I poliziotti che si opposero al fascismo e soccorsero gli ebrei, testimonianze e pubblicazioni alla Camera

Ente della Repubblica
Buongiorno buongiorno a tutti prego grazie
Be'saluto
Presidente della Repubblica saluto il presidente del Senato saluto il ministro degli interni
Saluto il capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza
Saluto ora presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane saluto il rabbino capo della comunità ebraica di Roma
E poi tutte le autorità gli ospiti e i colleghi presenti
Il
Progetto editoriale che viene oggi presentato riveste un grande valore civile e culturale
Raccontando un capitolo spesso trascurato della Resistenza italiana
Ringrazio dunque per il prezioso lavoro svolto il curatore l'ufficio storico della Polizia di Stato e tutti coloro che hanno reso possibile questa pubblicazione
In un'Italia marchiata dalle vergognose leggi razziali
E poi è sprofondata nel baratro della guerra e dell'occupazione tedesca ci fu che si oppose con grande coraggio all'oppressione nazifascista
E scienze di difendere la libertà la giustizia e i diritti umani opponendosi all'odio alle ideologie estremiste e alla negazione della dignità della persona
Quella attuata da numerosi componenti delle forze di pubblica sicurezza fu una scelta tutt'altro che scontata
Per questa ragione alcuni di loro sono stati riconosciuti come Giusti fra le Nazioni e quest'opera rende loro il doveroso tributo
Nell'ora più buia
Quando ogni sentimento di umanità sembrava ormai perduto essi mantennero salda la rotta offrendo un generoso contributo lotta di liberazione e nel soccorso al popolo ebraico
Consapevoli degli enormi rischi cui si stavano esponendo onorarono così la divisa che indossavano anche a costo della propria vita
Ancora adesso il loro esempio rende onore alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno si spendono senza riserve per proteggere la nostra sicurezza i valori repubblicani
A tutti loro esprimo la mia più profonda gratitudine e riconoscenza a nome mio personale e della Camera dei deputati
Nel corso del tempo le vicende di questi autentici eroi non sempre hanno ricevuto l'attenzione che meritavano anche per la volontà di alcuni dei protagonisti di rimanere nell'anonimato
Ma loro nobile il sacrificio non può e non deve essere dimenticato
I due volumi che sono qui presentati hanno il pregio di restituire alla memoria collettiva figure straordinarie che si adoperavano per salvare gli ebrei da un terribile destino e per garantire all'Italia un orizzonte di pace e di libertà
Il valore di questo progetto risulta ancor più significativo in un periodo complesso come quello attuale segnato da nuove inaccettabili manifestazione di intolleranza e di antisemitismo
è un richiamo a intensificare gli sforzi per formare coscienze capace di respingere l'odio e la violenza
Sono certo che la lettura di queste pagine sarà fonte di ispirazione e che essa contribuirà a trasmettere alle giovani generazioni i principi posti a fondamento della nostra identità dei ringrazio
Prende la parola il capo della polizia direttore generale della pubblica sicurezza prefetto Vittorio Pisani
Signor Presidente della Repubblica
Grazie
Per l'onore che ci ha concesso oggi con la sua presenza
Per il prestigio che ha ritenuto di conferire alla nostra opera di ricostruzione storica con la sua autorevole presentazione ringrazio il presidente Fontana
Per aver ospitato questo evento in una sede istituzionale che il simbolo della nostra democrazia saluto il presidente del Senato il signor Ministro dell'Interno
Tutte le autorità qui presenti un saluto particolare alla comunità ebraica alla presidente dei segni rabbino capo
Il due maggio del mille novecentoquarantacinque Enrico Bucci titolare di una semplice ditte di rottami
Scriveva al vice commissario della pubblica sicurezza Emilio cellulare dirigente dell'ufficio stranieri della questura di Parma
Oggi che finalmente possiamo parlare e scrivere liberamente
Sento il dovere di esternarle tutta la mia riconoscenza
Con il suo prezioso aiuto non solo potuto portare salvamento il gruppo di ebrei che lavoravano nella sua fabbrica ma sono potuto anche sfuggire alle conseguenze gravissime di tale atto
è una delle tante storie circa duecento poco conosciute o addirittura ignote
Che questo libro e il merito di sollevare dall'oblio e riporre nel patrimonio della conoscenza collettiva
Purtroppo il trascorrere del tempo in un paese diventato sempre più frequentemente dalla memoria corta
Avevo ormai riposto nel ricordo di pochi lo spirito di libertà e di giustizia che a costo contraddistinto l'operato di numerosi poliziotti durante il periodo della persecuzione razziale
Da qui il dovere della nostra amministrazione di far sì che ricordo di pochi potesse divenire memoria storica ed in quanto tale indelebile esempio da trasmettere il donare alle attuali e future generazioni delle donne e degli uomini della polizia di Stato
Ringrazio il nostro ufficio storico
E tutti gli illustri autori che hanno collaborato per il prezioso il paziente lavoro effettuato un'opera di grandissimo valore difficoltosa nella ricerca
Che l'inizio di un percorso verso una doverosa esaltazione riconoscenza
Del servizio svolto da quanti in quegli anni dolorosi e difficili se c'era una scelta giusta
Questo finché il coraggio di fare sempre e comunque la scelta giusta possa diventare il seme di uno spirito quotidiano di servizio
Che deve condurci verso la tutela dei deboli di chi ha bisogno di aiuto delle vittime di reato e di soprusi
Questo hanno i servitori dello Stato ce lo impone il principio universale di libertà e di giustizia
E mai nessuna condizione sociale politica religiosa o etnica potrà condizionare il nostro operato
Perché questo è il nostro compito garantire a a il garantire in maniera assoluta
Le diversità
Contribuendo così a dare corpo al principio di uguaglianza sostanziale da uomini liberi e fedeli ai principi democratici che i nostri padri costituenti c'hanno donato
Noi tutti oggi probabilmente non riusciamo a cogliere in concreto il coraggio che caratterizzò l'azione di queste vittorie della causa giusta
Uomini che con ruoli e responsabilità diverse ma con lucida consapevolezza misero in pericolo la loro vita alcuni di loro sacrificando la per la difesa anche clandestina
Di quei valori che da lì poco avrebbero consentito la rinascita morale e democratica dell'Italia
E anche grazie al loro sacrificio che oggi noi servitori dello Stato possiamo esercitare i nostri compiti in un Paese libero senza correre quel rischio purtroppo loro hanno vissuto
E dunque ulteriori parole potrebbero apparire non adeguate a rendere onore al loro servizio
Dobbiamo semplicemente inchinarci con profonda ammirazione
E trarre dal loro esempio la coraggiosa quotidiana semplicità di rendere universali quei valori di libertà e di giustizia per i quali loro hanno concretamente combattuto solo così con i nostri comportamenti
Potremmo realmente giorno per giorno rendere vivo il loro esempio e onorare il loro sacrificio grazie
Prende la parola la presidente villette Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi disegni
