L'accordo di Villa Madama nei rapporti tra Papi e Presidenti della Repubblica

Magnifico Rettore della LUMSA caro professore Acciavatti
Cari colleghi del corpo diplomatico eccellenze Gentili ospiti
Sono veramente lieto di darvi il benvenuto oggi a Palazzo Borromeo a nome mio e di mia moglie di tutto lo staff dell'ambasciata come sapete quest'anno ricorre il quarantesimo anniversario della firma dell'accordo di modificazione del concordato tra la Repubblica e la Santa Sede sottoscritto a villa Madama il diciotto febbraio del mille novecentottantaquattro
Questa ambasciata ha voluto celebrare la ricorrenza attraverso eventi pensati per fare stato della specificità dei rapporti fra Stato e Chiesa
L'ampio programma di eventi culturali che abbiamo realizzato nell'anno in corso sì aperto a febbraio proprio con un convegno dedicato ai rapporti tra Stato e Chiesa a quarant'anni dalla firma del Concordato
E fra i relatori c'era già la professoressa
Serrone Librandi che ringrazio di essere nuovamente qua oltre a numerose altre autorità alla vicepresidente del Consiglio nostro ministro onorevole Tajani c'era segretario di Stato e quindi passato quasi trascorso quest'anno lo terminiamo siamo alla fine del anche nel nostro calendario culturale dell'ambasciata diventi culturale dell'ambasciata con un altro evento che ricorda questa volta il i rapporti al al vertice strappati Presidenti della Repubblica che illustreranno i nostri i nostri relatori che ringrazio ancora una volta tutti quanti
Ringrazio anche Elisa Anzaldo vicedirettrice del TG uno che modererà questo incontro e alla quale passo subito la parola
Grazie alle ambasciatore buongiorno a tutti pervenuti dunque novantacinque anni dalla firma dei Patti lateranensi quarant'anni dalla firma
Dell'accordo di modifica del concordato con i record all'ambasciatore racconto di villa Madama diciotto febbraio dell'ottantaquattro
Presidente del Consiglio allora ed era Bettino Craxi segretario di Stato americano a Vaticano Agostino Casaroli sono avversari importanti
Che sono stati aperti dal nelle celebrazioni anche dal presidente della Repubblica Mattarella l'inizio d'anno visse il Capo dello Stato le relazioni tra le due sponde del Tevere furono impostate su basi nuove
Con la revisione del Concordato la revisione favorire il riconoscimento del pluralismo religioso della società italiana favorì il riconoscimento del pluralismo religioso
Della società italiana della revisione del Concordato resta traccia attualissima e feconda in questi quarant'anni
Nella chiesa si sono succeduti tre Panpin
Giovanni Paolo secondo Benedetto sedicesimo e Cesco nello Stato italiano si sono succeduti visse presidenti della Repubblica
Pertini Cossiga Scalfaro Ciampi Napolitano e Mattarella dunque quali sono stati i rapporti tra infatti e i Presidenti della Repubblica in questi quarant'anni
Mi piace però ricordare quali fu il contesto storico nel quale nel mille novecentottantaquattro
Mina cuore e maturo la revisione del Concordato perché ogni relazione diplomatica deve esser calata nel contesto storico in cui ciò avviene e vi ricorderò cose che forse non ricordarti più di quel mille novecento ottantaquattro allora Presidente degli Stati Uniti era appena stato eletto Donald Regan vicepresidente era Bush nel retto unito c'era la taccia in Francia c'era Mitterand
E Germania il cancelliere era col a Mosca presi dente dell'usura asso Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche era c'era niente Co
Gorbaciov che era che rappresento l'inizio del G giallo tra USA e URSS sarebbe arrivato l'anno dopo nell'ottantaquattro non c'era ancora in Cina c'era Banksia hopping in India veniva uccisa Indira Gandhi
Il Brix nomi sistema non nera anni anche all'orizzonte delle vedute della politica mondiale
Cosa accadeva in Italia quando Craxi e Casaroli firmarono la revisione del Concordato ottantaquattro
Si aprì con un orrendo omicidio di mafia Giuseppe Fava lo ricordate
Il cinque gennaio Catania nello stesso anno però Tommaso Buscetta raccontava cos'era la mafia e consentì centinaia di arresti nell'ottantaquattro morì era ricco Berlinguer la grande ambizione
E lo lo si chiuse con un'altra strage la strage di Natale rapido novecentoquattro Napoli Milano un attentato dinamitardo Sampras opera di Cosa Nostra ci furono sedici morti
E cominciò proprio nell'ottantaquattro un una spaventosa guerra di mafia
Nel mondo il sociale non insiste utile dirlo
Usciva però il Macintosh eh ma Zac Alberto il fondatore di Facebook nasceva nel mille novecento ottanta quattro e Springsteen e chiudo così perché è un bel record anche questo suonava boa in Belgio esteri
Buongiorno presidente Giuliano Amato ha fatto bene a ricordare cos'era quel quell'anno ogni relazione diplomatica nasce in un contesto ben preciso e non dal nulla si faccia presentare anche se lei non ha bisogno presente semmai lo faccio perché se ne andranno dell'attrice
L'Europa presidente emerito della Corte Costituzionale Presidente del Consiglio Judge al ministero dell'interno del tesoro delle riforme deputato senatore ci parlerà dei rapporti tra il presidente Pertini
E Giovanni Paolo secondo
Il giorno della firma del Concordato Giuliano Amato era segretario del Consiglio dei ministri del governo Craxi
Il Presidente Pertini lo ha stimato immagino come tutti noi lo abbiamo amato un uomo con un fortissimo senso etico vincolo istituzionale anche del valore la nostra Costituzione un antifascista che pago con il carcere le sue idee e tanto altro prego
Ma il fatto si è però
Il rapporto tra Pertini e voi TWA precede concordato un nuovo e in qualche modo ne prescinde pochi rapporti sono stati così intensi come quelli tra il pettine acuiti in qua
Quando si è trattato di pontifici di capi di Stato e questo rapporto nacque tra di loro
Il Concordato nuovo caso mai fa da da sfondo della loro avventura cui mi riferivo rapidamente più singolare che l'agilità all'Adamello
Promossa dallo sciatore voi Tiguan seguito dal nome uscì attore Pertini che proprio sul sulla neve non sapeva o sapeva stento come camminare
Ecco
Hanno
Pettine a una vicenda singolare perché viene ricordato come il Presidente della Repubblica che coincide con infatti
In realtà Paolo sesto muore poche settimane dopo l'elezione di Pertini già c'erano stati scambi informali tra di loro
Poi viene eletto Papa Luciani come sappiamo che se ne andrà rapidamente tra l'agosto e il settembre delle settantotto e poi arriva Papa Wojtyla
Ora la cosa che si nota di più
E quante volte si incontrano
E nella tendenziale informalità o comunque violazione del Protocollo in un modo o nell'altro che caratterizza pressoché tutti i loro incontri
Wojtyla viene eletto il sedici ottobre del settantotto e già otto giorni dopo i due si vedono
Non ci saranno comunicati dirò dopo quello che nella prima udienza generale dell'anno successivo il Papa dirà a proposito di quel primo incontro
Frequenti telefonate incontri nell'appartamento privato
Nota che quando ci fu nell'ottantuno
Indimenticabile per mille ragioni ma era il giorno del mio compleanno fra l'altro il tredici maggio
Il Papa fu colpito dall'attentato di Al via Caccia
Ed è così Pertini va al gemelli
E niente sci alle due di notte
Raramente lo si fa per i propri familiari una cosa del genere e lui lo fa per il Papa e tornerà a ben quattro volte a trovarlo prima che voi tv avvenga dimesso
Poi lo invita a Castel Porziano occupazione
Accadrà anni dopodiché l'anno dopo nell'ottantadue non era mai accaduto nella storia
Quando arriverà il concordato
Pertini andrà ufficialmente a trovare il Papa
Portandosi dietro il Presidente del Consiglio Craxi ora portarsi dietro Craxi è una formula un po'singolare
Comunque protocollare un ente se lo porta dietro
Ed era la prima volta che un capo dello Stato arrivava in visita ufficiale alla Santa Sede insieme al presidente del consiglio
Se la mia fonte informativa che è il libro oltre le tende del qui presente professore Acciavatti non mi trae in inganno
In quell'occasione ci fu anche una curiosa annota del ministero degli Esteri nostro
Che metteva in dubbio che potesse essere insignito lettini dell'ordine supremo del Cristo
In quanto non credente fa
Qualcuno fece notare al nostro ministero che anche Saragat erano un credente lo aveva avuto cosa che forse il nostro ministero doveva sapere da solo
Mi scuso con gli esponenti degli esteri perché considerò il nostro corpo diplomatico una delle cose migliori che l'Italia
Amministrativa abbia prodotto nella storia anche per questo merita ricordare questo che si può considerare un piccolo incidente
Comunque sua Santità non prese granché sul serio questa nota il conferimento in quella occasione ebbe luogo
Viene notato che quando il Papa ha restituito a visita pochi giorni dopo scese dalla macchina nel cortile del Quirinale
C'era perché mica lo aspettava si abbracciarono
Anche in questo il protocollo tende a non prevederlo
Come di sicuro non prevedeva la gita allargamento che nacque da una telefonata di Bowie tv anche mi disse elettivi nel perché non vieni con me
E pertinenti e disse ma io non so sciare realtà imperitura beh insomma camminerà i ci andò
Lui ci sono due cose che scusate sir Hugo un secondo vanno segnalate
La prima è che i due protagonisti arrivarono come Dio comanda in montagna col maglione gli scarponi
Anche perché camminare sul ghiaccio con le scarpe che portiamo in questa occasione non è proprio facile
Invece lo staff arrivò come io non comandava Lima loro pensavano che il protocollo lo comanda se lo spesso in giacca e cravatta
E scarpe di cuoio e pare che vederli camminare nel percorso che che doveva portare al rifugio fosse uno spettacolo esilarante
Ma nessuno si ruppe le gambe del piano ci andarono vicini
Poi chiesero alla signora contro che cosa aveva preparato
Per il lance
