Presentazione del libro di Mirko Bettozzi "Antonello Trombadori. Una vita partigiana" (Castelvecchi)

Buonasera a tutti serviva iniziamo questo incontro
La presentazione di questo libro su Antonello Trombadori di di Mirko Bettazzi
Allora buona sera a tutti sono Alessandra in Bellone sono molto lieta di essere qui a presentare di questo libro
E anche perché effettivamente sono stata io per prima a proporre questo incontro la Fondazione Gramsci e quindi e poi l'incontro è stato organizzato con grande intelligenza da Francesco Jazzy che ringrazio
E che si è occupato di invitare i relatori che sono molto contenta siano qui
Benissimo vi presento a inizialmente l'autore del libro Mirko Marco Bertozzi allora medico si è laureato in Sociologia qui a Roma la Sapienza
Si occupa professionalmente di FIAT Elia per Poste italiane ma da tempo si dedica alla ricerca storica in particolare sui temi dell'antifascismo e della Resistenza romana
Fra le sue pubblicazioni
L'ultimo garantista Mario Fiorentini nel due mila diciotto ha riscosso un notevole successo
Anche se sono sarei molto curiosa di leggere un suo trattato d'arte che si chiama la mano divina samba e l'arte occidentale questo devo dire Mirko come incuriosisce molto
è poi magari sistemi di che cosa si tratta perché infatti non sono prove sicure grazie a un trattato e poi anche il più recente romanzo storico dal titolo le migliori vite
Allora a presentare il suo lavoro su Antonello
Son Tonello Trombadori
Lo sappiamo tutti partigiano nella Resistenza romana medaglia d'argento al valor militare ma anche intellettuale organico del PC giornalista critico d'arte e poeta romanesco
Un personaggio Complesso effervescente e dalle molteplici attività abbiamo con noi Paolo Franchi e Flavia ma Titti
Paolo Franchi che parlerà per primo è un notissimo giornalista politico ha scritto su Rinascita Paese Sera Panorama il Corriere della Sera il Riformista che ha anche diretto ed è autore di diverse pubblicazioni sulla crisi della sinistra
Dalla conversazione con Emanuele Macaluso intitolata da cosa non nasce cosa al più recente il tramonto dell'avvenire Breve ma veridica storia della sinistra italiana
Paolo si parlerà della figura politica di Antonello
Da Antonello Trombadori e della sua parabola dall'adesione al Piccinni agli anni della Resistenza alla sua lunga militanza nel partito come intellettuale consigliere deputato
Fino alla sua mancata ricandidatura nel mille novecentottantatré
Al suo vice al l'avvicinamento al PSI di Craxi sostanzialmente alle procedure alle posizioni social-liberale lì che avevano avuto le sue simpatie subito prima dell'adesione al Partito comunista nel mille novecentoquaranta
Amico di Antonello Paolo Franchi ne ha risistemato le carte alla sua morte insieme al figlio Duccio figlio Duccio che è in sala prima fila e che salutiamo
Carte Cauteruccio
E carte di Antonello che sono sempre state pubblicate nel Diario in pubblico
Per il libro di Mirko Bettazzi sempre Paolo Bianchi ha scritto una significativa e spiritosa introduzione che poi vi invito a leggere
E che vi invito a letto ok invece abbiamo abbiamo anche la storica dell'arte fra diamanti ti che è qui invece per parlarci del rapporto di Antonello Trombadori con l'arte
Un rapporto particolarmente stretto e pregnante perché Antonello era figlio d'arte
E figlio del pittore Francesco tromba torre di Siracusa che quando si trasferì a Roma e si affermò offre protagonisti della Scuola Romana cambio il suo cognome di famiglia in Trombadori
Ha detto vicino scusatemi tutti
Altre allora figlio di Francesco Trombadori che cambiò il suo cognome in Trombadori
Si affermò a Roma e crebbe in mezzo all'arte nella casa studio di villa Strohl Fern e fu per tutta la vita un un insigne critico d'arte fiero partigiano del realismo nel secondo dopoguerra Flavia insegna Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Roma dal due mila quindici
Prima ha insegnato nelle accademie di Milano Palermo Bologna Napoli Firenze
Si occupava preferibilmente dell'arte italiana del Novecento ed è su questo aspetto del suo curriculum e della sua attività che ho deciso di concentrarmi per presentarla oggi
Tralasciando altre imprese importanti quali l'esempio le le sue ricerche sul Barocco romano e sul mecenatismo del cardinale Ottoboni e le sua collaborazione in quest'ambito con il compianto Maurizio Fagiolo dell'Arco
E vi dirò di Flavia che dopo la sua laurea alla Sapienza inducono preferirono regia si è specializzata Siena con alcune ricoprì sfoltito con una tesi su le mostre al Circo Massimo mille novecentotrentasette trentotto
Parte propaganda Roma sotto il fascismo poi è un po'difficile riassumervi le sue pubblicazioni no perché sanno tantissime tutte significative quindi per sommi capi di dirò che ha curato mostri innovative e di riscoperta quali ad esempio quella di Giovanni Prini alla Nuova Galleria Campo di Fiori e per la stessa galleria corpi svelati
Mille novecento mille non centocinquanta il nudo a Roma da sartoria Pirandello
Fausto Pirandello peraltro è uno dei suoi cavalli di battaglia perché Flavia ha pubblicato una raccolta di scritti dell'artista una una monografia sui suoi anni parigini
E collabora al catalogo generale della sua opera per tornare ad Antonello Flavia è stata tra i curatori della mostra una storia nell'arte il Martini tra impegno e passione una mostra bellissima che si è tenuta nel due mila ventidue all'Accademia di San Luca
Il suo saggio in catalogo
Tocca specificamente la figura di Antonello come critico d'arte e si intitola un colloquio con le buone maniere la prima stagione della galleria la Nuova Pesa attraverso le voci dei suoi protagonisti parlerà infine l'autore del libro Michele Mirko Bertozzi
E poi dato che abbiamo la fortuna di averlo fra noi sarebbe bello che intervenisse Duccio Trombadori figlio di Antonello anch'egli noto giornalista intellettuale
Che a libro nel libro di Mirko ha scritto una postazione va bene adesso possiamo entrare immediatamente se do la parola a Paolo Franchi
Centrale
Grazie
Ma tanto
Dico subito che non sta bene le fatture
Di un libero
Così dia giudizi sul libro che apre altro se ha deciso di circa
Vuol dire che
Grazie vuol dire gli era piaciuto però insomma invece lo voglio dire questo
Questo libro di Mirko Battle si è un bel libro è lei
Interessante
Da tanti punti di vista
Io dirò le dirò uno solo
Di questi lo tratterò da un solo di questi possibili punti di vista per dire che
Mi è molto più giovane non sono di me ma di molti
Di nuovo il che sono che sono in questa sala
Si è avvicinato
A queste storie e a questa storia
Così
Molto più tardi quando questa storia
Sembra essersi conclusa diciamo ormai da ormai da tanto tempo
Questo vuol dire anche che non si porta appresso
Le nostre storie fossero
Passioni i nostri rancori dei nostri eventi litigi le vecchie Pershing
Il dubbio dicendo
Quindi guarda a questa storia
Via via quasi medesima Dossi
Se mi è lecito dire così
Nel
Nel personaggio di cui
Di cui scrive
Con occhio assolutamente limpido
Riuscendo però di appunto di retropensieri
E questo rende
La cosa uno potrebbe anche dire magari un po'naïf e non è vero della cosa
Rende libero particolarmente interessante fatta
Questa dovuta premessa perché lo penso per davvero volevo proprio dirlo
Mi spiace averla mia amica Alessandrelli Bellone ma
Non non trattenuto lungi da me l'idea di tratteggiare veramente la figura dell'opera di Antonello
Trombadori dalla sua giovinezza
La resa insomma
Fino fino fino alla morte
Un po'come mi è capitato di fare
Per la prefazione diciamo deciso di fare Carla prefazione di questo libro
Andrò per flash andarono
Anche per episodi
E per aneddoti io mi ricordo che quando morì
Renato Guttuso
Sto
Io dovevo scrivere per il giornale per il Corriere sulla morte del funerale pure grande storia italiana la vicenda dalla morte
E del funerale di
Di Guttuso per parlai logicamente molto
Con Antonello lucide né molto
A
Armi ammirare un acquerello se aveva
In caso era ritirato
Mao su una di dire con accanto famoso motto maoista chi cavalcato la tigre non può prenderne
E sotto c'era invece una più personale dedica
Di Guttuso ad Antonello che recitava così
Benché su altre tigri più piccole
Anche noi Antonello
Allora io mi sono chiesto allora
Di qua
Chi si astiene la domanda banale
Ancora oggi distrarsi
Da questa dire
Non poi tanto piccolo diciamo
Antonello Trombadori è davvero
Mai sceso e mi sono risposto di no non è mai sceso
Fino alla fine
Degli ultimi anni della sua vita in quegli anni in cui la sua passione ideologica si era spinta ben oltre i confini che separano il revisionista sia pure
Impietoso dal critico implacabile della propria stessa storia della propria stessa vicenda politica e e intellettuale
Da una vita
Non si scende
E
E quindi io penso che Trombadori non sia più sceso sul piano politico
In cui credo stato tante cose ha fatto tante cose cose per un politico
Tel
Non era un intellettuale prestato alla politica come scrisse qualcuno
Al alla sua morte era
Un intellettuale militante anche una cosa
Che è una cosa che è una cosa molte diversa
Il legame più forte e più vero