Illustrissimo presidente Sergio Mattarella illustrissimo Presidente Ignazio la Russa presidente Lorenzo Fontana ministro Matteo Piantedosi
Signor Capo della polizia prefetto Pisani un saluto sincero alle numerosissime autorità civili militari religiose
Agli onorevoli deputati presenti rappresentanti di enti e istituzioni e sull'eccellenza ambasciatore di Israele pellet
Carissimi ospiti e carissimi studenti
Con emozione e senso di piena partecipazione porto in questa sala il saluto delle comunità ebraiche italiane e l'espressione di apprezzamento per il varo di questa importante iniziativa editoriale se c'era una scelta giusta è un titolo evocativo che ben sintetizza le due dimensioni verso i quali porta alla lettura e quanto ne discende il contesto storico per chi poteva scegliere ma anche per chi non poteva per nulla scegliere essendo il destino tratto il dettato da alte derive e la valutazione della scelta fatta il coraggio di moralità che risponda supremi valori valutazione questa che riusciamo ad esplicitare oggi in tempo di testimonianze
E ricerche postume con la forza dei valori che si sono riaffermate con il varo della Costituzione con il desiderio di restituire alle Aule parlamentari quel decoro e quella funzione legislativa
Che esplica qua il concetto di legalità degenerato e abusato nel lungo ventennio fascista
Per quanto vissuto all'ora per quanto viviamo oggi e per quello che sognavamo di vivere come domani nel nostro Paese e in Europa come comunità facenti parte del corso della storia d'Italia
La parola chiave è proprio le scelte come orientare il proprio agire rispetto ai cardini della fede ai principi universali alle leggi alla morale al comando ricevuto in un contesto operativo e gerarchico come quello in cui si svolge quotidianamente
L'attività di chi veste la divisa
Nell'ebraismo uno dei cardini e forse doveri
O forse direi il cardine e quello della vita la salvaguardia e la dignità della vita in tutte le sue dimensioni
Ma prima fra tutte quelle free quella fisica e tutte le scelte anche quelle difficili e lascerà anti sono orientate verso questo criterio e sceglierà e la vita
Cito deuteronomy o capitolo trenta
Sono i paragrafi quindici venti ma solo i passaggi salienti vidi ti oggi posto davanti la vita e il bene e la morte il male
Io cioè ti comando oggi di amare il Signore Dio tuo seguirne le vie ed osserva nei precetti gli statuti delle leggi e così facendo brillerai
Chiamo oggi a testimoni il cielo e la terra
La vita e la morte ti posi dinanzi la benedizione la maledizione Shelley dunque la vita onde viva tutto nella tua progenie
E questo il comando biblico che portiamo avanti con tenacia e come imperativo da condividere con il nostro vicinato
Santificare la vita e il suo decorso ma anche nel rispetto di come si ricordano i morti
La memoria che è diventata sfida di linearità e coerenza come abbiamo avuto modo di rappresentare in queste ultime settimane
E anche memoria del bene e di chi evidentemente ha voluto difendere non solo la propria morale ma in qualche modo anche quella collettiva a futura memoria di quella che il Corpo di appartenenza
O del Paese proprio la polizia di Stato l'Italia nel suo insieme ma questi uomini e donne in quell'insieme che inneggiava alla follia nazi-fascista
Erano pochi ma il loro sacrificio la loro scelta
Oggi ne ricordarmele dedicare loro il nostro omaggio di gratitudine alzano quel livello morale alla fine di tutti grazie anche a chi ha ideato e proposto questo percorso
L'opposto
No di altri faticosa e situazioni che vedono oggi il singolo diventare l'esempio del migrante per tutta una collettività offesa e perseguitata e non mi riferisco solo agli ebrei
Oggi celebriamo una festività ebraica tubista il Capodanno degli alberi trasformate in qualche modo nei secoli soprattutto nell'esperienza israeliana come festa di piantumazione sviluppo ecologico
E forestale e quindi di sostenibilità ambientale
Una festa che celebra la vita perché il riferimento al compleanno degli alberi non è fine a se stesso per seguirne la crescita o per la scienza
Ma è funzionale ad un sistema di fruizione di beni agricoli e quindi per le persone
E non in quanto singoli ma in quanto collettività organizzata capace di dotarsi di regole equità e giustizia
E sta per contribuire allo sviluppo
Di una coscienza sociale ciascuno in base alla propria capacità contributiva
Santa santificare la vita vuol dire fare delle scelte di diritto e di giustizia
Codificare come diritto positivo o tramandare Nirone secoli e non sempre abbiamo potuto scegliere spesso anche oggi ci troviamo minacciati
Ma finché potremo sapremo e cercheremo sempre di scegliere di essere dalla parte di chi salva le vite e di chi contribuisce a farci vivere in un contesto in un sistema che poi nella vita al centro di ogni agire
So bene signor ministro Piantedosi signor Capo della Polizia che questa missione e medesima e la vostra di ogni giorno fate anche voi ragazzi la scelta giusta di vita e di sistema
Grazie se posso aggiungere anche buona festa di tubista
Prende la parola il dottor Raffaele Camposano già direttore dell'Ufficio storico di la polizia di Stato il curatore dell'opera
I nostri autorità gentili ospiti
Le implicazioni che come curatore ho il privilegio di introdurre oggi rappresentano un importante passaggio nella valorizzazione della memoria di tutti i caduti della Polizia di Stato
Il cui coraggio e sacrificio rappresentano da sempre una solida base di valori per l'agire quotidiano dei poliziotti al servizio della collettività
In uno dei suoi appassionati interventi signor Presidente lei ha mirabilmente su un pregiato che senza memoria non c'è futuro
Ebbene la Polizia di Stato ha inteso fare proprio questo suo suggestivo pensiero
Per intitolare il progetto dedicato ai suoi figli migliori che si sono distinti nel salvataggio degli ebrei e nella lotta di liberazione contro il nazifascismo
Dei narrazioni contenute nei due volumi nel ripercorrere gli innumerevoli drammatici eventi che si sono succeduti dall'occupazione nazista fino alla liberazione
Inaugurano un nuovo percorso nella ricerca storica
Che ci permette di far luce sul ruolo svolto da moltissimi poliziotti nella lunga e sanguinosa battaglia per la riconquista della libertà e per l'affermazione della democrazia in Italia
Prima di intraprendere questa iniziativa editoriale l'ufficio storico della Polizia di Stato aveva a disposizione sua pochi sporadici indizi desunti dalla lacunoso e spesso frammentario documentazione d'archivio
Alla ricerca si sono poi aggiunti gli approfondimenti che molti docenti universitari
Degli storici di istituti per la resistenza e la società contemporanea del centro nord Italia della comunità ebraica di Roma e dei ricercatori più numerosi sezioni dell'Anpi
Nel loro saggi riportati nei due volumi è possibile ora ripercorrere l'agire ardimentoso e sovente tragico di questi nostri poliziotti patrioti
La grande parte dei quali rischiava di rimanere confinata nell'oblio
