Testimoni della nonviolenza. Obiezione alla guerra

Arbitro
Sì
Al ora
Cominciamo grazie come vedete la sala gremita quindi il nostro silenzio sarà prezioso
Cerchiamo di
Abbiamo una diretta quindi questa questa incontro sa è seguito sicuramente da molte molte altre persone scuole che ci hanno chiamato
E ognuno di voi ha girato ad altri contatti di amici che non sono qua l'occasione io sono Claudio Tosi sono della direzione qui del CSV Lazio il Centro Servizi per il Volontariato del Lazio
Seguiamo il movimento non violento la campagna obiezione alla guerra da tempo la sosteniamo un anno fa in questa sala organizzammo un incontro contro la logica del nemico in cui c'era la Lea quindi si incontrarono già
Attivisti israeliani attivisti palestinesi ci sembra che questa occasione di oggi con questo titolo così importante così determinato sia ancora più sul punto di quelli che sono gli obiettivi di tutti per cui come volontariato del Lazio accogliamo volentieri la campagna e il dell'obiezione alla guerra abbiamo pochissimo tempo quindi vi lascio con tutte le idealità che coronano diciamo la nostra presa di posizione do alla parola
A Mao Valpiana e che ci introduce lavori di stamattina grazie
Grazie buongiorno tutte benvenute sono amava il piano al presidente del movimento non violento che l'associazione che ha promosso e coordinato la campagna di obiezione alla guerra siamo dentro dunque questa cornice
Stiamo realizzando un Turconi nostre quattro amici che vengono dalla Israele e da Palestrina
Adesso si presenteranno ma fanno parte di un mobile e insomma è salvo ottava con cui siamo in contatto che è il movimento per il sostegno e la promozione del diritto all'obiezione di coscienza
Noi siamo in contatto con loro da tanti anni all'interno della associazione internazionale l'ufficio europeo per l'obiezione di coscienza questo tour queste iniziative hanno due obiettivi fondamentali il primo è raccogliere fonte lo faremo anche oggi
Perché i fondi della campagna servono per il sostegno alle alle alla difesa
Tanto legale di tutti gli obiettori di coscienza questa un secondo turche facciamo l'anno scorso abbiamo fatto un'iniziativa del tutto simile
Con una rappresentante dei movimenti degli obiettori di coscienza di Ucraina Russia e Bielorussia qualcuno di voi avrà partecipato avevamo fatto anche una tappa romana
E appunto con questi forte sosteniamo la difesa legale
E il supporto I movimento degli obiettori di coscienza
Il secondo obiettivo e politico invece l'abbiamo anche appena sostenute presentato in un'audizione che abbiamo fatto stamattina alla Commissione ma per i diritti umani della Camera siamo state ricevute dall'onorevole Boldrini nell'ora tutto esporre le loro posizioni e questa richiesta politica cioè che l'Italia e l'Unione europea riconoscano lo status di rifugiati politici a tutti gli obiettori coscienza disertori che renitenti alla leva che chiedono asilo ed accoglienza in Europa
Abbiamo
Due israeliani Sophia Daniela e due palestinesi darti il e Aisha come vedete
C'è anche un problema di sicurezza quello il motivo delle mascherine
Adesso entriamo subito nel vivo
Questa mattinata organizzata così
Facciamo una presentazione delle loro persone e delle loro delle loro posizioni
Dei due movimenti che lavorano insieme Maso e Rozzi il CPT che adesso verranno illustrate e poi e vi ringraziamo molto con l'aiuto di Donatella Di Cesare filosofa critici Luigi Manconi sociologo
Commenteremo approfondiremo
Le testimonianza che sentiamo
Le richieste che loro ci fanno come possiamo portarle avanti grazie alla presenza siamo indiretta Facebook altri supporti sociale per cui questo incontro
Va anche diffuso in tutta Italia e quindi io do la parola a Daniele Taurino che è il presidente del bene ok ufficio europeo dell'obiezione di coscienza
Che accompagna ragazze in questa occasione si fa anche da traduttore
Questa ruvide entro Dacia ora un
Per loro e per i vari ma i temi Daniel
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Intanto grazie per essere qui
Sono Daniela un obiettore di coscienza israeliano ho fatto questa scelta perché non voleva avere niente a che fare con il regime di apartheid adesso vigente dove i milioni e milioni di palestinesi e israeliani vivono insieme nella nostra terra ma solo gli ebrei israeliani hanno pieni diritti incluso il diritto di voto e non voleva vere sangue sulle mie mani essere mandato
In Libano e a Gaza dove sappiamo quello che sta accadendo ad uccidere civili innocenti
Ma non sono stato sempre così quando avevo diciott'anni credevo fermamente nello Stato di Israele nei suoi principi e volevo servire nell'esercito israeliano
Questo fa parte del sistema di indottrinamento nel quale molti di noi sono immersi io vivevo
In una comunità segregata dove non era permesso ai palestinesi di venire vivere e quando uno conosce i palestinesi e gli arabi solamente da quello che appare nella TV israeliana cioè dove sono dipinti come violente e terroristiche oppure da quello che ci insegnano nelle sue lezioni di storia da un punto di vista molto unilaterale è facile demonizzare le a per fortuna
A diciott'anni ho ricevuto un permesso speciale per potere iscrivermi prima all'università e poi servire nell'esercito israeliano questo è un caso davvero speciale perché di solito i giorni israeliani
Iniziano il servizio militare appena finiscono la scuola e questo anche fa parte di una strategia di mettere le armi in mano il potere di scegliere tra la vita e la morte a ragazzi così giovani che non sanno ancora molto del proprio Paese della propria vita stessa e che quindi devono decidere
