La Corte ha motivato la sua decisione affermando che «l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari», compromettendo così «la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore».
Inoltre, ha sottolineato che il referendum avrebbe implicato una scelta sull'autonomia differenziata in sé e, in ultima analisi, sull'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, aspetti che non possono essere … oggetto di referendum abrogativo ma richiedono una revisione costituzionale.
Questa decisione segue una precedente sentenza della Corte Costituzionale, la 192 del 2024, che aveva dichiarato parzialmente illegittima la legge, smantellandone in parte l'impianto.
Ne abbiamo parlato con il professor Massimo Villone, costituzionalista, già parlamentare, membro del Comitato promotore del referendum sull'autonomia differenziata.
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