A questi autori che oggi sono convenuti qui numerosi permettetemi di rivolgere a nome della Polizia di Stato il più vivo ringraziamento per aver voluto sostenere questo ambizioso progetto editoriale
Che vuole distinguersi per la pluralità di voci e per l'obiettività e la scientificità nell'approccio alle fonti storiche senza lasciare spazio all'autoreferenzialità qua giudizi preconcetti
Mi permetto anche di aggiungere che l'originalità e la particolarità dell'intera opera fece la scelta giusta
Consiste nell'aver portato all'attenzione del lettore le molteplici testimonianze di coloro che avendo patito in prima persona le atrocità naziste anche a distanza di anni ricordando riconoscenti l'aiuto ricevuto dai moltissimi poliziotti
Che rischiando la vita e quella dei propri familiari scelsero di non rimanere indifferenti di fronte alle atrocità dei nazifascisti
Volte all'annichilimento delle coscienze e alla negazione dei valori somme della vita e della dignità umana
Solo leggendo le loro testimonianze
Che ripercorrendo i loro ricordi il lettore potrà comprendere l'intensità dei loro vissuti che oggi evidenziano più che mai quando sia impossibile dimenticare ciò che è stato e quanto sia divenuto essenziale esercitarne la memoria non solo per sopravvivere al dolore e al terrore patiti ma per infondere coraggio e speranza a coloro i quali nei giorni che ci attendono intendono ancora impegnarsi sulla strada del bene comune
Al termine del mio intervento mi sia consentito fare anche un ringraziamento al ministero dell'economia e finanze Elia all'istituto poligrafico dello Stato
Per aver contribuito al buon esito di questo importante iniziativa editoriale che rimarrà nella storia della Polizia di Stato esteso degli dell'Italia intera
Prende la parola il dottor Aldo Cazzullo
Buongiorno grazie per l'invito saluto il presidente Mattarella presidente la Russa presidente Fontana ministro Piantedosi e tutte le autorità presenti
Questo libro resterà come avete fatto un lavoro straordinario
Complimenti davvero Raffaele Camposano a Domenico Cervone al mio amico Mario viola lo dico da scrittore di libri avete scritto veramente due libri molto importante
Intanto
Esopo Libre cui hanno collaborato presidente Mattarella rabbino Di Segni cardinale gruppi la senatrice Liliana Segre c'è una bellissima intervista Edith Bruck già questo giustificherebbe operazione editoriale ma poi ci sono queste testimonianze dei parenti dei figli dei nipoti la ricostruzione di queste storie di cui nessuno sa nulla
Assolutamente nulla
E questo le rende molto prezioso
Sono rimasto colpito da tante pagine
In particolare dalla prefazione di Vittorio Pisani capo della polizia che scrivono le l'anche accennato prima una cosa molto importante e noi non possiamo capire
No non possiamo capire fino a fondo in concreto il coraggio che ci voleva fare questa scelta giusta
Non era una scelta libera
Chi sceglieva di opporsi al nazifascismo aveva la quasi certezza di andare a morire
E non a morire in modo rapido e indolore
Venivano arrestati presi mandati nei campi di concentramento torturati fucilati impiccati
Noi non possiamo capire che cos'hanno provato
Il tenente Maurizio Giglio e il vice brigadiere Pietro Lungaro alle Fosse Ardeatine
Voi sapete che il carica posta il Botswana venne rivela viene chiesto ai superstiti di seguire la sentenza e loro rifiutarono
Il capo del Volta visto che siete matti i miei uomini sono sudtirolese sono cattolici non faranno mai questa cosa
E lei SS al uno è un corpo famigerata miscelato corpo speciale molte sesso dovettero ubriacarsi
Eseguire con la sentenza pensateci durato sei ore il buio il freddo l'odore del sangue le grida cosa hanno provato qui due poliziotti alle Fosse Ardeatine c'erano poliziotti militari carabinieri ebrei comunisti cattolici c'era l'Italia
E uno dei primissimi caduti della Resistenza è un poliziotto lo ricorda Presidente Mattarella nel suo intervento Amerigo Scarpetti prendere armi insieme con altri militare con popolari e per cercare di resistere paracadutiste paracadutisti tedeschi e cade in difesa del Ponte della Magliana
Poi ci sono le quattro giornate di Napoli ventisette trenta settembre
E anche lì i poliziotti sono i primi a schierarsi dalla parte dalla popolazione a prendere le armi per difendere i civili dei tedeschi ecco la molla che fa scattare la scelta giusta la protezione dei cittadini
Che compito dalla polizia
E quindi restare fedele all'ammissione al loro ruolo
Proteggere i cittadini e quindi difenderli dai nazifascisti e lo stesso accade per gli ebrei
Proposte Guerrazzi scrive giustamente che i dieci mila ebrei di Roma non avrebbero sappiamo benissimo qual è terrificante tributo di sangue l'ho pagato masse molti si sono salvati e perché i poliziotti li hanno difesi o chi doveva perseguitati non lo ha fatto
E qui ci pone una questione molto importante perché il titolo del libro giusto gameti lo condivido fecero la scelta giusta ma il fatto che ci fosse una scelta giusta presuppone il fatto che ci fosse una scelta sbagliata
Non dobbiamo sottrarci a questo interrogativo chi siamo noi per giudicare oggi
Cosa avrei fatto io non lo so
Ragazzi di vent'anni che erano cresciuti con il fascismo convinti che il fascismo fosse l'Italia
E tanti fecero in buona fede la scelta sbagliata e la scelta giusta la scelta sbagliato non coincidono mai con il bene assoluto con il male assoluto categoria che appartengono più la filosofia che non alla storia
Dalla parte giusta ci furono dei mascalzoni determinare con l'Edipo fosse non solo e dalla parte sbagliata c'erano tantissima brave persone ma restano la parte giusta la parte sbagliata
Quattro poliziotti sono giusti tra le nazioni riconoscimento per l'odiato lascia emette lo Stato di Israele non concede facilmente
Giovanni Palatucci Angelo De Fiore Mario Canessa Mario De Nardis mi spiegava mio amico Mario viola prima che ci sono altre tre posizioni che stanno sono dagli atti in questi questi giorni saranno presto riconosciute
Persone che hanno sacrificato la vita
E poi persone che invece si sono trovati a dove nella parte sbagliata e hanno fatto di tutto per impedire i danni per salvare altre vite
E qualcuno poi è stato fucilato dopo la guerra ingiustamente quindi è una grande tragedia in cui la i poliziotti italiani danno lo straordinario contributo di sangue di coraggio di buon esempio
Sì dei sacerdoti la Bibbia dice Erice stracciare grosso in eterno sarà sacerdote Perseo
E qui pressoché dei poliziotti italiani tutti ma in particolare della storia di cui era consigliere Conte in questo libro si potrei dire si potrà dire si deve dire sarai poliziotto perse
Grazie
Prende la parola il professore Riccardo Di Segni rabbino capo della comunità ebraica diploma
Signor Presidente della Repubblica in Russia turrita signore e signori
Al capitolo sedici del quinto libro della Bibbia al duty erano mio
Compare una prescrizione precisa
In tutte le due città porrà ai giudici e poliziotti
E giudicheranno il popolo con giustizia
La presenza di giudici e poliziotti e quindi un dovere per garantire una società civile e ordinata
Ma assenso se l'opera di giudici e polizia è secondo giustizia