Se sparare o no a dei civili e spesso decidono di sparare
A a Gerusalemme sono entrato in una dimensione completamente diversa
Come sapeva già saranno e metà della popolazione palestinese quindi ho iniziato a vedere dei palestinesi dalla mia universitaria su una collina
Dalla finestra si vede il quartiere palestinese circondato da un muro che separa dal resto della popolazione immaginate se qui a Roma ci fosse un muro che separasse i vostri quartieri da quelli delle persone di colore
Quindi vedere il conflitto chiaramente con i miei occhi ho iniziato quindi a pormi delle domande ad avere amici palestinesi a visitare la Cisgiordania e quindi ammettere in questione quelli che erano stati i miei principi fino a quel momento
è stato un processo lungo e doloroso
Non è facile accettare di essere dalla parte sbagliata
Le persone fanno quello che fanno agiscono pensando che quello che fanno in quel momento sia la scelta giusta c'è anche i soldati israeliani che vanno e commettono crimini credono in quel momento di sta facendo la scelta giusta quindi è davvero difficile uscire fuori
Da questa bolla ma per me è stato inevitabile e anche se sapevo che avrei pagato un alto prezzo non solo i cinquanta giorni nel mio caso di prigione ma anche un alto un altro prezzo un alto prezzo sociale perdere gli amici
E altre conseguenze non c'era più alternativa per me perché l'altra alternativa era avere sangue sulle mani per me era inaccettabile grazie
Sì anch'io ho
Ai problemi
A due vengo informata Ignazi
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Intanto grazie per averci voluto invitato qui
Sono ai Shona palestinese del mille novecentoquarantotto questo vuol dire che ho la cittadinanza e documenti italiani ma come tutti i palestinesi di questa categoria l'abbiamo ricevuta forza non l'abbiamo chiesta dopo il mille novecentoquarantotto quando allo stato i tre viziato a circondare la Cisgiordania di Mori
La mia città è fuori
Da questi da questi muri ma non so il criterio con il quale hanno tracciato dei confini della Cisgiordania quindi salissero scelto un alto livello probabilmente la mia città sarebbe stato dentro questi questi confini
Quindi abbiamo i documenti ma questo non vuol dire che siamo trattati con uguali diritti degli ebrei italiani
Infatti non siamo cittadini di prima classe ma cittadini di seconda classe e subiamo molte discriminazioni nella nostra vita quotidiana
Per esempio per fare il primo esempio quando cammino verso la mia sede di lavoro ci sono molti graffiti che dicono a morte gli arabi a morti palestinesi e nessuno fa nulla rispetto a questi graffiti né il comune né la società civile nelle persone
Noi siamo il venti per cento della popolazione ma viviamo nel due per cento della terra questo perché nel corso del tempo il settanta per cento della nostra terra stata rubata e Dada ai coloni israeliani
Vicino alla mia città c'è un insediamento di colori molto grande dove vivono come persone ricche agiate con grandi case grandi giardini mentre noi siamo in città sovraffollate e senza servizi
Inoltre lo Stato di Israele dopo una legge abbastanza recente demolisce le nostre case perché dice che non so in accordo con la legge italiana una legge presso l'ha fatto solo a vantaggio degli ebrei italiani che non rispetta il diritto all'abitazione dei palestinesi
Noi sentiamo e stiamo ancora tentando di fare organizzare delle proteste pacifiche in molte città
Ma quello che riceviamo e la repressione violenta della polizia e dell'esercito israeliano molti di noi sono stati arrestati e messi in prigione senza processo
è capitato anche a un mio conoscente di essere messo in prigione senza processo solamente per aver postato sui social media
Il voler cessare il fuoco dire stop al genocidio alla guerra all'uccisione dei bambini a Gaza e questi sono anche gli slogan che siamo nella manifestazione
A questo ragazzo potrebbe stare in prigione anche per trent'anni ma nessuno se ne occupa nessuno sta facendo niente non abbiamo più notizie di lui
Anche la nostra educazione è soggetta al controllo dello Stato israeliano quindi ente decisa dal ministero dell'Educazione israeliano
E non possiamo avere lezioni sulla storia palestinese del Po nostro popolo ma solo sulla Stradis belle e siamo forzati a imparare la lingua ebraica come lingua un'amministrazione però conoscendo sia l'ebraico
è il e l'arabo ho tentato di trarne vantaggio dal momento in cui l'ho incontrato Daniel all'università
Che mi ha detto che non avrebbe svolto il servizio militare per me è stato uno choc ma anche una speranza la prima persona israeliana che rifiutava la guerra l'occupazione l'esercito
E allora ho pensato che valesse la pena tradurre i poste le comunicazioni dell'organizzazione Mercer botta alla quale mi sono unita per i in in arabo per mostrare alla comunità araba palestinese le storie di questi obiettori
E dare anche ad altre persone la speranza ma altrettanto importante per me è tradurre in ebraico le storie dei palestinesi sotto occupazione quindi ho fatto delle intervista palestinesi sì a Gaza che nella Cisgiordania
Per poterle diffondere tra presso la comunità israeliana
Ecco spero che questa connessione questa relazione che tento di fare attraverso il mio lavoro possano favorire quel processo di pensare praticare insieme una società democratica che non abbia più Mura confini occupazioni e dove possiamo vivere tutte tutti in pace grazie
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Tartine la sono nata e cresciuta nella Cisgiordania precisamente brano che nel sud della Cisgiordania ed è un'area ad alta in cent intensità
