Rassegna di Geopolitica. Il piano di tariffe di Trump segnala la fine delle politiche del libero commercio Usa

Trovate all'ascolto di radio radicale quell'assegno di geopolitica di sabato trenta novembre due mila ventiquattro
Anche oggi parliamo degli affetti della elezione di Taranto sul commercio globale
Lo comunica segnalazioni di oggi che un articolo intitolato anche se ridimensionati di dazi rientrata causeranno molti danni
La fonte è il sito Gordon politics fruibili un po'articolo pubblicato il ventisette novembre scorso
All'inizio di questa settimana il presidente eletto Trump a promesso di imporre tariffe del venticinque per cento
Su tutti i prodotti importati nel Paese da Canada e Messico a meno che entrambi i Paesi non impediscano alle droghe illegali si emigranti clandestini di entrare negli Stati Uniti attraverso i loro confini condivisi questa minacciate in linea con una delle idee politiche più sorprendente il tetrapak lanciato per il suo secondo mandato
La sua proposta di imporre tariffe generalizzate su tutte le importazioni negli Stati Uniti
I dettagli precisi del piano variano con Trump che in momenti diversi affatto proposte differenti
Del dieci diede il venti per cento sulle importazioni dalla maggior parte dei Paesi
I dal sessanta per cento al cento per cento su quelle dalla Cina ma indipendentemente dal livello preciso cui sono fissati i dazi che anch'essi non verrà mai pienamente implementato questo piano rappresenta un drammatico allontanamento alla storica politica commerciale degli Stati Uniti per decenni la politica economica internazionale degli Stati Uniti si è abbassata sul presupposto che la graduale liberalizzazione del commercio tra nazioni avrebbe creato vantaggi win win per tutte le parti
Accordi commerciali multilaterali come il North American Free Trade Agreement acronimo Nafta e il Trans Pacific Partnership acronimo PPP
Sono stati progettati per consentire a ogni nazione partecipante
Di specializzarsi in ciò che sa fare meglio abbassando i costi io aumentando la produttività per tutti
Con la crescita complessiva della torta economica globale la fetta ridotti continuerebbe a crescere e nessuno avrebbe bisogno di litigare per le briciole
Trump teso a consiglieri protezioniste invece pensano che questo approccio sia stato fuorviante
E rifiutano l'idea che il libero scambio sia una manna per la economia americana
Che sostengono che qualunque siano i suoi benefici marginali un risultato molto più grave è stata la distruzione del settore manifatturiero degli Stati Uniti mettendo a repentaglio sia milioni di posti di lavoro sia la sicurezza nazionale del Paese
Che rifiutano anche l'idea che sia compito di Washington guidare grandi accordi commerciali multilaterali che avvantaggiano molte parti
Preferendo lavorare in contesti bilaterale in cui il potere di chiedere affluenza degli Stati Uniti possono essere utilizzati per per inseguire i guadagni economici concreti e immediati per gli stessi Stati Uniti ma quali sono esattamente i guadagni che sperano di ottenere su questo punto al momento abbiamo poca chiarezza
Alcuni funzionari del team presidenziale Trump suggeriscono che lo scopo di tariffe diffuse sarebbe semplicemente quello di aumentare le entrate del governo
E quindi consentire al governo degli Stati Uniti di estendere
Qui tali fiscali individualisti aziendali che scadranno l'anno prossimo
Questa tuttavia sembra probabile che si ha una politica sostenibile a lungo termine
Da più di un secolo infatti gli Stati Uniti non hanno fatto affidamento sulle tariffe come principale fonte di entrate
Soprattutto perché comportano tormenti e dei prezzi altamente regressivi che colpiscono le fasce poveri
Ostacolo non la crescita e però mancano ritorsione economica da parte degli altri Paesi
Uno scenario più probabile aperti ed anzi siano destinati a essere ovunque sfileranno per essere usati come il problema nei negoziati bilaterali volti a riorganizzare le relazioni commerciali globali a favore degli Stati Uniti
In altre parole i paesi di tutto il mondo sarebbero costretti a fare concessioni commerciali a Washington per evitare gli effetti dannosi Bendazzi di Trump
