"L'ora della verità". Presentazione del Rapporto ISPI 2025, curato da Paolo Magri e Alessandro Colombo

Così qua assassini
Ma tornati ai livelli
Piena come vedete
Ritorno grazie davvero grazie Graziobelli grazie alle persone che sono attorno a me
Al professor Pocar che forse non vedete ancora ma che collegato già da Ginevra voleva essere con normale non produce dovrà in un un altro dei suoi ruoli nuovo di di segretario di un associazioni importante e giuridica ci sentì falso
Non c'è un protocollo per tutti ecco buonasera e
E alla presentazione del rapporto ISPI è un panel molto i rischi tutte le persone che sono a questo panel sono ecco collegate da tanti anni comincio da Fausto Pocar che è professore emerito diritto internazionale del della statale ma ex ex presidente del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia in Ruanda ma dicevo anche gli altri perché per tantissimi anni ha insegnato al Master diplomazia
E per tutta la sua vita è stato collegato all'ISPI come testimonia anche stasera essendo qua con noi
Sono pure nonostante il loro ruolo in università collegati all'ISPI Alessandro Colombo che conoscete bis tutti conoscete penisola che son tutti di casa che Cocco ecco curatore come del rapporto che presentiamo Antonella morì Bocconi e ISPI e la Russia Tajoli Politecnico di Milano e iscritti
Ne presentiamo il rapporto dell'ISPI del di quest'anno l'ora della verità devo dire
Un titolo molto molto molto importante devo dire non necessariamente solare
Devo dire che sono andato ricerca mi i titoli di rapporti degli anni precedenti noi in questo mondo complicato abbiamo una tradizione di titoli non particolarmente solari perché andando indietro parto dal due mila e quindici nel due mila e quindici il titolo era in mezzo al guado il due mila sedici le nuove crepe della governance mondiale due mila diciassette l'età dell'incertezza due mila diciannove la fine di un mondo due mila venti la fine di un mondo atto secondo due mila ventidue la grande transizione l'anno scorso l'età dell'insicurezza
Ora l'ora della verità dico questo un po'per togliere un po'di drammaticità a questo titolo l'ora della verità
Ma credo che questo titolo della verità forse quest'anno più che in tutti gli anni precedenti colga il sentimento comune su quello che ci aspetta nel due mila e venticinque
Abbiamo definito l'anno scorso l'anno elettorale che ci sia votato o non si sia votato una buona parte dei leader del mondo e la nell'ora della verità e alla prova dei fatti alla prova dei fatti Ursula rieletta
Modi rieletto alla prova dei fatti ci Jinping con la Cina
Sempre in bilico negli ultimi periodi fra difficoltà economiche tentativo di ripartire
è la prova dei fatti anche insomma Prodi fatti dire dove non si è votato perché per motivi diversi sono invece stati le leadership di Francia di Germania di Canada di Corea
Dice pone non si è votato o si è votato quando non era previsto pensate alla Francia ma ci sono c'è la prova dei fatti ma cioè una prova dei fatti d'ora uno ora delle verità più importante di tutte quella di Trump nell'ora della verità del passaggio dal suo programma elettorale alla realtà del governare l'America
E qui dove si complica tutto e qui dove verrebbe la volontà il desiderio di mettere a loro della verità titolo del rapporto sottotitolo la grande incertezza l'anno della grande incertezza perché l'ora della verità di Trump il leader più imprevedibile della storia americana degli degli ultimi decenni mette
Indubbio mette a repentaglio mette in incertezza loro delle verità di tutto il resto di tutto il resto del mondo ciò che Trump saprà fare e vorrà fare e riuscirà a fare mette ti a dura prova le altre ore della verità
E noi ecco l'incertezza
Non sappiamo ad oggi si saprà fare tutto ciò che ha promesso ai suoi elettori
Soprattutto non sappiamo cosa vuol fare realmente
Perché uscendo dalla
Ciclone mediatico di questi quindici giorni quindici giorni che sconvolsero il mondo vorrebbe dire citando un libro che parlava invece della Rivoluzione d'ottobre
Questi quindici giorni mediaticamente ci hanno dato l'impressione di un Trump che può tutto
Può tutto in pochissimo tempo può tutto
Dal discorso l'inaugurazione alla l'immagine del giorno dopo quella scrivania piena di ordigni cartellette che diventavano poi notizie di ordini che cambiavano tutto la sensazione che ha proiettato che
Può fare tutto
Non sarà poi così ma non sappiamo cosa vorrà veramente fare perché dai dazi
Mi pare Remo alla Groenlandia al canale di Panama
All'ultima uscita di ieri su Gaza la grande della Riviera noi ci interroghiamo su ciascun punto se ciò che dice è una linea strategica cioè dietro ciò che dice c'è un piano ben calcolato per arrivare un qualche risultato se invece una boutade un giocare volutamente a fare il pazzo per confondere gli interlocutori
Oppure se c'è come in alcuni casi una volontà negoziale sparo molto alto per ottenere qualcosa di molto semplice concreto e qui ecco perché la grande incertezza ecco perché non sappiamo
Ecco perché l'ora della verità titolo scelto rapporto di quest'anno ha può aveva un sottotitolo che l'hanno abbiamo già usata la Provincia terza voi sapete che usare la prova incertezza nel nostro mondo è la banalità più assoluta
Con quasi un'offesa al a un pubblico come quello di stasera Tigra di incertezza si parlava Calabretta nel settantatré di del domani non dà certezza parlava Lorenzo il Magnifico qualche secolo fa però invitava a far festa tuttavia quindi parlare di grande incerti incertezza
Vuol dire tutto e niente ma parlare di grande incertezza su quest'anno per un'imprevedibilità
Che si colloca quella di Trump che si colloca su un mondo già frammentato già in trasformazione forse non è un'offesa voi ma è sottolineare un aspetto importante di quest'anno noi partiamo nel nostro narrazione
Del rapporto di questo mondo
Della l'ora della verità dell'incertezza con dicevo restando Colombo con partendo proprio dalla dal loro della vita deperita primaria quella forse più importante quella del quadro di relazioni politico diplomatiche e di alleanze e di di che hanno governato il lutto almeno quanto meno gli ultimi trent'anni quello che han chiamavamo
L'ordine internazionale l'ordine l'ora della verità dell'ordine internazionale Alessandro
Allora grazie
Io credo che dal punto di vista dell'ordine politico internazionale non gli diamo da diversi anni in una condizione paradossale che è stata richiamata anche da questa teoria di titoli pessimisti negli ultimi dieci anni
Noi ci troviamo in una crisi dell'ordine internazionale ormai di lungo periodo
L'ordine internazionale succeduto alla fine la guerra fredda è entrato in crisi ormai dalla seconda metà del primo decennio del ventunesimo secolo e da quel momento noi abbiamo assistito ad una disgregazione progressiva sia degli equilibri politici sia perché no anche degli equilibri istituzionali
Allora dov'è il paradosso che da un lato non ci siamo abituati a questa condizione di crisi
E dall'altro questa condizione di crisi non può durare perché questa conduzione di crisi sta accumulando una serie di tensioni che rischiano di produrre la rottura