Degli ospiti pare che la signora rispondessi oggi c'abbiamo gli strozzapreti notoriamente in buoni-pasto buona che porta questo nome non so se la posto sera per caso
Nove
Poi si sa
Si sa che
Quando Pertini era moribondo
Allora Policlinico
Ci fu questa singolare cosa che Carla sua moglie
Era qualche mondo portatrice di una richiesta di lui
Di ammettere nella sua stanza suono Cossiga il suo successore
Probabilmente quasi sicuramente lui si riferiva agli
Ai politici italiani sono possibili
Non certo acuiti guai
Anzi era stato sentito dire più volte trovatemi il mio amico
Trovatemi il mio amico
Non capirono le persone che aveva intorno quando il suo amico arrivo vedere il Papa
Carla gli negò l'accesso alla stanza
Gli fece
Dare la sedia che lui aveva chiesto per sedersi almeno davanti alla porta Elli presto a pregare
Poi venne di rapporto e se ne andò
Allora datemi un minuto per
Cercare di capire insieme a voi qual è stata la chiave
Questure opportuno
Ce ne possono essere stati diverso una simpatia umana che scaturisce tra persone anche a vivere
Ma qui c'è stato probabilmente qualcosa di più
In quel primo incontro che ebbero su cui non ci furono comunicati
Il Papa avrebbe detto poi all'udienza generale del gennaio
Qualcosa senza chi richiamare Pertini ma dicendo che suoi Greggio interlocutore nel loro primo incontro gli aveva parlato di sua madre
Come colei a cui insieme alla vita si vede tutto ciò che costituisce l'inizio e l'ossatura della propria vita stessa
E il papa aggiunge che lui pensava esattamente le stesse cose di sua madre
Poi addirittura c'è un episodio non confermato che sarebbe avvenuto
Durante la colazione a Castel Porziano dell'ottantadue in cui Pertini in un modo o nell'altro usa la parola confessarsi
Non so se si riferiva ad una confessione in senso formale cosa
Comunque sì sentiva il bisogno di confessarsi davanti all'amico avendo dentro di sé l'immagine della madre che Lombard mentre i due stanno insieme
Questo tema della madre
Rimane tra i due
Per Pertini madre
Per voi TWA e la madre di Maria
Ovviamente
Voi TWA credo che tutti i pontefici abbiamo grande stima di Maria
Ma il rapporto che c'era a terra quel papà e Maria sarà perché lui era polacco sarà il e questo conta molto ma insomma è famosa la sua dedica a Maria Totus plus
E lei dedica non enciclica Redemptoris Mater non tutti lo fanno
E quindi si fondono chiaramente Dupuis
Attraverso il Pertini Maria torna ad essere anche la madre di Wojtyla direttamente evoca il ricordo anche della madre
E e si ritrovano in questo
A me piace pensare che tra i fili che hanno unito queste due persone questo filo di Maria abbia avuto una rilevante importanza
Sarà per il lavoro che faccio nel cortile dei Gentili un lavoro volto a trovare i fili che uniscono nonni figli che dividono
Ma mi piace pensare che questo nel rapporto tra i due ci sia stato perché questo è davvero uno dei fili che nella storia hanno già contribuito a tenere insieme gli esseri umani
La cosa che mi è venuta in mente davanti a questi due illustri personaggi
La vicenda di una donna dell'Anatolia una contadina di cui avevo letto non ricordo neanche più dove
Che ogni volta che c'era la festa della Madonna lei musulmana
Si rivolgeva alla vicina dava un mazzo di fiori e le diceva portarglieli tu
Perché io non posso
E questo anche la storia dei due personaggi di cui vi ho parlato
Grazie presidente
Francesco Bonini e rettore dell'Università LUMSA professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche ci dirà invece rimandati i presidenti Cossiga e Scalfaro
Due presidenti estremamente DiVersi l'uno dall'altro Cossiga fu presidente dall'ottantacinque al novantadue gli successe
Scalfaro fino al novantanove pontefice era Giovanni Paolo secondo Cossiga fu eletto in luglio la ratifica del Concordato era avvenuta in marzo
Quattro mesi prima e tre mesi dopo le elezioni in ottobre Cossiga a trovare il Papa professore
Dalla io scenderò dalla poesia alla prosa
Perché abbiamo a che fare con due presidenti
Come giustamente ha detto la nostra moderatrice
Molto diversi direi due personalità antipodi che se la parola esiste
Come democristiani come cattolici e come presidenti
Io ho provato a dare un aggettivo a ciascuno di loro
E lo affido al vostro dibattito l'aggettivo per Cossiga è
Movimentista
L'aggettivo per Scalfaro è Toni tu ante e questo emerge anche dai io ho analizzato
In momenti ufficiali di di incontro si passa dalla poesia alla prosa non soltanto diciamo così dal punto di vista delle personalità ma si passa dalla poesia alla prosa anche dal punto di vista della vicenda
Storica italiana che si incammina molto velocemente verso il passato molto complesso che quello segnato che comincia con le dimissioni di Cossiga poche settimane prima della fine del suo mandato
E appunto il primo incontro il giorno dell'onomastico del presidente Cossiga e anche del sottoscritto che oltre che del nome che ha che si è attribuito giustamente il pontefice Papa Francesco cioè quattro ottobre mille novecentottantacinque e lì appunto in questo incontro Cossiga fa un discorso molto bello perché Cossiga presente appunto gli accordi di di villa Madama di li presenta inquadrandoli in un percorso che comincia con i suoi grandi autori Rosmini Balbo Gioberti Manzoni cioè la grande tradizione del cattolicesimo liberale del cattolicesimo risorgimentale di cattolicesimo che ha fatto ricerche che che ha fatto in qualche modo l'Italia e che le cui virtualità sono espresse appunto dal doppio movimento costituzione e poi anche accordi giustamente dice Cossiga
Preparati lungo nel lungo arco di un decennio cioè il la la la decisione Craxi Casaroli che è resa possibile dal fatto che fugge posseggo Craxi e Casaroli
è lungamente e lungamente preparata
Il il riferimento del Papa
Di Giovanni Paolo secondo agli Accordi di villa Madama è più greve
è più breve e parla appunto delle collaborazioni della collaborazione tra Chiesa e Stato e sottolinea il ruolo significativo attribuito alla Conferenza episcopale italiana e questa è la grande novità degli Accordi di villa Madama e poi del sistema di relazioni fra Stato e Chiesa che si sviluppa nell'attuazione degli accordi di villa Madama in cui c'è una soggettività appunto dalla Conferenza episcopale e
Appunto Giovanni Paolo secondo
Ricorda questo fatto ero inserisci in un altro fatto ecclesiali importante che il convegno di Loreto Convivio ritocca diciamo così segnato la postura
Del cattolicesimo italiano direi fino al pontificato di Benedetto quindicesimo vedo sedicesimo fino a tutto il puntino a quasi tutto il pontificato di Benedetto sedici sul il secondo momento il secondo momento è quello del della restituzione molto rapida della visita sempre l'anno successivo nel mille novecento nel mille novecentottantasei e
Qui emerge un altro dato sempre nel discorso di Cossiga i discorsi così da sono tra i che sono raccolti per il merito per la meritoria
Opera dell'archivio della presidenza Repubblica qui autorevolmente rappresentato dalla dottoressa Caciolli
Sottolinea il carattere esemplare di questi accordi
Gli accordi e comunque il sistema delle relazioni fra Stato e Chiesa in Italia è un è un o un fatto assolutamente assolutamente esemplare
Questo fossile lo sottolinea lo sottolinea in tranquilla coscienza si può affermare che l'Italia la Santa Sede offrono la Società delle Nazioni una testimonianza di profonda dedizione al bene comune della persone l'intera collettività
Non meno che prospettive di ulteriore fiduciosa collaborazione a vantaggio della libera crescita del cittadino
Finisce il finisce il mandato finisce il mandato di Cossiga in maniera come sappiamo assai tumultuosa come appunto nella personalità e anche diciamo così nel nel nell'intenzione del del del presidente e e inizia il il mandato di Scalfaro qui anche qui ci sono due due incontri tra Scalfaro e sempre Giovanni Paolo secondo
Sono incontri caratterizzati dalla diversa posizione secondo me anche psicologica di Scalfaro e di Cossiga Cossiga aveva scritto cito sempre dal dal volume così importante
Di Alessandro Acciavatti io mi genuflette il privato e se qualcuno non vuole chimici in fretta in privato un fazioso un intollerante quando svolgo una funzione pubblica mia peggio come si atteggiano tutte le autorità
Scalfaro mentre il leit motiv di così della libertà il leit motiv di Scalfaro è la laicità
Ovvero la rivendicazione in qualche modo della laicità e e questo impatta con una sentenza molto importante della Corte costituzionale cui così autorevolmente rappresentata cioè duecento tre del mille novecentottantanove in cui si Sozzi si afferma il principio la laicità come principio supremo dell'ordinamento costituzionale che è un tema
L'ultimo importante di discussione quindi Scalfaro sottolinea la recita e i discorsi di Giovanni Paolo secondo sono interessanti perché qui emerge diciamo così quello che aveva annunciato nel discorso a Cossiga cioè la soggettività della Conferenza episcopale italiana e quindi la e quindi anche i temi che la Conferenza Episcopale Italiana afferma nel periodo che va appunto dal mille e novecento dal mille novecento novantadue al al mille novecentonovantotto cioè come accompagnare la transizione del Paese in particolare attraverso due fatti molto rilevanti
Gli attentati a San Giorgio al Velabro al vicariato e la grande preghiera per del del del luglio mille novecentonovantatré la grande preghiera per l'Italia del quindici marzo mille novecentonovantaquattro
In questo diciamo così i discorsi del Papa solo molto programmatici
Cioè il Papa insiste molto sul sulla questione dei principi dei valori e delle politiche pubbliche conseguenti discorsi di Scalfaro sono appunto di discorsi più sì circostanza in cui afferma appunto tutte naturalmente il sistema positivo delle relazioni ma non entra nel merito della transizione transizione che e concludo
