Verso il nuovo Piano Nazionale Cronicità: prospettive e proposte

Faccio una una breve introduzione secondo l'Istituto superiore di sanità oltre il quaranta per cento della popolazione italiana soffre di almeno una patologia cronica
E l'impatto economico sul sulla spesa sanitaria
Del circa settanta per cento per l'organizzazione mondiale della sanità alle malattie croniche sono responsabili del novanta per cento degli chef dei decessi nel nostro Paese
In più l'invecchiamento della popolazione contribuisce chiaramente a incrementare questa quota soprattutto nel numero di persone
Che ci convivono ora d'acqua si capisce quanto sia importante l'aggiornamento del piano nazionale della cronicità
E che diventa punto centrale per garantire una maggior tutela dei pazienti è una corretta presa in carico non solo per la cura di chi soffre di queste malattie ma anche come il sostegno per le loro famiglie e per gli operatori sanitari
Quindi quali sono le priorità relative a questo aggiornamento al ragionamento di questo documento quali sono le patologie che incidono maggiormente e soprattutto in quali fasce di età
E questo è un po'quello di cui parleremo oggi
Insieme a clinici associazioni di pazienti referenti istituzionali però prima di tutto lascio la parola alla promotore di questa iniziativa il senatore Guido Quintino rivista che tra l'altro è anche promotore dell'intergruppo parlamentare prevenzione presa in carico
Delle cronicità grazie mille per questo questa bellissima iniziativa le lascio la parola
Grazie grazie grazie davvero a tutti intervenuti grazie a questo tavolo prestigiosissimo da medico sono assolutamente lusingato di questa presenza e della possibilità di poter discutere un tema cui tengo molto e che ritengo che sia il tema dei tempi il
Motivo più importante da discutere da affrontare da aggredire per raggiungere quello che era un po'l'obiettivo che di cui sentiamo tanto da curare in tanti interventi in tante interviste sui media ma anche in tanti convegni che è la sostenibilità del sistema sanitario lo faccio guardando il responsabile della programmazione sanitaria Americo Cicchetti
Lo dico perché ad oggi e lo diceva benissimo
Gaia moderatrice e l'invecchiamento della popolazione ormai la comparsa della fascia degli ultracentenari l'ufficio parlamentare di bilancio spesso mette in evidenza come ci sia una fascia nuova comparsa
In Italia alla quale dare risposte
Gli ultracentenari quindi un modello di sanità e che abbiamo oggi universalistico che deve rispondere a una platea di riferimento a una domanda che non è più quella di trenta quarant'anni cinquant'anni fa è cambiato tutto
E i cambiamenti vanno interpretati non vanno certamente subiti vanno governati e un le un legislatore chi vi parla ma anche in rappresentanza di un Governo che si è dotato di un
Di personalità tecniche tecnico-scientifiche particolarmente rilevanti all'interno del dicastero della Sanità
E che quindi possono dare risposte importanti dal punto di vista del cambiamento e della modifica di quello che è il sistema sanitario come lo conosciamo è come l'abbiamo conosciuto
Il DM settanta non è stato capace di dare il vecchio modello l'insieme che anche la mia amica Beatrice ogni tanto rinnegata ad alcuni punti di vista
Oggi c'è il DNA settantasette con la comparsa di ospedali e case di comunità dal dicastero la seta dal Ministero la ricreazione nelle regioni e nelle ASL alcune ASL o stanno recependo appieno saluto il direttore generale della mia ASL dell'Aquila ma come altri direttori generali che sono qui presenti
E che sanno dico di cosa sto parlando andare aprire case ospedali di comunità consente
Di
Affrontare in maniera periferica fuori del presidio ospedaliero il tema delle cronicità in maniera meno meno impattante a livello economico finanziario per le casse dello Stato e da qui la sostenibilità ma anche la possibilità di poter essere maggiormente performanti nei confronti della patologia
Farlo io ne periferia farlo in una maniera una coppa orto zona magari più vicino alle famiglie laddove la di o comunque l'assistenza domiciliare che non è soltanto lati la presenza domiciliare altro elemento che dobbiamo approfondire non è soltanto l'a.d. così come la conosciamo
La diagnosi il la cura la gestione del paziente una gestione a tutto tondo del paziente a livello periferico fuori dell'ospedale certamente con un metro di Mishima generale che deve a tutti i costi da qui anche la discussione in questi giorni in queste ore
Della riforma sulla sulla medicina generale e su quello che può essere il nuovo ruolo dei medici di medicina generale che devo tornare a essere protagonisti in un momento storico
Delicato delicatissimo che può ricredere la loro capacità loro professionalità tornare al centro come registi di un'operazione ripeto fuori dell'ospedale loro che hanno delle conoscenze incredibili altro elemento importante
Dentro quei PC dietro quei sistemi informatici che i nostri medici di medicina generale
Hanno e utilizzano c'è scritto tutto c'è scritta una vita del paziente c'è scritto tutto della vita dei familiari del paziente questo
Queste conoscenze questi dati possono essere assolutamente centrali per poter costruire su quei dati una medicina personalizzato la medicina quasi predittiva per il singolo paziente oggi possiamo consentirci queste questi sogni perché le scoperte scientifiche e tecnologiche il progresso da questo punto di vista ci consente di sognare ma lo facciamo con i piedi per terra sapendo che non è facile apportare dei cambiamenti su un sistema che è cristallizzato danni non sistema che oggi non è più sostenibile dalle casse dello Stato per un motivo molto semplice
E nell'attuale gestione del sistema universalistico quando sento parlare di liste d'attesa al sistema universalistico
Di cui dobbiamo essere orgogliosi il sistema italiano il sistema migliore del mondo il sistema di cui dobbiamo avere cura tutelarlo vantarci di essere italiani di avere un sistema universalistico non sistema costosissimo in particolar modo perché ripeto il decreto colazione porta inevitabilmente ad incrementare le liste d'attesa rendere più costoro sul sistema sanitario proprio perché la prevalenza delle patologie croniche in età anziana porta a un'impennata delle de della spesa che lui rischia in maniera seria di non essere più sostenibile dalle casse dello Stato ecco perché una programmazione completa che ripeto parta dalla medicina generale vada sulla specialistica con dei contenitori che vanno riempiti di contenuti importanti come Lega se gli ospedali di comunità laddove possono a essere affrontate alcune patologie fuori
Dal presidio ospedaliero con l'assistenza domiciliare che deve essere reinventata ripensata
E maggiormente integrata delle possibilità che oggi grazie anche alla vigilia l'estrazione possiamo consentirci da io credo che potremmo riuscire a realizzare quel famoso gol la cui dobbiamo tutti quanti tendere cioè qualità di vita del paziente qualità di vita della famiglia del paziente perché alcune patologie poi sono affrontate non soltanto al singolo paziente ma dall'ambiente familiare in cui il paziente vive
E sostenibilità dei costi per uno stato che vuole difendere il sistema universalistico e non vuole arrendersi a una deriva che spesso con assicurazioni e altri tipi di strumenti ci porta ad allontanarci dal sistema universalistico italiano ripeto che è uno dei sistemi maggiormente i studiati
Invidiati dal resto del mondo
è uno di quegli elementi che testimonia la civiltà la forza la capacità del popolo italiano questo governo sta facendo tanto per di fatto attualizzare modificare in senso performante un sistema sanitario nazionale vecchio che ha funzionato tanto bene in passato ma che oggi non è più sostenibile pertanto pare inventato ed ecco per questo Gaia che sono felicissimo di farlo con persone
Sia accanto a me che di fronte a me
Sono presenti e in questa giornata perché il legislatore ha bisogno degli elementi suggerimenti dello sprone e e dei pungo lì tecnici da parte di coloro che sanno come si affrontano tecnicamente questo tipo di situazioni problematiche il legislatore deve sapeva ascoltare e trasformare in proposta istituzionale amministrativa quelle che sono le indicazioni che vengono dei tecnici ecco perché sono ci tengo tanto a questo divo intergruppo e a questo tipo di giornata credo che qui
Proprio in
Padre nel parlamento riuscì debba aumentare la consapevolezza di una tematica di questo tipo parlando col tanti colleghi a prescindere dalla collocazione politica partitica io noto una mancanza di conoscenza da questo punto di vista io credo che questo sia uno dei diritti più importanti ascoltare verificare avere nozioni di questo tipo rende anche maggiormente utile il nostro la nostra funzione di ufficiale di collegamento fra Roma il territorio quando le Moli portare e quando siamo chiamati a riportare le risultanze dell'azione politica e stiamo svolgendo la fama grazie per quello
Faremo tutti quanti insieme perché un pezzo di un percorso che vorrei
Percorrere con i presenti e non soltanto con i presenti ma certamente con le regioni ministero regioni ASL territorio e coloro che vorranno apportare
Diritti positivi a questo tipo di tematica grazie mille
Allora siccome quando si muove il senatore viris si muove in maniera importante oggi ha chiamato a raccolta veramente i massimi esperti avremo tanti imita EMI da affrontare tantissimi ospiti
Relatori che daranno il proprio contributo quindi purtroppo vi chiedo di essere stringati negli interventi so che è difficile perché è opportuno e necessario entrare nel dettaglio però alle diciotto ci tolgono la Sala quindi a meno che non vogliamo fare un partito tutti quanti
Stasera che ci sta ma ci sarebbe anche però diciamo cerchiamo di andare veloci allora tanto presento il relatori che sono al tavolo qui con noi Tonino Asciutti presidente di salute equità Rocco Bellantone presidente dell'Istituto superiore di sanità hanno dico Cicchetti direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute e Teresa Petrangolini direttore Lothar scenda botta sillaba di alte grazie mille
Allora partiamo subito dalle scrive
Che ci per questo piano nazionale delle criticità che come abbiamo detto all'inizio rappresenta un'opportunità cruciale allora professor Bellantone inizio da lei
Parlavamo proprio a all'inizio giusto appunto dei dati epidemiologici che che sono sono diversi
Ci sono delle categorie delle malattie croniche che sono più presenti e più presenti in determinate fasce di età quindi più o meno se ci può indicare a scattare una fotografia di quelli che sono oggi i dati raccolti e del ruolo che avrà l'Istituto superiore di sanità in questo aggiornamento
Grazie intanto grazie al senatore Livi disse
Per il graditissimo invito anche per la l'importanza dell'argomento grazie a lei
Ne accennava prima
Il dato enorme quaranta per cento euro popolazione italiana cioè ventiquattro milioni di persone hanno almeno una patologia cronica non trasmissibile
E il venti per cento dodici milioni ne hanno due di più se prendiamo guardare
La fascia di over settantacinque queste due percentuali salgono all'ottantacinque al sessantaquattro per cioè le ventuno dalle prime dieci cause di morte
Nel nostro Paese otto sono state malattie croniche quindi quasi il settanta per cento dei dice
Con dei costi a carico del nostro meraviglioso concordo con lei senatore sistema sanitario nazionale i costi per la presa in carico delle malattie croniche superano i sessantacinque miliardi di euro l'anno
E se è vero che in Italia le aspettative di vita media alla nascita si sta allungando e purtroppo altrettanto vero che l'aspettativa di vita in buona salute sta diminuendo ben oltre i dieci anni sia per gli uomini Capello
In alto statico da considerare quello delle diseguaglianze sanitarie che nostro paese lungo e
Esistono delle differenze significative nell'accesso alle cure e negli esili salute tra diverse regioni e tra gruppi socio economici
