Presentazione del libro: "Scolari Ospiti. Italiani a scuola in Svizzera" di Paolo Barecella

Intanto buona sera a tutto e tutti Bedi trovate ben trovati con coloro che
Ci vediamo spesso è un piacere vede qui
L'amico collega stavo per dire compagno ma non si può dire l'amica e collega Paolo Barcella il professor Calò abbracciare all'Università di Bergamo per e voglio cogliere l'occasione per ringraziarlo
Limitazione dell'UE ringraziare Guglielmo Bozzolini lei K per avermi coinvolto in questa avventura e io cedo
Lo scettro del coordinamento
Atte che poi guidare i nostri lavori e
Introdurci
In questo in e accompagnarci in questo percorso che parla di di scolari di Svizzera di immigrazione cittadinanza di tante questioni con l'aggiunta che è un fuori programma che ti lascio atti
Abbiamo per una casualità
Qui oggi con noi uno dei protagonisti di questa storia grazie
Scusate e intanto ringrazio Francesca Nava averla presentata giornalista abbastanza credo AM nota ma non perché nota lei no Tav fece perché assurta alle alle alle cronache e alla al alla platea nazionale non solo nazionale in una fase storica molto molto particolare e come dire siamo o molto onorati di averti qui oggi con nove
Grazie sì buonasera a tutti tra l'altro una fase storica che mi ha permesso di conoscere il professor Barcella siamo proveniamo dalla stessa città Bergamo e quindi la pandemia se ha fatto anche incontrare
Credo che
La lettura di questo libro che ho veramente divorato perché è stato diciamo una lettura sono anche molto per me è inedita e originale no per i temi che tratta
E che pone al centro si pone al centro anche del del dibattito secondo me politico attuale no rispetto ai temi della della migrazione su come affrontare il il fenomeno anche della dell'integrazione dell'inclusione il tema della cittadinanza perché perché in questo in questo libro il professor Barcella affronta diciamo mette al centro della questione diciamo migratoria il la funzione sociale della scuola no con l'esempio in particolare di due scuole italiane private create da emigrati italiani in Svizzera
Quindi parliamo dell'Enrico Fermi di Zurigo e della Dante Alighieri di vinte al Tour
E attraverso gli scritti vanno scritti di ragazzi privi di studenti adolescenti figli di emigrati italiani
Riesce a consegnarci una storia una storia diversa una storia anche molto originale
Senza il filtro quello che spesso è il filtro distorsivo della memoria del ricordo no noi siamo abituati insomma è ampia la letteratura
Sul racconti della della migrazione italiana soprattutto in Svizzera fatta però da persone adulte quindi estremamente inedito e originale l'ho trovato estremamente anche
Molto molto piacevole anche come lettura
Quella di poter in qualche modo capire quali siano state anche le trasformazioni sociali raccontate da da fonti primarie appunto Houghton out d'automazione quindi da una testimonianza
Veicolata da datemi da scritti spesso diciamo con zoppicanti a livello anche lessicale ortografico in questo caso diciamo narrativo quindi nell'Est Sico che però ci consegnano una un vissuto che ci fa capire quale sia stato il diciamo il ruolo in questo caso della della scuola del quindi di scuole private create da italiani in in Svizzera stiamo parlando della fine degli anni settanta io prima stavo chiedendo appunto chiesto a al professor Barcella quale sia stato il criterio no lui ha riuscito ad attingere a questi testi mi parlava di circa tre mila
Elaborati tre mila manoscritti depositati negli archivi di chi di queste scuole e c'è stata ovviamente una selezione anche di di questi di questi testi
Che tra l'altro oggi ci consegnano un dato fondamentale hanno cioè il secondo me il il il messaggio anche di questo di questo testo è quello di capire come un modello educativo e scolastico
Diverso alternativo sia possibile uso un modello che riesca a coniugare il successo scolastico e l'inclusione e attraverso questi elaborati ovviamente
Riusciamo a capire anche le inquietudini che hanno attraversato quegli anni vissute in prima persona da questi ragazzi ecco io la prima domanda che vorrei fare a al professor Marcello è proprio questa
Per quanto mi riguarda io ho trovato estremamente diciamo originale inedito ovviamente non sono completamente inediti questi questi questi elaborati ma hanno un valore diciamo preziosissimo no anche nel racconto di quella di quella fase di quella fase storica che è di quelle trasformazioni sociali ecco qual è stato il criterio di scelta di questi di questi elaborati
E perché la decisione di pubblicarle di raccogliere in un libro attraverso anche tra l'altro un'analisi poi di uno psicanalista no che abbiamo qui presente che al dottor villa
E attraverso anche un contributo molto molto interessante del deputato Ricciardi che poi insomma sentiremo
Allora intanto grazie
Grazie
Tutte quelle tutti voi grazie al non all'onorevole Ricciardi Kea
Reso possibile questa presentazione grazie alla Fondazione CAP di Zurigo che era
Favorito in realtà la non solo la pubblicazione del libro ma un lungo lavoro anche di recupero e di raccolta dei materiali fondamentali attraverso i quali questo libro poi stato è diventato
Possibile
E grazie
Chi ha deciso di essere qui quest'oggi
Con noi per questa presentazione allora e
E il il
Libro appunto parte da una riflessione sulla condizione di