E intorno a questi temi che si svolge un dibattito millenario e quanto mai attuale
E vuole qua inserire un ricordo familiare allarma di una mattina di fine settembre mille novecentoquarantatré quando Roma era stata appena occupata dai nazisti Kappler aveva imposto la comunità ebraica una taglia di cinquanta chili d'Oro
La polizia bussò alla porta della casa dove vivono i miei genitori insieme a mia sorella e mio fratello io sono nato dopo in piazza Benedetto Cairoli
La polizia fece una perquisizione
Molto angosciante e se ne andò
Mio padre che era allora tra gli esponenti della comunità si spaventò molto
E cerco di capire cosa succedesse grazie a un sommi col giornalista riuscì solo a scoprire
Che l'ordine della perquisizione era partito dai tredici
Mio padre non torno neppure a casa telefono a mia madre mi disse di prendere i bambini e partirono subito per le Marche dove si nascosero mio padre come medico si unì alla banda
Partigiana appena formata se fossero rimasti a Roma avrebbero avuto ben altra sorte
Perché racconto questa storia oggi qui perché in molti della nostra comunità rimasto ricordo la persecuzione di come purtroppo
L'apparato dello Stato di allora vi partecipo obbedendo a ordini iniqui in questo caso neppure di autorità italiane
E la storia della mia famiglia in qualche modo relativamente fortunata altri hanno ricordi ben più drammatici
Per questo quando mi è stato chiesto di scrivere delle note introduttive al libro che presentiamo oggi o un po'esitato
Perché temevo che ricordo di alcune illustri benemerite decorazioni se azioni potesse in qualche modo confondere una storia più complessa e drammatica
Mi è stato sa mi è stato assicurato che non sarebbe stato così
Effettivamente e al contrario questa sarebbe stata una bella opportunità per fare delle considerazioni importanti e positive
I cittadini di uno Stato hanno l'obbligo di osservarne le leggi tanto più i servitori dello Stato e ancora di più coloro che vestono una divisa e hanno giurato fedeltà
Se non lo facessero sarebbero punibili rischierebbero la carriera perderebbero onore e qualche volta la libertà e la vita
Entrerebbe in conflitto prima di tutto con loro stessi e con gli impegni che si sono assunti
Ma esistono situazioni tanto più quando le libertà sono limitate
In cui gli ordini e le leggi possono essere ingiusti e una legge superiore contraria entra in ballo
Questi conflitti sono antichi come l'umanità
Dalla civiltà greca abbiamo ereditato la storia esemplare di Antigone che sfida l'ordine del re Creonte viene condannata per aver dato sepoltura al corpo del fratello Polinice
Pietà contro tirannia
Una storia parallela la troviamo nella Bibbia in due Samuele ventuno dove si parla di ristampa taglia concubina del restauro i cui due figli vennero fatti uccidere per ordine del re David
E lasciati insepolti e lei per tutta la stagione estiva rimase accanto ai corpi impedendo che fossero deturpati dagli uccelli
Un modo di resistere e affermare umanità quando l'opposizione più forte non è possibile
E prima ancora abbiamo all'inizio dell'estroso la storia di due levatrici cifra e pois che resistettero all'ordine del faraone di sopprimere discretamente ogni neonato ebreo maschio al momento del parto
Non potevano disobbedire apertamente al faraone ma neppure di ubbidire no salvarono i neonati inventandosi una scusa
La Bibbia dice che ebbero timore di Dio
è interessante notare come queste storie di opposizione
Hanno per protagonista sempre delle donne
Come se umanità coscienza e stimoli di Dio sia una prerogativa femminile e non maschile
Questo è un bel messaggio per tutto il personale femminile dello Stato ma non deve essere una scusa per quello maschile piuttosto un esempio virtuoso da imitare
Le storie raccontate nel libro che presentiamo oggi sono in qualche modo la prosecuzione delle storie antiche
Sono storie di comportamento meritorio di singoli a tutti i livelli della gerarchia
Che per salvare le persone opposero resistenza alle disposizione ignorando gli ordini rallentando nell'esecuzione preavvisando gli interessati facilitando i movimenti chiudendo cento occhi
E anche esponendosi personalmente a rischio della vita con il rifiuto di obbedire
Se il mondo è migliorato dopo gli orrori del Novecento se questo nostro Paese è cresciuto nella consapevolezza dei valori della democrazia e del rispetto della dignità lo dobbiamo anche a queste persone
Che hanno indicato quale dovesse essere la scelta giusta e quale il senso vero
Senso vero dell'istituzione nella quale prestavano servizio un ringraziamento alla loro memoria esemplare e a oggi al quanti lavorano per mantenerne vivo il ricordo
Tra coloro che fecero una scelta giusta c'è Giovanni Palatucci questore reggente della Città di Fiume oggi il suo ricordo è affidato non solo all'immagine di tele esposte in sala
Ma anche alle parole di Ermanno simuli dice la cui famiglia fu salvata dai nazisti grazie all'intervento di Giovanni Palatucci erbario di vita commissari della pubblica sicurezza
Saluto il Presidente da Repubblica tutte le autorità presenti e il pubblico se io oggi sono qui è perché due famiglie e due poliziotti coraggiosi
Ai tempi della persecuzione e della caccia agli ebrei del secolo scorso salvarono la mia famiglia
Mio padre Alessandro non c'aveva coinvolto emotivamente dai figli per non
Coinvolgerci nel suo sofferenze del suo terrore delle sue vicissitudini è stato solo pochi anni fa
Che mia sorella ci dette in fondo all'armadio ha trovato mio papà ormai lascia molto a quindici anni ha trovato i diari se mio padre aveva scritto in tempo di guerra giorno per giorno minuziosamente ed è lei oltre a fare emergere
Le sue traversie abbiamo potuto scoprire in dettaglio i ruoli delle persone che di salvarla no e di aiutarlo
Questi viali poi pubblicato in un libro che ho curato insieme a due storici Luciano Radicioni a Losanna marcato
Hanno fatto o in modo di far nel costruire tutto assolutamente minuziosamente
Biondo potendo Sigismondo era dato da Russia zarista oggi Polonia
E si era stabilito a Fiume faceva il sarto poi nel trenta di la famiglia ottiene la cittadinanza italiana
Arriva il trentotto le leggi razziste
Dette per deprecare dove i diritti civili e mio papà aveva quindici anni deputato fuori dalla scuola
E viene revocata a tutta la famiglia la cittadinanza italiana
Poi siamo a giugno e quaranta l'Italia entrò in guerra
A tutti gli ebrei
Viene gli ebrei stranieri apolidi vengono arrestati anche mio nonno è il suo nipote
Vengono prima i carcerati e poi deportati a campagna un campo di internamento in provincia di Salerno dove lì sono costretti a vivere in un
I in condizioni disagiate malsane ad assumermi all'onda d'ora
Si rivolge a Palatucci Giovanni Palatucci e allora
Era funzionale dell'ufficio stranieri della questura di Fiume voi tramite il Lozio monsignor Giuseppe Maria Palatucci che per l'appunto la vescovo di
Campagna fanno a manovra combinata perché mio nonno Lodoli segnala il caso Palatucci poliziotto e mio nonno adduce motivi assolutamente risibili
