delle è evidente che i poi a un certo punto occorre fare a fare i conti i Rent prendere atto che le Nazioni Unite devono decidere certo non l'Italia può ritirare i propri uomini chiarissimo interessano
Chiarissimo chiarissimo grazie Ranieri prima di passare la parola pugili che ha fatto un bellissimo editoriale sul Corriere della Sera
Su cui voglio interrogarlo però vorrei sapere su questo punto se la se Giampiero Massolo la pensa come Ranieri cioè o compratevi lo dice
In maniera esplicita anche se dice non è un problema dell'Italia
Ritirare le truppe però prendiamo atto della fallimento di questa forza d'interposizione in quel territorio entriamo nelle conseguenze
Una posizione che lei condivide ma solo
Ma intanto l'Italia essendo il contingente più numeroso a titolo si dovrebbe quindi ovunque come i il governo in realtà sta facendo il tema con molto vigore su tavolo delle Nazioni Unite particolare del Consiglio di sicurezza
Ma cento che unicità fallito temi connesso purtroppo c'è stato l'ulteriore dimostrazione del fallimento del mondo in certo metodo multilaterale diciamo così dell'inefficacia
Ormai abbastanza conclamata nel delle grandi organizzazioni internazionali a cominciare dallo con questo va presa una decisione politica nell'ambito dell'ONU quindi non è una cosa che può fare chiedesse è una cosa che devono fare gli stati membri
Dell'ONU riuniti nel Consiglio di Sicurezza devono soppesare
Se visto che le attuali regole d'ingaggio non consentono alla missione di agire Serra forzare le regole d'ingaggio
Dando quindi la possibilità di fare del Force Maritza e quindi l'attuazione non soltanto accompagnamento
O se invece bisogna prendere atto che lasciare il posto certo lasciano il posto aggiunge sconfitto con quintali di lusso
Mission non adempiuta ma anche lasciare il posto a quello che è oggettivamente una richiesta epoca interlinea italiano
è una sintesi non non semplice diciamo che l'unica cosa che non può accadere che le cose restino come sono perché sono oggettivamente controproducente
Allora Goffredo Buccini poggia ha scritto un editoriale meraviglioso lasciamelo dire perché
Cerchi di spiegare una cosa che si fa fatica a comprendere nel dibattito pubblico è la sintesi di quello che tu hai scritto eh la solitudine di Israele e in terra riuscire lo inventò diciamo in una prospettiva non morale se non hai preso posizione però hai cercato di andare dentro questa condizione particolare perché intraducibile
Perché ha spiegato noi crediamo che dipenda dalla testarda convinzione di esportare la democrazia con le armi in Medio Oriente
Invece anche fare col bisogno di non essere più circondati da entità ostili aventi come ragion d'essere la scomparsa degli ebrei dalla faccia della terra
Perché questa solitudine e questa consapevolezza e così Fonte dentro Israele in questo momento e perché e così incomprensibile a gran parte delle opinioni oggi nel mondo occidentale secondo
Beh perché nessuno di nome star dentro al una striscia che non era si sa di Gaza ma è Israele che è circondata da settantasei anni da entità adesso un po'meno per gli accordi di Abramo ma insomma da entità che si pongono come ragion d'essere la distruzione di quelli che abitano dentro quella striscia
E adesso sono otto nove milioni di persone questo cambia completamente la prospettiva dice di chi si trova lì dentro e noi non lo possiamo capire io sono io ho vissuto negli Stati Uniti negli anni delle Torri non raccontati per il giornale ma non assomiglia in alcun modo a quello che si aveva in America nel due mila uno due mila due eccetera a nessuno lo scrivono al giù nella nelle di traghetto gentilmente citarli
E mai saltato in mente che in America cioè l'America potesse essere sopraffatta da Stati islamisti identità islamiste e cancellata dalla carta geografica mezza questo è assolutamente plausibile in Israele questo
Che cosa porta evidentemente due conseguenze una determinazione feroce a combattere fino all'ultimo contro tutti
E ahinoi un isolamento molto forte perché proprio per la sua intraducibile ITA questa posizione di Israele
E e e difficile da capire per il resto del mondo occidentale che si chiede ma come mai non trattate ma come mai non mettere un punto a questo se tu parli con qualunque israeliano
Anche con un misero molto democratico tira dopo il sette ottobre che non può più stare in quel posto finché sono in piedi Hamas e ora questo vale anche per Hezbollah perché una delle cose
Che ha rivelato l'operazione di questi giorni e il velo di ipocrisia terrificante che sta intorno all'UNIFIL