Lì concessioni precise richieste probabilmente varie libero da paese a Paese
Ma l'obiettivo generale della politica statunitense sarebbe lo stesso per tutti
Invece di una situazione di lui Queen sarebbe invece noi vinciamo due perdi
Tuttavia fidasse tra avrebbero anche un impatto economico dannoso sulla economia americana
Vargas Alley stimati i dazi aumenterebbero inflazione del due virgola cinque per cento i ridurrebbero la crescita dello zero virgola cinque per cento in due anni
Ieri i partner commerciali degli Stati Uniti presi di mira dovrebbero quindi scegliere potrebbero scegliere di reagire imponendo misure di ritorsione per cercare di convincere Washington a revocare i dazi si potrebbero anche provare a unirsi per migliorare allora leva negoziale
Ho d'altro canto di Paesi potrebbero scegliere di incontro a risparmiarsi costi e i problemi stringendo rapidamente un accordo con Washington
Sì acconsentendo a un nuovo ordine commerciale globale in cui
Gli Stati Uniti usano la loro forza bruta per far pendere la bilancia a proprio favore
Questo sarebbe un mondo in cui in mercati globali sarebbero frammentati e tutti probabilmente anche gli e Stati Uniti né uscirebbero più poveri
Il risultato è spesso un circolo di rappresaglie reciproche che portano a un abbassamento a lungo termine della crescita globale per tutti
Ma ci sono anche alcune ragioni per cui i partner commerciale degli Stati Uniti non dovrebbero disperare uno almeno non troppo
La politica tariffaria annunciata Trump durante la sua campagna elettorale
Sarà probabilmente difficile da implementare per ragioni legali politiche e burocratiche
Alla fine queste ragioni potrebbero rendere la politica tariffaria meno radicale ed estrema di quanto tre abbia minacciato
In primo luogo non è chiaro con quale autorità legale Trump potrebbe imporre tariffe generalizzate a una singola nazione per non parlare di tutte
In base alla Costituzione degli Stati Uniti il Congresso ha il potere di emanare le tariffe il presidente può farlo solo in base a specifiche autorità che il Congresso gli ha dedicato
D'altro canto queste sfide legale richiederebbero probabilmente molto tempo per farsi strada attraverso i tribunali e quindi potrebbero rivelarsi non decisive
Inoltre i prezzi più alti e la crescita economica ridotta generata dalle tariffe
Probabilmente farebbero rabbia degli elettori americani
Una mossa rischiosa dopo un'elezione in cui a infrazione ha svolto un ruolo fondamentale
Nel programma commerciale Trump incombente sui mercati finanziari che si stanno preparando
A conseguì elevati Fini ha sconvolgimenti causati dai dazi e dalla probabile risposta di altre nazioni
Inizierà una guerra commerciale con il mondo intero metterebbe probabilmente a dura prova le capacità burocratiche del Governo degli Stati Uniti
Durante il suo primo mandato la politica commerciale di entrata si è rivelata meno aggressiva di quanto pubblicizzato ieri c'è motivo di pensare che accadrà lo stesso questa volta oppure è possibile tempo Trump adotterà un approccio più ristretto concentrandosi sulla Cina
E su diversi altri obiettivi che l'amministrazione considera come obiettivi facili sì ma essendo inviati Unione Europea sembrano avere particolari motivi per temere
Eppure anche sempre seguita in questa forma ristretta fa politica tariffaria di Trump renderà più difficile per gli Stati Uniti e i suoi alleati
Coordinare e affrontare problemi economici globali urgenti come il cambiamento climatico tira sovrapproduzione cinese di beni destinati alla esportazione invece loro amministrazione Trump si ritroverà coinvolta in guerre commerciali e scambi di retorica costruita sì questo è l'articolo intitolato anche se ridimensionati i dazi di Taranto causeranno molti danni
La fonte è il sito ruolo d'Politics Silvio articolo pubblicato il ventisette novembre scorso termina qui la rassegna di geopolitica di sabato trenta novembre due mila ventiquattro abbiamo parlato degli affetti dell'elezione di Trump sul commercio globale
Un saluto da Lorenzo rende