Il garibaldino
Trombadori
Fu quello cronico al cavouriano
Togliatti
E al Togliatti insomma anche questo è un legame mai davvero reciso sino alla morte io ricordo conversazioni ma anche tanti suoi scritti sul Corriere della Sera negli ultimi anni di vita
In cui c'era sempre questo sforzo di trovare senza riuscirci
Una qualche via una qualche via per salvare
Il meglio
Separare e salvare quindi il meglio del così vado molto sbrigativamente per intenderci detto gli atti italiano dal Togliatti
Dirigente del movimento di un movimento comunista internazionale che aveva comunque a Mosca la sua la sua casa-madre questo è vero
Persino nei suoi ultimi anni Togliatti
Questa ricerca
Che era ispirata altro gli atti
Dell'unità del partito nuovo al Togliatti del dell'unità
Della più vasta unità
Democratica e nazionale questa ricerca non si interruppe mai persino negli ultimi anni io su questo
Gli anni in cui era stato sempre più esplicito negli ultimi anni il suo avvicinamento
Al partito socialista che segnatamente Craxi
Io ricordo
Su questo
Due cose
Una un articolo molto bello di Antonello Trombadori sul Corriere della Sera
Un
In cui
Questo Trombadori
Si ritrova
A polemizzare polemizza
Fortemente c'era stata una grande campagna contro Togliatti Togliatti spagnole cose eccetera lanciata
In quegli anni siamo nella fino alla fine degli anni ottanta
E in questa polemica contro questa continua unicamente forse anche sarcasticamente
Mi ricordo Intini aveva scritto un pezzo uno dei tanti pezzi di
Violenta polemica e mi ricordo questo articolo di Antonello
Che richiamandosi
A Saba al Teatro degli Artigianelli di Umberto di Umberto Saba
La falce e il martello la stella di anzi falce martello e stella d'Italia
Ornavano lievi la sala
Diceva
A un certo punto sul tu patriota sale Cammarata Intini del
Nella nella vicenda
E e mi ricordo pure
Questa sua ossessione
Ma perfino nei rapporti di Craxi io mi ricordo Antonello che mi dice a un possibile possibile non si riesca a fargli capire che ho fatto gli atti o è fregato che l'opposto
Diciamo di quello che pensano e se simili combatteva
Non di fioretto diciamola tutte le sue battaglie anti e aveva un vivo piacere pur essendo un intellettuale raffinato nel parte e così romaneschi ma in generale aveva piacere a combattere
Di sciabola così covare acetile di parlare alzando la voce
Così come
Aveva piacere di combattere di sciabola
Un po'come
Quei i garibaldini de appunto che ritratti
Qualcuno di voi sicuramente periti di voi sono stati a Frattocchie alla alla scuola
Alla scuola di partito all'Aula Magna la replica della battaglia del Ponte dell'Ammiraglio di Guttuso alle spalle
Del presidenza diciamo un po'come quelli Anibal Dini Vittorini scusate un veterinario il Borbone ucciso volante ma
Quelli Anibal Dini che appunto di sciabola si ritrae Vittorini così nel quadro stoffa sinistra Guttuso così nel
Nel quadro un po'come quei garibaldini capo erano Longo Pajetta sette eccetera logicamente Antonello Antonello Trombadori credo che
Amava
Cioè metronomo erano molto complicato
Ricordava Antonio Debenedetti
Ricordandolo alla sua morte
Un episodio di un giovane Trombadori
Poco dopo
La liberazione
Che di fronte
Ah Concetto Marchesi a Mario Alicata a Celeste
Nei servizi il e ha
De Benedetti padre e a De Benedetti bimbo
Diceva anche la passione per il romanesco
Sempre nutrito per i belli e via dicendo
A proposito del fascismo fino io fin da ragazzino dice non le ho mai capito ci dice Obama che vuol dire avanti ardito le Fiamme Nere come gli anta dei fascisti che vuol dire fiamme nere avanti ardito
E
E su questo
De Benedetti Debenedetti richiama avere su questo un altro piccolo episodio recitava Alessandra
Il mille novecentottantatré quando lui non viene più ricandidato
è un momento di forte
Polemica io ricordo
Se parlando in questa sede la cosa non pare
Così troppo più basso livello per ricordarla che io ero molto felice
In quella primavera del mille novecentottantatré
Prima delle elezioni perché
L'allora direttore degli speciali del TG uno si chiama Alberto la Volpe
Mi aveva commissionato uno speciale che andrà in onda di quella tuttora molto fiero sullo scudetto della Roma di Liedholm
E voi direte che c'entra c'entra
Perché io chiesi Antonello se avrebbe avuto voglia
Di intonare
La più antica e storica
Canzone
Il tifo insomma è chiara la canta di Testaccio una
Sul ponte Duca d'Aosta andando verso lo stadio olimpico era uno speciale non calcistico diciamo quindi era organizzato come
E allora tutto contento di chiamarlo a dire ve ne procedemmo anche una prova
E illumina sera cioè sul ponte
E se ne andò benissimo voi a volte mi disse no non c'erano ancora viste pronte
Per il Parlamento
Data è scontato che fosse candidato Antonello
A Roma e ci sono le leggi come sapete che regolano le presenze in tv
Dei candidati in campagna elettorale così e non se ne fece nulla
Fu
Sbaglio insomma
Previsione li
Lavoro per avremmo sempre fatto in tempo a tagliarla dove volenteroso
Antonello fosse stato candidato per colui quella circostanza non fu candidato e non fu candidato
Diciamo
Per motivi esplicitamente fortemente politici dice ma insomma
Bluey
Antonello
Sempre per il richiamo
Che facevo prima
Togliatti al Togliatti Isma'Antonello fu
Più che è un fautore un appassionato
Sostenitore
Della politica di unità nazionale
Diciamo è una parola del compromesso storico
Berlingueriano dei governi di solidarietà nazionale
Presieduti
Dal suo amico
Giulio Andreotti fu perché quindi il
Quindi diciamo fino al settantanove ottanta
Combatté tutte le sue battaglione sulle cose eccetera però
Era assolutamente dopo no ecco diciamo quel fase che va dal
Dal
Lezioni del mille novecento
Settantanove alla morte Enrico Berlinguer quella che dentro
Per comodità diciamo il secondo Berlinguer quello
Non lo convince affatto
E cominciò allora a scrivere una serie di articoli che pure l'unità
Non pubblicò che fu quelli che Duccio addio
Ritrovando in una busta mettendo a posto
Un po'di carte di Antonello
Dopo la morte oltre ad alcune lettere a Bufalini cose anche molto
Interessanti
E lì diciamo cominciamo a scrivere quest'articolo ed erano tutti articoli
La cosa voi ecco Antonello ci metteva del suo perché ribello sempre la sciabola
Ignorava il
Stretto diciamo come arma della lotta politica e di quella che una volta si chiamava la battaglia delle idee
E
Articoli
In cui
Il richiamo a a una diversa ed opposta politica richiamo anti estremisti quanti massimalisti volanti
Era
Fondato su un Togliatti cioè
Non in polemica il contrario cioè che si uscì sì per quella via sì fuoriusciva
Da quella che era stata
La politica dei strategia alla cultura
Dei dei comunisti italiani o del gruppo o del gruppo dirigente comunista idea quando faceva ripeto con la sciabola forse anche con la Dublin Dunham però ricordo che chi a differenza di lui
Tre mila e Java fioretto cioè Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano
La polemica della Napolitano e Berlinguer esplicita comincia
Col commemora con la commemorazione un articolo insomma tradizionale sì prima
Usciva il ventuno agosto sull'Unità quell'anno era affidato a lui
E anche lì la critica
Al pochissimo corso diciamo
Della della politica della politica comunista era tutta fatta
Era tutta fatta su questa
Falsariga
Togliatti ce l'ha insegnato
Affari e politica e non propaganda era l'espressione degli USA che usava Napolitano e via e via discutendo logicamente Antonello lo faceva con altra
Con altra durezza concludo
Beh visto che
C'è qualcuno sarà così carino da leggere
Il libro di Bettazzi spero che siate in molti
Ma anche la mia
La mia preparazione
Però io per chi non lo farà
Una ecco vorrei chiudere con i due episodi dice cicche raccontò nella preparazione di cui consta la mia
E preparazione come ha conosciuto
Sia pure a una certa distanza
Quella che separa le presidenze dalle platea dei dei congressi
Antonello Trombadori che la mia ultima telefonata con Antonello Trombadori
Lo sconosciuto sul dicembre credo forse del mille
Del scusate del mille novecento sessantotto congresso della federazione comunista romana io ero delegato della federazione
Giovanile
Il Congresso qualcuno ricorderà
Via dei Frentani la segue
Della federazione comunista il teatro
Sotto all'altezza delle cantine diciamo
E c'era questo congresso congresso spaccato sostanzialmente a metà
Ricordo che parlava Alberto Iacoviello
Parlava Roberto Iacoviello che concluse Cerciello tutto l'intervento molto
Infervorato così salute a voi studenti di Parigi che avete alzato la soglia uno alla Sorbona la rossa bandiera dalla rivoluzione proletaria salute Abu e Thuram
E che si concludeva dicendo che ove la sua posizione fossero state
Battute non sarebbe uscito dal pc diciamo dice io farò come militante che disse io vado dove il partito mi manda disse
A questo punto la platea dove c'erano i delegati si dimise più o meno secondo me va bene invitati Ciro trionfa
Quando dalla presidenza presidente di turno era
Antonello si sente mi rimetterò a imitare Antonello Mazzillo
Ricordare che congresso dei comunisti romani di restaurare la regola leninista atti molto
Di sconcerto