Come sta intorno alle Nazioni Unite di cui stiamo parlando di un organismo nato dopo la Seconda guerra mondiale nel cui consiglio di sicurezza siedono in permanenza uno Stato canaglia chiara
Invaso Ucraina e si pone come obiettivo l'annientamento dalla democrazia Ucraina è uno stato molto aggressivo e qui è cronaca di questi giorni di queste ore e forse si sta preparando a invadere Taiwan quindi sta preparando la vera Terza Guerra Mondiale
E evidente che le Nazioni Unite sono una finzione che il segretario dell'azione unite che dopo il pogrom del sette ottobre aria direbbe
Certo però non scende dal nulla dobbiamo vedere l'occupazione di Israele è un giustificazionista che giustamente i Israele ritiene non un interlocutore plausibile
La verità è che sta uscendo in queste ore
E che Hezbollah si era piantata intorno a UNIFIL lo dimostrano le immagini lo dimostrano
I moltissimi tunnel e nuovi moltissimi piccoli comuni penosa di disseminati proprio sotto sotto alle nostre torrette di osservazione questo dimostra se non altro che unificherà ostaggio di Hezbollah osare fallito totalmente la propria missione vi ricordo che dall'otto di ottobre
Hezbollah ha cominciato a sparare migliaia di missili su Israele in solidarietà con Hamas altrimenti le cose diventano tutte inspiegabili dunque io sono completamente d'accordo con quello che dice Ranieri aggiungendo però una cosa che
Quando
Questo disastrosa collettivo sarà assunto e io non so quando perché credo che siamo proprio se non in mezzo forse addirittura agli inizi credo che anche agli inizi della seconda guerra mondiale non ci fu la percezione che quella era una guerra mondiale la percezione si consolidò
Un annetto una netta in mezzo alla fine di questo disastro reazioni ridevano ripensare profondamente le gocce
Di progetti di riforma ma l'ha cambiato proprio il senso della cioè evidentemente non rappresentano più la moltitudine di paese anche emergenti del cosiddetto Sud globale di paesi che hanno bisogno come dire di un un pulpito
Da da cui farsi sentire ma non rappresentano più certamente l'ordine democratico nell'ordine liberale di questo mondo questo è stato completamente cancellato dall'Ucraina da vicende l'Ucraina ed è sancito ove mai ce ne fosse bisogno dalla vicenda del sette ottobre in poi
Siamo appesi a delle finzioni a delle mistificazioni
E quelle buche intorno alle postazioni di UNIFIL ce lo dimostrano ampiamente bisogna minimizzare il danno bisogna cercare di proteggere i nostri mille e cento soldati che stanno là dentro
Ora io non mi spingo a dire vanno ritirati verso l'accordo ma solo è una bruttissima immagine ritirare UNIFIL però è evidente che la missione andrebbe ripensata
Ma da chi ho forti dubbi che ci sia qualcuno in grado di ripensarci
Forse questa questi rapporti di forza sono cambiati del pianeta esistenti hanno anche nella difesa configurazione politica delle Nazioni Unite oggi c'è Paolo Mieli che coglie devo dire col suo consueto intuito
Questa evidenza quando scrive senatore ma se a Bassora solo Russia Iran la firma non parte aveva reato sotto l'entità dello che e parteciperà al vertice di Kazan stanno con il suo del Kazakistan con il suo segretario generale Antonio Guterres e questa è una cosa francamente che non so a lei sembra normale hybrid sorseggiano la sfida di Teheran
In ogni coreani combattono in Ucraina al fianco di punti e Taiwan da ultimo pone il suo esercito in massima allerta dopo che una portaerei cinese
è entrata nello spazio delle sue acque territoriali allora questi eventi dice niente mi fra di loro apparentemente studi non commessi ma in realtà storno legati da una temperie comune ecco siamo entrati in una guerra mondiale a bassa intensità pronta a deflagrare
Una diciamo che intanto quello che lei descrive è il mondo in libera uscita non mondo che progressivamente si è allontanata l'ordine mondiale liberale che avevamo conosciuto e avventurarsi chissà dove nel senso che non è ancora chiarissimo il punto di approdo questo però fa sì che manca oratore essendo CD degli Stati Uniti che crescente dente
Impiegati da sul loro stessi mancante freschi ma sento questo
Molto dominante non c'è in realtà un qualche cosa a cui
Ricondursi io ieri attorno credo che siamo in una guerra mondiale a bassa intensità indubbiamente lecchesi coesistono e ciascuna di queste chiesi a tanto quella fra Stati Uniti Cina per interposto Taiwan quanto il conflitto mediorientale
Israele Iran quanto portato alle estreme conseguenze del conflitto tenta di Russia sull'Ucraina e così via ciascuna di queste crisi a insiste