E questo devo dire contrasta fortemente con l'articolo trentadue della nostra Costituzione nel momento in cui chi vive in una regione o a delle condizioni socio economiche diverse a un esito di salute
Diverso pure essendo italiano come tutti gli altri il piano nazionale comicità rappresenta sicuramente non lo strumento principale della sanità pubblica nel nostro Paese per rispondere a questo scenario e negli ambiti di questi codici dovuto superare di sanità
Fornisce un contributo all'implementazione di questo piano con la ricerca epidemiologica essendo noi un punto di riferimento per la ricerca scientifica in campo sanitario
E quindi con la quei dati epidemiologici e la valutazione dei bisogni sanitari legati alle malattie croniche e monitorando l'andamento delle cronicità
Poi abbiamo un ruolo nello sviluppo di linee guida
E buone pratiche e supporto tecnico nell'ambito appunto del Sistema Nazionale Linee guida
Per il quale noi siamo un garante metodologico e di governance nazionale del processo di produzione assieme alle Società scientifiche
Ricordiamoci che le linee guida sono strumenti fondamentali per uniformare le pratiche cliniche su tutto il territorio nazionale e migliorare la qualità del trattamento
Poi l'Istituto definisce i percorsi di prevenzione tramite i registri e le sorveglianze
Di cui il DPCM due mila diciassette e contribuisce la definizione dei fattori di non dimentichiamoci la formazione Istituto superiore di sanità
Fornisce formazione continua e mette a disposizione materiali educativi
Ed informati per la popolazione generale e il suo contributo decisivo per garantire che medici infermieri e altri operatori sanitari abbiano gli aggiornamenti necessari per prevenire e gestire cronicità
E infine monitoraggio dell'implementazione partecipiamo alla raccolta dati per il monitoraggio dell'attuazione del piano a livello nazionale regionale
Assicurando che le misure vengano correttamente applicate e che i risultati siano in linea con gli obiettivi prefissati
Insomma per concludere implementazione il monitoraggio del piano nazionale comicità offrono l'opportunità di definire una best practice per i trasferimento delle evidenze scientifiche
Dagli enti di sanità pubblica e policy makers
E i decisori politici per la protezione della salute della popolazione che il nostro magnifico sistema sanitario nazionale Am ormai anche esso anziano qualche volta fatica contempla
Grazie grazie mille professore
Allora presidente asceti un tema di cui si discute sembra tre è quello delle disuguaglianze territoriali che è un problema che ad oggi non sembra aver ancora trovato una soluzione
E allora le chiedo quali sono le misure necessarie da attuare immediatamente nell'aggiornamento di questo documento per colmare questo questo gap
Sì grazie intanto al senatore gli disse per aver organizzato questo momento che ha un momento importante
Non ce ne sono stati molti altri prima quindi insomma è un bel momento partecipato su una tappa del servizio sanitario nazionale fondamentale qual è quella del caccia cronicità
Vado per per sbotta allora per tutte perché
Come si fa a far sì che questo piano arrivi nelle case di tutte le persone in tutto il Paese
Innanzi l'aggiornamento di questo piano arrivi nel
Fondamentalmente io la dire così ha cercando il massimo livello di convergenza con le regioni che sono quelle che lo dovranno poi erogare e che vuol dire massimali vello di convergenza vuol dire fondamentalmente dare riscontro alle ai tre quesiti che la Commissione Salute la Conferenza delle Regioni apposto al ministero e cioè il quesito sulle risorse
Il quesito sul trattamento dei dati e il quesito sull'aggiornamento dinamico della terza della seconda parte
Del piano quelle relativamente a lisca di patologia quindi vuol dire dare dare quelle risposte non dare quelle risposte o no o darle a metà o darle parzialmente o darle in modo sbagliato è il primo a è la prima pietra d'inciampo
Per non mettere effettivamente a terra perché si dà Unali Bino
Quindi insomma su quello cercherà il massimo livelli convergenza le risorse sono importante e direi che è un altro aspetto è non commettere gli stessi errori fatti nel primo piano quello del due mila sedici quali sono gli errori fatti all'epoca non furono stanziate risorse ad hoc per l'attuazione
Una scelta che come sapete e gli addetti ai lavori le regioni danno priorità all'attuazione dei provvedimenti che hanno anche risorse funzionali alla loro a attuazione io nella bozza di questo piano che ho visto quello che è stato pubblicato nel in qualche settimana fa
Credo che sia quello l'ultimo accenno l'uso non ho trovato un riferimento specifico alle risorse sulle quali si può contare
Risorsa importante che risorse voi alle risorse va agganciato un cronoprogramma stretto di attuazione che nella bozza di piano non trovo trovo degli obiettivi di policy ma non trovo
Entro quando in che modo con quale sistema di valutazione cogente
Tra un sistema di monitoraggio nel Piano e questo un elemento di fragilità che è molto attualmente ancora per quello che ho visto io lo trovo molto
Formale
Nel senso che a a un uno scopo informativo ma non valutativo delle regioni cioè noi dobbiamo farci che questa diventi una partita reale per le regioni come facciamo a far sì che questo diventi una partita reale per regioni
E che sia uno strumento sul quale le valutiamo effettivamente come le valutiamo inseriamo l'attuazione del piano azzardo rigida in uno degli adempimenti Lea per gli addetti ai lavori lo sapete o se non lo sapete insomma
E sono quegli adempimenti che se non vengono ora diciamo a garantiti
E le regioni un penny soldi ecco i soldi una parte dei soldi del fondo sanitario quindi è una leva importante per far sì che le cose accadano
Oggi non non è non c'è questa previsione almeno nel piano al nelle altre norme io non l'ho trovata in un grande elemento ha di fragilità perché comunque
Se ci pensiamo come facciamo a non a non considerare un un a non considerare adempimento Lea l'attuazione di internazionali Richard come ha detto il professor Bellantone
Cuba la metà del fondo sanitario nazionale in termini di impatto fra settanta miliardi di euro cioè come è possibile pensare che noi utilizziamo settanta miliardi di euro attraverso un piano nazionale che non è messo dagli adempimenti LEA io credo che sia un grande elemento di fragilità e un grande elemento una grande pietra d'inciampo per a il livello di a accesso a
Ecco
Alle cure e quindi noi dobbiamo dopo utilizzare quelle leve che noi abbiamo dal punto di vista dei meccanismi che ci permettono di governare le regioni nel rispetto delle competenze di ciascuno ad invarianza l'assetto costituzionale
Chiudo allora dicendo che c'è un altro elemento per migliorare l'equità di accesso e quindi l'attuazione diciamo in tutti i territori e ci aumentare il livello di trasparenza accanto avviliti sul livello di implementazione del piano
Perché il piano dice appunto Simoni indurranno le delibere delle Regioni a Simone impareranno all'attuazione di alcuni biglietti a e quelli previsti dentro il piano
Però diciamo che a livello di a e questa cosa l'attuazione del piano verrà monitorata da due soggetti la cabina di regia
E l'AgeNaS ora non è specificato nella nel nell'atto il livello di trasparenza di queste relazioni d'attuazione cioè vengono fatte le relazioni dove vengono pubblicate atleti vengono rendicontate per esempio su una partita così importante quale quella implicita
Mi sembra abbastanza anomalo che per esempio non si mette anticancro ministri Ugo in Parlamento
Si fanno tante relazioni al Parlamento evidentemente queste due relazioni una della cabina e gelata dell'AgeNaS delle brezze portata all'attenzione del Parlamento e non rimanere all'interno del ministero perché e che tutti la possano leggere che se io mi rendo conto che c'è un problema in una regione se non lo fa
Il ministero non lo fallace lo possono fare diciamo le parti che da da Botton atto possono
Segnalare un problema posso spingere a soluzione ma si queste relazioni rimangono nei cassetti del ministero diventa problematico quindi ecco su questi fronti mi concentrerò grazie grazie
Scusate non mi piace fare il metronomo però vengo chiamata anche per queste prerogative
Diritti se Petrangolini
Poi degli obiettivi che è contenuto nella nella bozza del nuovo piano nazionale cronicità prevede espressamente il coinvolgimento del paziente mistica queste esattamente cosa significa
Ma credo che sia una delle sfide di questo piano perché se uno si va a leggere la bozza penso ognuno di noi ha visto in giro no le bozze è una specie di e come se fosse un banco di prova
Della partecipazione attiva del cittadino e c'è il paziente alla gestione della propria salute
Cioè e scritto da tutte le parti cent'nella prevenzione primaria secondaria nell'integrazione delle cure nell'educazione nella addirittura è previsto che le ASL e le regioni facciano formazione alle associazioni dei pazienti perché siano
Più capaci di gestire
Le colline prolissi sulla cronicità nella valutazione si dice che il cittadino che valuta se quel piano viene attuato non viene attuato nella telemedicina telemedicina impossibile senza una partecipazione attiva delle persone perché sono parte
Del rapporto no quindi noi abbiamo scommesso su una cosa cioè che la cura della cronicità e impossibile senza un converge mento attivo ossia del singolo come paziente sia del mondo delle associazioni quindi è un po'il banco di prova per vedere si cambia paradigma cioè se si riesce veramente a trovare un terreno in cui questo diventa realtà oggi noi abbiamo degli strumenti in più
Perché tutti penso che sappiate che nella nuova manovra
Del due mila e venticinque l'articolo uno per la prima volta si prevede un piano proprio di partecipazione del mondo delle associazioni dei le politiche sanitarie e in questi anni c'è stata una grande crescita delle associazioni quindi non bisogna avere paura
No dice aumenta la domanda diventa meno sostenibile secondo me non è così perché c'è una capacità ormai del mondo associativo di dare delle risposte e anche di far sì che le risorse siano impiegate nel modo opportuno e quindi credo che questo sia importantissimo però mi pongo un interrogativo e con questo
Concludo
Qui c'è disegnato un modello di cura no multidisciplinare pere patologie multi patologie l'investimento sul territorio le reti la presa in carico in realtà è un modello generale
Di per affrontare la questione delle cronicità e allora delle volte stona un po'all'Elenco no
Dice perché c'è un modello generale dobbiamo no a fare questo lavoro continuo di io son contentissima che ci sia un visita
Epilessia né un mitreo sì perché era ora no
Però secondo me c'è qualcosa che stona da questo punto di vista perché questo si può applicare alla gran parte delle patologie croniche e allora perché non fare un sistema molto più flessibile che consenta poi io non fare la lotta tra patologia e no ma integrare via via tutti in un sistema che il miglior modo di curare le persone sia che abbiano una particolare patologia cardiovascolare sia che abbiano la spuri la psoriasi
Ho una patologia che ancora non è compresa
Quindi io credo che sia una grande sfida anche di modernità hanno come mode coinvolgimento dei pazienti coinvolgimento delle associazioni coproduzione dei servizi
Valutazione dei servizi integrazione di tutti gli aspetti anche quello sociale che è fortemente previsto
E quindi credo che è un po'la sfida è quello poi di attuarlo cioè di trovare le strade attraverso le quali questo modo nuovo di intendere la cura delle persone di venti
In tutte le regioni efficace attuato e soprattutto sia vicino al cittadino e non una cosa che rimane indica poi cittadino nemmeno sa come esista
C'era grazie
Diretta Cicchetti l'ultimo piano nazionale cronicità lo ricordava il presidente asceti risale al due mila e sedici
E e adesso siamo diciamo in fase di indici meditazione con con il primo aggiornamento quindi le chiederei a che punto siamo
E soprattutto quali sono le grandi novità che saranno introdotte
