Il Mondo a pezzi - Conversazione settimanale con Paolo Guerrieri Paleotti

Sono le dodici questa è radio radicale continuiamo a parlare di economia in una soprattutto del rapporto tra l'economie negli altri continenti e quelle europee lo facciamo con un mondo a pezzi ospite il protagonista il professor Paolo Guerrieri economista
Radio radicale è il momento di un mondo a pezzi con il professor con l'economista Paolo Guerrieri benvenuto innanzitutto bentornato radio radicale
Se grazie fra il relatore allora gli argomenti sono tanti come gli avvenimenti di politica economica che si affollano diciamo così sulle cronache dei giornali
Tanto dovrebbe fare l'Unione europea e l'Europa per tutto quello che le sta avvenendo intorno non ultimo l'elezione di Donal Trump alla Casa Bianca quando abbiamo parlato diciamo per organizzare l'intervista lei aveva parlato di tre macro temi nei nei quali l'Europa insomma deve fare in cose importanti le deve fare presto se non sbaglio difesa commercio e il Green la transizione ecologica qual è quella più urgente
Ma ruggente credo che diverrà sarà la difesa proprio perché
Come sappiamo in tema di spese militari di diciamo di costruzione di una capacità autonoma
Gli fece europea tema che tarda ad anni e anni
E al centro nel dibattito europeo e del confronto con gli Stati Uniti gli Stati Uniti evoca attraverso varie amministrazioni e vari presidenti
Hanno fatto capire che non sono più disposte a finanziare come dire a fondo perduto
La sicurezza degli europei e naturalmente c'è da prevedere Tramper orrori proporrà brutalmente diciamo dal punto di vista come risponde sono coi suoi modi lo ha fatto già in campagna elettorale questo significa naturalmente
Che l'Europa dovrà spendere di più sulla sulla propria difesa nel più e meglio quindi anche il nostro Paese che adesso è attestata attorno all'una e mezzo se non sbaglio
Noi stiamo insieme alla Spagna il i Paesi in Europa diciamo i Paesi lanciata dimensione che più sono indietro in questo questo è l'obiettivo nostro abuso del due per cento che era stato posto addirittura dieci anni fa nel due mila e quattordici come l'obiettivo che i Paesi europei dovevano raggiungere due per cento sul pile di stese per la difesa per contribuire alla alla sia le spese per l'Europa sia la alle spese che la NATO sostiene bene noi siamo indietro con la Spagna molti altri paesi invece lo hanno raggiunto però di non bisogna farsi illusioni questo due per cento va ormai considerato un obiettivo minimo
Otto diversamente diciamo da qualche anno fa perché sono aumentate molto in più come dire le esigenze di vedi di fronteggiare una serie di minacce che vengono poi dall'esterno
Che si parla addirittura di qualcosa come cinquecento miliardi di euro aggiuntivi per le spese per la difesa
Questo significa quindi che ci saranno due grandi eventi tamo problemi da affrontare uno
Riguarderà il fatto che si incontri singoli paesi e questo credo che sarà scontato dovranno contribuire allora bisognerà in qualche modo
Che
I famosi regole del patto di stabilità siano considerate con una relativa flessibilità ecco che parole però bisognerà considerare qualche scorporo risale sospese per la difesa perché qualche
Diciamo lite di governo Melloni tra questi a cominciava parla di flessibilità appunto proprio nella in materia per le spese le mie militari vorrà dire insomma
Non ci saranno meno rigidi dall'appunto di dovrebbero esserci o comunque sono chieste meno rigida per i bilanci
Ecco io credo che che che che si si vede soprattutto in prospettiva sarà un'esigenza da porre però qui bisogna dirlo chiaramente i Paesi come l'Italia la Spagna che sono ancora lontani
Due per cento dovranno prima innanzitutto fare quello che Micheli compete cioè mettersi a posto per quanto riguarda questi i loro impegni poi naturalmente è importante che si muova su questi due fronti
Il fatto che si tenga conto diciamo nelle nelle venne spesi poiché rientrano in queste regole fiscali di una qualche forma di l'inflessibilità per le spese per la difesa e dall'altro una volta che i Paesi europei come dire hanno dato dimostrazione di dei essere seri nel contributo da voler dare pensare a qualche forma di finanziamento comune perché è inutile che questo sigillo diciamo ci si giri intorno la difesa il classico bene pubblico europeo cioè che va a vantaggio di tutti
E che solo attraverso la cooperazione di tutti si può raggiungere
Quindi se c'è un'area dove
Per mettere insieme le risorse inutile e fondamentale queste proprio diciamo l'area della difesa e della sicurezza poi bisogna bisogna che il esatto per diciamo raccoglierò le può estendersi bene perché anche come a semplice amo
Integrazione di vari sistemi sono sistemi diversi di armamenti sono anche lei andrà fatto qualcosa
Assolutamente sì infatti si tratta di spendere di più soprattutto giustamente come lei dice e spendere meglio perché noi abbiamo diciamo come dire gestito in questi anni
Ampi gli spazi vivibili spesa per la difesa a livello nazionale quindi abbiamo una duplicazione