Quindi noi dobbiamo trovare un modo non so quale modo ma di rimediare a questa condizione di crisi prima che la rottura avvenga e questa correzione di crisi nel corso degli ultimi dieci quindici vent'anni ha accumulato progressivamente materiali ed è stata spinta da cosa che vediamo anche in questi giorni io molto brevemente
Citerò quelli che mi seguono le più importanti
La prima è quella che vediamo proprio in queste ore noi da diversi anni a questa parte ormai io direi almeno da vent'anni a questa parte assistiamo a una crisi della capacità egemonica negli Stati Uniti
Su questo credo che dobbiamo essere molto cauti anche nel giudizio su Donald Trump è ovvio che Donald Trump aumenterà il grado di incertezza lo sta già facendo del contesto internazionale ma sarebbe rozzo sarebbe l'ennesima spiegazioni di comodo
Fare di Donald Trump il capro espiatorio della crisi dell'ordine internazionale no d'Oltralpe è una manifestazione di questa crisi
E questa crisi è una crisi di capacità è una crisi di volontà per la volontà egemonica degli Stati Uniti è diminuita questo è l'aspetto più impressionante se vogliamo anche della retorica e Donald Trump di queste ore do la Trump dà l'impressione non sappiamo se dove ce l'ha giustamente Paolo se continuerà così
Ma dà l'impressione di non avere più intenzione di guidare la comunità internazionale il modo in cui gli è stato uniti l'hanno fatto molto a lungo negli ultimi decenni quindi questo è un primo elemento senza dubbio di crisi il secondo elemento è ancora più impressionante per certi versi perché sovverte quello che noi avevamo pensato quando sul quale avevamo contato ancora fino a qualche decennio fa a pochi decenni fa
E noi siamo una crisi pauroso del tessuto istituzionale dell'accoglienza internazionale
Per crisi pauroso del tessuto istituzionale intendo un po'tutto intendo tanto per cominciare la paralisi di molte organizzazioni internazionali che non possono operare tra le altre cose perché sono divorate letteralmente dalla ripresa della competizione tra le principali potenze
E poi anche ne parlerà naturalmente molto meglio di me Fausto Pocar ma la crisi delle regole non li stiamo assistendo da alcuni anni a questa parte accolse che difficilmente avremmo potuto immaginare e che sono accompagnati anche da linguaggi che difficilmente avremo tutti immaginare noi in questo momento abbiamo quello che si è presentato per trent'anni come il garante dell'ordine internazionale che sta fondamentalmente legittimando un progetto di pulizia etnica
Siamo in una condizione nella quale e tutto quello che abbiamo concepito in termini politico giuridici anche ITC negli ultimi trent'anni si sta letteralmente sgretolando
E poi sullo sfondo altre due cose che forse sono ancora più importanti
Tanto per cominciare lo abbiamo visto l'anno scorso ma ritrattato vediamo da diversi anni e credo che sarà una delle questioni fondamentali del ventunesimo secolo
E noi stiamo assistendo che ci piacciono che lo riconosciamo uno
Ad una trasformazione radicale dei rapporti tra Occidente e mondo questa io credo che sarà alla fine la vicenda fondamentale del ventunesimo secolo
Questa era già stata probabilmente la vicenda fondamentale del ventesimo secolo
E questa trasformazione dei rapporti tra Occidente e mondo porta con sé una serie di gli elementi di conflitto di elementi di conflitto che non necessariamente sono le menti di conflitto negativo
Tanto per cominciare porta con sé una inevitabile contestazione di legittimità
Perché qui non ci sono soltanto la Cina e la federazione russa come ci piacerebbe dire e ci sono tutti gli altri tutti gli altri che mettono in discussione la tradizionale pretesa dell'Europa e degli Stati Uniti di parlare a nome di tutti
Allora questa io credo che sarà una vicenda che tocca tutto tocca l'aspetto politico tocca l'aspetto giuridico tocca l'aspetto culturale
Ma credo che questo sarà uno degli aspetti dirompenti della politica internazionale degli ultimi dei prossimi anni per molti versi lo è già oggi
Ultimo aspetto per concludere forse con la nota ancora più pessimista rispetto a tutte le altre ma credo che questa sia la vera novità degli ultimi anni
Perché io dicevo prima lo diceva ancora prima di me Paolo Magri noi viviamo immersi in questa condizione di incertezza in questa condizione di crisi
Già da diversi anni
Ma negli ultimi anni è cambiato una cosa che una cosa fondamentale e cioè negli ultimi ultimissimi anni parlo degli ultimi tre quattro cinque anni
E noi abbiamo ricominciato a fare i conti con la possibilità di una guerra tra grandi potenze
Ecco tra tutte le sfortune che avevamo prese in considerazione negli ultimi vent'anni
E questa ancora fino a qualche anno fa nulla prendevano in considerazione ancora fino a qualche anno fa noi non eravamo così ingenui da pensare che la guerra fosse scomparsa dal contesto internazionale
Ma c'eravamo abituati a considerare la guerra come un fatto periferico un fatto che nella peggiore delle ipotesi ci poteva coinvolgere contro attori minori
Gruppi terroristici piuttosto che piccoli Stati o Stati canaglia come li chiamavamo ecco da pochi anni a questa parte basta leggere tutti i documenti dei principali Stati e delle principali organizzazioni internazionali come la NATO
La possibilità di una guerra tra grandi potenze non è più esclusa
E questo porta con sé una serie infinita di conseguenze e ultimo punto davvero conseguenze che ricadono proprio sulla Regione che fino a questo momento era stata preparo sull'euro
L'Europa e l'epicentro di questa paura dopo essere stata l'epicentro della sicurezza degli ultimi trent'anni
L'Europa è stata investita negli ultimi anni da una pauroso a corsa al riarmo
Ed è stata investita da quell'altro elemento tipico delle condizioni di insicurezza di preparazione alla guerra che il rilancio degli alleanza militare il rilancio della NATO significa fondamentalmente è questo
Significa che i Paesi europei ci stanno preparando alla peggiore delle ipotesi e questa peggiore delle ipotesi era unica tra l'ipotesi peggiore che non consideravamo ancora fino a manciata di anni fa
Grazie Alessandro grazie Alessandro io passerei subito al professor Pocar Alessandro ha già accennato che Bianco a fianco a questa difficoltà crisi dell'ordine internazionale come celato così ben descritto Alessandro
C'è stato cioè una crescente difficoltà crisi della dimensione giuridica della convivenza internazionale
Messa prova danni dai conflitti con azioni unilaterali fuori dalla cornice ONU
Messi attorno al fuoco da violazioni anche recenti nell'ultimo anno e mezzo plateali da tutti i dati del diritto umanitario internazionale
La marginalizzazione di organi multilaterali cioè di di oggi questi giorni notizia che non non parliamo più delle indagini della Corte penale internazionale ma parliamo delle indagini sulla
Corte penale internazionale che un altro mondo ecco Fausto guidarci con la tua sapienza e la tua partecipazione attiva questo mondo del dell'ordine internazionale giuridico a capire cosa sta succedendo
Ma io penso ringrazio per per avermi invitato a questo dibattito che dal punto di vista del diritto internazionale è vero che ci sono una serie di violazioni del diritto internazionale ma in qualche modo queste violazioni fanno parte del diritto internazionale