Attraverso questi passaggi complessi che hanno portato ulteriori diciamo così aspetti alla questione strutturale della messa in opera degli Accordi di villa Madama
Ecco dimostrano comunque che appunto il filo rosso delle positive relazioni e della partecipe attuazione degli accordi di villa Madama che poi proseguì fino ai giorni nostri
è stato lavorato anche in un passaggio molto complicato della storia della Repubblica e anche diciamo così in una vicenda del di un nuovo protagonismo della chiesa cattolica in questa fase che a che è stato uno degli elementi di questa transizione io non amo e concludo questa questa categoria la canzone la categoria della transizione ma certamente i due pontifica i due i due presidenti hanno espresso la transizione dell'Italia tra due momenti storici significativi
Grazie professore
Alessandro Acciavatti docente di Storia delle situazioni politiche alla LUMSA ed è autore di Oltretevere lo anticipava il presidente Amato so quanto si sia speso professore Acciavatti per questo incontro quanto gli stia a cuore proprio perché libro Oltre Tevere racconta dei rapporti tra il pontefice i presidenti e racconta colto tantissimi documenti alcuni di questi appartengono alla sono apparentemente rituali come per esempio di i telegrammi che ci si scambiare che si scambiano e si scambiano tuttora presidenti
E pontefici e quindi sembrano quasi Perna loro ritualità non avere alcun valore politico invece fanno parte della delle relazioni
Il professore Cerati ci racconta dei mandati del Presidente Ciampi e del presidente Napolitano pontefice voi chi la Ciampi Wojtyla diventarono amici e i loro rapporti spesso andavano ben oltre il il protocollo intanto e qui torniamo al compleanni onomastici così ricitiamo i nostri oratori i reciproci auguri per il giorno dell'onomastico Carlo Carlo Azeglio Carollo
Ma anche del compleanno furono legati da valori molto forti e molto simili per esempio l'ideale dell'Europa
Un vita e anche la consapevolezza del rischio che anch'del quale allora cominciavamo ad avere consapevolezza dello scontro di un possibile scontro di civiltà la crisi in Medio Oriente
Della morte di Giovanni Paolo secondo Ciampi disse l'Italia Qian mille la perdita di un padre
E monsignor Paglia quando celebrò i funerali di Ciampi disse Giovanni Paolo secondo è qui con noi è venuto a prendere Carlo nella sua ultima ora Napolitano poi quasi dieci anni dal capo dello Stato pur non essendo credente aveva instaurato un rapporto molto cordiale con me l'ha detto sedicesimo professor Giavazzi a lei
Desidero rivolgere insomma silente sino
Desidero rivolgere un sul deferente saluto all'ambasciatore Francesco Di Nitto e alla consigliera Elena Di Vito e tutti i suoi collaboratori ringrazio sua Eccellenza per aver pensato immaginato l'idea di questo convegno soprattutto per avermi voluto onorare
Affidandone la direzione scientifica alle solo sinceramente riconoscente
Come come è stato detto io affronterò nei limiti del tempo concessomi due punti ficcanti duetti l'oscura due mandati molto diversi naturalmente non potrò affrontare in maniera completa
Personalità così complesse come quelle di due presidenti che sono state ricordate dalla dottoressa un saldo e altrettanto complessi i tre pontifici con cui questi due presidenti si son relazionati
Quello che senz'altro però si può dire è che la relazione Ciampi guitti Ilham
E si è sviluppata secondo una tradizione classica
La pensione classica che ha avuto senz'altro momenti molto intensi corretto correttamente veniva ricordato il legame sull'Europa e possiamo dire almeno questa è la mia opinione è che il pontificato di Giovanni Paolo secondo in realtà si conclude un anno prima rispetto alla sua morte quando la Polonia aderisce all'Unione Europea il primo maggio del due mila del due mila quattro
Perché sostanzialmente era quello il vero obiettivo del pontificato è anche vero che sia Ciampi sia Giovanni Paolo secondo
Venivano dall'aspetta temperie poteva non possiamo definirli due partigiani perché entrambi si erano formati e avevano vissuto nella temperie della seconda guerra mondiale da quell'esperienza provenivano su quelle basi si è fondato il loro rapporto
Che addirittura nasceva prima del dell'inizio del mandato presidenziale inciampi perché il presidente ricordava sempre io che l'ho incontrato la prima volta da Presidente del Consiglio dei ministri
Ma il rapporto appunto diventa solido con il Quirinale e come sempre lo teorizza il saldo che ringrazio ricordava è significativa l'attenzione entrambi ebbero per il processo di pace in Medio Oriente
E il Presidente Ciampi compì un significativo viaggi in Israele e nei territori palestinesi che Giovanni Paolo secondo seguiti con grande attenzione
E soprattutto avevano molta attenzione per le istituzioni multilaterali per le istituzioni multilaterali e per la pace quindi diciamo che il loro rapporto vi sono molti aneddoti che si potrebbero ricordare alcuni anche passati alla storia ricordo
L'indimenticabile sentita Nuzzi strapparsi con cui sua moglie Franca si congedò dal pontefice al termine della prima visita in Vaticano
E il Pontefice immediatamente chiese ai suoi collaboratori cosa significasse la parola strapazzati perché non aveva giustamente capito
A affettuoso consiglio che naturalmente il Papa non seguiti mai ma possiamo dire che è appunto un suo una relazione classica cosa intendo per azione classica che furono rapporti al tira o forse il momento più alto delle relazioni tra Stato e Chiesa intesa intanto tradizionale ma invece la relazione con Benedetto sedicesimo da parte di Ciampi
Fu significativa fu intensa ma più breve nel tempo quindi non vi fu il tempo di costituire di costruire il diciamo tra queste due personalità
Un rapporto di intensa frequentazione senz'altro il papà Benedetto sedicesimo restò molto colpito nel fatto che quell'anno fu assegnato al presidente Ciampi il Premio Carlomagno tra l'altro la sua visita in Vaticano
Coincise con la partenza del presidente che sarebbe partito il giorno dopo della Germania per ricevere il premio e quindi questa cosa colpì molto Benedetto sedicesimo così come sempre grazie alla indimenticabile verde di Donna Franca la visita al Quirinale del ventiquattro giugno due mila cinque rimase davvero passò alla storia per la cordialità che si respiro
Però non si può prescinde non si possono non evidenziare tra l'altro questo fu un settennato dove non vi furono momenti di particolare frizione diciamo tra Quirinale e Vaticano in generale dei rapporti Stato Chiesa anche grazie all'ottimo rapporto personale che i coniugi Ciampi arrivano sia con il segretario di Stato Sodano e ancor di più con il presidente della Cei Ruini gara spessissimo loro ospite sia Castelporziano che al Quirinale
Per quanto riguarda invece il se il settennato di Benedetto sedicesimo Eduardo e chiedo scusa il settennato di Giorgio Napolitano e il pontificato di Benedetto sedicesimo
E mi sia consentito di salutare il professor Giulio Napolitano che ammiro anche per la tenacia con cui sta tenendo viva la memoria del suo compianto genitore
E devo dire che fu un rapporto che nacque subito su basi diverse di particolare intensità perché nel momento in cui il presidente pronunciava il primo discorso d'insediamento
Lui come tutti noi non sapeva che sarebbe stato il primo comunque fece subito riferimento alla legame tra la cristianità e il farsi dell'Europa e riconoscere il valore sociale e pubblico del fatto religioso
Effettivamente noi siamo qui oggi venti novembre proprio per ricordare il primo loro incontro è stata una scelta che con l'ambasciatore finito abbiamo fatto concordemente di dovendo scegliere una data richiamare proprio l'unione tra queste due personalità
E quindi scegliere appunto la data del il loro primo incontro in Vaticano incontro che avvenne subito andando al di là delle formalità perché il Pontefice era un momento molto delicato per l'ordine pubblico a Napoli nel due mila sei il Pontefice subito sapendo che il presidente era di Napoli proveniva dalla città di Napoli per lo meno gli suggerì di di organizzare un incontro con i parroci del quartiere napoletano di Scampia tramite il cardinale Sepe
E immediatamente si capì che tra di loro sarebbe nato un rapporto che sarebbe andato al di là delle formalità e si può al mio apparire ciò è potuto avvenire per una ragione perché Benedetto sedicesimo era persona ontologicamente pronta al dialogo perché proveniva da un Paese dove il cattolicesimo non è maggioritario noi crediamo che del professore Ratzinger abbiamo addirittura delle foto in giacca e cravatta cosa che non possiamo avere per nessun altro pontefice Luigi
Era pronto proprio ontologicamente come dicevo a dialogare con chi era lontano da lui con chi era distante da lui
Ma far basandosi essenzialmente su diversi temi l'attenzione per l'Europa senz'altro perché entrambi avevano una fede europeista radicati dissi ma l'attenzione appunto per capire l'interlocutore l'interesse a capire l'interlocutore anche equidistante razze e poi la necessità di dare un messaggio diciamo tra virgolette di armonia che poi non vuol dire annullare il differenze
Ma trovare appunto come diceva prima il presidente Amato i punti di contatto ecco questa è la cosa interessante e per loro i punti di contatto uno essenzialmente su basi di carattere culturale vi fu senz'altro un momento in cui il rapporto Ratzinger Napolitano a mio giudizio divenne particolarmente stretto e avvenne nel gennaio due mila otto quando non poteva aver luogo la prevista visita del Pontefice all'università la Sapienza
A mio parere questa è un'analisi quindi può essere contestata ma quello fu il momento in cui il rapporto e divenne particolarmente intenso
Non per niente la visita al Quirinale in restituzione avvenne solo pochi mesi dopo il quattro ottobre dello stesso anno due mila otto
E sempre nel due mila otto