Tra gli astanti anche me voglio dire
Difensore in vista per la quale gli invitati non hanno diritto all'applauso cosa che però fantastiche invece l'ultimo
Da pochi giorni dopo mi chiamò al giornale io all'epoca ero capo Dei servizi politici del Corriere
Iniziamo a gennaio lunedì io il sabato e la domenica non l'avevo lavorato
Squilla il telefono come al solito non mi disse
Sono no a Paolo fra
Chiesta o gadget ingaggiare capo dell'economico del Corriere della Sera che me l'ha sostituito
Quel fine settimana in cui io non lavoravo
Dire e perché gli ho dettato ieri ha mandato ieri un articolo e non lo vedo oggi sul giornale
E allora che cosa Antonella la domenica la cultura chiude prima depresso chiamo Milano ma io sapevo che stava per malissimo insomma stessa onda
Chiamo subito Milano stai tranquillo la tu piuttosto come stai
Ecco ma voi che sto sto ammonì distrugge e il bello viene dopo perché disse ere cominciava con un articolo di Luciano Canfora
L'autorizzazione borgata e ne permetterà io non voglio morire prima rimanda senza aver mandato a quel paese Luciano Canfora ecco
Credo che anche in questi due episodi così
Un pochino di Antonello
Di Antonello ci sia grazie
Grazie Paolo per questo bellissimo intervento anche molto generoso nel restituire un ricordo vivo di Antonello del suo carattere del suo carattere che emerge devo dire anche dal libro di Mirko Bertozzi è riuscito a a fare marcia dei il carattere
Di Antonello Trombadori la sua anche romanità la sua sagacia la sua effervescenza il suo spirito polemico
Adesso darei la parola a strani amanti tutti che peraltro ha preparato una serie di immagini da farci vedere
Beh ringrazio prima di tutto la fondazione Gramsci va va bene la distanza non è troppo
Si sente la Fondazione Gramsci il suo direttore Francesco Giavazzi per l'invito ringrazio Alessandra in Bellone terrà la bellissima presentazione
E io però appunto come diceva anche Paolo Franchi no incartano farò tutto quello che lei ha detto
Perché appunto in realtà ho scelto alcuni punti che mi hanno particolarmente interessata del libro di Mirko Bertozzi
Libero Colletto con grande interesse
E ho imparato tantissime cose da qua anche dire che io purtroppo non ecco come Luís però io anagraficamente avrei potuto conoscere Antonello Trombadori purtroppo
Non c'è stata occasione io nel mille novecentonovantadue ho cominciato a lavorare con Maurizio Fagiolo dell'Arco che era un critico dartelo
Poi scomparso prematuramente nel due mila due che conosceva benissimo
Antonello Trombadori però poi lui Antonello è morto il diciannove gennaio mille novecentonovantatré quindi diciamo purtroppo non ho non ho fatto in tempo a conoscerlo quindi quello di cui parlerò lotte reso appunto leggendo il libro di Mirko Bertozzi in facendolo di immagini perché io sono una storica dell'arte e quindi mi piace prima di tutto vedere le persone questa è forse una carrellata di di volti più che altro e con alcuni momenti importanti perché è chiaro Mirko Bettazzi ha fatto un lavoro secondo me straordinario proprio perché Antonello Trombadori è una figura molto complessa
Poliedrica articolata quindi lui è riuscito invece in questo libro a farne un ritratto sia come uomo sia appunto anche come diciamo biografia intellettuale
Però perché si trova a presentare un libro del genere la difficoltà è proprio capire da da che parte cominciare come diceva anche Paolo Franchi io dopo che l'ho finito il libro dicevo attivare adesso di di che cosa parlo
Poi alla fine avevo pensato prima di parlare e di Antonello Trombadori critico d'arte
Però è un argomento anche questo molto complessa anche perché poi chiaramente in parte la sua posizione cambia anche col cambiare del contesto storico quindi alla fine ho preferito spero che vi interesserà ugualmente
Fare una sorta di presentazione per immagini tocca tra l'altro ho messo anche il quadro del Ponte dell'Ammiraglio
Proprio per far vedere le volte in cui Antonello Trombadori è presente in qualche modo quindi adesso mi metto di passi e non non vedo
Ecco se no non vedo le immagini
Perché per me sono anche un po'una sorta di scaletta scusate di Scaletta e e quindi ho cominciato mettendo
Sì non sa se se per voi forse un po'scomodo Cosima
Come diceva come ricordava anche Alessandra appunto Antonello Trombadori è figlio di un pittore e qualcuno ha detto secondo me in modo molto felice dell'UE alla pittura nel sangue quindi a differenza di tanti criticità arte
Che hanno un'impostazione diciamo più
Accademica professorali lui era proprio cresce nato e cresciuto in un ambiente di artisti
Sulla sinistra vedete la villa Strohl Fern dove appunto Antonello Trombadori ha passato la della giovinezza l'adolescenza
E circondato da tanti altri artisti in quel periodo c'erano un centinaio di studi in questa villa che sapete in stalle pendici
Diciamo accanto a villa Borghese e ci si accede da piazza del Popolo
E questo appunto è un quadro che fa Trombadori del diciannove che è l'anno in cui si trasferiscono anticiperei appunto a villa Strohl Fern prima in uno studio
E poi in un altro
E io punto messo anche un Autoritratto di Francesco Trombadori perché proprio per rimarcare il fatto che
Antonello è cresciuto in questo ambiente che pagherà un ambiente e se vogliamo anche bohémien cioè non era certo un ambiente borghese amerà un luogo cosmopolita e internazionale c'erano artisti che venivano veramente da tutta Europa e anche da altre parti del mondo
Con
Il e in origine il proprietario di questo luogo che era Alfred Wilhelm Strohl Fern era un personaggio tuttora molto misterioso enigmatico era un mecenate ma anche un pittore un artista sebbene si conosca molto poco di lui insomma adesso per far vela Perre volevo solo far vedere questa cornice l'atmosfera nella quale lui è cresciuto
Ecco questa è una foto del secondo studio che era una casa studio in realtà ed è l'ultima ancora intatta di questa cento di questi centinaia di studi che c'erano tra la fine dell'Ottocento perché Strohl Fern poi muore nel mille novecentoventisette lasciata
Questo luogo
Magnifico allo Stato francese
E che poi purtroppo
Verso mi pare il mille novecento cinquantasette
Ne fa la la sede del Liceo Chateaubriand ed è tuttora così e il liceo nel corso degli anni a via via ho demolito o riutilizzato gli studi come aule e quindi lo studio di Francesco Trombadori che è l'unico tuttora intatto è una testimonianza di come erano gli studi d'artista tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento
E questo è l'interno dello studio
Ed è interessante anche perché Conte per ricordare come fa appunto Mirko Bertozzi nel suo libro anche l'impegno profuso
Da Antonello Trombadori per la salvaguardia di questo luogo poi però purtroppo le cose andranno diversamente
Però tra le tante cose che ha fatto Antonello Trombadori che amava moltissimo Roma quindi si è speso molto per Mirko Battle si ricorda anche la battaglia fatta per la Galleria comunale per esempio
Possiamo andare avanti
è così per questo l'ho l'ho già detto insomma ne vedete l'interno ho messo i due libri i due cataloghi che si sono occupati a distanza di tempo uno diciamo più Nieri stinco con anche un testo di Antonello Trombadori
Di una mostra di il curata da Lucia Torrossa anzi e l'altro invece artistica villa Strohl Fern è una mostra più recente e curata da Giovanna del ferro
E appunto per chi vuole sì sì va benissimo e questo per dire che appunto Francesco Trombadori faceva parte di quell'élite culturale che solleva
Riunirsi nella terza saletta del caffè Aragno appunto vi ho messo la freccia che
Sul Trombadori che era un luogo che metteva anche soggezione cioè i giovani ma fai e Scipione spenderanno di riuscire ad agganciare Trombadori proprio perché
Come ha ricordato anche Alessandra Trombadori non era solo
Un pittore questa è l'altra cosa che volevo ricordare ma era anche un critico d'arte e alla fine una serie di articoli che lui ha fatto
Credo ma magari non l'articolo ma le discussioni in famiglia influenzeranno anche Antonello appunto sulle sue scelte culturali ecco qui ho messo giusto
Per ricordare questa sua attività
Degli articoli usciti su Gente nostra che sono assolutamente precoci cioè lui nel mille novecentotrenta già parlo di Francesco ovviamente mette in evidenza
L'importanza di massaie di Scipione che sono poi i due artisti per esempio Antonello Trombadori porterà ad esempio proprio Scipione e come un artista
Da invitare in qualche modo intorno alla quarantaquattro quarantacinque quando si discute di di realismo
E e poi un'altra cosa interessante e che è vero che erano entrambi siciliani Francesco Trombadori e Renato Guttuso però caspita c'è chi Francesco Trombadori fa una scrivo un articolo su ma interamente non ho trovato purtroppo la foto da mettervi però un articolo interamente dedicato a Renato Guttuso che aveva allora vent'anni
E qui ne parla appunto perché si era reso conto subito con l'intuito che hanno
I pittori della qualità che che infatti a quell'epoca c'erano molti critici d'arte pittori adesso e molto più raro a quell'epoca quasi tutti scrivevano insomma antico oltre a dipingere