Nel senso che abbiamo io ho preso l'esempio dell'Ucraina preso l'esempio della dell'aggressione quindi l'esempio del di quello che succede in Medioriente
In Israele case eccetera il dobbiamo distinguere due aspetti lede il diritto internazionale vieta l'uso della forza per risolvere le controversie internazionali
Beh l'uso della forza è stato usato certamente illegalmente da parte della Russia nell'aggredire nelle gradire l'Ucraina e quella controversa andava risolto in altro modo evidentemente
Non è stato usato il ricorso alla forza in modo illegale da parte di Israele perché dopo l'attacco terroristico del sette ottobre Israele diritto di reagire anche con l'uso della forza
Il problema è che dopo nell'uso della forza da una parte e dall'altra sia nella guerra in Ucraina sia nella guerra
In in in Palestina e i principi del diritto internazionale umanitario sono stati clamorosamente violati dalle parti quindi non è tanto il ricorso alla forza ma è l'uso della forza successivo
Che che ha portato a il che non vuol dire che il diritto internazionale non esista come spesso la stampa ha fatto che non serva
In realtà il diritto continua a servire e anche le organizzazioni internazionali in qualche modo continuano a soffrire
Per assurdo per vorrei dire che anche l'idea manifestate in questi giorni da da Trump di buttare a mare tutte le organizzazioni internazionali ha forse un senso
Non il ritirarsi unilateralmente come fa ma il ritiro unilaterale che porta poi al non finanziamento dell'ordine del giorno perché non dimentichiamo che tutte le organizzazioni internazionali generali cominciare dalle Nazioni Unite
Hanno come base un finanziamento fatto sulla base della capacità economica degli Stati
E in cui quindi inevitabilmente gli Stati Uniti sono il principale contribuente che non ha mai pagato la quota che doveva pagare ma ben pagata comunque una consistente e comunque la più importante rispetto agli altri Stati
Ora il dichiarare la crisi delle organizzazioni internazionali da un punto di mischie che è una crisi politica più che giuridica perché non sono mai stato toccata la struttura della Nazioni Unite da o il secondo conflitto mondiale e che
Che era mostrava una una situazione diversa intanto una comunità dei cinquanta stati
In cui cinque potenze erano comunque le potenze vincitrici del conflitto mondiale che si sono riservate dei diritti particolari nell'organizzazione
Questa situazione
Di mettere in crisi è ancora di più l'organizzazione interna se le può portare alla loro riforma in realtà cioè il il non si tratta di buttar via le Nazioni Unite ma è è chiaro che le Nazioni Unite devono essere riformate perché dovevano essere riformate e il momento a questo punto può non essere più procrastinabile
Perché i sei non lo si fa il risultato è proprio quello che diceva ora Alessandro Colombo è che ci possano essere delle guerre tra le grandi potenze però bisogna ristrutturare invita a ristrutturare le Nazioni Unite ristrutturare il multilateralismo internazionale per ristrutturarlo forse bisogna metterlo ancora di più in crisi
E può darsi che le le mosse alle quali stiamo assistendo ora riescono a questo risulta il problema che permette mettendo l'inglese non facciano scoppiare il conflitto ecco questo che si faccia in tempo a farlo senza far scoppiare conflitto io credo che c'è una grossa incertezza su questo punto condivido quello che è stato detto anche da Paolo Magri sulle incertezze ma ma tutto sommato
Il diritto internazionale alla fine potrebbe essere la soluzione se si vuole ristabilire il l'equilibrio
Tra degli attori nel diritto internazionale il problema è però più politico che giuridico la politica può fare la riforma delle Nazioni Unite la riforma non si fa senza senza politica perché è anni che si discute
Di una ristrutturazione del del Consiglio di sicurezza ma tutte le proposte alla fin fine eran proposte che facevano dei piccoli ritocchi e i piccoli ritocchi non sono necessari perché bisogna fare una riforma più profondità del del della struttura
Dell'organo principale che abbiamo di dibattito nel diritto internazionale quindi io spero che ci posso fare e non posso dirmi né ottimista né pessimista
Ma certamente una possibilità che il diritto internazionale torni al centro di tutto c'è
Ecco secondo me
Grazie fa sopportare ancora qualche secondo con voi perché dal mio punto di vista sì è stato sicuramente molto più ottimista di quanto pensassi
Quindi non vorrei bruciare il tuo ottimismo perché perché troppo parliamo di dazi quindi scenderemo in un quadro molto più cupo no quello che quanto sul ci dicevi cioè del fatto che la lo strattone tram piano può essere alla fine anche salutare
Dell'utilizzato come il come come come disc come ragionamento anche sull'Europa da taluni Trump come minaccia può portare l'Europa far cose che diversamente rompono farebbe però a me ricorda chi qualcosa di simile sulle Nazioni Unite avvenne già con Reagan
Complicando a
Avevate già un atteggiamento molto duro e molto distaccato di confutazione unite inizio non pagare le contribuzioni
L'uscita dall'UNESCO dal da alcune uscite simboliche e e lì ci fu il dibattito anche allora il dibattito sulla riforma ma non ci fu poi la riforma come tutti ha ricordato giustamente ecco immaginiamo per un secondo che Trump che un Reagan al turbo col turbo possano provocare un po'di più ma cosa vuol dire cioè una riforma accettabile per Trump che vuol dire meno oneri per l'America
E e più oneri per gli altri ma un potere sempre americano è una riforma che inevitabilmente allarga che inevitabilmente diluisce perché chiede alla Cina di pagare di più che chiede ad altri Paesi emergenti paga di più
Ma come conciliabile questo lasciar più spazio ad altri che la riforma necessariamente richiede si toglie il dieci invito ai soli cinque con la volontà americana
Che appare in questo tratto ancor più imperialista del passato ma senza la volontà di pagare i costi del mantenimento dell'intero
Questo è vero è questo il punto è questo il punto perché si tratta di vedere e qui siamo ancora nell'ambito dell'incertezza se il ma politica di Trump è una politica imperialistica davvero o è una politica che in realtà vuole negoziare
Sul serio perché non è impossibile che alla fine il risultato sia il negoziato
Si erano sia un possibile negoziato quindi non è non è escluso a questo momento secondo me come possibilità e mi auguro che sia quello in cui vive la direzione in cui si va ecco non sono ottimista dico necessariamente perché le possibilità che di un conflitto che scoppi
In più ci sono naturalmente è possibile se se ne parla se ne parla sempre ecco e purtroppo sarà in Europa se c'è il conflitto
Perché il secondo conflitto è stato in Europa il secondo conflitto mondiale il terzo sarà in Europa se c'è se ci sarà sarà qui no no rivali sul toro ottimista Nordio
Che ho tanto giallo che aspettare qualche secondo in più per lasciarci qualcosa di ottimismo mentre quest'ultima profezia nel cestino sull'uso bellico no allora grazie Fausto calze credo che no grazie grazie scusate ridiamo un paio mai vista comunque va bene rimango molte grazie per essere stato collegato con noi un applauso da tutti noi per ringraziarti