Decine di migliaia di bambine e bambini figli di lavoratrice di lavoratori italiani in Svizzera che ho definito Scolari ospiti in quanto la politica migratoria elvetica dell'epoca metteva
E ha messo a lungo
Gli emigrati italiani nella condizione di vivere l'esperienza dei Castagna baita cioè dei lavoratori ospiti
Ovvero appunto persone che ci si aspettava rimanessero nel Paese solo per qualche
Tempo solo per qualche anno e che
Dopo punto qualche hanno di lavoro si auspicava potessero rientrare
Al Paese le cose poi non andavano così non andavano così per tutti andavano così solo per alcuni di loro
Nelle fasi anche di precarietà molte molti di loro avevano con sé comunque i propri figli che data la precarietà dei genitori a loro volta dicevano una dimensione di precarietà che nell'epoca e nel Periodo diciamo della scolarizzazione li metteva appunto in questa condizione
Di essere a loro volta ospiti e quindi Scolari
Ospiti la scelta di riflettere su questo
Che comunque è un solo una piccola parte di diciamo l'esperienza dei bambini e delle bambine italiani in Svizzera non si può riassumere nelle cose che ho raccontato qui nel senso che moltissimi di loro in realtà hanno vissuto una normale esperienza di scolarizzazione negli istituti elvetici
Circa il dieci quindici per cento dei figli dei di lavoratori italiani in Svizzera a seguito questo genere di percorsi
Però diciamo
Ritengo che sia un'esperienza particolarmente interessante proprio come punto di osservazione su una condizione
Sulla tipologia di esperienza allora la scelta anche di lavorare sui sugli iscritti sulle scritture che abbiamo recuperato all'interno delle scuole
è dipesa proprio dalla volontà di rendere possibile al lettore di oggi Rocco diciamo così di accedere quella con esperienza
Anche emotiva una esperienza
Particolare appunto come quella di sentirsi dividere la condizione di stranieri
Da ragazzini
Vivendo ma anche con una sensazione in qualche modo di come dire
Di ineluttabilità perché non avevano scelto come i loro genitori di andare all'estero si trovavano all'estero si trovavano a dover vivere a vivere dentro questa condizione quali sono i criteri che io ho adottato per
Diciamo che che a seguito nella raccolta dei documenti che in parte ho anche pubblicato qui
Ho cercato sicuramente
Di essere il più rappresentativo possibile c'ho scelto una di di di di di rendere leggibili
Testi che presentassero storie molto diverse anzitutto appunto perché mi andava di rendere
Visibili diversi
Vissuti
Di questi di questi ragazzi
Ho seguito anche un criterio di tipo regionale ho cercato di tenere assieme scritti di bambini che provenivano da diverse regioni d'Italia maschi femmine
Ho cercato di individuare anche esperienze
Differenti dal punto di vista della della diciamo anche della della tipologia alcuni di loro erano già lavoratori
Il recuperavano
Il diciamo il la licenza media
Attraverso appunto dei percorsi dei percorsi particolari quindi diciamo ha cercato di dare un un quadro il più ampio il più complesso possibile insomma
Di questa esperienza in modo tale che funzionasse un po'come una sorta di mosaico attraverso il quale si riuscisse a vedere un po'quella che
è stata
La complessa esperienza dei giovani e delle Giovani italiane dalla Svizzera di quegli anni
Quello quello che colpisce qui vuole vorrei diciamo fare intervenire il professor villa
In questi in questi scritti cioè dove traspare o no un anno solo una profonda umanità ma anche un profondo senso di spaesamento di questi ragazzi che in qualche modo sono fili anche
Di un un periodo no dove i bambini in Svizzera sono stati appunto tenuti nascosti e non separata di infanzia clandestina i bambini della chiave bambini dell'armadio cioè famiglie
Separate
Costrette appunto a nascondere i propri figli perché non era possibile ricongiungimento
Familiare ovviamente il tema dell'educazione scolastica diventa centrale a metà degli anni sessanta e in questi scritti pubblicati dal professor Barcella
Emerge comunque sempre questo trauma di fondo
Nonostante poi ci sia stata una normalizzazione quindi sia stato possibile ricongiungimento e quindi anche e l'inserimento quindi l'inclusione attraverso anche un percorso formativo scolastico
Traspare da questi scritti una profonda inquietudine che lei in qualche modo cerca di analizzare tra l'altro sentendosi anche quasi un intruso no perché ci sentiamo un po'degli intrusi a leggere questi elaborati estremamente intimi anche dove non si capisce che oscillano non potrà la volontà in qualche modo di compiacere l'insegnante perché da questi elaborati
Deriva anche poi eventualmente la promozione quindi a un esame e la volontà di confidarsi no come una sorta di diario nomi colpisce per esempio uno una uno scritto di un ragazzo che invece di iniziare esordire con Caro Diario inizia con stupido diario cioè tutto il tema della dell'esclusione della sentirsi diverso no quando c'è nel primo elaborato che pubblica il professor Barcella si chiede di raccontare l'incontro con un extraterrestre e il ragazzo dice per me l'extraterrestre lo svizzero ecco lei da psicanalista che cosa ha potuto capire leggendo questi elaborati rispetto anche a tutto il processo di normalizzazione che c'è stato successivo no a quella fase in cui il ricongiungimento non era possibile tutta quella fase in cui i bambini venivano tenuti in qualche modo nascosti in cui il italiano era appunto lo straniero lo zingaro