Di salute per dimostrare la sua incompatibilità con l'internamento di a campagna però monsignor Pascucci eroga fa lo voi va dal appello dalla col suo ascendente solidarismo appello alla il caso alla medico di Salerno al medico provinciale di Salerno lo convince a fare una certificazione assolutamente di Como dopo il pelo nel caso anni stelle intendo è di fatto il il ruolo di Palatucci monsignore fu determinante ma lo fu anche volendo di Giovanni Palatucci aiutava né alla Honda che era ungherese a scriverle East direttamente personalmente le istanze al ministero
E e poi usava la sua influenza ha usato come intermediario Lozio Vesco
Fatto sta che grazie agli sforzi combinati dei due Palatucci poliziotto il vescovo però non riesce a ottenere la all'avvicinamento meglio viene liberato da campo internamente costretto all'internamento libero libero nel senso che era costretto allora alla a a un obbligo di domicilio erano d'obbligo di firma era presente a tutti i giorni
Li conosce il commissario Mariano De vita che era il commissario della polizia della PS di di Prato fra i due si stabilisce un rapporto di confidenza
E di reciproco rispetto tanto che
Quando nel mondo si sottraeva a quelli erano i suoi obblighi meno poteva adattarsi a Prato andava quella là già si faceva sempre distratto
Portava dei vestiti a Firenze De vita chiudeva chiudeva un occhio fu anzi tutti e due gli occhi poi arriva l'otto settembre da mio nonno scappa scappa insieme la famiglia si rifugiano
A Firenzuola nell'Alto Mugello prima di fuggire informa De vita
Sul le sue intenzioni e sulla sua destinazione a Fiesole ai miei familiari sono accolti e salvati nascosti da due famiglie del luogo i matti e gli angeli
E grazie alla testimonianza del diario appunto sono stati che mio papà aveva scritto il tempo di guerra sono stati riconosciuti Giusti fra le Nazioni
E la
è davvero nome nomen un nome un destino bisognava davvero essere un po'matti un po'angeli per raccogliere a casa propria degli ebrei nasconderli
Specie in quel periodo poi arriva il trenta novembre il l'ordinanza numero cinque del
Della del del della Repubblica sociale
Gli ebrei diventano prede ora sono da alle stare interna nei campi di internamento in Italia dove sono consegnati ai tedeschi per essere deportati dei campi di sterminio immediatamente duo tre giorni dopo De vita manda un suo fratello poliziotto in incognito affidati solo alla Bentivegna e di nascondersi meglio dialoga scende giù a Prato
E
Fa un po'di firme
In anticipo di modo tale da riuscire a a far procrastinare la la doverosa denuncia di allontanamento per ignota direzione da parte di vita edita due mesi
Che viene pronosticato indonesiano sentendo odore di nascondersi ancora meglio delle montagne
Poi dopo la guerra si li stabiliscono rapporti di amicizia di fretta azione fra De Vito ai miei poi una una cosa bellissima nel due mila due
Abbiamo parla già molto da diversi anni era passati oltre sessanta anni da quelle vicende è mia zia estensione da Dino padre mandò una lettera al centro Palatucci quello di campagna
E dove ricordava con commozione profonda gratitudine e riconoscenza
Sia monsignor Palatucci il poliziotto Palatucci il commissario o De Paoli che era il direttore del capo internamento e tutta la popolazione di campagna preda bontà con la quale avevano cercato di alleviare le sofferenze di queste persone
In quegli anni terribili
Quando fu nonostante ad aderire sostenere regimi spietati criminali quando tanti altri furono indifferenti ci fu ci fu uno pochi una minoranza sparuta che si ricordò della propria umanità e non si voltò dall'altra parte
Noi ebrei siamo un popolo che ricorda
E anche nella mia famiglia alle nuove generazioni tramandano continua a tramandare il nome e le storie delle persone ci salvare no che il loro ricordo sia di benedizione
Prende la parola monsignor Santo Marcianò ordinario militare per l'Italia
Saluto di cuore presidente tra Repubblica
Il Presidente del Senato della Camera signor ministro tutti gli altri favorevoli al capo della polizia consentitemi un saluto particolare tardino capo di Roma e alla dottoressa disegno ovviamente salutò tutti presenti
E ringrazio per l'invito a collaborare alla stesura dell'opera e a partecipare alla presentazione di questo importante progetto editoriale che vuole ripercorrere come si è detto proporre all'attenzione del pubblico
Quella scelta giusta fatta dai poliziotti che aderirono parla persistenza
E mi colpisce considerare che queste iniziative cada a pochi giorni dalla celebrazione di un grande evento il Giubileo delle forze armate e di polizia e di sicurezza dove assieme a donne e uomini provenienti da tanti paesi del mondo abbiamo potuto ribadire l'impegno dei militari e delle forze di polizia a servizio della sicurezza e della pace
Usando una metafora evangelica il Papa ha messo in luce come le divise la disciplina il coraggio il giuramento ricordano quanto sia
Tanta non soltanto vedere il male per denunciarlo
Ma anche salire sulla barca in tempesta si riferivano Angelo del giorno e impegnarsi perché non faccio naufragio con una missione di servizio al bene
Della libertà e della giustizia è un'immagine suggestiva che potrebbe anche descrivere il contributo di coloro i quali con la dedizione e con il dono della vita hanno contribuito hanno costruito
La rete di resistenza che ha permesso di liberare l'Italia dalla vergognosa violenza nazi-fascista organizzandosi in quella che un uomo di pace e questo non si dice spesso come don Milani spiegato con queste parole
In questi cento anni di storia c'è stata una guerra giusta se guerra giusta esiste
L'unica che non fosse offesa delle al tuo il padre ma differenza della nostra la guerra partigiana
Non una vera guerra naturalmente ma una lotta che voleva opporsi alla guerra portata avanti come questo lavoro ha il merito di aver messo in luce anzitutto da coloro che erano preposti alla sicurezza del Paese
E che hanno operato una difesa che non solo è lecita ma è addirittura necessaria quando vengano lesi i diritti degli innocenti e la libertà
O si esercitata violenza e prevaricazione in nome di interessi personali o discriminazioni religiose politiche razziali coloro che per questi valori hanno combattuto lo hanno fatto nella certezza di difendere la libertà e la dignità umana
Di difendere l'identità di un popolo al quale li legavo un profondo senso di appartenenza un autentico senso di patria
E questo credo che sia da sottolineare sono valori che nel dopoguerra hanno fatto da fondamento per le nostre istituzioni e molti di coloro che hanno fatto la scelta giusta
Hanno attinto proprio all'esperienza cristiana come documentato nell'opera che oggi presentiamo pensiamo si è già detto all'esempio del questore Giovanni Palatucci sostenuto nel suo eroico impegno dalla sua vita di fede
Pensiamo al dono di sé nel sacerdozio vissuto da don Pietro Pappagallo e da monsignor noblesse
Pensiamo alla testimonianza dei fratelli Paolino e Tarcisio Beltrame Quattrocchi straordinarie figure di cappellani militari il cui ricordo è ancora vivo in questa città di Roma
Che tra l'altro ha dato loro i natali in una famiglia di santi sapete tutti che i genitori Luigi e Maria