Bene
Grazie Fausto e veniamo veniamo de per continuare su questo tono di sola un po'solare Lucia no sono il tema dei dazi se c'è un tema dei dazi delle polizia politica
Economica internazionale politica commerciale cioè se c'è un po'anche qui è un proprio un tema in cui ci interroghiamo come ricordava anche poco fa
Il professor Pocar se Ciocchi Trump dice tocchi Trump ha iniziato a fare
Una strategia un modo per confondere o un modo per negoziare accerto che sicuramente ha stupito tutti
Che rispetto alle previsioni
Sessanta ottanta cento per cento di dazi sulla Cina cioè le previsioni che vedevano la Cina come il bersaglio primario di questo di questo sua attivismo Dazzi Ale
L'inizio è stato invece con gli alleati con gli amici canadesi i i messicani
I poi la minaccia l'Europa e poi Piccolo utilizzo negoziale con la Colombia
E poi la minaccia stentata alla Russia minaccia di darsi alla Russia che esporta negli Stati Uniti quattro miliardi come una piccola delle multinazionali tascabili italiana quindi ecco aiutaci Lucia guidarci
Per quanto si può in questo questa incertezza parziale mettiamola così
Grazie Paolo io credo che ha quello che sta succedendo nel commercio globale rifletta molto bene è una sorta di cartina di tornasole relativamente a molte cose che sono state già menzionate
A da Alessandro Colombo e da Fausto Pocar in questo senso
Tanto per cominciare né commercio globale importante ricordarselo gli Stati Uniti hanno da tempo perso la loro egemonia e questo è molto chiaro guardando i dati ed è anche molto chiaro l'Effetto della politica di dazi e di guerra commerciale che era stata tentata data rampa ai tempi della sua prima presidenza che cosa ha portato a questo
Poco o nulla è stata non voglio dire per carità una una bolla di sapone perché non lo è stata in effetti ci sono stati ma il risultato non è sicuramente stato quello che molti temevano
Guardiamo ai dati del commercio internazionale che gli ho voluto mettere nel capitolo del rapporto che riguarda questo tema nel due mila e ventitré e gli scambi mondiali hanno registrato un a un massimo assoluto
Nonostante le tensioni commerciali molto forte nonostante i dazi di Tampa non siano stati tolti
Dalla presidenza by then
Perché queste politiche degli Stati Uniti non hanno portato alla collasso del sistema globale degli scambi proprio perché fortunatamente il sistema globale degli scambi non si regge più solamente sugli Stati Uniti e sugli Stati Uniti e l'Europa
Questo crea un sacco di inevitabili difficoltà perché qualsiasi tipo di negoziazione qualsiasi tipo di riforma dell'organizzazione che sovrintende al commercio mondiale lavorazioni d'Organisation
Richiede uno sforzo molto maggiore perché non ci si può mettere d'accordo in due e trovare l'accordo occorre mettersi mettersi d'accordo in alcune decine di Paesi se si vuole riformare il WTO oggigiorno e questo è molto complicato però allo stesso tempo questo significa che gli Stati Uniti pur avendo ovviamente essendo comunque un mercato di grandissima importanza e una potenza economica di grande rilievo non riescono a da soli dissi fare il sistema non sono più gli unici che hanno il pallone in mano e possono andarsene col pallone in mano e questo ripeto secondo me lo abbiamo visto quando Trump ha messo i dazi durante la prima presidenza
Cosa è successo al disavanzo americano quasi niente perché le esportazioni anziché arrivare dalla Cina passavano dal Vietnam o dal Messico
Siamo in un mondo dal punto di vista come facciale fortunatamente io dico molto globalizzato
In cui in particolare i paesi di immediata agli ai Paesi emergenti di media taglia hanno guadagnato tantissimo dall'apertura degli scambi dal fatto di avere un già classe M hanno avuto una classe media che è riuscita a formarsi negli ultimi vent'anni proprio grazie all'entrata di molti Paesi nel mercato globale non dobbiamo dimenticarci e qui voglio da noi nota di ottimismo molto il Po
Forte ma molto vera che sono uscite dalla povertà centinaia di milioni di persone al mondo negli ultimi anni anche grazie alla globalizzazione queste persone non sono disposti a perdere quello che si sono guadagnate
E quindi è contro l'interesse di moltissimi Paesi la chiusura dei mercati mondiali
Quindi io su questo sono da un certo lato diciamo ottimista nel senso che non credo che Trump da solo Possa a togliere tanto fiato alla globalizzazione c'è però un problema molto serio che è quello relativo alle istituzioni interna
Alle che veniva richiamato poco fa ovviamente il mercato globale funziona se esistono delle regole del gioco che vengono rispettate
E il fatto che il principale promotore di queste regole gli Stati Uniti abbia deciso di smettere di rispettare queste regole del gioco è estremamente preoccupante
è estremamente pericoloso
Sicuramente queste sono regole che vanno ridisegnate già non funzionavano questo è vero perché appunto le regole erano state disegnate dagli Stati Uniti ed erano Piero in buona parte gli Stati Uniti d'Europa nonostante quello che dice Trump che le regole sono andate contro l'interesse americano non è assolutamente così ma le regole vanno ridisegnate perché sono state pensate per un mondo molto diverso da quello che vediamo se quindi occorre che si ridisegnano queste regole senza gli Stati Uniti che si siedono al tavolo per farlo la cosa l'operazione sembra molto difficile quindi da questo punto di vista
C'è sicuramente maggiore pessimismo verace posso perché Morlupo e titolo Ferrero sì perché se dicendo qualcosa in un certo senso simile a quello che diceva
Fausto Pocar prosopopea diceva le organizzazioni internazionali non riferendosi in particolare al tabù chioma pensando al all'ONU non funzionano da tempo
Sono organizzazioni dove alcuni Paesi Europa e Stati Uniti hanno un potere molto forte vanno riformate dal tempo Trump potrebbe dare lo scossone scrisse dicendo sul da Bruzio una cosa simile sedici hanno da brutti io
Disegnato a immagine e somiglianza di Europa e Stati Uniti
Va riformato perché
Non è al passo coi tempi ma riformarlo vuol dire ridurre il peso di Europa e Stati Uniti
E come si sposa questo con una politica e il parallelo quanto diceva prima sull'ONU la politica di Trump Cheli per fare medica Americhe criteri e in cioè tra dorsalmente lui vorrebbe
Più potere
A lì
Di fare ciò che vuole all'interno di un'organizzazione che limita a tutti gli altri
Ecco come si questo paradosso come come la stessa domanda avvocato Fausto Pocar nel WTO è un pochino più facile per questa ragione perché l'organizzazione in cui
Contrariamente alle altre l'ONU ma anche il Fondo monetario internazionale o la Banca mondiale
In cui penso di una nazione non è data dal suo peso economico al nell'ambito del WTO un Paese conta un voto gli Stati Uniti contano come all'Ecuador dal punto di vista del meccanismo di votazione e questo rende molto più difficile trovare accordi e votare
Ma diciamo gli Stati Uniti sono forse più pronti a vedersi ridimensionati in quell'ambito io appunto in nell'ambito commerciale pur sapendo appunto che questi dazi che da Trump sta mettendo possono creare dei danni economici Pieri