Veniva in qualche modo ghettizzato
Ovviamente questo non è è sempre stato così c'è stata poi un'evoluzione positiva ma è come se tra sparisse da questi da questi scritti da questi elaborati in cui in qualche modo quella ferita quel trauma difficile da superare come piacerebbe sentire un po'la sua opinione su questo
Mesto ringrazio tutti sono contento di tutto in questa situazione istituzionale che non ho mai
Che aveva mai conosciuto Silea ripreso questo riferimento che ho fatto al
All'intruso no perché effettivamente ci sono questi testi che non sono anche condizioni vanno fatte come la gli insegnanti Coni insegnanti con i ragazzi oltretutto c'è anche il fatto che
L'uomo per dire qualcosa effettivamente di una persona bombe Signa brucia molto di più insomma lungo un testo un testo come dire poche cose poi c'è anche un fatto secondo me l'ATER presente che molte volte il l'ho scritto inibisce se uno sostanzialmente non è non è posto lire non è in grado di padroneggiare agevolmente la scrittura le sette molto più quello di non di non dire delle cose insomma uno
Due cose che io ho sottolineato perché una ragazza mi sembra lo dica in maniera esplicita tutto questo stavano interlocuzione scolastica quindi è facile dire necessariamente le cose le cose che le cose che vengono dette fanno i conti con il con il Coni RAI con il contesto in cui sono inserite insomma no
Detto queste detto questo ritorno sul tema dell'intruso no perché poi cercava un po'di di coglie un po'quello che ha vinto uso rispetto al discorso più generale che un po'il suono all'interno del del del libro
E che comunque l'intruso incontri e l'inconscio voglio dire nel senso che per quello che filtra per quello che lascia un trasparire nelle nelle pieghe del discorso dei ragazzi e delle ragazze mi verrebbe da dire dato il contesto che in qualche modo
L'inconscio è la politica
E la politica e l'inconscio soprattutto oggi oggi in sentenza che la giornata di oggi bisognerebbe tengano presente insomma questo questo tipo di riferimento allora
Come fa capolino questa cosa perché quello che ho sottolineato che nel nel libro è che c'è un doppio attraversamento no c'è un attraversamento che è stato sottolineato anche prima insomma ma per della cultura della lingua su cui penso che i sua moglie sappiate anche più di me insomma no ma questo attraversamento si incontri con un altro tipo di attraversamento e ciò che con l'adolescenza cioè sostanzialmente con con questa situazione all'Irlanda Svizzera Italia di terza età un margine che l'adolescenza che l'incontro con con la sessualità con il con il con il corpo con l'altro e via di questo passo
Ecco credo che da questo punto di vista e ci sono delle ci sono delle commedia dette Attinà molto particolari dove emerge questa difficoltà in particolar modo mi verrebbe da dire un po'tra quello che sostanzialmente un primo blocco Jackson talmente quello che data
Paolo mi corregga intorno agli anni mentre negli anni Sessanta no e quelli invece posteriore intorno al qui al due mila e dieci se non erro no dovessi sino secondo me è un po'ripeto è una deduzione perché bisognerebbe parlarci con le persone insomma così è fatta un ponte
A a distanza è uno come dire uno stile
Uno stile differente posso aggiungere qualcosa
Non sono avanti
Ah no che tra
Ma per esempio come dire quello che colpisce nella nel negli anni negli anni negli anni Sessanta è una logica che si scrive molto più in quello che si direbbe una sorta di come dire di dimensione
Fu chiaramente edipica cioè dove c'è dove c'è in qualche modo da un lato qualcosa del che il conflitto con i genitori ma che in Java voglio dire sta
Sta già come dire perdendo perdendo quota per o perdendo autorità insomma in qualche modo il i genitori e decadere
Attorno tutto questo la percezione di quelle di quello che sta delle cose che sta cambiando
C'è un tratto molto sottile e interessanti compare quale AN nel comune di scritte relativo al modo in cui da parte della nel caso della vacanza viene percepito la dimensione dello sguardo
Allora in qualche modo ci si accorge che qualcosa è cambiato che sostanzialmente è come se si sostituisce sia istituisse una sorta di
Come dire di dialettica tra quello che appare quella che viene nascosto
C'è una ragazza che dicano dei trucchi e mio padre adesso mi guarda con un altro modo Pollastri che sia vero porporati anche no può darsi anche che che lo sguardo sia recepito sostanzialmente in maniera diversa
C'è una ragazza che dice non esco di casa se lo sono toccata a costo di litigare con mia madre
Dunque c'è qualcosa dello sguardo degli altri che incomincia come dire a a integrare a entrare sulla a entrare sulla scena no e dunque c'è qualche ora c'è qualcosa che di fine di
Di più articolato attorno attorno a questo livello poi ci sono gli anni gli anni di
Del due mila e dove lei c'è une Celli evoluzione di qualcosa di diverso che viene ripreso anche nel nei titoli dei dei temi date dalle dati degli insegnanti e cioè c'è il problema con cui siamo siamo alle prese a tutt'oggi siamo solo all'inizio della tecnologia