Per ebbe luogo la visita del Pontefice a questa manciata tra l'altro l'ultima visita a di un ponte FIAT questa ambasciata speriamo che magari in occasione dell'imminente Giubileo possa aver luogo una nuova visita ma al momento è l'ultima e anche qui l'interesse per la cultura perché se al Quirinale il pontefice aveva donato il presidente
Una mappa dello stato di evitare il Vaticano contro l'autografo che il presidente gradì a tal punto da far collocare nell'anticamera il suo studio privato finché tutti coloro che andavano arrendervi visita potessero vederla
E questo fa capire quanto lui avesse attrezzata in occasione della visita questa sede diplomatica al presidente e io credo che l'ambasciatore Dynit lo ricorderà al pontefice fu mostrato un Crocifisso di Michelangelo il cosiddetto crocifisso Gallino
Che dieci giorni dopo sarà mostrato anche al presidente in occasione della mostra che lo mostro che lo presentava al pubblico a Palazzo Montecitorio di più però credo che Benedetto sedicesimo è Giorgio Napolitano siamo stati gli unici due pontefici presidente che hanno visitato addirittura le stesse mostre mi riferisco alla famosa mostra ospitata a Palazzo Venezia il Potere e la Grazia che il presidente del Consiglio inauguro il Presidente della Repubblica visitò poco dopo
E in via molto riservata fu visitata poi anche dallo stesso Pontefice
Questo cosa sì sì sì specifiche nacque una relazione appunto culturale e si può parlare di vera amicizia cosa intendo su questa parola amicizia è il caso che svolta una piccola digressione perché è già stata usata dagli autorevoli relatori che mi hanno preceduto ma secondo secondo me gli unici due
Presidenti che possono dire di aver avuto una vera amicizia con un pontefice sono Cossiga e appunto Giorgio Napolitano e entrambi con Benedetto sedicesimo o se preferite con Josef Ratzinger perché se per amicizia impegniamo qualcosa che va al di là dei mandati presidenziali al di là dello Stretto periodo ciò che caratterizza le relazioni tra pacche presidenti è che appunto che al momento della fine del mandato presidenziale del Presidente il rapporto si dirada diventa molto molto molto più dura Mouton più raro l'incontro e quindi per Cossiga e per Napolitano non sarà così perché Cossiga conobbe il cardinale Ratzinger prima che divenisse Benedetto sedicesimo e poi continua a frequentarlo e per questo Papa Benedetto per il protocollo e indio addirittura il segretario di Stato benedire la salma di Cossiga l'atto nella sua morta cosa mai avvenuta prima e poi su questo mi riferirò a qualcosa che riguarda il Presidente Napolitano
E quindi ci fu questo rapporto di amicizia vero diritto
Addirittura per Cossiga era importante dialogare ideologia con il Papa e perbene mite e per Napolitano e Benedetto sedicesimo altrettanto al punto che per per entrambi l'anno che il cambio alle loro vite per sempre sarà lo stesso anno il due mila tredici perché entrambi per il bene dell'Expo delle istituzioni che qui a Roma il vertice la chiesa e lo Stato italiano dovranno compiere due scelte diverse ma in certo senso convergenti perché se per il bene della Chiesa il Pontefice rinunciò per la prima volta al
Ma l'esercizio attivo del ministero petrino
Il presidente fu costretto per la prima volta arrestare nel suo un ruolo di capo dello Stato e il primo ad esserne informato fu esattamente il Presidente Napolitano una parte del pontefice perché ho parlato delle visite alle ma alla mostra il potere la grazia del crocifisso Gallino ma senz'altro il momento privilegiato per i loro dialoghi fu furono i concerti pensati
Appunto dall'ambasciatore Zanardi Landi che si tenevano ogni
Hanno nell'Aula Paolo sesto e al termine di uno di questi concerti il presidente il Pontefice anticiperà al presidente la decisione di rinunciare al pontificato causando in Napolitano evidentissimo stupore
Ma sia per molti
Dopo la rinuncia a Benedetto sedicesimo sarà nascosto al mondo così non sarà per Giorgio Napolitano che sarà tra le pochissime personalità ammesse a fargli visita al monastero Mater Ecclesiae
E posso testimoniare che questi incontri non saranno episodici saranno abbastanza frequenti eh i contatti tra i due Luzi interromperanno praticamente mai
E quello che rimane di questa relazione e che erano i linea teorica le persone dove il dialogo doveva essere più difficile in realtà è stato il dialogo Peace semplice perché perché sino al nove
Parlavamo di due persone anzi a livello culturale e soprattutto due persone curiose dell'altro e senza il minimo pregiudizio anzi
Diciamo che l'episodio che avevo ricordato della Sapienza secondo me colpi presidente proprio perché erano state pressioni intolleranza
E l'intolleranza era qualcosa che davvero Giorgio Napolitano non poteva accettare e l'ultimo è ed era perfettamente comprensibile e diciamo che il luogo anche discorsi chi si tennero
In occasione delle rispettive visite ufficiali anche qui avevano tratti molto concreti perché se il presidente nella prima occasione in Vaticano appunto quella del venti novembre due mila sei ricordo d'importanza nelle parrocchie
Il Pontefice nella visita al Quirinale ricordò l'importanza del centocinquantesimo all'Unità d'Italia e ricordiamoci che eravamo nel due mila otto quindi mancavano ancora molti anni
E poi il centocinquantesimo momento credo che il Presidente Napolitano ha vissuto con particolare intensità se proprio un'altra occasione per il loro reciproco dialogo perché il messaggio del presidente conciato in Parlamento fa spesso riferimento alla chiesa e al mondo cattolico
E allo stesso pontefice così come è importante il messaggio di Benedetto sedicesimo per quella stessa occasione i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia vi fu un momento di frizione
Ma che non ho oscuro la relazione tra i due anzi io credo che
I due probabilmente non ne abbiamo neanche mai parlato che riguardò il caso Englaro quando il Presidente Napolitano rifiutò di fermo firmare il decreto legge che il governo gli proponeva questo gesto senz'altro non fu apprezzato fu molto criticato dal mondo cattolico ma e credo che anche il Pontefice ne abbia avuto un dispiacere ma non incrinò i loro rapporti proprio perché le relazioni Palazzo apostolico Quirinale camminano su un binario diverso rispetto a quelle Chiesa cattolica al governo
Anche l'episodio cosiddetto ridicolo uno scontro tra Conferenza Episcopale e Governo sedi scontro vogliamo parlare ma il Quirinale
Camminava su altre su altri canali erano relazioni troppo alte
Perché potessero essere toccate ancora una volta come era stato peraltro per Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Paolo secondo
Un altro momento importante fu legato al processo di pace in Medioriente cioè quando Daniel Barenboim
Tenne in concerto divisa un concerto nel cortile di Candela villa Pontificia di Castel Gandolfo momento a cui sia il Presidente Napolitano che papa Benedetto tenevano moltissimo
Ora accenno molto rapidamente al rapporto altrettanto significativo con papa Francesco perché il rapporto fu importantissimo
Non solo perché il Papa argentino dimostrò di capire a differenza di molti altri il senso delle secondo mandato del Presidente Napolitano definendolo in un colloquio con Massimo Franco un gesto di era uscita patriottica
Cosa che mi risulta fece molto piacere al presidente questa condivisione del pontefice ma soprattutto per il fatto che quando si incontrarono al Quirinale
Il quattordici novembre del due mila tredici
Il Presidente parlò dei loro rispettivi incarichi come due incarichi che li immergeva l'Honduras faticosa quotidianità
In questo secondo me il presidente non voleva assolutamente paragonare i loro incarichi perché ovviamente molto diversi però capiva chi entra di vivevano quell'incarico non come un privilegio ora gioia ma con una missione ad adempiere lui ispirato dalla Costituzione
E il Papa ispirato dalle proprie fonti la religione il Vangelo e appunto il Concilio Vaticano secondo perché queste sono tutte illazioni
Che solo un certo senso future del Concilio
E però il momento più alto purtroppo lo dobbiamo registrare nel triste momento nella scomparsa del Presidente Napolitano
Non solo per la il messaggio significativo il telegramma che tradizionalmente i pontefici inviano quando purtroppo un Presidente emerito della Repubblica viene a mancare
Non solo e non tanto per la storica visita alla camera ardente di cui si è parlato molto
E che è stato oggettivamente un testo senza precedenti anche perché c'era soltanto appunto il precedente che richiamavo prima del cardinale segretario di Stato che fa al Gemelli per benedire la salma di Cossiga ma non era mai avvenuta nulla del genere e meno che mai che il Pontefice per rispettare le condizioni del Presidente non compisse gesti di carattere religioso
Cosa molto importante ma ancor di più il fatto che per limare la scomparsa del presidente qualche giorno prima a margine di un'udienza generale il Pontefice aveva pronunciato parole significative
Cosa che i pontefici non fanno abitualmente e che il Papa aveva fatto solo e soltanto nel dicembre precedente il ventisette dicembre quando appunto
Stava concludendo la sua esistenza papa Benedetto sedicesimo anche in quel caso
A margine di un agente generale il Pontefice pronuncia parole significative
Ma di più
L'il due novembre dell'anno scorso il Pontefice si reca sulla tomba del Presidente in un cinque nel cimitero a cattolico di Roma
E io mi sono chiesto più volte di come come mai c'è stato questo questa visita devo dirvi che avendo studiato un po'le loro presso la vita
Io ero quasi sicuro che il Papa sarebbe andato a rendere omaggio al Presidente non non ne avevo notizia però l'ho potuto immaginavo come cosa possibile
Perché secondo me il Pontefice è rimasto colpito dal Presidente al punto che sempre lo definisce servitore della patria oggi