Sono stati i primi sposi ad essere gratificati come coppia il ventuno ottobre due mila uno da Giovanni Paolo da San Giovanni Paolo secondo
Ed è sorprendente e commovente leggere come all'attività clandestina dei due fratelli Beltrame Quattrocchi non furono estranei i genitori
I santi e la sorella nella cui abitazione a pochi metri dall'ufficio di cappelli
Trovarono rifugio militari in clandestinità esponenti dei servizi segreti badogliani e alleati resistenti ebrei
E che si prigionieri alleati che poi con i documenti contraffatti e le tonache provenienti da Subiaco potevano raggiungere il monastero dove venivano nascosti
Quanto importante è stata l'opera silenziose rischiosa di tanti religiosi di tante religiose nel difendere nascondere ebrei o partigiani
E quanto prezioso il ministero di tanti cappellani nel fornire assistenza e sostegno ai militari protagonisti nello per nell'organizzare la resistenza oltre che condividendo anch'la tragica sorte dei seicento mila militari internati o accompagnando i reduci di guerra
Un'esperienza che trova una sintesi nelle parole di don Peppino Tedeschi anch'egli vittima della persecuzione fascista che lo costrinse a vivere incanti in clandestinità sentite cosa scrive
L'esperienza e si riferisce all'esperienza terribile di quel periodo l'esperienza che ho fatto degli uomini e delle cose nessuno avrebbe potuto insegnarmi era
Se mi domandasse Rocco qual è la parte migliore della mia vita dovrei proprio rispondere senza esitazione questa
Il progetto editoriale che presentiamo evidenzia tutto questo e questo concreto accompagnare ieri come oggi lo ha sottolineato ancora il Papa supporta le forze armate e di polizia
Nello svolgere i diversi incarichi e a non perdere di vista infine del loro servizio ovvero cito sempre Papa Francesco promuovere la vita salvare la vita difenderà la vita sempre vigilando contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra di essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi di venire contaminati dal veleno della propaganda dell'odio
Le storie che il progetto editoriale narra credo vadano in questa direzione
Si tratta pertanto di una narrazione preziosa e assolutamente necessaria affinché oltre gli orrori della guerra
Rimanga come dice il rabbino traccia nel grande bene seminato della scelta giusta
Fatta in nome di quei valori che animavano coloro che hanno combattuto perché la guerra fosse ditta e permettendo a noi di vivere un futuro di pace grazie
Quindi la parola il professore Mario Toscano già professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociologiche comunicazione della Università Sapienza di Roma
Grazie
Buongiorno signor Presidente la Repubblica illustri autorità signore e signori fecero la scelta giusta è il titolo che accomuna i due volumi curati da Raffaele Camposano
Dedicati rispettivamente ai poliziotti che si opposero al nazifascismo e ai poliziotti italiani che soccorsero gli ebrei
Due opere importanti perché concepite senza intenti autoreferenziali e ha avuto celebrativi realizzati con un ampio concorso di studiosi e di ricercatori
Affrontano anche sulla base di ricerche archivistiche
Due temi che investono due nodi essenziali della storia dell'Italia contemporanea e del posto in essa del fascismo fino alla sua parabola conclusiva della Repubblica sociale
Questi volumi si inseriscono nel solco del rinnovamento che si è verificato negli ultimi anni
Negli studi sulle forze dell'ordine e sugli apparati repressivi creati dal regime sui più diversi aspetti delle leggi razziali
E della introduzione del razzismo nella politica e nella vita italiana sulla storia della Resistenza nella sua complessità e varietà di forme e manifestazioni
Ed è l'incrocio di questi risultati delle suggestioni da essi fornite che scaturisce l'interesse di queste ricerche
Che ricostruiscono le storie di scelte e di vite oltre la dimensione fragile della memoria
Vicende
Rese ancor più delicate dalla centralità del ruolo delle polizie degli apparati repressivi
Nei regimi totalitari affermate sì nell'Europa del fra le due guerre di fronte a quella che appariva una crisi
Della democrazia liberale considerata da settori cospicui della pubblica opinione inadeguata a rispondere con efficienza e tempestività
Ai problemi aperti dagli sconvolgimenti della Grande Guerra dall'avvento della politica di massa ed ai bisogni di sicurezza emergenti in una fase di trasformazione del repentina
E di tumultuose mobilitazioni politiche e sociali
Al centro di questi due volumi c'è la realtà del fascismo e ci sono i travagli della società italiana nei momenti più convulsi e drammatici della sua crisi e della sua caduta
Non a caso nei diversi saggi è frequente il richiamo alla necessità di chiarire il contesto nel quale inserire i rapporti di esponenti della polizia
Con il movimento di resistenza e con le diverse categorie di ebrei perseguitati per comprendere il significato di scelte difficili e impegnative
I passaggi essenziali messi a fuoco nei diversi contributi sono le conseguenze dell'ingresso in guerra a fianco della Germania nazista al dieci giugno quaranta e soprattutto l'andamento dello spirito pubblico
Attentamente monitorato anche dalle forze di polizia assieme ad altri organi ed istituzioni come è noto fino agli scioperi del marzo mille novecentoquarantatré il regime non ebbe problemi di ordine pubblico ma certamente dalla seconda metà della quarantadue il cattivo andamento della guerra l'intensificazione dei bombardamenti sulle città italiane lo sviluppo della borsa nera
Contribuivano a indebolire la tenuta del fronte interno e a creare le premesse per la crisi del regime esplosa nel luglio del quarantatré
Alcuni contributi getta lo sguardo sulle vicende delle forze di polizia negli anni precedenti ma il grosso dell'attenzione è concentrato sui fermenti successivi alla caduta del venticinque del fascismo il venticinque luglio
E sulle vicende scaturite dall'armistizio dell'otto settembre
Che il testo in molti l'illusione che fosse la fine della guerra mentre incominciava una fase più dura e sanguinosa per l'intero Paese
Qui il discorso storico si di carica lungo due direttrici parallele e interferenti l'atteggiamento delle forze di polizia di fronte al movimento di resistenza e alla nuova fase della persecuzione degli ebrei
Non è possibile in questa occasione fornire un resoconto dettagliato della varietà dei luoghi e delle forme attraverso le quali si espressero le scelte più qualificanti descritte nei due testi
Nei combattimenti del nove settembre a Roma e nelle quattro giornate di Napoli emergeva una partecipazione popolare che coinvolgeva anche esponenti della polizia
Con il consolidarsi dell'occupazione con la nascita della Repubblica sociale italiana
Il problema delle scelte si faceva ancora più drammatico potremmo dire che in questa fase per un corpo impegnato a tutelare l'ordine
Si profilava paradossalmente la necessità di violare la legge per combattere disposizioni inique perché come è scritto nell'volume l'agire degli uomini retti può cambiare il corso della storia