Dei come dire del computer dei giochi attraverso il compito che dove c'è qualcosa che non è più come prima dove c'era questa dimensione dello sguardo e doveri e dove c'era qualcosa che appariva in qualche maniera più in qualche maniera più più velato ma c'è una scena che diventa dove nasce da una sua trippa notti con dove tutto è risibile tutti sono lì inchiodati attorno a questa dimensione e eccessivamente spostano tra cui anche con una certa dimensione chi sottolineava anche più più apertamente dal CCISS che sono uno tende più a inibire ai si pensi che non come dire a giocare una partita in in qualche termine più sottile e uno segnato anche alcune frasi che mi hanno colpito
Se posso leggere
Del teste del testi dei dette sedere grazie no o no per esempio il modo in cui
C'era una sorta di diritto nono di ritorno indietro editore indietro in che senso che dire un ritorno indietro in senso psicanalitico più che in un senso storica no
Per esempio il profumo nel sugo di paese
Allora c'è c'è una ragazza che scrive molto porre il sugo o no e affronta il tema del cibo
Dice quando mio padre ha fame quando entriamo in casa prima di salutare mia madre chiede che sa fare per cena
Eppure lo saluta e se non lo sforamento quando quando mi viene a prendere le telefona alle dieci e e le dice foundation un uovo fritto di oggi a mezzogiorno mangiato tanto
Oppure di mi farò opposizione più piccola ma dato che mia madre dice che ha messo un paio di ma che ha messo su un paio di chili in più si fa le stesse spalle espresso la pozione piccola
E la fagiana mio padre che quando si si è adeguata sul piatto e dice Pecchia
Tu madre Bommarito Grasso
Dunque c'è c'è questa dimensione del ritorno del ma un altro c'è una che fa tutto un discorso sul per esempio sul
Sui gelati
E sul fatto che c'è qualcosa che la tiene fissata no dico questo perché si parlava molto della lingua e del latte no ma ci sono anche degli oggetti alcuno rimane fissato che sono chiese come dire che sono ancora prima di quelle in questo caso con un oggetto male no a qualcosa
Per esempio c'è qualcosa sui gelati per una radice confesso la mia infantile passione per il cioccolato e l'altro gli risponde a quanti gelate abbiamo mangiato no e dove c'è qualcosa di una sorta di ritorno
Di ritorno in qualche modo al materne in una in questa dimensione cosa di come dire così istintivo così primordiale
Così come c'è colle
Laddove il suo laddove sostanzialmente emergono dei punti di
Di incertezza una difficoltà delle dei ragazzi di vita venirne fuori scrive una
Cammino nel buio
In cerca di convincerci di quello cioè interruttore per riportare la luce della speranza
Laddove la depressione regna sovrana
E nello per esempio dei tratti molto forte di di malinconia di incertezza da parte del da parte dei da parte dei dei ragazzi che sono stati intervistati c'è un odio dice
Io ho tante paure anche nel futuro
E che potrebbe succedere di tutto fatti per prevedeva io spero di avere una lunga vita perché non si sa bene cos'è morire e non si può sapere non so neanche cosa succede dopo
Oppure c'è qualcuno dice che una soluzione bis
Va
Dare
No ovviamente il professor Bill andrebbe avanti ore perché proprio pane per i suoi denti no tutto questo materiale
Insomma molto molto originale io ripeto inedito anche se ho scoperto che no non fosse inedito però ma ai miei occhi diciamo in questo in questo tipo di di di costruzione narrativa è assolutamente inedito
Io vorrei coinvolgere la dottoressa Maria Grazia Gabrielli
Perché una cosa che mi ha sicuramente colpito di questo testo
E il fatto di insomma
Scoprire comunque insomma
A rendermi conto di come nella nel dopoguerra in in Svizzera emerga tutta una generazione di emigrati italiani in qualche modo capace di farsi classe dirigente no composta da organizzazioni sindacali associazionismo cattolico anche diciamo militanti attivisti politici
Sempre in in connessione con le comunità anche politiche italiane di riferimento
E in grado anche di autorganizzarsi quindi di rendere possibile anche un'alternativa a quello che in quel momento era il il sistema educativo sistema scolastico ed etico anche molto elitario sicuramente basato sulla selezione e sulla differenziazione quindi creare un'alternativa inclusiva
Qual è stato diciamo il il punto di forza
Diciamo di tutta questa comunità no che in qualche modo si è autorganizzati a dal basso e ha reso possibile anche una trasformazione sociale in prima persona per terra per loro stessi quindi per i loro figli
E qual è il ruolo oggi di questa componente sociale anche in termini di inclusione di integrazione rispetto ai fenomeni migratori che stanno che stanno interessando l'Italia
Tanto anch'io ringrazio perché diciamo affrontare i temi delle Fassino della la migrazione anche di un pezzo della nostra storia
Con questa chiave diciamo
Più immediata
E e spontanea dei racconti in qualche modo
Aiuta anche un po'se pensiamo al dibattito attuale a spogliare probabilmente
Di
Una serie di problemi il tema il tema migratorio
Io credo che diciamo così una parola che mi ha colpito tra le tante del leader credo che sia uno dei punti di partenza di quella necessità poi di auto
Organizzazione anche di crescita e sviluppo sia in una delle parole più dure che diciamo trovato almeno che ha mi ha colpito nel libro che lì in Forrest Tieri mento si fa anche un po'fatti
Ecco diciamo
No che in qualche modo parla a quella condizione dell'invasione invece di cui stiamo tutti discutendo diciamo nel dibattito pubblico negli ultimi anni quando ci riferiamo alla fenomeno migratorio e alla condizione migratoria no quindi l'eccesso di popolazione straniera
