L'editoriale della direttrice di Radio Radicale, Giovanna Reanda

Nel cuore dell'Europa è tornata la caccia all'ebreo
Forse è improprio dire tornata perché non è mai finita sì l'antisemitismo un concetto di visivo perché accompagnato da distinguo storici politici perché no spesso anche semantici
Elena Loewenthal sabato sulla stampa ci ricorda che ha il fastidio che proviamo da questa parte di mondo per l'appunto quando affermiamo quell'odio per l'ebreo roba vecchia roba superata e invece no ecco che la notte nera di Amsterdam ci catapulta di nuovo dentro la storia
La storia dove da dove ebbe inizio il nazismo il nove novembre avevate dei cristalli brutti scherzi a fanno le date le ricorrenze dove il passato
Buono solo per essere commemorato torna e ci raccomanda di non abbassare la guardia
Riconoscere che la caccia all'ebreo si ammanta di giustificazioni Canon Melania di storia ma ho avuto tante forme e che oggi invece l'ebreo continua ad essere un bersaglio
Beh allora basta basta ipocrisie basta Coni ma il se basta con i distinguo perché se giovedì notte i tifosi a cui hanno dato la caccia per tutta mister da erano israeliani dobbiamo riconoscere che la loro colpa
Era anche e soprattutto quella di essere ebrei poi dopo successivamente potranno analizzare che la malattia dell'antisemitismo
Dilaga nelle periferie di molte città europea dove sicuramente si è mischiata alla rabbia all'emarginazione
E dove si è nutrita delle fallimentari politiche di integrazione
E anche delle pericolose sottovalutazioni del fenomeno proprio come ad Amsterdam dove sono mancate le elementari pratiche di prevenzione di sicurezza che si attuano Sempre tutte le volte che c'era una partita di calcio delicata per evitare che le tifoserie si incontrino
Ma è evidente che la notte nera di Amsterdam non è stata una notte di incidenti legati al mondo del calcio e prima lo capiamo e meglio sarà per tutti