Allora intanto grazie per per l'invito davvero grazie al senatore Livi dis per per la sensibilità l'attenzione che mostra tantissimi grammi che hanno a che fare con mondo del servizio sanitario
Nazionale son contento di dare questo
Modesto contributo alla
Alla discussione
Allora
Parto subito da una cosa credo che la declinazione del piano che ha dato Teresa Petrangolini sia perfetta
Cioè questa cosa qui
Non è uno strumento di programmazione primaria ma qualche cosa che descrive a livello molto alto
Quello che è il quadro nel quale ci muoviamo per utilizzare risorse competenze
Tecnologie organizzazioni che già esistono
Che sulla base di questo
Diciamo abbiamo fornito risposta ad una delle tre domande di cui diceva
Tonino Aceti perché ho risposto io le regioni quindi le regioni già ce l'hanno risposto a quelle domande
Le risorse i dati
Perché quelle patologie ogni quanto lo aggiorniamo e così via
E questo spiega anche nella risposta su che vi dico che gli ho fornito la differenza tra questo piano
E quello del due mila sedici
Ma la cosa che hanno quale ecco questo
Questo essere degli elementi di di di principio
Di di descrizione di quello che un modello di integrazione di tutto quello che fa il servizio sanitario nazionale intorno matematica specifica quella della gestione delle delle cronicità tenete presso il Ballet Bellantone
Ha chiarito in maniera puntuale con i numeri fondamentali che tipo di sfida è che è una sfida enorme
Che è una sfida altissima pensare che un piano un documento saranno un centinaio di pagine possa essere la risposta a un problema che vale ottantacinque miliardi di euro mi sembra forse un po'come dire
Non si è capito che cos'è un
Questo tipo di piani ok
Questi piani servono a definire un quadro e a mettere tutti quanti al proprio posto cioè a chiarire chi fa che cosa ma con risorse che già sono disponibili organizzazioni che già sono disponibili
Con una bella differenza rispetto al due mila sedici che nel due mila sedici non avevamo investito i soldi che sta investendo il PNR R. non avevamo una piattaforma nazionale di telemedicina quindi non c'era una riforma del DM settantasette quindi la prima cosa che vi dico sul che cosa c'è di nuovo di questo piano rispetto al precedente è che si inquadra un po'teso totalmente diverso e quindi lo aggiorna
Perché non è un nuovo piano che è un aggiornamento di una cosa che è ancora valida nei suoi principi
Dopodiché l'altra domanda che c'era che mi era stata fatta delle regioni diceva perché se tre patologie
Allora intanto abbiamo se che gli ho detto dico guardati quando le hanno scelte non c'ero quindi andrebbe chiesto c'era prima però ricostruendo no abbiamo individuato dei criteri dicendo e questa è l'altra risposta
Che era collegata dico per quanto mi riguarda credo che sia opportuno un aggiornamento continuo cioè capire cioè trovare un modello che
Non può essere l'aggiornamento di un piano ogni otto dieci anni cioè facciamo in modo che siano strumento evidente e Consiglio riportate gli è piaciuta come come idea alle Regioni dopodiché la questione delle risorse dice ma
Prima ci hanno chiesto le regioni poi ci ha chiesto il MEF e la risposta è stata la stessa quella che ho detto cioè qui non possiamo pensare di affrontare una questione che vale ottantacinque miliardi mettendo delle risorse in un piano ti dico però che gli ottantacinque miliardi ritrovi qua qua qua qua ecco e quindi nella nostra relazione tecnica ha spiegato esattamente dove dobbiamo andare a prendere i soldi per fare in modo che questo piano funzioni
Banalmente dice beh ci sono dei crediti a che oggi devono essere fatte per altri servizi telemedicina i soldi dove stanno San nella piattaforma nazionale di telemedicina stanno nelle tariffe per la telemedicina eccetera eccetera eccetera
Quindi
Anche questa risposta che gli abbiamo dato sembra aver funzionato
Quindi a che punto siamo il piano sta in Conferenza Stato-Regioni abbiamo fatto una serie di interlocuzioni tecniche dopo che il piano era già in conferenza le ultime ve le ho raccontate
Tenete conto che questa Rispo queste risposte che sto dicendo cura alle Regioni le hanno avuto il tre dicembre due mila ventiquattro sei quindi non è una cosa di dopo di ieri no perché effettivamente il mio devo dire che rispettati ma che nell'ufficio Ivan
Cioè questa cosa va messa a terra va approvata allora adesso ultime richieste perché non chiama ripidi Chiappini PD PD Diaco due p davanti
Dico sì però capisco perché dobbiamo stressare la questione della della prevenzione dico bene ma dato che non c'abbiamo un quadro normativo sul chi di di chi ama ce l'abbiamo sul Pd TA scriviamo che cos'è il Pd Tia
Dentro a questo piano lasciamolo così poi quando cambiamo la legge forse sembra che l'abbiano capito
No tutto questo però ci fa perdere dei mesi su una cosa che poteva già essere a disposizione aiutare molto il coordinamento delle attività sul all'interno del sistema
Anche per quelle nuove patologie chiaramente abbiamo inserito ripeto c'era un senso quando me l'hanno raccontato m'è sembrato ragionevole
Con la convenzione che lo modificheremo costantemente come stiamo facendo con dei livelli essenziali di assistenza perché ci vuole un aggiornamento continuo grazie ecco perché letta
Allora adesso facciamo con cambio di di tavolo quindi scusate ma dobbiamo fa cambiare i Cavalieri in nel frattempo
E vi leggo perché purtroppo non potrà essere con Noemi
Una nota del ministro Schillaci stare ordini riuscirà a vederla perché
La vista non mi assiste tanto bene
Saluto l'onorevole Guido Quintino riviste i relatori e tutti i partecipanti a questo importante momento di confronto all'invecchiamento della popolazione ha portato un incremento significativo delle patologie croniche
Che oggi colpiscono oltre il quarantatré per cento degli italiani e assorbono l'ottanta per cento della spesa sanitaria
Di fronte a questa realtà sarebbe un nuovo approccio che metta al centro la prevenzione la diagnosi precoce è una preso in carico più efficace capace di garantire cure adeguate su tutto il territorio nazionale
L'aggiornamento del piano nazionale della cronicità rappresenta un'opportunità
Per rafforzare la continuità assistenziale e promuovere una sanità più vicine ai bisogni reali delle persone
L'ampliamento delle patologie incluse con particolare attenzione obesità epilessia ed endometriosi testimonia la volontà di rendere l'intero percorso di cura più inclusivo e personalizzato
Allo stesso tempo la telemedicina diventerà uno strumento essenziale per raggiungere entro il due mila venticinque almeno trecento mila pazienti migliorando l'accesso alle cure e riducendo le disuguaglianze regionali
L'attuazione di questi interventi richiedono sforzo congiunto tra istituzioni operatori sanitari associazioni di pazienti
Affinché il piano trovi declinazioni efficaci a livello locale e possa dare risposte concrete alle necessità emergenti
Solo attraverso un'azione condivisa sarà possibile rendere il sistema sanitario più efficiente e sostenibile nel lungo periodo
Sono certo che anche dall'iniziativa odierna arriverà un contributo fattivo per il quale ringrazio tutti quanti buon lavoro
E questo era il messaggio di saluto del ministro Schillaci
Allora fatemi ma nel frattempo mi hanno mandato un aggiornamento un secondo scusatemi
Ok allora intanto chiamo qui con a salire sulla sul tavolo Furio quelli ricchi past presidente dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri
E ancora Livio Giuliani primario di cardiologia e Utic con modi ma anche emodinamica pardon dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila
E ancora Maria Concetta Fargnoli direttore scientifico delli R. CCS Istituto dermatologico San Galiano
E poi con noi anche Valeria Corazza presidente dell'associazione psoriasi italiani Amici Fondazione corazza Piaf o prego presidente e si raggiunge ecco qual era l'aggiornamento ci raggiunge è in corsa il bello della diretta come si direbbe Francesco Salvatore Maria sancito componente dodicesima Commissione Camera dei Deputati salve ben arrivato
Mentre vengono si accomodano
Mi ha raggiunto telefonicamente il ministro testa ragionando su un tema che se vogliamo entrerà con quello che stiamo dicendo che aveva informato i medici di medicina generale e quindi è più che mai presente diciamo con il cuore in questa stanza certamente si scusa avrà premurati sapere e di venire a conoscenza di tutto quello che sarà un po'la risultanza di questo incontro
Poi insomma dal trama della notte dal contenuto direi che è proprio allineato a quello che abbiamo detto fino fino ad oggi quindi sono sicura allora adesso ci concentreremo visto che lo abbiamo ricordato le malattie croniche sono tante e abbiamo cercato di lavorare
E concentrarci su quelle che sono diciamo le principali avremmo voluto parlarne di di tutte purtroppo il tempo a quello che è
Quindi faremo un dei giri di di di tavolo per presentare quelle che sono appunto le esigenze dei pazienti affetti da determinate
Patologie croniche e quali sono effettivamente le necessità pensa in lire
All'interno dell'aggiornamento di questo documento alla partiamo con lei malattie cardiovascolari nonché rappresenta no una delle principali cause di mortalità nel nostro Paese
E lo scompenso cardiaco e l'amiloidosi peraltro richiedono un approccio integrato multidisciplinare per garantire un'efficace presa in carico dei pazienti e soprattutto una cura personalizzata
E su questo vorrei sentire il Presidente Poli vittime
Perché lo abbiamo detto lo scompenso cardiaco è una delle principali cause di ricovero ospedaliero
Con un forte impatto su la sostenibilità del servizio sanitario nazionale ora quali sono le criticità che lei vede e secondo lei come possono essere risolte
Ora molto brevemente
Io questa sera
Rappresento i cardiologi del servizio sanitario nazionale gli ultimi sei mila professionisti sono presenti inoltre seicento strutture su tutto il territorio nazionale e che diciamo si riconoscono all'interno delle questo grande piano per la cronicità ringrazio il senatore risse per l'opportunità ero presente alla prepara la prima iniziativa del gruppo interparlamentare
E la sua sensibilità di medico oltre che di diciamo rappresentate le istituzioni credo sia particolarmente importante per noi il tema dello scompenso è un tema di straordinaria importanza vi ricordo che la diciamo è il principale DRG come si dice in gergo cioè la principale problematica clinica che porta al ricovero dopo il parto fortunatamente il parto ancora nel nostro Paese la prima diciamo elemento di ricovero ma lo scompenso cardiaco immediatamente dopo
E un elemento di grave disabilità cronica per il paziente qui una solamente causa di morte ma anche a causa del fatto che come sappiamo dal Piano nazionale esiti i pazienti con scompenso cardiaco arrivano a ricoverarsi in molte volte nell'arco dell'anno e ogni volta che si ricoverano purtroppo scendono uno scalino
E si avviano verso un destino decisamente non favorevole è una patologia che impegna la famiglia che impegna i caregiver che impegna la società e la struttura nel loro complesso
All'interno di questo piano per la cronicità c'è in qualche modo una tre ingegneri sanzioni molti aspetti che sono assolutamente rilevanti
Perché l'Italia è stata lo voglio ricordare e la cardiologia ha dato un contributo importante grazie all'attenzione delle istituzioni
Il primo paese che ha sviluppato le reti appese spoke le reti per la gestione dei pazienti con infarto miocardico acuto le reti tempo dipendenti
Sono una cosa realizzata per la prima volta oltre trent'anni fa nel nostro Paese a quel tempo di arrivare alla a una rete per il paziente cronico da una rete che consenta la presa in carico capillare
Attraverso la gestiva gestione di Pd ti ha realmente integrati e di piattaforme digitali questo è il salto di qualità che dobbiamo fare