E credo che questo poi si leghi all'altro all'altra parola molto dura e che però era la condizione di quelle persone non è da lui Libero emerge cioè quella il lavoratore ospite e quindi
Come lo statuto dello stagionale nel libro giustamente viene indicato come l'emblema dello sfruttamento adesso capite che per noi organizzazione sindacale nella storia del nostro Paese associare l'idea dello Statuto
Che parla del lavoro a un qualcosa che invece emblema di sfruttamento crea come dire quell'elemento di distanza
Che però fa capire no qual era la condizione con cui
Si viveva in quel paese e paese che evidentemente accettava lebbra accettava braccia per il lavoro purché ospiti ma nulla non accettava le persone ecco per far tornare
E allora credo che lì sia nata in qualche modo può pro nel ruolo centrale della scuola che come tanti altri servizi ma la scuola in particolar modo come il luogo di integrazione di inclusione il sentirsi in qualche modo esclusi cioè ospiti e di strani in quel contesto ha portato poi partendo dal basso insomma nel racconto
Si evince non la storia di dei dei genitori che in qualche modo si riunivano anche per comprendere come meglio indirizzare i profili i profili scolastici e e della e della formazione dei propri figli con tutto quello che poi è emerso perché chiaramente si è parlato di una scuola in alcuni casi utilizzata più come parcheggio e quindi perché legata ai problemi del lavoro
Si evince come dalla scuola la condizione di povertà che la prima parte almeno delle generazioni migranti hanno vissuto
Credo che tutto questo contesto abbia poi alimentato la necessità in realtà di
Vivere come dire e e sulla di Care tutta una serie di diritti che in quel momento
Nella in nella civica nella nella condizione di quel Paese venivano venivano negati
A partire appunto anche dalla scuola come luogo inizialmente di integrazione
Di inclusione dei figli
Ed è di di quelle persone
Credo che poi il ruolo successivo ovviamente anche passando alle seconde fastidi una migrazione diversa probabilmente da quella della ante anni ottanta settanta e che quindi diciamo così supera quella di una classe proletaria povera ma inizia come dire una seconda fase dei miei della migrazione
Sicuramente più scolarizzato acquisto militante più specializzata
è anche questa frutto e figlia come dire di un lavoro che in quel territorio che nel territorio svizzero come in altri questa autorganizzazione la presenza anche delle delle strutture organizzate di supporto hanno in qualche modo in qualche modo prodotto
Del resto in molte altri stati se oggi consideriamo il lavoro ad esempio di molti patronati molte organizzazioni sindacali
Ancora oggi dove siamo come dire a generazioni di distanza dette i primi che hanno lasciato i nostri territori le nostre regioni il ruolo delle organizzazioni sindacali e dei patronati di riferimento è ancora un ruolo importante di radicamento
Dalla tutela individuale fino alla in qualche modo mantenere quel legame anche colonna
Con con l'Italia
E costruire anche lì come dire l'accesso
A quei diritti di cittadinanza che poi portano ovviamente anche i migranti a diventare come dire a fare dei percorsi di crescita non soltanto nell'ascensore sociale ma anche nei ruoli
Diciamo così
Politici occupando anche dei posti importanti nel mondo della nell'economia piuttosto che nella cultura piuttosto che nella ricerca
E ancora oggi la presenza in quei territori mostra come stia cambiando anche
Il il fenomeno noi ad esempio riscontriamo come molti nipoti di quei migranti ovunque il quelle generazioni successive
Anche oggi si spostino nuovamente dall'America Latina e tornano in Europa e quindi come a dimostrazione di come in realtà il fenomeno migratorio sia un fenomeno che in qualche modo è strutturale alla condizione
Alla condizione anche delle persone e come abbia bisogno di essere affrontato sicuramente in una chiave diversa di come anche oggi evidentemente la nostra storia della svizzera non ha insegnato
Al nostro Paese agli strumenti che dovremmo utilizzare
Eventualmente per integrare includere e quindi anche arricchire la nostra società
E anche il futuro del nostro Paese
Sì io vorrei adesso coinvolgere l'onorevole Ricciardi che tra l'altro
è figlio di emigrati irpini
Giusto in Svizzera
E c'è tutta una parte estremamente interessante alla alla fine del libero
Dove lei ci ricorda appunto come il terremoto demografico no in Alta Irpinia nasce prima del terremoto del mille novecentottanta quindi c'è tutta una diciamo un'emigrazione di massa
Precedente al al mille novecentottanta
Però diciamo che costruisce in un certo senso una diciamo un ambiente no in Svizzera che permette poi ai terremotati del mille del mille novecentottanta di trovare una macchina organizzativa in qualche modo no già già avviata e
La cosa diciamo anche interessante che estremamente diciamo importante la data no Dini del comunque l'anno mille novecentottanta perché questa catastrofe e quindi questa nuova ondata migratoria in qualche modo dall'avvio a a una serie anche di diciamo di di di situazioni diciamo che facilitano in qualche modo no anche l'inserimento dei dei migranti per cui vengono concessi permessi di di soggiorno per facilitare appunto la permanenza degli emigrati italiani nei vari Paesi europei quindi non solo in Svizzera
