Il rovescio del diritto - La pillola

L'arringa i difensori di Filippo Turetta il ventiduenne reo confesso dell'efferato omicidio di Giulia Cecchetti in
Ha suscitato scandalo
Sorprendentemente il padre di Giulia Gino che in tutta questa tragedia e statuto dei rumors raro esempio di equilibri civiltà e sempre attento a non spendere parole di odio o di vendetta contro chi ha tolto la vita ed in quel modo
Alla sua adorata figlia ha reagito in modo molto duro
Le parole dei difensori avrebbero mancato di rispetto a Giuliano addirittura umiliando la nel ricordo di tutti noi
Ovviamente non ho ascoltato quegli arringa
Ma la lettura di qualche rara corrono H un po'più diffusa ed attenta alle parole della difesa
Mi conforta nella convinzione che nessuna parola sia stata proferita meno che rispettosa della vittima e del dolore inestinguibile seminato dalla violenza atroce
Della quale si è reso responsabile dell'imputato
La difesa ha esordito riconoscendo l'enorme difficoltà del compito che essa era chiamata svolgeva in quel processo visto che l'imputato del reo confesso ha dettagliatamente descritto ogni momento della sua condotta sciagurata
Ed ha espresso totale disinteresse verso la piena che gli verrà irrogata è che sa di merita
I difensori hanno anzi riconosciuto che il carcere in questo momento
E presumibilmente per lunghissimo tempo sarà l'unico luogo nel quale Turetta
Potrà vivere non isolato
Ma paradossalmente protetto dalla inevitabile comprensione o tolleranza di persone
Che hanno vissuto e vivono esperienze altrettanto difficile qual è allora la pietra dello scandalo
Due passaggi mi pare di poter intuire
La richiesta di esclusione dell'aggravante della premeditazione
E la richiesta di assoluzione dal reato di stalking
Due argomentazioni molto tecniche condivisibili o meno ma legittimamente svolte dal difensore per argomentare
La richiesta finale di una pena diversa da quella terrificante dell'ergastolo
L'indignazione bigino Cecchetti in ha fatto proseliti
Ieri alcuni parenti delle vittime della valanga dirigo piano lo invocavano esplicitamente
Dopo aver ascoltato le arringhe difensive
Anche in quel caso ripetevano l'argomentazione dice che Tina
La difesa è sacra ma ci sono dei limiti
E quali sarebbero di grazia questi limiti una volta escluse ovviamente parole offensive o denigratoria delle vittime
Che qui non sono minimamente in discussione
Il compito del difensore soprattutto quando l'imputato reo confesso
E quello di spendere argomenti tecnici e logici per tentare di ottenere
L'esito il meno afflittivo possibile
Per il proprio assistito
Sostenere che le caratteristiche psicologiche comportamentali dell'imputato
Non consentano
Di sostenere plausibilmente la premeditazione dell'omicidio
Ma solo di considerarlo come un esito eventualmente possibilità e niente affatto deciso
Della sciagurata iniziativa
Del rapimento
è una tesi la cui fondatezza sarà valutata dalla Corte di Assise mamma cui plausibilità e doverosità appariva mestamente indiscutibile
Allo stesso modo negare che le condotte pur petulanti tu se si vede il Turetta nei confronti di Giulio non fossero mai giunti a determinare il cambio delle abitudini di vita della povera ragazza così da dove si esclude il reato di stalking
è un'argomentazione dignitosa illegittima a prescindere dalla sua conclusiva fondatezza
La verità è che questo fritto collettivo che è ormai diventato il processo penale ha assunto
Connotazioni sempre più marcatamente intolleranti verso le argomentazioni di chi si difende
Ancor più se questi ha riconosciuto la colpa
E l'idea che un difensore svolga senza riserve il suo ruolo nel processo è sempre meno ben accetta
Ma una società ostile al libero esplicarsi del diritto di difesa
è una società avviata seppure inconsapevolmente
Ammettere
In pericolo la propria stessa libertà
Buona giornata a tutti