La digitalizzazione deve essere portata in periferia si deve arrivare ad una trattamento come si dice di prossimità ad una gestione presi in carico di prossimità questo è quello che le regioni dovrebbero arrivare a fare ci sono esperienze molto felici una di questa proprio realizzata la nostra associazione si chiama Progetto ponte che ha agganciato le strutture ospedaliere e territoriali in varie aree del nostro Paese
Il modello è un modello genere diciamo ben definito
Di riorganizzazione del sistema quindi noi abbiamo grandi aspettative grande fiducia in questo sforzo che il il Governo e il Parlamento stanno portando avanti
Esprimiamo ovviamente la grande disponibilità della cardiologia ospedaliera nazionale ha per sostenere è i vari passaggi e porteranno alla piena implementazione di questo piano
Grazie presidente le devo fare un'altra domanda
Prego
Allora le abbiamo parlato dello scompenso cardiaco però abbiamo citato all'inizio anche quella che la mila l'ANMIL noi dosi narra abbia pazienza cardiaca
Che anche questo anche questa patologia richiede un approccio molti sci finale e integrato
E sono curiosa di sapere quali sono le innovazioni terapeutiche che ci sono stati in questi ultimi anni
Se secondo lei queste diciamo queste novità possano essere in qualche modo favorite da un aggiornamento di questo piano
Per e l'amiloidosi un diciamo come possiamo dire una
Condizione molto particolare per tanto tempo è stata considerata una patologia rara rara dello indire eccezionale
Più di recente progressivamente abbiamo appreso che questo non è vero in parte in rapporto alla all'invecchiamento della popolazione in parte ovviamente alla maturare di tecnologie di diagnostica che ci hanno consentito di arrivare sempre più spesso a chiarire come le cosiddette cardiopatie confino tipo ipertrofico e che il capitolo generale in cui rientra l'amiloidosi
Fossero in realtà molto più frequenti la popolazione generali e necessitassero di un approccio diverso
Come sapete di recente la mitosi voi anche assurta agli onori della cronaca per tutta una serie di illustri pazienti che ne sono stati colpiti ma siamo consapevoli che è un problema serio e crescente in termine di dimore oggi c'è una delle cause
Più importanti di scompenso cardiaco del paziente di età più avanzata ora il problema e che disponiamo di armi particolarmente interessanti farmaci innovativi
Ha non ci nascondiamo dal costo piuttosto importante
Che devono essere gestiti ancora volta all'interno di reti clinico-assistenziali
Che vedono dei centri di riferimento su base regionale o provinciale a cui i questi pazienti possano essere riferiti in maniera efficace per l'avvio dei trattamenti specifici quindi anche in questo caso l'amiloidosi può rappresentare un modello di intervento generale e richiede una presa in carico che consenta dalla medicina del territorio dalla medicina generale ridarà la selezione dei pazienti che effettivamente si possono giovare di questi nuovi
Trattamenti farmacologici quindi
è è un modello a cui far riferimento è una riflessione che sta conducendo tutta la cardiologia devo dire in tutto il mondo
Nel nostro Paese con grande a attenzione non a caso le Società scientifiche di medicina cardiovascolare quindi la l'ammanco ma anche la sua di pagare i cardiologi hanno prodotto una modello di Pd Thiam nazionale dell'amiloidosi
è che
è già stato pubblicato sul giornale italiano di cardiologia e che ovviamente rappresenta un elemento di riflessione scientifica che tra l'altro nascevano interazione con l'Istituto superiore
Di sanità per l'aria per arrivare a definizione delle buone pratiche cliniche dei modelli intervento all'interno delle linee guida come
Prima richiamava e perciò Bellantone
Grazie mille Simine presidente professor Giuliani
Le ha dato l'assist mi ha dato la fissità residente con i ricchi
Per quanto concerne invece i trattamenti se i percorsi assistenziali no qui stiamo parlando di tutte patologie quelle che di cui parleremo stasera
Sono tutte patologie che hanno necessità di questo approccio multidisciplinare di terapie integrate e tutto quanto
Ecco per quanto riguarda invece nelle patologie cardiovascolari croniche
C'è la possibilità di accedere a delle cure specialistiche però che in questo caso c'è una grande disomogeneità territoriale calcoli quali criticità maggiormente riscontra
Sì grazie alla domanda ringrazio il senatore Livi si chiaramente è un onore e un piacere essere qui con voi io volevo partire da una riflessione in termini di costi per e il toponimo anche di questa cioè che la che si allaccia alla sua domanda che la di costi per lo scompenso cardiaco sono legati in larga misura all'ospedalizzazione perché circa il settanta per cento dei costi legata all'ospedalizzazione
E non solo quindi ai farmaci che sono comunque la quota minore
Senta ospedalizzati dissi ricovero nuovamente entro sei mesi per i oltre il quaranta per cento per il trenta per cento più di una volta quindi la De vien da sé che per ridurre i costi e per migliorare il management di questi pazienti dobbiamo avere la capacità di ridurre l'ospedalizzazione del paziente e quindi adesso la sua domanda è calzante come facciamo a fare questo
Si parla molto di oggi d'integrazione ospedale-territorio però se ne parlino maniera forse un po'vaga bisognerebbe capire bene cosa si può fare anche secondo me sfruttando un o un aspetto molto moderno che ha tra la tra l'altro anche fortemente favorito dalla nostra
Dal nostro ministero che che sono che la telemedicina perché quello che manca per esempio quando sono arrivato all'Aquila mi sono reso conto che le liste d'attesa erano nulle non non tanto per la richiesta di prime visite ma per la richiesta di seconde e quindi che ho risolto paradossalmente non ha aumentandola solo gli ambulatori ma aumentando gli ambulatori specialistici quelli seguono che fanno i folla per i pazienti perché fare un follow-up fatto bene dei pazienti con scompenso cardiaco serve per individuare quegli elementi clinici che mi permettono di non ospedalizzata il paziente
E per quanto ne ci possiamo Niki medici ospedalieri si possono adoperare per aumentare gli ambulatori aumentarle le ore aumentare tutto quello che vogliamo ma non ce la facciamo da soli ci dobbiamo faranno aiutare dal territorio
Un'altra cosa che ho imparato nella mia esperienza primariale che conoscendo i medici di base che in realtà i medici di base hanno tanta voglia di diventare protagonisti di questo purtroppo sono lasciati un po'soli perché lo scompenso cardiaco
Impone una gestione clinica non facile che i medici di base non possono fare da soli quindi ho pensato ma perché non veniamo quindi la criticità sicuramente l'integrazione ospedale-territorio ma per risolverla credo che oggi abbiamo gli strumenti tutto sta dobbiamo capire come fare per esempio
Ideare un percorso di era un rapporto Abbes poco no che funziona tanto in realtà funziona per le reti dell'emergenza delle reti cardiologiche in cui centro a Brimar né rimane il cardiologo ambulatoriale in un cupo di secondo livello dedicato il centro spocchia
Diventano i medici di base che vedono i pazienti raccolgono i casi specifici
Con elettrocardiogrammi saliti e laboratorio e attraverso strumenti di telemedicina una volta a settimana due volte a settimana
Integrano
Il territorio verso l'ospedale chiedendo e al cardiologo specialista se quel paziente deve cambiare la terapia
La faccio molto pratica mentre perché e tutto questo poi risulta in una riduzione delle ospedalizzazioni con la riduzione dei costi e chiaramente anche con un beneficio assistenziale
Il medico di famiglia può diventare maggiormente protagonista e tutto questo si traduce in una miglioramento globale dell'assistenza ai pazienti che hanno questa patologia cronica che deve essere gestita sempre e e quindi riducendo le ospedalizzazioni e anche nettamente i posti quindi io penso che questa cosa potrebbe essere è una criticità che si potrebbe risolvere in questo modo
Grazie mille professore
E onorevole sancito lei è presidente componente dell'intergruppo cardio cerebro vascolare allora le domando a che punto siamo con i lavori quali sono gli obiettivi che vi siete prefissato in questo intergruppo
Va all'Inter più gruppo intanto ringrazio il senatore Guido gli disse per avermi coinvolto l'intergruppo fatto già diversi incontri e riunioni
E credo che sulle varie patologie cardiovascolari sia la patologia parte quella più numerosa oggi in Italia con più cronicità perché sono il più al primo posto per i ricoveri al primo posto per causa di morte al tuo posto per spesa farmaceutica
Ed è quella per cui ne avevamo chiesto al ministero di fare un piano a alcune nazioni europee hanno fatto questo credo la Spagna il Belgio e l'altro però il ministero cedette crebbe dedicato proprio intergruppo aveva chiesto questa al ministero mistero c'è sposterebbe dedicato un vero e proprio capitolo alle malattie cardiovascolari nel piano delle cronicità eh dico che il professore Giuliani oggi ha risposto benissimo a quello che attacca uno dei tanti temi che ne abbiamo già trattato
Nell'Inter gruppo che è quello del rapporto ospedale-territorio oggi di studenti ci sono e che sono la telemedicina ma penso anche al fascicolo sanitario elettronico
Penso a tutti quelli sono gli strumenti del digitale che possono agevolare questa comunicazione Ferrari compatti per territorio ospedale d'altro
Perché secondo me solo aiutandoci con la telemedicina la teleassistenza con il fascicolo sanitario elettronico perché nelle regioni dove già è attivo e sono attivi alcuni percorsi diagnostico terapeutiche se stessi anni fa in giornali
Abbiamo un miglioramento del trattamento della cronicità del paziente quindi nella migliore assistenza
Abbiamo anche un minor costo per il sistema sanitario nazionale ma abbiamo anche un minor affollamento dei pronto soccorsi quindi in generale hanno messo su una rete
E solo mettendo su questa rete in maniera capillare quindi come già prima
Il mio ospedale territorio impiegati ma far sì che ci sia un'omogeneizzazione nazionale perché il vero la vera grande differenza è che esistono delle differenze troppo elevate fra regioni del Nord o alcune Angelo quella ragazzina questa è la vera grande sfida anche perché tutti abbiamo diritto con una sanità è uguale per tutti ed e questo fa riduce anche la migrazione sanitaria questa è la vera grande sfida
Abbiamo gli strumenti abbiamo le risorse e poc'anzi il dottore il tre Americo Cicchetti ha lanciato qui ha detto qui la cosa molto importante dire che il tema delle crescita non verrà rivisto fra otto anni me un viado che potrà essere aggiornato in corso d'opera questo
è un è una cosa importantissima perché se
Il menu
Un morto e della Grande la cardiologia le Società scientifiche del mondo gli ospedali Gio che va modificato un percorso di Dior non dobbiamo aspettare il nuovo piano di lecco recita ma possiamo farlo anche prima e questo è importante come anche il discorso dei LEA ricordo sono passati quasi vent'anni per aggiornare i LEA quindi su queste
Digitalizzazione
Modifiche in corso d'opera dette alle malattie croniche e modifica dei LEA nel corso più più veloci penso che consentirà un miglior trattamento delle cronicità di dei pazienti cronici Grazzini nelle premesse anch'io mi chiedo scusa ma devo andare via perché ma vada a lavorare per noi
Allora adesso passiamo invece alla parte dermatologica no
Perché ci sono malattie croniche anche in dermatologia e una di queste una tra le più note la storia anzi che non ha un impatto unicamente visivo ma a una ha un impatto psicologico importantissimo
Su questo tra l'altro voglio ricordare che il senatore Li rissa ha presentato un emendamento proprio finalizzato a istituire le reti dermatologiche a livello regionale
E tra l'altro AgeNaS ha presentato la sua piattaforma nazionale di telemedicina per rendere più strutturato e agevole il sistema salute quindi vedete come ci sono dei dei punti che ritornammo Sante nonostante patologie diverse alla direttrice Fargnoli
Come dicevamo queste la psoriasi come altre patologie croniche della pelle