E e appunto a proposito di Guttuso conclude il suo articolo dicendo che ammira la ricerca di nuove e ardite espressioni pittoriche mentre su Mafai e Scipione aveva
Espresso delle Riserve gli sembrava una pittura un po'troppo fantastica un po'troppo surreale considerate che Francesco Trombadori era un esponente invece del diciamo del Novecento italiano e per questo motivo anche per un certo periodo verrà diciamo un po'emarginato nel dopoguerra credo che anche in famiglia ci siano state discussioni tra padre e figlio sull'impegno in Atteo oppure no insomma l'arte per l'arte eccetera
Possiamo andare avanti e ecco qui ho messo invece un ritratto di Antonello perché secondo me è interessante immaginare il fatto che col questa figura così importante ha fatto anche da modello e non solo al padre ma tanti altri artisti e poi mi piaceva ricordare il fatto che lui
Antonello è nato nel mille novecentodiciassette perché anche questo mi sembra un po'un destino accennato l'anno della rivoluzione russa come Frida Kahlo per esempio
Era nata nel mille novecento il sette ma le piaceva dire che era nata nel mille novecentodieci non per togliersi qualche anno ma perché voleva essere nata con la rivoluzione messicana
Ecco quindi mettendo insieme
Questi tre elementi cioè la villa Strohl Fern il padre pittore la nascita nel mille novecentodiciassette diciamo viene fuori un po'una sorta di destino segnato diciamo che era Antonello possiamo andare avanti a coppa mi faceva piacere ricordare anche Donatella Trombadori che appunto la sorella di
Antonello più giovane anche lei cresciuta però in questo parco stupendo a contatto con gli artisti e qui ho commesso un suo ritratto fatto da Francesco Coccia che lo scultore che poi farà il monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine
Possiamo andare avanti
Ecco e qui di nuovo io ho messo tutto il Cal trovo quando c'è
Antonello Trombadori e qui lo vediamo in un quadro in cui poi sarà poi non non è detto che lui nel senso cioè il titolo poiché il quadro è diverso ma lo ha ritratto Guttuso come miliziano quindi siamo già con la guerra di Spagna che il primo momento in cui anche in arte gli artisti
Comincia ad affacciarsi diciamo un dissenso più diffuso sempre molto di nicchia però comunque Guttuso in questi anni comincia parete avvicinarsi anche al gruppo di quella milanese di corrente
E il quadro vedete viene esposto alla Galleria della Cometa Roma
Che anche questa galleria era un centro attività appunto di fronda potremmo dire tanto che poi fanno anche una mostra di Carlo Levi che torna apposta ad alcun fino insomma per esporrei infatti poi ci sono una serie di polemiche la galleria
Chiuderà
Ecco questa è una frase che appunto ha scritto ha Mirko Battle Zito ha trovato molto significativa
Per è una frase scritta da Antonello Trombadori sulla rivista la quota nel mille novecentotrentotto quindi nell'anno anche in cui viene ritratto da Guttuso insomma in quel periodo in cui un po'la guerra di Spagna poi le leggi razziali insomma fanno sì che la coscienza di di di alcuni non di molti ma comincia un po'a
A cambiare
E cioè se cominciano a farsi delle domande alcuni artisti e lui Antonello scrive per noi chiunque si trovi fuori da questo termine umano indispensabile
Non dice parole che rivestano duraturi significati ecco questo elemento dell'umano potremmo dire anche dell'umanesimo forse cioè che credo che sia un tema che attraversa tutta la anche la critica d'arte di di Antonello Trombadori non è solo una questione di realismo ma lui ci vuole trovare uomo comunque non punto pari abbiamo Duccio che potrà insomma non sa perché è molto complessa anche la posizione di Trombadori già bisognerebbe ogni volta a dire
Certe cose in che anno le ha fatte perché poi appunto come naturale se il tiro esiste cambia un po'assecondare il mutare delle situazioni ecco questa va be'mi piaceva la foto
Perché vediamo Antonello Trombadori che si mangia un bel piatto di spaghetti nello studio di Guttuso
E c'è anche Giulio turca Turcato K invece diventerà tratto insomma quando poi la esplode la la polemica qui siamo ancora negli anni quaranta
Possiamo andare avanti ecco questa anche qui Mirko Battle sì
Sottolinea l'importanza di questo momento cioè dell'a.d. di questa mostra l'arte contro la barbarie organizzata dall'Unità nell'agosto mille novecentoquarantaquattro
Che ha una mostra molto importante perché
Espongono soprattutto artisti come Guttuso ma fai
Anche appunto il Concilio e sono tutte opere che parlano dell'esperienza appena vissuta cioè quella drammatica della della guerra e però Antonello interviene con un un articolo su Rinascita in cui prima loda l'iniziativa di cui poi lui stesso è tra gli organizzatori ma osserva chi se si stupisce insomma che gli artisti preferiscano la rappresentazione del popolo oppresso rispetto al popolo vittorioso e in rivolta
Siamo nel mille novecentoquarantaquattro
I comunisti a questa data avevano delle speranze enormi di Porter
Cambiare la società e pensavano che cambiando la società automaticamente anche l'arte sarebbe cambiata quindi non si preoccupavano troppo di dare delle direttive precise agli artisti anche se appunto
Trombadori vorrebbe vedere questo popolo vittorioso in rivolta e non sempre martoriato
Possiamo andare avanti
Ettore però purtroppo sta facendo appunto e dei salti enormi però pur quindi diciamo tra il quarantaquattro
E il quarantasette gli artisti sono lasciati abbastanza liberi di esprimersi secondo le le proprie inclinazioni
Poi però naturalmente il panorama politico cambia radicalmente ci sono le elezioni in aprile del mille novecentoquarantotto l'attentato atto gli atti già prima il Piano Marshall
Che
Forse insomma adesso si se ne parla sempre di più da anche fondi alla cultura per una indirizzarla di più verso gli americani quindi insomma
Comincia la quel clima della guerra fredda e quindi i due
Che le le le due o opposte correnti si
Sì radicalizzata in qualche modo e quindi c'è questo famoso intervento edito gli atti la stroncatura
In occasione di una mostra organizzata Bologna ancora dal Fronte Nuovo delle arti che sembrava appunto ancora la possibilità di poter essere tutti insieme in fondo
L'anno prima era nato il Gruppo Forma
Dove c'era Carla Accardi Consagra Sanfilippo eccetera che dicevano no voi siamo marxisti e formalisti e le due cose non sembravano dovessi escludere per forza invece purtroppo poi da diciamo nel quarantotto le cose cambiano e Togliatti farà questo intervento famoso insomma firmandosi Io mi solo con la rema insomma per lo dirigo di Castiglia
E che così concludeva suvvia abbiate coraggio fate come il ragazzino nella novella di Andersen ditte che hanno UDR e che uno scarabocchio è uno scarabocchio
E questo quindi li irrigidisce le posizioni e anche in ambito artistico se finora per esempio ecco tra l'altro nel quarantotto se non ricordo male e muore anche il sultano Frua
E esitano of Andrej Zdanov che era il sostenitore della realismo socialista ma in Italia non aveva avuto un gran seguito perché alla fine in Italia si seguivano più le posizioni di di Gramsci cioè l'idea che che ci si dovesse basare sul sul popolo che gli artisti dovessero ispirarsi
E seguire il popolo e e che avrebbero fatto comunque una buona arte anche se poi infatti c'era il rischio di una posizione più populista comunque
Diciamo dopo tutte queste discussioni nel quarantotto un po'i due schieramenti si si irrigidiscono possiamo andare col quindi ho messo una foto dicevo in cui c'è appunto Trombadori con Picasso Picasso era da un lato il campione
Dei comunisti perché aveva aderito al comunismo e nel trentasette aveva fatto quel quadro strepitoso che era l'unica che era diventata la la bandiera per cui nessuno poteva toccare Picasso che però era stato anche un protagonista delle avanguardie aveva fondato il cubismo quindi Picasso diciamo è andata bene
A entrambi gli schieramenti perché anche Lionello Venturi non poteva certo parlare male di di Picasso per esempio e qui era venuto a Roma del PAI terrà una mostra nel mille novecentocinquantatré una grande mostra ma il a questa data era venuto per partecipare al Consiglio mondiale dei partigiani della pace e poi Antonello Trombadori lo porta cioè lo accompagna per un tratto mentre lui tornava verso Parigi e si fermano ad Arezzo a Firenze
E la foto l'ho appresa da un bellissimo libro di Duccio appunto che si intitola Album di famiglia che dedicato alle foto che ha fatto questa ovviamente non la fa tanto nello ma tutte le altre le ha fatte lui negli anni Cinquanta
E sono ecco poi io ho messo Carlo lenti giusto perché a un'altra figura importantissima un altro grande amico di Antonello Trombadori anche lì appunto lo vedete ritratto da Carlo Levi
E aveva negli anni cinquanta e poi fino alla morte lo studio
A Villa Strohl Fern in questo perché villa Strohl Fern con continua comunque anche nel secondo dopoguerra ad essere un luogo anche di di grandi discussioni dibattiti insomma desse vivo
Possiamo andare avanti ecco paio messo questa foto sempre perché c'è appunto Antonello Trombadori qui siamo nello studio di Guttuso a villa Massimo e