Di occupazione circondata da i checkpoint militare dove all'interno ci sono gli insediamenti di coloni estremisti questi questi questa strada alla mia realtà la realtà nella quale sono cresciuta io
La la mia comunità per esempio vicino
Alla casa dove c'è anche una base militare ne possiamo subire l'entrata di di coloni soldati quando muoiono anche dopo la mezzanotte arresti eh ogni genere d'abusi
Per questo sono cresciuta sapendo che la mia vita contasse di meno avesse meno dignità
Ma anche con il desiderio che questa cosa cambiasse
Della motivazione che mi ha spinto ad entrare in come le divise mega Hastings CPT che non realizzazione internazionale non violenta
Per i diritti umani che ha sede anche nella
Città vecchia di Hebron e con il quale facciamo anche l'accompagnamento non violento delle persone più fragili della messa in connessione delle famiglie ascoltando direttamente le loro storie loro fragilità fragilità alle loro necessità
A questo accompagnavo un lavoro di advocacy proprio per amplificare queste voci e queste testimonianze a
Questo è importantissimo perché per la realtà dei dei palestinesi che vivono dentro quindi contro questa immersione di violenza fa sì che noi
In Cisgiordania come a Gaza non abbiamo nell'immaginario nessuna israeliano che non sia un soldato
Un colono
Io ho avuto il privilegio a un certo punto grazie al mio attivismo di conoscere organizzazioni israeliane che lotta Stra anche per la causa palestinese la liberazione della Pa
Stino alla giustizia
Ma questa non è la realtà
Degli altri dei degli altri palestinesi e quindi per farsi che questi ivi che questa connessione possa crescere c'è veramente bisogno del supporto internazionale c'è veramente bisogno di tutti voi per amplificare questa voce e quindi vi ringrazio
No My name is Sofia importante ma stavolta network essendo essendo Anna nani Israele Concentus oggetto Haemophilus Jo Endesa delle menate Avenza Teti Fire Dance nelle terre presa al foglio
Ai media tristi vicende cosa eversivo stupri Nadia a te o complesse
Enden pausa e dove si Ende oppure scende Ennahda gelosa e perché sarebbe in atti in azienda al Pertini Anzovino Sanja seniores
Battito uso al suo in quota Comi Tudor Justice nozze dei completa battute che stando ai diari stette fondato Esan ai media ma era chiusa
Delle public
E Mele Campaign
E noto sottraendo Ricci lesa dalle society bowling
Qua peraltro ed altri meno interessato trentaduenne Palestine alzato per le ferie non voi
è entro devi fare sosta è
Tanto
Condensa il
Se mai Cocaine
Di cosa ha in mente o le une nuit Truly gli Ricciardella Millicent due cialde Renzi Chadha nel mondo mi fai cd umani seicento ogni dente duecentouno proprio
Per per lo stile
Subiti quali ed unito siano il centro on the ground
Decoroso Juke Hanks
Non e trovano il birre
Vede
Entrambi About da Cai più c'era l'orrenda Caino finiscono in già scossa lucente
Palestinese da un sapiente Hide Rubei del test dell'immobile
E infondatezza Orso in poco tempo mi pubblici fomenta lasciarono Dancers RAI Chivu
Tutta RAI &
è andata Caino futuri Orso
Do you tu sei Friuli attivo Olza una da pause l'intento tra NI carri nel centro on the ground stupro Escher yoga Romance
Poi ho lasciato l'acero ogni Israele giusto o altri due intestò penso stop yoga Romance consente in Mila eteree ed è il fallimento tu Israele se voi che si erano il centro on the ground per cui lei l'auto
MoPI pero ossia dei francamente fare a reti tumulate dei fan Caino Foppa intuì le diede il turista intrecciata retrovie Ricciardello
The ostruito Stop violence ogni tubo lei crede sai che lo violence
E si scaglia Eating dativo mani seicento
And da filoni e dei possible
Parole vuoto chiedere ulteriori a oltre due lanci
Come Chaudet no one else
Cui il decreto legge delega finché
Sophia Beatrice di coscienza israeliana da per la mia scelta settore faccio rifiuta per la mia scelta ho scontato ottantacinque giorni di prigione militare
Faccio parte di mezza vuota come Daniela ICI alla rete che sostiene gli obiettori di coscienza io ho fatto questa scelta perché non avevo non volevo essere in alcun modo né complice né attiva nel sistema di apartheid israeliano nell'occupazione
Nella guerra
E ma volevo che questo atto non fosse un atto privato ma riuscisse ad uscire fuori ad essere comunicata da e per questo lo ha reso la mia obiezione pubblica il più possibile
In primo luogo per raggiungere la società israeliana i giovani come me portarli a farsi quelle stesse domande che io mi ero fatta e che avevano messo in questione
I il ruolo dell'esercito e il sistema italiano per portare dentro la società israeliana la sofferenza
E e la la lotta per i diritti dei palestinesi ma anche per raggiungere voi comunità internazionale perché penso credo sono molto convinta che un cambiamento potrà avvenire solo quando inizieremo a vedere dei cambiamenti reali sul campo
Quindi a vedere a iniziare a vedere la fine di questa occupazione la fine di questa discriminazione di segregazione e quindi c'è bisogno che voi facciate pressione internazionale
Sui vostri governi affinché smettano di finanziare l'occupazione e la militarizzazione di Israele
E quando persone vedranno che questo è possibile allora non saremo solo in pochi a poter avere il privilegio perché molti palestinesi non ce l'hanno di poter sognare un futuro possibile diverso di convivenza di baci e di giustizia ma potremmo sognarlo
In più persone possibili grazie
Allora abbiamo sentito un primo giro di presentazione dei nostri quattro