Sia nell'udienza generale che poi nel messaggio che lasceranno il libro tumore del Senato la parola che lui usa e servitore della pace che se vogliamo è un po'la traduzione dell'articolo cinquantaquattro della Costituzione
Il Pontefice cita spesso la nostra Costituzione anche recentemente in un angelo sancita con l'articolo undici diciamo che lui è riuscito a trovare con questo presidente
Una relazione profonda perché entrambi elevato dei curdi profondi valori che li muovevano e capivano che il loro dialogo poteva essere utile per il mondo così come e qui chiudo ma un accenno non si può non fare una relazione una
Un capitolo a parte potrebbe aprirsi su un'altra reazione del presidente Napolitano quella con il cardinale Ravasi
E qui citi lei fa riferimento a quello che il presidente Amato richiamava cioè il Cortile dei Gentili
Tra l'altro io aggiungo una mia personale teoria so che il Cortile dei Gentili è nato nel dicembre del due mila nove ma secondo me nella testa del Pontefice emerito di Papa Benedetto e nato proprio a seguito dell'episodio della Sapienza perché lì secondo me lui ha pensato che c'era la necessità anche oggi del dialogo tra sponde così diverse
E stavo appunto dicendo che nell'ambito del Cortile dei Gentili si tenne questo memorabile dialogo ad Assisi il cinque ottobre del due mila dodici che per profondità davvero nei quali è che secondo me è stato anche alla base della scelta
Dei familiari di volere tra gli oratori del giorno delle esequie del presidente anche il cardinal Ravasi con che lo ha salutato con parole davvero può etiche significative ora faccio soltanto un velocissimo accendono in conclusione
Dolcissima preparatore Lorenzelli allora chiudo qui guardi nuovi grazie infatti narrati la è molto piacevole ascoltare Riley a a memoria deve essere a i per registrare tutti i rapporti e poi vedevo annuire qui in prima fila Giulio Napolitano figlio del presidente Napolitano e questo vuol dire che si riconosceva forse nella racconto fatto
Dal professore Acciavatti è anche in questa sottolineatura del dialogo Napolitano Ratzinger era in teoria difficilissimo forse in Siria impossibile ma solo due persone così distanti che dialogano
Senza pregiudizio reciproco possano fare
E anche giudizi asso
No
Grazie gravissimo preferenze alla fine grazie molte davvero piacevole
Seguirla cardinali cardinale Fernando Filoni fu nominato da Benedetto sedicesimo Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato poi prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli ci porterà delle relazioni di Papa Benedetto sedicesimo con il presidente Napolitano aspetti nella memoria dell'allora sostituto eminenza
Grazie io sono terrà professori hanno sono andati a fondo tutte queste questioni io mi sento un piccolo artigiano essendo stato condivide chiamato dal Papa
Benedetto coadiuvarlo appunto nel suo ministero allora come sostituto della Segreteria di Stato infatti sono arrivato in Vaticano ero annuncio nelle Filippine da appena un anno
Era
Due mila e sette quando
Fui chiamato a Roma
Nelle Filippine mi aveva destinato proprio papà Benedetto decimo sesto dopo l'esperienza dell'Iraq e allora non immaginavo che sarei rimasto vera un anno a Manila
Quando appunto il Papa mi chiamò a Roma
Il Papa era
L'inizio di luglio del due mila sette
Non era ancora partito per Lorenzago per un breve periodo di ferie e gentilmente mi ricevette in udienza privata
Per me era una grande emozione l'UE ne parlò della Segreteria di Stato doverlo sostituto perché diceva la sera è stato mi deve coadiuvare in questa missione
E allora la sostituto aveva un'ampia responsabilità perché includeva numerosi uffici e quindi fui sostituto fino al due mila undici quando il papà mi destino alla propaganda Fide alla con allora congregazioni radiazione dei popoli che presiedeva a tutte le missioni nel mondo
Io avevo già incontrato Benedetto decimo sesto nel maggio del due mila sei dopo aver lasciato l'Iraq che prima di partire per Manila allora non ebbe appunto questa premonizione della durata breve che sarebbe stata la mia presenza le Filippine
E in quel primo incontro ebbi la sensazione di avere proprio di fronte a tu per tu e ascoltando un uomo dal grandissimo talento
Un talento intellettuale straordinario a mio avviso io dico affascinante
Mi pare un uomo positivo niente sereno
E sottolineo questi aggettivi perché che corrispondono alla mia personale sensazione forse non solo mia
Per così dire anche in quel momento fu un uomo curioso
Curioso della mia esperienza dapprima in Cina e poco prima aveva scritto la famosa lettera ai cattolici cinesi e io li ero stato per otto anni occupandomi proprio era il tempo di Xiaoping poi successivamente poco occupandomi un po'della chiesa che gli emergeva dalle catacombe e usciva fuori da prigioni ed situazioni estremamente difficili
E poi della mia esperienza in Iraq dove sono stato cinque anni
E dove lui era molto interessato specialmente riguardo alla situazione dei cristiani
Che in quel tempo ecco soprattutto dopo la caduta di Saddam Hussein e venivano sistematicamente attaccati da gruppi terroristici
Era anche Periodo estremamente importante perché la situazione internazionale soprattutto per i nostri cristiani e non era facile
E Benedetto decimo sesto lo ricordiamo era venuto dall'avvio dalla barriera nel mille novecentottantuno e si era integrato in questa complessa realtà romana e italiana
E da uomo di Chiesa e poi da papà arriva una chiave articolata visione della fede in quanto avvenimento cristiano e razionale due aspetti sì che sempre lui coniugata l'avvenimento cristiano e la razionalità della figlia
La realtà sociopolitica italiana con la sua laicità acquisita specialmente nel dopo Concilio rappresentava per lui un campo di osservazione e di studio
Nel complesso esercizio delle relazioni tra parti diverse e contrapposte per lui era se
Lo santo sia all'ascolto
Delle diverse opinioni sia il rispetto dell'altro criteri indispensabili per non cadere diceva lui in Parque controversie inaccettabili intolleranze
Non sempre in verità l'opinione
Pubblica compresa a quel tempo Benedetto decimo sesto nel suo intento e per questo gli sopporto offesi e rifiuti e non posso qui non citare quanto ne soffrisse intimamente
Non ultimo
Di questi e venti fu avvenne alla Sutter la Sapienza di Roma acquistata già citata dove era stato inaugurato per parlare
All'inizio dell'anno accademico del due mila e otto io sapevo che aveva preparato un discorso veramente di dotta razionalità meraviglioso
E
Non potete
Farlo personalmente
Anche se quel testo fu poi letto nella seduta inaugurale non dal Papa ma dal pro rettore dell'università
Per Benedetto decimo sesto uomo che aveva speso la sua vita nell'insegnamento e nell'esercizio dello studio fu un fatto sconcertante
E dico che io mi sentivo un po'imbarazzato perché ero
Mi ero laureato alla Sapienza e quindi l'ha considerato un po'la mia università anche la mia università in qualche modo e quindi cercava in qualche modo di dire che l'università la Sapienza non è il solo questo fatto ma c'è molto di più ma lui rimase molto toccato
Il mondo politico ed accademico certamente ne fu allibito Napolitano gli scrisse scrisse bollando l'accaduto come inaccettabile manifestazione di intolleranza
Sappiamo già è stato qui detto bene
Che il pontificato in senso temporale si svolse tra gli ultimi mesi della presidenza di Carlo Azeglio Ciampi e quella del presidente Napolitano
E con essi e relazioni come è stato già menzionato di profonda stima
Rappresentando a mio parere il più elevato rispetto sul rapporto tra un pontefice romano e la massima istituzione della Repubblica italiana questo lo posso testimoniare scoprirono anche affinità livello umano coltivando rispetto istituzionale e senso di fiducia nella missione che ognuno di loro aprirà già il venti novembre del due mila e sei qualche mese dopo la sua elezione con grande tempismo è una sensibilità presidente Napolitano era stato in Vaticano fu un incontro con Benedetto decimo sesto chiedetegli iniziò a quella bella relazione di cui è già stato detto tra le due supreme cariche della Chiesa cattolica e del popolo italiano
Il quattro ottobre due mila e otto Benedetto decimo sesto restituiva la visita andando al Quirinale disse
E con vero piacere e non c'era formalità
Che varco nuovamente la soglia di questo palazzo
Entro in questa sua residenza ufficiale signor Presidente
Simbolica casa di tutti gli italiani con memore gratitudine per la cortese visita che nella ha voluto rendermi nel novembre del due mila sei in Vaticano
Subito dopo la sua elezione alla suprema magistratura della Repubblica italiana è stato il presidente
Acquistano dal per primo a incontrare il Papa anche questo non è secondario
Devo dire che a mio parere con il presidente napoletano dunque si instaurò oltre che un'amicizia e mi piace che sia stato saldamente sottolineato dal professor Acciavatti un'amicizia tra i due capi di Stato e un'affinità di animo non comune
E che cosa li univa li univa l'onestà intellettuale
La complessa tematica sull'uomo così al centro della loro lunga attività l'uno di insegnamento geologico e di vita pastorale e l'altro di fine politico cultore delle libertà
Nell'ambito proprio di quella libertà etica rispettosa al tempo stesso religiosa e l'Africa
Napolitano vive Benedetto decimo sesto l'uomo dei grandi valori cristiani
E spesso in una sintesi moderna e originale e ciò lo litigava profondamente Benedetto decimo sesto sapeva bene che un largo illuminato come il Presidente Napolitano
Sarebbe stato per lui un buon compagno di viaggio questo me lo diceva siamo compagni di viaggio durante il cammino in cui la Provvidenza e la storia li aveva accomunati
Li accomunava inoltre pur da punti
Di partenza e di esperienza differenti ma non contrapposte una profonda sensibilità e una lucida riflessione sul futuro dei Paesi dell'Unione europea anche questo è stato richiamato