Appunto vediamo Mario Penello pensarono Mirabella Renato Guttuso e
Antonello e atterra Mario Socrate che posano per la Battaglia di Ponte dell'ammiraglio de di cui ci ha già appunto parlato Paolo Franchi che ha un quadro veramente
Importantissimo per il realismo ma se andiamo avanti
Io ho messo la versione di Firenze degli Uffizi
Però anche qui il PAI realismo che cosa significa io infatti sto
Un po'semplificato nido ma i dibattiti in quegli anni erano estremamente accesi tra le varie posizioni etiche consenta realismo
Perché in fondo questo quadro cerca anche un quadro storico un quadro fra l'altro enorme mi pare
Tre metri per cinque non adesso non mi ricordo ma insomma quindi ecco è il primo quadro di storia fra l'altro che fa Guttuso però
Lo fa appunto riferendosi a un episodio del passato che però ci parla del presente perché i partigiani avevano fatto le Brigate Garibaldi appunto poi qui li rivediamo contro i Borboni ma sì molti si sono interrogati su quale sia il significato poi di questa figura vedete qui in primo piano riversa
Che un ritratto di brutto un Autoritratto di Guttuso di questo povero venditori di frutta
Che è rimasto immischiato nella battaglia ha perso la vita e non è né da una parte né dall'altra allora qualcuno si è chiesto se
Guttuso si sentiva un post perito lato da questo meccanismo di dover per forza diciamo prendere posizione o da un lato o dall'altro
L'ho oppure quale altro
Significato potesse avere ma insomma lo mostro oltre che per il fatto che abbiamo detto prima che ci sono ritratti molti personaggi amici di Guttuso oltre a Guttuso stesso tra cui anche Antonello Trombadori ma non so onestamente quale sia di questi de al centro con ah ecco ecco con la sciabola
Ecco
Sì sì
Possiamo andare avanti
Ecco e poi arriviamo a un'altra figura molto importante
Quella di Alvaro Marchini
Alvaro Marchini arrestato anche lui un partigiano e nel mille novecentosettantacinque ha pubblicato anonimo
Un libro nel quale ripercorre la sua esperienza di partigiano anche lui medaglia d'argento come Antonello Trombadori
E poi e divenuto un famoso imprenditore ma è stato anche il presidente della Roma per del
Sì no dico famoso nel senso sì sì sì loro venivano a tra l'altro
Approfitto per portarvi i saluti di Simona Marchini la figlia che che sarebbe voluta venire ma poi ha avuto un
Contrattempo e anche lei ha raccontato alcuni aneddoti però se le avesse raccontati lei
Era un'altra cosa
Appunto dicevo sì loro venivano da una un famiglia di di piccoli prima muratori dall'Umbria e poi
Ecco il sì sì sì e poi dopo si sono affermati qui a Roma e hanno anche Donato il Bottegone a Partito Comunista insomma
E c'era un'amicizia veramente fraterna tra al faro Antonelli
Dopotutto uso perché erano uniti da da da questo rapporto stretto ai tempi della resistenza quindi in un momento così del drammatico Donatella Trombadori mi ha raccontato che non tutte le sere Antonello e Alvaro giocavano a carte per dire
Antonello Alvaro Marchini apre questa galleria che si chiama la Nuova Pesa ma lo vedremo finisco solo con questo libro Andrea che è una testimonianza molto interessante che di Antonello un po'è mancata nel senso che lui non ha scritto una sua Autobiografia adesso per fortuna l'ha fatto
Mirko Bettoni sia punito perché anche quella di Andrea è molto lui Andrea era il nome di battaglia
Io ho messo la copertina della seconda edizione ma nella prima l'aveva pubblicato appunto anonimo o nella prefazione di Antonello Trombadori
E l'aveva regalato giusto agli agli amici somma
Possiamo andare avanti ecco quindi la galleria la Nuova Pesa che viene aperta dal come
Dal varo Marchini
Prima in via Frattina Inaugurato con un programma che è molto interessante perché non riguarda l'arte contemporanea anche se questi pittori per lo più erano tutti vivi ma riguarda ormai i maestri storici cioè loro inaugurano una galleria che poi sarà votata all'arte contemporanea per lo più ma con una mostra che diciamo riscopre o comunque rilancia tutta una serie di artisti dal mille novecentotrenta in poi che sono sostanzialmente gli artisti di corrente e la Raphael Mario Mafai
Fausto Pirandello quindi anche artisti che avevano posizioni diverso insomma politicamente e ecco quindi ho messo alcune foto perché Antonello Trombadori era o il direttore artistico della galleria anche se non lo è stato in maniera continuativa perché era una galleria in cui mi sembra di di aver capito lo dico perché i documenti purtroppo sono andati perduti ma insomma
In cui un poco cioè c'era un un team diciamo un gruppo di persone che potevano Ing a turno in qualche modo
Quest'suggerire degli artisti a cui dedicare delle mostre perché oltre ad Antonello Trombadori c'era tra i più assidui frequentatori c'era Corrado Cagli c'era Pier Paolo Pasolini
Alberto Moravia
E tanti attaccarlo lei Fini
Guttuso e quindi tutti i loro avevano sicuramente un a voce in capitolo insomma nel consigliare la programmazione e li appunto infatti vedete Cagli con Marchini
Possiamo anche cercarla e Simona Marchini che poi qui invece vediamo
Trombadori con De Chirico in occasione di una mostra di don chi siamo ormai negli anni Sessanta quindi il dibattito surrealismo
Ormai praticamente superato perché è un dibattito che attraversa tutti gli anni cinquanta ma negli anni Sessanta pari tra poco ci sarà anche diciamo il l'avvento della poppa arte con la Biennale del mille novecentosessantaquattro e Lapo Panteca un fenomeno tipicamente americano però è figurativo quindi entra in competizione o comunque crea infatti Antonello si interroga molto su questa figura attività americana salvando alcuni artisti
Ecco stiamo per concludere però un altro aspetto che mi interessava così ricordare dell'attività di Antonello Trombadori appunto questo
Impegno oltre che come abbiamo visto per salvare la la villa Strohl Fern anche per di valutare gli artisti della Scuola romana perché con la mostra del mille novecentocinquantanove gli artisti che vengono riscoperti e anche durante l'attività della della Nuova Pesa sono soprattutto gli artisti appunto dal trenta perché il trenta era il momento in cui si affacciano
Mafai e Scipione anche se in realtà avevano già esposto prima però si prendeva quello come hanno e tutti gli artisti attivi a Roma negli anni Venti venivano ancora diciamo ottenuti quasi insomma un po'relegati
E invece l'operazione che fa appunto Antonello Trombadori con ma Maurizio Fagiolo dell'Arco Miriam Mafai presidente dell'archivio della Scuola romana che adesso poi l'archivio si trova a villa Torlonia con con una buona parte dei quadri netta Vespignani e Alberto Ziveri e proprio questo di rivalutare anche gli anni Venti della Scuola romana quindi anche Francesco Trombadori per esempio ma per dire anche della grande onestà intellettuale di Antonello Trombadori lui pure essendo il consulente il direttore artistico incerti
Anni della Nuova Pesa non ha dedicato una mostra a suo padre che se noi sarebbe assolutamente meritato però appunto non lo fa per una sorta di pudore come adesso insiste più quelle questi scrupoli pena l'epoca ancora si ecco e quindi concludo con
Una un'annotazione che fa Antonello Trombadori su una lettera che gli era stata inviata da Longanesi il quindici giugno mille novecentosettantanove con la quale l'editore gli chiedeva di pubblicare un libro di suoi scritti dal trentotto in poi che avrebbe dovuto chiamarsi gli anni del realismo che poi in qualche modo lo farà Duccio Trombadori con una che raccoglierà gli scritti di di Antonello almeno una parte ma Luini non non firma il contratto
E più tardi praticamente dieci anni dopo scrive a margine di questo contratto evidentemente per la possibilità insomma perché sapeva che i suoi documenti non sarebbero stati buttati adesso una parte appunto come sappiamo si trova presso gli archivi della Quadriennale
E lui scrivere quasi rivolgendosi a se stesso ma appunto anche ai posteri
Io non firmai il contratto un po'per pigrizia davanti alla ricerca degli articoli un po'perché rileggendo a volte mi sono vergognato di me stesso
Davvero potuto credere che l'arte si dovesse identificare con la lotta politica per cambiare il mondo
E resta un interrogativo sospeso punto
Grazie Flavia di questo bellissimo intervento di aver mostrato tutti una carrellata di immagini interessanti ma anche non sono ritratti non solo quadri non solo luoghi i luoghi di Francesco Pardi Antonello ma anche per aver messo sotto gli occhi di tutti una serie di testimonianze scritte insomma di di fonti che poi il libro di Mirko Bettazzi in gran parte appunto riporta in modo che tutti i presenti possano a a abbiano potuto leggere di persona e e riflettere insieme attenui date dal tuo intervento su tutti i i i sì tutti quelli che sono evidentemente dei punti di snodo e del discorso
Del rapporto di Antonello Trombadori con l'arte io a questo punto vorrei che prendesse la parola l'autore del libro Mirko Bertozzi al quale avevo pensato di di fare una domanda in particolare e cioè queste una domanda molto semplice
Ma Sordi giacché c'è una storia molto interessante da raccontare e spero che la racconti e c'è questa Mirko ma come nasce l'idea del tuo libro sua Antonello Trombadori