Amici come vi ho detto stante stiamo facendo questo Tour
Loro hanno voluto incontrare soprattutto le comunità giovanile quelli se ne siamo spot sono stati nelle scuole
Ieri mattina erano all'università la Sapienza per trovare un dialogo diciamo alcuno i soprattutto i giovani italiani ma anche in questo tour loro volevano conoscere
Costruire rapporti
Con il movimento pacifista italiano tra l'altro domani
Dopodomani sabato che c'è la giornata di mobilitazione nazionale per la pace loro saranno presente alla manifestazione di Bari
Parleranno saranno loro diciamo a parlare dal palco di quella manifestazione in collegamento con tutte le altre città Roma Firenze Milano Torino dove ci sarà questa questa grande manifestazione
Va be'
Cerchiamo di fare un dialogo vi ringraziamo con Donatella Di Cesare e Luigi Manconi
La prima domanda che mi faccio e personale diciamo non politica
Che sentì mentre mi sono
Si sono mossi in voi diciamo conoscendo i nostri quattro amici sentendo le loro testimonianze
La seconda domanda invece ve la faccio come
Voi siete attenti osservatori diciamo e protagonisti del dibattito pubblico italiano dibattito pubblico dove
Inserire questi temi è sempre molto difficile siamo di fronte a un
A un fenomeno particolare come abbiamo sentito intanto è un gruppo misto e già questo diciamo è un elemento aggiuntivo
Tra l'altro con cartella loro si sono conosciuti durante questo durante questo tour ed è stato bello anche a vederle durante i momenti di pochissimi momenti liberi siamo alla cena
Perché la sera prima di andare a letto
Creare questa amicizia fra di loro
Le discussioni che ci sono che ci sono fra di loro unite da un punto fondamentale che quello che il loro movimento e cercano di spezzare
La folle spirale di violenza che si è innescata è una violenza che chiama violenza una violenza che peggiora sempre la violenza dell'occupazione ha creato una risposta violenta arrivata fino al tragedia del sette ottobre che ha creato un ulteriore violenza che quella del massacro che sta venendo su Gaza che ha creato un ulteriore violenza che è quello che sta avvenendo nel Libano e così via il loro tentativo è di rompere questa violenza
L'abbiamo sentito in questi giorni ce l'hanno raccontato bene loro hanno anche una difficoltà di rapporti con le rispettive opinioni pubbliche sono una minoranza dentro Israele e anche dentro la Palestina in Israele sono considerati dei traditori il linguaggio che usano in Palestina è un linguaggio che non sempre diciamo viene capito quello sulla convivenza sulla pacificazione sulla violenza il titolo della Campania loro sono protagonisti di una campagna di obiezione alla guerra con la non violenza
E quindi chiedo a voi
La difficoltà nostra di rapporto con la nostra opinione pubblica anche noi siamo una minoranza diciamo nell'opinione pubblica italiana quindi come possiamo fare quali sono gli elementi per raccogliere le loro richieste sono qui veramente per
Presentarsi con grande forza questa richiesta prima di solidarietà facciamo conoscere queste testimonianze che non sono solo l'hanno chiarito molto bene non sono solo testimonianza diciamo personale morali etiche la loro è una proposta politica basata sull'obiezione di coscienza e sulla non violenza
E quindi come noi possiamo recepire questa loro richiesta e sul piano politico
Come movimento per la pace come influire sulla nostra politica italiana
Iniziamo condonata poi lui dice
Bene si sente
Allora io veramente devo dire che sono sono commossa per queste
Testimonianze
Che mi hanno profondamente colpito
Da tanti punti di vista
Così come mi colpisce vedere queste persone giovani questi giovani che hanno fatto una scelta così difficile no che pagano in prima persona
Dunque la alla prima domanda per me è che siamo noi che siamo noi oggi qui anche no per poter parlare e per poter farà altro che naturalmente abbracciarli anche metaforicamente
Io credo che devo dire per quanto riguarda per quanto mi riguarda che e da tempo negli ultimi mesi no no
Più partecipato a dibattiti sulle guerre e in particolare ho evitato proprio di parlare di questa guerra
Perché penso che le posizioni pacifiste che già ormai lo sappiamo da due anni e mezzo sono nel bersaglio lo sono vi è più in questo in questo momento io ho cercato e credo che sia il compito di tutti quelli che credono nella non violenza come proposta politica
Credo che il nostro compito sia quello di decostruire i fronti di guerra
De costruire fronti e quello che già loro stanno facendo con le loro scelte esistenziali e politiche e anche con questo viaggio che stanno facendo ora lasciatemi dire che io sono stata tante volte in Israele
E tante volte in epoche diverse
Ho vissuto in diversi kibbutz SIM
Ho vissuto per esempio in un kibbutz Sammartini vicino ed era molto di sinistra
Dove tra l'altro c'erano anche molti ebrei italiani mi sono trovata a lavorare per esempio in una fabbrica con palestinesi
E e dove c'era un un lavoro di pace di convivenza di collaborazione
Perché ha conosciuto quelli Israele
E picchia conosciuto come è capitato a me io ho avuto la fortuna di conoscere ebrei tedeschi che avevano fondato questi kibbutz Imma molto di sinistra e che avevano un sogno che forse era un'utopia ma il sogno di una di fondare una società altra ecco per persone come me che hanno questa esperienza questi sono tempi di grande amarezza però io voglio continuare a pensare a proposito della decostruzione dei fronti che c'è anche un altro Israele che c'è anche un Israele che crede nella pace
Che purtroppo in questo periodo non ha avuto voce Holt e la sempre meno