Si va in deroga ad alcune leggi una tra tutte quella della del mille novecentotrentuno se non sbaglio no quella prorogato lo Statuto dei lavoratori
E quindi tutto questo si appoggia però su una struttura che in qualche modo era già stata avviata costruita e che porta in qualche modo a facilitare l'integrazione anche grazie a uno spirito uno spirito di solidarietà mi ha colpito molto la storia di Giuseppe infatti lei sono Ance l'ha ricordato che è qui presente
Tutte queste diciamo le le i temi gli elaborati manoscritti che il professor Barcella pubblica ovviamente per tutelare nella privacy
Diciamo non riportano il nome originale diciamo dello scrivente in questo caso no siccome stiamo parlando di una persona che poi ha avuto insomma anche una un finale della sua storia e in qualche modo positivo no che fa danza un po'da esempio
Ci racconta come quando lui arrivò credo nel gennaio del mille novecentottantuno originario di Morra De Santis
Lo stato di spaesamento era totale no innanzitutto tornava a vivere con i suoi genitori dopo essere stato a lungo lontano dal padre
E c'era continuamente il tema del ritorno no del voler tornare quindi anche una una situazione uno stato di perenne precarietà cioè l'idea che ora sono qui ma ci starò per poco alla fine si è perfettamente integrato si è sposato ha fatto figli e oggi ricopre anche diciamo un incarico estremamente beh prezioso anche per agli italiani a Zurigo e la mia domanda non so se farla al diretto interessato o all'onorevole
Che ruolo che influenza ha avuto in questo suo percorso in questa sua scelta in questo anche Pilo con o della sua storia quindi non ritornare a in Italia ma rimanere a vivere in Svizzera
In qualche modo la le attività e l'esperienza no della della scuola italiana in Svizzera
Allora
Intanto diciamo non so se abbia vinto o perso perché conoscendo conoscendo la storia Luís di fatto il giorno in cui è entrato e per tutto il tempo e per tutti gli anni ha sempre sperato di rientrare pari se non fosse per la testa dura e tenace della moglie probabilmente la storia di Giuseppe sarebbe di stata diversa detto questo al di là delle battute
Il quadro quale ne stiamo parlando di una storia e Paolo avuto la insieme a Guglielmo hanno avuto l'intuizione di andare a cogliere una storia che è un paradosso in termini perché è un paradosso interni
Ne stiamo parlando di istituti scolastici italiani
Che tecnicamente nella loro funzione concettuale erano funzionali al sistema di precariato che c'era lo stagionale era colui che nella propria testa l'emigrante negli anni sessanta settanta ottanta ancora poi bisognerà aspettare cambierà
Era colui che arrivava stavo cinque dieci anni e poi riparto i miei figli studieranno in italiano perché prima o poi noi rientreremo e dovranno avere la possibilità del sistema formativo
Diretto accessibile in Italia guardateli della scuola e da sempre
Siamo alla cronaca in questo Paese lo dico ai colleghi ringraziandoli per la presenza
La scuola è sempre l'oggetto no quando tu parli di fenomeno migratorio la scuola il primo elemento perché viene visto come quel processo di integrazione della seconda generazione che in un certo qual modo riesce progressivamente ad abbattere gli steccati le difficoltà allora il complesso qual è quello della Svizzera tedesca
Che è cosa ben diversa dal resto della Svizzera punto primo punto secondo ne stiamo parlando di un Paese che dal mille novecentosettanta prima iniziativa ci marcia in barca al due mila e venti
Mi fermo al venti per non andare oltre
Quando ci fu il tentativo dell'abolizione della libera circolazione addirittura che fu introdotto nel due mila e due che segnò la fine
Del sistema degli stagionali nasce nel trentuno si spegne nel due mila e due poi chiaro che negli anni nei decenni si modificò
Ma la sostanza prevedeva cinque anni di permesso e soprattutto prevedeva il divieto di ricongiungimento familiare
Le cifre dei bambini nascosti dell'altro mestiere prima di fare questo
Dove abbiamo fatto un'analisi a Ginevra che abbiamo quantificato dal quaranta al settantacinque in cinquanta mila bambine e bambini che hanno vissuto nullo un non loro periodo di clandestinità
E nello stesso periodo mezzo milione di bambine e bambini italiani hanno visto l'infanzia negata
Quando dico l'infanzia negata e in parte anche la storia di Giuseppe cioè la distanza con la quale tu vivi con i tuoi genitori poi
Alla fine però arrivi in questi istituti e tu immagini come nella testa di Giuseppe di continuare a studiare come se stessi in una scuola italiana
Il in Italia ma in realtà poi quello è un processo che ti avvicina e ti porta a restare il contesto storico fondamentale quando accade il terremoto dell'Irpinia
Tre anni prima un quaderno io cito una stralcio di uno studio il Formez che dice che è uno dei territori unitaria
Più io colpiti dal fenomeno migratorio e il fenomeno migratorio non interno ma fenomeno migratorio verso l'esterno all'estero perché perché era una delle province come il tasso di alfabetizzazione tra i più bassi d'Italia
E allora minore era la la la la era forza lavoro manovali e c'era era era sottoproletariato direbbero quelli bravi di un tempo che partivano
E il differenziale sarà alleare l'opportunità che gli veniva fornita in Svizzera creava questo
Quando tu sottolinei la Rete che cede accerto perché c'erano decenni di presenza ma soprattutto c'era la costruzione del supplente dello Stato il supplente dello stato all'estero