Ha iniziato a parlare del libro
Ringraziare
Francesco Giavazzi per avermi dato la possibilità di presentare il mio lavoro qui alla Fondazione Gramsci
Ringrazio voi
Duccio della Trombadori che mi hanno incoraggiato
Tanto svolgimento della mia ricerca Paolo per
Pellissier la prefazione crea impreziosito il mio testo e soprattutto per la brillante introduzione che hanno che ha fatto oggi l'UE insieme a Flavia
Ad Alessandra
Detto questo io sono due anni ormai dietetico attenzione alla figura da Antonello Trombadori
Pure ogni volta che mi si chiede di parlare di lui sto in difficoltà perché perché Antonella vissuto non una norma tante vite
Come è stato già detto è stato un personaggio poliedrico e le le varie riveli Antonello si intersecano si sovrappongono quindi
Riuscire a parlare
Di Antonello in maniera lineare veramente
Complicato
Non so da dove iniziare insieme più che altro dallo spiegare come è nato come ha detto ha chiesto Alessandrelli bio
Il libro nasce da un'idea che non è mia nasce da ormai lontano due mila diciotto
Da un incontro che ho fatto con una comari trentini Mario trentini
Oltre a essere
Matematico di fama internazionale
è un intellettuale a trecentosessanta gradi è stato anche a
La pista Antonello è stato il suo comandante
E ogni volta che parlavo con Mario
Mario ne parlava in maniera quasi lo venerava e quindi questa cosa mi ha incuriosito perché è stato lo chiama detto guarda tu dovresti credere chi io immagino che qui ci ci sia qualcuno che ha conosciuto Mario quindi sardi che siamo parla
Mario dopo un po'che parlavamo m'ha detto guarda tu scrivere tre libri uno su di me
Un uso Antonello Trombadori
E uno su Palazzo Braschi io quello su di lui sono riuscito a pubblicarlo in occasione dei suoi cento anni quello suo Antonello possiamo presentandoci ecco su Palazzo Braschi credo che
Rimarrà così non credo che vedrà la luce però mantenuto due terzi le promesse fatta mai detto questo è stato lui che appunto mi ha incuriosito mi ha spinto
Verso questo progetto poi la cosa allentamento andata scemando
Nel due mila e ventuno sono stato contattato da un altro studioso di di resistenza professor Giorgio Giannini
Che mi ha chiesto se avesse intenzione di partecipare a una collettaneo ad autori per gli gli ottant'anni
Della della ricorrenza dei della batteria di Porta San Paolo io sono stato lusingato da questa dal fatto che lei avesse pensato a me gli ho detto di sì
Poi anche lì purtroppo il professore stava già male si è aggravato e quindi non abbiamo più potuto continuare con Luigi questo progetto però lo ha continuato da solo
Adesso non ricordo bene come sono andate le cose però mi ricordo ho chiesto a Duccio se avrebbe avuto piacere
Io scrivessi sul Papa
E lui mi ha detto sì ma dato anche il numero di Donatella che è la sorella di Antonello e da lì è nata la mia ricerca su su Antonello la cosa che mi ha colpito subito anche
Quando si comincia a fare una ricerca ancora prima dei documenti d'archivio
Si cercano delle notizie dei libri scritti da altri ha detto sicuramente su Antonello Trombadori ci saranno altri scritti invece con mia enorme stupore ho trovato nulla
E mi sono chiesto il motivo poi più studiavo e più mi davo delle risposta a questa a questa domanda io me ne sono date due
Una accantonarlo Trombadori come è già stato detto era un personaggio multidimensionale e quindi complicatissimo da da affrontare
Tra l'altro poi
Dovrò dire come è stato scelto perché come è stato strutturato il testo perché non è una biografia ma è un ritratto che non sono a loro modo infatti il primo titolo sarebbe dovuto essere il tratto di Antonello Trombadori
E e la seconda che Antonello era un personaggio scomodo
Diceva quello che pensava che faceva quello che diceva in politica soprattutto un personaggio così
Non è raro è unico quindi appunto Antonello ho scoperto nel tempo che o lo ami colori magari di mezzo questo e
E il
Una cosa però che io voglio dire che la mia ambizione sia
Una cosa io spero di diciamo la speranza è quella di avere di aver fatto di da apripista e di invogliare le persone che vorranno poi magari approfondire l'argomento non solo su Antonello ma su tutta la sua generazione che è stata dimenticata incredibilmente dimenticata perché
Non solo
è stata
Parte attiva nella Resistenza mai stata importante nel dopoguerra tutta la Prima Repubblica quella che ha fatto l'Italia diciamo sono stati se pensate che Giulio Andreotti è morto dieci anni fa già non se non se ne parla più di Giulio Andreotti
Non si capisce il motivo per cui appunto ci sia questo
Questa dimenticanza questo no questo vuoto della memoria si parla tanto di memoria però fra i personaggi che hanno fatto la storia non riconosce nessuno i giovani oggi riconosco
Però ecco io
Se devo dire una cosa intanto devo dire che Alessandra fu un po'esagerato con la ha tessuto le melodie non ho scritto nessun trattato di di storia dell'altro scritto semplicemente un una una lei vicino era mia intenzione pormi delle domande che appunto però fatto Mario Fiorentini e da lì è nato tutto il nostro la nostra amicizia
La cosa appunto che dicevo importante che bisogna tenere a mente quando si studia Antonello Trombadori
è che non si può parlare di Antonello prescindendo da villa Strohl Fern questo l'ha detto giallo accennato Flavia
Ma è fondamentale perché con Antonello tutto inizia e tutto finisce con villa Strohl Fern quindi e soprattutto è importante capire
Studiare avere almeno un po'la nozione la conoscenza di che cosa sia stata che cosa abbia rappresentato questo luogo
Per capire la forma come si è formato col caratteri Antonello perché i primi anni sappiamo oggi che sono fondamentali per forgiare la personalità di
Di ogni individuo è sicuramente per Antonello è stato quanto mai vero perché pensiamo che a lui è nato nel
Momento in cui quando lui era adolescente anzi bambino perché nel mille novecentoventisei
Il fascismo diventava regime con le leggi fascistissime quindi lui aveva appena nove anni
E immaginiamo un bambino che è nato qui c'è l'unico modo di Antonello probabilmente in un contesto dove si respirava allora villa Strohl Fern è un
Chiamo lo fazzoletto che non faccio detto perché sono otto ettari di terra a ridosso di villa Borghese
Acquistati dal dall'alsaziano solo afferma che inizialmente si chiama solo Strollo e poi ha voluto aggiungere ferma per a diciamo descrivere la sua lontananza dei fatti del mondo
E lì ha creato quella che era all'epoca una a fantasia di molti diciamo il famoso falansterio se vogliamo no quello la Casa degli artisti oggi la chiameremo probabilmente la Family non lo so dove li hanno preso Luca dimora
Ballerine scultori pittori giornalisti poeti e Antonio sì sì Antonello si si trovava a a vivere in questo in questo ambiente così fatato
E al all'e sterno però nel
Il fascismo da da movimento diventava partito e infine regime quindi sicuramente luce questa ricerca di un mondo
Diciamo migliore governato da leggi più uguali che era probabilmente quello che era il ricordo che lui aveva del di questo mondo che aveva
Rispiegato quando era bambino di questo contesto che aveva
Vissuto quando era bambino e un'altra cosa fondamentale di di Antonello Trombadori
Appunto lui dimenticavo importante pure questo che
Non sulla cercato
Gianni almeno centosettantaquattro quando è stato istituì il ministero della cultura di fare intervenire Spadolini
Per salvare la villa ma poi ha fondato l'associazione l'ottantaquattro di la sua Serna
Per limitare appunto queste demolizioni sono Fazzari fatte per
Per dare vita allo Chateaubriand
Un'altra cosa
Fondamentale per capire un tonale l'importanza che la per lui la cultura io sono rimasto colpito quando sul sito di Giuliano Briganti
Ho letto delle lettere che erano state scritte da Paolo Emilio Mara corda che eravamo un amico insieme a Bufalini Guttuso
Trombadori hanno si riunivano
A nelle varie caso un po'nello studio di Guttuso un po'nella casa di villa Strohl Fern a quando Francesco non c'era
E dei cantavano Poesia
Non solo dei cantavano questi Emma facevano quello che loro chiamano il gioco dei poeti cioè questi ragazzi ventenni oggi praticamente quasi inconcepibile che dei ragazzi si riuniscono per fare queste cose
Loro si divertivano a passare il tempo
Ma
Si estraeva la sorte dicevano delle poesie e gli atti dovrà indovinare l'Autore
Nel titolo della quesiti e Antonello tra questi pare che sia che fosse uno dei più bravi la madre questo ma è stato raccontato da Donatella perché Antonello era un tipo più tecnico Luisi si arrampicava sulla scala della villa e si metteva a decantare Poesie
Sia di Pascarella sia del Belli sia insomma di di Carducci pare che l'unico nasce San memoria fai da di comunicare una poesia di di Carducci sull'impegno civile
E praticamente la mamma lo chiamava Astra Palladio che praticamente è un termine probabilmente di derivazione siciliana
Che vuol dire un tipo un po'appunto bizzarro fuori di testa un un istrione ecco questo era e questo m'è rimasto impresso perché sono cose che sono aneddoti che però
Che rendono