Triplicazione dei programmi di progetti
Per cui spendiamo anche perché se si somma questa che sta spese spese nazionali si arriva a una somma ragguardevole dopo gli Stati Uniti noi siamo l'area che spende di più per la difesa ma i risultati sono drammaticamente
Moses Carlos perché un'OPA qualche cosa in un piccolo ecco quindi giustamente le due cose devono andare insieme cioè la avere metterà discuterlo risorse ma usare queste risorse
In maniera molto più efficiente cioè in qualche modo coordinate a livello europeo questi saranno i due passaggi fondamentale mentali secondo capitolo commercio qui ormai i dazi
Non è più diciamo così una un'ipotesi ma è una certezza soprattutto almeno quanto si dice dagli Stati Uniti
Quanto fanno paura i dazi
Io sono d'accordo con lei cioè le Tramper lo hanno detto ridetto ma poi lo ha fatto perché quello che conta di più è che nella prima primo mandato due mila e sedici due mila e venti di Tradate fu mandato diciamo pieno di in qualche modo misure protezionistiche il quale non solo rivolta alla Cina ma come ci ricordiamo per l'acciaio dell'alluminio
Sono state rivolte ai Paesi europei tanto che sono ancora impieghi quelle misure anche se sono state sospese dall'amministrazione valide quindi va dato per scontato anche se io credo che non si realizzerà questa questa strategia protezionista diciamo con lenti l'intensità addirittura ha parlato di venti per cento di darsi verso Europa il resto del mondo e il sessanta per cento verrà verso la Cina sarebbe catastrofico dal punto di vista dei degli esteti comunque
Scontano anche che lo farà Orne intensità molto minore ci sarà questa questo diciamo
Così era un bisogno vero della esatto su ulteriore valida esatte
Che poi appunto allora io qui credo che
Che che che la risposta naturalmente dovrà essere una risposta dell'Unione Europea anche qua una risposta unitaria e qui ci aiuta il fatto che in tema come è noto di politiche commerciali
Poteri della commissione sono molto forti e anzi sono il la politica commerciale la fa la Commissione in sede è uno dei pochi ambiti la politica monetaria l'antitrust dove l'Europa una una una voce no
Teorizza Opinel sì certo
Esattamente un peso europeo unitario e non diciamo frammentato allora qui io immagino che si si metterà in campo in e quello che che ed è da auspicare come dire non
Non si segua una politica
Dio l'uso protezionismo come quella che faranno
Gli americani ma in realtà noi dovremo avere una risposta molto articolata perché nei confronti degli Stati Uniti non c'è dubbio che l'unico approccio sarà quello cosiddetto transattivo cioè colpo sul bordo über alles
Perché l'Ulivo come terreno con cui misurarsi contratto e quindi lì bisogna era come dire mettersi intorno a un tavolo e vedere molto concretamente che cosa concedere e che cosa chiedere naturalmente però contemporaneamente
Non vedo avviare con un gruppo di Paesi importanti che non vogliono affatto io roso protezionismo di Trump
Noi dovremmo in realtà rafforzare e stringere alleanze per mantenere per quanto possibile questo sì diciamo spazi di di di di commercio aperto e quindi evitare in qualche maniera che dirai di dilaniano forme di protezionismo e questo sicuramente si potrà fare perché ad esempio in Asia sono molti i Paesi che hanno addirittura stipulato per la loro area un nuovo diciamo nuove forme di raccordo del libero scambio proprio hanno qualche anno in questi anni e che quindi non non non non ci stanno affatto a seguire
Questa linea concluse l'azione in secondo luogo
Come Tintin non appunto cercano di di evitare in secondo luogo ecco
Non dimentichiamo che noi abbiamo come area qualche cosa come accordi di libero scambio di libero commercio come vogliamo chiamare
Con bensì tanta cinque Paesi è un'enorme area diciamo di influenza commerciale dell'Europa che non solo va mantenuta ma comprano acqua recinti dobbiamo dedicare perché questa potrebbe costituire una sorta di sistema di commercio come dire alternativo perché da questo punto di vista nel momento in cui si dovessero chiudere gli spazi
Noi avremmo la possibilità con questo tipo di di relazioni che abbiamo sviluppato nel tempo di mantenere perché non c'è poco poco da fare l'Unione europea non può fare una politica protezionista come dire alla Trump
Perché abbiamo bisogno di commercio di investimenti quindi io credo che questo sia un po'
Il la strategia cioè questa ti colazione che si strategia da un lato certo sarà già noti non facile da parliamo della governance di chi dovrà attuarla ancora capitolo Green cioè
Transizione ecologica una parte del nuovo programma della fondarla ENEL proprio puntato su questo ring rimodellato diciamo così rispetto all'altra legislatura però quali so qual è il punto focale anche qua
Legga qui diciamo che non è difficile fare previsioni cioè tra uno dei massimi esponenti come dire del negazionismo climatico diciamo così non dimentichiamo che è arrivato da attribuire il riscaldamento globale in realtà un'invenzione dei cinesi per colpire l'economia americana