Hanno un forte impatto sulla sulla che del della del paziente che ne soffre addirittura c'è una percentuale di persone che vengono stigmatizzate anche sul sul luogo di lavoro e quindi si trovano insomma non solo a dover combattere una patologia fastidiosa addirittura a combattere con conigli ignoranza sociale M. mi permetta di chiamarla così perché non ho non saprei come chiamarla diversamente e e quindici ramo che entrano in gioco le reti dermatologi che e regionali ecco a che punto siamo con con queste diciamo tanto importante la creazione di queste reti e soprattutto a livello scientifico che punto siamo invece con l'innovazione terapeutica
Grazie colgo anche l'occasione per ringraziare i senatori lyrics del quale sono stata collega ospedaliera per fino a due o tre mesi fa
La storia di diciamo che noi dermatologi io parlo a nome della Società Italiana di Dermatologia di cui sono vicepresidente
E per noi dermatologi il problema dello stigma una un problema diciamo comune non soltanto alla psoriasi a molte altre patologie proprio perché le patologie dermatologiche sono comunque delle patologie che si vedono e quindi indipendentemente da quella che può essere l'impatto diciamo sulla mortalità del paziente come spesso viene diciamo valutata la gravità della patologia
In realtà sono patologie che hanno un forte impatto sulla loro qualità di vita
A questo si aggiunge anche il fatto che la psoriasi io realtà ambire un po'chiesta perché mi avevano seduto al tavolo con i cardiologi ma in realtà una motivazione CEE
E perché la storia si è una patologia che ha moltissime comorbilità e tra queste primariamente le patologie cardiovascolari
Quindi il paziente psoriasica un paziente che non è soltanto un paziente dermatologi com'è un paziente internistico diciamo che la la psoriasi da vent'anni ha posto il dermatologo che prima era considerato diciamo un una una uno specialista di di molto di settore oggi un po'nell'ambito diciamo della Medicina Interna
Il problema principale riguarda soprattutto la gestione delle forme moderate severe
Le forme moderate severe ovviamente era lì dermatologica perché ci può aiutare ci può aiutare perché ci aiuta a gestire meglio quello che è il rapporto l'abbiamo sentito più volte questa sera ospedale-territorio
Nelle forme ieri sicuramente la gestione può essere una gestione più a livello diciamo di primo livello
E il latte ematologia una banca molto ambulatoriale e quindi può essere molto gestita anche a livello di ambulatorio
E quindi di dermatologia di primo livello sicuramente il problema è il secondo livello
Ormai noi abbiamo non esagero tredici o quattordici nuovi farmaci perché con la migliore comprensione della patogenesi della malattia oggi abbiamo a disposizione un grande armamentario terapeutico
Che vende che innanzitutto un ma è molto efficace e sicuro
E questo però a far sì che i pazienti il diciamo i centri ospedalieri
Necessitino non riescono più a sopportare quello che il carico di paziente che viene diciamo che deve essere gestito per cui sicuramente
La possibilità di demandare al territorio con la telemedicina i follow up di pazienti che sono in diciamo in remissione completa della patologia
Aiuterebbe sicuramente e aiuterebbe anche in quella che è una gestione diciamo un po'più è qua della del trattamento che per esempio in quanto non tutti i centri di secondo livello sono disponibili tutte le aree e quindi aiuterebbe proprio nella migliorare quelli che sono gli altri clan chimici e l'aderenza stessa del paziente al trattamento grazie grazie grazie
Residente scusa sia ma io mica gli ho dato la schiena tutto il tempo anche al presidente asceti mi dispiace la prossima volta mi metto là in fondo così non dalla scherma nessuno
Senta Presidente ne brevemente come vivere con convivere con questa patologia Quaglini secondo lei dal suo punto di vista sono le priorità che vanno inserite nell'aggiornamento di questo piano nazionale telecronista
Ma dunque guardi è un po'di le rispondo con una parata una una poetessa molto importanti
E Ada Merini no che dice Merini dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere mai abbastanza
Questa malattia la psoriasi che è quella che io porto far sì che questi pazienti non abbiano un sistema di auto dispetto di autostima come tutti gli altri per cui qualunque cosa uno si fa faccia rimane sempre
Quella quel discorso di non essere all'altezza degli altri e questo perché chiaramente soprattutto nel passato perché a targhe sono anziana mi è venuta che io ero piccolina
Per cui non c'erano i farmaci di cui sta parlando adesso la dottoressa fermioni ma c'era miniere questa sarà cortisone poemetto apprezzate
Alla fine questi pazienti come me e ce ne sono in Italia almeno duecentocinquanta mila di questi pazienti gravi mentre i pazienti colpiti da psoriasi si parla che siamo un milione e ottocento
Per cui voglio dire questi pazienti così come sono vivono una vita che ho sì vale sempre la vita
Di essere vissuta non proprio tanto bene
Bisogna che questo avvenga capito non solo il paziente psoriasi ecco non è che abbia la psoriasi e basta
No il paziente psoriasi ecco viene operato di tumore paziente psoriasi ecco a tutte quelle comorbidità ne ha tante
E questo mi porta a parlando di comorbidità e parlando di cronicità mi viene subito da dirle siamo arrabbiatissimi perché questa volta il piano nazionale di cronicità non prevede la psoriasi all'interno di questo piano ripetendo un errore che aveva già fatto nel due mila e sedici di rendere selettive le malattie come ce ne fosse qualcuna per forza di cose più grave di qualcuna questo un errore sul quale continuano ad andare avanti e il fatto che mi dicano Cyrano sarà aperto per otto anni lo puoi anche fare
La ricchezza fra un anno è sbagliato lo stesso perché ancora una volta a un milione ottocento mila paziente viene negata la dignità di patologia cronica cioè far parte del piano nazionale di cronicità per le statistiche dei morti non è che ci solleva molto
Perché che la psoriasi si è una malattia cronica questo tenendo un assolutamente in dubbio però che ancora una volta a non ne facciamo parte di questo piano centrale avremmo perché io ci entrerò si entrava come paziente obeso che porterà psoriasi qualcun'altra c'entrerà come paziente diabetico con la psoriasi qualcun altro accentrerà con lo scompenso cardiaco con la psoriasi ma non è questa la strada
La strada eh che le istituzioni riconoscano che queste malattie messe in secondo piano perché non si muore Cristo moriamo tutti possiamo morire per dei tumori anche noi
è una dimenticanza che assoluta mentre a noi o fare arrivata a questo punto ci offende e siamo terribilmente non possiamo di a agguerritissima che cosa possiamo fare noi più che chiederlo portare dei dati dare dei dati perché le associazioni oggi non sono solo a chiedere possono aiutare
E non solo per dirle come si sentono i pazienti perché insomma non lo guarda è anche lo sa ma possiamo portare dei dati molto importanti modo si che questi dati possano prese in considerazione per far sì che chi può prendere delle decisioni le prenda nel modo più giusto quindi la psoriasi Fauré dal piano di Nazareth adesso mi metto a fare la per le è così però non è assolutamente giusto giusto sono ancora in tempo perché non è ancora stato approvato io spero che un piccolo passo indietro fa
Grazie mille presidente un applauso
Anche perché lei è una persona spontaneamente troppo rinvia
Ride lui fatta ma io nominando la dovrei commuovere no però quel come racconta le cose aveva lo so bene grazie mille allora io chiedo è un a un cambio di di tale Pigni purtroppo mi devo indicare
Allora chiamo accanto a me
Salvatore D'Antonio presidente dell'associazione pazienti BPCO otto
Sandra affetto i ghiacci vicepresidente di federalismo e allergie
Gianluca primo molo primario di pneumologia dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila Riccardo caldo presidente dell'Associazione medici diabetologi Fabiano Marra vicepresidente di diabete Italia
Ci siamo tutti
Eccoci qua
Allora ci siamo già
No manca Marras
Allora abbiamo parlato di di cuore di pelle e andasse parliamo di polmoni
E parliamo anche di diabete
Iniziamo appunto con le malattie respiratorie las ma grave e la broncopneumopatia cronica ostruttiva lo ripeterò solo una volta poi leggo l'acronimo abbiate pazienza sono due malattie croniche estremamente in validati tra l'altro spesso vengono sottovalutate e diagnosticate tardivamente
Demente influiscono molti fattori tra cui l'inquinamento ambientale il fumo e altri fattori di rischio allora professore primo come ai suoi colleghi anche nel e chiedo a che punto siamo posta le innovazioni terapeutiche
Quali potrebbero essere Sempre riferito al piano nazionale cronicità
Lui azioni da intraprendere nell'immediato per agevolare la vita di questi pazienti
Allora intanto volevo ringraziare il senatore Li risse per invito capendo anche l'importanza dell'appalto delle patologie respiratorie
Tra le patologie CRI Prodi e non solo intanto bisogna fare una piccola premessa che la bronchite da BPCO quella broncopatia cronica ostruttiva è una patologia così importante che sta diventando la terza a causa di morte si stima del due mila e trenta è passerà dal nono al quinto posto per il grado di disabilità
Perché è una cosa portante
Ora la durata media della patologia intorno ai trentacinque anni e la disabilità quella vera e propria di circa dieci anni quindi parliamo di una delle delle spese sanitarie attuali
Del sistema sanitario nazionale più importante a questo sì aggiunge che la causa principale della bronchite cronica ostruttiva e quella del fumo di sigaretta attualmente circa il venticinque per cento della popolazione e un'abitudine Tabacci e di questa venticinque per cento sta prendendo sempre più forma il fumo non della delle sigarette tradizionali nel quale elettroniche
Ora la la parte più drammatica e della patologie respiratorie della BPCO è quella della parte finale quella che le dice che è anche sommersa che si vede in maniera solo nella parte finale della patologia queste drammatica perché porta una visibile disabilità tale da non permettere una qualità di vita normale
Ora come fare una patologia così importante che prende circa il dieci per cento della popolazione a cercare di come dire dagli una qualità di vita nelle ultime una sicuramente è un come dice lei ci sono dei farmaci innovativi farmaci che permettono sia di migliorare la ripeto migliorare la riduzione del riacutizzazioni bronchiali sia di da proprio migliorar la qualità di vita ci sono ideologici che ormai sono presenti un po'in tutte le patologie che sono più target su queste sono nuovissimi perché la commercializzazione ancora non è bene non autorizzata Dry fama ai a livello europeo si ci sono lettera p respiratorie quelle con una triplice terapia inalatoria che sono Cicchetti pot circa tre quattro anni fa
E poi naturalmente c'è il classico ovvero la riabilitazione respiratoria che permette di ridurre quell'indenne indo indebolite indicibili deboli mento della muscolatura respiratoria che nel tempo peggiora per una sorta di riduzione sempre maggiore nel tempo dell'attività quotidiana
Ora a questo si aggiunge che queste in inabilità a fare qualsiasi cosa a livello respiratorio comportano anche in per la storia della patologia stessa
Dei ricoveri Contini all'interno dell'ospedale si stima che circa annualmente ogni paziente costi al sistema sanitario dai mille trecento ai due mila ottocento euro fino all'aumentare a cinque mila quattrocento euro per quanto concerne parte ivi i pazienti con grave insufficienza respiratoria che necessitano a domicilio di ventilatori domiciliare cioè di un ventilatore che la nostra o anche il giorno non permetta ora in quest'ottica sicuramente cercare in una situazione in cui la popolazione si invecchia non sono io che l'ho detto ma non mi hanno preceduto persone molto più eminenti di me
Sulla popolazione che invecchia significa cercare di ridurre l'ospedalizzazione l'ospedalizzazione come in PM RR