Per questo un gesto che ha tutti parve altamente simbolico fu il dono al Pontefice in occasione della menzionata visita del Papa al Quirinale di una pregiata edizione del d'Europa
E qui l'ambasciata fu veramente profetica grazie bellissimo gesto
Questo Europa che era nella biblioteca vaticana
Il Presidente Napolitano scrisse una prefazione
E disse di vedere
Un parallelismo implicito scrive Napolitano
Tra la figura di un grande uomo italiano Enea Silvio Piccolomini che ebbe la ventura di vivere di conoscere in profondità la Germania e divenne poi papa
Con quella di un grande uomo di cultura tedesco Joseph Ratzinger che ha voluto che ha vissuto più di trent'anni Italia ed è divenuto papa col nome di Benedetto decimo sesto parola supplenti precedente napoletana
Questa edizione era dedicata al Pontefice
Ed aggiunse ma come non collegare anche la prospettiva europea DNA un Silvio
La sua conoscenza profonda della geografia e della storia del continente
Di cui per tanti anni era stato protagonista con lo spirito l'attenzione e la cura che l'attuale pontefice pone nel sottolineare l'esigenza di una definizioni precise aggiornata dell'identità di questo nostro continente gli accomunava ancora la passione per la cultura la buona musica tanto che più volte il Presidente Napolitano vuole offrire a Benedetto decimo sesto concerti di altissimo valore culturale nella Sala Nervi
A questi si aggiunse concerto del cinque febbraio due mila tredici organizzato da questa Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede in onore del Pontefice
E del Presidente Napolitano quell'evento
Io direi appare oggi come un commiato
Veramente fu commiato
Nessuno se l'aspettava nessuno lo sapeva molti lo possiamo leggere così
In questi sette anni disse il Papa
Che l'undici febbraio due mila e tredici avrebbe annunciato di rinunciare al ministero petrino ci siamo incontrati più volte il signor Presidente e abbiamo condiviso esperienze e riflessioni
E concluse pregherò per l'Italia
Napolitano aveva appena saputo personalmente dal Pontefice come Stato ore ricordato dal professor Ciatti che stava per rinunciare al Soglio pontificio era il primo extramoenia io non sapevo niente
Lo contro lo stesso presidente nella circostanza Napolitano di Massimo commosso e angosciato
Anche verso le istituzioni italiane Benedetto DC modesto nutriva un obbligo non formale di cortesia o di simbolica relazione
Ma di un profondo rispetto e attenzione
Quello che che ricordavano pagine liete triste della storia del Papa del passa del papato di promozione dell'arte e della cultura che ora ospitano enti fondamentali della pubblica amministrazione del popolo italiano
E vorrei qui raccontare un episodio significativo nei confronti di una pagina drammatica dell'Italia verso cui Benedetto decimo sesto con assoluta discrezione altrettanta chiarezza manifesto i suoi sentimenti
Nel due mila dieci paperi in visita a Palermo
Si percorreva l'autostrada che dall'aeroporto porta alla città si era passati da capaci il punto in cui il giudice Borsellino era stato ucciso dalla mafia con la sua scorta
Parlai con il Papa e feci presente se riteneva opportuno che al ritorno ci si fermasse per una breve preghiera silenziosa
Fu completamente d'accordo
Portammo un'enorme grossissimo cesto di fiori bianchi e all'insaputa di più il Pontefice scese dall'auto e e davanti al cippo che ricorda la strage nel crepuscolo rechi una sera terza che io ricordo benissimo bellissima
Prego in silenzio e depose il cesto di fiori un evento che posso quasi inosservato dei media
Ma che fu di grande importanza per Benedetto decimo sesto e profondamente commovente anche per me che assistevo a questa sua attenzione corsi delicata
La storia dell'Italia non gli era indifferente nel pertanto in grado di citare ad esempio la questione romana
Per ribadire che essa era stata composta in modo primitivo e irrevocabile con i Patti lateranensi
Divenuti l'emblema di due sovranità vicendevolmente rispettose pronti a cooperare per promuovere e servire il bene integrale della persona umana e la convivenza civile
Concetti che Benedetto decimo sesto con le presenti nel messaggio al Presidente della Repubblica italiana in occasione dei centocinquanta anni dell'unità politica dell'Italia
Con quel messaggio e quindi piace ricordare che la traccia di quel messaggio
Fu del professor dalla Torre felice memoria che è stato
Ho detto la LUMSA tra l'altro
In queste lì in quel messaggio il Papa proponeva una lettura degli avvenimenti che legano l'Italia e la Santa Sede a partire dal Risorgimento
E lo faceva in termini positivi perché a suo dire quel fenomeno non rappresentava un molto contrario alla Chiesa
Al cattolicesimo e talora anche alla religione in generale al tempo stesso non negava il ruolo di tradizioni di pensiero diverse
Alcune marcati di venature giurisdizione liste oggi ciste e affermata inoltre che non si può sottacere l'apporto di pensiero talora di azione dei cattolici nella formazione dello Stato unitario tanto che non mancarono grandi figure di pensatori laici e religiosi
Che fecero proprio il principio di una sana concezione liberale secondo il detto cittadini di fronte allo Stato e religiosi di fronte alla chiesa infine rilevo l'apporto fondamentale dei cattolici italiani nell'elaborazione della Costituzione repubblicana del quarantasette
E più recentemente all'accordo di revisione dell'ottantaquattro del concordato dei patti lateranensi noto come accordo definirla
Ma
In alcuni degli incontri cosiddetti di tabella che in quanto sostituto della Segreteria di Stato avevo ogni martedì pomeriggio il Pontefice
Più di una volta Benedetto decimo sesto mi parlò del suo stupore davanti all'abisso come manda a dire della coscienza umana
Ed è il mistero chi essa grandezza e miseria dell'uomo e dell'incommensurabile mistero della redenzione commentava
Lasciava allora trasparire tutta la sua radice agostiniana e la sua formazione sui testi di Romano Guardini che diceva fuori l'origine della mia formazione umana e sacerdotale
Ecco attraverso questa filigrana antropologica geologica papa Ratzinger guardava sempre alle persone
Quanti nel contatto con Louie nella sua illuminata parola hanno ritrovato la fede contro l'immagine che non di rado si voleva dare come di un ecclesiastico freddo distaccato addirittura privo di sensibilità
Per certi aspetti anche il presidente Napolitano mi sembrava non ostentare cui i propri sentimenti pur non essendo assolutamente un uomo distaccato o peggio indifferente e qui c'era un'affinità su due parallele
Di lenze ma che camminavano insieme
Non solo nel pensiero quindi ma anche dei modi di fare il teologo il papa tedesco e il grande politico e capo di Stato italiano sembravano essere particolarmente vicini
Per quanto riguarda Benedetto decimo sesto non ho mai visto lui in verità un atteggiamento di superiorità
Sempre che di comparire sempre sempreché dire comparire
Dico la verità Volpi io renderà alzato
Io sono io che devo reale prendere da lei no no no prima prima di medicali
Che ha forti faceva su e mi piace questo punto ricordare per esempio l'incontro dopo un'udienza del mercoledì con una bimba di cui a cui aveva chiesto ma come ti chiami
Benedetta rispose poi gli disse San anch'io ho lo stesso tuo nome abbracciandola con tenerezza tra la Commissione di su e giù in
I tori giustamente
C'era sempre l'UI un misto di stupore
Di inquietudine e di meraviglia
E quando incontrava avevano la percezione non di uno sguardo inquisitore ma dolce e affettuoso
è uno quasi per finire certamente papa Benedetto non era un uomo avvezzo alle dell'etica e del governare eppure se ne occupava con grande attenzione fidandosi del suo il collaboratore
Come ti orgogli stava profondamente a cuore la natura e la missione della Chiesa nonché il fenomeno dell'incredulità nel mondo occidentale il suo pensiero non induceva su tendenze sociologiche o psicologiche accattivanti ma su un fenomeno della crisi etico spirituale della società e quella dei valori senza i quali si era già consumato il dramma più dolorosa del ventesimo secolo la guerra e lo sterminio di popoli di minoranze etniche o religiose
Purtroppo il male non si è fermato al secolo ventesimo e nuovi mali sappiamo continuano ancora oggi
A me pare che il presidente Napolitano e Benedetto decimo sesto abbiano vissuto pienamente il loro secco
Avendo lui attraversato a simultaneamente con i suoi drammi le sue angosce le conquiste
C'è la tre di essi dunque una carica di affinità
Anche se ognuno visse quel secolo alla luce di una fede chiare e cristallina o di una visione politica pensierosa e carica di umanità
Benedetto decimo sesto ammirava del presidente napoletano proprio la sua rettitudine intelligenza politica il senso di quell'equilibrio e quel rispetto alto che aveva non solo per le istituzioni repubblicane ma anche per la Chiesa
Se mi è permessa una confidenzialità anch'io durante il mandato del presidente napoletano ebbi la sensazione di questo uomo giusto e intellettualmente coerente
E alla fine del suo mandato poi inviarle un semplice biglietto grazie signor presidente
E non ipotetico Cortile dei Gentili è stato menzionato ma non penso a quello di Gerusalemme ha penso al cortile è stata prima che antecedente al prima l'antica l'antica Basilica vaticana prima di quello attuale c'era a somiglianza un cortile che non mi piace chiamare di Gentile in cortile dove tutti trovano ospitalità veste in questo cortile ad ogni modo
Dopo Benedetto decimo sesto avrebbe collocato il presidente Napolitano ecco in quell'area antistante proprio quel tempio magari attento a sbirciando avviata ascoltare ad interrogare in linea con quell'attitudine laica rispettosa che all'anticamera della fede
Dalla quale era affascinato e culturalmente attratto specialmente nella testimonianza