Conto molto sugli altri a cento sessanta e passa membri del WTO o che hanno interesse economico a far funzionare il sistema e credo che tanti ne sia cosciente nella sua apparente follia perché su quello che dicevi vorrei ricordare una cosa i dazi sono stati i dazi sono stati minacciati ma ancora non introdotti perché mettere i dazi quei tuoi primari partner commerciali vuol dire spararsi in un piede
E quindi non l'ha fatto l'ha minacciato ma non l'ha fatto con la Cina
Cautela perché la Cina Ellis è il primo mercato del mondo per gli per le imprese americane giocarsi il primo mercato del mondo la Cina il primo importatore del mondo
Giocarsi il Lab mercato che è il primo importatore del mondo non è una cosa senza conseguire quindi secondo me gli Stati Uniti sanno giacché non sono più i padroni del commercio mondiale crede
Ma io apprezzo anche il tuo di ottimismo e quindi sarà stasera tornerete a casa non dando la carezza i vostri bambini come diceva Papa Giovanni ventitreesimo ma con un po'di ottimismo
Dritti nella nella serata dell'ISPES io spero perché Antonella morì che ci porta questa cavalcata in America Latina
Continuerà questo tono che un po'esprime di ottimismo l'America Latina
Anche qui non abbiamo capito molto ovviamente perché ma d'altra parte verso scusate presenti a due settimane quindi anche pretende di capire tutto dopo due settimane di presidenza anni fa
Alessandro Colombo
Se fosse stato interrogato su un presidente dopo due settimane avrebbe detto dobbiamo aspettare almeno un anno The aspettare la National Security di più di dei primi documenti e tutto il critico il la l'amministrazione tricot confermata e cerca quindi stiamo facendo
Perché rampa ha già dato e non abbiamo già dato colui stiamo facendo un po'di premura e perché lui ci impone la premura per si può dare la sensazione che fa tutto subito e tutto facile però giustamente ed c'è tempo
Ma sull'America latina in pochi giorni abbiamo avuto una serie di pennellate diciamo del sulle Americhe diciamo partiamo da su il Canada Stato aggiuntivo dell'America Messico faccia quello che diciamo
Panama
Non ce lo riprendiamo il Golfo Lori nominiamo
Nel frattempo il leader del Salvador
Per non saper né leggere né scrivere ha detto io tutti colombiani non vogliono prendere
Il Tiepolo dopo li prendono i rifugiati che di mani di depressione che mani dietro
A me manda chi vuoi tu tutti criminali che voi io ti metto disposizioni le mie carceri come una sorta di outsourcing il cane voi sapete che poi le carceri colombiane sono considerate luogo sicuro nel nel nel moderno fra le più importanti ecco Cabal dove abbiamo un problema di sovraffollamento ma il cui Salvador ha permesso l'esposizione la Colombia che in un giorno il giro di un giorno e una notte come il Canada il Messico capitola e dice no e poi sì
E poi scendendo cioè venti avviciniamo al mondo di Lula al mondo di Miley che inizia già a simulare ecco
C'è un disegno di Trump per le Americhe alcune paradiso tiriamo fuori numero due due punto zero c'è la stessa cosa che abbiamo visto sugli altri fronti stupisco colpisco
Prego guarda forse non io non conosco le altre aree del mondo ma secondo me ci sono certezza in questo caso poche incertezze cioè Trump ha veramente in mente le tre di quando parla quando pensa l'America Latina
Quindi anche il Canada comunque le droghe
Le deportazioni diciamo da Deportes inglese quindi espulsioni e i dazi come strumento poi va be'poi parliamo di Cina ma queste sono le cose c'è quindi il Daccico viene usato ma i suoi obiettivi sono bloccare l'entrata delle droghe nel Parini paese in particolare il fentanil ed è per questo che con Messico e Canada ha messo ha minacciato di mettere i dazi e poi quando in Messico il presente messicana e tre si canadesi hanno detto mettiamo migliaia di soldati sul confine ha tolto i dazi per un mese
Secondo quindi droga
Punto primo deportazioni e la sua campagna elettorale è stato superstiti deportazioni violenze dobbiamo rifiutarci di utilizzare la loro deportazione Capote portoghesi io ne ho chiesto per pagare i fornitori è una cosa sono finiti dobbiamo rifiutarci tradurlo così perché mai Teramo annotarono deportazione che nel linguaggio espulsioni a no ed era vero
Diciamo torvo pecore in inglese perché in inglese drug rende partecipe ma diciamo quindi le due di
E le espulsioni
E questa è una questi sono stati due punti centrali della campagna elettorale di tanta e naturalmente sono propri Paesi dell'America latina vicini che poi sono quelli che hanno migliaia milioni di immigrati illegali negli Stati Uniti
Quindi si sta buttando fuori i propri obblighi in barca sul ieri riporta e se il Paese dice non li prendo la Colombia che cosa ha fatto ha iniziato a dire velista e portando in modo poco civile no non li accetto hanno gli accetti Dazzi
Dopo qualche ora gli accettati tutti i Paesi dell'America latina stanno accettando questi voli ma non so d'America Latina sono arrivati in India e il presidente modi ha detto ma come mi hai portato qua i miei concittadini incatenati
Ma con l'America Latina pensiamo che ci sono stimano dodici milioni di immigrati illegali quindi il punto vero è riuscirà a fare questo questo programma però sta dando dei segnali molto chiari che ha intenzione di farlo
E poi c'è e quindi quando non riesce ciste interni dazi a e poi c'è il tema Cina
Cina l'avere iniziato prima Trump l'ha continuato molto by then
E l'America latina è e comunque loro cortile di casa
E non vogliono la presenza cinese in punti strategici non lo vogliono mette in comunicazione non la voglio e le infrastrutture
Panama e quello il punto non è che hanno aumentato il costo del passaggio l'hanno aumentato ma è anche vero che pane il canale di Panama con la siccità
E diventato più costoso far passare Linari quindi comunque questo è un punto ma il punto è che i cinesi controllavano i porti dalle due parti
E in un per esempio in caso di conflitto al Paluan avrebbero potuto bloccare il passaggio di Canada e quindi le le navi americani non possono andare dall'altra parte egli è quello il punto
A Panama sono andati Panama ha già detto che non rinnova
Il la la Berto erogati alle vie della seta la batterono iniziative ha detto bastano la finiamo usciamo dall'accordo stanno portando fanno mandando diciamo dei controlli nelle società che gestiscono il canale resta cinesi che sono detti esibisco importi scusate non i canali porti all'estremità ma questo è la più quello che succederà cioè i cinesi
Devono mettersi rimarranno nel Paese rimane America latina ma fare manufatti normali Avant comprare deve prodotti materie prime ma dove c'è qualcosa di strategico telecomunicazioni infrastrutture magari vagamente canali di pagare uno dei più strategici
I cinesi li non ci saranno
E tanto su queste chiarissimo cioè non dico che piuttosto va invade Panama perché non arriverà quel momento perché Imperia merita per i latinoamericani comunque gli Stati Uniti sono parte commerciale più importante il partner economico più importanti in termini di investimenti diretti poi viene la Cina è solo negli ultimi vent'anni che ha comprato tanti prodotti materie prime dall'America latina ma la presenza storica più forte e anche commerciale comunque quell'americane europea