Ha detto il chiaro e tondo in campagna elettorale che uno uccideva di nuovo perché lo fa già nel due mila diciassette da raccordo di Parigi sul clima smantella era tutte le politiche ambientali avviate
Negli ultimi anni e soprattutto rilancerà la produzione di combustibili fossili
Quindi come dire gas petrolio a tutto spiano no nel nella notte elettorale ha ripetuto c'è quel dui liberi il Rillo impero sforiamo per forniamo
Che è una sinistra un mostro aveva sinistro diciamo speriamo che razionale ma non crediamo
Ma non credo proprio perché questa è una convinzione profonda purtroppo e quella di Taranto allora qui
Sicuramente ci sarà lo scontro aperto tra le politiche dei tram per e l'approccio europeo perché per noi il rinvio della transizione verso verde come sappiamo rivestono l'importanza cruciale io credo che l'Europa non debba
Assolutamente qui come dire cedere perché deve continuare questa ad essere questa questa della della transizione che va verde un pilastro della nostra strategia certo adottando a questo punto un'agenda più pragmatica bisogna essere molto più attenti alle esigenze delle industrie perché come sapete è uno sono stati commessi
Parecchi errori li scarsa valutazione dell'impatto poi ricerche misure ma detto questo per noi resta fondamentale la possibilità di puntare sulle tecnologie sulle produzioni venerdì proprio come
Leva di rilancio in qualche modo della dell'economia europea quindi qui ci si può in qualche modo immaginare che bisognerà come dire tenere duro ma questo si potrà fare ancora una volta se ci sarà questa forte coesione
Del degli attori europei cioè dei Paesi europei che non
E se c'è ci sono divisioni questo esattamente a questo punto abbiamo dovuto trovo dedicarli proprio a chi farà cosa nel senso che in questa parte diciamo il governo dell'Europa
Ovviamente in mano dalla fondarla AN vede in questo momento la Francia debole la Germania ancora più debole l'Italia diciamo situazione stabile
E qual è il mezzo secondo lei per riattivare una politico europeo propositiva per esempio la all'agenda Draghi
Guardi è chiarissimo come però pur
Come diceva sì
Lui a questo punto cominciano a rispondere in ordine sparso si comincia a correre a Washington paese per paese questa sarà in qualche modo una sicura diciamo strada per vedere l'Europa rovinare ancora di più
E quindi fare del declino una specie di percorso irreversibile
L'altra ipotesi
è proprio perché come giustamente lei sottolineava c'è una debolezza del teniamolo il motore franco-tedesco perché Francia e Germania sono in condizioni molto difficili io credo che sarà la Commissione europea e la presidente modellate
Ad Atene come dire questa possibilità di rilanciare
E quindi assumere anche una una sorta di chiamiamola vivide cinque prendere l'iniziativa
Promuovendo ecco qui sono d'accordo con la sua citazione un'agenda ambiziosa e a questo punto questa agenda ambiziosa
E in qualche modo l'insieme di proposte o quello che poi viene è stato in qualche modo presentato appunto da Mario Draghi nel suo rapporto io direi integrato dalle proposte con il rapporto Litta che sul mercato interno
Sono molto importanti però questa è l'unica strada cioè il fatto che otto punto che si eviti appunto questa frammentazione come dire questi accreditamenti bilaterale indeboliscono marching band
E no poi sarà sarebbe appunto perché siamo tutti piccoli Nanni i avremmo i i tram perché non dobbiamo in qualche modo dimenticare nella primo mandato e lo farà anche nel secondo mi verrà dividere l'Europa quindi ancora di più questa unità importante questo spot tra rilanciare con alcune proposte diciamo mirate proprio a partire i prese dal rapporto Draghi e qui io non non non avrei nulla in contrario che su alcuni di questi temi ci sia anche un gruppo di Paesi che voglia andare avanti pensiamo all'unione dei capitali al fatto di mettere insieme questi mercati finanziari ceppo sulla possibilità che ai grandi Paesi Francia e Germania
Spagna anche in Italia decida da questo punto di di di di fare da apripista ecco perché questo potrebbe essere diciamo l'unica possibilità di di di di di come dire sventare quella che è la peggiore delle ipotesi cioè o il il blocco lo Stato scuola o addirittura questa frammentazione
E a livello di singoli Paesi ma insomma l'Europa deve uscire dall'angolo in conclusione siamo d'accordo nel due mila venticinque insomma sarà un anno impegnativo professore
Sa sarà un anno assolutamente impegnativo perché questa come dire i primi segnali saranno importantissimi diciamo che quelli che stanno venendo non sono rassicuranti perché già nella formazione la Commissione stanno emergendo in realtà dissidi anche forti però è assolutamente un come dire sarà l'anno dove si vedrà se poi la sfida ritratte serve a dare una spinta fondamentale Europa o in realtà sarà
Un'ennesima in qualche modo progredire macigno che spingerà l'Europa in direzione di una maggiore disgregazione quindi da questo punto di vista
Sarà una anno chiave
Grazie professor Paolo Guerrieri è un mondo a pezzi