Che negava decreto decimo sesto di quel tempio la chiesa
Papà Singer fu custode attento fino a quel ventotto febbraio due mila tredici allorché come un lampo storico che squarcia il cielo da Oriente a Occidente
Scelse discendere Dal Soglio pontificio
E una volta divenuti emeriti
Benedetto decimo sesto e presidente napoletano Libero modo stato menzionato di incontrarsi riservatamente intramoenia vaticana
Dove Ratzinger si era ritirato
I due uomini era ormai fisicamente cercati nel corpo ma intellettualmente vivi e lucidi lo posso testimoniare perché ebbi modo di incontrarlo forse tra gli ultimi
Nella piccola saletta del primo piano in cui riceveva i suoi ospiti sui crediti sui crediti ospiti e visitatori Joseph Ratzinger il teologo che aveva parlato di Dio come nessuno nei secoli più recenti
E io insisto sempre a volte insinuando
Non farlo dottore della chiesa oggi
E incontrava Giorgio Napolitano amico Nesta su e attento al discorso spirituale
E piace pensare che due dopo aver attraversato il secolo ventesimo si preparasse ero in quella circostanza all'eternità
Guidati
Dalla luce della stessa stella
Grazie
Grazie sa
Grazie per questi suoi ricordi personali che ce li hanno proprio Facchi vivere
Più da vicino la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi giudice della corte costituzionale magie vista ed è stata nominata da papa Francesco al dicastero per la cultura e l'educazione
Ci pareva della Conferenza episcopale italiana vista da una prospettiva quirinalizia dunque cambiano molto capovolgiamo il racconto cambiamo il punto di osservazione tre
Grazie molte per l'invito che devo dire ho accettato con qualche ritrosia perché non per non per me è sempre un grande piacere venire qui in ambasciata come ricordava l'ambasciatore avevo partecipato al precedente incontro sugli accordi di palazzo Madama ma proprio perché mi sentivo non all'altezza del del compito che mi è stato assegnato oggi perché a differenza
E io dico che davvero a differenza del cardinale Filoni che ha esordito lo stesso un poco ma con contraddicendosi con il contenuto del suo scritto se posso
Io credo che non sono né un'esperta
Della materia e nemmeno un vissuto da vicino gli anni di cui stiamo parlando la prospettiva di taglio personalistico che
Voi tutti avete potuto dare nel mio caso è deficitaria per natura ho accettato pensando però che io ho studiato l'Università Cattolica sono cresciuta diciamo nell'ambiente dell'Università cattolica all'Università Cattolica
A ho aveva tra i suoi professori professor tredici anni fine conoscitore di queste materie anche grande amico del sostituto cardinale Casaroli
Con il quale ho avuto modo più volte in realtà di conversare di questi argomenti con il professor Tizzoni che tuttora professore di diritto ecclesiastico e poi aggiungo da ambrosiana perché sono nata a Milano
Ma io ho conosciuto anche avuto il il piacere di conoscere cardinal Nicora monsignor Attilio Nicora che allora negli anni di equilibri stiamo parlando
Era vescovo ausiliare dell'arcivescovo dell'arcivescovo di Milano e ha avuto un ruolo decisamente importante mentre in quello che si è atteggiato un uomo ed è accaduto insomma intorno
Agli accordi di palazzo Madama ora non so se esattamente terrò una prospettiva quirinalizia nonché la radiazione capace vorrei condividere con voi solo qualche considerazione sul ruolo che la Conferenza episcopale italiana ha avuto
Prima durante e a dopo e tuttora continua ad avvenire
Rispetto agli accordi di palazzo Madama ovviamente passando attraverso le persone perché non posso che condividere tutto quello che è stato detto fin qui le cose accadono accadono in un certo modo
Del tutto in funzione delle persone che fanno cadere le cose non si svolga il la storia si svolge attraverso le persone quindi l'amicizia o le relazioni di affinità fra determinate persone orientano gli accadimenti in positivo o in negativo
Ora molto rapidamente anche perché l'ora è anche già avanzata e quindi non voglio portarvi via particolari tempo io
Partirei da questa considerazione prima degli accordi di palazzo Madama il ruolo rivestito dalla Conferenza episcopale italiana è stato un vuole evidentemente marginale perché marginali innanzitutto perché quando parliamo di relazioni fra repubblica italiana e Santa Sede evidentemente parliamo di relazioni che dal punto di vista formale ma non solo si pongono come è già stato detto prima a livello di pontificie il Presidente della Repubblica
E qui e tant'è vero che giustamente tutta questa chiacchierata questa riflessione di questa mattina è stata costruita a partire dal veramente bello volume il professore Acciavatti sulle relazioni fra pontifici che i presidenti della Repubblica
Ieri il ruolo della CEI lo vedremo meglio dopo seppur rapidamente un ruolo e questo ricorda stesso panini che ha come interlocutore fa il governo più che la Presidenza della Repubblica ora
Nella fase precedente agli accordi di palazzo Madama il ruolo della Cei
Che peraltro e è nata nella sua forma attuale
Come il vero soggetto interlocutore di relazioni diciamo con la Repubblica italiana sessantacinque perché prima esisteva sì ma esisteva in una forma che nella forma attuale una forma più debole se così posso dire
Ecco primati all'ora
Certo non è un assente nella lunga fase di gestazione che accompagna la gli accordi di palazzo Madama e non è un assente perché
Gli affetti illa cardinale Casaroli per esempio in particolare più volte in Cei prospetta Millelire che si stanno delineando a proposito degli accordi di palazzo Madama vuole ascoltare sottolinea l'attenzione insomma che andrà data l'opinione dell'episcopato italiano sulla vicenda concordataria sulla vicenda bilaterale ci sono
Una serie di documenti anche molto interessanti che riferiscono della partecipazione di Casaroli alle riunioni del Conde Consiglio permanente alle riunioni dell'Assemblea insomma ci sono tanti spunti interessanti
Fino sostanzialmente
Presso che all'ultimo
Si continua a informare il Consiglio non soltanto su questioni specifiche ma anche su quelle caratteristiche più di fondo quei principi generali di cui all'articolo uno poiché l'accordo di palazzo Madama che tanto influì influenzarono il gruppo
Il concordato però quando arriviamo alla alla agli accordi dell'ottantaquattro e dagli accordi l'ottantaquattro in poi certamente il ruolo della CEI cambia cambia parecchio cambia parecchio sia perché
E proprio accordo nell'ottantaquattro che attribuisce nuove competenze in capo alla CEI sia pure
Buona parte di esse sottoutilizzazione della Santa Sede però
Da legittimazione diciamo così anche in un'ottica di relazioni internazionali alla Conferenza Episcopale italiana come lo dicevo prima un soggetto unitario che può fare da una da interlocutore adeguato
Sia pure sempre in un legame strettissimo direi in filigrana sempre contraddistinto la la relazione tra la Santa Sede e la Conferenza Episcopale Italiana che si trovano
Scritti di più presidenti e segretari della Conferenza Episcopale Italiana che appunto ricordo in questo questa costante totale e piena fiducia e collaborazione fra i vescovi italiani e la Santa Sede
Perché il fondo passa già dal fatto che il Santo Padre anche vescovo di Roma quindi si incardina all'interno diciamo della dell'episcopato italiano
Ecco dicevo appunto negli accordi si sono si è posta la previsione di nuove competenze importanti in capo alla CEI e poi non posso dimenticare che citavo prima proprio monsignor Nicora il fatto che sostanzialmente in contemporanea o insomma proprio poco dopo rispetto agli accordi di palazzo Madama
Si è arrivati a una legge molto importante che la duecentoventidue le mie novecentottantacinque cioè le leggi di revisione del sistema di sostentamento del clero la legge di
Revisione della disciplina in materia di enti beni ecclesiastici e e rispetto a questa legge alla diciamo elaborazione di questa legge e il ruolo che è stato svolto dalla CEI e da monsignor Nicora che ricordavo prima è stato un ruolo veramente rilevante
Veramente rilevante perché monsignor Nicora è stato nominato presidente
Lato lesi Astico della commissione paritetica che si è occupato proprio del riordino degli enti e dei beni ecclesiastici
E
E peraltro molto
Come posso dire ma è molto bello anche leggere alcune pagine che poi li il cardinal Nicora scritto ricordando quel periodo e anche ricordando
Is il suo ruolo ha appena arrivato lui l'ambiente della Conferenza episcopale italiana che prima che venisse introdotto con il limite dei settantacinque anni di età ero ambiente diceva lui molto ricco e molto
Aperto all'ascolto dei vescovi più giovani
E lui era stato nominato vescovo quarant'anni è stato nominato escono settantasette di trentasette e quindi è arrivato inceneriti aveva
Abbastanza un giovanotto
E però con vescovi nell'interlocuzione che non essendoci allora il limite dei settantacinque anni di età erano anche molto più in là negli anni e di cui lui però ricorda appunto questa ricchezza di dialogo i e di ascolto
Poi per parlare di persone per la verità un passo non fermarmi su altre due persone che sono stati due protagonisti lato chiesa ma con il con il
Un influsso importante un impatto importante anche nelle relazioni Nieri miniere
Azioni collari pubblica italiana e che sono stati protagonisti della fase per così dire attuativa degli accordi dell'ottantaquattro e mi sta riferendo al cardinal Ruini
A stabilire perché nel frattempo giustamente abbiamo detto tutto che gli eventi l'anno anche calati nella storia però anche dal punto di vista della storia del nostro Paese
Erano cambiate diverse cose alla fine della Prima Repubblica il ruolo della democrazia cristiana che non era più il ruolo della democrazia cristiana precedente beh in questo mutato scenario la CEI a veramente
