Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca non renderà certo agevole il percorso della Commissione europea, ma probabilmente servirà ad accelerare i tempi di riforme considerate ormai ineludibili e a indirizzare il nostro continente verso una maggiore integrazione.
Il primo banco di prova sarà la Difesa comune: Von Der Leyen punta su un aumento delle risorse per questo settore e sul ricorso ad eurobond.
Dopo l'aggressione russa all'Ucraina, le ostilità iniziali su questo strumento sono venute meno.
Sul fronte economico la nuova Commissione potrebbe … dover fronteggiare uno scontro commerciale pericoloso con la nuova Amministrazione Usa: ma il protezionismo di Trump è soprattutto un'arma geopolitica.
E ci sono ampi spazi per un negoziato, proponendo un aumento di beni statunitensi come gas liquido o soia.
C'è un mutuo interesse di Usa e Ue a scambi commerciali e investimenti.
Von Der Leyen ha confermato di voler tenere la rotta sul Green Deal: la transizione verde va confermata, seppur tenendo conto delle difficoltà incontrate nella prima fase, rimodulandone il percorso.
Su questo capitolo Trump ha manifestato totale contrarietà, ma l'Ue deve recuperare il ritardo, anche per non restare stritolata dalla Cina: è necessario evitare di continuare a rivolgersi a Pechino per acquistare materiali necessari alla transizione ecologica.
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