Quindi io credo che quella sia una certezza c'è tanta non si fermerà davanti a questo cioè deve bloccare quei centri civili americani continueranno a drogarsi perché la prima cosa che ci dicono sì ma sei poiché due cittadini americani continuano a drogarsi
Lo troveranno comunque il modo di farlo anche se non entrerà più dal Messico e dal Canada comunque dal Messico e dal Canada e ne arriverà di meno su questo ci possiamo c'è una certezza
Aprile molti immigrati il re il leggo irregolari cioè ne verranno rimpatriati
Diritti umani sappiamo che non sono proprio in top dell'agenda tutela degli Stati Uniti quindi verranno rimpatriati come verranno su anche voli militari
E la Cina verrà contenute io direi che secondo me ecco il dito i disavanzi allora l'attuale accordo di libero scambio a tra Stati Uniti
Messico e Canada che ha sostituito il Nas negozio adesso ricordato da Trump e ora questo non vuol dire che lui Rocco proposta arguta giù a questo non vuol dire perché tant'è imprevedibile però
Però che cosa anche rampa realizzato che prima ricordato Lucia
Cioè nella sua mente in amministrazione Luís han posto tanti taxi ma alla fine il disavanzo commerciale totale è aumentato
Perché il disavanzo commerciale non dipende dai dazi dipende dal tuo squilibri interno tra risparmio investimento se non risolvi quello non lo risolvi
Quindi ormai forse Tramper ha capito che cosa è solo Successo
Che hanno in avuto un disavanzo un po'più piccolo con la Cina la più grande con altri Paesi e va be'
Però forse qualcheduno è riuscito a spiegarla Trump e quindi oggi Dazzi almeno con l'America Latina
Sono proprio uno strumento per che fa paura naturalmente ai Paesi perché un singolo Paese come la Colombia che in commercio tantissimo gli Stati Uniti si vede improvvisamente dei dazi altissimi
E dopo qualche ora ci ripensa su quello che stava facendo
Ma a livello aggregato il Dazzi e non cambia il disavanzo commerciale non cambia la situazione e forse appunto tanta questa cosa capita cercano cambia la situazione come giustamente dici di un Paese l'attività un'arma per ottenerlo noto Paesi
Qualunque cosa incredibile e tra l'altro pensiamo al caso messicano e canadese cioè
Lo strumento della Laccoto il punto di caduta per una e su una cosa
Assolutamente poco determinabili verificabile
Trampolino ogni momento dire che l'accordo sul controllo le frontiere sul sente non è stato rispettato perché come lo misuri in quanto finta mille ha intercettato quanta gente muore difendere i cioè una cosa
Nonostante una quella quello che volevo vuole eh che ci siano controlli ai confini e che siano pagati dagli altri che combatte la costruzione del muro nella prima nella prima presidenza diceva non solo così muro quali in Messico lo sono magari cani chiuse
Il muro ed esso assomiglia latini trenta mila
Soldati che tutte e due i paesi hanno mandato si ai confini
Grazie a questi veicoli incertezze dice italiano con incertezza se fra un mese la priorità di la priorità lo strumento di pressione è un altro è una cosa dire all'Ucraina mi dai le concessioni delle terre rare io ti do la sicurezza sì tutti i titoli e terre rare lividi ad una concessione e dall'altra parte dal sicurezza
Ma la cosa dire il controllo del fentanil conto da trenta anni
è un qualcosa
Che che misurabile
Mi degli anni alle statistiche no from non fa sessanta giorni trenta giorni ma prendiamo qualche domanda perché abbiamo dodici minuti vediamo qualche domanda dal pubblico come sempre domande pungenti con risposta altrettanto urgenti c'è una prima domanda lì poi ce n'è una qui
Prego la la avete visto che la va perfetto
Prego
Buonasera io mi chiedo
Mi chiedevo una cosa ricordo a quanto diceva professore ha poca sì
E anche di quanta contrizione professor Colombo
Spesso dice che diritto e politica vanno non parallelamente cioè l'evoluzione della politica
Non sempre va a pari passo con l'evoluzione del diritto e questo sinceramente se si vede molto più spesso anche nel diritto internazionale era nella politica estera
Ora mi chiedevo ma
Quando scoccherà effettivamente all'ora della verità
Di in relazione a quanto diceva anche professor Colombari al conflitto che c'è adesso
Tra tutti contro l'Occidente no a è possibile aspettarci in qualche modo una non tanto la riforma quanto una vera e propria rivoluzione delle fonti culturali vorrei per permettetemi questo termine del diritto internazionale in quanto tale e anche chiaramente delle Nazioni Unite i
Chiaro chiarissimo è possibile in questo passaggio i testimoni evocato tra Occidente un altro mondo che bussa alla porta
Addirittura una rivoluzione delle fonti culturali del diritto dei diritti internazionali molto chiaro grazie mille prego sì vado di seguito a questa prima ma questo prima domanda
Dopo la prima guerra mondiale finita una concezione territorio del potere fine degli interi e stato nazione dopo la seconda guerra mondiale nobili principi e nobili istituzioni di regolazione ma di fatto una sanzione della disuguaglianza tra gli Stati operativamente oggi a cento anni di distanza dal primo cambiamento si sento parlare di necessità di cambiamento giuridico
Pensate che i nobili principi del quarantacinque che sono quelli della del quarantotto
Che non hanno confini perché chiaramente gli articoli dicono che i diritti sono dei singoli esseri umani e non degli Stati
Possono essere un punto di riferimento oggi per ridisegnare
Il quadro giuridico è interessante perché la sua domanda lei giustamente ha dimenticato tolto il tassello che ha determinato da altri due la guerra la prima guerra mondiale la seconda guerra mondiale
E lei dice senza la terza evocata priva riusciamo a fare questa trasformazione non voleva togliere sulla l'onda del risotto serale Totò togliere l'ottimismo vediamo se siamo un'altra prego allora diamo a questo lato prima poniamo litterae prego
Intanto Fausto Alesando le queste prime domande sono primariamente per voi prego non avete parlato di Europa
Se non sappiamo di rimanere uniti col divide et impera Tristram pur eccoci qua
Grazie mille l'aspettavamo l'aspettavamo
Non lei ma questa domanda prego c'è una domanda quali poi ci fermiamo
L'Europa facciamo attento preso di petto a quanto avete detto
Tre argomenti di tipo economico che è perfetto ci sarà sul dollaro come moneta forte quale ruolo giocheranno le Cretto valute
E il problema del debito e estero per debito anche americano che mi pare sia detenuto all'estero anche questa se non viene più finanziato campi cosa fa
Tre domandine così per chiudere cioè cioè della serie sui titoli di coda le dice fa vi faccio tre domandine pesano facendo incupito alcune procure prima fila perfetto partiamo dalle prime domande sulla rivoluzione
Delle fonti e della necessità di cambiamenti giuridici a cui lei accennava a Fausto parti andate e poi Alesando se piacere
Io non ho sentito le domande perché non Snami arrivano
Ah quindi all'università aprile domande non non l'ho sentito al professore ma la prima l'ho l'olio Lagorio assunta ma lei assunta quella la capitale ecco e la seconda era di fatto un po'un corollario
