Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Film.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Alcuni film piuttosto che raccontare ci una storia ci propongono il ritratto di un personaggio certo comprendono anche dei fatti messi non si sviluppano in un intreccio tradizionale restano pochi
Scollegati tra loro diverse poco significativi se non fosse che gettano ognuno
Una luce sul personaggio centrale lui connotati caratteriali e psicologici si delineano così progressivamente sotto i nostri occhi
Rientra in questa particolare categoria di film un film italiano primo lungometraggio del regista Giovanni Tortorici che ha trovato un produttore d'eccezione in Luca Guadagnino dal titolo diciannove
Il protagonista è un ragazzo di diciannove anni
In un primo tempo ci può apparire nell'aspetto fisico nel comportamento nelle decisioni che assume più che è tipico abbastanza comune
Preso il diploma decide di abbandonare la Sicilia dove era fino a quel momento vissuto in famiglia per studiare economia in Inghilterra è soltanto gradualmente che si manifesta la sua individualità come si è iniziata la vita adulta via via diventasse steso a disagio a Londra dell'appartamento che condivide con la sorella e con un'amica virile di rientrare in Italia per dedicarsi all'università di Siena alla sua autentica passione lo studio della letteratura italiana
Accade allora che concentrandosi sulla lettura dei classici
Si chiude al mondo esterno si rifiuta di partecipare alla vita studentesca evita perfino di frequentare della cucina comune le ragazze con cui condivide nuovo appartamento che ha preso in affitto
è un ascetismo il suo forse dovuto alla scarsità dei soldi che gli passa a sua madre forse a una blanda nevrosi il racconto accenna ad alcune innocue perversioni sia detto tra virgolette senza moralismo
Che coltiva in segreto
O forse più o meno coscientemente un contestatore che non prende parte alla vita normale degli altri perché la detesta
Questa sua vena polemica anche molto accisa si manifesta con più chiarezza nei confronti dei docenti universitari di cui finisce per disertare le lezioni trovando le insipido che o errore
Comunque la sua vita da studente sia pure ravvivata dell'UI dalla lettura di libri antichi non può dirsi felice Piquet rifiutando gli altri viene a sua volta rifiutato da loro
E in solitudine patisce con sofferenza quei contraccolpi senza tuttavia modificare il suo atteggiamento ma anzi in testa rendendosi in esso
Soltanto nel finale sembra un po'maturare scoprendo la virtù dell'autoironia
Ora questo breve resoconto del profilo del personaggio suggerisce credo che l'autore ha creato un ritratto originale eccentrico ma allo stesso tempo realistico sempre del tutto credibile mai grossolano o caricaturale
Allo stesso tempo però si può notare una natura una la cura del racconto se il personaggio è a suo modo un contestatore
Sarebbe stato forse utile gettare uno sguardo un po'più approfondito sul mondo che lui contesta proprio per cogliere meglio le ragioni di un'insofferenza così radicale
Al di là del fastidio che prova per la mentalità Confort mistica della madre e della sorella
Tuttavia è un ritratto che riesce a mio parere essere significativo e attuale anche se la vicenda retrodatata di alcuni anni rispetto al presente
Si può immaginare che una reazione a tanta ossessiva necrotizzante socialità indotta per esempio dei sociale
Possa essere proprio il ripiegamento sulla propria interiorità su una religione personale magari anche soltanto quella come nel caso del personaggio degli studi letterari
Si tratta dunque di un'opera prima originale e interessante era stata presentata al Festival di Venezia ed esce ora delle sale distribuita dalla Fandango dunque diciannove di Giovanni Tortorici un saluto da Gianfranco Cercone
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