I germi dell'essere esistenziale la potenzialità di scalare dal livello dell'attenzione al livello dell'attenzione acuita dall'locale o regionale al globale
Fino a diventare esistenziale quindi a diventare una conflagrazione globale per fortuna
Esistono dei fattori di mitigazione il che non significa che queste crisi sia a portata di mano una roccia Luzio
Ma significa che in ciascuna di esse c'è una ebbene tra interessi contrapposti le sintesi a volte coincidono a complessi contrappongono
Ma di fatto agiscono come fattorini giganti che ereditano la brutale e incondizionata escalation verso il livello esistenziale in altre parole
Il mondo mi ricordo un po'come tutte le persone sotto una coperta stretta chi tira da un lato chi tira dall'alto tutti hanno un po'freddo ma nessuno è veramente nudo ecco perlomeno fino
E in un'intervista recente lei ambasciatore Massolo quindi lo ha già detto con Paroli di esemplare realismo
Ha detto che la storia la cultura il vissuto gli anni le forze in campo rendono irrisolvibile in conflitto israelo palestinese siccome altri lavorare come ha detto adesso
Per la sua mitigazione per la creazione di riassetti
Non sfavorevole all'Occidente che durino il più a lungo possibile
Tra questi assetti Umberto Ranieri e c'è ancora la prospettiva per esempio di un riconoscimento da parte dell'Arabia Saudita cui lavorava
La la cancelleria americana la possibilità di immaginare che il Progetto due popoli due Stati possano trovare slancio
Nel nel futuro della crisi mediorientale oppure dobbiamo archiviare ormai questo schema e immaginare una cosa diversa
E forse diversa anche da quella che gli israeliani immagini del quali ai due popoli due Stati non credono affatto tanto è vero che dicono sì facciamo piazza pulita poi un po'di autonomia la concediamo ma qui vigiliamo poi
Ma insomma io ricordo sempre quelle parole pronunciate da un primo ministro israeliano saggio e capace anche di condurre Israele nella guerra
Le vie Scollo che fu primo ministro negli anni della guerra dei sei giorni
Nella nel sessantasette
Che diceva Israele
Ha vissuto ha vissuto sempre con la spada sguainata
Era era era una formula diciamo una frase per per ricordare le le ragioni della della
Di ragioni che hanno condotto Israele a condurre battaglie e guerre perché in discussione la sua sopravvivenza questo è il punto
Golda Bagorda Golda Meier richiesero ma perché in questa mostra
Quindi a condurre battaglie la vittoria perché e Golda Meier ISPO
Oltre perché noi non abbiamo alternative perché se perdiamo una guerra per noi alla fine
Dobbiamo necessariamente vince non possiamo essere sconfitti perché la sconfitta la distruzione ora
Io penso che tuttavia
Israele debba proporsi debba proporsi l'obiettivo di una di una soluzione delle questioni acquisizione che la tormenta da da un secolo più di settanta sedie
Il rapporto con il disco prima con gli arabi poi con con i palestinesi
Come ora io ritengo che la strategia intorno a cui ha lavorato l'amministrazione americana vale a dire un nuovo assetto del Medioriente sulla base di un accordo con le mo'di Israele che con le monarchie sunnite del golfo di un riconoscimento con reciproco con l'Arabia Saudita
E dell'individuazione di un percorso complesso difficile ma che tuttavia si proponga la costruzione di uno Stato palestinese certo non guidato da Massimo o dai terroristi o da chi mette in discussione l'esistenza di Israele
Un percorso che conduca a questo io penso che debba essere parte di una strategia cui anche il che Israele debba aderire bebè considerare impropria certo bisogna affrontare le questioni della guida di Israele secondo me un governo israeliano condizionato da quello che il rapine chiamava il cancro della democrazia israeliana vale a dire il fanatismo religioso il gruppo in credenti fanatici non porterebbe lontano
Ma questa è una strategia che non porterebbe nemmeno lontano Israele medesima quindi occorre che rimettere in sesto il lavorare intorno a quella strategia che prevede
Ho un accordo con la rabbia saudita con i paesi che con con le monarchie del Golfo e anche che metta consideri possibile un percorso che conduca