Di privazione della rivisitazione e appunto legata alla domanda uno
Ci può essere chi c'era sa ancora spazio per i principi del quarantotto scusi so sintetizzando molto Man credo in guardo la sì la persona che ha fatto la domanda mi dava senso prego Fausto
Se ci sono domande difficili da la cui rispondere prego trovo
La sfida è proprio quella in sostanza se prima di tutto si possa fare una ristrutturazione
Senza una guerra
Perché normalmente quando si guarda l'ordine internazionale mondiale
Si è sempre creato un ordine mondiale dopo una guerra
Guardate indietro dalla il diritto internazionale nasce con la pace di Westfalia l'ordine mondiale dell'Ottocento e non al progresso di Vienna e durato un secolo però tanto quindi il poi l'ordine mondiale è stato creato un po'male diciamo dopo la prima guerra mondiale ci ha creato meglio dopo la seconda durata ottant'anni quindi il problema è quello la sfida è quello di riformare senza fare una guerra ecco questo è il primo punto fondamentale poi c'è l'aspetto culturale
Che cosa cambierebbe
Nel nel diritto
E ovviamente qualcosa deve cambiare devon cambiare le regole che danno più Poteri ai più forti
E un po'trasmette un po'di potere più deboli quello potrà anche cambiare sul piano culturale qualcosa teniamo presente che negli ultimi anni Caracciolo seconda metà del secolo scorso
La comunità internazionale ci è quadruplicata in termini di
Soggetti
Da cinquanta son bastate duecento
E questo è dovuto alla decolonizzazione per la maggior parte quindi sono listati che erano sottoposti a considerati colonie territori coloniali che son diventati richiama una diversità culturale è evidente quanto questa debba essere accertata non accettata debba essere oggetto di compromesso è tutto da discutere evidentemente
Ed è chiaro che certi principi che sono fondamentali in in in Occidente potranno in qualche misura a cambiare sono già cambiati un po'perché il il i diritti individuali sono stati
In qualche modo modificati anche a favore dei diritti dei popoli però i diritti dei popoli sono importanti in quanto il popoli siano sono sottomessi nella misura in cui diventano poi importi versati e sono e hanno più spazio diciamo nel mondo politico economico posso informare anche loro i diritti individuali
è tutto impone però è stato una cosa difficile
Quindi è però la sfida alla sfida c'è la sfida va giocata perché altrimenti altrimenti c'è la guerra
Grazie Fausto Alessandro può intanto chiedo Lucia Antonella sì
Di pensare a qualche risposta sintetica alle domande ciclo prediche che lei cortesemente ci ha è calato ti dirò le cose sull'Europa io sarò cercherò di essere brevissimo anche io risponderò contemporaneamente le due domande
Io sono convinto
Che non sia affatto scontato come esito la guerra anzi credo che questa sia la nostra sfida nostra sfida politica giuridica anche culturale dove dobbiamo trovare il modo di riformare la comunità internazionale senza passare dalla guerra e per questo però credo che ci siano almeno due condizioni da prima a che fare con le nostre rappresentazioni tra Comuni con il modo in cui noi guardiamo il mondo
Lei ha parlato di tutti contro l'Occidente io non parlerei in questo modo
Noi dobbiamo forse liberarci dall'idea che l'Occidente le democrazie siano sotto assedio l'Occidente non è sotto assedio le democrazie non sono sotto se dobbiamo smetterla con questa narrazione calmierazione pericolosa ed è una narrazione di guerra
E la seconda cosa che credo che sia fondamentale per tenere conto che noi ci troviamo di fronte a una vera e propria crisi costituente della vita internazionale
Ce ne abbiamo una sorta di crisi costituzionale che è fatta che fatta di due aspetti che sono i due aspetti che sono stati toccati da queste due domande
Tanto per cominciare quello che accennavo cioè una fine irreversibile anche in questo caso non solo della centralità europea manderà centralità occidentale ne dobbiamo cercare di concepire una convenzione nazionale che non sia anti occidentale
Ma che non può più essere centrata sull'Occidente
E la seconda sfida che ancora più importante è quella che rientra nella seconda domanda che ci è stata posta e noi dobbiamo immaginare una cogenza internazionale nella quale la centralità dello Stato una via più lo stesso peso che ha avuto in passato non abbiamo niente di altro in questo momento
Ma ne dobbiamo renderci conto che la cui intensità nazionale come l'abbiamo conosciuta negli ultimi secoli era concentrata su due elementi l'Europa e lo Stato
E in questo momento la doppia centralità dell'Europa e dello Stato sono in crisi quindi noi abbiamo un un un'unica grande impresa e la dobbiamo affrontare
Per cercare di evitare che questa impresa ci conduca alla peggiore delle conseguenze
Dico io qualcosa sull'Europa per non chiudere sull'Europa lasciate a voi quella parte sui economica
Sull'Europa vederci il mondo di del di di commentatori e analisti delle persone che guardano l'OPEC diviso in due fazioni chi dice
O la va o la spacca
Chi dice che l'Europa andrà lavato
E chi dice che Trump spaccherà
Chi dice che la va a che andrà test dice che l'Europa quanto si dice la minaccia esterna facilita il consenso e la coesione interna uniti andremo avanti
E e Trump chi più di Trump può darci il senso del se non ora quando
C'è chi invece con una visione più pessimista poi lascio a lei la scelta di quale a quale famiglia appartenere dice che
Molto di ciò che tram farà con l'Europa e molto di ciò che tram farà con le altre parti del mondo con la Cina con il Medioriente o anche con la guerra Ucraina avrà delle ricadute sull'Europa che porteranno ad accentuare le divisioni perché l'Unione
Perché
Nel rapporto con la Cina se Trump obbligasse d'Europa a fare ciò che obbligava a farlo America Latina cioè essere molto più chiusi una parte dell'Europa e chiaramente contrario e una parte l'Europa è pronta ad assecondare Trump
Sulla NATO al cinque al sette al dodici per cento una parte d'Europa è già pronta andare al cinque un'altra parte d'Europa non andrà neanche al due e mezzo con facilità
Sull'Ucraina una parte d'Europa è già pronta al negoziato in qualunque forma un'altra parte e pronta alla guerra con la Russia perché ha un significato totalmente diverso quindi c'è una parte di di di mondo che crede che ci faccia bene una parte del mondo crede chimici potrebbe portare una crisi molto profonda
C'è una certezza
Che quando Trump mette anche sullo negozialmente la pistola sul tavolo
Crea nell'interlocutore due possibili reazione la capitolazione genuflessione o la reazione tonica del patriottismo e del nazionalismo patriottismo economico nazionalismo
Si è già capito lezioni in Europa avremo Chicca picchi capitola Chino e quindi è una divisione in sede
E se c'è patriottismo economico nazionalismo di risposta fioriscono è nostro che ne abbiamo ventisette nodi patriottismo i nazionalismi e quello un tema che ci indebolisce
Sui dazi potremo vederlo l'abbiamo già visto non c'è da inventare niente abbiam visto col tram Puno andavamo in processione a Washington per chiedere di metterli pure i dazi ma gli altri