La resistenza si sviluppava collazione di quei militari che non si sbandava ne scendevano di proseguire la lotta contro gli accorpamenti e i loro alleati
Ad essi si affiancava progressivamente la funzione dei partiti il nove settembre nasceva il Comitato di liberazione nazionale
Impegnati a dare i propri contenuti politici alla lotta antifascista e antinazista
Assumeva anche altre forme nel rifiuto degli internati militari italiani compresi i poliziotti una storia questa ancora da scrivere di tornare a combattere a fianco dei tedeschi e nelle azioni di solidarietà
Nei confronti dei perseguitati
E dei diversi Moreni diversi modi di collaborazione con i vari gruppi di resistenza
Sono le storie di quelle minoranze che scese zero e diedero il proprio contributo alla lotta di liberazione e al salvataggio degli ebrei braccati
Dopo la prima fase dei rastrellamenti condotta prevale condotti prevalentemente dei tedeschi nel novembre del quarantatré si sviluppava la politica antiebraica della Repubblica sociale
Gli ebrei venivano definiti stranieri e appartenenti a nazionalità nemica
Devono essere raccolti in appositi campi di concentramento i loro beni sequestrati e poi confiscati erano oggettivamente le premesse di una futura deportazione nella Carnazzi misti
Certo allora la conoscenza dello sterminio degli ebrei d'Europa era circoscritta alle massime gerarchie politiche e religiose
Queste notizie non erano con note alla massa della popolazione di compresa la stragrande maggioranza degli ebrei
Accanto a quanti non esitarono a denunciare concittadini ebrei ai persecutori
E a quelle forze di Salò che collaborarono agli arresti non furono pochi gli italiani
E tra essi i poliziotti protagonisti delle vicende narrate in questi volumi che si adoperarono il soccorso facendo risaltare come è scritto nel volume la luce degli atti coraggiosi
Queste scelte e questi episodi sono raccontati con il rigore dei documenti e con la forza suggestiva delle testimonianze
I saggi qui raccolti contribuiscono alla scrittura di un capitolo rilevante nella nostra storia offrono una solida base per studi futuri e approfondite analisi
Per questo i due volumi dell'ordine insieme offrono uno spaccato importante illustrazioni significative dei valori di uguaglianza libertà e solidarietà posti alla base della Costituzione
Della repubblica grazie
Tra quei poliziotti vi era il commissario di pubblica sicurezza Antonino D'Angelo in servizio alla questura di Udine
D'Angelo ritenuto elemento ostile ai nazifascisti come si legge nel suo verbale d'arresto verrà prima ristretto in carcere per poi essere trasferito nel campo di concentramento di Dachau e successivamente in quello di Mauthausen
Dove i muri il sedici aprile mille novecentoquarantacinque
Il suo ricordo è affidato alla nipote gioia D'Angelo che ha conosciuto il nonno attraverso i racconti della nonna Lisa il le lettere che il nonno era riuscito ad inviarle dal carcere
E qui l'ultima lettera scritta a bordo del treno che lo avrebbe condotto alla morte lanciata dal vagone fu raccolta e consegnate ai familiari
Oggi gioia D'Angelo ci leggerà quindi parole per poi indirizzare al nonno un suo messaggio personale
Sono le tre di notte notte e giorno qui è lo stesso c'è sempre poca luce i bambini giocano gli adulti piangono ci sono duri di ogni tipo più passa il tempo e più mi abito
Il mio pensiero continua rivolto a te atti i nostri di indica sono svegli Simo e so che anche tu ma bisogna tenerci calmi tranquilli sereni tranquilli calmi
Malgrado la bolgia infernale malgrado l'ingiustizia Elisa buon sonno ti prego di stare tranquilla tutto sarà chiarito torneremo Sereni calmi tranquilli
Da ieri sono in un carro bestiame insieme ad altri venticinque dicono che lavoreremo dicono che scenderemo e ci sinistra non dicono che torneremo mano ritorneremo Elisa buon sonno
Ce ne andiamo in Germania dove non si sa ora siamo a Postumia mi hanno fatti salire una trentina non si respira c'è odore di tutto stai tranquilla ci faranno lavorare
Adesso siamo in viaggio il treno è lento immagino il paesaggio fuori penso il tuo profumo quando non riesco a respirare stai tranquilla calma Serena
Un giorno torneremo buon sonno Elisa buon sonno
Siamo Postumia ce ne andiamo in Germania dove non si sa
Alle venti precise quello che importa sono certo che tu sta gli allegri Lisa non fare economie non badare a spese ridi di tutto e anche i debiti se occorre alle venti precise ricorda Elisa alle venti le lancette ricordami Bindi
Parli di me tortelli a Catania sul vulcano
Racconta cito il fuoco fargli mangiare le mele l'uva matura da Livigno camminate lentamente passeggiate fino alla vetta pensami alle venti precise pensa mi e il mio pensiero dal campo partirà il tuo da casa nostra e alle venti precise si incontreranno i Lisa a metà strada
Siamo giunti alle ore sedici circa a Lubiana che abbiamo visto dall'inferriata del treno cercherò di scriverti di nuovo appena possibile cercherò ti mando l'indirizzo
Siamo giunti stamani ventotto agosto a Villaco
Per i nostri bimbi il liceo classico l'università non badare a spese l'arte il pianoforte fargli ascoltare musica fa che amino qualcosa Elisa buon sonno l'importante è essere usciti di prigione l'importante che amino qualcosa la prigione peggio
Qui siamo in viaggio non ci fanno scendere però si vede tutto
Qualcuno ci porta da mangiare siamo tanti ma buon sonno Elisa dormi la guerra finirà impareremo dagli errori torneremo
Questi sono fatti i fatti sono fatti i fatti sono immobili gli oppressi vivono in uno stato di emergenza questa è la regola questa è la storia
Gli oppressi devono creare un vero stato di emergenza c'è un'intesa segreta fra le generazioni passate la nostra la resistenza
Scorre la storia nel sangue versato dagli atti nel tuo sangue scorre la storia Elisa nel sangue delle donne dopo dite scorrono i fatti
Carissimo nonno oggi proprio rispondere alle tre lettere
La nonna si è presa cura di noi per tutta la vita e che ha aspettato per tutta la vita
Lei la mamma e lo zio hanno lavorato senza sosta e con innumerevoli sacrifici perché i tuoi progetti e le tue speranze su di loro si realizzassero
Se l'amore testimonianza lei è stata testimonial testimone delle tue volontà ha portato avanti il compito la missione di cui la vedi investita seguace del Gotha di una resistenza domestica quotidiana apparentemente dimessa ma continua estenuante
La nonna ha lavorato come operaia alla solari la mamma è lo zio sono stati in orfanotrofio
I bimbi
I bimbi tuoi bimbi sono diventati professori ordinari
Angela la mia mamma direttore della Clinica nefrologica di Padova e lo zio salvo professore di ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino e soprattutto non potevano diventare persone migliori di quanto siano diventate
Contano i nipoti Simona Alessandro ed io facciamo del nostro meglio la strada è ancora lunga
Alessandro sono alla chitarra e dipinge io sono un'attrice sono il pianoforte amiamo qualcosa
Voglio che tu sappia che non sei stato solo amato e ricordato tu sei presente sempre nelle nostre decisioni nelle nostre azioni dei nostri pensieri nelle nostre parole nel nostro cognome