E io credo che noi dovremmo cercare di supportare come possibile queste voci
Penso anche
Voglio dire molto rapidamente
Che questo conflitto è vero che noi abbiamo il conflitto russo ucraino che dentro l'Europa e che come dire ci coinvolge però anche questo conflitto ci coinvolge
L'Europa e coinvolta l'Italia vi è più perché riguarda il Mediterraneo
Riguarda il Mediterraneo
E quindi ci sono aspetti politici che non si possono non considerare ora io non ho tempo per fare un discorso è diventato molto difficile per fare un discorso su quelle che potrebbero essere le soluzioni di cui si parla pochissimo
E di cui invece bisognerebbe parlare sono sempre stata contraria alla soluzione dei due Stati non credo che sia fattibile che sia realizzabile che sia concreto
E Goglio anche da filosofa ricollegarmi a quelli a quei filosofi e a quelle filosofie che già decenni fa avevano visto questo problema e avevano visto quella parte del mondo con me una nuova sfida io credo che ogni Stato sia violento
E credo che quella parte del mondo Demba affrontare la sfida di una comunità democratica che vada oltre lo Stato e dove ci sia una cittadinanza attenta
Questo è il problema perché secondo me il grande problema e che il conflitto
Tra un però otto nazionalismo palestinese è un po'posta nazionalismo israeliano non ha futuro e ci riguarda
Dobbiamo essere consapevoli che oggi il nazionalismo è davvero tra virgolette il nostro nemico è il veleno per noi
Su questo naturalmente bisognerebbe aprire un confronto un dibattito politico che secondo me non c'è concludo dicendo
Esprimendo tutta la mia ammirazione
Per gli organizzatori e per loro quattro che hanno fatto questa scelta una scelta lo voglio sottolineare con cui attraverso le loro vite i loro corpi
Si sono sottratti a quella che io chiamo né ecco Rocco politica perché ormai la politica che noi avvaliamo e chiaro Ballack continuamente questo governo italiano liberato dantista con le sue scelte di politica estera che avalla l'Unione europea
è una necropoli ittica cioè una politica di morte una politica che vede soltanto come soluzione dei tre tutto l'uccisione della e questo che avviene nel conflitto tra Israele e Palestina immondo naturalmente
Diciamo parossistico con Israele che ha commesso e questo lo dobbiamo dire con proprio rispetto a ciò che ricordavo prima con enorme rammarico enorme dispiacere
Quello che ha commesso a Gaza dove ormai parliamo di cinquanta mila morti e che sicuramente resterà nella storia di Israele dunque quello e con questo vorrei concludere noi dobbiamo insieme dire no alla necropoli etica quindi non solo no alle armi non solo se i alla non violenza come scelta politica ma anche no alla necropoli ittica i conflitti non nel ventunesimo secolo non si risolvono uccidendo l'altro deturpato il corpo dell'altro che nega
Intanto devo dire che
Rispondendo alla domanda di Mao
La mia reazione queste testimonianze
E
Di grande ammirazione
Per la
Forte passione intellettuale inumana
Che trasmettono
E poi perché costituiscono la risposta
Più efficace più significativa
Più concreta
A una lettura
Shell e l'alta che in genere domina a proposito del pacifismo
Nel dibattito pubblico
Il pacifismo viene spesso definito attraverso una espressione
Così
Carta
Le anime belle del pacifismo
E una definizione a mio avviso scellerata
Che altera completamente la realtà
Del discussione
Che esprime
Ingiuria e soprattutto bene le testimonianze di queste quattro giovani
Dicono l'esatto contrario
Non abbiamo ascoltato le parole di anime belle abbiamo ascoltato piuttosto le parole di anime incosciente
Almeno in parte
Flessibile
E soprattutto
Di anime ecco troppi
Che otterranno agiscono
E non è certo secondario il fatto
Che la loro attività comporti un prete e un prezzo che può essere Assayas tutto
Come quello della detenzione per uno due tre mesi in carcere militare
Quindi come si sa
Emerge uno dei requisiti fondamentali dell'azione non violenta il fatto di pagare perciò che si compie
Affrontare le conseguenze perché penali
Delle proprie azioni abbiamo quindi
Carlo più pacifismo verso
Che assume la forma più classica di quello che abbiamo conosciuto nella storia del pensiero e nella storia politica da Gandhi ad Aldo Capitini
Ma abbiamo in particolare
Un pacifismo che diventa immediatamente da subito sperimentazione di una nuova convivenza ecco questo mi sembra il
Viale
Questa capacità di incontro
Che
La sola possibilità di disse innescare la violenza alla violenza può essere disinnescata solo ed esclusivamente nel momento in cui viene detto costruita
La figura del nemico
Qui il mio in bocca il mio o
Non viene
Domani salto come tutte le azioni belliche impongono al contrario qui il nemico conviene
Umanizzato
Viene Liberato dell'intero apparato marziale bellico aggressivo e diventa un interlocutore
Diventa ogni convivente diventa il membro di una comunità dove appunto quel termine comunità allude all'a Comunanza alla convivenza alla condivisione
Ecco questa esperienza qui raccontata mi sembra davvero davvero molto molto importante
Altra questione che mi sembra emergere e quella del ruolo delle minoranze
è stato detto con grande franchezza siamo una minoranza
Ed è indubbio che sia così
Ma attenzione che il ruolo delle minoranze può essere assai significativo
E Loretta
Quando la condizione
Dico Guerra impone il compattamento all'interno dei due schieramenti
Che assumano una impermeabilità totale una in comunicabilità assoluta rispetto all'altro da sé
Proprio quando lo scontro politico si fa bellico e vengono accentuate le chiusure le ostilità