Si riduce attraverso l'aumento dell'offerta a livello territoriale offerta a livello territoriale che possa essere dato sicuramente da una dama telemedicina dalla da una molto da un monitoraggio periferico e anche da una da una gestione in Adi con riabilitato ricco figure che possano su sopperire alla mancanza di una appropriato Cherchi per perché Iver attualmente sempre rito sempre più ridotto appunto perché la popolazione invecchia i fili di uniscono effettive era ormai diventato fondamentale la nostra società
Grazie professore è un cane che si morde purtroppo la coda
E su questo vorrei sentire il presidente fratelli Agca perché il professore parlava di questi terapie biologiche che sono innovative ma che non ci sono diciamo hanno ancora un accesso limitato
Quiché tempia Bergamo a suo al suo carriere per per averli presto e bene sul mercato e soprattutto evitare anche in questa una disuguaglianza territoriale nella somministrazione
Allora si per quanto riguarda la BPCO probabilmente più diciamo qualificato il collega professor D'Antona sopra lo sentiamo perché noi ci occupiamo prevalentemente di asma Asma grave
Malattie allergiche
E per quanto riguarda queste patologie la cosa che penso sia molto importante in particolare per l'asma grave
è proprio quella di permettere di avere di favorire un reale sviluppo delle reti di cui tanto si è parlato oggi
E vorrei sottolineare che io
Sono da molti anni nella diciamo nel volontariato per le malattie respiratorie
E quello che dico sempre collaborando con molte altre associazioni di altre patologie
è che non bisogna fare la guerra tra poveri perché se noi andiamo a vedere quello che il prima la prima parte del Piano nazionale della cronicità di cui non si è parlato oggi ma ci si sofferma sempre solamente sulla seconda parte
Quello che è da definire bene mettere in atto è quello che il quadro generale del Piano nazionale della cronicità e quello che Ines compreso
Poi è molto importante e indubbiamente avere nella seconda parte del piano l'inserimento di alcune patologie ma io credo che se si rispettasse quello che il disegno generale e la logica con la quale il Piano nazionale della cronicità è stato pensato a suo tempo e spero venga insomma sempre di più
Messo in
Atto come attività svolta realmente sui territori
Allora credo che il problema non è tanto quello dell'inserimento di singole patologie come già si diceva anche prima ma quello di trovare un quadro normativo organizzativo
E strutturale che possa permettere di poter prendere in carico tutti i pazienti che hanno necessità di assistenza
Dopodiché su questo piano generale andare ad inserire quelle che sono le specificità di ogni patologia
Indubbiamente per noi è importantissimo creare le reti si è parlato molto oggi anche di dati un altro problema che noi da sempre solleviamo è quello di essere un Paese e a molte leggi molto fantasioso nella creare possibili soluzioni ma poi è molto complesso metterla in atto
Si parla del fascicolo sanitario elettronico da anni si parla delle reti di assistenza territoriali
Gli ospedali avere di fatto però poi non vengono messe in pratica perché abbiamo visto anche oggi che ne ha parlato sia una grandissima difficoltà nel mettere a terra poi questa comunicazione tra strutture ospedaliere strutture territoriali lì il collegamento tra di M settanta di M. settantasette se si riuscisse a metterlo in atto darebbe molte risposte a quelle che sono le necessità
Noi nel nostro piccolo in alcune occasioni siamo riusciti a creare dei collegamenti con alcuni progetti che possono essere considerati progetti pilota ma l'Italia dovrebbe smettere di fare progetti pilota è una volta fatto il pilota riuscirà a mettere in campo le esperienze che si sono realizzate sfruttare le le le cose buone che sono state realizzate io posso portare un esperienza che quella fatta per esempio
All'Umberto primo con la medicina predittiva che da anni porta avanti un progetto che si chiama torto di essere territorio-ospedale territorio dove c'è una medicina di iniziativa che in collaborazione con la medicina di base
Prende in carico il paziente in maniera proattiva
Nel periodo del COVIP Bessada sviluppata anche tutta la parte di telemedicina per poter continuare ad assistere il paziente
Si parla di telemedicina anche questa è una cosa che bisogna mettere in campo in maniera corretta perché noi non ci dobbiamo dimenticare della digital Dellai delle purtroppo in un'Italia come si diceva stamattina molto lunga abbiamo anche problemi
Di cioè presenza della Rete fisicamente non ci dimentichiamo poi le aree interne insomma di di problematiche cioè non sono tante bisognerebbe fare
Un diciamo dei convegni proprio specifici su ogni tematica tornando all'asma grave e alla domanda sui farmaci biologici non dobbiamo dire che per quanto riguarda l'asma grave fortunatamente abbiamo negli ultimi anni ha avuto numerose
Possibilità di cura il problema reale è che poi l'erogazione di questi farmaci tornando all'Italia molto lunga non tutte le Regioni insalatiera avevano allo stesso modo ma addirittura ci sono situazioni anche dove in singole ASL della stessa regione si possono trovare dei delle complicazioni per ottenerne i per cui quello che dobbiamo fare sicuramente avere dei centri
Che raccolgano almeno in ogni regione quelle che sono le esigenze centri specializzati anche noi ovviamente parliamo di multidisciplinari da molti professionalità non ci dimentichiamo la parte della Pediatria perché sono numerose anche bambini assoluta anzi sono forse all'inizio
Le persone in grande e mai più rarefatta sensato necessità e teniamo presente che non curare un bambino fin da subito in maniera appropriata droga gravare estiva
Considerando diciamo l'aspettativa di vita è un costo per il sistema sanitario non indifferente grazie grazie presidente ecco noi graziato per l'invito ho dimenticato la parte iniziale grazie come sarà
Va be'è stata sposata a gravi scusi eh eccoci qua allora presidente D'Antonio anche a lei chiedo scusa per averla data alle spalle fino fino ad ora ad occhi
Allora abbia messo a parlare con pazienti che hanno molteplici difficoltà quotidiane alcuni hanno addirittura anche una ridotta ridottissima ha autonomia e quindi questo non fa altro che impattare su la parte
La parte psicologica
E poi ad aggravare ulteriormente le cose c'è quella che si chiama una scarsa aderenza alle terapie è così
Dunque si prevediamo di di in Italia di cinque milioni sei milioni di pazienti affetti da questa patologia
Che spesso non è stata diagnosticata ed è sottostimata
E pazienti che spesso soprattutto i rapidi divinatori vanno rapidamente incontro ad una inabilità ad una difficoltà
Notevole io voglio ricordare una frase ne abbiamo fatto una ricerca di Medicina narrativa e c'è stato una frase che ripeto che mi ha molto colpito di un paziente che diceva la fatica di sollevare un regalo
E questo è veramente impattante come come immagine
Sono pazienti che appunto spesso sono anziani sono con me hanno comorbilità vivono soli quindi e hanno dei grossi problemi
Non l'ho detto l quindi un po'la Rete Territoriale per noi è fondamentale per gestire questi pazienti o come associazione cerchiamo come diceva
La presidente dei pazienti psoriasi e poi cerchiamo di essere attivi non non non portiamo giorno rivendichiamo solo cose noi facciamo in modo da star vicino a questi pazienti abbiamo ad esempio fatto dei due binari in cui illustra diamo le varie cose che si possono fare stando a casa
E noi ad oggi abbiamo più di mezzo milione di visualizzazione di questi guai binarie per cui cerchiamo di dare un supporto altro problema e l'aderenza alla terapia aderenza terapie molto scarsa noi abbiamo dei farmaci sono degli ottimi farmaci che però vengono abbandonati cinquanta sessanta per cento delle popolazioni della popolazione malata non segue la terapia se non per i primi mezzi
C'è una statistica con dati significativi che appunto hanno dimostrato che qualche volta non ritirano neanche la prima confezione che viene che viene prescritta
A questo si aggiunge purtroppo dove abbiamo degli ottimi farmaci ripeto avremo degli ottimi fama che sono i farmaci biologici che ancora devono entrare in
In uso che sono costosissimi e che quindi come nasce questa scarsa aderenza terapeutica la scarsa della sigla voli che su questo vi concentrate tanto sta lasciando nell'informazione assolutamente Malta cerchiamo di informare
Cioè tra l'altro la scarsa aderenza è un è un punto un gatto che si morde e un cane che si morde la coda
La scarsa aderenza comporta una scarsa conto è uno scarso controllo di sintomi una scarsa fiducia nel farmaco ma non perché il farmaco non funziona perché è fatto male e quindi quelli abbandonati da Dio e quindi abbiamo questa questa situazione
C'è anche da dire e questa è una colpa che noi diamo alla alla alla lie fa lei fa nel due mila ventuno ha ha fatto una legge sbagliata non stiamo dimostrando che frigge sbagliata abbiamo dimostrato in tutte le sedi
E fa sì che le i non si faccia una terapia in un unico di erogatore ne sappiamo che più più somministrazioni si fanno più erogatori si usano meno è l'aderenza alla terapia noi abbiamo a disposizione
Un e una la possibilità un'unica erogatori quindi una minore di una minore possibilità di errori ma soprattutto è un risparmio c'è questa
Questa normativa sbagliata che la la nota novantanove ed io mi sto battendo a tre anni e devo dire che l'Aifa non ci ha neanche degnato di una risposta non dico di un incontro neanche di una risposta
Questa nota novantanove si è calcolato che comporta un aggravio di spese di trenta milioni di euro l'anno perché poi facendo uno di deriva si risparmia quindi paradossalmente non c'è neanche un aggravio di spesa e su questo appunto non riusciamo a venirne fuori non solo ma Pera per avere diritto a questo farmaco che e maggiormente
A performante
Che si è dimostrato che c'è un sinergismo trazione e praticamente costringe le persone a fare delle visite specialistiche copiando gli ambulatori la bocca di fisiopatologia respiratoria che sono già insufficienti per le richieste
Personalmente per un fatto burocratico quindi veramente questa è una denuncia i nove stiamo facendo Tata da anni con articoli con me interventi però l'Aifa speriamo che adesso con la nuova normale legislativa che prevede la presenza delle associazioni in maniera attiva nel nel tavolo decisionale e che quindi non rally Tilley associazioni solamente un ruolo così di di di di facciata ha un ruolo
Ha che che solamente per era per per tacitare certe cose ma che appunto a
Ci dia una possibilità di avere un una un'azione e che sia a favore dei pazienti grazie niente anzi non da presidente allora
Law lo dicevamo prima no lo diceva anche adesso il il presidente D'Antonio queste patologie si presentano con una serie cioè non sono isolate si presentano con una serie di altre patologie no con delle comune Pipita e il diabete è una di queste
Perché strettamente connessa a ad altre malattie come quelli Vasco vascolari o quelle renale ed ecco perché soprattutto quando si parla di diabete si senti sempre diciamo accusato il termine multidisciplinare
Però siamo ancora anche qui lontani da da questo quadro allora presidente candido vengo da lei
L'optimum sarebbe appunto per questi pazienti prevedere il coinvolgimento di un pool di medici diabetologi cardiologi nefrologi medici di medicina generale
E qual è secondo lei la strategia più efficace per gestire questa patologia in modo veramente integrato
Intanto grazie della domanda buona sera a tutti e ringrazio anch'io il senatore Li risse per l'opportunità devo dire che lei ha affrontato il tema dei temi che quella della Muti cronicità
Perché quando noi parliamo di piano della cronicità non dobbiamo pensare a una cronicità perché tutto sommato quella è una situazione unica che ha una buona presa in carico prema di fondo quale e che lì a persone che hanno una cronicità nel trenta per cento dei casi ne presentano almeno una seconda se non una terza e una quarta
Ed è qui dove abbiamo la maggior difficoltà di organizzazione dell'assistenza perché quello che è il modello attuale e dell'assistenza di queste persone fatto da visite specialistiche in serie