E e questo potrebbe succedere quindi chi crede che la spacca anziché lava sottolinea questi aspetti che crede che
Può essere utile sottolinea il fatto che l'Europa di fronte alle sfide a volte si unisce ci stupisce ma ora ci stupiranno Lucia e Antonella perché riusciranno in un minuto a rispondere ai tre convegni che lei ci ha messo sul tavolo
Quindi le previsioni che solo lei si pone cioè cioè tutto il mondo e sta creando mal tollerato dal suo giù permane tuttora cioè chiesto prego partecipe o valute e poi debito partiamo scegliete ovviamente
Prego sull'orlo forse tu perché è molto legato al tuo mondo partiture Trento nella
Ovviamente la risposta è non sappiamo cosa succederà al dollaro se c'è incertezza sul piano estetico fiume un annetto no ma io credo che sia importante ma sottolineare questo aspetto l'impatto economico in generale delle cose della delle scelte di Trump
E secondo me può essere molto diverso in ambiti Diversi da un lato c'è un'aspettativa che maggiore liberalizzazione per le imprese americane dei mercati questo aiuterà l'economia la reazione iniziale all'elezione di Trump è stata proprio questa un aumento bella negli indici borsistici un forte aumento del dollaro
E così via in realtà tutti salvo perfettamente che molte di queste politiche fanno malissimo l'economia i dazi sulle inflazionistici
La chiusura dei mercati internazionali farà male per prime alle imprese americane non so se avete visto come stanno andando le di Gtech dall'inizio dell'anno stamane hanno malissimo a Pola perso un sacco Bubola perso un sacco perché lady teca americane hanno bisogno di un mondo globalizzato per andare bene e si trascineranno dietro quello che succede al dollaro e così via
Il mondo ristretto al mercato americano per le imprese americane non funzionerà e questo potrebbe indebolire anche il dollaro
Quindi ma io credo che Trump queste cose in realtà in parte l'abbia imparata in parte ne sappia e che quindi parli
Chiunque per avere potere contrattuale permettere la pistola sul tavolo come diceva Paolo che poi per usarla quindi che cosa succederà è molto molto incerto concordo totalmente con Paolo sul fatto che parte di quello che succederà però dipende anche da cosa fra l'Europa da cos'
Farà il resto del mondo come dicevo gli Stati Uniti sono importanti economicamente ma non hanno il controllo dei mercati globali non ce l'hanno più da tempo per cui cosa farà l'Europa conterà tantissimo anche dal punto di vista economico
Grazie Antonella secondo alcuni apre fare prima ci cambi sono scusi ma davvero in questa in ogni incertezza è difficile in questa incertezza Anco Tigro alcuni sostengono che dollaro contrariamente a quello che auspica Trump potrebbe rafforzarsi perché i dati sono inflazionistico
Frasi mistici il il letizia rimpatri se funzionassero solo inflazionistici insieme al blocco delle frontiere il mercato del lavoro avrebbe prezzi più alti quindi inflazione qui tassi d'interesse più alti quindi afflusso di capitali per il dollaro che si valuta
Tu come vedi questo aspetto positivo rispondono anche le altre due domande perciò fatto è questo è il canale principale quindi l'attesa l'aspettativa di una politica monetaria più restrittiva perché la sua politica creerà inflazione quindi conta Sica aumento nel breve periodo
Con tutte le incertezze
Poi non so se la domanda sulla dollaro era anche sul ruolo diciamo come Baluta di riserva a livello mondiale perché posi collega alta alla terza che era quella sul debito beh lì Agnelli incertezze sono ancora grosse al momento il dollaro continua a bere questa grossa o questo grosso vantaggio di essere valutato in di riserva a livello mondiale cioè tutti sono contenti di avere dollari attività denominati in dollari commerciali in dollari
Neanche lei euro è riuscito a Risi a diciamo a scalfire quaestor perché è a una percentuale del quindici per cento quindi ha tolto un pochino al dollaro
I Paesi Brics quindi che Cina e insieme agli altri hanno detto che vogliono fare una loro valutava denuncia cercare di scalzare il dollaro
Io ancora al momento non ci credo quello che succederà invece sì che negli scambi economico-commerciali bilaterali troveranno delle forme di compensazione cioè quindi useranno la propria valuta però fino a quando si è compensato poi tutto quello che extra acquisite esitate chi si prende rischio di cambio lo faranno in dollari
Quindi e poi Trump forse ha paura di questo perché sapete che ha minacciato che chi proverà a scalzare il dollaro come valuta cento per cento di Lazzi perché il Dazzi è sempre il suo strumento però secondo me
A breve questo pericolo non c'è il dollaro non ci sono alternative perché
Lo yuan non è una valuta convertibile chi si quindi si fida ad avere tutti gli attivi in One
Che quando sai che il governo cinese può fare quello che vuole su e manovale la banca centrale cinese
Quindi e non è più vero che i cinesi detengono una parte significativa del debito pubblico e stampa cosa che ci raccontiamo da da decenni i cinesi sono accorta di questa cosa quando poi visto cos'è successo riserve russe Umbrella cosacca è hanno scaricato pesantemente quindi non c'è più quel collegamento
Un chiediamo voglio anch'io chiudere con una nottata
Di devo di ottimismo
In tutta questa incertezza c'è una certezza che salvo rivoluzioni costituzionale americane in America si voterà
E
Si voterà fu fra una truffa fra un anno e mezzo si è già in campagna elettorale per MiTo se c'è una cosa che Trump non vorrà mai e sì qualcuna delle politiche dobbiam Park di cui abbiamo parlato producesse dei risultati per l'economia per i mercati per i consumatori devastanti quello è il punto in cui si ferma il segretario al Tesoro
E l'unico rimane in della nomina di questa Amministrazione è l'unico che avremmo chiamato gli adulti nella stanza nella vecchia versione negli anni precedenti quindi il correttivo dei mercati di quello che succederà l'economia abbiamo parlato di paura di sulla Cina che il grande interlocutore grande importatore l'americana cioè
Anche l'America può rischiare su alcune di quelle politiche di cui abbiamo parlato e se l'America rischiasse i senatori perdono il posto
I senatori l'abbiam visto in ogni amministrazione salvo
Golpe
Sono molto attente socchiuso delle lezioni ai dazi che la Cina mettesse sul i loro prodotti ai vincoli che l'Europa mette quindi c'è questo meccanismo
Abbiamo imparato
Stiamo quindi ora tolgo un po'tutti visto che non è più il mondo in cui l'economia tiene insieme i pezzi veri
Perché la belloccio raccontavamo negli anni passati dicendo quando c'è un interesse comune non ci sarà guerra abbiamo diviso in Ucraina che ci siamo fatti guerra sull'energia diciamo le stesse cose che diciamo sulla Cina
Dicevamo chi mai fra Russia Europa metterebbe in discussione il più grande mercato dei più grandi acquirente
Abbiam visto che è successo può succedere anche gli Stati Uniti ma in Russia si vota male in America si continua a votare bene e quindi il corretto i correttivi automatici potrebbero entrare con questo che è un messaggio di speranza
Lo ringraziamo ancora prestati così numerosi come stasera alla prossimo appuntamento grazie mille grazie a tutti i nostri ospiti grazie fa