I fenomeni di respingimento dell'uno rispetto all'altro e in quel momento che appunto il ruolo delle minoranze che rompono il Monolit Isma'che mettono in crisi la compattezza degli schieramenti fino appunto a discutere del paradigma essenziale quello rappresentato dalla coppia Miccoli ricco ecco e allora che il ruolo delle minoranze
A una forza che non va mai sottovalutata e attenzione non lei come si usa dire e anche in questo giudizio apparentemente positivo che realtà
Proprio una critica non soltanto otto otto profetico
Non è soltanto l'affermazione astratta
Una Utopia torniamo al punto iniziale d'anime belle è un dato politico perché quelle posizioni minoritarie affermano la potenza della contraddizione
La forza della controversia la capacità della conflittualità di mettere in discussione i superiori tipi luoghi comuni
Assunti teorico pratici che rischiano di immobilizzare tutto e di ridurre tutto alla sola dimensione della violenza ecco
Per questo io penso che questa testimonianze quello che rivela hanno cioè movimenti sicuramente minoritari che pure operano agiscono e agiscono e opera
Sotto le bombe questo dato ovviamente non va e dimenticato nemmeno per un secondo sia di straordinaria
Potenza e uso questo termine intenzionalmente potenza cioè qualcosa che cambia lo stato presente
Delle cose qualcosa che mette in discussione i dati che un un eccesso di realismo riteniamo immodificabili aggiungo soltanto un'ultima considerazione
Nel segretario che qui è stato esposto
Ma anche dei feriti unità nelle quattro testimonianze ma penso che questo esprima un orientamento più generale qual è il dato che manca e quelle rappresenta tanto da ruolo che in questa vicenda complessiva hanno
Soggetti come Hamas Hezbollah
Io penso che questi due soffitti
Giochino un popolo determinante nella tragedia palestinese
Io penso che questi due soggetti esprimano un dispotismo politico-militare che contribuisce in maniera devastante alla tragedia palestinese
Il e vendo che questa tragedia
Posso vere sbocchi diversi da quella attualmente
Individuabili cioè io in sostanza ritengo che la critica più spietata nei confronti della politica di Israele sia per quanto riguarda
La parte Heidi per quanto riguarda l'insediamento delle colonie è per quanto riguarda altri l'azione militare quindi Doc e lo so Léger certo in Israele
Accogliendo sta continuando a compiere altra verso il massacro dei palestinesi questa critica sarà più asfittica e l'accusa nei confronti Israele di commettere crimini contro l'umanità e crimini di guerra sarà tanto più efficace quanto più saremo capaci al contempo di muovere una critica altrettanto dura nei confronti di quelli meccanismi issopo ottici autoritari
E violenti che opprimono i palestinesi in nome della causa palestinese ecco io penso che avere uno sguardo così complessivo sia un fattore non solo di intelligenza ma anche di capacità politica che non possiamo in alcun modo sottovalutare grazie
Fatta di azioni e sguardi di parole e di comunicazione di convivenza e
Viaggi itinerari
Intrapresi in comune
Io penso che siano la sola ancorché gracile tuttora gracile
Possibilità di imporre la non violenza come soggetto politico cioè
La non violenza come una azione che si sottragga a quello che chiamavo il pacifismo delle anime belle e diventi
Proprio agire concreto non ne ho avuto tempo di parlarne ma
Alcune accenni fatti del nell'introduzione quello cioè
Del riconoscimento
Dell'obiezione di coscienza come motivazione
Che costituisca
La possibilità del riconoscimento dello status di rifugiato
In ragione appunto di questa obiezione io penso che sia un obiettivo davvero importante sì e in un numero crescente paesi europei si arrivasse a una normativa che ricco Tosca l'obiezione di coscienza nel proprio paese come motivo fondante l'accoglimento della richiesta dello status di rifugiato ecco penso che sia un passo avanti notevole abbiamo bisogno cioè di passi concreti di azioni comuni io ho seguito un po'il procedere dell'azione non violenta in Ucraina e mi è sembrato che Illy appunto molti di questi atti siano stati intrapresi si tratta di percorsi lunghissimi che richiedono un enorme pazienza oltre che una grande intelligenza mai lì che bisogna concentrarsi per cui
Concludo
Questo che voi oggi c'avete compra consentito di conoscere e qualcosa di molto importante io vorrei se lo dico con una battuta
Che i pacifisti italiani siano questi soggetti dell'azione non violenta che qui vengono con le loro Giovanni storie con le loro recenti esperienze con le loro fatiche le loro sofferenze
Ripeto e chi come me conosce molto bene cosa sia alla detenzione penso insomma che persone Conte uno diretta assai giovane averla patita per giunta in un carcere militare sia un'esperienza davvero che incida in profondità
Sulla pelle sul corpo sull'intelligenza e sul cuore di queste persone per questo io sono sinceramente loro grato e penso che costituiscono per noi tutti un segnale
Per quanto è esile ma di concreta corro concretissima speranza
Grazie trattenevo il che
Continuiamo a dire che sono giovani lo sono molto vanno dai diciannove anni adesso fa allora ai ventotto
Cominciamo della
Donatella
Allora
Per rispondere per rispondere cerca rispondere alla tua domanda io penso
Che oggi i partiti politici in Italia ma non solo
Senta fino sistematicamente di evitare gli argomenti divisivi
Dove c'è un argomento divisivo