Da persona col diabete in una settimana vede il diabetologo due settimane dopo il cardiologo magari se c'è una cosa si in un'obesità il pneumologo spesso una malattia renale cronica e due mesi dopo vedrà il cardiologo
Con esami che vengono chieste a ripetizione dai singoli specialisti e quindi ripeterà e degli esami
Con un allungamento delle liste d'attesa perché spesso referti dei singoli specialisti si concludono con si consiglia ok e allora se questo è il modello attuale dobbiamo cambiare paradigma e io credo che il diciamo l'ardente del piano della comicità il DM settantasette se ne danno un'opportunità come tutto è grande e quelle che sono le attività dei diversi specialisti per un'integrazione che gli strumenti digitali ci offrono e questo è già stato fatto cenno prima quando si parlava dello scompenso cardiaco dell'integrazione sul territorio con la medicina generale
Ma io credo che l'integrazione sia fondamentale anche tra gli specialisti perché si eviti che è un referto di uno specialista si concluda con un sistema si gli atti e con un ennesimo accesso a un per che da un ennesimo appuntamento allungando un'ennesima lista d'attesa
Se noi Scardino diamo questo modello integrando cita diversi specialisti comandando comunicando
Con la medicina generale con una presenza fisica o digitale all'interno del territorio possiamo realmente dare una risposta organica al bisogno di salute
Riducendo le ridondanze riducendo le frammentazioni e facilitando i percorsi e la vita delle persone
Perché quando noi parliamo di una persona che si ricorderà per uno scompenso cardiaco nella maggior parte dei casi quella persona nun allo scompenso cardiaco allo scompenso ha il diabete all'ipertensione alla malattia renale cronica
E a volte anche una malattia polmonare e quindi questo credo che sia la visione che noi dobbiamo mettere in atto per dare una reale risposta
Al piano nazionale della cronicità
Mi consenta un'altra domanda presidente volevo fare un diciamo aprire una parentesi su quelle che invece sono le malattie cardiogena limita belliche
Anche qui cosa andrebbe fatto ex ante e ex post per evitare sempre di gravare su quello che è il servizio sanitario nazionale è vero che è antipatico parlare di
Soldi però che con quelli dobbiamo fare i conti
Da allora la prima parola e la prevenzione allora noi adesso parliamo di sostenibilità del sistema sanitario nazionale l'abbiamo sentito anche dagli altri interlocutori nella prima parte più illustri di me
Però se noi pensiamo di rendere sostenibile un sistema sanitario in cui le cronicità continuano aumentare in maniera esponenziale esponenziale impossibile allora noi dobbiamo lavo
Pare in prevenzione delle cronicità
Ovviamente coinvolgendo non solo i sanitari ma qui cioè mi riferisco al diabete all'obesità alle malattie croniche in genere entra in campo la prevenzione sugli stili di vita
Sull'attività fisica e quindi qui mettiamo in campo la scuola i giovani l'istruzione alla rieducazione ecco questo è l'antenna ok quindi prevenzione
Assolutamente prevenzione
E poi il secondo aspetto è quando la cronicità si è sviluppata riuscire a dare la risposta organica a cui facevo riferimento prima per renderla per rendere sostenibile il nostro sistema sanitario in una risposta alla malattia cronica
Altrimenti se i numeri sono questi sia in termini di invecchiamento ma anche di sviluppo delle cronicità
Sarà impossibile darne una reale risposta e soprattutto una reale sostenibilità perché in una i i costi saranno sovrastati dai numeri grazie mille presidente
E vicepresidente Marra vengo a lei dal suo osservatorio da una posizione privilegiata da questo punto di vista quale secondo lei che cosa manca nel nostro Paese dove per gestire correttamente i rigide in pazienti con con diabete che siamo molti perché diabete a tanti livelli
Grazie
Allora anch'io innanzitutto voglio ringraziare il senatore Li risse gli organizzatori di questo evento perché ogni volta che come mondo dei pazienti abbiamo la possibilità di confrontarci con i libici con le istituzioni
Per noi è importante da un una opportunità molto importante per far conoscere nostro punto di vista che mi è stato chiesto adesso come viene vissuta la malattia e contestualmente sensibilizzare anche la popolazione generale perché quello che dobbiamo fare anche sensibilizzare la popolazione generale era una conoscenza maggiore della patologia
Ma se venire a questi eventi eh un'opportunità dall'altra parte come rappresentanti dei pazienti dobbiamo ugualmente dimostrare e sentirci addosso la responsabilità di essere degli interlocutori credibili preparati autorevolissimi e consapevoli che le istanze che portiamo avanti possano essere attuabile soprattutto e con occhi economicamente sostenibili
E ringraziare la vicepresidente Frattini ac perché è un'altra piccola premessa prima di rispondere alla sua domanda perché è comunque importante
Sottolineare questa cosa
E volevo dire sulla base di quello che ha detto prima batte gli atti che è interessante osservare come ci siano tutta una serie di ricorrenze pur nella peculiarità di ogni malattia che consentono di individuare dei fattori comuni alle diverse patologie croniche
E questo consente di portare avanti delle istanze comuni caratterizzate da una maggior forza questa prima verrà posta sì se portiamo avanti delle istanze comuni abbiamo una forza maggiore nel cercare di ottenere dei risultati
Ed è il motivo per cui da tempo sottolineo l'importanza di unificare appunto questi sforzi
Per migliorare la qualità della vita dei pazienti evitando in questo modo dispersione di energie tempo disposizione che per noi volontari e già scarso perché tutti ne volontari facciamo qualcos'altro nella vita dedichiamo nostro tempo libero a questa attività
Ringrazio anche il professor Candido perché mi ha tolto un sacco delle delle cose che volevo dire ma le le ma molto spinta bene perché siamo allineati anche su questo e e l'importanza appunto di fornire al paziente una approccio olistico alla cura che cosa significa questo come ha detto benissimo il professor Candido
è inutile far fare la vista oggi un'altra vita domani va cercato di riunificare questi sforzi e con gli stessi esami con le stesse
Accertamenti
Strumentali e e clinici si possono ottenere dei risultati maggiori una
Un esempio virtuoso di questa riunificazione degli sforzi e delle energie lo porto io abito Verona quindi lavoro prevalentemente nella regione veneta oltre ad occuparmi del della del coordinamento nazionale è stata creata l'Assemblea generale delle associazioni dei pazienti che si confrontano in un unico sessione su quelli che sono le politiche di interesse generale che possono riguardare di fatto tutte le patologie
Quando riusciamo ad ottenere questo già portiamo avanti casa un risultato molto importante che cosa possiamo fare per cercare di migliorare la condizione dei pazienti in Italia prima di tutto
Cercare di fare in modo che questi pazienti abbiano come si dice in inglese è UE Ernesto la consapevolezza di quello che è la loro patologia e in questo deve essere messo in atto tutto un sistema
Soprattutto sociale più che sanitario e basta
Con cui questi pazienti abbiano la consapevolezza di quali sono le re e le le complicanze i i rischi ddl della mancata cura della mancata adesione cura della loro patologia
E su questo voglio fare una distinzione tra diabete di tipo uno il diabete di tipo due perché se il diabetico di tipo uno a una maggior consapevolezza della sua situazione perché gli deriva da una condizione auto immunitaria per cui a maggior capacità di gestione e capire che cosa gli sta succedendo per quel che riguarda il diabetico di tipo due il più delle volte non ha consapevolezza dei rischi che sta correndo
Ed ecco perché nascono poi tutte queste comorbilità
Dare malattie cardiache e renali metaboliche che sono conseguenze i una mancata adesione alla cura da parte di questi pazienti quindi c'è bisogno da una parte e sistema sanitario via maggiori informazione al paziente ma non dobbiamo sottrarci da quest'altra parte come pazienti alla capacità di accogliere queste informazioni che ci vengono fornite di preoccuparci della nostra salute di avere degli stili di vita più adeguati a quelle che sono le esigenze per evitare quelle complicanze che poi vanno ad o mentale i costi sanitari ora tenendo conto di questa di di questo aspetto che è rilevante
Bisogna fare in modo che al telefono il mondo Buzzi finisco finisco
Bisogna fare in modo che anche noi come associazioni ma già lo facciamo per la verità però il nostro impegno deve essere proprio quello di fare opera di sensibilizzazione e informazione
Sia alla popolazione generale ma anche le persone che già soffrono della patologia in modo tale che abbia una maggior cura di se stessi e di conseguenza della società grazie
Allora io vi ringrazio vi invito ad accomodarmi in in platea
Allora chiamata in meno Maria Rita Noviello presidente l'albero delle molte vite oncologo e responsabile del programma di screening oncologico ASL Roma tre
E ancora Luciano Burti primario del reparto di oncologia dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila
E infine chiamo anche il dottor Federico Serra che è stato delegato dalla senatrice Sbrollini vicepresidente decima Commissione al Senato
E comprare mette così almeno non mi giro piombo sulle Lalli spalla nessuno
Benvenuti
Allora siamo alle alle battute alle battute finali dunque non potevamo non non chiudere questo questo quest'iniziativa
Non diciamo non parlando delle delle malattie oncologiche però in tutto sono ci sono anche delle belle notizie questa secondo me è una bella notizia perché grazie alla ricerca che ha fatto passi da da gigante
Il cancro ossa Sempre più diventando una malattia cronica per molti pazienti
E infatti per questa sua nuova veste viene trattato come per come per le malattie tra cori che al pari delle malattie croniche con con il follow-up
E poi ci sono altri
Altri fattori che sono sono entrati in gioco allora
Dottor Bocchini
Un'azione essa come la la ripresa subito
Pensavano fosse giocando allora lei da primario del reparto di Oncologia appunto dicevamo dell'ospedale dell'Aquila le chiedo è davvero così c'è il cancro sta diventando sempre più una malattia cronica
La bellissima domanda grazie ringrazio anzitutto se chiesto all'invito e te la domanda allora cancro cronicità sono un ossimoro come vogliamo ora contraddizione interna
Quindi a volte ci sono un po'eccessive come dire manifestazioni di entusiasmo che vale un attimo misurate
Se noi guardiamo gli ultimi dati c'è stato stato bellissimo articolo su preciso case la fino all'anno scorso in cui si dimostrava chiaramente
A parte i dati di bilancio si dimostra chiaramente che c'è un aumento della mortalità per cancro in tutto il mondo
Forse anche perché la diagnosi e migliorati affinata quindi c'è aumenta l'incidenza mentre l'immortalità aumento di mortalità che è
Il rapporto tra incidenza mortalità treccia mortalità e incidenza sta aumentando soprattutto nei Paesi a basso vinca abbraccia i Paesi cosiddetti eternamente in via di e che il gap tra centodieci dentali e loro sta ormai
Però mi sono preso un po'di numeri qua perché isolato vedere un po'di numeri sopravvivenza dirà cinque anni dei pazienti con cancro con tutti i campi adulti non ematologici
Passiamo da un quaranta per cento a Cinquale dalla Bulgaria a un cinquantacinque per cento
Della Spezia la Germania e a cinquantatré la
La Francia cinquantuno e noi siamo al cinquanta per cento di sopravvivenza a cinque anni
Per pazienti toccato
Impasse stanza come dire
Io ho avuto una lunga esperienza di quattordici anni Inghilterra con me con salsa di oncologi
E li conosco abbastanza bene ed è è interessante vedere come anche questi dati confermano come gli inglesi paradossalmente con un NI Cesca è un fiore all'occhiello in tema di localizzazione semicentrale e era un fiore all'occhiello
Abbiano comunque la sopravvivenza a cinque anni del quarantacinque per cento