C'è descrivono la personalità di un personaggio forse molto più dei fatti perché gli aneddoti sono quelle cose che rimangono privati come come privato e secondo me anche qui è una cosa fondamentale sempre di riferimento a Villa Strohl Fern
è che lui poco prima di morire
Lasciò quando ormai sapeva che la fine era vicino
Lascia come ultima volontà agli amici più intimi
Quella di far passare il suo feretro il Caro che credo che trasportava il suo feretro all'interno di villa Strohl Fern per dare l'ultimo saluto
Questa cosa mi ha colpito perché l'ha fatta anche in occasione della morte della madre nel settantatré e ancora prima era stata fatta in occasione della morte del padre Francesco nel sessantuno quindi questo dà l'idea di quanto fosse importante per l'questo nove e fosse sacro per la famiglia
Si sposa
Sempre sul
E niente queste sono le cose
Diciamo più secondo me rappresentative di Antonello oltre ovviamente a tutto il fatto che lui è stato una specie di quando mi chiedono una definizione per Antonello io dico un catalizzatore di Eddie di energie e questo perché perché non solo durante la quella di liberazione
A luglio il salice Valenti sei anni a Luis spettava il compito come organizzatore dei gatti Gruppi d'Azione patriottica di selezionare
Quelli che avrebbero dovuto fare i suoi compagni quelli che avrebbero dovuto fare le azioni più temerarie e quindi ma era anche quello che nel tempo si trovò come al funzionario
Della
Del del della sezione della Commissione cultura e la sezione Spettacolo intellettuali
Fu Louis che dovete in qualche modo prendere i contatti con i più grandi intellettuali artisti dell'epoca quindi era
Sì era anche è incredibile i la quantità di persone con cui Antonella è riuscita a a a relazionarsi prima Flavia
Ha messo le fotografie di Picasso a ma era anche amico intimo di Pablo Neruda di di praticamente tutti gli artisti sulla scena italiana degli anni di tutto è il il dopoguerra quindi aveva questa capacità di circondarsi di di appunto energie creative e e la cosa importante è che tutti questi grandi personaggi aveva la stima di lui cioè lo lo consideravano anche quando lo vedevano come avversario questa un'altra caratteristica io ho notato in Antonello
Lo
Lo vedevano come un avversario del quale avere la
Non timore ma da prendere in considerazione perché un'altra caratteristica fondamentale che Antonello anche se diventava rosso mi hanno raccontato che quando scendeva in polemica diventava si infervora Nava
La cosa bella è che non prova rancore c'è un minuto dopo capace che ti faceva lo scherzo che prendeva in giro quindi era era anche un tipo diciamo particolare sotto questo punto di vista
E niente questo diciamo io non non voglio rubarvi altro tempo non voglio annoiarvi con altre considerazioni che poi alcune stanno scritte sul libro ovviamente ovviamente il libro ecco è un estratto della vita di Antonello diciamo così io ho preso le parti che per me erano più rappresentative l OPA volute inserire in questo volume per renderlo anche più godibile al pubblico diciamo che ha né un citofono una sorta di disagio che però è una anche un po'un romanzo storico questo appunto anche per accompagnare il lettore e fare in modo che appunto la la la lettura non fosse troppo
Tediosa ecco questo un po'
Volevo dire
No solo una cosa che però un secondo
A proposito di Antonello del mondo la senza ovato dalla cultura dei rapporti
Tra questi il PC eccetera eccetera
Resta memorabile Marra conoscerete tutti il mostro di Flaiano il quale interrogato Ennio Flaiano
Portico parole era il comunismo non sa in quale passaggio drammatico
Metti cinquantasei ma posso sbagliare
Ennio Flaiano così diceva no no mai letto Marx ma conosco Antonello Trombadori su un amico di Trombadori
Allora io volevo ringraziare Mirko per averci detto qualcosa ricordo magari ricordo ecco ricordo questo fatto Louis ha parlato di un primo titolo
Che l'ha pensato per libro ritratto di Antonello Trombadori ma c'è realtà un secondo titolo che è stato anche importante che poi ha cambiato e cambiando un po'il senso del libro perché il libro e si intitola Antonello Trombadori e una vita partigiana
E ma e il il primo titolo il secondo titolo che era stato pensato era Antonello Trombadori il comunista critico e in questo cambiamento c'è anche un po'uno slittamento di senso di di importi anche le di tutto il ritratto se ne ha voluto fare e mi piacerebbe penso che faccia piacere a tutti che dicesse due parole Duccio Trombadori che qui con noi
Beh dopo tutto quello che è stato detto non so proprio che cosa
A giugno
Però partirei da questa storia del titolo perché ne abbiamo discusso
Cui ha fatto questo ritratto
Esauriente perché sinteticamente Secondo me espressivo della personalità di mio padre
E va be'chiamato una vita partigiana
Io anche o sostenuto che mi presso l'aveva il titolo però sentendo che un po'discorsi e son venuti fuori stasera
Io avrei
Siccome poi ho fatto un po'il giornalista
Quindi
Le cose li risolvo sempre con dei titoli insomma
Allora
Mi è venuto in mente che
Anche una vita partigiana poi alla fine
Ha un minimo di scontati sa di
C'è questo concetto di militanza
Mio padre
Io avrei chiamato addirittura una vita militante perché ripercorrendo un po'la storia che si delle tracce
Di questa sua
Io non è che vi sia scoppiettante
Emergenza
Capacità di cogliere
I riassetti sintetici di qualsiasi momento storico il politico vissuto intensamente
Mio padre è stato sempre militante
A volte uscendo anche fuori dalla misura
Per esempio Paolo Franchi
Ha raccontato di nel suo essere togliattiano e in effetti la vita di mio padre alla politica vera e propria
Coincide con la nascita del partito nuovo cosiddetto chiamato partito nuovo di Togliatti con tutto quello che significa ora
E si conclude anche dico graficamente
Perché mio padre è morto nel novantatré si conclude con la fine di questo partito
E quindi in un certo senso lui è rimasto incollato a questa storia
Al tempo stesso la sua personalità
è sempre uscita anche fuori perché era noto che mio padre diceva sbattuta vedo dice Annarosa
Danzanti
E credo che lei se lo ricorderà
Quando gli dicevano va be'ma la linea del partito non è che si è possente
Seguirà nove io sono come la linea del partito e sai quanto io la condivido io messe sul telaio sopra la linea partire per dire
Sono un fedele
Legato al partito e al al e alla sua quindi diciamo intellettuale organico si dice se è stato detto ma si trattava più volte
Di questa sua passione militante
Il che ha avuto
Varie fasi
Ed è iniziato
Ma
Diciamo che c'è stata sempre una sostanziale fedeltà
A questa idea di essere legato al partito
Tant'è che
Nel Luís a un periodo che è quello del la fine della guerra quindi era il quarantacinque mettiamola così fino al cinquantasei in cui è un certo tipo di
Di militante
Limite sia ecco quando Paolo dice togliattiano
Lì inizia un vice un concetto contrasto con Togliatti
Ma è talmente riservato è talmente chiuso vissuto intimamente
Perché la fedeltà a e la coerenza diciamo rimasta sempre
Era c'è stata una sua contraddizione vissuta molto fortemente e credo che questo interne diciamo approfondendo la sua biografia si può vedere riscontrare anche
Diciamo fino a quando
Poi
Quasi sul finire della vita
Vuole sciogliere questo rapporto che fortissimo che lo è allegato con la sua identità comunista ecco mettiamola così
Se ne può discutere naturalmente quindi
Io per quanto riguarda
Sono stati trova toccati molti punti
Ma
Effettivamente questo Trombadori che corse
Come si si si può definire beh intanto
Ha scatenato polemiche di vario tipo
Sia
Riscuotendo su consensi sia suscitando reazioni anche
Non
Certamente favorevoli
Ma lui
è l'espressione di una generazione molto inquieta
E che è stata poco studiata
Provate a pensare
Questi nostri Tardelli con nove mesi ci sono dei giovani
Una generazione che ha attraversato che nel che viene alla maturità
Con i fasti imperiali del fascismo diciamo quindi del tra il trentasei e il trentasette
L'illusione imperialistica italiana gli avevamo così e precipita nell'arco di un decennio voi sapete che dieci anni sono molto poco molto Brady passano nella caduta dell'Italia il tentativo di di di risorgere in una certa misura
Con una nuova democrazia che non fosse più quella incorniciata dal vecchio Stato liberale
Una generazione che ha sofferto molto e non è stato vissuto intimamente
Anche sul piano storiografico fatta capire questa questa passionalità che poi ha caratterizzato
Sì certamente mio padre ma io penso Pietro Ingrao penzolante a tutti quei romani
Che
Avrebbero forse sarebbero diventati dei poeti degli scrittori idee non so bene che cosa avrebbero fatto se non se non avessero vissuto la catastrofe italiana tra il giugno del mille novecentotrentotto al mille novecentoquarantacinque
E quindi sono uomini che vanno studiati
Non solo nel loro rapporto con la Partito Comunista a testimonianza del fatto che il Partito Comunista è stato un pilastro della della nuova cultura italiana e quindi non può essere dissociato proprio bio graficamente non cito qui nomi che
Se ne potrebbero fare a iosa ma al tempo stesso
Ha creato