E partito di turno questo riguarda davvero secondo me ormai tutti gli schieramenti il partito di turno evita di affrontare questo che cosa questo a secondo me è un tema su cui si riflette molto poco ha delle conseguenze devastanti sul dibattito pubblico perché perché un tempo c'erano i partiti che si facevano mediatori del dibattito pubblico cioè mediava hanno con una posizione che poi naturalmente veniva criticata discussa però veniva criticati discusse invece oggi il partito politico in cerca di voti in cerca di consenso
Entità il tema e divisivo i temi di bioetica i temi di politica estera e cioè eccetera e quindi
Come dire Consegna questi temi a un dibattito pubblico che diventa un dibattito pubblico un'militarizzato molto violento
E soprattutto diviso in fronte dove c'è
Il nemico e l'amico dove c'è soprattutto il bene e il male ora in una
Diciamo in un contesto del genere in ore orizzonte politico del genere
Dove la politica abdica in questo modo al proprio al proprio ruolo è evidente che una posizione come quella pacifista
Che è una posizione diceva giustamente Luigi non da anime belle
Ma una posizione politica problematica che dei costruisce fronti che problema attizza
Che cerca soluzioni concrete è è chiaro che è una posizione del genere è una posizione che riesce ad avere poca voce
E soprattutto che gli N
Secondo me facilmente è un po'quello che vediamo anche in Italia un po'nelle ultime infestato ogni no che viene poi fagocitata da alcune parti
Cioè faccio un esempio concreto mela tagliata del pacifismo è una nonna cambierà a me i drappi non piatti sono la non bandiera e la bandiera di tanti colori una bandiera arcobaleno se io già apprendo come dire mi identifico con un drappo piuttosto che in un altro con un altro per me già non è una posizione pacifista ecco questo tengo a dirlo se invece nelle ragioniamo con fronti militari che si riproducono anche nel dibattito
Pubblico non solo italiano e io frequento altri paesi europei la Germania la Francia ma anche in altri paesi europei
Logicamente non ne veniamo fuori
Il la domanda che apposto Luigi secondo me è la domanda per eccellenza il PRAE Louie ha detto attenzione riflettiamo al ruolo di Hamas
E di esporla
E io credo che ci sia anche qui in alcune posizioni diciamo che si presentano come pacifiste che ci sia anche o mi permetto di dire un forse fraintendimento un malinteso
E cioè per Rip pensare che l'emancipazione del popolo palestinese
Possa avvenire attraverso una organizzazione politico come militare come fra mass ecco questo su questo io ho molti dubbi
Questo è veramente il grande tema
Concludo dicendo
Che anch'io trovo che loro diciamo si hanno come dire concretamente oggi qui
La testimonianza di che cosa della possibilità di una coabitazione
E oggi
La politica dovrebbe occuparsi proprio di questo costa vuol dire Q abitare perché questa è la sfida che abbiamo davanti
E il loro sono la testimonianza di questo una testimonianza
Naturalmente ristretta ma una testimonianza diceva Luigi che ha una grande potenza Potenza voglio intenderla proprio anche nel senso Spinoza diano di Spinoza una grande capacità politica delle
Tenchi io avevo anch'
Ah è e Grant Gatteo UIL Beni nomi letti avessero cento ed esporrà estesa politica l'avevo manette al problem adesso lo scenario europeo quello Scambra elevare l'influenza potesse luce risorsa o il possesso quasi l'otto per mille in nelle sementi
Vale dette in io me la esenti
E mentre qua uso è stoppato Tess sai che lo fa stretto nel quale lo Sri Luo on the ground
& Rillo
Anche scene trekking accento entre fai a può essere per forza un esimio onere
E indecorosa resi nomine interesse lo cioè tua politico il problema anche nei cinque ore dopo Chu stupri Patrese lucente notte proprio anch'io
Sono molto d'accordo sul punto che questo è un problema politico umanitario
E che quindi vari tuba cercano di risolvere in questa direzione quindi fermando il ciclo della violenza ascoltandosi null'altro legittimando si l'un l'altro
Solo così si potrà arrivare a una soluzione io non credo che esistano soluzioni militari a problemi politici e noi penso di poter parlare per tutti abbiamo deciso di essere parte della soluzione non del problema grazie
Il ai ha ugualmente novantatré assente
E anche qui minimi
Ventitré anni ha scandito
No caldissimi entrino voi niente
A lei non sente verrete ventre sofferto e sveniva FIFA Elena
Anche altre domande
Esteban stanno aumentando alla Francia Quintana
Mentre linfa Ida e cosa provasse ex all'ambulanza
Voi mite sta ufficialmente in trenta Paesi andazzo ai vini testardo Eugenio Trump vai lì indichiamo in RAI Angélique Devil senza no uniche animazione ventitré entro attivazione andare al Milan a chi eccetera definendo l'ente che ha detto tanti esempi dette spezie non c'è nessuna cioè all'effettiva Manuela inizialmente perché le stesse dove c'è niente nato Murder Inc esatta interpretazione Lestrange minimamente elettorale i nove nove
Stavo vede mentre è stato mi testardo
Sono d'accordo con quanto con quattro indetto Sofia aggiungo che c'è davvero bisogno di una comprensione profonda di come vivono i palestinesi
è una comprensione che ci possa quindi portare a a capire che il cessate il fuoco è il primo passo
Ma necessario che dopo quello bisogna andare poi passo passo verso una trasformazione più profonda che sarà sicuramente un lungo processo niente verrà verrà nell'immediato
Ama un lungo processo che ci può portare a vivere insieme pensare insieme questo processo anch'io sono d'accordo con quanto è stato detto sulla soluzione dei due Stati due popoli che non è magmatica non è realistica e quindi dobbiamo pensare insieme qualcosa di diverso nel prossimo futuro