Sono state i è stato il mondo associativo largo dalla Chiesa al sindacato Allee cappe non solo all'epoca lecca purché gli affari a formati ne ha formati io ricordo Sempre mio padre arrivò da manovale e divenne muratore specializzato nei corsi di formazione per gli italiani all'estero allora questi sono i percorsi e rispetto a alla vicenda irpina nello specifico è interessante perché Paolo mi manda mi chiede ma senti essendomi occupato un po'di terremoti ci ma vorresti fare un capitolo e mi manda gli elenchi un po'dire di lavoro d'archi e io su vedo gli elenchi e mi trovo
Il nome di Giuseppe possiamo dire il cognome tanto da Giuseppe Panio io faccio ma
Morra pesanti
Anche con Major
Che poverina l'ho beccato che aveva future una vicissitudine di salute lo chiamo senti ma sei tu e allora gli ho forzato estorto d'intervista alla maniera abbastanza violenta
E mi sono fatto fare il quadro e le l'elemento interessante quale di questa vicenda e che lui arriva mentre io ho vissuto la scuola dell'obbligo in tedesco svizzero tedesco quindi la mia storia quella risparmi
Ma lui arriva e io immaginavo che l'impatto fosse va be'scuola italiana scuole italiane no e dice questi hanno dei metodi di insegnamento che chi li ha mai visti
Ma e soprattutto sottolinea e lì poi la conferma come dire
Scientifica della cosa dice sì ma sai che mi ricorda di come ti consentiti Cordi perché io avevo visto le lettere che si invitavano i corsi speciali in matematica e show ma io l'avevo problemi con la matematica
E fai ma che faceva altri
I corsi si facevamo i corsi non ci voleva andare e faceva i corsi di recupero in matematica italiane e quant'altro allora c'erano queste persone che partivano da un contesto che era stato devastato ma non era stato devastato dal terremoto il terremoto fu come dire il colpo finale
Era stato devastato da decenni di emigrazione
E loro per loro l'emigrazione nella provincia italiana non solo in Irpinia ma in da nord a sud
Fa parte del del processo identitario è è il la modernizzazione del Paese
In molte latitudini non avviene con il miracolo economico ma viene grazie alle rimesse alla modernità che queste famiglie questi emigranti questi stagionali portavano esempi banali dissimili
I primi rotoli di carta stagnola ai primi Sacchetti da congelatore
Venivano grazie a questi emigranti che tornavano a chi li aveva mai visti la carta stagnola o i sacchetti nel congelatore negli anni settanta in altri tipi alter Pina per non dire dell'entroterra veneto e e quant'altro quindi si capisce che la migrazione ascensore sociale
è cambiamento ed è tante altre cose cose messe insieme
è il passaggio fondamentale e mi avvio a chiudere che nella rigidissima Svizzera che aveva cinquanta mila bambini clandestini che mandava le lettere di espulsione al terzo al compimento del terzo mese detta
Alla fine si va in deroga sette mila permessi in pochissime settimane vengono rilasciati sette mila permessi
C'è stata una generazione intera che non ha fatto il servizio militare perché terremotato alquanto aggiungervi la possibilità di andare in Svizzera eccetera eccetera le storie sarebbero
Infinite
Però tutto questo si tiene non solo per l'emergenza si tiene anche per un altro elemento di processo per lanciare il tempo per svilupparlo che sono gli anni Ottanta la Svizzera vive dal settanta l'inizio del del delle Azzi dei referendum contro gli stranieri li imporre serramento Liber freddo nasce all'inizio degli anni dieci contro i tedeschi perché erano loro
Dopodiché progressivamente si trasforma e l'oggetto del contendere il nemico diventa l'italiano poi divento coloro che vanno dai Balcani poi diventano colore eccetera eccetera la la storia si ripete
Ma gli anni ottanta sono anche il momento del cambio di paradigma
C'è stata la crisi degli anni settanta la crisi petrolifera quello che non riuscì ad attivarsi e in basso riuscì alla crisi del fordismo che che cacciò due dai duecento ai trecento mila che vi entrarono
E quindi come dire abbiamo fatto i nostri dieci vent'anni rientriamo la casa ce la siamo fatta rientrammo in realtà è il momento che il Paese l'Italia cambia
E le sono e il decennio dei paninari e il decennio della Milano da bere il decennio di tante tante cose che sto semplificando
Ed è lì che l'Italian lifestyle nasce in quella fase lì perché fino a quella fase lì in Belgio ci chiamava ma Caronni
INA svizzera tedesca Spaghetti press cioè era un discrimine come mangiavamo oggi è un brand che tutti si rivende mali italiani tali italianità è un processo culturale
E che che nato in quella fase lì e proprio negli anni ottanta
Cambia il paradigma paese voi e chiudo la ciliegina sulla torta fu la vittoria del Mundial dell'ottantadue perché in quella fase storica esattamente quelli che rappresentavano il sottoproletariato l'ultima fascia vincevano mondiale vinceva mondiale hanno cambiato anche il modo poi sarebbe fin troppo lunga raccontarla adesso anche il modo di percepire il calcio e quel cambio di paradigma
Si innesta in questa storia ne fa da contesti
Grazie per l'assist perché volevo vorrei chiudere con un'ultima domanda terra il professor Barcella
Giustamente come diceva l'onorevole i lavoratori e le lavoratrici italiani in Svizzera in alcuni momenti costituiscono il proletariato svizzero quindi vengono emarginati ghettizzati se e quando la l'immigrazione di massa si fa strutturale
