Cinema&cinema: "Monsters" una serie di Ryan Murphy e Ian Brennan

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Un classico della storia del cinema Rashomon come nodo è un film di Akira Kurosawa degli anni Cinquanta
è diventato l'emblema di un particolare procedimento narrativo
Raccontare un evento mettendo a confronto le contrastanti versioni di quell'evento fornite dai protagonisti e dei testimoni dimostrando attraverso tale confronto la difficoltà forse impossibilità
Di appurare una verità oggettiva
Tale procedimento è ripreso e sviluppato in una serie di nove episodi uscita in Italia su Netflix dal titolo Monsters la storia di Laila ed Eric Mendes scritta da Ryan Murphy Ian Brennan
Incentrata su un caso giudiziario che si è realmente verificato negli Stati Uniti negli anni novanta
Quando i due fratelli nella villa in cui vivevano a Los Angeles uccisero a colpi di fucili il padre e la madre
Sia la colpevolezza dei due imputati è inequivocabile tutta l'indagine che anima il racconto e l'interrogativo che percorre i due processi in successione a carico dei due assassini riguarda i loro moventi
Avrebbero ucciso soltanto per soldi per accaparrarsi presto una cospicua eredità o piuttosto per vendetta
Avendo subito dal padre gravi maltrattamenti o anche abusi sessuali di ogni genere e già da bambini
Ritorno a tale questione il racconto con immagini con parole presenta la versione dei fatti di ognuno dei due fratelli del padre di un amico di uno dei due di uno psicologo che li aveva in cura della segretaria dello psicologo e di altri l'abilità del racconto che quando ci sembra di essere arrivati a una conclusione definitiva una versione successiva la smentisce persuasiva niente
E alla fine si può restare nel dubbio se quegli abusi sessuali siano effettivamente avvenuti o se non siano un'invenzione dei due imputati per procurarsi un'attenuante ai loro omicidi e uscire presto di galera
Malgrado la materia sia altamente drammatica e anzi tragica il procedimento in fondo ludico somiglia un po'a un gioco enigmistico che mette alla prova l'intelligenza dello spettatore allo stesso tempo beffando la gli aspetti più torbidi della vicenda affidati soltanto le parole dei protagonisti ma comunque dettagliatamente descritti
Sembrano far leva su un'attrazione dualistica alla vicenda che vuole essere suscitata in modo anche più evidente dalla frequente esibizione di corpi nudi esteticamente impeccabili
Sì questi elementi servono a rendere il racconto accattivante malgrado gli orrori di cui si occupa e cioè un buon prodotto commerciale
Quel quello racconto racchiude comunque una questione molto seria che non è di ordine psicologico poiché i personaggi restano degli enigmi la loro profonda natura ci sfugge ma è di ordine civile
Poiché è impossibile stabilire con certezza cosa sia avvenuto tra le mura di quella casa stante questo dubbio cruciale è giusto comminare agli imputati la massima pena in quel caso la pena di morte
E l'alternativa Ugo il Castoro senza possibilità di condizionale che non concede ai giovani imputati nessuna possibilità di riabilitarsi non è comunque spietata e ingiusta
Gli autori della serie sembrano da questo punto di vista a favore degli imputati ed è forse per questo che quel pubblico ministero poi quei testimoni pronti a giurare sulla salute della famiglia di origine degli imputati
Sulla perfetta bontà di quel padre di quella madre
Invece sulla malvagità congenita irredimibile dei due fratelli ci appaiono a momenti loro i veri mostri della vicenda
Mentre con maggiore simpatia è ritratta l'avvocatessa che si sforza di comprendere le motivazioni dei suoi clienti
Si tratta di una serie ben fatta è interessante vi ricordo che è uscita su Netflix Monsters di Ryan Murphy e Ian Brennan un saluto da Gianfranco Cercone