A uno stato palestinese uno Stato non militarista i ostile a Israele ma uno stato che possa convivere con Israele riconoscendo il diritto di Israele a vivere cioè questo è indispensabile ma invece e Zambia allora a questo punto terminare la scuola storia dei di insediamenti in Cisgiordania che è un capitolo enorme considerato che ci sono sì cinquecento mila seicento mila duecento Meani che sia l'hanno occupato quei territori problemi enormi però secondo me con l'intervento internet con con il ruolo degli Stati Uniti dell'Europa questo era il sogno di di Shimon Peres e parlava di un incontro di Israele con i Paesi arabi per contribuire a a riscattare l'intero Medio Oriente ed arretratezze e da regimi dice ottici autoritarie credo che intorno a quest'idea bisogna tornare necessariamente a lavorare a discutere Israele non può non farlo
E in attesa di rimettere indietro l'orologio della storia per esempio e liberare le aree occupate nel Polo colori c'è invece chi pensa all'accelerazione è un po'il centrosinistra italiano
Che in maniera concorde tra Pd e Cinque Stelle Buccini chiede oltre alla sopra l'embargo delle armi chiede il riconoscimento
Della dello stato della Palestina
Ma una una richiesta di questo tipo in questo posto il contesto in assenza di un'autorità statuale che possa rappresentare una garanzia è una legittimazione surrettizia del del ruolo di Hamas oppure è una provocazione
Che destinata a a cadere nel dibattito pubblico semplicemente per creare un punto di contrapposizione
No è uno slogan Samsung per questo si spiega perché il governo della della Melloni dopo due anni non particolarmente brillanti resti ancora tra dell'Italia al trenta per cento per l'assenza totale di una proposta ragionevole
Dall'altra parte in qualsiasi campo segnatamente in politica estera dove il centrosinistra faccio fatica a chiamarlo centrosinistra va allo sbando completamente
è un'idea assurda perché come tu hai giustamente per donne
Come ha giustamente detto papale
Qual è stata certo verrà un giorno in cui sarà assai opportuno riconoscere uno Stato di Palestina oggi con chi di fronte a chi ancora una volta nell'accordo con loro Ranieri il problema e politico
Non è un problema di semplice soluzione perché quelli settecento mila coloni in Cisgiordania
Pensate cosa fece Sharon Sciarrone corso spesso i più cattivi e i più disparati fanno fanno le cose migliori del mondo date Reagan per esempio Ceravolo
Mandò l'esercito a Gaza per sgomberare nel due mila cinque i coloni che erano molti di meno di quelli che stanno adesso inciso da e ci furono scontri dove che l'esito di questa splendida mossa è stata consegnare Gaza ai più feroci radicali assassini millenari visti che siano comparsi in questo millennio cioè a a maschere praticamente Isis quindi e complicato e molto complicato dallo scenario interno perché la destra ortodossa
La più brutta che sia comparsa da molti anni nato ad Albenga Vito da smog cioè la gente vuole semplicemente risolvere il proprio le spese eliminando i palestinesi questo lo dobbiamo dire per onestà intellettuale e molto pesante ed è stata chiaramente molto rafforzata dalle vicende del sette ottobre tutti gli assassini ho imparato una cosa
In questi quarant'anni di professione si tengono in genere gli uni con gli altri cioè gli assassini di Hamas e i tenenti della destra ortodossa israeliana si fanno compagnia tutti gli estremisti in qualche modo siti si legittimano
Indico gli altri quindi estremamente difficile trovare come dice Ranieri e io concordo ancora
Un percorso di buonsenso politico dove certamente dentro alla parte laica dei palestinesi
Lo scranno citato il nome di Marwan Barghouti ma forse di qualcun altro insomma qualcuno che non impugni il Corano
Per distruggere Israele anche se ha evidentemente degli episodi anche molto gravi Bar condicio cinque Gazzoni sulle spalle ma è l'unico che ha un'autorità morale presso i palestinesi per parlare il dente tu non permettere un fantoccio di Netanyahu per parlare e dall'altra parte mi viene anche in mente io prego ogni giorno che la dittatura degli Ayatollah crolli
In Iran ma sarebbe il tempo di cominciare a cercare e delle delle delle degli interlocutori forti nella dissidenza iraniana non solo fra gli scrittori e non solo per infiltrare dirà con i servizi segreti ma per
Portare in pubblico delle proposte forti
Per un Iran domani perché il problema ragazzi finché abbiamo gli Ayatollah a Teheran è un problema senza soluzione quindi probabilmente la cosa che vedremo da qui a un anno è uno show down con l'Iran specie se tra dovesse vincere le elezioni cosa che in questo senso non mi vedrebbe nemmeno tanto silenzio tanto una sciagura però ancora una volta forse dal cattivo
Ex malo bonum diciamo niente è successo tante volte
E per chiudere l'ambasciatore Massolo la la la la proposta di di Puccini quella di seminare qualcosa in questo campo per il mondo arabo perché poi come spesso diciamo l'Europa non c'è l'Europa è divisa