A oggi l'arte sei e viene leggenda Palestini Hans da sembra Debesi Franco cui doglianze frizzante Palestini andamento ma da sempre credo ospizio De Cosmo in un ospizio per foste attacca attacca sbaglia anche lì
Palestini andò sempre Freedom of movement
Vede Palestine da una spia anche decana tu Como amplesso non è mutata check point
Fluido ogni giorno all'Est all'otto bis giornalistica benché al e in piazza Davos punk-rock Zambelli Cirinnà Pompili cioè Binki e altri
E soddisfare importante nota went Palestini comuni poco poco probabilmente il Nacional Cominetti professione esule nel valga bensì Knights of Palestine annui cantò Cabot pista ma importante no vetturini debenza ecco fra ex dengue Cannes tocca Bolt gruppi istruì Miggiano stesse
Al terzo il Cedar probabili semideserte nel Mercante tocca a volte pista dazi pareva importante
Ci tengo a dire a ripetere ancora ancora che come i palestinesi non abbiamo i diritti di base non abbiamo libertà di parola non abbiamo libertà di espressione
Non abbiamo libertà di movimento per esempio siamo circondati come è stato detto da i checkpoint i militari non possiamo andare da una parte all'altra
Non abbiamo libertà di informazione giornalistica moltissimi giornalisti sono stati uccisi a Gaza per esempio uno era giornalista Paris
Ne se Sciarrino e quindi quello che dobbiamo capire che non abbiamo bisogno di questi diritti avevo bisogno di giustizia come è già stato detto per parlare di base prima bisogna a mettere fine alla discriminazione avere questi diritti e poi possiamo parlare di pace
Ai tenderete a svelare importante Händel stanze dal deve essere tolta a bocce pesa anche mini cash Erwitt non si riesce is giostra fantasy Guido anzi cenci del sistema dal rischio venti in varie lenza
E della people da da manterrà il tuo volto Anordest dono avverrà il tuo volto
Dente del cambino non tocco offese verde People dare al venti Giobbe consistente a Palestini anni sanno tutto
Jones del lui tanto che a volte pesa
Per i sassi stenda discreti in bare Lenzi anni bui don cenci del sistema band al pranzo del PDS badante UIL copre da intuito che Cancian citazioni stemma anzi lì one democratiche con cioè spente
Bisogna
Bisogna comprendere che tutto questo nostro parlare di baci di comunicazione di riconciliazione ha poco senso se non cambiamo il sistema che sta già creando generando questa violenza c'è tutto un sistema che è stato progettato per questo come facciamo a parlare
Di pace se ci sono alcune persone alcune categorie che hanno il diritto di voto ed altri che non hanno il diritto di voto coi faccia parlare di pace mentre persone vengono uccise solamente perché sono palestinesi
Ecco quindi bisogna prima for porre fine a questo sistema che sta creando
Violenza e a questo ci può portare a parlare di pace io spero che questo cambiamento lo possiamo portare anche noi tutti insieme grazie
Allora vi ringraziamo non è finita
Nel senso che
Noi non si vergogna a mo'di chi era la fonde contributi perché ne abbiamo proprio bisogno questo Torre cosa è costata è costato molto nel e poi dobbiamo sostenere per cui prima di uscire da chi vuole passare dentro quell'urna quella cassetta
Mette questo è naturalmente potete un attimo a naturalmente potete prendere questo vola Antone della campagna dove trovate anche degli gli articoli
Che spiegano l'attività il loro movimento in Israele e Palestina ma anche dei movimenti che stiamo sostenendo in Russia in Ucraina e in Bielorussia
La situazione degli obiettori russe è particolarmente difficile
C'è una grande repressione anche dei movimenti per la pace non violente rosse che esistono ma che vengono veramente alle presse e non hanno voce e dobbiamo e dobbiamo sostenerle
Adesso tra un po'noi andremo al dicastero in Vaticano anche questa è una visita importante segnalo
Perché a differenza che con il partite italiane col Vaticano abbiamo trovato un dialogo in una corrispondenza il trenta settembre
Pax Christi internazionale aperto all'interno del Vaticano un Istituto di studi per la non violenza
E di dicono al testualmente
L'obiettivo a lungo termine di questo istituto è il progressivo rientra mento della Chiesa verso la priorità
Della scelta della non violenza attiva un percorso che è iniziato da tanto tempo che ha trovato anche un passaggio importante il diciotto ottobre alla con all'Arena di pace a Verona con la presenza
Vi papa Francesco col movimento non violento alla campagna obiezione alla guerra
Già dal nostro congresso abbiamo aperto un dialogo con il dicastero che oggi trova questo importante passaggio
Ricevendo ricevendo lei al dicastero vi ringraziamo lascio la parola al padrone di casa per la conclusione
Allora io ringrazio qui ci sono dei fogli se volete rimanere in contatto mettete il vostro indirizzo abbiamo come CSV come intitolato ad occuparci di questo tema io vorrei reagire anche minimamente con una battuta ai contenuti che sono stati espressi il regime
Israele hanno in forze la guerra nasce però noi stiamo qua e parliamo di pace io credo che il problema grande della
Fare la pace sia quel prima che diciamo che serve per arrivare alle condizioni sul fare la pace la pace si fa senza badare al prima si comincia si comincia nelle nostre vite nelle nostre sensibilità nel nostro esporci con coraggio nel nostro trovare la voce per essere diversi da chi ci ha mai da chi ci vorrebbe come ha pensato per noi questo si vede nell'educazione
Di umili di una nazione che sta educando i suoi figli in una maniera che crede giusta ma che riporta alla disperazione quindi troviamo la maniera di cominciare la pace senza dei prima ma ora grazie