Che paradossale mai strappato fosse anche la cultura dello schifo parli scopritore di biodiesel si lamenta don Mario qui arriva a dialisi avanzata dunque ecco fecondato conferma
La domanda è
Non siamo ancora la malattia cronica perché mi posso provare a a ad avanzare alcune cose in base alla letteratura sull'ambiente innanzitutto
C'è
Un un rapporto troppo alto tra la ricerca condotta e realizzare frutti cioè quanta di questa ricerca porta realmente un beneficio clinico molto poca
E questo questa reca sta alzandosi
Cioè c'è molta cioè punti classici più molta più ricerca di fatto se non risulta
C'è un altro fattore che viene chiamato produrre Duzioni Isma'e l'alta tutti noi facciamo ricerca
Ci dedichiamo in piccoli meccanismi perdiamo di vista il quadro d'insieme e questo ci consente di pubblicare magari sulle sul Marion beneficiare nostro paziente anche poi ci sono problemi grossi nel disegno degli studi
Si è parlato più volte di farmaci costosi l'oncologia su queste campione di farmaci costosi quanto effettivamente come effettivamente i nostri farmaci vengono testati sì i nostri testi i nostri disegni clinici sono fragili o no cioè solo le forte in termini di differenza dei risultati stilisti lacci la censura dei pazienti come è stata fatta nel sonetto in tecnicismi ma un problema importante e e quindi negli ha pubblicato parecchi lavori su questo negli ultimi anni in particolare che abbiamo visto che solo noi gruppo Israele nonché l'avvocato Barbetta
Addirittura pensate questo è abbastanza il nostro non è questo nostro lavoro questo elimina i tracciati in California ha dimostrato che il trentotto per cento dei farmaci approvati dall'FDA per caso in trance ometto la sopravvivenza
Questo sì sessantadue non lo fanno esatto detto queste
E video ente parlare di cose meno tristi per tumore alla mammella il melanoma
Ai tumori del colon
Anche tu alla prostata per certi aspetti si è sollecitato acceso ci son delle pazienti contro la mammella che Vinokourov alla metà Stati dove dieci anni
Qui è un problema
Ma il problema è un vantaggio sicuramente sarò aumentando tra via intramuscolo sono incerte e come tale della Piazza Rossa stanno aumentando terapie sottocute
Risposte così facciamo presto
Abbiamo sentito parlare spesso e volentieri il territorio assolutamente una buona parte dell'oncologia e territoriale reale
Senatore reale Oncologia territoriale reale quindi significa trattare i pazienti cronici o precisati a casa propria comunque con servizio territoriale che funziona Coulon Keller e perché noi ci stiamo provando con la telemedicina e
Dappertutto come il prezzo vicino a riccio logico per il paziente che farete un muscolo Rollo sottocute è perfetta perché voglio intasare un reparto un ambulatorio per partiti più acuto il più complicati che possiamo tranquillamente risolutiva
E su questo mi ha dato l'assist perché proprio sull'oncologia di territorio volevo sentire la presidente Noviello se quando lei dal suo punto di vista il piano nazionale di cronicità e il Piano oncologico
Effettivamente aiuteranno a migliorare alcuni aspetti dell'oncologia territoriale
Allora si io sono qui diciamo in una doppia veste perché io sono un'oncologa ma sono anche il presidente onorario di un'associazione oncologica e mi occupo di prevenzione
Quindi certamente rientrerà
A pieno titolo nel nel piano di cronicità ma con tutte le premesse che il collega fa perché io mi sento assolutamente di condividere perché te se che
Come oncologa mi chiedete ma insomma quali saranno la storia quali qual è la prognosi migliore no per i tumori nel futuro cioè io non mi sento di divise sponde rap
Le migliori immunoterapia e o il migliore terapia targhette eccetera io credo che sia la prevenzione cioè la diagnosi precoce quella che fa la prova
E e quindi credo che sicuramente se ci impegneremo in questo riusciremo anche ad ottenere migliori risultati però sono qui anche per portargli i saluti gli Annamaria Mancuso
Che la presidente naturalmente di salute donna ed è la coordinatrice del gruppo di cui fa parte anche la mia associazione della salute come bene da difende
Vedere e diritto da promuovere
La Anna Maria Mancuso purtroppo non è qui con noi oggi per un piccolo problema di salute però i suoi pensieri ci sono
Perché sono qui rappresentati in uno scritto che mi ha dato e che se mi consentite fra lecco pedissequamente per non perdere neanche una delle preziosi parole che sono con te con Graziano
E lezioni che portiamo avanti con il gruppo di associazioni la salute è un bene da difendere un diritto da promuovere e con l'intergruppo parlamentare insieme per un impegno contro il cancro
Hanno proprio l'obiettivo di ottenere un'attenzione sempre più puntuale dei decisori pubblici
Sulle disposizioni che riguardano le patologie oncologiche oltre alle disposizioni alcune volte si riescono ad ottenere maggiori ti sorse
Nell'ultima legge di bilancio siamo anche riusciti ad introdurre presso il Ministero della Salute il registro unico delle associazioni della salute che presto sarà operativo
Io ho sensazioni di le associazioni di pazienti potranno così partecipare i tavoli decisionali del ministero e Dellai infatti
Uno strumento in più per portare avanti questa attività di advocacy nell'interesse dei pazienti
Abbiamo avuto la fortuna di trovare sul nostro percorso parlamentari attenti e sensibili come il senatore Li rissa e anche un ministro come Orazio Schillaci tratto metti
Naturalmente competente e disponibile all'ascolto uno dei nuovi
Diciamo dei punti principali del nuovo piano nazionale cronicità sta proprio nel maggiore coinvolgimento dei pazienti
Attraverso l'utilizzo e la sistematizzazione dell'esperienza del malato e quindi delle esigenze messi insieme dalle associazioni dei pazienti che ne raccolgono i report di degenza e di cura
In questo modo si può arrivare attraverso una presa in carico del paziente sempre più puntuale e multidisciplinare
Adottare piani terapeutici e assistenziali sempre più mirati nei confronti della specifica patologia
Il piano nazionale crostini citano appunto lo scopo di ottimizzare il processo di gestione all'interno del sistema sanitario delle persone con cronicità che spesso sottende la presenza dim molti morbilità
Con la patologia come il cancro oggi sono in campo tante cure ecco perché di cancro si muore sempre di meno ma sempre più spesso si convive con una malattia che finisce per cronicizzarsi
A volte il tumore si unisce purtroppo ad altre morbilità già presenti nel paziente specie dopo una certa età anagrafica ecco perché i malati oncologici finiscono tra i malati cronici non tanto per la cronicità della propria malattia
Quanto per altre patologie contemplate dal piano quali quelle cardiovascolari respiratorie disturbi neurologici diabete obesità la cronicità del cancro e non è affrontata dal piano è però tanti ma comunque presente la parte delle indicazioni che il sistema sanitario che riguarda la prevenzione delle cronicità
Interessa anche le patologie tumorali
Va ricordato che nella logica della prevenzione ci sono le patologie oncologiche per le quali sono previsti gli screening come il carcinoma della cervice uterina il carcinoma mammario e quello del tuo affetto
La partecipazione ai programmi di screening organizzati purtroppo in modo ancora troppo diviso omogeneo nelle diverse aree del Paese
Può essere considerata un fattore essenziale per arrivare il prima possibile alla diagnosi e alle cure tra gli obiettivi c'è certamente è quello di arrivare ad una preconcetta resa in carico delle persone affette dalla patologia
Quindi va sottolineata e il ribadita l'importanza degli screening cometaria affermata la necessità e l'omogeneità e l'efficienza delle attività di prevenzione dovrebbero avere standard comuni da Trieste a Reggio Calabria
L'esperienza già vissuta ad altri malati aiuta senza alcun dubbio a migliorare le iniziative e gli interventi nel campo delle malattie croniche anche al fine di rendere più omogeneo il processo
Diagnostico terapeutico riuscendo a migliorare la loro tutela assistenziale complessiva allora è necessario sempre di più mettere insieme tutte le esperienze dei pazienti e generare quel flusso di informazioni che va sistematizzato per migliorare l'assistenza di questo tipo di malati cronici
Quali siano gli ausili che possono venire dalle slide livello mi scusi manca ancora molto perché costui veramente Trappolino autonoma
Dibattito però che per una patologia come il tumore per la diagnosi e per il percorso terapeutico la presenza dello specialista del medico del rapporto umano svolgono ancora
Un ruolo fondamentale anche per le implicazioni psicologiche a questo legato le indicazioni di questo piano ora firmato devono quindi essere parte integrante di un percorso di consapevolezza all'interno delle sistema sanitario che attraverso l'esperienza e le terapie più opportuna più puntuali e uso dei medicinali
Le cronicità possono essere gestite il miglior modo nell'interesse dei pazienti e della loro salute quindi io ringrazio Nadia percorso
Per cui ha scritto che ecco via riportato grazie per avere per l'attenzione che avete avuto grazie mia allora
Verso volevo a dottor Serra io ma le faccio a lei la domanda cara risvolto alla senatrice Sbrollini cosa per fare il parlamento per presidiare implementazione di questo piano nazionale cronicità considerando che appunto di competenza regionale
Ma non è sono di competenza regionale perché un piano alla comicità ma un'organicità viene fatto in maniera uniforme si tratta d'acqua viene bendato sì però purtroppo poi avere ha mai una macchia di leopardo un'applicazione della comicità non è una cosa che certamente parlamento può fare di dare delle degli indirizzi in qualche maniera mettiamo si è parlato oggi nel secondo me pochissimo del D. M. settantasette
Che tutto quello che riguarda il Pnr
La presa in carico della comicità
Si è parlato pochissimo di quello che la digitalizzazione fa parte sempre piene aperta allora io credo che il Parlamento possa stimolare da un lato il dibattito parlamentare nelle dovute Commissione sia la decima al Senato che alla dodicesima in alla Camera e dopo deputati ma nel contempo cercare di stimolare attraverso quelle che ci sono le forme proprie
Delle riflessioni
Sulla comicità in genere accenno non proprio di una comicità contro un'altra comicità noi stiamo parlando
Del più di quasi il cinquanta per cento la colazione più del quaranta per cento di cui almeno il venti per cento a più di una comicità come diceva il professor Candido
Qui non possiamo ripensare dimettere una comicità contro un altro comicità e quindi secondo me il Parlamento deve vigilare anche su comunque una questione di equità e eliminare qualunque diseguaglianze che le regioni invece possono creare perché questo qua non è assolutamente possibile nel momento in cui si parla il diritto alla salute che per un cittadino deve essere qua
L'ultima corsa e che chiaramente si è parlato di prevenzione poc'anzi certamente la prevenzione è qualche cosa che va finanziata von possiamo mo'e pensare che la prevenzione militare venga finanziata con meno del cinque per cento della spesa sanitaria
Nazionale quindi il Parlamento può in qualche maniera cercare nelle manovre di bilancio fa di passi di riequilibrare una un un fondo per la prevenzione che importante quindi PNR R sicuramente da deve dare gli indirizzi anche perché poi la conicità andrà a impattare quello che il territorio e poi chiaramente screening e prevenzione e digitalizzazione e poi gli altri strumenti su cui bisogna digitare
Grazie mille io ringrazio veramente e tutti i nostri ospiti
Per essere stati qui con ringrazio i nostri relatori unire Ferretti istituzionali i clinici per associazioni di pazienti che hanno raccontato
Uno spaccato importante di quelle che sono le malattie croniche
Io credo che arrivati a quel quel a quest'ora possiamo anche perché il senatore Li discreto che gangsta sta votando sta lavorando anche un'idea noi e quindi lasciamolo in pace tranquillo grazie mille gratis e buon buona serata
Del