E ma in realtà e la le linee di faglia più più più forti sta purtroppo stanno dentro il mondo arabo
E segnano una spaccatura che che che continua che ha visto peraltro Mellin azione di alcuni paesi hanno inteso a Giordani ha preso l'Egitto l'idea che sia il Israele attenere il genere umano a risolvere un problema di un problema di tutti
E mi chiedo ecco questo mondo può evolvere lei Lilli i segni di qualche volo evoluzione per esempio si dice spesso che la teocrazia iraniana è fragilissima che c'è una società civile che pronta diciamo rivoluzione che ci sono le condizioni per produzione e una sostituzione del regime però poi no
Poco o nulla cambia perché il consenso degli Ayatollah nelle campagne nei Paesi in questo sterminato Paese e più forti di quanto non accada nelle città insomma lei vede questo come un mondo immobile oppure qualcosa sotto traccia cioè
Ma indubbiamente le dinamiche in Medio Oriente con praticamente a quello della guerra russo ucraina che è probabilmente destinato a lasciare una contrapposizione duratura il Medio Oriente al verificarsi di alcune premesse forse il Cile la possibilità di Nastari una dinamica o meglio ritornare ad una dinamica che porti ad un asset o disegno positivo più o meno tempo Ragno positivo per l'Occidente e questo è un ritorno come dicevano entrambi prima Goffredo Buccini Umberto Ranieri un rito no alla logica degli accordi di Abramo che è una logica tutta basata sulla convenienza si direbbe in termini europei italiani di democrazia dal basso nocciola riconosca Israele in nome della comune convenienza dei commerci degli investimenti del progresso tecnologico dalla cultura e quant'altro
Ed è stato proprio questo che in Iran e Hamas hanno tentato di impedire coltivazione dalla del sette ottobre appelli che questa dinamica si innesti
Il mondo arabo sunnita moderato vorrebbe molto che questo si innesta se evidentemente arrivato al punto da difendere in armi Israele dai razzi dell'Iran perché Iran
Non stava particolarmente simpatico a quelle latitudini però poi anche in Paesi sunniti moderati hanno le loro opinioni pubbliche se si perde di vista
E si dichiara come come dire Beretta la causa palestinese e quelle opinioni pubbliche quella piazza chiude lo spazio di manovra i Paesi animando i moderati e quindi è verrà intanto di una di una di una modalità della relazione di Israele che se eccessiva
Potrebbe compromettere o rallentare il processo per così dire a virtuoso e poi nel ramo anche come dire di quello che sono le dinamiche interne all'idea Netanyahu sembra in qualche modo occhieggia verso una possibile implosione quando si rivolge direttamente alla al popolo iraniano quando si rivolge ai libanesi
Vicenda sbarazzata e vive agli Ayatollah sbaglia sanzioni del degli Hezbollah che li stanno soffocando
E in Iran il panorama politico è molto variegato l'opposizione ha un limite che in quella di non aderire o non aderire ancora un organizzatore un federatore quindi è un malcontento grave una difformità culturale enorme fra governo e governati
Ma non un'opposizione organizzata e all'interno del secco il nipote iraniano e su questo si fanno molte congetture anche assunti davvero provoca cioè tecnologia internet che arrivano a favorire reazioni le attività israeliane sul terreno
C'è una dialettica c'è un'opposizione molto forte quello che regime teocratico all'Ayatollah l'apparato religioso e i giovani rampanti giovani o meglio Giovanni Campana
Nel complesso industriale militare che sono molto più basteranno a che sono molto più aggressivi molto meno culturalmente ispirate alla prudenza quindi non è del tutto
Come dire campato per aria ipotizzare in qualche sviluppo interno ci possa essere di né a quello che viene come questo Silvia assente non è detto
Insieme assenti a vantaggio nostro potremmo anche fermarci politico conta un complesso militare industriale direttamente al potere molto più propenso a prendere subito al condono sia all'Ayatollah Khamenei
Otto e quindi dalla padella far saremo alla brace sostanzialmente almeno il quadro compresso però le vostre parole hanno quanto meno ci hanno aiutato a a capire le intersezioni le possibilità ovviamente con la prudenza e la saggezza di opinionisti
Che parlano di cose che conoscono grazie a Giampiero Massolo
Grazie fango freddo Buccini grazie a Umberto Ranieri
E grazie a voi riuscivo a lungo per aver ascoltato questa puntata Città di vediamo domani con un'altra trasmissione Livorno buona giornata a tutti grazie