Diciamo negli anni Sessanta il la Svizzera continua ad essere un Paese estremamente Restivo uno ad applicare politiche migratorie
Che diciamo vadano perso anche il il trasferimento no non solo delle braccia ma anche delle delle persone
Il la Svizzera e credo lei lo ricorda spesso forse l'unico caso all'interno appunto della storia delle migrazioni in tre euro tre
Con un sistema così articolato anche di limitazioni no della durata della dei permessi di soggiorno nodali tutte le le espressioni frontaliero stagionale eccetera
Come in questa chiave come vanno letti no anche
Prima pur
Faceva riferimento insomma anche all'ondata xenofoba e a queste tensioni no Sinopoli e quindi xenofobe contro appunto l'immigrato quindi l'italiano cioè i nuovi rigurgiti e xenofobi
Riconducibili riconoscibili nelle iniziative referendarie proposte
Ultimamente recentemente anche in Svizzera cioè ci riportano indietro a un passato che teoricamente pensavamo superato
Sono diciamo non un caso svizzero è una domanda un po'retorica però sono un caso svizzero o vanno inserite invece nella diffusione appunto dell'ideologia del sopranista Moldovei
Il prima gli italiani in Italia vuol dire no estere contro l'altro che viene dal Sud del mondo il prima gli svizzeri in Svizzera vuol dire essere contro anche gli italiani
E magari frontalieri c'è il sopranista in qualche modo non affronti erano e può colpire anche chi lo sbandiera come vessillo
Come mai lei ma al di là della per la abbiamo pochissimo pochissimi minuti sulla questione davvero importante pesante dico soltanto che evidentemente le tensioni xenofobe
Come appunto emergeva anche nei discorsi si son fatti non riguardavano non hanno riguardato un decennio e una comunità sono qualcosa che ha continuato a riemerge riemerso in Svizzera ma voglio dire la storia delle migrazioni e la storia della mobilità umana e anche sempre una storia di conflitti
è una storia di tensioni che si producono che si genera una che si generano soprattutto quando si creano circostanze tali per cui le risorse siano
Scarsi o vengano percepite come tali o si alimentino dei meccanismi che danno la percezione a qualcuno che qualcun altro sta contribuendo a rendere quelle risorse più scarse
E quindi appunto
Si potrebbe scrivere una una una questi sono processi che possono essere letti dal punto di vista storico dal punto di vista Diaries più complessi e più generale
La Svizzera sicuramente un Paese che è stato attraversato nel corso di tutto il Novecento da ondate che si assomigliano molto
Hanno anche degli elementi di differenziazione
Il caso degli italiani in Svizzera interessante per esempio
Successivamente la seconda guerra mondiale perché c'è una prima fase in cui di tensioni non se ne erano molte emergono significative nel corso degli anni sessanta in parte proprio in ragione del fatto che c'è un maggiore radicamento si favoriscono i ricongiungimenti familiari aumenta il numero di bambini e quindi di forze non produttive
Presenti sul territorio e quindi di soggetti che hanno bisogno di scolarizzazione assistenza sanità una serie di cose quindi
Appunto la la storia della conflittualità da questo punto di vista l'altra trasversale c'era all'epoca continua ad esserci anche se poi cambiano le condizioni quadro cambiano i soggetti che se la accorciano diciamo così che diventano più problematici sono considerati più problematici oggi sicuramente non sono gli italiani ad essere considerati problematici salvo forse una categoria di italiani i frontalieri nel Canton Ticino
Alimentano evidentemente delle tensioni ancora oggi proprio in ragione di meccanismi che hanno a che fare con
Voglio dire con questo tema delle risorse
Quindi sì il ecco su questo è ora
Chiude chiude lei chiudo io
No io io no no no chiudi tu io vi ringrazio vi saluto perché soprattutto
Bravissima perché abbiamo spaccato il secondo quindi potrà anche andare a votare tra poco e intanto grazie per esserci stati tutte tutti lascio a te le conclusioni
No grazie a voi insomma
Credo che questo questo volume questo saggio questa insomma questa anche ricerca no perché c'è una lunga ricerca anche di di materiale storico ci ricordi come insomma sia importante guardarsi indietro andare a mettere le mani no anche sulla
Sulla storia e sulle testimonianze storiche come in questo caso ha fatto professor parcella e fa perché sto ma non è il primo il primo libro primo saggio la prima ricerca che passa sul tema delle migrazioni soprattutto dalla negazione italiani in Svizzera
E io credo che l'utilità di
Libri volumi come come questo siano quelli punto di darci in qualche modo degli spunti per riuscire a trasformare il il presente e cercando di non ripetere alcuni errori del passato cercando di capire anche in questo caso che cosa può ha funzionato quali sono stati i modelli che hanno funzionato e sicuramente il modello della scuola italiana della scuola privata in Svizzera è stato un modello vincente
Nel quale appunto la diciamo si è capito che non c'è interruzione se non c'è anche la garanzia diciamo alla al diritto al sapere e quindi sono stato un un'esperienza anche estremamente informativa anche per quanto mi riguarda leggere leggerezza ma questo questo libro eleggere anche gli scritti molto emozionanti devo dire di questi ragazzi grazie ancora a tutti gli ospiti grazie a voi capienza