Tu sei una luce che guida la mia strada e per quanto tortuosa le dà una direzione e determina la persona che voglio essere i tuoi insegnamenti ci riportano sempre attento
Alle nostre radici che accogliamo per dare un senso alla tua scelta te lo dobbiamo ci hai protetto ti sei occupato Dinoi è la nostra preghiera il nostro voto la nostra eredità per provare a fare di questa vita che ci hai donato sacrificando la toma
Qualcosa di grande
No non o il tuo cognome
C'è una storia nel nome credo un destino una regia che sembra compiuta prima del tempo testimonianze fili tesi d'altri che tu a tua volta non puoi fare a meno di tendere
Vorrei dirti che il tuo il vostro sacrificio è stato l'ultimo che non esistono più guerre deportazioni divisioni separazioni che il bene non è più opinabile e che la ragione non ce l'hanno più tutti
Che non si deve più annientare gli altri o morire per le proprie idee che la guerra il popolo diviso è stato un sogno
Vorrei poterlo dire
Ma ti dico questo il vostro nome ora è qui eterno di monito d'inciampo per la nostra memoria troppo labile per le nostre vite troppo frenetiche i nostri ideali spesso addormentati
Anni fa mi sembra di così distante un eroe nonno può sembrare irraggiungibile
E quanto può sembrare il piccolo inadeguato in confronto tutto quello che si prova a dire a fare
Poi sono stata a Catania e a Udine per conoscerti per ripercorrere i luoghi della tua vita e ho capito che esista in molte cose
E aspettare leggere studiare lavorare difendere le proprie idee provare a fare la differenza provare a fare il proprio per quanto piccolo possa apparire
Tu hai scelto da che parte stare
Il minimo che posso fare io da attrice ed altri voce attraverso le tue parole
Se anche hanno sperato di metterti a tacere ci sono qui io raccontare la tua la vostra storia
Un anno e mezzo fa
è nata mia figlia Isabella D'Angelo Morello Ritter
Ma tu e la nonna questo già lo sapete perché vi sento con noi sempre
Ha il cognome di suo padre Jonathan che è un grande uomo
E il nostro no no è destinata a fare grandi cose
Prende la parola il ministro dell'Interno prefetto Matteo Piantedosi
Io saluto e ringrazio il signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato il signor Presidente della Camera tutte le autorità civili militari religiose
La dottoressa segni il rabbino capo
L'iniziativa editoriale fecero la scelta giusta rappresenta un tributo di inestimabile valore alla memoria la giustizia un'opera
Che non solo racconta mai salta il coraggio di persone straordinarie il cui esempio continua ad illuminare il nostro cammino come società e come istituzioni sono volumi che non sono solo opere dal valore storico sono testimonianze preziose
Della statura morale di quanti in tempi drammatici hanno saputo opporsi all'orrore e alla disumanità
Mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri sono pagine che mettono in luce storie di uomini di poliziotti che con il loro impegno e il loro sacrificio hanno dimostrato che è possibile scegliere il bene anche nei momenti più bui
E le pagine di queste pubblicazioni raccontano di chi con eroico coraggio ha scelto di non restare indifferente raccontano di coloro che seppero opporsi come è stato detto dalla parte giusta pronunciando
Con i loro gesti di un chiaro un chiaro no uno che a ben vedere è stato un sì all'umanità e alla vita
Umili che probabilmente neanche per un solo istante si sono sentiti eroi ai rivali del premio Nobel per la pace testimone da lasciar scritto che ciò che ferisce di più non è il grido dei violenti ma il silenzio
Degli onesti ed infatti quei poliziotti hanno infranto il silenzio hanno scelto di agire
Nascondendo famiglia perseguitate falsificando documenti creando vie di fuga anche a costo della propria vita sono stati
Deve che proprio i servitori dello Stato che con con consapevolezza e responsabilità hanno scelto di restare sedili a quei valori di giustizia di solidarietà che sono il fondamento di ogni società civile
La polizia che si può scorgere in visione prospettica
Nelle straordinarie storie di questi uomini è quella che conosciamo anche oggi gemmata dai valori della nostra carta costituzionale democratica il plurale che la presenza del Presidente della Repubblica oggi conferisce
Ma questa cerimonia un significato ancora più profondo la sua Autori volare partecipazione rappresenta un segno tangibile del costante impegno delle più alte istituzioni a tutela della giustizia della libertà e della dignità umana
Il suo sostegno signor Presidente è testimoniata anche dalla prefazione volumi che oggi sono stati presentati ci ricorda quanto la memoria se un imperativo morale per tutti noi desidero rivolgere un sentito ringraziamento alla senatrice
A Liliana Segre il cui instancabile impegno per i diritti e la verità rappresenta un esempio per il Paese e per il mondo intero così come prezioso il contributo degli storici degli accademici e delle personalità del mondo cattolico ed ebraico che hanno arricchito
Quest'opera evidenziando il valore della memoria come fondamento per la costruzione di una società più giusta
In un tempo in cui emergono odio discriminazioni negazionismo
I iniziative come quella che oggi abbiamo celebrato contribuiscono a rafforzare
Gli anticorpi della democrazia io come ministro dell'interno sento il dovere di ribadire con fermezza l'impegno del nostro Paese nella lotta contro ogni forma di odio e di discriminazione
Il ricordo dei poliziotti che hanno agito per salvare vite umane ci insegna che io dalla scelta giusta non è mai la scelta più semplice come pure è stato detto ma e quella che definisce chi siamo come individui e come comunità
E la memoria e un ponte tra passato e futuro ed è nostro compito mantenerlo saldo la Polizia di Stato con il suo quotidiano lavoro delle donne e degli uomini in prima linea nella tutela dei diritti e della sicurezza un'ora costantemente la memoria di chi ha servito lo Stato
Con coraggio ed umanità e fra le tante significative riflessioni contenute nei due volumi ve n'è una che mi ha particolarmente profondamente colpito e che vi si di desidero condividere con voi sono le parole di gioia D'Angelo nipote del commissario
Antonino D'Angelo deputato deportato a Dachau che dice
Spesso sentiamo dire che si deve ricordare ogni giorno e che gli eventi di commemorazione sono forzati appuntamenti istituzionali non è così abbiamo bisogno di celebrare per fissare il tempo la celebrazione
E decisione volontaria di ripensare a questioni collettive e mantenerle vicine vive come il ricordo dei gesti e delle parole dei nostri genitori e dei nostri nonni di ciò che è stato prima di noi
Sì c'era la scelta giusta non è solo un titolo di un libro e un monito un rito un invito a tutti noi a fare altrettanto ogni giorno nelle scelte grandi o piccoli della nostra vita perché ricordi un dovere
Ma allo stesso tempo è un atto di speranze della prova che nonostante tutto l'umanità può sempre prevalere
Grazie che allora fece la scelta giusta oggi possiamo guardare al passato con lucida consapevolezza ed al futuro con rinnovata fiducia grazie
Ma
Ma