Modificato diciamo in un certo senso comunque contribuito molto all'intensificazione dei rapporti della Chiesa con la società italiana e anche con le istituzioni italiane
E non dimentichiamo che il cardinale Ruini è stato dapprima segretario generale della CEI questo a partire dal mille novecentottantasei quindi eravamo proprio nella prima fase attuativa degli accordi di Palazzo Madama dove poi sono state elaborate tantissime intese subito intese che si correla hanno comunque quegli accordi
E poi del mille novecentonovantuno presidente con una lunghissima presidenza della Conferenza episcopale italiana che è arrivata come tutti ben sapete al due mila sette
E che ha visto come sponda diciamo l'atto Santa Sede
Il cardinale Re scardina le aree che prima dall'ottantanove al due mila e sostituto presso la Segreteria di Stato con competenze per l'Italia poi dal due mila e viene molto prefetto della Congregazione dei vescovi
è evidente che
Prefetto della Congregazione dei vescovi significa comunque un ruolo molto centrale importante rispetto alla alla configurazione dell'episcopato italiano o e alla alle relazioni con la Conferenza episcopale
Quindi diciamo così che est volendo riassumere in una prima fase diciamo la prego accordi di palazzo Madama fisiologicamente si atterrà alla giovane età della Cei sia per il tipo di relazioni che intercorrevano fra presidenti della Repubblica i pontifici la Conferenza episcopale ha avuto un ruolo tutto sommato
Marginale oserei dire peraltro tutti negli anni settanta la Cei era fortemente preoccupata da altri due figli era preoccupata delle questioni della questione matrimonio erano gli anni al referendum sul divorzio
E anche dall'insegnamento della religione cattolica nelle scuole erano i due temi che erano visti come veramente principali poiché gli accordi di palazzo Madama però sia dal punto di vista del delle attribuzioni nuove del ruolo nuovo che alla Conferenza Episcopale è stato attribuito sia dal punto di vista di della dell'importanza che la CEI ha assunto nella legge che già menzionavo duecentoventi numero duecentoventidue e in molte altre intese che sono stati elaborati successivamente ecco ha acquistato anche grazie alla
Alle persone di quindi del cardinale Re una ruolo decisamente rilevante chiudere una cosa con una constatazione che mi veniva così riflettendo proprio mentre aggiungevo stamattina nell'ambasciata
Pensavo abbiamo parlato in molti presidenti
Quella Repubblica e pensavo in questo momento al nostro attuale presidente Mattarella intestato al fatto che in una tradizione non di grandi rapporti
Stretti rapporti diciamo ecco fra la Presidenza della Repubblica e la Conferenza episcopale neanche in termini formali e di visite discorsivi saluti ma c'è un'asta una lunga storia da raccontare e da questo punto di vista no pensavo e e mi è parsa emblematico il fondo di una
Appunto infonde una prospettiva
Molto aperte che forse e sempre in ulteriore crescita pensavo al fatto che quest'anno al presidente ma per la stato le settimane sociali Trieste questione sociale di Trieste su uno sfondo una delle espressioni più centrali dell'attività della Conferenza episcopale una sorta di laboratorio che hanno cuore lo sviluppo il bene e lo sviluppo dell'uomo della società umana
Ecco presidente Vaccarella è stato è stato Trieste ha partecipato a questa iniziativa così di rilievo insomma della Conferenza episcopale italiana
E penso che questo riassuma simbolicamente insomma il momento attuale che stiamo vivendo e anche il la necessità assoluta in funzione di quella importante principio che abbiamo detto è stato introdotto all'articolo uno e l'accordo di palazzo Madama per cui stato e Chiesa cooperano per il bene e lo sviluppo della persona e delle comunità ecco questa visita la recente mi sembra insomma veramente una ma il simbolo per una prosecuzione di collaborazioni sempre più strette
Grazie
Se professoressa anche per aver recitato il presidente Mattarella questa sua partecipazione alla settimana sociale di Trieste con partecipando e facemmo un bellissimo discorso alla cerimonia di apertura in luglio la Settimana sociale sia pertanto il discorso del presidente Mattarella si è chiusa con Papa Francesco e grazie anche per aver ricordato questa relazione questo rapporto presidente amato le chiedo di fare proprio una chiusura una relazione tra il presidente Mattarella e papa Francesco che ormai dura da quasi dieci anni perché Mattarella eletto nel due mila quindici Papà Francesco salito al Soglio nel due mila tredici ci avviamo al decimo anno
No
Sono in grado se vuole di dire due parole a conclusione di questo nostro incontro Mattarella giustamente è stato lasciato
Al quando Dio vorrà
A a a no abbiamo abbiamo parlato del rapporto tra pontefici presidenti
Che hanno chiuso in tutti i sensi diciamo
Ecco e quindi nonché la vita si allunga la vita lunga vita Sergio no io devo dire a Sky
Che sapete questo è noto la sera prima di firmare il nuovo Concordato
Il Presidente del Consiglio Craxi era nella sua stanza con me eccone Gennaro Acquaviva che era stato poi il principale promotore
Anello di congiunzione delle due parti
Con le carte
Per dare il via definitivo alle carte prima di firmarle il giorno dopo con Casaroli
Lui era al suo tavolo
Si alzò andò davanti al busto di Garibaldi che teneva nella sua stanza
Gli disse proprio esplicitamente ti chiedo scusa tornò e siglò le carte inchiesta della firma del giorno dopo
Il era scherzoso ma in qualche modo rifletteva tempo nel quale ancora
Erano due mondi di terzi che avevano difficoltà a
Ed è insomma se riflettete sull'esperienza di questi anni in primo luogo
Questa esperienza confermato la bontà del metodo dell'intesa di cui il concordato è il primo frutto sgradito a molti
Perché si disse concordati sono gli accordi tra Poteri Aon accordi per l'esercizio della libertà religiosa era stato così in passato
Anche se devo dire
Piaccia o non piaccia il concordato fu essenziale mentre il venti nel ventinove per davvero chiudere la questione romana
Cavour
Ha avuto meriti straordinari per la creazione del nostro
Stato italiano
Ma a mio avviso
La sua idea che una volta eliminato lo Stato Pontificio
Forse la sola libertà
A poter garantire l'autorevolezza di cui questa religione maggioritaria in Italia sentiva il bisogno
Forse non ha non avrebbe potuto funzionare
Ci voleva intanto quella piccola invenzione dello Stato del Vaticano ci voleva molto qui questi degli esteri lo capiscono me meglio di tutti gli altri
Che per stabilire rapporti che siano adeguatamente vigneto incanti in un mondo fatto distanti
Quel piccolo stato ha avuto un valore importante
La legge delle guarentigie in fondo le garanzie le dava ma non basta c'era qualcosa che mancava
Vi è quindi all'inizio il concordato è un rapporto tra Stati
E io credo che con la situazione nuova dell'ottantaquattro
è un rapporto tra istituzioni ma anche tra comunità
E terrà responsabili Diversity medesime comunità perché questo è il punto comunità e largamente la stessa
E si assorbono ruoli Inès diversi
Questo nuovo Concordato dimostrò quanto è utile avvenire la possibilità dei lilla intesa per gestire il rapporto per risolvere tante questioni che possono sorgere
Intesa guardate
A cui molto spesso lo Stato francese fa ricorso di nascosto
Perché l'analisi che intesa con la rigidità propria con cui hanno intesa in Francia nuovo consentirebbe però
Non è possibile
Garantire l'assistenza spirituale
Che qualunque sia la religione in un ospedale nella scuola in carcere se non ce un'intesa
E noi abbiamo questa intesa generale sotto la quale lo ricordavo Antonella poc'anzi possono poi aprirsi le altre intese quindi la superiorità del metodo dell'intesa
E qualcosa di cui con orgoglio
Dopo quarant'anni possiamo dire di avere rinverdito rispetto alle basi originarie
L'ispirazione e quindi poi lo svolgimento
E poi c'è il fatto sul quale stiamo riflettendo in diversi del nostro tempo che insomma
Grazie anche al concordato
La cittadinanza italiana dei cattolici così difficile a farsi riconoscere nei primi dieci della storia del Regno d'Italia
Viene rinvigorita Viennot in tempo in cui c'è bisogno di rinvigorire
Questo è un punto importante
Questa settimana di Trieste a cui nel mio piccolo anch'io ho partecipato tra cui giustamente è andato il presidente Mattarella è servita in realtà a rivendicare
La qualità la forza del patrimonio di valori che si trova tuttora nello scrigno della religione in una società che proprio di questo ha bisogno e il cui ieri costituente valutate non mi occupo di politica
Donne tanto nelle arricchite raudi istituzionali
Ma nel tessuto di una società che sia smarrito il tessuto
E che ha bisogno di essere lì ricomposto rafforzato sulla base di quei valori fondamentali che sono il patrimonio che l'umanità continua ad oggi approvare no nella scienza ma nella religione
Non tanto nella ragione sono un'arma nella ragione accompagnata dalla fede c'è chi non è così ed è bene che sia così perché noi dobbiamo essere tutti uguali ma è un dato di fatto
Prima ancora che altro
Che si è di domandatevi che cosa hanno bisogno le società del nostro tempo e poi vi chiedete dove possono andarlo a trovare
Difficilmente non indicherete delle religioni tra le prime fonti di ciò di cui c'è bisogno e allora ecco la buona intesa il rapporto così bene esemplificato tra presidenti il ponte
Il PC che noi abbiamo avuto in tutti questi anni ha mantenuto insieme i figli come dicevo all'inizio
Il vero ospizio che questi filoni diventino tessuto
Tessuto di società capaci di reggere per i valori condivisi alle sfide davvero difficili che hanno davanti
Grazie presidente lei
Anche la promessa del fascio Antonio chiamati
Grazie al cardinale ogni al professor Bonini grazie dell'accoglienza dell'ospitalità l'ambasciatore inibito che di là segue un piccolo rinfresco grazie a voi per la vostra pazienza