Un argine dicevo una generazione che ha sofferto molto anche gli aspetti traumatici del dopoguerra quindi la controversa
A nascita della guerra fredda e quindi la divaricazione
Che chiedeva distali come si diceva una volta o da una parte o dall'altra della barricata
E naturalmente questo poneva problemi di coscienza molto grossi che oggi le nuove generazioni non immaginano nemmeno per mio padre se poi un'altra cosa molto precisa lui era ecco questo è un aspetto è stato un
Non era un teorico sistematico andavate via per filoni di ricerca e di passioni passionalità che sposava in appunto come dicevo da militante
E volta per volta si batteva e questo è un deve essere un aspetto tipico della sua personalità che ha fatto innamorare dico
Mirko Bertozzi
Spingendolo io lo ringrazio di questo a ricostruire modo sia pure frastagliato perché è difficile
Da da prendere il personaggio Trombadori questa sua questo suo libro ma o mi viene appunto da pensare
A un altro aspetto che qui è stato l'aspetto artistico è stato trattato da tra via mettiti ma pensiamo al ruolo svolto da mio padre nel cinema
E nella storia del la storia che il cinematografo avuto a Roma come prima grande industria della cultura organizzata di massa durante il fascismo
E
Del gruppo di di è lite dei giovani intellettuali che si erano immediatamente dedicati a per idea leggere il modo con cui sta per stabilire un rapporto tra cinema
E diffusione della cultura nella nel regime di ma nel cosiddetto regime di massa beh uno sono i nomi sono quello di Pietro Ingrao di mio padre di Giuseppe De Santis e adesso non sto a raccontare tutti quanti
Bel naturalmente che Carlo Lizzani
E e via discorrendo
Questo aspetto si pensi adesso con non sito tu tu tu tutto proprio perché vado ma il cinema è un punto importante la seconda questione
Caratteristica personalità di mio padre
E il rapporto tra cultura il giornalismo
Perché mio padre e era un temperamento giornalistico con tutto quello che significa
Di di moderno moderno tutti caratteristica del ventesimo secolo cioè la capacità del giornalismo di organizzare il consenso
E quindi beh adesso io
Credo che lui sia stato tra i se voi guardate le le prime pagine di rinascita
I primi numeri divina c'è un vede che sono tutti illustrati da autori
Artisti o anche poeti
Che intersecavano gli articoli un po'doti e beh in mattoni di Felice Platone eccetera eccetera
E sono tutte l'architettura chiamiamola in impagina attiva e quindi giornalistica si deve sicuramente a mio padre perché
Diciamo basta fare una piccola ricostruzione filologica per capirlo
E quindi l'aspetto giornalistico e per fondamentali della sua personalità
A Roma e
Fondamentale come fulcro di quello che è stata la capitale d'Italia del ventesimo secolo organizzata durante il fascismo cioè la Roma moderna intendo dire
Ed è per questo parlo dell'industria cinematografica del giornalismo
Ma c'è poi una Roma di sempre
E che non è stata toccata o comunque su cui anche Bertozzi ha detto si assorbono ha sorvolato appunto questo a testimonianza della varietà e che è la Roma del Belli
Quindi il poeta Trombadori è stato un cultore
Di Giuseppe Gioachino Belli
E come tale
Ha poi esercitato
In tarda età
Una funzione note notevolissima come autore
E quindi sempre a Roma si torna e a Roma
Si consuma anche
La sua avventura di militante di ricco di militante comunista con tutti i passaggi dalla storia del partito comunista e quindi
Io però ho cercato di dire che questa sua criticità
Non corrisponde non a all'identità principale che lo caratterizza vestita la la criticità il rapporto controverso o difficile o o
Pieno di problemi
Critici quindi il tema del comunista critico non riguarda solo Antonello riguarda
Gran parte degli intellettuali che hanno aggredito e poi hanno sofferta mentre ritirato la loro adesione poi l'anno di data in tutta la storia della democrazia repubblicana da un punto di vista politico mio padre
Di togliattiano aveva pochissimo il togliattiano se per togliattiano si intende la duttilità
Il la e la pazienza
E l'equilibrio mio padre a
Se siamo così si come temperamento politico posso dirlo proprio mi perdonerà dall'alto ma insomma era uno squilibrato perché si buttava in nelle imprese che riteneva
Giuste
In un modo assolutamente impolitico quindi se debbo giudicarlo diciamo adesso dopo tanti anni direi che la caratteristica sua è stata quella di essere un uomo d'azione ma uomo politico
Via ladre trovo sconsigliato proprio come carattere di fare di farlo naturalmente questo non vuol dire che le sue idee fossero sbagliate o
Non sarà salate
Anzi
Lì la sua fondamentale
Era quella
Della difficoltà e dell'importanza dell'unità socialista
Unità socialista in senso nostre
Storicamente e politicamente determinato dalla vicenda storica degli ultimi trent'anni dunque ho quarant'anni ma l'unità del movimento socialista italiano in un progetto
Di trasformazione lui sognava il di giungere a in un modo o nell'altro a questa idea
E questo credo che sia un filo conduttore per capire anche tutti i diversi passaggi che Luís come ha come vita militante come dicevo prima poi spiegano la sua apoliticità la sua la del
Il suo gettarsi a capofitto a perseguire una possibile
La realizzazione di questa idea di unità del movimento socialista in Italia
Naturalmente il personaggio era quindi più poeta che politico e lo dico perché
Questo mi piace
Lo dico in conclusione
Ricordare che l'amico Giorgio Napolitano
Quando lui scrisse
Pubblico
La raccolta dei suoi sonetti romaneschi
Nell'ottantotto
Gli scrisse una letterina
Ed è una letterina
Emblematica di lei mi piace idee
Ti dirla qui che un uovo importante per me poi tra l'altro molto caro perché io mi sono formato nell'istituto dell'Anci
E Giorgio c'è tutto dice caro Antonello arrestati assumo e ho passato il pomeriggio di Natale leggendo i soliti
E ti ho invidiato non solo per la qualità dell'impegno storico letterario dei risultati poetici eccetera eccetera ma per qualcosa d'altro
Voglio dire che il potere esprimere via via affetti e dovuti ricordi ritorni
Di persone e dice
Onde del passato reazioni di passione e di rabbia è una grande risorsa
E tu hai mostrato di saperne
Disporre e disabilità né usare scorrendo le pagine di Lecce Roma mi sono sentito partecipe di tanti stati d'animo e anche di tanti momenti di comune
Speranza politica e umana ecco qui il rapporto di una generazione che si riflette si rispecchia vicende comuni vissute segnati dalle figure di compagni
E amici carissimi e ti ho invidiato non solo perché sono sempre stato sprovvisto di ogni talento di poeta ma perché sono rimasto più di tempo sono rimasto più di tre
Arryn serrato nel cerchio di un'attività politica e di un'elaborazione culturale ad essa strettamente congiunta
Così assorbenti ed esclusive vedete notate la precisione
Del linguaggio di Napolitano sempre
Estremamente controllata da impedirmi di manifestare più liberamente in qualsiasi forma sentimenti inclinazioni e pensieri personali
Avverto sempre così più spesso insomma il senso di aridità che oggi leggendo di due sonetti hanno nello stesso tempo sciolto e reso più acuto
Bisognerebbe penso non cederà all'emotività non rinunciare all'esercizio della propria capacità di giudizio nazionale
E di risposta puntuale problemi con sé plessi ma insieme riuscire a ripercorrere comunicare tutto quello che ha rappresentato e ancora rappresenta alla politica come fatto di vita
Di cultura per ciascuno di noi e dunque come fonte di più problematiche e disinteressate riflessioni dici
Giorgio sempre molto carino dice mi scuso caro Antonello per essermi abbandonata queste riflessione e per avere quasi parlato più di venti editi Odino i due e di tanti altri
Ma era un modo per dire che il mio apprezzamento e anche il mio ringraziamento essendo stato preso dalla suggestione di due sonetti
Ecco quindi che
Per concludere
La distinzione tra il politico il
E
Quello che piuttosto l'impolitico Trombadori
Spiega anche la funzionalità di personaggi come mio padre
Perché aiutano nella storia a capire meglio noi stessi anche nell'esercizio quotidiano della dura vita della lotta politica
Grazie Duccio per questa preziosa testimonianza grazie anche per aver letto la lettera di Giorgio Napolitano
Io va be'invito tutti vedo che molti Gemma non li ama invito tutti a fare domande ai relatori Rollo o all'autore del libro se ne hanno voglia e altrimenti possiamo anche a salutarci qui
è stato un pomeriggio davvero interessante a partire dal libro di Mirko Bertozzi abbiamo abbiamo ascoltato tutti un ritratto abbastanza completo del della perde la figura di Antonello Trombadori
Io spero per quanto riguarda il libro di Mirko spero che abbia successo che ci siano anche altre presentazioni effettivamente quello che posso suggerire e e di di e di invitare anche un relatore esperto in cinematografia perché possa parlare del ruolo che Antonello ha avuto e perché un ruolo veramente molto importante nel nel cinema italiano italiano del neorealismo io se non ci sono non so se ci sono domande di ascolto volentieri
Altrimenti la durata è tolta io lender ringrazio tutti vi saluto